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Giffoni School Experience

Il 3 Marzo siamo stati invitati a vedere in anteprima e gratuitamente, insieme ai nostri parenti e amici, il cortometraggio che avevamo realizzato con una scena a sorpresa. Ci siamo accomodati in terza fila tutti emozionati; erano presenti anche alcuni professori, presidi e rappresentanti. Alla fine della visione del film siamo saliti sul palco presentandoci. È stato bellissimo ed emozionante!

Per questa esperienza vorremmo ringraziare il signor Giuseppe Disabato con tutto il suo staff che ci ha ospitate facendoci sentire a nostro agio. Un altro ringraziamento va a Giuseppe Novellino, Maria Imperato, Mario Avallone, Andrea Contaldo, Francesco Petrone che ci hanno supportate, sopportate e aiutate. La nostra simpaticissima Lucia Laterza è stata fondamentale in questi giorni accogliendoci come dei figli e scacciando via tutte le ansie e tutti i timori.

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Noi pensiamo che sia stata un’esperienza grandiosa, entusiasmante e altamente formativa da riproporre tutti gli anni agli alunni visto che noi abbiamo avuto la fortuna di poterla fare!”

Malafemmena

Il 14 febbraio 2023, presso il nostro Istituto è stato presentato il saggio “Malafemmena” di Costantino Dilillo. L’evento è stato organizzato dal gruppo di lavoro della Biblioteca Scolastica. La finalità di questi incontri è quella di creare opportunità per tutti, di arricchire il proprio bagaglio culturale attraverso il confronto diretto con gli autori. La data, non casuale, ha dato modo di riflettere su tematiche importanti come: l’amore, i rapporti umani, il rispetto per la vita degli altri. Si è parlato di consapevolezza dell’ascolto e del ruolo importante che la Scuola, ha oggi, nel guidare i ragazzi verso atteggiamenti consapevoli e giusti senza tralasciare il ruolo fondamentale della famiglia, come primo modello di riferimento in grado di condizionare le scelte dei propri figli. Una serata all’insegna della lettura e dell’utilità di luoghi che la promuovono. Serata, inoltre, dedicata a tutte le donne che in vari Paesi del mondo sono ancora vittime di soprusi e sopraffazioni. Prof.ssa Paola Risimini

La condizione femminile

Fin dall’antichità le donne sono sempre state ritenute inferiori. Un esempio è quello della Bibbia: in essa, infatti, si narra che Eva è stata creata da una costola di Adamo; per me questo sta a significare che le donne dipendono dagli uomini, senza di loro non possono operare scelte autonome. La differenza della libertà che le donne godono nei Paesi poveri in via di sviluppo e nei Paesi ricchi è molto evidente; basti pensare all’India, all’Iran o all’Afghanistan dove le donne non hanno alcuna possibilità di decisione. In questi Paesi, le famiglie (in particolare la componente maschile delle famiglie) prendono decisioni al posto delle donne; esse non sono libere di amare e di sposare chi vogliono, di esprimere la propria opinione e (nei casi più estremi) uscire senza un accompagnatore. In molte Nazioni avere una figlia femmina viene considerata una disgrazia, un peso; destinate al solo ruolo di madre e di moglie, non ottengono un’istruzione e di conseguenza non possono aspirare a un lavoro al di fuori della casa. Molte sono le spose bambine, circa sessanta milioni, che si concentrano soprattutto in Asia Meridionale. Queste “ragazze” vengono vendute dai genitori e obbligate ad accettare ciò che è stato deciso per loro; finiscono, poi, in situazioni pericolose, come abbandono scolastico, abusi fisici e rischiano addirittura la morte durante la gravidanza o il parto poiché i loro corpi ancora non ben sviluppati non sopportano un tale “impegno”. Per fortuna nei Paesi più ricchi e avanzati, economicamente e mentalmente, la situazione è meno grave anche se non del tutto risolta. Nonostante le tante leggi che sono state emanate, spesso i diritti delle donne vengono ignorati e sminuiti. Nella vita lavorativa le donne hanno quasi sempre un ruolo inferiore rispetto a quello degli uomini; oppure in caso di parità di ruoli, le donne ricevono una paga inferiore. Riguardo alla politica, la maggior parte delle persone al governo sono di genere maschile. Ma questo è niente rispetto ai femminicidi, ovvero agli omicidi delle donne da parte di alcuni uomini (se così li possiamo definire!); questi, accecati dal loro ego, si fanno trasportare dal sentimento di misoginia e compiono atti orribili. La violenza domestica è la causa della morte di molte donne comprese tra i sedici e i quarantacinque anni. Al giorno d’oggi sono molteplici gli atti di sfregi o di violenza verso le donne, ma esistono molte associazioni per la salvaguardia femminile, tra cui il Telefono Rosa (nato nel 2006) e dei settori appartenenti all’ONU. Se si ha qualche problema con l’uomo con il quale si convive bisogna subito parlarne con qualcuno e/o contattare queste associazioni, non subire e rimanere in silenzio.

L’evoluzione femminile

Nel corso dei secoli, l’evoluzione femminile ha attraversato periodi contrastanti, caratterizzati da una diversa visione della donna: madre, moglie e casalinga all’interno delle civiltà greche e romane; donna angelo paragonata a una dea quella cantata dal Dolce Stil Novo di Dante; pudica, consenziente, priva di diritti e di libera iniziativa nella società seicentesca di Manzoni all’interno de “I Promessi Sposi”; forte, libera e indipendente, durante la Prima guerra mondiale quando sostituì l’uomo partito per il fronte nei suoi lavori, dimostrandosi all’altezza di rivestire anche ruoli prettamente maschili, divenendo il carro trainante dell’economia civile; angelo del focolare domestico, procreatrice di giovani e sani italiani, proprietà assoluta dell’uomo, madre per vocazione, obbediente e servizievole, durante l’epoca fascista.

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