Notiziario CAI Carpi 2009-04

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PERIODICO BIMESTRALE - Direttore responsabile: Corrado Vellani. - Redazione: Via Cuneo, 51 - Carpi (Modena). Autorizz. Trib. Modena n. 592 del 24/12/76 - Stampa: Seven Group srl -Reggiolo (RE) - Proprietario: Rebecchi Maria Luisa, Presidente del C.A.I. di Carpi. - Tariffa R.O.C. Poste Italiane s.p.a. - Sped. in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N° 46) art.1, comma 1, DCB - MO. L'abbonamento riservato ai Soci di E 2,00 viene assolto nella quota associativa.

ANNO 33 / N. 4 - LUGLIO/AGOSTO 2009

C.A.I. SEZIONE DI CARPI: Via Cuneo, 51 - 41012 CARPI (Modena) - Telefono e Fax: 059/696808

Orari d’apertura: martedì e venerdì dalle 21 alle 23

Redazione: notiziario@caicarpi.it

C.P. 34 - c/c postale 17334418 - P. IVA 02178870362

RIFUGIO CITTÀ DI CARPI (CADINI DI MISURINA):

GESTIONE FAMIGLIA MOLIN - TEL. 0435 39139

CORO CAI CARPI

Proseguendo nell'attività concertistica del Coro, dopo l'ensamble con la Corale Savani Di Carpi del febbraio scorso presso la nostra Sede CAI-GORIZIA e, in Maggio presso Residenze Primarosa sempre a CARPI, sabato 20 Giugno si è partecipato, un esordio per noi, ad una Rassegna, la 10ª Rassegna

Corale “Modena in Coro”, confrontandoci con altri tre più blasonati Cori, riuscendo a riscuotere un buon, se non (azzardiamo a dire) ottimo consenso di pubblico.

Serata dopo, 21 Giugno, Concerto alla Sagra Parrocchiale del Corpus Domini, con più ampio repertorio, riscuotendo pure qui un caloroso gradimento di pubblico, presente quasi oltre la disponibilità del sagrato, con richiesta, prima volta per noi, del bis finale.

Tutto ciò ci ha notevolmente gratificato, ricevendo qualcosina in più di quanto ci aspettavamo, stante le intense prove effettuate; la costante elevata partecipazione dei coristi alle prove e la forte determinazione del maestro Alessandro Dallari, sia nelle prove che nella direzione concertistica, riteniamo così siano state ben degnamente ricompensate.

Prossimi appuntamenti:

- Sabato 4 Luglio ore 19: Chiesa Corpus Domini, S.Messa in suffragio dei defunti CAI CARPI.

- Venerdì 17 Luglio ore 21: Bocciofila di Budrione di Carpi, nell'amito del “Carpi Estate”.

- Martedì 28 Luglio ore 21: Piazza Gasparini a San Marino di Carpi, sempre per “Carpi Estate”. I Soci CAI sono sempre calorosamente invitati alle manifestazioni del Coro della loro Sezione, restando sempre valido l'invito ad entrarvi direttamente!

CHIUSURA SEDE

La sede rimarrà chiusa per le vacanze estive dal 8 al 24 agosto.

BUONE FERIE!!!

C'è da faticare, è vero, ma nel buon esempio che da “l'andar per monti”, si raccolgono gratificazioni, soprattutto collettive, cioè maturate insieme, nota dopo nota, passo dopo passo, che nell'odierna società raramente è dato riscontrare.

La Direzione del coro

Perfetti Leonardo & C. s.a.s. di Perfetti Martina

Agenzia Generale Carpi

Via Mazzini, 13 - 41012 Carpi (MO)

Telefono 059 694263 - Fax 059 694731

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CAI CARPI e CARPI ESTATE

Il Comune di Carpi ha inserito nel programma estivo “Carpi Estate”, una serata dedicata esclusivamente al CAI di Carpi:

Lunedì 27 Luglio in Piazza Garibaldi dalle ore 21.30:

“CONOSCI

LA MONTAGNA”

Video proiezioni di escursionismo ed alpinismo a cura del Club Alpino Italiano - Sezione di Carpi. Questa sarà una grande oppurtunità di presentare le nostre attività e i nostri programmi ai carpigiani che ancora non conoscono noi e il nostro bellissimo rifugio. Stiamo preparando un contributo video da presentare e piccoli punti informazione per ogni tipo di attività.

Tutti i soci sono invitati a partecipate a supporto del CAI di Carpi.

AVVENTURE NEL MONDO

Ehilà amici viaggiatori, pronti per le vacanze estive? Beh, se qualcuno di voi ancora non avesse deciso cosa fare o dove andare... eccoci, siamo qui giusto per aiutarvi!!

A questo proposito, proprio per solleticare la vostra curiosità e darvi nuove idee/viaggi, abbiamo organizzato una rassegna di proiezioni estive all'aperto.

