Magazine P&F Giugno 2018

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IL MAGAZINE DEDICATO AI BANDI E ALLE INIZIATIVE IN PROJECT FINANCING

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Linee guida n. 4 - Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rile­vanza comunitaria ............................................................ > PAG. 9

La redazione del PEF: necessarie precisione e completezza ai fini della partecipazione al bando e per il rilascio dell’asseverazione ....................................................................PAG. 12

Autorizzazione paesaggistica semplificata da Edilportale una guida gratuita ............................................................ > PAG. 15

Pubblicazione mensile in formato digitale sul sito www.project-financing.it

www.project-financing.it

Editore Pay Click Srl

N. 5 GIUGNO

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Il Magazine di Project-Financing.it Anno I◦Giugno 2018◦N. 5

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Sommario magazine

EDITORIALE Il project-financing - Un’innovativa modalità di realizzazione e gestione delle opere pubbliche, ma è importante sapersi districare tra le innumerevoli norme in materia

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Realizzazione editoriale e pubblicità Pay Click Srl Viale degli Artigiani, 9 71121 – Foggia (FG) Pec: payclicksrl@pec.net P. Iva: 04167300716

Breve analisi sulla sentenza TAR Piemonte, Sez. I, 17.5.2018, n. 622

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Scicolone, OICE: "Sulla pubblicità dei bandi sui quotidiani l’importante è che non sia chi vince la gara a pagarla perché è onere della P.A."

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Linee guida n. 4 - Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici

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Sito web www.project-financing.it

Piano economico-finanziario - La redazione del PEF: necessarie precisione e completezza ai fini della partecipazione al bando e per il rilascio dell’asseverazione

Direttore Responsabile Maria Rosaria De Leonardis

Progetto grafico Mediaweb Graphic www.soluzionimediaweb.it Testata giornalistica registrata al Tribunale di Foggia n. 3 del 22/03/2018

................................................ E’ vietata la riproduzione anche parziale dei testi e materiale fotografico

Autorizzazione paesaggistica semplificata da Edilportale una guida gratuita - Come orientarsi tra i 31 interventi esenti da autorizzazione e i 42 di modesta entità che possono seguire l'iter semplificato

Bandi Appuntamenti I risultati dell’Osservatorio CornerJob sul mercato del lavoro per il secondo trimestre 2018 e le previsioni per il terzo

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Editoriale

Il project-financing

Un’innovativa modalità di realizzazione e gestione delle opere pubbliche, ma è importante sapersi districare tra le innumerevoli norme in materia Il project financing o finanza di progetto rappresenta sempre di più in Italia un’innovativa modalità di programmazione, realizzazione e gestione delle opere pubbliche la cui peculiarità risiede nell’utilizzo di risorse non pubbliche attraverso l’individuazione di partners privati sin dalla fase di programmazione dell’infrastruttura. I dati del Rapporto 2017 sul Partenariato Pubblico Privato (“PPP”) in Italia, realizzato da Cresme Europa Servizi attraverso l’Osservatorio Nazionale del Partenariato Pubblico-Privato, confermano che il PPP si è ritagliato una quota importante e stabile del mercato dei lavori pubblici e dei servizi. I dati annuali relativi al periodo 2012-2016 sono oscillanti, ma mostrano il 2016 quale anno record con 3.187 bandi di PPP per un valore complessivo di 13,318 miliardi di Euro. Il Rapporto sul PPP evidenzia, tuttavia, che resta ancora molto alta la “mortalità” di queste iniziative. Da uno studio del Cresme-DIPE del 2015 emergeva che soltanto una operazione su quattro messa a gara arrivava alla fase di avvio della gestione. Sussistono, infatti, varie criticità che frenano lo sviluppo del settore. Il Rapporto ne segnala cinque: 1) tempi troppo lunghi e incerti per giungere all’affidamento del contratto di PPP, al c.d. financial closing e all’inizio della fase di realizzazione; 2) forte criticità tecnica nella formulazione delle proposte e dei bandi gara, nella realizzazione dei progetti e nella gestione dei rapporti tra pubblico e privato; 3) difficoltà a trovare un giusto equilibrio tra rischi privati e garanzie pubbliche; 4) rischio politico-amministrativo troppo elevato che comporta frequenti cambiamenti dei progetti; 5) prevalenza nelle imprese di una cultura imprenditoriale tradizionale, maggiormente finalizzata alla costruzione e meno attenta alla gestione. Si è parlato, in passato, di un’ “onda montante” del fenomeno del PPP, ma resta forte la 4

necessità di consolidamento e affinamento dei meccanismi, delle procedure e dei comportamenti che dovranno orientare in modo nuovo la realizzazione di opere pubbliche o di pubblica utilità e la gestione dei servizi connessi. Al fine di agevolare il ricorso ai contratti di PPP, le istituzioni pubbliche e private hanno progressivamente messo a disposizione degli operatori del settore, alcuni strumenti di ausilio come: bozze di contratti tipo; linee guida per il Monitoraggio delle operazioni; modelli per la gestione dei rischi; linee guida per la redazione di Piani Economico-Finanziari, ecc.. Ma quello che è più importante è sapersi districare tra le innumerevoli norme in materia, un avvicendamento normativo che nel tempo ha generato non poche difficoltà interpretative sull’effettiva portata di operazioni finanziarie così complesse nel campo degli appalti pubblici, dalle quali appare evidente che il rapporto sottostante all’esecuzione dell’opera pubblica nella finanza di progetto non è bilaterale tra committente ed appaltatore ma trilatero ad essi dovendosi aggiungere anche il soggetto privato finanziatore. In assenza di risorse pubbliche la remunerazione per l’appaltatore e per il finanziatore verrà ricavata dai proventi derivanti dalla gestione dell’opera e dal flusso di cassa che il progetto è idoneo a generare per il rimborso del prestito dei capitali privati. Da ultimo, con l’entrata in vigore delle Direttive del 2014 e, quindi, del nuovo codice degli appalti con il d.lgs. n. 50/2016, il quadro normativo è stato ulteriormente raffinato e modificato. Ci auguriamo sempre che questo canale informativo possa rivelarsi un mezzo utile per l’interpretazione delle norme del settore.


