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il mensile e N 35 aprile Nr. il 2013

n 20081 2008 ISSN 2281-5651 Reg. Trib. TE n. 605 del 14.07.09 R.O.C. n.

OTTAVIANO DEL TURCO

alle prese con un proc processo cess kafkiano

Teramo: il PD e “Quella Gente” da cambiare ca

STEFANO BANDINI:

EROE DIMENTICATO

LA QUARESIMA

non è finita


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Hanno collaborato:

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Chiara Santarelli Clementina Berardocco Francesco Bonini Arianna Braca Angela Cacciatore Manuel Camerati Lucio Cancellieri Ottavio Caporali Mira Carpineta Ilenia Ciaffoni Luca Cialini Michele Ciliberti Claudio D’Archivio Luca De Angelis Simone Delle Grazie Francesco Di Donato Adele Di Feliciantonio Laura Di Paolantonio Vittoria Dragani Elisabetta Fiore

La Quaresima non è finita Quest’anno è stato ancor più sensibile il calo della spesa alimentare e i comportamenti delle famiglie si sono, chiaramente, adeguati. L’aspetto preoccupante non è solo un fatto puramente economico di entrate e uscite, l’impatto sociale di questo “tempo di digiuno” è notevole

Politica

(consulente scientifico veterinaria “rubrica animali”)

NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ DI CREARE UN GOVERNO...

Angela Fosco Antonella Lorenzi Cristiane Marà Giuseppina Michini Daniela Palantrani Gianfranco Puca Mariangela Sansone Piero Serroni Camilo Enrique Spelorzi Angela Zuccarello

Costretti a fare Politica

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di Francesco Bonini

Territorio

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Nella “Cupola” per vincere la dipendenza dall’alcool

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DISTRIBUZIONE Iscritto a: UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

di Cristiane Marà

Economia

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A GIULIANOVA UN’INIZIATIVA A FAVORE DELLE FAMIGLIE

Chiuso il 6 aprile 2013 La responsabilità delle opinioni espresse negli articoli pubblicati è dei singoli autori, da intendersi libera espressione degli stessi. Alcune collaborazioni sono gratuite.

VALUTAZIONE E RENDIMENTO DEI TITOLI DI STATO

Il tramonto dei “BOT People”

L’editore ha compiuto ogni sforzo per contattare gli autori delle immagini. Qualora non fosse riuscito, rimane a disposizione per rimediare alle eventuali omissioni

di M. C.

Francis Bacon la visione...

Esclusivo

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Le informazioni, testi, fotografie non possono essere riprodotte, pubblicate o ridistribuite senza il consenso dei titolari dei diritti.

Nascere se...

il mensile e N 35 aprile Nr. il 2013

OTTAVIANO DEL TURCO

di Mariangela Sansone

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Le Acque degli Dei

alle prese con un proc processo cess kafkiano

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Chi tradisce paga

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L’auto ecologica...

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Cuccioli & Cuccioli

di Adele di Feliciantonio

Per i vostri quesiti ai nostri esperti redazione@primapaginaweb.it tel/fax 0861. 250336

Reg. Trib. TE n. 605 del 14.07.09 R.O.C. n. n 20081 2008 ISSN 2281-5651

Teramo: il PD e “Quella Gente” da cambiare ca

STEFANO BANDINI:

EROE DIMENTICATO

di Gianfranco Puca

LA QUARESIMA

non è finita

In copertina:

di Ottavio Caporali

“Scienziato Free Lance” (foto: Romolo Di Francesco)

n. 35 anno 4 - aprile 2013

di Piero Serroni e Arianna Braca PrimaPagina 35 - apr. 2013

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Editoriale di Mira Carpineta

Laura Boldrini, neo Presidente della Camera

TENGO FAMIGLIA… a politica costa, si sa. Soprattutto a noi contribuenti, verrebbe da dire. E invece anche tra i parlamentari c’è chi comincia a farsi un po’ di conti. I neopresidenti di Camera e Senato hanno già dato l’avvio a una revisione di spesa dell’Ufficio di Presidenza e se dovesse andare in porto il programma dei grillini, anche per gli onorevoli si profila una serie di “tagli” a stipendi e ammennicoli vari. Nella scorsa legislatura un povero deputato abruzzese (Antonio Razzi, ex IDV oggi PDL) rischiò di perdere la pensione per soli 10 giorni. Rimediò impedendo, con il suo voto, la caduta del governo. Di recente, al microfono di una giornalista, nel programma televisivo “Ballarò” (puntata del 26 marzo u.s.) un altro deputato, teramano (Paolo Tancredi PDL) dichiara candidamente che

“ la politica costa e la si può fare solo finchè conviene”. Perché, si sa, anche il deputato “tiene famiglia” e deve pensare a sostenerla al meglio delle sue possibilità. In verità tutti cerchiamo di fare la stessa cosa, con il nostro lavoro: chi ancora ce l’ha, chi lo ha perso, chi cerca disperatamente di salvarlo da una crisi sempre più aggressiva. La Camera di Commercio di Teramo ha da poco reso noto i numeri dell’ennesima “strage” di aziende nella nostra provincia. Tra le quali molte i cui crediti verso lo Stato aspettano, da anni, di essere pagati . Ma mentre il decreto attuativo continua ad essere rimandato, le tasse incombono e senza dilazioni. E nell’attesa del governo che verrà, si continua a stringere la cinghia e andare avanti perché a differenza della politica, nella vita quotidiana, nell’economia reale, la gente comune non può “dimettersi” se “non conviene più”.

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A distanza di oltre un mese, i risultati elettorali fotografano con realismo la situazione del Paese e i sentimenti dei cittadini che chiedono a gran voce soluzioni

COSTRETTI ALLA POLITICA Nonostante le difficoltà di creare un Governo, la situazione obbliga i parlamentari a fare politica, quella vera, che serve a risolvere problemi reali

di Francesco Bonini politologo, Università Lumsa , Roma

i diranno i prossimi, incalzanti avvenimenti se è finita la cosiddetta seconda repubblica. E’ comunque certo che le elezioni del 25-26 febbraio hanno assunto un valore periodizzante. Paradossalmente ha tenuto il bipolarismo tradizionale nei confronti del “terzo polo” montiano, capace di sbagliare quasi tutto lo sbagliabile nell’arco di poco meno di un mese. Ma i due poli tradizionali escono fortemente ridimensionati. Se la rimonta di Berlusconi ha quasi eroso la distanza con l’altro polo, il centro sinistra, ha comunque ottenuto il premio di maggioranza alla Camera, il Movimento Cinque stelle si è affermato come vero terzo polo. Ma la novità è la sua (auto) collocazione, non sull’arco destra-sinistra, ma su quel-

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lo dentro-fuori. Nelle due Camere infatti si sono collocati “sopra”, nella parte alta dell’emiciclo. Questo introduce, dentro il sistema politico, una dimensione verticale, inedita e ovviamente destabilizzante. Perché basata sulla “diversità”. La “diversità” affermata da Grillo vuol essere delegittimazione degli altri, i “vecchi”. E questo accentua il problema strutturale di tutta la cosiddetta seconda repubblica, che non le aveva mai permesso di trovare un assetto stabile ed aveva prodotto successive alternanze “per disperazione”. Quando non ci sono alternanze un sistema è bloccato e rende poco. Ma quando ce ne sono troppe significa che non funziona bene, che non produce risultati. In realtà il sistema che ha retto dal 1994 portava con sé un problema strutturale di

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“legittimazione”. Nato intorno alla figura di Berlusconi, come reazione alla fine traumatica della cosiddetta prima repubblica ed alla proposta di successione guidata dal Pds, infatti, il sistema si è strutturato sulla speculare creazione, sempre in quell’anno, di una coalizione anti-berlusconiana, che ha utilizzato proprio questa (potente) molla, cioè la non legittimazione del concorrente, lungo tutto l’arco di quasi un ventennio. Il sistema elettorale garantiva comunque una maggioranza parlamentare, all’uno o all’altro, in un quadro di competizione binaria. Tutto questo è finito. Anche per vistosa assenza di risultati positivi, a fronte di costi crescenti ed insopportabili. Il nuovo polo si auto colloca “altrove” e rifiuta qualsiasi accordo politico. Perché


Gorgio Napolitano Presidente della Repubblica

gioca la carta della non legittimazione di tutti gli altri. In realtà questi risultati elettorali fotografano con realismo la situazione del Paese e i sentimenti dei cittadini, tra vecchie appartenenze, smarrimento, crisi economica e istanze di forte cambiamento, prima di tutto nei modi e nei costi della politica, eccessivi e inconcludenti. I cittadini si sono espressi e hanno evitato plebisciti ed investiture. L’Italia è un paese variegato e complicato, tanto più oggi, nel vivo di una crisi che morde forte. E’ bene che questo sia emerso con forza. Con un voto molto articolato, che non si può rinchiudere in schemi di scuola, gli elettori costringono le forze politiche vecchie e nuove e i nuovi parlamentari a fare politica. Paradossalmente un voto per cui molti sbrigativamente parlano di “antipolitica”

I cittadini si sono espressi e hanno evitato plebisciti ed investiture. L’Italia è un paese variegato e complicato, tanto più oggi, nel vivo di una crisi che morde forte. È bene che questo sia emerso con forza...

costringe alla politica, quella vera, che serve a risolvere i problemi intricati e ad indicare prospettive, partendo però e sempre arrivando al concreto della vita reale e dei problemi dei cittadini. Che vogliono essere rappresentati senza essere stressati, nella scrupolosa salvaguardia e sviluppo della democrazia. Insomma, è il momento di fare i conti con il principio di realtà. Basta con le chiacchiere. L’alternativa è la decadenza dell’Italia come sistema-paese e lo squagliamento del sistema politico. Dentro Cinque Stelle infatti ci sono istanze programmatiche le più diverse, spesso riconducibili alla cosiddetta “nuova sinistra”, ma soprattutto un forte movimento di protesta, dagli esiti imprevedibili. Gli elettori hanno suonato la campanella dell’ultimo giro: attendono risposte.

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Dopo la clamorosa svolta del processo che ha segnato, in modo indelebile, la storia politica della nostra Regione Ottaviano Del Turco si racconta in un’intervista a PrimaPagina Tra passato, presente e … futuro

LA “MONTAGNA” È FRANATA di Mira Carpineta

na montagna di prove. Così dichiarava il giudice Trifuoggi nella conferenza stampa in cui annunciava l’arresto dell’allora presidente della Regione Abruzzo, accusato di corruzione dal “patron” della sanità privata abruzzese,Angelini. Prove rivelatesi false e pressoché inesistenti. Le foto che avrebbero dovuto documentare i passaggi di denaro non sono riferibili all’oggetto d’accusa e

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riguardo al denaro niente è stato trovato a sostegno delle dichiarazioni rese dai testi. Come spiega tutta questa architettura di accuse, per colpirla?

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Sono alle prese con un processo kafkiano

L’accusa doveva essere presentata rapidissimamente perché incombeva la data del 15 luglio. Una data in cui la regione avrebbe deliberato la drastica riduzione della presenza delle strutture private nella sanità abruzzese. Bisognava sbrigarsi a portare in procura delle prove, schiaccianti, fotografiche , della mia presunta corruzione. Queste “prove” sono una vicenda singolarissima, perché allo scopo dell’accusa non ce n’era alcun bisogno. Se fosse stato vero ciò che Angelini affermava,


altrove, altre persone, i veri corruttori? Invece si sono fermati alle testimonianze concordate e simili di 4- 5 persone che hanno usato perfino le stesse parole, stessi aggettivi e stessi avverbi. La signora Sollecito, moglie di Angelini , l’autista e 3 segretarie. Hanno raccontato una balla così esatta da essere testualmente ripetuta. Un complotto? In termini giuridici un’associazione del genere ha una definizione ben precisa. Sono alle prese con un processo kafkiano, per essere stato vessato e tenuto fuori dal mondo per 6 mesi. Dopo aver avuto il voto del 60% degli abruzzesi, hanno dovuto inventare uno spettacolo teatrale e dopo cominciare le indagini. Perché io, prima, sono stato arrestato e poi sono iniziate le indagini. Come fa a sentirsi sicuro un

c’erano ben altri metodi per smascherare i concussori. E la Procura di Pescara li conosce bene. Già in passato, fingendo di assecondare dei ricattatori, l’imprenditore aveva denunciato un fatto simile e con l’ausilio della polizia, finse di accettare, ma al momento della consegna del denaro c’erano gli agenti pronti ad arrestare i due estortori poi individuati tra due suoi dipendenti. Perché non ha utilizzato lo stesso metodo? Afferma di essere stato a casa mia una ventina di volte. Avrebbe potuto farlo una ventunesima accompagnato dalla Polizia, la Guardia di finanza o quant’altro. Un’azione di polizia limpida, scolastica, direi, che invece a Collelongo si è trasformata in una baracconata teatrale. Si è dato delle risposte? Si certo, perché non era mai venuto a casa a portarmi i soldi. In realtà lui stava cercando di salvare la sua pelle. La clinica stava per fallire e stava per venir fuori la bancarotta drammatica che aveva provocato. Anche e soprattutto con le sue spese compulsive. Cifre incredibili, e incredibili quantità di oggetti ritrovati poi dalla Polizia. E mi chiedo perché non si sia cercato

sanità. L’inchiesta della procura pescarese si riferisce alla seconda cartolarizzazione dei crediti vantati da cliniche private nei confronti delle ASL abruzzesi. Poco dopo l’arresto, Del Turco si dimette da presidente e si autosospende da membro della Direzione Nazionale del PD. L’impianto accusatorio ricostruito dalla Procura si basa essenzialmente sulle testimonianze di Angelini, imprenditore nel campo della sanità privata, della moglie di Angelini e due segretarie, che forniscono gli stessi dati. In particolare dichiara negli interrogatori di aver versato 5,540 milioni di euro a Del Turco e gli altri, arrivando perfino a descrivere il viaggio a Collelongo del novembre 2007 per consegnare, secondo l’accusa, una

Il 14 luglio 2008 Ottaviano Del Turco, presidente della Regione Abruzzo, viene arrestato dalla Guardia di Finanza a seguito di un’inchiesta della Procura della Repubblica di Pescara, insieme a una decina tra assessori, ex-assessori, consiglieri e funzionari della Regione Abruzzo, con l’accusa di associazione per delinquere, truffa, corruzione e concussione, con riferimento alla gestione della sanità privata in Abruzzo. L’accusa , nella persona del titolare dell’inchiesta, il dottor Trifuoggi, contesta globalmente movimenti di denaro per circa 14 milioni di euro, di cui 12,8 consegnati; la cifra contestata a Del Turco, Cesarone e Quarta per la presunta concussione e corruzione ammonta a 5 milioni e 800mila euro. L’Abruzzo è una delle regioni italiane con il più alto debito nella

tangente da 200 mila euro e uscendo dalla casa con una busta di mele, noci e castagne , fotografando soldi e frutta. Ma ciò che Trifuoggi aveva indicato come “una montagna di prove schiaccianti” (nonostante le quali aveva dovuto comunque chiedere due proroghe alle indagini) viene improvvisamente meno, con la testimonianza di uno specialista informatico che riesce a stabilire la datazione delle foto comprovanti lo “scambio” , le quali risalgono addirittura ad un anno e mezzo prima dei fatti contestati. Da questa clamorosa ricostruzione sembrerebbe crollare tutto l’impianto accusatorio. Il falso delle foto porta a rivedere tutta la posizione di Angelini che da accusatore diventa accusato e da concusso, concussore.

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abruzzese se si può essere arrestati, sbattuti in galera e poi il giorno dopo cominciano le indagini? e si chiedono anche due proroghe di 6 mesi. E sono state chieste dopo una conferenza stampa dove è stato detto, a voi giornalisti che c’era una montagna schiacciante di prove. Se così è, allora perché sono necessarie due proroghe per le indagini? C’era un motivo politico? Si voleva impedire che il lavoro di risanamento della sanità regionale continuasse come avevamo cominciato. Per fermare questo lavoro c’era un solo modo, conoscendo la mia ostinazione. Bisognava fermare Del Tturco entro il 14, prima della giunta regionale programmata per il 15, che avrebbe spedito alle cliniche la lettera famosa lettera in cui si ridefiniva il tetto di spesa. Si è voluto distruggere il voto degli abruzzesi, mettendo in galera un po’ di persone. Ci sono state delle lacune, delle zone d’ombra nello svolgersi dell’azione giudiziaria? Nell’apparato accusatorio sicuramente si, nella giustizia invece ho molta fiducia. Hanno ascoltato con infinita pazienza 120 testimoni, che l’accusa ha cercato di mettere insieme, per dimostrare questa “montagna schiacciante di prove” e invece nessuno di loro ha portato niente. C’è molto su cui riflettere. Pensa di rientrare in politica? Una cosa per volta. Adesso devo finire il processo. Ma penso di essere una persona che ha una storia politica di cui essere orgoglioso, che non può finire all’alba del 14 luglio con lo squillo di un campanello e la Guardia di Finanza che dice di essere venuta per un perquisizione e per arrestarla. Non mi arrendo all’idea che questa debba essere la fine della mia storia, poi il futuro non so cosa mi proporrà. In questo momento abbiamo anche una situazione molto complicata… Questo è il paese delle assenze. Abbiamo un problema, si addensano appuntamenti istituzionali ineludibili, il Presidente Repubblica da eleggere, un nuovo parlamento, la nascita del governo. A mio avviso tutti i capigruppo dovrebbero recarsi uniti da Napolitano e chiedergli di restare ancora un po’, di far passare la febbre a

Questo è il paese delle assenze. Abbiamo un problema, si addensano appuntamenti istituzionali ineludibili...

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Ottaviano Del Turco, ex ministro delle Finanze, nelle elezioni regionali del 3 e 4 aprile 2005 viene eletto presidente della Regione Abruzzo, per la coalizione dell’Unione con il 58,1% dei voti, e lascia l’incarico di Strasburgo. Apprendistato da sindacalista nella sede romana dell’Istituto nazionale confederale di assistenza (INCA). Di area PSI, entra a far parte della segreteria provinciale della FIOM di Roma dell’ufficio di organizzazione centrale della FIOM (Federazione operai Metalmeccanici) della CGIL (1968). Segretario nazionale del Psi, aggiunto durante la segreteria di Luciano Lama (1970-1986). Nel 1992 lascia il sindacato e un anno dopo diventa segretario nazionale del PSI subentrando a Giorgio Benvenuto, che aveva provvisoriamente sostituito Craxi al momento dell’uscita di quest’ultimo dalla vita politica italiana. Onorevole con il Sdi nel 1994 viene eletto alla Camera (XII legislatura) nel collegio elettorale di San Lazzaro di Savena e viene nominato vicepresidente della Commissione Affari Esteri; nella successiva legislatura viene eletto al Senato nel collegio di Grosseto per L’Ulivo. Dal 16 maggio 1996 al 6 febbraio 1997 è presidente del gruppo dei senatori di Rinnovamento Italiano. Ministro delle finanze con il secondo governo (2000). La sua attività politica è legata anche alla Commissione Antimafia, della quale è stato presidente. Nel 2004 viene eletto al Parlamento europeo nella circoscrizione sud, con 180 mila preferenze, per la lista Uniti nell’Ulivo e si iscrive al Partito Socialista Europeo. Nel comitato nazionale del Pd, dal 23 maggio 2007 è uno dei 45 membri del Comitato nazionale per il Partito Democratico. , ha presentato le dimissioni dalla carica di Presidente della Regione Abruzzo il 17 luglio 2008. questo paese Napolitano non accetterebbe mai senza l’unanimità. E solo per il tempo necessario, poi magari, come Benedetto XVI potrebbe dimettersi definitivamente . Come vede questo Parlamento? Non c’è solo il 25% dei grillini, c’è anche il 75% degli altri. Ma è tutta l’atmosfera che è instabile. Ci sono dei colpi di follia. Penso ad esempio alle dichiarazioni di Migliavacca, di essere pronto a votare l’arresto di Berlusconi. Sono cose che appartengono al campo che non può essere disposto dalla politica ma dalla

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Napolitano ha fatto una cosa semplicemente splendida, una lectio magistralis, sulla costituzione repubblicana e i principi repubblicani psichiatria. Come è possibile rispondere così? La politica risolta da una decisione della magistratura! Ma queste cose si facevano all’hotel Lux negli anni 30 all’epoca delle grandi purghe staliniste. Questa è la vergogna da cancellare. Conosco Migliavacca e non pensavo sarebbe potuto arrivare a questa aberrazione. Perché non ha risposto come risponderebbe anche un bambino di 5 elementare? Non è stata fatta nessuna richiesta di arresto in parlamento, non c’è nessuna carta, quando ci sarà decideremo. Invece sembra che tutti debbano inseguire i grillini, che sono stati messi al centro della vicenda parlamentare, con una decisione politica che ha della follia. Nessun capo del PC, Togliatti, Amendola, Paglietta, Ingrao, Macaluso, Lama, Trentin l’avrebbero permesso. Il PD rischia un errore politico a fare del M5S l’architrave della sua maggioranza. Ma il Presidente Napolitano si è espresso molto chiaramente a riguardo… Napolitano ha fatto una cosa semplicemente splendida, una lectio magistralis, sulla costituzione repubblicana e i principi repubblicani. Questo è un paese che ha passato una serata ad affascinarsi con le parole di Benigni sulla costituzione e il popolo del PD era in festa per quella lettura, ma hanno solo guardato la faccia di Benigni (come i bambini che non sanno leggere guardano le figurine), ma non hanno capito altrimenti non avrebbero fatto le sciocchezze dei giorni prima. Pensa che si tornerà presto al voto? Non so se si andrà alle elezioni a breve , ma è necessaria una legge elettorale. C’è bisogno ancora di provvedimenti che non siano solo severità e rigore.Una battaglia politica di tutto il parlamento italiano che dica all’Europa delle arance e dei limoni (dal Portogallo alla Grecia) che questa è una medicina che rischia di essere drammatica anche per le industrie del nord Europa. La Merkel dovrà chiedersi come faranno a vendere le loro Audi, Wolkswagen e Mercedes, quando non ci sarà più nessuno in grado di comprarle. C’è da ricominciare una battaglia politica che intervenga sul ruolo nefasto delle banche, ma soprattutto per un Europa con al centro i bisogni della gente.