Tutte le proiezioni avranno luogo in Piazza Garibaldi a Carpi al calare della sera (circa alle ore 21), di seguito vi elenco i nostri ospiti :

Martedì 21 Luglio

Stefano Negri presenta:

- SIKKIM SAMSARA CALCUTTA, aspettando il nirvava

- GHANA, vite rubate

- NIGER-GEREWOL, la festa della bellezza dell’etnia Bororo

Martedì 28 Luglio

Bruno Rabboni presenta:

- INDIA, nel cuore sacro del Rajastan e del Punjab

Martedì 4 Agosto

Paolo Ansaloni presenta:

- IN GIRO PER IL MONDO: Birmania – Parigi

- Algeria – Bolivia – Egitto

Martedì 11 Agosto

Stefano Anzola presenta:

- MONKS-Birmania

- VALLE DELL’OMO-Etiopia

- PLACIDO MEKONG-LAOS

Martedì 18 Agosto

Ivan Zuliani presenta:

- CINA, lungo il fiume Li

- MONGOLIA, dove…..i figli di Gengis Khan

Vi aspettiamo numerosi e mi raccomando... per qualsiasi informazione non esitate a contattarci!

Un saluto. Appassionatamente...

Daniele Salvioli

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RISTORAZIONE AUTOMATICA SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA Via Einstein, 6 41012 Carpi (Mo) www.gruppoargenta.it

ESCURSIONI

12/13 settembre - RIFUGIO CITTÀ DI CARPI

E RIFUGIO LAVAREDO (Sentiero Bonaccossa)

Partenza: ore 6,30 dal Piazzale Autocorriere

Gruppo A:

Sabato 12: dal Lago di Misurina al Rif. Città di Carpi. Cena e pernottamento in rifugio.

Domenica 13: Sentiero Durissini fino al Rif. Fonda Savio e discesa a Misurina (ore 5 - difficoltà EE)

Gruppo B:

Sabato 12: Dal lago d'Antorno al Rif. Lavaredo (in alternativa, tempo permettendo, si raggiunge il Rif. Auronzo in pullman e si effettua il giro intorno alle Tre Cime di Lavaredo).

Cena e pernottamento al Rif. Lavaredo.

Domenica 13: dal Rif. Lavaredo al Rif. Fonda Savio attraverso il sentiero attrezzato Bonaccossa e discesa a Misurina (ore 5 ca. - difficoltà EE).

Posti disponibili al Rif. Lavaredo: n. 20

18/19/20 settembre - Gita turistica in Austria: Hochalpenstrasse - Ghiacciaio del SilvrettaLago di Costanza

Per il programma dettagliato e per i costi rivolgersi in sede.

Iscrizioni entro il 15 luglio.

27 settembre - Le Cascate dell'Acquacheta

Partenza: ore 6,30 dal Piazzale Autocorriere

Località di partenza: San Benedetto in Alpe (Appennino Forlivese)

Lunghezza: Km. 12

Dislivello in salita: m.500

Tempo di percorrenza: ore 5

Difficoltà: E

Per informazioni e iscrizioni rivolgersi in sede.

ESCURSIONISMO AVANZATO

Responsabile: Dante De Simoni

Coordinatore: Marco Bulgarelli (059/689934)

18 settembre (venerdì) - Presentazione delle attività (chiusura iscrizioni)

23 settembre (mercoledì) - 1ª lezione teorica

30 settembre (mercoledì) - 2ª lezione teorica

3-4 ottobre - 1ª uscita: Appennino modenese

14 ottobre (mercoledì) - 3ª lezione teorica

17-18 ottobre - 2ª uscita: Piccole Dolomiti

Le lezioni teoriche si terranno presso la sede alle ore 21,00.

CORSO DI ARRAMPICATA

Responsabile: Davide Caiumi (I.N.A.)

1 settembre (martedì) - Presentazione del Corso e prima lezione teorica

12-13 settembre - 5 Torri / Passo Falzarego

26-27 settembre - Pale di S. Martino (Rif. Treviso)

10-11 ottobre - Arnad (Val d’Aosta)

Le lezioni teoriche si terranno il martedì sera per la durata del corso presso la sede alle ore 21,15.

PERCORSI ALTERN...ATTIVI

IN COLLABORAZIONE CON IL CAI DI CASTELFRANCO E.

Responsabile: Marco Bulgarelli (059/689934)

4-5 luglio - Gruppo Lagorai - Cima d’Asta

Via ferrata Giulio Gabrielli - EEA

25-26 luglio - Gruppo Monte Rosa: Monte Polluce (4091) - Alpinistica ghiacciaio - EEA

4-9 agosto - Gruppo del Catinaccio

Vie ferrate e sentieri alpinistici - EEA

30 agosto - Val di Funes - Cima Tullen

Sentiero alpinistico G. Messner - EEA

19-20 settembre - Pale di San Martino

Vie ferrate Bolver Lugli e N. Gusella - EEA

REGOLAMENTO:

ISCRIZIONI: Fino alle ore 8,30 di Domenica 6 Settembre direttamente all’ufficio gara presso l’HOTEL SORAPISS di MISURINA (tel. 0435/39121), compilando la apposita cartolina.

