Programma di sala OSI 31.12.2021

Page 1

Concerto di San Silvestro omaggio a Bernstein


31.12 Do, ore 18:00 LAC, Sala Teatro

Orchestra della Svizzera italiana Orchestra residente al LAC Rune Bergmann direttore

Antonín Dvořák (1841–1904) Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 Dal Nuovo Mondo (1893) 40’ . Adagio. Allegro molto . Largo . Scherzo: molto vivace. Trio . Allegro con fuoco Leonard Bernstein (1918–1990) On The Town, Tre danze (1943–44) 11’ . The Great Lover Displays Himself . Lonely Town (Pas de deux) . Times Square: 1944

A5_V2.indd 1

West Side Story, Danze sinfoniche (1955–57) 23’ Prologue (Allegro moderato) Somewhere (Adagio) Scherzo (Vivace e leggero) Mambo (Meno presto) Cha-cha-cha (Andantino con grazia) Meeting Scene (Meno mosso) Cool Fugue (Allegretto) Rumble (Molto allegro) Finale (Adagio)

17.12.21 10:41


A5_V2.indd 2

17.12.21 10:41


Antonín Dvořák Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95 Dal Nuovo Mondo Prima esecuzione: New York City, Carnegie Hall, 15 dicembre 1893. Direttore Anton Seidl Qualche anno dopo il famoso manifesto apparso nel 1893 sul New York Herald, Antonín Dvořák consolidò la sua opinione che le melodie degli afroamericani fossero un solido fondamento per lo sviluppo di una scuola nazionale americana: «[…] i cosiddetti canti delle piantagioni sono davvero le melodie più suggestive e accattivanti di questo lato dell’oceano. […] si distinguono per armonie inusuali e sottili, simili solo a quelle scozzesi e irlandesi». Leonard Bernstein On The Town, Tre danze Prima esecuzione: San Francisco, Civic Auditorium, 13 febbraio 1946. Direttore Leonard Bernstein «Avevamo tutti 25 anni, eravamo tutti energia pura» ricordava Leonard Bernstein. «On The Town era uno spettacolo divertente, spensierato, satirico, ma non troppo. Molto serio sia dal punto di vista strutturale che nell’integrazione di tutti gli elementi estetici. Il soggetto era leggero, ma lo spettacolo era serissimo». Leonard Bernstein West Side Story, Danze sinfoniche Prima esecuzione: New York City, Carnegie Hall, 13 febbraio 1961. Direttore Lukas Foss Poco prima del debutto di West Side Story a Broadway, Bernstein scrisse nel suo diario: «Sono convinto che quello che abbiamo sognato è possibile, perché la storia tragica sta in piedi, con un tema profondo come amore versus odio, con tutti i rischi teatrali della morte e dei contrasti razziali, dei giovani interpreti, della musica “seria” e dei balletti complicati».

 Immagine della produzione originale di On the Town. Fotografia. Su concessione della Library of Congress, Stati Uniti

