Area di servizio 4 2015

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Numero 4 - anno 17 - Poste Italiane SpA – Spedizione in Abbonamento Postale – D.L. 353/2003 (conv.27/02/2004 n°46) art. 1 comma 1, DCB Milano - € 1,55

SPECIALE

CECCATO LA CULTURA DELL’AUTOLAVAGGIO

HITECHLED NON TUTTI I LED SONO UGUALI

PUREFUEL PER UN GASOLIO PULITO E FLUIDO

SATISPAY PIENO CON LO SMARTPHONE

LETTERA APERTA TITOLO DELLA COPERTINA ORGANO UFFICIALE DEI GESTORI

A ENI

38/6( 6 VWDELOLVFH QXRYL SDUDPHWUL GL ĆƒHVVLELOLW½

La capacità di adattamento è la chiave di riuscita per nuovi, interessanti sviluppi. MIX ha equipaggiato un impianto standard con un portale idrocinetico realizzato con la tecnologia dei robot e completo di asciugatura. Con questo modello, MIX inaugura la nuova generazione di macchine da lavaggio PULSE 4S.

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8 10 AD Produzione - Allegrini 11 Ampla REV - Annovi Reverberi 12 Aquarama 13 Atas - Autoequip Lavaggi 14 Bieffe Farinelli - CO.RA. 16 COMESTERO a SUZOHAPP company - De Witte 17 Depur Padana Acque - Eurodet 18 Eurotessuti 20 Favagrossa - Federlavaggi 21 Golden Chimigal - Heart Italiana 22 Interpump Group - Istobal 23 Kärcher 24 Kiehl Italia 26 Kimicar - La Nuova Sipom 27 Lampa 28 Lavorwash - Leuco Hawk

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Lettera aperta a ENI

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Ceccato: la cultura dell’autolavaggio non va in fiera

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Purefuel Technology: per un gasolio sempre pulito e fluido

30 Ma-Fra 32 Maggi Coniature - Mark 33 Maser Italia - Mauquoy Token Co. Mazzoni 35 Mecline Tecomec - Microel 36 Microhard 38 Mix 39 Morelite - Mosmatic 40 MTM Hydro 42 Otto Christ 44 Pro Wash System - R+M De Wit 45 Resnova - Revello 46 Rhütten 48 Ricci - Sol.Pel.Otic 50 Synt Chemical - Tecnovap 51 TMB / Italia Service - Vaportecnic 52 Wash Italia - WashTec

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Hitechled: non tutti i led sono uguali

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Satispay: il pieno si paga con lo smartphone

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Editoriale

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News

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Notiziario Figisc-Anisa Confcommercio

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Il Mercatino di Area di Servizio

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Indirizzi utili

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Caleidoscopio

Direttore Responsabile Massimo Cicalini – Caporedattrice Paola Sala Comitato di Redazione Stefano Cantarelli, Massimo Cicalini, Maurizio Micheli, Alberto Mondinelli, Luca Squeri.

Collaboratori Attilia Formigoni, Elda Frigerio, Elio Giabba, Nicoletta Lega, Andrea Pietrarota, Nicola Polidoro, The Editor (Editing), Arlina Rabbiacci, Mario Rota, dagli USA Brian Campbell.

Editore: ADV Spazio Srl, via Gustavo Modena, 6 - 20129 Milano - Tel. 02-7000.4031- Fax 02-450.72.949 e-mail: areadiservizio@advspazio.it. – web: www.areadiservizio.net Pubblicità: ADV Spazio Srl - via Gustavo Modena, 6 - 20129 Milano - Tel. 02-7000.4031 - Fax 02-7000.4082 e-mail: advspazio@advspazio.it.

Impaginazione: Daniele Rizzi – e-mail: waikikidesign@gmail.com – Fotolito e stampa: Pinelli Printing Srl L’Editore garantisce la massima riservatezza dei dati degli abbonati e la possibilità di richiedere gratuitamente la rettifica o la cancellazione scrivendo a: ADV Spazio, via G. Modena 6, 20129 MIlano.

Le informazioni custodite nell’archivio elettronico dell’Editore verranno utilizzate al solo scopo di inviare agli abbonati vantaggiose proposte commerciali (Legge 675/96 tutela dati personali). È proibita la riproduzione anche parziale di quanto pubblicato senza citare la fonte.

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È facile dirlo adesso che Autopromotec ha confermato tutte le attese della vigilia ribadendo a chiare lettere la ripresa di tutto il comparto automotive, non solo con la risalita dei numeri di vendita delle auto, ma anche con un rinnovato entusiasmo che attraversa tutta la filiera.

Dicevamo che è facile dire adesso che è stato un successo annunciato. In realtà all’apertura dei cancelli di Bologna Fiere erano in molti ad attendere con curiosità, e anche un po’ di trepidazione, cosa sarebbe successo. Paure presto svanite di fronte alla marea di visitatori che si è riversata nei padiglioni e alla altrettanto corposa massa di novità presentate in tutti gli ambiti.

Note liete arrivano anche da settori più vicini ad Area di Servizio, la distribuzione petrolifera, soprattutto attraverso i nuovi carburanti alternativi e l’automazione nei pagamenti mentre gli autolavaggi hanno mostrato quella vivacità che mancava da anni.

Padiglioni sempre pieni, complice anche la nuova location all’interno del padiglione 25 che è stata apprezzata da pubblico ed espositori. Un piccolo ma significativo record anche per Area di Servizio che ha visto andare esaurite, a poche ore dalla chiusura, tutte le 3 mila copie della rivista che avevamo portato da distribuire sullo stand.

In questo numero proponiamo l’esauriente rassegna delle principali novità esposte: da un lato, la conferma della vitalità del nostro settore e, dall’altro, un grande lavoro giornalistico che la nostra redazione conduce sul campo da 17 anni, per offrire ai nostri lettori, soprattutto quelli che non sono potuti venire a Bologna, un quadro completo di quanto era esposto. Pensiamo di esserci riusciti al meglio anche questa volta.

Buona lettura Massimo Cicalini

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ECONOMIA & LAVORO

LETTERA APERTA A ENI Figisc-Confcommercio chiede attraverso questa lettera a ENI che chiarisca quanto prima la questione di fondo sulla tenuta dell’accordo.

A distanza di ormai sei mesi dalla firma dell’accordo di dicembre è più che mai opportuno, più che mai necessario, porre all’azienda qualche preciso e diretto interrogativo.

Scegliere di farlo apertamente non preclude in alcun modo che si procederà comunque a farlo anche con tutti gli aspetti formali e nell’auspicabile massima condivisione di tutte le componenti di rappresentanza della Categoria.

Già sono diverse le problematiche aperte e non ancora risolte in sede di applicazione dell’accordo stesso – cui si aggiunga che le procedure di verifica della sua attuazione tra le parti che lo hanno sottoscritto non vengono attivate nei termini ivi previsti –, al punto che già le Organizzazioni di categoria dei gestori hanno sollecitato ripetutamente, e purtroppo senza adeguato riscontro, un confronto con l’azienda stessa.

Nuovi fatti ci vengono recentemente e ripetutamente segnalati, con particolare riferimento alla gestione del prezzo consigliato nelle due modalità “self” e “servito” per una aliquota di impianti di marchio sul territorio: a tali impianti (cosiddetti “special”) – a cui erano state accordate condizioni (e relativi vincoli) particolari di prezzo, proprio in considerazione della particolare aggressività della concorrenza nel micro mercato locale –, sarebbero stati aumentati, anche in maniera sensibilmente elevata, i prezzi consigliati nella modalità “servito” ovvero aumentata ulteriormente la “forchetta” di prezzo tra la modalità in “self” e quella in “servito”.

Ora, è di tutta evidenza che tale condotta – indipendentemente da “quanti” impianti (e pure da “dove”, “come” ovvero “di quanto”) essa coinvolga – espone quei gestori, della cui situazione di non competitività particolarmente grave la stessa azienda si era fatta inizialmente responsabile, a una premeditata penalizzazione economica e di mercato, all’impossibilità di poter giustificare un divario così troppo elevato tra i due prezzi – in nessun modo relazionabile con il valore del servizio prestato –, allo sviamento della clientela, alla perdita di erogato, alla penalizzazione del margine di base e anche di quello differenziale sul servito, alla assunzione di costi passivi del tutto improduttivi per sostenere lo svolgimento del servizio.

Per cui, pubblicamente e formalmente, per questi gestori non si può richiedere altro che l’immediato ripristino delle condizioni precedenti all’intervento unilaterale sul prezzo. Lo richiede, se non altro, il minimo rispetto dell’accordo sottoscritto dalle parti il 19 dicembre del 2014, che – come altri accordi, nel marchio, in altri marchi e nel settore – non può essere sempre e solo soggetto a interpretazioni arbitrarie, casuali, indefinite, a seconda del caso e del momento, di una delle parti contraenti – cosa,

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del resto, di cui siamo stati lungamente testimoni –.

Né “solo” dell’osservanza o meno dell’accordo si tratta.

Tale problematica – unitamente alle altre cui abbiamo prima solo vagamente accennato – rimanda, infatti, a una questione di fondo a carattere generale. È ben noto ad ENI che l’accordo è stato faticosamente sottoscritto in funzione di alcuni contenuti normativi – su quelli economici è stato usato l’eufemismo dell’accordo “di solidarietà”! – su cui, da parte delle Organizzazioni di categoria, si sono capiti/o si sono voluti vedere/ segni di speranza e di controtendenza: 1) un riposizionamento del ruolo del gestore rispetto alla deriva della automatizzazione totale, 4/2015

2) un ripristino della intangibilità del margine concordato rispetto alla lunga stagione della compartecipazione sugli sconti di iperself, 3) qualche regola per condizioni più eque per competere rispetto alla esperienza negativa dei cluster.

Tutti concetti “sindacalesi” teorici che assumono un valore reale – visti i tempi che attraversiamo e la situazione del settore, in cui le norme su negoziazione e contratti sono scritte, ma inefficaci – se e solo se possono essere riscontrati da un progetto “aziendale” di concreta politica commerciale tutto sommato non incompatibile con essi.

Così i gestori si sono organizzati la risorsa umana e un minimo di piano economico per affrontare faticosamente la nuova politica commerciale del marchio. Nell’ottica e nella speranza, dopo anni di esperienze negative, di una ragionevole stabilità della stessa, condizione minima per verificare erogati, costi, ricavi e risultati, insomma per poter ancora lavorare.

Ciò che ora – al di là del rispetto delle regole concordate, che diventa astratto e quindi del tutto inefficace quando le regole, come avviene beninteso non solo in ENI, vengono cambiate “in corsa”, o quando le strategie commerciali durano lo spazio di una stagione o quando cambia il management o quando vi sono oscillazioni/incertezze/diversità di posizioni sulle stesse strategie, o quando si risponde azzardosamente alle sollecitazioni del mercato, cioè sempre – è il caso di chiedere all’azienda se quel progetto di politica commerciale, che è stato alla base di un difficile incontro tra contenuti “sindacali” e scelte aziendali, sia ancora valido o stia cambiando qualcosa e se non vi siano tentazioni di riportare le lancette dell’orologio indietro, cioè alle politiche commerciali precedenti.

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L’eventuale risposta che la politica commerciale è sempre quella, se non altro perché comprovata dalla partenza alla grande della campagna di marketing sul “+Servito”, non è che una mezza risposta (cui si potrebbe, peraltro, obiettare che meglio sarebbe stato riversarne il costo per limare il divario tra i prezzi nelle due modalità di offerta, dal momento che l’efficienza competitiva del marchio sul mercato è comunque critica): i gestori, ed anche le loro Organizzazioni, sono stati a lungo abituati a trovarsi tra capo e collo repentini cambiamenti e capovolgimenti di indirizzo che ne hanno prodotto fin troppo spesso solo il default economico.

Segnali come quelli sulla modificazione unilaterale dei prezzi che abbiamo più sopra denunciato (ma potremmo parlare della campagna a tappeto di contestazione di superamento del prezzo massimo, la stessa vicenda del recesso dall’accordo della rete autostradale – solo per parlare delle cose più importanti, e neanche di tutte), pur sapendo che l’azienda gioca comunque la carta del massimo di “flessibilità” (“flexability” sarebbe il termine giusto), sono indizi inquietanti di una situazione per nulla definita e in odore di ennesima e non negoziata mutazione.

Sarebbe bene che ENI, dunque, chiarisse quanto prima – peraltro rispondendo ai pressanti inviti già fatti anche sulle altre partite aperte sulla gestione dell’accordo – a tutte le Organizzazioni della categoria la questione di fondo che è stata qui posta – la tenuta dell’accordo, in quanto discendente dalle norme del settore, e della politica commerciale in esso sottesa, quale scelta dell’azienda, nonché la loro reciproca compatibilità – e, quale primo utile segnale di una possibile conferma, ripristinasse le condizioni di prezzo a coloro a cui le ha alterate.

Figisc Confcommercio

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EVENTI

AUTOpromotec 2015 CONFERMA ALLA GRANDE Autopromotec, la rassegna internazionale delle attrezzature e dell’aftermarket automobilistico, ha chiuso i battenti con dati molto positivi sia in termini di espositori sia di visitatori. La conferma di essere il riferimento fieristico, negli anni dispari, a livello globale.

I numeri parlano chiaro: un totale di 1.587 espositori (di cui 663 esteri) provenienti da 47 Paesi, distribuiti in 14 padiglioni e quattro aree esterne, per un’area espositiva di 157.000 mq, hanno accolto in tutto 103.989 visitatori. Infatti, i cancelli sono stati varcati da 83.343 professionisti italiani e da 20.646 stranieri provenienti da tutto il mondo. Rispetto ai dati 2013, relativi cioè all’ultima edizione, si è registrato un aumento dei visitatori totali (+1,4%) con una forte crescita di quelli stranieri (+9%), provenienti soprattutto dai principali paesi europei, ma anche dal Far East e dagli altri continenti. Grande soddisfazione da parte degli espositori di tutti i settori che, come da tradizione, hanno presentato a Bologna numerose e importanti innovazioni tecnologiche.

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662 sono stati gli incontri tra delegazioni di buyer internazionali (90 operatori provenienti da 25 Paesi) ed espositori, organizzati all’interno della “Buyers Lounge”, un’area appositamente allestita all’interno del “Circuito delle idee”, cuore nevralgico della convegnistica di Autopromotec. Un numero interessante con un incremento del 18% rispetto al 2013, a dimostrazione di quanto Autopromotec rappresenti sempre di più un punto di incontro globale tra domanda e offerta, un’occasione per gli espositori di interagire in un solo spazio con potenziali clienti e distributori di tutto il mondo.

Bene l’autolavaggio L’affluenza nel padiglione del carwash è stata superiore alle più rosee aspetta-

tive. Sempre molto affollati, gli stand dei lavaggi e del filling station sono stati molto visitati con una presenza di qualità, non i soliti curiosi, ma moltissimi visitatori esteri a riprova che la produzione italiana del settore è ambita e stimata. Molto apprezzato lo spostamento in area coperta, particolarmente curati gli stand e tante le novità esposte così come si può leggere in questo “Speciale” che come tradizione e solo Area di Servizio da ormai 17 anni pubblica così completo ed esaustivo.

Si riconferma inoltre la validità del supporto cartaceo, ovvero la rivista Area di Servizio che è letteralmente andata a ruba, più di 3 mila copie sono state distribuite dal nostro stand, esaurite a tre ore dalla fine della manifestazione.

Non era mai successo.

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Alto il profilo degli incontri Autopromotec 2015 si è dimostrata anche una manifestazione dai contenuti convegnistici di elevato valore aggiunto, grazie agli incontri di AutopromotecEDU che hanno fornito numerosi spunti di approfondimento sul mondo del post vendita automobilistico in Italia, così come nei principali paesi strategici, a ulteriore supporto da parte degli organizzatori alla crescita professionale del mercato e dei suoi attori. Particolare interesse hanno suscitato gli appuntamenti dedicati all’analisi degli scenari internazionali dell’aftermarket, con IAAM15 che ha approfondito il tema delle nuove tecnologie dell’informazione applicate all’automotive, ma anche il convegno inaugurale, che ha ospitato una prestigiosa analisi della crisi e della ripresa economica oltre al dibattito di alto profilo fra alcuni dei massimi esponenti dell’industria italiana. Molto seguito anche l’incontro dedicato al rapporto fra

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postvendita indipendente e aggiornamento tecnologico (altro evento che ha messo a confronto i maggiori player del settore attorno ai principali temi strategici per il futuro), e i momenti dedicati al truck, come il 1° Meeting Nazionale Ricambi Veicoli Industriali organizzato da ANFIA e i due approfondimenti sul GNL a cura di Federmetano (ne diamo riscontro anche nelle news, ndr). Ai 20 appuntamenti di AutopromotecEDU, che hanno visto l’affluenza di un pubblico stimato in oltre 2.300 partecipanti italiani e internazionali, si sono inoltre affiancati altri 33 fra eventi, incontri e workshop organizzati da associazioni e istituzioni e 13 presentazioni alla stampa a cura degli espositori. Si conferma importante anche il riscontro da parte della stampa, con circa 500 giornalisti presenti in fiera nei cinque giorni della manifestazione, dei quali oltre il 40% proveniente dall’estero.

Il successo di Autopromotec 2015,

testimoniato da numeri di assoluto rilievo, da una parte è figlio di un settore, quello della componentistica e delle attrezzature, che in Italia ha eccellenze in grado di affermarsi a livello globale in quanto a tecnologia e innovazione, anche nei momenti di profonda crisi che hanno caratterizzato gli ultimi anni. Dall’altra, è frutto di un’instancabile e mirata attività di promozione internazionale, supportata da Unioncamere Emilia-Romagna, dalla Regione Emilia-Romagna e dall’Agenzia Italiana per l’Internazionalizzazione delle Imprese (ICE), che ha avuto una forte spinta nelle ultime edizioni, soprattutto nei paesi più strategici per il settore.

Resta solo da ricordare che il prossimo appuntamento di Autopromotec è previsto, sempre presso il quartiere fieristico di Bologna, dal 24 al 28 maggio 2017.

Massimo Cicalini

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AD PRODUZIONE Le avevamo presentate in anteprima su Area di Servizio e in fiera; le novità di AD produzione hanno avuto il successo che si presagiva e che meritavano. A cominciare dal nuovo distributore vending (contenente 96 ripiani, con display di comunicazione configurabile in tre lingue, quattro tasti di scelta prodotto, le spie verdi e rosse che segnalano la presenza o l’esaurimento del prodotto scelto e un sistema di pagamento a gettoniera elettronica), una macchina distributrice di piccoli pacchetti/oggetti a quattro colonne separate e a caduta, che offre quindi fino a quattro scelte di prodotti per una costruzione completamente di acciaio inox e con una finestra espositiva in plexiglass trasparente in corrispondenza di ciascuna colonna, dove verrà esposto un esempio del prodotto contenuto. L’interno non è visibile, ma sulla porta anteriore è presente un fine corsa, che segnala l’eventuale assenza del prodotto, quindi il cliente non corre il rischio di pagare per un prodotto esaurito. Apprezzato un erogatore di detergente per tergicristalli con pistola, denominato Detergi (studiato per riempire le vaschette dei tergicristalli in quantità misurata, dotato di

pulsanti start e stop, di sistema di pagamento a gettoniera elettronica, di un tubo lungo 5 m con annessa una pistola a beccuccio, adatta a riempire le vaschette e di un coperchio in abs). Questo prodotto è proposto in due modelli: il primo è dotato di un serbatoio interno da ben 120 litri, mentre il secondo è senza serbatoio, il quale può essere posto sul piazzale, interrato o dove preferisce il gestore. Sempre al centro dell’interesse dei numerosi visitatori vi è l’affermato Gonfiagomme (in acciaio inox e cappello in abs, prevede riscaldamento invernale e scarico di condensa automatico; è dotato di gettoniera elettronica, di comando a pannello e di un tubo lungo 10 m posto sul lato della macchina) con un modello inedito, omologato e con certificati, che monta a bordo un compressore e un serbatoio da cinque litri per l’aria. Nuova anche la Colonnina a quattro programmi, che eroga quattro profumazioni diverse con un’estetica migliore rispetto a quella precedente grazie a un look circolare con angoli arrotondati, completamente in acciaio inox con le solite blindature e nuove pompe. Infine, l’aspirapolvere con soffiante per pulire gli interni dell’auto, dotato di una piccola turbina per soffiare aria.

ALLEGRINI Molto attenta al business delle aree di servizio, Allegrini proponeva tre novità che promettono di dare nuove opportunità di vendita ai gestori. P70 Protettivo per sedili in tessuto e Alcantara, ma anche per capotte, ha proprietà idrorepellenti, antimacchia e antialone, preservando quindi l’aspetto originale delle superfici trattate e anche l’ottimale traspirazione dei tessuti; inoltre, protegge dai raggi UV evitando l’alterazione dei colori e garantendo quindi a tutti i particolari trattati una lunga durata. Sandik è un detergente disinfettante per superfici dure pronto all’uso e formulato in base a principi attivi specifici per il trattamento rapido e mirato di disinfezione: in pratica riduce la carica batterica limitando il rischio di contaminazioni microbiche ed è ideale per la detergenza e disinfezione frequente delle superfici; non necessita di risciacquo ed è facile immaginare le zone di maggiore impiego all’interno di una vettura: bocchette di aerazione, porta bicchieri, volante, pomello delle marce nonché le maniglie. Sani-Helmet è il prodotto specifico pensato per l’igiene del casco: una macchina brevettata a livello inter-

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nazionale, di elevata qualità (è realizzata in collaborazione con AD Produzione), totalmente “made in Italy” e garantita dal marchio CE; il design innovativo (misure 500 mm di profondità, 560 mm di larghezza per 1500 mm di altezza) non presenta spigoli e i supporti di gomma evitano il rischio di graffiare il casco. Sani-Helmet igienizza perfetta-

mente ogni tipo di casco in soli tre minuti e mezzo grazie a Fog Sanitizer, un prodotto sanitizzante studiato dal laboratorio di ricerca e sviluppo Allegrini che non fa uso di ozono ed è tranquillamente utilizzabile in qualsiasi attività: infatti dopo l’intervento il casco è perfettamente asciutto e subito indossabile.

AMPLA REV Anche a Bologna tanto l’interesse raccolto dal “profumatore invisibile” Rev ICF, dove il fatto di essere invisibile è dato dall’assenza di liquidi, gel o ciondoli. Quindi un accessorio assolutamente sicuro per l’auto e per le persone caratterizzato dalla classica “molletta” sempre pronta all’uso: si inserisce nella bocchetta di areazione e inizia a funzionare assicurando una sensazione e una profumazione diffusa fresca e pulita.

Prodotto in morbida plastica antigraffio, Rev ICF non danneggia o graffia il cruscotto e gli interni ed è sicuro per le persone perché prodotto secondo le norme di sicurezza europee utilizzando profumazioni certificate IFRA (International Fragrance Association): è disegnato e prodotto interamente in Italia ed è disponibile in dieci fragranze in blister doppi o singoli. Nuovo è anche Amo-Rev, un profumatore per ambienti a forma di cuore che si affianca all’affermato Rev-O’, anche in questo caso si tratta di un “profumatore invisibile” che utilizza anch’esso fragranze IFRA, prodotto in Italia e offerto in blister singolo e disponibile anche in display-box. Tutti i profumatori Rev sono anche ottimi prodotti per le personalizzazioni promozionali, ideali per autolavaggi, officine, concessionarie e stazioni di servizio, grazie all’aggiunta del logo del cliente. Inoltre, tutte le confezioni Rev hanno un tester per cui il cliente sente il profumo, tocca e capisce anche qual è la consistenza del materiale.

ANNOVI REVERBERI L’azienda modenese ha presentato una nuova pompa di medie dimensioni con sistema biella/manovella per l’utilizzo su impianti di lavaggio fissi o mobili e su gruppi elettropompa e motopompa per il lavaggio professionale. Il nuovo modello è individuato dalla sigla PRK e si tratta di una pompa derivata dalla conosciuta serie RK, rivista nel disegno implementando dei miglioramenti riguardanti sia la parte meccanica sia quella idraulica, innovazioni che consentono di aumentare l’affidabilità e ridurre gli interventi di manutenzione. Il disegno della pompa è di tipo classico con l’albero a gomiti realizzato in acciaio ad alta resistenza e supportato da due cuscinetti a sfera di qualità e sovradimensionati; le bielle sono realizzate in una speciale lega di bronzo con eccellenti proprietà antifrizione e meccaniche. mentre il corpo pompa e i coperchi laterali sono di lega d’alluminio ad alta resistenza per pressofusione con trattamento di verniciatura. Il coperchio posteriore è stato allungato per contenere una maggiore quantità di olio e garantire una migliore lubrificazione, mentre i pistoni sono di ceramica integrale con un sistema di tenuta a doppia guarnizione. La testa della pompa è nichelata per garantire una maggiore resistenza agli agenti chimici e il sistema di tenuta è a doppia guarnizione, quella primaria è in grado di reggere elevate pressioni e quella secondaria previene in maniera efficace le perdite d’acqua. Da segnalare anche la serie di pompe RTV,

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sempre con sistema biella/manovella ma di grosse dimensioni con portata fino a 160 l/min, progettata per lavorare a basse velocità in modo da garantire un miglior funzionamento e una maggiore durata; il disegno è di tipo classico con albero a gomiti realizzato in acciaio ad alta resistenza supportato da due cuscinetti a rulli conici sovradimensionati. Le bielle sono realizzate in una speciale lega antifrizione e i pistoni di guida sono di ceramica integrale con proprietà antifrizione per garantire elevata scorrevolezza e ridurre le perdite d’olio; i pistoni sono di ceramica integrale con sistema di tenuta a doppia guarnizione. Per entrambe le pompe le valvole sono dimensionate per elevati rendimenti anche con alte pressioni e alte velocità.