QUOTA DI ISCRIZIONE: Euro 18,00. Comprende: ristoro intermedio (Rif. Fonda Savio) e all’arrivo, buono pasto al rifugio Città di Carpi, pacco gara. Buono pasto per accompagnatori: Euro 9,00.

PARTENZA: alle ore 9,30 presso la seggiovia “COL DE VARDA” di MISURINA (vedi mappa).

BAGAGLIO: Il sacco con gli indumenti viene trasportato alle ore 9,00 dalla zona partenza (parcheggio seggiovia Col de Varda) all’arrivo.

CATEGORIE: Assoluta M e F, Junior M e F (1985 e seguenti), Master M e F (1959 e precedenti), CAI Carpi M e F (regolarmente iscritti nell’anno 2009 alla sezione di Carpi del CAI o dello SCI-CAI).

PREMI: Trofeo "Rifugio Città di Carpi" ai primi tre classificati di ogni categoria. Rimborso spese ai primi tre classificati delle categoria assoluta maschile e femminile.

RICCHI PREMI AD ESTRAZIONE!!!

CANCELLI ORARI: 1h45’ dopo la partenza al Rifugio Fonda Savio; 3h alla Forcella Sabbiosa. Dopo tali tempi verranno tolte le segnaletiche e il ristoro intermedio; i concorrenti potranno comunque concludere il percorso sotto la propria responsabilità avendo comunque diritto al pranzo e al pacco gara.

ACCOMPAGNATORI: Gli accompagnatori possono raggiungere il Rifugio Città di Carpi usufruendo della seggiovia “Col de Varda” per poi proseguire per i sentieri n. 120/116 (50-60 minuti di cammino).

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LAVORAZIONE E COMMERCIO LEGNAMI 42024 CASTELNOVO DI SOTTO (RE) - Via Claudia, 53/A - Tel. 0522 682202

Marcia dei Tori: un percorso spettacolare! Non capita tutti i giorni di partecipare ad una gara sul crinale del nostro appennino, domenica è stata una giornata davvero unica! Di edizioni ne ho fatte tante e credo che quest'anno sia stata la più spettacolare tra il paesaggio ed i "tori" più forti che hanno battuto il record del percorso. 20 gradi alla partenza, dimenticando che in pianura si bolliva.. erba verdissima, aria leggera e pulita, canaloni di neve che ancora ricoprono buona parte del nostro appennino, fiori gialli e viola che spuntano in ogni parte di prato. È festa per tutti, sia chi impiega poco più di un ora per concludere il percorso, sia chi termina la sua passeggiata tutta a piedi. L'ottima organizzazione del CAI di Carpi è anche questa... nessuno è lasciato a se stesso, tutti vengono aspettati al traguardo. Spettacolare il tempo fatto segnare dai primi tre atleti, Pigoni, Santi, Guidetti... che assieme alla Ricci ed alle altre donne hanno dovuto faticare non poco per salire il temuto monte spigolino e dalla cui cima si gode di una vista unica tra Toscana, Emilia e sullo sfondo tutte le nostre principali montagne (Cimone, Corno alle Scale, Abetone). Tantissimi i podisti entusiasti della gara e desiderosi di tornare anche il prossimo anno. Da notare anche la tavolata di torte che aspettavano i poveri concorrenti stremati all'arrivo a Capanna Tassone.

Gianluca Spina (da “modenacorre.it”)

Dopo un anno mi sono ritrovato a correre la Marcia dei Tori, quest’anno ha coinciso con una giornata di sole splendida. Per la prima volta correrò con i colori del team Spiritotrail, percio’ tutto di rosso fuoco… spero che i fantasmi dei tori mi vedano e mi rincorrano, aiutandomi cosi ad andare più forte. La gara è lunga appena 13 km, ma al suo interno nasconde molte insidie, dopo un alcuni km di salita più o meno dura (all’ombra di uno splendido bosco) a tratti ancora innevato dove ti rinfrescavi i piedini, dopo esserne usciti (chi non l’ha mai fatta) sgranerà gli occhi nel vedere la salita del Monte Spigolino, e la frase più usata è: “ma io devo arrivare lassù?”… Si tratta di un tratto di circa 500 metri con pendenza tra i 45/50 %. E i concorrenti che ti precedono li hai esattamente sopra la testa in una unica fila lenta lenta e silenziosa, infatti nessuno ha il fiato per aprire bocca, nel silenzio della montagna l’unico rumore che si sente sono i sospiri e l’ansimare di chi ti segue e ti precede. In cima ci si trova esattamente a metà percorso, c’è una croce, la guardi e pensi: mi sembra di averla portata qui io… Ma la gara non e’ proprio finita, infatti da qui cominciano 4 discese e 4 salite che si alternano velocemente e ti disintegrano le gambe gia sfinite dallo Spigolino. Al 7° km si attraversa un piccolo cancellino e ti ritrovi a Croce

