e-mail n° 21 del 1° giugno 2019

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Parrocchia di San Maurizio

Brusson n° 21

1° giugno 2019 Anno XVIII° - n° 896 Gruppo "Camminare pensando"

Il vostro tempo è limitato, non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro.

Steve Jobs

Prima Comunione Brusson, 26 maggio 2019.

Andriolo Christian, Anguilano Caterina, Borghesio Daniele, Carmintrand Sebastien, Dondeynaz Henri, Fosson Filip, Fosson Giuly, Gens Maeva, Giovanetto Alessia, Pervier Camilla, Revil Xavier, Saracco David, Saracco Martina, Semeraro Nicolò, Surroz Emilie, Vuillermin Christel, Vuillermin Nathalie.

Con i bambini della Prima Comunione abbiamo voluto dire ai presenti alla celebrazione che cos'è per noi la Messa. I bambini hanno cantato il ritornello di un canto che abbiamo rielaborato insieme a catechismo e che fa così: "Ci son due parti nella Messa, due parti ben distinte. Un libro ed un pane, non manca più nessuno, possiamo incominciar...".

La prima parte della Messa è sotto il segno del libro. E per spiegare questa prima parte abbiamo raccontato la storia del violino impolverato: "In una paese, per pagare i costi delle attività di un’associazione, si faceva una volta all’anno un’asta. Il banditore metteva in vendita degli oggetti che venivano assegnati al miglior offerente. Fra gli oggetti in vendita c’era anche un violino, coperto di polvere. Il banditore, per sondare il pubblico partì da un prezzo molto basso: un euro. Alcuni fra la gente aggiunsero 10,20,30 centesimi. Una signora chiese il permesso di vedere da vicino il violino. Gli tolse la polvere, mise in tensione le corde, prese l’arco e lo provò. Ne venne fuori un bel suono e la melodia coinvolse il pubblico: chi cantando, chi danzando, chi battendo il tempo con le mani. Il violino fu venduto a oltre 3000 euro".

Con questo racconto abbiamo voluto dire che a Messa il Vangelo ci aiuta a togliere la polvere di dosso alle persone e agli eventi, per ritrovare la loro bellezza nascosta o perduta.

La seconda parte della Messa è invece sotto il segno del pane.

I bambini hanno preparato l'altare, portamdo la tovaglia, i fiori, la candela, l'acqua, il pane e il vino.

Al pane viene riservato un grande onore. E’ il cibo più diffuso e più consumato. E’ il simbolo del minimo che ognuno deve avere. Attenti allora a non maltrattare il pane. C’è chi ha osato buttare il pane per terra e calpestarlo piuttosto che lasciarlo mangiare a chi aveva fame.

E’ stato un gesto spregevole. Ogni volta che veniamo a Messa ci impegniamo coerentemente a condividere insieme il pane.

Un grazie grande grande alle mamme che hanno seguito i gruppi dei bambini !

Premiazione torneo di calcio

Brusson, 28 maggio 2019.

Dopo 28 giornate di partite a calcetto, disputate nella palestra delle scuole, i giovanissimi calciatori sono saliti sul podio per ricevere la medaglia. Si è capito subito che il premio non va al singolo, ma alla squadra, perché è la squadra che tutta insieme vince.

I premi sono stati offerti dall'Associazione Non ti scordar di me - onlus.

Le partite riprenderanno dopo la pausa estiva, il primo martedì di ottobre.

Un giornalista chiese alla teologa tedesca Dorothee Solle: “Come spiegherebbe a un bambino che cosa è la felicità?”.

“Non glielo spiegherei” rispose.

“Gli darei un pallone per farlo giocare.

Eduardo Galeano

Gli attaccanti vincono le partite.

Le difese i campionati.

John Gregory

Secours et Solidarité in festa

Challand Saint-Anselme, 25 maggio 2019.

Non bastano 10mila "grazie" per i volontari del 118 "Secours et Solidarité". Ogni famiglia ne ha avuto bisogno, e i volontari sono accorsi subito. Dietro ad ogni volontario c'è la storia di una persona soccorsa, a volte anche salvata. Per questo non finiremo mai di ringraziarli. Siamo talmente abituati alla loro presenza che la diamo per scontata, ma scontata non è. Spesso ignoriamo i salti mortali che i volontari devono compiere per coprire tutti i turni, 24 ore su 24. Ed è per questo che non basta dire un milione di volte "grazie". Per aiutarli dovremmo poter vedere ogni anno alcuni giovani farsi avanti per fare i corsi necessari ed entrare a far parte della squadra.

Quest'anno per la loro assemblea ordinaria i volontari si sono ritrovati nella cappella di Villa per la S. Messa e poi a cena al Bistrot Ramet.

