Magazine P&F ottobre 2024

Page 1


Sede legale: Piazza IV Novembre, 4 - 20124 Milano | Tel. 02 500 30 957

Direzione commerciale: Corso Umberto I, 201 – 80138 Napoli | Tel. 081 199 66 509

Sede amministrativa: Viale degli Artigiani, 9 - 71121 Foggia | Tel. 0881 063 001

Sede di rappresentanza: Viale G.Cesare, 113/A - 00192 Roma | Tel. Tel. 06 917 14 861

e-mail: info@garganoesco.it www.garganoesco.it

OTTOBRE 2024

IL RUOLO FONDAMENTALE DELLA PROGETTAZIONE NELLE

OPERE FINANZIATE CON IL PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’opportunità straordinaria per il futuro del nostro Paese. Con oltre 200 miliardi di euro destinati alla crescita, all’innovazione e alla transizione ecologica, il PNRR è uno degli strumenti più significativi per rilanciare l’Italia dopo la pandemia, stimolando la digitalizzazione, la sostenibilità e lo sviluppo infrastrutturale. Tuttavia, affinché queste risorse vengano effettivamente trasformate in opere concrete, è essenziale il contributo degli studi di ingegneria, i quali ricoprono un ruolo fondamentale nella progettazione e realizzazione delle infrastrutture previste dal piano. Gli studi di ingegneria sono il cuore pulsante di molte delle iniziative che vengono finanziate dal PNRR. Questi professionisti sono chiamati a mettere in campo le proprie competenze per progettare, pianificare e gestire progetti complessi, che spaziano dalla realizzazione di infrastrutture digitali alla riqualificazione urbana, dalle opere di mobilità sostenibile alla transizione energetica. È proprio attraverso l’ingegneria che le risorse stanziate dal governo possono concretizzarsi in interventi tangibili che vanno a beneficiare la collettività. Uno degli aspetti più rilevanti dell’impegno degli studi di ingegneria nel contesto del PNRR è legato alla capacità di combinare innovazione e sostenibilità, rispondendo alle sfide globali del cambiamento climatico e della digitalizzazione. La progettazione di nuove infrastrutture, ad esempio, non può prescindere da principi di sostenibilità ambientale. L’ingegneria civile, meccanica ed elettrica sono tutte coinvolte in un processo che deve integrare soluzioni ecologiche avanzate, tecnologie a basso impatto ambientale e nuove metodologie di progettazione, come il Building Information Modeling (BIM). Questo approccio consente di ottimizzare i costi e i tempi di realizzazione, favorendo la sostenibilità dei progetti non solo a livello ecologico, ma anche economico.

Inoltre, la transizione digitale, uno dei pilastri del PNRR, si affida in larga parte agli studi di ingegneria. Le opere finanziate dal Piano devono essere pensate in un’ottica di modernizzazione e digitalizzazione delle infrastrutture, che riguardano non solo l’ambito delle comunicazioni e dei trasporti, ma anche quello della gestione delle risorse. Grazie all’adozione di soluzioni smart, gli studi di ingegneria sono in grado di progettare sistemi integrati che permettono di ottimizzare il funzionamento delle infrastrutture e migliorarne la gestione, riducendo i consumi e i costi operativi nel lungo periodo.

Direttore Responsabile

Maria Rosaria De Leonardis

Realizzazione editoriale e pubblicita’

Pay Click Srl Piazza IV novembre, 4 20124 Milano Tel. +39 02 82396397

Pec: payclicksrl@pec.net

P. Iva: 04167300716

Sito web www.progettiefinanza.info

Progetto grafico

Pay Click Srl

Foto: Stock.adobe.it

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Foggia n. 3 del 28/04/2021

E’ vietata la riproduzione anche parziale dei testi e materiale fotografico

Non possiamo sottovalutare, poi, la dimensione sociale dei progetti legati al PNRR. Molte delle opere previste hanno un impatto diretto sulle comunità locali, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e creare nuove opportunità di sviluppo. In questo contesto, gli studi di ingegneria si trovano a dover conciliare le esigenze economiche e tecniche con quelle sociali, cercando soluzioni che possano beneficiare le persone, creando valore e benessere. La progettazione delle scuole del futuro, degli ospedali e delle infrastrutture per la mobilità sostenibile richiede un approccio multidisciplinare, in grado di rispondere alle necessità di una società che sta cambiando rapidamente.

In questo quadro, le sfide non sono poche, e gli studi di ingegneria sono chiamati a gestirle con competenza e professionalità. Il PNRR non è solo una questione di finanziamenti, ma anche di una gestione efficiente delle risorse e di un forte impegno nel portare avanti i progetti nei tempi previsti. La progettazione delle opere deve essere accurata, con un’attenta pianificazione delle fasi di realizzazione e una gestione rigorosa dei costi, in modo da garantire che i fondi vengano utilizzati al meglio e con trasparenza.

Infine, un aspetto da non sottovalutare è il ruolo delle competenze. Per affrontare le sfide che il PNRR presenta, gli studi di ingegneria devono avere al proprio interno figure altamente qualificate, capaci di innovare e di affrontare in modo proattivo le difficoltà che inevitabilmente sorgono nel corso di progetti così ambiziosi. La preparazione delle risorse umane diventa quindi fondamentale, e le imprese di ingegneria devono investire costantemente nella formazione e nell’aggiornamento professionale per rispondere alle crescenti richieste del mercato.

Tommaso Mazziotti

Le conseguenze delle guerre sull’Economia del 2024: Un anno di incertezze e adattamenti

I conflitti in corso in Ucraina e medio oriente e le sfide globali che definiscono l’economia mondiale

Nel 2024, l’economia mondiale è ancora alle prese con gli strascichi delle guerre che, a partire dall’invasione russa dell’Ucraina, hanno avuto effetti devastanti a livello globale, ma anche con altre conflittualità regionali che, seppur meno visibili, non sono meno rilevanti. Mentre i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente continuano a guadagnare l’attenzione internazionale, l’impatto delle guerre sulle economie dei paesi coinvolti e su quelle globali non può essere sottovalutato. Le guerre, infatti, non solo distruggono vite e infrastrutture, ma influenzano pesantemente i mercati globali, le catene di approvvigionamento, le politiche fiscali, e la stabilità finanziaria. Le ripercussioni più evidenti riguardano il settore energetico, il commercio internazionale, la sicurezza alimentare, la finanza e le politiche monetarie. Mentre i conflitti continuano a far aumentare i costi, generando inflazione, destabilizzano il commercio globale, esacerbano le disuguaglianze e creano una pressione senza precedenti sulle politiche fiscali e sociali, l’economia mondiale deve adattarsi a un nuovo contesto geopolitico.

Il conflitto in Ucraina, scoppiato nel 2022, ha avuto un impatto devastante sul mercato energetico globale, principalmente per quanto riguarda il gas naturale e il petrolio. La Russia, un attore chiave nei mercati energetici globali, ha visto le sue esportazioni ridotte drasticamente a causa delle sanzioni imposte dall’Occidente. Questo ha portato a un aumento dei prezzi dell’energia a livello globale, aggravando la già difficile situazione economica post-pandemia e contribuendo all’inflazione. Il rincaro dei costi dell’energia ha avuto effetti collaterali non solo sui consumatori, ma anche sulle imprese, che hanno visto lievitare i costi operativi e ridotto la loro competitività. La situazione ha avuto ripercussioni particolarmente

gravi per i paesi europei, che dipendono in larga misura dal gas russo per il riscaldamento e la produzione industriale. Nel 2024, nonostante un parziale ritorno della produzione energetica russa, il panorama rimane complesso. I paesi europei hanno accelerato la ricerca di fonti alternative di energia, con l’incremento degli investimenti nelle rinnovabili e l’intensificazione della cooperazione con paesi produttori di gas naturali come Qatar e Stati Uniti. Tuttavia, i costi elevati di queste nuove fonti, la difficoltà di infrastrutturare adeguatamente la rete di distribuzione e la lentezza con cui si stanno sviluppando soluzioni alternative rendono il settore energetico un nodo cruciale per la crescita economica del 2024. Le guerre, sia quelle più evidenti come il conflitto in Ucraina che quelle meno centrali come le tensioni in Asia e in Medio Oriente, hanno messo a dura prova le catene di approvvigionamento globali. L’interruzione dei flussi di materie prime, la distruzione delle infrastrutture portuali e il blocco delle vie commerciali sono solo alcuni degli effetti diretti dei conflitti. Questo ha avuto conseguenze significative per l’industria, che ha visto i tempi di produzione aumentare e i costi delle materie prime aumentare. La scarsità di prodotti chiave, come semiconduttori, metalli rari e petrolio, ha rallentato la crescita industriale e ha aumentato il rischio di stagflazione in molte economie.

In particolare, le imprese europee e americane, in parte a causa delle sanzioni imposte alla Russia, hanno dovuto rivedere le loro strategie di approvvigionamento, cercando di diversificare le fonti di materie prime. Questo processo ha sollevato la questione della dipendenza dai mercati esterni, mettendo sotto i riflettori la necessità di rafforzare le filiere produttive interne e promuovere politiche di resilienza.

A lungo termine, il commercio mondiale si sta evolvendo in direzione di una maggiore frammentazione, con i paesi che si orientano verso alleanze strategiche più regionali. Il rischio di una “de-globalizzazione” diventa sempre più tangibile, portando a un mondo più polarizzato, dove le aree di influenza economica non sono più definite dalla logica di mercato globale, ma da alleanze politiche e militari.

Le guerre, in particolare quelle che interessano zone chiave della produzione agricola, come il conflitto in Ucraina, hanno messo in crisi la sicurezza alimentare globale. L’Ucraina è uno dei principali produttori di grano e altri cereali, e l’interruzione delle sue esportazioni ha causato un’impennata dei prezzi alimentari a livello globale. Sebbene alcuni paesi abbiano cercato di diversificare le proprie fonti di approvvigionamento, l’aumento dei prezzi alimentari ha aggravato le disuguaglianze, poiché le famiglie a basso reddito sono le più vulnerabili a questi aumenti.