AQUARAMA Tra le principali novità di Aquarama in fiera, certamente il nuovo armadio per le piste AquaCube merita molta attenzione perché si tratta di una piccola rivoluzione: sono riusciti a creare un armadio più compatto, quindi con risparmi di spazio e di denaro per il prezzo particolarmente competitivo, sempre importante in questo periodo per “stare” sul mercato. In pratica, in metà dello spazio precedente (2,80 m di lunghezza in meno) si è riusciti a dare lo stesso prodotto di prima, quindi la tecnologia fino a un massimo di sei programmi e un massimo di quattro piste per singolo armadio. Inoltre, AquaCube consente di non abbandonare la tecnologia Aquarama, ovvero la mousse attiva che ha reso famosa l’azienda erogabile con spazzola o lancia schiumogena. Altrettanto importante è stato anche il debutto della nuova gamma dei portali Stargate S4 e S6, anche se a Bologna era esposto solo lo Stargate S6, una macchina di fascia medio alta con alcuni principi innovativi importanti.

Prima di tutto, la larghezza lavante di 2,52 m, che entro fine anno vedrà anche la versione XL da 2,70 m di larghezza

di passaggio. Le altezze sono addirittura cinque: 2,10 m, 2,30 m, 2,50 m, 2,80 m e, novità importante, il 3,10 m, un prodotto di nicchia per i furgoni di maggiori dimensioni, spesso con ruote gemellate o con box isotermico. I nuovi Stargate hanno sempre le conosciute sicurezze per la lama orizzontale ed è stato introdotto un flap di asciugatura che si può utilizzare anche per l’alta pressione orientabile. Si tratta di un alettone che convoglia l’aria, per cui la lama sta ferma e si orienta solo l’alettone, costa meno ma garantisce lo stesso effetto di una lama a seguire e quindi la parte posteriore e la parte anteriore della vettura vengono asciugate in maniera molto più accurata.

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ATAS Il 2015 è un anno speciale per Atas perché segna il cinquantesimo di attività; anniversario che è stato festeggiato con la clientela in occasione di Autopromotec, ma che con grande piacere verrà celebrato il prossimo autunno in compagnia di tutte le persone che insieme al management dell’azienda hanno percorso questo cammino. In quell’occasione verranno anche presentati i nuovi prodotti che celebreranno la ricorrenza, anche se la partecipazione ad Autopromotec ha dato comunque ad Atas la possibilità di avvicinare numerosi nuovi contatti e avviare importanti collaborazioni che spronano a migliorare ancora e a guardare al futuro con ottimismo; grande soddisfazione anche la conferma dell’apprezzamento dei prodotti da parte della clientela consolidata che numerosa ha visitato lo stand. Un’iniezione di fiducia e di entusiasmo per affrontare nuove sfide per un’azienda che già opera con una rete commerciale capillare su tutto il territorio italiano ed è presente in altri 35 Paesi fra i quali i mercati di maggiore interesse sono Portogallo, Spagna, Polonia, Ucraina, Grecia e Russia; attraverso la collaborazione di oltre 100 concessionari, Atas propone oltre 350 prodotti in diversi formati.

AUTOEQUIP LAVAGGI Davvero tante le novità presentate da Autequip, a cominciare dalla serie di innovazioni nei portali con i carrelli delle spazzole verticali con traslazione tramite traino diretto, una bocchetta orizzontale con inclinazione elettrica variabile in funzione del profilo del veicolo, una bocchetta aggiuntiva per l’asciugatura laterale della parte bassa del veicolo con un’azione specifica anche sui cerchi, l’alta pressione laterale oscillante con movimentazione elettrica per una migliore fluidità dell’oscillazione e l’alta pressione laterale supplementare, lato spazzole verticali per una maggiore funzionalità sull’azione dell’alta pressione stessa. Tanto interesse anche per One, il portale d’accesso dal prezzo concorrenziale, molto semplice, a tre spazzole con asciugatura orizzontale e laterale optional, così come l’asciugatura a seguire su cui si può montare anche l’alta pressione con pompa da 50 l/min di portata e 250 bar di pressione. One si può dotare anche il lavacerchi con disco rotante ad alta pressione; il suo funzionamento è completamente elettrico, sia nella movimentazione sia nei sollevamenti e il tutto è regolato da inverter. Nello stand era presente anche il Net 5, il doppio portale Autoequip che unisce un’altissima qualità di lavaggio grazie alle cinque spazzole di cui è dotato a una velocità di esecuzione senza paragoni; la gestione individuale dei due portali è unita a un’ampia disponibilità di gruppi di alta pressione che completano la dotazione dell’impianto. Tante novità anche per piste self Pinguino Verde e Pinguino Wash con le nuove pulsantiere con carpenteria di acciaio inox e i sistemi di pagamento MRK che prevedono un’ampia gamma di erogatori di gettoni e cambiamonete, erogatori e caricatori chiavette e carte chip con modelli per incasso o a colonna; nuove pulsantiere e sistemi di pagamento MCR anch’essi realizzati con carpenteria di acciaio inox e con il 4/2015

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sistema MCR tutti i dispositivi presenti sull’area di lavaggio e dotati del kit di trasmissione dati, possono essere collegati tramite una linea RS-485 a un pc industriale installato nell’area. Per Pinguino Verde è stato presentato anche un nuovo programma schiuma attiva. Da segnalare poi la nuova ed esclusiva App Autoequip GoWash dedicata ai portali di lavaggio che consente, al cliente, di selezionare il programma e azionare il lavaggio, al gestore anche altre funzionalità direttamente da smartphone o tablet. Infine, il nuovo self a schede con tecnologia Trasponder programmabile in tre possibili modalità: per singolo lavaggio con scheda mono lavaggio caricata con il programma prescelto; per lavaggi multipli a scalare con scheda multi lavaggi caricata nella quantità di lavaggi desiderata e con il programma prescelto; con credito a scalare e scheda caricata dell’importo desiderato. Le schede configurate nelle tre modalità sono utilizzabili contemporaneamente sulla stessa apparecchiatura fino a sei programmi di lavaggio.

BIEFFE FARINELLI Perché scegliere le macchine Bieffe? Era questa la domanda che veniva posta ai visitatori dello stand con risposte altrettanto chiare e convincenti.

Dall’affidabilità e sicurezza garantiti dalla caldaia in rame (materiale antideflagrante e anticalcare) e dalla resistenza esterna mai a contatto con l’acqua alla garanzia di ricambi, accessori e assistenza telefonica in tempi brevissimi. È da oltre 28 anni che Bieffe produce generatori di vapore con oltre 500 mila macchine vendute in tutto il mondo e l’intera produzione avviene in Italia nello stabilimento di Pesaro. Forte di questa esperienza, l’azienda ricorda come un kW di potenza genera una portata vapore di 1,2 kg/h e l’efficacia del vapore è proporzionale alla sua portata e non alla sua pressione, quindi è inutile avere tanta pressione e poca portata. Dopo questa premessa, protagoniste in fiera erano le macchine per il lavaggio e la sanificazione a vapore con aspirapolvere della serie Carwash, pensate specificamente per il ricondizionamento degli interni di autoveicoli. La potenza del vapore, il getto d’aria calda e una ricca gamma di accessori permettono un trattamento completo delle superfici: il vapore è efficace per pulire e ravvivare sedili, rivestimenti in pelle e trattare i punti più difficili da raggiungere e il getto d’acqua calda e detergente scioglie lo sporco più difficile. Concetto importante è la nebulizzazione tramite aria calda del detergente con un risparmio del 50% perché il prodotto penetra meglio nelle fibre del tessuto e non bagna la spugna all’interno del sedile; poi un potente motore di aspirazione a tre stadi permette di raccogliere polveri e liquidi e depositarli nel fusto inox di raccolta integrato alla macchina. Grazie poi all’azione di un getto d’aria calda immesso in un sacco che incappuccia sedili e tappetini, questi saranno perfettamente asciugati a fine trattamento.

CO.RA. Grande stand quello di CO.RA. e sempre molto affollato, il modo migliore per festeggiare anche Il Cilindro, il nuovo catalogo presentato a maggio con mille e più pagine di accessori e autoricambi. Tra le decine di prodotti nuovi che vi compaiono, ovviamente esposte a Bologna, abbiamo scelto SmartChargePro, caricabatterie che utilizzano un circuito elettronico per monitorare il processo di carica attraverso un’esclusiva tecnologia a otto stadi che permette di prolungare la vita della batteria e migliorarne le prestazioni rispetto ai caricabatterie tradizionali: infatti, il profilo di carica può essere regolato in funzione del tipo di batteria assicurando una ricarica perfetta. È possibile anche regolare e selezionare l’intensità di carica partendo da un minimo di 2 A per adattarsi alla capacità della batteria, mentre la funzione Power è assimilabile a una carica di mantenimento, ideale per conservare lo stato di carica quando si collegano apparecchi che assorbono molta energia. Tutti i modelli dispongono di un pratico pannello di controllo che permette di regolare velocemente e monitorare il processo di carica, inoltre le ultime impostazioni utilizzate restano memorizzate anche dopo aver spento il caricabatteria. Le batterie Red Power garantiscono invece ottime prestazioni e grande affida-

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bilità perché sono progettate e costruite con i migliori materiali e le migliori tecnologie; la gamma Red Power copre il 95% del parco circolante aftermarket e tutte le batterie sono senza manutenzione, completamente cariche, pronte all’uso e totalmente garantite. In alternativa CO.RA. propone le batterie Duracell Automotive con l’innovativa linea Leisure che offre una gamma completa di soluzioni in grado di soddisfare qualsiasi richiesta di energia nel tempo libero. Anche in condizioni di utilizzo particolarmente impegnative, come quando lavorano in posizione inclinata o per la richiesta di notevoli quantità di energia, queste batterie offrono la massima praticità d’uso e un’affidabilità di lunga durata. Tra i loro plus: gli esclusivi terminali doppi stampati che garantiscono facilità di connessione, le piastre ottimizzate che sopportano al meglio le richieste di energia, i componenti rinforzati che offrono la massima resistenza alle vibrazioni, la tecnologia “heavy duty” con griglie più pesanti rinforzate, massima durata grazie allo speciale feltro di microfibra di vetro che separa le piastre.

COMESTERO a SUZOHAPP company Parliamo con Enrico Giannieri, Responsabile del mercato italiano del Carwash, che ci ha accolto sullo stand di Bologna per presentarci le ultime novità di prodotto.

“Sulla scia dell’Innovazione, abbiamo sviluppato nuovi prodotti specificatamente dedicati al mondo dell’autolavaggio, con l’obiettivo di offrire ai clienti standard di qualità e affidabilità sempre più elevati. La nostra filosofia si basa sui concetti di tecnologia, innovazione e qualità, concetti che rispecchiano le esigenze del mercato attuale. Il SimplyStart Touch, per esempio, è stato il primo prodotto sviluppato in quest’ottica, cui sono seguiti i nuovi cambiamonete e starter che oggi per la prima volta mostriamo al pubblico. SimplyStart Touch è un prodotto molto apprezzato dai maggiori costruttori europei per le avanzate funzionalità in grado di rispondere a necessità d’alto livello: la possibilità di impostare campagne promozionali e di marketing tramite il codice a barre, la gestione evoluta della contabilità e l’invio di messaggi d’errore e dei dati di audit sono solo alcune delle “features” di questo prodotto. Funzioni preziose che permettono di incrementare la redditività del piazzale in maniera del tutto automatica: non dimentichiamoci che con SimplyStart Touch la redditività del piazzale aumenta del 20%; si tratta di dati reali, provati sul campo. Ora abbiamo sviluppato una nuova linea di prodotti con caratteristiche funzionali davvero innovative, che include starter per piste e portali e cambiamonete per esterni con un prezzo contenuto, in modo da soddisfare tutte le diverse esigenze e semplificare la gestione dell’autolavaggio. Le nuove macchine si caratterizzano per il monitor touchscreen che rende l’interfaccia utente ancora più semplice ed immediata. Ma non è finita qui. Si basano su un’architettura PC di ultima generazione, sono controllabili da remoto e sono sicuramente più sicure e performanti. La struttura e i componenti sono stati rivisti per semplificare la gestione dei ricambi a magazzino, una caratteristica da non sottovalutare oggi.

I nuovi starter per portali e per piste e i nuovi cambiamonete per esterni saranno disponibili a partire dall’inizio del prossimo anno, dopo un’accurata fase di test”.

Ricordiamo che Comestero e SuzoHapp hanno un catalogo prodotti completo: dalle gettoniere meccaniche ed elettroniche ai lettori di banconote, dai cambiamonete agli starter, passando per le schede elettroniche e i dispositivi di gestione, senza dimenticare i sistemi cashless per i pagamenti con chiavi e card.

DE WITTE L’azienda belga De Witte ha esposto le sue pistole per la pulizia professionale degli interni auto. Ball Booster è stata presentata come la prima pistola per la pulizia di terza generazione grazie alla sua caratteristica di lavorare con una palla di plastica azionata da un meccanismo ad alta tecnologia; un giunto addizionale impedisce l’aspirazione di sporcizia e la pressione dell’aria è regolabile. Ball Booster è più silenziosa delle tradizionali pistole per pulizia lavorando con una pressione di 4 bar e non dei 6,5 bar necessari per altri modelli, inoltre dispone di una filettatura addizionale nel coperchio su cui è possibile innestare le bottiglie da 600 ml e 1000 ml. Altre esclusive: l’ugello di plastica piatto e non più a bastoncino per evitare il rischio di rottura in caso di contatto con

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le superfici da pulire, funziona così: spruzza il detergente nebulizzandolo e soffiandolo con aria compressa. Ball Booster è disponibile anche con un tubo d’alimentazione, quindi senza il peso del serbatoio.

Extractor è invece un sistema che si monta sulla Ball Booster tramite uno degli adattatori forniti, collegato a un aspirapolvere o un apparecchio per pulizia ad aspirazione d’acqua. L’iniezione del prodotto ad alta pressione stacca la sporcizia immediatamente e allo stesso tempo l’aspirapolvere o l’apparecchio per pulizia ad aspirazione d’acqua aspirano la soluzione con le impurità: il risultato è una superficie perfettamente pulita con un’asciugatura veloce. Da segnalare anche il nuovo snodo multidirezionale per le pistole, che ruota a 360° rendendo molto agevole il lavoro ed evitando la torsione del tubo.

DEPUR PADANA ACQUE Depur Padana Acque ha presentato l’innovativa tecnologia MBR (acronimo di Membrane Bio-Reactor) di derivazione industriale per la depurazione dei reflui da autolavaggio e il loro successivo concreto riutilizzo nelle varie fasi di prelavaggio, lavaggio e risciacquo delle auto. In pratica è un’integrazione alla consolidata e ottimale depurazione degli scarichi di autolavaggio mediante la bio-ossidazione con l’innovativa tecnologia MBR per il riciclo delle acque.

In fiera sono stati portati esempi di applicazioni su scarichi industriali dove l’innovativa tecnologia a membrane è stata impiegata nel settore dell’autolavaggio: in particolare, con la raffigurazione dell’applicazione presso il multifunzionale centro di distribuzione carburanti, compresi gas e metano, Dall’Aglio di Rovigo con il quasi totale riciclo delle acque depurate. Tra gli impieghi della tecnologia MBR spiccano i nuovi impianti Ecoemmebierre che presentano numerosi vantaggi nel settore dell’autolavaggio: nello specifico, propongono un’unica soluzione in grado di fornire le più totali garanzie per il riciclo dell’acqua che si presenta limpida e incolore, esente da batteri e dalla maggior parte di virus, tutto ciò grazie a una filtrazione a 0,08 micron a totale protezione quindi delle pompe ad alta pressione a corredo del lavaggio. Importante ricordare che in caso di invio delle acque depurate allo scarico, è possibile garantire anche i più restrittivi limiti, come quelli della “Legge Laguna” e “Scarico sul Suolo”.

EURODET Nello stand di Eurodet, anche per questa edizione gemellato con la Profumi & Co, sono Claudio Fornaro e Simone Artoni, titolari rispettivamente di Eurodet e Profumi & Co, a presentare le principali novità esposte. “Approfittando di questa importante vetrina – spiega Fornaro –, abbiamo voluto presentare una linea di nuovi “precera” per tunnel e

portali con caratteristiche innovative: il Tris Precera a tripla azione che produce una morbida schiuma che facilita lo scivolamento delle nuove spazzole di tessuto, migliora la lucentezza della carrozzeria dopo la ceratura, protegge la carrozzeria dai raggi UV. Hydrophobic è un precera perlante lucidante a elevato rendimento che, grazie alle qualità antistatiche dei suoi componenti nano tecnologici, garantisce una drastica riduzione della quantità di cera necessaria per lo stadio successivo di asciugatura e facilita lo scivolamento delle spazzole sulla superficie trattata rendendo l’auto lucida”. Fornaro è soddisfatto della partecipazione all’Autopro4/2015

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motec: “la prima impressione che abbiamo avuto entrando è che le cose siano state fatte proprio bene, molti più espositori della precedente edizione e i padiglioni sempre pieni di visitatori professionali. Molti e interessanti i contatti esteri in cerca di partner per commercializzare i prodotti nei rispettivi Paesi, ma molto vivace anche la presenza italiana”.

“Anche i nostri contatti rispecchiano questa analisi – prosegue Artoni –. Profumi & Co ha colto questa occasione per presentare due nuove linee di prodotti: FreeStyle è un profumatore da auto in bottiglietta con un nuovo tappo di legno studiato per evitare lo sganciamento accidentale della bottiglietta dal tappo, è stato presentato con una nuova grafica più accattivante sia nella versione Candy che in blister. Mini Luxury è invece la versione da 150 ml del consolidato Luxury Professional selezionata nelle sei fragranze più gradite alla clientela in abbinamento con un comodo espositore da banco”.

EUROTESSUTI Grande affluenza presso lo stand di Eurotessuti, azienda ormai più che consolidata nello scenario italiano e internazionale, al punto di diventare una tappa fissa per molti visitatori della fiera. Tante le novità, prima tra tutte la presentazione della nuova gamma dei Profumotti, interamente prodotti in Italia artigianalmente; questa serie è caratterizzata da una forte attenzione verso l’ambiente infatti la profumazione utilizzata non presenta simboli di rischio e utilizza come supporto delle basi naturali.

Ottimo il riscontro tra i visitatori, sia italiani sia stranieri, che hanno apprezzato: la novità nel settore dei profumatori; il design made in Italy; l’assortimento disponibile dei Profumotti e le illimitate possibilità di personalizzazione che Eurotessuti è in grado di realizzare. Anche le nuove spazzole realizzate con il nuovo sistema Flexifill hanno riscosso un notevole successo a Bologna, si tratta di spazzole di nuova generazione, molto versatili e di facile installazione, adattabili a tutti gli impianti. La modularità del sistema Flexifill permette di realizzare spazzole personalizzate con densità e misure diverse, studiate appositamente per soddisfare le esigenze di ogni lavaggio. Con il sistema Flexifill, oltre al materiale Antigraffio si possono realizzare anche spazzole in materiali misti unendo il meglio dell’antigraffio al nuovissimo materiale Politex in tessuto, per dare vita a una spazzola performante e silenziosa con un eccellente potere lavante. Molto apprezzate anche le spazzole per le piste self ad alta pressione, distribuite con successo in tutta Europa: oltre a quelle in crine naturale e a quelle miste (crine e sintetico) che ormai fanno parte da anni della gamma offerta da Eurotessuti, a Bologna è stata presentata una nuova spazzola realizzata con materiale sintetico di altissima qualità che garantisce un lavaggio efficace e delicato oltre ad una notevole durata.

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GONFIA GOMME SELF-SERVICE

GONFIA GOMME SELF SERVICE OMOLOGATI MONOCOLONNA Queste macchine sono state studiate per dove non è possibile arrivare con tubi dell’aria compressa, infatti, richiedono solo l’allacciamento elettrico da 230V. Prevedono compressore,riscaldamento invernale, scarico della condensa automatico e gettoniera elettronica.

I due modelli si differenziano per le dimensioni del manometro:

GGCO80-C GGCO160-C

DIAMETRO 80 DIAMETRO 160

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FAVAGROSSA Tanto interesse e una vera e propria ressa allo stand del produttore italiano che ha così bissato il successo già avuto a Francoforte grazie alle innumerevoli novità presentate.

Prima tra tutte F-ACE, spazzola dalle elevate prestazioni e dal design inconfondibile, capace di conciliare la resistenza e l’efficacia del Carlite con la morbidezza e la tecnicità dell’Alcantara. Varie le novità anche per quanto riguarda il Carlite che si evolve nelle due configurazioni Pierced e Seastar. Pierced, pensata per essere leggera e soprattutto efficiente, con l’inconfondibile forma “forata” sfrutta il concetto di “soffice aderenza” che consente di eliminare i fenomeni di aquaplaning, aumentando considerevolmente la forza lavante sulle carrozzerie. Seastar, pensata per essere silenziosa e affidabile, grazie alla particolare forma a “stella”, garantisce elevate performance congiunte a una maggiore sicurezza per le autovetture in fase di lavaggio.

Infine la nuova Filok, totalmente reinventata, è in assoluto la setola sintetica più delicata che esista sul mercato. Nata da attenti studi mirati alla riduzione del deposito plastico sulle carrozzerie, questa nuova spazzola è ottenuta tramite l’estrusione di un nuovo polimero. Larga e piatta, Filok è in

grado di convogliare costantemente acqua e shampoo al veicolo, consentendole di frizionare accuratamente le superfici con un’efficacia decisamente superiore.

F-ACE, Carlite, Sea Star, Pierced e Filok sono marchi registrati.

FEDERLAVAGGI Federlavaggi ha organizzato il convegno “La normativa sulla Sicurezza degli Autolavaggi (UNI 11485): un primo bilancio a due anni dall’applicazione” per analizzare i risultati della norma, nata per garantire la sicurezza degli utenti degli impianti di autolavaggio e prevenire il più possibile il verificarsi di eventi pericolosi nel corso delle operazioni di lavaggio del veicolo. Allo scopo di trarre un bilancio sui primi due anni di applicazione della Norma, e per raccogliere opinioni e valutazioni su tutti gli aspetti legati alla sua applicazione, Edoardo Martignoni, Direttore Federlavaggi e parte attiva nei lavori di stesura della norma in ambito UNI, ha portato il punto di vista degli associati, presentando una relazione sullo stato dell’arte che, partendo dall’emanazione della norma e dai criteri e dai principi che l’hanno ispirata, ha fatto il punto sull’esperienza maturata in questi due anni.

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L’obiettivo del seminario (garantire un dibattito approfondito e valutare eventuali azioni di miglioramento della normativa e dei suoi aspetti applicativi) è stato pienamente raggiunto, grazie alla partecipazione attiva di molte aziende della filiera del carwash (italiane ed estere, produttori, società petrolifere, operatori professionali del settore, organizzazioni rappresentative dell’autolavaggio). Tra gli ospiti anche Eric Wulf, Chief Executive Officer dell’International Carwash Association (USA), che ha portato i saluti della sua associazione (la più importante nel mondo del carwash) ai

partecipanti al seminario. In breve, qualche dato statistico (il prossimo numero di Area di Servizio approfondirà meglio l’argomento con un articolo dedicato, ndr). Dopo circa 30 mesi dalla applicazione della Norma 11485, il dato importante è che quasi 200 impianti “nuovi” sono stati istallati in Italia rispettando questa norma. Majors: ENI ha realizzato circa 100 impianti; TotalErg si è adeguata con circa 20 impianti. Privati: tra Aziende associate Federlavaggi: (MIX, Autoequip e Washtec) e Aziende non associate (Aquarama e Ceccato) si sono totalizzati altri 70 adeguamenti circa.

GOLDEN CHIMIGAL Golden Chimigal ha apprezzato Autopromotec come luogo ideale per presentare ai distributori, agli importatori e ai visitatori le novità 2015 della propria gamma. L’azienda ha infatti esposto i nuovi prodotti Wash & Lux, linea per la pulizia a secco di auto, moto e biciclette; ha presentato un nuovo nebulizzatore ultrasonico realizzato per igienizzare e deodorare gli impianti di climatizzazione delle auto; ha esposto due nuovi detergenti alcalini a schiuma attiva per auto e truck denominati Instant-Wash e Imperial-Wash e una linea di tre prodotti Eco-Foamy, Eco-Starcar ed Eco-Shampos che, grazie all’uso di innovative materie prime ad alta biodegradabilità, migliorano il processo di depurazione delle acque di scarico degli autolavaggi.

