Magazine P&F luglio 2023

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MAGAZINE Finanza & Progetti Pubblicazione mensile in formato digitale sul sito www.progettiefinanza.info Editore Payclick srl anno VI • numero 59 • luglio 2023 Il futuro del mondo è davvero nelle mani dell’Intelligenza Artificiale? ® MAGAZINE Finanza & Progetti POSTE ITALIANE S.P.A.SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALEAUT. N°MIPA/CENTRO-SUD/191/2022 QUANTO VELOCE va internet in Italia?
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LUGLIO 2023

NUOVE TECNOLOGIE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE:

UN VOLANO PER L’ECONOMIA ITALIANA

Direttore Responsabile

Maria Rosaria De Leonardis

Realizzazione editoriale e pubblicita’

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Foggia n. 3 del 28/04/2021

E’ vietata la riproduzione anche parziale dei testi e materiale fotografico

L’Italia si trova di fronte a una svolta epocale, guidata dalle nuove tecnologie e dall’intelligenza artificiale (IA). Questa rivoluzione digitale non è solo un fenomeno globale, ma rappresenta un vero e proprio catalizzatore per l’economia italiana, aprendo opportunità senza precedenti e trasformando il modo in cui viviamo, lavoriamo e produciamo. Le nuove tecnologie, incluse quelle basate sull’intelligenza artificiale, stanno emergendo come uno dei principali motori di crescita economica in Italia. Settori chiave come manifatturiero, sanità, agricoltura e servizi stanno abbracciando soluzioni avanzate per aumentare l’efficienza, ridurre i costi e migliorare la qualità dei prodotti e dei servizi offerti. Le imprese italiane stanno abbracciando la trasformazione digitale con sempre maggiore entusiasmo. L’adozione di tecnologie intelligenti consente di ottimizzare la produzione, implementare processi automatizzati e migliorare la gestione delle risorse. Le aziende che si sono dimostrate più agili nell’abbracciare l’innovazione tecnologica hanno registrato una crescita significativa, evidenziando il ruolo centrale che le nuove tecnologie stanno assumendo nell’economia del paese.L’avvento delle nuove tecnologie non solo cambierà la natura del lavoro, ma anche il tipo di competenze richieste. L’Italia ha l’opportunità di diventare un centro di eccellenza per la formazione di professionisti specializzati nell’IA e nelle tecnologie emergenti. Investimenti mirati nell’istruzione e nella formazione possono preparare la forza lavoro italiana per affrontare le sfide del futuro, creando nuove opportunità di lavoro e posizionando il paese come leader nell’innovazione.Le nuove tecnologie possono anche fungere da catalizzatore per lo sviluppo sostenibile. L’implementazione di soluzioni intelligenti può contribuire a ridurre l’impatto ambientale, ottimizzando l’uso delle risorse e promuovendo pratiche sostenibili. L’Italia può emergere come un pioniere in settori quali l’energia rinnovabile, la mobilità sostenibile e la gestione intelligente delle risorse naturali, aprendo nuove frontiere economiche in armonia con l’ambiente.Nonostante le opportunità evidenti, ci sono sfide da affrontare. Il governo italiano deve giocare un ruolo cruciale nel creare un ambiente favorevole all’innovazione, incentivando gli investimenti in ricerca e sviluppo, semplificando la burocrazia e promuovendo politiche che facilitino la collaborazione tra il settore pubblico e privato. È essenziale anche garantire la sicurezza e la protezione dei dati in un mondo sempre più connesso.Le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale rappresentano una grande opportunità per l’economia italiana. L’adozione di soluzioni innovative può migliorare la competitività del paese a livello globale, creare nuovi posti di lavoro e stimolare la crescita economica. L’Italia ha il potenziale per diventare un leader nell’innovazione, ma è necessario un impegno congiunto da parte del settore pubblico e privato per sfruttare appieno questo potenziale e guidare il paese verso un futuro digitale e sostenibile.

MAGAZINE Tommaso Mazziotti EDITORE EDITORIALE anno VI •numero 59 • luglio 2023 •
MAGAZINE Finanza & Progetti

ITALIA TRA TECNOLOGIA E FUTURO. Quanto corre il web nel nostro Paese

Internet in Italia: Tra Bonus e Nuove Tecnologie, la Rivoluzione Digitale

Internet è diventato un elemento imprescindibile nella vita quotidiana degli italiani, trasformando radicalmente la società e l’economia del paese. Tra bonus governativi e l’adozione di nuove tecnologie, l’Italia sta vivendo una vera e propria rivoluzione digitale. L’Italia ha spesso affrontato sfide nella sua adozione di tecnologie digitali, ma negli ultimi anni ha dimostrato una crescente consapevolezza dell’importanza di un’infrastruttura internet avanzata. Il governo italiano ha introdotto una serie di bonus e incentivi per favorire l’accesso a Internet e l’adozione di nuove tecnologie.

Il primo pilastro della trasformazione digitale in Italia è rappresentato dai bonus governativi. Il Piano Nazionale Banda Ultra Larga (PNBUL) è stato lanciato per accelerare la copertura di connessioni veloci in tutto il paese. Questo programma prevede incentivi

finanziari per gli operatori che investono nella fibra ottica e nella rete 5G. Inoltre, il Bonus Cultura ha ampliato la visione del digitale come strumento culturale, offrendo ai giovani dai 18 ai 25 anni un bonus da spendere in beni culturali e servizi digitali. Questa iniziativa ha contribuito a creare una generazione più consapevole e partecipe del mondo digitale. La banda larga è il cuore della trasformazione digitale, e l’Italia ha compiuto passi da gigante nel migliorare la sua infrastruttura. La diffusione della fibra ottica ha portato a una connettività più veloce e affidabile, riducendo le differenze tra le aree urbane e rurali. Grazie a investimenti mirati, molte città italiane godono ora di connessioni a banda ultra larga, facilitando il lavoro da remoto, l’istruzione online e lo streaming di contenuti in alta definizione. Il 5G è la nuova frontiera della connessione mobile, e l’Italia sta investendo

significativamente per adottare questa tecnologia. Le reti 5G offrono non solo velocità di connessione impareggiabili, ma anche la possibilità di connettere un numero enorme di dispositivi contemporaneamente, aprendo la strada all’Internet delle Cose (IoT). L’introduzione del 5G promette di rivoluzionare settori come l’industria, la salute e i trasporti, migliorando l’efficienza e la qualità dei servizi offerti. La rivoluzione digitale non è solo una questione di infrastrutture, ma anche di competenze. L’Italia sta investendo nell’educazione digitale per garantire che la popolazione possa trarre il massimo vantaggio dalle nuove tecnologie.

Programmi educativi mirati insegnano ai cittadini l’uso sicuro e responsabile di Internet, incoraggiando al contempo lo sviluppo di competenze digitali che sono sempre più richieste nel mondo del lavoro.

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PIO SAVELLI

Le Imprese e l’Innovazione Digitale

Le imprese italiane stanno abbracciando l’innovazione digitale per restare competitive a livello globale. L’adozione di soluzioni tecnologiche avanzate, come l’intelligenza artificiale e l’automazione, sta trasformando i processi aziendali e aprendo nuove opportunità di mercato.

L’Italia, tradizionalmente nota per la sua eccellenza nel settore manifatturiero, sta ora emergendo come un hub per l’innovazione digitale, con start-up e aziende consolidare che contribuiscono alla crescita economica del paese. Nonostante i progressi significativi, ci sono ancora sfide da affrontare. L’accesso a Internet nelle zone rurali rimane un problema,

e la formazione digitale deve essere estesa a tutte le fasce della società. Inoltre, la sicurezza informatica è diventata una priorità, con l’aumento delle minacce online.

L’Italia sta vivendo una trasformazione digitale senza precedenti, guidata da bonus governativi, investimenti infrastrutturali e adozione di nuove tecnologie. La connettività veloce, la diffusione della fibra ottica e l’implementazione del 5G stanno plasmando un futuro in cui l’Italia sarà all’avanguardia nella società digitale globale. Tuttavia, affrontare le sfide rimanenti è essenziale per garantire che nessun cittadino venga lasciato indietro in questa nuova era digitale. Finanza

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Progettazione

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Lo Studio è organizzato per svolgere in autonomia attività di progettazione strutturale sia nell’ambito dell’edilizia civile che industriale, sia per la creazione di nuove costruzioni che per la ristrutturazione e la rivalutazione di costruzioni esistenti.