L’inlazione, causata anche dalla crisi energetica, ha raggiunto livelli preoccupanti in molte regioni, con conseguenze dirette sui bilanci familiari e sul potere d’acquisto. In questo scenario, la crescita economica globale è frenata, con molti paesi che affrontano il dilemma tra stimolare l’economia e combattere l’inflazione. L’alta inflazione ha portato molte banche centrali, tra cui la Federal Reserve e la Banca Centrale Europea, a intraprendere politiche monetarie più restrittive, alzando i tassi d’interesse per cercare di contenere l’inflazione. Tuttavia, questa strategia rischia di rallentare ulteriormente la crescita economica, creando un circolo vizioso difficile da rompere.

Le sfide geopolitiche hanno costretto i governi ad adottare politiche fiscali e monetarie straordinarie per mitigare

le conseguenze negative della guerra. In molte economie avanzate, il debito pubblico è aumentato significativamente a causa degli stimoli fiscali necessari per sostenere le economie colpite dalla pandemia e ora dal conflitto in Ucraina. I programmi di sussidi e il sostegno ai settori industriali più vulnerabili, come quello energetico, hanno aumentato la pressione fiscale e portato i governi a prendere in considerazione riforme fiscali più profonde. Tuttavia, la necessità di ridurre il debito pubblico potrebbe far crescere la tensione sociale, creando difficoltà per i governi che non riusciranno a garantire una crescita economica sufficiente per sostenere i costi della ricostruzione e della transizione energetica.

A livello globale, il sistema monetario ha visto un’accentuata divergenza tra le politiche delle banche centrali. La Federal Reserve degli Stati Uniti e la Banca Centrale Europea hanno seguito politiche monetarie diverse, con la prima che ha privilegiato l’aumento dei tassi per contenere l’inflazione, mentre la seconda ha mantenuto un approccio più morbido per evitare di danneggiare ulteriormente la crescita. Questa divergenza ha rafforzato il dollaro e ha messo sotto pressione le economie emergenti, che hanno visto un aumento del costo del debito e una fuga di capitali.

Le guerre continuano a rappresentare una delle principali incognite per l’economia globale, e le loro ripercussioni si faranno sentire ancora per lungo tempo. Mentre i governi si adattano a un nuovo ordine mondiale, le politiche economiche dovranno essere orientate a garantire resilienza e sostenibilità. Le sfide per il 2024 e oltre riguarderanno la gestione delle catene di approvvigionamento, il contenimento dell’inflazione, e la gestione dei conflitti geopolitici che stanno lentamente ridefinendo la mappa economica mondiale.

Progettazione

Progettiamo una nuova

Lo Studio è organizzato per svolgere in autonomia attività di progettazione strutturale sia nell’ambito dell’edilizia civile che industriale, sia per la creazione di nuove costruzioni che per la ristrutturazione e la rivalutazione di costruzioni esistenti.

Direzione Lavori

La direzione lavori strutturale è attuata attraverso un susseguirsi di verifiche, analisi, sopralluoghi, prove, riunioni, verbalizzazioni e attività che portano alla stesura finale della Relazione a Strutture Ultimate che rappresenta l’atto finale del processo.

Consulenze tecniche

Grazie alla pluriennale esperienza in svariati campi dell’ingegneria, lo Studio Archimede svolge anche una importante attività di analisi di prefattibilità per interventi Superbonus 110%

Con ASSEVERAS trovi il partner giusto per il tuo business

La società pugliese opera in concerto con altri soggetti per supportarti

dalla progettazione alla realizzazione di un business

Ora come non mai è importante avere partner giusti da mettersi a fianco nella gestione degli investimenti e del lavoro. Il repentino cambio delle normative, sopratutto sul piano dei bonus come 110% e similari, non permette più il cittadino e le imprese a gestire la situazione in maniera domestica. Avventurarsi nel ginepraio burocratico significa senza nessuna dubbio rischiare di perdere non solo l’incentivo ma anche l’investimento. Per questo motivo si rafforza sempre di più tra i professionisti del settore l’Asseveras srl. Una realtà consolidata sempre al passo con i tempi e sempre in prima fila nell’individuazione di risposte concrete ai problemi. Una serie di servizi che vanno da: Asseverazione di Business Plan; Asseverazione PEF; Asseverazione Project Financing; Fideiussioni e

cauzioni; Revisione di bilancio; Consulenza del lavoro fino a garantire anche la Consulenza tributaria. Un pacchetto di servizi fondamentale in questo determinato periodo storico. L’Italia sta affrontando, infatti, uno dei momenti più caotici rispetto agli incentivi governativi per il rilancio del Paese. Il termine “caos bonus”, difatti, si riferisce alla situazione in cui si trova attualmente l’Italia riguardo ai vari bonus messi a disposizione dal governo per affrontare le conseguenze economiche della pandemia di COVID-19. Nel corso dell’ultimo anno e mezzo, il governo italiano ha istituito una serie di incentivi fiscali, sussidi e bonus per supportare i cittadini e le imprese in difficoltà. Tra questi ci sono il bonus vacanze, il bonus baby-sitter, il bonus cultura, il bonus 110%, il bonus mam-

ma, il bonus affitto, solo per citarne alcuni. Tuttavia, la gestione di questi bonus ha creato una certa confusione e disorganizzazione, con molti cittadini che hanno riscontrato difficoltà nell’accesso ai fondi e nell’ottenere informazioni chiare sulle procedure per richiederli. Inoltre, la gestione dei bonus è stata a volte caotica, con cambiamenti frequenti alle norme e alle procedure di richiesta, che hanno creato ulteriore confusione. Avere di base Asseveras srl, come partner significa migliorare la gestione dei bonus e semplificare le procedure per accedervi, al fine di garantire che i fondi raggiungano in modo efficiente il progetto seguito. A garantire il massimo della professionalità vi sono i soggetti partner di Asseveras srl che permettono all’azienda di poter garantire solide risposte. Tra

questi vi sono Cred.it Spa, società finanziaria, specializzata nella finanza di progetto, abilitata al rilascio di Dichiarazioni di Preliminare Coinvolgimento e L’Assinetwork Srls è specializzata nel rilascio di cauzioni provvisorie e definitive per partecipazioni a gare d’appalto e fideiussioni per anticipazioni, a favore degli enti pubblici. La vera forza di Asseveras srl quindi è quella di non entrare nel mondo del lavoro come solista ma in formazione “orchestra” per poter realmente dare risposte alle centinaia di richieste e casistiche che in questo momento si stanno palesando anche a causa dei cambiamenti normativi. Se si tiene conto delle percentuali, sono decine di migliaia i progetti respinti per vizi di forma. Un rischio da non correre e che Asseveras ti permette di evitare.

L’adozione di tecnologie avanzate, come il Building Information

Modeling (BIM), ha reso possibile una gestione più efficiente e integrata delle infrastrutture, dal concepimento fino alla manutenzione post-costruzione.

La digitalizzazione nell’ingegneria: strumenti e soluzioni per ottimizzare la progettazione

Nel contesto dell’evoluzione tecnologica che caratterizza il XXI secolo, la digitalizzazione ha assunto un ruolo fondamentale in ogni settore economico, e l’ingegneria non fa eccezione. In particolare, la digitalizzazione sta rivoluzionando la progettazione, la realizzazione e la gestione delle opere pubbliche, rendendo i processi più efficienti, sicuri e sostenibili. Tecnologie come il Building Information Modeling (BIM), la realtà aumentata (AR), la gestione digitale delle infrastrutture e l’Internet of Things (IoT) sono diventate indispensabili per ottimizzare ogni fase dei progetti infrastrutturali, dalla pianificazione alla costruzione, fino alla gestione del ciclo di vita.

Il BIM, in particolare, rappresenta una delle innovazioni più significative in questo ambito. Si tratta di una metodologia che consente di creare un modello digitale tridimensionale dell’opera, in cui vengono integrate tutte le informazioni relative alla progettazione, costruzione e gestione dell’infrastruttura. Il BIM non è solo uno strumento di disegno, ma un vero e proprio processo collaborativo

che coinvolge tutti i professionisti del settore (ingegneri, architetti, imprese di costruzione, amministrazioni pubbliche), con l’obiettivo di migliorare la qualità dei progetti, ridurre i costi, ottimizzare i tempi di realizzazione e facilitare la manutenzione a lungo termine.

Il BIM consente di visualizzare e gestire ogni aspetto di un’opera pubblica in modo integrato. Ogni elemento dell’edificio o infrastruttura (struttura, impianti, materiali) è rappresentato in un modello digitale che permette di analizzare e prevedere il comportamento dell’opera prima che venga realizzata, simulando i vari scenari e le possibili problematiche. Questa visione a 360 gradi consente di ottimizzare la progettazione, identificare potenziali errori e ridurre i costi legati a modifiche in corso d’opera. L’applicazione del BIM nella gestione delle opere pubbliche porta vantaggi anche nelle fasi successive alla costruzione. Una volta che l’opera è completata, il modello BIM può essere utilizzato per la manutenzione e l’ottimizzazione dell’infrastruttura,

monitorando la sua evoluzione nel tempo e prevedendo eventuali interventi di restauro o manutenzione straordinaria. Questo approccio basato su dati in tempo reale consente di ridurre i costi di gestione e prolungare la vita utile delle infrastrutture. La digitalizzazione non si limita al BIM. Altri strumenti avanzati, come la realtà aumentata (AR) e l’Internet of Things (IoT), stanno avendo un impatto significativo sulla progettazione e la gestione delle opere pubbliche. La realtà aumentata, ad esempio, consente di sovrapporre modelli 3D su strutture fisiche esistenti, offrendo agli ingegneri e ai progettisti la possibilità di visualizzare e analizzare in tempo reale gli effetti di modifiche o interventi. Questo strumento si rivela particolarmente utile per la manutenzione delle infrastrutture, poiché consente di intervenire con maggiore precisione, riducendo al minimo i tempi di fermo e i costi associati. L’IoT, invece, permette di monitorare in tempo reale lo stato di salute delle infrastrutture attraverso sensori e dispositivi intelligenti, in grado di ri-

levare anomalie o malfunzionamenti.