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di Mira Carpineta

la scoperta della mia vita. Che arriva dopo moltissimi anni di studio “matto e disperatissimo”, esteso a molti campi della scienza ingegneristica e non , dalla geologia, alla matematica, alla biomeccanica e perfino alla psicologia”. Esordisce così Romolo di Francesco, nel raccontare la storia che lo ha portato ad una rivoluzionaria scoperta scientifica nel campo della geotecnica e non solo. Si definisce un “ricercatore free-lance” perché non appartiene al mondo accademico, anche se i suoi testi scientifici sono utilizzati in molti corsi universitari ed è chiamato a tenere lezioni nei corsi post-universitari. Quello che raccoglie la sua ultima ricerca è l’ottavo libro ed è in fase di pubblicazione, ma procediamo con ordine chiedendogli di raccontarci la sua storia: “Io mi occupo fondamentalmente di geo-

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tecnica, che detto in modo “semplice” è una materia scientifica che rappresenta un confine labile tra il mondo dell’ingegneria e quello della geologia. La geotecnica studia le “risposte” dei terreni, cioè le resistenze che offrono, i cedimenti che palesa-

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Non appartengo al mondo accademico e il riconoscimento ufficiale della validità della mia ricerca ha avuto un viaggio avventuroso e travagliato...

no, ogni qualvolta gli mettiamo un carico, che può essere un palazzo, un ponte, una strada, una diga , un aeroporto, insomma tutto ciò che vi costruiamo , per sapere quanto e se resiste il terreno e che cedimenti può avere. I cedimenti si sviluppano in tempi anche piuttosto lunghi e possono portare a fessurazioni nelle costruzioni, con tutti i problemi che ne derivano. Nel 1936 fu presentata una teoria matematica per l’analisi dell’evoluzione nel tempo di questi cedimenti. Se possiamo anticipare la conoscenza di questi cedimenti si possono migliorare i progetti e la struttura resisterà meglio. Non bisogna dimenticare infatti i costi economici che possono indurre costruzioni basate su valutazioni inesatte”. Come è arrivato alla scoperta? Questa teoria è condensata in un’equazione differenziale quadratica, elaborata nel 1936, che fino ad oggi non aveva una soluzione esatta. Tutti quelli che hanno provato


Il geologo teramano che ha trovato la soluzione esatta di una teoria matematica del 1936

SONO UNO SCIENZIATO

“FREE LANCE” Romolo Di Francesco:

gli studi, le difficoltà e le contraddizionidel mondo scientifico e non solo...

a risolverla avevano, finora, fallito. Solo un fisico-matematico inglese, nel 48, arrivò ad una soluzione approssimata, su cui peraltro, si basano gli insegnamenti accreditati nelle università e tutt’ora in uso. Nel 2010, lavorando sulla struttura logica di tutte le più importanti equazioni differenziali che descrivono i principali fenomeni fisici (come ad esempio la propagazione dei terremoti, la propagazione del calore ecc) mi sono reso conto di poter trovare la soluzione esatta e così è stato. Poi ho sviluppato ulteriormente i calcoli e ho trovato la connessione matematica tra la teoria, la mia soluzione esatta e i dati sperimentali in laboratorio. In pratica ho eliminato definitiva-

Il mondo della ricerca è lobbistico, ma molto attento all’economia.

Nato a Teramo il 5 febbraio 1965 laurea in Scienze Geologiche presso l’Università di Camerino (110/110 e lode), con una tesi sperimentale in Morfoneotettonica e una tesi sperimentale sulle patologie dei leganti idraulici. Esperto in cantieristica e progettazione architettonica, strutturale ed impiantistica Consulente per conto prevalentemente di imprese ed enti pubblici e, dal 2003, del Tribunale di Teramo per la Geotecnica forense. Dal 2001 ha iniziato a dirigere laboratori geotecnici, all’interno dei quali ha maturato esperienze in campo sperimentale che lo hanno condotto a pubblicare diverse ricerche e articoli divulgativi, a livello nazionale ed internazionale, in materia di Meccanica e Dinamica delle Terre, Geotecnica, Geofisica,

Quando ho avuto l’esito dei referee, il mio messaggio su face book è stato: “ho vinto, per dio, ho vinto!” mente la soluzione approssimativa del 48. Ma non ero ancora contento, perché la teoria del 1936 era limitata, come applicazione, al campo monodimensionale, (vale a dire come se il fenomeno venisse analizzato lungo una retta, tralasciando lo spazio), e dopo ulteriori studi sono riuscito ad estendere la teoria al campo bi-tridimensionale e a trovarne le soluzioni. E fin qui la scienza. Qual è stato invece il percorso dello scienziato? La ricerca scientifica non è quel che si dice un campo felice, spesso assomiglia ad un club esclusivo con accesso limitato. In alcuni am-

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... sentiamo spesso i politici lamentarsi per la fuga dei cervelli e poi magari, quello che rimane deve arrampicarsi sugli specchi per avere anche solo l’ascolto... biti, attraversati nel corso della mia ricerca, sono stato un autodidatta. Non appartengo al mondo accademico e il riconoscimento ufficiale della validità della mia ricerca ha avuto un viaggio avventuroso e travagliato. Quando ho iniziato a sottoporre i miei studi alla comunità scientifica, alle riviste specializzate in geotecnica, ho avuto molti rifiuti, sia in Italia che all’estero. Una rivista inglese mi rispose che la mia ricerca non era “ conforme alle finalità della rivista” (che per inciso, si chiama “geotechnique”). Dopo le mie proteste arriva un’altra risposta nella quale mi si confessa candidamente che la mia ricerca non era stata neanche letta, ma cestinata direttamente. Si è sentito in qualche modo, boicottato? Certo. Su quella teoria si sviluppa tutta l’ossatura della geotecnica. Le mie proteste e le contestazioni ai referee, sono state numerose e in qualche caso anche molto energiche. Quando ha capito di avercela fatta? In realtà il percorso è stato molto particolare e vale la pena raccontarlo. Nel 2010 un medico argentino ha scoperto una cura valida contro il tumore. Presentò i risultati a una rivista scientifica, ma , come nel mio caso, gli fu rifiutata perché a loro avviso mancante di dati statistici.

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Scienze dei Materiali e Geologia. Membro dell’Associazione Geotecnica Italiana, dell’International Society of Soil Mechanics and Foundation Engineering, dell’International Association for Computer Methods and Advances in Geomechanics, dell’International Geosynthetics Society, della Società Italiana di Geologia Ambientale e della Associazione Difesa del Suolo Nel 2003 ha fondato, insieme ad altri ricercatori, la GEO&GEO Instruments® - research & development (www.geoandgeo.com), con sede a Teramo e S.Giovanni Rotondo (FG), attualmente accreditata a livello internazionale nel campo della ricerca scientifica. Autore di un brevetto per Invenzione Industriale: motore a scoppio modulare (in campo automobilistico, riguarda una nuova unità termodinamica, basata sull’accoppiamento di due alberi motori connessi con bielle+pistoni dotati di moto rettilineo/rotatorio differenziato). Nel 2008, la pubblicazione del primo libro “Lesioni degli edifici: applicazioni di geotecnica e geofisica all’analisi dei cedimenti delle fondazioni” (Ulrico Hoepli Editore, Milano, ottobre 2008), il quale riassume dieci anni di ricerca scientifica e oltre 1000 interventi su strutture dissestate. A cui hanno fatto seguito “Geotecnica – guida pratica alla luce delle nuove NTC” (Dario Flaccovio Editore, Palermo, maggio 2010) e “La notte dell’Aquila” (Dario Flaccovio Editore, Palermo, ottobre 2010 – scritto a quattro mani con la moglie Maria Grazia Tiberii) Attualmente in pubblicazione il libro che raccoglie la ricerca e la scoperta della soluzione dell’equazione di Terzaghi e Fröhlich del 1936

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Il medico allora lavorò alla raccolta dei dati e dopo molti mesi ripresentò la ricerca. La risposta , sorprendente , fu l’ennesimo rifiuto perché il trattato fu considerato solo statistico e quindi non abbastanza medico . La mia esperienza è stata simile. Il mondo accademico ha di queste contraddizioni e di queste chiusure purtroppo. Ho avuto modo di condividere questa esperienza con molti altri ricercatori, attraverso un forum, ma in quella sede trovai un professore di matematica di Brescia, che accettò di analizzare la mia ricerca. Mi recai personalmente a Brescia dove riempimmo lavagne e lavagne di formule, ma la mia teoria risultò inattac-

Attualmente sto lavorando sull’equazione differenziale di D’Alambert del 1747, un modello matematico con cui ancora oggi si analizza la propagazione del moto ondulatorio dei terremoti cabile. Devo dire che mi sono stati di grande aiuto per raffinare il linguaggio matematico. Il professor Luca Lussardi, del Dipartimento di Matematica e Fisica dell’Università del Sacro Cuore di Brescia mi consigliò di lascia perdere le riviste di geotecnica , palesemente ostili e di mandare la mia ricerca ad una rivista di matematica. Ebbene, a gennaio scorso ho inviato


la ricerca e in meno di un mese ho avuto tutti i referaggi positivi e la richiesta di pubblicazione, insieme alle congratulazioni. Tra qualche settimana sarà pubblicata in tutto il mondo. Naturalmente , riconoscendo il valore della scoperta , hanno voluto i diritti di copyright. Il mondo della ricerca è lobbistico, ma molto attento all’economia. Quando si sono resi conto che avevo sovvertito tutto ciò che era stato insegnato fino ad oggi e che ho dimostrato contestualmente che quell’equazione ha una soluzione, hanno pensato ai libri da riscrivere, ai corsi universitari e ai software da rifare . Non posso fare a meno di cogliere delle note di amarezza nel suo racconto. Soprattutto riferito all’accoglienza riservatale dal mondo scientifico, o almeno una parte di esso. Quando ho avuto l’esito dei referee, il mio messaggio su face book è stato: “ho vinto, per dio, ho vinto!” e molti mi hanno risposto dicendo: adesso non fuggire all’estero! E’ triste pensare che sentiamo spesso i politici lamentarsi per la fuga dei cervelli e poi magari, quello che rimane deve arrampicarsi sugli specchi per avere anche solo l’ascolto. Non ha pensato di riproporre il lavoro alle riviste che l’avevano rifiutato?

No, perché sono già al settimo libro, entro quest’anno sarà pubblicato anche un’ottavo e a questo punto non ce n’è più bisogno. Le lezioni si imparano. Adesso di cosa si sta occupando? Attualmente sto lavorando sull’equazione differenziale di D’Alambert del 1747, un modello matematico con cui ancora oggi si analizza

È stato necessario intervenire con sostegni a fronte di enormi costi. Raffinare i calcoli quindi, è anche un investimento economico... la propagazione del moto ondulatorio dei terremoti. Questa equazione ha soluzione, ma in campo monodimensionale. Io sono riuscito a trasformarla in 2 e 3 dimensioni per simu-

lare quello che succede nello spazio. Quali sono le evoluzioni che possono scaturire da questo cambio di prospettive? Quando i calcoli non sono più approssimati, ma esatti, le costruzioni sono più sicure. Faccio sempre l’esempio dell’aeroporto sull’isola artificiale giapponese. Ebbene quella struttura costruita con i calcoli approssimati , ha ceduto, è sprofondata più di quello che avevano calcolato perché si basava appunto sulla formula approssimata. E’ stato necessario intervenire con sostegni a fronte di enormi costi. Raffinare i calcoli quindi, è anche un investimento economico. Pensa che l’atteggiamento del mondo scientifico,nei suoi confronti, cambierà adesso? Sono piuttosto scettico al riguardo anche se , non lo nego, provo grande soddisfazione quando riconoscono la validità delle mie scoperte. Ma è una soddisfazione che, a volte, ha un retrogusto amaro: nel 2005 , feci uno studio sui possibili effetti di un terremoto a Teramo, nel quale scoprii che la maggior parte dei danni si sarebbero potuti verificare in alcuni specifici punti della città e nel 2009, purtroppo, ne ho avuto la conferma”. Romolo Di Francesco lo trovate nel suo sito , www.romolodifrancesco.it

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La scomparsa di Chàvez, l’ultimo “Caudillo” di Camilo Enrique Spelorzi

Il personaggio politico più importante per l’America latina degli ultimi 14 anni, è morto per un attacco di cuore dopo l’aggravarsi del cancro diagnosticato nel 2011

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no degli uomini più famosi del Venezuela nel XXI secolo, Hugo Chávez Frías, è scomparso il 5 marzo a 58 anni, e con lui termina un governo durato 14 anni. Nasce cosi la leggenda di un’indiscutibile figura politica, l’ultimo “caudillo” di una regione ancora impregnata di miseria e ingiustizie. Uomo tanto amato quanto odiato. Eroe rivoluzionario per i suoi fedeli sostenitori, dittatore populista per i suoi critici, tante volte paragonato all’illustre Simón Bolívar e che ha ispirato una rinascita della sinistra in America Latina, insieme a Fidel Castro, il suo mentore. Appena arrivato al potere nel 1999 promise politiche sociali “rivoluzionarie”, cambiò la costituzione e lanciò una serie di programmi noti come “misiones”, che forniscono l’istruzione e servizi sanitari per i più poveri, utilizzando il petrolio per modificare il ruolo geopolitico del paese e facendo proprio tutto il sistema di governo.

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Sempre critico verso gli Stati Uniti, la sua egemonia è stata sempre un modello nel Centro e Sud America, dove trovò alleati contro gli avversari ideologici esterni, a cominciare dal presidente degli Stati Uniti, George W. Bush “Il diavolo”, come venne chiamato da Chávez nella sessione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Nel suo paese attaccava costantemente gli imprenditori definendoli “oligarchi predatori” perché a suo avviso erano servitori corrotti del capitalismo internazionale. Ripetutamente ha detto che il suo obiettivo, per svolgere il suo progetto socialista, era quello di governare fino al 2030, ma inaspettatamente il destino lo ha lasciato a metà del cammino. Già molti i misteri nati sulla malattia, convalescenza e l’agonia del il leader della cosiddetta rivoluzione bolivariana che è morto dopo aver combattuto per quasi due anni il cancro, un “tumore delle dimensioni di una palla da baseball”, come descritto da Chávez stesso, situato nella parte posteriore della pelvi, i dettagli non sono noti perché la sua salute viene trattata come un segreto di stato. La sua morte segna un’epoca, quella del “socialismo del XXI secolo” e dà inizio al suo mito, dopo il “caudillo” presto sarà noto l’erede di uno dei paesi con le maggiori riserve di petrolio del mondo.


PROTAGONISTA in “Prima “PrimaPagina Pagina””

Leonardo avrebbe scelto la “Colonnata”...

Don Franchino, quando la pizza è Arte pomodoro, ventricina e aromi naturali, particolarmente apprezzata da Papa Giovanni Paolo II. Vere e proprie esperienze sensoriali, sono invece “Amàndula”, seconda classificata,

Tentazioni che avvolgono i sensi... rande passione e instancabile ricerca gli ingredienti principali delle pizze di “Don Franchino: aromi delicati e sensuali, saporiti e voluttuosi, una vera e propria arte del gusto che, dal 1998 Franco Cardelli , in arte “Don Franchino”non ha mai smesso di approfondire. Creazioni ricche di colori e di sapori, che richiamano estimatori da ogni provincia abruzzese e non solo. Presentate nella manifestazione The Best Pizza 2013, ad una selezionata giuria di 16 esperti, tra i quali lo chef Alessandro Circiello , ospite di

numerose trasmissioni RAI (I Fatti Vostri , TG2 Costume e Società), Paolo Di Mizio, giornalista reti Mediaset, Laura Di Pietrantonio, critico gastronomico di Gambero Rosso; la prima classificata è stata la “Stella Alpina”, un esaltante connubio tra salsa d’ortica,

un ambiente caldo, accogliente e familiare...

con mandorle tostate, parmigiano, pancetta dolce e crema di zucca, delicata e sfiziosa, e la terza, “Colonnata” con zucchine pastellate fresche, lardo di colonnata, mozzarella, energetica e saporita. Tentazioni che avvolgono i sensi, in un ambiente caldo, accogliente e familiare, dove gli accostamenti dei sapori, anche divertenti, come la pizza Ciocorì molto amata dai bambini e ottimo dessert, oppure sorprendenti e insoliti, trasformano l’appuntamento in pizzeria in un fantastico viaggio nel mondo del gusto, tutto da scoprire.

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C’è da cambiare macchina e autista Intervista a due voci con Manola Di Pasquale e Francesco Mastromauro concordi sulla necessità del cambiamento di Daniela Palantrani

l Partito Democratico sia a livello nazionale che locale, annaspa e si spacca, non conclude e si disgrega, cala nei sondaggi e nessuno sembra far nulla. Voci di richieste di dimissioni prima si rincorrono e poi non trovano conferma. Intanto continua a crescere l’insoddisfazione degli elettori. Da Bersani a Verrocchio il PD, sconfitto, non riesce a dare risposte. All’indomani del risultato elettorale,Manola Di Pasquale si dimette da presidente della commissione di vigilanza e garanzia, unica carica concessa all’opposizione in seno al Consiglio comunale. “Mi sono dimessa, solo dalla carica di presidente e non dal partito, non ancora almeno, in attesa di capire cosa vorrà fare il Partito Democratico da grande. C’è bisogno di rinnovamento. Quello che l’elettorato ha detto, attraverso il voto, a queste ultime politiche, è che c’è necessità di cambiamento all’interno della struttura del Partito. Questa richiesta di rinnovamento era già evidente prima del voto, solo che non sono riusciti a coglierlo, per cui è necessario che venga fatto un salto di qualità che non sia sostituire tutta la classe dirigente, ma significa cambiare la struttura del partito; l’idea di partito; Il motore di questa macchina. Individuare persone capaci di ascoltare e stare vicino alla gente. E’ probabile che alcune già ci siano, però se non sono al passo dei tempi, vanno cambiate. Non sono uscita dal partito ma ho voluto dare questo impulso al Pd”. Può fare già dei nomi, chi dovrebbe allontanarsi o avvicinarsi al Partito? “Non è una questione di nomi. Come ho già detto si tratta di cambiare la struttura, il programma. Non il contrario. Ogni persona porta la sua esperienza, la sua professionalità. A seconda di ciò che si vuol far diventare questo partito, si metteranno in evidenza le persone che lo dovranno portare avanti. Non a caso ho detto che bisogna cambiare il motore della macchina. Dobbiamo chiederci cosa vogliamo da questo partito? E’ evidente che le ultime elezioni hanno determinato una sconfitta, in generale, dei partiti, di tutti i partiti. Non è sufficiente cambiare le persone altrimenti poi ci accusano di aver messo ‘le foglie di fico’

Manola Di Pasquale perché nel cambio delle persone non si è colto il cambiamento”. Alle prossime amministrative si candiderà a Sindaco? “Assolutamente no. Non rientra nelle mie previsioni”. Anche Francesco Mastromauro, atipico esponente del PD e sindaco di Giulianova ripete che “cambiare si deve”. “Ritengo che il dato elettorale sia espressione di una crisi socio-economica che nel Paese si registra da molto tempo ed è stata ascritta alla responsabilità dei partiti tradizionali. C’è stato , da parte di chi ha votato il M5S, un segnale che è andato a stigmatizzare tutti partiti, tra cui anche il mio, incapace di rispondere alle tematiche sul tappeto”. Quali? “Il lavoro che non c’è più; La grave crisi economica che investe le aziende, gli artigiani e tutto il ceto medio, che fino a qualche tempo fa viveva dignitosamente ed ora si trova a fare i conti con una crisi profonda; I Comuni che sono il front-office, l’interfaccia con i cittadini e si trovano a fare i conti con ‘il patto di stabilità’, mai rimosso da una classe politica che in questi anni poteva fare di più. Tutto questo si va a sommare ad altra concausa che è la mancanza di rinnovamento della classe politica e dei partiti”. Quale le possibili soluzioni? “Bisogna, e secondo me siamo già ritardo, dare uno scossone, e risposte agli argomenti già citati. I Cittadini vogliono lavoro, risposte alla crisi e un partito che sappia dare messaggi forti sulla moralità,

sui costi della politica, sulla rappresentanza parlamentare, troppo pletorica e poco aderente alla società attuale. Le risposte possono essere date solo da un PD che si rinnovi nelle sua classi dirigenti. Quando bisogna usare un linguaggio nuovo, necessitano anche interpreti nuovi. Donne e uomini che siano in grado di parlare e agire in maniera diversa. Come far guidare un’ autovettura ad alta tecnologia a chi è abituato ancora ad andare con il calesse. Le potenzialità ci sono ma vanno interpretate da persone nuove ad ogni livello”.