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La direzione lavori strutturale è attuata attraverso un susseguirsi di verifiche, analisi, sopralluoghi, prove, riunioni, verbalizzazioni e attività che portano alla stesura finale della Relazione a Strutture Ultimate che rappresenta l’atto finale del processo.

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Intelligenza Artificiale un aiuto per l’uomo e non un pericolo

Le nuove tecnologie che arrivano dall’IA sono un Pilastro Strategico per la Crescita dell’Economia Italiana

L’intelligenza artificiale (IA) si sta affermando come uno dei pilastri fondamentali per la crescita economica a livello globale, e l’Italia non fa eccezione. Nel contesto dell’attuale scenario economico, l’adozione e lo sviluppo dell’IA possono giocare un ruolo determinante nel potenziare la competitività delle imprese italiane, migliorare l’efficienza dei processi produttivi e stimolare l’innovazione in vari settori. L’IA, basata su algoritmi avanzati e reti neurali, offre soluzioni innovative per migliorare la competitività delle imprese italiane. Attraverso l’implementazione di sistemi di intelligenza artificiale, le aziende possono automatizzare processi complessi, ottimizzare la gestione delle risorse e migliorare la precisione nelle previsioni economi-

che. Ciò si traduce in un aumento dell’efficienza operativa e in una maggiore capacità di adattamento alle mutevoli condizioni di mercato. Nel settore manifatturiero, l’IA rivoluziona la produzione grazie a sistemi automatizzati di monitoraggio e controllo della qualità, riducendo gli sprechi e aumentando la produttività. Inoltre, la manutenzione predittiva, basata sull’analisi dei dati generati dalle macchine, consente di prevenire guasti e ottimizzare i tempi di fermo, garantendo una maggiore efficienza degli impianti. Nei servizi, l’IA è utilizzata per personalizzare l’esperienza del cliente, migliorare il supporto decisionale e ottimizzare le catene di approvvigionamento. Chatbot e assistenti virtuali alimentati da intelligenza artificiale offrono un servizio clienti sempre disponibile, migliorando la soddisfazione

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del cliente e riducendo i costi operativi. L’implementazione su larga scala dell’IA richiede un adeguato sviluppo delle competenze. Investire nella formazione di professionisti specializzati in intelligenza artificiale è cruciale per garantire che l’Italia possa capitalizzare appieno le opportunità offerte da questa tecnologia. Università, istituti di ricerca e imprese devono collaborare per creare programmi formativi che rispondano alle esigenze del mercato del lavoro del futuro. Il governo italiano ha un ruolo chiave nel facilitare l’adozione diffusa dell’IA. La definizione di politiche incentrate sull’innovazione, l’accesso ai dati e la sicurezza informatica è essenziale per creare un ambiente favorevole alla crescita sostenibile dell’IA. Inoltre, è importante promuovere la collaborazione tra il settore pubblico e privato per svi-

luppare progetti strategici e condividere risorse. Nonostante i benefici, l’adozione dell’IA presenta anche sfide significative. La sicurezza dei dati, la privacy e le implicazioni etiche devono essere gestite con attenzione. È essenziale sviluppare normative e standard adeguati per garantire una crescita responsabile e sostenibile dell’IA nell’economia italiana.

In conclusione, l’intelligenza artificiale si configura come una leva fondamentale per il potenziamento dell’economia italiana. Investimenti mirati, formazione specializzata e politiche pubbliche innovative sono gli elementi chiave per assicurare che l’Italia possa cogliere appieno le opportunità offerte da questa rivoluzione tecnologica, ponendo le basi per uno sviluppo economico solido e sostenibile nel futuro prossimo.

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Unica Asseverazioni: Il Partner affidabile per il tuo successo nei Progetti Finanziari

Se stai pianificando di partecipare a bandi di gara, hai bisogno di un alleato strategico che ti supporti in modo completo e affidabile. Unica Asseverazioni è la risposta alle tue esigenze, offrendo servizi di consulenza mirati e garantendo la massima sicurezza nella partecipazione alle iniziative in project financing.

Quando si tratta di iniziative in project financing e partecipazione a bandi di gara, la scelta della giusta azienda di asseverazioni è cruciale. In questo contesto, Unica Asseverazioni si distingue come il partner ideale, offrendo una gamma completa di servizi di consulenza mirati con una reputazione di affidabilità e competenza.

Consulenza Strategica per Progetti Finanziari

Le aziende di asseverazioni sono fondamentali per guidare le imprese attraverso i complessi processi di project financing. Unica Asseverazioni eccelle in questo ambito, fornendo consulenza strategica in ogni fase, dalla preparazione della documentazione all’approfondita revisione.

Asseverazione del PEF: Credibilità Garantita Partecipare a bandi di gara richiede non solo una preparazione accurata ma anche una credibilità indiscussa. Le aziende di asseverazioni svolgono un ruolo cruciale in questo contesto. Unica Asseverazioni offre servizi di asseverazione del Piano Economico e Finanziario (PEF) che garantiscono tempi rapidi e costi competitivi, posizionandoti come candidato affidabile e credibile.

Garanzia di Accettazione: Sicurezza Finanziaria Assicurata

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Predisposizione e Revisione del PEF: Tempi Rapidissimi e Costi Competitivi

La tempestiva predisposizione e revisione del Piano Economico e Finanziario sono fondamentali per il successo. Le aziende di asseverazioni come Unica garantiscono tempi rapidissimi e costi competitivi, superando le alternative presenti sul mercato.

Unica Asseverazioni: Il Vostro Partner di Fiducia Unica Asseverazioni non è solo un nome tra le aziende di asseverazioni. È un partner di fiducia con una comprovata storia di successi. La nostra reputazione

è fondata sulla competenza, sull’affidabilità e sulla capacità di superare le aspettative, rendendoci la scelta naturale per le vostre esigenze di asseverazione.

Conclusione: Investi nel Tuo Successo con Unica Asseverazioni

In un mondo finanziario sempre più complesso, la scelta della giusta azienda di asseverazioni può fare la differenza. Unica Asseverazioni è pronta a guidarti verso il successo, offrendo servizi di consulenza e asseverazione che si distinguono per rapidità, affidabilità e convenienza. Investi nel tuo successo finanziario con Unica Asseverazioni, il partner che fa la differenza. Contattaci oggi stesso per iniziare il tuo percorso verso il successo finanziario.

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IA: quali i “cavalli” su cui SCOMMETTERE?

INVESTIMENTI: L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE COME OPPORTUNITÀ DI AFFARI

L’evoluzione dell’Intelligenza Artificiale (IA) ha trasformato radicalmente molteplici settori, influenzando anche il mondo degli investimenti. Gli analisti finanziari indicano che l’adozione dell’IA può essere un elemento chiave per individuare opportunità di investimento promettenti. In questo articolo, esamineremo se l’Intelligenza Artificiale è un buon affare e quali titoli sono considerati i più promettenti dagli esperti del settore. L’IA, attraverso algoritmi avanzati e l’apprendimento automatico, è in grado di analizzare enormi quantità di dati in tempo reale, individuando pattern e tendenze difficili da identificare manualmente. Ciò ha reso l’IA uno strumento prezioso nel mondo degli investimenti, dove la tempestività e l’accuratezza delle decisioni possono fare la differenza tra il successo e il fallimento. Molte istituzioni finanziarie, gestori di fondi e investitori privati stanno incorporando sistemi basati sull’IA nei loro processi decisionali per migliorare le performance e ridurre il rischio. Tuttavia, la questione principale rimane: l’investimento nell’IA è davvero un affare vantaggioso? Gli algoritmi basati sull’IA possono analizzare enormi dataset in pochi istanti, consentendo agli investitori di ricevere informazioni cruciali in tempo reale. Ciò è particolarmente vantaggioso in un mercato finanziario in continua evoluzione. L’IA può eseguire analisi predittive, aiutando gli investitori a identificare tendenze future e a prendere decisioni informate basate su proiezioni accurate. L’IA può contribuire a mitigare il rischio attraverso l’identificazione di possibili scenari e la valutazione delle implicazioni di diverse decisioni di investimento.