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Il parere legale

Breve analisi sulla sentenza TAR Piemonte, Sez. I, 17.5.2018, n. 622 Sufficiente una stima dei potenziali utenti o è necessario indicare il valore stimato del fatturato totale generato dal concessionario? A cura dell’avvocato Paolo Caputo Nel caso deciso dalla pronuncia in rassegna il TAR sabaudo analizza la valenza del valore stimato della concessione all’interno dei bandi di gara e gli effetti del dato sulla formulazione delle offerte da parte dei concorrenti. Prima di esaminare il pensiero del giudice amministrativo è utile soffermarci per un momento sul concetto di valore stimato della concessione il quale, a norma dell’art. 167 del D. Lgs. n. 50/2016: a) è costituito dal fatturato totale del concessionario generato per tutta la durata del contratto (in termini di corrispettivo per i servizi o lavori oggetto della concessione), al netto dell’IVA, stimato dall’amministrazione aggiudicatrice; b) è calcolato al momento della pubblicazione del bando di gara o di avvio della procedura di affidamento. Tornando alla decisione del TAR, va detto che il bando di gara in contesa non riportava l’indicazione del valore stimato della concessione e per tale ragione, secondo il percorso ermeneutico seguito dal giudice, si sarebbe posto in violazione della norma sopra richiamata (l’art. 167 del D. Lgs. n. 50/2016) che invece imporrebbe anche per le concessioni, l’inserimento nel bando di gara del fatturato della concessione. La più recente giurisprudenza amministrativa – prosegue il TAR – avrebbe ulteriormente avvalorato l’essenzialità e l’obbligatorietà dell’indicazione nel bando di gara del valore della concessione, in quanto dato utile a “garantire al partecipante alla procedura la possibilità di formulare la propria offerta cognita causa, ovvero nella più completa conoscenza dei dati economici del servizio da svolgere (Tar Toscana sez. II – sentenza 1° febbraio 2017 n. 173; Cons. Stato, sez. V, sentenza 20 febbraio 2017 n. 748; sez. III, 18 ottobre 2016, n. 4343)”. Senza considerare che la norma in questione costituisce sostanziale recepimento, nell’ordinamento italiano, dell’art. 8 della direttiva del Parlamento e del Consiglio 26 febbraio 2014, n. 2014/23/UE, senza alcuna previsione (ed in questo è una significativa differenza con la direttiva comunitaria) di soglie minime di applicabilità o di una qualche esenzione riservata alle concessioni di minore valore economico. Sulla scorta di tali considerazioni il TAR ha quindi ritenuto di annullare l’intera procedura di gara escludendo, tra l’altro, che l’indicazione del valore stimato della concessione possa essere surrogata dalla stima del numero dei possibili utenti. L’art. 167 del D. Lgs. n. 50/2016, conclude il giudice, opera infatti un preciso riferimento a un valore della concessione stimato in termini monetari (secondo i precisi criteri di cui al quarto comma della disposizione) ed appare pertanto del tutto insufficiente l’utilizzazione di altri criteri di valutazione che, per di più, come nel caso di specie, non possono strutturalmente individuare quale sia il numero concreto di utenti interessati ad utilizzare il servizio e per quale volume di prestazioni. Per info e contatti: studiopaolocaputo@libero.it 5


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Scicolone, OICE:

Sulla pubblicità dei bandi sui quotidiani l’importante è che non sia chi vince la gara a pagarla perché è onere della P.A. con l’ultimo decreto del MIT, debbano ricadere sugli aggiudicatari delle gare e per giunta, perentoriamente, entro 60 giorni dall’aggiudicazione della gara. Non si capisce perché tale onere debba essere richiesto agli operatori economici che versano le tasse per il funzionamento della macchina pubblica.”

Per l’OICE non è assolutamente condivisibile la ratio della scelta del legislatore: “E’ incomprensibile il motivo – soltanto in Italia – per cui questa spesa, che deve essere a carico di chi bandisce la gara, come ogni altro onere di preparazione della gara, deve poi essere ignominiosamente rimborsata dall’aggiudicatario.

Sulle polemiche di questi ultimi giorni, che hanno visto contrapposti la Federazione degli editori e il Sottosegretario all’editoria Sen. Vito Crimi, in merito alla polemica sull’obbligo di pubblicazione dei bandi sui giornali, interviene l’OICE, l’Associazione delle società di ingegneria e di architettura aderente a Confindustria, che riunisce poco meno di 400 società con oltre 17.000 addetti e un fatturato di 2,4 miliardi di euro, che già più volte aveva segnalato al legislatore la questione. Per Gabriele Scicolone, Presidente dell’OICE, la questione va posta in termini diversi: “Non è tanto se sia o meno opportuno l’obbligo di pubblicazione dei bandi sui giornali ad indignare da anni l’OICE, quanto il fatto che le spese di pubblicazione, anche

in cui la stazione appaltante ammette anche un pagamento per stati di avanzamento dei lavori, ma si tratta di eccezioni.” L’Associazione delle società di ingegneria e architettura evidenzia poi un altro aspetto: “Occorre infine considerare – conclude Scicolone – che spesso, e specialmente per i bandi più piccoli, l’onere del rimborso è di qualche punto percentuale dell’appalto, ossia quasi – di questi tempi – pari all’utile di impresa di chi ha vinto la gara. Come a dire: chi vince la gara, deve riversare il proprio utile a coprire delle spese della stazione appaltante ed anche in anticipo rispetto a quando maturerà tale utile! Se non è vessazione questa! In definitiva la questione non dovrebbe essere se sia giusto pubblicare i bandi sui giornali, quanto il perché debba essere il vincitore dell’appalto a sostenerne l’onere del costo”.