Proprio per questa costante attenzione alla qualità dei servizi offerti, per perfezionare la produzione e migliorare i servizi di vendita e post-vendita, l’azienda si trasferirà da luglio a Nave, in provincia di Brescia, in una nuova sede produttiva progettata con un layout ottimizzato per migliorare l’efficienza del servizio offerto.

HEART ITALIANA Tutte le soluzioni proposte dall’industria chimica Heart Italiana sono orientate all’innovazione e alla qualità e quelle esposte in fiera ne erano un chiaro esempio. I prodotti sono infatti il risultato di una competenza ad alto contenuto tecnologico e assicurano prestazioni elevate nel pieno rispetto dell’ambiente. In particolare a Bologna è stato presentato un nuovo deodorante e liquido spray ecologico in confezioni minispray da 100 ml o da 750 ml che elimina i cattivi odori grazie anche alla nuova fragranza Matera 2019 dedicata alla futura città Capitale della Cultura. Interessante anche il detergente sgrassante profumato H 98 Fresh, capace di togliere lo sporco da auto, camion, bus, teloni e cerchi in lega perché dissolve con facilità oli, polvere e smog lasciando un film protettivo sulle parti trattate; è proposto in taniche da 10 o 25 kg. Divet è invece un detergente sgrassante multiuso concentrato che scioglie ogni tipo di sporco da metallo, materiali plastici, vinile e pelle: è particolarmente indicato per la pulizia degli interni di pelle delle auto ed è anche stato scelto da Trenitalia per le manutenzioni delle carrozze ferroviarie; le confezioni prevedono taniche da 25 kg oppure cartoni con tre taniche da 4 kg.

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INTERPUMP GROUP Interpump ha visto confermato, anche dalla grande affluenza sul proprio stand, il ruolo di leader mondiale nella progettazione e produzione di pompe ad alta pressione. Come già annunciato a Francoforte, è stata definitivamente avviata la produzione della serie Evolution 1, la nuova “Super Compatta Professionale” che completa la gamma delle pompe di ultima generazione Evolution 2 ed Evolution 3 già in produzione, coprendo applicazioni da 1,5 cv fino a 7,5 cv. Adottando soluzioni fortemente innovative, i progettisti del centro ricerca Interpump Engineering hanno ottenuto con Evolution 1 di ricavare, nella struttura più compatta del mercato, prestazioni e valori di resistenza alla fatica comparabili a quelli di una pompa Heavy Duty: ne è conferma la pressione massima consentita di 310 bar (4500 PSI). Ricca di novità tecniche oggetto di brevetto, come il nuovo Total Stop Magnetico e interamente prodotta in Italia come le “sorelle” E2 ed E3, Evolution 1 si presenta prepotentemente al mercato come l’ultimo gioiello tecnologico di Interpump Group. Nello stand bolognese era esposta tutta la ricca gamma dell’azienda italiana sempre più apprezzata sia per i refitting sia per il primo impianto: in particolare al centro dell’attenzione la Serie HT per alte temperature, ulteriormente ampliata e completata con diversi modelli destinati agli autolavaggi, sviluppati sulle esigenze specifiche dei costruttori più significativi.

Interpump si è confermata molto attenta a coprire tutte le possibili applicazioni dove è richiesta acqua in pressione: sono state sviluppate soluzioni per diverse “nicchie” come l’osmosi inversa, l’acqua di mare e l’acqua calda e una gamma di pompe idonee a lavorare in ambienti a rischio esplosione, contrassegnate dalla sigla Atex. La ricerca di nuovi sbocchi applicativi ha portato anche allo sviluppo di pompe per impieghi nel misting, per umidificazione e raffrescamento, per gli allevamenti e le serre, ma utili anche per le pensiline delle aree di servizio più sensibili al comfort dei loro clienti.

ISTOBAL L’Italia è il terzo mercato di esportazione per Istobal dove è presente da più di 20 anni e si è consolidata come punto di riferimento per il settore del carwash e come fornitore ufficiale di ENI. Comprensibile quindi la massiccia presenza a Bologna dove al centro dell’attenzione era Flex5, l’unico portale in grado di passare da tre a cinque spazzole (e viceversa) adattandosi alle necessità di ciascuna installazione, senza dover cambiare impianto e il tutto soltanto in otto ore. Così si incrementa la capacità di lavaggio e la produt-

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tività delle installazioni e in questo modo, potendo includere più spazzole, si possono eseguire un maggior numero di lavaggi in minor tempo, rispondendo all’incremento di richieste di servizi per esigenze stagionali o per aumento del volume d’affari. Caratteristiche tecniche di Flex5: altezza di lavaggio di 2300, 2500 e 2700 mm, larghezza di lavaggio di 2500 e 2700 mm, carenatura Zenit di serie per la versione a tre spazzole e carenatura Xtra per la versione cinque spazzole, ottimizzazione dei circuiti di risciacquo e ceratura, traslazione ed elevazione con variatore di frequenza, asciugatura optional formata da due bocche laterali di 3 kW e una bocca orizzontale a copiare di 2×4 kW, spazzole Link-it. Ma Istobal non si è fermata qui e ha esposto tante altre novità, in particolare ha proseguito il processo di innovazione della gamma M’nex aumentando da quattro a sette le altezze disponibili per i portali di lavaggio: le nuove altezze sono di 2400, 2600 e 2800 mm che si ottengono semplicemente sostituendo un piede modulare intercambiabile secondo l’altezza desiderata; inoltre è stato presentato un M’nex 22 con il rivoluzionario sistema di asciugatura Smartflow che diminuisce fino al 65% il consumo elettrico e fino a 6 dB il livello sonoro rispetto a un’asciugatura convenzionale. Restando sui portali ha esordito nel mercato italiano il nuovo portale di lavaggio “low cost” M1 dedicato a officine e concessionari.

Per le piste Avant la novità era costituita dal sistema Smartpulse recentemente premiato a Madrid per l’innovazione: una pistola che gestisce automaticamente il funzionamento delle elettropompe e dei dosatori dei prodotti chimici, riducendo notevolmente il consumo di energia, acqua e naturalmente di detergenti e cere. Interesse anche per N’joywash, una soluzione ecosostenibile per le piste di lavaggio con sistemi solari termodinamici che captano l’energia solare e la temperatura ambientale, riscaldando così l’acqua in modo efficiente e risparmiando sui costi di produzione con consumi energetici ridotti. Infine i prodotti chimici e i sistemi di gestione: Xtract by Esens, il nuovo sistema con sacchetti idrosolubili per il dosaggio di prodotti ultraconcentrati per il lavaggio, sistema che diminuisce fino all’80% le emissioni di CO2 nell’atmosfera senza quasi produrre residui nell’ambiente. Ai visitatori Istobal ha poi mostrato un’ampia gamma di complementi e il funzionamento “dal vivo” del suo software di gestione e controllo remoto delle installazioni di lavaggio denominato IW-Manager.

KÄRCHER La casa tedesca ha proposto il portale auto CB-3 già esposto lo scorso settembre a Francoforte. Grazie all’elettronica can-bus è ulteriormente aumentata la capacità di memoria, utile per poter integrare progressivamente più optional e programmi. La novità più importante era tuttavia rappresentata dal Kärcher Fleet System, un sistema di trasmissione dati e controllo dell’impianto da remoto, grazie al quale l’operatore potrà verificare in tempo reale lo stato di operatività gestendone la contabilità. Sul versante hardware, le nuove spazzole Care Touch sono più leggere rispetto al passato, garantiscono una pulizia più accurata e la massima delicatezza su carrozzeria e vernice. Con il programma di lavaggio “espresso”, disponibile sulla versione Exclusive, CB-3 lava e asciuga in due soli passaggi e c’è la possibilità di aggiungere un ulteriore arco di spruzzatura; mentre il nuovo programma polish-schiuma offre 4/2015

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un’alta qualità di lucidatura in tutti i punti del veicolo, contenendo i tempi di lavaggio entro gli otto minuti. La pompa ad alta pressione lavora a 70 bar con una portata 1300 l/h, ideale per esempio per installazioni senza sala tecnica e il sistema Opti-Drop-Stop fa defluire l’acqua lateralmente evitando di gocciolare sul veicolo in fase di asciugatura. Le spazzole verticali sono ulteriormente inclinate a 15° per garantire un miglior lavaggio delle vetrate superiori e la prespruzzatura dei cerchioni consente una migliore adesione al cerchio del prodotto chimico migliorandone l’azione; senza dimenticare il nuovo lavaruote Ra.Wa. 2.0 a tre spazzole di diversa forma e misura che assicura un risultato di pulizia dei cerchioni eccellente. Infine, l’alta pressione orizzontale costituisce un’ulteriore implementazione e tutto ciò con un risparmio di acqua fino al 15% rispetto ai precedenti modelli.

Una citazione merita anche il nuovo sistema per il lavaggio senza contatto SB, composto da una lancia 3-in-1 caratterizzata dal cursore sulla parte dritta che, facendolo scorrere, passa dell’ugello ad alta pressione allo schiumogeno costituito dal detergente schiumoso RM 838. Con questo nuovo strumento di lavaggio combinato, il cliente può eseguire comodamente tutte le fasi della pulizia: prelavaggio, applicazione della schiuma e lavaggio ad alta pressione.

KIEHL ITALIA Già presentato a Francoforte ma al debutto in Italia, BiFuTec permette di schiumare una serie di prodotti chimici sulle piste self-service, in pratica si tratta di un sistema accessorio che consente al gestore di utilizzare la nuova linea costituita dal de-

tergente schiumogeno K109 BiFuTec Jetfoam e dalla cera schiumogena a effetto polish K229 BiFuTec Jetfoam Wax: sulla pista self l’automobilista dà la cera con un effetto ottico schiumogeno molto scenografico e apprezzato. Kiehl crede molto alle schiume per una serie di motivi: l’attrattiva di avere qualcosa di innovativo e un prodotto molto profumato garantisce un’azione di “marketing” visivo sul cliente finale mentre la persistenza ha maggiori tempi di contatto e quindi d’efficenza. Altra novità è la linea Speed di cere e supercere: la K209 Micron Speed Drive è una cera di asciugatura per portali e tunnel con rottura del film rapida, ma anche con le caratteristiche delle nuove cere introdotte da Kiehl negli ultimi anni, cioè con additivi per mantenere la fluidità costante del prodotto con la temperatura e per annullare l’effetto, che era già comunque minimo, dei residui nei tubi. Sempre di questa linea è la cera asciugante e lucidante K210 Micron Speed Wax, con le stesse caratteristiche di velocità di rottura, tempi e additivi per la fluidità e K102 Alforim per la pulizia dei cerchi in tunnel e portali ed eventualmente piste (sempre con la pistola BiFuTec), sempre nell’ottica del prodotto schiumato. Esposta anche la spazzola Pro Micro per tunnel e portali, testata in Italia già da qualche anno con molto successo: l’innovazione di questa spazzola è la microfibra che Kiehl ha brevettato per il carwash. Spazzola efficientissima e delicata sulla carrozzeria che può essere anche mista, microfibra Pro Micro accoppiata a setole in espanso.

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KIMICAR Come tradizione, Kimicar si è presentata ad Autopromotec con un inedito stand ancora più innovativo e di grande impatto come ha confermato il notevole interesse riscosso da parte di un pubblico accorso numeroso nonostante il cambio di padiglione. Per questa edizione l’azienda di Bosnasco, in provincia di Pavia, oltre ai soliti colori istituzionali rosso e bianco, ha sottolineato questo abbinamento cromatico esponendo una Ferrari 458 del Team Villorba Corse che partecipa al Campionato GT1 e con il quale Kimicar collabora già da tempo. Per quanto riguarda invece le novità di prodotto presentate, grande riscontro hanno avuto i nuovi espositori da terra e da banco e del deodorante Fiore Magico, ma i

visitatori sono stati anche particolarmente attratti dai prodotti tecnici spray (tra cui Kappa Sbloccante, LU-1, GR-1, Grease, Lubrikim, D.L. 27, Monojet, Remover, Dielettronik, To Dry, Antiskit, Zinc, gli additivi per carburante e gli antigelo per radiatori Artic Flu) sempre più diffusi e apprezzati, Odor Control e Odor Control Total spray per l’igienizzazione dell’abitacolo e dei caschi per moto, oltre agli ormai celebri prodotti tra cui: Laser detergente acido per alluminio e acciaio, Kilav Extra detergente alcalino bifasico di prelavaggio e Chrome B l’innovativa cera con nanotecnologia.

LA NUOVA SIPOM L’hanno definita “la cera del presente e del futuro”, si chiama Conc R1 ed è stata sviluppata dai laboratori de La Nuova Sipom. Si tratta di una cera idonea per autolavaggi di qualsiasi marca e modello che promette di dare, sempre a detta del produttore, una “scossa vigorosa a tutto il mercato del carwash”: infatti, grazie alla presenza di una miscela di cere pregiate, con una sola operazione dona lucentezza e protezione alla carrozzeria. A La Nuova Sipom hanno però pensato anche agli interni sviluppando Plastica Flower Fresh, un detergente profumato lucidante adatto per pelle, sky e parti di plastica che lucida e protegge cruscotti, paraurti, fascioni d’auto, pelli e carrozzerie, lasciando un velo protettivo contro la polvere e i raggi solari. Grazie alla sua formulazione rilascia un gradevole profumo di pulito ed è particolarmente indicato per pulire e rinnovare i colori dei sedili, garantendo una pulizia igienicamente completa perché contiene battericidi antiodore. Da

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segnalare inoltre la nuova linea di spray ecologici da 500 ml, dal design ergonomico, rivolta sia al professionista sia all’utente finale: è pronta all’uso ed è stata studiata da La Nuova Sipom per abbracciare una più ampia fascia di clienti. La linea è declinata in varie referenze: Moscerini, Plastica, Glass, Cerchi, Polisgom, Pulitor, Sanny Prof. Muschio Bianco. Infine, Marte Effetto Polish è un prodotto innovativo capace di rimuovere a fondo le macro particelle di sporco donando un’inimitabile lucentezza alla carrozzeria grazie al suo effetto polish: ha un’azione potente ed efficace tale da lavare l’auto in metà tempo; inoltre è un prodotto concentrato e dotato di un eccellente potere schiumogeno.

LAMPA Anche a Bologna Lampa ha avuto la conferma che le aree di servizio costituiscono uno dei canali privilegiati per i suoi prodotti e ha quindi ulteriormente sviluppato una serie di offerte che rappresentano per gli shop un eccellente opportunità di business. Tra la sua ampissima gamma di prodotti per auto, moto, camion e camper, abbiamo scelto una serie di accessori che sono sempre un best seller, molto utili a chi viaggia e ha la necessità di ricaricare in auto, ma anche in albergo, gli ormai indispensabili smartphone e device di tutti i generi che sono diventati parte integrante del nostro modo di operare sul lavoro come nel tempo libero. Ce ne sono di tutti i generi e soprattutto dedicati a ogni tipo di apparecchio, anche agli esclusivi prodotti Apple (pure per la vecchia connessione a 30 pin) che sappiamo quanto siano gelosi della loro originalità, oltre ovviamente a tutte le altre marche, Samsung su tutte. Si passa del set completo con presa di corrente domestica e per accendisigari da auto con cavo usb, alla versione con la sola presa da auto o al solo cavo usb, ovviamente declinati per i vari apparecchi. Ampia l’offerta anche dei kit composti da spinotto con presa usb abbinato a cavo da 100 cm, tutti dotati di protezione da sovraccarico, surriscaldamento, sovratensione e corto circuito, fino ad arrivare a soluzioni più originali, ma altrettanto utili,

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come l’adattatore da casa per usare una normale presa con lo spinotto accendisigari, oppure gli stessi singoli spinotti universali per i cavi usb o le prese di corrente sempre da abbinare ai cavi usb. Un’offerta davvero infinita.

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LAVORWASH Il Gruppo Lavorwash era presente a Bologna con una serie di interessanti novità e grande risalto era dato ai prodotti Foam: GV Etna Foam e Windy IE Foam. GV Etna 4000 Foam è una macchina multifunzione, un generatore di vapore aspirato, che rende possibile la pulizia con detergente, vapore, vapore con detergente, schiuma e acqua calda. La macchina ha un pannello di comandi semplice e intuitivo, aggancio rapido per la pistola vapore, regolatore portata vapore, spia luminosa di indicazione del vapore pronto, spia luminosa di indicazione della mancanza di acqua con segnalatore acustico, manometro vapore, manometro aria; la pistola ha il controllo integrato dell’accensione, della regolazione della potenza di aspirazione e del tasto attivazione funzione vapore/funzione schiuma. Inoltre, GV Etna 4000 Foam ha un’autonomia illimitata del vapore grazie all’alimentazione e al controllo elettronico della caldaia che permette il rabbocco dell’acqua nel serbatoio senza fermarla e interrompere il lavoro.

Windy IE Foam è invece un aspirapolvere aspiraliquidi lavamoquette con dispositivo per la schiuma, una macchina lavaggio-estrazione ideale per la pulizia dell’auto perché può essere utilizzata con schiuma densa o detergente liquido. La macchina è dotata di attacco per aria compressa con regolatore di pressione e di un serbatoio esterno da 12 litri che permette il rabbocco del detergente senza aprirla; grazie alla speciale spazzola la schiuma densa viene distribuita in modo semplice e rapido sui sedili o tappeti dell’auto e dopo qualche secondo si può già aspirare con la bocchetta trasparente. Essendo dotata di due motori ad alta depressione il 90% della schiuma viene recuperata e l’asciugatura è molto rapida (20 minuti). Disponibile a richiesta anche la versione con il compressore integrato direttamente sulla macchine il modello Windy IE Foam Compressor. Sul canale www.youtube.com/lavorpro sono visibili interessanti video che spiegano le funzionalità dei due prodotti in modo semplice e chiaro. Presentati anche: Alaska, idropulitrice ad acqua fredda con pompa assiale a 2800 rpm, testata di ottone, motore da 2800 W di potenza, pressione da 150 bar e una portata d’acqua di 660 l/h e Ultra Pressure Dry Steamer (UPDS) Fuji Lavorhyper un nuovo sistema di pulizia che unisce alla forza sgrassante e igienizzante del vapore secco, la forza meccanica dell’acqua ad alta pressione.

LEUCO – HAWK INTERNATIONAL Leuco opera dal 1979 a Reggio Emilia dove ha progettato, sviluppato e prodotto oltre 80 modelli di pompe a pistoni ad alta pressione e accessori per il lavaggio industriale a

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marchio Hawk venduti in tutto il mondo. In fiera la novità era la pompa NHD150 e NHD200, il modello “entry level” e una delle più piccole mai prodotte dall’azienda: da 8,5 l fino a 15 l di portata con la possibilità di avere 150 e 200 bar di pressione, ideale per i piccoli impianti di autolavaggio e le piste self. Per i portali sono previste due versioni più grandi e poi c’è la Serie NMT Car Wash con la testa nichelata e un pacco guarnizioni pensato espressamente per gli autolavaggi perché può lavorare da 1000 a 1450 giri/min con una pressione di 200 bar; funzionamento ad acqua calda fino a 65°C, ma c’è anche una versione fino a 85°C per un utilizzo con l’operatore. I modelli per i portali con la pompa a bordo sono individuati dalle sigle XXT e XLTI: le prime riescono a sopportare una pressione che può arrivare a un massimo di 200 bar e una temperatura dell’acqua di 65°C, con un regime di rotazione di 1450 giri/min; le seconde possono sopportare una pressione da 150 fino un massimo di 300 bar con una temperatura dell’acqua sempre di 65°C, così come identico è il regime di rotazione di 1450 giri/min.

MA-FRA Anche per Ma-Fra, Autopromotec è stata un’eccellente occasione per incontrare gli operatori professionali automotive: un pubblico numeroso ha infatti dato vita a interessanti scambi di opinioni negli stand dell’azienda e ha particolarmente apprezzato le novità presentate. Sul fronte professionale, Hydro Coating Wax è un’innovativa cera per box self-service con un’alta schiumosità: è profumata alla fragola, garantisce una brillantezza immediata e favorisce l’uso della fase di acqua osmotizzata; inoltre, garantisce un particolare effetto idrorepellente e crea uno strato protettivo che impedisce alle particelle di sporco di attaccarsi, permettendo all’acqua di rimuoverle facilmente. Resolver, poi, elimina il calcare che si forma sui vetri e sulle strutture verniciate dei tunnel di lavaggio, senza danneggiare le parti zincate, di alluminio o di plastica; ideale per una pulizia completa e radicale dello sporco tenace presente su piastrelle e pavimenti, elimina le incrostazioni che si formano su superfici metalliche come acciaio inox e cromature. Le novità consumer iniziano con Trattamento 3 in 1 Cruscotto Lucido che evita il precoce deterioramento delle superfici attenuando i segni del tempo e, grazie alla sua rivoluzionaria formulazione con azione riempitiva, dona un effetto lucente riportando il cruscotto al suo aspetto originale; inoltre, assicura un’efficace barriera anti-UVA e antistatica di lunga durata che rallenta il depositarsi della polvere ed evita lo sbiancamento precoce del cruscotto. Potente sgrassatore universale multiuso per sporchi difficili, HP 12 agisce in profondità ma

in sicurezza, rispettando le parti trattate senza intaccarle in modo aggressivo; adatto per ogni genere di superficie, grazie alla sua formula attiva garantisce una potente azione sgrassante contro il grasso più ostinato. Idrostop è invece uno spray rigenerante e impermeabilizzante per tessuti che, grazie alle tecnologie Nano-Tech Protection, protegge i tessuti da resina, sporchi accidentali, pioggia, raggi UV, olio e creme; inoltre, garantisce la protezione da sporchi ambientali esterni, facilitando la successiva fase di lavaggio e stoccaggio e agevola la traspirazione delle fibre, impedendo la formazione di cariche elettrostatiche.

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MAGGI CONIATURE In fiera la novità più importante era costituita dal SuperCoin dotato del Nayax, in pratica una piattaforma “all-in-one” con una serie di soluzioni create appositamente per la gestione di postazioni automatiche non custodite, facile da installare, ideale per rendere i pagamenti non in contanti, semplici per l’utente gestendo ogni aspetto della transazione. Nayax è un eccellente sistema cashless di fidelizzazione con card a trasponder e un’eventuale stampante per l’emissione degli scontrini; il sistema è gestito in tutta Europa e funziona con Visa, MasterCard, PayPass, Bancomat, con carte di debito personali, con i nuovi smartphones con tecnologia NFC oppure utilizzando l’apposita app Monyx (www.monyx.com). Questa applicazione consente di utilizzare il proprio telefonino per l’acquisto di prodotti presso i distributori automatici in modo rapido e facile. Sono tanti i vantaggi garantiti dalla app Monyx: ricevere sconti e promozioni speciali da tutto il mondo, seguire la cronologia dei propri acquisti, piuttosto che inviare regali ai propri amici, sempre dallo smartphone.

In pratica, l’utilizzatore finale si crea una riserva che può ricaricare come preferisce (da Paypal alle carte di credito) e, quando si trova di fronte a qualunque macchina che adotta questo sistema, digita il suo numero sul telefonino e sceglie come e cosa pagare. Nel caso di un autolavaggio, il proprietario riceverà direttamente i soldi del credito pagato, senza accordi con banche perché il trasferimento è eseguito in automatico e non ci sono costi perché la sim è compresa e lavora in roaming con tutte le compagnie telefoniche.

MARK Mark ha presentato la sua ricca offerta frutto della ventennale esperienza nell’ambito carwash. Molto interesse per il cambiamonete Cashbox C400 tutto di acciaio inox, waterproof a due hopper, con display Dot Matrix che rende possibile ideare promozioni e comunicarle al cliente sullo schermo con la possibilità di accettare carte di credito, cambiare lingua con cinque opzioni diverse, erogare resto, chiavi o card ed è anche dotato di stampante. L’alimentazione del C400 è a 220 V, il peso di circa 38 kg per un’altezza di 760 mm, profondità di 475 mm e larghezza frontale di 520 mm. La vera novità era però il display presente anche su altre due macchine, gli start per portali T300 e Hydra per piste self. T300 è uno starter a 8/12 programmi con mobile di acciaio inox verniciato a polveri epossidiche e apertura posteriore; equipaggiato con elettronica evoluta dispone di una tastiera di selezione capacitiva, impermeabile e antivandalo con pulsanti funzione dedicati per cambio lingua, oltre a richiesta di resto e scontrino. Questo starter è equipaggiato con un lettore di banconote con impilatore, lettore chiave elettronica UniKey e selettore elettronico di monete; è possibile inoltre aggiungere fino a due erogatori moneta o

gettone e uno di chiavi, mentre l’alimentazione è a 220 V, il peso di circa 110 kg per un’altezza di 1800 mm, profondità di 430 mm e larghezza frontale di 500 mm. Hydra è uno starter per l’attivazione di piste a sette o 10 programmi con possibilità di carta di credito senza pin perché per il microcredito non serve, infatti non c’è tastiera. Anche in questo caso la struttura è di acciaio inox con serratura a quattro punti disponibile sia con display lcd a caratteri grandi sia con il nuovo display Dot Matrix ad alta visibilità. Hydra dispone di selettore elettronico di monete/gettone con possibilità di scegliere fra lettore di chiave o smart card; l’alimentazione è a 24 V, il peso di 14 kg per un’altezza di 687 mm, profondità 132 mm e larghezza frontale 388 mm.

