ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI
che si terrà presso la sede sociale alle ore 13,00 di Giovedì 10 Novembre (in prima convocazione) ed in seconda convocazione
Venerdì 11 Novembre
alle ore 21,15.
Ordine del giorno: Adeguamento quote sociali 2006 come da delibera della Assemblea Nazionale dei Delegati di Saluzzo del 22 maggio scorso.
Il Presidente Zanfi Primo
Il Bibliotecario
RIFUGIO CITTÀ DI CARPI
Siamo ritornati al nostro Rifugio in occasione dell'ottavo Memorial Jaures Rattighieri, ed abbiamo notato che quasi quasi luccicava nel suo riverniciato splendore, pur in una giornata non precisamente... solare.
Un potente ringraziamento vada quindi ai manutentori che hanno reso questa meraviglia:
Mauro Lugli, Umberto Brandoli, Giuliano Arletti, Ruggero Vecchi (e Valentino Righi per il ponteggio prestato).
Il Consiglio Direttivo.
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Sede Nuova: lavori a metà settembre 2005
CONTRIBUTI PER NUOVA SEDE (Ricordiamo le modalità di versamento per i contributi):
C/C bancario n. 000000001765 presso CASSA RISPARMIO CARPI
Sede centrale - Piazza Martiri, 3 - CIN N - ABI 06105 - CAB 23301
C/C postale n. 17334418 Ufficio Postale di Carpi (bollettino allegato al Notiziario)
Causale: Contributo volontario pro sede sociale. (Sul modulo di versamento si dovrà specificare se il contributo è a fondo perduto o da rimborsare).
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SCIATORE IN AMORE
Dopo essere uscito dall’acqua, mi sono levato il costume e mentre mi facevo una bella e rinfrescante doccia gelata, il mio pensiero è volatovia,lontanodallaspiaggia che mi aveva accolto fino a quel momento ed è arrivato sino alle vette più alte che il mio pensiero potesse immaginare; un ambiente bianchissimo, nel quale solo i comignoli dei rifugi rilasciano una scia deliziosa, che si intona con la mia nuova tenuta dello Sci Cai Carpi e che costringe il mio pancino a far capolino, talmente è invitante il profumo che pervade l’aere. È stato in quel momento che mi sono reso conto che l’estate era finita e lasciava il posto al nuovo inverno (l’autunno non è contemplato in questa forma di narrazione, ndr).
Ed in inverno, si sa, una delle cose alle quali non si può rinunciare, è una bella gita in montagna, sciando, mangiando, ridendo, parlando dormendo e pensando.
E adesso che ci penso, la stagione comincia con il ponte di Sant’Ambrogio, 4 giorni da paura (da giovedì a domenica!) in uno splendido scenario, con piste strepitose e sorprese deliziose. Da solo però non posso partire, sarebbe un peccato: ti va di venire?
Info dettagli e prezzi presto in sede Martedi e Venerdi dalle 21,00 alle 23,00
Mr. SCICAI (Fabio, Daniele, Loris)
ESCURSIONI
Domenica 2 Ottobre
Dal Lago Santo Modenese all'Alpe di San Pellegrino
(accompagna Lodi Vittorio)
dislivello in salita m. 700
tempo di percorrenza h. 6
Partenza da Carpi ore 6,00 P. le Autocorriere Via Peruzzi
Domenica 9 Ottobre
Monte La Marzola (1738)
(la montagna dei Trentini)
(accompagna Dante Colli)
dislivello m. 1000 circa tempo di percorrenza h. 7
(possibilità di ridurre il percorso)
Partenza da Carpi ore 6,30.
Ritrovo con le auto al P. le Autocorriere
Domenica 16 Ottobre
Foreste Casentinesi-Bagno di Romagna (Soft Trekking)
(accompagna Mario Guaitoli)
Consueto raduno escursionistico toscoemiliano, con certezza sia della pioggia che del lauto ristoro offerto dagli organizzatori, all'arrivo del percorso tra la fitta ma sempre misteriosa Foresta Casentinese.
