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29. Una storia epistolare d’amore e di insulina

Danimarca, Copenhagen 1902. Quella traAugust e Marie è stata una bellissima storia d’amore. Lui, giovane medico, professore universitario, tiene una lezione a degli studenti di medicina, ed è infastidito dal fatto che uno di loro sia una donna. Va bene che è iniziato un nuovo secolo, il Novecento, foriero di modernità ecambiamenti,malaprofessionedelmedicononèaffare da donne! Poi,ungiornoinaulamagna,leisialzò,efeceunadomanda…iniziaronoa parlareeluidicolpo,comeinunafavola,seneinnamorò.

Iniziò una fitta corrispondenza tra i due. August scrisse un primo biglietto a Marie: «Miss Marie Jorgen sen,iovorrei tanto avere un incontro con lei. In particolare perché gradirei conoscere la sua opinione sul mio corso di chimica fi siologica (visto che ho la possibilità di cambiarlo, penso che sia ragionevole ascoltare l’opinione di chi l’ha seguito, per eviden ziare deficienze o superfluità). Ed in particolare mi vorrei davvero incontrare con una persona sensibile come è lei. Potrebbe venire a prendere un tè nel mio appartamento martedì alle otto?»

Marie rispose: «Accetto con piacere di avere una conversazione con lei. L’orario di martedì alle otto che lei suggerisce, va bene. Con tanti saluti, vostra Marie Jorgensen.»

Lacorrispondenzacontinuòilgiovedì,duegiornidopoquelprimo incontro. «Cara Marie, cosa ne dice di una gita in bicicletta, sabato mattina in campa gna? Potremmo vederci alle sette.» Eleiscrisseilsabatomattina: «Peccato, avevo accettato con pia cere. Purtroppo sta piovendo furiosamente, dovremo rimandare il nostro incontro.»

«Cara Miss Jorgensen, grazie, e ancora grazie per la stupenda gita in bici a Moen. Tu sei sempre nei miei pensieri ed ho bisogno di ascoltare la tua voce. Se penso che non ti vedrò per due mesi, divento matto. Te lo devo dire adesso. Tengo a te infinitamente. Vorrei che tu vivessi con me per tutta la vita. Quanto è terribile scrivere su di un foglio morto. Vorrei averti qui di fronte a me. Tu vedresti quanta della mia anima c’è in queste parole ed io potrei leggere la risposta nei tuoi occhi, già prima di aver finito di parlare. Ora invece io non so niente e dovrò restare per un lungo, lungo tempo tra la vita e la morte. Sono sicuro che tu sei mia amica, e per questo te ne sono grato malaquestione è più importante. Tu mi ami? Io lo spero fervida mente. E ancora non riesco a capacitarmi su cosa ha fatto in me l’amore. Io aspetterò pazientementelatuarisposta.Nonhofretta, e non costruirò la mia casa sulla sabbia, io voglio tutto o nulla. Noi ci conosciamo da così poco tempo…voglio che tu conosca la mia famiglia e voglio conoscere la tua. Non so quali saranno le mie prospettive, nel migliore dei casi diventerò un docente,equi valente ad un professore associato, ma è possibile che emigrerò perché io sono fermamente intenzionato a non far inibire le mie capacità. E capisco… potrebbero esserci delle difficoltà a se guirmi. Tu hai il tuo lavoro e i tuoi desideri esattamente come io hoimiei.Ecredochequestasiaunacosagiusta. Tutte le difficoltà possono essere superate se c’è l’ingrediente essenziale, e per que sto ti chiedo: mi ami come io amo te? Tuo August Krogh.» «Caro Dottor Krogh, non puoi capire quanto sono felice della confidenza che mi hai mostrato, e nello stesso tempo quanto sono dispiaciuta per non meritarlaappieno.Tu mi chiedi se io ti amo. Ebbene io non lo so! Io so che ti voglio bene profondamente, e per questo devo essere aperta e onesta con te. Io so che tu sei il mio miglior amico, e che io sono felice quando sto con te, e che sento la tua mancanza quandonontivedo.Masequestoèiltipodifeelingcheserve per vivere ed impegnarsi l’intera vita insieme, non lo so. Penso di sì, ma non lo so ancora per certo. Che ne dici se ci incontriamo qualche volta nello Jutland durante l’estate? Marie.»