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MASER ITALIA Maser Italia ha presentato come novità fiera il terminale MAC Secure Plus, la risposta alla richiesta di un’automazione delle aree di servizio carburanti con operatività 24 ore su 24, 7 giorni su 7, dotato di molteplici possibilità di collegamento ad altre unità intelligenti. In linea con le esigenze di sicurezza delle transazioni di pagamento elettronico, il MAC Secure Plus integra un modulo di pagamento autonomo e indipendente per la gestione delle transazioni di pagamento con carte bancarie dotato di certificazione PCI PED, EMV Level 1 e EMV Level 2 e omologazione Microcircuito. Il MAC Secure Plus può essere configurato nella maniera più adatta a ogni esigenza nel rispetto di tre concetti: modularità, flessibilità ed espandibilità nel tempo; i principali vantaggi che derivano dal suo utilizzo sono, oltre operatività della stazione di servizio 24 ore su 24, il miglioramento dell’efficienza attraverso la riduzione dei tempi di attesa del cliente e la gestione completamente computerizzata del carburante erogato e dei relativi incassi. Inoltre il cliente ha la possibilità di scegliere tra diverse modalità di pagamento come banconote, carte di debito, carte di credito, carte private e carte societarie, tutte sia a banda magnetica sia dotate di microchip EMV. Ne consegue un’automazione totale della stazione di servizio e ampie possibilità di collegamento da e verso la sede centrale della compagnia petrolifera o del retista per lo scambio dei dati con il punto vendita. Inoltre, nei momenti di inoperatività, si possono visualizzazione messaggi pubblicitari sul display e/o diffondere annunci promozionali tramite il sintetizzatore vocale; senza dimenticare la possibilità di registrare immagini tramite la telecamera per un controllo totale di ciò che accade sul piazzale e la totale integrazione con sistemi di “vehicle identification” per un’innovativa gestione della fidelizzazione dei clienti.

MAUQUOY TOKEN COMPANY La Mauquoy Token Company è stata fondata nel 1875: la sua esperienza e competenza pluriennale, unita ai continui investimenti in macchine di produzione e tecnologie all’avanguardia, costituiscono la migliore garanzia di un prodotto di alta qualità. Se l’eccellenza fa la differenza, i suoi gettoni offrono indubbi vantaggi per i quali sono apprezzati da un numero sempre crescente di operatori in tutto il mondo per una serie di validi motivi: assistenza ai clienti di elevato livello, precisione costante, consegne rapide ed efficienti e a prezzi competitivi. Chi sta pensando all’acquisto di gettoni per qualsiasi applicazione, in particolare per gli autolavaggi, ha in Mauquoy Token Company un riferimento importante: così infatti ha la certezza di trovare un partner attento che collabora attivamente alla soluzione di ogni problema, offrendo assistenza per la completa realizzazione di tutti i progetti mettendo a disposizione la sua elevata competenza professionale. Abbinando efficacemente le proprie idee alle esigenze del cliente e alla sua esperienza, Mauquoy Token Company è in grado di sviluppare soluzioni innovative e dare un quadro più chiaro sui possibili utilizzi dei gettoni.

Infatti, tutti i gettoni sono progettati in modo da soddisfare le specifiche esigenze del cliente e sono disponibili in combinazioni praticamente illimitate di materiali, colori e dimensioni: gettoni metallici, bimetallici, scanalati e di plastica.

MAZZONI La Mazzoni srl, affermato produttore di pompe ad alta pressione e di un’ampia gamma di accessori per idropulitrici professionali a caldo e a freddo, nasce nel 1969 come piccolo produttore a conduzione familiare che operava in una struttura 250 mq. Grazie al grande impegno dei soci fondatori e alla collaborazione con personale altamente specializzato, la crescita aziendale è andata costantemente aumentando fino a raggiungere gli importanti risultati di oggi: uno stabilimento a Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, su una superficie di 18 mila mq dove un team qualificato e attrezzature all’avanguardia permettono una produzione di componentistica industriale, sia standard sia su richiesta. Tra le novità presentate in fiera, la gamma di pompe industriali in linea a tre pistoni ad alta pressione con sistema biella/manovella per elevate prestazioni, minima manutenzione e affidabilità garantite da materiali di qualità. I motori elettrici asincroni serie MEC di Mazzoni sono tutti ad alta efficienza e si avvicinano alla normativa IE3, obbligatoria dal 2017; sono tutti B3 o B5 con doppia flangia e includono un giunto elastico e protezioni termiche integrate sugli avvolgimenti. Le pompe a motore sono 4/2015

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Finalmente la qualità Duracell sulle strade d‘Europa.

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facilmente smontabili grazie al giunto elastico con quattro cuscinetti tra pompe a motore; così le pompe scaricano sull’asse motore le vibrazioni del moto armonico dei pistoni e le eventuali perdite di acqua nebulizzata che, in alcuni casi, sono origine di correnti calde galvaniche che corrodono alberi e cuscinetti. Le caldaie diesel, gpl o metano

sono ad alta efficienza per l’elevata qualità costruttiva: da 15 a 30 l/min fino a 500 bar e involucro di acciaio inox standard, la serpentina è disponibile in acciaio e su richiesta in acciaio inox; anche queste caldaie sono ad alto rendimento e bassi consumi, infatti i valori delle emissioni dei gas sono più bassi di quelli richiesti dalle recenti normative europee.

MECLINE - TECOMEC La partecipazione all’Autopromotec, con il marchio Mecline, è stata anche l’occasione per il Gruppo Tecomec di celebrare i trent’anni di attività. Ma la fiera ha offerto soprattutto l’opportunità di presentare alcune novità Mecline tra le quali segnaliamo l’idropistola ad alta portata ML210 caratterizzata da una robusta struttura di acciaio inox e ottone, nello specifico con il corpo stampato in ottone nichelato chimicamente e con sede e otturatore di acciaio inox; il meccanismo richiede una forza minima per l’apertura della leva e altrettanto per il suo mantenimento. Facile il montaggio e la manutenzione, mentre le scocche di plastica antiurto nere e l’impugnatura soft-touch grigia garantiscono una presa ergonomica e confortevole. Si tratta di una pistola adatta all’uso professionale, molto comoda da usare perché consente un perfetto allineamento tra lancia e polso (o braccio); la leva è morbida da azionare ed è modulabile, un aspetto importante per un utilizzo continuativo della pistola. Molto interessante anche la pistola AL55 abbinata alla lancia LM25 caratterizzate da una regolazione proporzionale, dalla protezione in gomma antiurto ed equipaggiata di serie con ugello in ceramica; anche questo assieme garantisce un’elevata ergonomia e una lunga gittata. Si tratta di una lancia con impugnatura “a mitra” che cambia il getto da diritto a cono muovendo la leva posta sull’impugnatura; non è adatta per il self-service, ma piuttosto per gli impianti con operatore. Con il getto diritto rimuove lo sporco difficile e con il cono sciacqua: la lancia funziona con una pressione fino a 250 bar, mentre la portata è fino a 45 l/min e la temperatura fino a 90°C, il peso è contenuto in soli 1600 g.

MICROEL Microel ha presentato l’innovativo Starter a incasso SL-CW Touch per portali selfservice dotato di un ampio monitor touchscreen da 12” antivandalo, waterproof e sunproof, completo di supporto vocale che ne semplifica l’utilizzo. La macchina offre la gestione fino a 12 programmi di lavaggio con possibilità di pagamento in contanti tramite card trasponder, carte di credito e Bancomat e di rendiresto sia in monete sia in banconote. Inoltre, è possibile gestire operazioni di marketing sia “on site” sai via internet con messaggistica istantanea al cliente. C’è pure un sistema per la raccolta di dati relativi a incassi, operazioni e anomalie con possibilità di esportazione di dati per fatturazione, tutti accessibili da remoto attraverso i software dedicati Smart Cash e Card Wash.

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Questo Starter è offerto anche in versione Multistart per avviare più impianti di lavaggio con un’unica macchina; da notare inoltre che il via al lavaggio viene dato solo in presenza dell’auto. SL-CW Drive In è invece uno start di lavaggio per portali simile al precedente, ma che permette il pagamento restando a bordo dell’auto; il touchscreen separato ha anche il vantaggio che se si cerca di scardi-

nare la cassa, si danneggia solo quella e non l’elettronica.

Questa macchina è stata studiata per rendere semplice e veloce il pagamento e l’attivazione del lavaggio senza scendere dall’auto, riducendo così i tempi d’attesa e aumentando la produttività; mentre le altre caratteristiche, dal monitor alle opportunità di marketing, sono identiche al modello presentato in precedenza.

MICROHARD Tante le novità in fiera. Si inizia con il Gettone Elettronico, un sistema cashless integrato nella gettoniera che utilizza un gettone, quindi facile da distribuire con un normale hopper: una volta inserito si può ricaricare con la stessa

gettoniera e quando il credito viene esaurito viene trattenuto dalla macchina così non si perde il microchip. Il cuore del sistema è la gettoniera con il sistema integrato che comunque accetta anche i gettoni di metallo, la moneta e naturalmente il gettone elettronico. Come cashless erano esposte anche le versioni completamente integrate che accettano pure card e i portachiavi Microhard. L’altra novità era Datalink che nasce dall’esperienza con le compagnie petrolifere come fornitori di TotalErg ed è una scheda in grado di raccogliere i dati dalle varie macchine (aspirapolvere, lavatappeti, Pannomat e piste) e inviarle a un portale preposto, qui il gestore accede attraverso una propria username e password e può leggere le loro statistiche di utilizzo. Se c’è un collegamento con lo start lavaggio è questo che si occupa di mandare via ethernet i dati al portale ma, nel caso in cui il piazzale fosse dotato di un altro sistema di start, Microhard fornisce un apparato che riceve i dati da tutte le varie attività e li invia: così si ha controllo a 360° di tutto quello che accade sul piazzale.

In prospettiva si punta ad avere anche la possibilità di segnalare gli eventuali guasti e il livello dei prodotti chimici per un telecontrollo totale, basterà una piccola e semplice scatolina per ogni macchina; l’obiettivo è però di mantenere un prezzo contenuto perché questa tecnologia sia più fruibile a tutti. Nuova anche una linea di prodotti particolarmente economica anche se utilizza le stesse tecnologie elettroniche delle altre macchine, ma ha delle caratteristiche estetiche e di accessori diverse; e infine uno start lavaggio per piste a sei selezioni retroilluminate molto curato nell’estetica.

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MIX Novità in fiera, ammiratissimo, era il portale Pulse 4S con il suo armadio Unijet HP, il primo portale di lavaggio Mix che integra un sistema di ugelli traslanti con l’utilizzo di acqua calda in alta pressione, una tecnologia che non era stata ancora applicata in questo ambito. Il Pulse 4S è formato da un primo portale con le spazzole ed erogazione dei prodotti chimici e poi un secondo portale con l’alta pressione, l’asciugatura ed erogazione di prodotti chimici.

I due portali, in sincronismo, possono compiere molteplici programmi di lavaggio in tempi relativamente ridotti e la tecnologia a ugelli traslanti permette di consumare solo 54 l/min. Il Pulse 4S unisce l’efficacia delle spazzole a quella dell’alta pressione ad acqua fredda o calda con detergente in polvere, per fare ciò Mix ha creato l’Unijet HP, un armadio che racchiude tre pompe ad alta pressione più un’eventuale pompa accessoria per il lavaruote a due posizioni, oltre al gruppo per l’acqua calda con addolcitore, e dosatore per il detersivo in polvere e un eventuale gruppo di osmosi. Interesse anche per il monopista Mself Pro, un’aggiornata versione di autentico “long seller” di Mix: i componenti interni sono disposti in modo razionale a tutto vantaggio delle normali operazioni di manutenzione e l’estetica completamente rinnovata lo pone all’avanguardia assoluta. Completa la dotazione: quadro comandi

con pulsantiera, gettoniera elettronica, display a tre cifre, quadro elettrico generale e comando PLC, gruppo elettrovalvole, gruppo termico (diesel, gas o elettrico), gruppo pompa motore da 11 l/min e 2,2 kW, pompa dosatrice per shampoo liquido, armadio in acciaio inox e coibentazione.

Non si può però tacere della novità che ha maggiormente incuriosito i tanti visitatori e cioè l’App MIX Carwash che permette di cercare e raggiungere tutti gli autolavaggi Mix in un raggio, impostabile, che va da 1 a 50 chilometri rispetto alla posizione in cui si ci trova al momento della consultazione o partendo da un indirizzo impostato precedentemente; si può pure cercare l’autolavaggio più idoneo alle proprie esigenze tra tre tipologie: portale auto, portale camion o piste self-service. Dalla scheda dell’autolavaggio è possibile visionare su una mappa la sua posizione e avviare la funzionalità di navigazione. Prima, e per quanto ne sappiamo, unica nel suo genere questa App funziona sia con sistemi Ios sia Android.

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MORELITE Come era ampiamente prevedibile il pubblico dell’Autopromotec, ma soprattutto i professionisti dell’autolavaggio, hanno molto ben accolto e riservato grande attenzione alla spazzola Forma Viva. Una spazzola con cui Morelite offre all’industria del lavaggio l’armonia dei contatti, proponendo la sinuosità della forma dei diametri crescenti o decrescenti in luogo di gradini poco consoni a seguire le sagome sempre più aerodinamiche delle auto moderne.

L’azienda di San Marino, forte della presenza di uomini con 40 anni di esperienza nel settore, già ad Automechanika si era messa in evidenza presentando Moretex; l’interesse creato verso la propria gamma, ha generato la collaborazione con la tedesca TCW-Microvel, in un clima di sinergie fattive. Quindi, si è già passati dal semplice lava sottoscocca orizzontale in tessuto, alla realizzazione di tutta la serie degli spazzoloni, orizzontali, verticali e anche lava fiancate: tutti ibridi. La combinazione di textile tedesco con l’espanso corrugato di Morelite, e il relativo assemblaggio col sistema brevettato dall’azienda sammarinese, sono una vera e propria novità piena di contenuti.

MOSMATIC Tante le novità presentate dall’azienda svizzera. Si inizia con i Led sigillati per braccio girevole, in pratica il braccio che regge la lancia ad alta pressione ha una fila di led che possono cambiare colore: molto vivaci e di richiamo hanno solo una funzione estetica e promozionale, così se l’impianto è in prossimità della strada gli automobilisti di passaggio non possono non vederlo perché è molto appariscente. Anche quando non sono in funzione i bracci restano comunque accesi con una rotazione di colori che vivacizza l’impianto; alcuni autolavaggi li usano per indicare il programma: per esempio bianco per l’acqua osmotizzata, rosso per l’alta pressione a caldo ecc., così l’utilizzatore sa quale braccio prendere e cosa sta facendo ed è tutto più intuitivo.

Semplicemente “geniali” le Flex Brush, lance spazzola con la testa snodata che si possono usare solo pagando perché solo così l’ultimo tratto, normalmente flessibile, diventa rigido per l’azione di un pistone, in Mosmatic stimano che con questa lancia si possa guadagnare il 15% in più perché succede spesso che i clienti non paghino per utilizzare la spazzola. Nuovi anche i lavaruote per impianti automatici che si possono usare anche sulle piste; il lavaruote è fisso, la macchina va posizionata in prossimità e si può facilmente regolare in altezza e inclinazione. Dotato di uno speciale 4/2015

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giunto girevole, garantisce un maggior approvvigionamento di acqua: la portata arriva a 15 litri a 80 bar per ogni ugello fino a 2000 giri/minuto; gli ugelli sfruttano l’effetto Venturi, aspirano aria dalla sua base e consentono di avere un’azione incisiva anche a grande distanza e di conseguenza si può lavare un fuoristrada o un camion senza dover spostare i pali e il lavaruote stesso.

MTM HYDRO La novità era l’aspiratore self singolo AS1 che si differenzia dal vecchio perché è stata ruotata di 180° la turbina (motore sotto, turbina in alto) per sfruttare parte della ventola e la parte inferiore del motore per aspirare aria dall’esterno e quindi farla salire verso l’alto a raffreddare la turbina e il box che la ospita, mentre l’aria calda viene estratta dalla parte posteriore. In estate, con 30°C/35°C di temperatura esterna si può arrivare a 90°C/100°C all’interno della macchina e può essere pericoloso se si appoggia la mano, così invece la temperatura si abbassa tra i 50°C/55°C, quasi il 50% in meno; inoltre, lavorare a una temperatura più bassa è meglio anche per tutta l’elettronica di bordo a cominciare dai sistemi di pagamento. È stata poi creata una camera completamente nuova, con il bordo delle lamiere piegato e tutto l’interno verniciato; anche la gestione elettronica è racchiusa in un carter di protezione di plastica con un interruttore per isolarla quando si vuole sganciare il quadro elettrico per evitare sbalzi di corrente. Nuova è pure la scheda (già predisposta per telecontrollo e statistiche via gsm) posizionata di taglio sullo sportello perpendicolare all’apertura superiore, così quando sbatte lo fa di taglio e non di piatto e non si flette o spacca; come inedito è il cappello (non in termoformatura ma per stampaggio a iniezione con una resistenza meccanica superiore) con una chiusura unica nella parte in basso che rende anche più complesso il furto dei gettoni, inoltre non ci sono più viti o rivetti a vista. Per quanto riguarda il bidone è di plastica quindi più leggero, non si ammacca e ha le ruote per muoverlo facilmente; tre invece le scelte per i filtri: a basket, a perdere o autopulente con tre diversi livelli di costo. Le dimensioni generose sono state pensate anche per facilitare la manutenzione e anche per questo non ci sono lamiere taglienti all’interno, mentre la tastiera è completamente in inox a sfioro antivandalo e anche le porte sono tutte rinforzate; in caso di ammaccature nelle parti esterne le lamiere sono tutte sfilabili svitando tre viti e sono quindi facili da sostituire.

AS1 non appoggia sul terreno ma è rialzato di circa 5 mm grazie a quattro piedini di acciaio inox così l’umidità non può salire per capillarità. Infine,

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tutte le nuove macchine MTM Hydro seguono la medesima filosofia progettuale. Ufficialmente annunciato pure che il marchio Kaster non esiste più e la linea di prodotti per l’autolavaggio diventerà Car Wash Equipment MTM Hydro e High Pressure Technology MTM per l’alta pressione.

OTTO CHRIST Tante le novità, ma certamente quella che ha più attirato la curiosità dei visitatori “meno professionali” sono stati i nuovi display a led con animazione a “cartone animato” integrato nel frontale del portale che riproduce quello che la macchina sta eseguendo, passaggio per passaggio la fase di lavaggio in corso: la spazzola, l’alta pressione… un sistema molto utile anche per realizzare delle promozioni quando la macchina non è in uso: si passano messaggi animati e si incentiva l’utilizzo dell’impianto. Sul fronte più strettamente tecnologico da segnalare l’introduzione del motore senza riduttore con la spazzola e il relativo albero direttamente collegati al motore risolvendo quindi tutti i problemi derivanti dalla rottura del riduttore: la velocità è regolata velocemente con l’inverter e anche se si deve cambiare tipologia di spazzola non si deve più cambiare il motoriduttore ma basta regolare l’inverter.

Inoltre, il sistema produce un risparmio di energia fino a 30%.

Questo fa di Otto Christ l’unico costruttore ad avere tutto comandato da inverter, anche se per ora questa tecnologia è riservata solo agli impianti di media e alta gamma come il Varius. Esposto anche il tunnel Evolution, già visto a Francoforte, che sostituisce le tre precedenti serie di tunnel con le relative tre tecnologie: Otto Christ ha scelto di ottimizzare e unire le tre tecnologie (a portali, trasversale e ibrida) nell’unica linea di questa nuova macchina che mantiene una progettazione alla tedesca (cioè non regge la struttura a differenza delle macchine italiane); l’impianto impiega inoltre la tecnologia ibrida tipica del costruttore tedesco con braccia idrauliche e motori elettrici. Presente sullo stand anche il portale Leanus, una macchina semplice, ma di alta qualità: ideale per entrare nel mondo dell’autolavaggio, concessionari e carrozziere o per chi pretratta le vetture; bella e ben costruita vanta tutti i rigorosi concetti, la cura e l’attenzione dei modelli superiori della gamma Otto Christ. Per i veicoli industriali erano esposti due modelli: Taurus ha la movimentazione della

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spazzola un po’ diversa, ideale per tutti i tipi di camion; Magnum invece è adattato alle esigenze degli autobus perché ha la spazzola tipo portale, in pratica i due impianti hanno la stessa struttura e gli stessi motori, cambia solo la movimentazione delle spazzole che permette al Magnum di lavare gli autobus con il funzionamento salva specchietti. Taurus invece è consigliato per camion comprende i telonati e cisterne perché disporre dalla guida spazzole ottimizzato per fiancate più “complicate”. Infine, per le piste self nuove gettoniere offerte anche con la blindatura di acciaio inox Duraprotect verniciata con un prodotto specifico resistente a tempo e intemperie; affidabilità e tasti di acciaio antivandalo e componentistica eccellente confermano anche per le piste Otto Christ la cura costruttiva e la ricerca della qualità del marchio tedesco.

PRO WASH SYSTEM Nata all’inizio di quest’anno, Pro Wash System può contare su un’esperienza più che ventennale dei suoi soci fondatori che ha permesso sviluppare un’offerta di piste self-service partendo dalle richieste e dalle esperienze dei vecchi clienti.

In fiera è stato presentato così un impianto completamente rivisto e migliorato, dove sono stati eliminati tutti i difetti riscontrati sugli impianti di vecchia concezione. In particolare si evidenziano i collettori e le valvole di non ritorno completamente di acciaio inox e le elettrovalvole pneumatiche, mentre tutto il gruppo del lava cerchi e in acciaio inox, sulla spazzola è possibile applicare l’aria compressa per la schiuma, Le pompe dosatrici sono di ultima generazione con tenute di teflon e sfere di ceramica, il sistema è gestito dalla nuova serie di plc Telemechanique con integrato ethernet e can open. La macchina è gestita dal cliente tramite nuovi tastierini touch che permettono al gestore di controllare facilmente e in modo intuitivo praticamente tutto; nuovo è anche il sistema di addolcitori. La caldaia permette di risparmiare circa il 50% di gas ed è scomposta, cioè il bollitore è separato dal gruppo di riscaldamento, inoltre è completamente di acciaio inox e ha la possibilità di integrare sia i pannelli solari sia il riscaldamento a pavimento per i luoghi più freddi, oltre a essere facile da ispezionare, smontare e pulire. Il pannello start è il touchscreen di Comesterogroup che permette di gestire fino a sette programmi, con la possibilità di allestire da una a otto piste con un rack solo; le strutture sono ben curate esteticamente e, a richiesta del cliente, possono essere dotate di led.

Pro Wash System è disponibile anche a provvedere alla sola sostituzione della tecnologia obsoleta e se il cliente vuole mantenere le sue coperture integrare il solo armadio tecnico.

R+M DE WIT Può sembrare l’”uovo di Colombo”, ma certamente nell’ideazione del Doppio portalancia di acciaio inox, pronto per ospitare la lancia alta pressione e la lancia schiumogena per impianti nuovi e vecchi dotati di questa tecnologia, pesa certamente l’esperienza venticinquennale di R+M-Suttner; il porta lancia è dotato di fori di drenaggio per il recupero dell’acqua del perdente antigelo. Più tecnologia, ma sempre tanta innovazione, nel Turbofoam 365 Brush Lance, una lancia spazzola con iniettore schiuma migliorato che, seguendo la tecnologia dell’iniezione d’aria turbo della pistola Turbofoam 365, produce una schiuma compatta emettendola direttamente tra le setole, creando così un cuscino che evita allo sporco sulla carrozzeria di fare danni con il movimento della spazzola. Molto interesse anche per il kit per pistola ad alta pressione EasyWash365 per l’erogazione di schiuma detergente/emolliente per pretrattare i veicoli

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da lavare: si tratta di un kit universale “ready-to-connect”, pronto a essere installato, che permette di ampliare la versatilità degli accessori, in particolare per spruzzare e polverizzare la schiuma. Infatti, la pistola viene connessa tra l’uscita in alta pressione e il flessibile dell’idropulitrice o del gruppo ad alta pressione esistente, l’iniettore di acciaio inox è montato tramite un raccordo a T e riesce a creare una copertura completa del veicolo con una schiuma spray compatta ed efficace, non solo sotto l’aspetto della pulizia, ma anche estetico. La pistola è particolarmente adatta per la pulizia professionale dei camion ed è indicata quindi anche per chi abitualmente lava questi veicoli, soprattutto per quelli adibiti al trasporto di alimentari e in qualsiasi altra specializzazione sia richiesta una pulizia elevata. La schiuma è prodotta istantaneamente con l’ugello ST-75 situato all’estremità della lancia e questo sistema permette di passare rapidamente da una lancia all’altra senza tornare alla macchina, garantendo così risparmio di tempo e di prodotto.