A5_V2.indd 3

17.12.21 10:41


Il Nuovo Mondo da Dvořák a Bernstein di Giovanni Gavazzeni

A5_V2.indd 4

L’invito che Antonín Dvořák rivolse ai compositori americani, dalle colonne del New York Herald, a impiegare materiale musicale proveniente dal folclore nativo e afroamericano fu un passo storico che scatenò polemiche ed entusiasmi. Dvořák scrisse la Nona sinfonia mettendo insieme suggestioni ‘indiane’ ispirate ad un poema che amava molto, Hiawatha di William H. Longfellow, in un periodo in cui aveva ascoltato più volte un allievo di colore del Conservatorio di New York, Harry Burleigh, cantargli canzoni spiritual: decise così che anche questo tipo di musica fosse ‘americana’. «Il problema è che questa musica non suona affatto americana» spiegò in seguito Leonard Bernstein a proposito di quel passo rivoluzionario «suona come dovrebbe suonare, ceca, ed è anche molto bella». L’enorme successo della sinfonia Dal Nuovo Mondo provocò un’epidemia di pezzi che contenevano melodie indigene: si passava dalla fase di mera imitazione dei modelli europei ad una nascente “scuola” nativa, in attesa che il jazz, idioma musicale popolare appartenente a tutti gli americani, realizzasse la musica del Nuovo Mondo. Bernstein apparteneva a quella generazione americana che aveva la “sincope” nel sangue e credeva che il proprio teatro musicale fosse pronto per un salto di qualità, anche quando trattava un soggetto leggero come nel musical On The Town, che racconta le avventure sentimentali di tre marinai in libera uscita a New York (Chip, meticoloso e riflessivo; Ozzie, farfallone; Gabey, incurabile romantico). Un successo colossale, che Bernstein condivise con Jerome Robbins (coreografo), George Abbott (regista) e i giovani interpreti, fra i quali c’era il co-autore delle liriche, Adolph Green. Bernstein & Green scrissero liriche e musiche fra infermiere, dottori, partite di gin-rummy e visite dell’altra attrice nonché co-autrice, Betty Comden: uno aveva il setto nasale deviato, l’altro doveva togliere le tonsille, così decisero di operarsi e lavorare nello stesso tempo. «L’essenza di tutta la produzione è contenuta in queste tre danze. Ascoltando lo spettacolo non ci si accorge che sono pezzi sinfonici, tanto sono integrati tutti gli elementi». Bernstein volle imitare il sound di una big band con le risorse dell’orchestra sinfonica: nel primo brano, The Great Lover Displays Himself, Gabey sogna di ballare una danza jazz, accattivante, astuta, sexy e di venire ammirato da tutti in un sofisticato locale per gente facoltosa. Lonely Town (Pas de deux) è un notturno urbano che richiama le sonorità della Band di Duke Ellington e il clarinetto di Benny Goodman. La terza danza, Times Square: 1944, è un omaggio alla vitalità e alla diversità razziale della popolazione che si

17.12.21 10:41


radunava nel cuore pulsante di New York durante la guerra. L’elemento ‘sinfonico’ e l’audacia di un soggetto tragico furono in seguito due degli elementi che resero rivoluzionario West Side Story, un musical in cui le danze erano un elemento completamente integrato col testo e con la musica. Bernstein decise di realizzare una splendida versione da concerto del musical (con la collaborazione dei fidi orchestratori Sid Ramin e Harshy Kay), inglobando le travolgenti danze nella palestra (Mambo, Cha-cha-cha) incorniciate dai momenti clou (l’inseguimento felino delle bande per le strade, la rissa, il finale tragico e la speranza di un ‘riscatto’ - Somewhere). «Perfino i produttori avevano i nostri stessi obiettivi. Non un fiato sul lieto fine. Cosa rara a Broadway». Giovanni Gavazzeni

Foto pagine successive: Leonard Bernstein © Paul de Hueck, per gentile concessione Leonard Bernstein Office

A5_V2.indd 5

17.12.21 10:41


A5_V2.indd 6

17.12.21 10:41


A5_V2.indd 7

17.12.21 10:41


Rune Bergmann

Direttore d’orchestra

Incarichi Direttore artistico e principale Orchestra Filarmonica di Stettino (Polonia) Direttore musicale Orchestra Filarmonica di Calgary Direttore musicale argovia philharmonic Orchestra Riconoscimenti Kjell Holm Foundation Culture Prize, Alesend (Norvegia) 2010 SMP Press culture award 2009 Nordic Conducting Competition Helsinki 2002 (secondo premio) Particolarità Rune Bergmann, allievo della grande scuola direttoriale finlandese di Jorma Panula e Leif Segerstam, suona tromba, pianoforte, violino e viola. Conoscere bene gli strumenti dell’orchestra è alla base di quella “magia” che cerca in ogni concerto: «la combinazione fra le persone è fondamentale per il successo. Posso lavorare sui programmi e sviluppare l’orchestra in modo artistico, tecnico e musicale solo in combinazione con la personalità di tutti i musicisti, per lasciare la magia nelle loro mani». In questi tempi di pandemia, «la sfida più difficile è comunicare con le mascherine che musiciste e musicisti devono indossare. L’espressione del viso è molto importante per quella ‘magia’, e sono molto colpito dal modo in cui le orchestre affrontano questa difficile situazione. Comunque, prometto magia al prossimo concerto».

