Notiziario CAI Carpi 2008-04

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PERIODICO BIMESTRALE. - Direttore responsabile: Corrado Vellani. - Redazione: Via Cuneo, 51 - Carpi (Modena). Autorizz. Tribunale di Modena n. 592 del 24/12/76 - Stampa: Tipolitografia Guaitoli snc-Carpi (MO) - Proprietario: Primo Zanfi, Presidente del C.A.I. di Carpi. - Tariffa R.O.C. Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 N° 46) art.1, comma 1, DCB - MO. L'abbonamento riservato ai Soci di E 2,00 viene assolto nella quota associativa.

ANNO 32 / n. 4 - Luglio/Agosto 2008 Via “Dirty Politics” MarmoladaPh. Igor Koller

BREVI DAL CONSIGLIO DIRETTIVO

SEDUTA DEL 5 MAGGIO 2008

Presenti il Presidente Zanfi ed i Consiglieri Bagnoli, Bulgarelli M., Bulgarelli O., Caiumi, De Simoni, Fracassini, Giannino, Guaitoli, Rebecchi. Assente il Consigliere Bellanti.

• Rebecchi ha riferito di un nuovo incontro con i responsabili del Centro Gorizia previsto per mercoledi 15, per la gestione della sede. Il Presidente Zanfi ha proposto che in caso di problematiche venga fissata una ulteriore riunione del Consiglio Direttivo. Sempre Rebecchi ha riferito di aver ricevuto un preventivo della ditta Carpi Neon per l’installazione dell’insegna luminosa su Via Cuneo.Il costo ammonterebbe a 2700 euro più allacciamento, iva e tassa di pubblicità annuale. Zanfi ha richiesto di visionare i disegni ed i dettagli tecnici per una migliore valutazione. Rebecchi si è incaricata della cosa.

• I rispettivi responsabili hanno riferito dell’andamento delle attività svolte ed in corso. Fracassini ha riferito di ricevere numerose richieste di partecipazione alle uscite del corso di Escursionismo di Base da parte di esterni non iscritti. A questo proposito De Simoni ha chiesto che venga discussa, nel prossimo CD, una regolamentazione per la partecipazione dei non-soci alle attività. Zanfi propone di pubblicare un volantino riepilogativo delle diverse tariffe per soci e per non-soci, per ciascuna attività.

Bagnoli ha riepilogato gli aspetti organizzativi della Cena Sociale di sabato 17/5: approntamento della sala non prima di sabato, menù con salumi, grigliata di carne, verdure, dolci, bevande, al prezzo di 15,00 euro a persona.

• Circa la manutenzione del Rifugio, Zanfi ha espresso la convinzione che sia opportuno rimandare al prossimo anno l’esecuzione della nuova recinzione delle tre vasche di raccolta delle acque, visto l’elevato costo ed impegno per la sezione. Ritiene sufficiente per il momento un sopralluogo del socio Mauro Lugli con una squadra di volontari per la verifica dello stato attuale e per l’effettuazione di eventuali interventi di manutenzione. Nel frattempo Zanfi si è impegnato a redigere un preventivo di spesa necessario anche alla richiesta di contributo alla sede centrale.

• Rebecchi ha confermato la sua prossima partecipazione, insieme al delegato sezionale Mario Guaitoli,alla prossima assemblea dei delegati, prevista a Mantova il prossimo 18 maggio. Nell’occasione intende verificare l’atteggiamento delle altre sezioni circa le tariffe di pernotto riservate nei rifugi sociali ai soci giovani, questione oggetto di una forte lamentela del nostro gestore Sig. Rodolfo Molin.

• Esaminate ed approvate n. 9 domande di ammissione a socio.

SEDUTA DEL 16 GIUGNO 2008

Presenti il Presidente Zanfi e tutti i Consiglieri: Bagnoli, Bellanti, Bulgarelli M., Bulgarelli O., Caiumi, De Simoni, Fracassini, Giannino, Guaitoli, Rebecchi.

• Guaitoli ha riferito in merito alla “Marcia dei Tori” svoltasi il 28 maggio con ottimo successo sia per il numero dei partecipanti (195 iscritti) che per il gradimento e l’entusiasmo manifestato dagli stessi. Ha inoltre informato dell’inoltro di una domanda per l’ottenimento di un contributo economico alla Provincia di Modena. Nella graduatoria di ammissione risultiamo al 90° posto. Guaitoli ha poi segnalato che lo staff organizzativo è già al lavoro per il “Memorial Rattighieri” del prossimo 7 settembre.

• I diversi responsabili hanno relazionato sull’andamento delle attività sezionali e dei corsi. Le sfavorevoli condizioni meteo hanno complicato lo svolgimento di alcune di queste ma senza impedirne la realizzazione. Già nel vivo la raccolta di iscrizioni per le attività di luglio, agosto e settembre tra le quali l’uscita in Marmolada (fine luglio) ed il trekking nel Gruppo di Brenta (fine agosto) del gruppo “Percorsi Altern...attivi” oltre alla consueta gita sociale ai Cadini di Misurina e al Rifugio Città di Carpi (13-14 settembre).

• Giannino ha riferito degli incontri, tuttora in corso, con i responsabili del Centro Gorizia per la definizione dell’uso degli spazi comuni della Sede. E’ in corso di definizione un progetto, sostanzialmente condiviso, che sarà rifinito e siglato probabilmente entro la fine di giugno.