Tra l’altro, almeno nel settore dei servizi di ingegneria e architettura, entro Comunicato Stampa OICE, 9 luglio 2018 60 giorni dall’aggiudicazione di una gara l’aggiudicatario, spessissimo, non ha neanche iniziato le attività e quindi la fatturazione. Il risultato è che il progettista si trova a pagare “a sbalzo” dei soldi per la sola ragione di aver vinto una gara, senza avere incassato – come si diceva una volta – una lira! Abbiamo qualche caso

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Linee guida n. 4 - Procedure per l’affidamento dei contratti pubblici di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria, indagini di mercato e formazione e gestione degli elenchi di operatori economici Linee Guida n. 4 aggiornate al Decreto Legislativo 19 aprile 2017, n. 56 con delibera del Consiglio n. 206 del 1 marzo 2018 (faq aggiornate il 3 luglio 2018)

1.

Con riguardo al punto 5.2.6, lettera k), punto delle Linee guida n. 4, la regola per cui le offerte con identico ribasso vanno considerate, ai fini della soglia di anomalia, come un’unica offerta si applica a tutte le offerte, o solo a quelle comprese nelle ali? La regola del trattamento unitario delle offerte con identico ribasso, secondo la prevalente giurisprudenza (Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato n. 5 del 19 settembre 2017), si applica alle offerte poste a cavallo o all’interno delle ali. La regola stabilita al punto 5.2.6, lettera k) delle Linee guida si applica, come letteralmente previsto nella disposizione in questione, soltanto laddove sia sorteggiato uno dei metodi cui alle lettere a), b), e) dell’articolo 97, comma 2 del Codice dei contratti pubblici, che prevedono il taglio delle ali e, in armonia con il predetto orientamento giurisprudenziale, limitatamente alle offerte con identico ribasso che si collocano a cavallo o all’interno delle ali. In tutte le restanti ipotesi (metodo di cui alle lettere c) o d) dell’articolo 97, comma 2 del Codice dei contratti pubblici ovvero offerte residue a seguito del taglio delle ali), le offerte con identico ribasso vanno mantenute distinte ai fini della soglia di anomalia.

2.

Con riguardo alle stazioni appaltanti che, a fronte di una soggettività giuridica unitaria, sono dotate di articolazioni organizzative autonome, l’applicazione del principio di rotazione va applicata in termini assoluti, ossia tenendo conto di tutte le procedure avviate complessivamente dalla stazione appaltante, oppure considerando esclusivamente gli affidamenti gestiti dalla singola articolazione organizzativa? L’applicazione del principio di rotazione nelle stazioni appaltanti dotate di una pluralità di articolazioni organizzative deve tendenzialmente essere applicata i n modo unitario, avendo cioè a riguardo gli affidamenti complessivamente attivati e da attivare nell’ambito della stazione appaltante. Tale impostazione si rivela, oltre che rispettosa di quanto previsto dall’articolo 36 del Codice dei contratti pubblici, che non distingue in relazione alla presenza di articolazioni interne, più aderente all’impronta centralizzante di cui all’articolo 37, ed efficace presidio nei confronti del divieto di artificioso frazionamento delle commesse, ex art.51, primo comma del Codice dei contratti pubblici. È ragionevole derogare a tale regola nel caso in cui la stazione appaltante (es. Ministero, ente pubblico nazionale) presenti, in ragione della complessità organizzativa, articolazioni, stabilmente collocate per l’amministrazione di determinate porzioni territoriali (ad esempio, Direzione regionale/centrale) ovvero per la gestione di una peculiare attività, strategica per l’ente, dotate di autonomia in base all’ordinamento interno nella gestione degli affidamenti sotto soglia (ad esempio nel caso in cui l’articolazione abbia attivato autonomi elenchi per la selezione degli operatori economici). In tali casi, salvo diversa previsione dell’ordinamento interno, la rotazione può essere applicata considerando esclusivamente gli affidamenti gestiti dalla singola articolazione organizzativa. Resta ferma, comunque, la necessità per la stazione appaltante di rispettare, in ogni sua articolazione, i vigenti obblighi di centralizzazione degli acquisti, stabiliti e richiamati dall’articolo 37 del Codice dei contratti pubblici, nonché di adottare, anche nelle more dell’introduzione 9


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del sistema di qualificazione in esito all’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri previsto dall’articolo 38, comma 2 del Codice dei contratti pubblici, modelli organizzativi complessivamente improntati al rispetto dei principi di efficienza, efficacia ed economicità, evitando duplicazioni di funzioni e perseguendo l’obiettivo del miglioramento dei servizi e, ove possibile, il risparmio di spesa e dei costi di gestione attraverso le economie di scala. A tal fine le stazioni appaltanti dovrebbero valutare l’opportunità di condividere al proprio interno sistemi informatizzati che consentano di conoscere gli affidamenti effettuati dalle singole articolazioni organizzative.

3.

