Orchestra della Svizzera


Edvard
Dmitrij
Sinfonia
Allegretto.
Concerto per pianoforte e orchestra in la minore op. 16
Prima esecuzione
Copenhagen, Kongelige Teater, 3 aprile 1869. Dire ore Holger Simon Paulli, solista Edmund Neupert
Un compagno di studi al Conservatorio di Lipsia possedeva una partitura manoscri a del concerto per pianoforte di Schumann, che Grieg adorava. «Se mi dai il tuo quarte o, io ti darò la partitura di Schumann»: uno scambio al quale Grieg non poteva resistere. «Penso ancora non senza timorecommentava da vecchio il compositore norvegese - che da qualche parte, in un paese dell'Europa del sud, esiste ancora quel mio quarte o, giovanile tentativo abortito».
Sinfonia n. 1 in fa minore op. 10
Prima esecuzione
Leningrado, Sala Grande del Conservatorio, 12 maggio 1926. Dire ore Nicolai Malko Due eminenti sostenitori di Šostakovič, Maximilan Steinberg (suo professore di composizione) e Nikolai Malko (dire ore stabile della Filarmonica di Leningrado dal 1925 al '28, designato a ba ezzare la Prima sinfonia) ritenevano che il tempo stabilito per il Finale dal giovane autore non fosse eseguibile. Questi prese le parti del clarine o e della tromba e le fece suonare al suo tempo velocissimo da due musicisti di un'orchestra da cinema. Dimostrò che i professori si sbagliavano e che le sue indicazioni non dovevano essere alterate.
Edvard Grieg descrisse ai suoi geni tori la lettura a prima vista che Franz Liszt fece a Roma del suo Concerto per pianoforte: «Verso la conclusione del finale (Allegro moderato molto e marcato), il secondo tema è ripreso con grande potenza, fortissimo. Nelle ultime misure, quando la prima nota della prima terzina - un sol diesisnell’orchestra si muta in sol naturale, e per tutta l’estensione del pianoforte si dispiegano una serie di scale po tenti, [Liszt] ebbe un soprassalto, si alzò di colpo, attraversò la grande sala del monastero con un passo teatrale, braccia al cielo, e urlò letteralmente il tema a pieni polmoni. E quando arriva il sol naturale, stese il suo braccio con gesto imperioso ed esclamò: “Sol, sol, non sol diesis! Splendido! Ecco come
bisogna fare” […]. Finalmente tornò al pianoforte e suonò tutto il finale di nuovo. Poi in una maniera strana, piena d’emozione: “Continuate, ve lo dico. Voi avete tutto quello che è ne cessario. Non lasciatevi intimorire”».
Grieg aveva avuto come riferimen to il Concerto di Schumann nella stes sa tonalità («Ispirato da cima a fondo, senza paralleli, meraviglia d’originalità che disdegna un virtuosismo este riore. Amato da tutti, suonato da molti e da pochi bene, compreso ancor meno, forse da una persona sola, sua moglie»), al quale portò la freschezza della musica popolare norvegese. Ce ne sono tracce nella tipica figura che segna l’ingresso del solista, nei ritmi puntati del tema seguente e nelle sue ripetizioni variate, nel tema cantabile
del movimento lento, ricco d’armonie e coloriti che somigliano agli arrangia menti di melodie popolari e, infine, nei ritmi di halling (danza veloce in 6/8 o in 2/4) e springdans (danza popolare in 3/4) che percorrono il finale.
Il diciannovenne studente Mitja Šostakovič voleva violare «i fon damenti del Potente Gruppetto dei Cinque e le sacre tradizioni di Nikolai Rimskij-Korsakov e altre simili pom posità», sacre al suo docente Stein berg. Pur sembrando un ragazzetto fragile e timido, il franco successo del diciannovenne studente (“me morabile”, comunque, per Steinberg) rese chiaro a tutti che «la prima sin fonia era l’opera vibrante, individuale, impressionante di un compositore con un approccio originale», come
ricordava Malko nelle sue memorie: «lo stile era inusuale; l’orchestrazione cameristica nel suono e nell’econo mia strumentale». Economia di mezzi nel caustico ed enigmatico Allegret to-Allegro non troppo d’apertura; nello scheletrico e nervoso Scherzo; nel viaggio tenebroso nell’inconscio del Lento-Largo centrale, eco della disperazione del giovane composi tore che non trovava una stanza né lavoro a Mosca e perdeva il suo mi gliore amico, Volodia Kuvcharov, sua ombra e alter ego fisico («qualche volta vorrei gridare di terrore. Dubbi, problemi e tutta questa oscurità mi soffocano»); nel rabbioso e disperato Allegro molto conclusivo («ho scritto il Finale nella miseria nera. È venuto fuori un po’ tetro – tipo Mjaskovskij»).
