Programma di sala OSI 11.11.2021

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Meditazioni d'autunno OSI al LAC 03

LAC — Lugano 11 novembre 2021 20.30

Orchestra della Svizzera italiana

Robert Trevino direttore


Informazioni su K. Kikkas

Foto di Kaupo Kikkas pp. 1, 2, 12-13, 24 (Lugano lungolago, musicisti OSI Johann Sebastian Paetsch, Mathieu Brunet, Zora Slokar), pp.3, 10-11, 14 e 18.


Ripartenza riuscita! Dopo lo straordinario inizio della stagione OSI al LAC 2021/22 con il concerto TRACCE#01, con la stupenda Quinta sinfonia di Čajkovskij e Traces to nowhere, e il concerto con i giovani studenti della Scuola universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana, tutti e due sotto la guida del nostro Direttore principale Markus Poschner, possiamo constatare con una certa soddisfazione che siamo entrati con grande successo nella nuova stagione. Incrociamo le dita che vada avanti così! Questa sera possiamo goderci un concerto della nostra OSI con il direttore d’orchestra Robert Trevino, che lavora per la prima volta con noi. Insieme abbiamo scelto un programma bellissimo, composto da brani conosciuti, anche se non tutti suonati frequentemente.

La Quinta di Mendelssohn, nota anche come La Riforma, si ascolta molto spesso in sala da concerto, mentre la Kammersymphonie di Schreker e la famosa Verklärte Nacht di Schönberg sono purtroppo un po’ più trascurate. Lasciamoci sorprendere. Intanto ci avviciniamo a grandi passi alla fine del 2021. Vi invito a festeggiare San Silvestro al LAC insieme all`OSI, con musiche che ci arrivano dal Nuovo Mondo: Dvořák e Bernstein ci accompagneranno alle soglie del 2022. La prevendita è aperta: da questa settimana si può prenotare il proprio posto online (sul sito dell’OSI www.osi.swiss) oppure alla biglietteria del LAC. Vi auguro un buon ascolto con Robert Trevino e la vostra OSI!

Christian Weidmann Direttore artistico-amministrativo Orchestra della Svizzera italiana

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Arnold Schönberg Verklärte Nacht per archi, da un poema di Richard Dehmel Composizone: 1899 Prima esecuzione (versione per orchestra): Newcastle-upon-Tyne, 12 dicembre 1924. Direttore Edward Clark La mistica erotica e la pietas sentimentale del poeta tedesco Richard Dehmel sono alla base del poemetto simbolico ispiratore della musica di Schönberg. Si racconta di un Uomo e una Donna che passeggiano al chiaro di luna in un bosco. Lei confessa all’Uomo di portare in grembo il figlio di un altro; Lui perdona la Donna. «Nell’unione delle anime il gelo del mondo è annullato» come sintetizza il germanista-latinista Franco Serpa «la ritrovata quiete si confonde nel chiarore delle stelle». Franz Schreker Kammersymphonie in un movimento per sette fiati, undici archi, arpa, celesta, armonium, pianoforte, timpani e percussioni Composizione: 1916 Prima esecuzione: Vienna, 17 marzo 1917, Akademie für Musik und darstellende Kunst. Direttore Franz Schreker «Ci vorrebbero veramente più strumenti: non nelle categorie che abbiamo, parlo di nuovi strumenti» scriveva Franz Schreker al musicologo Paul Bekker nel 1918. «Sento spesso suoni che possono essere difficilmente realizzati con i mezzi esistenti». Felix Mendelssohn: Sinfonia n. 5 in re minore La Riforma op. 107 Composizione: 1830 Prima esecuzione: Berlino, residenza Mendelssohn, 15 Novembre 1832. Direttore Felix Mendelssohn Durante il viaggio in Inghilterra del 1829, nelle profondità delle miniere gallesi di proprietà degli amici Taylor, pare apparisse a Mendelssohn il finale della Sinfonia della Riforma, allora ancora chiamata “Sinfonia da chiesa”, mai eseguita in pubblico e pubblicata postuma come Quinta.

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Orchestra della Svizzera italiana Orchestra residente al LAC

Robert Trevino direttore

Arnold Schönberg (1874-1951) Verklärte Nacht (versione 1917, rev. 1943) Poema sinfonico per orchestra d’archi op. 4 Franz Schreker (1878 – 1934) Kammmersymphonie (1916) Movimento unico per sette fiati, undici archi, arpa, celesta, armonium, pianoforte, timpani e percussioni

30’

25’

Diretta radiofonica su RSI Rete Due (rsi.ch/rete-due).