Partenza ore 6,30 dalla Stazione Corriere.
Domenica 16 Ottobre
Monte Corna Trentapassi (1248) E/EE
bella escursione panoramica sul Lago d'Iseo dislivello m. 550
tempo di percorrenza h. 4,30
Partenza da Carpi ore 7,00 P. le Autocorriere Via Peruzzi
Domenica 30 Ottobre
Periplo escursionistico-botanico-antropologico della Pietra di Bismantova. (Soft Trekking)
(accompagna Mario Guaitoli)
Partenza ore 8 Stazione Autocorriere.
PERCORSI ALTERN...ATTIVI
Informazioni: Bulgarelli Marco 059/689934
Domenica 9 ottobre
Appennino Reggiano:
Monte Alto/Succiso - Via ferrata Monte Alto (in collaborazione con il CAI di Sassuolo).
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SETTEMBRE 1970: si inaugura il Rifugio Città di Carpi
Un “trentacinquesimo” di solito non viene ricordato. Quello tuttavia dell’inaugurazione del Rifugio Città di Carpi mi pare meritevole di una menzione. Nel settembre del 1968, due anni prima dell’inaugurazione, Dante Colli, Piergiuseppe Levoni ed il sottoscritto si recarono a Forcella Maraia, ai piedi dei Cadini, su incarico del Consiglio di Sezione del C.A.I., per dare il loro parere sull’idoneità del luogo prescelto per la costruzione del Rifugio.
Mi pare che in sezione esista l’ingrandimento di una foto scattata da Dante, foto che mostra la forcella, ovviamente senza il Rifugio. Ai piedi di un grosso sasso di roccia si individuano due figure: Piergiuseppe ed il sottoscritto.
cuore un sentimento di gratitudine per tutti coloro che tanto generosamente operarono perché il Rifugio divenisse realtà. Parecchi non ci sono più, primo fra tutti Alfredo Molinari, che fece il possibile ed anche l’impossibile per ottenere l’aiuto degli alpini, grazie al suo prestigio di ex ufficiale. Guardando quelle foto riconosco tanti anziani che, senza l’intervento dei mezzi militari mai avrebbero potuto raggiungere il Rifugio.
Mi sia permesso di ricordare qui mio zio, Celestino Boni, anch’egli presente in quell’occasione, perché non sia dimenticata la sua generosa e competente opera di organizzazione dei soggiorni estivi del C.A.I. di Carpi; organizzazione che prevedeva allora il totale trasporto di masseri-
Salendo da Misurina verso la forcella, sempre in presenza dello stupendo trono del Sorapiss, ricordo ancora il fitto bosco di conifere che costeggia il sentiero. Tanto suggestivo da far dire all’immmaginifico Dante: “Ma questa è una foresta disneyana!”.
Rivedo ancora nel ricordo l’inaugurazione, aiutato da alcune foto che conservo gelosamente. Oltre all’ovvia nostalgia per quei momenti di intensa felicità, mi nasce dal
zie e vettovaglie direttamente da Carpi. Questo per quelli che non ci sono più. Tra i viventi la citazione di Gianfranco Gibertoni e di Enzo Lancellotti è obbligatoria. Al loro entusiasmo, alla loro tenacia e alla loro competenza dobbiamo l’onore di essere presenti con il nostro Rifugio nelle grandi e magnifiche montagne della nostra Italia.
Ercole Gasparini
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Previsioni meteo azzeccate in pieno (15 centimetri di neve in zona arrivo a 2100 metri) ma regolare svolgimento dell'ottava edizione del Trofeo "Rifugio Città di Carpi" memorial Jaures Rattighieri, organizzato dal CAI di Carpi in collaborazione con la famiglia Molin di Misurina. Nonostante il maltempo, al via più di sessanta persone (fra cui una ventina di carpigiani) che hanno percorso l'itinerario di riserva (Misurina - Pian dei Spiriti - Col de Varda - Rifugio Città di Carpi) per un totale di 9 km e un dislivello di 550 metri.
