OSCAR MARTA
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SOMMARIO
IN EVIDENZA Mancano ormai poche settimane a TANEXPO 2024, l’evento fieristico più atteso dell’anno che si terrà a Bologna il 4.5.6 aprile; perciò, in questo numero facciamo il punto sulle novità più interessanti che potrete trovare in fiera, dall’offerta formativa alle occasioni di dibattito fino alla più vasta proposta commerciale. Si arricchisce inoltre la lista di brand presenti in fiera che danno un assaggio dei loro prodotti all’interno dell’Aspettando TANEXPO.
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espositori TANEXPO 2024
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tanexpo education
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Scoprili tutti
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Il programma dei workshop
12 aspettando tanexpo 13 NEWS AZIENDE Spencer Italia. Il futuro 28 tanexpo tech
Il futuro è a Bologna
News aziende: Spencer Italia presenta la nuovissima barella motorizzata, fulcro del proprio stand a TANEXPO 2024 insieme agli altri prodotti motorizzati; Rete Unica Corporate, conosciamo il progetto inedito rivolto alle imprese funebri che sarà presentato in fiera. E poi, attualità e consigli tecnici con i nostri articoli: i dati sui servizi cimiteriali di Sefitdieci di Parma; marketing aziendale e tone of voice: a che punto è la tua azienda?; il lutto nei bambini, come affrontare la perdita nei più piccoli; femminicidio, la storia di Giulia e delle altre. Infine, partecipa al questionario Orme e ricevi il codice per scaricare il tuo biglietto di ingresso omaggio a TANEXPO!
FIERE
Tutto il mondo della funeraria si incontra a Tanexpo
nella motorizzazione
parliamo di...
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ATTUALITà
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LEGALE, FISCALE
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L’importanza di fare rete
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SEFITdieci 2023 di Parma
Crematori: l’Unione Europea dice la sua
56 MARKETING AZIENDALE Comunicazione aziendale 62 ORME
Lutto ieri e oggi
68 ATTUALITà Giulia e le altre 74 PSICOLOGIA
La morte e il lutto nell’infanzia
56 w w w.o lt r e m a g a z i n e .c o m
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Oltre Magazine Periodico di informazione dell’imprenditoria funeraria e cimiteriale Bimestrale Anno XXIV - n°2 Febbraio 2024
FIERE
Tutto il mondo della funeraria si incontra a d i A L E S S A N D R A N ATA L I N I
L’appuntamento con la fiera delle onoranze è a Bologna da giovedì 4 a sabato 6 aprile.
Qualità, artigianalità, design, innovazione e tecnologia sono le parole chiave di questa edizione di TANEXPO che, come sempre, metterà in mostra il meglio per la cerimonia e gli spazi cimiteriali in una vetrina senza eguali, sempre in grado di meravigliare.
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Ancora una volta i migliori marchi del settore sono pronti per dare il benvenuto in fiera a Bologna a vecchi e nuovi clienti per presentare loro di persona mille novità e una ricchissima gamma di prodotti e servizi innovativi per la professione.
E per lasciarsi stupire e ispirare, a Bologna come sempre si danno appuntamento imprese e buyer da tutta Italia e dai cinque continenti, per vivere l’esperienza irripetibile della fiera internazionale numero
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uno che tutto il mondo ci invidia. TANEXPO, infatti, da sempre mette in scena un’offerta qualitativamente e stilisticamente incomparabile in cui le aziende esprimono il massimo impegno per mostrare al mondo le creazioni più preziose e originali, frutto del lavoro dei più qualificati mastri artigiani e artisti creativi, vero tesoro del nostro settore. Anche in questo numero di OLTRE Magazine continuiamo a darvi alcune anticipazioni con gli ormai attesissimi focus di Aspettando TANEXPO, attraverso i quali scoprire le proposte e le nuove idee che potremo toccare con mano in fiera ad aprile. La raccolta completa delle preview, insieme al catalogo delle aziende che vi aspettano a Bologna, è sempre disponibile online su www.tanexpo.com.
TANEXPO si preannuncia ancora una volta un evento imprescindibile per restare al passo con le novità e gli strumenti più all’avanguardia per la professione. In fiera, per la prima volta, TANEXPO Tech, uno spazio completamente dedicato alla tecnologia applicata al settore, dove potremo conoscere, direttamente dalla voce delle aziende, dispositivi e applicativi software sviluppati per ottimizzare significativamente l’attività dell’impresa e la gestione del funerale, dall’organizzazione della cerimonia alla condivisione della memoria da parte della famiglia. Ritornerà poi la formazione di TANEXPO Education per fornire un supporto concreto alle imprese che desiderano accrescere la propria preparazione per evolvere
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verso modelli al passo con i tempi. I workshop, sul tema “La Funeraria di oggi e di domani: nuove modalità, nuovi linguaggi, nuovi strumenti per l’impresa moderna.” daranno la possibilità ai partecipanti di acquisire nuove competenze attraverso l’expertise dei migliori professionisti internazionali che si avvicenderanno durante le prime due giornate di manifestazione. Programma, temi e relatori sono dettagliati nelle prossime pagine e sono consultabili, sempre aggiornati, sul sito della manifestazione dal quale è possibile iscriversi. TANEXPO si aprirà giovedì 4 aprile con un interessante confronto sul sistema cimiteriale attuale e nuove stimolanti prospettive per il futuro a cura di SEFIT che, nella “Plaza” del padiglione 22, vedrà l’intervento dei maggiori esperti e studiosi italiani. Il dettaglio degli argomenti della tavola rotonda nel box a pagina 7.
La Plaza sarà poi cornice della cerimonia di premiazione dei TANEXPO Awards, il concorso che assegnerà l’ambito riconoscimento alle aziende espositrici che si distinguono per Innovazione, Qualità e Design, Comunicazione, Sostenibilità Green, Best Stand Experience e Tech. Una giuria composta da esperti italiani e internazionali giudicherà i progetti e proclamerà i vincitori nel
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Nello spazio TANEXPO Plaza, aperto a tutti i visitatori, si alterneranno poi incontri e presentazioni tenuti da aziende e professionisti, dando vita ad un programma vario ed articolato che spazierà sui tanti argomenti di interesse per gli operatori, i quali avranno l’opportunità di ascoltare e partecipare con quesiti e osservazioni per un confronto attivo e costruttivo. Il programma degli incontri sarà pubblicato sul sito della manifestazione e consultabile in loco.
pomeriggio di venerdì 5 aprile. In attesa di incontrarci a TANEXPO, tutti gli aggiornamenti su programma, protagonisti e iniziative sono sempre disponibili su tanexpo.com. Sul sito è inoltre possibile acquistare il biglietto di ingresso ad un prezzo ridotto rispetto alla biglietteria in fiera e/o validare il codice invito omaggio ricevuto dalle aziende e stampare il ticket di ingresso (da fare necessariamente online prima di arrivare in fiera).
LA TAVOLA INAUGURALE La giornata di inaugurazione di Tanexpo 2024 si aprirà offrendo uno stimolante confronto sul sistema cimiteriale attuale, sospeso tra un passato in cui non può più riconoscersi e un futuro da costruire. Graditi ospiti saranno il Prof. Colombo, l’Ing. Fogli, il Dott. Dieni e, in rappresentanza di SEFIT, il settore funerario di Utilitalia che associa i cimiteri di alcune grandi e medie città d’Italia, la Dott.ssa Leotta e la Dott.ssa Santoro. Oggi i cimiteri sono percepiti dal lato dei gestori soprattutto come un concentrato di difficoltà economiche e finanziarie per il mantenimento della loro struttura e per l’organizzazione della prestazione dei servizi, dal lato degli utenti come luoghi separati dalla città, quasi alla stregua di una periferia urbana trascurata. E se invece fossero un patrimonio da portare alla luce? Un patrimonio valoriale, se si pensa al ruolo fondamentale che il cimitero può svolgere, tramite la rappresentazione dei riti funebri, nell’elaborazione del lutto; un inestimabile patrimonio artistico che si ritrova, a volte, anche nei cimiteri più piccoli e poco frequentati d’Italia, e che concorre a comporre quel luogo valoriale in cui la comunità di riferimento può riconoscersi. Ma anche dal punto di vista più strettamente economico, i cimiteri possono essere visti come patrimoni non contenenti soprattutto passività. Il punto cruciale di questa prospettiva è considerare i cimiteri come luoghi che riflettono i valori della comunità che rappresentano, come luoghi inclusivi, come luoghi dove si svolgono servizi alla persona. È questa la logica che si propone come mezzo di ispirazione per l’organizzazione dei cimiteri del futuro. Alcuni semi sono già presenti in diverse normative regionali (come quella ad esempio della Regione Emilia Romagna che valorizza il patrimonio artistico dei cimiteri monumentali) e nel TU di riordino dei servizi pubblici locali n. 201/2022; alcuni invece necessitano di essere sviluppati in una legge nazionale di comparto che sia innovativa e in grado di portare i servizi cimiteriali ad un livello evolutivo che corrisponde all’odierno sentire, basta considerare il grado di industrializzazione che hanno raggiunto, la complessità della gestione cimiteriale e la richiesta di investimento in opere infrastrutturali del settore.
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Questi temi saranno affrontati in un dibattito tra esperti toccando gli aspetti sociologici, antropologici, artistici, economici e normativi che riguardano i nostri cimiteri con l’intento di porre, laddove non ci sono ancora risposte, delle nuove prospettive per capire come i cimiteri possono imparare a dialogare con le proprie comunità per diventare un “patrimonio” di riferimento.
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ESPOSITORI TANEXPO 2024 A A.B MANUFACTURING A.F. MARINI A.S.O.F. ADDFIELD (Gran Bretagna) AFC CESAREO AFFRESCO ALEA ITALIA ALGORDANZA ALTAIR FUNECAP ITALIA ÁNIMA (Spagna) ARCAE (Spagna) ARCHITETTURA+ ARREDI FUNEBRI FRASA ARTE URNA ARTESOLE ASSOFUNERAL ATI INDUSTRIES (Francia) AURA FOTOCERAMICHE
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B B-CP B.L. B.S.Z. TECHNICAL CERAMICS BALTEA D.C. BERTELLI BESTATTERVERBAND – VUB e. V. (Germania) BIEMME SPECIAL CARS BODY BAG (Germania) BOZZAOTRA URNE DESIGN
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C CAR FIBREGLASS CAS-PER CASE FUNERARIE GROUP CEABIS CERAMICTONER (Germania) CHEOPE EXCELLENCE URNS CIROLDI CLARIUS CLS AUTOMOTIVE CM GRAFICA COCCATO & MEZZETTI COMMERCIALISTA.IT COREPLAST OLTRE MAGAZINE
CREATIVA CREAZIONI DANY CREMTEC (Germania) CRONIMET CREMETAL (Germania) D DCM MARMI DEVOTIO DFW EUROPE (Olanda) DOLFI DREKON ZBIGNIEW KONDYS (Polonia) E E.M. ECHO ELLENA AUTOTRASFORMAZIONI EMISON (Spagna) ERELIGIO ESSENZA COFANI F FACULTATIEVE TECHNOLOGIES (Olanda) FE.N.I.O.F. FEDER.CO.F.IT. FEDERAZIONE ITALIANA PER LA CREMAZIONE FENICETEK FIAT-IFTA (Olanda) FORUM BEFA (Germania) FRIGID FLUID COMPANY (Stati Uniti) FUNEAURNS (Polonia) FUNERAL BUSINESS EXPERT FUNERAL EXPO BRUSSELS (Belgio) FUNERAL PRODUCTS (Olanda) FUNERAL TRADE FUNERART FUNERMOSTRA (Spagna) G GIESSE RISARCIMENTO DANNI GIUNTA ARTIGIANLEGNO
GOLD IMAGE GPTD (Croazia) GRUPO ZELO (Brasile) I IFZW (Germania) IL GERMOGLIO IL PROVVISORIO IMPRONTA DIGITALE INFORTUNISTICA TOSSANI K KARSOL (Ungheria) KIRILA FUNERAR (Romania) L LA BOTTEGA DI DEDO LA ERREVIEFFE LA GRANITI 3000 LA PRINCIPESSA MARMI LARENZIA LGM SOFTWARE LIV'S MEMORIES (Austria) LOMBARDO AUTOMOTIVE LOVEURNS (Olanda) M MALERAS CRYSTAL (Svezia) MANAGEMENT DESENVOLVIMENTO & PSICOLOGIA (Brasile) MATTHEWS ENVIRONMENTAL SOLUTIONS EUROPE MAXICARD Group MAZWELL (Gran Bretagna) MED-DOM MEMORIESNOW MIFORA (Spagna) MURINO MY LOVELY PET NEXTLIVES (Spagna) NFDA (Stati Uniti) NGM LEONARD (Romania) NOTARO GROUP SERVIZI
Q QUEMPRA MARMI
V V-GER VADIS ITALIA VECOTRAS VERZOLINI VEZZANI VEZZANI CREMATION VIO EUROPE (Spagna)
T T.G. ITALIARREDA TGFUNERAL24 TADDIA Group (San Marino) TANATORIO ONLINE (Spagna) TECNICA PRESS TIESSE TOSCO-DATA TUSCAN MEMORIES
W WIND CARS Z ZEPHORUM ZORSOL
U UNICA UNICOLOR PROFESSIONAL
Elenco aggiornato al 20/12/2023
PADIGLIONI 16 21 22
R RADIV REGISTRO ITALIANO CREMAZIONI REMONDIS (Germania) RENOVA ROTASTYLE ROYAL PLATE
INGRESSO NORD ENTRANCE
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INGRESSO MICHELINO ENTRANCE solo espositori only for exhibitors
INGRESSO COSTITUZIONE ENTRANCE E N ZI O U IT ST CO LA D EL A ZZ PI A
S SANITARIA SERVIZI AMBIENTALI SAR RECYCLING (Svizzera) SCACF SCRIGNO DEL CUORE SCUOLA SUPERIORE DI FORMAZIONE PER LA FUNERARIA SE.DE.AL
URCIUOLI GLOBAL URNE DESIGN URNHUB
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P PALLADINI MILANO PANDORA ARREDI FUNEBRI PAOLO IMERI ART FUNERAL ITALY PAVONI AUTOMAZIONI PILATO PLUDRA - FRANKFURT (Germania) POLCREATIVE GROUP (Polonia) POLISTAMPA LINEA DECALCO PORTAL GUIA FUNERARIO-FEIRA FUNERÁRIA BRASIL (Brasile) PREGHIERA PRIMA BOTTEGA PROJECT & SOLUTION PUBBLIPEL RICCIARELLI
SEFIT SIB CASE MOBILI SIGILLO D'AMORE SMS DI A. MENEGARDO & C. SORTEM (Spagna) SPENCER ITALIA STEFANIA TODERINI STILTECNO STUDIO 3A
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O OLIVETTI OLTRE MAGAZINE ONORANZE FUNEBRI CLOUD ORTHOMETALS (Olanda) OSCAR MARTA
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Un’imperdibile opportunità per migliorare il proprio know-how professionale. Un percorso di alta formazione grazie alla presenza di importanti speaker italiani ed internazionali che garantiscono un’analisi strategica dei più attuali trend del comparto. La Funeraria di oggi e di domani: nuove modalità, nuovi linguaggi, nuovi strumenti per l'impresa moderna.