Questi dati vengono raccolti, analizzati e utilizzati per prendere decisioni tempestive e mirate, garantendo la sicurezza e l’efficienza delle opere. Ad esempio, nella gestione delle strade e dei ponti, i sensori IoT possono monitorare la presenza di crepe, il carico e il traffico, inviando alert in caso di criticità.

Il contributo di Archimede Ingegneria

Un esempio concreto dell’applicazione della digitalizzazione nel settore delle opere pubbliche è rappresentato da Archimede Ingegneria, un’azienda di Foggia che ha adottato il BIM e altre soluzioni digitali per ottimizzare la progettazione e la gestione di numerosi progetti infrastrutturali. Grazie alla sua esperienza e alla capacità di integrare tecnologie avanzate, Archimede Ingegneria è in grado di garantire una progettazione più accurata, una gestione efficiente dei costi e un miglior controllo dei tempi di realizzazione.

Un caso emblematico riguarda la progettazione e la realizzazione di opere pubbliche complesse, come

ponti, viadotti e edifici ad alta efficienza energetica, dove l’impiego del BIM ha permesso di simulare tutte le fasi di costruzione, analizzare la risposta strutturale e ottimizzare l’uso delle risorse. Inoltre, grazie all’integrazione di tecnologie IoT, Archimede Ingegneria ha sviluppato sistemi di monitoraggio in tempo reale per la manutenzione predittiva, riducendo i costi di gestione e prolungando la vita utile delle opere.

La apacità di Archimede Ingegneria di innovare utilizzando la digitalizzazione ha permesso all’azienda di affrontare le sfide del settore con soluzioni all’avanguardia, rispondendo così alla crescente domanda di efficienza e sostenibilità nella progettazione e gestione delle opere pubbliche. L’adozione della digitalizzazione nel settore delle opere pubbliche porta con sé una serie di benefici tangibili. In primo luogo, migliora la qualità e l’affidabilità dei progetti, riducendo gli errori e aumentando la precisione. In secondo luogo, consente di risparmiare tempo e denaro, ottimizzando

i processi e prevenendo ritardi e costi imprevisti. La digitalizzazione, inoltre, facilita la gestione dei progetti nel lungo periodo, consentendo un monitoraggio costante delle infrastrutture e interventi tempestivi in caso di necessità.

Un altro aspetto importante riguarda la sostenibilità. La digitalizzazione consente di progettare e realizzare infrastrutture più efficienti dal punto di vista energetico, riducendo il consumo di risorse e l’impatto ambientale. Inoltre, l’utilizzo del BIM permette di simulare e ottimizzare il comportamento energetico degli edifici e delle infrastrutture, riducendo il fabbisogno di risorse naturali e migliorando l’efficienza energetica.

Infine, la digitalizzazione favorisce una maggiore trasparenza e collaborazione tra tutti gli attori coinvolti nei progetti. L’uso di piattaforme digitali per la gestione e il monitoraggio dei progetti consente una comunicazione più fluida tra enti pubblici, imprese di costruzione, ingegneri e progettisti, garantendo una gestione più efficiente e condivisa delle risorse.

Sostenibilità e resilienza nelle infrastrutture: la progettazione di opere green per un futuro sostenibile

Le infrastrutture sostenibili puntano a ridurre l’impatto ambientale attraverso soluzioni innovative, come l’utilizzo di materiali ecocompatibili, l’efficienza energetica e la gestione responsabile delle risorse naturali

Nel contesto attuale, dove le problematiche ambientali, i cambiamenti climatici e la crescente urbanizzazione richiedono risposte innovative e urgenti, il settore delle infrastrutture sta vivendo una rivoluzione che punta a un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità. Le opere “green” sono ormai la frontiera della progettazione infrastrutturale, un campo dove la sostenibilità e la resilienza sono diventate priorità assolute. La progettazione di infrastrutture sostenibili non si limita solo alla riduzione dell’impatto ambientale, ma riguarda anche la capacità di adattarsi alle sfide future, garantendo la durabilità delle opere nel tempo, l’efficienza energetica, e la riduzione dei consumi. La sfida, dunque, è quella di conciliare la necessità di nuove infrastrutture con il rispetto per l’ambiente, creando soluzioni che possano durare nel tempo e adattarsi ai cambiamenti. L’urgente necessità di sostenibilità nelle infrastrutture Negli ultimi decenni, la crescita delle città e l’evoluzione delle economie hanno portato alla costruzione di opere infrastrutturali che, pur essendo necessarie per il benessere della società, hanno avuto spesso un impatto negativo sull’ambiente. Il consumo di suolo, le emissioni di CO2 e l’uso di risorse non rinnovabili sono solo alcune delle problematiche legate a molte delle opere infrastrutturali tradizionali. In questo scenario, l’adozione di un modello di sviluppo sostenibile diventa imprescindibile per garantire che le future generazioni possano beneficiare di infrastrutture moderne, ma al tempo stesso in sintonia con l’ambiente.

Le infrastrutture sostenibili puntano a ridurre l’impatto ambientale attraverso soluzioni innovative, come l’utilizzo di materiali ecocompatibili, l’efficienza energetica e la gestione responsabi-

le delle risorse naturali. La sostenibilità, però, non è solo una questione ecologica: è anche economica, poiché un’opera sostenibile è, a lungo termine, più economica da mantenere e più resistente ai cambiamenti climatici. L’obiettivo finale è quello di creare un patrimonio infrastrutturale che possa affrontare le sfide future in modo resiliente, proteggendo non solo l’ambiente ma anche gli investimenti pubblici e privati. Resilienza: un concetto chiave per le infrastrutture del futuro La resilienza, accanto alla sostenibilità, è uno degli aspetti fondamentali nella progettazione delle infrastrutture moderne. La resilienza riguarda la capacità di un’infrastruttura di resistere, adattarsi e recuperare velocemente di fronte a eventi climatici estremi, terremoti o altre emergenze. In un mondo sempre più segnato dal cambiamento climatico, le opere devono essere progettate per fronteggiare eventi imprevisti, come alluvioni, siccità, uragani o ondate di calore, che possono danneggiare gravemente le strutture esistenti e interrompere i servizi pubblici fondamentali.

Un’infrastruttura resiliente non si limita solo ad essere resistente ai disastri naturali, ma è anche progettata per minimizzare gli impatti negativi degli stessi, favorendo una rapida ripresa dell’operatività. Inoltre, la resilienza va di pari passo con la sostenibilità: la capacità di un’opera di durare nel tempo senza compromettere l’ambiente è una delle chiavi per affrontare le sfide future Un esempio di progettazione resiliente sono i sistemi di drenaggio urbano che, in molte città moderne, sono realizzati per far fronte alle piogge intense e all’aumento dei fenomeni climatici estremi. Tali infrastrutture sono progettate per ridurre il rischio di allagamenti, migliorando allo stesso tempo la qualità delle ac-

que e riducendo l’inquinamento. Il ruolo dei materiali ecologici e delle soluzioni innovative L’uso di materiali ecologici è uno degli aspetti chiave nella progettazione di infrastrutture sostenibili. Materiali come il legno, il bambù, la canapa, i mattoni riciclati, ma anche l’adozione di tecniche di prefabbricazione e modularità, permettono di ridurre il consumo di risorse naturali, le emissioni di gas serra e la produzione di rifiuti. Oltre a ciò, la progettazione di edifici e infrastrutture ad alta efficienza energetica è fondamentale per ridurre l’impatto ambientale, con il ricorso a sistemi di isolamento termico avanzato, all’adozione di tecnologie a basso consumo e all’impiego di fonti di energia rinnovabile, come il solare e l’eolico.

Le smart city rappresentano un altro esempio di come le soluzioni innovative possano migliorare la sostenibilità e la resilienza delle infrastrutture. In questo contesto, tecnologie come l’Internet of Things (IoT) e i sistemi di gestione intelligente delle risorse consentono di ottimizzare il consumo di energia, ridurre gli sprechi e monitorare costantemente lo stato di salute delle infrastrutture, migliorando così l’efficienza complessiva del sistema urbano.

Un altro aspetto importante per la sostenibilità delle opere è la gestione delle risorse idriche. In molte aree del mondo, la scarsità d’acqua è un problema crescente, e la progettazione di infrastrutture per la raccolta, il trattamento e il riutilizzo delle acque piovane diventa fondamentale. Sistemi di recupero delle acque piovane, come i serbatoi sotterranei e le aree di accumulo, sono strumenti utili per ottimizzare l’uso di questa risorsa. Sostenibilità e resilienza nelle opere pubbliche italiane: il caso di Ar-

chimede Ingegneria

In Italia, molte realtà stanno rispondendo alla crescente domanda di opere green attraverso soluzioni innovative. Tra queste, Archimede Ingegneria di Foggia si distingue per il suo impegno nella progettazione e realizzazione di opere sostenibili e resilienti. Grazie all’utilizzo di tecnologie avanzate, come il BIM (Building Information Modeling), e a un forte orientamento alla sostenibilità, Archimede Ingegneria ha realizzato numerosi progetti infrastrutturali che rispondono ai criteri di eco-compatibilità e di adattamento ai cambiamenti climatici. Un esempio di successo riguarda la riqualificazione di edifici pubblici, dove l’azienda ha integrato soluzioni di efficienza energetica, come impianti fotovoltaici e sistemi di isolamento termico, migliorando significativamente la sostenibilità delle strutture e riducendo i consumi energetici. L’adozione del BIM, inoltre, ha permesso di ottimizzare ogni fase del progetto, garantendo un monitoraggio costante delle risorse e una gestione efficiente dei tempi e dei costi. In sintesi, la progettazione di opere green per un futuro sostenibile e resiliente è ormai una necessità imprescindibile. Le infrastrutture moderne devono essere pensate per ridurre al minimo l’impatto ambientale, ma anche per adattarsi ai cambiamenti in atto e affrontare le sfide future in modo efficace. La sostenibilità e la resilienza sono ormai parte integrante del processo progettuale, e l’adozione di materiali ecologici, l’efficienza energetica e l’innovazione tecnologica sono gli strumenti che permettono di realizzare queste opere. Aziende come Archimede Ingegneria dimostrano che, attraverso soluzioni innovative e un forte impegno per l’ambiente, è possibile costruire un futuro sostenibile, dove le infrastrutture rispondano in modo adeguato alle esigenze della società senza compromettere il nostro patrimonio naturale.