Vincitore assoluto Alessandro Piccoli dell' U.S. Aldo Moro Paluzza in 44'45" davanti a Filippo Barizza dell'Atl. Bruniera (45'00") e Mario Scanu dell' U.S. Aldo Moro Paluzza (45'20"). Per la categoria femminile successo di Isabella Sopracolle dell'Atl. Dolomiti Belluno (1.00'20"); secondo posto per Monica Penzo del Venezia Runners (1.03'28") e terzo posto per Carla Barbanti del CAI di Carpi (1.09'33"). Premiate anche le categorie Master, Junior e CAI Carpi.
Durissima la lotta in casa CAI Carpi per la speciale classifica vinta sul filo di lana dall’outsider Ruggero Ravazzini su Luca Sacchi e Giannnino, e dalla “solita” Carla Barbanti su Alessandra Tusberti e Roberta Fantini.
Dopo la gara grande atmosfera all'interno dell'accogliente rifugio con pranzo, premiazioni e premi a sorteggio.
Alla fine soddisfazione da parte degli atleti per aver partecipato ad una gara che, nonostante abbia escluso l'originale e spettacolare sentiero delle forcelle, ha presentato ugualmente contenuti tecnico/agonistici elevatissimi oltre alla variabile di un paesaggio invernale. Soddisfatti anche gli organizzatori che, dopo il lavoro organizzativo straordinario causa maltempo, sono stati ricompensati da un buon numero di iscritti (considerato le condizioni meteorologiche) e dall'altissimo livello tecnico dei partecipanti.
Ricordiamo che la gara è organizzata in memoria di Jaures Rattighieri, socio del CAI di Carpi prematuramente scomparso; l'utile della manifestazione è devoluto all'A.I.L. (associazione italiana contro le leucemie) sede di Modena.
L'appuntamento è per la nona edizione, domenica 17 settembre 2006.
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Passatempo in attesa degli arrivi...
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Ruggero Ravazzini 1° classificato CAI Carpi
Il gruppo dei cronometristi...
Il rifugio in una veste inconsueta...
CLASSIFICA GENERALE MASCHILE
1 PICCOLI ALESSANDRO 0'44"45 CAVE DEL PREDIL
2 BARIZZA FILIPPO 0'45"00 VENEZIA
3 SCANU MARIO 0'45"20 PUOS D'ALPAGO (BL)
4 MOLIN IVANO 0'48"02 MISURINA
5 PILOT GALDINO 0'49"50 CORDENONS (PN)
6 PIUSSI GABRIELE 0'50"06 CHIUSAFORTE (UD)
7 TABACCHI ANDREA 0'51"06 PIEVE DI CADORE (BL)
8 PIUSSI FABRIZIO 0'51"32 CHIUSAFORTE (UD)
9 BARIZZA GIULIANO 0'56"14 VENEZIA
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CLASSIFICA GENERALE FEMMINILE
1 SOPRACOLLE ISABELLA 1'00"20 PIEVE DI CADORE (BL)
2 PENZO MONICA 1'03"28 VENEZIA
3 BARBANTI CARLA
CLASSIFICA JUNIOR
MISURINA (BL)