GIOVEDÌ 4 APRILE COME PREVENIRE SITUAZIONI CRITICHE E GARANTIRE LA CRESCITA DELLA TUA IMPRESA ATTRAVERSO UN BUON SERVIZIO DI AFTERCARE 11:00-12:30 Wendy van der Kooij - CEO Aftercare.World Il servizio di assistenza post funerale fornito dall'impresa può portare un beneficio a tutti i soggetti coinvolti. Per essere davvero di supporto alle famiglie in lutto, è essenziale un coinvolgimento attivo. Il dolore si sviluppa in più fasi; per questo, sono auspicabili un contatto e un’assistenza a lungo termine. Fornire una buona assistenza previene situazioni critiche, aiuta le persone a compiere passi in avanti e porta molteplici benefici all’impresa. Gli obiettivi di apprendimento: • Conoscere cosa rende unico ogni processo di elaborazione del lutto e superamento dei momenti più difficili; • Come un buon servizio di “aftercare” su misura può prevenire situazioni critiche e svolgere un'importante funzione sociale; • Come funziona; gli effetti positivi che offre una buona assistenza “aftercare” sulla tua impresa. LE FAMIGLIE PARLANO: STAI ASCOLTANDO? 14:30-15:30 Anna Bernfeld - Vicepresidente Senior per le Relazioni con gli Associati NFDA Christine Reichelt Pepper - CEO NFDA Cosa pensano le famiglie del servizio funebre e quali sono le loro esperienze con gli impresari? Analizzeremo i risultati del report redatto dall'associazione statunitense NFDA per capire quali saranno i trend in arrivo da oltreoceano e come trasformare le sfide in opportunità per l'impresa. Gli obiettivi di apprendimento: • Scoprire cosa pensano i consumatori di oggi; • Scoprire strategie efficaci per combattere le idee sbagliate sul servizio funebre; • Comprendere come trasmettere meglio il valore di un servizio funebre/commemorativo alle famiglie in lutto; • Scoprire cosa puoi iniziare a fare oggi per migliorare la tua attività e acquisire quote di mercato. IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI DELLA CURA E LA PREVENZIONE DEL BURN-OUT IN AMBITO FUNERARIO
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Maria Angela Gelati - Tanatologa, Death Educator, Autrice e Blogger Alessia Zielo - Ricercatrice, Archeologa, Tanatologa e Docente Come prendersi cura delle persone in lutto, sia dal punto di vista dei bisogni emotivi dei dolenti che da quello dei professionisti che li assistono. Verranno forniti gli strumenti necessari per la promozione del benessere psicologico, della salute mentale e la gestione del burn-out, con l’obiettivo di costruire un futuro delle imprese funerarie più umano e consapevole, prevenendo i rischi psicosociali degli operatori a contatto con la morte e il contagio emotivo. Gli obiettivi di apprendimento: • Apprendere l’accompagnamento rituale oggi;
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• Prevedere e prevenire i rischi psicosociali degli operatori a contatto con la morte e il contagio emotivo; • Valorizzare il proprio lavoro nella motivazione a ricoprire il proprio ruolo lavorativo; • Formare il personale sanitario e funerario; • Sensibilizzazione su tematiche inerenti alla morte; • Realizzare strategie di death education nell’ambito delle medical humanities.
VENERDÌ 5 APRILE IL FUNERALE LAICO: NUOVI SCENARI NELLA SOCIETÀ E PROPOSTE ATTUALI PER NARRARE LA STORIA DI VITA 10:00-13:00 Paola Minussi - Celebrante laico-umanista e Scrittrice Come è mutato lo scenario del funerale contemporaneo e quali sono le nuove esigenze delle famiglie. Scopriremo come attuare il primo contatto con il committente, ascoltare la storia di vita del defunto per poi successivamente narrarla, nel modo più efficace e rispettoso, analizzando le parole da dire e i comportamenti opportuni da assumere. Obiettivi chiave di apprendimento: • Acquisizione di conoscenza (parte teorica): conoscenza e consapevolezza del mutare degli scenari inerenti la cerimonia funebre; • Acquisizione di competenza (parte pratica): consigli pratici, studio dei casi e apprendimento dei concetti base per poter accogliere la committenza ed essere in grado di ascoltare e recepire le esigenze del committente per poi scrivere e officiare una cerimonia laica di Commiato; • Acquisizione di prassi operativa (parte operativa): esercitazione pratica per realizzare una bozza di cerimonia che comprenda anche la fase di accoglienza del committente e di successivo feedback a servizio concluso. INTELLIGENZA ARTIFICIALE E TRASFORMAZIONE DIGITALE NEL BUSINESS FUNERARIO DELLA NUOVA ERA 14:30-16:30 Juan Pablo del Alcázar Ponce - Consulente in trasformazione digitale, analisi e intelligenza artificiale generativa Scopri le ultime tendenze e tecnologie che plasmano il futuro del settore funerario e della leadership di mercato. Analizzeremo come sfruttare gli strumenti all'avanguardia e le tecniche per migliorare l'esperienza del cliente e l'efficienza operativa dell'impresa. Obiettivi chiave di apprendimento: • Scoprire le ultime tendenze e innovazioni nel settore: dai funerali ecologici e personalizzati ai servizi virtuali e al marketing online. I partecipanti otterranno un vantaggio competitivo in un settore in rapida evoluzione; • Come sfruttare la trasformazione digitale e l'intelligenza artificiale per migliorare l'esperienza del cliente, soddisfarne le mutevoli esigenze e distinguersi sul mercato; • Scoprire le capacità che i leader devono sviluppare per gestire strategie e tattiche in una customer experience sempre più digitale per ottenere risultati redditizi applicando innovazione e analisi: acquisire gli strumenti per adattarsi al panorama funerario in evoluzione e avere successo, applicando una metodologia operativa altamente qualificata.
È possibile acquistare un’intera giornata di workshop oppure il pacchetto due giorni. La partecipazione include il biglietto di ingresso in fiera. PACCHETTO 1 GIORNO €250 €190 PACCHETTO 2 GIORNI €500 €325
PER PARTECIPARE AI WORKSHOP REGISTRATI SU TANEXPO.COM OLTRE MAGAZINE
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Programma soggetto a modifiche
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TECH
Il futuro è a Bologna Ancora poche settimane e potremo finalmente incontrare di persona le aziende che parteciperanno, per la prima volta, alla speciale area di TANEXPO Tech! Dal 4 al 6 aprile il padiglione 21 ospiterà le aziende specializzate in servizi informatici studiati e sviluppati ad hoc per il settore dando una risposta alle esigenze dell’impresa, del cimitero, dei crematori e dell’utente finale, le famiglie.
Non solo un semplice spazio espositivo! Le aziende si alterneranno su un palco dedicato in cui avranno la possibilità di presentare il proprio brand ed illustrare a tutto il pubblico di Tanexpo le proprie proposte. Chi sarà presente? Ecco i primi nomi:
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Tante le proposte per offrire servizi sempre più all’avanguardia: tecno-
logie per la gestione dell’impresa, del crematorio e del cimitero, servizi per l’organizzazione e la personalizzazione della cerimonia, funerali in streaming, servizi online di condivisione della memoria del defunto e molto altro ancora.
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VIENI A SCOPRIRCI IN FIERA OLTRE MAGAZINE
ASPETTANDO
ALEA ITALIA COMMERCIALISTA.IT CASE FUNERARIE GROUP CREATIVA ECHO EM FUNEAURNS MALERAS GLASBRUK ONORANZE FUNEBRI CLOUD POLISTAMPA RADIV SAR RECYCLING SIB CASE MOBILI SPENCER TECNICA PRESS TOSCODATA URCIUOLI GLOBAL ZEPHORUM
Trasformazioni innovative Alea Italia sarà nuovamente tra i protagonisti di Tanexpo. Da oltre 30 anni l’azienda si occupa di progettazione, prototipazione, costruzione e commercializzazione di prodotti del settore automotive funebre e sanitario. Sempre al passo con i tempi, negli ultimi anni Alea Italia ha incrementato in maniera esponenziale l’attività di noleggio e leasing operativo, annoverando tra i propri clienti non solo onoranze funebri, ma anche ospedali e Asl in tutta Italia, garantendo un servizio efficiente e rapido. Chiamatela pazzia, intraprendenza o capacità di vedere ciò che gli altri solo immaginano. Eppure, il vanto dell’azienda piemontese è proprio il saper credere in un qualcosa di realizzabile, senza se e senza ma. Alea Italia conta su un parterre trasformazioni sulle marche più prestigiose tra cui Maserati, Mercedes e Porsche. Inoltre, sviluppa modellistica in VTR per la conversione dei frontali e la trasformazione di qualsiasi furgone adibito al recupero salme. Il personale vi aspetta presso lo stand E25-F28 pad. 16 per farvi toccare con mano i nuovi modelli e consigliarvi nella scelta migliore. Alea Italia, una risposta a qualsiasi vostra domanda! T. 011.6813476 e 050.3160012 - www.alea-italia.it
Risposte ai tuoi quesiti fiscali Commercialista.it è l’azienda di consulenza leader nel settore funebre. Una realtà imprenditoriale florida che, a partire dal fondatore Alessio Ferretti, si impegna ogni giorno per supportare le imprese a districarsi nel difficile mondo fiscale e finanziario. “Abbiamo portato grande innovazione nel settore, proponendo alle agenzie funebri la pianificazione fiscale, il bilancio in tempo reale, la riclassificazione di bilancio e la contabilità in cloud, migliorando la vita lavorativa degli imprenditori, permettendo loro di avere i dati della propria azienda continuamente aggiornati in tempo reale e contribuendo così a costruire modelli vincenti”. Un’azienda affidabile che lavora con dedizione, così come dimostra la recente conferma del riconoscimento di “studio professionale dell'anno consulenza fiscale e tributaria” nella categoria Fiscalità del premio Le Fonti Awards, organizzazione tra le più quotate e impegnata a riconoscere l'eccellenza nei settori dell'innovazione aziendale e tecnologica. Un debutto, quello di Commercialista.it a Tanexpo, che si preannuncia un successo! Lo staff vi aspetta in fiera per illustrarvi la vasta gamma di servizi proposti.
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Quando l’unione fa la forza Un’importante realtà dedita alla realizzazione di case funerarie, di cui cura ogni aspetto: dalla fase progettuale alla costruzione o ristrutturazione dell’edificio, fino agli arredi degli ambienti. Parliamo di Case Funerarie Group, un pool composto da 5 partner - Studio Sasso Architetti Associati, IES Impianti, Termotecnica Della Giustina, ML Italia, Lux Italia - di comprovata esperienza in grado di fornire soluzioni su misura e chiavi in mano. La naturale intesa sul lavoro e la fiducia reciproca hanno portato le aziende a mettere insieme le proprie competenze e presentarsi come una squadra unica. Sempre più imprese si dotano di una casa funeraria per dare un servizio di livello alla comunità. “Riteniamo di essere attori fondamentali nel processo di modernizzazione che mette al centro la dignità del defunto e la serenità di chi vive un momento delicato”. Il gruppo offre un pacchetto completo costruito in linea con le idee del committente facendosi carico dell’iter burocratico. La loro particolarità? Aiutare il cliente a identificare il luogo più adatto per la casa funeraria in base alle caratteristiche urbanistiche e socioculturali del territorio riconvertendo, ove possibile, vecchi edifici.