Francesco Mastromauro

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Il pilota della Protezione Civile, caduto in un’azione di soccorso antincendio e l’assenza delle istituzioni cittadine

Il Sindaco “dimentica” Stefano Bandini l’eroe teramano di Angela Cacciatore

tefano Bandini era un giovane teramano che ha dato lustro alla città di Teramo. Lavorava nella Protezione civile e ha sacrificato la sua giovane vita nello svolgimento della sua missione. Il 18 marzo 2005, durante lo spegnimento di un incendio in Toscana, sui boschi di Ripa (Serravezza) , nell’entroterra vicino Forte dei Marmi il Canadair sul quale viaggiava subì un guasto a causa di un malaugurato urto con i fili dell’alta tensione. In quella circostanza Stefano Bandini e il collega Claudio Rossetti, per evitare di cadere sul centro abitato, si diressero verso il mare in un disperato tentativo di atterraggio, purtroppo non riuscito: il velivolo si schiantò a due-

La loro generosità ha, con ogni probabilità, salvato centinaia di vite umane... cento metri dalla spiaggia, nel giardino di una villetta. La loro generosità ha, con ogni probabilità, salvato centinaia di vite umane.Come atto di riconoscimento e stima, le amministrazioni di Serravezza e Forte dei Marmi hanno dedicato un monumento alla memoria dei due generosi giovani. Essi avevano dato prova del loro coraggio

anche in operazioni di soccorso durante lo tsunami del 2004 in Sri Lanka e nelle isole circostanti. Stefano Bandini fu premiato il 20 dicembre 2005 con la Medaglia D’oro al Valore Civile dal Presidente Carlo Azeglio Ciampi con la seguente motivazione: “ Comandante Pilota Stefano Bandini – alla memoria – Pilota della Protezione Civile, nel corso di un’operazione antincendio, con ferma determinazione ed elevata professionalità, riusciva ad evitare che il proprio aeromobile Canadair in fiamme precipitasse su un centro abitato, sacrificando la vita ai più nobili ideali di umana solidarietà e spirito di servizio. Mirabile esempio di elette virtù civiche e di profondo senso di abnegazione. Serravezza (LU),

LE DIMISSIONI REVOCATE

Il Sindaco di Montorio: “Mantengo gli impegni presi” di Adele Di Feliciantonio

rande fermento politico a Montorio al Vomano. Le inattese dimissioni del sindaco, Alessandro Di Giambattista, avevano posto in tutti un interrogativo sul futuro dell’amministrazione comunale e del paese. Sono bastati però pochi giorni e vari incontri del gruppo consigliare del Partito Democratico per ripristinare la situazione. Il sindaco, con il largo appoggio del suo gruppo, è tornato al suo incarico, spiegando la situazione e la scelta di portare avanti sino alla fine il suo mandato Sindaco Di Giambattista, pochi giorni fa si era dimesso lasciando nello

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sgomento i suoi concittadini. Com’era arrivato a questa decisione? Le mie dimissioni sono state provocate da uno stato di malessere che si avvertiva all’interno della compagine amministrativa di maggioranza. Mancava uno stato di serenità che permettesse all’amministrazione di lavorare per il bene comune dei nostri concittadini. Ma dalla discussione scaturita è emerso che ben 9 consiglieri su 11 mi hanno confermato pieno appoggio e fiducia. Il gruppo è diminuito di due elementi, ma c’è più competenza e decisione di portare avanti i punti e gli obiettivi prefissati. Quella di dimettersi è stata una scelta improvvisa o maturata nel tempo?

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Più che maturata direi ponderata. Già prima delle elezioni avevo chiesto un chiarimento alla maggioranza e non era arrivato. Successivamente, nonostante avessi compreso gli impegni elettorali, non avevo ancora ottenuto risposta. Per questo ho preso questa decisione che le garantisco non è stata a cuor leggero, ma davvero dura. La sua squadra di governo nonché di partito ha dimostrato grande coesione. Un segnale di stima nei suoi confronti, ma soprattutto positivo per la cittadinanza? Assolutamente sì; devo ammettere che ho ricevuto moltissime attestazioni di stima da parte dei miei colleghi e collaboratori e


18 marzo 2005”. Alla commemorazione del 18 marzo 2013 , organizzata dall’Associazione Teramo Nostra non erano però presenti né le scuole né il Comune per mezzo dei suoi rappresentanti. É con estremo rammarico che Teramo Nostra ha rilevato quest’assenza, che non poteva non ferire la sensibilità e il profondo senso civico dei soci che si sono spesi nell’organizzazione della manifestazione. È Piero Chiarini, ecologista da sempre impegnato in battaglie civiche nella nostra città, a dare espressione per quanto accaduto: “ Il coraggio e l’abnegazione di Stefano Bandini non possono essere dimenticati. Stefano Bandini non solo ha sacrificato la sua giovane vita, ma ha anche lasciato un bimbo di due anni che del padre porterà solo il

ricordo del suo coraggio. Io Io conoscevo molto bene, ci accomunava l’amore per l’ecologia. Fummo noi come Associazione a proporre una prima manifestazione in memoria del giovane, in Comune. Parteciparono il Presidente Chiodi, il Sindaco di Serravezza, l’assessore di Forte Dei Marmi, i quali mi chiesero chi avesse organizzato la Manifestazione, se il Comune o noi come Associazione. L’assessore di Forte Dei Marmi non potè non esprimere il suo disappunto nell’apprendere che il ComuStefano Bandini

È mortificante per questa Amministrazione, che va ad inaugurare in pompa magna anche un marciapiede, dimenticare Stefano Bandini

soprattutto dalla cittadinanza. Questo è uno dei motivi che mi hanno portato a ritirare le dimissioni. Quindi dimissioni rientrate… Certamente; sono già all’opera nello svolgimento delle mie funzioni e posso contare su una squadra forte e coesa. Ci sono state molte polemiche su

Si è scatenata la guerra per la successione al di là delle giuste ambizioni questa vicenda? Moltissime. Quella che trovo più assurda è stata sulla mia presenza alla presentazione della Lista Monti del candidato dott. Sottanelli. Aveva scatenato un putiferio, ma voglio precisare e ribadire, ancora una volta, che la

ne di Teramo si era disinteressato a questa vicenda umana. Noi possiamo affiancare le istituzione, ma non possiamo sostituirci ad esse. L’anno dopo venne inaugurato un monumento a Forte Dei Marmi e noi in quanto Associazione organizzammo un pulmino, ma c’eravamo solo noi, il Comune di Teramo non era presente. C’era solo il Consigliere Provinciale Topitti. Così ogni anno il 18 marzo, proponiamo il ricordo di Bandini alla Villa Comunale. Noi ci siamo fatti parte attiva perchè la Villa gli venisse intitolata, peraltro la targa presente all’interno della Villa è stata danneggiata e dovrebbe essere riparata. Ma l’episodio che ci ha più amareggiati è che quest’anno il Comune si è completamente dimenticato di questa ricorrenza e non ha inviato neppure un suo rappresentante, come aveva fatto ,almeno, gli altri anni. Ma vi rendete conto una Medaglia d’oro al Valore Civile, un eroe dei nostri giorni che viene completamente dimenticato! È mortificante per questa Amministrazione, che va ad inaugurare in pompa magna anche un marciapiede, dimenticare Stefano Bandini. Io non voglio fare polemica, ma la misura è ormai colma! Governare vuol dire anche portare avanti la memoria non solo fare l’inaugurazione di opere , a volte irrilevanti. Non ne faccio una questione di colore politico, ma di sensibilità, amore civico... Se non si è provvisti di queste qualità, governare una città diventa veramente difficile!”.

mia presenza è stata esclusivamente mossa da motivazioni personali, di amicizia e di profonda stima verso il candidato Sottanelli, che esulano del tutto dalla politica. Pensa che le vicine elezioni comunali possano sollevare ulteriori polveroni a discapito del corretto funzionamento dell’attività amministrativa? Si è scatenata la guerra per la successione al di là delle giuste ambizioni che possono nascere sia all’interno che all’esterno dell’amministrazione. Questa non può portare a ostacolare lo svolgimento dell’attività comunale prendendo il sindaco come bersaglio. Il mandato elettorale è in dirittura di arrivo. La scelta di ritirare le dimissioni è dipesa anche dalla volontà di portare a termine gli impegni assunti? E’ il motivo principale per il quale sono qui. Io e la mia “squadra di governo” abbiamo tutta l’intenzione di portare a termine l’attività iniziata nel rispetto del mandato elettorale che i cittadini ci hanno conferito, facendo valere esclusivamente gli interessi di tutti e non di parte. PrimaPagina 35 - apr. 2013

il Sindaco di Montorio al Vomano

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A Giulianova un’importante iniziativa a sostegno delle persone e delle famiglie

Nella “Cupola” per vincere la dipendenza dall’alcool di Cristiane Marà

i chiama “La cupola” ed è il primo Club Alcologico territoriale ( AICAT) della provincia di Teramo. È nato a Giulianova con sede in corso Garibaldi 16. Si tratta di un luogo in cui possono riunirsi le famiglie che hanno problemi alcool correlati. Ci spiega Tiziana Nepa: “Si tratta innanzitutto di un’associazione senza scopo di lucro. Non ci sono soggetti che esercitano funzioni direttive. Lo scopo è facilitare la comunicazione tra famiglie. Abbiamo seguito un corso di sensibilizzazione per ottenere la qualifica di “servitore insegnante”, ruolo che condivido con Piergiorgio Casaccia. Le famiglie che partecipano a questi incontri sociali in cui ci si scambia esperienze, consigli e sostegno attraverso una grande “empatia” derivata dall’avere un membro della famiglia alcool dipendente. C’è da dire che non si tratta solo di sostegno morale e condivisione, ma forniamo notizie sui rischi per la salute, sulle malattie legate al consumo di alcol (per esempio, cancro) e alle conseguenze che tale consumo provoca anche sulla vita degli altri (incidenti stradali spesso mortali). Non esiste un ceto sociale più esposto di un altro alla dipendenza da questa sostanza potenzialmente cancerogena. Purtroppo è un fenomeno trasversale e

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sempre più diffuso e quasi accettato dalla società. L’ Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha definito l’alcool una droga il cui consumo è strettamente correlato ad uno stile di vita, e non è quindi una malattia. Ritengo che si può uscire dalla dipendenza con il giusto supporto, non solo attraverso farmaci. L’aiuto della famiglia è un valore importante per ognuno di noi e quando si riunisce si crea anche la forza necessaria. Gli incontri che facciamo non fanno sorgere nessuna richiesta e basandosi sul metodo Hudolin, neuropsichiatra dell’Università di Zagabria, che , rendendosi conto del diffondersi quasi epidemiologico dell’alcolismo e dei relativi metodi talvolta mono-orientati (alcool come vizio o alcool come patologia), ha dato la spinta, dai primi anni novanta, all’esperienza dei club Alcologici. Uscire dal problema è un percorso personale, come il rapporto con la sostanza in questione. Nei casi più difficili consigliamo senz’altro di rivolgersi anche a strutture per la disintossicazione. Ma ribadisco che lo stile di vita è fondamentale” la Dottoressa Nepa conclude: “Nella speranza che il problema sia affrontato e risolto attraverso la prevenzione e la comunicazione costruttiva che coinvolge tutti noi, in primis le famiglie.”

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Tortoreto, scontro tra sindaco e centro sociale per anziani L’Amministrazione comunale intenzionata a sfrattare dalla struttura che lo ospita il Circolo Ricreativo Tortoreto Alto di Camilo Enrique Spelorzi

i assiste ormai da tempo a un progressivo distacco tra politici e cittadini, soprattutto quando la politica, invadendo la quotidianità rischia di rompere l’equilibrio sociale invece di arricchirlo. Succede a Tortoreto, dove il Comune ha richiesto al Circolo Ricreativo Tortoretano, la sede, di circa 40 mq, sita in Piazza Campo della Fiera, di cui il Centro sociale per anziani usufruisce da quasi quattro anni. Nel caso specifico 62 associati, che , tra l’altro, dal 2008 non hanno mai chiesto sovvenzioni all’ente, dovranno cercarsi una nuova sede. Secondo il sindaco di Tortoreto Gino Monti, al centro hanno libero acceso solo i soci abbonati (una cifra pari a 2 euro) e il comune sarebbe disposto ad accollarsi le spese, ma a condizione di “mettere alla porta” tutti gli occupanti. La esigua somma di 2 euro, è utilizzata per le spese del centro, come il riscaldamento, la Siae, l’abbonamento televisivo, pulizia e i giornali, ma poi recuperata grazie a una convenzione con

alcuni esercizi commerciali del paese, con la quale fruiscono di piccoli sconti per l’acquisto di generi alimentari, spiegano gli associati. I soci non abbandoneranno il centro perché c’è di mezzo un contratto di comodato e per tutelarsi si sono rivolti ad un legale. Fanno sapere che lotteranno perché questo circolo esprime ancora la voglia di impegnarsi in attività socialmente utili, come risorsa attiva del territorio. Proposte fatte anche in passato , offrendosi come volontari per assistere l’uscita e l’entrata dei bambini dalle scuole o di occuparsi della manutenzione delle fioriere del paese, tra le altre. Insomma, a Tortoreto un caso di “allontanamento” tra sindaco e società civile, per un luogo di elaborazione, o anche semplicemente di ascolto, delle problematiche reali e tangibili delle condizione del cittadino. Una piccola società civile, quella del Centro Anziani, che non è per sua natura anti- politica, ma che si trova ad esserlo aumentando la sfiducia dei cittadini nelle strutture e persone della politica.

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Le Clausole di Azione Collettiva e le modifiche che possono essere apportate dallo Stato su tutti i titoli di nuova emissione

Il tramonto dei “BOT PEOPLE” Tra le più importanti figurano il prezzo di rimborso, la data di scadenza e il rendimento dei titoli stessi di M. C.

uando si parla di investire il proprio denaro spesso gli italiani hanno la tendenza a preferire il caro vecchio titolo di stato, a forme nuove o magari più complesse di investimento, forti di un retaggio ereditato dalle generazioni che hanno sempre visto nei BOT e nei BTP la propria cassaforte di famiglia. Non a caso nel mondo gli italiani sono tuttora indicati come “BOT people”. Negli ultimi anni però tante certezze che prima rassicuravano il risparmiatore medio italiano sono venute a mancare per via dei vari crack Cirio, Parmalat, Lehman Brothers e i più recenti casi Irlanda e Grecia, solo per citarne alcuni, fino all’ultimo, partito dalla piccola isola di Cipro. A ciò si aggiunge una nuova normativa di riferimento relativa proprio ai nostri tanto amati titoli di stato (e non solo, dal momento che la medesima disposizione è stata ratificata anche in altri paesi europei). Stiamo parlando delle cosiddette CACs, ovvero delle Clausole di

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Azione Collettiva, introdotte con decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze il 7 dicembre scorso, alle quali saranno soggetti tutti i titoli di nuova emissione a partire dal 1 gennaio 2013 e per durate superiori a un anno.Tali clausole, introdotte a

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È bene sottolineare inoltre che l’utilizzo di tali clausole probabilmente porterebbe un peggioramento delle condizioni inizialmente previste per il risparmiatore

seguito dell’istituzione del Meccanismo Europeo di Stabilità (il cosiddetto scudo anti-spread), prevedono che l’emittente dei titoli, cioè lo stato italiano, possa modificare alcune clausole relative a una serie di titoli, previo consenso dei sottoscrittori (il voto favorevole dei possessori di almeno il 75% dei titoli in caso di assemblea, oppure una risoluzione scritta firmata dai possessori di almeno i 2/3 dell’ammontare dei titoli). Lo stato infatti potrebbe avvalersi di tali clausole in caso di forte difficoltà finanziaria, come accaduto, ad esempio, in Grecia, Irlanda o Cipro. Tra l’altro è opportuno sottolineare che tra le modifiche che possono essere apportate figurano anche il prezzo di rimborso, la data di scadenza oppure il rendimento dei titoli stessi. E’ bene sottolineare inoltre che l’utilizzo di tali clausole probabilmente porterebbe un peggioramento delle condizioni inizialmente previste per il risparmiatore, dal momento che lo stato si avvarrebbe di tali clausole solo in caso


PRIMATI ALL’ITALIANA di Antonella Lorenzi

di forte difficoltà, mirando all’ottenimento di uno “sconto” sul prezzo di rimborso. Curioso come tale novità, decisamente impattante per tutti i nuovi sottoscrittori di titoli di stato, sia stata poco pubblicizzata dai vari media (fatta eccezione per le testate specializzate). Sarebbe opportuno a questo punto che tutti gli operatori finanziari, banche e poste, diano un’informativa completa agli aspiranti sottoscrittori così da permettere al proprio cliente di poter decidere in base anche a tali nuove disposizioni. Probabilmente il risparmiatore potrebbe considerare l’investimento in titoli di stato ancora molto sicuro e magari lucrare su rendimenti attesi più elevati, oppure dirigere la propria attenzione, anche con l’aiuto di un consulente, verso un portafoglio maggiormente diversificato e più in linea con quelle che sono le reali esigenze. Ad ogni modo quest’ultima nota di incertezza, in mezzo ad un concerto di dubbio ed insicurezza, ha fatto emergere prepotentemente un vecchio adagio molto di moda negli ambienti finanziari che recita: “nessun investimento è esente da rischi”, per buona pace di tutti i BOT people.

Italia è un paese unico per bellezze artistiche e primati di vario genere. Forse siamo il primo paese che ad oltre un mese dalle elezioni ancora non riesce ad avere un Governo. L’elenco dei tristi primati pero’ non si esaurisce qui, infatti, secondo un’indagine del Centro Studi e Ricerche Sociologiche “Antonella Di Benedetto” di Krls Network of Business Ethics, l’Italia detiene il primato Europeo di aumento della corruzione. Nel periodo febbraio 2012 – febbraio 2013 in Italia la corruzione è cresciuta del 69%. Il losco giro d’affari ha ormai raggiunto i 64 miliardi di euro l’anno. Seguono l’Italia, la Bulgaria con +66%, la Romania con +63%, l’Ungheria con + 55%, la Polonia con +51%, la Slovenia con +46%, il Portogallo con +43%, la Spagna con + 42%, Cipro con +40% e l’Estonia con + 38%. Fanalino di coda la Francia con + 12%, l’Austria con + 12%, la Germania con +10%, il Lussemburgo con + 8%, l’Olanda con +5%, la Norvegia con +1%, la Svezia con -2%, la Norvegia con -5%, chiude l’elenco la Danimarca con un decremento del 12%. A livello territoriale, nel nostro pa-

ese la corruzione è aumentata del +73% nel Nord Est, del +70% nel Centro, del +68% nel Nord Ovest, del +65% nel Sud e del +62% nelle Isole. “La corruzione e l’equità fiscale sono i principali problemi che affliggono i contribuenti - afferma il presidente dell’Associazione Contribuenti Italiani - Non si può combattere l’evasione fiscale se non si sradica la corruzione diffusa che si registra nel nostro Paese. La corruzione genera un danno diretto alla nostra economia con costi insostenibili per le imprese italiane ed allontana le imprese straniere dall’investire nel bel Paese”.

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La corruzione e l’equità fiscale sono i principali problemi che affliggono i contribuenti ...