Con riguardo agli affidamenti diretti, nei casi di cui all’articolo 36, comma 2, lettera a del Codice dei contratti pubblici, si rivolgono alcuni quesiti in merito all’utilizzo del documento di gara unico europeo (DGUE) nella dichiarazione relativa al possesso dei requisiti generali e speciali da parte dell’operatore economico affidatario: 1. a far data dal 18 aprile 2018 per gli acquisti fino a 5.000 euro è necessario comunque il ricorso al DGUE, o è possibile utilizzare l’autocertificazione ordinaria, come consentito dalle Linee guida Anac n.4? 2. anche negli acquisti di modesto importo è doverosa l’acquisizione del DGUE ovvero dell’autocertificazione ordinaria? 3. il DGUE deve necessariamente riportare gli estremi del CIG ovvero può essere utilizzato per più procedure di affidamento, e in tal caso per quale lasso temporale? 4. qual è la validità temporale dell’autocertificazione ordinaria? Dal 18 aprile 2018, ai sensi dell’articolo 85, comma 4 del Codice dei contratti pubblici, il DGUE deve essere utilizzato esclusivamente in formato elettronico, e non più cartaceo, come indicato anche nel comunicato del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti pubblicato il 30 marzo 2018. In caso di affidamento diretto per importo fino a 5.000 euro, secondo quanto previsto dal paragrafo 4.2.2 delle Linee guida Anac n. 4, recanti la disciplina degli affidamenti sotto soglia, le stazioni possono acquisire, indifferentemente, il DGUE oppure un’autocertificazione ordinaria, nelle forme del decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445. Per gli affidamenti diretti di importo fino a 20.000 euro, ai sensi del par. 4.2.3 delle citate Linee guida, è necessario acquisire il DGUE. L’obbligo di acquisire il DGUE, ovvero l’autocertificazione ordinaria, si applica a tutti gli affidamenti sopra considerati, a prescindere da una soglia minima di spesa. Ai sensi dell’articolo 85, comma 4 del Codice dei contratti pubblici, il DGUE può essere riutilizzato per successive procedure di affidamento, a condizione che gli operatori economici confermino la perdurante validità delle precedenti attestazioni. In tale dichiarazione l’operatore economico include l’indicazione del nuovo CIG, se disponibile (v. par. 5 delle Linee guida sulla tracciabilità dei flussi finanziari, di cui alla delibera n.556 del 31 maggio 2017), per la diversa procedura alla quale intende partecipare. Analoga operazione potrà essere adottata in caso di utilizzo dell’autocertificazione ordinaria.

4.

Nei casi previsti dall’articolo 103, comma 11, primo periodo del Codice dei contratti pubblici, allorché la stazione appaltante opti per esonerare l’affidatario dall’obbligo di presentare la garanzia definitiva, è necessario prevedere un miglioramento del prezzo di aggiudicazione? La miglioria del prezzo di aggiudicazione è necessaria, in applicazione di quanto stabilito dall’articolo 103, comma 11, secondo periodo del Codice dei contratti pubblici. Le stazioni appaltanti determinano tale miglioria sentito l’affidatario e tenendo conto del valore del contratto, del presumibile margine d’utile e del costo che l’affidatario sosterrebbe per l’acquisizione della garanzia definitiva, allo scopo di soddisfare la reciproca esigenza delle parti al contenimento sostenibile dei costi. Le motivazioni circa l’esercizio di tale opzione sono formalizzate dalla stazione appaltante in apposito documento, da allegare agli atti del procedimento.

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Piano economico-finanziario

La redazione del PEF:

necessarie precisione e completezza ai fini della partecipazione al bando e per il rilascio dell’asseverazione A cura del dott. Tommaso Mazziotti Direttore Generale Cred.it Spa Il Nuovo Codice degli Appalti (Legge 27/2017) ha dato nuovo vigore al concetto di Equilibrio Economico Finanziario indicando il PEF come insieme di convenienza economica e sostenibilità finanziaria, l’ANAC di seguito ha pubblicato una nuova Linea Guida in cui ha dettagliato gli Indicatori che si richiedono quando si parla di Convenienza Economica e di Sostenibilità Finanziaria. Per capire bene come redigere un Piano Economico Finanziario è fondamentale innanzitutto definire quelli che sono i Prospetti standard in cui si manifestano tutti i movimenti di cassa e contabili che vanno a determinare il valore dei vari VAN, TIR, DSCR, LLCR. Questi Prospetti sono: - Prospetto di Indicatori: ove si identificano

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le basi di calcolo che vanno a determinare ciascun indicatore (VAN, TIR, DSCR, LLCR) - Prospetto di Fonti Impieghi: ove si analizzano la copertura delle esigenze del Progetto. Da quali fonti sono state coperte queste esigenze? Con quale proporzione? Quando? - Prospetto di Cash Flow: ove si analizzano i principali movimenti di cassa del progetto - Prospetto di Conto Economico: ove si analizzano i principali movimenti contabili del progetto - Prospetto di Stato Patrimoniale: ove si analizzano i valori residuali e i movimenti progressivi di Attivo e Passivo contabili. Questi prospetti sono i prospetti Standard che devono sempre accompagnare la determinazione di VAN, TIR, DSCR e LLCR perché senza di questi il valore degli indici non hanno alcuna validità. È fondamentale d’altra parte tenere ben separati e ordinati questi Prospetti perché ciascuno di questi ci fornisce dei precisi messaggi. Accanto a questi Prospetti occorre sempre definire un Summary Report, ossia un Prospetto di riassunto che definisce: • I dati Principali del Progetto • l’Equilibrio Economico e Finanziario • Gli indici di Redditività • Gli Indici di Bancabilità Infine, oltre ai Prospetti Standard

generali appena menzionati, occorre nella maggior parte dei Progetti fare delle riflessioni più precise su altri prospetti di minore uso ma altrettanto importanti: - l’IVA; - il Capitale Circolante; - le Manutenzioni Straordinarie e i Reinvestimenti; - l’immobilizzato Non Ammortizzato a fine Progetto. Per avere un PEF veramente completo è necessario spingersi fino alle radici del Progetto, vale a dire le ipotesi economiche e macro-economiche e finanziarie che sono state fatte. A questo proposito è bene innanzitutto tenere separate le ipotesi economiche da quelle macro-economiche e finanziarie in quanto le prime sono specifiche per ciascun centro di attività del Progetto (le cosiddette Business Unit) mentre le seconde riguardano il Progetto nel suo complesso. Fare l'Analisi delle Business Unit significa fare davvero l'Analisi Economica del Progetto Le Ipotesi economiche devono contemplare per ciascuna Business Unit: - Le date del periodo dei lavori - Le date del periodo di operatività - Il tipo di Attività. Possiamo avere BU in Gestione oppure in Locazione oppure in Cessione


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- La destinazione finale - Ciascuna voce di Investimento con la definizione delle sue specificità. Specificità che non sono solo il mero valore generale manche la modellazione temporale, se è previsto un contributo annesso, l’IVA, la politica di ammortamento, se vi sono associate delle manutenzioni straordinarie successive e la relativa politica di accantonamento, utilizzo e ammortamento. Occorre infine valutare anche la specifica analisi di rischio per ciascuna voce.

rischio per ciascuna voce. - Fondi e Imposte Locali se previste Le ipotesi finanziarie e macro-economiche devono contemplare: - Tutte le variabili relative a ciascuna fonte del Progetto, in primis Equity, Debito e Finanziamento Soci. NB: Se ci sono più linee di Equity, Debito e Finanziamento Soci occorre valutarle separatamente una per una.