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Gianclua Spina al traguardo. La tradizionale processione al Monte Spigolino

rischiato di cadere, e di fare un “dritto”, ma su questo terreno sono sicuro e non mi spavento... Finiti questi 2 km un leggero falso piano mi riporta a Capanna Tassoni in 1h36”31: non ma-

Arcana dove c’è l’unico ristoro, mi dicono che sono 66esimo… Tanta fatica e sono cosi indietro… Uffaaaa… Mi torna in mente che però negli ultimi 3 km si rientrerà nel sottobosco in una discesa (per soli specialisti) che scende in picchiata a zig zag tra gli alberi, che vengono usati come appoggi per fare le curve senza fermarsi o meglio (per non tirare dritto e sbatterci contro). Arrivo a quel punto insieme al mio rivale Paolo che mi ha raggiunto in cima all’ultima salita… Qui mi butto con il mio solito passo, un tratto di neve fresca e giuuuuuu… Questo forse è il tratto più pericoloso dell’intero percorso, e anche quello dove si fa la differenza, infatti più di una volta ho

le, ma ho fatto di meglio... Ecco il mio amico Paolo esattamente 4 minuti dopo... in questo ultimo tratto tecnico ho recuperato ben 17 posizioni chiudendo 49°esimo. Un applauso agli organizzatori, tutto ben custodito e controllato, con un ristoro finale con decine di torte per tutti,0 anche per l’ultimo, e oltre al pacco gare una bottiglia di vino e una maglietta, ai primi 160 una bellissima borraccia tecnica rigida. Bravi, ci vediamo nel 2010 e spero con molti altri amici che hanno letto questo piccolo racconto.

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Maurizio Cenci (da “modenacorre.it”) La tradizionale processione al Monte Spigolino I due vincitori: Matteo Pigoni e Laura Ricci. Maurizio Cenci sullo Spigolino.
8 EN ZAKHOR ELA LEALMA DEATE: NON C’È RICORDO SE NON VERSO IL MONDO FUTURO s.r.l. RISTRUTTURAZIONI E MANUTENZIONI CIVILI E INDUSTRIALI IMPRESA EDILE di Caiumi Davide 41012 FOSSOLI DI CARPI (MO) • Via I. Martinelli, 32 • Tel. 059/669223 - 654860 • Fax 059/669332 Cell. 335/8332528 • Partita IVA 02519230367 • E-mail: d.caiumi@tiscali.it

no di un tempo tanto lontano quanto ancora vivo nella nostra memoria grazie anche a questi sentieri resistenti.’ Parola di partecipante.

E così siamo tornati sulla Linea Gotica, quest’anno sull’Appennino imolese. Il Monte Battaglia è stato teatro, sin dal Medioevo, di battaglie; in particolare, la più cruenta e sanguinosa, quella combattuta fra il 27 settembre e l’11 ottobre 1944 fra alleati e partigiani. Da qui è iniziata la nostra camminata, che ha toccato anche la Chiesa di Valmaggiore, unica superstite del borgo arroccato sulla montagna che fu toccato, nel 1506, dal passaggio di papa Giulio II; ultima sosta sul Monte Cappello, spettacolare punto panoramico sulle colline bolognesi. Sono stati questi i tre luoghi in cui ci siamo posti in ascolto di poesie, racconti e testimonianze di coloro che abbiamo chiamato ‘responsabili’.

Nonostante (o forse grazie a) l’allegra atmosfera che da sempre ci contraddistingue, assieme a cibo e buon vino (come sempre gli organizzatori si premurano di ricordarci), il ritorno a casa non ci può lasciare indifferenti. Come sono stati responsabili i nostri antenati, così anche noi, pur non vivendo gli stessi tragici giorni, vogliamo almeno essere consapevoli che il nostro ruolo attivo nella società può portare ad un contri-

buto effettivo. Inutile dire che dopo la consapevolezza viene l’azione (...o l’ipocrisia: ai posteri l’ardua sentenza).

Occhio! ;-)

“Il presente è equilibrio fra passato e futuro. La memoria è un modo di riequilibrare. Senza la memoria cosa siamo? Senza il passato che pesa sul presente, il presente sarebbe vuoto, tetro; il passato è necessario ad arricchire il presente e il futuro”

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In trasferta al Festival di Trento I personaggi

29 aprlie: Chris Sharma di Monica Malagoli

Ricordo benissimo la prima volta che vidi il quindicenne Chris Sharma in azione. Era circa il 1998 o giù di lì. Stavo sfogliando la “patinata” rivista Americana “Climbing” che mi elargiva foto splendide di posti lontani e climbers sconosciuti.

