Magazine P&F marzo 2024

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MARZO 2024

INNOVAZIONE TECNOLOGICA E TRANSIZIONE

ENERGETICA: LA SFIDA DEL 2024

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Foggia n. 3 del 28/04/2021

E’ vietata la riproduzione anche parziale dei testi e materiale fotografico

Nel marzo 2024, il tema della transizione energetica si impone con forza tra le priorità globali, spinto da una crescente consapevolezza delle emergenze climatiche e dalla necessità di abbandonare i combustibili fossili a favore di fonti rinnovabili. L’innovazione tecnologica gioca un ruolo centrale in questo percorso, offrendo soluzioni sempre più avanzate per ridurre le emissioni di gas serra, migliorare l’efficienza energetica e rendere sostenibili i modelli di produzione e consumo. La transizione energetica rappresenta non solo un cambiamento di paradigma nel modo in cui produciamo e utilizziamo l’energia, ma anche un’opportunità di ripensare l’intero sistema economico e industriale. In questo contesto, l’innovazione tecnologica è il motore che spinge verso un futuro più verde e sostenibile. Dalle energie rinnovabili come il solare e l’eolico, all’idrogeno verde e alle tecnologie di cattura del carbonio, ogni progresso tecnologico contribuisce a costruire un sistema energetico più resiliente e meno dipendente dalle risorse finite del pianeta. Uno dei settori più dinamici è quello delle energie rinnovabili. La continua discesa dei costi del solare e dell’eolico, dovuta a miglioramenti tecnologici e a economie di scala, ha reso queste fonti energetiche competitive con i combustibili fossili in molte regioni del mondo. Nel 2024, le innovazioni non si limitano solo alla produzione di energia, ma si estendono anche al suo immagazzinamento e alla distribuzione. Le batterie di nuova generazione, come quelle al litio-ferro-fosfato, offrono una maggiore durata e stabilità, rendendo più pratico l’uso dell’energia rinnovabile anche in assenza di sole o vento. Inoltre, l’avvento delle reti intelligenti (smart grids) permette una gestione più efficiente e flessibile della domanda e dell’offerta energetica, ottimizzando il consumo in tempo reale e riducendo gli sprechi. Un altro pilastro della transizione energetica è l’idrogeno verde, prodotto attraverso l’elettrolisi dell’acqua utilizzando energia rinnovabile. L’idrogeno è visto come il vettore energetico del futuro, capace di decarbonizzare settori difficili da elettrificare, come l’industria pesante e i trasporti a lunga distanza. Nel 2024, le tecnologie per la produzione e lo stoccaggio dell’idrogeno sono in rapida evoluzione, con progetti pilota che si trasformano in impianti su larga scala. Tuttavia, rimangono sfide significative, tra cui la riduzione dei costi di produzione e la necessità di infrastrutture adeguate per il trasporto e la distribuzione. Parallelamente, le tecnologie di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) stanno guadagnando attenzione come strumenti indispensabili per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette. Seppur non siano la soluzione definitiva, le CCS rappresentano un modo per mitigare le emissioni delle industrie più inquinanti, offrendo un ponte verso un futuro a basse emissioni. La sfida qui è duplice: migliorare l’efficacia di queste tecnologie e renderle economicamente sostenibili. L’innovazione tecnologica non si limita però solo alle grandi infrastrutture energetiche.

IMPRESE E INFLUENCER: un rapporto bello ma complicato!

Attraverso la sua piattaforma, Skeepers consente alle aziende di centralizzare in un unico strumento le operazioni più sfidanti nella costruzione di una campagna di Influencer Marketing.

Oggi le aziende devono affrontare molte sfide nella gestione delle campagne con influencer e creatori di contenuti generati dagli utenti (UGC). Nonostante il potenziale degli UGC continui a crescere, le aziende si trovano ad affrontare difficoltà significative legate a aspettative, costi e gestione delle partnership con influencer e creatori. Skeepers, la tech company leader nella creazione di esperienze di acquisto autentiche attraverso contenuti UGC, ha commissionato a Forrester uno studio per analizzare il sentiment delle aziende sull’utilizzo di creatori all’interno delle loro strategie di marketing. Allineare gli obiettivi di marketing con le aspettative sui contenuti generati dagli utenti (UGC).

In azienda, le aspettative sull’impatto degli UGC sono spesso molto elevate. I brand si aspettano che i contenuti generati dagli utenti raggiungano alme-

no tre obiettivi di marketing:

- Incrementare vendite e conversioni.

- Mantenere alto il coinvolgimento dei clienti (engagement), mostrando come utilizzare al meglio i prodotti, offrendo contenuti utili che interessino il pubblico.

- Risolvere i problemi del pubblico grazie al prodotto/servizio presentato. Attraverso queste azioni, il cliente viene incoraggiato a creare contenuti da condividere con la community, giocando un ruolo chiave nel successo della campagna di marketing.

Le sfide principali: Costi, Coerenza e Coordinamento.

Creare contenuti capaci di raggiungere un vasto pubblico può essere molto dispendioso. Lo studio evidenzia una netta divisione di opinioni sulla gestione dei costi, tra le politiche aziendali e le grandi ambizioni legate agli UGC.

Ad esempio, in alcuni casi potrebbe risultare più vantaggioso per le aziende ingaggiare creatori per la produzione di contenuti sui social media, piuttosto che affidarsi a agenzie creative. I creatori, conoscendo meglio la loro community e trasmettendo un senso di autenticità, possono produrre contenuti più efficaci rispetto a quelli ideati dal team marketing. Tuttavia, la crescente necessità di disporre e condividere contenuti con frequenza aumenta il rischio di incoerenza e disomogeneità nell’immagine aziendale. I marketing manager si trovano a gestire un pubblico sempre più frammentato e diversificato, che richiede contenuti personalizzati, canali diversificati e maggiori opportunità di connessione con l’azienda.

Questo aumento esponenziale di contenuti comporta sfide sempre più grandi in termini di coordinamento, di

processi e di responsabilità, specialmente quando coinvolge più attori e aree aziendali.

Partnership occasionali e obiettivi poco definiti limitano il successo

Un’altra criticità rilevata dalle aziende è la mancanza di obiettivi chiari nelle partnership con influencer e creatori. Solo il 15% degli intervistati concorda con gli influencer su come valutare una campagna o un progetto fin dall’inizio della collaborazione. È fondamentale definire chiaramente le aspettative e i KPI da raggiungere all’inizio per misurare l’efficacia delle campagne. Inoltre, il 75% degli intervistati lavora con diversi creatori/ influencer per ciascuna campagna, riducendo le opportunità per i creatori di comprendere appieno il brand, le aspettative e il team. Stabilire familiarità tra l’azienda e i creatori attraverso

partnership più durature può aumentare significativamente il successo delle campagne, migliorando l’engagement con il pubblico.

Skeepers, la piattaforma UGC che risponde alle sfide delle aziende Attraverso la sua piattaforma, Skeepers consente alle aziende di centralizzare in un unico strumento le operazioni più sfidanti nella costruzione di una campagna di Influencer Marketing. Grazie alle sue soluzioni, Skeepers supporta le aziende nella creazione, raccolta, gestione e attivazione degli UGC in modo semplice ed efficace su larga scala, offrendo un importante sostegno anche in termini di costi, gestione e coerenza dei contenuti. Definendo la strategia all’inizio del processo e selezionando i creatori più adatti al brand, Skeepers consente all’azienda di ricevere stime in tempo

reale sui KPI raggiungibili, rispondendo così efficacemente ai problemi riscontrati dalle aziende.

Quali sono i consigli di Skeepers per affrontare le sfide tra aziende e creatori per una strategia di marketing più efficace?

Risponde Roberta Miraglia, Senior Account Executive Enterprise: “Le aspettative sugli UGC sono in costante crescita, ma con esse aumentano anche le sfide. È fondamentale che le aziende definiscano chiaramente gli obiettivi e investano in partnership durature con creatori e influencer. Solo così possiamo garantire coerenza nei contenuti e massimizzare l’efficacia delle campagne di marketing. Superare questi ostacoli significa non solo migliorare vendite e conversioni, ma anche creare una connessione più profonda e significativa con il pubblico.”

Progettazione

Progettiamo una nuova

Lo Studio è organizzato per svolgere in autonomia attività di progettazione strutturale sia nell’ambito dell’edilizia civile che industriale, sia per la creazione di nuove costruzioni che per la ristrutturazione e la rivalutazione di costruzioni esistenti.

Direzione Lavori

La direzione lavori strutturale è attuata attraverso un susseguirsi di verifiche, analisi, sopralluoghi, prove, riunioni, verbalizzazioni e attività che portano alla stesura finale della Relazione a Strutture Ultimate che rappresenta l’atto finale del processo.