- Ciascuna voce di Costo, Ricavo con la definizione delle sue specifi-

- Per il Debito occorre valutare la Politica di Tiraggio, Rimborso, Oneri, DSRA

- Nello specifico per l’Equity occorre valutare la Politica di Tiraggio e Dividendi

- Per il Finanziamento Soci occorre valutare la Politica di Tiraggio, Rimborso e Oneri - L’eventuale Contributo Pubblico se c’è e in quale momento è previsto - Linee Finanziarie per particolari esigenze (es. Prestito IVA o Prestito Capitale Circolante) che devono essere valutate con eguale dettaglio - Inflazione, specificatamente per Ricavi e Costi se prevista cità. Specificità che non sono solo il mero valore generale ma anche la modellazione temporale degli importi (nel caso di voci stagionali anche il dettaglio mensile), l’IVA e i giorni di pagamento previsti. Occorre infine valutare anche la specifica analisi di

- IRES, IRAP e IVA con le relative modellazioni temporali per definire i cambiamenti normativi all’aliquota indicata

IVA mediante Compensazione Verticale, Orizzontale e Rimborso - I parametri che hanno determinato il Costo dell’Equity che a sua volta ha un impatto determinante su VAN Equity e, mediante il WACC, su VAN di Progetto Occorre infine valutare il Progetto al massimo delle sue capacità di Autofinanziamento. Solo in questo modo si può comprendere appieno se siamo in presenza di un’Opera Calda o Fredda e quanto possa risparmiare sulle fonti di finanziamento. Tutto questo in breve determina una valutazione completa del Progetto. Non sarà dunque possibile eliminare dal Progetto anche soltanto una di queste variabili in quanto i risultati cambierebbero, i VAN i TIR cambierebbero e i valori potrebbero modificarsi. L’analisi di equilibrio economico e finanziario, redditività e bancabilità riporterebbe un progetto che non ha più nulla a che vedere con il progetto originario. Ricordiamo che la redazione di un PEF preciso e completo è essenziale per la partecipazione al bando di gara e prima ancora ai fini del rilascio dell’asseverazione e della dichiarazione di preliminare coinvolgimento. Per info e contatti: t.mazziotti@creditspa.it

- La Politica di estinzione del Credito

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Autorizzazione paesaggistica semplificata da Edilportale una guida gratuita

Come orientarsi tra i 31 interventi esenti da autorizzazione e i 42 di modesta entità che possono seguire l'iter semplificato

E’ in vigore da più di un anno il Regolamento sull’autorizzazione paesaggistica semplificata (DPR 31/2017) che definisce gli interventi per cui l’autorizzazione paesaggistica non è richiesta e i casi in cui è sufficiente un procedimento semplificato. Questo mese Edilportale ha realizzato una Guida nella quale sintetizza le principali novità della norma e le procedure da seguire in caso di interventi esenti da autorizzazione o sottoposti ad autorizzazione paesaggistica semplificata. SCARICA LA GUIDA DI EDILPORTALE ALL’AUTORIZZAZIONE PAESAGGISTICA SEMPLIFICATA I punti analizzati nella guida: - La Normativa nazionale sul paesaggio - Il nuovo regolamento sull’autorizzazione paesaggistica - Interventi non soggetti ad autorizzazione paesaggistica - Interventi soggetti ad autorizzazione paesaggistica Autorizzazione paesaggistica semplificata: cosa prevede il

DPR Il DPR 31/2017, in vigore dal 6 aprile 2017, elenca gli interventi non soggetti ad alcuna autorizzazione paesaggistica e quelli di lieve entità sottoposti ad autorizzazione paesaggistica semplificata che sono interessati da un iter procedurale veloce e snello grazie ai modelli unificati per la presentazione delle istanze. Nell’Allegato A vengono definiti i piccoli interventi che, anche se realizzati su beni vincolati, sono esenti da autorizzazione paesaggistica. Tra questi ci sono, ad esempio, i lavori per il consolidamento statico e il miglioramento della prestazione energetica che non comportano modifiche sostanziali, ma anche le opere indispensabili per il superamento delle barriere architettoniche. Nell’Allegato B sono elencati, invece, gli interventi considerati ad impatto lieve, che usufruiscono di una procedura semplificata. Si tratta, ad esempio, di interventi antisismici e di mi-

glioramento energetico che comportano innovazioni nelle caratteristiche morfologiche dell’edificio, ma anche della realizzazione di tettoie e porticati. Oltre agli interventi di lieve entità indicati nell'Allegato B, sono assoggettate a procedimento semplificato le istanze di rinnovo di autorizzazioni paesaggistiche scadute da non più di un anno e relative ad interventi in tutto o in parte non eseguiti, a condizione che il progetto risulti conforme a quanto in precedenza autorizzato. Qualora con l'istanza di rinnovo siano chieste anche variazioni progettuali che comportino interventi di non lieve entità, si applica il procedimento autorizzatorio ordinario. L'istanza di autorizzazione paesaggistica relativa agli interventi di lieve entità deve essere compilata, anche in modalità telematica, secondo il modello semplificato dell'Allegato C e deve essere corredata da una relazione paesaggistica semplificata, redatta da un tecnico abilitato, secondo l'Allegato D. 15


