Notiziario CAI Carpi 2004-08

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PERIODICO MENSILE.

Direttore responsabile: Corrado Vellani

Redazione: Via Chiesa, 1 - S. Marino di Carpi (Modena)

Autorizz. Tribunale di Modena n. 592 del 24/12/76

Stampa: Tipolitografia Guaitoli snc - Carpi (MO)

Proprietario: Primo Zanfi, Presidente del C.A.I. di Carpi

INTERNET: www.caicarpi.it

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E-MAIL: info@caicarpi.it

Anno 28 / n. 8 - OTTOBRE 2004
LUCA MAZZOLI durante il Memorial Rattighieri 2004 (passaggio sulla Forcella della Torre) - Foto C. Bellanti

C.A.I. SEZIONE DI CARPI:

Via Chiesa, 1 - 41012 S. Marino di Carpi (MO)

Casella Postale 34 - c/c postale 17334418

Telefono 059/682759 - Fax 059/682759

Redazione: notiziario@caicarpi.it - Partita IVA 02178870362

Orari d’apertura: martedì e venerdì dalle 21 alle 23

Rifugio Città di Carpi (Cadini di Misurina): telefono 0435/39139

NUOVA SEDE

Informiamo i soci che sono state rilasciate dagli uffici competenti tutte le Concessioni Edificatorie e che è stato aperto il cantiere per l’inizio dei lavori per la nuova sede sociale.

Si ringraziano sentitamente i soci che hanno effettuato il versamento per la costruzione della sede sociale:

Ditta Tessilgraf, Brambilla Aldo, Guaitoli

Mario, Pignatti Alfonso, De Simoni

Dante, Catellani Ivo, S. Ecc. Mons. Elio Tinti (Vescovo di Carpi), Galli Eugenio, Cuoghi Luciano, Corradi Vigilio, Rattighieri Roberta, Astancolle

Serenella, Perfetti Leonardo, Camurri

Ugo, Oliva Luciano, Artioli Bagnoli

Bruna, Contini Elisa, Gadda Adolfo, Sacchetti Azio, Albertazzi Sergio, Usai

Fabrizio, Catellani Silvano, Lugli Orazio, Porta Laura, Aguzzoli Carlo e Carmen, Santini Carlo, Bigarelli Vainer, Guerzoni

Adriana, Magnani Corrado, Brani

Aladino, Iarusso Massimo, Steffinlongo

SABATO 30 OTTOBRE alle ore 11,00 tutti i soci sono invitati ad intervenire alla posa della “Prima Pietra” della sede sociale in Via Cuneo.

Saranno presenti il Sindaco di Carpi Sig. Campedelli e S. ECC. Mons. Elio Tinti, Vescovo di Carpi.

Giuseppe, Caffagni Omar e Mara, Caruso Carmine, Corradi Dimes e Vilde, Bulgarelli Maurizio e Gabriella, Bulgarelli Franco, Giglioli Alberto, Garuti Alfonso, Leporati

Federico, Pelatti Orville, Zanfi Primo, Asturaro Francesco, Boselli Paolo, Bigi Mauro, Cattabriga

Fabrizio, Cavazzuti Nunzio, Cottafavi Gloriano, Cremaschi Cristiano, Forghieri Giuliano, Gavioli

Rodolfo, Giannino Benigno e Paola, Gandolfi Nunzio, Istruttori Corso di Orientamento, Lugli

Afra, Levi Luisa, Lugli Clemente, Menon Giuliano, Messori Carlo, Manzotti Aldino, Nasi

Roberto, Nuovi Orizzonti di Rizzo, Pavarotti Vanni e Liana, Paltrinieri Leontina, Roncaglia

Flavio, Spaggiari Anzio, Spaggiari Paolo, Santini Loris, Testa Corrado, Viaggi Nicodemo, Zanasi Milva.

NB. eventuali omissioni nella pubblicazione dell'elenco sono dovute ai tempi di invio delle ricevute da parte degli Enti presso cui viene effettuato il versamento.