Scelto il preventivo per la realizzazione dell’insegna luminosa (ditta Carpi Neon), approvato anche dal Centro Gorizia. Valutate modalità e costi di manutenzione degli impianti di riscaldamento e condizionamento, di pulizia e di manutenzione ordinaria degli ambienti.

• Il Presidente Zanfi ha richiesto un approfondimento sul tema della partecipazione degli esterni alle varie attività. De Simoni ha stilato una bozza di regolamento, consegnato in visione a tutti i Consiglieri e responsabili delle attività. Quando sarà definito e approvato sarà divulgato a tutti i partecipanti esterni.

• Rebecchi ha riferito del protrarsi della questione della tariffa di pernotto per i soci giovani presso il nostro Rifugio, sollevata dal gestore sig.Molin.E’ stata interessata la Commissione Rifugi della Sede Centrale per chiarire diritti e doveri delle parti in causa, alla luce dei regolamenti vigenti.

• Esaminate ed accettate n. 6 domande di ammissione a socio.

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BIBLIOTECA SEZIONALE

Grazie al contributo concesso dalla FONDAZIONE CASSA RISPARMIO

CARPI la Biblioteca Sezionale è stata arricchita con circa 100 volumi (in parte già consegnati) di Trekking, Alpinismo, Roccia, Bike, Letteratura di Montagna.

A pagina 12 l’elenco completo delle nuove pubblicazioni. (leggere, sfogliare, guardare = imparare)

I Bibliotecari: Vittorio, Franca, Rino

LUTTI

I mesi di maggio e giugno 2008 ci hanno portato via due grandi Vecchi della montagna.

Il 13 maggio è scomparso il grande alpinista e guida del Brenta BRUNO DETASSIS. Classe 1910, incontrastato re delle crode, fu protagonista delle più epiche aperture sulle pareti del massiccio di Brenta negli anni trenta e quaranta. Maestro indiscusso per generazioni di arrampicatori dolomitici, fino a pochi anni fa dispensava ancora consigli ai frequentatori del Rifugio Alberto e Maria ai Brentei, gestito dai famigliari.

IL 16 giugno è morto nella sua Asiago, dove era nato 86 anni fa, lo scrittore MARIO RIGONI STERN. Romanziere di guerra e di montagna, Rigoni Stern ha raccontato nel suo capolavoro, "Il sergente nella neve", la tragica epopea della ritirata di Russia del 1942-43. I successivi scritti furono spesso ispirati dalla sua assidua ed emozionata frequentazione dei boschi e delle praterie del suo altipiano, in relazione intima e speciale con la natura.

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ESCURSIONISMO AVANZATO

Responsabile: Marco Bulgarelli (059/689934)

Venerdì 19 settembre - Presentazione delle attività (chiusura iscrizioni)

Mercoledì 24 settembre - 1ª lezione teorica

Giovedì 2 ottobre - 2ª lezione teorica

4-5 ottobre - 1ª uscita:

Appennino modenese

Giovedì 16 ottobre - 3ª lezione teorica

18-19 ottobre - 2ª uscita:

Piccole Dolomiti

Lezioni teoriche presso la sede alle ore 21,00.

PERCORSI ALTERN...ATTIVI

IN COLLABORAZIONE CON IL CAI DI CASTELFRANCO E.

Responsabile: Marco Bulgarelli (059/689934)

26-27 luglio - GRUPPO MARMOLADA

Salita ferrata Cresta Ovest, discesa ghiacciaio

Marmolada (EEA)

27-31 agosto - GRUPPO DI BRENTA

Vie ferrate Benini, Bocch. Alte, Centrali, Brentari, Castiglioni (EEA)

20-21 settembre - GRUPPO DEL SELLA

Via ferrata delle Mesules e Cima Piz Boè (EEA)

12 ottobre - Altopiano di Folgaria - Becco di Filadonna - Sent. attrezzato Bivacco Vigolana (EE)

26 ottobre - Gruppo Monte Baldo

Via ferrata delle Taccole (EEA)

ESCURSIONI

13-14 SETTEMBRE

- Rifugio Città di Carpi

- Rifugio Locatelli (3 Cime di Lavaredo)

Partenza da Carpi sabato 13 settembre ore 6,30

Arrivo a Misurina alle ore 11,30 circa.

Gruppo A: proseguimento per il Rif. Col de Varda m. 2100 (a piedi o in seggiovia)

Poi seguendo prima il sentiero n. 120 e il n.116 arrivo al Rifugio Città di Carpi. (dal Col De Varda h. 1,15 circa)

Cena, pernottamento e prima colazione in Rifugio.