Bandi COMUNE DI SAN GIMIGNANO

RISANAMENTO E DELLA VALORIZZAZIONE DEL COMPLESSO IMMOBILIARE «SAN DOMENICO» OG1, OG11, Progettazione Civile, ambientale e territorio, geologia, geotec- CIG: 184A120442777O18G nica, Progettazione Edile, Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, CUP: Sicurezza SCADENZA: 31/07/2018 APERTURA BUSTE: 02/08/2018 IMPORTO: € 59.005.106,45 BASE ASTA:

COMUNE DI BEREGUARDO

CONCESSIONE PER AMPLIAMENTO DEL CIMITERO COMUNALE DI BEREGUARDO OG1, Progettazione Edile, SERVIZI DI CONCESSIONE PUBBLICA - LICENZE - CIG: 7539372697 AUTORIZZAZIONI, 45215400 CUP: G43J18000020005 SCADENZA: 28/07/2018 APERTURA BUSTE: IMPORTO: € 668.455,26 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa BASE ASTA: € 455.260,00

COMUNE DI MOGLIANO VENETO

PROGETTAZIONE, REALIZZAZIONE E GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE SITUATI SUL TERRITORIO DEL COMUNE DI MOGLIANO VENETO, INTEGRATA DELLA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, ADEGUAMENTO NORMATIVO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO Prevalente OG10 - Settori assimilabili Progettazione Elettrica, Progettazione CIG: 7551650AB6 Energetica, 45316110, 50232100 CUP: E69J18000180005 SCADENZA: 03/08/2018 APERTURA BUSTE: IMPORTO: € 2.742.974,47 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa BASE ASTA: € 2.717.977,02

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COMUNE DI TRABIA

AFFIDAMENTO DELLA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DI UN INTERVENTO DI EFFICIENTAMENTO ED ADEGUAMENTO NORMATIVO DEGLI IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE STRADALE CON L'INTRODUZIONE DEI SERVIZI DI SMART CITY, NONCHÉ LA GESTIONE, LA MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DELL'IMPIANTO, IVI COMPRESA LA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, Sicurezza e protezione, CIG: 7530793EF7 50232100, 50232110, 65310000, 71323100, 71323200 CUP: 93G17000220007 Scadenza: 20/07/2018 Apertura buste: 01/08/2018 Importo € 1.713.187,54 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa Base asta: € 1.499.568,76

COMUNE DI BASCAPE'

AFFIDAMENTO DELLA CONCESSIONE AVENTE AD OGGETTO IL SERVIZIO DI GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA, COMPRENSIVO DI FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA E REALIZZAZIONE DI ADEGUAMENTO NORMATIVO ED EFFICIENTAMENTO ENERGETICO OG10, Progettazione Elettrica, SERVIZI DI CONCESSIONE PUBBLICA - LI- CIG: 18TF17402171W18M CENZE - AUTORIZZAZIONI, SERVIZI GAS - ELETTRICITÀ CUP: Scadenza: 01/09/2018 Apertura buste: Importo: € 575.066,00 Base asta:

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA UNIONE DEI COMUNI MEDIA VALLE DEL SERCHIO

MANUTENZIONE, MIGLIORAMENTO E GESTIONE DELL'IMPIANTO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE RICADENTE NEL TERRITORIO DEL COMUNE DI BORGO A MOZZANO OG10, Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, 45232200

CIG: 7539946047

Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

CUP: J29F18000170005 Scadenza: 28/07/2018 Apertura buste: 30/07/2018 Importo: € 1.704.000,00 Base asta:

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COMUNE DI CASTELL'ALFERO

CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DEGLI IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE, LA RELATIVA FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA E L'ESECUZIONE DI LAVORI DI RIQUALIFICA DEGLI IMPIANTI CON CONVERSIONE A LED DI TUTTI I CENTRI LUMINOSI IN PROJECT FINANCING AI SENSI DELL'ART. 183 DEL D.LGS 50 DEL 18 APRILE 2016 Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, SERVIZI DI CONCESSIONE CIG: 18SF17070271W18M PUBBLICA -LICENZE - AUTORIZZAZIONI, SERVIZI GAS - ELETTRICITÀ CUP: Scadenza 15/09/2018 Apertura buste: Importo: Base asta:

COMUNE DI VILLA CORTESE

AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE, TRAMITE FINANZA DI PROGETTO, DEL SERVIZIO DI GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE OG10, Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, 50232100

CIG: 7515473C81 CUP: SCADENZA: 30/07/2018 APERTURA BUSTE: 23/08/2018 IMPORTO: € 2.160.000,00 BASE ASTA:

CENTRALE DI COMMITTENZA - COMUNE DI SPOLETO

SERVIZIO DI GESTIONE DEL CENTRO SPORTIVO DI SPOLETO ATTUALMENTE DENOMINATO «CIRCOLO TENNIS» SITO IN VIALE CAPPUCCINI, COMPRENSIVO DELLA PROGETTAZIONE, RISTRUTTURAZIONE ED ADEGUAMENTO TECNICO FUNZIONALE DELLO STESSO OG1, Progettazione Edile, SERVIZI DI CONCESSIONE PUBBLICA - LICENZE - CIG: 751303509E AUTORIZZAZIONI, SERVIZI RICREATIVI, CULTURALI E SPORTIVI, 92610000 CUP: SCADENZA: 02/08/2018 APERTURA BUSTE: IMPORTO: € 11.206.500,00 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa BASE ASTA:

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COMUNE DI TRIESTE

PROGETTAZIONE, COSTRUZIONE E GESTIONE DI UN NUOVO CENTRO CONGRESSI A TRIESTE Progettazione Civile, ambientale e territorio, geologia, geotecnica, Proget- CIG: 75394284CE tazione Edile,Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, Servizi di CUP: architettura, 45212000 Scadenza: 24/07/2018 Apertura buste: 25/07/2018 Importo € 64.399.420,00 Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