Consulenze tecniche

Grazie alla pluriennale esperienza in svariati campi dell’ingegneria, lo Studio Archimede svolge anche una importante attività di analisi di prefattibilità per interventi Superbonus 110%

Crescita dell’Industria Tecnologica

Le Transizioni Verdi e Digitali traino per l’economia italiana

E’ sempre più strategico il ruolo svolto nel sistema industriale italiano dai settori ad alta e medio-alta intensità tecnologica,

come quelli rappresentati da ANIE Confindustria

Il “sistema” ANIE archivia positivamente il 2023, con un fatturato aggregato a quota 102,7 miliardi di euro, in crescita di oltre il 10% sul 2022. +32 miliardi di euro l’espansione del fatturato rispetto al 2019, a chiusura di un ciclo post-Covid che ha visto crescite di rilievo per rapidità e intensità. Elettrotecnica ed Elettronica, le componenti tecnologiche dei settori rappresentati da ANIE Confindustria, crescono sia nei volumi di produzione industriale (+1,8%) sia nel fatturato in valore (+9,9%), in controtendenza rispetto all’industria manifatturiera nazionale (-2,1% e -1,1% le variazioni corrispondenti). Sono alcuni dei dati presentati nel corso dell’Assemblea dei Soci di ANIE Federazione, con oltre 200 imprenditori in presenza e la partecipazione del neoeletto Presidente di Confindustria Emanuele Orsini, intervenuto in collegamento per i saluti d’apertura. “Progresso tecnologico, Economia e Geopolitica: scenari futuri per le imprese di ANIE”. E’ sempre più strategico il ruolo svolto nel sistema industriale italiano dai settori ad alta e medio-alta intensità tecnologica, come quelli rappresentati da ANIE Confindustria, destinati a guidare nel medio periodo il percorso espansivo della manifattura nazionale. Entrando nel dettaglio dei settori tecnologici: la crescita del fatturato complessivo (+9,9% a valori correnti), a quota 66 miliardi di euro a fine 2023, è sostenuta da andamenti allineati per le due macroaree, Elettrotecnica (+10,1%) ed Elettronica (+9,6%), con una crescita sul mercato

interno (+12,5%) superiore rispetto ai mercati esteri (+6,7%). Il saldo della bilancia commerciale supera a fine 2023 i 7 miliardi di euro.

“Nonostante il rallentamento della domanda attivata dal ciclo dell’edilizia, la crescente incertezza sull’evoluzione normativa e le condizioni di accesso al credito meno favorevoli, sul fronte interno i settori ANIE hanno chiuso l’anno con tassi di crescita superiori alle attese, guidati dalle transizioni energetica e digitale, a cui le imprese di ANIE offrono le tecnologie abilitanti” – ha dichiarato Filippo Girardi, Presidente di ANIE Confindustria. Anche le progettualità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono attivatori fondamentali della domanda nazionale rivolta all’industria delle tecnologie”. In uno scenario di profondo mutamento del commercio mondiale, con nuovi equilibri e modifiche significative nella geografia degli scambi, a fine 2023 le esportazioni di tecnologie elettrotecniche ed elettroniche ammontavano a 28,5 miliardi di euro, cresciute del 6,7% rispetto al 2022. Andamenti favorevoli si sono registrati in Nord America (+14,2%), con gli Stati Uniti stabilmente in seconda posizione tra i principali mercati di destinazione dell’export italiano (+10,2% nel 2023 dopo il 31,5% nel 2022). In espansione anche le vendite in Medio Oriente (+14,9%), con crescite sostenute verso l’Arabia Saudita (+48%) e gli Emirati Arabi Uniti (+43,2%), e in Africa (+17,2%).

Per Filippo Girardi, Presidente di ANIE le imprese di ANIE stanno mostrando sui mercati esteri una notevole capacità di adattamento, riuscendo a sfruttare le opportunità derivanti dalle transizioni green e digitale. “In ANIE ci impegniamo a supportare le aziende, soprattutto le piccole e medie, che vogliono consolidare e ampliare la loro presenza sui mercati internazionali. Siamo al loro fianco per promuovere l’offerta italiana di tecnologie sia nei mercati tradizionali sia in quelli emergenti al di fuori dell’area europea”.

Dalle rilevazioni ISTAT disponibili sui primi tre mesi del 2024, si evidenzia una maggiore resilienza dei settori ANIE rispetto alla media manifatturiera anche nel corrente anno. Nel primo trimestre 2024, su base tendenziale, ovvero nel confronto con il corrispondente trimestre del 2023, si registra +2,4% per la produzione industriale (- 3,2% la media manifatturiera), -2,7% il corrispondente dato del fatturato a valori correnti (-3,9% la manifattura).

La flessione registrata per il fatturato si inquadra in una fisiologica decelerazione delle dinamiche settoriali che si confrontano con crescite a doppia cifra nel primo trimestre 2023. Per il secondo trimestre 2024, l’indagine rapida realizzata dal Servizio Studi di ANIE su un campione di circa 160 aziende socie vede un saldo lievemente positivo tra ottimisti e pessimisti per le tendenze del fatturato. Più

nette le evidenze sull’ordinato dove è superiore la quota di imprese che stimano un ordinato in flessione nel secondo trimestre su base tendenziale. In un orizzonte esteso alla seconda parte dell’anno, il fatturato è atteso accelerare beneficiando soprattutto di un recupero della domanda estera. Sul fronte interno i macro trend della transizione energetica e digitale continueranno a stimolare la domanda settoriale, che dovrebbe riprendere vigore nei prossimi mesi, anche a seguito dell’attesa rimodulazione dei tassi e degli investimenti previsti nel Piano Transizione 5.0. PNRR, transizione green e digitale guideranno la crescita dei settori ANIE nei prossimi anni, guardando al ruolo consolidato delle nostre imprese quali fornitori di tecnologie sui mercati dell’energia, dell’industria, dell’edificio e delle infrastrutture.

“In uno scenario economico di luci e ombre le imprese di ANIE nel 2023, e prima ancora nel biennio precedente, hanno saputo cogliere opportunità di espansione in Italia e sui principali mercati esteri di riferimento del settore - ha dichiarato Filippo Girardi. “La crescita delle esportazioni verso i Paesi extra-europei ha permesso di compensare il rallentamento dell’Europa, che resta anche nel 2023 l’area prevalente di destinazione delle tecnologie italiane” - ha concluso Girardi.

MAURIZIO RUSSO ALLA PRESIDENZA DI ANIE ENERGIA

Maurizio Russo è il nuovo Presidente di ANIE Energia, l’associazione che, all’interno di Federazione ANIE Confindustria, rappresenta circa 250 aziende elettromeccaniche attive in Italia che producono, distribuiscono ed installano apparecchiature, componenti e sistemi per la generazione, trasmissione, distribuzione e accumulo di energia elettrica per il suo utilizzo efficiente nelle applicazioni industriali e civili.

Maurizio Russo, classe 1954, fa parte del Consiglio di Amministrazione di Electro Adda Spa, PMI lombarda che produce motori e generatori elettrici.

L’industria rappresentata da ANIE Energia costituisce, storicamente, uno dei comparti di eccellenza tecnologica all’interno del manifatturiero nazionale. L’industria elettromeccanica italiana è seconda in Europa per dimensione del fatturato aggregato settoriale. A fine 2023 il settore industriale rappresentato da ANIE Energia era espressione di un volume d’affari aggregato di quasi 11 miliardi di euro. A testimonianza del riconoscimento dell’offerta tecnologica delle imprese elettromeccaniche italiane sui mercati esteri, in chiusura 2023 l’incidenza delle esportazioni sul fatturato totale valeva circa il 60%.

Risorse umane, competitività ed Europa: queste le parole-chiave alla base del mandato di Maurizio Russo, il cui programma di presidenza sarà improntato sulle seguenti linee di indirizzo strategico: •affrontare il problema della scarsità di risorse umane e di competenze necessarie allo sviluppo degli ambiziosi progetti PNRR in materia di transizione energetica; •valorizzare la filiera produttiva nazionale: le supply chain sono state profondamente colpite dai recenti accadimenti geopolitici; è necessario ricostituirle utilizzando le nuove tecnologie e pensando in un’ottica di re-shoring della catena di fornitura;

•essere proattivi sulle policy europee. La Commissione Europea riveste ormai un ruolo centrale nella definizione delle regole dei

mercati, specialmente per quanto concerne la legislazione ambientale che è spesso strettamente collegata anche ai temi dell’energia. “Accolgo con entusiasmo e senso di responsabilità l’incarico ai vertici dell’Associazione ANIE Energia in un momento storico ricco di opportunità ma anche di grandi trasformazioni geopolitiche che impattano inevitabilmente sull’economia delle imprese” – ha dichiarato Maurizio Russo, neo-Presidente dell’Associazione ANIE Energia.

“Gli obiettivi che l’Europa ci chiede di raggiungere nei prossimi anni in termini di decarbonizzazione dell’industria, dei trasporti e del settore terziario sottendono anche importanti investimenti da parte degli operatori sulla rete elettrica per potenziarla e renderla più intelligente” - ha proseguito il neo Presidente Russo. “In questo contesto è fondamentale lavorare in sinergia con la grande committenza elettrica, Enel e Terna, con l’Autorità per l’energia elettrica - Arera, con i clienti industriali dei settori più energivori, con il settore dei trasporti e con gli altri distributori di energia elettrica.”