A quel tempo, nomi di climbers americani non ne conoscevo tanti. Il mio mito Lynn Hill era ovviamente al top della lista, poi seguivano gli scopritori della Yosemite Valley nelle loro varie epoche, i vari Jim Bridwell, Royal Robbins...

Il mondo dell’arrampicata Americana nella mia mente era un mondo lontano, fatto di arrampicata-avventura, di pareti immense, di materiale tecnico completamente diverso, di gente che dormiva in parete sulle amache e anche però di palestrati ipermuscolosi, slegati, impegnati in passaggi estremi su massi enormi.

Quanto poi le cose sarebbero cambiate nella mia testa!

Ma ritorniamo a noi. Stavo sfogliando la

rivista quando mi imbatto in questo articolo che parla di un ragazzo Californiano di 15 che aveva appena arrampicato con successo una via di 5.14c che in scala francese viene tradotto in 8c+. Semplicemente il grado maggiore arrampicabile in quegli anni!

“Accidenti”.., mi sono detta, “...questo ragazzo parte in quarta. Chissà dove andrà a finire!”

E dove è andato a finire Chris? Chris Sharma oggi ha 28 anni ed è il climber che ha arrampicato le vie più difficili del mondo e soprattutto, ha alzato il limite della scala di arrampicata in almeno due occasioni:

1.salendo sulla, fino ad allora inviolata, via chiamata “Realization” a Ceuse (Francia) alzando la scala al 9a+

2.concatenando insieme tutti movimenti della lunghissima via di 75 metri chiamata

Jumbo Love a Mount Clark in California, anch’essa mai salita. Grado 9b. La via più estrema del momento.

Chris si è presentato in un gremitissimo auditorium Santa Chiara di Trento, la sera del 29 Aprile 2009, come evento del FilmFestival di Trento. Per la prima volta aveva al seguito un computer portatile e una bella sequenza di foto e video che ci hanno illustrato la sua vita da quando ha toccato roccia 14 anni fa.

È stata la prima volta in cui presentava la sua storia in Italia, ma Chris in Italia ci era già venuto, ovviamente per arrampicare. Chi lo ha visto per la prima volta in questo contesto avrà pensato ad un altro, l’ennesimo, fenomeno dell’arrampicata che sarà presto (o forse lo è già) soppiantato da qualcuno di più giovane, di più forte, di più talentuoso.

Ma a chi ha cercato notizie su Chris, chi ha seguito un po’ la sua evoluzione e soprattutto a chi ha avuto l’oppurtunità di vederlo arrampicare, sicuramente non è sfuggito il particolare che più piace di questo ragazzo..la sua estrema umiltà.

Chris è una persona che non ama essere nelle classifiche, anzi, nonostante i suoi exploit arrampicatori, non lo troverete nei ranking mondiali.

Lo troverete in falesia a tentare vie impos-

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sibili, su qualche lughissima parete di roccia rossa americana con caschetto e imbrago pieno di friends ad arrampicare con gli amici di primo pelo.

Lo troverete intento a fare 20/30 metri di volo giù nel mare azzurro di Maiorca, mentre tenta per la cinquantesima volta qualche linea visionaria di arrampicata su scogliere sagomate dal mare. E lo troverete intento ad insegnare l’arrampicata a bambini disagiati nei campi giochi estivi da lui appoggiati. Questo è il Chris che io ammiro e per il quale dovrebbe essere ammirato oltre che per le sue imprese.

È uno scopritore di linee di arrampicata. Se ne va in giro per il mondo, in mezzo alla natura.

Scruta le pareti, i sassi e si immagina la linea di salita più bella ed estrema. E poi si ferma lì fino a quando non riesce a farla, nel totale rispetto di quanto Madre Natura ha creato e mantenuto.

L’auditorium assiste attentamente alle immagini degli splendidi scenari che Chris ci ha presentato. Kay Rush supporta per la traduzione delle domande e risposte.

Tra la folla, in mezzo a tante ragazzine e tanti giovani climbers fa piacere vedere tanti famosi personaggi quali Patrick Edlinger e un attentissimo Mauro Corona. Il pubblico ha capito che Chris è uno di noi, un ragazzo che ama profondamente quello che fa e che soprattutto non ostenta nulla di sè. Alla fine dello show mezzo auditorio si accalca vicino al palco per un autografo, una foto con lui, per stringergli la mano o semplicemente vederlo da vicino.

Anche io mi metto in fila, paziento e osservo. Anche Mauro Corona non va via e rimane tranquillo seduto nelle prime file attorniato da un capannello di gente che, riconoscendolo, gli parla. Più che altro parla lui..