Base asta: € 106.000,00

UNIONE TERRITORIALE INTERCOMUNALE DELLE VALLI E DELLE DOLOMITI FRIULANE

REALIZZAZIONE IN CONCESSIONE DI LAVORI PER L'INNOVAZIONE TECNOLOGICA, L'OTTIMIZZAZIONE ENERGETICA, LA RIQUALIFICAZIONE FUNZIONALE, L'ADEGUAMENTO NORMATIVO NONCHE' LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA DEL COMUNE DI VAJONT Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica, 50232000, 65300000, CIG: 7523712B8B 71323200 CUP: E68F18000080005 Scadenza: 26/07/2018 Apertura buste: Importo Aggiudicazione con offerta economicamente più vantaggiosa

Base asta: € 851.000,00

CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA STRIANO - S.G.V. COMUNE DI STRIANO

AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DELLA GESTIONE, LA MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA, NONCHE' DELLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA E REALIZZAZIONE DEGLI INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO CON ADEGUAMENTO NORMATIVO, DEGLI IMPIANTI DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE DEL COMUNE DI STRIANO, MEDIANTE PROPOSTA DI PROJECT FINANCING, AI SENSI DELL' ART. 183, COMMA 15 DEL D.LGS. 50/2016 Progettazione Elettrica, Progettazione Energetica

CIG: 18IF11015371W18M CUP: Scadenza: 01/08/2018 Apertura buste: Importo Base asta:

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Appuntamenti

Appuntamenti Gli affidamenti diretti e le procedure sotto-soglia dopo l’aggiornamento delle Linee Guida Anac n° 4 Corso on line a cura di Alessandro Massari Avvocato specializzato nella contrattualistica pubblica. Autore di monografie e pubblicazioni. Direttore della Rivista "Appalti&Contratti". Il corso di taglio operativo, illustra le modalità di affidamento dei contratti sotto-soglia alla luce delle Linee guida ANAC n. 4, recentemente aggiornate al Decreto correttivo, nelle quali si sono fornite, tra l'altro, importanti indicazioni sull'applicazione del principio di rotazione degli affidamenti e degli inviti, e delle verifiche dei requisiti negli affidamenti diretti. Vengono approfondite le procedure e gli atti necessari per gli affidamenti infra 40.000 euro, gli accorgimenti per garantire il pieno rispetto dei principi, insieme alle procedure negoziate con consultazione di più operatori economici (indagini di mercato, elenchi aperti, confronto competitivo). Segreteria Organizzativa Formazione Maggioli Tel 0541/628840 • Fax 0541/628768 - formazione@maggioli.it - www.formazione.maggioli.it

QUATTRO ESEMPI COMPLETI DI CERTIFICAZIONE ENERGETICA ESEMPIO PRATICO: STESURA DI UN APE PER UN APPARTAMENTO, UN UFFICIO, UN NEGOZIO E UN CONDOMINIO • Ente organizzatore LOGICAL SOFT SRL • Sede Hotel Villa Altieri - Via Appia Nuova, 1 - Albano (RM). • Periodo 10/07/2018 - 10/07/2018 • Durata 14.00-17.30 • Scadenza 09/07/2018

L'incontro si rivolge a tutti i professionisti coinvolti nelle attività di certificazione, progettazione, riqualificazione e gestione degli edifici con particolare attenzione al risparmio energetico. I nuovi decreti attuativi della Legge 90 e l'entrata in vigore delle nuove norme tecniche hanno rivoluzionato la certificazione energetica. TERMOLOG consente di valutare la prestazione energetica dell'edificio in conformità ai nuovi decreti e di eseguire il calcolo degli indici di fabbisogno e di prestazione energetica per riscaldamento, acqua calda sanitaria, ventilazione, raffrescamento, illuminazione e trasporto secondo le norme UNI TS 11300 - 2016. Durante l'incontro svolgeremo con i software TERMOTAB e TERMOLOG quattro esempi pratici di certificazione energetica degli edifici, dal rilievo dei dati in sito, passando per l'input con metodo grafico o numerico, fino al calcolo e alla stampa del certificato.

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Appuntamenti

La fase di esecuzione e le modifiche e varianti ai contratti Corso audio video online a cura dell'Avv. Alessandro Massari • On-line - Durata 1.30 Docente: Alessandro Massari Evento in fase di acquisizione delle iscrizioni /Iscrizioni Aperte Iscriviti subito e vai al carrello Sede: On-line Link per l’iscrizione: https://formazione.maggioli.it/checkout/cart/

Il corso, di taglio operativo, focalizza l’analisi sulla gestione della fase esecutiva degli appalti pubblici. In particolare saranno approfondite le problematiche più avvertite dagli operatori, ovvero le modifiche e varianti che possono essere autorizzate ai contratti in corso di esecuzione (prestazioni supplementari, varianti in corso d’opera, quinto d’obbligo, proroga tecnica, ecc.), evidenziando gli adempimenti e le criticità applicative sottese all’art. 106 del Codice e al rapporto con gli affidamenti diretti destinatari • RUP, dirigenti e funzionari addetti di stazioni appaltanti. • Fornitori della P.A. • Liberi professionisti interessati alla materia.

Seminario Privacy: le procedure indispensabili L’entrata in vigore del GDPR del 25 maggio 2018 ha comportato importanti novità per gli addetti ai settori. Come affrontare queste innovazioni? Quali sono le procedure che vanno messe in atto quotidianamente per rispettare il regolamento in ogni suo aspetto ed essere conformi alla normativa? L’appuntamento è alle ore 9.00 del 20 settembre 2018 a Roma, presso il prestigioso Hotel Quirinale situato in via Nazionale 7. Il seminario si propone di fornire ai partecipanti le conoscenze e le competenze per l’applicazione del codice della Privacy (D.LGS N. 196/03) e del Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali 2016/679 con specifico riguardo alle problematiche inerenti gli operatori delle aziende di informazioni commerciali, di recupero crediti e investigazioni sul credito; gli Studi legali, i Credit Manager, la parte compliance e dell’Audit management.