Domenica 14: Escursione nei Cadini di Misurina

Sentiero Durissini (Rif. Carpi, Rif. Fonda Savio e Misurina)

Tempo di percorrenza: h. 5,30 - 6

Difficoltà: escursionistico per esperti (EE)

Dislivello complessivo in salita: m. 800 circa

Gruppo B: proseguimento per il Rif. Auronzo alle 3 Cime di Lavaredo a piedi o in Autobus

Dal Rifugio Auronzo (m. 2320) al Rifugio Locatelli (m. 2438)

Tempo di percorrenza h. 1,30 circa (passando dal Rif. Lavaredo)

Difficoltà: escursionistico

Dislivello: m. 100 circa

Domenica 14: dal Rif. Locatelli con discesa in Val di Landro attraverso la Forcella del Lago tempo di percorrenza: h. 5 - 6

Difficoltà: escursionistico per esperti (EE)

28 SETTEMBRE - Traversata dal Lago Santo Modenese all'Alpe di San Pellegrino

SONO APERTE LE ISCRIZIONI - rivolgersi in sede il martedi e venerdi dalle 21 alle 23 (Ernestina - Loris e Luisa)

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REGOLAMENTO:

ISCRIZIONI: Fino alle ore 8,30 di Domenica 7 Settembre direttamente all’ufficio gara presso l’HOTEL SORAPISS di MISURINA (tel. 0435/39121), compilando la apposita cartolina.

QUOTA DI ISCRIZIONE: Euro 18,00.

Comprende: ristoro intermedio (Rif. Fonda Savio) e all’arrivo, buono pasto al rifugio Città di Carpi, pacco gara. Buono pasto per accompagnatori: Euro 9,00.

PARTENZA: alle ore 9,30 presso la seggiovia “COL DE VARDA” di MISURINA (vedi mappa).

PUNZONATURA: i concorrenti dovranno punzonare il pettorale dieci minuti prima della partenza; al primo controllo i concorrenti col pettorale non punzonato saranno squalificati.

BAGAGLIO: Il sacco con gli indumenti viene trasportato alle ore 9,00 dalla zona partenza (parcheggio seggiovia Col de Varda) all’arrivo.

CATEGORIE: Assoluta M e F, Junior M e F (1984 e seguenti), Master M e F (1958 e precedenti), CAI Carpi M e F (regolarmente iscritti nell’anno 2008 alla sezione di Carpi del CAI o SCICAI).

PREMI: Trofeo "Rifugio Città di Carpi" ai primi tre classificati per categoria. Rimborso spese per i primi cinque classificati (categoria assoluta maschile) e le prime tre classificate (categoria assoluta femminile).

RICCHI PREMI AD ESTRAZIONE!!!

CANCELLI ORARI: 1h45’ dopo la partenza al Rifugio Fonda Savio; 3h alla Forcella Sabbiosa. Dopo tali tempi verranno tolte le segnaletiche e il ristoro intermedio; i concorrenti potranno comunque concludere il percorso sotto la propria responsabilità avendo comunque diritto al pranzo e al pacco gara.

ACCOMPAGNATORI: Gli accompagnatori possono raggiungere il Rifugio Città di Carpi usufruendo della seggiovia “Col de Varda” per poi proseguire per i sentieri n. 120/116 (50-60 minuti di cammino).

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Contro di loro ha vinto la nostra testardaggine di farci la Marcia dei Tori, infatti fino a mezz’ora prima della partenza, il tempo non prometteva nulla di buono e a tratti pioveva. Simona, una mia amica di vecchia data (alla sua prima esperienza di piccolo trail) non voleva partire, per fortuna anche con l’aiuto di Donamat (Donatella) siamo riusciti a convincerla a partire, garantendole che durante la in gara ci sarebbe stato il sole, … ora potete chiamarmi veggente. Infatti ore 9,35 si parte, il primo km è abbastanza scorrevole e si viaggia, ma è la Marcia dei Tori, infatti ecco i continui cambiamenti di pendenze, su giù su giù molti su pochi giù, immersi in un fitto bosco che lascia a malapena scorgere il cielo per vedere che tempo fa e con sentieri stranamente asciutti. A un tratto si esce dal bosco e sorpresa… c’è il soleeeee… (io lo avevo detto)… Salita dura su di un prato, si aggira una collina ed eccolo lì lo spauracchio dello Spigolino… 400/500 metri di salita al 40/45 % e riesci ad arrivare in cima sotto la croce solo con la linguaccia di fuori… e ansimando come un toro imbufalito. Durante questa salita mi raggiunge anche Riczac (Riccardo) e proprio in cima mi passa, ma ora c’è la discesa e parto a balla, 400 metri a canna dove passo molti concorrenti (tra cui l’amico Claudio che in salita mi era davanti), qui mi accorgo che qualcosa non va: la fascia elastica che ho alla coscia quando accelero e allungo la gamba scende fino al ginocchio, perciò ogni allungo devo rallentare e quasi fermarmi per ritirarla su e questo accadrà in tutte le discese, uffa… Al ristoro Riczac mi ripassa, altra salita, ci sono ancora tre alture da superare sulla cresta del sentiero “00” dove c’è una vista bellissima ovunque ti giri: verdi montagne, in lontananza le alpi Apuane e davanti a noi la stupenda,inconfondibile sagoma di Libro Aperto. Mi aggrego alla seconda donna Annalisa e faccio queste

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La meteo prima della partenza non prometteva nulla di buono...