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IN 12.000 PERDONO IL LAVORO, ULTIMA IN ARRIVO:

la tassa sul LICENZIAMENTO di Daniela Palantrani

“regali” del Ministro Fornero continuano ad arrivare e la Legge di stabilità o di “stupidità” per dirla alla renziana maniera, continua a mietere vittime. Purtroppo se in Italia un’azienda è in difficoltà ed è costretta a licenziare, non c’è incentivo che tenga per salvaguardare l’occupazione. Anzi i datori di lavoro andranno incontro ad ulteriore tassazione. Una recente circolare INPS illustra i criteri impositivi del nuovo contributo dovuto sulle interruzioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato. La Legge recita “Nei casi di interruzione di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per le causali

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che, indipendentemente dal requisito contributivo, darebbero diritto all’ASpI, intervenuti a decorrere dal 1° gennaio 2013, è dovuta, a carico del datore di lavoro, una somma pari al 41 per cento del massimale mensile di ASpI per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni. Nel computo dell’anzianità aziendale sono compresi i periodi di lavoro con contratto diverso da quello a tempo indeterminato, se il rapporto e’ proseguito senza soluzione di continuità o se comunque si è dato luogo alla restituzione di cui al comma 30”. In pratica tutti i datori di lavoro costretti a licenziare un dipendente assunto con contratto a tempo

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indeterminato (non è discriminante se part-time o full-time), dovrà corrispondere all’Inps, entro il termine di versamento della denuncia successiva a quella del mese in cui si verifica la risoluzione del rapporto di lavoro, una somma ragguagliata all’anzianità di servizio che può raggiungere l’importo massimo di € 1.451,00. La legge introduce un nesso teorico tra il contributo e l’ASpI(Assicurazione Sociale per l’Impiego) ma prescinde dal fatto che la stessa venga percepita dall’ex lavoratore. L’ulteriore cattiva notizia risiede nel fatto che la norma va applicata a tutti i licenziamenti effettuati dal 1 gennaio 2013. La circolare INPS datata 22/3/2013 chiarisce che il contributo andrà versato per i licenziamenti effettuati dal 1 gennaio al 31 marzo, entro il 16 Maggio 2013. In questo caso L’INPS non pecca di lacune o poca chiarezza specifica, indicando infatti, con circospezione e competenza i termini di versamento e modalità di calcolo. Il versamento, ovviamente, non potrà essere rateizzato. L’Associazione AIMPA tramite il suo presidente Antonio Persano, commenta il provvedimento con amarezza. “Le Imprese avrebbero bisogno dello Stato a loro fianco per sostenere aziende e lavoratori. Purtroppo questo non accade. Ritengo – prosegue Persano, -che la “tassa sul licenziamento” sia un vero e proprio atto vessatorio nei confronti delle imprese. Il Lavoratore va sempre rispettato ma in questo caso è lo Stato a non rispettare né datore di lavoro né lavoratore. Tutti gli operatori economici hanno interesse nel tutelare il lavoratore affinché il percorso di crescita sia condiviso, continuo e costruttivo. Le Istituzioni - conclude il presidente - dovrebbero agevolare la coesione ed essere più presenti nel costruire anziché favorire la disgregazione e la recessione economica che tasse inique, come quella in argomento, producono”.


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Secondo i riti cristiani dovrebbe durare 40 giorni. Un periodo in cui riflettere sulle priorità e i valori più importanti della vita. Osservarsi e osservare il mondo per capire se è giunto il momento di fare qualche cambiamento, apportare qualche correttivo nel nostro modus operandi. Quest’anno la Pasqua, o meglio la Quaresima, ha assunto un significato particolare. La crisi, sempre più aggressiva, ha modificato sostanzialmente le nostre abitudini e non solo sulle “gite fuori porta” di Pasquetta, i week-end in posti esotici, o le “settimane bianche”. Quest’anno è stato ancor più sensibile il calo della spesa alimentare e i comportamenti delle famiglie si sono, chiaramente, adeguati. L’aspetto preoccupante non è solo un fatto puramente economico di entrate e uscite, l’impatto sociale di questo “tempo di digiuno” è notevole. Le mense della Caritas o di altre organizzazioni d’aiuto sono in aumento, come sono in aumento coloro che vi si rivolgono. Non più solo anziani o persone sole che stentano a sopravvivere con magre pensioni, ma anche giovani famiglie i cui adulti hanno perso il lavoro. Persone che fino a qualche anno fa avremmo definito piccolo-borghesi, per intenderci, e che a volte per pudore di essere riconosciuti, vanno in città o paesi vicini. Si impara a fare la spesa con altri occhi. Il pranzo si fa in casa, così come le conserve, le provviste e , da un po’ , anche il pane. Si compra solo l’indispensabile, ma con oculatezza. E soprattutto non si butta niente. In questa breve indagine sui consumi delle famiglie abbiamo attinto ai dati ufficiali dell’Istat che fotografano una realtà preoccupante, dove il 2012 sarà ricordato come l’anno dei record, ma non per qualche brillante primato italiano destinato a passare alla storia, piuttosto per le innumerevoli conseguenze provocate dalla congiuntura economica, che evidenziano come l’anno appena trascorso abbia fatto registrare la più ampia contrazione dei consumi delle famiglie dal dopoguerra. E mentre ancora aspettiamo che un governo ci indichi la direzione da prendere, la Pasqua è passata, ma la Quaresima ancora no.

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NUOVE PRIORITÀ, VECCHIE SOLUZIONI

FACCIAMOCI CORAGGIO E DIVIDIAMOCI LE SPESE

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di Mariangela Sansone

e prime informazioni relative all’andamento dell’economia italiana dall’inizio del 2013 mostrano, con una certa chiarezza, che non si può escludere un ulteriore peggioramento, confermando l’impressione che anche quello da poco iniziato sarà un anno particolarmente difficile. Confcommercio ha registrato riduzioni dei consumi particolarmente significative non soltanto nel settore dei beni e servizi non assolutamente indispensabili, cosiddetti “secondari”, ma anche nei comparti relativi ai bisogni meno “comprimibili” e tradizionalmente resistenti alle fluttuazioni momentanee, come gli alimentari, le bevande ed i tabacchi (-3,9%), l’abbigliamento e le calzature (-3,9%), che continuano a scontare dal 2010 un notevole ridimensionamento della domanda. In linea con quanto già accaduto nel 2012, solo il complesso dei beni e servizi utilizzati per le comunicazioni ha mostrato una variazione positiva delle quantità acquistate dalle famiglie (+5,7% rispetto allo stesso mese del 2012). Il calo della spesa alimentare complessiva è confermato anche dalle rilevazioni di Coldiretti, che mostrano un crollo del consumo di carne da parte degli italiani, con un taglio annuo del 7% nelle macellazioni bovine nel primo bimestre 2013, mentre la CIA calcola che dal 2008 ad oggi le famiglie italiane hanno ridotto il budget per la spesa alimentare di oltre 12 miliardi di euro. I risultati della diciannovesima edizione dell’Osservatorio

di Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli attestano che nel 2012 il reddito annuale pro capite in Abruzzo è in calo (€ 15.046,00, -2,5% rispetto al 2011), in sintonia con il periodo austero che si riscontra a livello nazionale, ma comunque si conferma il più elevato, insieme a quello del Molise, tra quelli delle regioni del mezzogiorno. Dopo due anni fortemente segnati dalla crisi economica, le famiglie italiane stanno modificando il loro stile di vita, nel tentativo di riportare in equilibrio le risorse e le spese, e tendono ad assumere comportamenti di concreta prudenza e lungimiranza, cercando innanzitutto di limitare gli sprechi e di concentrarsi sugli acquisti strettamente necessari. Il dato in controtendenza relativo al settore delle comunicazioni, d’altro canto, rivela che è forse ormai irrimediabilmente cambiata la percezione di ciò che sia effettivamente necessario o, quantomeno, che si sia modificata la gerarchia delle priorità; così l’acquisto del nuovo modello di smartphone viene comunemente considerato più urgente del rinnovo del guardaroba. La necessità di contenere il superfluo, e di concentrare le risorse, contribuisce alla diffusione di nuove ed antiche forme di cooperazione e scambio, come la compravendita dell’usato, anche per l’abbigliamento, o il car-pooling, ovvero la condivisione organizzata dei veicoli per effettuare insieme gli stessi spostamenti sul territorio, suddividendone le spese e magari facendosi coraggio a vicenda.

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Cresce la spesa

“low cost” Cambia profondamente lo stile di vita e le abitudini alimentari per effetto della crisi di Camilo Enrique Spelorzi

inita la quaresima, il digiuno prosegue, ma questa volta è forzato: è cambiato il modo di fare la spesa e sono cambiate le abitudini alimentari perché gli italiani comprano meno e scelgono prodotti più economici. La crisi aggravando le condizioni economiche delle famiglie è riuscita a spezzare quello che si pensava potesse essere l’ultimo tabù, si parla della tavola e lo conferma la Confcommercio, che registra un crollo dei consumi in picchiata di -2,4%, si ritorna ai livelli del 2004 per intendersi. Teramo non sfugge a questa realtà, che si evidenzia nel momento in cui si va a fare la spesa. Nel carrello i cibi acquistati più frequentemente riguardano il latte, la pasta, i biscotti, le uova e la farina, ma soprattutto si va alla ricerca del “low cost”, sempre più attenti al prezzo. Meno salumi, meno frutta e meno pesce e addio quindi ai carrelli strapieni simbolo di diffuso benessere. Nel caso della carne, nelle macellerie della città a farne le spese è stata soprattutto la carne bovina, “non si vende proprio perché più costosa e non ci sono i soldi –

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commenta un macellaio - comprano quello che serve, e si compra di più il pollame e il maiale”. Per questo anche nelle vendite di carne ora proliferano le offerte. Ma se si tratta di pane, “si compra comunque, non se ne fa a meno sulla tavola – spiega la commessa di un panificio – il problema è la forte concorrenza. In ogni caso è sceso il consumo del superfluo, quello che si vende meno sono i dolci, prima la torta si comprava, oggi molto meno e tutti sono contenti quando ci sono delle offerte”. I teramani sono in difficoltà e risparmiare diventa una attività a tempo pieno, arriva in soccorso il “fai da te” in cucina, le famiglie tornano, sempre più spesso alla preparazione casalinga di pane, pasta, confetture e dolci. Le trasmissioni televisive dedicate alla cucina sono sempre più seguite e le ricette che si trovano su internet aiutano al ritorno ai fornelli. Insomma, per colpa dell’ infinita crisi si sta diventano degli esperti in arte culinaria, cambiando anche le abitudine alimentari, questa la conseguenza più importante quando si associano la spesa, la cucina e la crisi.

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I teramani sono in difficoltà e risparmiare diventa una attività a tempo pieno, arriva in soccorso il “fai da te” in cucina...


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Federconsumatori: pranzo di Pasqua in casa, + 5% L’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori ha calcolato che a Pasqua molti italiani hanno scelto un menù a basso costo, spendendo il 52% in meno. il menù sulle tavole delle famiglie è costato in media € 28,763 a persona. Ciò significa che per una famiglia media composta da genitori, due figli, e due nonni pranzare a casa è costato com-

plessivamente circa € 172,56. Nonostante la scelta del basso costo, per un pranzo tradizionale si è speso il 5 % in più rispetto al 2012. Considerato, però, l’incalzare della crisi, molte sono state le famiglie che sono tornate ai prodotti fatti in casa. Infatti, l’incidenza, sempre più pesante, della crisi sui bilanci famigliari ha portato

Consumo pro capite Carciofi Prosciutto crudo Salame corallina Uovo sodo Pane Pasta al forno (con ragù) Agnello Insalata verde mista Patate Frutta Vino da tavola 2 Bicchieri di spumante 2 Fette di colomba Uovo di cioccolata Caffè (compresa preparaz.) 1 Superalcolico Costo del pranzo a persona

Costo 1 pezzo 40 grammi 40 grammi 1 pezzo 1 panino 1 etto 2 etti 1 etto 2 etti 2 etti 1/2 litro 1/5 litro 2/10 1/6 1 tazzina 1 bicchierino

molti ad optare per un menu anticrisi. Per le famiglie che hanno fatto questa scelta la spesa media è stata di € 13,83 a persona, spendendo complessivamente per 6 persone circa € 82,98 risparmiando il 52% in meno rispetto al menu tradizionale. Pochi coloro che sono stati a pranzo al ristorante, spendendo una media di € 60,00 a persona € 1,30 € 1,29 € 0,76 € 0,33 € 0,35 € 4,20 € 3,90 € 0,31 € 0,33 € 0,90 € 6,40 € 2,78 € 1,56 € 3,02 € 0,43 € 0,90 € 28,76

Totale per una famiglia di 4 persone +2 nonni

€ 172,56 PrimaPagina 35 - apr. 2013

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Federalimentare: La spesa alimentare diminuisce di 20 miliardi di euro in 5 anni «La lunga crisi economica ha prodotto in cinque anni, tra il 2007 e il 2012, un taglio di 20 miliardi di euro (-10%) sulla spesa alimentare». Dispense quasi deserte, frigoriferi vuoti: gli italiani stringono la cinghia anche a tavola. Il bilancio 2012 dell’industria alimentare italiana registra un forse non appariscente -3%, che corrisponde però, in valore, a quasi 7 miliardi di euro»- sostiene l’associazione.

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Percentuale che lievita a -10% «se prendiamo in esame gli ultimi 5 anni. Volendo fare delle comparazioni , è come se per 10 mesi si fossero chiuse le frontiere al turismo straniero e il sistema Paese non avessero incassato neppure un euro da questo business, vitale per la nostra economia, o come se per un anno e mezzo non si fosse più andati al ristorante e in pizzeria. Immaginate 10

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anni senza mai andare al cinema o senza comprare più smartphone e tablet. 2 anni di fila senza acquistare e leggere nemmeno un libro o 3 senza nemmeno una partita di calcio. Solo con questi paragoni, forse, ci si può rendere conto dell’astronomico ammontare dei tagli alla spesa alimentare registrati degli ultimi 12 mesi” – conclude l’associazione.


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Viva la pasta! Nutriente e a buon mercato, la soluzione ideale per alimentarsi in tempo di crisi di Simone Delle Grazie

accherone, tu m’hai provocato e io me te magno!” con questa celebre frase l’Albertone nazionale di “Un americano a Roma” si rivolgeva, quasi a mo’ di sfida, al piatto di pasta che aveva davanti: espressione indelebilmente fissata nelle nostre memorie, senza dubbio simbolo di un’italianità con cui, nel bene o nel male, siamo conosciuti all’estero. Ed è proprio sulle abitudini alimentari che un sondaggio online di Coldiretti evidenzia come stiano mutando le abitudini degli italiani a tavola, non dovute a scelte personali, ma in particolar modo legate alla crisi, che permette sempre meno “lussi”. Interessante è lo studio effettuato da Ismea-Gfk-Eurisko da cui emerge che in Italia nel 2012, in controtendenza rispetto al calo generalizzato degli alimenti, sia aumentato , e di molto, il consumo di pasta. Coldiretti conferma il dato parlando di un 32% di italiani che a pranzo è solito mangiare solo un piatto di pasta. In Italia sono stati consumati ben 1.5

milioni di tonnellate di pasta, un alimento che riempie e costa poco, perfetto quindi per fronteggiare la crisi economica in atto. Per ridurre i costi, inoltre, crescono anche i gruppi d’acquisto e le persone che si riforniscono direttamente dal produttore, tagliando così i costi della catena della distribuzione. Ma tralasciamo per un attimo i dati e diamo voce a coloro che vivono questa situazione in prima persona, gente comune, persone che ci raccontano la loro diretta esperienza nella vita quotidiana. Giuliana, casalinga e madre, ci spiega come si preferisca in questi tempi acquistare i prodotti essenziali- carne, frutta, verdura, pesce - stando attenti a inutili sprechi e approfittando delle offerte proposte dai supermercati. Cristina, anziana signora del pescarese, afferma di rivolgersi più frequentemente al mercato e all’ortolano di fiducia, fornitore di frutta e verdura fresca ad un prezzo molto conveniente, puntando così su un ottimo rapporto qualità-prezzo. Ma la crisi è un’arma a doppio taglio: colpisce commercianti e consumatori allo stesso

tempo. Roberto, gestore di un minimarket, confessa che la situazione è dura anche per i piccoli imprenditori: se una volta ci si affidava molto spesso al piccolo negozio di alimentari- il quale rappresentava la risposta rapida ed economica al grande supermercato- ora il numero di clienti è sceso drasticamente anche qui, causa l’aumento dei prezzi necessariamente stabilito dai proprietari per mantenere un piccolo negozio a conduzione familiare. È un cane che si morde la coda, verrebbe da dire. E in occasione delle festività pasquali? In molti confermano la rinuncia agli “extra” tipici di ogni tavolata in famiglia, preferendo i classici uova e agnello a cioccolato e colombe, altri al contempo non intimoriti dai dati finanziari, da spread, bot, btp e diavolerie varie, almeno nel giorno di festa, si regaleranno comunque un pranzo coi fiocchi. Che sia questo l’epilogo della nostra tradizione culinaria? Che si tratti di un addio ai rinomati piatti italiani? Al momento non lo sappiamo, ma sicuramente quel buongustaio di Sordi non avrebbe apprezzato.

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Il pane si fa in casa di Daniela Palantrani

e statistiche parlano chiaro, i consumi scendono ma soprattutto è cambiato il modo di fare la spesa. I beni di prima necessità pane, pasta, zucchero comunque continuano a salire di prezzo. Nei supermercati non si incontrano più persone con i carrelli stracolmi di spesa, come invece accadeva fino a qualche anno fa. All’uscita da un supermercato incontriamo Fabrizio, giovane di 35 anni, sposato, con un figlio. “Sono fortunato, sia io che mia moglie lavoriamo, ma il modo di fare la

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spesa in famiglia rispetto a qualche anno fa, quando mi sono sposato, è cambiato. Siamo sempre stati oculati in famiglia nel fare la spesa, leggiamo le etichette, confrontiamo i prezzi. Da qualche anno però siamo tornati a fare le conserve in casa e coltivare un piccolo orticello. Con le more che raccolgo facciamo le marmellate che poi mia moglie usa nelle crostate, di cui mio figlio va ghiotto! Non acquistiamo più il pane, ma compriamo la farina. Con un Kg di farina, a prezzo inferiore all’euro, riusciamo a produrre

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due Kg di pane, e tutti sappiamo quanto costa. In più il pane fatto in casa ha un altro sapore e si mantiene fresco molto di più. Abbiamo iniziato qualche anno fa, ricordavo che quando ero piccolo la mia mamma faceva il pane. Un giorno, esasperato dai conti, ho chiamato mia madre e gli ho chiesto quali erano le dosi e la procedura per impastare il pane. Da quel giorno a casa mia non compriamo più pane. Non me ne vogliano i fornai ma, lo stesso discorso vale per le conserve di pomodoro, i dolci, le marmellate e i sottaceti”.


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Coldiretti: Per risparmiare meglio “fare in casa” I dati sui consumi alimentari mettono in luce grandi mutamenti nelle abitudini degli italiani. Secondo un rapporto elaborato da Coldiretti, la loro flessione media è pari all’1,5% circa. L’organizzazione degli imprenditori agricoli ha fornito un quadro molto dettagliato, analizzando voce per voce la spesa degli italiani e interpretando i risultati ottenuti. Una prima, significativa conclusione riguarda le categorie merceologiche finite sotto la forbice: dessert (-10%), bibite (-7%),

caramelle (-6%), liquori (-3%) sono i prodotti a cui hanno cominciato a rinunciare sistematicamente i consumatori. Fra essi figura anche la carne, che ha subito un calo del 6% che, per quanto sia probabilmente da ricondurre a motivazioni di ridotta disponibilità economica, costituisce comunque un importante passo in direzione di una maggiore sostenibilità alimentare. Farina (+8%), olio (+7%), uova (+6%), pane (+3%) e pasta (+3%) sono invece alcuni dei prodotti il cui consumo

è aumentato in questa prima metà del 2012. L’analisi dei dati ha portato Coldiretti a un’altra interessante conclusione: la tipologia degli alimenti in ascesa e le abitudini stesse degli italiani fanno pensare che stia prendendo sempre più piede l’autoproduzione e che le famiglie preferiscano – com’è facile ipotizzare, sempre per motivi economici – preparare in casa prodotti semilavorati come torte, pizza, condimenti, yogurt e tanti altri, piuttosto che acquistarli già pronti e confezionati.

