Programma di sala OSI 16.03.2023

Page 1

GIO 16.03.23 20.30 osi.swiss
Orchestra della Svizzera italianaFISCHER
Markus Poschner Direttore Julia Fischer Violino LAC Lugano
Evento dei Concerti RSI. Diretta radiofonica su RSI Rete Due (rsi.ch/rete-due) beconnected – OSI@Vanilla Martedì 14 marzo 2023 ore 20.30 | Vanilla Club, Riazzino Evento esclusivo per gli abbonati Mercoledì 15 marzo 2023 ore 18.00 | Studio Due RSI, Lugano OSI in Tournée Venerdì 17 marzo 2023 ore 20.45 | Teatro Nuovo, Udine
Orchestra della Svizzera italiana Markus Poschner Direttore Julia Fischer Violino

38’ Johannes Brahms (1833 – 1897)

Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 77 (1878)

I. Allegro non troppo

II. Adagio

III. Allegro giocoso, ma non troppo vivace. Poco più presto

45’ Piotr Il’ič Čajkovskij

(1840 – 1893)

Sinfonia n. 3 in re maggiore op. 29 Polacca (1875)

I. Introduzione e Allegro

II. Alla tedesca

III. Andante

IV. Scherzo

V. Finale: Tempo di Polacca

Johannes Brahms

Concerto per violino e orchestra in re maggiore op. 77

Prima esecuzione

Lipsia, Gewandhaus, 1. gennaio 1879. Gewandhausorchester, direttore Johannes Brahms, solista Joseph Joachim

Il frutto di un’estate di ispirazione perfetta in un concerto che, dopo le critiche iniziali, si è affermato come uno dei capisaldi del repertorio violinistico, fra melodizzare apollineo ed echi tzigani.

Piotr Il’ič Čajkovskij

Sinfonia n. 3 in re maggiore op. 29 Polacca

Prima esecuzione

Mosca, Società Musicale Russa, 19 novembre 1875.

Direttore Nikolaj Rubinštejn

La sinfonia meno nota di Čajkovskij, in cui la natura del compositore russo viene incasellata dall’accademismo di scuola germanica.

Tutto ciò come reazione all’insuccesso dovuto all’anarchia del suo Primo concerto per pianoforte e orchestra.

Quando Čajkovskij stroncava Brahms

«Mi fa arrabbiare il fatto che questa mediocrità presuntuosa sia considerata un genio». Se gli insulti e i malanimi tra compositori non sono certo una novità, particolarmente evidente era l’avversione che Čajkovskij aveva per Brahms e la sua musica, riassunta tutta in questa frase: più che per lui in particolare, forse, il motivo stava nel successo che la musica tedesca, nelle sue varie declinazioni, aveva in tutta Europa (e infatti, volgendosi a Wagner, il pungente Piotr Il’ič scrisse in una lettera che «dopo l’ultima nota del Crepuscolo degli dei mi sono sentito come se mi avessero liberato dalla prigione»). Proprio il Concerto per violino dell’Amburghese (cui -- vedi la sorte -- lo accomunava la data di nascita, il 7 maggio!) fu bersaglio frequente delle critiche del collega russo, forse perché il suo (scritto nello stesso anno, il 1878) ebbe all’inizio una pessima accoglienza da parte della critica -- specie da parte di Eduard Hanslick, viceversa paladino di Brahms -- e dei violinisti stessi: e la descrizione, certamente ingenerosa, che Čajkovskij diede del Concerto di Brahms, fece storia («Sembra uno

splendido piedistallo per una colonna, però la colonna manca»).

Eppure poche opere come il Concerto per violino di Brahms uniscono in sé perfezione formale e una sorta di apollinea serenità, quella che il compositore provava nell’estate del 1878 a Pörtschach, ameno villaggio sul Wörthersee in Carinzia, sede dei suoi soggiorni estivi e culla di pagine come la Seconda sinfonia, la Sonata per violino op. 78 e, appunto, questo concerto, tutte composizioni pervase da esuberanza melodica («In questo villaggio vagano così tante melodie che si deve stare attenti a non calpestarle», scrive in una lettera) e limpidezza emotiva.