Foto: Kristin Hoebermann Foto pagina successiva: Kaupo Kikkas

A5_V2.indd 8

17.12.21 10:41


Orchestra della Svizzera italiana (OSI)

A5_V2.indd 9

Orchestra residente al LAC Lugano Arte e Cultura, l’OSI prosegue il suo cammino di successo sotto la bacchetta di Markus Poschner, direttore principale dal 2015. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le accoglienze entusiastiche di pubblico e critica nei maggiori teatri e sale di tutta Europa, dalla Sala dorata del Musikverein di Vienna alla Philharmonie di Berlino, dal Grosses Festspielhaus di Salisburgo alla Kölner Philharmonie di Colonia, dall’Opernhaus di Francoforte al Brucknerhaus di Linz. Due le rassegne principali di cui è regolarmente protagonista l’Orchestra a Lugano: la prima, OSI al LAC, si svolge da autunno a primavera nella Sala Teatro del LAC; la seconda, OSI in Auditorio, a gennaio e febbraio nella sede storica dell’Orchestra, l’Auditorio Stelio Molo RSI a Lugano Besso. La ricca programmazione concertistica vede l’Orchestra collaborare, oltre che con Poschner, con diversi altri direttori e con numerosi solisti di fama internazionale, sia nella Svizzera italiana sia al di fuori dei confini regionali: tra tutti si ricorda Martha Argerich, con cui l’OSI gode di un rapporto privilegiato da quasi 20 anni (in passato la grande pianista argentina ha scelto Lugano quale sede del Progetto che porta il suo nome). Nel contempo si sta sviluppando una collaborazione stabile con la violoncellista Sol Gabetta, culminata in un nuovo prestigioso festival musicale pluriennale che si svolgerà a Lugano nel periodo di Pentecoste a partire dal 2022, con una prima anticipazione avvenuta a maggio 2021. Altrettanto intensa l’attività discografica, in collaborazione con la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana (RSI): già insigniti del prestigioso premio internazionale ICMA nel 2018 per l’Integrale delle Sinfonie di Brahms (SONY Classical), l’OSI e Poschner hanno proseguito nella loro originale e intrigante produzione con una serie di CD dedicati alle opere inedite di Rossini (pubblicati dall’etichetta Concerto Classics). Sono inoltre di rilievo le coproduzioni operistiche e di balletto con il LAC e con diversi partner internazionali. Straordinario infine l’impegno dell’OSI per i più giovani: oltre 11’000 bambini seguono ogni anno i concerti-spettacolo ideati per loro a maggio. Nella formazione musicale dei giovani l’OSI si qualifica per una stretta collaborazione a più livelli con la Scuola universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana. Open air, cine-concerti e festival estivi -tra cui il Locarno Film Festival- completano la programmazione, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio.