RESNOVA AdBlue Speedy 60 e Speedy 200 presentati in fiera da ResNova sono i primi erogatori metrici con scontrino fiscale che si bloccano automaticamente all’impostazione richiesta o al riempimento del serbatoio. Come le sigle lasciano immaginare, sono proposte due versioni, una con serbatoio da 60 litri più adatta per le auto e una da 200 litri per i veicoli industriali (per dare un’idea, un serbatoio standard di un camion è di 40 litri); per rifornirle si può utilizzare il “cubo” da 1000 litri che può stare in magazzino. Entrambi i modelli sono equipaggiati con una batteria ricaricabile via cavo che ne facilita lo spostamento e il caricamento. La dotazione comprende, oltre alla tanica nelle due capacità appena descritte, una pistola automatica con dispositivo antisgocciolamento, pompa autoadescante costruita con materiale resistente alla corrosione e completa di filtro, contalitri e conta impulsi certificati, controller digitale con tastiera a 24 tasti, display grafico e stampante con le quantità del prodotto erogato. La struttura è completamente di acciaio inox, compresi i carter di protezione della tanica e le ruote.

REVELLO Molto interesse nello stand Revello per il nuovo prelavaggio Pre Wash, un detergente totale utile sia per i cerchi sia per la carrozzeria semplicemente variando la concentrazione dall’1% al 5%; a elevata azione sgrassante è sicuro su tutti i veicoli, rimuove completamente macchie, smog, insetti e sporco grasso e proprio per questo è utilizzabile anche sui cerchi. Attenzione anche per Deter Jet Eco, un prodotto per piste senza spazzola ad azione antistatica che lava efficacemente e lascia la carrozzeria brillante; Eco sta per 4/2015

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ecologico perché utilizza tensioattivi vegetali naturali e non sintetici. Pre Soak è realizzato con i nuovi sequestranti di natura ecologica per rispettare le norme di sicurezza e antinquinamento ed è esente da EDTA e NTA. Il Lava Cerchi Plus è invece studiato per avere la massima resa sui portali e sui tunnel che lavorano in automatico, così come il Lucida Gomme concentrato, un prodotto molto denso che presuppone la presenza di un operatore; mentre Deter Brill Color è un detergente brillantante che fa una schiuma colorata dove c’è l’esigenza di fare un po’ di scena. Un’altra novità è GoRain, un protettivo antipioggia da applicare nei lavaggi provvisti di un apposito kit nella fase finale senza rinunciare alla cera, perché si tratta di un prodotto che fa scorrere l’acqua piovana, viene dato prima della cera, quindi si fa un risciacquo e dopo la ceratura si passa all’asciugatura finale; può anche essere nebulizzato a mano con l’idropulitrice e così attira l’acqua e lascia la vettura quasi asciutta; inoltre è profumato e ha una schiuma colorata per un efficace effetto estetico. Tutti i prodotti sono caratterizzati da nuove etichette con la simbologia d’obbligo da giugno 2015, quindi sono già in regola con le nuove normative. Presente e aggiornata troviamo anche la linea prodotti Laserjuice, linea studiata ed esclusiva per impianti touch-free e protouch della PDQ Manufacturing.

RHÜTTEN Rhütten è un’azienda italiana con un’esperienza trentennale nella produzione di detergenti per auto, carwash, industria, comunità, canale Horeca e lavanderie. I formulati dei prodotti sono elaborati direttamente nel laboratorio interno che si occupa e supervisiona tutte le fasi produttive: dalla selezione delle materie prime in entrata, al controllo qualità dei prodotti in uscita. La presenza di figure specializzate interne offre la possibilità di rispondere efficacemente e prontamente alle richieste dei clienti, anche i più esigenti, nonché all’opportunità di studiare soluzioni personalizzate. La filosofia guida nelle scelte aziendali si basa su tre valori fondamentali: etica nei rapporti personali e professionali, rispetto per le persone e per l’ambiente, innovazione continua grazie al laboratorio ricerca e sviluppo e il sistema qualità. Autopromotec è stata un’importante vetrina per presentare la completa offerta Rhütten ai numerosi visitatori. Ampio spazio è stato dato alla presentazione di prodotti specifici per il trattamento della pelle, come Macro Pell e Macro Lux. Il primo è un detergente igienizzante profumato in grado di rimuovere con facilità e delicatezza lo sporco dalle superfici di pelle, similpelle e sky degli interni dei veicoli; il secondo è invece un trattamento protettivo profumato appositamente studiato per il ricondizionamento di tali superfici delicate: forma sulle parti un invisibile film protettivo che contrasta il normale invecchiamento della pelle dovuto ai raggi UV e agli sfregamenti. Non solo prodotti chimici però, l’azienda ha presentato anche un’ampia gamma di accessori selezionati e personalizzati.

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RI-EVOLUZIONE Essere la società che fa evolvere il settore non è una mera coincidenza, è l’impegno per l’innovazione orientata all’efficienza e all'efficacia.

In tutti i nostri prodotti ri-evolviamo fino a livelli di perfezione e redditività che nessun altro può offrirvi.

Abbiamo impostato una tendenza 60 anni fa e da allora generiamo evoluzione perche voi possiate sempre offrire di più ai vostri clienti.

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RICCI Ricci Srl produce nello stabilimento di La Spezia da oltre 20 anni profumatori per auto e ambienti affermandosi fra le prime aziende in Italia del settore. La qualità certificata, l’utilizzo di tecnologie d’avanguardia, la notevole conoscenza del prodotto e delle materie prime tutte rigorosamente made in Italy, accompagnate dallo studio di grafiche accattivanti, rendono i suoi profumatori facilmente riconoscibili e apprezzati. Mettendo a frutto il know-how produttivo e di ricerca l’azienda utilizza oltre 90 diverse fragranze per 20 linee di profumatori, sia per auto sia per ambienti, e vanta due rinomati brevetti. Anche in questa edizione di Autopromotec Ricci Srl ha presentato importanti novità di prodotto che affiancano la gamma completa: dal cartoncino agli spray, fino alle boccette con tappo emanatore di legno. L’affermata serie T-Shirt era esposta con una rinnovata offerta di circa 100 soggetti diversi declinati in varie sezioni: Frasi spiritose e poi le linee Gufi, Emotion e Zodiaco; lanciata proprio in occasione dell’Autopromotec 2013, da quella prima presentazione a oggi T-Shirt ha venduto più di 3 milioni di pezzi.

Interesse anche per il profumatore da presa aria Togo: semplice, giovanile e con una gomma profumata di lunga durata. Infine, lo spray per ambienti in soluzione idrosolubile Okay si inserisce nella linea professionale ed è proposto in flaconi da 500 ml e in taniche da 5 litri (specifico per autolavaggi self), una soluzione che unisce le raffinate fragranze di alta profumeria a un’efficace azione per neutralizzare i cattivi odori.

SOL.PEL.OTIC Sol.Pel.Otic opera da oltre 80 anni ed è giunta alla terza generazione: dalle originali spugne naturali, il continuo miglioramento attraverso la costante ricerca di materiali sempre più tecnici, ha permesso di sviluppare un campionario incredibilmente vasto di pelli scamosciate e sintetiche, ma anche panni di microfibra estremamente mirati per ogni superficie e tipologia di carrozzeria. Le pelli scamosciate di prima qualità sono il fiore all’occhiello dell’azienda così come microfibre sintetiche e pannetti economici fanno da contorno ai self-service, realtà ormai consolidata nel settore “pulizia auto” con una vasta gamma di packaging specifici per i distributori automatici. Tra i prodotti esposti: Microfibra SoftClean ha un alto potere assorbente ed è particolarmente adatto per vetri e superfici cromate; la sua particolare conformazione fisico-tessile, esclusiva di Sol.Pel.Otic, lo rende eccezionale anche solo bagnandolo senza l’ausilio di prodotti detergenti. Microfibra Arturo è una microfibra superassorbente e lucidante, praticamente indistruttibile trattiene lo sporco senza rilasciarlo all’utilizzo successivo. Invece, la pelle sintetica colorata di alta qualità Maretta, per la

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sua particolare conformazione e spessore (0,3-0,4 mm) è specificamente indicata per la pulizia dei vetri. Tutti questi prodotti sono lavabili in lavatrice.

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Per portali l & Tunneio di lavagg

SYNT CHEMICAL Con l’esperienza di oltre trent’anni Synt Chemical si è presentata in fiera con un’articolata gamma di prodotti per i professionisti e anche per l’utente finale, ideale quindi pure per gli shop. Tra le tante referenze abbiamo scelto di presentare Maxibrill, uno spray autolucidante per interni che pulisce, lucida e rende come nuove le superfici del cruscotto e tutte le finiture interne in similpelle, gomma, plastica e legno che così trattate hanno proprietà idrorepellenti, respingono la polvere e resistono maggiormente ai processi di ossidazione; Maxibrill è offerto in confezioni spray da 200, 250, 400, 600 e 750 ml. Deviss è uno sbloccante e lubrificante spray, utile in qualsiasi caso occorra rendere più scorrevole un movimento meccanico perché penetra nei meccanismi non accessibili, sblocca qualunque tipo di meccanismo e protegge dall’umidità e dall’ossidazione; proposto in confezione spray da 200 e 400 ml. Santy Car+ è invece specifico per il trattamento deodorante igienizzante degli abitacoli con l’eliminazione dei cattivi odori all’interno dell’impianto di condizionamento, lascia una gradevole profumazione e una piacevole sensazione di pulito; è proposto in confezione spray da 200 ml. Slot 41 B5 è un detergente liquido a elevata alcalinità indicato per pulizie particolarmente pesanti, in particolare veicoli industriali, ideale anche per le piste self-service e ottimo anche sui cerchioni; è proposto in tanica da 25 kg. La cera idrobrillantante Idrobrill 53 è consigliata per le operazioni di asciugatura nei lavaggi automatici con ventilazione forzata; il prodotto è concentrato con un’elevata azione idrorepellente e con notevole effetto di ritiro sul velo d’acqua, ma può anche essere usato per l’asciugatura dei lavaggi manuali; confezione in tanica da 25 l. Nero GB TP è un liquido speciale per ridonare il colore originale a qualsiasi tipo di gomma, prodotto a elevata concentrazione non lascia la superficie appiccicosa ed è confezionato in taniche da 12 e 25 kg.

TECNOVAP Tecnovap ha sostanzialmente presentato le stesse novità che erano già state esposte all’Automechanika di Francoforte e che anche in Italia non hanno mancato di raccogliere l’interesse dei professionisti dell’autolavaggio. A cominciare da Car Hygiene Plus, la colonnina self-service composta da un generatore di vapore trifase e da un aspirapolvere/aspiraliquidi a turbina che può funzionare con un unico operatore e dispone di una doppia applicazione a seconda delle necessità: solo vapore, o vapore/aspirazione. Attenzione anche per il Kit a vapore da inserire all’interno delle lavatappeti, frutto di trent’anni di esperienza nella tecnologia del vapore saturo secco: il kit si può installare all’interno di qualunque macchina, occupa poco spazio e garantisce un valore aggiunto al servizio di pulizia dei tappeti, il vapore infatti ne ravviva i colori, sanifica senza dover ricorrere all’uso di prodotti chimici, elimina odori e batteri. Tecnovap ha presentato inoltre alcuni modelli di generatori di vapore idonei alla sanificazione degli interni auto: per le piccole stazioni di autolavaggio che non ne farebbero un uso continuativo, la soluzione proposta è Junior Star Max, un generatore di vapore monofase da 3,65 kW offerto in versione da 6 e 8 bar, con sistema di ricarica automatica, iniezione di detergente e abbinato a un aspirapolvere/aspiraliquidi dotato di galleggiante; la macchina è abbinata al Kit Car Wash per la sanificazione degli interni e all’impugnatura July con lancia per la pulizia degli esterni. Per un uso più continuativo è proposto invece il modello Steam Tech in quattro potenze da 3,65 kW a 15,6 kW e una pressione operativa di 6 o 10 bar: si tratta di un generatore di vapore trifase con sistema di ricarica automatica che può essere usato senza problemi sull’intero arco della giornata lavorativa, grazie anche al serbatoio dell’acqua di 15 litri che ne garantisce la completa autonomia.

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TMB VACUUM – ITALIA SERVICE Prosegue Italia Service nell’intento di fornire sempre prodotti innovativi d’alto reddito e con formule d’uso che agevolano il lavaggi sta: la massima redditività all’attività dell’autolavaggio, questo è il concetto che li muove. A Bologna esponeva la macchina multiservizio Lux, un minicentro di lavaggio in self che riunisce tutte le necessità dell’automobilista in un unico armadio tecnico: aspirapolvere, lavasedili a schiuma, Sanny che sanifica e deodora e il servizio di lavaggio e lucidatura della carrozzeria con l’innovativo servizio Lux. Per agevolare l’attività del lavaggista Lux è disponibile anche a noleggio per contrastare la crisi e consentire al lavaggista di pagare il canone con i proventi derivanti dalla sua presenza sul piazzale. Non solo auto, il mercato rivolto alla cura degli animali domestici, in particolare dei cani, è sempre più fiorente ed è tra i settori in espansione: le statistiche dicono che il 55% della popolazione italiana possiede almeno un cane e questo sta a individuare un mercato di oltre 2 miliardi di euro destinati alla sola tolettatura degli animali. Ecco quindi che il Dog Shower Point può assumere un’importanza strategica per completare l’area di servizio, tanto più che anche questo è offerto anche a noleggio e con l’esclusiva di zona. Il programma prevede nove funzioni di lavaggio: sanificazione automatica della vasca effettuata da due ugelli in media pressione con una miscela di acqua e disinfettante; acqua calda a temperatura controllata prodotta direttamente dall’attrezzatura; shampoo erogato dalla doccia già miscelato nell’acqua tramite una pompa dosatrice; risciacquo con acqua calda tramite la medesima doccia; balsamo erogato dalla doccia già miscelato all’acqua tramite una seconda pompa dosatrice; risciacquo tramite doccia sempre ad acqua calda; preasciugatura con gruppo aspirante per rimuovere il pelo morto e velocizzare l’asciugatura; soffiatore ad aria calda per zampe e manti particolari; phon professionale a due velocità per l’asciugatura finale. La differenza di costo tra un lavaggio cani con operatore in negozio e in self service sono tali che il prodotto si vende da solo. Resta solo da ricordare che Italia Service è stata la prima azienda in Italia a produrre attrezzature self-service per il lavaggio degli animali domestici e vanta ormai 10 anni di esperienza nel settore.

VAPORTECNIC Vaportecnic ha presentato in fiera Nettuno, un impianto monopista con la particolare lancia Foam Net System che si caratterizza per il grilletto aggiuntivo che eroga schiuma per il pretrattamento dell’auto prima di lavarla in alta pressione. Altra novità era il portale HTC prodotto da una nota e qualificata casa di autolavaggi per essere poi “customizzato” con vari accorgimenti e un nuovo design di Vaportecnic, un po’ come accade tra le auto per le Mercedes AMG. HTC è un impianto a spazzole per il lavaggio di auto, furgoni e pick-up che per la sua elevata qualità soddisfa le esigenze di una clientela competente grazie alle spazzole garantite antigraffio, alla semplicità operativa e alla dimostrata redditività. L’esperienza quasi quarantennale di Vaportecnic nel settore, unita all’utilizzo di materiali di alta qualità lavorati con scrupolosa attenzione, hanno permesso la realizzazione di una struttura resistente agli agenti atmosferici, con la conseguente riduzione degli interventi di manutenzione. Il sistema operativo permette la configurazione di molteplici programmi ottimizzando al meglio le fasi di lavaggio con risultati di pulizia estremamente soddisfacenti ottenuti in tempi rapidi; l’impianto è a tre spazzole antigraffio, montate su una struttura di acciaio interamente zincata a caldo completo il sistema di asciugatura, sia orizzontale sia laterale, il sistema ad alta pressione di prelavaggio e lavacerchi con disco da 21”. Il tutto realizzato con particolare attenzione alla com4/2015

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ponentistica e all’innovazione tecnologica utilizzando giunti Mosmatic e la gestione dell’impianto usa tecnologia Siemens. Il risultato di lavaggio viene garantito dalle nuove spazzole antigraffio e dal sistema d’inclinazione automatico a seguire durante lo spostamento; inoltre, HTC permette un’asciugatura senza aloni in quanto porta le gocce residue verso la parte inferiore del veicolo favorendone l’eliminazione.

Le altre caratteristiche sono un prelavaggio delicato che eroga schiuma ad alta densità per permettere il distacco dello sporco e delle particelle di polvere e la fase di risciacquo in alta pressione laterale e superiore.

WASH ITALIA Wash Italia ha presentato il portale della serie Concept ulteriormente migliorato rispetto a quello che era stato esposto a Francoforte. Le caratteristiche principali del “nuovo concetto di lavaggio” sviluppato dall’azienda parmense sono la velocità e le performance garantite dalla lama di asciugatura di acciaio inox posta nella parte anteriore del portale, con alta pressione a copiare per un lavaggio completo in due passate e abbattimento dei tempi, evitando gocce sulla carrozzeria durante la fase di asciugatura. La fase di andata prevede emolliente, alta pressione, spazzole e cera, mentre quella di ritorno l’asciugatura. Da evidenziare anche l’economicità e la precisione grazie alla movimentazione dei carrelli spazzole verticali attraverso un sistema pignone/cremagliera per una manutenzione e un’usura ridotte sui carrelli e una maggiore precisione nella movimentazione delle spazzole verticali indipendenti. Da segnalare inoltre la possibilità di montaggio di pompe ad alta pressione a bordo macchina fino a 120 litri/minuto e 80 bar per ottimizzare il rendimento e gli spazi, oltre al rivestimento integralmente di acciaio inox per una maggiore durata nel tempo. L’impianto è proposto in tre versioni che si differenziano per l’altezza massima di lavaggio di mm 2000, 2400 e 2800 individuate rispettivamente dalle sigle Concept 20, 24 e 28. A breve i primi nuovi Concept saranno operativi in provincia di Reggio Emilia e Parma.

WASHTEC Washtec ha aperto l’era del Carwash 2.0 con una vera valanga di novità. iWash è il sistema per il lavaggio veicoli personalizzato: gli utenti hanno la possibilità di creare il proprio programma di lavaggio al terminale interattivo del portale, una svolta rispetto ai rigidi e predeterminati programmi di lavaggio offrendo l’opportunità al cliente finale di scegliere esattamente quali fasi di lavaggio includere nell’acquisto. Inoltre, per gli operatori WashTec ha sviluppato un sistema online per la gestione dell’autolavaggio: con WashTec Plus i proprietari di più centri di lavaggio potranno avere una panoramica di tutti i loro impianti in tempo reale; tutti i dati rilevanti come incassi, dati di lavaggio, livello dei prodotti chimici e lo stato del lavaggio in corso possono essere visualizzati online. Oltre a queste innovazioni nei software, WashTec propone anche una serie di importanti novità sugli impianti. MultiFlex è il nuovo sistema di movimentazione spazzole, ideale per lunotti posteriori inclinati, spoiler e paraurti sporgenti che sono sempre stati il punto debole per gli impianti di autolavaggio automatici. Per rimanere nell’ambito dei portali, è stato presentata Pro Race,

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una nuova versione dell’impianto Pro Classic, studiata per avere la combinazione perfetta di velocità e risultati di lavaggio ottimali con due configurazioni che operano in maniera rapida, offrendo cinque programmi completi e allo stesso tempo rapidi. Per quanto riguarda gli impianti self-service WashTec ha presentato CubeWash, l’armadio con un ottimo rapporto qualità/prezzo, robusto e di qualità, che offre due postazioni di lavaggio e grazie alla sua struttura modulare compatta si integra praticamente in ogni costruzione in acciaio. Il concetto SelfTecs per gli impianti JetWash garantisce al cliente un lavaggio enormemente semplificato con la riduzione del programma a sole tre fasi e il facile sistema di comando dell’impianto basato sui colori. Infine, gli ultimi sviluppi di Auwa-Chemie nel settore dei prodotti chimici per la cura e la pulizia: TecsLine ai sei prodotti conosciuti ne ha aggiunti altri quattro, un detergente per la parte anteriore e uno specifico per cerchi, una schiuma lucidante e un nuovo coadiuvante dell’asciugatura.

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AUTOLAVAGGI

LA CULTURA DELL’AUTOLAVAGGIO NON VA IN FIERA Da tempo Ceccato aveva deciso di disertare Autopromotec e in alternativa ha creato per i suoi clienti un Open Day dedicato alla visita dello stabilimento e alle bellezze artistiche della sua città: Vicenza.

Così è nato il Ceccato Day. L’avevano detto e hanno mantenuto la parola. Niente Fiera quest’anno, ma un incontro diretto e conviviale con i propri clienti, iniziato con il ritrovo e la visita allo stabilimento e proseguito con un tour tra alcuni gioielli artistici della città di Vicenza: Villa La Rotonda, Basilica Palladiana, Teatro Olimpico e Villa Cordellina. “Ceccato è convinta che le fiere restino un elemento molto importante nella promozione del proprio prodotto e del proprio brand, ma non crede più nella partecipazione indiscriminata alle manifestazioni fieristiche fine a se stessa – spiega Marco Pittoni, Sales Manager Italia di Ceccato Spa –. Si è pensato quindi di organizzare qualcosa di diverso dal classico evento espositivo al quale già da tempo avevamo deciso di non partecipare. Così, anche per sfruttare la presenza in Italia di clienti, soprattutto stranieri, arrivati per Autopromotec, abbiano organizzato nel giorno precedente alla sua inaugurazione un evento in azienda, dove abbiamo invitato clienti acquisiti in questi due anni dopo la riapertura dell’azienda e clienti potenziali con i quali abbiamo in corso trattative, ma anche distributori da tutto il mondo e naturalmente i clienti storici e consolidati. La risposta è stata oltre le aspettative, con circa 250 partecipanti tra Italia ed estero che hanno aderito al programma completo fino alla cena serale”.

Non solo autolavaggi “La giornata è stata articolata per consentire in mattinata la visita dello stabilimento e di alcuni impianti in funzione – prosegue Pittoni –, seguita dalla parte ludica, volta a suscitare forti emozioni nelle persone presenti e a valorizzare il territorio e la cultura dell’area dove Ceccato si è sviluppata negli anni. Così, dopo un paio d’ore dedicate alla fabbrica e alle macchine in azione, ci siamo spostati nel centro

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L'Open Day Ceccato ha inizio

Accoglienza degli ospiti

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Hydrus Tech Black Edition

clusa con una cena all’aperto, curata da uno chef stellato, che si è protratta fino a tarda sera. È stata un’esperienza molto positiva per noi e, a giudicare dai commenti a fine evento, anche per i nostri ospiti che hanno molto apprezzato questo originale connubio tra impegno professionale e cultura, certamente più piacevole di un semplice incontro in fiera.

Abbiamo avuto clienti dal Sud America, dall’Europa dell’Est e poi da tutte le zone d’Italia, principalmente dal Nord per la vicinanza, ma anche dal Centro e dal Sud Italia. Ovviamente tutto lo staff Ceccato era presente al gran completo, dalla proprietà al management direzionale, oltre alla forza vendita”.

L’occasione è stata colta per presentare anche novità di prodotto? “Certamente – conferma soddisfatto Pittoni –, tra le macchine funzionanti c’era anche un Hydrus Black Edition, che si distingue per la sua livrea nera opaca con parti “carbon look”, molto aggressiva e accattivante, simile ad alcune auto supersportive proposte con questa colorazione. Un’importante novità dal punto di vista estetico cui si affiancavano altre anteprime più strettamente tecnologiche che saranno presentate nei prossimi mesi. L’obiettivo era mostrare ai nostri clienti come Ceccato si stia muovendo anche sul fronte del prodotto: le altre macchine in funzione erano un doppio portale Hyperion Tech con una livrea particolare e poi un Baltic, l’impianto di lavaggio per veicoli industriali con il quale abbiamo, a titolo dimostrativo, lavato i bus che ci hanno accompagnato nell’arco della giornata”.

L'area di produzione

della città di Vicenza, dove siamo andati a visitare in forma privata (quindi in orari diversi da quelli di accesso al pubblico) alcuni dei più importanti monumenti della città che è notoriamente la patria del Palladio: dalla Basilica Palladiana, alla celeberrima Rotonda, al Teatro Olimpico, supportati da guide turistiche che hanno saputo rispondere alle domande dei nostri ospiti, tutti molto interessati.

Alla fine di questo tour turistico, che ha praticamente impegnato tutto il pomeriggio, ci siamo spostati in Villa Cordellina, una delle più importanti testimonianze architettoniche del Rinascimento, dove la giornata si è con4/2015

Basilica Palladiana

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Al Teatro Olimpico la presentazione del Gruppo Ceccato. Da destra: Stefano Del Maso e Giorgio Silva

che divideremo i mercati in maniera più omogenea per i problemi di traduzione e di specificità delle singole esigenze. Quello che è certo è il successo del format”.