Ricordiamo le modalità di versamento per i contributi:

C/C bancario n. 000000001765 presso CASSA RISPARMIO CARPI

Sede centrale - Piazza Martiri, 3 - CIN N - ABI 06105 - CAB 23301

C/C postale n. 17334418 Ufficio Postale di Carpi (bollettino allegato al Notiziario)

Causale: Contributo volontario pro sede sociale.

(Sul modulo di versamento si dovrà specificare se il contributo è a fondo perduto o da rimborsare).

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PERCORSI ALTERN...ATTIVI

IN COLLABORAZIONE CON IL CAI DI CASTELFRANCO E.

Responsabili:

L. Busani (Castelfranco) 338/6966008

Marco Bulgarelli (Carpi) 059/689934

Domenica 10 ottobre

Cima dell’Incudine (Pasubio)

Ferrata Ridotta Baglioni.

Itinerario interessante sia dal punto di vista ambientale che storico per le numerose opere di guerra presenti sul percorso. Dal passo del Pian delle Fugazze si raggiunge la galleria

Generale D'Havett. Superata la galleria si segue la strada degli Eroi, dopo alcuni tornanti inizia il sentiero che ci porterà, dopo aver attraversato due grandi caverne di guerra, alla cima del Soglio dell'Incundine, punto panoramico sul gruppo del Pasubio. La discesa inizia su sentiero erboso per arrivare alla valle delle Prigioni, dove in un sussegursi di ripidi canaloni e traversate su cengie, tutti tratti ottimamente attrezzati, ci riporta al Pian delle Fugazze.

Punto di partenza: Passo d. Fugazze m. 1162

Punto di arrivo: Soglio dell'Incudine m. 2110

Dislivello complessivo: ca. 1.000 m.

Tempo di Percorrenza: ca. ore 6.00 totale.

Livello di difficoltà: EEA

Attrezzatura: casco, imbrago, set da ferrata, torcia elettrica.

Accompagnatori: Busani Luciano, Montorsi Fabio.

Ritrovo: Modena, Hotel Lux ore 6.30

Carpi, parcheggio autostrada 7.00.

Domenica 17 ottobre

M.te Casale (Valle del Sarca)

Ferrata Che Guevara

Domenica 14 novembre

Monte Medale - Ferrata Alpini

ESCURSIONI

Domenica 17 ottobre

Da NAVENE a CASSONE (escursione sul Lago di Garda)

Partenza: ore 7.00 dal Piazzale Autocorriere.

Dislivello: m. 600.

Tempo di percorrenza: ore 4.30. Il percorso si snoda attraverso oliveti e boschi di leccio con belle vedute sull'abitato di Malcesine e la parte superiore del Lago di Garda.

Per informazioni ed iscrizioni: Luisa, Ernestina e Loris (in sede il martedì e il venerdì dalle 21 alle 23).

Domenica 31 ottobre

MONTOVOLO (Appennino Bolognese)

Accompagna: Mario Guaitoli

Il massiccio di Montovolo 912 m slm, paragonabile alla Pietra di Bismantova del Reggiano, si erge isolato sulla destra del fiume Reno e lo si raggiunge attraverso versanti interamente boschivi, dandogli così un aspetto più alpestre.Sulla cima dal panorama entusiasmante si erge un magnifico Oratorio duecentesco rimasto tuttora quasi intatto ( tempo di salita 2 ore scarse).

Al ritorno visita al Borgo di Scola del XV secolo, rimasto inalterato se non più abbellito dai residenti attuali.

Rientro poi per Riola di Vergato.

Partenza ore 7,00 Autostazione; mezzi propri; pranzo al sacco, anche se in zona non mancano i ristoranti tipici.

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PER LA SEDE SI SI SI !!!

Cari amici vicini e lontani, l’anno nuovo si avvicina; e come ogni anno ognuno di noi si aspetta che qualcosa cambi nella propria vita. Per noi soci del CAI di Carpi la novità più importante è costituita dalla nostra nuova meravigliosa, direi fantasmagorica, sede. Fervono i preparativi e tutti noi non vediamo l’ora di festeggiare il S.Natale 2005 in un ambiente finalmente nostro.

