Premio Mascagni, la Tmc

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10 BOLOGNA ECONOMIA

MARTEDÌ 28 FEBBRAIO 2012

«Il segreto del nostro successo? Produrre nella packaging valley» Matteo Gentili e la sua Tmc puntano tutto sulla filiera

di MARCO GIRELLA

SE PENSATE che imballare con il cellophane otto rotoloni asciugatutto sia uno scherzo, vi sbagliate. Perché per riuscirci serve una macchina capace di farlo. E per costruire la macchina bisogna prima progettarla e affidare la costruzione dei pezzi ai tanti artigiani della packaging valley. Poi assemblare il tutto. Infine venderla. Più o meno quello che fa Matteo Gentili con la sua Tmc. Lo stabilimento è a Cadriano. Gentili è un figlio d’arte. La sua famiglia è stata proprietaria della Panigal e di altre aziende, tutte vendute alla fine degli anni Ottanta. Qualcuno addirittura fissa a quella data l’inizio del declino industriale bolognese, con l’uscita di tante famiglie storiche dalle aziende e dai marchi nati e prosperati sotto le Due Torri. Come se le cose si fossero fermate, come se, usciti di scena i vecchi, figli e nipoti avessero rinunciato a fare industria. Matteo Gentili è la dimostrazione che invece, da una cessione si può anche ripartire con successo. Gentili, a trent’anni era ricco e disoccupato. Adesso un lavoro l’ha trovato.

«Sicuramente, rispetto a tante altre persone, ho avuto buone carte. Però sono riuscito anche a reinventarmi.» Come?

«All’inizio degli anni ’90 mi occupavo di produzioni televisive. Poi ho incontrato il mio attuale socio, che era stato per un lungo periodo dirigente in una delle aziende di famiglia cedute. Decidemmo di avviare una nuova società». Scegliendo cosa?

«Il mercato dei prodotti tissue. Carta igienica, fazzoletti. Perché lì c’era un grande monopolista e molti clienti insoddisfatti». Era un mercato ricco?

«Contrariamente a quel che si può pensare, la carta igienica è un prodotto di lusso, che vende di più quando si alza il reddito della gente. In quel periodo si sviluppò la vendita dei pacchi multistrato e servivano macchinari appositi». Così iniziaste a produrli.

«Dopo essere andati dai clienti a chiede-

L’AZIENDA

MACCHINE MACCHINE Matteo G entili d avanti Matteo Gentili davanti nm acchinario d ella T mc au un macchinario della Tmc

Linee integrate, progettazione e tecnologia Il futuro è già qui

I NUMERI

53

2

milioni

milioni

il fatturato del 2011, a cui vanno aggiunti i 12 milioni di una società spin off creata per le attività post vendita

costituiscono l’investimento annuo in ricerca e sviluppo, oscillante tra il 5 e il 7 per cento del fatturato

re cosa volevano esattamente. Il risultato fu una macchina che confezionava il packaging di qualsiasi formato del prodotto, dal rotolo singolo per il consumatore ai sessanta rotoli per i supermercati». La prima di tante altre macchine.

«Da lì in poi ne abbiamo realizzate molte, grazie al fatto che intorno a Bologna ci sono centinaia di imprese specializzate nel settore. Potevamo produrre solo

AMBIENTE «Intorno a Bologna ci sono centinaia di imprese artigiane che ci consentono di fare bene le cose» qui». Perché?

«Se fossimo in Germania dovremmo avere al nostro interno tutta la filiera che va dalla progettazione alla realizzazione del pezzo. Con costi enormi». Invece come siete organizzati?

«Noi assumiamo quasi solo ingegneri. Progettiamo, assembliamo e vendiamo. La produzione la fanno gli artigiani fuori da qui». La vostra azienda vive di know

how.

«Certo. E lo mettiamo anche a disposizione dei fornitori. Dobbiamo sapere quando sta per venirgli un raffreddore». E come si fa?

«Fornendogli servizi che li aiutino a superare i momenti di crisi. Supportandoli nei rapporti con le banche, nella gestione del personale e della contabilità». In cambio di cosa?

«Be’, loro ci spiegano come fare meglio le macchine, spendendo meno». Per riuscire a instaurare un rapporto del genere avete bisogno che vi aprano i libri.

«Sì, è una questione culturale. Chi lo ha fatto ci ha guadagnato molto in termini di sicurezza, programmazione e tranquillità economica. Poi, secondo me, dovrebbero comportarsi così tutte le aziende». Molti suoi colleghi non sarebbero d’accordo.

«Lo so. Però penso che se la trasparenza dei conti e della gestione delle nostre imprese fosse un dato accertato, la stretta del credito che adesso colpisce le aziende sarebbe più facile da superare». E’ il primo imprenditore che incontro con non dà la colpa della crisi alle banche.

«Sicuramente colpe ne hanno. Però credo che serva più trasparenza sia da parte nostra che loro».

T.M.C. Tissue Machinery Company nasce nel 1997 a Granarolo e fin dalla fondazione è all’avanguardia nella produzione di macchine automatiche per l’imballaggio di prodotti tissue (carta igienica e asciugatutto). L’azienda è specializzata nel trattamento del prodotto tissue, dal taglio fino alla sua pallettizzazione, proponendo in ogni fase soluzioni di eccellenza; è anche in grado di eseguire e gestire progetti chiavi in mano, dal troncatore fino all’ingresso in magazzino, integrando nella linea tutte le unità richieste quali troncatori, distributori di rotoli ad alta capacità, sistemi di trasporto prodotti, configurazioni di pacchi a singolo e multiplo strato, gruppi per l’applicazione di maniglie, macchine insaccatrici ad alta produttività per l’avvolgimento completo e/o parziale dei pacchi, sistemi integrati di pallettizzazione per prodotti insaccati. Tutte le macchine T.M.C. sono progettate e gestite per incorporare applicazioni tecnologiche e sistemi di ultima generazione. Le impaccatrici per rotoli e le insaccatrici automatiche sono le più veloci in termini di capacità produttiva e le più versatili ai cambi di formato dei prodotti. Le insaccatrici automatiche ad alta velocità sono in grado, nei diversi modelli, di raggruppare, configurare e confezionare pacchi di rotoli igienici o da cucina, o anche prodotti sfusi, in sacchi di polietilene, a basso spessore per una riduzione dei costi e dei materiali di imballo, completamente sigillati e resistenti per le necessità di trasporto e distribuzione, in una vastissima gamma di configurazioni. La recente attenzione mondiale al risparmio di materiali di imballo e la conseguente tendenza dell’industria a eliminare il cosiddetto overpackaging, ha creato nuove opportunità di business per T.M.C..

VAI SUL NOSTRO PORTALE Per vedere la videointervista a Matteo Gentili e le foto della sua azienda vai sul nostro sito: www.ilrestodelcarlino.it/bologna


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