5 ALVERA' CARLO 1'09"08 CORTINA (BL)
6 MOLIN LUCA 1'43"03 MISURINA (BL)
CLASSIFICA JUNIOR FEMMINILE
1 ZANON STEFANIA 1'10"02 BELLUNO
2 ALVERA' BEATRICE 1'42"30 CORTINA
3 MOLIN CAROLINA 1'50"50 MISURINA
4 PIVIROTTI IRENE 1'50"50 LECCO
CLASSIFICA MASTER MASCHILE
1 BARIZZA GIULIANO 0'56"14 VENEZIA
2 TABACCHI ROBERTO 0'58"32 PIEVE DI CADORE (BL)
3 GREGUOL WALTER 0'59"55 CORDENONS (PN) .....
CLASSIFICA MASTER FEMMINILE
1 BARBANTI CARLA 1'09"33 CARPI - CAI CARPI
2 FREGNI PAOLA 1'48"05 CARPI - CAI CARPI
3 BERTELLI GABRIELLA 2'21"20 CARPI - CAI CARPI
Un ringraziamento particolare a tutti i soci e collaboratori che hanno collaborato all’organizzazione di questa manifestazione. Grazie anche agli sponsor:
CENTRO PONTEGGI S. Giovanni in Persiceto (BO) • S.T.E. Anzola Emilia (BO) • S.C.S. Rovereto (TN) • EDILZANFI Bastiglia (MO) • SEVEN Group • LA LITOGRTAFICA Carpi • FOTO IOTTI Carpi • GALLIANI SPORT Carpi • MAGNANI IMPIANTI ELETTRICI Carpi • NUOVI ORIZZONTI SPORT
Carpi/Modena • RIFUGIO CITTÀ DI CARPI • RIFUGIO FONDA SAVIO.
Ricordiamo che l’utile della manifestazione verrà devoluto all’ A.I.L. - ASSOCIAZIONE
ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE, LINFOMI E MIELOMA, Sezione Modena ONLUS.
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TABACCHI ROBERTO 0'58"32 PIEVE DI CADORE (BL) 11 NACCARATO MICHELE 0'59"24 SAN QUIRINO (PN) 12 GREGUOL WALTER 0'59"55 CORDENONS (PN) 13 ZANON ALESSANDRO 1'00"30 BELLUNO 14 CANDATEN ENRICO 1'01"17 FELTRE (BL) 15 ZAMPROGNO CLAUDIO 1'01"40 MONTEBELLUNA (TV) 16 RAVAZZINI RUGGERO 1'02"16 CORREGGIO (RE) - CAI CARPI 17 FRANCHINI ENZO 1'02"17 MONTE S.PIETRO (BO) 18 SACCHI LUCA 1'02"44 CARPI - CAI CARPI 19 ROSSI TIZIANO 1'03"13 CORDENONS (PN) 20 BENETTI LUCA 1'03"45 TREVISO 21 GIANNINO BENIGNO 1'03"59 CARPI - CAI CARPI 22 FORGHIERI MARCO 1'04"15 CARPI - CAI CARPI 23 PLAICKNER SEPP 1'04"55 VALDAORA 24 SOSSAI ARMANDO 1'04"55 SEDICO (BL) 25 COSTANTINI DINO 1'06"44 CORTINA (BL) 26 FASSIN CLAUDIO 1'07"44 S.GIUSTINO (BL) 27 TOMMASINI MASSIMO 1'08"23 CAMPOSANTO (MO) - CAI CARPI 28 RICCI MALERBI UGO 1'08"53 BOLOGNA 29 MOLIN ALZIRO 1'09"08 MISURINA (BL) 30 ALVERA' CARLO 1'09"08 CORTINA (BL) 31 MANFREDINI LUCA 1'09"12 CAMPOSANTO (MO) - CAI CARPI 32 BROGIONI SIMONE 1'09"44 FIRENZE 33 PAVONI ROBERTO 1'12"14 FORNI DI SOPRA (UD) 34 BULGARELLI OLIVO 1'16"17 MODENA - CAI CARPI 35 IORI ALFREDO 1'23"18 CASTELVETRO (MO) - CAI CARPI 36 ROVATTI GIORGIO 1'24"56 CARPI (MO) 37 TARTARO LUCIANO 1'26"07 STARANZANO (GO) 38 STEFANI SERAFINO 1'31"00 CORTINA (BL) 39 LA TORRE ANTONIO 1'34"45 CARPI (MO) 40 TESTONI CARLO 1'34"45 CARPI (MO) 41 CATELLANI MARCO 1'34"45 CARPI (MO) 42 MOLIN LUCA 1'43"03 MISURINA (BL) 43 BUSANA MAURIZIO 1'43"35 NOVELLARA (RE) 44 GUAITOLI MARIO s.scopa 2'21"20 CARPI - CAI CARPI
1'09"33 CARPI - CAI CARPI 4 ZANON STEFANIA 1'10"02 BELLUNO 5 HORHOLD CLAUDIA 1'11"55 LEIPZIG (D) 6 COSSETTINI CRISTINA 1'12"14 FORNI DI SOPRA (UD) 7 TUSBERTI ALESSANDRA 1'18"09 CARPI - CAI CARPI 8 BOLDO DANIELA 1'18"44 S. GIUSTINO (BL) 9 FANTINI ROBERTA 1'22"06 CARPI - CAI CARPI 10 MALAGOLI MONICA 1'26"55 CARPI - CAI CARPI 11 FRIGO LETIZIA 1'29"29 AURONZO (BL) 12 BA PATRIZIA 1'33"26 MESTRE (BL) 13 BASSI LARA 1'37"07 CARPI - CAI CARPI 14 ALVERÀ BEATRICE 1'42"30 CORTINA (BL) 15 FREGNI PAOLA 1'48"05 CARPI - CAI CARPI 16 MOLIN CAROLINA 1'50"50 MISURINA (BL) 17 PIVIROTTI IRENE 1'50"50 LECCO 18 BERTELLI GABRIELLA 2'21"20 CARPI - CAI CARPI