“Ritengo molto importante - conclude il Presidente Russo – che l’Associazione possa sviluppare attività a sostegno delle Piccole e Medie Imprese. Dal mio punto di osservazione sono consapevole delle difficoltà che gli imprenditori devono affrontare in un mercato globale come quello odierno dove per restare competitivi è necessario ottemperare a tutta una serie di obblighi sulla filiera. Un obiettivo che mi pongo è di aiutare le PMI con servizi concreti in termini di supporto alle certificazioni, pensiamo, per esempio, al tema ESG (Environment, Social, Governance) e a tutte le certificazioni ambientali che servono per stare sul mercato. Ma penso anche a servizi di internazionalizzazione piuttosto che ai finanziamenti per la ricerca e sviluppo. In definitiva si tratta di attività complesse per una PMI che può però trovare in ANIE e nelle sue attività di formazione e informazione un supporto concreto.”

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INTESA, FERRARI E ENI : TOP BRAND REPUTATION

L’indagine ha valutato la reputazione online in Italia di 218 aziende, inclusi numerosi marchi internazionali

L’analisi considera per ciascuna azienda l’identità digitale, i contenuti online e la sua evoluzione storica, valutando l’impatto reputazionale di ogni informazione tramite un modello che esamina oltre 100 parametri. Nel periodo dal 1° gennaio al 31 maggio 2024, sono stati analizzati più di 6,3 milioni di contenuti online relativi alle oltre 200 aziende monitorate.

Tra i 14 settori esaminati, le 15 aziende del cluster Media & Telco risultano le più discusse, con oltre 2,5 milioni di contenuti online rilevati. Segue il settore Automotive, rappresentato da 29 brand, con 1 milione di link. Infine, il settore Fashion & Beauty (15 aziende) conta 650.000 contenuti tra gennaio e maggio 2024. Questi tre settori includono il 29,5% dei brand analizzati (59 su 200) e rappresentano due terzi dei contenuti totali rilevati (65,9%).

“Andrea Barchiesi, fondatore e CEO

di Reputation Manager®, sottolinea che il posizionamento nella classifica delle aziende con la migliore reputazione online è influenzato dalla qualità dei contenuti relativi ai marchi considerati, dalla reputazione dei rispettivi top manager – le cui percezioni e comunicazioni sono strettamente legate a quelle aziendali – e dalle tematiche ESG. La reputazione è un concetto multidimensionale, e il nostro modello di analisi si basa su cinque dimensioni del brand: leadership, performance, ESG, offerta e vertici. La leadership e il ruolo dei dirigenti sono cruciali poiché la reputazione del marchio dipende anche dalla reputazione di coloro che lo guidano.”

Il ranking delle Top Brand Reputation relativo al periodo gennaio-maggio 2024 posiziona Intesa Sanpaolo, guidata da Carlo Messina, al vertice con un punteggio di 64,88. L’azienda si

distingue per avere la migliore app di banking al mondo per il secondo anno consecutivo, aver generato profitti per 7,7 miliardi di euro nel 2023 e aver confermato un obiettivo di oltre 8 miliardi per l’anno in corso. Al secondo posto si colloca Ferrari, con alla guida Benedetto Vigna, che raggiunge uno score di 64,19 grazie al trasferimento di Lewis Hamilton alla scuderia nel 2025, ai solidi risultati finanziari, al lancio di nuove vetture e ai progetti innovativi sui veicoli a idrogeno. Il terzo gradino del podio è conquistato da Eni, sotto la direzione di Claudio Descalzi, con un punteggio di 62,47, rappresentando il settore energetico. Gli elementi che favoriscono il posizionamento di Eni includono i profitti del 2023, l’aumento del dividendo in seguito alla riduzione degli investimenti nel piano 2024-2027 e l’accordo stipulato con Ithaca Energy. UniCredit, guidata da Andrea Orcel, si

colloca al quarto posto con 60,43 punti. L’azienda ha segnato un utile record nel 2023, superato le previsioni nel primo trimestre del 2024, ha confermato Padoan e Orcel e ha avviato il terzo anno della UniCredit Academy Italy. La prima azienda del settore Media & Telco presente nella classifica è Mediaset, con Pier Silvio Berlusconi alla guida, che raggiunge un punteggio di 59,29. Tra i fattori che contribuiscono al posizionamento di Mediaset vi sono la crescita della raccolta pubblicitaria e dei ricavi di MFE, l’aumento degli utili di Mediaset, le voci sui potenziali ‘nuovi acquisti’ tra i conduttori e le dichiarazioni di Pier Silvio Berlusconi. Poste Italiane si piazza al sesto posto con uno score di 54,74, essendo stata nominata top employer per il quinto anno consecutivo, aver registrato ricavi record, presentato un nuovo piano strategico quinquennale e previsto più di 3000 assunzioni entro l’anno. A2A, sotto la guida di Renato Mazzoncini, si posiziona settima con 54,39 punti, chiudendo il 2023 con un utile record, pianificando l’installazione di 4.000 nuovi punti di ricarica elettrica a Milano nei prossimi due anni e presentando un piano genitorialità per i dipendenti. Stellantis segue all’ottavo posto con 53,35 punti, beneficiando della crescita della produzione e delle vendite, dei risultati finanziari eccezionali e del lancio di nuove vetture. Tim si colloca al nono

posto con 52,61 punti, evidenziando progetti ambientali e sociali, le vicende legate a Kkr, la riconferma di Pietro Labriola come amministratore delegato e un aumento dei ricavi nel primo trimestre a 3,9 miliardi di euro. Terna, guidata da Giuseppina Di Foggia, chiude la top 10 con uno score di 49,03, grazie all’impegno per la parità di genere, un piano industriale fino al 2028 con investimenti record per l’azienda e un incremento dell’utile netto nel 2023. All’interno della seconda metà della top 20, troviamo Cassa Depositi e Prestiti, con alla guida Dario Scannapieco, all’undicesimo posto con un punteggio di 49,03. Tra le tematiche emerse nel periodo si notano nuove operazioni sostenibili e un utile record nel 2023. Segue Renault, con Luca de Meo come amministratore delegato e un punteggio di 47,50. In aumento le vendite, con la Scenic elettrica eletta auto dell’anno, e la creazione di una joint venture con la cinese Geely per motori ibridi e a combustione, Horse Powertrain Limited. Ferrovie dello Stato Italiane si posiziona tredicesima con 47,47 punti, forte delle partnership con Intesa Sanpaolo su connettività, rifiuti e sicurezza, dell’accordo con Poste Italiane per la digitalizzazione del trasporto passeggeri e merci, della collaborazione con Amazon per il trasporto merci tra Germania e Italia e dei ricavi pari a 15 miliardi.

Progetti Futuri la professionalità nel mondo delle progettazioni firmate Archimede

INNOVARE E COSTRUIRE RAPPORTI UMANI CON IL CLIENTE,

LA RICETTA DI ARCHIMEDE INGEGNERIA

La strategia nella costruzione di edifici comprende la pianificazione del progetto, la scelta dei materiali e la determinazione del budget. La gestione comprende la supervisione delle attività sul cantiere, la coordinazione dei subappaltatori e il controllo della qualità. Il supporto progettuale include la consulenza tecnica e la preparazione dei documenti necessari. Il supporto finanziario comprende la gestione del budget e la ricerca di finanziamenti. Il supporto amministrativo e fiscale include la gestione della documentazione necessaria per le autorizzazioni e le tasse. Queste le coordinate per orientarsi nel mondo dell’ingegneria, ma non sempre è facile trovare dei partner di eccellenza capaci di soddisfare tali richieste e soprattutto di assicurare una bussola efficace per navigare in questo ginepraio. Tra le aziende leader che possono assicurare tale capacità c’è senza dubbio Archimede Ingegneria s.r.l. I latini amavano recitare “nomen omen”, ossia il “nome è il paesaggio” e così è per questa

azienda che prende il nome di Archimede, il grande matematico, fisico e inventore siracusano che grazie ai suoi studi, già nel 200 a.c. innovò le conoscenze dell’epoca, segnando un vero e proprio spartiacque nell’evoluzione dell’uomo. Proprio dallo spirito innovativo di questo grande studioso prende le mosse l’omonimo progetto di un’azienda ingegneristica che sta ottenendo grandi risultati nel settore dell’efficientamento energetico e sismico.

Archimede Ingegneria Srl, infatti, si occupa di definire la strategia, la gestione e il supporto progettuale, esecutivo, finanziario, amministrativo e fiscale, nell’ambito della costruzione di edifici e dello sviluppo di iniziative immobiliari. In questo periodo così complesso, dove il panorama dell’edilizia è costellato di bonus di vario tipo, risulta ancor più importante conoscere gli attori in campo per costruire un rapporto fiduciario con l’azienda e svolgere in tutta tranquillità i lavori finanziati dai crediti fiscali.

Proprio in questo settore si sta distinguendo Archimede Ingegneria. In Archimede Ingegneria l’area dedicata all’architettura si occupa di tutte le verifiche urbanistiche e delle tre fasi progettuali (preliminare, esecutiva e definitiva), attraverso lo studio creativo degli spazi interni ed esterni. Abitazione privata o esercizio commerciale, spazio ricettivo o luogo di lavoro: qualsiasi sia la destinazione d’uso, Archimede Srl fornisce servizi di consulenza immobiliare e perizie tecniche. Un servizio chiavi in mano per costruzione e ristrutturazione di interni. Nello specifico la consulenza immobiliare fornisce informazioni e supporto nella valutazione, acquisto, vendita, locazione e gestione di immobili. La perizia tecnica è un’attività che consiste nella valutazione di un immobile per determinarne il valore o la fattibilità tecnica per un progetto immobiliare. Entrambe le attività sono svolte da professionisti qualificati come agenti immobiliari e periti tecnici, presenti in

maniera talentuosa in Archimede Ingegneria, garantendo un insieme di prestazioni coordinate che segue l’unica tra le direzioni possibili: quella dell’eccellenza.