Il ruolo degli studi di ingegneria nella progettazione e realizzazione di opere complesse con il PNRR

Le opere complesse finanziate dal PNRR richiedono una progettazione integrata che deve considerare molteplici variabili, come l’impatto ambientale, la sostenibilità, l’efficienza energetica, e la capacità di adattarsi alle sfide future.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta una delle più grandi opportunità di investimento e crescita per l’Italia, ma anche una delle sfide più impegnative per il settore delle costruzioni e delle infrastrutture. In questo contesto, il ruolo degli studi di ingegneria è fondamentale, poiché sono chiamati a progettare e realizzare opere complesse che non solo rispondano alle esigenze di modernizzazione del paese, ma che siano anche in linea con gli obiettivi di sostenibilità e resilienza fissati dal piano europeo. Queste opere non riguardano soltanto grandi infrastrutture fisiche, ma anche la digitalizzazione, la transizione energetica e la realizzazione di opere pubbliche che possano garantire l’innovazione per le future generazioni. Il PNRR italiano, con i suoi 191,5 miliardi di euro destinati a vari settori strategici, è una sfida progettuale che coinvolge moltissimi ambiti, dalla sanità alle infrastrutture, dalla transizione ecologica alla digitalizzazione. La progettazione e realizzazione delle opere finanziate dal PNRR non solo richiedono tecniche avanzate, ma anche una gestione integrata delle risorse e dei tempi, un aspetto che pone un forte accento sulla capacità degli studi di ingegneria di rispondere in modo tempestivo e innovativo a queste richieste.

Le opere complesse finanziate dal PNRR richiedono una progettazione integrata che deve considerare molteplici variabili, come l’impatto ambientale, la sostenibilità, l’efficienza energetica, e la capacità di adattarsi alle sfide future. Gli studi di ingegneria, che spesso lavorano in stretta collaborazione con architetti, urbanisti, economisti e altri professionisti, sono in prima linea in questo processo. Essi

devono essere in grado di pianificare soluzioni che ottimizzino l’uso delle risorse disponibili e soddisfino al meglio gli obiettivi del PNRR, creando infrastrutture moderne e resilienti.

L’approccio integrato permette di rispondere in maniera efficace alla domanda di efficienza, sicurezza e sostenibilità delle opere. Con l’introduzione di tecnologie avanzate, come il Building Information Modeling (BIM), gli studi di ingegneria possono lavorare in modo collaborativo su piattaforme digitali, gestendo in tempo reale ogni fase del progetto, dalla progettazione alla realizzazione, riducendo costi e tempi di esecuzione e minimizzando gli errori progettuali. Questo approccio è particolarmente rilevante nel contesto del PNRR, dove la tempistica di realizzazione delle opere è cruciale per rispettare le scadenze europee. Nel contesto del PNRR, uno degli aspetti centrali delle opere finanziate è la sostenibilità ambientale. Gli studi di ingegneria sono chiamati a progettare opere che non solo rispettino i principi di economia circolare e di risparmio energetico, ma che siano anche resilienti rispetto agli impatti dei cambiamenti climatici. Le soluzioni proposte devono garantire che le infrastrutture possano resistere a eventi climatici estremi, riducendo al minimo i rischi per la sicurezza e la funzionalità delle opere nel lungo periodo. Questo concetto di resilienza si estende anche alla progettazione di edifici e infrastrutture pensati per ridurre l’impatto ambientale. L’utilizzo di materiali sostenibili, la progettazione di edifici a basso consumo energetico, e la gestione responsabile delle risorse naturali sono diventati requisiti imprescindibili per rispondere alle aspettative eu-

ropee e nazionali.

Un esempio concreto di come gli studi di ingegneria possano intervenire in questo processo è la progettazione di infrastrutture per la mobilità sostenibile, come le reti di trasporto pubblico elettrico, le stazioni di ricarica per veicoli elettrici, e i sistemi di gestione intelligente del traffico. Questi progetti non solo rispondono a una domanda di infrastrutture più moderne, ma contribuiscono a ridurre le emissioni di CO2 e a promuovere un modello di sviluppo più green.

Un altro aspetto fondamentale per la progettazione e realizzazione delle opere finanziate dal PNRR è la digitalizzazione. La transizione digitale è una delle linee guida principali del Piano, e gli studi di ingegneria sono chiamati a sviluppare soluzioni innovative in grado di integrare le nuove tecnologie nelle opere pubbliche.

L’utilizzo di strumenti digitali avanzati, come il BIM e i software di simulazione, permette una gestione più efficiente delle risorse e una pianificazione accurata delle opere, riducendo al contempo i margini di errore e i costi imprevisti.

La digitalizzazione, infatti, consente di monitorare costantemente lo stato di avanzamento dei lavori, ottimizzare la gestione dei materiali e delle forniture, e migliorare la collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti nel progetto. In un contesto in cui le tempistiche di realizzazione delle opere sono particolarmente strette, l’introduzione di tecnologie digitali rappresenta una risposta efficace per rispettare le scadenze e garantire la qualità delle opere finali.

La sfida del project financing e la gestione dei fondi

La realizzazione delle opere del PNRR non riguarda solo la progettazione tecnica, ma anche una corretta gestione dei fondi. Molti dei progetti finanziati dal PNRR saranno realizzati attraverso il project financing, una modalità di finanziamento che coinvolge una collaborazione tra pubblico e privato. In questo contesto, gli studi di ingegneria svolgono un ruolo cruciale, non solo nella progettazione e nella realizzazione delle opere, ma anche nella gestione degli aspetti economico-finanziari del progetto.

Gli studi di ingegneria devono essere in grado di rispondere alle esigenze di entrambe le parti coinvolte, garantendo che il progetto sia realizzato nei tempi e nei costi previsti, ma anche che le risorse siano gestite in modo ottimale. La gestione dei fondi, la verifica dei costi e la valutazione dei rischi sono aspetti fondamentali che richiedono una stretta collaborazione con esperti di finanza e una solida esperienza nel settore delle costruzioni.

In questo contesto, un esempio di eccellenza nel panorama ingegneristico italiano è Archimede Ingegneria, uno studio di ingegneria con sede a Foggia, che ha saputo rispondere alle sfide del PNRR con soluzioni innovative e sostenibili. L’azienda è attivamente coinvolta nella progettazione di opere infrastrutturali finanziate dal piano, con particolare attenzione alla sostenibilità, alla digitalizzazione e alla gestione ottimale delle risorse.

VUOI PROPORTI AD UN ENTE PER UNA INIZIATIVA DI PROJECT FINANCING?

INTENDI PARTECIPARE AD UN BANDO DI GARA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE?

DEDICATI AL TUO PROGETTO

Affidati a Partner esperti e abilitati al rilascio dell’asseverazione della PEF Scegli UNICA ASSEVERAZIONI

SERVIZI DI CONSULENZA MIRATI PER LE INIZIATIVE IN PROJECT FINANCING,

sia per la predisposizione sia per la revisione del Piano Economico e Finanziario

ASSEVERAZIONE DEL PEF PER LA PARTECIPAZIONE A BANDI DI GARA, GARANZIA SULL’ACCETTAZIONE DA PARTE DELL’ENTE RICHIEDENTE,

con tempi di valutazione rapidi e costi competitivi rispetto agli istituti di credito e alle altre società presenti sul mercato.

www.unicaasseverazioni.it

perché riconosciuti come società abilitata al rilascio.

AUTOMOTIVE: SFIDE E OPPORTUNITÀ

NELL’AUTUNNO CALDO DEL 2024

L’autunno del 2024 si sta rivelando un periodo cruciale per il settore automobilistico, segnato da sfide economiche, trasformazioni tecnologiche e normative ambientali che mettono alla prova le imprese del settore, ma allo stesso tempo offrono nuove opportunità. In un panorama in cui le vendite di auto continuano a registrare alti e bassi, le case automobilistiche si trovano a dover navigare tra l’esigenza di innovare rapidamente, le difficoltà della catena di approvvigionamento e la crescente attenzione verso la sostenibilità. Questo periodo potrebbe dunque determinare non solo la resilienza del settore, ma anche il suo futuro. Nel cuore di questo autunno caldo c’è il processo di transizione verso la mobilità elettrica, che prosegue senza sosta, anche se con ritmi diversi tra le varie regioni e tra i principali attori del mercato globale. Le politiche europee in tema di emissioni di CO2 e i forti incentivi nazionali per l’acquisto di veicoli elettrici continuano a spingere l’automotive verso il futuro. Ma questa corsa verde è tutt’altro che semplice. Le case automobilistiche devono affrontare enormi investimenti in ricerca e sviluppo, con l’obiettivo di rispondere alle nuove normative ambientali che impongono limiti sempre più stringenti alle emissioni dei veicoli.

