e-mail n° 25 del 20 giugno 2020

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Parrocchia di San Maurizio

Brusson n° 25

20 giugno 2020 Anno XIX° - n° 952 Gruppo "Camminare pensando"

Dove non puoi amare, non soffermarti.

F. Kahlo

Sant'Antonio da Padova

Patrono di La Pila

Brusson, 16 giugno 2020.

Sant’Antonio fu profondamente segnato da tre eventi: i suoi viaggi che lo portarono a viaggiare attraverso tutta Europa, il suo incontro con San Francesco di Assisi e l'esperienza del naufragio.

Era un camminatore con lo zaino leggero che conteneva l’essenziale, attratto da una meta. La pandemia ci ha insegnato le stesse cose: l’essenzialità e lo sguardo di tutti rivolto ad una meta comune.

L’aver conosciuto personalmente Francesco di Assisi gli fece apprendere l’arte della solidarietà e della condivisione. E’ ciò di cui abbiamo bisogno in questo 2020..Infine Antonio, di ritorno dal Marocco, dopo l’affondamento della nave su cui viaggiava, fu accolto sulle coste siciliane. Quell’esperienza gli fece capire che nella vita puoi anche naufragare e approdare in qualche parte dove non conosci nessuno, ma sai che ci sarà qualcuno che ti accoglierà.

Disposizioni del Vescovo per il periodo estivo Riportiamo qui di seguito alcune disposizioni del Vescovo di Aosta, quale aggiornamento della Circolare del 10 maggio 2020.

1) Santuari. Nei santuari, abitualmente aperti o aperti ordinariamente durante l’estate, possono riprendere le celebrazioni delle Sante Messe e delle Confessioni ottemperando alle medesime norme previste per la chiesa parrocchiale.

2) Cappelle. Anche nelle cappelle possono riprendere le celebrazioni delle Sante Messe. Poiché le nostre cappelle sono generalmente di dimensioni contenute, i parroci valutino bene l’opportunità di tale ripresa, considerando il numero dei posti (calcolati sulla base dei parametri di sicurezza) e la necessità di ottemperare alle medesime norme previste per la chiesa parrocchiale (segnalazione sui banchi dei posti nel rispetto delle distanze, igienizzazione dopo ogni celebrazione, ingressi contingentati, liquido igienizzante sulla porta, uso delle mascherine).

3) Santa Messa per le feste patronali dei villaggi.

Per quanto di competenza della parrocchia si stabilisce che in questo anno la festa patronale dei villaggi si celebri con la sola Santa Messa che può essere trasferita nella chiesa parrocchiale, come già indicato, oppure celebrata nel villaggio stesso, ma all’aperto. Si eviti ogni possibile assembramento e si garantisca il rispetto del distanziamento e delle altre norme previste per le celebrazioni all’aperto.

4) Processioni e Pellegrinaggi.

Per ora nella nostra diocesi restano sospesi.

5) Messe in montagna.

Sono consentite a condizione che l’avvicinamento non configuri assembramento e che lo spazio dove vengono celebrate permetta l’osservanza del distanziamento e delle altre norme previste per le celebrazioni all’aperto. Qualora questo non sia possibile, la celebrazione viene sospesa e rinviata all’anno prossimo.

6) Cresime e Prime Comunioni.

Si suggeriscono due possibilità: rinviare la celebrazione all’anno 2021 (soprattutto per le parrocchie piccole che hanno numeri contenuti di cresimandi e comunicandi); prevedere la celebrazione nel tempo che va da ottobre a prima della Quaresima (soprattutto per le parrocchie che hanno grandi numeri di cresimandi e comunicandi).