Tutte le attività che abbiamo svolto, e quelle che andremo a svolgere, hanno avuto ed avranno lo scopo di raccogliere fondi utili a coprire i costi per la costruzione della sede.

Ed è per questo che, noi della sezione SCI, lanciamo una proposta diversa dal solito: vogliamo realizzare IL CALENDARIO 2005 del CAI di Carpi, con le immagini più belle, più significative, più simpatiche e divertenti realizzate negli ultimi due anni. Per fare questo abbiamo bisogno della collaborazione di tutti i soci (e non solo).

Vi chiediamo di mettere mano ai vostri album, ai vostri computer e chi più ne ha più ne metta, di trovare gli scatti che vi sembrano adatti all’iniziativa e di farceli pervenire, al più presto, in sede.

Il CAI sei tu; di foto chi ne porta di più? La gara è già cominciata.

E ricordate che è per il CAI dai, dai, dai!!!

A VOLTE RITORNANO...

Ho sempre pensato che l'anno bisestile fosse un anno strano, pieno d’incognite, durante il quale immaginarne la fine, per scacciare tutte le insicurezze o stranezze che un anno "così lungo" può portare. Invece, il 2004 mi ha portato due cose fondamentali: ho potuto approfondire il rapporto con le persone care del CAI e mi sono sposato; le due cose s’intrecciano quando capisci che nel momento più bello della tua vita senti così vicino i tuoi compagni "d'inverno": per questo io e Barbara ringraziamo tutti indistintamente.

Ed eccoci qui ad iniziare una nuova stagione invernale con il solito entusiasmo e la carica di sempre. I QUATTRO DELL'AVE MARIA ritornano anche per la stagione 2004/2005 con alcune novità. Il programma, in via di definizione per ciò che riguarda le destinazioni, prevede la prima uscita per il mitico ponte di S. Ambrogio per il fine settimana del 11/12 dicembre con partenza il venerdì sera 10 dicembre.

Fondamentale, per iniziare bene il 2005, è l'uscita di capodanno, che prevederà un soggiorno breve (max 2/3 gg) in rifugio, durante il quale scopriremo la vera anima della montagna. Visto l'esiguo numero di posti siamo già pronti a ricevere le adesioni.

Per gennaio prevediamo una sola uscita 22-23 gennaio con partenza presumibilmente il venerdì sera 21 gennaio.

Appuntamento da non perdere: la settimana bianca durante la seconda settimana di febbraio (5-12 febbraio 2005), con la magistrale organizzazione di Luisa Rebecchi.

L'uscita di beneficenza con gara a livello amatoriale e grigliata è prevista per il 19 febbraio.

Il programma si concluderà con un fine settimana da urlo il 2627 febbraio con partenza di sabato mattina.

Maggiori dettagli e/o variazioni rispetto a quanto stabilito saranno prontamente comunicati nel prossimo giornalino. Un saluto speciale a Madre Sicura.

Padre Incerto (Fabio Po)

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Fabio Po
...............

La storia del mio viaggio inizia nel mese di ottobre 2003. Sulla rivista del CAI leggo che in occasione del 50° anniversario della conquista del K2, il CAI Nazionale organizza un trekking al campo base del K2: “Dalla conquista alla conoscenza” è lo slogan. La notizia mi colpisce ed una strana idea inizia a prendere forma nella mia mente: “E se ci andassi anch’io?”. Subito dopo però alla grandiosità dell’idea si sovrappongono le difficoltà che, a pensarci bene, sono tante. Prima di tutto la famiglia ed il lavoro: avere a disposizione 24 giorni tutti per me non è cosa facile da ottenere. Oltre a questi problemi occorre poi considerare i miei ben noti problemi con la quota, il fatto che non metto piede in una tenda da 20 anni almeno e tanti altri pensieri negativi che in un primo tempo mi fanno rinunciare. Un mese dopo, nella successiva rivista del CAI, un nuovo annuncio, nuove foto, il programma: è troppo! Inizio allora a sondare l’umore in famiglia: ”cosa ne pensi se in agosto andassi ad un trekking al K2...” chiedo a mia moglie e, contro ogni mia attesa, non è totalmente negativa nella risposta. Ciò basta per mettermi in moto. Il lavoro non è un problema: se vado in Agosto la ditta chiude 4 settimane, quanto agli altri problemi ci penseremo poi. Fatto! A Dicembre mi iscrivo per partire in Agosto. Seguono mesi di attesa impegnato come al solito con i corsi di alpinismo, di orientamento e di escursionismo, raccogliendo notizie da chi ha avuto esperienze in viaggi simili ed iniziando a raccogliere il materiale necessario. Del CAI di Carpi anche Alessandra partecipa all’iniziativa ma parte in luglio, mentre Karin partecipa come medico alla spedizione che deve portare il mitico Lacedelli al campo