In Italia, le iniziative governative in favore della transizione ecologica sono fondamentali per stimolare una domanda di auto elettriche e ibride. Gli incentivi per l’acquisto di auto a basse emissioni sono stati rinnovati, ma restano incognite le modalità con cui tali incentivi

saranno applicati a livello locale, e soprattutto come si evolverà la rete infrastrutturale per la ricarica delle auto elettriche, ancora insufficiente in molte zone del paese. Nonostante le difficoltà, i colossi automobilistici come Fiat, Volkswagen e Tesla continuano ad adattarsi ai cambiamenti richiesti dal mercato, lanciando nuovi modelli sempre più accessibili e performanti. Ma la vera sfida è la produzione di batterie, elemento cruciale per il successo della transizione elettrica. L’Europa sta cercando di affrancarsi dalla dipendenza dalle forniture asiatiche di batterie, ma lo sviluppo di una filiera europea di produzione di celle e batterie è ancora lontano dal raggiungere un’autosufficienza. Un altro aspetto che caratterizza l’autunno 2024 del settore automotive è la persistente crisi globale dei semiconduttori. Questo fenomeno, che ha avuto inizio nel 2020, continua a influenzare pesantemente la produzione di veicoli. La scarsità di microchip ha comportato ritardi nella produzione, annullamento di ordini e persino la riduzione dei modelli disponibili in showroom. Le aziende del settore, tra cui le principali case automobilistiche italiane e internazionali, sono costrette a ottimizzare la produzione e ridurre i costi. Nonostante i segnali di miglioramento della situazione globale dei chip, la domanda di semiconduttori è destinata a rimanere alta per anni, alimentata non solo dall’automotive, ma anche dall’elettronica di consumo, dalle infrastrutture per l’Intelligenza Artificiale e dalle applicazioni per la gestione dell’energia.

CONOSCIAMO

Gargano Green energy: Illuminiamo il futuro con progetti di riqualificazione energetica

Il concetto di comunità energetica è al centro della nostra missione.

Creiamo legami che vanno oltre la fornitura di energia.

Gargano Green Energy sta promuovendo la creazione di comunità energetiche locali

In un’epoca in cui la sostenibilità diventa il cardine delle decisioni aziendali, Gargano Green Energy si distingue come pioniere nell’ambito della riqualificazione energetica e della creazione di comunità energetiche, offrendo soluzioni innovative e sostenibili per un futuro migliore.

Gargano Green Energy non è solo un’azienda, ma una visione audace per un’Italia più verde e sostenibile. La nostra missione è chiara: guidare il paese verso un futuro energetico in cui la riqualificazione degli edifici e la creazione di comunità energetiche siano al centro della trasformazione. Ci rivolgiamo all’intero territorio nazionale, portando avanti progetti ambiziosi e soluzioni avanzate per rendere l’energia più efficiente, pulita e accessibile a tutti.

La riqualificazione energetica è la chiave per migliorare

l’efficienza degli edifici esistenti, ridurre le emissioni di carbonio e abbattere i costi energetici a lungo termine. Gargano Green Energy si impegna in progetti di riqualificazione su larga scala, utilizzando tecnologie all’avanguardia per ottimizzare il consumo energetico e ridurre l’impatto ambientale.

nnovazione Tecnologica: Attraverso l’uso di tecnologie avanzate, come sistemi di isolamento termico e fotovoltaico, implementiamo soluzioni su misura per ogni edificio. Dalla più piccola abitazione al più grande complesso industriale, la nostra attenzione ai dettagli e la competenza tecnica garantiscono risultati eccezionali. Efficienza Energetica: La nostra filosofia si basa sull’efficienza energetica, riducendo gli sprechi e ottimizzando l’utilizzo delle risorse. Investiamo in sistemi di riscal-

damento e raffreddamento intelligenti, illuminazione a basso consumo e soluzioni per il controllo energetico, garantendo un impatto positivo sulla bolletta e sull’ambiente.

Gargano Green Energy crede nell’importanza delle comunità energetiche come mezzo per creare un sistema energetico decentralizzato e partecipativo. Le nostre iniziative mirano a coinvolgere le comunità locali, consentendo loro di produrre, consumare e condividere l’energia in modo sostenibile. Collaboriamo con cittadini, imprese e istituzioni per costruire una rete energetica condivisa, resiliente e orientata al futuro.

Produzione Locale di Energia: I nostri progetti di comunità energetica promuovono la produzione di energia a livello locale attraverso fonti rinnovabili. Dai pannelli solari alle piccole centrali eoliche, lavoriamo per ren-

dere ogni comunità autosufficiente e meno dipendente dalle fonti tradizionali.

Condivisione dell’Energia: Attraverso l’implementazione di reti intelligenti e soluzioni di storage energetico, facilitiamo la condivisione dell’energia all’interno delle comunità. Ciò non solo riduce i costi, ma crea una rete di solidarietà energetica, contribuendo a costruire comunità più forti e connesse.

Gargano Green Energy guarda al futuro con fiducia, consapevole che il cambiamento è possibile con azioni concrete e una visione condivisa. Ci impegniamo a essere parte attiva della transizione verso un’Italia sostenibile, un passo alla volta. Unisciti a noi in questo viaggio verso un futuro verde, innovativo e inclusivo - il futuro dell’energia è ora, e insieme possiamo renderlo luminoso e sostenibile per tutti.

Per le tue iniziative di Project Financing

Per le tue operazioni di finanza straordinaria

Dai solidità ai tuoi progetti.

operazioni Per i tuoi progetti di EcoSismaBonus

Siamo specializzati nel rilascio di Business Plan e piani economici in Project Financing.

Saremo al tuo fianco come Advisor tecnico e finanziario in tutte le fasi del tuo Progetto di Business.

Forniremo una consulenza altamente specializzata nelle attività di controllo contabile e di revisione del bilancio consolidato.

www.asseveras.it

I voli low cost tra crisi e opportunità: il futuro del

settore a ottobre 2024

IN UN CONTESTO GLOBALE SEGNATO DA INCERTEZZE ECONOMICHE, LA VERA OPPORTUNITÀ

PER LE COMPAGNIE LOW COST RISIEDERÀ NELLA CAPACITÀ DI ADATTARSI RAPIDAMENTE ALLE

NUOVE ESIGENZE DEI

CONSUMATORI E DI INVESTIRE NELLE TECNOLOGIE GREEN

Nel panorama attuale dell’industria aeronautica, i voli low cost continuano a rappresentare una delle soluzioni più apprezzate dai consumatori e un segmento fondamentale del mercato. Tuttavia, a partire dal 2020, il settore ha dovuto affrontare sfide senza precedenti, tra la pandemia di COVID-19, l’aumento dei costi delle materie prime, la crisi geopolitica e l’inflazione globale. A ottobre 2024, con il ritorno a una parvenza di normalità, il mondo dei voli low cost si trova a fare i conti con un delicato equilibrio tra opportunità di crescita e crisi strutturali che rischiano di indebolire la sua redditività. Come per il resto del settore aereo, la pandemia ha avuto un impatto devastante anche sulle compagnie aeree low cost. Mentre le grandi compagnie di bandiera avevano un ampio sostegno governativo, le low cost hanno dovuto affrontare una crisi finanziaria più acuta. La necessità di adattarsi rapidamente a un mondo senza viaggi e turisti ha portato molte compagnie, come Ryanair, EasyJet e Wizz Air, a ridurre drasticamente la propria capacità e a tagliare le operazioni. Nel 2024, tuttavia, la ripartenza è stata piuttosto rapida, con una domanda di viaggi che ha visto una crescita esponenziale. Il ritorno dei turisti e dei viaggiatori d’affari ha spinto le compagnie low cost a rialzare la testa, con un notevole incremento del numero di voli e dei passeggeri, anche se il settore ha dovuto fronteggiare problematiche legate all’incremento dei costi operativi, in particolare quelli legati al carburante e alla manutenzione degli aerei. I voli low cost, infatti, rappresen-

tano una soluzione ideale per i viaggiatori in cerca di tariffe contenute, ma al contempo le compagnie devono saper bilanciare questa richiesta con la sostenibilità finanziaria.

Uno dei temi centrali per l’industria low cost nel 2024 è l’aumento dei costi operativi. Il prezzo del carburante, che rappresenta una delle voci di spesa principali per le compagnie aeree, è aumentato sensibilmente rispetto agli anni precedenti. Anche il costo degli aeroporti e la gestione delle infrastrutture, che hanno visto incrementi in termini di tasse e costi di atterraggio, stanno gravando sulle compagnie. Per le low cost, la sfida è duplice: da un lato, devono mantenere prezzi accessibili per attrarre i consumatori, ma dall’altro devono combattere contro l’aumento dei costi che minaccia la loro sostenibilità economica.

L’inflazione, poi, ha avuto un impatto diretto sui consumatori, che sono meno disposti a spendere per i viaggi aerei. Sebbene i voli low cost abbiano fatto registrare buone performance nei periodi estivi e nei week-end, le compagnie sono consapevoli che il comportamento dei consumatori è più cautelativo rispetto ai periodi precedenti. Le famiglie sono costrette a bilanciare il budget, e, in un contesto di incertezze economiche globali, i viaggi, seppur low cost, potrebbero diventare una spesa non essenziale. Tuttavia, il fenomeno del “revenge travel”, che ha caratterizzato la fine della pandemia, ha contribuito a mantenere vivo l’interesse per i voli, sebbene con una domanda meno robusta rispetto ai picchi storici.