Titoli Promettenti nel Settore dell’Intelligenza Artificiale

NVIDIA Corporation (NVDA): Con un ruolo predominante nel la produzione di GPU utilizzate nell’allenamento di reti neu rali, NVIDIA è in una posizione privilegiata nel settore dell’IA. La domanda di hardware dedicato all’IA è in crescita, e NVDA è ben posizionata per beneficiare di questa tendenza. Alphabet Inc. (GOOGL): La società madre di Google è un pio niere nell’applicazione dell’IA a vari settori, tra cui la ricerca online, la pubblicità e la guida autonoma. La diversificazione delle attività di Alphabet la rende una scelta interessante per gli investitori interessati all’IA.

Salesforce.com Inc. (CRM): Salesforce è leader nel settore del software di gestione della customer relationship (CRM) e sta integrando sempre più funzionalità basate sull’IA nei suoi prodotti. La sua posizione nel mercato del cloud computing è un ulteriore vantaggio.

International Business Machines Corporation (IBM): IBM ha una lunga storia nell’innovazione tecnologica e sta investen do pesantemente nell’IA. La sua piattaforma Watson offre soluzioni avanzate di intelligenza artificiale per aziende e settori diversi.

L’Intelligenza Artificiale è indubbiamente un’opportunità di affari nel mondo degli investimenti. Tuttavia, è essenziale comprendere che ogni investimento comporta rischi, e l’IA non è immune da fluttuazioni di mercato e imprevisti. Gli investitori dovrebbero valutare attentamente le società e le tendenze del settore prima di prendere decisioni finanziarie. La combinazione di un’approfondita analisi fondamentale e l’utilizzo di strumenti basati sull’IA potrebbe offrire un vantaggio competitivo nell’affrontare il complesso panorama degli investimenti.

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Sicurezza delle infrastrutture critiche

ECCO GLI INGEGNERI DEL FUTURO

Poliba e Unisalento attivano un corso di Laurea innovativo che diventa patrimonio culturale necessario per la vita nel terzo Millennio

In un momento in cui sostenibilità e resilienza sono diventate parole di moda, ci si dovrebbe soffermare anche sul concetto di interesse strategico internazionale delle Infrastrutture Critiche, a cui il Politecnico di Bari e l’Università del Salento dedicano a partire da quest’anno accademico, dei corsi di Laurea Ma-

gistrali Interateneo. Una novità che ha come obiettivo quello di formare ingegneri che abbiano uno sguardo lungo e attento sulla realtà delle cose e sappiano fronteggiare situazioni di emergenza, per il bene della collettività. “L’Ingegneria per la sicurezza e la resilienza delle Infrastrutture Critiche e delle Costruzioni” è una nuova,

preziosa opportunità offerta ai laureati triennali che vogliano approfondire temi cruciali per il futuro del pianeta, sui quali l’ingegnere ha delle responsabilità precise. Il percorso formativo si articola in curricula erogati in lingua italiana, presso il Politecnico di Bari, e in inglese presso l’Università del Salento, tutti connessi con le rispettive of-

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MARIAPIA ROMANO

ferte di primo livello, ampliando ancor di più l’offerta formativa degli . “La sostenibilità e il tema ancor più ampio della resilienza, portano anche a nuovi concetti sociali, di grande rilevanza, quali ad esempio le smart cities e le comunità energetiche, e quindi un nuovo modo di essere della società e della nostra presenza sulla Terra.”, spiega il Direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione Antonio Ficarella, che sottolinea: “La capacità, data dai nuovi strumenti digitali quali le tecnologie dell’Internet of Things, di un dialogo tra i sistemi tecnici e tecnologici che ruotano intorno alla vita delle persone, può portare a un generale rafforzamento della sostenibilità e della sicurezza delle nostre città, delle nostre società, e dell’ambiente. In Puglia ci sono le competenze, il dinamismo e la lungimiranza di vedute per aspirare a diventare punto di riferimento nel Mediterraneo su queste tematiche.” Solo comprendendo la rilevanza strategica delle infrastrutture critiche, si può avere idea di quanto sia importante che Poliba e Unisalento abbiano inserito nella loro offerta formativa questo Corso di Laurea Magistrale: le

infrastrutture critiche sono i sistemi, le risorse, i processi, la cui distruzione, interruzione o anche parziale o momentanea indisponibilità ha l’effetto di indebolire in maniera significativa l’efficienza e il funzionamento normale di un Paese, ma anche la sua sicurezza e il suo sistema economico-finanziario e sociale, compresi gli apparati della pubblica amministrazione centrale e locale. E queste infrastrutture critiche sono legate in maniera imprescindibile ai concetti di sostenibilità e resilienza.

“La sicurezza e la resilienza delle infrastrutture e dei territori è oggi un tema scientifico, tecnico, sociale e economico, di notevole importanza e attualità. La resilienza, intesa come capacità di risposta della nostra società, e delle sue infrastrutture, ai cambiamenti, come quelli legati alle modificazioni del clima, e agli eventi distruttivi, come esplosioni e incidenti industriali, terremoti, attentati, così come le pandemie e le guerre, è un tema che oggi si associa all’altra grande questione, la sostenibilità.”, afferma Antonio Ficarella. Il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione dell’Università del Salento,

inoltre, punta sempre di più sull’internazionalizzazione e lo fa coinvolgendo le Università Politecniche Cinesi. L’obbiettivo è formare studenti cinesi nella Laurea triennale in Ingegneria Civile, dando poi loro la possibilità di iscriversi a frequentare a Lecce il Corso di Laurea Magistrale in Sicurezza delle Infrastrutture Critiche, che è erogato in inglese. È stato il Consiglio di Corso di Studi in Ingegneria civile di UniSalento, presieduto dal Professor Micelli, che è anche Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce, a favorire lo scambio internazionale di docenti e studenti con le Università politecniche cinesi. Una collaborazione lungimirante, dunque, visto che il tema della sicurezza delle Infrastrutture Critiche, in particolare di quelle civili ed industriali, sta emergendo in maniera sempre più evidente in tutto il mondo.

“Bisogna formare figure professionali altamente specializzate nella definizione di strategie connesse per garantire l’integrità e la protezione dal rischio fisico alle infrastrutture e per assicurarne la resilienza anche alla luce delle mutate condizioni meteo-climatiche, Finanza

Progetti
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degli impatti dei fenomeni idrogeologici e sismici e dei problemi di invecchiamento ed usura delle strutture stesse.”, ha sottolineato Ficarella. La Laurea Magistrale in Ingegneria per la Sicurezza di Infrastrutture Critiche industriali e civili mira a fornire solide, quindi, competenze sui modelli quantitativi di valutazione dei rischi tradizionali: impiantistici, strutturali e in sistemi complessi, ma anche dei rischi antropici legati al territorio, che caratterizzano le infrastrutture civili: strade, ponti, reti idriche, costruzioni in ambito urbano, grandi opere, e industriali: impianti di produzione di energia e di stoccaggio di combustibili, comunità energetiche. Il Corso di Laurea si inserisce nell’ambito della classe della laurea magistrale in Ingegneria della Sicurezza (LM 26), che costituisce – per sua natura - un ambito ‘trasversale’ ed interdisciplinare tra diverse discipline ingegneristiche.

“La formazione dei laureati sarà interdisciplinare: non vi è solo il tema della sicurezza, ma anche l’approccio alla resilienza dei sistemi infrastrutturali, sia in fase progettuale che in fase di gestione, una tematica ancora poco consolidata dal punto di vista delle metodologie e dei protocolli di valutazione, ma essenziale per garantire non solo la mitigazione del rischio ma anche la sostenibilità delle opere infrastruttu-

rali. Quindi, la nascita di un corso di laurea dedicato allo studio, alla gestione e alla protezione delle infrastrutture critiche costituisce un patrimonio culturale necessario, quanto innovativo, per la vita di un Paese, nel terzo Millennio.”, spiega la Professoressa Maria Antonietta Aiello, coinvolta in diversi progetti di ricerca riguardanti le infrastrutture civili e Prorettrice dell’Università del Salento, che sottolinea: “Le strade, i ponti, le reti idriche, le strutture sanitarie e scolastiche, e poi gli impianti industriali di produzione di energia e di stoccaggio di combustibili, le comunità energetiche, sono essenziali per la nostra vita quotidiana e

devono essere salvaguardate per assicurare il benessere e la vivibilità dei nostri territori. In quest’ottica di focus sulle strutture, l’innovativa Magistrale consente agli studenti di acquisire gli strumenti, di maturare le strategie e padroneggiare le tecnologie più efficaci per la prevenzione e gestione dei rischi. E quando parliamo di rischio, in tale ambito, ci riferiamo principalmente alle azioni cosiddette eccezionali ed alle conseguenti situazioni di emergenza. È sotto gli occhi di tutti quello che può accadere, ad esempio, in caso di un evento meteorologico estremo o di un terremoto: l’ingegnere di oggi deve essere pronto!”