BARIZZA FILIPPO 0'45"00 VENEZIA
TABACCHI ANDREA 0'51"06 PIEVE DI CADORE (BL)
ZANON ALESSANDRO 1'00"30 BELLUNO
MOLIN ALZIRO 1'09"08
MASCHILE 1
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ADDIO VECCHIO UIAA, ARRIVA CE-EN
Giro di vite sulle omologazioni dalla Commissione Centrale Materiali e Tecniche del CAI. Pare proprio di sì: il caro vecchio UIAA non sarà più riconosciuto, a favore del nuovo CE-EN. I kit da ferrata, ad esempio, ospiti d'onore sul numero di Aprile dello Scarpone, potranno essere considerati omologati solo se con marchio CE-EN e assemblati direttamente dalla casa costruttrice. In questo modo, tutti i kit autocostruiti di largo uso fino a poco tempo fa, sono da considerarsi fuori certificazione anche quando i vari componenti risultano omologati. Ovviamente sono da ag- giungere alla lista caschi, imbraghi, moschettoni. Insomma tutti i materiali alpinistici con il label UIAA. Tutto questo comporta una linea di gestione ben precisa per corsi ed escursioni, a cui istruttori, aiuto istruttori, capi gita e organizzatori dovranno attenersi. Nei corsi, forse, i problemi potranno essere di minore entità, considerato che la quasi totalità dei corsisti deve acquistare tutto per la prima volta: quindi per loro è sufficiente una verifica dei materiali che dovranno avere il marchio CE-EN. Ma per istruttori e aiuto istruttori si prospettano spese non preventivate per materiali a volte utilizzati solo nei corsi. Ma è nel caso delle escursioni che viene fuori il bello, perché capi gita "sceriffi" dovranno controllare uno a uno tutti i materiali dei partecipanti senza tralasciare nulla, per essere in regola con la coscienza e con la copertura assicurativa. Per fare un esempio, riporto quanto scritto sullo Scarpone: "Un'idonea attrezzatura da ferrata dovrebbe comprendere un casco a norma EN, un'imbragatura a norma EN, un set di dissipazione dell'energia di caduta a norma EN, un anello di fettuccia cucita a norma EN, due moschettoni (connettori) di tipo k (Klettersteig) a norma EN". Poveri sceriffi! Ma la cosa che mi lascia perplesso è il "dovrebbe comprendere": se è stata decisa una regola, allora un'idonea attrezzatura da ferrata "deve" comprendere, non offrire la pos-
sibilità di una libera interpretazione. Di dubbi e domande ne sorgono comunque. Ecco perché ho cercato di chiarirmi le idee rivolgendomi ad un mio amico (Avv. Perrucci Claudio), che mi ha fornito parecchio materiale da consultare, in particolare alcune sentenze di tribunali e i 26 articoli della legge 2 gennaio 1989, n. 6 - Ordinamento della professione di guida alpina. Da questo materiale si scopre innanzitutto che anche coloro che svolgono l'attività di accompagnatori a carattere non professionale, ovvero senza ricevere alcuna retribuzione, hanno responsabilità molto vicine a quelle di una guida alpina, a cui è sempre richiesto uno standard di diligenza che deve corrispondere a un qualificato livello di preparazione tecnica e di esperienza adeguate all'evoluzione dello stato dell'arte del momento.