L’innovazione nella tradizione Il laboratorio artistico Creativa coniuga tradizione e innovazione nella lavorazione di materiali come carta, legno e plexiglass. L’azienda, con sede a Triggiano (BA), affianca alla maestria artigianale di esperti maestri d’arte, la produzione di una vasta gamma di prodotti ed è specializzata nella produzione di cartotecnica di fine servizio, oggetti d’arredo e prodotti di alta qualità dedicati alle imprese. Creativa, con un’esperienza ultraventennale, fa delle sue lavorazioni il proprio core-business. A disposizione degli operatori, un ampio catalogo di prodotti destinati non solo al settore funerario, ma anche all’arredo e al design. Il portafoto, ad esempio, si adatta a qualunque ambiente e gusto. La sua originalità nasce da uno stile inconfondibile che ne attesta l’unicità. Creato per racchiudere idealmente in un oggetto i ricordi ed i pensieri del defunto; si tratta di un articolo che suscita sensazioni profonde nel cuore di chi lo osserva e che nasce dall’esigenza dell’impresa di dimostrare alla famiglia la propria vicinanza in un momento delicato, omaggiandola a fine servizio di questo prezioso dono. Un gesto sicuramente non scontato che rimarrà scolpito nei ricordi di chi lo ha ricevuto. 15
La persona più importante sei tu Echo opera in tutto il territorio nazionale nel settore del risarcimento danni da sinistri stradali, infortuni sul lavoro e malasanità, oltre alla tutela legale e fiscale, offrendo competenza e professionalità al fine di assistere e tutelare tutti i clienti durante la gestione della pratica, fino alla risoluzione della stessa. Per Echo, che vanta oltre 10 anni di collaborazioni con le imprese, tutelare con umanità e professionalità il cliente, prestando la massima attenzione ad ogni dettaglio, significa anche proteggere e rispettare l’immagine dell’onoranza. Tanexpo sarà l’occasione perfetta per presentare il nuovo servizio di previdenza funeraria che consente di definire in vita, per sé o per un proprio caro, l’organizzazione delle esequie e delle volontà. Echo offre la possibilità di una scelta consapevole personalizzando ogni aspetto del servizio: dal cofano alla tipologia di funzione e sepoltura, passando per fiori e manifesti. Un utile strumento per pianificare il futuro con la garanzia che le proprie volontà verranno rispettate perché vincolate da un contratto personalizzabile. Lo staff di Echo ti aspetta in fiera per illustrarti tutte possibilità di adesione al servizio.
Amore per il legno EM nasce a Cantù, nel cuore della Brianza comasca, distretto internazionale del mobile. Il legno è la sua vocazione, il suo DNA. Le urne cinerarie sono gli oggetti nei quali EM infonde con inesauribile entusiasmo le proprie competenze, la cura per i dettagli e l’amore per la materia prima, cioè il legno naturale, tinto e multilaminare. La storica azienda canturina non si stanca mai di trovare soluzioni estetiche originali e sperimentare tecniche innovative: ama associare al legno anche altri materiali naturali e sostenibili creando manufatti di assoluta qualità curati in ogni dettaglio. Ecco perché i nomi delle collezioni di urne rievocano la natura: i materiali utilizzati con il massimo rispetto che proprio dalla natura provengono ne custodiscono l’anima perfetta e misteriosa, ne conservano il fascino intatto e accogliente. Nonostante l’evoluzione e l’innovazione, EM non dimentica mai le sue radici artigiane: da anni inserita nel mondo funerario, si pone infatti come partner privilegiato per gli operatori del settore, affiancandoli e offrendo la propria esperienza nella progettazione e realizzazione di arredamenti su misura per case funerarie e sale del commiato. 16
Forme uniche per esprimere l'amore Funeaurns, produttore polacco di urne, vanta un team di designer esperti in grado di creare articoli dalla forma unica e brevettata. Scutoidi unici, opere d'arte create dalla natura. Lo scutoide è stato scoperto dagli scienziati dell'Università di Siviglia all'interno del corpo umano, nel tessuto epiteliale. Una forma che ha origine da un prisma in cui una delle basi è un esagono e la seconda è un pentagono. Posizionare le ceneri dei propri cari in urne scutoidi è simbolo di massimo rispetto, di relazioni durature, amore ed unità; un modo del tutto originale per commemorare la vita di coloro che abbiamo amato di più. Per fare ciò, Funeaurns fornisce urne che grazie alla loro forma e design sono specchio di emozioni e ricordi. Perché l'amore non finisce con la morte, dura per sempre e le famiglie meritano di rendere omaggio ai propri cari preservandone la memoria in eterno. Inoltre, è possibile unire due urne in un unico pezzo, come avviene all'interno del corpo umano. L'azienda ha ampliato l'attività commerciale in tutto il mondo e già molti Paesi apprezzano la sua vasta gamma di urne.
Un posto per tutti! Alla luce delle difficoltà globali di sovrappopolazione e di conseguente spazio nei cimiteri, è nata l'idea di realizzare urne in vetro biodegradabile in un tempo definito. Un progetto che può risolvere il problema sia dal punto di vista estetico che ecologico. La società svedese Målerås Crystal, con più di 120 anni di esperienza nella produzione di oggetti pregiati di cristallo/vetro ha mostrato grande prova di capacità innovativa ad aggiungere la produzione di vetro biodegradabile. Vetro che, una volta posizionato nel terreno, si possa decomporre. I designers hanno collaborato al progetto di trasformazione del vetro in uno "smalto non durevole". Il brevetto si basa sul principio fisico di erosione naturale ed il risultato è un materiale che si adatta alla fusione e alla produzione di urne. I test di accelerazione sul processo di degrado hanno dimostrato che nell'ambiente dove è posizionata l'urna, la decomposizione totale avviene senza lasciare alcun residuo in 15 anni. Uno sviluppo che ha richiesto ricerca e dedizione per far sì che rispettasse le rigide normative mantenendo intatte caratteristiche e tempi di deperibilità del materiale. Urne innovative che rivoluzioneranno il settore! 18
Soluzioni digitali per tutta la filiera Le soluzioni di OnoranzeFunebriCloud sono realizzate da esperti del digitale in sinergia con le imprese del settore funebre ed è proprio questo che le rende funzionali ed efficaci. Il team conosce bene, per esperienza personale, cosa vuol dire gestire il lavoro quotidiano in questo campo. Soluzioni digitali studiate per semplificare e migliorare la gestione di agenzie funebri, centri servizi, crematori, case funerarie, fornitori e produttori e per facilitare l’integrazione e la comunicazione tra tutti gli operatori. Eterno, gestionale in cloud per tenere sotto controllo tutta la parte operativa, collaborativa e amministrativa. Giotto, programma di grafica online per realizzare in pochi clic materiale grafico personalizzato pronto da stampare e la piattaforma Necrologi Online, per dare visibilità alle agenzie, fidelizzare e trovare nuovi clienti. Quest’anno a Tanexpo l’azienda torna con rilevanti innovazioni, come l’uso dell’Intelligenza Artificiale nelle elaborazioni grafiche, l’innovativa piattaforma di collaborazione e prenotazione dei servizi tra i vari operatori e i nuovi pannelli di controllo. Lo staff vi aspetta in fiera per una dimostrazione gratuita personalizzata.
POLISTAMPA Inconfondibile eleganza Impegnata da oltre 40 anni nel settore funerario, Polistampa ha come obiettivo una ricerca rigorosa, in un connubio fra tradizione ed innovazione, al fine di creare prodotti di altissima qualità. Il continuum di tutte le creazioni è la componente estetica che mantiene nel tempo un’inconfondibile impronta di eleganza e contemporaneità. Polistampa intende garantire nel tempo la soddisfazione del cliente mediante un approccio responsabile dell’attività aziendale. Realizzare prodotti resistenti e durevoli nel tempo, sia nella forma che nella sostanza, è il focus per poter garantire non solo sostenibilità ma anche, e soprattutto, bellezza e continuità. Fotoceramiche, urne cinerarie, lapidi, accessori per l’arredo lapideo e molto altro! Non resta che visitare lo stand Polistampa in fiera a Tanexpo per scoprire tutte le novità per il settore e rimanere ancora una volta incantati dalle tante creazioni proposte.
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La qualità per l’aldilà Dal 1979 Radiv Sas progetta e realizza prodotti di alta gamma a servizio di chi opera nel campo dei servizi funebri: onoranze funebri, ospedali e strutture sanitarie. Camere ardenti, paraventi, candelabri, carrelli porta-feretro e imbottiture vengono prodotti e testati artigianalmente e interamente in Italia, grazie ad un'officina meccanica e ad una sartoria interne all'azienda. Qualità, flessibilità, eleganza ed altissima possibilità di personalizzazione contraddistinguono i prodotti Radiv, in linea con i desideri e i gusti dei clienti e adeguati a ogni situazione. Radiv Sas è una struttura flessibile, di impronta artigianale e con un'esperienza di quattro decenni, che le consentono di conoscere a fondo esigenze e problemi di questo settore e di dare risposte pronte e complete. Professionalità, artigianalità ed attenzione al cliente sono da sempre i punti di forza di Radiv, storica azienda espositrice di Tanexpo, che si riconferma protagonista anche della prossima edizione della fiera. L’azienda porterà a Bologna il meglio della produzione e tante novità per stupire ancora una volta il pubblico con l’ampio catalogo di eleganti soluzioni per l’impresa!
Legalità, trasparenza e lealtà Sar Recycling SA, azienda svizzera fondata nel 2006, è altamente specializzata nel recupero di metalli preziosi nei settori automobilistico, orologeria, gioielleria e a seguito di cremazione. L’azienda esegue internamente tutte le fasi di lavorazione, dall'analisi dei materiali in arrivo fino alla fase di fusione in fonderia dove sono anche titolari della patente di Essayeur Fondeur, rilasciata dal “Bureau central du contrôle des métaux précieux” svizzero. In Sar lavorano tecnici di laboratorio referenziati chiamati “Essayeur Jurèe”, figure professionali riconosciute dalla Confederazione Svizzera e titolari di apposito diploma che permette di attribuire il titolo ai prodotti della fusione. È assicurato il rispetto della normativa svizzera sul commercio dei metalli preziosi, garantendo precisione e massima protezione degli interessi del cliente. Questo rende Sar Recycling unica sul mercato. In termini generali il modello aziendale è ispirato a legalità, trasparenza e lealtà, nonché alle Linee Guida OCSE per la realizzazione di una condotta aziendale responsabile e sostenibile. Il team Sar è per la prima volta a Bologna, non perdetevi questa novità assoluta di Tanexpo 2024! 20
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La casa funeraria pronta all’uso Sib Case propone soluzioni prefabbricate per la realizzazione della tua casa funeraria. Spazi comodi, esteticamente apprezzabili e ben strutturati realizzati su misura per un risultato di assoluta eccellenza. Sib Case utilizza un sistema costruttivo modulare prefabbricato, versatile e conforme alle normative antisismiche. Il prefabbricato viene realizzato componendo insieme diversi moduli, fino ad arrivare alla dimensione desiderata. Una soluzione che si adatta anche a superfici più grandi andando a soddisfare le più svariate esigenze. Il progetto viene interamente costruito in azienda per poi essere scomposto in moduli, trasportato e ricomposto a destinazione. Questo garantisce tempi di installazione brevissimi ed una riduzione drastica dei costi e delle tempistiche di cantiere. In poche ore l’edificio è infatti pronto all’uso, richiedendo negli anni solo una minima manutenzione, rispetto alle costruzioni in legno o cemento, poiché inattaccabile dagli agenti atmosferici. La costruzione prefabbricata Sib ha molti vantaggi, tra cui l’assoluta libertà di progettazione e l’applicazione delle più avanzate tecnologie. Il tutto per realizzare una casa funeraria al passo con i tempi.
Soluzioni sicure e di qualità Da oltre 30 anni Spencer progetta soluzioni dedicate al segmento funerario, realizzando attrezzature Made in Italy riconosciute in tutto il mondo per l’alta qualità, il design distintivo e gli elevati standard di sicurezza garantiti. La gamma abbraccia oltre 150 prodotti destinati ad obitori e impresari funebri e include: cassoni per il recupero di corpi, barelle autocaricanti multilivello per il trasporto salma, innovativi carrelli (anche motorizzati) per il sollevamento e la movimentazione di cofani, tavoli da lavoro e da vestizione, prodotti per la preparazione della salma, forniture per obitori e impresari funebri. Ciò che contraddistingue i prodotti Spencer da quelli degli altri fornitori è la progettazione e lo sviluppo di attrezzature con un design distintivo ed elegante, realizzate non solo per durare nel tempo, ma anche per garantire la massima sicurezza degli addetti ai lavori, riducendo al minimo il rischio di infortuni e incidenti. La gamma di modelli lanciati sul mercato e la loro diffusione in più di 160 Paesi nel mondo sono prova del successo della filosofia aziendale, basata su una forte attenzione alla qualità, all’usabilità e alla sicurezza degli articoli.
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L’incontro tra eccellenza e creatività Tecnica Press è una moderna azienda, leader nella lavorazione del metallo per la produzione di accessori come maniglie, croci, targhe, urne e molti articoli personalizzati; nonché ricercati arredi per camere ardenti, tutti orgogliosamente Made in Italy. Ad integrare la proposta, una vasta serie di accessori, attrezzi e utensili di prima scelta. L’intero processo produttivo è interno, amministrato e monitorato direttamente: dalla scelta delle materie prime, alla progettazione, campionatura, fusione, trattamento delle superfici e verniciatura, per finire con l’imballaggio e la spedizione. Sul mercato dagli anni 70, Tecnica Press si appresta a tagliare il traguardo dei 50 anni di attività, forte di un rinnovato apparato tecnologico e produttivo, ma conservando la medesima passione e tenacia. È questo inestinguibile spirito imprenditoriale e creativo che ha portato Tecnica Press a diventare una delle principali aziende in Italia, consolidando in modo capillare la propria presenza anche nel panorama europeo, dove mantiene un posto di rilievo, proponendo soluzioni innovative, funzionali e dal design ricercato. Una concreta capacità di ampliare l’offerta, anticipare le tendenze e soddisfare le esigenze del cliente.