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Felix Mendelssohn (1809 – 1847) Sinfonia n. 5 in re minore La Riforma (1830) op. 107 - Andante. Allegro con fuoco - Allegro vivace - Andante - Corale “Ein feste Burg”(Andante con moto). Allegro vivace. Allegro maestoso

27’

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Grande musica “degenerata”: Mendelssohn, Schönberg, Schreker Con la tristemente nota espressione Entartete Musik, titolo di una mostra del 1938 a Düsseldorf, il regime nazista mise al bando l’Arte Degenerata di quei compositori - in primo luogo ebrei - che si richiamavano ad una diversa idea di modernità. Braccati come “bolscevichi” musicali, furono oggetto di una feroce campagna di odio e discredito anche grandi figure della cultura romantica tedesca come Felix Mendelssohn. Immaginare “anti-tedesco” un uomo come Mendelssohn, ebreo convertitosi con profonda fede alla confessione luterana, il musicista della Sinfonia della Riforma, commissionata dal re di Prussia Federico Guglielmo III per celebrare il terzo centenario (1530-1830) della presentazione delle tesi di Lutero all’imperatore Carlo V (la Confessione di Augusta), rivela anche l’ignoranza del folle progetto. Va ricordato che nel Finale della Quinta sinfonia Mendelssohn utilizza la melodia del più famoso fra i 36 corali di Lutero (Eine feste Burg ist unser Gott, “Una solida fortezza è il nostro Dio”), esaltata in un Allegro maestoso che mescola forma-sonata e fantasia corale contrappuntistica, come nell’omonima Cantata 80 di J. S. Bach, scritta cento anni prima per la stessa occasione. Con questa sinfonia-manifesto Mendelssohn «dimostrava la necessità storica della nuova ‘fede’, attraverso la progressione dei motivi di un comune Medioevo cristiano [comparsa dell’Amen di Dresda, non ancora reso celebre da Wagner come Tema del Graal in Parsifal] e diventava, senza ricorrere alle parole, 6

l’ardente predicatore di quella “liturgia della parola” che è il luteranesimo». (B. François-Sappey) Anche Arnold Schönberg rientra negli artisti nel mirino dei nazisti. Prima di diventarne la bestia nera, già al tempo in cui fu presentato Verklärte Nacht in forma di sestetto d’archi (1902) era detestato dalla società borghese viennese, scandalizzata dall’impiego per un poema sinfonico di un autore “blasfemo” come Richard Dehmel, e dai circoli musicali ufficiali preoccupati dall’influsso pernicioso operato dalle sue soluzioni armoniche ardite e dall’elaborazione tematica tormentata e continua. Infine Franz Schreker che, pur su posizioni più moderate, condivideva con Schönberg gli stessi ideali. La sua Kammersymphonie, eseguita dieci anni dopo quella per quindici strumenti di Schönberg, in occasione del centenario di fondazione dell’Accademia imperiale di Musica di Vienna, esprimeva il desiderio di nuove soluzioni formali (unificare più movimenti in un blocco unico) e combinazioni strumentali. Nonostante Schreker fosse divenuto un musicista di primo piano (dopo il gran successo nel ’20 dell’opera Der Ferne Klang), nominato Direttore dal ’20 al ’32 della Hochschule di Berlino, fu dimesso e brutalmente marginalizzato con la salita di Hitler al Cancellierato. Morì a soli 55 anni, destino tragico a cui sfuggirono solo emigrando alcune delle vittime più illustri della campagna “degenerata”: Schönberg, Weill, Korngold, Hindemith e Zemlinsky. Giovanni Gavazzeni


La prima mostra di “Arte degenerata”, a Monaco nel 1936, con cui il nazismo cominciò le persecuzioni contro gli artisti ebrei. Due anni dopo, nel 1938 a Düsseldorf, fu la volta di una mostra sulla “Musica degenerata”. Tra le vittime di queste spietate campagne, i tre compositori in programma questa sera.