All’interno di questo gruppo così importante afferiscono tante professionalità, con il privilegio di poter contare sempre su un unico interlocutore. “Ciò che vogliamo rappresentare – fanno sapere a Progetti & Finanza da Archimede Ingegneria - è un nuovo modello operativo nel quale ogni servizio confluisce in un unico percorso organizzato dando tutta la tranquillità e la trasparenza di cui il cliente ha bisogno”. Archimede Ingegneria Srl ha investito nella creazione di gruppi di lavoro che uniscano capacità di coordinamento tecnico del progetto alla integrazione di competenze diverse. In collaborazione con Gargano Esco e Bono Ingegneria, si effettuano lavori di riqualificazione energetica. Maggiori informazioni sono presenti sul sito di riferimento, www.archimedeingegneriasrl.it.

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NUOVO CODICE DEGLI APPALTI: l’importanza delle asseverazioni

L’’asseverazione, nell’ambito degli appalti pubblici, rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la correttezza, la trasparenza e la qualità nelle procedure di gara. Con l’introduzione dei nuovi codici degli appalti, il ruolo dell’asseverazione è diventato ancora più centrale, configurandosi come un requisito essenziale per partecipare alle gare e per dimostrare la propria conformità alle normative vigenti. In questo contesto, essere asseverati da aziende competenti non è solo una formalità, ma un passo cruciale per il successo di qualsiasi progetto pubblico. L’evoluzione dei codici degli appalti e il ruolo dell’asseverazione Con la recente revisione del Codice degli Appalti, entrata in vigore nel 2023, il legislatore ha inteso rafforzare i meccanismi di controllo e di garanzia nelle procedure di aggiudicazione delle gare pubbliche. Questo nuovo quadro normativo punta a promuovere la trasparenza, la concorrenza e la sostenibilità negli appalti pubblici, rendendo obbligatoria l’asseverazione per molte categorie di lavori, servizi e forniture. L’asseverazione, in questo contesto, consiste nella certificazione da parte di un ente terzo della conformità dei requisiti tecnici, economici e organizzativi richiesti dalla gara d’appalto. Questo processo implica un’analisi approfondita dei documenti presentati dall’operatore economico, tra cui bilanci, certificazioni di qualità, competenze tecniche, e capacità finanziarie. L’obiettivo è assicurarsi che l’azienda sia realmente in grado di portare a termine il progetto secondo le specifiche richieste, minimizzando i rischi di inadempienze e di contenziosi. Perché

l’asseverazione è fondamentale nei nuovi appalti La centralità dell’asseverazione nei nuovi codici degli appalti si riflette in diverse aree chiave: 1. Garanzia di Qualità e Competenza : L’asseverazione rappresenta una garanzia di qualità per la stazione appaltante, che può così accertarsi che il soggetto partecipante alla gara possieda tutte le competenze tecniche e organizzative necessarie per realizzare l’opera. Questo processo riduce il rischio di ritardi, errori progettuali, o addirittura fallimenti, che possono derivare dalla scelta di operatori economici non adeguatamente qualificati. 2. Trasparenza e Anticorruzione : Un sistema di asseverazione rigoroso contribuisce a promuovere la trasparenza nelle procedure di gara, contrastando fenomeni di corruzione e favoritismo. Gli enti asseveratori, infatti, operano secondo principi di imparzialità e indipendenza, garantendo che la selezione degli operatori economici avvenga sulla base di criteri oggettivi e documentati. 3. Accesso al Mercato e Concorrenza Leale : L’obbligatorietà dell’asseverazione livella il campo di gioco, garantendo che tutti i partecipanti abbiano le stesse possibilità di aggiudicarsi una gara, a patto di dimostrare il possesso dei requisiti richiesti. Questo stimola la concorrenza leale e l’accesso al mercato anche per le piccole e medie imprese, che possono competere alla pari con aziende più grandi e strutturate. 4. Riduzione dei Contenziosi : Uno degli obiettivi principali dei nuovi codici degli appalti è la riduzione dei contenziosi che spesso rallentano l’esecuzione delle opere pubbliche. L’asseverazione svolge un ruolo cruciale in tal senso, certificando ex ante la conformità dei partecipanti ai requisiti di gara e riducendo così le possibilità di ricorsi e di dispute legali. L’importanza di

affidarsi ad aziende competenti per l’asseverazione Affidarsi ad aziende competenti per l’asseverazione è fondamentale per garantire l’affidabilità del processo e la validità dei certificati rilasciati. Gli enti asseveratori devono possedere una serie di requisiti di indipendenza, imparzialità e competenza tecnica, oltre a essere accreditati secondo le normative vigenti. La scelta dell’ente asseveratore non è quindi un aspetto da sottovalutare, poiché un’asseverazione inadeguata può compromettere l’esito di una gara d’appalto e, in alcuni casi, portare all’esclusione dalla stessa. Le aziende asseveratrici devono essere in grado di offrire un’analisi approfondita e dettagliata dei documenti, garantendo una valutazione accurata dei requisiti economici e tecnici. Questo richiede competenze specialistiche in diverse aree, tra cui la conoscenza delle normative sugli appalti, l’analisi finanziaria, la gestione dei progetti e la qualità dei materiali e dei processi. Inoltre, gli enti asseveratori devono aggiornarsi continuamente per tenere il passo con le evoluzioni normative e con le migliori pratiche del settore. Le sfide e le opportunità della nuova normativa L’introduzione dei nuovi codici degli appalti e il rafforzamento dei requisiti di asseverazione rappresentano una sfida ma anche un’opportunità per le imprese. Da un lato, le aziende devono adeguarsi a standard più elevati e affrontare costi aggiuntivi per ottenere le certificazioni necessarie; dall’altro, queste normative favoriscono un mercato più trasparente e competitivo, premiando le imprese che investono nella qualità e nella competenza. Le sfide principali riguardano la complessità dei processi di asseverazione e la necessità di documentare in modo accurato tutte le fasi del progetto. Per molte imprese, soprattutto le PMI, questo

può rappresentare un ostacolo significativo. Tuttavia, l’investimento in processi di asseverazione di qualità può trasformarsi in un vantaggio competitivo, permettendo di accedere a un numero maggiore di gare e di migliorare la propria reputazione sul mercato. Inoltre, i nuovi codici degli appalti promuovono una maggiore digitalizzazione dei processi di gara, con l’adozione di piattaforme digitali per la gestione delle offerte e delle asseverazioni. Questo passaggio verso il digitale non solo rende più efficienti le procedure, ma aumenta anche la trasparenza e la tracciabilità delle operazioni, riducendo i tempi di valutazione e migliorando l’accesso alle informazioni per tutte le parti coinvolte. Conclusioni L’asseverazione rappresenta un pilastro fondamentale dei nuovi codici degli appalti, contribuendo a promuovere la trasparenza, la competenza e la qualità nelle procedure di gara. Affidarsi ad aziende competenti per l’asseverazione non è solo una necessità per rispettare i requisiti normativi, ma un’opportunità per distinguersi in un mercato sempre più competitivo. Nel contesto attuale, caratterizzato da una crescente complessità normativa e da una forte pressione verso la sostenibilità e la trasparenza, le aziende devono vedere l’asseverazione non come un semplice obbligo, ma come uno strumento strategico per migliorare la propria competitività e per contribuire alla realizzazione di opere pubbliche di alta qualità. In definitiva, la corretta applicazione delle nuove norme sugli appalti e l’uso strategico dell’asseverazione possono trasformare le sfide della compliance in vantaggi competitivi, favorendo lo sviluppo di un mercato degli appalti pubblico più efficiente, trasparente e sostenibile.