Poi quando rimangono solo 6/7 persone, Mauro si fa avanti e dice che ha portato le sue figlie a vedere “il Chris”, ma dice anche che quel ragazzo gli ha trasmesso buone vibrazioni e vorrebbe chiedergli tante cose ma non può perchè l’inglese non lo sa. Chris capisce e pazientemente attende qualche segnale. I pochi ammiratori rimasti si fanno tutti pronti per tradurre qualsiasi domanda e risposta tra Chris e Mauro. Mauro gli dice, in Italiano: “io sono l’amico di Manolo”.

E Chris risponde, in Inglese “ io ti conosco,

so chi sei. Ti ho visto nelle riviste.” Il loro piccolo colloquio ha inizio e i presenti rimangono attenti ed affascinati...

Per saperne di più su Chris Sharma: Chris Sharma intervistato da Kay Rush al Film Festival di Trento: http://www.trentofestival.it/webtv/ita/home.php

30 aprlie: Messner... & C. di Federico Soliani

A Trento, quest'anno, complice l'impegno "fisico" di Federica (il pancione incombe...), mi sono dovuto accontentare di un mordi e fuggi. Giovedì 30 aprile alle 15,30 siamo già nell’accogliente penombra dell’Auditorium S. Chiara dove, all’onestissimo prezzo di euro 2,50 cadauno (erano 4,00 senza sconto CAI), affrontiamo una non- stop di ben 3 film... e mezzo: avvio verticale con il film del trentino Elio Orlandi "Oltre la parete" (34'), su una nuova linea alle Torri del Paine. Peccato per l'assenza di sottotitolatura. I tre protagonisti (con Orlandi anche Larcher e mi pare Vigiani) parlano in un dialetto trentino così stretto che a stento abbiamo colto qualche considerazione. Non male, anche se lo stile è un po' quello già visto dei “trentinipatagonici” (remember Salvaterra?...).

Ho poi letto che è stato selezionato come miglior film della categoria ALP&ISM a giudizio del pubblico in sala... sinceramente penso che fossero presenti molti tifosi di casa.

A seguire un film spagnolo ben fatto: "L'altra cara de La Forca" (56') che ricostruisce una pionieristica prima ascensione (1928) sulla parete nord del Pedraforca, nei Pirenei catalani. Occorre precisare che in Spagna, in quegli anni, l'alpinismo era indietro anni luce rispetto a quello dei paesi Alpini, tra cui

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l'Italia... non si usavano chiodi! I costumi d’epoca, le musiche e le belle riprese in parete offrono un bel quadro romantico del passato.

Senza pause ci ritroviamo appesi alla nord ovest dello Spitz d'Agner dove ne "I giganti tra le nuvole" (22') – una produzione della sezione agordina del CAI - scorrevano le immagini ed i ricordi, della grandissima prima invernale dei fratelli Messner con Sepp Mayerl. Il film ha una fattura un po' datata, con sottofondo di cori alpini e citazioni un po’ troppo retoriche. Ottime però le tante foto del clan Messner in parete e nei festeggiamenti successivi per le vie di Agordo.

A questa punto un time-out: ci dirigiamo alla volta della mitica birreria”Pedavena” dove un adeguato paio di wurstel e una birra gelata mi fanno dimenticare il “vuoto” dello Spitz d'Agner. All'uscita, diretti verso l'auto, nei pressi del Duomo notiamo una sala adorna del logo del festival ed un po' di assembramento. Incuriositi ci infiliamo anche noi. Notiamo una cinquantina di sedie occupate, disposte sulle due ali della sala. Nel mezzo un maxischermo fissato al soffitto con la faccia e la chioma di Reinhold Messner che disquisisce di Maestri e Cerro Torre. Noto altri due schermi anche nelle due ali della sala impegnate dal pubblico seduto che ascolta. Suggerisco a Federica che si tratti di un video-collegamento con qualche altra sala stampa. Lei si infila tra i pochi ancora in piedi e mi lancia un cenno accompagnato da un chiaro labiale... "è qui!!!". Guadagno rapidamente la posizione ipnotizzato dalla piacevole sorpresa e mentre studio con lo sguardo il re degli ottomila sul suo trono a soli cinque metri da me, sento il moderatore che dà la parola, tra il pubblico, a Mauro Corona... Federica mi fa discretamente notare con un cenno che la persona che mi è a fianco, con bandana e maglietta unta senza maniche, è lui. Alzo lo sguardo verso uno degli schermi sospesi e colgo la inconfondibile faccia del vecchio Mauro, affiancata a quella ancora più familiare del sotto-

scritto. La cosa si fa interessante! Federica, evidentemente molto reattiva, mi fa quindi osservare che di fronte a noi, a qualche metro, c'è il buon Ermanno Salvaterra che ascolta attento. Lo riconosco dall'occhio iniettato di sangue. Mi appassiono quindi al dibattito in cui un sempre lucido e preciso Messner conclude che la sua stima, affetto e "amore" per Maestri non sono in discussione (lo definisce uno dei suoi miti) ma lui - Cesare - sul Torre non c'è stato! La sala applaude. Tra me e me rifletto che – da parte di tutti, Salvaterra per primo – un approccio meno ingeneroso nei confronti di Cesare Maestri sarebbe stato forse più elegante. Noto una decina di persone –“difensori” dell’assente protagonista - che indossano una maglietta con la riproduzione della copertina del nuovo libro di Messner sul mistero della salita/non salita del '59, con scritto in rosso, a grandi lettere "basta polemiche!". Non abbozzano però reazioni.