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Cognome Trevino Nome Robert Nascita Fort Worth (Texas) 03.03.1984 Ruolo Direttore d’orchestra

Robert Trevino direttore Ruoli attuali Direttore Musicale Orchestra Nazionale Basca San Sebastian Consulente artistico Orchestra Sinfonica Malmö Direttore ospite principale Orchestra Nazionale RAI Torino Riconoscimenti Solti Foundation Career Development Award 2012 James Conlon Prize for Excellence in Conducting Aspen Music Festival 2010

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Particolarità Robert Trevino ha avuto la possibilità di incontrare Pierre Boulez a Chicago. «Ero molto giovane e gli dissi: “Non capisco la sua incisione del Pierrot Lunaire – perché un approccio così oggettivo per un lavoro così espressionista?” Rise, poi mi diede una lezione: “Giovanotto, all’epoca queste pagine non erano state incise bene: il mio obiettivo era semplicemente registrarle nel modo più fedele possibile, così da poterle affrontare a partire da quello che aveva scritto il compositore. Ha sentito le mie ultime registrazioni?” Gli dissi che mi piacevano di più, e riprese: “Per me questo riassume il nostro compito come musicisti: impegnarsi in un processo costante di rivalutazione delle cose e di evoluzione con loro”».



Orchestra della Svizzera italiana (OSI) Orchestra residente al LAC Lugano Arte e Cultura, l’OSI prosegue il suo cammino di successo sotto la bacchetta di Markus Poschner, direttore principale dal 2015. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le accoglienze entusiastiche di pubblico e critica nei maggiori teatri e sale di tutta Europa, dalla Sala dorata del Musikverein di Vienna alla Philharmonie di Berlino, dal Grosses Festspielhaus di Salisburgo alla Kölner Philharmonie di Colonia, dall’Opernhaus di Francoforte al Brucknerhaus di Linz. Due le rassegne principali di cui è regolarmente protagonista l’Orchestra a Lugano: la prima, OSI al LAC, si svolge da autunno a primavera nella Sala Teatro del LAC; la seconda, OSI in Auditorio, a gennaio e febbraio nella sede storica dell’Orchestra, l’Auditorio Stelio Molo RSI a Lugano Besso. La ricca programmazione concertistica vede l’Orchestra collaborare, oltre che con Poschner, con diversi altri direttori e con numerosi solisti di fama internazionale, sia nella Svizzera italiana sia al di fuori dei confini regionali: tra tutti si ricorda Martha Argerich, con cui l’OSI gode di un rapporto privilegiato da quasi 20 anni (in passato la grande pianista argentina ha scelto Lugano quale sede del Progetto che porta il suo nome). Nel contempo si sta sviluppando una collaborazione stabile con la violoncellista Sol Gabetta, culminata

in un nuovo prestigioso festival musicale pluriennale che si svolgerà a Lugano nel periodo di Pentecoste a partire dal 2022, con una prima anticipazione avvenuta a maggio 2021. Altrettanto intensa l’attività discografica, in collaborazione con la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI): già insigniti del prestigioso premio internazionale ICMA nel 2018 per l’Integrale delle Sinfonie di Brahms (SONY Classical), l’OSI e Poschner hanno proseguito nella loro originale e intrigante produzione con una serie di CD dedicati alle opere inedite di Rossini (pubblicati dall’etichetta Concerto Classics). Sono inoltre di rilievo le coproduzioni operistiche e di balletto con il LAC e con diversi partner internazionali. Straordinario infine l’impegno dell’OSI per i più giovani: oltre 11’000 bambini seguono ogni anno i concerti-spettacolo ideati per loro a maggio. Nella formazione musicale dei giovani l’OSI si qualifica per una stretta collaborazione a più livelli con la Scuola universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana. Open air, cine-concerti e festival estivi -tra cui il Locarno Film Festival- completano la programmazione, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio. Informazioni:

www.osi.swiss

Musicisti OSI VIOLINI Robert Kowalski Konzertmeister, Tamàs Major Konzertmeister, Walter Zagato Sostituto spalla, Vasyl Zatsikha Prima parte, Hans Liviabella Prima parte, Barbara Ciannamea-Monté Rizzi Sostituto prima parte, Denis Monighetti, Piotr Nikiforoff, Katie Vitalie, Fabio Arnaboldi, Duilio Galfetti, Irina Roukavitsina-Bellisario, Julia Didier, Marco Norzi, Vittorio Passerini, Ekaterina Valiulina VIOLE Jan Snakowski Prima parte, Ivan Vukčević Prima parte, Bianca Marin, Sostituto prima parte, Aurélie Adolphe, Andriy Burko VIOLONCELLI Johann Sebastian Paetsch Prima parte, Luca Magariello Prima parte, Felix Vogelsang Sostituto prima parte, Vanessa Hunt Russell CONTRABBASSI Enrico Fagone Prima parte, Jonas Villegas Prima parte, Erick Martinez Olivo, Sostituto prima parte