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L’AZIENDA ITALIANA DI PRESTIGIO AR-TRE, OPERANTE NEL SETTORE DELLE CUCINE IN PROVINCIA DI PORDENONE, HA CONSOLIDATO LA SUA PRESENZA ONLINE

Ecco lo spider web: l’esperienza interattiva come un efficace strumento di business

L’azienda italiana di prestigio Ar-Tre, operante nel settore delle cucine in provincia di Pordenone, ha recentemente consolidato la sua presenza online attraverso un approccio interattivo e innovativo che promuove l’eccellenza e l’artigianalità italiane, trasformando il web in un nuovo e potente canale di business. Grazie alla collaborazione con l’agenzia di marketing digitale Spider 4 Web, Ar-Tre ha rinnovato completamente il suo sito web, raggiungendo risultati significativi tra gennaio e maggio 2024: un incremento del 33% nelle visualizzazioni dei risultati di ricerca, un aumento del 51% degli utenti e un +44% nelle sessioni di visita rispetto allo stesso periodo del 2023. Il sito web, cuore della nuova strategia digitale, non è solo una vetrina virtuale ma un vero e proprio ecosistema interattivo che consente ai visitatori di esplorare le cucine esposte attraverso visite virtuali dettagliate, scaricare cataloghi, consultare le ultime novità aziendali e accedere a consigli di esperti nel settore dell’arredamento per cucine tramite un blog dedicato. Questa piattaforma digitale si rivolge sia ai clienti finali che ai rivenditori, fornendo strumenti innovativi che mirano a

facilitare l’interazione con il marchio e a migliorare l’esperienza dell’utente. Oltre a rappresentare uno strumento di comunicazione e branding per la clientela, il nuovo sito web si è rivelato anche un efficace mezzo per generare nuovi contatti commerciali, rafforzando la rete di vendita e potenziando le opportunità di business. Lorenza Polesello, titolare di Ar-Tre, sottolinea l’importanza di adattarsi alle esigenze di un mercato sempre più digitale, trasformando la piattaforma online in un motore di opportunità commerciali e migliorando l’efficacia della forza vendita. In un contesto in cui il comportamento dei consumatori si evolve rapidamente, è fondamentale per le aziende del settore del mobile e dell’arredamento saper innovare e restare al passo con le tendenze digitali. Simone Perenzin, COO di Spider 4 Web, evidenzia che la creazione di un’esperienza digitale coinvolgente va oltre la semplice presentazione di prodotti; si tratta di sviluppare una piattaforma che guidi l’utente nella scoperta delle collezioni, renda agevole il contatto con l’azienda e, soprattutto, offra un’esperienza di navigazione intuitiva e personalizzata. L’integrazione di strumenti digitali

avanzati e la progettazione di un’interfaccia user-friendly sono state fondamentali per raggiungere questi risultati. Il sito, infatti, offre un’esperienza interattiva e una navigazione fluida che facilita la ricerca del rivenditore più vicino o la richiesta di collaborazioni, dimostrando come la tecnologia possa essere un alleato prezioso nell’ampliare la portata di un marchio. L’entusiasta riscontro da parte di clienti e partner conferma l’efficacia di questa strategia, evidenziando un aumento della soddisfazione dei clienti e un rafforzamento delle relazioni commerciali. Per realizzare un progetto di tale portata, è stato necessario l’intervento di diverse figure professionali, tra cui copywriter, specialisti SEO, grafici, designer UX e sviluppatori front-end e back-end. Questa squadra multidisciplinare ha seguito una metodologia articolata e personalizzata sulle esigenze del cliente per garantire il successo del progetto. La strategia di Spider 4 Web per il riposizionamento del marchio Ar-Tre online ha compreso vari passaggi, tra cui la definizione di contenuti mirati per i diversi canali online e social network, l’analisi approfondita dell’aspetto grafico e dell’usabilità del sito,

l’ottimizzazione per i motori di ricerca tramite l’identificazione di parole chiave e l’espansione semantica, e la progettazione della struttura del sito con un focus sulla conversione e sulla personalizzazione dell’esperienza utente. Particolare attenzione è stata posta alla presentazione delle collezioni di cucine, con la possibilità per i clienti di configurare il proprio ambiente ideale direttamente online. Questa funzionalità non solo rende più coinvolgente la navigazione, ma permette anche di creare una connessione emotiva con il brand, aumentando le probabilità di conversione. Inoltre, la piattaforma è stata pensata per essere scalabile e facilmente aggiornabile, garantendo così la possibilità di evolversi nel tempo in linea con le nuove tendenze del mercato e le esigenze dei consumatori. In definitiva, la collaborazione tra Ar-Tre e Spider 4 Web rappresenta un esempio concreto di come un approccio strategico al digitale possa trasformare una storica azienda di cucine in un leader innovativo nel proprio settore, capace di sfruttare le nuove tecnologie per creare valore aggiunto e consolidare il proprio posizionamento sul mercato globale.

IL TOUR “LA RACCOLTA GIRA L’ITALIA”

tappa nel Parco Gondardi Gallipoli

L’obiettivo di questa campagna è quello di promuovere una maggiore consapevolezza e raccolta corretta dei rifiuti RAEE

Nel suggestivo scenario di Parco Gondar a Gallipoli si è tenuto il quarto e ultimo evento estivo della campagna di sensibilizzazione “La Raccolta gira l’Italia”, un’iniziativa promossa dal Centro di Coordinamento RAEE (CdC RAEE) e dal Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA), su iniziativa dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche e dei produttori di batterie.

L’obiettivo di questa campagna è quello di promuovere una maggiore consapevolezza e raccolta corretta dei rifiuti derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) e delle pile esauste direttamente sul territorio. Il tour, iniziato a febbraio, ha coinvolto i principali eventi musicali mediatici in Italia.

Parco Gondar, il più grande parco eventi del Sud Italia con una superficie di circa 50.000 metri quadrati, è situato in una posizione strategica tra il centro di Gallipoli e Baia Verde, la zona turistica più frequentata della regione. Questa struttura è un vero e proprio polo della musica, dell’arte e dello sport, con spazi dedicati a eventi di grande portata, teatri, attività ludiche, sportive e street food. Dal 2008, ospita rinomati artisti della scena musicale nazionale e internazionale.

L’evento “La Raccolta gira l’Italia” a Gallipoli è promosso da Radio 105, che sarà presente all’interno del parco trasmettendo in diretta il programma “105 Summer @ Parco Gondar”, condotto dal noto speaker radiofonico e conduttore televisivo Niccolò Torielli.

Fino al 20 agosto, i due consorzi saranno presenti con uno

stand personalizzato nei pressi dell’entrata del parco, dove sarà possibile depositare rifiuti elettronici di piccole dimensioni (inferiori ai 25 cm) e pile esauste negli appositi contenitori. I materiali raccolti verranno successivamente ritirati e avviati a un trattamento e recupero corretto delle materie prime da parte della società Sogemont.

Chi contribuirà al conferimento dei rifiuti avrà l’opportunità di partecipare al gioco “Tiro a segno”, ideato per sensibilizzare sulla corretta raccolta di questo tipo di rifiuti, con la possibilità di vincere gadget giornalieri e 11 biglietti per accedere agli eventi musicali e alle attività serali. In totale, saranno messi in palio 220 biglietti, validi fino al 25 agosto.

L’iniziativa di raccoltaraee.it e raccogliamopiupile.it sarà supportata da una campagna radio trasmessa su diversi programmi di Radio 105 e da una serie di attività sui social media e online dell’emittente radiofonica, oltre che da comunicazioni e attività sul campo e digitali a sostegno del festival.

Per ulteriori dettagli sulla campagna “La Raccolta gira l’Italia” e sul gioco “Tiro a Segno”, si invita a visitare i seguenti siti web: raccoltaraee.it e raccogliamopiupile.it.

Il Centro di Coordinamento RAEE è un consorzio privato gestito dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Costituito dai Sistemi Collettivi dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), il consorzio opera conformemente al Decreto Legislativo n. 49 del 14 marzo 2014.

Transizione 5.0: Il Ministro Urso evidenzia risultati concreti grazie a ingegneri e periti industriali

“In analogia con quanto previsto per il piano 4.0, che autorizzava gli ingegneri e i periti al rilascio delle perizie asseverate sugli investimenti in beni tecnologicamente avanzati, con il decreto attuativo del piano transizione 5.0 abbiamo deciso di includere gli ingegneri iscritti nelle sezioni A e B dell’albo e i periti industriali iscritti nelle sezioni meccanica ed efficienza energetica e impiantistica elettrica e automazione, tra i soggetti abilitati al rilascio delle abilitazioni obbligatorie previste dalla disciplina”.

Ad affermarlo il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, in un messaggio letto dal deputato di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Finanze della Camera Andrea De Bertoldi, nel corso della conferenza stampa dal titolo ‘Transizione 5.0: il ruolo delle professioni nel nuovo piano’ che si è svolta questa mattina a Montecitorio. “Una modifica che metterà le imprese in condizione di rivolgersi a una classe di professionisti competente che lavorano con dedizione e impegno nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica applicata ai processi industriali – ha aggiunto Urso - . Questa è una chiara indicazione di come la collaborazione tra il Governo e le associazioni professionali possa portare a risultati concreti e benefici per l’intera nazione. Desidero quindi congratularmi con voi per questo successo e rinnovare il mio impegno a supportare l’evoluzione continua del settore industriale italiano in linea con gli obiettivi del piano transizione 5.0”. “Con l’ormai imminente pubblicazione del decreto attuativo, sarà quindi pienamente

operativo il piano di Transizione 5.0 – ha proseguito ancora Urso - , attraverso il quale metteremo a disposizione delle imprese quasi 13 miliardi per sostenerle negli investimenti in digitalizzazione, sostenibilità ambientale e riqualificazione delle competenze”.

