L’OSI alle Settimane musicali di Ascona

Page 1

L’8 ottobre 2021 l’Orchestra della Svizzera italiana torna sul palco delle Settimane musicali di Ascona con un programma storico, quello del concerto di apertura della prima edizione asconese.

Il programma della prima edizione della Settimana Musicale asconese. Dopo il 1951 gli appuntamenti verranno distribuiti su più settimane.

Ripercorriamo alcuni degli eventi più significativi che contribuirono alla nascita di questo grande Festival.

La prima edizione della Settimana Musicale asconese si svolge tra il 25 aprile e il 2 maggio 1946, a un anno dalla fine della Seconda guerra mondiale in Europa. In quei giorni la grande notizia è il ritorno di Arturo Toscanini nel “suo” Teatro alla Scala ricostruito a tempo di record: avrà luogo l’11 maggio 1946 con la Nona di Beethoven. Anche il Radioprogramma del 14- 21 aprile 1946 – il Settimanale per la Svizzera Italiana, Organo della Società Svizzera di Radiodiffusione – dà ampio risalto all’evento: tutto il mondo culturale e musicale europeo è profondamente provato dal conflitto, ma pronto a ripartire. Gli artisti attendono solo l’opportunità di nuovi ingaggi.

Anna Ciocca-Rossi

L’OSI alle Settimane musicali di Ascona

Deutsche Version

osi.swiss/magazin-deutsch

31


Oltre alla Studio Radio del Campo Marzio – inaugurato nel 1938 – e al Teatro Kursaal a Lugano, i concerti si svolgevano al Teatro sociale a Bellinzona, in alcune chiese, ma anche in spazi pubblici e privati di vario genere, purtroppo non sempre idonei per i concerti sinfonici. Le occasioni, più o meno prestigiose, coinvolgevano direttori e solisti di spicco del mondo concertistico, ma anche musicisti locali e dilettanti. Alcuni di questi autorevoli artisti diventeranno i protagonisti della prima edizione asconese. In tutto ciò si cela indubbiamente un’azione di propaganda da parte della radio per l’acquisizione di nuovi potenziali abbonati, finalizzata però a fornire un significativo e prezioso apporto alla vita culturale locale, che ne risulterà profondamente arricchita. Contribuirà a diffondere nel pubblico quell’abitudine alla frequentazione dei concerti purtroppo ancora poco presente nella popolazione della Svizzera italiana. Inaugurazione dello Studio Radio del Campo Marzio a Lugano nel 1938. Otmar Nussio dirige l’Orchestra della Radio della Svizzera italiana (Archivio storico della Città di Lugano, Fondo Vincenzo Vicari).

Anche gli enti radiofonici europei sono in pieno fermento e sviluppo: «Ovunque e in tutti i campi, il dopoguerra è l’epoca più propizia alla nascita delle grandi idee, dei grandi progetti» si afferma nel medesimo Radioprogramma. Sul settimanale – non casualmente – la RSI lancia in queste settimane i suoi ‘grandi’ progetti musicali, tra cui i concerti organizzati nell’ambito degli «Spettacoli pubblici alla RSI», di cui gli eventi della prima Settimana Musicale asconese sembrano essere il proseguimento.

L’Orchestra della RSI e lo sviluppo dei nuovi Festival

La prima edizione della Settimana Musicale asconese si svolge tra il 25 aprile e il 2 maggio 1946, a un anno dalla fine della Seconda guerra mondiale in Europa. 32

La radio disponeva dal 1932 di un’orchestra e dal 1938 di un proprio coro che alla metà degli anni Quaranta – sotto la guida rispettivamente di Otmar Nussio e di Edwin Loehrer – sono ormai maturi per progetti più ambiziosi. L’Orchestra in particolare, a cui è strettamente legata la manifestazione asconese, fin dagli anni Trenta si esibiva regolarmente anche al di fuori degli studi radiofonici, poiché dipendeva dalla Pro Lugano, con la quale la RSI aveva sottoscritto un accordo. Nel 1935 l’Orchestra diventava di esclusiva proprietà della RSI. Negli anni successivi la radio, consapevole dell’importanza di un confronto diretto con il pubblico, aveva gradatamente aumentato e differenziato la programmazione dei concerti, il cui numero evolverà in maniera esponenziale.