FLAUTI Bruno Grossi Prima parte, Alessandra Russo Prima parte OBOI Federico Cicoria Prima parte, Marco Schiavon Prima parte CLARINETTI Paolo Beltramini Prima parte, Corrado Giuffredi Prima parte FAGOTTI Alberto Biano Prima parte, Mathieu Brunet Prima parte CORNI Zora Slokar Prima parte, Vittorio Ferrari Prima parte TROMBE Sébastien Galley Prima parte, Serena Basandella Prima parte TIMPANI Louis Sauvêtre Prima parte

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Oggi suonano VIOLINI I Robert Kowalski Konzertmeister, Walter Zagato Sostituto spalla, Denis Monighetti, Piotr Nikiforoff, Katie Vitalie, Julia Didier, Ekaterina Valiulina, Vittorio Passerini, Marco Norzi, Hana Kotkova*

VIOLINI II Hans Liviabella Prima parte, Vasyl Zatsikha, Barbara Ciannamea-Monté Rizzi, Fabio Arnaboldi, Duilio Galfetti, Irina Roukavitsina-Bellisario, Marina Bertolo*, Sebastian Canellis-Olier*

VIOLE Jan Snakowski Prima parte, Ivan Vukčević, Bianca Marin, Andriy Burko, Gustavo Fioravanti*, Nathalie Gazelle* VIOLONCELLI Luca Magariello Prima parte, Johann Sebastian Paetsch, Felix Vogelsang, Vanessa Hunt Russell, Valentina Dubrovina*, Fabio Fausone*

CONTRABBASSI Enrico Fagone Prima parte, Jonas Villegas, Erick Martinez Olivo, Miguel Jimenez* FLAUTI Bruno Grossi Prima parte, Alessandra Russo OBOI Federico Cicoria Prima parte, Marco Schiavon

CLARINETTI Paolo Beltramini Prima parte, Corrado Giuffredi

FAGOTTI Mathieu Brunet Prima parte, Alberto Biano, Alessandro Battaglini* CORNI Zora Slokar Prima parte, Vittorio Ferrari Prima parte

TROMBE Sébastien Galley Prima parte, Serena Basandella

TROMBONI Eugenio Abbiatici*, Floriano Rosini*, Fabio Costa* TIMPANI Louis Sauvêtre Prima parte PERCUSSIONI Paolo Nocentini* CELESTA Roberto Arosio*

PIANOFORTE Alexander Mathas* HARMONIUM Giulio Mercati ARPA Cornelia Lootsmann* *sostituti e aggiunti

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Iniziamo da questo concerto OSI al LAC una serie di brevi incontri con i musicisti dell’Orchestra della Svizzera italiana, per conoscerli meglio e capire il loro ruolo all’interno di ogni concerto. Il primo musicista che incontriamo è Robert Kowalski, Konzertmeister OSI, di cui potete leggere anche un ritratto più approfondito sul Magazine OSI.Swiss nr. 1.

TRE DOMANDE A….

Robert Kowalski Conosciamo un musicista dell’OSI Strumento Violino Attività artistica Konzertmeister OSI Quartetto Karol Szymanowski Nascita 08.02.1985, Danzica Nazionalità Polacca