Nel corso della conferenza, il deputato di Fratelli d’Italia e membro della Commissione Finanze della Camera Andrea De Bertoldi si è detto “molto soddisfatto per il risultato ottenuto. Il mio obiettivo è tutelare le libere professioni, perché sono anch’io un libero professionista e perché credo che il nostro lavoro sia nell’interesse del Pese intero. L’Italia ha un plusvalore rispetto a tanti altri Paesi europei e mondiali, che è quello di avere le professioni liberali. Noi siamo ancorati alle professioni liberali: i notai, gli ingegneri, i periti, i geometri, architetti, commercialisti; una colonna portante del nostro sistema. Negli anni passati la politica se n’è dimenticata. Noi ci siamo improvvisamente trovati una realtà, la transizione 5.0, nella quale incomprensibilmente ingegneri e periti erano esclusi a favore di soggetti non regolamentati, non ordinistici. La strada era pericolosissima: se il sistema Stato riconosce libere associazioni e non permette agli ordinistici di svolgere i compiti preposti, la strada sarebbe aperta. Grazie alla sensibilità del governo e del ministro Urso siamo riusciti a ottenere il risultato. Una bella partita che ha visto fianco a fianco consigli nazionali e politica. E alla fine il risultato ci premia. Anche le casse di previdenza dovranno gioirne: ovviamente più c’è lavoro e più si pagano contributi”.

Imprese in Crescita: un 2023 da record per Eudaimon e il Gruppo ePassi,

TRA LE AZIENDE A CRESCITA RAPIDA IN EUROPA DAL FINANCIAL TIMES

Eudaimon, un’azienda leader nel settore del welfare aziendale, ha registrato un altro anno record nel 2023, dopo la crescita del 2022, con un aumento del fatturato del 10% e un Ebitda del 30%. Il bilancio recentemente approvato ha mostrato ricavi di circa 10 milioni di euro e un Ebitda **superiore ai 2,5 milioni. Fondata nel 2002 a Vercelli da Alberto Perfumo, l’azienda si dedica costantemente a creare un ambiente lavorativo positivo, progettando spazi dove ogni individuo possa lavorare in modo ottimale e soddisfacente, sviluppando soluzioni di welfare con un occhio sempre attento all’innovazione e alla tecnologia.

L’attenzione per innovazione e tecnologia ha permesso a Eudaimon di entrare nel 2023 nel Gruppo finlandese Epassi, uno dei principali fornitori di soluzioni digitali per il pagamento di benefit aziendali, in rapida crescita. Epassi è stata inclusa per il terzo anno consecutivo nella prestigiosa lista FT1000 del Financial Times (quarto anno totale), che riconosce le 1.000 aziende europee con il più alto tasso di crescita annuale tra il 2019 e il 2022. Per Epassi, questa è una vera e propria scalata che l’ha portata a diventare la quinta azienda più grande nella lista. Grazie al suo focus sull’eccellenza e sull’espansione geografica, l’azienda si è affermata come leader nel settore dei pagamenti digitali per i benefit dei dipendenti.

“Siamo onorati di ricevere questo riconoscimento dal Financial Times per il terzo anno consecutivo”, ha dichiarato Pekka Rantala, CEO di Epassi. “In un contesto di crescente incertezza, i datori di lavoro stanno ponendo ancora più at-

tenzione al benessere dei loro dipendenti. Il nostro prodotto completamente digitale, intuitivo e incentrato sull’app mobile di Epassi risponde perfettamente alle esigenze attuali dei datori di lavoro. Siamo molto grati ai nostri clienti e partner per la loro fiducia.”

Un ringraziamento ai clienti e partner è stato espresso anche da Alberto Perfumo, CEO di Eudaimon: “I risultati ottenuti sono il frutto del lavoro congiunto con clienti, partner e fornitori. Un percorso di crescita, che in molti casi dura da anni, dove l’attenzione crescente dei lavoratori verso le soluzioni di welfare ha trovato le nostre aziende clienti pronte ad ascoltare, a intercettare bisogni, a investire in soluzioni e a comunicarle in modo efficace. Il 2023” continua Perfumo “segna per noi un nuovo punto di partenza nel Gruppo Epassi, consapevoli che le sfide future, legate alla naturale convergenza degli employee benefit verso i sistemi di pagamento digitali e alla capacità di rispondere a nuovi e specifici bisogni individuali dei lavoratori, richiederanno un continuo investimento in contenuti, innovazione e tecnologia.” Perfumo ha poi aggiunto che il futuro di Eudaimon nel Gruppo Epassi aprirà nuove opportunità per sviluppare soluzioni ancora più innovative e personalizzate, in grado di migliorare ulteriormente la qualità della vita lavorativa dei dipendenti. “L’integrazione con Epassi ci permette di ampliare la nostra offerta, sfruttando al massimo le sinergie tra le due aziende. Questo ci consentirà di proporre servizi di welfare aziendale sempre più efficaci e mirati, in grado di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione”.

THE FUTURE

IS NOW

GARGANO

rubrica di settore

L’ASSEVERAZIONE AMBIENTALE: IL PASSAPORTO VERDE PER LE AZIENDE

L’Asseverazione Ambientale: Il Passaporto Verde per le Aziende Cosa significa “asseverazione ambientale”?

Immagina un’etichetta che certifica la qualità di un prodotto alimentare. Ecco, l’asseverazione ambientale è un po’ come quella etichetta, ma per le aziende. È una dichiarazione ufficiale, rilasciata da un tecnico competente, che attesta che un’attività, un prodotto o un servizio rispetta le normative ambientali e i criteri di sostenibilità.

Perché è così importante?

In un mondo sempre più attento alle tematiche ecologiche, l’asseverazione ambientale è diventata un vero e proprio passaporto per accedere a nuovi mercati e fidelizzare i consumatori. Ma i vantaggi vanno ben oltre l’immagine aziendale: Trasparenza: L’asseverazione rende pubblici gli sforzi dell’azienda per ridurre l’impatto ambientale, aumentando la fiducia dei clienti e dei partner commerciali.

Competitività: In un mercato sempre più competitivo, le aziende che possono dimostrare di essere sostenibili hanno un vantaggio significativo.

Accesso a finanziamenti: Molti istituti finanziari offrono condizioni più vantaggiose alle aziende che possiedono certificazioni ambientali.

Conformità alle normative: L’asseverazione garantisce che l’azienda rispetti le leggi e i regolamenti ambientali, evitando sanzioni e contenziosi.

Come funziona l’asseverazione ambientale?

Il processo di asseverazione ambientale prevede diverse fasi:

Autovalutazione: L’azienda effettua un’analisi approfondita dei propri processi produttivi, identificando gli aspetti ambientali più significativi.

Verifica: Un tecnico competente verifica in loco la conformità dell’azienda alle normative e ai criteri di sostenibilità.

Rilascio dell’asseverazione: Se l’azienda supera la verifica, il tecnico rilascia un’asseverazione che attesta la sua conformità ambientale.

Quali aspetti vengono verificati?

L’asseverazione ambientale può riguardare diversi aspetti, a seconda del settore di attività dell’azienda:

Consumo di energia: Efficienza energetica degli impianti, utilizzo di fonti rinnovabili.

Gestione dei rifiuti: Raccolta differenziata, riciclo, smaltimento corretto dei rifiuti pericolosi.

Emissioni in atmosfera: Controllo delle emissioni gassose e particolato. Consumo di acqua: Efficienza nell’utilizzo dell’acqua, depurazione delle acque reflue.

Biodiversità: Impatto dell’attività aziendale sulla biodiversità locale. I vantaggi dell’asseverazione ambientale per l’ambiente e per la società

L’asseverazione ambientale non è solo un beneficio per le aziende, ma ha un impatto positivo sull’ambiente e sulla società nel suo complesso:

Riduzione dell’inquinamento: Le aziende che ottengono l’asseverazione ambientale sono incentivate a ridurre le emissioni inquinanti e a minimizzare il loro impatto sull’ambiente.

Risparmio energetico: L’implementazione di misure di efficienza energetica porta a una riduzione dei consumi e a un minor impatto sulle risorse naturali.

Promozione dell’economia circolare: L’asseverazione ambientale incoraggia le aziende a adottare pratiche di riciclo e riutilizzo dei materiali, riducendo la produzione di rifiuti.

Creazione di posti di lavoro: L’implementazione di misure di sostenibilità può creare nuove opportunità di lavoro nel settore ambientale.

economia a 360°

Ricerca europea: quasi il 75% delle aziende nel settore

industriale non è adeguatamente preparato per conformarsi alle nuove normative di sostenibilità

Secondo quanto riportato dallo studio “La transizione delle aziende europee”, l’85% delle organizzazioni industriali europee e non europee è consapevole della nuova direttiva europea sulla sostenibilità aziendale, la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), Tuttavia, circa tre quarti delle aziende hanno ancora grandi difficoltà nell’adeguarsi ai requisiti ESG previsti dalla legge. Oltre alla crisi energetica, la difficoltà nella ricerca di personale qualificato e la carenza di specifiche competenze sono le maggiori preoccupazioni. In un terzo dei casi, inoltre, i dati non adeguatamente organizzati impediscono la trasparenza indispensabile per una maggiore sostenibilità. Lo studio ha coinvolto più di 440 top manager provenienti da 19 paesi europei, intervistati per conto di Aras, vendor della piattaforma tecnologica Aras Innovator.

Le aziende del settore industriale hanno da tempo riconosciuto l’importanza di posizionarsi strategicamente come aziende sostenibili. Infatti, il 90% delle aziende che hanno partecipato all’indagine hanno espresso la convinzione che l’adozione di azioni sostenibili sia essenziale per conseguire il successo economico a lungo termine.