ENOGASTRONOMIA D’ECCELENZA:

La riscoperta dei sapori autentici e il valore del territorio

L’enogastronomia di qualità ha sempre avuto un posto di rilievo nella cultura italiana, ma negli ultimi anni ha visto una crescita esponenziale, diventando un vero e proprio motore economico. A ottobre 2024, il settore sta attraversando un momento di grande trasformazione, con opportunità e sfide che spaziano dall’innovazione tecnologica alla sostenibilità, dall’evoluzione delle preferenze dei consumatori alla crescente internazionalizzazione dei prodotti tipici. La riscoperta dei sapori autentici e il valore del territorio In un mondo che sta diventando sempre più globalizzato, la riscoperta delle tradizioni locali e dei sapori autentici ha acquisito una forza inaspettata. Il consumatore moderno, sempre più attento alla provenienza dei prodotti, è alla ricerca di esperienze enogastronomiche che vadano oltre il semplice atto del consumo, ma che raccontino una storia legata al territorio, alla cultura e alla tradizione.

I prodotti tipici italiani, come l’olio extravergine di oliva, i formaggi, i salumi, il vino e i dolci, sono diventati simboli di qualità e rappresentano una risorsa economica fondamentale per il paese. Non si tratta più solo di acquisto, ma di esperienze: dai tour enogastronomici nelle campagne italiane alla partecipazione a eventi e fiere internazionali, la domanda di prodotti italiani di alta qualità sta crescendo in modo costante, sia sul mercato interno che all’estero.

Questa crescente attenzione verso la qualità e l’autenticità ha spinto molte piccole e medie imprese (PMI) a investire nell’innovazione e nella sostenibilità. L’artigianalità, unita a processi produttivi più moderni, ha permesso di coniugare la tradizione con le nuove esigenze del mercato, sia in termini di qualità che di packaging sostenibile.

L’espansione dell’enogastronomia di qualità è anche legata all’incremento della domanda a livello globale. Se da un lato l’export di prodotti tipici italiani ha sempre rappresentato una risorsa economica importante, dall’altro lato, negli ultimi anni, il settore ha assistito a una crescita esponenziale soprattutto verso paesi come Stati Uniti, Cina, Giappone e i mercati del Medio Oriente. Questo trend è alimentato da una maggiore consapevolezza dei consumatori esteri riguardo alla qualità, alla provenienza e al valore nutrizionale dei prodotti alimentari.

A ottobre 2024, la sfida per le aziende italiane nel campo dell’enogastronomia non riguarda più solo la penetrazione nei mercati esteri, ma anche come adattarsi a una domanda sempre più consapevole in termini di sostenibilità e impatto ambientale. L’industria alimentare è infatti chiamata a rispondere a nuove sfide globali, tra cui la riduzione delle emissioni di carbonio, l’utilizzo di imballaggi ecocompatibili, il rispetto delle norme di tracciabilità e il rafforzamento della trasparenza lungo tutta la filiera produttiva. La sostenibilità è diventata uno degli aspetti più rilevanti per

le aziende del settore. La consapevolezza crescente dei consumatori rispetto all’impatto ambientale delle proprie scelte alimentari ha spinto molte aziende a dotarsi di certificazioni che attestano la sostenibilità dei loro processi produttivi. In questo contesto, la sostenibilità non riguarda solo l’agricoltura biologica o la produzione a basso impatto ambientale, ma si estende a tutti gli aspetti della filiera: dal packaging all’etichettatura, dalla logistica alla distribuzione.

In questo contesto di crescita e sfide globali, l’innovazione e la tecnologia giocano un ruolo fondamentale nel supportare l’enogastronomia di qualità. Oggi, la digitalizzazione consente di migliorare ogni fase della produzione e distribuzione, dalla gestione della filiera agricola alla commercializzazione. L’adozione di soluzioni come la blockchain per garantire la tracciabilità del prodotto, i sistemi di intelligenza artificiale per ottimizzare le coltivazioni e la logistica, e l’impiego di tecnologie avanzate per il packaging sostenibile sono solo alcune delle innovazioni che stanno ridefinendo il panorama del settore.

Un aspetto importante riguarda anche il mondo del food delivery e dell’e-commerce, che ha visto una crescita significativa, soprattutto durante la pandemia, ma che continua a rimanere un canale strategico di vendita per molte aziende enogastronomiche. La possibilità di acquistare prodotti tipici italiani direttamente da casa, tramite piattaforme online, ha fatto conoscere la qualità dei prodotti italiani a una clientela più vasta, che altrimenti non avrebbe avuto l’opportunità di assaporarli. Inoltre, l’industria enogastronomica sta anche investendo nell’innovazione delle esperienze gastronomiche, offrendo eventi, degustazioni e tour che uniscono cultura, storia e piacere del buon cibo, unendo le nuove tecnologie alla tradizione. La realtà aumentata e virtuale, ad esempio, viene utilizzata per creare esperienze immersive che permettono ai consumatori di esplorare virtualmente le aziende agricole, le cantine e le produzioni locali, aumentando il coinvolgimento del cliente e la fidelizzazione.

La crescita dell’enogastronomia di qualità non sarebbe possibile senza un forte impegno nella promozione del settore e nella formazione dei professionisti del settore. Le istituzioni e le associazioni di categoria, in collaborazione con le scuole e le università, stanno lavorando per garantire che le nuove generazioni siano preparate a rispondere alle sfide di un mercato sempre più globalizzato e competitivo.

In particolare, la formazione delle risorse umane è fondamentale per migliorare la qualità e la competitività delle imprese, non solo sul mercato nazionale, ma anche su quello internazionale. Programmi di formazione che riguardano la gestione della filiera agroalimentare, la certificazione di qualità, la sostenibilità e la gestione dei marchi sono essenziali per garantire che le PMI possano essere in grado di affrontare le sfide di un mercato sempre più esigente.

THE FUTURE

IS NOW

GARGANO

rubrica di settore

L’ADVISOR TECNICO PER GLI INTERVENTI DI BONUS FISCALI IN EDILIZIA: UN RUOLO CRUCIALE NEL SETTORE EDILIZIO

Il settore edilizio italiano sta vivendo un periodo di profonda trasformazione grazie alla spinta dei bonus fiscali previsti dal Governo, che hanno incentivato un massiccio intervento di ristrutturazione e riqualificazione degli edifici. Tra i principali strumenti a disposizione degli utenti per sfruttare questi incentivi ci sono i vari bonus edilizi (Ecobonus, Superbonus, Sismabonus, ecc.), che offrono detrazioni fiscali significative per interventi di miglioramento energetico e sismico degli immobili. Tuttavia, per garantire il corretto accesso a questi bonus e per evitare problematiche legate al rispetto delle normative, emerge un ruolo cruciale: quello dell’Advisor Tecnico. Questo professionista ha il compito di orientare le imprese e i privati nei processi di asseverazione della documentazione, validando gli interventi previsti e assicurandone la conformità agli standard richiesti. A ottobre 2024, l’importanza di questo ruolo si sta facendo sempre più evidente.

L’Advisor Tecnico, in questo contesto, è una figura professionale che si occupa di valutare la fattibilità tecnica degli interventi edilizi e della loro ammissibilità ai benefici fiscali previsti dalla legge. Il suo compito è di accompagnare i clienti (privati, imprese e professionisti) nella corretta esecuzione degli interventi e nella redazione della documentazione necessaria per accedere ai bonus fiscali. Nel caso dei bonus edilizi, le agevolazioni sono strettamente legate a criteri tecnici specifici, che vanno rispettati in ogni fase del progetto. Gli interventi di efficientamento energetico, per esempio, devono rispettare determinati parametri di risparmio energetico, mentre gli interventi sismici devono rispondere a criteri di miglioramento strut-

turale. Per questi motivi, l’Advisor Tecnico è chiamato a garantire che le opere siano progettate, realizzate e documentate in modo conforme alle normative vigenti.

Uno degli aspetti più critici degli interventi ammessi ai bonus fiscali è la corretta preparazione della documentazione per l’asseverazione. L’asseverazione è una dichiarazione tecnica che attesta la conformità degli interventi realizzati agli standard richiesti dalla normativa per l’accesso al bonus. In altre parole, si tratta di una certificazione che conferma che le opere sono state eseguite secondo i requisiti fissati dalle leggi e dai decreti ministeriali, come il Decreto Requisiti Minimi e il Decreto Semplificazioni. Per l’Ecobonus, ad esempio, è necessario dimostrare che gli interventi hanno effettivamente portato a un miglioramento delle prestazioni energetiche dell’edificio, mediante la redazione di specifici calcoli e documenti. Analogamente, per il Superbonus 110%, la documentazione asseverativa include, oltre alla certificazione della conformità dei lavori, anche il calcolo della percentuale di risparmio energetico raggiunto, la relazione tecnica dettagliata, la verifica dei costi e la conferma della conformità ai limiti di spesa stabiliti. Ogni intervento, inoltre, deve essere accompagnato dalla certificazione di un tecnico abilitato che, dopo aver verificato i lavori, rilascia un’attestazione di avvenuta esecuzione in linea con quanto previsto. Il ruolo dell’Advisor Tecnico è quindi fondamentale nella preparazione di tale documentazione, poiché è lui a garantire che ogni fase del processo di ristrutturazione o riqualificazione sia tracciata e che il dossier

tecnico che accompagnerà la richiesta del bonus sia completo e conforme alle normative.

Una delle fasi cruciali in cui l’Advisor Tecnico svolge un ruolo determinante è la verifica preliminare, che ha lo scopo di analizzare la conformità dell’intervento ai requisiti richiesti per accedere ai bonus. Questo step, infatti, è fondamentale per evitare problematiche future legate all’erogazione delle detrazioni fiscali. Il professionista, infatti, deve eseguire un’accurata analisi tecnica del progetto, della tipologia di intervento e della fattibilità economica.

La verifica pre-intervento è particolarmente importante per evitare il rischio di incorrere in rifiuti o contestazioni da parte delle autorità fiscali o degli enti preposti, che potrebbero richiedere il rimborso delle detrazioni già godute o, nel peggiore dei casi, applicare sanzioni. In tal senso, l’Advisor Tecnico ha un ruolo proattivo, aiutando a minimizzare i rischi legati a interventi non conformi, non correttamente documentati o fuori dai parametri stabiliti dalla normativa.