ultime salite con lei fino al raggiungimento dell’ultima salita tosta da dove poi parte una discesa spericolata con forti pendenze e continui cambiamenti di rotta stretti su terreni scivolosi… chi ha coraggio avantiii… Inizio questa discesa, davanti per parecchie centinaia di metri non c’è nessuno e dietro oltre Annalisa ho altri tre concorrenti, ora metto il turbo e via… a metà discesa (che è di circa 2 km) non si vede più nessuno, mentre davanti comincio a intravedere 4 concorrenti, 2 con maglia rossa 2 con maglie nere, uno dovrebbe essere Riczac, hanno ancora molto vantaggio ma su queste pendenze comando io e giù a testa bassa, qualche mezza scivolata ma tutto ok. Alla fine della discesa ho raggiunto i 2 con la maglia rossa e quelli con maglia nera, sono molto vicini ma non riuscirò a prenderli, perché la discesa è finita e adesso c’è l’ultimo km che praticamente è piano, non è il mio terreno. Arrivo e ho tolto quasi 6 minuti al mio tempo precedente in questa corsa, non male. Mi complimento con mio cugino che mi ha rifilato 4 minuti, con Riccardo e con gli altri amici che man mano arrivano, brava ad Annalisa che ha mantenuto il 2 piazzamento tallonata dalla Frensi (Francesca, che parteciperà alla CroMagnon, in bocca al lupo), un applauso anche a Simona che ha portato a termine il suo primo pic-

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Un po’ di ressa nelle fasi dopo la partenza Tutto pronto per il ristoro finale.

colo trail ed è arrivata anche correndo, Fabio e Daniela reduci da 72 km in Germania. Ristoro da favola con minimo una decina di torte una più buona dell’altra (immagino, visto che tutti continuano a mangiarle) io no, sono a dieta… boh, mi sembra mi si sia allungato il naso. Poi naturalmente abbiamo fatto il terzo tempo pranzando presso il rifugio Capanna Tassoni (pranzo su prenotazione): gramigna alla salciccia, spezzatino di manzo in umido con polenta e patate, insalata e per finire panna cotta con mirtilli. Cosa dire, percorso bello e segnalato bene, ottimi i ristori, il tempo ci ha regalato il sole, pranzo finale da leccarsi i baffi e tanti tanti amici con cui apprezzare tutto ciò. Cosa si può volere di più?

GRANDE E BRAVO CAI CARPI!!!

Sul sito www.caicarpi.it le classifiche complete e tutte le foto della manifestazione.

CLASSIFICA GENERALE maschile:

1 SANTI ANTONIO 1'08"05 VIGNOLA

2 CECCONI EMANUELE 1'11"51 PORRETTA TERME

3 REVERBERI GIANMATTEO 1'13"10 MONTECCHIO E.

4 CARDIA GAETANO 1'13"38 PORRETTA TERME

5 RONDONI ROBERTO 1'14"20 CASALGRANDE

6 MACCHIA GIULIO 1'15"12 MODENA

7 VENTURI FABRIZIO 1'17"07 MODENA

8 RONCAGLIA MARCO 1'17"16 MODENA

9 DEGLI ESPOSTI DAVIDE 1'18"39 SAVIGNANO

10 MARAZZI GIUSEPPE 1'19"09 BAISO ... ........ ........ ........ ........

CLASSIFICA GENERALE femminile:

1 ZAMBELLO STEFANIA 1'30"20 MONTECCHIO E.

2 TIRONI ANNALISA 1'38"16 MODENA

3 RICCHETTI FRANCESCA 1'40"46 MODENA

4 PASQUALI CHIARA 1'43"00 REGGIO E.

5 BARNABA TIZIANA 1'43"45 PARMA

Abbigliamento “tecnico” sul Monte Spigolino.

CLASSIFICA CAI CARPI

2'38"52 CARPI 11 CALIUMI WAINER 2'47"46 CARPI 12 VELLANI GIULIANO 2'57"31 CARPI

CLASSIFICA CAI CARPI femminile:

1 PEDERIVA SILVIA 1'55"51 MILANO

2 LUGLI LORETTA 2'06"11 CARPI

3 TAROZZI GIORGIA 2'08"13 MODENA

4 FORGHIERI EDI 2'57"31 CARPI

5 FRACASSINI RINA 3'07"12 RIO

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I vincitori: Antonio Santi e Stefania Zambello
PRIA FRANCESCA
PARMA 7 ZALDINI PIERA
CARPI 8 GOVI BARBARA
MODENA 9 LOMBARDI SIMONA
CASALGRANDE 10 BONAVITA MARZIA 1'51"19 CISLAGO ... ........ ........ ........ ........
6
1'44"36
1'45"10
1'49"07
1'51"14
1 SACCHI LUCA
CARPI 2 MAZZOLI LUCA
MIRANDOLA
GATTI PAOLO DANTE1'35"03 CORREGGIO 4 GIANNINO BENIGNO
CARPI 5 SUOZZI ANDREA 1'46"25 PIANORO (BO) 6 MONETTI GRAZIANO 1'51"31 BOMPORTO 7 LOSCALZO GIOVANNI 2'03"28 CARPI 8 CAIUMI DAVIDE 2'18"21 CARPI 9 LOSI DANIELE 2'38"52 CARPI 10 PAOLANTONIOMARCO
maschile:
1'29"35
1'33"35
3
1'36"24
SALICETO (RE) 6 BERTELLI GABRIELLA 3'12"53 CARPI Un sorridente Luca “Sughi”

I corsi boulder in palestra vanno in vacanza e alcuni pargoli hanno generosamente concesso alla sottoscritta le loro considerazioni sulle esperienze maturate insieme… mi hanno commosso!