Massimo Cicalini

“Posso anticipare fin d’ora che ripeteremo l’esperienza perché ha avuto un eccellente riscontro – conclude Pittoni –, In questo caso abbiamo colto l’occasione della “quasi” concomitanza con l’Autopromotec che ha portato in Italia molti operatori professionali stranieri, ma non necessariamente lo rifaremo in occasione di fiere. Nei nostri progetti c’è l’intenzione di riproporre questo evento con una certa regolarità perché è stato molto apprezzato, magari ancora in primavera per il clima ideale e sempre in occasione del lancio di qualche novità. È probabile

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Villa Cordellina

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e dopo un anno decidi... se acquistarlo o renderlo.

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PIAZZALE

NON TUTTI I LED SONO UGUALI Hitechled produce le plafoniere a led Canopy Light, ideali per illuminare in maniera economica ed efficiente le aree di servizio. Ma attenzione perché, come spiega il suo General manager Gianfranco Tonon, non tutti i led sono uguali.

L’efficienza e la redditività di un’area di servizio passa anche attraverso la riduzione delle spese di gestione e la bolletta elettrica è certamente una delle voci più rilevanti. Anche per questo la tecnologia di illuminazione a led sta conoscendo un rapido sviluppo, sia per le nuove installazioni sia per il refitting di quelle vecchie. Ma non tutti i led sono uguali e per saperne un po’ di più abbiamo incontrato Gianfranco Tonon, General manager di Hitechled, una delle aziende leader in Italia in questo ambito.

“Sul mercato ci sono tante lampade d’importazione, molte delle quali usano anche led delle marche principali – spiega Tonon –, ma si deve guardare soprattutto all’efficienza luminosa, perché la marca del led non è sufficiente: magari sono ancora di una tecnologia precedente, spesso più economica, che offre però una resa inferiore, per cui abbiamo un prodotto comunque affidabile ma con un’efficienza diversa. Se prendiamo una nostra lampada da 80 watt che è quella più utilizzata (in realtà il consumo è di circa 84 watt totali), ha un efficienza di 121 lumen/watt, mentre una lampada meno efficiente può avere dai 90 ai 110 lumen/watt, quindi si

HTLUXC-80 HTLUXC-80 in opera

Gianfranco Tonon

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5700° Kelvin a scelta, ma il secondo è il più richiesto perché è quello più bianco. Entrambi i modelli sono molto efficienti perché la qualità dei componenti è elevata: i led sono prodotti dalla giapponese Nichia, leader mondiale nella produzione di led (secondo fonte Nichia del 2013 la seconda in classifica è Samsung che ne produce circa il 30% in meno, a seguire Osram, LG, Seul Semiconductor e CREE) ed è praticamente la società dove lavorava l’inventore del led bianco, l’ingegnere si chiama Shuji Nakamura ed ha ricevuto anche il Premio Nobel per questo. Uno dei problemi che influisce nella durata del led è il suo surriscaldamento, per questo in Hitechled abbiamo progettato specifici dissipatori, di dimensioni adeguate e di una lega di alluminio dedicata, che aumentano la dissipazione termica; i dissipatori vengono montati nella plafoniera e lavorano a bassa temperatura, circa 46°C, e questo favorisce l’allungamento della vita dei led.

Per quanto riguarda la verniciatura del telaio si segue un processo moderno di cataforesi per evitare l’ossidazione dello stesso e allungarne la durata e la qualità, così anche nelle aree di servizio vicine al mare, quindi in presenza di elevata salinità, avranno una resistenza alla ruggine più elevata. In pratica, è la stessa tecnica utilizzata per proteggere le carrozzerie delle auto.

Le lampade Canopy Light oltre alla certificazione CE hanno superato brillantemente i test presso i laboratori TÜV per avere la conformità alla normativa CEI EN 60529:1997, CEI EN 60529/ A1:2000, IEC 60598 per il grado di

HTLUXC-100 HTLUXC-100 in opera

Moduli 100 W

spende meno per l’acquisto, ma si spende di più nel consumo elettrico e considerando che queste lampade durano anche 15 anni... risulta evidente quale sia più conveniente scegliere. Sono dati che abbiamo rilevato facendo le prove fotometriche presso un laboratorio specializzato di Milano, non sono numeri dati a caso. Bisogna fare i conti con il kW/h: in una stazione di servizio carburanti il consumo è notevole e quindi, a fronte della spesa di rinnovo del sistema di illuminazione, è importante riservare grande attenzione alla sua efficienza e preferire una lampada con una tecnologia all’avanguardia, come le Canopy Light di Hitechled sono in grado di garantire. La tecnologia dei led è in continua evoluzione e cresce sempre più in 4/2015

efficienza, noi utilizziamo sempre la versione più evoluta: magari i lumen che dichiariamo adesso, sul prossimo catalogo risulteranno aumentati perché il componente migliora continuamente”.

Due modelli per tutte le esigenze “L’offerta Hitechled si sviluppa su due modelli di lampade che proponiamo al mercato delle aree di servizio nella versione da 80 W e in quella da 100 W, nello specifico la HTLUXC-80 e la HTLUXC-100. Sono due lampade costruite in Italia e sono realizzate, per l’appunto, con led ad altissima efficienza, infatti la versione da 80 W sviluppa 10.140 lumen e la versione da 100 W arriva a 13.280 lumen; mentre il CCP, cioè la tonalità del colore, è di 4000° o

Connettore

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protezione IP66 e alla normativa EN 62471 sulla sicurezza fotobiologica.

Tutte le lampade che forniamo sono già dotate dell’ingresso per la “dimmerazione”, cioè la possibilità di essere collegate a sistemi manuali o automatici che permettono la variazione della luminosità. Solitamente si tratta di un optional, ma su questi modelli è già prevista addirittura una doppia modalità, 0-10 V e PWM, queste due modalità sono compatibili con la maggior parte dei sistemi di controllo in commercio.

Sempre come optional è anche disponibile un sensore di presenza che aumenta la luce nel momento in cui c’è qualcuno sul piazzale e la attenua quando non c’è nessuno. E poi gli alimentatori utilizzati sono di elevata qualità, con perdite molto basse per poter garantire l’efficienza totale dichiarata.

Per i tempi di consegna, la scelta commerciale Hitechled è di avere sempre i propri prodotti a stock in magazzino: 200/300 lampade per modello pronte

Led Nichia

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per garantire una fornitura immediata.

Anche per i moduli a led marchiati Hitechled per le insegne luminose e lettere scatolate abbiamo un magazzino molto fornito con centinaia di migliaia di pezzi pronti alla consegna, pochi in Italia lo possono vantare”.

Anche questi prodotti hanno superato i test TÜV. Progetto e montaggio “Per gli ingegneri che devono realizzare i progetti di illuminazione sono a disposizione i file IESNA per il calcolo illuminotecnico della aree da illuminare – ricorda Tonon –, ma su richiesta siamo strutturati anche per fornire il progetto illuminotecnico completo.

Anche il montaggio è molto semplice: le lampade vengono fornite con delle staffe di fissaggio, prima si monta la cornice con le staffe e poi si inserisce la plafoniera che va avvitata con sole quattro viti e alla fine la lampada diventa planare come il soffitto.

Particolare lenti

Per adattarsi a sedi preesistenti nelle pensiline è previsto anche un “retrofit”: si tratta di una cornice molto più semplice che va a coprire i buchi più o meno grandi, quindi sostituendo le lampade esistenti si può usare questa versione, ideale anche in sostituzione di lampade vecchie a cassonetto con all’interno c’è la lampada agli ioduri, basta togliere il vetro del cassonetto e al suo posto montare il retrofit, in pratica un rettangolo di lamiera con al centro il modulo a led, utilizzando pure la stessa connessione.

La lampade Canopy Light sono dotate di ottiche di alta qualità che non ingialliscono nel tempo, noi ne forniamo di serie una da 90° rotonda che riteniamo sia idonea e molto efficiente, ne esistono però anche da 120° x 60° rettangolari per chi vuole che la luce vada oltre l’ingresso e l’uscita dalla stazione, cioè che faccia una sorta di “baffo” di luce come per invitare a entrare. Senza dimenticare però che questa sorta di scia luminosa che esce ai lati è a volte vietata dalle norme contro l’inquinamento luminoso, per esempio in prossimità di osservatori astronomici: anche per questa ragione ritengo che la soluzione di 90° sia la migliore”.

“La vita dei led è di circa 60 mila ore – conclude Tonon –, dopo le quali subisce una perdita luminosa di circa il 25%, quindi la vita delle lampade di una stazione di servizio è di circa 15 anni ipotizzando un utilizzo giornaliero di 10/12 ore; i led sono praticamente indistruttibili e solo un fulmine li può danneggiare. Le lampade Hitechled sono garantite cinque anni, sono interamente prodotte in Italia e hanno un grado IP66, cioè resistono a un getto d’acqua di 100 l/min, quindi ben oltre le esigenze dell’applicazione per cui sono state pensate, anche perché sotto la pensilina sono in posizione ben protetta. In realtà il modulo non è stato pensato solo per le aree di servizio, ma per tutta una serie di applicazioni dove magari le condizioni di lavoro sono meno favorevoli. A tutto questo si aggiunge la già citata certificazione TÜV”.

Mario Rota

vista posteriore

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PIAZZALE

PER UN GASOLIO SEMPRE PULITO E FLUIDO Offrire un carburante pulito è una condizione essenziale per garantire all’area di servizio il fiorire di tutte le altre attività.

Ecco perché l’offerta di PureFuel Technologies Ltd è molto interessante.

In passato abbiamo già presentato le proposte di Tanknology un’altra azienda rappresentata da Rod Olson. Mr. Olson conosce bene la realtà della rete carburanti italiana perché uno dei punti di forza della sua attività, oltre all’indubbia efficacia dei sistemi proposti, è la verifica “sul campo”, cioè sui piazzali, della tenuta dei serbatoi, verificandone l’integrità grazie a Tank Cam, la telecamera d’ispezione interna. Tanknology è il più diffuso sistema di controllo di precisione, per serbatoi interrati come confermano le filiali operanti negli Stati Uniti, Canada, Australia, Brasile, Colombia, Venezuela, Nicaragua, Cile, Filippine, Turchia e la più recente in Cina. Complessivamente sono state eseguite prove di tenuta su oltre un milione di serbatoi.

Questa volta incontriamo Olson perché ci deve presentare i condizionatori dalla PureFuel Technologies Ltd pensato per eliminare le particelle ferrose e rompere il biofilm che si forma nel gasolio. “Il PF50-E in pratica è un condizionatore – spiega –, quando il gasolio vi passa all’interno viene creata

Erogatore prima

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una turbolenza e una calamita molto efficace rimuove qualsiasi micro particella ferrosa che può trovarsi nel carburante. Ce ne sono molte perché, in particolare con il biodiesel, durante la riproduzione cellulare dei microbi si creano acqua, acidi e mucillagini, ma sono soprattutto gli acidi a mangiare il ferro e quindi a creare queste particelle ferrose molto numerose nel gasolio. Così però vengono catturate dalla calamita interrompendo la formazione del biofilm, in caso contrario si crea una specie di ragnatela di queste particelle di ferro e mucillagine che blocca i filtri dell’erogatore. Quindi eliminandole si rende il gasolio più fluido per passare indenne dai filtri e poi dagli iniettori dell’auto. Il biocida colpisce il microbo per il quale è idoneo, (che poi però rimane sul fondo del serbatoio), ma ne esistono moltissimi tipi e quindi un biocida non può eliminarli tutti; e poi ci sono funghi e alghe… Il nostro obiettivo è eliminare il terreno a cui si aggrappano i microbi per rendere il gasolio ottimale per passare dai filtri ed essere poi bruciato, quindi senza bloccare i filtri del veico-

lo, ma prima ancora del distributore.

Però deve essere chiaro che i condizionatori come il PF50-E non sono filtri, non bloccano nulla, ma interrompono la formazione del biofilm”.

“Il PF50-E è, per dirla in inglese, un “pre-filtration conditioner” (PFC) per ridurre gli effetti di crescita microbiologici (MicroBiological Growth – MBG) nei combustibili – prosegue Olson –, ed è progettato per adattarsi anche ai gomiti fra serbatoi sotterranei di stoccaggio e i distributori di carburante.

PureFuel Technologies propone modelli che vanno da 1\4 a 12 pollici, nello specifico quelli da 12” sono pensati per le raffinerie, mentre quelli da 3” sono consigliati per i distributori carburante perché possono essere montati anche sul bocchettone d’ingresso del gasolio nella cisterna. Si può pure allestire un carrello con due flange per attaccarle al bocchettone di scarico della cisterna: quando si scarica l’autobotte, si collega il tubo al condizionatore e l’altro capo va al serbatoio. L’importante è che nel circuito di distribuzione carburanti, da qualche parte, ma il più vicino

Erogatore dopo sei mesi

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FM 80 FS

FM 80 FS su carrello

possibile all’utilizzatore finale e prima dei filtri, ci sia un condizionatore che allunga la vita dei filtri e ne migliora la funzionalità perché privando i microbi della possibilità di aggrapparsi resta più pulito tutto il gasolio.

Il percorso ottimale sarebbe: autobotte, condizionatore FM 80FS 3” fisso o su carrello, serbatoio interrato, un secondo condizionatore PF50-E, filtro, pistola, serbatoio auto. In pratica, per avere una protezione superiore si può passare dal condizionatore prima di entrare nel serbatoio e poi prima della pompa.

In ogni caso il passaggio del prodotto non è rallentato in modo significativo: all’interno del condizionatore ci sono parti progettate per creare la turbolen-

za che citavo all’inizio, ma in PureFuel Technologies hanno sviluppato dei modelli di flusso (visibili sul sito www. purefueltechnologies.com, ndr) per assicurarsi che queste non limitino il passaggio del prodotto. Non ci sono barriere, ma solo calamite e degli elementi di metallo forati, il gasolio deve ruotare all’interno del filtro per passare tutto quanto vicino a magneti che così possono trattenere completamente ogni particella di metallo e in questo modo le particelle restano attaccate ai magneti. È rarissimo che si creino degli intasamenti, i magneti vanno puliti ma con intervalli molto lunghi, alcuni anni.

Vendiamo questo prodotto da cinque anni e abbiamo avuto solo successi”.

PF 50

PF 50 su tubi aspirazione

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“Per intervenire su un serbatoio vecchio e sporco – conclude Olson –, bisogna prima bonificarlo, sostituire i filtri, togliere la mucillagine e i depositi previo un controllo con la nostra Tank Cam e magari una verifica sulla tenuta con il nostro Vacutec. Verificate le sue condizioni lo si mantiene in salute con i condizionatori PureFuel. Che non sono la soluzione per un serbatoio disastrato, prima va fatta la bonifica con una pulizia completa e poi si monta il PF50-E allo scarico e fisso o volante all’ingresso, così si ha la certezza che il serbatoio resta sempre pulito. Infatti, i serbatoi non sono mai vuoti: possono avere sul fondo dell’acqua che non viene mai eliminata completamente nell’uso normale, quindi c’è una parte del serbatoio che è sempre inquinata ed è per questo motivo che è importante avere il filtro in uscita. Ad aumentare la quantità d’acqua nel serbatoio contribuisce l’umidità dell’aria introdotta dallo sfiato per compensarne lo svuotamento: con gli sbalzi di temperatura condensa e si deposita sul fondo, un fenomeno ancora più accentuato con il gasolio bio che è igroscopico. E aumentando il livello dell’acqua aumenta anche livello dei microbi e quindi l’impiego del condizionatore PF50-E diventa fondamentale”.

Nicola Polidoro

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piazzale

IL PIENO SI PAGA CON LO SMARTPHONE Con il nuovo accordo tra TotalErg e Satispay il rifornimento di carburante si paga con lo smartphone. Inaugurato il primo punto vendita carburanti “mobile payment”, ma sono già una trentina quelli abilitati tra Milano, Como e Roma.

TotalErg e Satispay hanno presentato presso il punto vendita TotalErg di viale Marche a Milano il nuovo servizio per i clienti che utilizzano il “mobile payment”. L’iniziativa congiunta, per la prima volta in Italia, prevede la possibilità per gli automobilisti di pagare con il proprio smartphone il carburante e gli altri servizi in 25 stazioni di servizio TotalErg del capoluogo lombardo e poi in altre quattro nella provincia di Como più due a Roma, per un totale di circa 30 punti vendita abilitati. A tutti i clienti che proveranno questo servizio sarà offerto fino a

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fine agosto uno sconto iniziale di 10 euro per l’acquisto di carburante.

TotalErg non ha bisogno di presentazioni, Satispay è invece una startup, leader nei pagamenti mobile, che ha sviluppato l’innovativa App che consente di pagare in maniera sicura, veloce, semplice e conveniente.

“Abbiamo deciso di siglare questa partnership con Satispay – ha dichiarato Maurizio Libutti, Direttore Rete TotalErg – perché è coerente con la nostra strategia di soddisfare i clienti che ci scelgono non soltanto per carburanti e lubrificanti di qualità, ma anche

grazie a un’ampia offerta di servizi utili e innovativi che facilitano loro la vita di tutti i giorni. Stiamo realizzando una rete di punti vendita moderna, tecnologicamente avanzata e che utilizza il digitale non come opzione o canale accessorio, ma come direttrice fondamentale del nostro sviluppo. Inoltre, così come già avvenuto da tempo in Europa, riteniamo importante contribuire a ridurre l’utilizzo del contante sui nostri punti vendita al fine di ridurre il rischio di furti e rapine”.

“Siamo i primi in Italia ad adottare una soluzione di “full mobile payment” per

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il settore petrolifero e vogliamo implementare il servizio in nuove stazioni in tutta la penisola – spiega Fabio Bonavita, Responsabile marketing strategico TotalErg –, anche perché i dati sono chiari: i pagamenti digitali innovativi (quelli effettuati da pc, tablet e smartphone) sono cresciuti del 20% nel 2014 nonostante la riduzione dei consumi e, tra questi, i pagamenti da mobile hanno registrato addirittura una crescita del 60%. Non vi è dubbio che siamo di fronte a un fenomeno nuovo dalle grandi potenzialità che ci permette, grazie all’accordo con Satispay, di aggiungere innovazione all’acquisto di carburante in modo semplice e sicuro. Inoltre, con questa iniziativa vorremmo contribuire a rendere Milano una città all’avanguardia, moderna e dal cuore tecnologico, soprattutto in questo periodo in cui sta rappresentando il nostro Paese agli occhi dei turisti e delle delegazioni straniere che visitano l’Expo”.

“Siamo felici di questa partnership con un gruppo dinamico e attento all’innovazione come TotalErg – ha dichiarato Alberto Dalmasso, Amministratore delegato Satispay –, è la dimostrazione che in Satispay abbiamo saputo lavorare nella direzione giusta, non limitandoci alla realizzazione di un’applicazione di mobile payment, ma creando un vero e

Da sinistra: Alberto Dalmasso, Fabio Bonavita, Maurizio Libutti e Pierfrancesco Maran.

proprio sistema di pagamento alternativo, capace di abbattere le commissioni di incasso e rispondere così sia al desiderio di semplicità e sicurezza espresso

dai consumatori, sia alla ricerca di efficienza da parte degli esercenti”.

Massimo Cicalini

SATISPAY LIVE CASHLESS Satispay nasce per rivoluzionare gli scambi di denaro tra privati e i pagamenti di piccolo importo dove gli attuali sistemi di pagamento elettronici sono spesso inutilizzabili, rendendo così le transazioni semplici, immediate e sicure. Satispay è molto più di una semplice app, è un metodo di pagamento completamente nuovo: per usarla basta scaricare l’app, seguire le indicazioni per l’iscrizione e dopo qualche giorno l’account sarà attivo e si potrà cominciare a pagare nei negozi aderenti. Nello specifico, per fare rifornimento presso i distributori TotalErg accreditati, si dovranno seguire le seguenti operazioni: fare rifornimento e aprire l’app selezionando la stazione di servizio in cui ci si trova, digitare l’importo da pagare e, dopo pochi secondi, si riceverà la conferma dell’avvenuto pagamento. Satispay è veloce perché per pagare bastano pochi tocchi del

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dito, in pratica è come mandare un messaggio, non serve la carta di credito ma basta l’iban bancario altret-

tanto veloce e facile è l’affiliazione dei punti vendita al servizio, Satispay è una rivoluzione anche in questo.

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news news news news news “IN VIAGGIO CON TAMOIL” PER PROMUOVERE IL TURISMO E LA CONOSCENZA DEL TERRITORIO LOMBARDO Tamoil e Nectar, in collaborazione con Regione Lombardia, UnionCamere Lombardia ed EXPO Milano 2015, hanno presentato In Viaggio con Tamoil, l’interessante iniziativa volta a incrementare il turismo locale tramite la rete di distributori Tamoil che, fino al 30 novembre 2015, si trasformeranno in autentici info point turistici. Si tratta di un innovativo progetto (il primo nel suo genere a utilizzare la tecnologia a “realtà aumentata/3D”) che si è aggiudicato il bando, lanciato dall’Assessorato al Commercio, Turismo e Terziario della Regione Lombardia, per la selezione di progetti che fossero finalizzati alla promozione turistica e alla valorizzazione del territorio lombardo. Il bando ha permesso di supportare le attività di informazione e promozione che Tamoil articolerà all’interno dei circa 200 distributori coinvolti in tutta la Regione, ulteriormente supportate e potenziate da Nectar.

Infatti, il programma offrirà agli iscritti vantaggi aggiuntivi oltre a quelli previsti dal concorso: punti doppi a ogni rifornimento effettuato, ma anche maxi bonus dedicati a chi si reca per la prima volta presso le stazioni di servizio Tamoil; mentre Nectar, attraverso la sua piattaforma digitale e social, terrà costantemente aggiornati i propri iscritti sulle novità e occasioni di raccogliere punti aggiuntivi riguardanti il concorso “In Viaggio con Tamoil”.

COMUNE DI ROMA, AUTOLAVAGGI REGOLAMENTATI “Regole univoche e omogenee” per gli autolavaggi a Roma: con una circolare congiunta di due Dipartimenti (Attività Produttive e Programmazione Urbanistica), informa l’assessore a Roma Produttiva Marta Leonori, il Campidoglio mette ordine nel settore. Tre le tipologie d’impianto previste: su aree all’aperto, in edifici esistenti, impianti “a secco” (quelli di ultima generazione. Non si possono installare autolavaggi nella città storica e su zone verdi o agricole. Ogni impianto deve comunque rispettare le norme urbanistiche e di tutela del paesaggio. Per avviare un impianto a secco occorre la SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività). Se si usa acqua e si producono reflui serve il nulla osta preventivo dell’Asl.

Si fa così chiarezza, afferma l’assessore Leonori, “in una disciplina che si è stratificata nel tempo e che deve fare i conti anche con alcune innovazioni che nel frattempo si sono affacciate nel settore. L’obiettivo primario è quello di stabilire e indicare in maniera definitiva i criteri e le norme, a partire dai requisiti igienico-sanitari, fondamentali per la salvaguardia dell’ambiente ma anche per la tutela dei lavoratori, degli utenti e dei cittadini”.

Un settore, quello degli autolavaggi, “che stava crescendo in maniera sregolata”. E che adesso, conclude Leonori, “si avvale di un repertorio di regole certe che valgono in maniera univoca su tutto il territorio”. La circolare è stata intanto inviata a tutti i Municipi.

IVECO STRALIS PRIMO VEICOLO CNG IN ISRAELE Un Iveco Stralis 4x2 CNG, equipaggiato con motore Cursor 8 Euro 6, sarà consegnato da MCA, importatore esclusivo Iveco in Israele, a Fridenson Group, una delle principali aziende di logistica del Paese, con una flotta di oltre 140 camion e rimorchi. L’ordine è il primo concreto risultato del Memorandum of Understanding (MoU), siglato recentemente fra le società FCA e CNH Industrial e il Fuel Choices Initiative di Israele (IFCI). Fridenson Group utilizzerà lo Stralis CNG in un programma pilota che dimostrerà il suo impegno nell’assicurare un ambiente più pulito

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e un trasporto ecosostenibile. IFCI è un programma decennale del governo israeliano, gestito direttamente dall’ufficio del Primo Ministro, che punta a ridurre la dipendenza dell’economia mondiale dal petrolio per i trasporti e a promuovere lo sviluppo di combustibili alternativi. Il MoU firmato prevede che FCA e CNH Industrial, insieme con alcuni dei loro brand, collaborino nella ricerca, nello sviluppo e nell’implementazione di combustibili a gas naturale per il trasporto. I vantaggi del CNG sono numerosi sia in termini di sostenibilità ambientale sia di redditività per il cliente. Per quanto riguarda le emissioni, il gas naturale è un combustibile totalmente pulito grazie alle sue ridotte emissioni di particolato (-95% rispetto al diesel) e al 35% in meno di NOx. Inoltre, il CNG permette di ridurre le emissioni di CO2 del veicolo dal 10% fino al 100% con l’utilizzo di biometano. In termini di efficienza nei costi, il risparmio generale del Total Cost of Ownership (TCO) può raggiungere il 10%.