Direttore principale OSI
Direttore musicale Brucknerorchester e Landestheater Linz
Primo direttore ospite Deutsches Kammerorchester Berlin
«Il momento molto rilevante in cui nasce la musica, lo perdiamo. È un fatto un po’ schizofrenico sentirsi quasi prigionieri della musica. […] Quello che ho forse imparato dal jazz è che bisogna reagire a ciò che si ottiene al primo istante e lavorarlo ulterior mente per arrivare a soluzioni magari completa mente diverse. In più c’è l’elemento “pubblico”: tutto ciò che ha funzionato alla prova generale, alla Prima - in presenza del pubblico - è come sotto un’altra stella, ha cambiato tutti i parametri».
Preis der Deutschen Schallplattenkritik 2020
Professore onorario, Universität Bremen, Institut für Musikwissenschaft
Deutscher
Benjamin Grosvenor appears courtesy of Decca Classics
«Amo tutto quello che faccio, ma la cosa che mi dà più gioia è fare musica da camera – osserva Grosvenor – per l’elemento sociale e per il fatto che puoi interagire strettamente con altri musicisti, puoi discutere in modo molto più intenso che in altre circostanze. […]».
«Suono qualsiasi pianoforte: nella maggioranza dei casi va benissimo per il tocco che preferisco. Però si sviluppano rapporti molto speciali con alcuni accordatori, per esempio Peter Salisbury, un vero mago, che accorda gli strumenti al Southbank Center di Londra. Il lavoro dell’accordatore è molto difficile, richiede la stessa ossessione che abbiamo noi pianisti, e per questo lo apprezzo enormemente».
Diapason d’or Concerto 2020
Ronnie and Lawrence Ackman Classical Piano Prize New York 2016
Gramophone Instrumental Award, Young Artist Award 2012
BBC Young Musician of the Year 2004
The Southend Young Musician of the Year, The Essex Young Musician of the Year, The Emanuel Trophy, EPTA Trophy (2003)
al LAC,
il suo cammino di successo sotto la bacchetta di
direttore
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le accoglienze entusiastiche di pubblico e critica nei maggiori teatri e sale di tu a Europa, dalla Sala dorata del Musikverein di Vienna alla Philharmonie di Berlino, dal Grosses Festspielhaus di Salisburgo alla Kölner Philharmonie di Colonia, dall'Opernhaus di Francoforte al Brucknerhaus di Linz.
Due le rassegne principali di cui è regolarmente protagonista l'Orchestra a Lugano: la prima, OSI al LAC , si svolge da autunno a primavera nella Sala Teatro del LAC; la seconda, OSI in Auditorio , nella sede storica dell'Orchestra, l'Auditorio Stelio Molo RSI a Lugano Besso.
La ricca programmazione concertistica vede l'Orchestra collaborare, oltre che con Poschner, con diversi altri dire ori e con numerosi solisti di fama internazionale, sia nella Svizzera italiana sia al di fuori dei confini regionali: tra tu i si ricorda Martha Argerich, con cui l'OSI gode di un rapporto privilegiato da quasi 20 anni (in passato la grande pianista argentina ha scelto Lugano quale sede del Proge o che porta il suo nome). Nel contempo ha preso avvio una collaborazione stabile con la violoncellista Sol Gabe a, culminata in un nuovo prestigioso festival musicale pluriennale che si svolge a Lugano nel periodo di Pentecoste (Presenza , prima edizione nel 2022).
Altre anto intensa l'a ività discografica, in collaborazione con RSI Radiotelevisione svizzera di lingua italiana: già insigniti del prestigioso premio internazionale ICMA nel 2018 per l'Integrale delle Sinfonie di Brahms (SONY Classical), l'OSI e Poschner hanno proseguito nella loro originale e intrigante produzione con una serie di CD dedicati alle opere inedite di Rossini. Sono inoltre di rilievo le coproduzioni operistiche e di balle o con il LAC e con diversi partner internazionali. Straordinario infine l'impegno dell'OSI per i più giovani: oltre 11'000 bambini seguono ogni anno i concerti-spe acolo ideati per loro a maggio. Nella formazione musicale dei giovani l'OSI si qualifica per una stre a collaborazione a più livelli con la Scuola universitaria di Musica del Conservatorio della Svizzera italiana. Open air, cine-concerti e festival estivi -tra cui il Locarno Film Festival- completano la programmazione, coinvolgendo un pubblico sempre più ampio.