«Marie, ora sono in pace, ed intensamente felice. Perché tu tieni a me, sei felice quando stiamo insieme e senti la mia mancanza quando non mi vedi. Cosa posso chiedere di più?Tu ancora non sai se il feeling che c’è tra di noi è quello per l’intera vita, ma quello verrà. Non è l’uragano del desiderio quello che c’è tra noi, ma il feeling della profonda armonia. Che ne dici di incontrarci in treno verso Grenaa? Intanto mi puoi inviare una tua fotografia? Anche io andrò presto da un fotografo, non ne ho una recente. Tuo August.»

«Carissimo Amico, tu non puoi immaginare quanto sia terribile vedere una persona che ami morire e non poter fare niente per salvarla. È morta Emma, la giovane moglie di mio fratello Jorgen, nel dare alla luce un bimbo. È così ingiusta una morte così, una giovane che tutti adoravamo, che amava la vita. Noi dobbiamo lavorare August per impedire che succedano tragedie come questa… Ora aiuterò un po’mio fratello, ha un figlio di 14 mesi, più quello ap pena nato, che è stato battezzato col nome di Erik. Il nostro appuntamento sul treno è rimandato a dopo il funerale. Marie»

«Mia cara, cara, cara amica. Io sono tornato a casa adesso. Sono stato fino ad ora alla vecchia birreria, a salutare tutti gli avventori, anche gli sconosciuti e a guardare i cavalli. Rientrato mi sono messo a giocare con il gattino e con il mio ni potino. Stavamoproprionelpienodelgiocoquandohosentitoilbisogno di ritirarmi nella mia stanza, per dirti quanto io mi sento incre dibilmente felice. Questa mattina non ho altro da raccontarti se non questo elementare, ma estremamenteimportantefatto.Inque sto momento la campanella sta suonando per il pranzo… Vuoi sapere cosa ho fatto dopo che ci siamo lasciati, l’altro giorno? Sono andato a mangiare in una locanda economica.

Mi piacciono moltissimo le locande che accolgono con semplicità e non hanno quei camerieri super professionali… Poi ho cammi nato lungo la spiaggia ed ho pensato a te e alla bellissima gior nata che abbiamo passato insieme: il primo giorno felice della nostra vita assieme. Come era limpido il cielo, senza una nuvola. Non potranno essere tutti così, ma quando io prendo la tua mano evedotutte letempestechearriverannoeledifficoltàdituttiitipi, so che le affronteremo con serenità e felicità, in pace. Ti bacio. Prendo la tua mano, guardo nei tuoi occhi limpidi e ti dico arri vederci per oggi. A presto. Tuo August.» «August, mia mamma vuole lasciare la fattoria perché è stanca ed infelice. Ora in particolare che mio fratello ed il suo piccolo bambino hanno preso il primo posto nel suo cuore. August anche io ti amo, e penso a sposarti presto. Però so che tu mi capisci, il mio lavoro è una parte importante di me. Tu devi comprendere che io non sarò libera finché non avrò passato l’esame finale e gli ultimi due anni di studio sono parti colarmente impegnativi. Se tu mi ami come io amo te, e come fervidamente spero, io penso che mi capirai e mi aiuterai… Grazieperiltuopiccoloritratto,piùloguardoepiùsonofelice.M.» «Mia Cara Piccola Marie, soltanto con a fianco una buona moglie un uomo diventa vera mente un uomo, ed io ringrazio il cielo per aver incontrato te. Sono stato per lungo tempocongliocchichiusiapensareallamia vita in generale, a te, agli esperimenti che in particolare farò do mani. E tutti i miei pensieri sono colorati di rosa o hanno una luce verde… Aspetto con ansia il giorno del nostro matrimonio! Tuo per sempre A.» Marie scrisse alla madre il giorno in cui si sposarono: «Cara Mamma, ecco come è stato il nostro matrimonio. La mattina tutti e due abbiamo lavoratocomealsolito.Augustconl’insegnamentoedio inclinica.Cisiamo sposatiall’una.Ilsermonel’hascrittoilvecchio Madvig ed era bellissimo.

Con chiare e sensibili parole ha parlato del senso del matrimonio e su cosa si fonda: l’Amore. Abbiamo poi pranzato al Bristol e siamo andati a casa, la nostra nuova casa. Ed il giorno dopo abbiamo cominciato a comunicare che il matrimonio era avvenuto! La tua figliola Marie.»

MARIE KROGH

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