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GIOCO D’AZZARDO

Agcom multa Youtube e Twitch

AZIENDE MULTATE CON OLTRE 2 MILIONI DI EURO.

Capitanio (Agcom): “Le piattaforme siano più responsabili dei vengono pubblicati”

“Le piattaforme siano più responsabili dei contenuti che vengono pubblicati. Conosco benissimo il lavoro che viene fatto quotidianamente per rendere la Rete un ambiente bello e sicuro, ma forse serve qualche sforzo in più. Queste delibere non si limitano a imporre sanzioni nei confronti degli OTT per violazione del decreto di dignità, ma rappresentano un attribuzione di responsabilità in capo alle piattaforme quando sussistono partnership commerciali. Il Programma partner di YouTube (YPP) e la partnership proposta da Twitch ne sono un chiaro esempio”. Così il commissario Agcom, Massimiliano Capitanio. L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha sanzionato Google Ireland Ltd. perc2.250.000,00 euro e Twitch Interactive Germany GmbH per 900.000,00 euro per lacviolazione del divieto di pubblicità del gioco d’azzardo ai sensi dell’articolo 9 del decreto-legge n. 87 del 12 luglio 2018 convertito in legge 96 del 9 agosto 2018 c.d. “Decreto Dignità”. Le decisioni sono state assunte con le delibere nn. 317/23/CONS e 318/23/CONS. A seguito delle numerose segnalazioni per-

venute all’Au torità, sono sta avviati due procedi ti che hanno accertato la presenza di oltre 80 canali YouTube e Twi- tch contenenti più di 20.000 video che pubblicizzavano slot-machine, gioco d’azzardo, scommesse sportive e gratta e vinci.

In entrambi i procedimenti, le società sono state ritenute responsabili in quanto titolari del mezzo di diffusione dei video pubblicati da soggetti terzi e con i quali avevano specifici contratti di partnership commerciale. Sulla base dell’intervento dell’Autorità, i contenuti illeciti sono stati rimossi; inoltre, è stato ordinato alle piattaforme di rimuovere e impedire il caricamento da parte di quei soggetti di analoghi video violativi, in attuazione dell’articolo 6, comma 1, lett. b) del Regolamento per i Servizi Digitali (DSA). Con la Delibera n. 316/23/CONS l’Autorità ha, invece, archiviato il procedimento nei confronti di TikTok Technology Ltd., avendo rilevato l’assenza di un rapporto contrattuale con i 30 content creator che hanno effettuato il caricamento dei contenuti contestati.

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Progetti Futuri la professionalità nel mondo delle progettazioni firmate Archimede

INNOVARE E COSTRUIRE RAPPORTI UMANI CON IL CLIENTE, LA RICETTA DI ARCHIMEDE INGEGNERIA

La strategia nella costruzione di edifici comprende la pianificazione del progetto, la scelta dei materiali e la determinazione del budget. La gestione comprende la supervisione delle attività sul cantiere, la coordinazione dei subappaltatori e il controllo della qualità. Il supporto progettuale include la consulenza tecnica e la preparazione dei documenti necessari. Il supporto finanziario comprende la gestione del budget e la ricerca di finanziamenti. Il supporto amministrativo e fiscale include la gestione della documentazione necessaria per le autorizzazioni e le tasse. Queste le coordinate per orientarsi nel mondo dell’ingegneria, ma non sempre è facile trovare dei partner di eccellenza capaci di soddisfare tali richieste e soprattutto di assicurare una bussola efficace per navigare in questo ginepraio. Tra le aziende leader che possono assicurare tale capacità c’è senza dubbio Archimede Ingegneria s.r.l. I latini amavano recitare “nomen omen”, ossia il “nome è il paesaggio” e così è per questa

azienda che prende il nome di Archimede, il grande matematico, fisico e inventore siracusano che grazie ai suoi studi, già nel 200 a.c. innovò le conoscenze dell’epoca, segnando un vero e proprio spartiacque nell’evoluzione dell’uomo. Proprio dallo spirito innovativo di questo grande studioso prende le mosse l’omonimo progetto di un’azienda ingegneristica che sta ottenendo grandi risultati nel settore dell’efficientamento energetico e sismico. Archimede Ingegneria Srl, infatti, si occupa di definire la strategia, la gestione e il supporto progettuale, esecutivo, finanziario, amministrativo e fiscale, nell’ambito della costruzione di edifici e dello sviluppo di iniziative immobiliari. In questo periodo così complesso, dove il panorama dell’edilizia è costellato di bonus di vario tipo, risulta ancor più importante conoscere gli attori in campo per costruire un rapporto fiduciario con l’azienda e svolgere in tutta tranquillità i lavori finanziati dai crediti fiscali.

UNO STUDIO DI PROGETTAZIONE A 360°
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Proprio in questo settore si sta distinguendo Archimede Ingegneria. In Archimede Ingegneria l’area dedicata all’architettura si occupa di tutte le verifiche urbanistiche e delle tre fasi progettuali (preliminare, esecutiva e definitiva), attraverso lo studio creativo degli spazi interni ed esterni. Abitazione privata o esercizio commerciale, spazio ricettivo o luogo di lavoro: qualsiasi sia la destinazione d’uso, Archimede Srl fornisce servizi di consulenza immobiliare e perizie tecniche. Un servizio chiavi in mano per costruzione e ristrutturazione di interni. Nello specifico la consulenza immobiliare fornisce informazioni e supporto nella valutazione, acquisto, vendita, locazione e gestione di immobili. La perizia tecnica è un’attività che consiste nella valutazione di un immobile per determinarne il valore o la fattibilità tecnica per un progetto immobiliare. Entrambe le attività sono svolte da professionisti qualificati come agenti immobiliari e periti tecnici, presenti

in maniera talentuosa in Archimede Ingegneria, garantendo un insieme di prestazioni coordinate che segue l’unica tra le direzioni possibili: quella dell’eccellenza.

All’interno di questo gruppo così importante afferiscono tante professionalità, con il privilegio di poter contare sempre su un unico interlocutore. “Ciò che vogliamo rappresentare – fanno sapere a Progetti & Finanza da Archimede Ingegneria - è un nuovo modello operativo nel quale ogni servizio confluisce in un unico percorso organizzato dando tutta la tranquillità e la trasparenza di cui il cliente ha bisogno”. Archimede Ingegneria Srl ha investito nella creazione di gruppi di lavoro che uniscano capacità di coordinamento tecnico del progetto alla integrazione di competenze diverse. In collaborazione con Gargano Esco e Bono Ingegneria, si effettuano lavori di riqualificazione energetica. Maggiori informazioni sono presenti sul sito di riferimento, www.archimedeingegneriasrl.it.

REDAZIONALE A CURA DELL’INSERZIONISTA
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Verso un Futuro Sostenibile

AMBIENTE: Milioni di euro per rigenerare ma quali sono i risultati ottenuti?

L’efficienza energetica degli edifici rappresenta un elemento cruciale nella ricerca di soluzioni sostenibili per contrastare i cambiamenti climatici e ridurre l’impatto ambientale delle attività umane. In un’epoca in cui la consapevolezza ambientale è sempre più diffusa, comprendere e migliorare l’efficienza energetica degli edifici diventa una priorità imperativa. Il settore edilizio è uno dei principali responsabili dei consumi energetici globali e delle emissioni di gas serra. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, il 36% dei consumi energetici globali e il 39% delle emissioni di CO2 sono attribuibili agli edifici. Questi dati sottolineano l’urgente necessità di adottare misure che riducano l’impatto ambientale degli edifici attraverso l’ottimizzazione del loro consumo energetico. L’efficienza energetica degli edifici si concentra su una serie di strategie volte a ridurre il consumo di energia senza compromettere il comfort e le funzionalità degli spazi. Queste strategie includono l’isolamento termico, l’impiego di tecnologie a basso consumo energetico, l’utilizzo di fonti rinnovabili e la progettazione intelligente degli spazi. Un investimento

L’impatto dell’efficienza energetica degli edifici:
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MARIA PIA ROMANO

nell’efficienza energetica degli edifici si traduce in benefici significativi. Da un lato, riduce le emissioni di gas serra, mitigando gli effetti dei cambiamenti climatici. Dall’altro, promuove l’indipendenza energetica, riducendo la dipendenza da fonti energetiche non rinnovabili e migliorando la sicurezza energetica a livello nazionale.