L’attuale scenario richiede un’azione immediata: non è più sufficiente per le aziende adottare un’immagine “green” superficiale. Nel contesto dell’iniziativa Green Deal dell’Unione Europea, la politica ha posto l’economia di fronte ad una scelta cruciale. A partire dal 2024, circa 50.000 aziende dell’UE saranno tenute a pubblicare informazioni dettagliate e attendibili sulla sostenibilità ambientale (Environmental), sociale (Social) e di governance (Governance) secondo standard completi.

“ Per garantire il massimo vantaggio operativo, i produttori richiedono un livello elevato di trasparenza riguardo ai dati del prodotto durante tutte le fasi della produzione. Questa trasparenza è fondamentale per adempiere agli obblighi di reportistica ESG e prevenire potenziali sanzioni”, afferma Luigi Salerno, Country Manager di Aras Italia.

Tracciabilità delle materie prime e maggiore trasparenza nella supply chain.

Le nuove normative di reporting non si applicano solo alle aziende operanti all’interno dell’UE, ma anche ai fornitori provenienti da paesi come la Svizzera o il Regno Unito, poiché questi hanno un impatto significativo sull’intero ESG-Footprint di un prodotto in quanto parte della supply chain.

“I produttori che necessitano di una maggiore tracciabilità delle materie prime e di una maggiore trasparenza nella supply chain richiederanno dati sulla sostenibilità ai loro fornitori diretti”, aggiunge Salerno.

Nonostante ciò, il 72% delle aziende coinvolte nello studio ha ancora difficoltà a conformarsi ai requisiti di sostenibilità futuri previsti dalla legge.

Le tradizionali analisi manuali non sono più sufficienti per soddisfare i nuovi obblighi di reportistica sulla sostenibilità aziendale. La soluzione è rappresentata dalla digitalizzazione.

“Attraverso un’applicazione PLM, le informazioni sui prodotti e sui processi vengono fornite in modo trasparente lungo l’intero ciclo di vita, creando una base solida per lo scambio di dati tra aziende e la tracciabilità necessaria nel contesto della CSRD”, spiega Luigi Salerno. “Secondo la ricerca studio, le aziende che utilizzano già un Product-Lifecycle-Management (PLM) sono in media molto più preparate alle nuove esigenze ESG rispetto alla concorrenza. Una strategia di sostenibilità ben pensata basata su un PLM consente alle aziende non solo di evitare multe, ma anche di produrre prodotti ecologici in modo economicamente vantaggioso”, conclude Salerno.

L’indagine “La transizione delle aziende europee” è stata condotta alla fine dell’autunno 2022 e ha coinvolto 442 dirigenti di 19 Paesi europei. I partecipanti all’indagine operano in aziende con un fatturato minimo di 40 milioni di euro nei seguenti settori: automobilistico, aerospaziale e della difesa, ingegneria meccanica, medicale, chimico, farmaceutico e alimentare.

GREEN ECONOMY

Un futuro tutto verde: verso un pianeta più pulito sempre più una realtà

Immagina un mondo dove l’energia non inquina, dove le auto sono silenziose e i pannelli solari decorano i tetti di ogni casa. Un sogno? Non più! Grazie a nuove leggi e tecnologie sempre più avanzate, la transizione verso un futuro sostenibile è diventata una realtà sempre più vicina. Ma cosa significa esattamente questa “transizione energetica” di cui tutti parlano? E quali sono le opportunità che si aprono per noi giovani? La transizione energetica è un po’ come cambiare treno in corsa. Stiamo passando da un sistema energetico basato su fonti fossili, come il carbone e il petrolio, a uno che utilizza fonti rinnovabili, come il sole, il vento e l’acqua. Perché questo cambiamento? Innanzitutto, per proteggere il nostro pianeta. Bruciare combustibili fossili produce anidride carbonica, il principale responsabile del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici. Siccità, ondate di calore, innalzamento del livello del mare: sono solo alcune delle conseguenze di un cli-

ma che cambia sempre più rapidamente.

Ma la transizione energetica non è solo una questione ambientale. È anche un’opportunità economica. Investire nelle energie rinnovabili significa creare nuovi posti di lavoro, stimolare l’innovazione e rendere il nostro Paese più competitivo a livello internazionale. E per noi giovani? Aprire nuovi orizzonti professionali, la possibilità di contribuire a costruire un mondo migliore e di diventare protagonisti del cambiamento. Le nuove leggi: un trampolino di lancio

Per favorire questa transizione, sono state introdotte nuove leggi e incentivi che rendono più conveniente e accessibile l’utilizzo delle energie rinnovabili. Ad esempio, installare pannelli solari sul tetto di casa non è più un lusso riservato a pochi, ma una scelta sempre più diffusa grazie agli incentivi statali. E sempre più aziende stanno investendo in tecnologie pulite, creando nuove opportunità di lavoro per ingegneri, tecnici e

ricercatori.

Ma la transizione energetica non riguarda solo le grandi imprese. Anche noi, nel nostro piccolo, possiamo fare la differenza. Scegliendo di utilizzare mezzi di trasporto pubblici o condivisi, di acquistare prodotti a basso impatto ambientale o di ridurre i consumi energetici in casa, stiamo contribuendo a costruire un futuro più sostenibile.

Il sole, il vento e l’acqua: le nostre nuove fonti di energia

L’energia solare è sicuramente una delle protagoniste di questa rivoluzione. I pannelli solari, sempre più efficienti ed economici, trasformano la luce del sole in elettricità pulita. Ma non solo il sole, anche il vento è una fonte di energia inesauribile. Le turbine eoliche, installate sia sulla terraferma che in mare, producono grandi quantità di energia elettrica. E l’acqua? Non solo attraverso le grandi dighe, ma anche sfruttando il moto ondoso e le maree, possiamo ricavare energia pulita e rinnovabile.

Le sfide del futuro

La strada verso un futuro sostenibile è ancora lunga e piena di ostacoli. Occorre investire in ricerca e sviluppo per migliorare l’efficienza delle tecnologie esistenti e sviluppare nuove soluzioni. È necessario creare una rete elettrica intelligente in grado di gestire in modo efficiente l’energia prodotta da fonti rinnovabili, spesso intermittenti. E infine, è fondamentale coinvolgere tutti i cittadini in questo percorso di cambiamento, promuovendo una cultura della sostenibilità e dell’efficienza energetica.

La transizione energetica è un’opportunità unica per costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni future. Un futuro dove l’ambiente è protetto, dove l’economia è sostenibile e dove tutti abbiamo le stesse opportunità. E tu, cosa puoi fare?

Informati: Approfondisci le tematiche legate alla sostenibilità e alla transizione energetica.

Agisci: Scegli di consumare energia in modo responsabile, di ridurre i rifiuti e di preferire prodotti a basso impatto ambientale.

Partecipa: Unisciti a gruppi e associazioni che si occupano di ambiente e sostenibilità.

Innova: Sviluppa idee e progetti per un futuro più sostenibile. Il futuro è nelle nostre mani. Scegliamo di costruirlo insieme, un passo alla volta, verso un pianeta più pulito e un mondo più giusto. Edifici del futuro: case intelligenti e a basso impatto Immagina una casa che respira, che si adatta alle tue esigenze e che produce parte dell’energia di cui ha bisogno. Non è fantascienza, ma una realtà sempre più vicina grazie alle nuove tecnologie e ai materiali innovativi.

Isolamento termico: Gli edifici del futuro saranno dotati di un isolamento termico molto più efficace rispetto a quelli attuali. Questo significa meno dispersioni di calore in inverno e meno

necessità di raffrescamento in estate, con conseguenti risparmi in bolletta e una riduzione dell’impatto ambientale.

Finestre intelligenti: Le finestre saranno dotate di vetri speciali in grado di regolare l’ingresso della luce e del calore, a seconda delle condizioni climatiche esterne. In questo modo, si potrà godere di un ambiente luminoso e confortevole, senza sprecare energia per il riscaldamento o il raffrescamento.

Impianti di riscaldamento e raffrescamento innovativi: Le tradizionali caldaie saranno sostituite da sistemi di riscaldamento più efficienti, come le pompe di calore, in grado di prelevare calore dall’aria esterna o dal terreno. Anche i sistemi di raffrescamento saranno sempre più sostenibili, ad esempio attraverso l’utilizzo di pannelli radianti a bassa temperatura. Energia rinnovabile in casa: Sempre più edifici saranno dotati di pannelli solari fotovoltaici per produrre energia elettrica direttamente sul posto. In alcuni casi, sarà possibile anche installare piccoli impianti eolici o geotermici.

Sistemi di domotica: Gli edifici del futuro saranno sempre più connessi e automatizzati. Grazie ai sistemi di domotica, sarà possibile controllare a distanza l’illuminazione, il riscaldamento, la sicurezza e altri aspetti della casa, ottimizzando i consumi energetici.

Perché gli edifici efficienti sono importanti?

Risparmio economico: Riducendo i consumi energetici, si diminuiscono le bollette e si aumenta il valore dell’immobile.

