NEL MARE MANIFESTO DI ENZO SCIAVOLINO Testo critico di Monica Nucera Mantelli
Ho conosciuto Enzo Sciavolino (Valledolmo (PA), 1937) a Rivoli (TO) nel 2004 grazie all'etnomusicologo Franco Lucà. Curai poi per lui una significativa personale dedicata al simbolismo de "Le Sette Porte" con sculture importanti e bellissime. Allora erano ancora all'ordine del giorno i dialoghi quotidiani sull'impegno civile che un Artista come lui, militante e impegnato sin da giovanissimo con Elsa Mezzano, fotografa (poi anche ceramista), compagna e moglie, portava in essere tramite le sue creazioni sulle tematiche dei diritti dell'uomo e le lotte politiche sin dagli anni Cinquanta. Erano manifesti ideali che Egli necessitava esporre traslatamente nelle opere da lui forgiate. La forza prorompente dei suoi bronzi figurativi, la restituzione storica sotto forma precipuamente di scultura (fusione, o più recentemente, taglio su legno) - di eventi/accadimenti di intenso impatto sociale/umano e la rappresentazione di personaggi - politici, storici o intellettuali - che hanno influenzato fortemente la storia dell'Italia, unitamente alle creature allegoriche e surreali degli angeli a cui lui è sempre stato profondamente legato, hanno fatto del suo lavoro artistico un'affermazione dei valori esistenziali in cui Sciavolino crede profondamente ad oggi. Valori naviganti per tramite del mare, che sempre riprende nei suoi operati creativi, come significante delle istanze antropiche dell'Uomo. 1