Sursum_corda_1_ 2017

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LA TENEREZZA DEL PADRE E LA GIOIA DEI FIGLI enerdì 9 dicembre la nostra Comunità ha ricevuto il dono di partecipare alla S. Messa presieduta da Papa Francesco a Casa Santa Marta. Si è creato subito un clima familiare e spontaneo, nel quale la preghiera di ciascuno si è aperta a sostegno di Papa Francesco che ben conosce le gioie, le attese e i dolori dell’umanità intera. Vederlo baciare l’altare ha ben mostrato il gravoso compito di colui che rappresenta primariamente il segno visibile dell’unità della Chiesa. Una volta proclamato il Vangelo del giorno (Mt 11,16-19) da parte del nostro Rettore, il Papa ha tenuto una ricca omelia riferendosi a noi seminaristi, desideroso di presentarci la figura del sacerdote come mediatore gioioso dell’amore di Dio, «molto vicino al suo popo-

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lo», piuttosto che intermediario freddo e insoddisfatto, che «non sa cosa significhi sporcarsi le mani», rigido con gli altri, ma in se stesso mondano. Il mediatore – ha chiarito Papa Francesco – perde se stesso per unire le parti, dà la vita, se stesso, il prezzo è quello: la propria vita, paga con la propria vita, la propria stanchezza, il proprio lavoro, come nel caso del parroco, per unire il gregge, per unire la gente, per portarla a Gesù. Quella è la logica: svuotarsi, annientarsi. Affinché questo messaggio potesse fissarsi nei nostri cuori il Papa ci ha presentato tre icone di pa-

Mario Mesolella

stori mediatori: san Policarpo, san Francesco Saverio e san Paolo. Il Santo Padre ha più volte sottolineato la necessità della tenerezza nell’accogliere le persone nel loro bisogno: «Una volta una persona mi diceva che riconosceva la bontà dei sacerdoti dal loro atteggiamento con i bambini: se sanno carezzare

un bambino, sorridere a un bambino, giocare con un bambino (…) significa che sanno abbassarsi, avvicinarsi alle piccole cose». Al termine della S. Messa, Papa Francesco ha salutato i nostri formatori e poi ogni seminarista, presentato al Santo Padre dal Rettore, ha potuto scambiare qualche parola con lui in un clima cordiale e gioioso. Abbiamo fatto l'esperienza di un padre che è contento di incontrare i propri figli. Oltre all’emozione e alla consapevolezza di un incontro speciale, il significato profondo che porteremo nel cuore è sintetizzato da un consiglio che il Papa ci ha affidato nell’omelia: «Nell’esame di coscienza considerate questo: oggi sono stato funzionario o mediatore? Ho custodito me stesso, ho cercato me stesso, la mia comodità, il mio ordine, o ho lasciato che la giornata andasse al servizio degli altri?».

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