Il software per la tua impresa Il Software I’M Cloud è la soluzione completa e innovativa per le imprese che consente la gestione burocratica, amministrativa e grafica, oltre alla stampa di tutti i documenti. I’M Cloud permette, tramite il modulo Gestio, la presa in carico del funerale facilitando il reperimento delle informazioni del defunto, dei deleganti e di quelle inerenti trasporto, cerimonia e sepoltura. Permette di compilare automaticamente la documentazione per portare avanti la pratica, fino alla fatturazione elettronica. Inoltre, i dati potranno essere importati automaticamente all’interno dei moduli: Manifesto, Ricordo, Firma, Impress, Incido, Coronella e Configuratore Lapidi. Tra le novità, la suite grafica degli strumenti basati sull’intelligenza artificiale per migliorare la qualità delle foto in modo semplice e veloce. I’M Cloud permette di collegarsi da qualsiasi dispositivo connesso ad internet, perché in cloud. I’M Cloud, nato da Toscodata, è ora gestito dalla nuova software house TDG. Toscodata, da oltre 15 anni nel settore, vende e noleggia macchinari per stampa, taglio ed incisione. L’azienda vanta partecipazioni alle principali fiere europee e come ultima novità, propone software personalizzati per case funerarie.
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mo e r a s i C che an . . noi.
Qualità senza compromessi Quella della Urciuoli è una storia di famiglia, fatta di uomini, idee e tanta umiltà. Un lungo cammino intrapreso dai fondatori all'inizio negli anni ’40 con passione e tenacia che sfocia oggi in una delle principali realtà della funeraria. La Urciuoli Global, infatti, da generazioni è un brand specializzato nella produzione di cofani funebri, capace di offrire ai propri clienti prodotti unici e rilevanti per le esigenze specifiche del comparto funebre. Il connubio tra tradizione artigianale e modernità dà vita a veri e propri capolavori che rispecchiano appieno l’eccellenza nel nostro settore. Il core business, invariato nel tempo, è la produzione e commercializzazione dei cofani funebri che si distinguono dalla concorrenza. È questo che ha spinto la Urciuoli Global a lavorare ogni giorno con passione e dedizione per valorizzare sempre più prodotti e servizi di nicchia, tra cui le prestigiose urne cinerarie d’autore in tiratura limitata che riportano la firma di Amedeo Modigliani e Giacomo Manzù, scultori la cui fama è riconosciuta in tutto il mondo. Oggetti di assoluto pregio, rifiniti a mano da una primaria fonderia d’arte italiana. Un tributo alla memoria per custodire storie uniche.
Cosa c’è dopo la morte [digitale]? Zephorum è la soluzione online per offrire più servizi e vicinanza alle famiglie. Si tratta della prima piattaforma al mondo a occuparsi interamente di sepoltura digitale e commemorazione dei defunti sul web. Un progetto innovativo riguardante una materia che ci è tanto cara nella vita reale, quanto ancora sconosciuta in quella digitale. Zephorum, frutto dell’ingegno di una startup tutta italiana, si propone di offrire una soluzione a un’esigenza sempre più crescente: trattare gli utenti non come insieme di dati e account, ma come persone. Restituire dignità, tutela e pace. Un ecosistema parallelo a quello della vita concreta, con due prodotti di punta: Urna (Ricorda in Privacy) e Mausoleo (Ricorda in Pubblico), acquistabili sia a seguito della scomparsa di una persona cara, sia come espressione della propria volontà futura. Un sistema che garantisce il diritto all’eredità digitale soddisfacendo allo stesso tempo il bisogno di ricordare. La piattaforma si occupa anche dell’annuncio e della commemorazione, offrendo la possibilità di pubblicare necrologi, avvisi in memoria ed eventi commemorativi live online. Zephorum è già disponibile anche in inglese e i servizi sono applicabili a tutto il mercato europeo.
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NEWS AZIENDE
Il futuro nella
motorizzazione d i Ta n j a P i n z a u t i
L’azienda parmense presenterà la nuovissima barella motorizzata e numerose altre novità in fiera a TANEXPO 2024.
Dopo le due edizioni del 2021 e 2022, Spencer Italia si appresta ad un ritorno in grande stile all’interno dell’appuntamento fieristico più atteso del 2024: «Torniamo a TANEXPO per dare un segnale forte e confermare l’importanza che ha per noi questo settore. La linea funeraria, in passato, può essere stata considerata come secondaria da chi conosceva Spencer per i suoi prodotti dedicati all’emergenza/urgenza ma in realtà non è proprio così - ci spiega Gennaro Pinto, Product Specialist per i prodotti mortuari. - Torniamo dopo le esperienze positive del 2021 e 2022, OLTRE MAGAZINE
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Dai carrellini pieghevoli, che sono ormai diventati un attrezzo indispensabile per gli operatori del settore, fino ai carrelli elevatori più richiesti, siamo entrati all’interno della produzione Spencer e ne abbiamo scoperto e illustrato tutte le ultime novità. Per concludere questa incursione all’interno dell’azienda di Sala Baganza, ci facciamo spiegare
quali saranno le importanti novità che l’azienda andrà a presentare a TANEXPO 2024 il 4.5.6 Aprile a Bologna.
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Negli appuntamenti editoriali con Spencer Italia di questi ultimi mesi abbiamo imparato a conoscere l’importante azienda parmense dal suo interno, con lo sguardo privilegiato, cioè, di chi ne conosce ogni singolo prodotto e ogni novità, andando a confermare la certezza che ci troviamo davanti ai driver del mercato di settore per la movimentazione.
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per sottolineare proprio l’importanza della nostra linea funeraria. In fiera arriveremo infatti con delle novità che non riguardano solo i nostri prodotti ma anche l’intero Gruppo di cui facciamo parte: Protect Medical GmbH».
Parliamo delle novità tecniche che porterete in fiera. «Ovviamente saranno con noi i classici e intramontabili carrellini pieghevoli Z501 compatti, veri punti di forza della produzione Spencer, i nostri apprezzatissimi carrelli elevatori Jack-E e le loro versioni motorizzate Power Z501 e Power Jack-E. Ma non solo.
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Ci parli di queste novità: di cosa si tratta? «Diciamo che rispetto alle edizioni precedenti, Spencer arriva a TANEXPO 2024 con un Gruppo più ampio, dato che, nel frattempo, all’interno sono entrate altre due consociate. Si tratta della spagnola Promeba e della tedesca Pax. La consociata Promeba ci aiuterà nel potenziamento della motorizzazione dei nostri prodotti, di cui abbiamo parlato anche nei numeri precedenti di questa rivista, e nel percorso di modernizzazione della nostra gamma; la consociata Pax, che è stata acquisita principalmente per il mondo dell’emergenza/urgenza grazie ai suoi zaini professionali da soccorso e complementi utilizzati in quel campo, ci fornisce in realtà un know-how importante in materia di materiali e tessuti dalle caratteristiche particolari. Sfrutteremo questi materiali anche per il settore funerario, soprattutto in alcuni ambiti in cui i tessuti di determinati prodotti vengono a contatto con determinati fluidi, liquidi biologici o solventi e in cui è necessaria la massima attenzione e tenuta. Sfrutteremo questa acquisizione per ampliare e rafforzare la nostra gamma».
Oltre a portare sullo stand una nostra barella autocaricante e multilivello, presenteremo la nostra barella motorizzata che abbiamo sviluppato grazie alla collaborazione con la nostra consociata Promeba. La nostra barella motorizzata è una novità assoluta per il settore e posso affermare che non ci sono competitor sul mercato italiano. È una novità che cambierà il modo di lavorare: con questa versione motorizzata della barella, andiamo ad azzerare lo sforzo dell’operatore nella movimentazione della salma. Grazie alla possibilità di affidarsi alla motorizzazione, l’operatore potrà utilizzare questa barella da solo, caricandola e scaricandola sul furgone senza sforzi. Le gambe della barella, infatti, si richiudono automaticamente e l’operatore si limiterà a dover spingere la barella all’interno del mezzo. Inoltre, la movimentazione è adattabile alle diverse altezze sia del furgone che del luogo di recupero o di arrivo: l’operatore può scegliere l’altezza ideale a cui si dovrà fermare la barella e movimentare la salma con il minor sforzo possibile, che si tratti di un tavolo
autoptico, un letto domiciliare, una sala di vestizione». Ci saranno altre differenze sul vostro stand rispetto alle edizioni precedenti? «Sì, avremo uno stand molto dinamico ed allestiremo anche una postazione dove sarà possibile simulare il carico e lo scarico della barella da un mezzo di trasporto. È importante mostrare nella pratica come avviene la movimentazione motorizzata, per illustrare quanto sia semplice: gli impresari ancora non conoscono questo prodotto. La nostra barella motorizzata è un prodotto professionale di alta tecnologia e innovativo: facendogliela provare sarà più facile per loro capire il beneficio che andranno a riscontrare in termini di sforzo fisico e prevenzione da infortuni e/o incidenti. Il sollevamento di pesi implica sempre dei rischi per chi lavora. Utilizzare la nostra barella motorizzata ridurrà i rischi di infortunio sul lavoro e questo, a sua volta, ridurrà drasticamente i giorni di malattia dei propri dipendenti. Inoltre, evitando infortuni e mal di schiena, migliorerà la qualità dell’ambiente di lavoro e gli stessi dipendenti saranno più contenti di lavorare in un ambito sicuro».
pero in determinate situazioni difficili in cui prima era necessario muoversi con le torce a mano. Infine, in caso ci dovesse essere la remota possibilità di un malfunzionamento, abbiamo sviluppato un sistema di backup manuale con uno sgancio meccanico agilmente manovrabile da due operatori che riuscirebbero comunque a caricare/scaricare la barella in modo che la salma non rimanga ferma in un determinato luogo. Con i nostri nuovi prodotti si possono mutare in meglio i metodi di lavoro. Inoltre, essendo ideatori e produttori dei nostri prodotti, abbiamo il servizio di After Sale così che, anche in caso di necessità, forniamo la massima assistenza e ricambi veloci». Il futuro del settore è nella motorizzazione? «Noi siamo un’azienda nata per la movimentazione e proseguiamo la nostra strada innovando. Crediamo che il futuro del settore sia la motorizzazione, è un’innovazione importante e sarà il fulcro del nostro stand a TANEXPO 2024. Per mostrare quanto crediamo in questo progetto, studieremo anche delle promozioni ad hoc per la fiera rivolte ai nostri clienti».
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Da cosa nasce questa spinta verso la motorizzazione dei vostri prodotti? «Viviamo in un’epoca in cui tutto è interconnesso ed elettronico e la nostra spinta è verso un futuro più tecnologico per poter offrire sempre il miglior prodotto al nostro cliente. Inoltre, dato che si tratta di prodotti che impiegano delle forti componenti elettroniche, siamo molto attenti ai controlli: la barella è fornita di una doppia batteria di backup, nel caso ci fossero problemi o malfunzionamenti alla prima, e di luci di attenzione per illuminare quello che è intorno, una soluzione che si rivela importante soprattutto per il recuOLTRE MAGAZINE
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PARLIAMO DI...
L’importanza di fare rete di Raffaella Segantin
Solo insieme, condividendo risorse ed idee, si possono infatti fronteggiare le difficoltà più contingenti nonché le grosse sfide del mercato.
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Qualsiasi sia il settore in cui si opera, è risaputo che nei momenti di criticità è quantomai importante essere uniti.
Ora quello del funerario è un mondo che, forse più di altri, negli ultimi anni è al centro di grandi trasformazioni con tutto il suo conseguente corollario di situazioni problematiche. Famiglie che richiedono servizi sempre più diversificati e personalizzati, la diffusione delle case funera-
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rie, l’incremento della cremazione, l’ingresso nel nostro Paese di gruppi di aggregazione di aziende, sono tutti fattori che mettono in crisi il modello tradizionale dell’impresa funebre. Un valido aiuto nell’affrontare questi nuovi scenari viene offerto dal progetto Rete UNICA Corporate, un network che mira alla sinergia e alla compartecipazione di know-how e di servizi, grazie alla tecnologia. Un progetto, assicurano i promotori che vantano una grande conoscenza del settore, che si propone di
Foto di Andrii Yalanskyi - Dreamstime
Sarà presentata a Tanexpo Unica Corporate, un progetto inedito rivolto alle imprese funebri di piccole e medie dimensioni.
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Foto di Everythingpossible - Dreamstime
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Si tratta di una iniziativa senza precedenti che mette in rete imprese di onoranze funebri selezionate che intendono aderire ai princìpi e ai valori del progetto. Imprese che vengono valutate e scelte sulla base di criteri di prestigio, serietà ed affidabilità con una distribuzione capillare su tutto il territorio nazionale.
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ridefinire il futuro delle onoranze funebri, garantendo alla clientela servizi migliori e alle imprese una collaborazione di successo. Perché Unica Corporate è molto più di una semplice associazione: è una visione condivisa in grado di apportare benefici tangibili agli affiliati con una positiva ricaduta sul cliente.