Codacons: crollo delle vendite anche nei discount

Come la crisi modifica le abitudini alimentari dei teramani

FRUTTA E VERDURA DI STAGIONE E PANE DEL “GIORNO PRIMA” Meno carne e primizie, dolci e pasta fatti in casa per risparmiare. Colpite in particolar modo le attività commerciali del centro storico di Luca De Angelis

tempi di magra sono ben lungi da andarsene, lo si può toccare con mano facendo un giro tra i diversi esercizi commerciali del centro e respirare l’aria che tira in città a ridosso delle festività pasquali. Entrando in un noto negozio ortofrutticolo, il titolare ha dichiarato senza mezzi termini che la gente in questo periodo “mangia più poco”. Insomma i teramani “stanno più attenti” e “spendono meno in generale”, dato che la crisi si sente molto e il calo dei consumi è sotto gli occhi di tutti. Sugli scaffali restano soprattutto le primizie, mentre la frutta di stagione viene venduta evitando comunque gli eccessi. Il direttore di un discount ha affermato che il peso della crisi c’è, e pure tanto, tuttavia in maniera minore rispetto alla grande distribuzione, anche per via dei prezzi modici adottati dal suo supermercato. Ad ogni modo, risulta evidente che le massaie teramane rinunciano di più ai dolci e acquistano il pane con più accuratezza.

In pratica, è stato fotografato un carrello della spesa alquanto parsimonioso in cui si bada di evitare gli sprechi rispetto a qualche tempo fa. Il proprietario di una macelleria ha rilevato che al momento le persone tendono a comprare solo lo stretto necessario soffermandosi maggiormente sulle carni di terzo e quarto taglio. Invece, è indubbio il crollo dei primi tagli che spesso restano invenduti nei banconi. Inoltre, quest’anno le prenotazioni per gli agnelli di Pasqua sono precipitate almeno del 50%. La crisi non sta risparmiando nemmeno i panifici, infatti in uno di questi ci è stato riferito che a causa dello stallo economico i dipendenti hanno dovuto ridurre drasticamente l’orario lavorativo per non perdere il posto. Si vendono il 70% di dolci in meno e, se ce fosse l’occasione o la disponibilità, le casalinghe non disdegnerebbero di accaparrassi il cosiddetto “pane del giorno prima” essendo più a buon mercato.

È il Codacons che, elaborando gli ultimi dati Istat, lancia l’allarme: “non solo crollano le vendite al dettaglio dei prodotti alimentari, ma la caduta riguarda tutte le forme distributive, dagli ipermercati (-3,7% rispetto a gennaio 2012) ai discount (-0,2%) – si legge sul sito dell’associazione - Se a questo si aggiunge che il valore incorpora sia la dinamica delle quantità che dei prezzi, e che a gennaio l’inflazione su base annua per i prodotti alimentari era del 3,1%, ecco che il dato assume contorni drammatici e possiamo concludere, senza tema di smentita, che gli italiani non hanno più soldi nemmeno per acquistare cibo”. Le vendite dei prodotti alimentari, infatti, sono ormai in caduta libera dal 2007. Se nei primi anni si poteva pensare ad una riduzione degli sprechi ora la tesi non regge più. Il crollo delle vendite degli ipermercati, nonostante le offerte promozionali e le vendite sottocosto, e quello dei discount, ossia anche dei prodotti non di marca meno costosi, dimostrano che la discesa delle vendite alimentari è ormai complessiva e strutturale e non dipende più da uno spostamento dei consumatori tra una tipologia di esercizio e l’altra, alla ricerca dei prezzi più convenienti: “Insomma, gli italiani mangiano meno. Diventa allora fondamentale ridurre la tassazione sul ceto medio - basso. Infatti, fino a che gli italiani sono talmente sul lastrico da dover ridurre persino i consumi alimentari, beni necessari per eccellenza, non vi potrà essere alcuna speranza di ripresa dei consumi e del Pil”.

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Scala Santa: il Santuario e alcuni particolari

Il fascino dell’arte nella quotidianità.

LU STRESSE del Prof. Lucio Cancellieri

di Ilenia Ciaffoni

Me fa mini’ li nirve assi’ ’lla ggende che dice che ’sta vita è furtunate sinza cunzedera’ pe’ ’nu mumende ’lla bbella vita nostre ch’ha passate. Rehuarde a jre, sembre mbo’ distande lu monne bbelle assi’ sinza prugresse che ce porte diritte a Cambesande ma pe’ ccolpe di li male e de lu stresse.

li cumbete assignite ahere truppe ma tande ji’ dumane facce cuppe Se panze che la chiame lu cciappande, mo’ ch’a lu cellulare ce se vate, pe’ fasse veda’ bbelle e ’nderessande se va a ffa’ li capille, misciate.

Se llà ’na case cambe tre persone ci ni sta quattre de televisione.

Si pisse su li strisce pedunale? Se nn’arjsce a zumba’ come ’na mmolle o nd’ajute ’nu viggele stradale capete che t’arrote o te se ’ngolle!

Li huajune, nghe ll’ucchje appannillite, pe’ lu cumbjuter, sembre a s’ha strehate, li vite a cammini’ nde li ’mbapite ch’a mumende nn’azzacche cchiù la strate.

A vedalle te fa simbre cchiù ppane la ggende ch’attraverse ’mbaurite, tra paure e li clacse lundane arvà a la case surde e rambambite.

Mbe’, puteve manga’ lu cellulare che ugne ddo’ secunde sta a chiama’!? Se lu cumbre, nen custe tande care, qualle che custe ahè lu rcareca!

Su ’stu monne da noje arvuddecate ngi sta nnè ppace e nnè tranguilletà, almane su lu monne ch’ha passate ci steve tanda voje… de camba’.

“Duva sti’?”- Stinghe arrete a ’na ruvatte “Ma.. hi’ finite ggià di studiji’? - Noo, nen me va d’apri’ lu zzainatte e pu’ tinghe ’na voje d’arpusi’,

Pe’ ’na bbarche sperdute e sinza mete nisciuna vende azzuffje cchiù da ’rete.

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uando si pensa all’Arte, intesa con la A maiuscola, le prime immagini che si creano nella nostra mente sono quelle relative ai grandi centri artistici, a capolavori indiscussi e largamente proposti: esiste però un’arte ‘diversa’, strettamente territoriale che, pur non comparabile per quantità e qualità con quella ‘ufficiale’, costituisce un affascinante tassello del patrimonio artistico locale. La straordinarietà dei monumenti che circondano il nostro territorio sta nel fatto che essi ci raccontano la storia del vissuto e della quotidianità di un popolo e il santuario della Scala Santa di Campli costituisce solo uno dei tanti esempi di questo irripetibile mosaico. Il significato e le antiche origini del culto della Scala Santa sono da collegare alla storia della Chiesa dei secoli IV e V, quando la madre dell’imperatore Costantino, Elena, durante un viaggio a Gerusalemme nel 326, trovò sul monte Calvario il legno ritenuto della croce di Cristo. La leggenda narra che la regina portò una parte della croce a Roma insieme a numerose reliquie della Passione, tra le quali i ventotto gradini della Scala Santa, collocandoli nel palazzo della famiglia dei Laterani. La Scala Santa di Roma è indubbiamente il caso artistico più celebre ma, sul territorio nazionale, se ne


Campli: La Scala Santa

tra storia e leggenda

riscontrano altri esempi: quella camplese fu edificata grazie all’interessamento di Giampalma Palma, priore della Confraternita delle Sacre Stimmate di San Francesco, in un secolo, il Settecento, fortemente negativo per le sorti di Campli. Non esistono esplicite testimonianze sull’effettiva costruzione del santuario, ma è possibile supporre che sia avvenuta tra il 21 gennaio 1772, data dell’assenso papale da parte di Clemente XIV, e il 1776, anno della benedizione del santuario e della sua apertura al pubblico. La Scala Santa di Campli fa parte del complesso della chiesa intitolata alla Madonna dei Sette Dolori, meglio conosciuta come chiesa di San Paolo, anticamente sede della confraternita delle Stimmate di San Francesco. Il santuario si presenta con una struttura architettonica poco appariscente costituita da un rivestimento ‘povero’, in pietra, per giunta non levigata, rispettando appieno gli intenti religiosi e culturali dell’ordine francescano che rifuggiva da architetture lussuose e ridondanti. Anche l’interno rispecchia una certa sobrietà: non si percepiscono sfarzo e ostentazione ma lo spazio è raccolto al fine di favorire la preghiera e la contemplazione. Il santuario della Scala Santa si compone di tre zone d’interesse: due scalinate e la cappella del Sancta Sanctorum, visibile attraverso una

grata di ferro, luogo più intimo dell’intero santuario, contenente preziose reliquie. La scala principale è in legno, costituita da ventotto gradini da salire penitenzialmente in ginocchio così da acquisire il beneficio dell’indulgenza plenaria, tra immagini della Passione di Cristo; la seconda, invece, è da scendere in piedi tra rappresentazioni festanti di Resurrezione. La lettura delle immagini permetteva anche a chi, in passato, fosse stato analfabeta, di

La Scala Santa di Roma è indubbiamente il caso artistico più celebre ma...

comprenderne subito il significato.. Sulla scalinata di salita sono collocate sei grandi tele, tre per ogni lato, nelle quali vengono raffigurati alcuni momenti salienti della Passione di Cristo e, rispettivamente, sulla destra è possibile ammirare “Cristo nell’orto degli ulivi”, “La flagellazione” e “Cristo che porta la croce”; sulla sinistra “La cattura”, “Ecce homo”, e la “Crocifissione”.

La particolarità dei dipinti sta nel fatto che le tele hanno tutte una forma insolita, sono quasi trapezoidali e, durante l’ultimo restauro avvenuto dal 1992 al 1995 , sono emerse anche diversità materica e preparazione di fondo: per due opere in particolare, poi, – “Cristo che porta la croce” e la “Crocifissione” – sono dipinte anche le fasce di fissaggio al telaio e questo spiegherebbe, sempre se fosse dimostrato, che le tele sono state adattate al santuario della Scala Santa di Campli, tagliandole e portandole alla forma trapezoidale. Esistono, dunque, due problematiche legate alla loro piena comprensione; una riguarda la datazione, visto che nessuna delle opere riporta riferimenti temporali espliciti, l’altra di attribuzione, non essendo presente nessuna firma. Si ritiene che le prime quattro tele possano essere attribuite all’opera di Vincenzo Baldati, un artista teramano, che lavora e firma il suo operato nel santuario all’interno della cappella del Sancta Sanctorum con data 1781. Certamente attribuibili al giovane pittore sono la decorazione del soffitto ligneo con angioletti recanti simboli della Passione e canestri di fiori, le figure, a grandezza quasi reale, di Papa Clemente XIV e della regina Elena, la Pietà e le raffigurazioni nella scalinata di discesa con quattro medaglioni in monocromo blu.

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In mostra a Chieti le opere di un “artista maledetto”

Francis Bacon

la visione della condizione umana Le ferite interiori trasferite nell’espressione pittorica e il percorso di vita che lo accomuna al Caravaggio di Mariangela Sansone

al 9 marzo al 5 maggio, il Palazzo de’ Mayo di Chieti ospita le opere di Francis Bacon (Dublino, 1909 Madrid, 1992) nella mostra “La visione della condizione umana”, una retrospettiva dedicata ad un artista che ha profondamente segnato la storia dell’arte del Novecento. La pittura di Bacon nasce nei primi anni ’40, quando la tragedia della seconda guerra mondiale si era ormai manifestata in tutta la sua crudeltà. Bacon delinea figure deturpate, contorte e mostruose, emblemi del dolore e della solitudine della condizione umana, perennemente segnata dalla violenza. I volti, più di ogni altra cosa, vengono alterati e violati, riflettendo le ferite interiori dei soggetti ritratti, come emerge con forza, ad esempio, nelle opere dedicate a Peter Beard e a Michel Leirs. Gli uomini che abitano le sue opere più rappresentative vivono isolati, chiusi in angusti ambienti nudi e squallidi, anche se vivi di colore, imprigionati da reticoli di linee immaginarie che li tengono stretti a delle sedie, a dei letti, o anche ad un regale ed intoccabile trono, come nell’opera “Etude pour un portrait du Pape Innocent

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X d’apres Velasquez”, del 1989, coraggiosa ed illuminante rilettura di un classico del seicento. In questi dipinti prendono una prima forma i drammi interiori e i blocchi psicologici dell’artista, che egli, grazie all’espressione pittorica, riesce a rielaborare e sciogliere nella forma compiuta dell’autorappresentazione. La dichiarata angoscia che travaglia Bacon, e a cui l’artista dà forma poetica, è causata tanto dall’esperienza vissuta di un periodo storico tragicamente segnato dalla violenza dei due conflitti mondiali, quanto dal clima altrettanto violento dei suoi personali rapporti familiari. Le tensioni, vissute soprattutto nella relazione con il padre,

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In questi dipinti prendono una prima forma i drammi interiori e i blocchi psicologici dell’artista

sfociarono in un vero e proprio conflitto quando Francis manifestò l’intenzione di dedicarsi completamente all’attività artistica e palesò le proprie tendenze omosessuali. La sua personalità estrema nel 2009 fu accostata, in una splendida mostra allestita alla Galleria Borghese a Roma, a quella di Caravaggio, entrambi considerati “artisti maledetti” che nella loro arte pittorica, hanno espresso il tormento dell’esistenza con pari intensità e genialità inventiva. “La visione della condizione umana” presenta 54 opere grafiche (litografie, acqueforti e acquetinte) di Bacon, realizzate tra il 1966 e il 1991, appartenenti a una collezione milanese, che consentono di ripercorrere la poetica dell’artista e di misurarsi con i sentimenti che lo hanno guidato nella realizzazione delle sue opere; l’esposizione, ideata da Alfredo Paglione e promossa dalla Fondazione Carichieti, è accompagnata da un catalogo, edito da Allemandi, con testi di Achille Bonito Oliva, Sandro Parmiggiani (curatore della mostra e del catalogo) e brani tratti dal testo introduttivo al “Catalogue raisonné de l’oeuvre graphique” di Bruno Sabatier, pubblicato nel 2012.


L’artista carioca con l’Abruzzo nel cuore

Tatiana Valle: diario di viaggio dal Brasile a “Monto[RIO]” ces a ritmo di samba, forrò, e classici del panorama brasiliano e italiano. La sua ultima creazione artistica è il suo primo disco, nato e registrato a Montorio al Vomano, a MontoRio, come viene definito simpaticamente, grazie all’incontro fondamentale per la sua carriera con Bruno Marcozzi dei Trem Azul e di Ivan D’Antonio degli StratoStudios. Per una consacrazione artistica definitiva c’era le necessità di un tocco di

di Adele Di Feliciantonio

atiana Valle, artista eclettica e molto affermata nel suo natio Brasile, con una carriera già consolidata oltreoceano , un giorno ha deciso di allargare i suoi orizzonti ed è approdata in Abruzzo, quasi per caso, restando affascinata dal nostro paese. L’unione tra le due culture e il sodalizio artistico con musicisti di grande caratura hanno fatto di Tatiana un’artista completa e preparata, che, con la sua voce straordinaria e il suo spirito carioca, è diventata un punto di riferimento importante nel suo amato mondo della musica e dal pubblico che apprezza sempre più numeroso le sue performan-

italianità, ma soprattutto dell’aria del Gran Sasso. Tatiana, dal Brasile in Abruzzo; perché ha deciso di trasferirsi nel nostro Paese? Ho un’anima zingara! Adoro viaggiare e volevo fare un’esperienza all’estero, a Londra! Poi grazie alla mia cittadinanza italo – brasiliana sono venuta nel vostro paese e mi sono lasciata conquistare dall’Abruzzo. L’Italia che doveva essere un punto di “passaggio” cominciava a diventare sempre più casa mia.

Adoro sperimentare...

Il samba è la sua più grande passione, ma lei è un’artista eclettica che riesce, grazie a una voce straordinaria, a me-

scolare stili e sonorità diverse. Per questo viene definita una mulher – camaleo, una donna camaleonte? Amo la definizione donna camaleonte che è il nome di un mio pezzo e l’ispirazione del mio nuovo disco. Credo che tutti facciano un percorso nella vita dove tante volte “cambiamo pelle” e cerchino di “riconoscersi nelle proprie impronte”. Ho una grande capacità di adattarmi a nuove situazioni .Adoro sperimentare provando a contaminare il samba con l’armonia jazz, funk e tutte le sonorità che ascoltavo da piccola come il Punk Rock cercando di creare la mia atmosfera musicale. Il titolo del suo cd in uscita “Livros dos dias” – diario di bordo, descrive questo viaggio reale e culturale dalla sua terra alla nostra? Assolutamente si. Metà dei pezzi sono stati scritti in Brasile e l’altra metà in Italia. I testi sono in portoghese e raccontano storie ed esperienze vissute nel “nuovo e vecchio mondo”. Sicuramente l’unione delle due culture mi ha dato quel qualcosa in più. Il suo lavoro discografico rappresenta questa commistione di stili e generi che lei tanto ama? Si, spazia dall’atmosfera tribale all’intimità del piano e voce. Ci sono strumenti etnici, suoni elettronici e gli arrangiamenti sono frutto di un processo di sperimentazione musicale tra me e Ivan D’Antonio. Ha collaborato con artisti a livello internazionale, partecipato a trasmissioni televisive nazionali e festival di altissima rilevanza, eppure ha inciso il suo disco in un paese teramano, a Montorio al Vomano; quanto la nostra terra è fondamentale per la sua opera e influenza la sua arte? Montorio è una terra di artisti! Qui ho trovato l’attenzione e la forza di cui avevo bisogno per realizzare questo progetto. La mia collaborazione ormai fissa con il grande batterista e amico Bruno Marcozzi è fondamentale per me . Si dice che il migliore vino sta nella bottiglia più semplice; è vero! Tatiana si sente un po’ anche italiana e in particolare abruzzese? Ho l’Abruzzo nel cuore! Anche se le mie origini sono venete, mi sento adottata da questa terra. Londrina la mia città natale si trova nel centro Sud del Brasile e ha la terra rossa! Ci chiamano “Pé vermelho” cioè “Piede rosso”, perciò essere “terrone” in Italia mi fa soltanto sentire a casa.

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(Oriana Fallaci, Lettera a un bambino mai nato) riana Fallaci riassume perfettamente, con meravigliosa capacità di sintesi, la difficoltà e la forza delle donne. La vita è un’opportunità meravigliosa e anche se spesso ci si lamenta, chi rinuncia a viverla? Il niente è preferibile al soffrire? Ci si aggrappa e si prova a vivere al meglio delle proprie possibilità, o almeno così dovrebbe essere. Ma ci sono ancora persone che non hanno possibilità di scegliere? Sembrerebbe di si: madri che assumono scelte difficili e travagliate. Ma fino a che punto consapevoli? “Trovato feto nel bagno di un bar”, “neonata trovata viva in un cassonetto del centro di Bologna”, “giovane ragazza ha partorito nel bagno

La vita è un’opportunità meravigliosa e anche se spesso ci si lamenta, chi rinuncia a viverla?

di un McDonald della capitale”. Questi i titoli che la cronaca documenta proprio in questi giorni. Ancora in questo 2013, in cui si parla di progresso e parità, forse non tutte le donne sono ancora libere di scegliere se partorire, o (eventualmente ed entro i limiti consentiti) abortire, legalmente e senza rischiare vita o salute, propria e/o del nascituro, in ospedale. E’ quindi essenziale sapere che l’assistenza è sempre e comunque garantita. Senza considerare gli aspetti legali. In caso di abbandono di un bambino la condanna non è solo morale, ma penale e legalmente perseguita. Il nostro ordinamento proprio per questo fornisce strumenti e aiuti utili alle madri che scelgono di partorire, anche in anonimato, in ospedale. Anche le donne non in regola con il permesso di soggiorno, hanno garantita l’assistenza ed è possibile partorire, assistiti da personale sanitario, senza rischiare, eventualmente l’espulsione.Tutte le mamme hanno diritto all’assistenza sanitaria senza dover temere ripercussioni legali di nessun genere. Il rispetto per la vita e la salute sono al primo posto, sempre, anche se si dovesse optare per l’interruzione volontaria di gravidanza.

La fortuna di Anna Aborto: una scelta legittima o una “non” scelta

a cura di Daniela Palantrani

ESCLUSIVO

“Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai.”

interruzione di gravidanza a volte è una scelta, altre volte no. Ne sa qualcosa Anna che ci racconta la sua esperienza e ricorda la sua difficoltà di maternità e di come si ritrova ad assistere a scene che le sembrano tratte da un film. E’la realtà , senza giudizio. Chi può conoscere

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l’esperienza di vita altrui? Quali le scelte e le implicazioni? Un racconto il suo che, in

Ero in una corsia di ospedale, purtroppo per la seconda volta...


NASCERE SE…

domanda se tutto è a posto per procedere con l’intervento la settimana successiva. Ne arriva una terza, e a quel punto capisco e realizzo. In fondo il mio cervello rifiutava la realtà. L’esperienza e la scena della terza ragazza non mi lasciano dubbi. Erano lì per abortire, infatti l’infermiera addetta, parlando sottovoce, anche se il silenzio era quasi spettrale, chiarisce alla ragazza che se non fornisce i documenti e gli esami necessari entro quella settimana, dopo non si potrà più intervenire perché si è a limite con i tempi. E l’unica cosa che continua a risuonarmi nella testa – conclude la nostra Mamma – è l’ultima frase dell’infermiera : dopo il terzo mese non è più possibile interrompere la gravidanza”.