base in luglio. Al loro ritorno ho potuto avere importanti informazioni tecniche. Il 5 Agosto la partenza. Il mio gruppo è composto da 37 persone comprese le due guide (trentina e valdostana per “par condicio”) con età comprese tra i 30 ed i 70 anni. Arriviamo ad Islamabad: giro turistico poi si parte: ci aspettano 2 giorni durissimi in pullman per percorrere oltre 700 Km. Lungo la strada incontriamo tanti piccoli villaggi in cui salta subito all’occhio una particolarità: soltanto uomini e bambini animano le vie e le rare donne sono velate. Il via vai è incredibile, come incredibili sono i loro mezzi di locomozione: pulmini che continuamente vanno avanti ed indietro da un paese all’altro, camion decorati come carretti siciliani che sprigionano enormi nuvole nere dai tubi di scarico, biciclette, carretti trainati da muli. Poi arriviamo alla valle dell’Indo. Il paesaggio è fondamentalmente arido con piccoli paesi in corrispondenza delle poche sorgenti d’acqua che si incontrano, ed una sola strada che percorre la valle, la KaraKorum Highway. Il nome non deve trarre in inganno: non è come le autostrade americane ma piuttosto deve essere immaginata come una alta via di montagna, sconnessa, piena di frane, tutta curve. Arrivati alla piana di Skardu, ci aspetta un’altra giornata per percorrere altri 150 Km, questa volta in Jeep. Si percorre la valle del fiume Braldo, sempre più arida, lungo una estenuante ed impervia strada sterrata che ci porta a 3000 m presso il paese di Askole, l’ultimo baluardo abitato dall’uomo ed il primo campo tendato per noi. Finalmente da Askole inizia il trekking: si lasciano i mezzi motorizzati e, zaino in spalla, ci incamminiamo sempre seguendo la valle del Braldo.

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Ogni giorno una tappa per raggiungere il campo successivo. Questa prima parte del viaggio è fondamentalmente “desertica” ed il caldo rappresenta il problema maggiore. I campi, già predisposti, hanno i nomi locali: Jhula, Bardumal, Paiju. A Paiju (3500 m) ci aspetta un giorno di riposo per acclimatarci, poi si riprende e questa volta inizia il ghiacciaio del Baltoro. Abituato ai ghiacciai italiani, rimango sbalordito: è completamente coperto da detriti che lo rendono nero, è enorme, è attorniato da montagne altissime. Oltre al ghiacciaio, finalmente vediamo le vere montagne: il Paiju peak, le Torri di Trango, le Torri Mustagh, il Mashabrum Range (una catena di monti di cui si intravedono soltanto le cime e le lunghe creste innevate), il Gasherbrum IV (peccato per i suoi 7950 m). Anche i campi hanno nomi più forti: Khuburse, Urdukas, Gore 2. Dopo tanti giorni però del K2 ancora nessuna traccia: rimane nascosto ai nostri sguardi, troppo importante per farsi vedere da noi poveri trekker! Intanto arriviamo al campo finale del nostro viaggio di andata, il Circolo Concordia, punto di incontro di ghiacciai (quello del Baltoro ed il Godwin Austen del K2 per dire i più importanti). Arriviamo alle nostre tende ed ecco, volgendo il nostro sguardo verso nord, il K2 si concede soddisfacendo finalmente il nostro desiderio! È immenso anche se non si concede completamente alla nostra visione essendo parzialmente coperto dal Marble peak (una stupenda montagna granitica piena di guglie affilate). A fianco un altro 8000: il Broad peak, a ovest il Gasherbrum IV e a sud la lunga distesa del ghiacciaio che continua. È veramente troppo per noi “umani” questa veduta a 360°!. Nel giro di due ore infatti il K2 interviene: grandi nuvoloni risalgono la valle nascondendo tutti i monti: il giorno successivo nuvole basse, pioggia e neve ci impediscono di arrivare alla nostra meta finale, il campo base del K2. Intirizziti dal freddo e viste le previsioni metereologiche relative ai giorni successivi, il gruppo decide di rientrare in anticipo e così la mattina del 19 Agosto ci alziamo dopo una nottata passata a lottare con la neve che rischiava di schiacciare le tende. Ancora