Violini
Robert Kowalski, Konzertmeister
Walter Zagato, Sostituto spalla Vasyl Zatsikha, Prima parte Hans Liviabella, Prima parte Barbara Ciannamea-Monté Rizzi, Sostituto prima parte Denis Monighetti
Piotr Nikiforoff
Katie Vitalie
Fabio Arnaboldi
Duilio Galfetti
Irina Roukavitsina-Bellisario
Vittorio Passerini
Ekaterina Valiulina
Viole
Jan Snakowski, Prima parte Ivan Vukčević, Prima parte Bianca Marin, Sostituto prima parte Aurélie Adolphe
Andriy Burko
Violoncelli
Johann Sebastian Paetsch, Prima parte
Luca Magariello, Prima parte Felix Vogelsang, Sostituto prima parte
Vanessa Hunt Russell Contrabbassi
Enrico Fagone, Prima parte Jonas Villegas, Prima parte Erick Martinez Olivo, Sostituto prima parte
Flauti Bruno Grossi, Prima parte Alessandra Russo, Prima parte
Oboi
Federico Cicoria, Prima parte Marco Schiavon, Prima parte
Clarinetti
Paolo Beltramini, Prima parte Corrado Giuffredi, Prima parte
Fagotti Alberto Biano, Prima parte Enrico Bassi, Prima parte
Corni
Zora Slokar, Prima parte Vittorio Ferrari, Prima parte
Trombe Sébastien Galley, Prima parte Serena Basandella, Prima parte
Timpani Louis Sauvêtre, Prima parte
Violini I
Robert Kowalski, Konzertmeister Walter Zagato Denis Monighetti
Piotr Nikiforoff Vittorio Passerini Ekaterina Valiulina Hana Kotkova* Anton Jablokov* Ildikò Nemes* Magdalena Langman*
Hans Liviabella, Prima parte Vasyl Zatsikha
Barbara Ciannamea-Monté Rizzi
Fabio Arnaboldi Duilio Galfetti
Irina Roukavitsina-Bellisario
Fiorenza De Donatis* Ludovica Lorenzini*
Viole
Ivan Vukčević, Prima parte Bianca Marin Aurélie Adolphe Andriy Burko Diego Piccioni* Giulia Panchieri*
Johann Sebastian Paetsch, Prima parte Luca Magariello Felix Vogelsang Vanessa Hunt Russell Fabio Fausone* Lorenza Baldo* Contrabbassi Enrico Fagone, Prima parte Jonas Villegas
Erick Martìnez Olivo Alvin Staple*
Flauti
Alessandra Russo, Prima parte Bruno Grossi Laura Farneti*
Oboi
Marco Schiavon, Prima parte Federico Cicoria
Corrado Giuffredi, Prima parte Paolo Beltramini
Alberto Biano, Prima parte Enrico Bassi
Zora Slokar, Prima parte Vittorio Ferrari Maria Elisa Aricò* Giuseppe Russo*
Trombe
Serena Basandella, Prima parte Sébastien Galley Marco Bellini*
Tromboni
Eugenio Abbiatici* Floriano Rosini*
Fabio Costa*
Tuba Rino Ghiretti*
Louis Sauvêtre, Prima parte
Danilo Grassi*
Andrea Carattino*
Athos Bovi*
Tommaso Scopsi*
Pianoforte
Alexander Mathas*
Altri Comuni
SRG SSR e RSI sostengono l’OSI in qualità di acquirenti di prestazioni
GOETHE-STIFTUNG FÜR KUNST UND WISSENSCHAFT
Eine kulturelle Stiftung
Iniziative per bambini e famiglie e sponsor di serata
Sponsor di serata
Sponsor di serata
OSI – Locarno Film Festival
Hospitality Partner
via mercoledì
nuovo evento proposto
12.30
italiana, nell’ambito dell’innovativa
connected : Lunch with OSI , una speciale
dell’OSI al LAC
pranzo
incluso, per incuriosire
un evento di musica classica.
pubblico al di fuori dei soliti schemi
Direttore principale Markus Poschner il compito di spiegare cosa sta dietro all’esecuzione della Sinfonia n. 1 di Šostakovič, compresi aneddoti e particolari curiosi, oltre a rispondere alle domande del pubblico.
replica in primavera, mercoledì 19 aprile 2023: Lunch with OSI affronterà la Manfred sinfonia di Čajkovskij, anche qui con il pranzo take away incluso.
Ma non è tutto: la rassegna be connected coinvol ge anche le scuole superiori della Svizzera italiana, con pomeriggi-concerto riservati agli studenti, lunedì scorso 10 ottobre al Centro professionale di Trevano, mentre il 28 novembre l’OSI sarà alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona. Infine, a primavera, l’evento clou di be connected : un concerto in discoteca, il 14 marzo al Vanilla di Riazzino (OSI@Vanilla).
Info e prenotazioni tramite il codice QR: osi.swiss/beconnected
Back to school Centro professionale Trevano e Scuola cantonale di commercio Bellinzona Progetto ideato dagli studenti in collaborazione con OSI e SUPSI
Lunch with OSI ore 12:30 | LAC Lugano
Music behind the scenes
Markus Poschner, direttore Musiche di D. Šostakovic
OSI@Vanilla ore 20:30 | Vanilla Riazzino
Markus Poschner, direttore Musiche di P. I. Čajkovskij
Lunch with OSI ore 12:30 | LAC Lugano
Music behind the scenes
Markus Poschner, direttore Musiche di P. I. Čajkovskij