Ho poco altro da dire, solo che insegnare loro ad arrampicare e allenarli è un piacere. Sia per la passione che condividiamo, sia per l’onore di vedere crescere questi giovani umani. È un bel nutrimento reciproco e pure divertente!

Vi lascio i loro pensieri e arrivederci a Settembre...

“Questo è stato un anno straordinario perchè ho imparato tantissime cose come il “cambio piede”. Ho conosciuto Dalila, infatti è lei la nostra istruttrice, poi ho conosciuto Lara, Filippo e Francesca e Alice e un’altra Alice e Fabio e fabrizio e infine mia sorella e cioè Beatrice e io che ho scritto tutto questo mi chiamo Jack!.”

“Io, cioè Jack vi scrivo un’altra lettera, vi consiglierei di venire qua perchè starete bene, anzi benissimo. E avrete tanti amici. FINE.”

“Mi è piaciuto in questi giorni imparare tantissime cose come l’accoppio delle mani perchè il cambio piede l’ho imparato l’anno scorso. Fillo”. Pettenati

“In questo corso tranzollico ho sclerato moltissimo. È stato divertente, interessante e istruttivo allo stesso tempo. In questo mio corso ho avuto andamenti molto particolari perchè in alcune settimane ero uno sprint nei boulder e mi sono pure guadagnato il nome di re dell’altezza date alcune mie imprese eroiche! Ed invece nei momenti in cui non ero molro sprint ho avuto i miei amici che mi hanno tiratao si di morale, Alice, Jack, Beatrice, Filippo, Francesco, mia sorella, Dalila e inoltre Cristian e davide che aimè non hanno continuato a tranzollare con noi ma dopo tutto mi sono divertito. Ciao, il vostro tranzollico re della altezza Fabio. Buone vacanze. Ricordati, scappa dalla Dalila, ti vorra’ dare un bacino! “ Fabio

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CRONACA DI UNA “SGAMBATA RESISTENTE”…

di Rebecca (16 anni) e Arianna (12 anni)

Venerdì 25 aprile ci siamo trovati in quaranta, allegri e vocianti, davanti alla sede del CAI per celebrare la giornata della memoria in modo alternativo, partecipando alla 3° edizione dell’iniziativa “Sentieri resistenti”.

L’orario assolutamente benevolo della partenza non ammetteva facce assonnate; non restava altro che partire verso il passo del Giogo, negli appennini tosco-romagnoli. L’escursione è iniziata verso le 10 di mattina, dopo una piccola pausa per riprendersi dopo due ore e mezzo di viaggio durante il quale - immancabilmente - c’è stato chi, essendo Primo, non ha azzeccato il casello dell’autostrada… (sappiatemi dire chi ha capito la freddura).

Prima di partire il capannello si è stretto attorno ad alcune letture a tema e poesie di vari autori che raccontano la vita della gente comune durante la seconda guerra mondiale.

Questi sono temi molto toccanti che sembrano impossibili, troppo crudi per essere veramente successi, per noi, che viviamo nelle comodità del XXI secolo.

Camminando siamo arrivati al Monte Altuzzo, dove, all’ombra di una croce, abbiamo continuato con il nostro itinerario letterario… Da qui si godeva una vista stupenda, favorita anche dal bel tempo e dall’assenza di foschia. Quindi ne abbiamo approfittato per fare le prime foto di gruppo.

Scendendo dalla vetta per tornare in marcia, abbiamo potuto vedere i pochi resti di un rifugio notturno per le sentinelle tedesche.

Poi, percorrendo il sentiero 00, siamo arrivati al Monte Pratone, dove abbiamo pranzato. Ci siamo fermati però solo per poco perché si vedevano nuvoloni neri, e prendere l’acqua non era, a dir la verità, nelle nostre intenzioni. Il tempo per un paio di altre letture soffocate dal vento e gambe in spalla! Abbiamo continuato il percorso su un sentiero molto tranquillo in mezzo al bosco, fino ad arrivare al rifugio Serra.

Qui, dopo la lettura di un brano del sopravvissuto Primo Levi che descriveva tragicamente l’arrivo al campo di sterminio di Buna-Auschwitz, abbiamo concluso la tappa con l’alzabandiera della pace e i buoni, vecchi canti partigiani (dato che il coro del CAI c’è ed è bravissimo…).

Dopo ennesime foto di gruppo, il vento freddo (quello fuori e quello che si era creato in noi dopo le letture) ci ha obbligato a ripartire lungo una comoda carreggiata verso la Badia di Moscheta, la tappa finale della nostra escursione, un ex-convento trasformato in ristorante tipico toscano. Naturalmente abbiamo concluso la giornata con l’“assaggio” dei prodotti tipici: salumi, formaggi, fiorentine, cantuccini con il Vin Santo. In questa gita abbiamo percorso parte della linea gotica, precisamente il primo punto di sfondamento degli alleati americani, con una mossa strategica, organizzata e guidata dal generale Clark.

Qui, tra il 12 e il 16 settembre 1944, morirono migliaia di giovani soldati di varie nazionalità.