La Responsabilità dell’Advisor Tecnico: Il Caso delle Asseverazioni Errate

La responsabilità dell’Advisor Tecnico non si limita alla stesura della documentazione per l’asseverazione, ma si estende anche alla validità e alla correttezza delle informazioni fornite. Infatti, in caso di errori nelle asseverazioni o di dichiarazioni mendaci, le conseguenze possono essere gravi: oltre a dover restituire le somme indebitamente percepite, le imprese e i professionisti rischiano pesanti sanzioni. In alcuni casi, l’Advisor Tecnico potrebbe essere coinvolto in contenziosi legali per negligenza o frode.

economia a 360°

LEARNING MACHINE: UN VIAGGIO VERSO L’INNOVAZIONE NEL TRATTAMENTO DEI DATI

Nel contesto economico e finanziario odierno, l’accesso ai dati e la capacità di interpretarli efficacemente sono diventati asset imprescindibili per le aziende. La “Data Science”, ovvero la scienza dei dati, ha compiuto enormi passi avanti, trasformandosi in una delle discipline più influenti per la gestione e l’analisi dei dati. Tuttavia, uno degli aspetti che ha cominciato a emergere come fondamentale è la qualità dei dati, spesso trascurata in favore della velocità di elaborazione e dell’innovazione tecnologica. In questo articolo esploreremo come il passaggio dalla Data Science alla Data Quality sta plasmando il futuro delle aziende, come la Learning Machine possa ottimizzare questo processo e quale impatto avrà sull’economia globale. Negli ultimi anni, la Data Science ha visto una crescita esplosiva. Le aziende, dalla piccola PMI alla grande multinazionale, si sono sempre più affidate a tecnologie avanzate come il machine learning, l’intelligenza artificiale e le reti neurali per analizzare e sfruttare i dati. La capacità di raccogliere una quantità smisurata di dati in tempo reale, insieme all’uso di algoritmi avanzati per la loro analisi, ha permesso alle imprese di ottimizzare le operazioni, migliorare la customer experience e aumentare l’efficienza operativa.

Le applicazioni della Data Science sono quasi illimitate: dalla previsione dei comportamenti dei consumatori, alla gestione delle risorse aziendali, all’analisi dei rischi finanziari. Tuttavia, in un mondo in cui i dati sono il carburante che alimenta le decisioni aziendali, la qualità dei dati è diventata una preoccupazione centrale. La questione della qualità dei dati è spesso relegata in secondo piano durante le fasi di raccolta e analisi, ma può avere un impatto devastante sulla precisione delle previsioni e sulla capacità di prendere decisioni informate. Mentre la Data Science si concentra sull’analisi e sull’interpretazione dei dati, la Data Quality si occupa di garantire che i dati siano accurati, completi, coerenti, tempestivi e ben strutturati. Se la Data Science rappresenta il cuore dell’analisi dei dati, la Data Quality è il fondamento su cui tutto si basa. Senza dati di qualità, infatti, anche le tecnologie più sofisticate rischiano di produrre risultati errati e fuorvianti.

L’importanza della Data Quality è ancora più evidente in contesti

ad alta intensità di dati, come quelli finanziari e sanitari, dove le decisioni prese sulla base di dati imprecisi o incompleti possono avere conseguenze devastanti. Nei settori finanziari, per esempio, un errore nel trattamento dei dati potrebbe portare a valutazioni errate degli asset o alla gestione inadeguata dei rischi, con gravi impatti sugli investitori e sull’economia globale.

La Data Quality non riguarda solo l’accuratezza, ma anche la coerenza dei dati nel tempo. In un mondo in cui i dati vengono continuamente aggiornati, è fondamentale mantenere una qualità costante. La mancanza di una governance dei dati può portare a conflitti tra informazioni provenienti da fonti diverse, con conseguente perdita di fiducia nel processo decisionale basato sui dati. La Learning Machine rappresenta un’innovazione fondamentale nel panorama della gestione dei dati, permettendo di integrare la Data Science con la Data Quality. Grazie all’utilizzo di algoritmi di machine learning, le Learning Machine sono in grado di identificare schemi nei dati, correggere errori e migliorare la qualità complessiva delle informazioni.

Le Learning Machine utilizzano un processo iterativo per apprendere dai dati stessi, applicando modelli matematici per ottimizzare la qualità dei dati in tempo reale. Questo approccio consente alle aziende di monitorare costantemente la qualità dei propri dati e intervenire tempestivamente in caso di anomalie. Inoltre, le Learning Machine possono essere utilizzate per rilevare e correggere i dati mancanti, eliminare i duplicati e migliorare la coerenza dei dati, riducendo il margine di errore e migliorando la precisione delle previsioni.

Il machine learning, unito alla data quality, permette di migliorare in modo esponenziale le prestazioni aziendali, aumentando la capacità di prendere decisioni basate su dati concreti e accurati. In un contesto economico sempre più complesso e dinamico, dove la velocità di adattamento alle circostanze è cruciale, l’automazione della gestione della qualità dei dati può fare la differenza tra il successo e l’insuccesso di una strategia.

L’integrazione delle Learning Machine nella gestione dei dati sta portando a un miglioramento significativo nell’efficienza operativa di molte aziende. In particolare, i settori finanziari, bancari, delle assicurazioni, della sanità e della logistica stanno beneficiando enormemente di queste soluzioni.

OPPORTUNITÀ LEGATE AI FINANZIAMENTI EUROPEI:

IL GREEN DEAL, IL PNRR E LA COMPETITIVITÀ DELLE

RINNOVABILI RISPETTO ALLE FONTI FOSSILI

Nel panorama economico globale, la transizione verso un futuro sostenibile è diventata una priorità imprescindibile. La Commissione Europea ha posto una forte enfasi su politiche che promuovono la sostenibilità ambientale, facendo leva su finanziamenti strategici per incentivare l’adozione delle energie rinnovabili e per favorire una rapida transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio. In particolare, il Green Deal europeo e il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresentano due strumenti fondamentali per raggiungere questi ambiziosi obiettivi. Ma, accanto a queste opportunità, sorge una domanda cruciale: come si collocano le energie rinnovabili in un contesto in cui le fonti fossili, seppur sotto pressione, continuano a dominare il mercato energetico?

Il Green Deal e il PNRR: Strumenti Chiave per la Sostenibilità

Il Green Deal europeo, lanciato dalla Commissione Europea nel 2019, è una delle iniziative politiche più ambiziose nella lotta contro il cambiamento climatico. L’obiettivo principale di questa strategia è quello di rendere l’Europa il primo continente a impatto zero entro il 2050, riducen-

do le emissioni di gas serra e promuovendo un’economia circolare. Per realizzare questi obiettivi, l’Unione Europea ha messo a disposizione ingenti risorse finanziarie, sia a livello comunitario che nazionale, per incentivare la transizione verso l’energia verde.

Uno degli strumenti principali per la realizzazione del Green Deal è il “Fondo per una transizione giusta” (Just Transition Fund), che prevede investimenti diretti in regioni e settori colpiti dalla transizione energetica. Inoltre, l’Europa ha lanciato il “Next Generation EU”, che include il PNRR, il piano di recupero finanziato dall’Unione Europea con l’intento di stimolare l’economia post-pandemia. Il PNRR italiano, in particolare, dedica risorse significative alla transizione ecologica, con un focus specifico su energie rinnovabili, mobilità sostenibile, efficientamento energetico e infrastrutture verdi. Le aziende italiane, le amministrazioni locali e i cittadini possono beneficiare di finanziamenti diretti per l’installazione di impianti fotovoltaici, la costruzione di impianti eolici, la riqualificazione energetica degli edifici e lo sviluppo di reti intelligenti.

In Italia, ad esempio, il PNRR prevede una spinta sostanziale alla realizzazione di progetti verdi. Circa il 30% delle risorse è destinato a progetti di sostenibilità, tra cui la decarbonizzazione dell’industria, l’installazione di impianti rinnovabili, l’efficienza energetica, e la creazione di infrastrutture resilienti. Tali investimenti rappresentano una grande opportunità per accelerare la transizione energetica nel paese e migliorare la competitività delle imprese italiane nel settore delle energie rinnovabili.

La Competitività delle Rinnovabili Rispetto alle Fonti Fossili Sebbene le politiche europee stiano accelerando la transizione verso le energie rinnovabili, la competitività tra le fonti rinnovabili e quelle fossili continua a essere una questione centrale nel dibattito energetico globale. Le fonti fossili, come il gas naturale e il petrolio, sono ancora prevalenti nel mix energetico globale, principalmente a causa della loro disponibilità economica immediata e della struttura di mercato che li supporta. Tuttavia, la crescente pressione normativa, unita all’aumento delle preoccupazioni ambientali, sta spingendo i governi e le imprese a fare scelte sempre più consapevoli in favore delle rinnovabili.

Uno degli aspetti che rende le rinnovabili sempre più competitive è la continua riduzione dei costi di produzione. Le tecnologie fotovoltaiche, eoliche e idroelettriche hanno visto un abbassamento significativo dei costi di installazione e manutenzione, rendendo queste fonti di energia molto più convenienti rispetto al passato. Secondo il rapporto “Renewable Power Generation Costs” dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), nel 2023 il costo medio dell’elettricità generata dal solare fotovoltaico e dall’eolico è diventato inferiore rispetto a quello delle centrali a gas, anche in assenza di sussidi. L’energia rinnovabile sta dunque diventando sempre più competitiva non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico.

A questo si aggiunge l’evoluzione tecnologica delle batterie e delle soluzioni di accumulo energetico, che stanno contribuendo a rendere l’energia solare ed eolica ancora più accessibile e stabile. Le batterie avanzate permettono di immagazzinare l’energia prodotta in eccesso nelle ore di picco e di restituirla durante le ore di bassa produzione, risolvendo una delle principali criticità legate all’intermittenza delle fonti rinnovabili.