Un ulteriore contributo mi è stato offerto dall'articolo "Responsabilità civile e penale dell’accompagnatore volontario in montagna", pubblicato dalla sezione CAI di Gavardo (BS), di cui voglio riportare qualche stralcio. Premesso che un escursionista, nel partecipare ad un'escursione organizzata da una Sezione o da amici, di fatto si affida (questo è il concetto chiave) ad un altro escursionista più esperto, ovvero l'accompagnatore o capo gita, ecco che tale accompagnatore risulta soggetto a responsabilità civili e penali, a meno che non si verifichi un caso assolutamente non prevedibile, oppure chi si fa accompagnare non si sottragga alle regole da lui stabilite. Ma a questo proposito va necessariamente detto che esiste anche il caso di condotta omissiva dell' accompagnatore, "secondo cui non impedire un evento che si ha l'obbligo giuridico di impedire, equivale a cagionarlo". Non importa quindi che l'accompagnatore non sia un professionista, perché anche l'accompagnatore volontario (qualificato o non qualificato che sia, ovvero Istruttore CAI, o Accompagnatore con o
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senza titolo) può incorrere in un reato civile o penale, anche se il fatto di essere volontario, come insegna la Suprema Corte, significherà che verrà giudicato in modo meno rigoroso rispetto all'Accompagnatore professionale. Fin dal 1976, infatti, la Cassazione ha affermato che nel caso delle "prestazioni gratuite in senso stretto, le quali si inquadrano in un rapporto giuridico obbligatorio, di natura contrattuale, nel cui ambito l'attuazione della prestazione... è quindi fonte di responsabilità del debitore" (da leggersi accompagnatore), "la valutazione della relativa colpa debba essere effettuata con minore rigore, in considerazione appunto della gratuità della prestazione". Concludendo, le responsabilità civili e penali degli accompagnatori volontari in montagna esistevano anche prima, ma oggi, per rimanere al passo con i tempi, con le leggi
e con la coscienza, a questi appassionati è richiesto un ulteriore sforzo. Consiglierei, comunque, di leggere tutto l'articolo, che ritengo esaustivo sull'argomento, sul sito del C.A.I., sottosezione di Gavardo (Bs), all'indirizzo: http://web.tiscali.it/caigavardo/page20.htm. E chi fosse interessato a leggere qualcosa in più, potrà trovare presso la Sezione di Castelfranco il materiale che ho raccolto. Nel frattempo, invitiamo tutti gli escursionisti a controllare la propria attrezzatura e a verificare che riporti il marchio CE-EN. Questo sarà di aiuto anche agli accompagnatori volontari, che potranno così continuare a prestare il proprio servizio senza l'incubo di responsabilità troppo pesanti per poter essere gestite a cuor leggero.
Andrea Baldini (CAI Castelfranco)
GLI ESCURSIONISTI ERRANTI - CANTO PRIMO
(10-11 Settembre Lago Santo-Capanna Tassone).