Fondamentale fu l’apporto dell’amico Joseph Joachim, violinista (e compositore egli stesso), cui Brahms si rivolse per verificare la fattibilità tecnica di alcuni passaggi, anche se poi accolse solo parzialmente i suoi consigli: forse anche per questo motivo, il concerto per anni fu giudicato ineseguibile (proprio come quello di Čajkovskij: vedi il destino!), più che per il virtuosismo in sé, per una sorta di “antiviolinismo” di base, per una specie di

6

Čajkovskij stroncava Brahms

scrittura pianistica applicata alle quattro corde. Ma superati gli scetticismi iniziali, nel ’900 si impose definitivamente come caposaldo del repertorio. Il primo movimento è connotato da un imponente “respiro sinfonico”, quale non si udiva più dai tempi del Concerto di Beethoven, con tre temi dell’orchestra e tre assoli del solista; l’Adagio, introdotto da una lunga melodia dell’oboe, è un canto di marmorea, classica purezza, mentre nel Finale, in un travolgente dialogo alla pari tra solista e orchestra, risuona rude e vivace un tema di chiaro sapore tzigano.

Dicevamo che l’odio di Čajkovskij per Brahms deriva da un’accusa di manierismo, di anteporre l’anemica dottrina alla vera ispirazione: curioso, quindi, che la “traccia” (per usare la parola chiave di questo viaggio ciaikovskiano dell’OSI…) germanica, dottrinaria, risuoni in maniera evidente nella sua Terza sinfonia, certo la meno riuscita delle sette (contando anche il Manfred). Composta rapidamente nell’estate del 1875, sembra una sorta di rappelàl’ordreverso l’ortodossia compositiva dopo il disastroso esito del Pri-

mo concerto per pianoforte, di pochi mesi anteriore, che aveva causato il profondo dissidio con Nikolaj Rubinštejn: in cinque tempi (invece dei quattro tradizionali), la Sinfonia n. 3 presenta due movimenti di danza, ossia il Valzer del secondo e la Polacca del quinto (da cui il tradizionale soprannome dato alla sinfonia).

Il giudizio più sincero è di Čajkovskij stesso, che a Rimskij-Korsakov descrive così la sua nuova composizione: «Secondo me questa sinfonia non vanta idee particolarmente brillanti, ma costituisce un progresso dal punto di vista della scrittura». E sia il primo movimento che il Finale (la Polacca), con il loro fugato accademicamente impeccabile, ne sono la prova, fra pedanteria contrappuntistica e improvvise eruzioni melodiche: molto più sincero, per contro, appare l’Andante centrale, palpitante di freschezza pastorale, fra echi della “Scène aux champs” della Fantastica di Berlioz e della Sesta di Beethoven. Accademismo e ispirazione, stile germanico e melodismo russo: il confine tra Brahms e Čajkovskij è molto più sfumato di quanto si voglia credere. NicolaCattò

7

RUOLI ATTUALI

Direttore principale OSI

Direttore musicale Brucknerorchester

e Landestheater Linz

Primo direttore ospite Deutsches

Kammerorchester Berlin

Particolarità

Pochi giorni fa, martedì 14 marzo, Markus Poschner ha diretto per la prima volta l’Orchestra della Svizzera italiana in discoteca, con la Terza di Čajkovskij al VanillaClub di Riazzino. «Un progetto straordinario, con effetti di luce e un diverso tipo di approccio e di acustica» ha commentato. «È così importante liberare la musica dalla schiavitù di tutte le tradizioni e della routine. È proprio di questo che parla la musica di Beethoven, Čajkovskij e Verdi: libertà e passione».

Riconoscimenti

Preis der Deutschen Schallplattenkritik 2020

Professore onorario, Universität Bremen, Institut für Musikwissenschaft 2010

Deutscher Dirigentenpreis 2004

8

Markus Poschner

RUOLO Direttore NASCITA Monaco di Baviera (Germania), 01.02.1971 9

Julia Fischer

STRUMENTO Violino NASCITA Monaco di Baviera (Germania), 15.06.1983 10

Nel 1995 Julia Fischer ha vinto il Concorso intitolato a Yehudi Menuhin, un uomo e un artista fuori del comune. «Sicuramente ha avuto una grande influenza, un grande impatto su di me» ricorda la violinista. «Quando l’ho conosciuto avevo 11 anni ed ero piena di rispetto mentre avevo la possibilità di incontrarlo, di interrogarlo, di fare lezione con lui. La mia insegnante, Ana Chumachenko, era una sua allieva, e quindi provengo dalla scuola di Menuhin. Ho ascoltato le sue incisioni, ma soprattutto ho ammirato la sua grande attenzione alle nuove generazioni, l’insegnamento e i concerti che organizzava per i giovani».

