BOLOGNA CRONACA
DOMENICA 3 APRILE 2016
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LA FESTA DELL’UNITÀ
IL NEGOZIO STORICO
Dopo 42 anni passa dal Parco Nord all’Unipol Arena, a Casalecchio. «Una scelta coraggiosa», dice il Pd. In realtà i gestori dell’area, la società ferrarese Publieventi, chiedevano un affitto troppo alto per il partito. La festa durerà 24 giorni, da fine agosto.
A fine maggio chiuderà il Ricordi Mediastore di via Ugo Bassi, in funzione dal 1972. La Feltrinelli, che ha rifiutato l’aumento dell’affitto chiesto dalla proprietà dell’immobile, aprirà un nuovo piccolo punto vendita all’interno dello spazio di via dei Mille.
LA CHIUSURA
Silenzio in via Ugo Bassi Sentiremo solo i Ricordi DICEVI Ricordi ed era musica per le orecchie. Appassionati, fanatici, melomani, dilettanti e professionisti, cantanti e strumentisti, semplici curiosi: il negozio all’inizio di via Ugo Bassi era l’alfa e l’omega delle sette note, il tempio massimo dei dischi e dei cd, una sinfonia per etichette, stelle, superstar. Tra due mesi, dopo 44 anni di celebrata attività, abbasserà la saracinesca e lascerà spazio alla moda, alle griffe, al fashion: il re è nudo, vestiamolo come si deve. L’inestimabile patrimonio artistico e commerciale custodito nei sotterranei sarà distribuito negli altri punti vendita della Feltrinelli, proprietaria del Ricordi Mediastore. Così come i dipendenti, che conserveranno il posto di lavoro, magari da pendolari. NESSUN dramma, sono (quasi) solo canzonette, però questo annuncio fa chiasso e rumore, è un finale d’opera struggente. Ci siamo passati tutti, da quell’eden in vinile, 33, 45 e millanta giri, alla ricerca dell’autore del cuore o del pezzo raro. Abbiamo lasciato gli occhi, e la paghetta, sulle copertine di band americane che suonavano lo spazio di un long playing, le cuffie in testa e i piedi che si muovevano al ritmo di un incantesimo in mi settima. E gli spartiti, i libretti della classica, i videogiochi 2.0. ‘Senza musica la vita sarebbe un errore’: così parlò Nietzsche, uno che non prendeva stecche. Senza Ricordi saremo tutti, giovani e vecchi, usignoli e campanacci rotti, un po’ più soli. Per fortuna che Spotify c’è e suona insieme a noi.
di GIANNI GENNASI
IL TRASLOCO
Compagni, si cambia Ma filerà tutto liscio? TANTO tuonò che alla fine piovve davvero. In febbraio il Discorso del bosco di Merola, venerdì scorso l’ufficialità: la Festa dell’Unità lascia la città, dove ha mangiato, bevuto e ballato il liscio per oltre quarant’anni, per trasferirsi nell’hinterland. Gli affitti salgono, le casse del partito languono, agosto è tempo di migrare. L’edizione 2016 della Grande Sagra Rossa (Rosé, dai...) si svolgerà all’interno e all’esterno della Unipol Arena, a Casalecchio. Addio Parco Nord, addio parcheggi demenziali di massa che un mese l’anno ingabbiavano i residenti di via Stalingrado e dintorni, addio polveroni e polveri di stelle. Per soldi e non per amore si va nel palasport dal nome amico, che ospita il basket della Virtus e concerti, congressi, convention. E COSÌ volta pagina un capitolo di rilievo della storia cittadina, e del partito attualmente Democratico. La Festa dell’Unità, provinciale o nazionale che fosse, segnava visibilmente la fine dell’estate e il ritorno alla vita quotidiana. Prima alla Montagnola, poi nell’area lambita dalla tangenziale: era in primo piano, la vedevano tutti, i tendoni, le bandiere, il fumo delle graticole. Bello o brutto, a seconda dei gusti e delle opinioni, era un avvenimento sociale, collettivo. Ora basta, da quest’anno a chissà quando la Festa dell’Unità si decentra, si apparta, diventa un appuntamento da raggiungere, non una scadenza che riguarda anche te, volente o nolente. Uscita dallo splendido salottino di piazza Azzarita, nell’arena di Casalecchio la Virtus continuò a vincere scudetti e coppe. Forza compagni, se tutto fila liscio la vostra Festa continua.