Grazie a tutti.

ORARI SANTE MESSE Domenica 2 giugno - in chiesa 7h30 - S. Messa def. Choucquer Aldo e defunti della famiglia def. Balagna Lucia 10h00 - S. Messa def. Bauce Fiorindo Giovedì 6 giugno - ad Extrepieraz 20h00 - S. Messa def. Math Stefano Sabato 1° giugno 17h00 - Battesimo di Vicquéry Camilla - in chiesa 18h30 - S. Messa anniv. def. Bonin Maria - in chiesa 20h00 - S. Messa - ad Arcesaz Domenica 9 giugno - in chiesa 7h30 - S. Messa 11h00 - S. Messa con ultra70enni

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Costituzione articolo 74

Il Presidente della Repubblica, prima di promulgare la legge, può con messaggio motivato alle Camere chiedere una nuova deliberazione.

Se le Camere approvano nuovamente la legge, questa deve essere promulgata.

si sta meglio?

Si sta meglio, ma si vive peggio: è questo il grande paradosso della modernità. (...)

Nietzsche prima di morire scrive una pagina geniale sulle conseguenze del nichilismo. Dice: “dove andremo a finire?”. E da quando è arrivata la modernità, anno dopo anno, le quattro cose che lui dice si sono avverate tutte, una dopo l’altra. Primo punto: la stanchezza. Io non vedo persone più cattive di vent’anni fa, vedo persone stanche, stressate, sfinite, pigiate. Non siamo stanchi perché abbiamo camminato troppo, ma perché abbiamo smesso di camminare. (…) La seconda cosa che prevede Nietzsche è la solitudine. Oggi l’ottanta per cento dei giovani ha paura della solitudine. Ma oramai, tutti noi abbiamo una solitudine dentro che alimenta fame di affetti, di cose, di persone. Sembra che non ci basti mai niente per riempire questa solitudine.

La terza cosa, prevista da Nietzsche è che faremo fatica a trovare un luogo dove sentirci a casa. (…) Sentirmi a casa vuol dire avere un luogo dove qualcuno mi guarda e mi guarda davvero, qualcuno m’ascolta e m’ascolta davvero. (…) Un posto dove posso avere una faccia sola. Ma l’ultima cosa che Nietzsche prevede e che si sta avverando negli ultimi anni, saremo avvelenati dal veleno dell’antico serpente. Siamo ormai tutti più egoisti, tutti più prepotenti, più egocentrici e meno sensibili. (…)

Così mi sono chiesto: come si fa a tornare umani?

Luigi Verdi

I care Nel 1992 si pensava che l’economia fosse da sola un fattore di integrazione di una società sempre più individualizzata. Oggi quella prospettiva non vale più. Bauman ha parlato di retrotopia per dire che il crollo delle speranze associate all’aumento del benessere individuale spinge una larga quota della popolazione a volgere lo sguardo all’indietro. Un movimento che in alcuni Paesi europei si traduce ormai da tempo nella nostalgia della appartenenza nazionalistica vissuta come vero e proprio riparo da quel senso di insicurezza avvertito da molti. È evidente che una tale reazione è tanto più forte quanto più la capacità di creare ricchezza e di condividerla si rivela inadeguata. Quando ciò accade, il fulcro dell’azione politica si sposta dall’economia all’identità. Dopo aver drammatizzato la questione dei migranti, ora Salvini, sulle orme di Orbán, fa sempre più frequentemente esplicito riferimento alla religione cristiana giocata come risorsa identitaria. (...) Per sfuggire alla presa della paura e del risentimento, il tema è come riuscire a svolgere il discorso non egoistico, e non reattivo, del 'noi'. Che si sia capaci di creare nuova ricchezza integrando le comunità invece di disgregarle. Che ci si continui a dedicare alla ricerca dell’efficienza, senza mai disdegnare la questione del senso. Perché è solo insieme – costruendo il Bene comune – che si possono affrontare le sfide che abbiamo davanti.

in bacheca Festa ultra70enni domenica 9 giugno 2019 11h00 S. Messa 12h00 - pranzo alla mensa scolastica

Auguri a Claire Yeuillaz - 6 giugno Alanis Revil - 7 giugno Filippo Moro - 8 giugno Annie Revil - 9 giugno Cloe Voiglio - 9 giugno

Notizie dalla Chiesa segno distintivo

di Mauro Magatti - Avvenire - 29 maggio 2019 Ch

Solo uomini migliori rendono migliore il mondo Luigi Lentini da www.gioba.it- 26 maggio 2019 Redazione: Geremia Momo - tel 0125 300 113 - cellulare 347 25 82 830 - e-mail: geremia.momo@brusson.net - fotocopiato con mezzi propri