In questo periodo dell’anno il paesaggio è bellissimo: alberi verde splendente, bianchi o ancora marroni, sembrano farci dimenticare il brutto passato di quei

luoghi, ma questa gita è stata proprio organizzata per ricordare. Le letture e le poesie a tema hanno lasciato un solco profondo in noi, difficile da riempire, che ci farà pensare e riflettere spesso…

…PSEUDO-PENSIERI SULLA “SGAMBATA”

25 aprile 2008: il grande rischio di celebrare commemorazioni è quello di svuotarle inconsapevolmente del loro senso primo, quello di rendere presente e operante il passato. Spesso invece una commemorazione è l’occasione buona per scaricare le nostre responsabilità ai piani alti: riconduciamo gli eventi storici alle decisioni di politici lontanissimi da noi e insistiamo nella necessità che siano “quelli che contano veramente” a mettersi in moto.

La pace, che in questa ricorrenza vogliamo ricordare, rimane così una logica distante e il 25 aprile ci tocca forse soltanto nell’orgoglio (!?) di essere italiani (?!?).

Se invece pensassimo la pace come una rete di relazioni umane, faticosamente costruite e spesso così estranee al nostro modo di fare moderno e sbrigativo, la nostra partecipazione a questa grande utopia diventerebbe necessaria: a questa utopia che passa attraverso il 25 aprile 1945.

Potremmo allora azzardare il pensiero che per il CAI tutto l’anno è un 25 aprile, perché quando l’impegno della gente “comune” fonde la passione per la montagna e la dimensione umana dell’andar per monti, tutto l’anno è il momento giusto per creare la liberazione e la pace.

Non credo che sia stato scontato decidere di venire sulla linea gotica in una giornata qual è la Festa della Liberazione. Prendere parte a una iniziativa del genere può diventare una forte presa di coscienza. Nonostante che le questioni storiche vorrebbero un po’ di spazio anche tra i nostri quotidiani pensieri, e non solo un giorno l’anno, permettere che queste ci tocchino mentre ci concediamo un’allegra sgambata è sicuramente un gesto importante.

E penso che tale gesto acquisti importanza nella misura in cui non rimaniamo passivi, ma diventiamo partecipatori attivi. Ovvero: nella misura in cui ci lasciamo mettere in discussione dalla poesia e dal racconto, ci lasciamo muovere e (magari) anche cambiare.

A questo punto, non si sa mai che proprio a noi maggiorenni e vaccinati, conoscitori profondi degli uomini e della storia, ci capiti di crescere ancora un poco sotto la silenziosa guida dei morti.

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Grazie al contributo concesso dalla “Fondazione Cassa Risparmio Carpi” la Biblioteca Sezionaleèstataarricchitacon circa 100 volumi (in parte già consegnati) di Trekking, Alpinismo, Roccia, Bike, Letteratura di Montagna.

Elenchiamo qui di seguito le principali novità.

RACCONTI E BIOGRAFIE

Viesturs, E., Roberts, D., In vetta senza scorciatoie, Corbaccio, 2006

Parks, T., Il silenzio di Cleaver, Il Saggiatore, 2006

Zandonella, C.I., I signori delle Cime, Antiga Ed., 2003

Coffey, M., Confine incerto, Corbeccio, 1999

Dibona, D., Storie, personaggi e racconti leggendari delle Dolomiti, Mursia, 1990

Kukuczka, J., Al quattordicesimo cielo, Newton e Compton Ed., 2003

Coffey, M., L’ombra della montagna, Corbaccio, 2004

Bizzarro, P., Vietato volare, Vivalda, 2005

Baldini, E., Come il lupo, Einaudi, 2005

Paleari, A., Il giorno dell’astragalo, Vivalda, 2007

Heimermann B., Lafaille J.C., Prigioniero dell’Annapurna, Vivalda, 2007

Batard, M., La via d’uscita, Vivalda, 2005

Corona, M., Cani, camosci, cuculi (e un corvo), Mondadori, 2007

Desio, A., La conquista del K2, Corbaccio, 2007

Krakauer, J., Nelle terre estreme, Corbaccio, 2007

Gattinara Castelli, G., Viaggio in Himalaya, Marietti, 2007

Desmaison, R., 342 ore sulle Grandes Jorasses, Corbaccio, 2007

Anker, D., Capra, G., Rettner R., Morte sull’Eiger, Corbaccio, 2007

Wainwright, J.A., Il volo del falco, Vivalda, 2007

Longo, D., Racconti di montagna, Einaudi, 2007

Ferrari, M.A., Il vuoto alle spalle, Corbaccio, 1999

Gogna, A., Dolomiti e calcari di NordEst, Vivalda, 2008

Affentranger, I., La pista illuminata, Ed. Racconti – Nuovi sentieri, 2007

GUIDE E MONOGRAFIE

Radici F., Calegari, S., 190 laghi nelle Orobie, Ed. C. Ferrari

Casini, V., Chi passa per questa via..., Priuli & Verlucca, 2005

Anker, D., Pizzo Bernina, Zanichelli, 2005

Chiej, R., Baldi, L., Guida alla Corono di San Marco, Ed. Panorama, 1994

Bovio, Dellarole, Giglio, Gressoney, Ayas, Valturnanche, Zanichelli, 1989

De Biasio, E., Pale di San Lucano, Luca Visentini Ed., 2004

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Parodi, A., Nelle alpi del sole, Andrea Parodi Ed., 2005