Inoltre, l’efficienza energetica è un catalizzatore economico. La ristrutturazione e l’aggiornamento degli edifici creano nuove opportunità di lavoro, promuovendo l’innovazione e stimolando la crescita economica. Un settore edilizio orientato all’efficienza energetica può diventare un motore trainante per la transizione verso un’economia verde. Il progresso tecnologico svolge un ruolo cruciale nell’aumentare l’efficienza energetica degli edifici. Dall’adozione di materiali isolanti avanzati alla progettazione di sistemi di riscaldamento e raffreddamento intelligenti basati sull’Internet delle cose (IoT), le nuove tecnologie offrono soluzioni innovative per ridurre i consumi energetici e migliorare le prestazioni degli edifici. Nonostante i progressi, diverse sfide ostacolano la piena realizzazione del potenziale dell’efficienza energetica degli edifici. Que-

ste includono la resistenza al cambiamento da parte di alcuni attori del settore, l’accessibilità finanziaria per le piccole imprese e la necessità di normative più stringenti e incentivi governativi.Le politiche pubbliche svolgono un ruolo determinante nel promuovere l’efficienza energetica degli edifici. Normative rigorose, incentivi fiscali e programmi di sensibilizzazione possono accelerare l’adozione di pratiche sostenibili nel settore edilizio. Inoltre, è essenziale incoraggiare la formazione e l’istruzione per garantire che i professionisti del settore siano adeguatamente preparati ad affrontare le sfide della transizione verso edifici più efficienti dal punto di vista energetico.

L’efficienza energetica degli edifici rappresenta una pietra miliare nella costruzione di un futuro sostenibile. Combattere i cambiamenti climatici e ridurre l’impatto ambientale richiede un impegno collettivo per adottare soluzioni innovative, implementare politiche efficaci e promuovere una cultura orientata alla sostenibilità. Investire nell’efficienza energetica degli edifici non è solo una scelta responsabile, ma anche un passo decisivo verso la creazione di comunità resilienti e ambientalmente consapevoli.

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STIPENDI E OCCUPAZIONE DATI CHE NON RASSICURANO L’ECONOMIA E IL MONDO DEL LAVORO DEL BEL PAESE

Stipendi, Italia al palo: dal 1991 sono cresciuti solo dell’1%

In Italia, il dibattito sui salari è sempre stato al centro dell’attenzione, con numerose discussioni sulle disparità, sulle politiche salariali e sulle sfide economiche. Uno sguardo attento alla crescita dei salari nel paese rivela un quadro interessante, con un tasso di crescita apparentemente modesto nel lungo periodo. Dal 1991 a oggi, i salari in Italia sono cresciuti solo dell’1%, un incremento che solleva interrogativi sulla dinamica economica e sul benessere dei lavoratori nel corso degli anni. Se è vero che nel terzo trimestre 2023 la disoccupazione è calata al 7,6%, mentre sono aumentati gli assunti a tempo determinato (ma solo tra gli over 50), c’è comunque poco da stare allegri: tra il 1991 e il 2022, in-

fatti, i salari reali in Italia sono rimasti sostanzialmente al palo, con una crescita di un misero 1% a fronte del 32,5% in media registrato nell’area Ocse, che conta 38 Paesi membri e non solo europei (vi rientrano anche nazioni come la Colombia e il Costa Rica).

Per comprendere appieno l’andamento dei salari, è essenziale analizzare il contesto storico in cui si sono sviluppati. Negli anni ‘90, l’Italia ha attraversato profonde trasformazioni economiche e sociali. La fine della guerra fredda ha aperto nuove opportunità commerciali, ma ha anche introdotto sfide globali. L’integrazione europea ha portato ad una maggiore interconnessione economica, con implicazioni significative per il mercato del lavoro italiano.

Diversi fattori possono aver contribuito alla modesta crescita dei salari in Italia. Uno di essi è la lenta crescita economica che il paese ha sperimentato in alcuni periodi, con conseguenze dirette sul reddito disponibile per le famiglie. Le crisi finanziarie, in particolare quella del 2008, hanno lasciato un’impronta duratura sull’economia italiana, influenzando negativamente la crescita dei salari.

Le politiche salariali adottate dal governo in diversi periodi sono un altro elemento chiave. Misure come la moderazione salariale, finalizzate a migliorare la competitività delle imprese, potrebbero aver limitato la crescita dei salari per mantenere un ambiente economico favorevole agli investimenti. Tuttavia, ciò solle-

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I numeri

In soldoni, nel terzo trimestre 2023, gli occupati aumentano in termini congiunturali di 65 mila unità (+0,3% sul secondo trimestre 2023), a seguito della crescita dei dipendenti a tempo indeterminato (+75 mila, +0,5%) e degli indipendenti (+10 mila, +0,2%) che ha più che compensato il calo dei dipendenti a termine (-19 mila, -0,6% in tre mesi). Su base tendenziale si registra un aumento di 481mila occupati (+2,1% in un anno), coinvolgendo, ancora una volta, i dipendenti a tempo indeterminato (+3,1%) e gli indipendenti (+1,6%), ma non i dipendenti a termine (-2,3%). Il tasso di occupazione sale

va interrogativi sulla distribuzione equa dei benefici economici tra lavoratori e aziende.

Analizzando i dati settoriali, emergono differenze significative nella crescita dei salari. Settori trainanti come la tecnologia e l’in-

novazione hanno registrato aumenti più consistenti, trainando con sé la media nazionale. Al contrario, settori tradizionali e ad alta intensità di manodopera potrebbero aver sperimentato una crescita più conte-

nuta, contribuendo così all’incremento complessivo del 1%.

La modesta crescita dei salari ha implicazioni dirette sulla qualità della vita dei lavoratori italiani. Il potere d’acquisto limitato potrebbe influenzare le decisioni di spesa delle famiglie, con riflessi sull’economia generale. Inoltre, la disuguaglianza potrebbe accentuarsi, con i lavoratori a basso reddito che potrebbero trovarsi in una posizione particolarmente difficile.

Il contesto attuale e le sfide economiche globali, come la pandemia di COVID-19, pongono ulteriori interrogativi sulla crescita dei salari in Italia. Le politiche economiche adottate per

affrontare le conseguenze della pandemia avranno un impatto significativo sulla stabilità economica e sulla forza lavoro. I dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) svelano un quadro del mercato del lavoro italiano caratterizzato dalla stabilità della disoccupazione al 7,6%. Questo dato, relativo a un periodo recente, evidenzia una situazione che, sebbene non segnali miglioramenti significativi, almeno mostra un consolidamento delle condizioni occupazionali nel paese. Uno degli elementi di rilievo emersi dall’analisi dei dati è l’aumento del numero di occupati tra gli ultra cinquantenni. Questo andamento positivo suggeri- Finanza

&Progetti 29 WWW.PROGETTIEFINANZA.INFO

sce una tendenza al prolungamento della vita lavorativa e una maggiore partecipazione al mercato del lavoro da parte di persone più mature. Tale fenomeno può essere interpretato in diverse chiavi, tra cui un possibile adattamento alle nuove dinamiche socio-economiche che richiedono una forza lavoro esperta e matura. Tuttavia, nonostante questo incoraggiante incremento tra gli ultra cinquantenni, è essenziale analizzare più approfonditamente la composizione dell’occupazione. Potrebbe emergere la necessità di garantire un’adeguata qualità del lavoro, con attenzione alla formazione continua e al mantenimento di condizioni di lavoro dignitose per tutte le fasce d’età.