Tuttavia, l’aspetto che rende le energie rinnovabili ancora più attraenti, oltre alla riduzione dei costi, è il forte impegno politico a livello globale. Le politiche di decarbonizzazione e gli impegni internazionali presi nell’ambito degli Accordi di Parigi pongono un’enorme pressione sui paesi e sulle aziende per ridurre le proprie emissioni di gas serra. Le fonti fossili sono destinate a perdere terreno, principalmente a causa dei costi associati alla carbon tax, ai sistemi di scambio di emissioni e all’incremento delle normative ambientali.

Il Futuro delle Energie Rinnovabili e la Sostenibilità Economica

Guardando al futuro, la transizione energetica sembra essere una delle sfide e opportunità economiche più rilevanti del secolo. Le energie rinnovabili, pur dovendo ancora affrontare alcuni ostacoli infrastrutturali e normativi, si pongono come protagoniste in un mondo sempre più orientato verso la sostenibilità. Le opportunità legate ai finanziamenti europei e alle politiche governative sono enormi, e le aziende che riusciranno a coglierle avranno un vantaggio competitivo significativo, non solo in termini di accesso a risorse economiche, ma anche in termini di reputazione e di impatto sociale.

L’Italia, grazie al PNRR e alle risorse dedicate alla transizione ecologica, è ben posizionata per sfruttare il potenziale delle energie rinnovabili. I progetti di grande e piccola scala, dai parchi eolici alle installazioni fotovoltaiche, stanno guadagnando slancio, spingendo verso un futuro più verde. Le imprese del settore energetico, insieme agli studi di ingegneria e alle start-up innovative, sono chiamate a sviluppare soluzioni sempre più efficienti e sostenibili, che possano rispondere alle esigenze di una società moderna, sensibile ai temi ambientali e pronta a investire nel futuro.

Il Green Deal e il PNRR sono strumenti che, se adeguatamente sfruttati, possono non solo rispondere alle sfide del cambiamento climatico, ma anche stimolare la crescita economica e creare nuove opportunità di lavoro e sviluppo. In questo scenario, la competitività delle rinnovabili rispetto alle fonti fossili non è solo una questione di scelta ambientale, ma anche una questione economica fondamentale per il benessere delle generazioni future. Le energie rinnovabili sono il motore del futuro, e l’Europa, con il suo impegno e le sue risorse, sta tracciando la strada verso un nuovo paradigma energetico.

EDILIZIA TURISTICO-RICETTIVA: UN SETTORE IN CRESCITA

Il settore turistico-ricettivo in Italia sta vivendo una fase di forte trasformazione, in cui la ricerca di esperienze uniche e sofisticate ha portato alla riscoperta dei ruderi storici. L’Italia, con il suo inestimabile patrimonio culturale, sta assistendo alla nascita di nuovi hotel di lusso ricavati da edifici storici abbandonati o degradati. Questi progetti uniscono la bellezza del passato con l’innovazione moderna, offrendo esperienze esclusive che richiedono una progettazione e una gestione particolarmente complesse. In tutto questo, il general contractor gioca un ruolo fondamentale, essendo il responsabile della gestione dell’intero processo di restauro e costruzione, dalla fase progettuale alla realizzazione dell’hotel, sempre nel rispetto degli standard richiesti dal settore del lusso.

L’Italia è un paese ricco di storia e tradizioni, ma anche di antichi borghi e strutture abbandonate che raccontano il passato secolare della nazione. Con il passare degli anni, molti di questi edifici sono stati lasciati andare in rovina, ma oggi

questi ruderi storici rappresentano una risorsa straordinaria, non solo per la conservazione del patrimonio culturale, ma anche come opportunità per il settore turistico. La trasformazione di questi ruderi in strutture ricettive di lusso consente di recuperare un patrimonio che altrimenti andrebbe perduto, creando al contempo nuove opportunità di sviluppo economico per le aree locali.

Il recupero di edifici storici, però, non è una mera operazione estetica. Richiede competenze tecniche e gestionali di alto livello per garantire che i risultati finali siano all’altezza delle aspettative, sia dal punto di vista storico che funzionale. In questo contesto, il ruolo del general contractor diventa cruciale. Questo professionista è il punto di riferimento per la gestione dell’intero progetto, e la sua responsabilità si estende dalla fase di progettazione alla realizzazione finale, assicurando che tutti gli aspetti – estetici, tecnici e legali – siano gestiti con competenza e professionalità.

La Complessità della Progettazione: Restauro e Innovazione

La progettazione di un hotel di lusso ricavato da un rudere storico è un processo complesso che deve tenere conto di molteplici variabili. In primo luogo, è necessario condurre una valutazione approfondita dell’edificio, per comprenderne lo stato strutturale e le potenzialità di recupero. Non tutte le strutture sono adatte per essere trasformate in hotel di lusso, ma molte, se trattate con la giusta attenzione, possono essere preservate e riadattate a nuove funzioni.

La fase progettuale inizia con un’attenta analisi dell’edificio storico, della sua stabilità e dei suoi elementi distintivi. Durante il restauro, è fondamentale preservare il carattere storico dell’edificio, mantenendo intatti gli aspetti architettonici più significativi, come le mura in pietra, gli archi, i soffitti a volta e le pavimentazioni originali, ma anche integrando nuovi elementi moderni. L’obiettivo finale è quello di creare una struttura che non solo soddisfi i requisiti di lusso e comfort, ma che anche valorizzi e rispetti il patrimonio culturale.

Oltre agli aspetti estetici, il progetto deve includere una pianificazione dettagliata delle opere strutturali necessarie per garantire la sicurezza e l’efficienza energetica dell’edificio. Le nuove tecnologie e le soluzioni moderne, come l’installazione di impianti fotovoltaici, sistemi di riscaldamento a basso impatto ambientale e sistemi di ventilazione avanzati, sono essenziali per assicurare che l’hotel rispetti le normative ecologiche contemporanee. La sostenibilità è diventata infatti un aspetto fondamentale per gli hotel di lusso, che sono sempre più richiesti da una clientela sensibile alla questione ambientale.

Il general contractor, in questo processo, è il coordinatore di tutte le fasi del progetto, e deve garantire che ogni fase della costruzione rispetti i tempi e i budget previsti, senza compromettere la qualità. La gestione delle risorse, dei materiali e dei fornitori è un aspetto che richiede un’alta capacità organizzativa, e il contractor deve essere in grado di garantire che tutte le parti coinvolte nel progetto siano perfettamente allineate. Inoltre, deve occuparsi di tutte le pratiche burocratiche necessarie, come le autorizzazioni per il restauro, il rispetto delle normative edilizie e le certificazioni necessarie.

L’Esperienza degli Hotel di Lusso nei Ruderi Storici

La realizzazione di hotel di lusso all’interno di edifici storici non è solo una questione di conservazione, ma anche di creazione di un’esperienza unica per gli ospiti. La domanda di soggiorni esclusivi in ambienti unici è in continua crescita, e gli hotel ricavati da ruderi storici sono in grado di attrarre una clientela sofisticata, che cerca non solo il comfort, ma anche un’immersione nella storia e nella cultura locale. La combinazione di antico e moderno offre un’esperienza irripetibile,

che molti turisti sono disposti a cercare anche in località più remote, lontano dalle destinazioni turistiche tradizionali.

L’aspetto estetico dei ruderi storici recuperati è un punto di forza fondamentale per attrarre i clienti, ma l’efficienza e il comfort sono altrettanto importanti. Le camere degli hotel di lusso devono essere progettate in modo da offrire il massimo del comfort, con arredi moderni e funzionali, ma che si integrino armoniosamente con gli spazi storici. Inoltre, ogni elemento dell’hotel deve rispondere agli standard di eccellenza richiesti dal settore del lusso, che comprende ristoranti di alta qualità, spa, piscine, e altri servizi esclusivi.

L’esperienza degli hotel ricavati da ruderi storici si completa con una gestione attenta delle risorse, che include non solo la qualità del servizio, ma anche l’adozione di pratiche sostenibili. La scelta dei materiali, l’efficienza energetica, l’utilizzo di energie rinnovabili e la gestione responsabile dei rifiuti sono aspetti sempre più apprezzati dai clienti e diventano sempre più cruciali per il successo dell’hotel.

Il General Contractor come Facilitatore della Sostenibilità La crescente domanda di sostenibilità ha cambiato profondamente il modo di progettare e costruire hotel di lusso. Il general contractor non è più solo un esecutore, ma diventa un vero e proprio facilitatore della sostenibilità. La progettazione degli hotel di lusso deve infatti includere soluzioni che riducano l’impatto ambientale, come l’adozione di materiali ecocompatibili, l’installazione di impianti fotovoltaici e la gestione efficiente delle risorse idriche ed energetiche. Il recupero di ruderi storici per creare strutture ricettive di lusso rappresenta quindi una sfida ambiziosa, che richiede un equilibrio tra innovazione e rispetto per la tradizione. Il general contractor, con la sua esperienza nella gestione dei progetti complessi, è la figura chiave per garantire che il risultato finale soddisfi gli elevati standard richiesti dal settore turistico, rispettando al contempo le normative di conservazione e le esigenze ecologiche.

Il recupero dei ruderi storici e la loro trasformazione in hotel di lusso è un’opportunità unica per unire la conservazione del patrimonio culturale con l’innovazione del settore turistico. Questo tipo di progetto richiede competenze specialistiche, una gestione efficace delle risorse e un’attenta progettazione per garantire che gli edifici storici vengano preservati e al contempo adattati alle esigenze moderne. Il general contractor gioca un ruolo fondamentale in tutto il processo, gestendo ogni aspetto della progettazione e realizzazione, dal restauro strutturale alla gestione delle tecnologie moderne, e rappresentando un elemento chiave per il successo di questi ambiziosi progetti.

Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.