Aosta, 11 giugno 2020

+ Franco Lovignana - Vescovo

Riportiamo qui di seguito alcune disposizioni del Vescovo di Aosta, quale aggior-

Orari sante messe Sabato 20 giugno - piazzale chiesa 18h30 - S. Messa anniv. def. Vuillermin Maria def. Pernettaz Simona e Vuillermin Antonio def. Margherita e Michele Domenica 21 giugno - piazzale chiesa 10h00 - S. Messa anniv. def. Curtaz Emilio, Bruno, Maria, Venanzio, Ida. def. Ronc Pietro, Sabina, Olga, Ida, def. Giulio, def. Fam. Aymonin Sabato 27 giugno - piazzale chiesa 18h30 - S. Messa di 7^ def. Fosson Giuseppe Domenica 28 giugno - piazzale chiesa 10h00 - S. Messa

Operazione Stella Alpina

sabato 20 giugno - 18h30 domenica 21 giugno - 10h00 piazzale chiesa Brusson Gli Alpini doneranno delle piantine di Stelle Alpine Il ricavato verrà dato al Personale Sanitario degli Ospedali Parini e Beauregard.

avere ragione Non c’è niente di peggio che «avere ragione». Una volta presa, la ragione sfuma.

La ragione-strumento, il «lumicino» in noi, come lo chiamava Bobbio, si tende e protende attenta, accoglie, pensa (cioè soppesa) ma non afferra, se non le verità piccole.

La ragione-luce è una verità molto alta, che ha molti diversi raggi e tocca ciascuno di noi con uno o pochi raggi. Spesso presumiamo che questa sia tutta e l’unica verità. Devo invece rispettare e ammirare i raggi differenti dal mio. È come il cielo di tante stelle di verità, che ammiriamo sullo sfondo buio, che riempiono l’animo nostro di meraviglia, che scintillano di bellezza e suggeriscono un buon significato misterioso dell’universo, per-suasivo e non imperativo.

Una verità viene a noi, ma noi non l’afferriamo, non la tratteniamo né la possediamo. Se riusciamo a darne una felice eco, altri la possono raccogliere, ma sempre come ospite, mai possesso. Non «abbiamo» mai la ragione. La verità non conosce il verbo avere, né il verbo vincere, ma solo dare: dare scintille, e conforto, il possibile intimo conforto di una luce che viene, verrà, è venuta, ritorna, è attesa. Non s’impone, solamente viene. E incontra e illumina quell’altra intima zona di stupore, che è la nostra coscienza: zona di appelli, domande, proposte, presenze, non di definizioni quadrate. In differenti modi «la luce vera illumina ogni uomo» (Giovanni 1,9).

Enrico Peyretti

I care Diversi istituti riflettono sul futuro dell’Onu in vista del 75° anniversario ha impostato la discussione su quattro scenari che meritano attenzione.

Scenario 1: “Steady State”: in sostanza, la continuazione della situazione attuale, con una scarsa volontà degli Stati nazionali di lavorare insieme e cedere poteri. “L’Onu sopravvivrebbe per raccattare i cocci (...).

Scenario 2: “World State”: i governi nazionali, pur mantenendo il controllo dei loro destini, sono disponibili a lavorare insieme perché si rendono conto che ci sono problemi transnazionali che non possono essere risolti da ciascuno di loro e questa disponibilità fa emergere una sorta di global governance. (…)

Scenario 3: “Earth Inc”: i governi locali perdono il controllo e le multinazionali riempiono il vuoto, unificando il mondo in un grande mercato. (...) Il sistema degli Stati nazionali è finito e che i veri player globali sono le corporations.

Scenario 4: “Wild State”: i governi nazionali perdono il controllo, l’Onu non riesce a riempire il vuoto e anche le multinazionali si sottraggono a questo ruolo. Il risultato è il caos., uno scenario da incubo con un numero in costante aumento di Stati falliti, movimenti di massa delle popolazioni e crescenti problemi ambientali e sanitari, disastro climatico. di Eletta Cucuzza – Adista – 13 giugno 2020

in bacheca S. Messa al Col Ranzola con le Comunità di Gressoney 15 luglio - 11h30

Auguri a Marco Cresto - 25 giugno Giulia Ceamese - 25 giugno Jacques e François Vicquéry - 26 giugno Esteban Cugnod - 27 giugno Daniele Borghesio - 27 giugno

Notizie dal mondo virus recidivi

Pietà per la nazione i cui uomini sono pecore e i cui pastori sono guide cattive.

Lawrence Ferlinghetti

di Uber - 14 giugno 2019

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