Comfort abitativo: Un edificio ben isolato e dotato di sistemi di climatizzazione efficienti garantisce un ambiente interno sano e confortevole in ogni stagione.

Riduzione delle emissioni: Gli edifici sono responsabili di una grande parte delle emissioni di gas serra. Rendendoli più efficienti, contribuiamo a combattere il cambiamento climatico.

Indipendenza energetica: Produrre parte dell’energia necessaria direttamente in casa significa ridurre la dipendenza dalle fonti energetiche fossili e diventare meno vulnerabili alle fluttuazioni dei prezzi.

Come costruire una casa del futuro?

Se stai pensando di costruire o ristrutturare casa, puoi già adottare diverse soluzioni per renderla più efficiente:

Scegli un progetto ben isolato: L’isolamento termico è fondamentale per ridurre le dispersioni di calore.

Utilizza materiali eco-compatibili: Scegli materiali naturali e riciclati, che hanno un minore impatto ambientale durante la produzione e lo smaltimento.

Installa impianti efficienti: Opta per sistemi di riscaldamento e raffrescamento a basso consumo energetico.

Pensa all’energia rinnovabile: Valuta la possibilità di installare pannelli solari o altri sistemi per produrre energia pulita.

Automatizza la tua casa: I sistemi di domotica ti permetteranno di gestire al meglio i consumi energetici.

Il futuro è già qui

L’eco-resort di lusso: un connubio tra sostenibilità ed eleganza

Il turismo di lusso sta vivendo una profonda trasformazione, guidato da una crescente consapevolezza ambientale e da una domanda sempre più esigente da parte dei viaggiatori. Sempre più persone, soprattutto le nuove generazioni, cercano esperienze di viaggio uniche e autentiche, che le mettano in contatto con la natura e le culture locali, senza però rinunciare al comfort e all’eleganza. In questo contesto, gli eco-resort di lusso rappresentano una risposta innovativa e sostenibile, offrendo un’esperienza di soggiorno esclusiva e indimenticabile.

L’eco-resort di lusso: un connubio tra sostenibilità ed eleganza

L’eco-resort di lusso non è semplicemente un hotel con qualche pannello solare in più. È un’opera architettonica che si integra armoniosamente nel paesaggio, utilizzando materiali naturali e tecnologie innovative per ridurre al minimo l’impatto ambientale. È un luogo dove il benessere degli ospiti è al centro di tutto, grazie a servizi personalizzati, trattamenti benessere e una cucina raffinata e sostenibile. Ma soprattutto, è un luogo dove si respira un’atmosfera unica, fatta di autenticità e rispetto per la natura.

Perché investire in un eco-resort?

Un mercato in crescita: Il turismo sostenibile è un settore in forte espansione a livello globale. Sempre più viaggiatori sono disposti a pagare di più per soggiornare in strutture eco-friendly.

Differenziazione: Gli eco-resort si distinguono dalla concorrenza, offrendo un’esperienza unica e memorabile, che va ben oltre il semplice pernottamento.

Ritorno sull’investimento: Nonostante gli investimenti iniziali possano essere più elevati, gli eco-resort generano un ritorno economico più rapido grazie a tariffe più alte e a una maggiore fidelizzazione dei clienti.

Incentivi fiscali: Molti governi offrono incentivi fiscali e finanziamenti agevolati per le imprese che investono in progetti di efficienza energetica e di sostenibilità ambientale.

Responsabilità sociale: Investire in un eco-resort significa contribuire a creare un futuro più sostenibile per il nostro pianeta e per le generazioni future.

Posizione strategica: La scelta del luogo è fondamentale. Un eco-re-

sort deve essere immerso in un contesto naturale di grande bellezza, ma allo stesso tempo essere facilmente raggiungibile.

Architettura bioclimatica: Gli edifici devono essere progettati per sfruttare al massimo le risorse naturali, come la luce del sole e la ventilazione naturale, e ridurre al minimo il consumo energetico. Materiali naturali: Legno certificato, pietra locale, tessuti naturali: l’utilizzo di materiali eco-compatibili è essenziale per ridurre l’impatto ambientale.

Efficienza energetica: Impianti fotovoltaici, sistemi di raccolta dell’acqua piovana, isolamenti termici ad alta prestazione: queste sono solo alcune delle tecnologie che possono essere utilizzate per ridurre il consumo energetico.

Gestione dei rifiuti: La separazione e il riciclo dei rifiuti sono fondamentali, così come l’utilizzo di prodotti biodegradabili e compostabili.

Servizi personalizzati: Trattamenti benessere, escursioni guidate, degustazioni di prodotti locali: l’offerta di servizi personalizzati e unici è fondamentale per soddisfare le esigenze dei clienti più esigenti.

Cucina sostenibile: Utilizzo di prodotti locali e biologici, riduzione degli sprechi alimentari e promozione di una dieta equilibrata e salutare.

Coinvolgimento della comunità locale: Creare sinergie con le comunità locali, valorizzando le tradizioni e le risorse del territorio.

Le sfide e le opportunità

La realizzazione di un eco-resort di lusso comporta una serie di sfide, tra cui gli investimenti iniziali elevati, la necessità di competenze specifiche e l’ottenimento delle certificazioni ambientali. Tuttavia, le opportunità sono altrettanto numerose:

Posizionamento di mercato: Gli eco-resort possono occupare una nicchia di mercato altamente redditizia e fidelizzare una clientela esigente e consapevole.

Incentivi fiscali: Molti governi offrono incentivi fiscali e finanziamenti agevolati per le imprese che investono in progetti di sostenibilità. Impatto positivo: Contribuire alla tutela dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile delle comunità locali è un’opportunità per lasciare un segno positivo e duraturo.

Il futuro dell’eco-turismo di lusso è promettente. Sempre più persone sono alla ricerca di esperienze di viaggio autentiche e sostenibili, e gli eco-resort sono la risposta perfetta a questa domanda. Investire in un eco-resort significa fare una scelta etica e responsabile, contribuendo a creare un futuro più sostenibile per il nostro pianeta.

Quando parliamo di aziende preparate per la costruzione di strutture ricettive di lusso, ci riferiamo a realtà aziendali che possiedono un insieme di competenze e caratteristiche specifiche, fondamentali per affrontare con successo un progetto di questa portata. Queste aziende, infatti, devono essere in grado di: Progettare e realizzare strutture uniche e personalizzate: Ogni struttura ricettiva di lusso è un progetto unico, che richiede soluzioni su misura e un’attenzione

particolare ai dettagli. Le aziende più preparate sono in grado di offrire un servizio di progettazione completo, dalla fase iniziale di ideazione fino alla realizzazione finale.

Gestire progetti complessi: La costruzione di un hotel di lusso è un progetto complesso, che coinvolge diverse figure professionali e richiede una gestione accurata dei tempi e dei costi. Le aziende più preparate sono in grado di coordinare tutte le fasi del progetto, garantendo il rispetto dei tempi e del budget.

Utilizzare materiali e tecnologie all’avanguardia: Le strutture ricettive di lusso devono essere all’avanguardia dal punto di vista tecnologico e utilizzare materiali di alta qualità. Le aziende più preparate sono sempre aggiornate sulle ultime novità del settore e sono in grado di selezionare i materiali e le tecnologie più adatte a ogni progetto.

Rispettare le normative e le certificazioni: La costruzione di strutture ricettive è soggetta a numerose normative e regolamentazioni. Le aziende più preparate sono in grado di rispettare tutte le norme in vigore e di ottenere le certificazioni necessarie.

Garantire la sostenibilità ambientale: Sempre più spesso, i clienti degli hotel di lusso sono attenti alle tematiche ambientali. Le aziende più preparate sono in grado di realizzare strutture sostenibili, utilizzando energie rinnovabili, materiali eco-compatibili e adottando pratiche di gestione dei rifiuti.

Quali sono le competenze chiave di queste aziende?

Competenze tecniche: Progettazione architettonica, ingegneria civile, impiantistica, interior design.

Competenze gestionali: Gestione dei progetti, controllo dei costi, gestione del personale.

Competenze commerciali: Marketing, vendita, relazioni con i clienti. Competenze ambientali: Sostenibilità, efficienza energetica, gestione dei rifiuti.

Come scegliere l’azienda giusta?

Scegliere l’azienda giusta per la costruzione del tuo hotel di lusso è una decisione importante. Ecco alcuni consigli:

Chiedi referenze: Richiedi informazioni sui progetti realizzati in passato e chiedi di parlare con i clienti precedenti.

Valuta l’esperienza: Scegli un’azienda con una lunga esperienza nel settore della costruzione di strutture ricettive.

Verifica le certificazioni: Assicurati che l’azienda sia certificata e rispetti le normative in vigore.

Confronta i preventivi: Richiedi preventivi dettagliati a più aziende e confronta le offerte.

Valuta la comunicazione: Scegli un’azienda con cui ti senti di poter comunicare in modo chiaro e trasparente.

In conclusione

La costruzione di un hotel di lusso è un investimento importante che richiede una pianificazione accurata e l’affidamento a un partner competente. Scegliendo un’azienda preparata e professionale, potrai realizzare un progetto di successo, che soddisferà le tue aspettative e quelle dei tuoi futuri ospiti.

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