Particolarità Riconoscimenti

Bundesverdienstkreutz 2016

Bundeskultur Preis 2011

MIDEM Preis 2009

Gramophone Award 2007

ECHO Klassik Award 2005; 2007

Beethoven Ring 2005

Förderpreis Deutschlandfunk 2000

Prix d’espoir der Stiftung der Europäischen

Industrie 1997

Eurovision Competition For Young

Instrumentist 1996

Yehudi Menuhin International Competition 1995

11
© OSI / Kaupo Kikkas

Orchestra residente al LAC, l’OSI prosegue il suo cammino di successo sotto la bacchetta di Markus Poschner, direttore principale dal 2015.

Orchestra residente al LAC Lugano Arte e Cultura, l’OSI prosegue il suo cammino di successo sotto la bacchetta di Markus Poschner, direttore principale dal 2015. Negli ultimi anni si sono moltiplicate le accoglienze entusiastiche di pubblico e critica nei maggiori teatri e sale di tutta Europa, dalla Sala dorata del Musikverein di Vienna alla Philharmonie di Berlino, dal Grosses Festspielhaus di Salisburgo alla Kölner Philharmonie di Colonia, dall’Opernhaus di Francoforte al Brucknerhaus di Linz. Da novembre 2022, direttore ospite principale dell’OSI è Krzysztof Urbański, succeduto in questo ruolo a Vladimir Ashkenazy. Due le rassegne principali di cui è regolarmente protagonista l’Orchestra a Lugano: la prima, OSIalLAC , si svolge da autunno a primavera nella Sala Teatro del LAC; la seconda, OSIinAuditorio , nella sede storica dell’Orchestra, l’Auditorio Stelio Molo RSI a Lugano Besso. La ricca programmazione concertistica vede l’Orchestra collaborare, oltre che con Poschner, con diversi altri direttori e numerosi solisti di fama internazionale, sia nella Svizzera italiana sia al di fuori dei confini regionali: tra tutti si ricorda Martha Argerich, con cui l’OSI gode di un rapporto privilegiato da quasi 20 anni (in passato la grande pianista argentina ha scelto Lugano quale sede del Progetto che porta il suo nome). Nel

osi.swiss

contempo ha preso avvio una collaborazione stabile con la violoncellista Sol Gabetta, culminata in un nuovo prestigioso festival musicale pluriennale che si svolge a Lugano nel periodo di Pentecoste (Presenza , prima edizione nel 2022).

Altrettanto intensa l’attività discografica, in collaborazione con RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana: già insigniti del prestigioso premio internazionale ICMA nel 2018 per l’Integrale delle Sinfonie di Brahms (SONY Classical), l’OSI e Poschner hanno proseguito nella loro originale e intrigante produzione con una serie di CD dedicati alle opere inedite di Rossini. Sono inoltre di rilievo le coproduzioni operistiche e di balletto con il LAC e con diversi partner internazionali.

Straordinario infine l’impegno dell’OSI per i più giovani: oltre 11’000 bambini seguono ogni anno i concerti-spettacolo ideati per loro a maggio. Nella formazione musicale dei giovani l’OSI si qualifica per una stretta collaborazione a più livelli con la Scuola universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana. Open air, cine-concerti e festival estivi -tra cui il Locarno Film Festival- completano la programmazione, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio.