il K2 ci beffa: una schiarita permette al sole di fare capolino e di illuminare un paesaggio completamente trasformato dalla neve ed anche il K2 si scrolla per un attimo le nuvole permettendoci la sua visione. Ma il sole dura poco e una volta partiti ecco tornare come previsto cattivo tempo che ci accompagna nei successivi tre giorni: la pioggia impedisce che si scorgano le nostre lacrime. Dopo 13 giorni di trekking torniamo ad Askole, poi il ritorno motorizzato ancora più terribile dell’andata, il ritorno ad Islamabad, un tour turistico a Peshawar e poi il volo per l’Italia. In numeri abbiamo percorso la valle per circa 90 Km da 3000 a 4800m: in realtà, calcolando i dislivelli di ogni tappa il piemontese Franco, l’uomo più tecnologico del gruppo,

ha calcolato che in realtà abbiamo salito un dislivello totale in salita di 4400 m. Una esperienza stupenda, ben organizzata da parte del CAI che ha curato in particolar modo l’aspetto legato alla pulizia dei campi, insieme ad un gruppo che, se pur numeroso, era formato da persone veramente uniche, legate al vero spirito della montagna che è l’amicizia ed il soccorso (per questo le guide hanno dimostrato molta professionalità occupandosi di volta in volta degli sfortunati colpiti dalla dissenteria, forse l’unico vero problema del viaggio). Per finire vorrei dire che se anche non abbiamo “conquistato” il campo base del K2, sicuramente la seconda prerogativa dello slogan del CAI, la “conoscenza” intesa come crescita personale è stata raggiunta. Gli scenari visti e il contatto con la cultura Pakistana resteranno sempre in me, tra i momenti felici della mia vita, momenti che al giorno d’oggi mancano sempre più in certe regioni della terra.

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Spalanco la finestra poco prima delle 7 e guardo in alto: un triangolo rosso infuocato compare oltre gli abeti nel bosco: è la punta del Piz Popena nel gruppo del Cristallo. Quale modo migliore per ricordarmi che sono a Misurina nel cuore delle Dolomiti? Lo spettacolo dell’alba che la natura mi offre è sempre affascinante, non mi stanca mai. Automaticamente il respiro si fa profondo ed il cuore si apre a questa emozionante visione: è così tutte le volte!

Mi trovo qui per partecipare per la quinta volta a questa splendida cavalcata sui Cadini di Misurina, in mezzo a guglie ardite e slanciati pilastri; li guarderò solo di sfuggita perché dovrò stare attento a dove appoggerò i piedi.