Come vive il suo ruolo di spalla in una moderna orchestra sinfonica? Il ruolo di spalla rimane importante, soprattutto quando percepisco che il mio sentire in sintonia con il direttore si riflette in orchestra. Credo che la spalla possa contribuire allo sviluppo della coscienza collettiva, che non è più una semplice reazione a un impulso musicale, ma è il raggiungere un momento ideale, la sintonia di tanti cervelli tutti collegati ad un nucleo comune. Il mio ruolo è incoraggiare, esprimere agli altri la mia convinzione nel fare qualcosa di bello insieme; un impulso necessario potrei dire, che poi si propaga e torna indietro più forte. Anche il contatto con i nuovi colleghi più giovani è importante; poter coinvolgerli, dar loro fiducia, è molto bello e mi ripaga di tante fatiche. Lei viene dalla Polonia: come e quando ha conosciuto il Ticino? A 16 anni sono venuto ad Ascona per seguire un corso estivo di Ticino Musica. Era il 2001, eravamo in piena estate. Venendo dalla Polonia, dove le cose allora erano molto indietro, ritrovarsi di colpo sul lago, vedere quella natura rigogliosa ed esprimere il desiderio di volerci vivere, sono stati un tutt’uno. Mi sono ricordato di quel pensiero quando ho vinto il posto di Konzertmeister all’OSI nel 2012. Il mio maestro, Valerij Gradov, con cui ho studiato a Mannheim fino a 23 anni, era docente anche al Conservatorio di Lugano. Pur interessandomi già a un’altra Hochschule in Germania, nell’ultima lezione l’istinto mi ha fatto dire: «non riesco a chiudere qui: voglio continuare con lei». Gradov rispose: «Oggi stesso chiamo il Conservatorio di Lugano: preparati per l’esame d’ammissione per altri due anni di perfezionamento». Come vede il suo ruolo nel programma del concerto di questa sera? Ogni nostro programma naturalmente è impegnativo, ma questa settimana ne affrontiamo uno della massima intensità. Nella prima parte ci aspetta il mondo musicale delle ultime composizioni del tardo-romanticismo, con l’espressione degli stati più elevati dell’animo umano (Verklärte Nacht) e la profondità della ricerca sonora (Kammersymphonie), entrambe pagine in cui la parte del Konzertmeister prevede molti a solo. E se, prima della pausa, ci occuperemo emotivamente di quello che si trova dentro di noi, nella seconda parte del programma alzeremo lo sguardo verso il cielo, con la Quinta sinfonia di Mendelssohn che a mio parere esprime soprattutto la fede, l’affidarsi. In tutto ciò non rivelo un segreto se dico che dietro a questo programma in particolare c’è tanto, tanto studio…

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Istantanee da OSI al LAC 02 21 ottobre 2021

OSI e Orchestra del Conservatorio della Svizzera italiana Markus Poschner direttore


Le prove sono state un momento di formazione molto importante, perché ci siamo potuti confrontare con i professori OSI. Il concerto, poi, è uno dei più bei ricordi che conserverò preziosamente nel mio cuore. Suonare a fianco dell’OSI, in una Sala Teatro del LAC al completo, guidati dalla professionalità del Maestro Poschner, non capita tutti i giorni. Le emozioni sono state grandi e la musica ancora una volta ci ha travolti con la sua immensa bellezza!

© OSI / Luca Sangiorgi

Anna Ratti, flauto in sol, studentessa Scuola universitaria di Musica CSI


Prossimamente... Passeggiata musicale LAC — Lugano 14 novembre 2021 14.00 Concerti per famiglie Entrata libera su iscrizione www.osi.swiss

Omaggio a Paganini

Orchestra della Svizzera italiana

François Leleux direttore Sergej Krylov violino

LAC — Lugano 25 novembre 2021 20.30 OSI al LAC 04

Prevendita www.osi.swiss

Concerto di San Silvestro LAC — Lugano 31 dicembre 2021 18.00 Rune Bergmann direttore

Prevendita dal 9 novembre

www.osi.swiss


www.osi.swiss

ČAJKOVSKIJ

09.12.21 Christian Tetzlaff Violino

10.02.22 Jan Lisiecki Pianoforte

31.03.22 Oscar Bianchi Compositore

prima mondiale, su commissione OSI

Markus Poschner Direttore


AMICI DELL’ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA

ISCRIVITI ALL’ASSOCIAZIONE DEGLI AMICI DELL’ORCHESTRA DELLA SVIZZERA ITALIANA IN QUALITÀ DI

Simpatizzante da CHF 50.– anno Sostenitore da CHF 100.– anno Donatore da CHF 500.– anno Benefattore da CHF 3’000.– anno Mecenate da CHF 10’000.– anno Leggio d’oro contributi straordinari nel segno della continuità

Iscrizioni su osi.swiss/it/amici o utilizzando il tagliando allegato

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Partner

Partner tecnici Galleria Anfitrite, Lugano Ottici Bistoletti, Lugano Gioielleria @ Berardi 1999, Lugano Farmacia Internazionale Bordoni, Lugano Quartiere Maghetti, Lugano


Finanziatori OSI

Altri Comuni Bellinzona Chiasso Locarno Mendrisio

SRG SSR e RSI sostengono l’OSI in qualità di acquirenti di prestazioni

Sponsor Sponsor Principale Iniziative per bambini e famiglie e sponsor di serata Musikvermittlung sowie Jugend- und Talentförderung Eine kulturelle Stiftung

OSI – Locarno Film Festival Sponsor di serata

Hospitality Partner

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