Rabanser, I., Bonaldo, O., Vie e vicende in Dolomiti, Versante Sud Ed., 2007

Dauer, T., Cerro Torre, mito della Patagonia, Corbaccio, 2008

Bonetti P., Lazzarini P., Dolomiti, sentieri “in discesa”, Zanichelli, 2002

Bonetti P., Lazzarini P., Dolomiti, nuovi sentieri selvaggi, Zanichelli, 2006

De Battaglia, F., Marisaldi, L., Dolomiti, sentieri di storia e leggenda, Zanichelli 2007

STORIE E IDEE DELL’ALPINISMO

Berti, A., Cantore delle crode, Nuovi Sentieri Ed., 2007

GUIDE ALPI ILLUSTRATE

Parodi A., Intorno al Monviso, Andrea Parodi Ed., 2007

Zandonella, C.I., Alta via delle Dolomiti n. 1 - Dal lago di Braies a Belluno, 2005

Zandonella, C.I., Alta via delle Dolomiti n. 3 - Da Villabassa a Longarone

Zandonella, C.I., Alta via delle Dolomiti n. 4 - Da San Candido a Pieve di Cadore, 2003

Zandonella, C.I., Alta via delle Dolomiti n. 5 - Da Sesto in Punteria a Pieve di Cadore, 2003

Zandonella, C.I., Alta via delle Dolomiti n. 6 - Dalle sorgenti del Piave a Vittorio Veneto, 2003

Zandonella, C.I., Alta via delle Dolomiti n. 7 - Nelle Prealpi dell’Alpago, 2003

Zandonella, C.I., Alta via delle Dolomiti n. 8 - Da Feltre a Bassano del Grappa, 2005

Masé L., Campanile, A., Madonna di Campiglio e la Val Rendena, Vivalda, 2005

Crosa Lenz, P., Frangioni, G., Val Bognanco, Grossi Ed., 2007

GUIDE APPENNINI - COSTE - ISOLE

Parma Turismi, Cammina Cammina – da Fidenza a Lucca – Via Francigena, 2007

Com. Mont. App. Modena Ovest, 45 itinerari nelle valli Dolo, Dragone e Rossenna, 1995

Ist. Geografico de Agostini, Guida dell’entroterra sardo, 1989

MANUALI TECNICI

Richelet, J.P., Salute in alta quota, ZetaBeta, 2004

Club Alpino Italiano, Sci-Alpinismo, CAI, 2004

Club Alpino Italiano – T.A.M., Norme di tutela dell’ambiente montano, CAI,

Club Alpino Italiano, La sicurezza sulle vie ferrate: materiali e tecniche, CAI, 2005

Club Alpino Italiano, Alpinismo su ghiaccio e misto, CAI, 2005

Peter Lewis S., Cauthorn, D., Arrampicata sportiva. Allenarsi per la parete, Hoepli, 2007

Luebben C., Guida completa all’arrampicata su roccia, Hoepli, 2007.

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Letture consigliate, a cura di Federico Soliani

Il francese Marc Batard, classe 1951, è probabilmente noto solo a chi, come il sottoscritto, era solito consultare la stampa di settore (per intenderci: ALP, Rivista delle Montagna, Vertical, ecc.) nel periodo compreso fra la seconda metà degli anni ottanta ed i primi anni novanta. Nelle rubriche di cronaca dell’alpinismo non mancavano le sintetiche segnalazioni di imprese a dir poco straordinarie. Batard saliva gli ottomila in tempi record, demolendo i precedenti primati, attaccando le vie con spedizioni leggerissime, a volte in solitaria: 1998, pilastro Ovest del Makalu, via nuova in solitaria in 18 ore ed Everest, dal campo base alla vetta in 22ore e mezza. Inanellava salite estreme sulle più difficili vie del Bianco, sempre in tempi eccezionali, a volte accompagnando clienti (era guida alpina a Chamonix)! Stranamente però le cronache si limitavano a sintetiche notizie. Sulle riviste specializzate non comparve mai – perlomeno così ricordo – una monografia, una intervista lunga e dettagliata, un ricco servizio fotogiornalistico. Il suo libro autobiografico La via d’uscita, pubblicato in Francia nel 2003 e proposto da CDA & Vivalda nella collana I licheni, aiuta un po’ a chiarire il paradosso. Batard si confessa e racconta del suo caratteraccio, della sua intransigenza e rudezza nel rifuggire stampa, sponsorizzazioni e qualsiasi altro possibile condizionamento. Lo fa con tale intensità e durezza da diffondere nell’ambiente un’immagine di sé che non corrisponde alla realtà e che lo mette ai margini. Il suo atteggiamento ed il suo alpinismo sono il risultato di un malessere molto

profondo, sofferto sin dall’infanzia e che ha cercato di soffocare, negli anni, lanciandosi quasi con esasperazione in imprese sempre più difficili e pericolose. Non è sicuramente mancato un amore enorme per la montagna, la natura e lo sport; ma la paura, quella che attanaglia lo stomaco durante ogni ascensione estrema, è stata una compagna forse inconsapevolmente cercata ma dal cui abbraccio soffocante bisognava sfuggire. Nel 1999, dopo essere scampato ad una valanga sul Cho Oyu, la svolta: “Ho capito che la mia vita doveva cambiare in quel preciso istante, non fra due o tre anni. Ho capito che dovevo smetterla immediatamente di mettermi nei guai per ragioni fasulle o persone malvagie”. Trova il coraggio di manifestare, innanzitutto ai suoi tre amatissimi figli ed alla ex moglie, la propria omosessualità (caso probabilmente unico di outing in un mondo “virile” come quello dell’alpinismo estremo) e di iniziare una nuova vita, dedicandosi esclusivamente alla pittura, altra sua grande passione da ragazzo.

