Bollettino Ordine dei Medici Pavia - NUMERO DUE 2021

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N. 2 / 2021

Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Pavia

Intelligenza artificiale e medicina, tra futuro e realtà

L’Intelligenza Artificiale ha già portato importanti trasformazioni nel sistema sanitario, e ancora di più ne porterà nei prossimi anni: aiuterà sempre più i medici a raccogliere, analizzare e organizzare i dati clinici, fare diagnosi precoci, pianificare trattamenti e trovare le migliori soluzioni per i pazienti. Ma se robot medici e software di gestione delle cartelle cliniche sono già una realtà consolidata, recentemente sono stati lanciati progetti e messi sul mercato prodotti avveniristici, che rinsaldano il legame tra Intelligenza Artificiale e Medicina ma che pongono anche nuovi dubbi.

GABRIELE CONTA

Ne abbiamo parlato con il Prof. Riccardo Bellazzi (Direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale e dell’Informazione dell’Università di Pavia e Responsabile LISRC Lab degli Istituti Clinici Scientifici Maugeri) e il Prof. Lorenzo Preda (Professore Ordinario di Radiologia presso il Dipartimento di Scienze Clinico-Chirurgiche, Diagnostiche e Pediatriche dell’Università degli studi di Pavia e Direttore U.O.C. di Radiologia presso l’IRCCS Fondazione Policlinico San Matteo). Prof. Bellazzi, si parla ormai tanto di Intelligenza Artificiale: che punto siamo, soprattutto per quanto riguarda le sue applicazioni in campo medico?

«Grazie ad alcuni decisivi miglioramenti tecnologici avvenuti negli ultimi anni, l’impiego di metodi di AI si sta rapidamente diffondendo in molti settori delle società contemporanee. Quotidianamente utilizziamo tecnologie basate su AI, spesso grazie al nostro smartphone e a Internet: dai sistemi di navigazione automatica ai traduttori multilingua, dallo scatto di fotografie all’acquisto online. È evidente che oggi questo insieme di tecnologie disponibili ai consumatori sono al contempo applicabili in campo medico. Il crescente numero di dispositivi medici dotati di soluzioni di AI e sono stati approvati dall’FDA o con marcatura CE ne è una riprova. La diagnostica per immagini è senz’altro un settore che sta già utilizzando metodi di AI anche a livello di applicazioni commerciali, e, gradualmente ci possiamo aspettare che queste metodologie diventino presto disponibili in tutti gli ambiti in cui sia necessario analizzare grandi quantità di informazioni per ricavare delle classificazioni diagnostiche, per la stratificazione del rischio clinico dei pazienti o per la predizione di eventi avversi. Oltre a soluzioni e dispositivi medici che hanno prestazioni migliori rispetto a quelli esistenti grazie ad algoritmi più sofisticati, sono attualmente in via di sperimentazione nuovi servizi integrati basati su tecnologie di AI, in grado di supportare ad esempio i medici nella gestione dei pazienti sul territorio combinando strategie di triage semi-automatico su smartphone, chat intelligenti basate su metodi analisi del linguaggio naturale (parlato e scritto) e metodi di organizzazione delle visite che tengono conto di vincoli spaziali e temporali in relazione alla gravità della patologia e della situazione clinica». E in campo radiologico, Prof. Preda? «Come Medici Radiologi siamo avvezzi a gestire strumenti diagnostici ad alto contenuto tecnologico nella pratica clinica quotidiana. In ambito radiologico inoltre già da molto tempo sono stati utilizzati strumenti di AI. Basti pensare che da oltre 20 anni abbiamo a disposizione

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