Quest’anno gli infaticabili amici del C.A.I. di Carpi hanno voluto strafare, aprendo la manifestazione podistica a tutti, agli assoluti, ai super, a quelli della Forestale, a quelli che macinano tutti i giorni km verticali, contrariamente a noi, modesti padani, che per assaporare un po’ di montagna dobbiamo necessariamente spostarci dalla pianura. La presenza di questi campioni ci fa onore; sappiamo che loro vivono in un altro mondo; la loro superiorità è evidente ma noi non ci sentiamo umiliati anzi, ci onoriamo della loro presenza; possiamo affiancarli solo per un breve tratto di strada poi si sa, loro sono di ben altra levatura! Mentre da una parte il sole sorgendo illumina un numero maggiore di vette, dall’altra il lago di Misurina si nasconde dietro un’insolita nebbia; un contrasto che non potrà durare a lungo. Mi attardo in camera per non uscire al freddo in abbigliamento da corsa; gli indumenti in più ed il ricambio debbono essere chiusi in una sacca numerata; l’organizzazione provvederà a farli recapitare al rifugio Città di Carpi, punto di arrivo della nostra cavalcata. Chiedo a Nicola, il gestore dell’albergo, se è frequente il fenomeno della nebbia sul lago. Mi

“La mia quinta volta” di Enzo Franchini
La partenza

tranquillizza dicendomi che il vento da nord in dieci minuti la spazzerà via. Effettivamente nel giro di pochi minuti la nebbia si dissolve ed i primi raggi di sole accompagnano il riscaldamento degli infreddoliti concorrenti nei pressi della partenza della seggiovia Col de Varda. Intanto a bordo lago, i primi pullman scaricano frotte di turisti: si tratta di giapponesi con tanto di macchina fotografica e videocamera a tracolla. Al via quest’anno si presentano 76 alpinisti/podisti/camminatori ben equipaggiati e preparati tant’è vero che ben 38 taglieranno il traguardo in meno di due ore contro gli 11 del 1999!! Che il livello medio si sia notevolmente elevato è fuor di ogni discussione. So calibro a livello italiano, veri specialisti di corse in montagna, di trial, skyrunners. La stradina che costeggia il lago vede sfilare i primi molto velocemente, poi il gruppone e gli ultimi a passo spedito. Il breve tratto asfaltato che porta al bivio del Fonda Savio è ancora “corribile” per i primi, come pure la strada fino a Pian dei Spiriti; poi, anche se con affanno, si cammina veloci con le mani sulle ginocchia fino al Fonda Savio; fa eccezione il pianoro dove ci si può permettere di corricchiare.

Getto un’occhiata dietro e noto che non ho ancora un bel vantaggio sugli “avversari storici”; so che non rischierò nulla in discesa perché non ho nessuna intenzione di tagliare e scendere per i ghiaioni. Quindi, gambe in spalla e via. Noto con piacere che nei pressi del rifugio Fonda Savio hanno attrezzato l’ultimo tratto di salita con funi metalliche; le utilizzo facendo lavorare le braccia e risparmiare le gambe. Al controllo intermedio registro un passaggio di 2 minuti circa inferiore a quello dell’anno scorso; un dubbio mi assale: riuscirò a tenere questa andatura?

La discesa dal Fonda Savio è sempre delicata; consente di riprendere un po' fiato però non ci si può permettere mai di mollare la concentrazione, anzi, occorre essere molto più vigili nei passaggi.

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L’arrivo vittorioso di Carla Barbanti La premiazione del vincitore, il bellunese Mario Scanu

un Claudio Bellanti di vedetta, ma distratto dall’ambiente incantato.

I passaggi da una forcella all’altra meriterebbero lunghe soste di contemplazione, tanto sono suggestivi ed affascinanti, ma oggi la corsa incalza e rimando i bei propositi ad un altro momento. Si scende e si risale; si scende e si risale di nuovo; ormai il grosso è fatto.

Saluto il presidente Primo Zanfi, di postazione sulla terza forcella e mentre inizio la discesa lo sento urlare al telefono: “È appena passato Enzo Franchini…”

Rimangono solo due insidiose salite; un paio di concorrenti tagliano i tornanti della discesa e mi invitano a seguirli; declino l’invito; oggi non voglio rischiare; loro si giocano l’ottava posizione; a me il decimo posto calza come un vestito nuovo e poi davanti a me ci sono solo giovani, nessuno della mia categoria (master n. d. r.) Vedo le loro gambe

I passi maldestri di chi mi segue fanno volare giù dei sassi; procedo guardingo e prudente fino al punto più basso dove per la prima volta si attraversa una lingua di neve.