Va notato che la stabilità della disoccupazione al 7,6% potrebbe riflettere anche sfide strutturali nel mercato del lavoro italiano. È possibile che siano necessarie politiche mirate e interventi specifici per promuovere la creazione di nuovi posti di lavoro, specialmente per i giovani, che spesso affrontano maggiori difficol-

tà nell’accesso al mondo del lavoro. In conclusione, i dati Istat confermano una situazione di relativa stabilità nel mercato del lavoro italiano, con una disoccupazione che si attesta al 7,6%. L’aumento degli occupati tra gli ultra cinquantenni può essere interpretato come un segnale positivo di adattamento alle esigenze del mondo del lavoro contemporaneo, ma è fondamentale monitorare attentamente la qualità dell’occupazione e considerare interventi mirati per affrontare eventuali sfide strutturali. Dal punto di vista geografico, l’aumento del tasso di occupazione è più marcato nel Mezzogiorno (+1,9 punti in un anno) rispetto al Nord e al Centro (+1,0 e +0,9 punti, rispettivamente), così come la diminuzione di quello di inattività (-2,0 punti in confronto a -0,8 nel Nord e -0,3 punti nel Centro); il tasso di disoccupazione, invece, diminuisce soprattutto nel Centro (-0,9 punti rispetto a -0,4 punti nella altre due ripartizioni). Le donne mostrano una crescita del tasso di occupazione di poco superiore rispetto agli uomini

(+1,4 punti contro +1,1 punti) e una diminuzione più intensa di quello di disoccupazione (-0,7 punti rispetto a -0,3 punti gli uomini); simile il calo del tasso di inattività (-1,1 punti le donne e -1,0 punti gli uomini). Tra gli stranieri è di poco superiore la crescita del tasso di occupazione (+1,5 punti rispetto +1,3 punti gli italiani) ed è anche più intensa la diminuzione di quello di inattività (-1,5 e -1,0 punti, rispettivamente); il tasso di disoccupazione presenta un calo di intensità simile (-0,3 punti gli stranieri e -0,4 punti gli italiani).

In conclusione, l’analisi della crescita dei salari in Italia dal 1991 a oggi rivela un quadro complesso e multifattoriale. Affrontare le sfide attuali richiederà un approccio olistico che tenga conto dei cambiamenti strutturali, delle politiche economiche e delle dinamiche settoriali. Solo così sarà possibile creare un ambiente in cui la crescita dei salari possa essere sostenibile nel lungo termine, garantendo nel contempo il benessere economico e sociale dei cittadini italiani.

A cura di

Il General Contractor ed il bonus 110%

Con due recenti risposte l’Agenzia delle Entrate ha chiarito l’applicabilità del superbonus 110% nel caso di affidamento dei lavori ad un contraente generale. Trattasi della Risposta a interpello n. 254 del 15 aprile 2021 e della Risposta a interpello n. 261 del 19 aprile 2021. In modo pressocché uniforme in ambedue le risposte viene evidenziato che nel caso di appalto completo – dalla progettazione preliminare alla consegna del realizzato – ad un unico soggetto dell’intervento assistito da superbonus 110, il contribuente che affida l’appalto potrà accedere al Superbonus ed esercitare l’opzione per lo sconto in fattura in relazione ai costi che l’impresa, in qualità di “contraente generale”, gli fatturerà per la realizzazione dei singoli interventi oggetto di agevolazione, ivi compresi quelli relativi ai servizi professionali necessari per lo svolgimento dei lavori e per l’effettuazione delle pratiche amministrative e fiscali inerenti l’agevolazione (visto di conformità e asseverazione). L’agenzia individua il contratto in un mandato senza rappresentanza. Sono invece escluse dalla agevolazione le spese di mero coordinamento pagate al general contractor in analogia con quelle dell’amministratore di condominio per lo svolgimento degli adempimenti dei condomini connessi all’esecuzione dei lavori e all’accesso al Superbonus (Circolare n. 30/2020).

A) Interpello n. 254. Il caso di un privato che affida i lavori a contraente generale

Nella Risposta n. 254 l’istante è un contribuente che riferisce di volere realizzare interventi su un edificio unifamiliare dotato di impianto autonomo idrico, di scarico, di riscaldamento, di adduzione del gas ed elettrico ed avente accesso autonomo direttamente da strada pubblica.

Il Contribuente precisava che l’immobile oggetto di intervento era un edificio unifamiliare dotato di impianto autonomo idrico, di scarico, di riscaldamento, di adduzione del gas ed elettrico ed avente accesso autonomo direttamente da strada pubblica. Tale edificio è costituito da una unità immobiliare con destinazione d’uso residenziale (categoria A/4) e una unità immobiliare con destinazione magazzino (categoria C/2).

Su tale edificio egli voleva realizzare i seguenti interventi che avrebbero permesso il salto di due classi energetiche:

• isolamento termico a cappotto delle superfici disperdenti opache per una superficie maggiore del 25% e precisamente isolamento delle pareti verticali disperdenti e del tetto;

• installazione di impianto fotovoltaico e batteria di accumulo;

• sostituzione degli infissi.

Rappresentava di aver dato in appalto tutti gli interventi a un unico soggetto che agiva come contraente generale che risultava così incaricato sia del servizio di esecuzione degli interventi edili (fornitura e posa in opera) sia dei vari servizi di progettazione dell’opera. Il contribuente nell’interpello precisa che:

• le opere sarebbero state fatturate dal fornitore unico che agisce

come contraente generale al raggiungimento di 3 stati di avanzamento lavori corrispondenti al 30%, 60% e 100% delle lavorazioni;

• la progettazione sarebbe stata eseguita e fatturata dal predetto fornitore unico alla consegna ed approvazione dei documenti progettuali;

• i servizi di coordinamento in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell’opera di cui all’articolo 92 del decreto legislativo 81 del 2008, la redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.), la direzione dei lavori e la contabilità dell’opera, l’asseverazione sul rispetto dei requisiti tecnici e la corrispondente congruità delle spese sostenute di cui all’articolo 119 comma 13 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, il visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta di cui al medesimo articolo 119, l’esecuzione del servizio di responsabile dei lavori, sarebbero stati eseguiti da professionisti incaricati dall’Istante, secondo le modalità pattuite con ogni singolo professionista.

Si specifica che i professionisti incaricati emetteranno fattura al fornitore unico secondo i tempi definiti nei rispettivi accordi che possono prevedere pagamenti a stato avanzamento lavori oppure al termine dei lavori. Il contribuente istante chiarisce di aver dato mandato senza rappresentanza al fornitore unico che agisce come contraente generale il quale per pagare le fatture ai professionisti con addebito del relativo importo a suo carico, a sua volta, in virtù del predetto mandato, potrà pagare ai soggetti coinvolti le fatture relative ai servizi professionali e, successivamente, potrà fatturare all’Istante il medesimo importo, senza alcun ricarico, applicando lo sconto in fattura ed indicando esplicitamente in fattura la dicitura “ compenso per servizi professionali svolti dal professionista” in maniera ben distinta dall’importo fatturato per i lavori. Tutto ciò premesso chiede se possa ricevere da un unico contraente generale:

1. sia i servizi di progettazione e realizzazione delle opere con successivo accesso all’opzione dello sconto in fattura,

2. sia gli ulteriori servizi connessi alla realizzazione dei prospettati lavori senza pagamento di sovrapprezzo, accedendo per questi ultimi allo sconto in fattura, in quanto costi detraibili ai fini del Superbonus. Va sottolineato come nella complessa procedura di ottenimento del bonus il committente incarichi direttamente dei professionisti che svolgeranno le pratiche amministrative e fiscali attinenti l’agevolazione nonché tutti i servizi professionali necessari per lo svolgimento dei lavori. Detti tecnici saranno tutti remunerati dal contraente generale. Quest’ultimo, secondo l’ipotesi del contribuente, opererebbe nei confronti dei professionisti quale mandatario senza rappresentanza. In tale veste il contraente generale riceve le fatture dei vari professionisti e li remunera direttamente per poi esporre nelle proprie fatture al committente i costi dei servizi professionali. Al committente attraverso

SuperBonus 110%
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il meccanismo dello sconto in fattura a fronte della cessione del credito fiscale pervengono così delle fatture “a zero” comprensive dei lavori e dei servizi professionali accessori.

B) Interpello n. 261. Una ESCO come contraente generale (General Contractor).

Nella risposta all’interpello n. 261 l’Agenzia delle Entrate conferma quanto sopra detto in merito al caso di Superbonus 110%.