Quali i possibili vantaggi? Gli ideatori del network sottolineano alcuni punti fondamentali che possono davvero agevolare l’operatività e far aumentare la considerazione della propria azienda. Ecco una breve sintesi:
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• Collaborazione sinergica. Entrare a far parte di Unica Corporate comporta diversi benefici, in primis quello di poter contare in ogni momento su una rete di supporto solida ed efficace grazie allo scambio di risorse, conoscenze ed esperienze. • Economie di scala. La rete consente di attivare procedure comuni di acquisto e di gestione delle risorse come pure la creazione di un portafoglio fornitori ad hoc. In questo modo sarà possibile negoziare condizioni più favorevoli e ottenere economie di scala, con una riduzione di costi a parità di prodotti o di servizi. • Standard di qualità. Si procederà ad una standardizzazione dei servizi erogati dagli affiliati basata su criteri di eccellenza, tale da assicurare una qualità uniforme e di alto livello, spesso superiore a quanto attualmente viene offerto dalla media delle imprese nazionali.
• Gestione flessibile del Personale. Un vantaggio rilevante nell’essere affiliati a Unica Corporate è la gestione flessibile del personale con la temporanea messa a disposizione dei dipendenti di qualsiasi azienda presso le altre imprese aderenti all’iniziativa. Analogamente, qualora si presenti la necessità, possono essere condivisi anche carri funebri o altro. Un indiscusso aiuto nelle situazioni di picco di domanda, che semplifica notevolmente la gestione delle risorse umane e dei mezzi, garantendo una maggiore copertura e una rapida risposta alle eventuali urgenti ed impreviste esigenze locali. • Aggiornamento professionale. Il programma di Unica Corporate prevede un valido piano di aggiornamento professionale, incentivando la partecipazione ad eventi formativi nell’ottica di incrementare le competenze delle imprese
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e mantenerle costantemente aggiornate sugli aspetti, sia operativi che normativi, propri del settore.
• Presenza sul territorio. Unica Corporate intende coprire un'ampia area geografica per poter offrire servizi in tutte le regioni d'Italia. Si stanno valutando anche collaborazioni internazionali, una ulteriore opportunità di crescita e di apertura verso nuovi mercati. Per questo, nella sede centrale è prevista la presenza di personale multilingue. • Sito web. www.unicacorporate.com è il sito dedicato che ha la funzione di facilitare la connessione tra le imprese affiliate e l'accessibilità per i clienti.
• Partecipazione ad eventi. La partecipazione attiva a fiere e a convegni di settore consolida il marchio e la credibilità di Unica Corporate, aumentandone la reputazione e l’influenza. Sono azioni di promozione da cui tutti gli affiliati traggono direttamente o indirettamente beneficio e un sicuro ritorno di immagine.
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• Servizi aggiuntivi. Unica Corporate garantisce anche la fornitura di una serie di servizi aggiuntivi, come ad esempio la consulenza psicologica, per dare l’opportunità agli aderenti di diversificare e aumentare il proprio ventaglio di offerte.
• Rappresentatività sindacale. Essere attivamente coinvolti in organizzazioni sindacali o rappresentative del
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Foto di Alphaspirit - Dreamstime
• Marchio comune. La registrazione e la protezione di un marchio comune è un’importante operazione di marketing. Far parte di un gruppo selezionato e associare il proprio logo a quello di un brand di eccellenza nel settore funerario è una incisiva operazione di immagine che potenzia la percezione positiva della propria impresa sul territorio, incrementando la fiducia dei clienti.
settore significa avere voce in capitolo nei processi decisionali che influenzano il settore funebre. • Assistenza per un’eventuale cessione dell’azienda. Qualora un affiliato desiderasse cedere la propria attività, Unica Corporate può fornire sostegno e assistenza in questa delicata fase di passaggio. In particolare si impegna nell'identificare un acquirente, preferibilmente tra le aziende che fanno parte della rete, così da garantire la continuità dell’impresa in fase di chiusura, spesso dovuta alla mancanza di successione interna. Unica Corporate si configura, dunque, come una efficace risposta all'evoluzione del settore delle onoranze funebri in un mondo sempre più connesso e complesso. È un cambio di paradigma che fa della collaborazione e della condivisione lo strumento privilegiato per ottenere risultati di successo. D’altro canto è risaputo che l'unione fa la forza e con la tecnologia di oggi superare distanze fisiche non rappresenta più un problema. Unica Corporate si batte per difendere le piccole imprese funebri italiane per preservare la tradizione e l'umanità che da sempre le contraddistinguono, sostenendole e traghettandole nel futuro. Unica Corporate sarà presente a Bologna con uno spazio espositivo alla prossima edizione di TANEXPO, che si terrà il 4.5.6 aprile, dove potrete incontrare i responsabili che saranno lieti di fornire informazioni dettagliate su questo progetto innovativo che mette al centro la qualità e l'etica nel settore funebre.
Da oggi scendere le scale non sarà più un problema. NOVITÀ 2024
Parola di ...un mostro di forza! ERCOLE rappresenta l’avanguardia dei carrelli per la movimentazione dei feretri, ingegnerizzato per rendere agevole la discesa da ogni tipo di scala. Tramite una leva frenante posizionata sul manubrio e collegata a un freno a disco da 14”, permette un percorso più agevole e sicuro. L’operatore alla guida, assistito dalla sua squadra, può sensibilmente controllare discesa e scorrimento del cingolo dentellato sui gradini. Privo di motore e leggero (pesa infatti solo 20 kg), ERCOLE è la soluzione ideale per vani scala e spazi angusti. Un’altra idea per il 2024 targata Coccato e Mezzetti Srl.
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attualità
SEFITdieci 2023 di Parma di Daniele Fogli
Cambio di prospettiva per i servizi cimiteriali.
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Non c’è dubbio, chi partecipa a SEFITdieci, il convegno organizzato annualmente da Utilitalia SEFIT, torna a casa con le idee più chiare di cosa stia succedendo nel settore funerario italiano. Quest’anno il tema di SEFITdieci, svoltosi a Parma il 24 novembre 2023, è stato incentrato sugli effetti del recente Testo Unico sui servizi pubblici locali, D.Lgs. 201/2022, e decreti attuativi. Un cambio di passo importante per le imprese pubbliche che vorranno adeguarsi ai cambiamenti normativi
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richiesti. Cerchiamo di capire insieme il perché.
Il passato e l’oggi Alcuni interventi dei relatori hanno permesso di avere una chiara rappresentazione della evoluzione nel tempo delle normative che hanno interessato i servizi funebri, cimiteriali, di luce votiva e di cremazione, per individuare quanta parte di essi si sia mantenuta nell’alveo di servizio indispensabile pubblico e quanta parte è ora offerta dal mercato. In Italia i cimiteri, il trasporto funebre,
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attualità
È dagli anni Settanta del secolo scorso che progressivamente – dapprima con la distinzione tra pompa funebre e trasporto funebre, poi con quella di trasporto gratuito e a pagamento e, successivamente, con l’eliminazione della privativa comunale nei trasporti funebri – si sta consolidando una tendenza alla privatizzazione del settore funebre. La spinta dell’imprenditoria funebre privata e le scelte delle varie Regioni intervenute a normare la materia a partire dal 2004 hanno sempre più privatizzato il sistema funebre nei primi due decenni degli anni Duemila. Ormai tutte le Regioni e Province Autonome hanno legiferato in materia funeraria: chi con aperture maggiori nei confronti della cremazione, chi con aperture minori. Quasi tutte sono intervenute definendo l’attività funebre e chiedendo requisiti specifici per poterla svolgere. Molte sono intervenute anche nel settore cimiteriale, spesso prevedendo l’obbligo di separazione societaria tra attività in monopolio e attività in concorrenza svolte dallo stesso soggetto. Tante hanno stabilito l’obbligo di separazione proprietaria tra attività sensibili come la gestione di servizi mortuari ospedalieri, la gestione delle ambulanze e l’attività funebre per contrastare la cosiddetta “caccia al morto”. Quasi sempre le Regioni hanno individuato la possibilità di realizzazione della casa funeraria, attribuendone la privativa ad un gestore obbligatoriamente impresa funebre. Le difficoltà operative delle gestioni
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la gestione di obitori, di depositi di osservazione, sono stati servizi pubblici fin dall’origine e lo sono stati per almeno i tre quarti del secolo scorso. Inoltre i cimiteri appartengono esplicitamente al demanio comunale dal 1941 (approvazione del Codice civile), ma di fatto da ben prima.
pubbliche (in particolare in economia comunale), che in sintesi si ricordano: • carenze di organico e scarsa capacità di governo del personale; • sotto-dotazione di risorse finanziarie per investimenti; • ritardi nella assunzione di decisioni operative essenziali per gestire la complessità di moderni servizi; hanno determinato l’accelerazione della sostituzione con operatori privati di quelli pubblici, in questo come in altri settori. Più veloce nei segmenti del mercato funerario più appetibili (cremazione, illuminazione votiva, attività funebre).
attualità
Cosa ci aspetta
La ricerca dell’efficienza nei servizi già operanti dovrebbe tramutarsi sempre più in un passaggio dalla gestione in economia diretta a modalità gestionali con società partecipate pubbliche o a concessioni di servizio o di costruzione e gestioni private. Nelle nuove istituzioni di servizio pubblico locale, per i servizi già previsti dalla legge (e sicuramente lo sono tutti quelli che a diverso titolo si forniscono nei cimiteri) la procedura prevista dal D.lgs. 201/2022 è semplificata.
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La normativa sui servizi pubblici locali è cambiata profondamente nel tempo e sempre più con disfavore per la gestione pubblica, specie con società in house. I SIEG, ora si chiamano così i servizi pubblici locali sulla base della normativa europea, vengono distinti in “a rete” e “non a rete”. Le norme vigenti sono da ultimo il TUSPL D.Lgs. 23/12/2022, n. 201 e il D.D. MIMIT 31/08/2023, che elenca, a legislazione invariata, i servizi cimiteriali e la luce votiva tra i SIEG non a rete. Le procedure da seguire per ottemperare alle nuove norme sono diverse per i SIEG a rete e non a rete. Sono altresì diverse se l’importo dell’affidamento della gestione è sopra o sotto la soglia comunitaria per i contratti pubblici e, per le società in house, se la durata dell’affidamento è sotto o sopra i 5 anni. E, ancora, sono diverse se il servizio pubblico locale è attribuito all’ente locale da una qualche norma (sia essa di livello nazionale o regionale). Infine la situazione è diversa tra i servizi pubblici locali: • già operanti che, se non cambia il volere dell’Ente Locale, permangono, anche se dovranno sempre più aumentare l’efficienza e l’economicità di gestione; • i servizi pubblici di nuova istituzione dall’Ente locale.
Invece, nei servizi pubblici locali da istituire ex novo in campo funebre, occorre che sussistano elementi di inadeguatezza del mercato (e quindi scarsa o nulla concorrenza, necessità di calmieramento dei prezzi, ecc.) per poter intervenire come Ente Locale. Fanno eccezione le regioni Emilia Romagna e Puglia, nonché la provincia autonoma di Trento, dove è la normativa di quei territori a definire per legge anche il settore funebre tra i servizi pubblici locali. Nella ricerca dell’efficienza ed economicità di gestione, l’indicazione normativa è di passare a livelli gestionali sovracomunali, partendo dalle aree metropolitane. Le città metropolitane sono quattordici "enti territoriali di area vasta"
che hanno sostituito le province omonime. La Legge 56/2014, n.56 disciplina le dieci città metropolitane delle regioni a statuto ordinario, i cui territori coincidono con quelli delle preesistenti province: Roma Capitale, Torino, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Bari, Napoli e Reggio Calabria. A queste si aggiungono le quattro città metropolitane delle regioni a statuto speciale: Cagliari, Catania, Messina, Palermo. Nell’insieme di tutte le aree metropolitane vive circa il 36% dell’intera popolazione italiana e il poterle considerare come zone di possibile servizio integrato cimiteriale, per utilizzare al meglio le economie di scala, è un passaggio epocale, che impegnerà non poco il management di quei territori.
ta, che occorre soddisfare, senza trovare impreparato il settore e che richiede importanti investimenti sia finanziari, sia in crescita professionale di chi vi opera. Parallelamente, dal convegno è prepotentemente scaturita la necessità di ottenere al più presto la riforma del settore cimiteriale, che agisca non solo sulla dimensione territoriale, ma soprattutto nello svecchiamento di una normativa ormai bicentenaria, sulla eliminazione delle vecchie concessioni di sepolture perpetue, sui sistemi di contabilizzazione di costi e ricavi che si sviluppano su plurimi esercizi, su una seria pianificazione cimiteriale collegata a piani economici finanziari di lungo periodo. OLTRE MAGAZINE
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Per capirlo è utile il paragone con i parchi pubblici. In questi ognuno è libero di passeggiarvi, senza pagare alcun biglietto di ingresso. Lo stesso dicasi quando si voglia entrare in un cimitero per andare a “trovare” una persona cara defunta o semplicemente per ammirarne le bellezze architettoniche. Altro dato importante da considerare, sono le previsioni ISTAT di andamento della mortalità nei prossimi decenni. Si prevedono picchi di aumento (rispetto alla base 2015-2019) tra il 25% e il 30% nel decennio tra il 2050 e il 2060, con distribuzione differenziata nelle singole regioni. Stiamo parlando di un passaggio per il Paese da 650mila morti/anno a quasi 850mila in circa 30 anni! Una domanda di servizio in cresci-
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Questa opportunità è da considerare come un embrione importante del processo che ci si augura nel tempo possa interessare l’intero Paese, con formazione di ATOC, cioè di ambiti territoriali ottimali cimiteriali, operanti generalmente su scala provinciale, accompagnati dalla riforma del settore, che riconosca il livello di industrializzazione ormai assunto. Nel contempo la presa di coscienza della carenza ormai strutturale di risorse derivanti dal sistema concessorio cimiteriale, accentuato dallo sviluppo del ricorso alla cremazione in particolare al Nord e al Centro Italia, fa emergere la necessità di sussidi comunali istituzionali, che ben possono consistere in una percentuale della TARI, dato il carattere di servizio indivisibile anche dei cimiteri.
legale, fiscale
Crematori: l’Unione Europea dice la sua a c u r a d i a v v. A l i c e M e r l e t t i e A v v. E l e n a A l f e r o
La questione dell’inquinamento e della sostenibilità ambientale è ormai un tema molto presente nel dibattito europeo: che si tratti di traffico e automobili, di sostanze e materiali impiegati nell’industria, di sfruttamento dei terreni, il tema della riduzione degli inquinanti è al centro di numerosi provvedimenti.