Ora il sentiero, sempre più impervio, stretto e con

Ivano Molin alla prima forcella. Fondamentale il suo aiutoanche in fase di organizzazione Una fase della premiazione

muoversi agili e sciolte mentre le mie sono un po’ legnose. Il cartello dell’ultimo km mi fa tirare un sospiro di sollievo; anche anche quest’anno è fatta.

La ciliegina sulla torta la metto all’arrivo: il tempo realizzato è migliore di quello di 4 anni fa, quando, da outsider, tagliai il traguardo per primo. Non posso crederci, sono andato più forte di quando ero più giovane!! E allora il prossimo anno cosa farò? Ve-

Lo “staff” organizzatore del CAI di Carpi

CLASSIFICA GENERALE MASCHILE

1 SCANU MARIO 1' 08" 45 PUOS D'ALPAGO (BL)

2 MOLIN IVANO 1' 12" 32 MISURINA (BL)

3 PUNTEL FABRIZIO 1' 16" 30 SAPPADA (BL)

4 DALLA PASQUA MATTEO 1' 21" 03 AGORDO (BL)

5 BETTINI DAVIDE 1' 23" 08 BERGAMO

6 VOMIERO CLAUDIO 1' 26" 44 ALBIGNASEGO (PD)

7 ANDREUTTI LUCA 1' 27" 03 RAGOGNA (UD)

8 MAZZOLI LUCA 1' 30" 08 CAI CARPI

9 BONDIOLI MARCELLO 1' 30" 09 GAZZANIGA (BG)

10 FRANCHINI ENZO 1' 31" 00 MONTE S. PIETRO (BO)

11 GUAITOLI PAOLO 1' 31" 18 CAI CARPI

12 ROSSI MICHELE 1' 32" 57 ALZANO LOMBARDO (BG)

13 ANTONELLO SANDRO 1' 33" 00 SCORZÈ (VE)

14 CARDINI REMO 1' 33" 23 BRUNICO

15 MASCARIN MARC 1' 33" 25 AVIANO

16 MALAVOLTA MARCO 1' 34" 02 CAI CARPI

CLASSIFICA GENERALE FEMMINILE

1 BARBANTI CARLA 1'

Un ringraziamento particolare a tutti i soci che hanno collaborato all’organizzazione di questa manifestazione. Grazie anche agli sponsor:

S.T.E. Anzola Emilia (BO) • S.C.S. Rovereto (TN) • EDILZANFI Bastiglia (MO) • FOTO IOTTI Carpi • GALLIANI SPORT Carpi • MAGNANI IMPIANTI ELETTRICI Carpi • NUOVI ORIZZONTI SPORT Carpi/Modena • SERIGRAFICA CARPIGIANA Carpi • TIPOLITOGRAFIA GUAITOLI Carpi RIFUGIO CITTÀ DI CARPI • RIFUGIO FONDA SAVIO.

Ricordiamo che l’utile della manifestazione verrà devoluto all’ A.I.L. - ASSOCIAZIONE

ITALIANA CONTRO LE LEUCEMIE, LINFOMI E MIELOMA, Sezione Modena ONLUS.

