CASA&CLIMA #85

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Uno studio raccoglie le migliori pratiche nelle regioni transfrontaliere di Italia e Svizzera

È

online l’Inventario delle migliori pratiche per regione, uno studio sulla situazione attuale della mobilità elettrica e dei relativi impatti sul settore turistico nelle regioni di Alto Adige, Cantone Ticino e provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Lo studio è stato condotto dal progetto MOBSTER, che vede la collaborazione di centri di ricerca, aziende di trasporti e pubbliche amministrazioni situati nei tre territori e riuniti sotto il Programma di Cooperazione Interreg Italia-Svizzera. Con l’inventario delle migliori pratiche per regione, MOBSTER offre alle amministrazioni pubbliche locali e ai pianificatori urbani e regionali esempi virtuosi di infrastrutture di ricarica per auto elettriche ed e-bike, itinerari turistici per i possessori di veicoli elettrici e interessanti offerte dedicate a turisti e strutture ricettive. Lo studio inoltre analizza le politiche a sostegno dell’elettromobilità osservate nelle aree pilota del progetto. Gli utenti del sito possono scaricare gratuitamente il report o navigare tra le 28 migliori pratiche e scoprire gli aspetti tecnici e i business model più incisivi per la diffusione e il rafforzamento della mobilità elettrica. La pubblicazione dell’inventario conclude la prima fase del progetto MOBSTER, quella relativa all’analisi del contesto. In questi mesi i ricercatori di Eurac Research, capofila italiano del progetto, sono impegnati nella realizzazione di un questionario volto a raccogliere informazioni sul fabbisogno di mobilità elettrica di residenti e turisti nelle tre regioni. I risultati saranno pubblicati sul sito progettomobster. eu nei primi mesi del 2021. Entro la fine di quest’anno partiranno anche i lavori di installazione di 43 stazioni di ricarica per auto elettriche e 25 stazioni di ricarica per e-bike, suddivise tra Alto Adige e provincia di Verbania-Cusio-Ossola. Tutto questo contribuirà a offrire una migliore esperienza turistica nel rispetto dell’ambiente.

Mattoni viventi che si autoriproducono grazie ai batteri Un team di ricercatori del Colorado ha sviluppato un prototipo di mattoni di sabbia, idrogel e cianobatteri in grado di riprodursi, riducendo così l’impatto ambientale del processo produttivo

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opo i mattoni in grado di autoripararsi grazie ai batteri, arrivano quelli che si riproducono. L’innovazione è stata sviluppata da un team dell’Università del Colorado-Boulder e sicuramente apre la strada a una nuova generazione di materiali da costruzione con funzioni biologiche, i cosiddetti Living Building Materials che vanno verso un’ottica avanzata di sostenibilità ambientale.

L’ATTIVITÀ DEI CIANOBATTERI I mattoni sono realizzati con una miscela di sabbia, acqua e idrogel all’interno della quale si annidano dei cianobatteri del genere Synechococcus, una comune classe di microbi che cattura l’energia attraverso fotosintesi. Al termine del loro ciclo vitale, i batteri producono dei cristalli di carbonato di calcio attorno alle particelle di sabbia, con un processo simile a quello che vede la formazione delle conchiglie. Il risultato è un materiale che ha una consistenza e soprattutto una forza simile alla malta a base di cemento.

PROCESSO PRODUTTIVO A IMPATTO AMBIENTALE (QUASI) ZERO L’aspetto interessante dell’innovazione risiede non tanto nel fatto che i mattoni siano “vivi”, ma nella possibilità che si riproducano. Dividendo il mattone a metà e aggiungendo altra sabbia e idrogel, i batteri proliferano formando due mattoni completi. Secondo i ricercatori da un solo mattone se ne possono riprodurre fino a otto nell’arco di tre generazioni. Questa possibilità va vista in termini di sostenibilità ambientale. Come sappiamo, il processo produttivo del calcestruzzo è energivoro, in questo caso invece la produzione dipenderebbe quasi esclusivamente dall’attività batterica.

Usiamo i cianobatteri fotosintetici per biomineralizzare l’impalcatura, quindi è davvero un processo verde. Sembra un materiale Frankenstein. Ciò che stiamo cercando di creare è qualcosa che rimane vivo

Mobilità elettrica al servizio del turista: le soluzioni più efficaci

WIL SRUBAR, coordinatore del progetto

www.casaeclima.com

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