Adesso, guardo i miei bambini, le gravidanze non sono state semplici, ma tutto sommato siamo stati bene, e ricordo quei momenti con meno dolore

ESCLUSIVO

quanto tale, ha in sè delle emozioni. “Ero in una corsia di ospedale, purtroppo per la seconda volta. La mia gravidanza si era interrotta per aborto spontaneo. Difficile descrivere quei momenti. Nessun danno permanente, i medici dicevano che a volte accade, che non pregiudicava gravidanze future. Adesso, guardo i miei bambini, le gravidanze non sono state semplici, ma tutto sommato siamo stati bene, e ricordo quei momenti con meno dolore. Resta l’amarezza di episodi che non riesco a cancellare. – continua Anna - Forse il mio è solo pregiudizio, sono stata così fortunata da non essermi mai trovata nella condizione di dover scegliere. Scegliere tra la mia vita, il modo di vivere la mia esistenza e quella dei miei figli. – prosegue Anna – Un giorno,mentre ero seduta su una panchina aspettando che i pochi giorni di degenza in ospedale passassero e si colmasse quel vuoto che sentivo dentro, arriva una ragazza, giovanissima, va al bancone degli infermieri , consegna dei documenti e chiede conferma di un appuntamento. Poco dopo un’altra ragazza, anche lei consegna dei documenti che le erano stati chiesti e

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a nascita di un bimbo è sempre e comunque un evento straordinario che incide fortemente nella vita di una donna, modificandone aspetti concreti, emotivi e relazionali. Non per tutte le donne , tuttavia, la maternità è un evento positivo. Le motivazioni possono essere estremamente complesse e articolate per cui, nel corso della gravidanza, soprattutto in situazioni di difficoltà, è indispensabile che la donna sia comunque seguita in maniera qualificata, per la tutela sua e del nascituro. Questo al fine di evitare decisioni affrettate e situazioni a volte drammatiche, al momento del parto. Affinché le scelte delle donne siano libere e consapevoli occorre sostenerle, ascoltarle e informarle. In ospedale, al momento del parto, viene garantita la massima riservatezza, con interventi adeguati, che assicurino che il parto resti in anonimato, anche dopo le dimissioni. La donna che non riconosce il bambino, e il neonato, sono i due soggetti che la legge tutela, come persone distinte. La legge infatti, consente alla madre di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’Ospedale dove è nato (DPR 396/2000, art. 30, comma 2) affinché

a cura di Daniela Palantrani

NASCERE SE… ESCLUSIVO

Partorire in anonimato, si può

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ne sia assicurata l’assistenza e tutela giuridica. Il nome della madre rimane per sempre segreto e nell’atto di nascita del bambino viene scritto “nato da donna che non consente di essere nominata”. Il diritto a rimanere una mamma segreta prevale su ogni altra considerazione o richiesta e costituisce elemento di sicurezza per quante dovessero decidere, aiutate da un servizio competente ed attento, di partorire nell’anonimato. Se la madre sceglie questa soluzione, la dichiarazione di nascita è fatta dal medico o dall’ostetrica, entro il termine di 10 giorni dalla nascita - “La dichiarazione di nascita è resa da uno dei genitori, da un procuratore speciale, ovvero dal medico o dalla ostetrica o da altra persona che ha assistito al parto, rispettando l’eventuale volontà della madre di non essere nominata” (DPR 396/2000, art. 30, comma 1), e consente la formazione dell’atto di nascita. Il nascituro è riconosciuto dalla legge come “persona”, cui è attribuita la capacità giuridica, cioè la titolarità di diritti. Sono garantiti i diritti inviolabili della persona, il diritto all’identificazione, al nome, alla cittadinanza, alla certezza di uno status di filiazione, alla educazione e alla crescita


La segnalazione di situazione di abbandono del neonato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni deve essere immediata. Cio’ consente l’apertura di un procedimento di adottabilità e l’individuazione di un’idonea coppia adottante. Al neonato sarà così garantito il diritto a crescere ed essere educato in famiglia ed assume lo status di figlio legittimo dei genitori che lo hanno adottato. Nella segnalazione e in ogni successiva comunicazione all’autorità giudiziaria devono essere omessi elementi identificativi della madre.

L’interruzione volontaria di gravidanza attraverso il metodo farmacologico è una procedura medica, distinta in più fasi, che si basa sull’assunzione di almeno due principi attivi diversi, il mifepristone (RU486) e una prostaglandina, a distanza di 48 ore l’uno dall’altro. Il mifepristone, interessando i recettori del progesterone, necessari per il mantenimento della gravidanza, causa la cessazione della vitalità dell’embrione; l’assunzione del secondo farmaco, della categoria delle prostaglandine, ne determina l’espulsione. In Italia è possibile ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza con il metodo farmacologico dietro richiesta della persona interessata, in regime di ricovero ordinario, nel rispetto della legge 194 del 1978.

Linee guida Sulla base dei pareri del Consiglio superiore di sanità, il Ministero della Salute ha emanato apposite Linee di indirizzo sulla interruzione volontaria di gravidanza con mifepristone e prostaglandine. Il documento, del 24 giugno 2010, sottolinea soprattutto i punti principali del consenso informato. fonte: www.salute.gov.it PrimaPagina 35 - apr. 2013

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NASCERE SE…

Il bambino non riconosciuto può essere adottato.

Linee di indirizzo aborto medico o farmacologico (RU 486)

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in famiglia. Al neonato non riconosciuto devono essere assicurati specifici interventi, secondo precisi obblighi normativi, per garantirgli la dovuta protezione, nell’attuazione dei suoi diritti fondamentali. La madre che ha particolari e gravi motivi che le impediscono di formalizzare il riconoscimento, può chiedere al Tribunale per i Minorenni, un periodo di tempo per provvedere al riconoscimento, che comunque non puo’ essere superiore a due mesi, periodo in cui la madre deve continuare ad avere regolari rapporti con il bimbo. Il riconoscimento può essere fatto dal genitore che abbia compiuto 16 anni.


La dottoressa Moira Di Luigi, psicologa e psicoterapeuta, spiega l’importanza della diagnosi precoce attraverso la collaborazione tra scuola, famiglia e specialista di Clementina Berardocco

ome ci ricordano le Linee Guida del 12 Luglio 2012, i “Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) interessano alcune specifiche abilità dell’apprendimento scolastico, in un contesto di funzionamento intellettivo adeguato all’età anagrafica”. Le abilità che possono essere compromesse sono di lettura (dislessia), di scrittura (disgrafia e disortografia), di fare calcoli (discalculia). Secondo le ricerche scientifiche l’origine di tali disturbi è neurobiologica, con una matrice evolutiva e si manifestano con un’atipia dello sviluppo. Ma ci sono delle novità, come ci illustra la dottoressa Moira Di Luigi, psicologa e psicoterapeuta.

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Recenti ricerche scientifiche effettuate da vari istituti tra cui l’Istituto di Ortofonologia e l’Istituto Wartegg di Roma, il Dipartimento di Psicologia dello sviluppo e della socializzazione dell’Università degli Studi di Padova, hanno rilevato anche che la componente emotiva è precedente al DSA e che l’insuccesso scolastico aggiunge una difficoltà ad uno stato già esistente. Il lavoro è stato realizzato su un campione di 61 bambini con DSA, e relativi genitori, confrontati in un secondo tempo con un campione di controllo di bambini

Solitamente un disturbo specifico del linguaggio viene considerato un segnale premonitore significativo di possibili DSA? Non sempre, visto che le ricerche attestano che i bambini al di sotto dei 5 anni che presentano un disturbo del linguaggio hanno una probabilità di sviluppare un DSA che va dal 35 % al 75%. Quindi appare determinante una diagnosi precoce? È fondamentale, se consideriamo che prima si interviene e prima è possibile evitare lo

Scuole, dove è attivo un servizio di consulenza. Ma anche se l’insegnante si accorge che sono presenti dei segnali predittivi, cosa può fare se la famiglia non è d’accordo? Anche la Legge 170/2010 e le citate Linee Guida ribadiscono il ruolo primario della famiglia e del Dirigente Scolastico. Quest’ultimo deve attivare interventi preventivi e trasmettere alla famiglia apposita comunicazione. I genitori si rivolgono ad uno specialista per la valutazione del caso e poi dovrebbero consegnare la diagnosi alla scuola, ma questa fase non è sempre scontata. Il rischio è quello di perdere del tempo prezioso per intervenire adeguatamente. Pertanto, il Dirigente Scolastico, il Referente DSA di Istituto e gli insegnanti dovrebbero trovare un canale comunicativo efficace per raggiungere lo scopo: garantire il diritto allo studio. Quali sono i trattamenti opportuni per una “presa in carico”? La”presa in carico” come ci ricorda la Consensus Conference è un processo integrato e continuativo attraverso cui devono essere garantiti e coordinati gli interventi per favorire la riduzione del disturbo, l’inserimento scolastico, sociale e lavorativo dell’individuo, orientato al più completo sviluppo delle sue potenzialità. Nello specifico dei DSA, lo scopo della “presa in carico” è modificare in senso positivo i diversi tipi di prognosi. Occorre intraprendere un percorso

Ansia e disturbi dell’apprendimento scolastico

LA “RELAZIONE PERICOLOSA” normodotati. Pertanto, si è evidenziata una percentuale significativa, sia nei genitori che nei bambini, di problematiche legate all’ansia. Quali ulteriori elementi sono emersi dalla ricerca? Nelle famiglie di questi bambini sono emersi livelli più elevati di stress parentali, livelli di efficacia genitoriale carenti e problematiche nella relazione genitore-figlio e a tal proposito l’indagine effettuata sui genitori ha rilevato che il 71% delle madri e il 78% dei padri sono stati a loro volta bambini con ansia di separazione dalle figure genitoriali. E quindi l’ansia assume un ruolo fondamentale? Certo, perché si tratta di bambini con una bassa autostima e difficoltà a relazionarsi con i pari e, seppur dotati di un buon bagaglio di risorse psicologiche, questo risulta essere “congelato” a causa di un malfunzionamento affettivo.

sviluppo di un DSA o comunque fare in modo che esso possa essere contenuto in modo opportuno. Per questo è bene promuovere un’“identificazione rapida” del problema, un lavoro che può già essere svolto nella Scuola dell’Infanzia. Perché tutto questo sia possibile è necessario che gli insegnanti delle Scuole dell’Infanzia, meglio se con il supporto di esperti, siano messi nelle condizioni di effettuare osservazioni analitiche su tutti gli alunni. Qual è il ruolo dell’insegnante della Scuola dell’Infanzia? Nell’ottica della prevenzione, l’insegnante deve individuare immediatamente qualsiasi forma di disagio in riferimento alle aree percettive (visive, tattili, uditive...) all’area corporea e dell’orientamento spazio-temporale, alle abilità legate alla motricità globale, all’attenzione, alla memoria e alle competenze linguistiche. Successivamente l’insegnante deve segnalarlo alla famiglia e/o allo psicologo presente nelle

multidisciplinare per intervenire ed offrire un intervento adeguato in base alle aree carenti: psicomotricità, logopedia, psicoterapia, terapia cognitiva, terapia ortottica, ecc... e ciò rientra in un progetto riabilitativo. Recentemente il Comune di Teramo con la collaborazione dell’Associazione Persona e Tutela, ha organizzato un corso formativo-esperenziale rivolto a tutti gli insegnanti delle scuole primarie della nostra città... Sì, i corsi dal titolo “I disturbi dell’apprendimento scolastico: nuove prospettive” sono stati avviati già dal mese di Marzo e con essi si intende mettere in risalto la componente emotivorelazionale che gioca un ruolo fondamentale nel DSA. Questi corsi sono condotti dalla sottoscritta, in collaborazione con la Dott.ssa Laura Corona e la Dott.ssa EmanuelaTorbidone al fine di sensibilizzare maggiormente tutti coloro che quotidianamente si imbattono con tali problematiche.

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UNA COMUNITÀ CHE RINASCE DALLA SCUOLA di Chiara Santarelli

nche quest’anno il ministero dell’istruzione (MIUR) è stato organizzatore della corsa campestre giovanile, nell’ambito dei giochi sportivi studenteschi e nell’impegno di avviare sempre più giovani alla pratica sportiva. La finale nazionale si è tenuta il 6 aprile, e non a caso la scelta della location è ricaduta sulla città de L’Aquila, che in quella data ha ricordato il tragico sisma del 2009. L’evento si è svolto agli impianti sportivi “Centi Colella” con la partecipazione di circa 600 atleti. La cerimonia ufficiale di apertura si è tenuta alle 18 del 5 aprile in piazza Duomo,alla presenza delle autorità della FIDAL, del CONI e del CIP oltre che del MIUR, con il determinante supporto della fondazione “6 aprile per la vita” e dell’associazione civica “ jemo ‘nnanzi”, i quali hanno onorato l’evento con una lun-

L’Aquila quattro anni dopo

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ga bandiera tricolore con il nome dell’associazione stessa. Dopo la presentazione e la sfilata delle squadre nazionali di allievi/e e cadetti/e si è tenuto uno spettacolo di rievocazione storica a cura del gruppo “Sbandieratori aquilani”. Un pò provati ,gli artisti, dal tempo non favorevole, ma di eccellente presenza. Tra le presenze più gradite ed entusiasmanti per gli spettatori, il gruppo Falconieri aquilani, rappresentato dallo scrittore e noto addestratore Giovanni Granati che ha portato in piazza splendidi esemplari rapaci. L’intervento del Dr.Massimo Cinque ha tenuto la piazza con il fiato sospeso, lui che il 6 aprile ha subito la tragica scomparsa della moglie e dei due figli. Un intervento il suo che ha scandito il vero motivo della presenza di ognuno in quella piazza: “Domani, come ogni anno, celebreremo la finale dei giochi sportivi studenteschi e anche il ricordo del terremoto che ci ha


Foto di: Gianmarco Di Anastasio

colpiti, ma le coincidenze non esistono. Occorre ripartire da un valore semplice, di uguaglianza e collaborazione, per non dimenticare il segno che questa vita ha scalfito sugli abruzzesi”. Ha pregato il Dr.Cinque, che ognuno degli astanti portasse una parte di quell’incontro con sé ed un pensiero nel cuore, una volta tornati nelle rispettive case. Si è osservato un minuto di silenzio, sentito e commosso, una preghiera a tratti interrotta da un singhiozzo soffocato. A seguire, nello svolgersi delle cerimonie, i coordinatori di educazione fisica e sportiva, Antonello Passacantando e Andrea Sassoli, rispettivamente responsabili per l’Abruzzo e l’Emilia Romagna, e anche in questo caso la scelta dei relatori ha saputo rendere omaggio alla profonda ferita che ha accomunato le due regioni; poi gli interventi dell’’assessore aquilano allo sport, il presidente CONI Abruzzo , il rappresentante aquilano del Ministro della Pubblica Istruzione ed il presidente della Consulta Regionale degli studenti delle scuole superiori, il quale, visibilmente commosso, ha

raccontato i pensieri degli studenti aquilani, stanchi di vedere la propria città come una città fantasma, resa inospitale. Cresciuti in fretta, questi studenti cominciano a combattere per il diritto di ricostruzione e hanno colto l’occasione per anticipare la notizia della riapertura del campo di atletica leggera, i cui lavori dovrebbero concludersi tra qualche mese. Tutti a ricordare come sia necessario ricominciare a crescere partendo dalla comunità. Infine, i ragazzi della scuola media “Dante Alighieri” hanno eseguito l’Inno di Mameli e la ginnasta Elisa Santoni è stata portatrice della fiaccola di buon auspicio che ha illuminato la facciata della cattedrale di San Massimo. “Sia questa fiaccola di buona fortuna ad ogni sportivo qui accorso e un simbolo per non dimenticare che una comunità, per rinascere, deve partire dal senso di uguaglianza e anche se il tempo non ci ha aiutato,non ci ha impedito di ritrovarci qui, insieme “ Queste le parole con cui si è conclusa la manifestazione, per ricordare l’Aquila, non più come una città abbracciata dal silenzio.

L’intervento del Dr.Massimo Cinque ha tenuto la piazza con il fiato sospeso, lui che il 6 aprile ha subito la tragica scomparsa della moglie e dei due figli. Associazione JEMO ‘NNANZI

Cresciuti in fretta, questi studenti cominciano a combattere per il diritto di ricostruzione...

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La spedizione teramana in Nepal con il progetto Gaurishankar 2013

“LE ACQUE DEGLI DEI” di Adele Di Feliciantonio

l gruppo di ricerca Explora, presieduto dall’esploratore Davide Peluzzi, ha come scopo la condivisione e la conoscenza delle aree selvagge della terra , attraverso lo studio dei “popoli estremi”. Dopo gli importanti progetti di ricerca effettuati sull’Artico, l’Himalaya, le Ande, l’Antartide e l’Africa, si confronta ora con un’altra sfida ritornando in Nepal.

“Gaurishankar 2013 - Le Acque degli Dei” è il nome di questo nuovo progetto che rappresenta , nell’anno Internazionale promosso dall’Onu dell’Acqua e della Cooperazione, una continuità della precedente spedizione, denominata Earth Mater 2011, nella regione nepalese del Rolwaling. Il progetto si articola in più fasi e riguarderà aspetti delicati che rappresen-

tano delle vere e proprie emergenze in Nepal: sanitario, economico – turistico e delle infrastrutture. L’organizzazione ha coinvolto a pieno ritmo il team della Explora, che ha potuto contare su una larga cooperazione a livello internazionale, istituzionale, economica , tecnica e universitaria degli enti di ricerca di genetica (dell’Università di Bologna) che studiano le migrazioni dei popoli di etnia mongola. In primavera la prima fase del Gaurishankar 2013 riguarderà l’aspetto sanitario. “L’Explora Nunaat International invierà alle strutture sanitarie della Ong Help Nepal, grazie al nostro contributo economico – afferma l’ing. Alfredo Altitonante del club Lions di Teramo e Lions 5 Circoscrizione Abruzzo - 1000 paia di occhiali da vista e protettivi ai raggi UV per la prevenzione della cecità precoce nei villaggi ad alta quota in Nepal – Katmandu.” Inoltre i club hanno

L’organizzazione ha coinvolto a pieno ritmo il team della Explora, che ha potuto contare su una larga cooperazione a livello internazionale anche finanziato la spedizione di una serie di attrezzature medico – specialistiche procurate dalla Explora: un sistema televisivo per endoscopia, un riunito dentistico,

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Sport

cinque apparecchi per l’emodialisi e un gruppo di continuità. E’ proprio la ONG Help Nepal che si occupa del problema, grave, della sanità nepalese e gestisce ospedali, riscontrando che le emergenze maggiori sono quelle dirette a curare il prolasso dell’utero, molto frequente nelle donne, gli interventi in campo oculistico e le patologie cardiologiche infantili che causano un alto numero di decessi. “Grazie alla BITe B siamo riusciti a reperire strumenti che permettono di salvare molte vite – ci spiega Davide Peluzzi.” La BITeB è infatti un banco informatico, tecnologico e biomedico che offre macchinari ospedalieri dismessi, ma ben funzionanti alle associazioni non profit attive nei paesi in via di sviluppo, dando alle tecnologie non più in uso una “seconda occasione” al servizio della solidarietà. “E sempre in questo primo momento ci sarà lo sviluppo del progetto pilota “The Man” sul miglioramento, attraverso un’ottimizzazione della logistica, delle condizioni dei portatori in Himalaya.” (www.exploralimits.com) “La seconda fase – continua il Presidente Davide Peluzzi – inizierà a ottobre quando ci sarà la partenza della spedizione, alla quale partecipa anche il Cai Abruzzo, con destina-

zione la regione del Rolwaling. L’obiettivo sarà di tipo umanitario e grazie al supporto del governo nepalese, realizzeremo la costruzione di un piccolo acquedotto nel villaggio del Singati. Il Nepal è, infatti, ricchissimo di acqua, ma la maggior parte è infetta. Questo comporta una mortalità altissima, soprattutto tra i bambini. Per questo, ispirati dal modello della “Casa

Il nostro compito, sarà quello di realizzare la spedizione per far conoscere al mondo le bellezze del Nepal più remoto dell’Acqua” della provincia di Milano e in collaborazione con la SRDC di Katmandu, che ci appoggerà per la parte logistica e tecnica, verrà costruito quest’importante infrastruttura idrica.” Infine la terza e ultima fase sarà

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di impronta esclusivamente esplorativa. In Nepal il turismo alpinistico è la fonte primaria di sostentamento economico e in esso si muove un microcosmo di gente che lavora, come i caratteristici portatori. “Il nostro compito, grazie al contributo del Cai Abruzzo, Cai L’Aquila e Cai Arsita, sarà quello di realizzare la spedizione per far conoscere al mondo le bellezze del Nepal più remoto ; tenteremo l’esplorazione alpinistica di una montagna senza nome individuata nel 2011 nell’area del KangNakugo, al fine di realizzare un ruolo di promozione del territorio. Tutto questo – conclude il Presidente – senza tralasciare il simbolismo che ci accompagna sempre nelle nostre spedizioni. Quest’anno non sarà la “pietra”, ma “l’acqua” a rappresentarci;” preleveremo un contenitore dell’acqua del lago delle Danze di Gabriele D’Annunzio, in onore del 150esimo anniversario della sua nascita e un contenitore con l’acqua di fusione del nostro ghiacciaio Calderone sul Gran Sasso. Entrambi verranno depositati in alta quota in Himalaya sui laghi sacri tra Nepal e Tibet.Tutto questo per ricordare l’importanza dell’acqua, come fonte di vita, come purezza, come montagna e cielo, oltre le terre estreme : “Le Acque degli Dei”!”