Un libro sicuramente diverso dal solito, il cui sottotitolo - confessioni intime di un alpinista estremo - che inizialmente può appare un po’ forzato, trova riscontro e significato nella scelta coraggiosa di affrontare, accettare e raccontare se stesso, dopo tanto coraggio speso sulle più difficili pareti del mondo.

Batard, Marc

Confessioni intime di un alpinista estremo

CDA & Vivalda Editori – Torino, 2007

Pagg. 216

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Nel 1971 il francese René Desmaison è già un affermato fuoriclasse dell’alpinismo, membro di quella ristretta èlite mondiale (un altro nome per tutti, Walter Bonatti) che da alcune stagioni si contende le più grandi “prime” ancora da vincere. E’ da un po’ l’epoca delle grandi invernali, in cui le più temibili pareti delle Alpi, già conquistate in veste estiva nei decenni precedenti, vengono affrontate nella loro condizione più estrema e proibitiva. La roccia gelida, le fessure chiodabili intasate dal ghiaccio, le poche ore di luce, le slavine, le tormente di neve, il lento progredire tra terribili bivacchi rappresentano il massimo terreno di sfida per i migliori.

E’ in questo scenario che Desmaison, già invernalista esperto con all’attivo, tra le altre, la prima della ovest del Drus con Jean Couzy (1957) e della nord ovest dell’Olan (1961), decide di affrontare la nuova sfida: la ripetizione invernale della direttissima alla Punta Walker, sulla nord delle Grandes Jorasses. La via viene affrontata con il giovane compagno Serge Gousseault, ventitreenne guida alpina di relativa esperienza ma di grande abilità tecnica ed atletica.

I due, dopo alcuni preparativi, attaccano la parete alle 8,00 di giovedì 11 febbraio 1971 con la prospettiva di dover rimanere in parete 4-5 giorni. E’ l’inizio di un viaggio che si tramuterà in un autentico, interminabile, inferno. Le condizioni della parete si rivelano ben presto peggiori del previsto. La progressione rallenta ed i complicati bivacchi si susseguono. Dal giorno 17 febbraio anche il meteo volta le spalle ai due alpinisti. Iniziano continue tormente di neve che rendono tutto più compli-

cato. I viveri iniziano a scarseggiare, si perde il contatto radio con valle e Gousseault inizia a tradire i primi segni dello sfinimento. I due sono in trappola. Non resta che forzare l’uscita verso la vetta e la salvezza. E’ però imminente la tragedia. Gausseault non riesce più a muoversi. Desmaison dà prova di fibra eccezionale arrampicando precariamente e trascinandosi il compagno fino ad 80 metri dalla cresta sommitale. Qui, il 22 febbraio, il giovane soccombe allo sfinimento. Desmaison, che avrebbe ancora l’energia per forzare in solitaria gli ultimi metri, decide di non abbandonare l’amico, di vegliarne al corpo attendendo i soccorsi.

Verrà salvato dall’elicottero, prossimo egli stesso alla morte per sfinimento, solo il 25 febbraio, dopo 15 giorni (342 ore) sulla parete.

Il racconto, di grande intensità drammatica, mostra ancora una volta – semplicemente – l’uomo che si confronta con se stesso e con la superiorità ineluttabile della natura. E’ anche un grande inno alla montagna, ai valori della solidarietà e dell’amicizia. A ben trentaquattro anni dall’uscita, questo libro non ha sicuramente perso smalto e può figurare tranquillamente tra le più appassionanti letture di alpinismo di ogni tempo.

L’editore Corbaccio, con la collana exploits si conferma autentico e meritevole riscopritore di grandi titoli del passato.

Desmaison, René

342 ORE SULLE GRANDES JORASSES

Ed. Corbaccio - Milano 2007

Pagg. 192

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L’ALPIQUIZ n. 22

Vuoi sperimentare le tue abilità?

Vuoi testare le tue conoscenze di alpinista / trekker / appassionato di montagna?

Prova ad indovinare!

CHE MONTAGNA È?

Nel numero successivo troverai la risposta.

E, se vuoi osare di più, l’Alpiquiz ti permette di partecipare on line: invia la tua risposta all’indirizzo e-mail alpiquiz@email.it entro il 31 agosto. Il 5 settembre, presso la sede Cai, avverrà l’estrazione tra tutti coloro che avranno indovinato e il vincitore si porterà a casa un gadget offerto dalla Sezione!

Ricordiamo ai soci che l’estrazione è pubblica e che si riterrà valida una sola firma per ogni indirizzo e-mail.

SOLUZIONE ALPIQUIZ n. 21

La foto dello scorso mese era: MONTE ANTELAO (parete nord).

NESSUN SOCIO HA INDOVINATO!

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