In questo caso però l’istante è una ESCO ossia Energy Service Company che realizzerà in qualità di General Contractor presso vari clienti, privati cittadini o condomini, interventi di riqualificazione energetica finalizzati alla fruizione delle detrazioni di cui all’articolo 119 e seguenti del decreto-legge del 19 maggio 2020, n. 34, convertito con la legge 17 luglio 2020, n. 77 ovvero il Superbonus 110%.

L’interpellante opererà presso i propri clienti in qualità di contraente generale, (cd. General contractor), offrendo con sconto in fattura agli stessi sia il servizio di fornitura e posa in opera degli interventi di riqualificazione energetica, sia il servizio di progettazione dell’opera. Tale servizio di progettazione è svolto da professionisti abilitati che talvolta hanno un rapporto di dipendenza con l’interpellante e talvolta sono collaboratori o società terze.

L’interpellante, inoltre, intende proporre ai propri clienti anche l’esecuzione di tutti i servizi professionali associati all’opera stessa e necessari per l’ottenimento delle detrazioni fiscali di cui al Superbonus di seguito elencati:

• coordinamento in materia di sicurezza e di salute durante la realizzazione dell’opera di cui all’articolo 92 del decreto legislativo n. 81 del 2008;

• redazione dell’Attestato di Prestazione Energetica;

• direzione dei lavori e contabilità dell’opera;

• asseverazione sul rispetto dei requisiti tecnici e corrispondente congruità delle spese sostenute di cui all’articolo 119, comma 13 del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 (di seguito, decreto Rilancio);

• visto di conformità dei dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione d’imposta di cui all’articolo 119, comma 11 del decreto Rilancio;

• esecuzione del servizio di responsabile dei lavori, come descritto dall’articolo 92 del decreto legislativo n. 81 del 2008.

Va sottolineato come in questo caso sia la società esecutrice a proporre al cliente i propri professionisti essendo la Esco dotata di una struttura tecnica interna, ma potendo eventualmente la stessa avvalersi anche di servizi professionali di terzi. Ciò che rileva è che i servizi professionali offerti siano funzionali – leggasi necessari – al compimento delle opere edili che rientrano nel beneficio fiscale denominato “Superbonus 110%”.

L’Agenzia delle Entrate nelle due risposte ai rispettivi interpelli è molto chiara. Nel primo caso l’istante è un privato, nel secondo è una società di servizi energetici integrati (progettazione, impiantisca, finanziamenti ed altro) ma le conclusioni della Agenzia sono le stesse.

Nella risposta n. 254 si ritiene che l’Istante soggetto privato potrà accedere al Superbonus ed esercitare l’opzione per lo sconto in fattura: • in relazione ai costi che l’impresa, in qualità di “ contraente generale”, gli fatturerà per la realizzazione di interventi specifici oggetto di agevolazione, inclusi quelli relativi ai servizi professionali necessari per lo svolgimento dei lavori e per l’effettuazione delle pratiche amministrative e fiscali inerenti l’agevolazione (visto di conformità e asseverazioni);

• in particolare, essendo necessario, ai fini del Superbonus e dell’esercizio dell’opzione, che siano documentate le spese sostenute e rimaste effettivamente a carico del committente/beneficiario dell’agevolazione, nella fattura emessa dal “ contraente generale” per riaddebitare all’Istante le spese relative ai servizi professionali, o in altra idonea documentazione, deve essere descritto in maniera puntuale il servizio ed indicato il soggetto che lo ha reso. Appare chiaro che il riconoscimento dello sconto in fattura da parte del fornitore unico anche per servizi professionali necessari per lo svolgimento dei lavori e per l’effettuazione delle pratiche amministrative e fiscali inerenti l’agevolazione è consentito, a condizione che gli “effetti complessivi” siano i medesimi di quelli configurabili nell’ipotesi in cui i professionisti che rendono i servizi in questione avessero effettuato direttamente lo sconto in fattura al committente, beneficiario dell’agevolazione

Infatti, nella stessa risposta all’interpello n. 261 l’Agenzia chiarisce che in merito alle prestazioni degli altri professionisti «si determina il medesimo fenomeno che caratterizza l’affidamento in subappalto della realizzazione degli interventi, seppur senza la previsione di alcun margine attribuito a GC in relazione alle prestazioni professionali».

Poiché l’Agenzia, con la Circolare n. 30/E del 2020, rimane ferma sul principio che sono agevolabili tutte le spese caratterizzate da un’immediata correlazione con gli interventi che danno diritto alla detrazione - specificando che tra le predette spese non rientrano i compensi riconosciuti all’amministratore per lo svolgimento degli adempimenti dei condomini connessi all’esecuzione dei lavori e all’accesso al Superbonus - da ciò desume anche l’esclusione dall’agevolazione dell’eventuale corrispettivo corrisposto al contraente generale per l’attività di mero coordinamento svolta e per lo sconto in fattura applicato, trattandosi, anche in questo caso, di costi non “direttamente” imputabili alla realizzazione dell’intervento.

Seguendo tale logica rimangono però inesplorati alcuni aspetti:

1) il caso in cui il contraente generale offra lui stesso il servizio tecnico facendo sì che il committente incarichi i tecnici interni alla propria struttura. In tal caso non si comprende la ratio di una descrizione “aggravata” in fattura dei servizi professionali con indicazione nominativa dei tecnici;

2) il caso in cui il contraente generale ottenga dai propri fornitori di servizi professionali a prezzi più vantaggiosi – magari grazie a dei preventivi contratti quadro a prezzi più contenuti e comunque ribassati - che il committente finale da solo non otterrebbe. In tal caso non si comprende perché il cliente finale debba beneficiare di tale sconto attraverso il meccanismo individuato dall’Agenzia di mero ribaltamento dei costi dei professionisti terzi. Sono sconti di cui normalmente si avvale solo il grande operatore che assicura però al professionista un flusso di incarichi costante.

Lo sconto sui servizi professionali frutto di economie di scala è ben distante dal compenso per “mero coordinamento” indicato dall’Agenzia come attività non meritevole di agevolazione.

Essendo la questione connotata da caratteri di novità, su detto aspetto non rimane che attendere un miglior approfondimento da parte dell’Agenzia delle Entrate.

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A cura dell’Avv.

Info e contatti:

Gare di progettazione, no al doppio avvalimento

Consiglio di Stato: il progettista incaricato dal concorrente non può utilizzare i requisiti e le competenze di un altro tecnico

Il concorrente che, per partecipare ad una gara d’appalto, si avvale della collaborazione di un progettista esterno, deve scegliere un tecnico dotato delle competenze e dei requisiti richiesti dal bando. Il progettista incaricato, infatti, non può a sua volta stipulare un contratto di avvalimento con un altro progettista.

È questa la conclusione cui è giunto il Consiglio di Stato con la sentenza 13/2020. Progettazione e avvalimento, il caso I giudici si sono pronunciati su un contenzioso avvenuto quando era in vigore il vecchio Codice Appalti, ma per giungere ad una conclusione hanno utilizzato come bussola il nuovo Codice dei Contratti Pubblici (D.lgs 50/2016). Il nuovo Codice Appalti vieta l’avvalimento a cascata, opzione considerata inaccettabile anche da una buona parte della giurisprudenza precedente.

Nel caso in esame, un raggruppamento temporaneo di imprese si era aggiudicato una gara per la realizzazione di una centrale alimentata a biomasse per il teleriscaldamento dell’abitato. L’impresa esclusa aveva presentato ricorso, soste-

nendo che il raggruppamento aggiudicatario, per lo svolgimento delle attività di progettazione, si fosse avvalso di un’altra impresa e di un progettista privi dei requisiti richiesti dal bando.

L’aggiudicatario, al contrario, sosteneva che il progettista da lui incaricato avesse stipulato un regolare contratto di avvalimento e che le richieste dell’impresa esclusa dovessero essere respinte. Progettazione, perché non può esserci doppio avvalimento

I giudici hanno osservato che il vecchio Codice Appalti prevedeva, per i contratti che hanno per oggetto anche la progettazione, l’obbligo, per gli operatori economici privi dei dovuti requisiti, di avvalersi di progettisti qualificati.

A detta dei giudici, il progettista incaricato non rientra tra i soggetti che possono utilizzare l’avvalimento. Il progettista incaricato deve essere considerato un prestatore d’opera professionale distinto dalla struttura societaria che formula l’offerta e stipula il contratto con la Stazione Appaltante.