Segue una mezz'ora di dibattito molto interessante in cui Messner “dà dei metri” a tutti gli interlocutori. Fra gli altri intervengono un pacato Gogna ed un più agguerrito Dario Spreafico (già autore di un buonissimo libro indagine sulla storia alpinistica del Grido di Pietra). Questi, pur condividendo la lettura tecnico-storica dei contestatori della salita del ’59, difende l'onore del vecchio alpinista assente. Quale sia però l'opinione più diffusa tra il pubblico è abbastanza chiaro. Sui saluti finali lancio uno sguardo panoramico sul pubblico e colgo la faccia da nonno buono di Kurt Diemberger. Realizzo che in questi 100 mq sono racchiuso alcuni dei più grandi nomi dell'alpinismo tra gli anni '50 e '80 del '900. Una piacevole sorpresa. Al termine della conferenza ci avviamo soddisfatti verso l'auto per salire ai piedi del Brenta...

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1 maggio: “Sarca (R)Evolution”

Bel gioco di parole per dare un titolo a questa serata, che ha ripercorso passo dopo passo l’evoluzione (e in un certo periodo proprio “rivoluzione”) dell’arrampicata in questo “eldorado” dell’arrampicata (la Valle del Sarca appunto), dagli anni 60 fino ai giorni nostri.

La serata ha visto sfilare sul palco dell’Auditorium S. Chiara a turno molti dei principali protagonisti di questa storia; con i ritmi dettati da una brava Kay Rush, conduttrice televisiva e radiofonica americana ma trentina d’adozione, la serata è iniziata con un breve omaggio di Ermanno Salvaterra al grande Bruno Detassis, il quale viene ripreso ottantenne mentre arrampica ancora con un certo stile nel “suo” Brenta... Questo per introdurre all’argomento delle prime vie aperte in Valle del Sarca, negli anni 50 e successivi, da personaggi di quel calibro (oltre a Detassis, Maestri, Stenico e tanti altri...). Vie proiettate sul maxischermo e commentate sul palcoscenico da un brillante Marco Furlani (pure lui autore di tantissimi itinerari d’arrampicata in quella zona). Successivamente Furlani ha lasciato spazio sul palco a coloro che negli anni 80 hanno compiuto questa vera e propria Rivoluzione dell’arrampicata libera, non solo in Valle del Sarca ma un pò in tutta Iltalia. Ecco quindi (per la gioia di chi come il sottoscritto in quel periodo muoveva i primi passi in arrampicata) tutti insieme Manolo, Heinz Mariacher, Luisa Jovane e Bruno Pederiva. Personaggi che hanno parlato a lungo del loro compianto compagno di arrampicate Roberto Bassi (trentino, scomparso ancora giovane in un incidente stradale), e di questa nuova filosofia di ar-

rampicata che prevedeva la ricerca della massima difficoltà su pareti di altezza modesta, con il sistematico utilizzo di chiodi a pressione (poi spit); quella insomma che a breve venne poi definita “arrampicata sportiva”.

Non più quindi un’arrampicata di fondovalle concepita solamente come allenamento per le grandi vie in montagna, ma un gioco fine a se stesso dove la mancanza di pericoli oggettivi come la quota e le intemperie, oltre alla relativa sicurezza data dagli spit, consentiva di concentrarsi sulla pura difficoltà fino al limite della caduta; un rischio questo quindi calcolato e (quasi sempre) senza conseguenze fisiche.

La ripetizione in libera di grandi vie dolomitiche su difficoltà di poco inferiori a quelle raggiunte su queste falesie di fondovalle, non era altro che la conferma dell’incredibile livello tecnico raggiunto da questi arrampicatori...

Dopo i quattro “rivoluzionari”, sul palco salivano altri protagonisti: Rolando Larcher, autore negli anni 80/90 di tante vie sportive, dapprima brevi poi anche lunghe, al top delle difficoltà), Maurizio Giordani (famoso soprattutto per le sue vie sulla sud della Marmolada), Cristian Brenna (lombardo ma residente a Arco, autore delle migliori performance italiane al Rock Master), ed infine Angelo Seneci, ideatore di quel festival dell’arrampicata sportiva “sintetica” denominato “Rock Master” (le quasi venticinquennnali gare internazionali di arrampicata di Arco di Trento). Una serata per certi versi inevitabilmente nostalgica, che in qualche modo ci ha permesso di “ripassare”

la storia del free climbing in questa valle, diventata anche grazie a questi personaggi uno dei centri più importanti per l’arrampicata in Europa.

