Meccanica&Automazione #2 marzo 2021

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DOSSIER M A C C H I N E E S I S T E M I P E R L’ A D D I T I V E M A N U F A C T U R I N G SANDVIK COROMANT

COROMILL® 390 IN VERSIONE LEGGERA, REALIZZATA CON LA PRODUZIONE ADDITIVA, PIÙ COMPATTA E NOTEVOLMENTE PIÙ LEGGERA DI UNA FRESA TRADIZIONALE, ASSICURA MENO VIBRAZIONI E MAGGIORE STABILITÀ NELLE APPLICAZIONI ESIGENTI

MINOR PESO , MAGGIOR GUADAGNO

L

CON LA RIVOLUZIONARIA FRESA IN TITANIO

Le vibrazioni e le loro conseguenze – produzione più lenta, finitura superficiale insoddisfacente e breve durata utensile – limitano spesso le prestazioni degli utensili di fresatura lunghi. Le tecnologie di produzione additiva offrono un nuovo metodo per ridurre il peso delle frese dell’80% e raggiungere prestazioni nettamente superiori e una produttività aumentata fino al 200%, in combinazione con la tecnologia antivibrante Silent Tools™. La combinazione tra componenti dalle caratteristiche complesse con cavità profonde e materiali difficili da lavorare è una sfida tipica delle operazioni di fresatura nelle applicazioni aerospaziali e Oil & Gas. A causa delle lunghe sporgenze necessarie e dei conseguenti problemi di vibrazioni, queste applicazioni rappresentano spesso un collo di bottiglia nella linea di produzione. Sandvik Additive Manufacturing, una nuova divisione creata nell’ambito dell’area Sandvik Machining Solutions nel 2017, ha cercato di trovare nuovi modi di affrontare questa sfida. Il risultato, ora proposto da Sandvik Coromant, è la nuova fresa leggera CoroMill® 390 combinata con i porta-utensili antivibranti Silent Tools™.

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CoroMill® 390 in versione leggera L’obiettivo principale era quello di ridurre il peso della fresa per migliorare le prestazioni in presenza di sporgenze lunghe. Esistevano svariate alternative per ottenere questo risultato, tra cui l’uso di materiali più leggeri o l’esecuzione di fori nel corpo dell’utensile ma, in questo caso, la produzione additiva si è dimostrata la soluzione ottimale. Per massimizzare l’effetto antivibrante dell’adattatore e ridurre notevolmente le vibrazioni, è fondamentale minimizzare la massa tra il meccanismo antivibrante e il tagliente, avvicinando questi due elementi il più possibile. Con l’aiuto della produzione additiva e l’impiego del titanio, questa nuova soluzione minimizza sia la massa che la distanza, aumentando notevolmente i volumi di truciolo asportato. La fresa è stata ottimizzata a livello topologico, mediante la rimozione della maggior quantità di materiale possibile e il passaggio dall’acciaio al titanio, che unisce un peso ridotto a una grande robustezza. Per la progettazione del corpo fresa si è adottato un principio molto semplice: sono stati analizzati i carichi generati dall’azione di taglio e il design della fresa è stato ottimizzato per ottenere la


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