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news news news news news DA LAMPA L’ASPIRAPOLVERE TORNADO 2 “Una forza della natura al tuo servizio” così in Lampa presentano questo nuovo aspirapolvere pensato per pulire al meglio gli interni di auto e veicoli commerciali senza trascurare nemmeno gli angoli più nascosti e di difficile accesso, ideale quindi per gli shop che possono proporre un prodotto di qualità ed efficiente ai loro clienti. Tornado 2 è dotato di tecnologia Cyclone System in grado di creare un vortice d’aria che risucchia qualsiasi tipo di materiale: sabbia, piccoli sassi, polvere, briciole di cibo e anche peli di animali e poi una membrana di gomma impedisce allo sporco raccolto di essere disperso accidentalmente. Leggero e maneggevole, caratterizzato da un design moderno e curato, Tornado 2 si collega direttamente alla presa accendisigari a 12 V e, grazie al cavo maggiorato da 400 cm, può raggiungere facilmente anche i punti più distanti del

veicolo. Premendo il pulsante di sgancio rapido si può poi procedere alla separazione del serbatoio dal corpo motore, consentendo così il suo svuotamento e una comoda pulizia del filtro in pochi istanti. Il nuovo aspirapolvere di Lampa è fornito con tutti gli accessori necessari per massimizzarne il rendimento: bocchetta larga con spazzola per ridare lustro a moquette e sedili, bocchetta sottile per concentrare il flusso aspirante e prolunga flessibile per raggiungere i punti più scomodi. Il prezzo consigliato al pubblico e di 33,30 euro, Iva esclusa.

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zione e tenerlo sempre pronto per poter affrontare con serenità anche gli imprevisti più spiacevoli. Il liquido Res-Q-Tire, frutto di un’avanzata ricerca in nanotecnologia, è formulato con nanogel a base acqua “Airman Seal” capace di riparare fori causati da oggetti fino a 10 mm di diametro e conserva la sua efficacia per molti anni; inoltre, effettua una riparazione non invasiva, in quanto il liquido sigillante si elimina facilmente con l’acqua. Res-Q-Tire è compatibile con i sensori TPMS (Tire-Pressure Monitoring System) in dotazione di serie nelle vetture di nuova generazione e può intervenire su pneumatici di auto, moto e veicoli ricreazionali senza che si debba necessariamente ricorrere alla ruota di scorta.

Una gomma riparata con Res-Q-Tire può percorrere in tutta sicurezza una distanza di 300 km a una velocità massima di 80 km/h prima di essere sottoposta alla riparazione definitiva. La ricarica di liquido sigillante Res-Q-Tire è disponibile presso tutti i rivenditori Intec di Italia al prezzo di 28,00 euro, Iva esclusa.

IN PISTA COL PRIMO VEICOLO DIESEL DUAL FUEL Per la prima volta un’auto Diesel Dual Fuel omologato dalla federazione inglese MSA (Motor Sports Association) corre nel Britcar - Dunlop Sports and Touring Cars Championship grazie alla tecnologia 100% “made in Italy” di Ecomotive Solutions. La vettura del team Saxon Motorsport, una Bmw M135 guidata dal pilota italiano Luca Demarchi, monta un propulsore diesel di 3000 cc, sei cilindri in linea, preparato per erogare 370 cv e renderla competitiva su una nutrita griglia di partenza che vanta anche concorrenti con potenze maggiori. Ma quello che gli consente di sbaragliare la concorrenza è l’aspetto ecologico: grazie alla tecnologia d-gid diesel dual fuel sviluppata da Ecomotive Solutions (in collaborazione con Autogas Italia e Astra Vehicles Technologies Ltd), la Bmw di Saxon Motorsport utilizza come carburante una miscela controllata di Diesel e gpl che ne migliora l’impatto ambientale senza compromettere in alcun modo le performance. In attesa di un regolamento che consenta l’omologazione di auto da competizione dual fuel alimentate con gas, con questa operazione Ecomotive Solutions

dimostra la flessibilità e la completezza della propria tecnologia e il valore del proprio know-how. L’azienda infatti opera da anni nella trasformazione di veicoli industriali e commerciali con tecnologie dual fuel che Crediti: Fabio Principe garantiscono l’utilizzo di carburanti alternativi in abbinamento al diesel in un’ottica di abbattimento delle emissioni e di riduzione dei costi di gestione del carburante. Il pilota Luca Demarchi, unico italiano tra i partecipanti, ha raccolto con entusiasmo la sfida portando già nella prima tappa del Britcar, sul circuito di Silverstone, la Bmw di Saxon Motorsport al traguardo con la seconda migliore prestazione di categoria.

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news news news news news VOLVO TRUCKS CERTIFICA IL GASOLIO SINTETICO HVO Nel 2013, Volvo Trucks ha avviato una serie di test sul campo con alcuni operatori del settore (Renova, DHL Freight e OKQ8) per verificare come l’uso di carburanti 100% HVO (Hydrotreated Vegetable Oils, oli vegetali idrotrattati) influisse sulle prestazioni e sui componenti del motore. Equipaggiati con motori Euro 5, i sei veicoli impiegati per i test hanno percorso circa un milione di chilometri in attività commerciali per un periodo di due anni. I risultati positivi forniti dai test sul campo hanno portato Volvo Trucks ad approvare l’uso dell’HVO in tutti i motori Euro 5 di propria produzione, senza modifiche agli intervalli di assistenza. A settembre 2015 sarà disponibile l’omologazione globale (WVTA) dell’HVO per i motori D5 e D8 Euro 6. Al contempo sono in corso le operazioni di certificazione per le versioni Euro 6 del D11, D13 e D16.

“Dai test sul campo è emerso che l’HVO funziona benissimo nei nostri motori e può essere utilizzato come un normale gasolio. È anche possibile miscelare liberamente gasolio e HVO - spiega Tobias Bergman, Product Manager per i carburanti alternativi e le soluzioni ibride di Volvo Trucks -. Questo carburante è perfetto per tutti i clienti che desiderano ridurre le proprie emissioni di CO2, a nostro avviso senza limitazioni riguardo al tipo di trasporto o attività.

Unendo l’HVO alle emissioni già contenute dei nostri motori Euro 6 sarà possibile ridurre al minimo l’impatto ambientale dei camion”.

L’HVO è un gasolio sintetico, prodotto da materie prime rinnova-

bili quali grassi vegetali e animali, dall’olio di colza o dagli scarti dei mattatoi. È possibile distribuirlo attraverso i depositi già esistenti e utilizzando lo stesso tipo di serbatoi e pompe del normale gasolio. A seconda delle materie prime con cui è prodotto l’HVO le emissioni di CO2 vengono ridotte tra il 30 e il 90%.

Crediti: Pontus Johansson

TANTO INTERESSE IN ITALIA PER I CAMION A METANO L’uso di autocarri a metano potrebbe portare importanti vantaggi in termini economici ed ecologici e per questo meriterebbe una valida politica di sostegno da parte delle istituzioni per promuovere la diffusione di soluzioni come il GNL (metano liquido) e il dual fuel (mix di metano e gasolio). È questo il messaggio lanciato dal convegno “Trasporto pesante e metano: dal GNL al Dual Fuel”, organizzato da Federmetano, che si è svolto in occasione di Autopromotec. A moderare il convegno era Gian Primo Quagliano, Presidente del Centro Studi Promotor e di Econometrica, che ha messo in evidenza come la situazione attuale di crisi del settore dell’autotrasporto necessiti di una svolta che può venire dalla promozione dell’uso di soluzioni tecnologicamente avanzate, economiche ed ecologiche come il metano liquido e il dual fuel. Dante Natali, Presidente di Federmetano, ha poi fatto il punto sulla rete di distribuzione del metano in Italia, sottolineando che oggi non sono associati all’uso di metano solo il concetto di risparmio e di rispetto ambientale, ma anche quelli di versatilità, di rinnovabilità e di disponibilità. Alfonso Simoni del Dipartimento Trasporti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha sottolineato che per massimizzare i benefici ottenibili è necessario intervenire anche sui veicoli in circolazione, tutelando sicurezza e ambiente. Sebastiano Serra della Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente, ha quindi illustrato i benefici ambientali del dual fuel rispetto al gasolio, affermando che la combinazione del gasolio e del metano permette di ridurre in maniera consistente il coefficiente di emissioni di CO2 e degli inquinanti convenzionali.

Massimo Prastaro di Eni ha parlato dell’esperienza della stazione di rifornimento di Piacenza, unica in Italia a erogare GNL. Mariarosa Baroni, presidente di NGV Italy, ha evidenziato quali barriere di tipo politico, normativo, tecnico ed economico vanno rimosse per favorire la diffusione del metano. In seguito gli interventi di alcuni costruttori di veicoli e di componentistica per veicoli a metano (Iveco, Ecomotive Solutions, HVM ed Emer) hanno illustra-

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to gli ultimi progressi tecnologici che caratterizzano questo comparto, individuando anche quali sono gli obiettivi da perseguire per favorire la diffusione delle nuove tecnologie che sono attualmente in fase di sperimentazione. Infine la parola è stata data anche ai rappresentanti delle associazioni di categoria degli autotrasportatori (Anita, Cna-Fita, Confartigianato Trasporti) e a un rappresentante di una società di Trasporto Pubblico Locale che fa ampio uso di veicoli a metano (TPER, che opera in Emilia Romagna). Dai loro interventi è emerso che l’interesse verso il metano è molto alto anche se vi sono alcune criticità che devono essere risolte, come la diffusione sull’intero territorio nazionale della rete di distribuzione e la mancanza di comunicazione che renda noti al pubblico i vantaggi garantiti dall’uso di metano. Un ultimo aspetto è stato infine messo in evidenza, e cioè l’importanza del mantenimento dell’attuale regime fiscale che può continuare a essere una leva di primaria rilevanza per favorire la diffusione dei veicoli a metano.

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figisc anisa confcomMercio Area di Servizio è l’organo ufficiale della Figisc-Anisa-Confcommercio, l’associazione che da sempre rappresenta i gestori degli impianti di distribuzione carburante, i veri imprenditori delle stazioni di servizio.

Area di Servizio vuole e deve essere sempre più vicino alle istanze che stanno segnando questa importante fase di cambiamento della categoria e della distribuzione di prodotti e servizi sugli impianti.

Area di Servizio è uno strumento per favorire questa crescita e, per fare ciò, è necessaria la collaborazione di tutti i gestori: è compito di tutti diffondere e promuovere il nostro giornale, segnalare informazioni e fornitori affidabili, seguire i consigli che si trovano su queste pagine. La categoria è oggi al centro di un’attenzione interessata e speculativa che, spesso, non ha legami con la nostra realtà: Area di Servizio deve quindi diventare il punto di riferimento per tutti i gestori carburante.

Per iscrizioni e informazioni: Figisc – Anisa – Confcommercio P.zza G.G. Belli 2, 00153 Roma – tel. 06-58.66.351-417, fax 06-58.33.1724

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VENDITE 2014: DAL 2008 LA RETE HA PERSO IL 26% I dati delle vendite per il 2014, recentemente pubblicati sul Bollettino Petrolifero dal Ministero per lo sviluppo economico riguardano i prodotti benzina e gasolio, distinti in rete ed extrarete, e per la rete suddivisi tra rete ordinaria ed autostradale, mentre per il gpl la distinzione è tra il totale ad uso per l’autotrazione e la quota in rete, il tutto suddiviso su base regionale e provinciale ed espresso in tonnellate.

Tali dati sono stati rielaborati da FIGISC ANISA in litri secondo le densità usuali e confrontati sia con l’anno immediatamente precedente – il 2013 –, sia con l’anno precedente più prossimo prima dell’inizio della crisi economica, assunto convenzionalmente come l’anno 2008. Lo studio completo è disponibile sul sito www.figisc.it.

Per quanto attiene le vendite nell’ambito della rete ordinaria, la somma di benzina e gasolio si attesta nel 2014 su 21,948 miliardi di litri, contro i 22,593 del 2013 e i 29,599 del 2008, con una perdita di 2,85 punti percentuali sul 2013 e di ben 25,85 punti percentuali sul 2008.

Otto regioni su 20 totali e 51 province su 103 presentano una flessione percentuale sul 2008 maggiore del valore medio nazionale (-25,85%); ben 11 regioni su 20 e 58 province su 103 registrano una flessione percentuale sul 2013 più marcata del valore medio nazionale (-2,85%).

Nella rete ordinaria, la benzina scende da 12,931 miliardi di litri nel 2008 a 8,438 nel 2013 e a 7,942 nel 2014, con un arretramento del 38,58% sul 2008 e del 5,88% sul 2013, mentre il gasolio passa da 16,668 miliardi di litri nel 2008 a 14,155 nel 2013 e a 14,006 nel 2014, con una flessione del 15,97% sul 2008 e del 1,05% sul 2013. Il dato di vendite più elevato nella rete ordinaria – in una serie di dati dal 1979 al 2014 – è stato rilevato nell’anno 2004, nel quale la somma di benzina e gasolio era pari a 31.515 milioni di litri. Rispetto a tale dato, quello del 2014 – dieci anni dopo – evidenzia una flessione pari a -30,36 punti percentuali.

Come è noto, assai più negativa è la situazione della rete auto-

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stradale, in cui la somma di benzina e gasolio si attesta nel 2014 su 1,785 miliardi di litri, contro i 1,984 del 2013 e i 3,449 del 2008, con una perdita di 10,02 punti percentuali sul 2013 e di ben 48,25 punti percentuali sul 2008.

14 regioni su 19 (la Sardegna non ha rete autostradale) e 40 province su 75 (28 province sono sprovviste di rete autostradale) presentano una flessione percentuale sul 2008 maggiore del valore medio nazionale (-48,25%); 11 regioni su 19 e 39 province su 75 registrano una flessione percentuale sul 2013 più marcata del valore medio nazionale (-10,02%).

Nella rete autostradale, la benzina scende da 0,783 miliardi di litri nel 2008 a 0,381 nel 2013 e a 0,338 nel 2014, con un arretramento del 56,84% sul 2008 e del 11,16% sul 2013, mentre il gasolio passa da 2,666 miliardi di litri nel 2008 a 1,603 nel 2013 e a 1,447 nel 2014, con una flessione del 45,73% sul 2008 e del 9,75% sul 2013.

Il dato di vendite più elevato nella rete autostradale – in una serie di dati dal 1979 al 2014 – è stato rilevato nell’anno 1998, nel quale la somma di benzina e gasolio era pari a 4.307 milioni di litri. Rispetto a tale dato, quello del 2014 – sedici anni dopo – evidenzia una flessione pari a -50,56 punti percentuali.

Per quanto attiene le vendite extrarete, la somma di benzina e gasolio si attesta nel 2014 su 13,741 miliardi di litri, contro i 12,503 del 2013 e i 12,385 del 2008, con un incremento di 9,90 punti percentuali sul 2013 e di 10,95 punti percentuali sul 2008.

11 regioni su 20 e 52 province su 103 presentano una variazione percentuale sul 2008 inferiore al valore medio nazionale (+10,95%); nove regioni su 20 e 52 province su 103 registrano una variazione percentuale sul 2012 inferiore al valore medio nazionale (+9,90%).

In extrarete, la benzina sale da 0,909 miliardi di litri nel 2008 a 1,807 nel 2013 e a 2,183 nel 2013, con un incremento del 140,15% sul 2008 e del 20,80% sul 2013, mentre il gasolio passa da 11,476 miliardi di litri nel 2008 a 10,696 nel 2013 e a 11,558 nel 2013, con un incremento dello 0,71% sul 2008 4/2015

figisc anisa confcomMercio e un incremento dell’8,06% sul 2013. Le vendite extrarete di benzina costituiscono il più netto indicatore delle tendenze dell’incidenza degli indipendenti sulla rete: il prodotto, infatti, circuitato in extrarete, torna sulla rete pressoché integralmente, a differenza del gasolio che impegna invece ambedue i circuiti e solo parzialmente ritorna sulla rete.

Le vendite complessive di gpl si attestano nel 2014 su 2,844 miliardi di litri, contro i 2,794 del 2013 e i 1,826 del 2008, con un incremento di 1,78 punti percentuali sul 2013 e di 55,75 punti percentuali sul 2008.

12 regioni su 20 e 49 province su 103 presentano una variazione percentuale sul 2008 inferiore al valore medio nazionale (+55,75%); 11 regioni su 20 e 54 province su 103 registrano una variazione percentuale sul 2012 inferiore al valore medio nazionale (+1,78%).

Le vendite di gpl in rete si attestano nel 2014 su 1,473 miliardi di litri, contro i 1,490 del 2013 e i 0,962 del 2008, con un decremento di 1,14 punti percentuali sul 2013 e un incremento di 53,05 punti percentuali sul 2008.

12 regioni su 20 e 53 province su 103 presentano una variazione percentuale sul 2008 inferiore al valore medio nazionale (+53,05%); 12 regioni su 20 e 46 province su 103 registrano una variazione percentuale sul 2012 inferiore al valore medio nazionale (-1,14 %).

Dal 2008 al 2014, i consumi complessivi di benzina in rete ed extrarete sono scesi da 14,623 miliardi di litri a 10,463 con una perdita di 4,160 miliardi di litri e di 28,45 punti percentuali, ma anche il gasolio è sceso da 30,810 miliardi di litri a 27,011, con una flessione di 3,799 miliardi di litri e di 12,33 punti percentuali: meno 7,959 miliardi di litri nella somma dei due prodotti, recuperati solo in piccola parte (meno del 13%) dalla sostituzione con il gpl che nello stesso arco di tempo guadagna 1,018 miliardi di litri (+55,75%), passando da 1,826 a 2,844 miliardi di litri.

Il saldo dei consumi dei tre prodotti, pertanto, sceso da 47,259 a 40,318 miliardi di litri, presenta un risultato in rosso di 6,941 miliardi di litri con una flessione secca del 14,69% in sei anni.

Le vendite dei tre prodotti nel circuito “ufficiale” della rete –

quale somma della rete ordinaria e di quella autostradale – dal 2008 al 2014 sono scese da 34,010 a 25,206 miliardi di litri, con un saldo negativo di 8,804 miliardi di litri pari a -25,89 %; per contro le vendite dei tre prodotti nei circuiti “ufficiali” extrarete (con conseguente ritorno parziale sulla rete) sono cresciute da 13,249 a 15,112 miliardi di litri, con un saldo positivo di 1,863 miliardi di litri pari a +14,06 %.

Tra il circuito di chi perde e quello di chi guadagna, torna il saldo di 6,941 miliardi di litri che corrisponde alla flessione dei consumi complessivi evidenziato nel capoverso precedente.

LA DISFATTA: VENDITE AUTOSTRADE 2014 PEGGIO DEL 1979 Nel 1979 le vendite in autostrada (i dati del Ministero cominciano da quell’anno), tra benzina e gasolio, sommavano a 2.680 milioni di litri. Nel 2014 i dati del Ministero indicano un valore sempre sommando i due prodotti di 1.785 milioni di litri.

Insomma, tornando indietro di qualcosa come 35 anni, si scopre che l’anno scorso si è venduto il 33,40% in meno di quanto si vendeva nel 1979 o, se si preferisce, che nel 1979 si vendeva in autostrada il 50,14% in più di quanto si è venduto nel 2014.

L’ultima volta che nelle vendite in autostrada si è visto il segno positivo è stato il 2003 con vendite superiori a quelle del 2002 per un +1,46%: da allora si è trattato di una caduta continua, con un primo scossone nel 2008 (-8,10% sul 2007) per poi, 4/2015

dopo una tregua biennale con perdite del 3-4%, ricadere nel 2011 (-9,38% sul 2010), precipitare a picco nel 2012 (-23,49% sul 2011) e stabilizzarsi su perdite del 10 % nel 2013 e 2014 (2013: -10,55% sul 2012; 2014: -10,03% sul 2013).

Alla fine della giostra, in 11 anni, dal 2003 si sono persi 2.452 milioni di litri, ossia 57,87 punti percentuali in meno, dal 2008, invece, la flessione è di 1.664 milioni di litri, pari a 48,25 punti percentuali in meno.

Nel dettaglio su base regionale, solo cinque regioni su 19 (la Sardegna non ha rete) registrano dal 2003 al 2014 diminuzioni più ridotte rispetto alla media nazionale (-57,9%): Emilia Romagna, Lombardia, Sicilia, Toscana, Umbria, comunque con perdite tra il 44% e il 56%; solo la Valle d’Aosta è in linea con la

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figisc anisa confcomMercio media nazionale; 13 regioni su 19 registrano perdite superiori alla media nazionale: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Trentino Alto Adige e Veneto, con perdite tra un minimo del 59% ed un massimo del 79%.

Dal 2003 al 2014 – con una consistenza della rete pressoché immutata, l’erogato medio per impianto autostradale è sceso da 9,2 a 3,9 milioni di litri.

Nel dettaglio delle regioni, solo cinque regioni su 19 registrano nel 2014 un erogato medio per impianto superiore alla media nazionale (3,9 milioni di litri): Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Umbria, mentre ben 14 regioni su 19 evidenziano un erogato medio inferiore: sono Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Molise, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto.

Per alcune di queste l’erogato medio non raggiunge neppure i due milioni di litri o li supera di un pelo: Friuli Venezia Giulia, Molise, Puglia, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta.

Ai dati delle vendite è corretto connettere anche i dati del traffico.

Tali dati – milioni di veicoli/km – sono forniti da AISCAT: per i veicoli leggeri il dato del 2003 è di 59.019,6 milioni veicoli/km quello del 2014 di 58.734,6, con una flessione pari a -0,48%; per i veicoli pesanti il dato del 2003 è di 18.344,0 milioni veicoli/km quello del 2014 di 17.067,4, con una flessione pari a -6,96%; per il totale dei veicoli il dato del 2003 è di 77.363,6

milioni veicoli/km quello del 2014 di 75.802,0, con una flessione pari a -2,02%. È evidente che il peso della diminuzione del traffico pesante (-6,96%) vale, in termini di volumi consumi, assai di più della pressoché inesistente flessione del traffico leggero (-0,48%).

Indubbiamente i fattori della crisi economica hanno un rilievo importante, così come la modernizzazione dei parchi circolanti e della conseguente migliore efficienza energetica. Così come ha avuto un effetto rilevante, specie in relazione al traffico internazionale, l’anomala fiscalità nazionale (l’”effetto TIR”), che ha messo fuori mercato i prezzi italiani rispetto ai competitori per il traffico pesante appena fuori dai confini nazionali.

Ma questo non spiega se non parzialmente – specie se fa un confronto appena “spanno metrico” sui dati dei consumi in generale (-20% nel 2014 sul 2003) e su quelli della rete ordinaria (-30% nel 2014 sul 2003) – il dimezzamento dei consumi. A rendere così radicale la disfatta delle autostrade sono evidentemente anche i noti fattori che più volte sono stati evidenziati: pedaggi che hanno letteralmente raddoppiato l’inflazione, meccanismi di royalties che hanno pesato su tutti i prezzi dei beni e dei servizi offerti, politiche commerciali di prezzi assolutamente arbitrarie e casuali, spesso giocate, e dagli stessi attori che operano nel comparto, in una logica territoriale intenzionalmente concorrente. Fattori tutti questi, che hanno contribuito a deprimere l’appeal della rete per il consumatore a un livello difficilmente recuperabile, come i numeri stanno fin troppo facilmente a dimostrare.

PREZZI & ACCORDI: ANCORA NUMERI & CONCLUSIONE 1. “Eque (!) condizioni per competere”? Smentite già nel marchio Continuiamo ancora a parlare di prezzi, e ne continuiamo a parlare in quanto prezzi “reali” – praticati e rilevati dall’Osservatorio prezzi del Ministero –, e in quanto prezzi “finali”, considerando che ormai è passata di moda l’attenzione mediatica ai fattori che li determinano (il greggio, il cambio, per esempio), ma anche alla fiscalità sui carburanti, che, giusto per memoria, in Italia continua imperterrita, e da oltre tre anni e mezzo in qua, a essere più elevata di quella media comunitaria di circa 23 cent/litro e che può ancora aumentare, se non altro in forza delle continue trappole seminate sotto la forma di “clausole di salvaguardia” nei documenti contabili dei governi, finora dribblate o prorogate, ma sempre pronte a scattare.

Ma, come più volte detto, questi argomenti – se interessano ormai forse solo chi sta in fondo alla filiera, ossia i gestori, ridotti alla fame – non interessano ormai più i consumatori, ai quali si sono dati strumenti e offerte di reti per ritrovare il “prezzo basso” (comunque sia e da “ovunque” provenga!) e meno che mai i governi, che così possono evitare di essere infastiditi da ricorrenti polemiche sui prezzi della benzina o sulla fiscalità che si ingoia oltre il 60% dei prezzi stessi.