Voglio condividere con voi una sfornata di commenti di chi la TOTEM la frequenta dalle 18 alle 20 tutte le settimane da mesi e anni: sono i “monelli” dell'arrampicata di Carpi, una nuova specie mutante che si è affacciata al mondo verticale dei ragnetti. All’approssimarsi dei saluti estivi (la palestra TOTEM chiude il 25 giugno), gli ho chiesto di lasciarmi i loro pensieri a proposito del tempo trascorso insieme. Eccone alcuni:

“Questo corso di arrampicata è stato molto vivo e movimentato. Ho conosciuto nuovi simpatici amici e ogni tanto è bello andare alla domenica ad arrampicare in montagna e poi tutti insieme a mangiare! Tutto sotto il rigoroso controllo della nostra insegnante molto “particolare” con cui si scherza volentieri. La cosa più bella è andare con la corda e l'imbragatura e dondolare in aria... L'allenamento in generale non è molto duro e ci si diverte comunque e questo sport lo consiglio a tutti, soprattutto per l'imbrago, e poi perchè è importante per la crescita personale e fisica e per migliorare il proprio equilibrio.”

Fabrizio Poletti (classe 1993)

“Questo sport mi piace perché imparare ad arrampicare è un modo molto bello per stare con la Dalila e con i miei amici ma spesso desidero che ci siano più ragazze carine perché qui siamo in troppi maschi!!! Appello alle ragazze e ai ragazzi: venite numerosi perché è uno sport duro ma se ci si mette la passione, è fichissimo!!!!!”

Leonardo Mantini (classe 1996)

“Non è molto tempo che vengo ad arrampicare ma mi son trovato molto bene, tutti mi hanno accolto molto calorosamente e sono stati molto gentili nei miei confronti. Arrampicata è uno sport molto utile perché ti aiuta a superare le tue paure. Sinceramente mi piace di più arrampicare imbragato perché quando arrivi in alto ti sembra di aver conquistato una montagna. Questo è uno sport che consiglio a tutti ma soprattutto alle femmine perché ne abbiamo bisogno!!”

Matteo Rughetti (classe 1996)

“Questo corso di arrampicata mi piace perché impari a farlo in modo adeguato e giusto. Ma soprattutto si sta con gli amici e ci si diverte. Durante il corso le lezioni che mi piacciono di più sono quelle dove si fa l’imbragatura. Dato che a me piace molto vi consiglio di venire, non per fare il corso ma almeno per provare e conoscere nuove persone.” Francesco Po classe 1997

“Io sto imparando molte cose in arrampicata, mi piace molto e ho dei compagni fantastici. La mia maestra è la migliore del mondo e poi l’arrampicata è il mio sport preferito. Saluto tutti e buone vacanze.”

Maria Giulia Parmeggiani (classe 1999)

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“Mi piace arrampicarmi perché si va in alto e sono soddisfatto quando ci riesco. Mi piacerebbe che ci fossero tanti amici nel corso con me, ci divertiremmo insieme. Voglio continuare il corso perché voglio imparare come il mio papà Davide.”

Samuele Corradi (classe 2003)

Non ci sono tutti i monelli, ma a tutti va il mio GRAZIE del nostro tempo insieme e un grazie speciale ai coraggiosi genitori che sostengono e motivano questi ragnetti.

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L’ALPIQUIZ n. 28

Vuoi sperimentare le tue abilità? Vuoi testare le tue conoscenze di alpinista / trekker / appassionato di montagna?

Prova ad indovinare!

CHE MONTAGNA È?

Nel numero successivo troverai la risposta.

E, se vuoi osare di più, l’Alpiquiz ti permette di partecipare on line: invia la tua risposta all’indirizzo e-mail alpiquiz@email.it entro il 31 Agosto.

L’8 settembre, presso la sede CAI, avverrà l’estrazione tra tutti coloro che avranno indovinato e il vincitore si porterà a casa un gadget offerto dal negozio

“NUOVI ORIZZONTI” (Via N. Biondo, 56, Carpi - Via Vignolese, 821, Modena)

Ricordiamo ai soci che l’estrazione è pubblica e che si riterrà valida una sola firma per ogni indirizzo e-mail.

SOLUZIONE ALPIQUIZ n. 27

La foto dello scorso mese era:

ROCCHETTA ALTA DI BOSCONERO

Il vincitore dell’estrazione è: MATTEO GIANAROLI.

Hanno indovinato anche:

Davide Caiumi, Marco Ghedina, Dino Neri, Roberto Vecellio.

STAMPATO IN N. 1000 COPIE 16

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