Oltre agli Spettacoli pubblici alla RSI e alla Settimana Musicale di Ascona, a metà degli anni Quaranta l’Orchestra viene coinvolta in altri storici concerti, quali ad esempio quelli del Festival Arthur Honegger, quattro serate programmate dalla RSI tra il marzo e l’aprile 1947 – poco prima della seconda edizione asconese – che vedranno sul palco in veste di direttori il noto compositore, Ernest Ansermet, Hermann Scherchen ed Edwin Loehrer.

Il primo concerto della Settimana Musicale di Ascona Il concerto del 25 aprile 1946 inaugura quello che diventerà – dopo il Lucerne Festival – il più longevo e prestigioso Festival in Svizzera: è infatti il primo dei sette eventi organizzati per la prima Settimana Musicale di Ascona. Per la realizzazione di questo coraggioso progetto, oltre alle istituzioni locali, giocano un ruolo significativo la presenza sul territorio, in particolare locarnese, di grandi personalità musicali e di artisti di livello internazionale, in parte profughi, altri richiamati dalla fama del Monte Verità. Vi è un vasto potenziale di pubblico: turisti e residenti provenienti dai Cantoni svizzeri di lingua tedesca e dalla Germania, per tradizione legati alla frequentazione di concerti. Le Settimane musicali di Ascona – dopo il 1951 gli appuntamenti verranno distribuiti su più settimane e spostati ad agosto e settembre – nascono dall’iniziativa


Il concerto del 25 aprile 1946 – che si svolge nella sala da ballo di quello che fu uno storico locale di Ascona, la Taverna – vede Otmar Nussio sul podio con la

sua Orchestra. Solisti i pianisti Hans Andreae e la moglie Lis Keller. Una scelta di esecutori tutti svizzeri per un programma che si muove tra capolavori dell’italianità e del classicismo viennese: in apertura il Concerto grosso op. 3 n. 11 di Vivaldi, poi il Concerto per due pianoforti KV 365 di Mozart e la Sinfonia Incompiuta di Schubert, ed infine una composizione di Busoni – Ouverture a una commedia op. 38 – compositore strettamente legato alla formazione berlinese di Vladimir Vogel. A 75 anni di distanza, dopo un periodo pandemico così difficile per la cultura e la musica, la riproposta di questo storico concerto rappresenta un primo significativo passo verso la ripresa della nostra vita musicale: la speranza è che l’Orchestra della Svizzera italiana – sicuramente provata dopo il lungo periodo di forzato isolamento, sola come ai suoi esordi davanti ai microfoni della RSI – possa ripartire con ‘grandi progetti e idee’ e tornare con la sua musica ad abbracciare ed emozionare in presenza il suo pubblico.

A 75 anni di distanza, dopo un periodo pandemico così difficile per la cultura e la musica, la riproposta di questo storico concerto rappresenta un primo significativo passo verso la ripresa della nostra vita musicale.

© OSI, foto D. Vass)

dell’avvocato asconese Leone Ressiga Vacchini che ha un ruolo unificatore nell’individuare e coordinare le forze e le risorse disponibili, nel mediare gli equilibri politici e nel coinvolgimento della RSI, che per le ragioni sopra esposte non può perdersi questa occasione. L’avvocato Vacchini è affiancato dal pianista Alessandro Chasen, ad Ascona per sfuggire al nazismo e protagonista dei concerti asconesi già a partire dalla prima edizione. Un’ulteriore presenza autorevole sarà quella del compositore russo-tedesco Vladimir Vogel, per alcuni anni ad Ascona, dopo aver lasciato per motivi politici la Germania. Ma tra gli artisti di “adozione ticinese” che animano la prima stagione asconese, vi sono anche il celebre pianista Wilhelm Backhaus e il musicologo Bernhard Paumgartner, direttore del Mozarteum di Salisburgo, solista di un concerto sinfonico diretto da Volkmar Andreae.

L’OSI con il suo direttore principale Markus Poschner alle Settimane musicali di Ascona. Chiesa del Collegio Papio, 7 ottobre 2016.

33


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.