Informazioni: www.osi.swiss

osi.swiss

Orchestra della Svizzera italiana

Musicisti OSI

Violini

Robert Kowalski, Konzertmeister

Walter Zagato, Sostituto spalla

Vasyl Zatsikha, Prima parte

Hans Liviabella, Prima parte

Barbara Ciannamea-Monté Rizzi, Sostituto prima parte

Denis Monighetti

Piotr Nikiforoff

Katie Vitalie

Fabio Arnaboldi

Duilio Galfetti

Irina Roukavitsina-Bellisario

Vittorio Passerini

Ekaterina Valiulina

Viole

Jan Snakowski, Prima parte

Ivan Vukčević, Prima parte

Bianca Marin, Sostituto prima parte

Aurélie Adolphe

Andriy Burko

Violoncelli

Johann Sebastian Paetsch, Prima parte

Luca Magariello, Prima parte

Felix Vogelsang, Sostituto prima parte

Vanessa Hunt Russell

Contrabbassi

Enrico Fagone, Prima parte

Jonas Villegas, Prima parte

Erick Martinez Olivo, Sostituto prima parte

Flauti

Bruno Grossi, Prima parte

Alessandra Russo, Prima parte

Oboi

Federico Cicoria, Prima parte

Marco Schiavon, Prima parte

Clarinetti

Paolo Beltramini, Prima parte Corrado Giuffredi, Prima parte

Fagotti

Alberto Biano, Prima parte

Enrico Bassi, Prima parte

Corni

Zora Slokar, Prima parte

Vittorio Ferrari, Prima parte

Trombe

Sébastien Galley, Prima parte

Serena Basandella, Prima parte

Timpani

Louis Sauvêtre, Prima parte

Oggi suonano

Violini I

Robert Kowalski, Konzertmeister

Walter Zagato

Denis Monighetti

Piotr Nikiforoff

Katie Vitalie

Vittorio Passerini

Ekaterina Valiulina

Hana Kotkova*

Mirela Lico*

Sebastian Canellis-Olier*

Violini II

Vasyl Zatsikha, Prima parte

Hans Liviabella

Duilio Galfetti

Fabio Arnaboldi

Irina Roukavitsina-Bellisario

Ludovica Lorenzini*

Vincenzo Quaranta*

Magdalena Langman*

Viole

Ivan Vukčević, Prima parte

Bianca Marin

Andriy Burko

Gustavo Fioravanti*

Giulia Panchieri*

Luca Pozza*

Violoncelli

Johann Sebastian Paetsch, Prima parte

Luca Magariello

Felix Vogelsang

Vanessa Hunt Russell

Matteo Tabbia*

Contrabbassi

Enrico Fagone, Prima parte

Jonas Villegas

Erick Martìnez Olivo

Giovanni Chiaramonte*

Flauti

Alessandra Russo, Prima parte

Bruno Grossi

Maurizio Simeoli*

Oboi

Marco Schiavon, Prima parte

Federico Cicoria

Clarinetti

Paolo Beltramini, Prima parte

Corrado Giuffredi, Prima parte

Fagotti

Alberto Biano, Prima parte

Enrico Bassi

Corni

Zora Slokar, Prima parte

Vittorio Ferrari

Paolo Armato*

Marco Malaigia*

Tromba

Sébastien Galley, Prima parte

Serena Basandella

Tromboni

Eugenio Abbiatici*

Floriano Rosini*

Fabio Costa*

Tuba

Rino Ghiretti*

Timpani

Louis Sauvêtre, Prima parte

*sostituti e aggiunti

della Svizzera italiana (AOSI)

diventa amico

Simpatizzante da CHF 50.–/anno

Sostenitore da CHF 100.–/anno

Donatore da CHF 500.–/anno

Benefattore da CHF 3’000.–/anno

Mecenate da CHF 10’000.–/anno

Leggio d’oro

contributi straordinari nel segno della continuità

osi.swiss/amici

PARTNER

Galleria Anfitrite, Lugano

Farmacia Internazionale Bordoni, Lugano

Quartiere Maghetti, Lugano

SRG SSR e RSI sostengono l’OSI in qualità di acquirenti di prestazioni

SPONSOR

Sponsor Principale

Iniziative per bambini e famiglie e sponsor di serata

GOETHE-STIFTUNG

FÜR KUNST UND WISSENSCHAFT

Sponsor di serata

Sponsor di serata

Sponsor di serata

Eine kulturelle Stiftung

OSI – Locarno Film Festival

Hospitality Partner

FINANZIATORI OSI
Altri Comuni Bellinzona Chiasso Mendrisio Designed by

30.03.23

20.30

LAC Lugano Orchestra dellaa Svizzera italiana

RYSANO MAXIM

Gergely Madaras

Direttore Maxim Rysanov Viola

Musiche di Bianchi, Bartók, Haydn, Ligeti

GIO
osi.swiss
Sponsor di serata

Concerto del Venerdì Santo

VENERDÌ 7 APRILE 2023 ORE 20.30

CHIESA COLLEGIATA BELLINZONA

Gaetano Donizetti Messa di Requiem

Orchestra della Svizzera italiana

Coro della Radiotelevisione svizzera

Minji Kim soprano

Gabriella Sborgi contralto

Alessandro Fisher tenore

Marco Bussi basso

Carlo Lepore basso

Diego Fasolis direttore

Prova generale 6 aprile 2023 . ore 20.30

Prevendita www.osi.swiss

variante agenzia creativa
Una produzione di Con il sostegno di In collaborazione con

Fondazione per l’Orchestra della Svizzera italiana

Via Canevascini 5

6900 Lugano, Switzerland

osi@osi.swiss

www.osi.swiss

JULIA
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.