COSTRUIRE E RISTRUTTURARE CON LE NUOVE NTC COSA CAMBIA CON LE NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI • Ente organizzatore LOGICAL SOFT SRL • Sede Plaza Hotel Catania - Viale Ruggero di Lauria, 43 - Catania • Periodo 11/07/2018 - 11/07/2018 • Durata 9.00-12.30 • Scadenza 10/07/2018 Le Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 sono il nuovo riferimento per il professionista che esegue il progetto statico e sismico di qualunque struttura ed in ogni comune d'Italia. La sfida più importante sta proprio nell'applicare correttamente i criteri progettuali e di verifica: dalla progettazione in capacità ai dettagli costruttivi, dall'analisi sismica per ciascuno stato limite alla valutazione della sicurezza di edifici esistenti. Applicare correttamente le NTC 2018 nella ristrutturazione dell'esistente aiuta a cogliere le opportunità legate al SismaBonus. Le Norme Tecniche per le Costruzioni 2018 sono una revisione in continuità delle norme che abbiamo utilizzato negli ultimi anni: non ne modificano infatti i principi fondamentali ma introducono alcune novità sui metodi di calcolo e di verifica per applicare con efficacia le indicazioni contenute.

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News

I risultati dell’Osservatorio CornerJob sul mercato del lavoro per il secondo trimestre 2018 e le previsioni per il terzo In fascia Under 30, il 56% degli utenti cerca un’occupazione (con un calo di 14 punti percentuali rispetto al Q1) Secondo quanto rilevato da CornerJob nel Q2 2018, la percentuale dei giovani (sotto i trent’anni) presenti sulla piattaforma alla ricerca di un lavoro si assesta a quota 56% e la maggior parte di essi ha meno di un anno di esperienza. È un deciso cambio di direzione rispetto al trimestre precedente, in cui questa fascia d’età sfiorava il 70%. Un dato positivo quindi che assume ancora più significato se ponderato con la stagionalità. Stiamo parlando infatti di Millennial che si approcciano alla stagione estiva. Già in una recente ricerca abbiamo rilevato che gran parte di essi utilizzerà il periodo tradizionalmente dedicato alle vacanze per arricchire la propria esperienza professionale. Ci aspetteremmo quindi una percentuale superiore o per lo meno pari al trimestre precedente. Questo calo suggerisce invece che gli under 30 stanno riuscendo nel loro progetto. E che il mercato ha ritrovato un chiaro dinamismo. Per quanto riguarda la fascia d’età compresa tra i 31 e i 45 anni in cerca di lavoro non ci sono variazioni sostanziali rispetto al trimestre precedente, assestandosi al 23% del totale (-2% rispetto al Q1). Sale invece considerevolmente la quota degli over 45 che si assesta al 16% del totale (+10% rispetto al Q1). “Questo ultimo dato”, commenta Eva Maggioni, Head of Sales and Strategy di CornerJob, “frena l’ottimismo che abbiamo registrato in area Millennials. Stiamo parlando infatti di persone che non sono più alle prime 22

armi e che sono nella fascia centrale della loro vita professionale. Però, quanto da noi rilevato, solo in parte conferma la tesi dell’aumento del precariato evidenziata su molti fronti negli ultimi giorni, ovvero di una condizione “subita” circa la crescente instabilità delle posizioni professionali. Una quota molto alta (quasi il 44%) di chi cerca un’occupazione è costituita da donne: per molte di esse, la flessibilità (come ad esempio contratti a termine, part time o lavoro occasionale) è una scelta consapevole e dettata dalla necessità di far quadrare il work-life balance. Ma anche sul fronte maschile la cultura del “posto fisso”, trimestre dopo trimestre, si indebolisce, lasciando spazio a progetti professionali più articolati e dinamici. Non è casuale che molti degli utenti della piattaforma che abbiamo interpellato ci abbia rivelato che cambiare lavoro è vissuto come opportunità di crescita. Anche se non si è più ragazzi. E che non pensa di rimanere nella stessa azienda per più di tre-cinque anni”. La Lombardia mantiene la guida del mercato del lavoro, tallonata a vista dal Lazio. Sul fronte delle offerte, il Q2 2018 vede al primo posto La Lombardia che catalizza il 27% del totale (-1% rispetto al Q1), seguita, a distanza di un solo punto, dal Lazio che raccoglie il 26% del totale (con una decisa crescita del 5% versus Q1). Seguono l’Emilia Romagna a quota 10%, il Veneto al 9% e Piemonte e Campania a quota 8%. La Lombardia mantiene il

primato anche sul fronte dei candidati (43% del totale), seguita dal Lazio (32%) e dal Veneto (12%). Ristorazione e turismo i settori più fiorenti Le posizioni in ambito turismo e HoReCa guidano le offerte di lavoro del Q2 2018 catalizzando il 31% del totale (+6% rispetto al Q1). Seguono le offerte nel manifatturiero (a quota 24%) e nel commerciale (13%). Sul fronte delle posizioni più ambite dai candidati troviamo di nuovo al primo posto del podio il settore turismo-HoReCa con il 35% (+10% rispetto al Q1), seguito dal manifatturiero (17%) e dal commerciale (12%).

“Anche se con qualche inversione di tendenza, dovuta piò che altro a fattori stagionali”, puntualizza Maggioni, “nel trimestre appena concluso troviamo conferma di quanto i millennials abbiano sviluppato un mindset diverso rispetto alle generazioni precedenti. Scelgono i settori che sono le colonne portanti del Made in Italy: turismo e manifatturiero. Settori che, forse più di altri, offrono la possibilità di una crescita e di esperienza di ampio respiro non solo dal punto di vista professionale”.


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