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Nuovo regolamento europeo sulle Sostanze Organiche Persistenti: drastico ridimensionamento del valore limite.
In un settore in cui l’inquinamento ambientale è costantemente sotto osservazione, vuoi per i materiali
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utilizzati per cofani e imbottiture soggetti a stretti controlli a causa dell’impatto che hanno sull’ambiente, vuoi per le emissioni di fumi e polveri emesse dai numerosi crematori sparsi nello stivale e che vanno a incidere sulla qualità dell’aria, è evidente che l’attenzione per ogni nuovo provvedimento è molto alta. Nel caso che analizziamo su questo numero della rivista, parliamo proprio di forni crematori e delle polveri inquinanti che vengono
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Foto di Gumpanat Thavankitdumrong - Dreamstime
scaricate dai filtri degli impianti. Il focus dell’articolo è l’entrata in vigore del nuovo regolamento europeo 2022/2400/UE a partire dal 10 giugno 2023, che ha introdotto modifiche significative alle norme sui POP (Sostanze Organiche Persistenti) per i rifiuti.
Il regolamento
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Foto di Sarayut Thaneerat - Dreamstime
legale, fiscale
Ha apportato alterazioni sostanziali agli allegati IV e V del regolamento, specificamente l'aggiunta di quattro nuove sostanze (Dicofol, PFOA, PFHxS e pentaclorofenolo) e la revisione di alcuni limiti, con particolare
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rilievo per quelli relativi a diossine e furani.
prodotti dalla depurazione dei fumi, contenenti mercurio).
Le modifiche, secondo la Commissione Europea, sono finalizzate al conseguimento degli obiettivi delineati nella "Strategia in materia di sostanze chimiche sostenibili. Verso un ambiente privo di sostanze tossiche". Queste variazioni, sebbene tese a migliorare la sostenibilità chimica, potrebbero avere impatti notevoli sugli impianti di cremazione, specialmente quando si tratta dello smaltimento di rifiuti pericolosi come le polveri EER 101401 (codice assegnato ai rifiuti classificati come
Un punto cruciale è il drastico ridimensionamento del valore limite per la somma di dibenzo-p-diossine, dibenzofurani policlorurati (PCDD/ PCDF) da 15 μg/kg a soli 5 μg/kg. Tale restrizione è ulteriormente complicata dall'inclusione nella sommatoria dei PCDD/PCDF dei policlorobifenili dioxin-like (PCB-DL). Questa riduzione significativa dei limiti ammissibili per rifiuti contenenti diossine e furani rappresenta una sfida gestionale sostanziale
legale, fiscale
per i responsabili dei crematori in Europa. Le polveri prodotte, che hanno lo scopo di trattenere gli inquinanti atmosferici emessi dagli impianti e che sono già classificate come rifiuti pericolosi, sono soggette ora ad ulteriori restrizioni in quanto appunto, rifiuti pericolosi e quindi necessariamente parte di questa riduzione. Se la concentrazione di diossine e furani in queste polveri supera i nuovi valori massimi consentiti, ciò si traduce in un problema aggiuntivo per il loro smaltimento in discarica, aggiungendo una complessità, oltre a quella associata al mercurio.
Questa riforma regolamentare solleva, dunque, anche questioni rilevanti riguardo all'efficacia e all'adeguatezza delle attuali tecnologie. La necessità di rispettare i nuovi limiti per diossine e furani potrebbe richiedere un aggiornamento delle attrezzature, con conseguenti costi e sfide tecniche per i costruttori ed i gestori. I filtri che attualmente fanno par-
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Di conseguenza, i gestori di crematori sono ora chiamati, qualora emergessero criticità, a valutare urgentemente strategie e soluzioni per affrontare questa nuova sfida gestionale, cercando rimedi adeguati e tempestivi per garantire il rispetto delle nuove norme e la sostenibilità delle operazioni di smaltimento.
te di impianti per la cremazione in Europa sono progettati e realizzati in modo da (tra l’altro) contenere le emissioni di Diossine e Furani (PCDD/PCDF) nei fumi che fuoriescono dalla canna fumaria, al di sotto di 0,1 ng/Nm3 come tossicità equivalente: non pare risultino invece criteri di progettazione e realizzazione orientati invece anche
apre un altro tema molto discusso tra gli operatori del settore: quello di come adeguarsi ai cambiamenti innegabili a livello globale rispondendo alle nuove esigenze di sostenibilità ambientale ma mantenendo alta la qualità dei prodotti e prezzi ragionevoli. Inoltre, l'impatto finanziario derivante da potenziali aggiornamenti tecnologici si affianca alle preoccupazioni relative alla gestione dei rifiuti. Con i nuovi limiti più restrittivi, la categorizzazione delle polveri come rifiuto pericoloso potrebbe aumentare, comportando una possibile crescita dei costi di smaltimento e implicazioni logistiche più complesse. Infine, considerando il contesto più ampio della "Strategia in materia di sostanze chimiche sostenibili", il regolamento riflette un impegno crescente verso un ambiente privo di sostanze tossiche.
al contenimento della concentrazione di PCDD/PCDF nelle polveri che vengono scaricate dai filtri stessi (polveri che costituiscono rifiuto 101401). Il problema probabilmente andrebbe affrontato a monte, intervenendo sui materiali che costituiscono la bara destinata alla cremazione (vernici, imbottiture): alcuni di questi materiali, di origine sintetica, sono le vere cause della produzione di PCDD/ PCDF a mezzo combustione. Qui si
Tuttavia, sottolinea anche la necessità per le industrie coinvolte, compresa quella dei crematori, di adattarsi rapidamente a normative più rigorose al fine di contribuire a un futuro più sostenibile. In questo contesto, la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative potrebbero diventare cruciali per affrontare le sfide emergenti e mantenere gli standard di smaltimento in linea con gli obiettivi ambientali più ampi dell'Unione Europea.
orme
Lutto ieri e oggi di Asher Colombo e Barbara Saracino
I ricordi d’infanzia di tre donne – nate in un periodo compreso tra le due guerre e la metà circa degli anni Sessanta – ci trasportano temporaneamente in un mondo che oggi appare lontanissimo: «Mia nonna è morta che aveva 97 anni e io l’ho sempre vista vestita di nero perché era una vedova di guerra. E mia mamma il lutto l’ha portato per sei mesi. E anche mia zia lo portò per degli anni» racconta la prima, nata in una città dell’Italia meridionale.
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Come è cambiata negli anni l’esibizione del dolore per la perdita dei propri cari? Una breve analisi dal dopoguerra ai giorni nostri.
«Ricordo benissimo questa foto di quando avevo undici anni – racconta una seconda nata in una città del
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Nord Italia - Sono con i miei fratelli, e tutti noi bambini siamo vestiti allo stesso modo: una camicia, una giacca grigia e tutti con questo bottone nero. Sembravamo tutte cornacchie». «Io il bottone nero l’ho portato per tanto tempo. Forse più di sei mesi. Non uscivo mai senza quel bottone. E anche mia sorella. Si metteva il bottone per dimostrare che avevi questo dolore. Credo che per la mia generazione fosse giusto portarlo. Ma per quella dei miei figli non più. Basta» racconta la terza, mettendo a confronto la propria infanzia con quella vissuta dai figli e dalle figlie.
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Foto di Arne9001 - Dreamstime
Questo breve viaggio a ritroso nel passato ci restituisce un’immagine piuttosto uniforme e omogenea. In un’Italia forse più lontana nella memoria che nel tempo, un lungo tratto della vita successivo alla morte di una persona cara era soggetto a regole piuttosto rigide, accuratamente codificate e che ci si sforzava di rispettare e far rispettare. Le regole riguardavano l’abbigliamento e i comportamenti appropriati da osservare in seguito alla morte di un familiare o di un parente. Oltre a essere uniformi e omogenee, le regole definivano anche gerarchie piuttosto specifiche. La durata del lutto, richiamata nella prima delle testimonianze citate, era misura del rispetto dovuto al morto, al suo status, in famiglia e fuori. Ma rispecchiava anche il grado di prossimità tra il defunto e il sopravvissuto e teneva conto dell’eventuale asimmetria dei loro ruoli. Così la durata, e il livello di rispetto, del lutto prescritto alle donne era superiore di quello richiesto agli uomini e lo stesso accadeva agli adulti in rapporto ai bambini. La custodia e la trasmissione di queste regole era affidata alla famiglia. Erano i genitori a impartire ai figli e alle figlie le istruzioni sui comportamenti da seguire e a controllare che queste venissero effettivamente rispettate. Questo quadro generale,
Foto di Jeff Wasserman - Dreamstime
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fatto di codici e regolamenti non scritti ma rigidi e uniformi, poteva essere increspato solo da una certa variabilità osservabile a uno sguardo molto più ravvicinato al livello territoriale. Passando da un comune all’altro, a volte perfino da un borgo a quello confinante, non era inconsueto vedere una giacca sostituita da altri segni, come un bottone, o ancora vedere che un bottone poteva essere rimpiazzato da un fiocco, o da un nastro. Consuetudini o mode locali di un’Italia dei mille campanili che potevano rispecchiarsi, quindi, anche nelle pratiche funebri. Facciamo ora un salto tra le generazioni più recenti, quelle nate dalla metà
Italiani a cui nel corso della vita è capitato di "portare il lutto" ovvero di modificare per un certo periodo alcuni comportamenti o l'abbigliamento in seguito alla morte di una persona cara, secondo l'anno di nascita, il genere e secondo la zona di residenza; Indagine Prin "Death, Dying and Disposal in Italy"
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Zona di residenza
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Genere
Anno di nascita
CN
SI
M
F
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47,0
32,1
43,5
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41,2
20,7
33,7
1950-59
12,4
47,8
20,2
28,7
1960-69
11,2
30,8
11,5
23,6
1970-79
17,1
25,2
11,5
23,0
1980-99
5,2
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5,7
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orme
La tabella a corredo di questo articolo racconta, con la freddezza propria dei numeri, la dinamica di questi cambiamenti e ne rivela qualche aspetto inatteso. In primo luogo ci racconta il lungo e inarrestabile declino del lutto codificato e omogeneo che abbiamo visto all’opera nelle generazioni di coloro che sono nati a cavallo della fine della Seconda guerra mondiale. L’abitudine a seguire un codice di abbigliamento o di comportamento è stata, nelle generazioni del passato, tutt’altro che marginale. Poco meno di metà delle donne nate tra lo scoppio della prima guerra mondiale e l’inizio della seconda ha portato il lutto e così ha fatto un terzo degli uomini della stessa generazione. Ma da allora, ogni generazione che si è succeduta, ha avuto livelli di rispetto del lutto inferiori di quella preceden-
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Racconta una giovane: «Quando è morto suo marito, mia nonna – una donna che d’estate veste ogni sorta di colore, dal fucsia, al rosso, al verde smeraldo, al giallo fluo – per un anno intero ha evitato i colori sgargianti. Indossava solo nero, blu, azzurro. Noi gli dicevamo: “Non ha senso ’sta cosa. Te ne rendi conto?”. “Da noi si fa così” ci rispondeva “Non voglio sentire queste cose!”. Ma l’avessi sentita una volta dire: “Mi manca mio marito”!». E un’altra: «Mi ricordo che quando ho raccontato a mia mamma che eravamo andati a mangiare la pizza, mia mamma si è scandalizzata che, appunto, sua cugina fosse andata a mangiare la pizza la sera in cui le era morto il fratello. Però io a queste cose non ho dato proprio nessun significato».
te e superiori di quella successiva. Tra i nati dopo gli anni Ottanta che hanno vissuto un lutto importante in famiglia o tra i parenti, solo poco più del 5% ha seguito le regole dei loro genitori e nonni. Non solo, ma se fino ad allora questa pratica era sempre stata rispettata più dalle donne che dagli uomini, oggi questa differenza si è completamente annullata. Un altro fattore che ha fortemente influenzato la disponibilità ad adottare il lutto è stato, in Italia, il luogo di residenza. Il lutto è stato tradizionalmente più rispettato nelle regioni meridionali che in quelle centro-settentrionali. Ma anche in questo caso il lungo declino ha prodotto una convergenza tra le due aree. Non solo il lutto è molto meno rispettato del passato tanto nell’Italia centro-settentrionale (CN) quanto in quella meridionale e insulare (SI), ma il divario tra queste due aree, dopo essersi allargato fino all’inizio degli anni Sessanta a causa della rapidità con cui nel Nord sono state abbandonate queste pratiche, ha preso a ridursi fino a quasi annullarsi tra le generazioni più giovani. I residenti al Sud, infatti, hanno mantenuto relativamente più a lungo queste usanze e ancora nel secondo dopoguerra inoltrato rispettavano il lutto non meno di quanto facessero i loro genitori e una parte dei loro nonni e nonne. Ma anche loro, oggi, le hanno rapidamente abbandonate. Sono trascorsi ormai quasi cinquant’anni dalla sentenza emessa nei confronti del lutto dal grande storico della morte Philippe Ariés: “Una situazione nuova si profila verso la metà del Novecento nelle parti più individualizzate e più imborghesite dell’Occidente. Si è convinti che la pubblica manifestazione del lutto e anche la sua espressione privata troppo insistente e prolungata, siano
Foto di Ashley Whitworth - Dreamstime
degli anni Ottanta del secolo scorso in avanti, i cosiddetti “Millennials” e una piccola parte degli appartenenti a quella che è stata battezzata “Generazione Z”. La loro esperienza è decisamente diversa.
di natura morbosa. La crisi di lacrime diventa crisi di nervi. Il lutto è una malattia”. Il declino della pratica di modificare per un certo periodo di tempo alcuni comportamenti o l’abbigliamento in pubblico ha quindi coinciso con la fine del lutto?