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“PrimaPagina “Prima Pagina”” il Legale

Infedeltà coniugale e risarcimento danni

Chi tradisce paga di Gianfranco Puca avvocato e mediatore professionista

a Corte di Cassazione, con la sentenza n. 18853/2011, ha stabilito che l’infedeltà coniugale, realizzata in modo tale da ledere la dignità e l’onore dell’altro coniuge, rappresenta un vero e proprio illecito civile, che può portare al risarcimento dei danni a favore del coniuge che ha subito il tradimento. La Sig.ra Giulia (nome di fantasia) cita in giudizio il

marito dinanzi al Tribunale, per ottenere la condanna dello stesso al pagamento dei danni biologici ed esistenziali causati dalla violazione dei doveri nascenti dal matrimonio, con particolare riferimento all’obbligo di fedeltà, avvenuto con modalità particolarmente frustranti, in quanto la relazione extraconiugale del marito era nota ed era stata intrapresa con altra donna sposata.

Il caso del bambino conteso di Padova

La sindrome da alienazione parentale (PAS) non ha fondamento scientifico La Cassazione annulla l’ordinanza del Tribunale di Venezia non ritenendo valida l’attendibilità della teoria di Gianfranco Puca avvocato e mediatore professionista

e immagini del bimbo di Padova prelevato “a forza” da agenti della Polizia in esecuzione di una ordinanza del Tribunale dei minori di Venezia sono entrate a far parte della -brutta- storia giuridica dell’affidamento di un minore, e, di recente, la Cassazione, è intervenuta sul caso giudiziario, annullando la decisione del

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Tribunale dei Minorenni. Con la sentenza n. 7401 depositata il 20.3.13, la Suprema Corte cassa (vale a dire annulla) il decreto del Tribunale di Venezia, sostenendo, sostanzialmente, come il Giudice collegiale non abbia provveduto a verificare la attendibilità della teoria scientifica alla base della PAS. La Corte ha evidenziato, in primo luogo, la sussistenza del dubbio circa

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la validità scientifica di tale sindrome, non riconosciuta come sindrome o malattia dal Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM); la Corte, inoltre, ha rilevato la “assenza di fondamento di tale teoria”, facendo riferimento a studi di psicologi in Spagna ed Argentina, che hanno portato anche alla redazione di una nota informativa diffusa negli USA, con


il Legale

la quale si evidenziava la “pericolosità” dell’utilizzo di tale teoria nel sistema penale. Per la Cassazione, quindi, il decreto va annullato; la vicenda (umana e giuridica) avrà quindi un altro sicuro sviluppo. In linea generale che un genitore separato possa (a volte volontariamente) inviare messaggi denigratori nei confronti dell’altro, allo scopo di essere “il preferito”, o con lo scopo di allontanare l’altro genitore, è una situazione assai diffusa nelle vicende di separazione dei coniugi, ma il reale problema è un altro. PAS o non PAS, sindrome o non sindrome, il problema è sempre lo stesso: il Giudice deve cercare di intervenire in una situazione molto difficile, magari con provvedimenti progressivi, e, cosa più importante, occorre sempre dare maggiore ascolto al minore e alle sue esigenze e preferenze.

occorre sempre dare maggiore ascolto al minore e alle sue esigenze e preferenze

Il Tribunale adito, espletata anche una consulenza tecnica d’ufficio sulle condizioni fisiche della moglie, rigettò la domanda; la sentenza fu appellata dalla Signora dinanzi alla Corte d’Appello competente, e la corte rigettò l’appello, confermando quindi la decisione del Tribunale. La donna decise quindi di proporre ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello. La Cassazione, in primo luogo, stabilisce chiaramente come la mancanza di una sentenza di separazione con addebito non sia preclusiva della successiva azione risarcitoria; nel caso di specie, infatti, i coniugi erano pervenuti ad una separazione consensuale. L’art. 151 codice civile, infatti, attribuisce al giudice della separazione la cognizione sulla violazione dei doveri nascenti dal matrimonio unicamente in relazione alla pronuncia sull’addebito e alle conseguenze giuridiche che si ricollegano a tale pronuncia, vale a dire l’esclusione del diritto al mantenimento e la perdita della qualità di erede riservatario e di erede legittimo (artt. 156, 548 e 585 codice civile); per la Cassazione non è individuabile alcuna norma di diritto, nè tanto meno ragioni di ordine sistematico nel diritto di famiglia, che rendano pregiudiziale la pronuncia di addebito rispetto alla domanda di risarcimento danni, in quanto la violazione dei diritti nascenti dal matrimonio può dare origine a molteplici conseguenze, alcune delle quali previste dal diritto di famiglia (sopra indicate) e altre non previste dal diritto di famiglia ma che possono produrre un illecito civile con il diritto al risarcimento del danno. In conclusione anche l’eventuale pronuncia di addebito avrebbe come conseguenza solo l’applicazione delle sanzioni previste dalla legge, e non una automatica pronuncia di risarcimento del danno, che deve essere provata in giudizio. Per la Cassazione l’art. 2059 codice civile disciplina i limiti e le condizioni per la risarcibilità dei pregiudizi non patrimoniali e, secondo una lettura costituzionalmente orientata, tali danni sono risarcibili se: a) il fatto illecito sia astrattamente configurabile come reato: b) ricorre una fattispecie in cui la legge espressamente consente il ristoro del danno non patrimoniale anche al di fuori di una ipotesi di reato; c) quando, al di fuori delle due ipotesi precedenti, il fatto illecito abbia violato in modo grave diritti inviolabili della persona, come tali oggetto di tutela costituzionale; in tal caso la vittima avrà diritto al risarcimento del danno non

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patrimoniale scaturente dalla lesione di tali interessi, che, al contrario delle prime due ipotesi, non sono individuati “ex ante” dalla legge, ma dovranno essere selezionati caso per caso dal giudice. Quest’ultimo dovrà accertare la violazione del dovere di fedeltà e dovrà anche accertare la lesione di un diritto costituzionalmente protetto; inoltre dovrà essere provato il nesso di causalità tra la violazione ed il danno, il quale, per essere risarcibile, non potrà consistere nella sola sofferenza psichica causata dall’infedeltà. La Suprema Corte, cassando la sentenza impugnata, ha quindi elaborato il seguente

I doveri che derivano ai coniugi dal matrimonio hanno natura giuridica e la loro violazione non trova necessariamente sanzione unicamente nelle misure tipiche previste dal diritto di famiglia... principio di diritto, che dovrà essere applicato dalla Corte d’appello alla quale la causa è stata rinviata : “I doveri che derivano ai coniugi dal matrimonio hanno natura giuridica e la loro violazione non trova necessariamente sanzione unicamente nelle misure tipiche previste dal diritto di famiglia, quale l’addebito della separazione, discendendo dalla natura giuridica degli obblighi su detti che la relativa violazione, ove cagioni la lesione di diritti costituzionalmente protetti, possa integrare gli estremi dell’illecito civile e dare luogo al risarcimento dei danni non patrimoniali ai sensi dell’art. 2059 codice civile, senza che la mancanza di pronuncia di addebito in sede di separazione sia preclusiva dell’azione di risarcimento relativa a detti danni”.

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“PrimaPagina “Prima Pagina”” Consumatori

La denuncia di Adusbef e Federconsumatori

Equitalia più vicina (e più severa) con i contribuenti Aumentano i servizi telematici ma anche i tassi di mora di Ottavio Caporali

nche troppo verrebbe da dire, siamo un po’ ironici ma il servizio è reale. Sul sito di Equitalia è disponibile un opuscolo informativo che illustra il servizio estratto conto on line. Tramite questa procedura è possibile accedere e verificare la propria posizione dal 2000 ad oggi, tramite dei dati(nome utente e password) forniti dall’Agenzia delle Entrate o dall’INPS. Il servizio attivo 7 giorni su 7, senza limiti di orario consente di verificare e conoscere con immediatezza se ci sono cartelle da pagare, importi, dettaglio dei singoli codici tributo oltre ad una ripartizione dettagliata di spese ed interessi. Si può inoltre rilevare se sono stati emessi provvedimenti quali

ipoteche, fermi amministrativi oppure sgravi. E’ superfluo precisare che è possibile pagare anche on line per regolarizzare la propria posizione. L’opuscolo informativo è scaricabile sulla home page del Gruppo Equitalia: www.gruppoequitalia.it Ma le novità non finiscono qui. Dal 1 Maggio il tasso degli interessi di mora

È superfluo precisare che è possibile pagare anche on line per regolarizzare la propria posizione

applicato da Equitalia, aumenterà del 15%. Dal 4,55% lieviterà fino al 5,22%. Una vera e propria stangata per le famiglie italiane già oberate dai debiti. “Una vera assurdità. – per i Presidenti di Adusbef e Federconsumatori – che cade proprio in un momento drammatico . Il dato è preoccupante soprattutto se si pensa allo stato in cui si trovano già molte famiglie italiane a causa di debiti. Ricordiamo ancora con sgomento i suicidi, a causa dei troppi debiti e gli omicidi nelle sedi di Equitalia”. Le associazioni dei consumatori auspicano un deciso riassetto dell’organizzazione della struttura di Equitalia che migliori il rapporto con il pubblico ed eviti ai contribuenti giornate intere in coda agli sportelli, piuttosto che aumenti dei tassi di interesse.

L’auto ecologica che lusso! di Ottavio Caporali

onsumi che scendono e famiglie che arrancano e anche il mercato dell’auto ne risente. E non solo in Italia. Il mese di febbraio, infatti, ha fatto registrare un calo in Europa del 10,2% rispetto all’anno passato. Record negativo di vendite nei 27 paesi dell’Unione Europea con meno di 830mila immatricolazioni. Purtroppo i dati sono incisivi anche per la Fiat che ne esce straziata. Gli stanziamenti per incentivi fatti dal Governo, 120milioni in 3 anni, di cui solo 4,50 nel 2013 destinati ai privati, appaiono assolutamente irrisori e non risolutivi. Sottolineiamo che gli incentivi sono limitati all’acquisto di auto ibride: GPL, metano, elettrico o idrogeno. Facendo un rapido calcolo considerando che il contributo mimino è di 2mila euro i veicoli ecologici messi in circolazione sarebbero al massimo 2.250. Veicoli, come ben noto, il cui acquisto è più oneroso; il contributo

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andrebbe a pareggiare soltanto il maggior costo sostenuto rispetto all’acquisto di un tradizionale veicolo a benzina.

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Le associazioni consumatori si stanno facendo promotori di richiesta di aumentare gli incentivi...

Le associazioni consumatori si stanno facendo promotori di richiesta di aumentare gli incentivi e di prevederne anche per chi demolisce un veicolo euro 0 acquistandone uno, anche usato, ma almeno categoria euro 4. Difatti, sono diminuiti anche i passaggi di proprietà per acquisto di veicoli usati, non solo le nuove immatricolazioni. E’ doveroso ricordare che la tutela dell’ambiente puo’ passare anche attraverso l’aiuto alle famiglie. E’ frequente la situazione in cui chi possiede un automezzo euro 0, non puo’ cambiarlo per acquistare un euro 4, più ecologico, perchè troppo costoso per il bilancio familiare.


Consumatori

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Il CUD on line

L’Inps e i nuovi servizi telematici di Antonella Lorenzi

Il Tasso di Mora i applica sulle somme iscritte a ruolo, quando è decorso inutilmente il termine di 60 giorni dalla notifica della cartella. Gli interessi decorrono dalla notifica della cartella fino alla data del pagamento. In caso di rinuncia all’impugnazione dell’accertamento o di accertamento con adesione e di conciliazione giudiziale si applica il tasso di interesse (3,50%). Il tasso di interesse si determina sulla base del tasso medio dei tassi bancari attivi maggiorati di un punto

stato attivato nel corso della seconda metà di Marzo lo SportelloMobile dell’INPS, mediante il quale l’Istituto eroga i propri servizi a chi ha difficoltà a spostarsi per recarsi presso i propri sportelli. Altra grande novità risiede nel fatto che da quest’anno il modello CUD, non verrà più spedito a casa dei pensionati ma gli stessi, dovranno prelevarlo on-line. L’INPS illustra dati positivi ed alti accessi al servizio, ma resta difficile pensare ad un nonno ottantenne che digita codici e password per stampare il proprio CUD. Ovviamente lo stesso dovrà rivolgersi ad un Caf, un consulente o allo Sportello Mobile per avere la propria certificazione. Il servizio Sportello Mobile nella sua fase di attivazione è stato dedicato a più di 605mila invalidi civili e ultra 85enni titolari di indennità di accompagnamento. I servizi erogati vanno dal cambio di indirizzo a variazione dell’ufficio pagatore, dal rilascio del CUD, appunto, al ri-

lascio di estratti conti, al rilascio di Pin. L’Inps ha inviato ai pensionati una lettera contenente i numeri telefonici dello Sportello mobile ed il proprio codice identificativo, necessario per fruire del servizio. Va sottolineato che i servizi erogati vengono gestiti presso le varie sedi Inps da personale centralinista disabile(non vedente o ipovedente) anche per favorire integrazione socio-lavorativa.

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l servizio Sportello Mobile nella sua fase di attivazione è stato dedicato a più di 605mila invalidi civili

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“PrimaPagina “Prima Pagina”” Consumatori

Italia… dobbiamo crescere di Laura Di Paolantonio commercialista, revisore Contabile

attuale momento storico è caratterizzato da crisi politica, economica e sociale. Ma qual è la forza dell’economia e della società italiana? Quali sono i compiti del nostro futuro Governo e Parlamento? L’Italia vive una crisi economica e sociale che non ha precedenti se analizziamo gli ultimi venti anni. Scontiamo debolezze strutturali come il dualismo tra nord e Sud e le pressanti richieste euro tedesche e dei mercati in generale che hanno cercato la sicurezza dei conti pubblici attraverso l’aumento non selettivo della pressione fiscale. Il 2012 vede il calo del Pil del 2,4%, un debito pubblico sul Pil del 127%, la disoccupazione che ha raggiunto l’11,7% la pressione fiscale al 44,4% del Pil. Gli obiettivi economici e politici devono

essere lo sviluppo dell’economia reale italia ed europea. I rapporti tra le economia reale del nostro Paese e e le imprese e i sindacati e le forze economico sociali devono essere consumati in concertazione e con finalità comuni. Ma ciò non accade da anni. Si riscontra si una maggiore collaborazione tra imprese e sindacati, ma ciò non basta , anzi. Parlare di economia reale significa anche semplificare le pratiche burocratiche amministrative, significa la detassazione di nuovi investimenti, incentivando il partenariato pubblico privato, significa creare lavoro, reddito e speranza, signifìca alimentare l’offerta ma creare domanda. E poi il nostro Sud… che necessita di imprese e infrastrutture. Nei rapporti con l’Europa il Governo ha il dovere di chiedere un allugamento dei

tempi di convergenza del deficit e debito sul Pil, un po’ come ha fatto la Spagna, la quale ha ottenuto il rinvio del pareggio di bilancio e un prestito dal Fondo Europeo. Situazione simile sarebbe utile all’Italia per snellire i pagamenti della pubblica amministrazione verso le aziende, alleggerire le sofferenze bancarie delle stesse, facilitando il credito e alimentando il sistema.

Mercato immobiliare: a Teramo la crisi si avverte di meno

In ribasso solo i prezzi delle nuove abitazioni, mentre restano alte le quotazioni dell’usato di Luca De Angelis

onostante la crisi, mentre nelle grandi città italiane i prezzi delle case scendono a vista d’occhio, a Teramo restano tutto sommato alti. È quello che è stato constatato in linea di massima facendo un piccolo sondaggio tra alcune agenzie immobiliari cittadine. Dall’inizio di quest’anno il mercato non ha riscontrato particolari difficoltà, sebbene siano al ribasso le quotazioni delle nuove abitazioni, mentre restano alte quelle dell’usato. Per esempio, un appartamento di una zona residenziale con due camere da letto è valutato intorno ai 170mila euro. Invece, un immobile della stessa grandezza con più di dieci anni di vita, salvo casi rari, non è messo in vendita da un proprietario per meno di 150mila euro. Dunque, la

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crisi del mercato immobiliare si avverte di più nelle metropoli che nelle piccole città come la nostra. Tra l’altro bisogna sempre tener presente che Teramo resta un centro ancora abbastanza ricco dove circolano importanti somme di denaro. Perciò sono davvero poche quelle agenzie che si lamentano del poco lavoro, anche se pesa il crollo dei mutui. Al momento questa fetta di mercato è scesa al 30%, poiché le banche difficilmente concedono questa forma di finanziamento a quei giovani che decidono di acquistare casa. In linea di massima, quindi, gli immobili sono venduti solo a “gente con i soldi”, proventi di risparmi o eredità. Infine, gli affitti sono in costante aumento data la necessità delle persone di avere in qualche modo un tetto dove stare e di conseguenza i prezzi sono in continua flessione.

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Il 30 aprile 2013 scade la presentazione, da parte del contribuente, al proprio Sostituto d’Imposta, della documentazione relativa al modello 730/2013, sui redditi per il 2012.

Il 30 aprile

i titolari di abbonamento alla radio o alla televisione, dovranno versare la seconda rata del canone trimestrale. Il pagamento si potrà effettuare presso le Agenzie postali con apposito bollettino di c/c/p intestato all’ Agenzia delle Entrate - Ufficio Torino 1 S.A.T. - Sportello Abbonamenti TV - 10121 - Torino oppure c/o rivenditori di generi di monopolio autorizzati (tabaccherie).

Il 14 maggio

sarà l’ultimo giorno utile per avvalersi del ravvedimento “sprint” per i contribuenti che hanno “saltato” l’appuntamento con i versamenti, in scadenza il 16 aprile 2012, ma hanno pagato solo le imposte, nel periodo dal 17 aprile fino al 30 aprile 2012.

Il 16 maggio

invece, si versa l’addizionale comunale all’Irpef trattenuta ai lavoratori dipendenti e pensionati sulle competenze del mese precedente. Il versamento riguarda la rata relativa alle operazioni di conguaglio di fine anno; l’intero importo trattenuto a seguito delle operazioni di cessazione del rapporto di lavoro.