Del resto, ha osservato il CdS, “non ha

molto senso indicare un professionista sprovvisto dei requisiti, dato il carattere normalmente fiduciario del rapporto tra il committente e il professionista stesso”. I giudici hanno sottolineato che, già prima dell’entrata in vigore del nuovo Codice Appalti, buona parte della giurisprudenza riteneva illegittimo l’avvalimento a cascata. Il nuovo Codice Appalti ha sancito in modo chiaro questo divieto e ha vietato in particolare l’avvalimento per “il possesso della qualificazione dell’esperienza tecnica e professionale necessarie per eseguire le prestazioni da affidare”.

Sono invece consentiti l’avvalimento plurimo e l’avvalimento frazionato. Nel primo caso il concorrente si avvale di più di un soggetto, nel secondo caso si avvale di un solo soggetto, con la particolarità che ognuno di essi da solo non possiede il requisito o i requisiti di partecipazione ed è solo cumulando i propri con quello dell’altro che viene raggiunta la soglia richiesta.

Sulla base di queste considerazioni, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell’impresa esclusa.

parere legale
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A cura di Tommaso Mazziotti

Amministratore

La trasformazione digitale nell’impresa 4.0: segnali di rilancio per l’economia italiana

Ogni impresa sta vivendo la sua quarta rivoluzione industriale e sta affrontando gli effetti prodotti dalla cosiddetta ‘digital transformation’. La vera sfida imprenditoriale risiede nel possedere un nuovo atteggiamento mentale, nuove competenze, nuove risposte. Il Piano Nazionale italiano dell’Industria 4.0 o ‘Impresa 4.0’ si è rivelato fondamentale per accogliere e interpretare al meglio il paradigma dell’Industry 4.0, favorendo dunque un progressivo processo di trasformazione digitale in tutti i settori economici nazionali. Siamo di fronte ad una avanzata dell’innovazione che sta stravolgendo gli atteggiamenti e le dinamiche di tutti gli attori del mercato e che impone loro di adottare nuove procedure operative. E allora, quali dinamiche e procedure operative dovrebbero adottare le imprese per essere sempre più competitive sul mercato per adeguarsi ai cambiamenti che lo stesso produce? Ho voluto approfondire questo argomento nel mio libro ‘Impresa 4.0’ (in vendita su Amazon ndr), che considero utile per comprende nel dettaglio le tematiche fondamentali e imprescindibili per la sopravvivenza e la crescita della realtà imprenditoriale nazionale nell’era dell’Impresa 4.0.

All’interno del libro potrai scoprire:

- quale mindset deve adottare l’imprenditore in questo nuovo scenario di rivoluzione digitale per favorire un progressivo processo di trasformazione aziendale;

- quali sono le componenti chiave dell’Industria 4.0 e come acquisire dati in tempo reale interagendo con la tecnologia CPS cyber-physical-system (Internet of Things, cloud computing, cognitive computing, big data, intelligenza artificale, cyber security, learning machine, ecc.);

- come elaborare una Digital Strategy efficace e ottenere valore dall’immensa mole di dati raccolti mediante l’applicazione dei big five (mobile, cloud computing, big data, social media, Internet of Things);

- quali sono gli strumenti di web marketing aziendale che un’azienda deve sviluppare, la loro importanza strategica e le potenzialità che offrono nell’importante processo di lead generation.

Intanto arrivano segnali di forte recupero dell’economia nazionale, un po’ in tutti i comparti, lo rende noto Assolombarda attraverso un comunicato stampa sul tema. Tra aprile e giugno nel manifatturiero sono aumentati, infatti, sia la produzione (+9,3% rispetto ai livelli medi del 2019, periodo pre-Covid) sia l’export (+6,6% rispetto al corrispondente periodo del 2019) e nei mesi estivi sono ripartiti i servizi. Per quanto riguarda il PIL regionale, sono attesi un rimbalzo del +5,4% nel 2021 e un recupero dei livelli pre-Covid anticipato alla fine del 2022. Dai dati riferiti ad agosto, tuttavia, emergono segnali di rallentamento della crescita dell’industria nel Nord Ovest e in Lombardia, su cui pesano le tensioni di alcune materie prime e l’attenuazione della domanda di alcuni settori. Si ridimensiona, infatti, in modo contenuto il clima di fiducia del manifatturiero, dei servizi e dei consumatori e gli indici, anche se non più su livelli record, rimangono vicini ai massimi storici dei mesi precedenti. Sono questi alcuni dei dati evi-

denziati nel booklet economia a cura del Centro Studi di Assolombarda, pubblicato su Genio & Impresa (Genioeimpresa.it), il web magazine dell’Associazione. Guardando nel dettaglio i numeri, la produzione manifatturiera lombarda accelera del +9,3%, meglio sia rispetto al totale nazionale (+4,2% Italia nel secondo trimestre 2021 sul 2019) sia rispetto ai benchmark europei (+3,1% Cataluña, -3,7% Baden-Württemberg). Un’accelerazione che coinvolge tutte le imprese, ma in particolar modo quelle di maggiori dimensioni (+14,1% la produzione nel secondo trimestre 2021 rispetto alla media 2019), seguono le medie imprese (+10,8%) e più distanziate le piccole (+4,9%). Nel secondo trimestre del 2021 torna a crescere rispetto al pre-Covid l’export lombardo del +6,6%, al di sopra dello stesso periodo del 2019 e in linea con il totale nazionale (+6,5%). Se tuttavia si considerano i primi sei mesi dell’anno, il dato complessivo delle esportazioni lombarde è limitato ad un +3% rispetto al 2019, risentendo di un recupero tra gennaio e marzo più lento che in molti dei benchmark: +4,1% Italia nel totale del primo semestre, +6,6% Emilia-Romagna, +5,0% Veneto, +6,1% Baden-Württemberg e +5,9% Cataluña. Per quanto riguarda i settori elettronica (+23,5% l’export a gennaio-giugno 2021 rispetto al 2019), l’alimentare (+12,3%), gli apparecchi elettrici (+9,9%) e la chimica (+8,0%) totalizzano risultati superiori al periodo pre-Covid. Dopo una crescita sostenuta nel primo trimestre 2021 con un complessivo +5,9% nel semestre, la farmaceutica, nel secondo trimestre 2021 segna una riduzione. Grazie alla sostenuta performance nel secondo trimestre, si portano sopra ai livelli 2019 anche i metalli (+7,6% nel primo semestre 2021) e la gomma plastica (+5,0%). Nonostante il miglioramento tra aprile e giugno, resta ancora terreno da recuperare per l’automotive (-6,4%), la moda (-7,0%), la meccanica (-2,1%), altro manifatturiero con mobili e design (-1,9%) e legno (-3,2%). Peggiora ulteriormente, invece, il comparto dei prodotti petroliferi, con perdite nel primo semestre 2021 pari a -17,2% rispetto al 2019. Pur attestandosi su livelli storicamente molto elevati, la fiducia delle imprese, in particolare nel manifatturiero nel Nord Ovest, scende da 114,9 in luglio a 113,1 in agosto e nei servizi da 116,7 a 115,7. Una situazione analoga anche nelle maggiori economie europee tranne in Germania dove l’industria tocca un nuovo record. Anche tra i consumatori la fiducia cede ad agosto rispetto al mese precedente come effetto, soprattutto, del deterioramento delle componenti relative al clima personale e al clima futuro, più limitatamente alla situazione corrente. Dopo i cali del 2020, nel secondo trimestre 2021 torna ad aumentare il numero degli occupati con un incremento su base annua di +64mila unità secondo le stime provvisorie dell’Istat. Cresce di 97mila unità rispetto allo scorso anno, la disoccupazione, ma si contraggono, per la prima volta dall’inizio della Pandemia, gli inattivi (-176mila). Un dato che si trasferisce in disoccupazione ma in parte anche in nuova occupazione. Rispetto ai benchmark europei, il tasso di disoccupazione sale sensibilmente in Lombardia (al 6,0% nel 2° trimestre 2021 dal 4,1% del 2020), mentre scende in Cataluña (al 12,3% dal 12,8%), Bayern (al 3,6% dal 3,8%) e Baden-Württemberg (al 4,0% dal 4,2%).

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