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equie promuosulla Morte e le Es a rc ce Ri la r pe rio funebri in Orme - Osservato erche sulle pratiche ric di a m m ra og scitiva l suo pr un’indagine cono e, ve, nell'ambito de in az ag M e ltr O ppor to di ria italiana. L'inItalia e grazie al su ll’industria funera de i or at er op i gl tta della prima sulle opinioni de e i produttori. Si tra i br ne fu ze an or on dei titolari delle dagine include le Italia. Le risposte in ta ot nd co o consento tip domande proposte indagine di ques i ev br e e ch po le ndenti al e dei problemi di un imprese e dei dipe lle caratteristiche de ro ad qu un re a economico e tiranno di delinea n solo per il sistem no le ia uc cr te en m del Paese. settore particolar r il tessuto sociale pe e ch an a m o, produttiv vorrete dare deno per l’aiuto che ia az gr rin vi e, in az nto possibile, Orme e Oltre Mag nel modo più atte e, er nd po ris a o codice per minut rio riceverete il dicando qualche na tio es qu al o a di rispondend NEXPO 2024. Prim alle domande. Ri TA r pe to ui at gr biglietto rranno archiviati scaricare il vostro . I dati raccolti ve ne io az er id ns co a sede di Orme, spondere, un'ultim urezza presso la sic di i at ev el ù pi rd secondo gli standa clusivabblicati solo ed es pu o nn i risultati sara loro diffuegata e, infine, la gr ag a rm fo in te men modo tale e trasparente, in a lic bb pu rà sa sione valutazione tutti la lettura e la da permetterne a ne saranno sultati dell'indagi critica. I primi ri seguito, in EXPO 2024 e, in N TA a ti ta en es pr talità su e troveranno ospi ch i ol tic ar di rie una se Oltre Magazine. per la rio Orme vi ringrazia di ca er ric di Link al questiona po Il gr up me/) or g/ or o. ne ta at .c ww collaborazione. (w
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Come testimoniato dalla dichiarazione della Millennial citata sopra, a essere oggetto di disapprovazione non è tanto la pratica di riservare tempo, e magari anche uno spazio, per la memoria dei defunti. Sembra, invece, riguardare il rifiuto della dimensione pubblica e visibile del lutto. Su di essa gravano sospetti di ipocrisia e inautenticità. Così, tra le generazioni più giovani, emergono nuove forme di espressione della perdita, che si pongono in opposizione a quelle precedenti. Sembrano essere almeno due i tratti che le caratterizzano. Il primo è che le nuove forme di lutto ambiscono a essere interiori piuttosto che esteriori. Come dice un’altra giovane: «Non mi sono mai vestita di nero. Il lutto è dentro». Il secondo è che le nuove forme di lutto ambiscono a essere autentiche, quindi personali, individuali. Regole uguali per tutti che non si sentono proprie sono sostituite da forme di espressione personali, individuali. Come afferma un altro giovane: «Ognuno ha i suoi tempi e nessuno può giudicare quali siano i tempi giusti».
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MARKETING AZIENDALE
Comunicazione
aziendale d i S e r e n a S p i ta l e r i
L’importanza di misurare lo stato di salute del progetto della tua azienda: autocritica e monitoraggio.
Abbiamo già scritto di quanto sia importante la presenza online: non solo per la visibilità che riesce a procurare all’azienda e la mole di dati che restituisce, ma anche per la capacità di instaurare un dialogo costante con il proprio pubblico. La vita online e quella offline hanno ormai confini labili e gli utenti, oltre a informarsi attingendo al digitale, ne vengono fortemente influenzati. E tutto questo, ovviamente, vale anche per te che operi nel settore dei servizi funebri. Giunti a questo punto dovresti avere differenti elementi che ti consentano di effettuare una riflessione e fare autocritica sul modo in
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Come sta la tua comunicazione aziendale?
cui la tua azienda comunica. A seguire, qualche spunto per capire dove ti trovi attualmente e dove stai andando, oltre al suggerimento di qualche buona pratica da tenere sempre a mente per valutare se il tuo progetto di comunicazione è valido e in grado di condurti verso il raggiungimento degli obiettivi che ti eri prefissato.
Misura lo stato di salute del tuo progetto di comunicazione È una pratica che non deve essere mai eseguita con superficialità. Non bastano un logo e un sito per stabilire che siamo presenti nel mondo digitale, ormai ti dovrebbe essere chiaro. Devi osservare il modo in
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Foto di Sirinarth Mekvorawuth - Dreamstime
Foto di Panuwat Dangsungnoen - Dreamstime
• Identità visiva È chiara e riconoscibile? Possedere un logo è fondamentale per le aziende ma non basta: il logo rappresenta la tua carta di identità, ma l’immagine visiva deve essere coordinata sul sito web e su tutti i canali digitali che utilizzi per diffondere i messaggi relativi al tuo brand e alla tua offerta. Parliamo di
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cui comunichi, per comprendere se rispecchia l’immagine del tuo brand e incontra le aspettative dei tuoi clienti. Volgi lo sguardo verso la tua azienda nel modo più obiettivo possibile e cerca di capire se i valori che trasmette e la descrizione dei servizi offerti sono chiari, coerenti con il modo in cui lavori e sono raccontati con un tono di voce che ti rappresenta. Ti propongo qualche interrogativo da porti: una sorta di check list per capire a che punto del tuo percorso ti trovi.
una coerenza visiva che riguarda l’utilizzo di simboli, colori, caratteri e accostamenti che ti rendono riconoscibile e unico agli occhi del tuo pubblico. • Quali sono i tuoi valori? Passiamo a un aspetto importantissimo, che ha un impatto rilevante sulla scelta di un cliente piuttosto che un altro poiché rende personale l’offerta aziendale e trasmette al cliente quel senso di sicurezza che lo spinge a sceglierti: i valori aziendali. Si tratta dei principi sui quali l’azienda si fonda, quelli che guidano scelte e percorsi che il brand decide di intraprendere. Chiediti dunque se i valori del tuo brand sono chiari ed espliciti. Domandati cosa fai per i tuoi clienti, quale problema risolvi e cosa ti spinge a farlo. • Trova il tuo personale tono di voce Il modo in cui comunichi con il tuo pubblico, il tono di voce che usi nelle tue piattaforme e le modalità
di confezionamento dei tuoi messaggi parlano della personalità del tuo brand tanto quanto l’aspetto visivo. Utilizzi l’ironia? Propendi per una estrema delicatezza? Sono due modalità completamente diverse di utilizzare la tua voce, che creano aspettative negli utenti e nei clienti che intendono approcciarsi alla tua offerta. Il tono di voce deve quindi essere coerente oltreché distintivo. • Stabilisci gli obiettivi di comunicazione Devono essere chiari e misurabili. Sei in una fase in cui vuoi aumentare la notorietà del tuo brand o vuoi lanciare un nuovo servizio? Vuoi rivedere il tuo posizionamento? Utilizzerai strategie di comunicazione e marketing differenti per il raggiungimento di ognuno di questi obiettivi. Creerai un messaggio preciso e strategie specifiche per diffonderlo e misurerai il relativo dato per un lasso di tempo attendibile.
MARKETING AZIENDALE
• Come diffondi i tuoi messaggi? Osserva le piattaforme attraverso le quali comunichi: come sono gestite? Prendiamo ad esempio il tuo sito web: è responsive? I contenuti sono aggiornati? E la scheda Google? Ricorda che quest’ultima, per le attività locali, è uno strumento fondamentale in grado di portare letteralmente gli utenti davanti alla porta della tua attività. Verifica che sia aggiornata, di tua proprietà e che le recensioni siano positive. Passa poi ai social network attraverso i quali comunichi con la tua audience: i contenuti sono curati? Pubblichi a cadenza costante raccontando i tuoi valori e servizi? Rispetto a cosa ti distingui in confronto con i tuoi competitor?
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Foto di Sirinarth Mekvorawuth - Dreamstime
• Monitora Passiamo ai risultati: aggiorni il tuo sito, pubblichi sui social quindi la tua presenza online è sufficientemente curata. E come fai a dirlo se non hai guardato i numeri? Per
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capire se davvero stai centrando i tuoi obiettivi di comunicazione, la reportistica deve essere costante e puntuale. Crea un report mensile considerando gli indici principali. Osserva i dati relativi al traffico che arriva al tuo sito web: quali sono le pagine più interessanti, quali i post dei social più visualizzati e rifletti sulle metriche. C’è una domanda latente e un interesse verso un servizio particolare che potresti lanciare? C’è un aumento di traffico verso una notizia specifica, particolarmente importante, che puoi utilizzare per promuovere la tua offerta? • Osserva il settore Osserva il tuo settore proiettandolo nel futuro. Abbiamo avuto modo di vedere quanto e in che modo la pandemia abbia inciso sul mercato funerario in tutto il mondo. Le restrizioni e l’impossibilità di celebrare riti funebri riunendo un grande numero
di persone hanno apportato dei cambiamenti significativi in termini sia di organizzazione che di dialogo con il cliente. Un cambiamento che ha spinto in modo veloce gli operatori a rivolgersi verso i canali digitali, divenuti indispensabili strumenti per promuovere la propria offerta e gestire il dialogo con la propria utenza. Qualche esempio? La ricerca di preventivi e la gestione dell’intero flusso di vendita online; la possibilità offerta dallo streaming di partecipare a una cerimonia funebre. O la possibilità di attivare delle collaborazioni per offrire supporto psicologico online alle famiglie dei defunti. Un insieme di strumenti che si muovono in un mondo virtuale ma riescono ad avere, e lo hanno dimostrato, un impatto concreto sulla realtà e la riorganizzazione del settore dei servizi funebri. Strumenti di comunicazione digitale che si sono resi protagonisti di una trasformazione che si è ormai innescata, di fronte alla quale risulta controproducente chiudere gli occhi. Osservare è utile per non restare tagliato fuori da una cultura che ha accettato che il virtuale fa ormai parte della nostra vita e che apre un mondo di possibilità che possono essere utili alla tua utenza per superare momenti di dolore o facilitare la risoluzione di determinate incombenze. Dunque, tornando alla mia domanda iniziale: a che punto sei con la comunicazione digitale? Dove vuoi andare? Come pensi di essere utile al tuo pubblico? Se senti di aver bisogno di un confronto più approfondito rivolgiti a dei professionisti: il modo in cui comunichi coincide con il modo in cui il tuo pubblico ti vede e noi vogliamo che la tua vetrina online sia sempre chiara, affidabile e pulita.
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Foto di Marcel De Grijs - Dreamstime
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PSICOLOGIA
La morte e il lutto nell’infanzia di Linda Savelli
Quali possono essere le reazioni davanti all’evento più perturbante di tutti? I bambini passano, come gli adulti, attraverso una fase di lutto? Esiste il lutto complicato nei bambini? È giusto portare i più piccoli al
funerale di un membro della famiglia? Le domande che ci possiamo porre sono moltissime e di varia natura; qui cercheremo di approfondire quelle che sorgono più comunemente. Partiamo innanzitutto dal fatto che anche i bambini, pur molto piccoli, soffrono profondamente per la perdita di una persona cara ed è bene non sottovalutare mai questa loro capacità, neanche quando sembra che si mostrino indifferenti a quanto è avvenuto. Attualmente, il lutto rientra in una prospettiva non patologizzante ed è riconosciuto come naturale risposta OLTRE MAGAZINE
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La morte è certamente un avvenimento naturale, che rientra nel ciclo della vita; ma se turba e sconvolge profondamente gli adulti, soprattutto in una società come la nostra, che fa di tutto per tenerne lontana l’immagine, pensiamo a quanto possa essere difficile per un bambino entrarci in contatto per la prima volta.
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Come percepiscono il distacco dalle persone care i bambini? Come è giusto prepararli alla scomparsa di un membro della famiglia?
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Foto di Palida Chankarun - Dreamstime
PSICOLOGIA
alla morte e alla perdita, anche nel caso di bambini e adolescenti (Mencacci et al., 2015), quindi, viene considerato un periodo della vita che ci troviamo ad attraversare tutte le volte che affrontiamo il decesso di una persona a cui eravamo affettivamente legati.