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figisc anisa confcomMercio Parliamo della differenza tra prezzi medi e prezzi minimi all’interno dello stesso marchio/gruppo di riferimento (in questo caso si intende l’insieme delle pompe no-logo). Rilevati dall’Osservatorio prezzi del Ministero, i prezzi minimi compaiono ogni giorno nelle diverse statistiche (assieme ai prezzi medi e anche a quelli massimi). Non ci interessa porre qui la questione strettamente statistica (quanti sono gli impianti con prezzi tendenti al minimo rispetto alla maggioranza degli impianti che si attesta attorno al prezzo medio), quanto rilevare quali sono le differenze quantitative entro lo stesso marchio o raggruppamento che si riscontrano.

Perciò abbiamo fatto la media aritmetica dei prezzi medi e dei prezzi minimi di ogni compagnia e del gruppone delle pompe bianche di un periodo che va dal 17 febbraio al 2 luglio (dati fonte Osservatorio prezzi, s’intende, come elaborate da Staffetta Quotidiana) e queste sono le differenze osservate, in cui la prima tabella riporta le medie dei prezzi medi e minimi mentre la seconda la media delle differenze tra prezzi medi e prezzi minimi: Medie dei prezzi medi e minimi – Euro/litro

Differenze prezzo medio su prezzo minimo Euro/litro

Sono quasi tutte differenze (con solamente quattro eccezioni sui trentadue valori misurati) superiori ai 15 cent/litro, con 4/2015

dei valori massimi – se siano reali o meno dipende dalla correttezza della comunicazione mandata all’Osservatorio – che arrivano perfino a 30 cent/litro e valori minimi che comunque toccano i 10 cent/litro. E si verifica addirittura che, in qualche caso, il prezzo minimo di marchio sia inferiore a quello minimo dei no-logo.

Naturalmente, si obietterà che certi dati non sono stati comunicati in forma corretta, che il prezzo minimo costituisce l’eccezione e non la regola, e via discorrendo: rimane comunque il fatto che tutto questo avviene all’interno dei marchi petroliferi – beninteso avviene, come si può vedere, anche all’interno del “pianeta no-logo”! Ma non è questo che ci interessa – dove, oltre alle note rilevanti differenze tra i prezzi in modalità “self” e in modalità “servito”, è dunque possibile trovare prodotto, sotto la stessa bandiera, a prezzi inferiori mediamente da 16 a 23 cent/litro (a seconda del prodotto e della modalità) di quelli che i marchi petroliferi consigliano generalmente ai propri gestori e nei propri impianti.

E su quanto – al di là delle obiezioni di chiunque – sia diffusa e non solo eccezionale questa situazione di concorrenza entro il marchio – che è la più netta smentita della osservanza della norma delle così dette “condizioni eque per competere”, peraltro citata anche nei più recenti accordi intervenuti con alcune Aziende –, basti osservare quanto riportato su Staffetta e che qui riprendiamo per rinfrescare la memoria: “Sono poco meno di 2.200 in Italia i punti vendita direttamente gestiti dalle compagnie petrolifere o attraverso società controllate. Spesso non si tratta di ghost veri e propri, ma di punti vendita presidiati ma con il solo self service. La compagnia dà in gestione i punti vendita a una sua controllata attraverso il comodato gratuito (trasformandosi così, in un certo senso, in gestore), per poi demandare la gestione vera e propria sul piazzale a un terzo, quasi sempre attraverso un contratto di appalto di servizi. È soprattutto Q8/SHELL a ricorrere a questo tipo di gestione: i punti vendita gestiti attraverso la Servizi & Gestioni Italia (almeno quelli registrati all’Osservaprezzi) sono infatti 1.270 su un totale di punti vendita con i due marchi di poco meno di 3.000. Siamo quindi a oltre un terzo. Segue (a distanza) TotalErg che tra gestioni dirette e affidate alla controllata Gestioni Europa conta 418 punti vendita (su poco più di 2.300 registrati); quindi IP con la IP Services che gestisce 285 punti vendita (su un totale di circa 2.600); ENI con 152 impianti gestiti da EniRete (su oltre 4.000); TAMOIL con 63 punti vendita gestiti attraverso TDM (su circa 1.400). C’è poi il “caso” della GEII, la società degli ex agenti ENI cui è stata affidata buona parte del “progetto ghost” di ENI. La Gestioni Innovative Italia dispone di 117 punti vendita”.

E sulle differenze di prezzo tra impianti con gestore e gestioni dirette Staffetta lapidariamente concludeva che “non è facile giustificare semplicemente sulla base di diversi costi di gestione e che, dal punto di vista del gestore (ma, diciamo pure, da un punto di vista oggettivo da chiunque verificabile e non solo “di parte”), ha un profilo chiaramente discriminatorio”.

2. La partita – perduta sin in partenza – fuori dal marchio Già in qualche numero fa abbiamo provato a “dare dei numeri” di quella che abbiamo definito “competitività”, ossia la capacità degli impianti di un marchio (o di un raggruppamento nel caso dei no-logo) di essere più o meno convenienti rispetto all’insieme di tutti gli altri impianti della rete.

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figisc anisa confcomMercio Lo abbiamo fatto sui macrodati – cioè sui prezzi medi di un marchio rilevati sulla base territoriale (fonte: Osservatorio prezzi del Ministero elaborato da Staffetta) più ampia, ossia quella nazionale. Se i no-logo – in forza del prezzo di cessione dei prodotti loro riservati dal mercato e in buona parte dagli stessi fornitori degli impianti di marchio – sono quelli che esprimono il prezzo più conveniente, ossia il massimo della competitività (il 100%), quanta competitività esprimono gli altri marchi a seconda del prodotto e della modalità di servizio? La tabella seguente lo spiega, e vi sono marchi a competitività elevata, altri che hanno competitività dimezzate o pari ad un terzo, un quarto, un quinto, un decimo e persino una competitività pari allo zero rispetto al prezzo più conveniente sul mercato.

La competitività in percentuale – Base nazionale

Anche se abbiamo precisato che “tutto quanto più sopra esposto, beninteso, non esclude nel modo più assoluto che anche i gruppi di impianti di questo o quel marchio che si posizionano peggio sul piano della competitività non esprimano poi sul territorio, in situazioni locali e puntualizzate, posizioni di prezzo in grado di contrastare/pareggiare o approssimare in misura più o meno efficace la concorrenza altrui”, a questo modo di “misurare” la competitività si può sempre obiettare che è un metodo grezzo e superficiale e che i risultati sono discutibili.

E infatti, abbiamo provato a svilupparlo anche a livello più dettagliato, ripetendo questi calcoli per una serie di giornate di osservazione nelle singole regioni italiane, ossia su bacini più ridotti territorialmente.

I dati delle singole regioni avrebbero impegnato troppe tabelle, che infatti non pubblichiamo per esteso, a lucro di spazio, i dati di dettaglio sono interessanti e meritano di essere visionati: vi sono, ad esempio, marchi che se a livello generale nazionale esprimono un livello di competitività di un certo tipo, possono presentare in certe realtà regionali delle performance molto peggiori o anche moderatamente migliori, mentre si conferma ovunque il primato competitivo dei no-logo.

Tuttavia, per valutare quanto i risultati dell’esame più dettagliato a livello regionale si differenzi rispetto a quanto era stato stimato per l’esame effettuato a livello nazionale, si è cercato di pesare una competitività ponderale media esprimibile ancora una volta su base nazionale, ossia andando a pesare le competitività regionali dei marchi in funzione della dimensione delle reti regionali dei marchi sul totale della rete nazionale (quanto è competitivo il marchio “X” nelle regioni A, B, C ecc. moltiplicato la percentuale della rete del marchio “X” nelle regione A, B, C ecc. rispetto al totale nazionale degli impianti).

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Quali i risultati?

La competitività in percentuale – Base regionale

Risultati che, rispetto al dato nazionale, evidenziano differenze: Agip ENI, ad esempio, passa da un indice del 36% ad uno del 24% – ossia peggiora la sua competitività – sulla benzina in “self” e da un indice del 49% a uno del 62% – ossia migliora – sul gasolio in “self”, da un 39% a un 27% – ossia peggiora – sulla benzina in “servito” e da un 32% a un 45% – ossia migliora – sul gasolio in “servito”; API IP passa da un indice del 34% a uno del 50% – ossia migliora la sua competitività – sulla benzina in “self” e da un indice del 21% a uno del 26% – ossia migliora – sul gasolio in “self”, da un 12% a un 23% – ossia migliora – sulla benzina in “servito” e da un 12% a un 13% – ossia rimane quasi stabile – sul gasolio in “servito”; Esso passa da un indice dell’82% a uno del 78% – ossia flette la sua competitività – sulla benzina in “self” e da un indice del 79% a uno del 56% – ossia peggiora – sul gasolio in “self”, da un 72% a un 70% – ossia flette – sulla benzina in “servito” e da un 72% a un 57% – ossia peggiora – sul gasolio in “servito”; Q8 Kupit passa da un indice del 61% a uno del 50% – ossia peggiora la sua competitività – sulla benzina in “self” e da un indice del 59% ad uno del 52% – ossia peggiora – sul gasolio in “self”, da uno 0% a un 4% – ossia emerge appena – sulla benzina in “servito” e da uno 0% a un 7% sul gasolio in “servito”; ex Shell passa da un indice del 95% a uno del 72% – ossia peggiora la sua competitività – sulla benzina in “self” e da un indice del 96% a uno dell’88% – ossia peggiora – sul gasolio in “self”, da un 57% a un 56% – ossia rimane stabile – sulla benzina in “servito” e da un 34% a un 56% – ossia migliora – sul gasolio in “servito”; Tamoil passa da un indice dello 0% a uno del 24% – ossia fa emergere anche significativamente rispetto al punto di partenza la sua competitività – sulla benzina in “self” e da un indice dello 0% a uno del 15% sul gasolio in “self”, da un 46% a un 59% – ossia migliora – sulla benzina in “servito” e da un 57% a un 56% – ossia flette appena – sul gasolio in “servito”.

TotalErg passa da un indice del 20% a uno del 40% – ossia migliora la sua competitività – sulla benzina in “self” e da un indice del 14% a uno del 43% – ossia migliora – sul gasolio in “self”, da un 89% a un 83% sulla benzina in “servito” e da un 89% a un 85% – ossia flette appena – sul gasolio in “servito”; No-Logo mantengono inalterata la loro assoluta competitività integrale.

Modificazioni anche sensibili rispetto al dato misurato solo con i prezzi nazionali, che denotano l’estrema frammentazione e dei prezzi man mano che aumenta il dettaglio di approfondimento territoriale, registrano performance di competitività diverse da luogo a luogo per i singoli marchi.

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figisc anisa confcomMercio E così, non ancora paghi di questo approfondimento, abbiamo esteso l’osservazione anche a livello provinciale, rilevando i prezzi di tutti i marchi + no-logo in tutte le province – pubblicati da “Quotidiano Energia” giornalmente – per misurare se il prezzo di un marchio – sempre distinto per prodotto e modalità di servizio – risulta superiore a quello degli altri competitor provinciali ed a quanti competitor è superiore: un criterio diverso dai precedenti, in quanto in questo caso si definisce quanti altri marchi hanno un prezzo inferiore a quello del marchio “X”, mentre prima si ponderava quanti altri impianti hanno un prezzo inferiore agli impianti del marchio “X”.

In questo caso vi è un numero e non una percentuale e più elevato è questo numero, più bassa è la competitività, perché il numero esprime una media complessiva – confrontando, per inciso, sette marchi più il raggruppamento no-logo in ognuna delle centodieci province italiane – di quanti marchi di competitors sono più convenienti del marchio “X”.

Il prezzo è superiore a quelli di quanti marchi?

Media nazionale su rilevazioni provinciali

Piuttosto che smentire le tendenze prima delineate, questo ulteriore approfondimento territoriale conferma quanto si era già appurato: insomma, comunque la si veda e/o la si misuri, la prevalenza competitiva assoluta dei no-logo e semmai anche un ulteriore depotenziamento dell’efficacia delle politiche commerciali dei marchi sulla rete, come si può desumere da numeri in cui si vede come, se mediamente un impianto no-logo ha prezzi che non sono quasi mai superiori a quelli di altri marchi (valori inferiori a 1), la generalità dei marchi petroliferi – con una sola eccezione – presenta prezzi che sono superiori a quelli di altri tre, quattro o cinque altri marchi e/o ai no-logo, con una competitività fortemente minore.

E questo, per giunta, vale senz’altro e solo – visto quel che abbiamo detto al punto 1. – per ciò che concerne il così detto prezzo “medio” praticato e, quindi, per la rete presidiata dal gestore.

Le ragioni di questa competitività vincente dei no-logo sono arcinote: la cessione da parte degli stessi fornitori di prodotti a prezzi di extrarete a imprese che operano sulla rete, a condizioni di grande convenienza rispetto a quelle che sono riservate/ imposte dagli stessi fornitori ai propri stessi gestori degli impianti della rete. Si tratta del più palese presupposto per infliggere sempre al gestore la perdita a tavolino della partita della competitività prima ancora di scendere in campo.

3. Le cose importanti e quelle accessorie Intanto vediamo la sostanza delle cose. Facendo una sommaria mano di conti su quanto detto finora: non bastando che già i gestori si trovino a priori prezzi imposti che li mettono mediamente fuori mercato – per effetto dei prezzi di cessione che gli stessi marchi/fornitori offrono ai no-logo, ossia al competitor 4/2015

esterno più aggressivo –, si aggiunga poi che, anche all’interno stesso del marchio e negli altri marchi (competitor interno ed esterno), vi possono essere differenze anche di più volte superiori al gap rispetto alle pompe bianche.

In poche parole, il gestore di marchio si trova nella situazione che, grosso modo, la sua competitività è già totalmente “nulla” in partenza rispetto almeno al 30% della rete (ossia la somma di no-logo + gestioni marchiate dirette o paradirette o ghostizzate, ivi comprese quelle del proprio stesso marchio/ fornitore), mentre per la parte residua deve vedersela con colleghi altrettanto penalizzati e più o meno concorrenti a seconda della competitività delle politiche di prezzo del proprio e degli altri marchi.

Sono questi: a) la differenza tra i prezzi di cessione tra il canale rete e quello extrarete, b) la differenza nel canale dei prezzi tra gli impianti affidati in gestioni e quelli gestiti dai marchi in forma diretta e/o ridotti a ghost, i veri nodi cruciali, da aggredire – in quanto autentiche condizioni discriminanti sufficienti e perfino ridondanti per predeterminare in partenza un esito negativo “certo”, e non solo “possibile” o piuttosto “probabile”, dell’attività del gestore – rispetto a cui tutto il resto diviene, purtroppo, assolutamente relativo.

E cruciali lo sono assai più che le defatiganti, infinite, quotidiane, burocratiche, guerre sindacali (e sempre più legali!) per richiamare le controparti a non eludere questa o quella clausola di questo o di quell’accordo, accordi, va detto, che sono stati stipulati sempre faticosamente (e talvolta contro ciò che testa e cuore avrebbero spontaneamente suggerito di primo acchito) e che sono sempre, comunque, insufficienti a cogliere lo stato del sistema distributivo, le guerre del mercato e la crudezza dei reali rapporti di forza.

Che le cose stiano così non è già questione di opinioni personali, più o meno “allineate” o più o meno improntate al realismo/ pessimismo della ragione ovvero al possibilismo/ottimismo della volontà.

Lo confermano tutti (troppi!) i numeri, e con una durezza che non lascia appello e non fa sconti a nessuno, che a nessuno consente di nascondere la testa sotto la sabbia, perché si sta parlando di continuare a credere o finire di credere e far credere a quanti pensiamo ancora di tutelare, che questa professione abbia prima di tutto ancora una qualche giustificazione economica e poi forse ancora un futuro.

Allora le questioni sono quelle che proviamo a riassumere.

Finché nessun intervento – derivante da modificazioni normative e da una impostazione conseguente degli eventuali accordi (una ipotesi quest’ultima piuttosto remota senza la prima) – verrà posto in essere sul doppio canale dei prezzi rete-extrarete, finché questa anomalia fittizia, che esiste su quello che è ormai un unico mercato, rimanga sigillata in compartimenti stagni che nessuno, controparte o istituzioni, vuole mettere in comunicazione, la partita della competitività – con tutto quel che segue in termini di capacità di produrre erogato e margini, quindi di avere una minima giustificazione economica dell’attività del gestore – rimarrà persa in partenza per una parte ancora largamente maggioritaria della rete.

Che questo corrisponda a una necessità economica e di interesse generale lo denotano almeno due considerazioni: 1) il primo, di natura economica primaria, è che si creino condizioni per una perequazione del mercato, in cui, rivedendo

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figisc anisa confcomMercio le condizioni di cessione del prodotto e avvicinando i relativi margini industriali, sia possibile mettere a disposizione della generalità della rete volumi di carburanti a un prezzo più ridotto dell’attuale rispetto ai volumi oggi messi a disposizione solo di una parte minoritaria della rete e dei consumatori; 2) il secondo, di natura inerente all’interesse generale, è che se oggi solo alcuni consumatori hanno a disposizione un prezzo conveniente per volumi minoritari, da una perequazione del mercato tale convenienza può essere estesa alla generalità dei consumatori e per volumi maggioritari ad un prezzo sia pure un po’ meno conveniente del prezzo che oggi è il più basso e senz’altro più conveniente di quello che è oggi il prezzo medio della rete marchiata. È proprio a questo proposito appare straordinario lo strabismo delle posizioni di Antitrust quando in passato ha messo più volte le mani avanti per denunciare il “pericolo” che chi fornisce prodotto agli indipendenti volesse modificare in rialzo le condizioni di fornitura, con ciò contraddicendo proprio le finalità in nome delle quali l’authority ha sempre giustificato liberalizzazioni ed interventi a piedi giunti nel campo: l’interesse generale del consumatore, della generalità dei consumatori.

Finché nessun intervento – derivante questa volta esclusivamente da modificazioni normative – verrà posto in essere sul concetto delle famose eque condizioni per competere – che oggi è sistematicamente eluso/violato dentro i marchi e le reti dei fornitori petroliferi attraverso differenze di prezzo più che macroscopiche, con giustificazioni inconsistenti ed assurde sotto il profilo dei costi e/o dei modelli di gestione – ancora una volta di più la partita della competitività – ancora con tutto quel che segue in termini di capacità di produrre erogato e margini, quindi di avere una minima giustificazione economica dell’attività del gestore – rimarrà persa in partenza per tutta la rete in cui rimane ancora il gestore e costituirà un palmare esempio sia di come possano esistere norme legislative con tanti principi

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e zero contenuti, sia di come possano esistere leggi inutili, in quanto sistematicamente eluse.

Finché, infine, non si affronti, liberi da pregiudizi ed arroccamenti, l’autentica partita delle nuove figure contrattuali – finora giocata solo per finzione e senza alcun risultato, nonostante le previsioni normative siano già tanto datate quanto desolatamente vuote di effetti – non si uscirà dalla spirale viziosa “condizioni zero per competere/prezzi di cessione imposti/prezzi di vendita consigliati e massimi imposti/perdita di erogato/margini pro-litro/risultato sotto zero nei conti economici”. Di fronte a questo mercato e a questi rapporti di forza, di fronte a queste regole vuote e all’assenza dei requisiti minimi di competitività, il concetto di flessibilità – temuto ed esecrato se solo arma in mano alle aziende – è ciò che serve primariamente e urgentemente alla parte più debole, cioè al gestore, per entrare, stare, uscire prima di lasciarci le penne, nel settore.

Tutto il resto è, si ripete, accessorio e secondario, è – chiamiamola così – “manutenzione” dei rapporti in essere, una manutenzione, peraltro, che deve sempre più essere affidata al meccanico competente, ossia – dato il conclamato stato di inasprimento delle condizioni materiali dei rapporti, l’acuirsi della conflittualità nella crisi, nonché date le condizioni di partenza nel mercato – più alla controversia legale che alla mediazione generalista.

Come già detto qualche tempo fa, se non si vuole “sbaraccare”, bisogna, o bisognerebbe, attrezzarsi per un mutamento del ruolo e del modus operandi dell’associazionismo di categoria.

Per questo bisogna, o bisognerebbe, per prima cosa condividere, a monte, una analisi delle cose ed un progetto di percorso, a partire dalle cose dette più sopra.

Ma – che bisogni o meno – queste opinioni sono solo un contributo alla discussione, alquanto personale, di chi scrive, con il quale si mette anche un punto finale – e finalmente! – a questa serie di cinque articoli dedicati a “prezzi & accordi”.

G.M.

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figisc anisa confcomMercio AUTOSTRADA: ENI STRACCIA L’ACCORDO DEL 2005 Con comunicazione dell’8 giugno inviata alle Organizzazioni di categoria dei gestori, ENI ha annunciato il recesso dall’accordo per la viabilità autostradale sottoscritto in data 27.07.2005, motivato come testualmente si riporta: “….facciamo riferimento all’accordo in oggetto per comunicare, con la presente, il recesso della nostra società dall’accordo medesimo con effetto dal 1/9/2015. La volontà di ENI di recedere dal suddetto accordo è maturata alla luce del mancato rispetto da parte Vostra e dei Vostri associati delle previsioni relative al prezzo massimo di vendita al pubblico in esso formulate. La sospensione unilaterale dell’accordo de quo da parte Vostra limitatamente alla parte anzidetta, attuata a partire dal 23 luglio 2012 e – come da Voi stessi comunicato – mai revocata, appare infatti del tutto illegittima e, trovando diffuso seguito nelle gestioni a Voi aderenti, ha determinato il venir meno degli equilibri sottesi alle pattuizioni intercorse in occasione dell’accordo stesso, oltre che un rilevante danno economico e di immagine per ENI. Siamo naturalmente disponibili ad aprire subito un tavolo per un riesame congiunto della tematica di cui trattasi, volto a trovare un accordo, da sottoscriversi entro la data suindicata di efficacia del recesso...”.

sfugge che l’azienda ha da tempo nicchiato sulla corresponsione degli importi dell’”extrapremio 4%+4%”, che costituisce una parte integrante del margine complessivo, minimo ed inderogabile definito dall’accordo che oggi viene stracciato platealmente. E c’è senz’altro una “connessione” temporale tra la mossa aziendale di stracciare l’accordo e l’emissione di oltre cinquanta avvisi di fattura di altrettanti gestori del marchio – consegnati all’azienda in unico pacco con la comunicazione unitaria di Faib Autostrade, Fegica e Anisa di metà maggio –, finalizzati a sollecitare la liquidazione di quanto dovuto.

Di fronte a questo atto di inaudita gravità – ma anche del tutto irrituale rispetto alle norme di settore su contratti ed accordi – c’è da chiedersi almeno due cose: 1) se si stia diffondendo l’idea che, quando si devono onorare impegni economici, in genere le aziende pensino di lavarsene le mani semplicemente facendo a pezzetti gli accordi pattuiti; 2) se nel caso specifico di ENI – visto quel che è ora successo nel segmento autostradale – ci si debba forse attendere – visto il fioccare di contestazioni sul prezzo massimo in tutta la rete ordinaria di marchio – un eventuale recesso dai patti conclusi a dicembre dello scorso anno.

Per una giusta valutazione di quanto accaduto, è la prima volta che un’azienda recede da un accordo nella sua globalità (il precedente di ENI sulla disdetta dell’accordo sui cali non ha la esattamente la stessa portata, anche se forse ha la stessa motivazione economica: non riconoscere ai gestori il dovuto!).

Dall’altra parte della bilancia, la disdetta da parte dei gestori degli accordi sul prezzo massimo (aspetto “normativo” degli accordi e, appunto, aspetto parziale nel corpo complessivo degli accordi) è stata la risposta minima e necessaria alla situazione generata dai comportamenti assunti dalle compagnie petrolifere per sottrarsi all’obbligo di legge di negoziare il rinnovo e l’adeguamento degli accordi da tempo scaduti ed alle condotte in tema di politiche commerciali che hanno introdotto unilateralmente politiche di prezzo discriminatorie e progressivamente non competitive con ampio pregiudizio dell’economia delle gestioni e dell’andamento delle vendite.

Situazioni di degrado che non sono state – dopo tre anni di vertenza – minimamente rimosse o attenuate.

La “vertenza autostrade” – che si trascina dal 2012 – e che è stata impostata a tutto campo (sugli accordi, prezzi, continuità gestionale, ristrutturazione della rete, royalties) per tentare di smuovere tutte le parti, Istituzioni, Concessionari, Operatori, ad adottare misure atte ad arrestare il degrado del comparto, che si è espressa in manifestazioni di chiusura degli impianti, in iniziative giuridico-legali, ed anche, come era ovvio, in iniziative di natura commerciale (come la disdetta della pattuizione sul famoso prezzo massimo), è gravata interamente sulle spalle dei gestori.

Essa, se ancora non ha risolto i problemi dei gestori e della rete, ha prodotto dei risultati – la mitigazione delle royalties – che sono stati già “incassati” dalle aziende petrolifere, che nonostante ciò, non hanno trasferito alcunché ai gestori neppure nell’ottica degli accordi esistenti o del loro rinnovo e neppure nel contesto degli impegni già consolidati ed assunti.

Ed a tale proposito, nei confronti di ENI poi, in particolare, non 4/2015

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