17.12.21 10:41


A5_V2.indd 10

17.12.21 10:41


Musicisti Violini Robert Kowalski Konzertmeister Tamàs Major Konzertmeister Walter Zagato Sostituto spalla Vasyl Zatsikha Prima parte Hans Liviabella Prima parte Barbara Ciannamea-Monté Rizzi Sostituto prima parte Denis Monighetti Piotr Nikiforoff Katie Vitalie Fabio Arnaboldi Duilio Galfetti Irina Roukavitsina-Bellisario Julia Didier Marco Norzi Vittorio Passerini Ekaterina Valiulina Viole Jan Snakowski Prima parte Ivan Vukčević Prima parte Bianca Marin Sostituto prima parte Aurélie Adolphe Andriy Burko Violoncelli Johann Sebastian Paetsch Prima parte Luca Magariello Prima parte Felix Vogelsang Sostituto prima parte Vanessa Hunt Russell Contrabbassi Enrico Fagone Prima parte Jonas Villegas Prima parte Erick Martinez Olivo Sostituto prima parte Flauti Bruno Grossi Prima parte Alessandra Russo Prima parte Oboi Federico Cicoria Prima parte Marco Schiavon Prima parte Clarinetti Paolo Beltramini Prima parte Corrado Giuffredi Prima parte Fagotti Alberto Biano Prima parte Mathieu Brunet Prima parte

Trombe Sébastien Galley Prima parte Serena Basandella Prima parte Timpani Louis Sauvêtre Prima parte Oggi suonano Violini I Robert Kowalski Konzertmeister Tamàs Major Konzertmeister Walter Zagato Sostituto spalla Denis Monighetti Piotr Nikiforoff Katie Vitalie Marco Norzi Ekaterina Valiulina Vittorio Passerini Francesco Punturo* Violini II Vasyl Zatsikha Prima parte Hans Liviabella Fabio Arnaboldi Duilio Galfetti Irina Roukavitsina-Bellisario Ludovica Lorenzini* Fiorenza De Donatis* Mirela Lico* Andrea Mascetti* Viole Bianca Marin Prima parte Ivan Vukčević Jan Snakowski Andriy Burko Giulia Panchieri* Rumen Cvetkov* Nathalie Gazelle* Luca Pozza* Violoncelli Luca Magariello Prima parte Johann Sebastian Paetsch Felix Vogelsang Vanessa Hunt Russell Alexander Kionke* Marco Decimo* Contrabbassi Jonas Villegas Prima parte Enrico Fagone Erick Martinez Olivo Miguel Jimenez*

Flauti Alessandra Russo Prima parte Bruno Grossi Raffele Bifulco* Oboi Marco Schiavon Prima parte Giuseppe Falco* Federico Cicoria Clarinetti Corrado Giuffredi Prima parte Ivan Villar Sanz* Stefano Borghi* Francesco Bertuccio* Fabrizio Benevelli* Fagotti Mathieu Brunet Prima parte Alberto Biano Corrado Barbieri* Corni Zora Slokar Prima parte Giuseppe Russo* Vittorio Ferrari Federica Bazzini* Trombe Sébastien Galley Prima parte Serena Basandella Marco Bellini* Tromboni Eugenio Abbiatici* Floriano Rosini* Fabio Costa* Tuba Rino Ghiretti* Timpani Louis Sauvêtre Prima parte Percussioni Danilo Grassi* Paolo Murena* Paolo Nocentini* Athos Bovi* Luca Bruno* Tastiera Roberto Arosio* Arpa Maria Gamboz* * sostituti e aggiunti

Corni Zora Slokar Prima parte Vittorio Ferrari Prima parte

A5_V2.indd 11

17.12.21 10:41


OSI al LAC Prossimi concerti Info e programma www.osi.swiss

10.02, Gio, ore 20:30 Tracce#03 Markus Poschner direttore Jan Lisiecki pianoforte Musiche di Prokof’ev e Čajkovskij 24.02 Gio, ore 20:30 Krzysztof Urbański direttore Kian Soltani violoncello Musiche di Šostakovič e Stravinskij 17.03 Gio, ore 20:30 Krzysztof Urbański, direttore Dejan Lazic, pianoforte Musiche di Rachmaninov e Williams (“Star Wars”) 31.03 Gio, ore 20:30 Tracce#04 Markus Poschner direttore Musiche di Čajkovskij e O. Bianchi 28.04 Gio, ore 20:30 Markus Poschner direttore Francesco Piemontesi, pianoforte Musiche di Brahms e Schumann

A5_V2.indd 12

17.12.21 10:41



Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.