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“PrimaPagina “Prima Pagina”” Salute

L’evoluzione tecnologica nelle indagini mediche

LA DIAGNOSTICA NON INVASIVA Dr. Claudio D’Archivio

Specialista in Radiodiagnostica e Scienze delle Immagini

a cura della salute, dalla prevenzione alla diagnosi, passa attraverso tecniche e tecnologie che tendono ad essere sempre meno invasive e traumatiche per chi è costretto a ricorrervi. Senza dubbio un esame “dolce” e non traumatico per il paziente, oltre a incentivare la prevenzione, consente di affrontare più serenamente i disagi derivanti da qualsiasi malattia. Per quanto riguarda la radiodiagnostica siamo

passati dalla tecnologia semplice della radiologia degli anni ‘70 ad un incremento di metodiche diagnostiche esponenziale. Ecografia, Tomografia Computerizzata e Risonanza Magnetica, ogni metodica ha ampliato il suo raggio d’azione. Attraverso questi strumenti, oggi è possibile indagare su tutti i distretti del corpo: encefalo, addome, rachide, pelvi ed articolazioni. Se negli anni ‘70 si aveva a disposizione solo la possibilità di eseguire esami radiografici, oggi l’indagine può completarsi ed ampliarsi

Obiettivo estate

Dr. Vittoria Dragani

Specialista in Igiene e Medicina Preventiva esperta in Medicina Estetica

e adiposità localizzate sono accumuli di tessuto adiposo che si formano in particolari regioni del corpo femminile: nei fianchi, nell’area periombelicale e sovrapubica, nelle cosce e nella regione interna del ginocchio; nell’uomo invece sono prevalentemente a livello addominale. La cellulite è un inestetismo che interessa l’80% circa delle donne, si localizza prevalentemente all’interno e all’esterno delle cosce, nella zona laterale del braccio e nei glutei. L’approccio sinergico di più figure professionali

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ALLA RICERCA DELLA FORMA PERFETTA

rappresenta una strategia vincente al fine di un sensibile miglioramento degli inestetismi cutanei. La mesoterapia consiste nell’iniettare un insieme di farmaci allopatici od omeopatici a piccole dosi e con l’utilizzo di aghi sottili. Gli ultrasuoni , da anni utilizzati nel trattamento delle adiposità localizzate, svolgono la loro azione rendendo solubile il grasso contenuto negli adipociti e consentendone la fuoriuscita attraverso la membrana cellulare. La veicolazione transdermica è una metodica che consente il trasporto dei principi attivi negli spazi cellulari

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attraverso l’applicazione di microimpulsi controllati che rendono le membrane epidermiche maggiormente permeabili. Il linfodrenaggio manuale (Vodder) è una particolare tecnica di massaggio che permette il drenaggio linfatico dei tessuti con l’eliminazione meccanica dei liquidi e degli elementi di scarto in essi contenuti. Si rivela anche un ottimo coadiuvante nei programmi di miglioramento della cellulite e delle adiposità localizzate. Anche la postura gioca un ruolo fondamentale, infatti, sotto il controllo del sistema nervoso, essa tende a subire delle


Salute

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“PrimaPagina “Prima Pagina””

rubrica sponsorizzata da: Centro Diagnostico D’Archivio

con diversi ed ulteriori mezzi diagnostici e, non meno importante, in tempi brevi, dato, quest’ultimo, notevole, visto che cresce sempre più l’ansia di sapere presto e con precisione cosa c’è che non va. Il futuro va verso una diagnostica sempre meno invasiva , se in passato, dopo l’esecuzione di una radiografia diretta dell’addome era necessario sottoporsi ad una pneumo-peritoneografia come esame di II livello, eseguita mediante introduzione di un ago ed inoculazione di mezzo di contrasto, quale l’aria, oggi, l’approccio alla patologia addominale è diventato molto più semplice, economico e non invasivo; infatti con l’introduzione dell’esame ecografico dell’addome si ha la possibilità di ottenere maggiori informazioni e possibilità diagnostiche già con un solo esame. Lo stesso discorso lo si può fare per l’angiografia, per la quale fino a poco tempo fa era necessario un ricovero di breve durata per tenere il paziente sotto controllo e poter intervenire prontamente qualora la puntura femorale evolvesse in

ematomi o altre complicanze. Questo tipo di ostacolo oggi si può aggirare intervenendo con una puntura dell’arteria radiale, che riduce notevolmente il rischio di ematomi o altre complicanze, permettendo al paziente di sottoporsi a questo esame in regime di day-hospital. Le radiazioni ionizzanti possono comportare dei rischi biologici , ma le metodiche di ultima generazione, che sfruttano questo principio, erogano dosi sempre più basse, tanto che alcuni esami TC vengono impiegati nei progetti di screening, come, ad esempio, la colonscopia virtuale. Le metodiche a scansione sono, oltre alla Tomografia Computerizzata, l’ecografia e la risonanza magnetica che utilizzano, rispettivamente, il principio degli ultrasuoni e delle onde elettromagnetiche le quali, ad oggi, si ritiene non comportino alcun rischio per il paziente. Tra le indagini a scansione si può, infine, citare la mammografia 3D ad alta definizione, cosiddetta “tomosintesi”, un concetto innovativo di indagine mammaria

rubrica sponsorizzata da: Centro di Medicina Estetica Diomira modifiche dando origine ad asimmetrie dei muscoli e delle articolazioni riflettendosi sul microcircolo sanguigno e linfatico. Con la ginnastica posturale è possibile ristabilirne una corretta funzionalità ed una minore insorgenza di inestetismi. Ruolo determinante gioca un adeguato approccio nutrizionale, dal momento che un corretto stile di vita abbinato ad un’alimentazione equilibrata fanno sì che ritenzione idrica e cellulite possano essere prevenuti.

Ruolo determinante gioca un adeguato approccio nutrizionale, dal momento che un corretto stile di vita abbinato ad un’alimentazione equilibrata fanno sì che ritenzione idrica e cellulite possano essere prevenuti PrimaPagina 35 - apr. 2013

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“PrimaPagina “Prima Pagina”” Benessere

Haloterapia

Allergie: rinasci con il sale... Affidati al Centro Halos, l’unica struttura di Teramo e provincia specializzata in haloterapia ai mai pensato di concederti una pausa relax con i benefici del mare? Da oggi puoi immergerti nel sale e respirare benessere sotto casa, con l’haloterapia! Una seduta di 40 minuti produce i benefici di tre giorni di mare. L’haloterapia è un trattamento naturale (conforme alla direttiva n.91/55/CEE e successive modifiche ed adeguamenti Dir.93/112/ CE-Dir. 2001/58/CE) che consiste nella somministrazione, per inalazione, di sale puro nebulizzato all’interno delle grotte

di sale, Bio Stanze Saline, realizzate con pareti e pavimenti rivestiti di puro sale Himalayano che riproducono il microclima di una grotta di sale naturale. L’haloterapia sfrutta le proprietà del sale, una sostanza che garantisce l’abbattimento dei microrganismi dannosi, grazie alla sua naturale azione antibatterica. Il sale, attraverso una speciale apparecchiatura, halogeneratore, viene ridotto in particelle microscopiche in grado di raggiungere in profondità le vie respiratorie. Partendo dalle prime vie respiratorie si riesce ad ottenere una continua detersione del cavo

Thalassoterapia

Il mare come fonte di benessere a costante è approfittare delle risorse del mare per produrre benessere. L’acqua del mare, le alghe, la sabbia e tutte le altre sostanze marine, offrono numerosi benefici. La Thalassoterapia (dal greco “cura attraverso il mare”) è un trattamento naturale che utilizza questi elementi garantendo effetti benefici su disturbi quali i problemi di circolazione e alle articolazioni, reumatismi e artrite. Le alghe, però, non sono usate soltanto per curare disturbi specifici, ma vengono spesso impiegate anche per finalità estetiche. I trattamenti a base di alghe, sono indicati nei programmi dimagranti perché

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accelerano l’eliminazione delle tossine e stimolano le naturali funzioni dell’organismo. Le alghe possiedono proprietà rigeneranti uniche: sono ricche di vitamine, minerali, oligoelementi, enzimi e proteine; hanno proprietà idratanti e dermopurificanti e normalizzano l’attività secretoria delle ghiandole sebacee. Vengono impiegate, con ottimi risultati, nel trattamento di svariati inestetismi: cellulite, adipe, ritenzione idrica, tonificazione del tessuto cutaneo e remineralizzazione della pelle. Il miglior trattamento estetico professionale per la cura delle gambe è il Bendaggio con le foglie di alghe laminaria. I risultati sono sorprendenti: miglioramento

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Benessere

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“PrimaPagina “Prima Pagina””

rubrica sponsorizzata da: Halos Beauty Farm

orale e dell’intero albero respiratorio. La terapia è particolarmente indicata per trattare disturbi dell’apparato respiratorio (bronchiti croniche, tosse, raffreddore e influenza, sinusiti, riniti e allergie respiratorie, tonsilliti, faringiti) e problemi di tipo dermatologico (eczema, psoriasi). L’haloterapia non è sostitutiva delle terapie farmacologiche ma consente di ridurre in maniera consistente l’assunzione di farmaci, migliorando la qualità di vita del paziente. Le sedute nelle “Stanze del sale” grazie al loro sorprendente effetto rilassante, sono consigliate anche a chi soffre di problemi di ansia, stress e disturbi del sonno. La Grotta di sale è un ambiente caldo e accogliente, ideale per trascorrere piacevoli momenti di relax, accomodati in poltrona (non occorre spogliarsi) e accompagnati da giochi di luce e da un leggero sottofondo musicale. E’ possibile godere di tutti gli elementi benefici del mare, senza doversi allontanare troppo da casa. L’haloterapia, infatti, è simile ad un soggiorno al mare, con la differenza che una sola seduta di Via P. Gammelli (zona Gammarana) 64100 Teramo 0861/1750453 331/8794034 info@halosbeautyfarm.it

della circolazione, eliminazione della ritenzione idrica, riduzione della cellulite, eliminazione di edemi e gonfiori. L’equipe estetica specializzata del Centro Halos esegue tecniche di Thalassoterapia attenendosi alle direttive dettate dal dermatologo e dal medico estetico, nel pieno rispetto della salute dei propri clienti. Con la Thalassoterapia ritrovi oltre alla bellezza anche salute e benessere.

di Francesco Di Donato dottore in dietistica

40 minuti garantisce gli effetti benefici di ben tre giornate di mare. Sicuro, naturale e completamente senza effetti collaterali viene consigliato a persone di qualsiasi età e condizione fisica. Il trattamento a Teramo viene praticato all’interno di struttura autorizzata e la terapia viene necessariamente supervisionata da personale medico.

L’haloterapia non è sostitutiva delle terapie farmacologiche ma consente di ridurre in maniera consistente l’assunzione di farmaci

Una sana e corretta alimentazione con l’aiuto del nostro dietista!

ual è la migliore dieta da seguire per essere in salute? In realtà non esiste una dieta uguale per tutti, perché essa varia per ciascun individuo a seconda dell’età, dello stile di vita, della struttura fisica o di eventuali patologie. Ci sono però delle regole generali da seguire ed esiste una vera e propria cultura dell’alimentazione. Spesso diete dimagranti presentate come miracolose, danno risultati nell’immediato ma, nella maggior parte dei casi, non vanno oltre e si rischia di recuperare più peso di prima. Saltare il pranzo o la cena non sono corrette abitudini e in alcuni soggetti può rivelarsi anche dannoso per la salute. Le regole della corretta alimentazione devono essere acquisite a partire dall’infanzia e dall’adolescenza entrando a far parte del bagaglio culturale

di ciascuno di noi. L’educazione alimentare rientra nella definizione di dietista che per legge “è l’operatore sanitario competente per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione, compresi gli aspetti educativi e di collaborazione alle politiche alimentari” (Decreto Ministeriale 744/1994). Il dietista si pone, dunque, come guida per il raggiungimento di corrette abitudini alimentari e cerca soluzioni personalizzate per chi ha problemi di sovrappeso. Seguire le regole dell’educazione alimentare è indispensabile per il mantenimento dello stato di salute e benessere del nostro organismo. Se desideri ricevere suggerimenti e indicazioni per imparare a mangiare in modo sano e corretto o vuoi risolvere problemi di sovrappeso, rivolgiti al nostro dietista per ricevere un piano alimentare personalizzato.

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“PrimaPagina “Prima Pagina”” Benessere

Naturopatia

Il Naturopata: l’operatore del benessere di Angela Zuccarello naturopata e terapista

e al medico spetta il compito esclusivo di occuparsi della diagnosi e della cura delle malattie, si va sempre più delineando la figura di operatori del benessere,che possono rivelarsi di grande ausilio in una società che vede in netto aumento le patologie cronico-degenerative da stress e da invecchiamento. In questo contesto si evidenzia la necessità di figure professionali come il naturopata. Figura che può diventare un aiuto per ciascuno di noi a vivere meglio, più in sintonia con la natura e seguendo uno stile di vita

in cui siano presenti in modo costante le tecniche di auto-rilassamento, il massaggio, l’alimentazione naturale e i contributi più significativi della New Age. Esistono tecni-

Figura che può diventare un aiuto per ciascuno di noi a vivere meglio...

Lo squat UN ESERCIZIO SEMPLICE PER RAFFORZARE LE GAMBE di Luca Cialini

etteralmente “accosciata”, è uno dei migliori esercizi fisici per rafforzare gli arti inferiori. Conosciuto e praticato già ai tempi degli atleti olimpionici in Grecia, lo Squat vive di falsi miti , ma in realtà si tratta di un movimento molto semplice. Se si osserva un bambino che compie i primi passi, cioè, quando dal gattonare si alza e cerca di camminare, il suo movimento è puro Squat, ed è così che lo eseguiamo, inconsciamente, ogni volta che ci sediamo o ci solleviamo da una sedia. E’ un movimento naturale che aiuta a rafforzare tutti i muscoli presenti nelle gambe, ma anche glutei e lombari (schiena bassa).

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Tra i falsi miti c’è chi lo ritiene addirittura dannoso per le articolazioni delle ginocchia, caviglie o schiena o maggior causa di ernie. In verità sebbene il rischio di incorrere in questi spiacevoli incidenti esista, basta adottare semplici misure preventive per vederlo diminuire sensibilmente. Le sollecitazioni che lo Squat esercita su articolazioni, ossa e tendini, se ben calibrate e con una buona tecnica, creano un adattamento tale da rinforzarli, garantendo una maggiore efficienza nei movimenti e diminuendo significativamente il rischio di infortuni. Lo Squat, è dunque un esercizio straordinariamente efficace, che apporta enormi benefici pur avendo minimi effetti collaterali, concorre

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a rendere la figura più snella e tonica in quanto il muscolo è molto meno voluminoso del grasso, aumenta il metabolismo basale, cioè si bruciano più calorie ( anche durante il sonno o le ore di lavoro), infine migliora il trofismo osseo diminuendo sensibilmente il rischio di osteoporosi. Questo straordinario esercizio è comunque alla portata di tutti, soprattutto per le donne. lo Squat inoltre aumenta la resistenza di tutto il corpo, migliora la coordinazione e l’equilibrio, aumenta la densità ossea allontanando il rischio di osteoporosi e fratture, migliora la forza e la tonicità dei muscoli addominali, spinali e lombari e la resistenza di tendini e legamenti.


Benessere

che che si ispirano ad una concezione della vita in cui la Natura è il momento centrale. Tali tecniche prendono origine dalle grandi Tradizioni di Oriente ed Occidente e si ispirano alla visione olistica di mente e corpo. Questi approcci sono oggi riconosciuti da tutti come sicuri coadiuvanti della salute e del benessere e come particolarmente utili per la prevenzione.

Principi a naturopatia sostiene che è auspicabile prevenire la malattia mantenendo o ripristinando l’equilibrio energetico della persona. La malattia è, nell’ottica naturopatica, conseguenza di uno squilibrio energetico; la correzione di tale squilibrio determina la scomparsa dei sintomi. La naturopatia differisce dalla medicina allopatica(ovvero la medicina “tout court”)in quanto: considera

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la malattia conseguenza di uno squilibrio energetico(principio proprio della medicina tradizionale cinese). Ha un approccio “olistico”nei confronti del paziente (completo , teso ad una valutazione globale). La valutazione del singolo caso non si basa sull’esame del/dei sintomi ma sull’esame del “terreno” della persona e dei fattori esogeni con cui entra continuamente in contatto(es.agenti patogeni,componenti geobiologiche dell’abitazione) e sullo stile di vita del soggetto, al fine di individuare ed eliminare quello originante lo squilibrio energetico. Il riequilibrio energetico può essere attuato anche per mezzo di specifiche tecniche di massaggio o cromopuntura che si basano sugli stessi principi dell’agopuntura nella medicina tradizionale cinese:la stimolazione di specifiche aree corporee è attuata con metodi non invasivi (es.digitopressione) sulle stesse aree sottoposte a stimolazione con la tecnica agopuntoria. La naturopatia non si pone come sostituto della medicina allopatica,ma come strumento complementare, in un’ottica secondo cui l’approccio alla malattia può comportare modalità di intervento differenti e che agiscono in sinergia.

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“PrimaPagina “Prima Pagina”” Animali

Cuccioli & cuccioli

“Ogni ragazzino dovrebbe avere due cose: un cane e una madre che glielo faccia tenere.” di Piero Serroni e Arianna Braca veterinari

uando un bambino richiede di avere un cane o un gatto, non lo si può ignorare: se non è possibile soddisfare tale richiesta, è comunque opportuno parlarne per spiegarne i motivi. Adottare un pet è un grande impegno, e la scelta deve essere molto ponderata: dei criteri sui quali basarsi per scegliere se e quale tipo di animale adottare (un cane piuttosto che un gatto o un criceto), abbiamo già parlato in un precedente articolo. Ma come citato sopra, ogni bambino dovrebbe poter avere la possibilità di crescere con un animale domestico al suo fianco. Convivere con un cosiddetto “pet”, può apportare molti benefici, soprattutto ai bambini. A parte la compagnia, il gioco e il legame che si può instaurare tra un cane ed un bambino, sono molti i vantaggi dal punto di vista emotivo e affettivo, ma anche conoscitivo ed etico. Imparare a rapportarsi a un animale, vuol dire educarsi alla comunicazione con una specie differente, con il “diverso da noi” che ,inevitabilmente, insegna a considerare ,con una più ampia prospettiva, la convivenza con gli altri. Ottima compagnia può essere un gatto, un cane, un coniglio, un pappagallo... L’animale domestico “per eccellenza”, quello secolarmente etichettato come “miglior amico dell’uomo”, rimane naturalmente il cane. Questa specie possiede innumerevoli caratteristiche tali da rendere i cani molto adatti alla compagnia dei bambini e delle persone adulte e anziane: la loro

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socievolezza, la loro capacità di dare amore incondizionatamente, la disponibilità ad essere accarezzati, toccati, favorendo quel contatto corporeo che è tanto importante per chi utilizza il corpo come primaria fonte di comunicazione; proprio attraverso il contatto corporeo, sono in grado di infondere calma e sicurezza, favorendo, tra le altre cose, una buona gestione dell’ansia in quei soggetti predisposti. Inoltre, i cani possono sollevare il morale delle persone che ci vivono insieme, costituendo un diversivo alla routine e un possibile antidoto alla depressione, grazie alla loro capacità di comunicare a livello non verbale e corporeo. Un animale domestico va accudito: non è completamente autosufficiente, va nutrito, curato, toilettato.Va portato dal veterinario per le vaccinazioni annuali ed ogni volta ce ne sia bisogno: anche tutti questi aspetti possono concorrere alla crescita personale del bambino o del ragazzino, sviluppando il suo senso di responsabilità, con la presenza del genitore che sarà colui che spiegherà di volta in volta cosa si deve fare per garantire il benessere dell’animale, dividendo per quanto possibile i compiti anche con il bambino. Un cane ha molte necessità, sin da quando è cucciolo, di tipo alimentare, sanitario, educativo. Anche questo potrebbe (e dovrebbe) essere un esercizio alla responsabilità ed alla coerenza nel prendersene cura. Un errore frequente che si commette con i cuccioli, è quello di abituarli ad ottenere qualsiasi tipo di avanzo e alimento, soprattutto dalla tavola durante i pasti. E’ giusto premiare

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Lega del Cane Teramo cell. 340.1482084 Canalba di Alba Adriatica cell. 368.3903767 Canile di Castelbasso rif. Jenni

cell. 328.0822456 Canile de L’Aquila rif. Francesca di Cucce Felici

cell. 329.9064859


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il cucciolo, quando lo merita, con uno snack (ce ne sono in commercio molti tipi, formulati apposta per i cani). Il premio da sgranocchiare non dev’essere ovviamente la regola! L’errore che spesso si commette è quello di abituare l’animale a mangiare da tavola: sicuramente la maggior parte di coloro che ha un cane sarà abituata a sedere a tavola durante i pasti, con il proprio animale affianco la sedia o tra i piedi, mentre brontola o protesta o tenta di elemosinare qualcosa da mangiare. Questo atteggiamento non va assolutamente incoraggiato! Si deve abituare il cucciolo a mangiare alla sua ciotola, gli si deve far capire che dalla nostra tavola non può ottenere nulla, almeno finchè stiamo mangiando. Basta uno strappo a questa regola per farlo abituare all’idea che, se insiste abbastanza, qualcosa dalla tavola otterrà sicuramente. Dobbiamo provvedere a fornire una dieta di qualità al nostro cane (o gatto) sin da quando arrivano a casa. Il vostro veterinario saprà consigliarvene una adatta alla taglia, all’età e allo stato fisico particolare. Un cane, a seconda della razza o dell’incrocio, ma anche dalla sua indole, avrà più o meno bisogno di fare movimento quotidiano. Dai chilometri che può percorrere un giovane Labrador, ai cento metri che già stancano un attempato Pinscher, ogni cane ha bisogno di muoversi: le uscite quotidiane per fare i bisogni sono molto importanti per garantire un sufficiente esercizio fisico e la buona salute del nostro amico a quattro zampe. Ricordiamo, poiché la primavera è alle porte, anche l’importanza dei trattamenti antiparassitari: non dobbiamo dimenticare di proteggere il nostro cane dai parassiti più comuni, quali pulci, zecche e zanzare, che possono veicolare malattie (ricordiamo la Leishmaniosi) e che infestano l’ambiente soprattutto nei periodi caldi.

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