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Foto di Rafael Ben Ari - Dreamstime
“Normalizzare” il lutto con i bambini significa aiutarli a esprimere i propri sentimenti di perdita e di afflizione, condividerli, contenerli, se necessario, ma, soprattutto, aiutarli a comprendere che ciò di cui stanno facendo esperienza per la prima volta, seppur doloroso e destabilizzante, è un processo naturale in cui tutti prima o poi incorreranno nel corso dell’esistenza,
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anche più volte. Risulta fondamentale non “banalizzare” la sofferenza provata dal bambino (Mencacci et al., 2015), per non sminuirne i sentimenti incorrendo nel pericolo di farlo sentire inadeguato, “debole” o “sbagliato”. A tal proposito, si dimostrano efficaci interventi di tipo educativo con i più piccoli, per facilitarli nella comprensione di quanto stanno provando.
Lutto e lutto complicato Anche i bambini, come gli adulti, possono vivere un tipo di lutto talmente intenso e pervasivo da comprometterne il normale svolgimento delle attività quotidiane, che nel caso dei bambini riguardano principalmente le attività scolastiche e sportive, quelle ludiche e le attività di socializzazione con i coetanei (Mencacci et al., 2015), trasformando, così il lutto in lutto complicato. Soprattutto in caso di decesso di una persona della stretta cerchia familiare può accadere che il bambino si ritrovi sommerso da una forte sofferenza difficilmente esprimibile, continuativa e pervasiva che può manifestarsi attraverso una specifica sintomatologia. Confusione persistente, prolungata negazione del decesso avvenuto, attacchi di panico, senso di colpa e manifestazioni di ostilità, possono essere tutti sintomi di una complicazione del naturale processo di lutto, se durano troppo a lungo e non vengono progressivamente elaborati. Mencacci e colleghe (2015), parlano di “manifestazioni sentinella” a cui prestare attenzione; tra queste, la persistente negazione della morte del congiunto, un’apparente indifferenza nei confronti di quanto accaduto (comportarsi come se il morto fosse ancora in vita), continui accessi di rabbia, un senso di disperazione che appare inconsolabile e il rifiuto di intrecciare relazioni amicali ecc., sono tra le più salienti.
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PSICOLOGIA
Uno dei lutti più difficili che un bambino si può dover trovare ad affrontare è quello legato alla morte di uno dei genitori per malattia da diagnosi infausta, perché, in questo caso, il bambino si vede costretto, nella fasi terminali della malattia della madre o del padre, a vivere una forma di lutto anticipatorio, di un lutto, cioè, che precede il decesso ma che s’innesca sia a causa della consapevolezza che la malattia non andrà in remissione, sia a causa di tutte quelle perdite parziali a cui il bambino andrà incontro prima della morte del genitore (perdita dell’accudimento, delle attività ludiche, ecc.). Il lutto anticipatorio, benché anch’esso naturale in situazioni del genere (viene sperimentato anche dagli adulti), può comunque portare il bambino a sviluppare una sintomatologia ansiosa e/o depressiva, con serie ripercussioni sulle sue attività quotidiane e sul suo benes-
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Lutto anticipatorio
sere psicofisico. L’impatto di una malattia a prognosi infausta di un genitore sui figli dipende dall’età dei bambini e dalla fase evolutiva in cui si trovano. I bambini in età prescolare possono manifestare un forte senso di solitudine, angoscia, idee di colpa e rifiuto del genitore ammalato (Mencacci et al., 2015); i bambini più grandi potranno, invece, presentare difficoltà scolastiche, rabbia, disturbi ansiosi, difficoltà relazionali con il gruppo dei pari e disturbi del ciclo sonno – veglia (Mencacci et al., 2015). È doveroso sottolineare che ogni bambino è diverso e reagisce in maniera differente alle perdite e alla morte, ma tenere conto delle peculiarità delle fasi di sviluppo è comunque utile. Dopo questo sintetico excursus, ci possiamo chiedere se è davvero necessario che i bambini siano messi al corrente del fatto che uno dei genitori ha una malattia inguaribile di cui morirà, soprattutto quando sono molto piccoli. In realtà, i bambini sono molto attenti ai “segnali” del loro ambiente e degli adulti che li circondano, pertanto sono in grado di “captare” incoerenze, anche sottili, dalle quali rimangono poi confusi. È buona norma, dunque, non mentire ai bambini, né cercare di minimizzare momenti delicati, piuttosto, il compito degli adulti è quello di contenere le loro paure e il loro dolore e aiutarli a comprendere, in modo semplice e accessibile, quanto sta avvenendo.
L i n d a S a v e l l i : dottoressa in tecniche psicologiche per i servizi alla persona e alla comunità e filosofa.
Bibliografia di riferimento: Mencacci, E., Galiazzo, A. & Lovaglio, R. (2015). Dalla malattia al lutto - buone prassi per l’accompagnamento alla perdita. Milano: Casa Editrice Ambrosiana.
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ATTUALITà
Giulia e le altre di Raffaella Segantin
ne. Varie sono le motivazioni per cui si uccide: dalle rapine al regolamento di conti tra bande rivali nell’ambito della malavita, da ragioni di interesse economico alle liti tra vicini o tra parenti per i più disparati futili motivi, oppure per sete di vendetta, gelosia o per puro rancore.
Morire per mano di un altro essere umano è un accadimento che provoca grande sgomento. In Italia vengono commessi circa 320 omicidi volontari ogni anno, di cui un terzo delle vittime è rappresentato da don-
Quando si può e si deve parlare di femminicidio? Per definizione si parla di femminicidio quando una donna viene uccisa da un uomo, in quanto donna. Secondo il recente rapporto della Direzione centrale
Cos’è il femminicidio?
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L’assassinio di Giulia Cecchettin da parte dell’ex fidanzato, alla vigilia della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre, ha suscitato una tale ondata di emozione da aver generato una forte ed inaspettata reazione nell’opinione pubblica.
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Il femminicidio, uno dei crimini più inquietanti e tragici che turba le nostre coscienze.
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I numeri ci dicono che il femminicidio rappresenta la maggior parte dei delitti perpetrati sulle donne, tutti accomunati dall’essere maturati, al culmine di anni di soprusi, all’interno della famiglia o di relazioni sentimentali malsane se non tossiche. Nella quasi totalità dei casi l’autore del reato è un uomo, solitamente il partner o l’ex partner. La distribuzione geografica risulta sostanzialmente omogenea nelle diverse zone del Paese, anche se negli ultimi anni vi è stato un aumento nelle regioni del Nord e una conseguente diminuzio-
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della Polizia criminale del Ministero dell’Interno, datato 19 novembre u.s., da gennaio 2023 sono stati rilevati sul territorio nazionale 295 omicidi, con 106 vittime di sesso femminile, di cui 87 uccise in ambito familiare o affettivo. A questi numeri ufficiali, potrebbero poi sommarsi altre morti imputate ad incidenti di vario genere che forse incidenti non lo sono stati.
Foto di Antonio Guillem - Dreamstime
Dietro ad ogni femminicidio ci sono sempre storie di sopraffazione
ne nel Mezzogiorno.
Fattori di rischio
Dietro ad ogni femminicidio ci sono sempre storie di sopraffazione: donne vessate e umiliate, oggetto di gelosie immotivate e patologiche, vittime di violenze psicologiche e fisiche, costrette ad interrompere i rapporti con parenti ed amici, private della libertà di movimento e di pensiero. Donne non raramente minacciate di morte proprio da quei compagni che avevano giurato di amarle. E se trovano il coraggio di troncare la relazione o di denunciare, si mettono in una posizione di effettivo pericolo per la loro incolumità fisica, in quanto manca una vera e propria rete di protezione e di supporto psicologico e pratico. E vanno ricordate anche tutte quelle vittime non annoverate nei numeri dei decessi, semplicemente perché sono state solo ferite o sono riuscite a mettersi in salvo per il rotto della cuffia.
Non è facile tracciare un identikit dell’uomo violento perché ogni persona è un mondo a sé e alle spalle ha un proprio vissuto. Psicologi e psicoterapeuti concordano tuttavia nell’individuazione di alcuni elementi comuni alla maggior parte dei casi di femminicidio o di maltrattamenti sulle donne in generale. L’ambiente in cui l’uomo diventa adulto è sicuramente la condizione che maggiormente incide sulla sua personalità e sui suoi comportamenti futuri. Colui che cresce in una famiglia dove le scene di violenza sono quotidiane o se è stato egli stesso oggetto durante l’infanzia o l’adolescenza di abusi e di angherie ha una buona probabilità di esprimersi a sua volta in modo aggressivo. L’abuso di alcol e di sostanze sono altre componenti che possono incrementare il rischio di scatenare rabbia e azioni brutali. Contano anche le lacune educative:
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Certamente non è una regola che chi abbia vissuto nei contesti sopra descritti diventi inevitabilmente un soggetto pericoloso, fortunatamente nella maggior parte dei casi non è così. Diciamo che più che cause questi sono fattori di rischio.
Chi sono gli uomini violenti?
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genitori che non sono stati all’altezza del loro ruolo, a cui è mancata quella necessaria componente di autorevolezza, che non hanno saputo stabilire regole o porre limiti evitando di soddisfare ogni desiderio del figlio, se non addirittura di anticiparlo. Nel libro Il bambino sovrano lo psicologo francese Daniel Marcelli ritiene che alla base della violenza adolescenziale (che si rifletterà poi nell’adulto) vi sia l’incapacità di affrontare e superare le frustrazioni a causa di genitori iperprotettivi che hanno posto il figlio su un piedistallo, che non hanno mai risposto con un “no” alle varie richieste, che non gli hanno insegnato che a volte si deve rinunciare e si può perdere. In questo modo alla prima difficoltà il giovane rischia di crollare e una risposta violenta è una conseguenza che si può verificare con una buona dose di probabilità. Ciò spiegherebbe anche l’incidenza sempre più frequente per cui le violenze di genere coinvolgono sempre più spesso anche i giovanissimi, impreparati alle prime delusioni amorose, impotenti di fronte alla sofferenza di un rifiuto che non sanno accettare, privi di quelle esperienze e quegli strumenti interiori in grado di trovare le forze e le motivazioni per superare un momento doloroso.
I “maltrattanti” sono uomini incapaci di concepire l’autonomia altrui e che ritengono la compagna un bene di possesso, diventando ossessivi e aggressivi di fronte ad una
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Giulia Cecchettin
fidanzata o a una moglie ammirata e benvoluta, che ha maggiore successo di loro, temendo la perdita della propria autorità. Uomini narcisisti che hanno reazioni rabbiose se ricevono una critica perché bisognosi di una continua conferma della propria autostima. Persone fragili che per reazione devono essere sempre in una posizione dominante anche nel rapporto con la partner: ogni cosa anche insignificante su cui non hanno pieno controllo viene vissuta come una minaccia di abbandono; e se poi la donna li vuole lasciare o se solo ne hanno il sospetto, vedono nella sopraffazione e nella violenza l’unico modo per mantenere il legame.
Perché la storia di Giulia ci ha così colpito? Giulia purtroppo non è stata e non sarà l’ultima a morire per mano di un compagno o di un ex. Il suo caso ha tuttavia turbato e commosso più di altri. I motivi sono vari. Innanzitutto c’è stato un riflettore mediatico puntato sulla notizia per diversi giorni prima del ritrovamento del suo corpo in quanto dei Un momento dei funerali di Giulia
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due ragazzi si erano perse le tracce. Poi la giovane età di entrambi, ma soprattutto la personalità semplice e solare di Giulia, una ragazza dal sorriso rassicurante che pensava alla sua festa di laurea e ad un futuro da vivere come protagonista, la “ragazza della porta accanto”, la figlia o la sorella che tutti vorremmo avere. Ha colpito inoltre il fatto che questo femminicidio sia maturato in un contesto familiare e sociale apparentemente “normale”, privo di segnali tali da far suonare campanelli d’allarme. Ma in realtà ci troviamo davanti ad una situazione già vista: un ragazzo incapace di fare i conti con la fine di un rapporto, che non sopportava la libertà e il successo della sua ex (il fatto che si laureasse prima di lui pare sia stato uno dei motivi scatenanti) ritenendo che per questo meritasse di essere punita.
Le responsabilità sociali Viviamo ancora in una società di stampo patriarcale che vuole l’uomo forte e vincente, a cui si richiede di mantenere sempre il controllo, a cui vengono riservati i ruoli apicali nell’ambito lavorativo e che a parità di mansioni ha un riconoscimento economico maggiore. Una società che relega spesso la donna a “moglie, figlia o sorella di”, quasi non avesse un valore essa stessa. «Ci sono tante responsabilità, ma quella educativa ci coinvolge tutti» recita uno stralcio della lettera che Gino Cecchettin ha letto al funerale della figlia. «Mi rivolgo prima agli uomini: parliamo agli altri maschi, per primi dobbiamo dimostrare di essere agenti di cambiamento, contro la violenza di genere. Non giriamo la testa di fronte a determi-
nati gesti, anche i più lievi. Chiamarci fuori, difendere il patriarcato, trasformando le vittime in bersagli, non aiuta ad abbattere le barriere. Da questa violenza si esce fuori sentendosi tutti coinvolti, anche quando ci si sente tutti assolti». È stato un 25 novembre diverso quest’anno con una incredibile partecipazione nelle piazze delle città italiane, alla presenza anche di tanti uomini. L’assassinio di Giulia ha scosso nel profondo le coscienze, trasformando il minuto di silenzio in un minuto di rumore, perché tacere non è più ammissibile. Ci auguriamo che questo ennesimo femminicidio segni uno spartiacque che inneschi davvero quel cambiamento culturale perché di questi odiosi fatti di cronaca non se ne senta più parlare.
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Foto di Pierluigi Palazzi - Dreamstime
Scarpe rosse nelle piazze: un'installazione artistica per ricordare la violenza sulle donne
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