Laddove i nostri Eroi si ritrovarono alle prese con una nebbia fitta su tutto il crinale Appenninico.
Canto le gesta degli escursionisti erranti, che andarono sul crinale in due dì di festa, smaniosi di catturar vedute sconcertanti.
Trovarono invece tanta nebbia in cresta, che non si potea scrutar più di trenta metri avanti, tant’è che il panorama nel loro immaginario resta. Partirono dal Lago Santo con sosta all'Abetone, e il giorno dopo arrivarono a Capanna Tassone.
O nubi ingrate, umide e ferali, perché da un po’ di tempo vi celate e disperdete in tutti i dì feriali, e solo nei fine settimana, voi ingrate, con l’umor di cupi funerali, regolarmente in ciel vi radunate, come minaccia oscura sulle teste, di chi va sull'Alpe solo per le feste?
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La bruma, se pur fitta, a me non nuoce, ben più duro supplizio non impetro: laddove tutti bubbolan a gran voce, perché se vedon nebbia o cielo tetro, divengono un’assillante e grave croce, e ad ogni passo voglion tornare indietro. “Togliete o nubi dunque la minaccia, acciò che il gruppo almeno taccia!”
Neppur con tal commossa preghiera, il manto nebbioso si dirada, Luca l’ottimista è fiducioso e ancor spera che rischiari almen a mezza strada, ma anche sull’Alpe Fariola la foschia impera. Tiziano e Loretta, comunque vada, dichiaran d’esser veramente pronti, a compiere il tragitto senza sconti, Dario e Luca invece han problemi agli arti, e m'annuncian così il loro taglio:
“In questo stato ci sentiamo come scarti, vorremmo proseguir con voi, ma è un travaglio. Domani con l'aurora dobbiam lasciarti.
O Paolo credici! Continuar così è uno sbaglio!”
Intanto all’Abetone il cielo dispettoso si fa bello, ma noi ci consoliam con un lauto pasto in ostello.
Il dì seguente nessun di noi era perplesso, anch’io giuravo pur senza dir la frase, che il tempo al bello si sarebbe messo, intanto il nebbion ancor l’orizzonte invase. Loretta allor con un sorriso impresso, ci incoraggiò con questa frase: “Vedrete chel vapor scompare sul Libro Aperto!” ma ahimè anche lì il cielo era coperto.
Il nostro pellegrinar è ormai alla conclusione, sempre con nebbia fitta, maledetta e greve.
Ci ha atteso sul Giovo e scortato fin a Capanna Tassone.
Io tuttavia gioisco di ‘sta vacanza seppur breve, e condivider l’esperienza con nobili persone, per il mio cor non è stata cosa lieve.
Ringrazio Luca, Dario, Tiziano e Loretta, sperando di tornar al più presto, un dì con loro in vetta.
Paolo Lottini
P.S. Non me ne vogliano i puristi della metrica per le irregolarità degli endecasillabi.
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L’ALPIQUIZ n. 4
Vuoi sperimentare le tue abilità? Vuoi testare le tue conoscenze di alpinista/trekker/appassionato di montagna?
Prova ad indovinare! CHE MONTAGNA È?
Nel numero successivo troverai la risposta.
E, se vuoi osare di più, l’Alpiquiz ti permette di partecipare on line: invia la tua risposta all’indirizzo e-mail alpiquiz@email.it, il primo socio che fornirà la risposta corretta riceverà un omaggio legato al mondo alpino!
SOLUZIONE ALPIQUIZ n. 3
La foto dello scorso mese era:
LES DROITES, parete Nord. Gruppo del Monte Bianco.
Il socio più veloce nel dare la soluzione è stato:
VITTORIO LODI, socio dal 1963.
Vince un capo d’abbigliamento offerto dal negozio
NUOVI ORIZZONTI - Via N. Biondo, 53 - Carpi
Via Vignolese, 821 - Modena
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