12
17 GIANNINO BENIGNO 1' 35" 34
CARPI 18 GEMINIANI GIANLUCA 1' 35"
VENETO (BL) 19 BAGGIO MARCO 1' 36"
VENETO (BL) 20 LUZIETTI LUIGI 1' 36" 34 PONTELAGOSCURO (FE) 21 SCURRIA ALESSANDRO 1' 36" 36 NOALE (VE) 22 SACCHI LUCA 1' 36" 40 CAI CARPI 23 NADALINI PAOLO 1' 39" 16 PORDENONE 24 CESCHIA ANDREA 1' 40" 34 SAN DANIELE (UD) 25 DE NEGRI FRANCESCO 1' 40" 34 TREVISO 26 FORGHIERI MARCO 1' 44" 04 CAI CARPI 27 SPINA GIANLUCA 1' 44" 47 SASSUOLO (MO) 28 TESTONI CARLO 1' 45" 53 CARPI 29 RIGHI PAOLO 1' 46" 43 CAI CARPI 30 GALLO OSVALDO 1' 48" 03 VAIONT 31 BARALDI UMBERTO 1' 52" 55 CAI CARPI 32 VERONESI MIRCO 1' 57" 52 CARPI 33 GIACOMINI MICHELE 1' 58" 55 VITTORIO VENETO (TV) 34 PAVONI ROBERTO 1' 59" 45 FORNI DI SOPRA 35 FANTINATO ANTONIO 2' 00" 29 BASSANO (VI) 36 CORRADINI LUCA 2' 04" 10 CORREGGIO 37 RUGO EMANUELE 2' 07" 41 RAGOGNA (UD) 38 ZANCHETTA SERGIO 2' 10" 54 MAROSTICA (VI) 39 ASCARI STEFANO 2' 13" 18 CARPI 40 STEFANI SERAFINO 2' 23" 07 CORTINA (BL) 41 RIZZO ALESSANDRO 2' 24" 33 CARPI 42 DE FILIPPO RICCARDO 2' 30" 38 AURONZO (BL) 43 POLETTI MARCO 2' 31" 14 CAI CARPI 44 AZZOLINI ANDREA 2' 31" 15 CAI CARPI 45 DE CARLO OLIVIERO 2' 32" 17 AURONZO DI CADORE (BL) 46 VECELLIO D.M. FERDINANDO 3' 03" 03 AURONZO DI CADORE (BL) 47 PAOLETTI LORENZO 3' 13" 43 MESTRE (VE) 48 BENEDETTO RENZO 3' 24" 51 CESSALTO (TV)
CAI
36 VITTORIO
00 VITTORIO
LEILA
MANAIGO LAURA
CADORE
FRIGO LETIZIA 2'
DI CADORE 8 VECELLIO D.M. NATASCIA 2' 35" 10 AURONZO DI CADORE 9 SAUARIS CARMEN 2' 35" 30 BELLUNO 10 POPPI MARIANNA 2' 50" 35 CAI CARPI 11 VECELLIO D.M. ANNA 2' 52" 30 AURONZO DI CADORE 12 DE LUCA MARIA 3' 03" 43 AURONZO DI CADORE 13 BA PATRIZIA 3' 13" 05 MESTRE (VE) 14 LORENZI ROSANNA 3' 13" 43 MESTRE (VE) 15 GANDOLFI CECILIA 3' 25" 52 SASSUOLO (MO) 16 BERTELLI M.GABRIELLA 3' 34" 36 CAI CARPI 17 REDEGHIERI OMBRETTA 4' 40" 00 CARPI 18 CORRADINI ELISA 4' 40" 00 CORREGGIO (RE) CLASSIFICA CAI CARPI MASCHILE 1 MAZZOLI LUCA 1' 30" 08 2 GUAITOLI PAOLO 1' 31" 18 3 MALAVOLTA MARCO 1' 34" 02 4 GIANNINO BENIGNO 1' 35" 34 5 SACCHI LUCA 1' 36" 40 6 FORGHIERI MARCO 1' 44" 04 7 RIGHI PAOLO 1' 46" 43 8 BARALDI UMBERTO 1' 52" 55 9 POLETTI MARCO 2' 31" 14 10 AZZOLINI ANDREA 2' 31" 15 11 MORSELLI GIORGIO 3' 28" 45 12 BESUTTI MASSIMO 4' 40" 03 CLASSIFICA CAI CARPI FEMMINILE 1 BARBANTI CARLA 1' 43" 51 2 TUSBERTI ALESSANDRA 1' 52" 00 3 POPPI MARIANNA 2' 50" 35 4 BERTELLI M.GABRIELLA 3' 34" 36 49 GIRARDO BRUNO 3' 25" 01 50 MORSELLI GIORGIO 3' 28" 45 51 BURANELLO MAURO 3' 35" 11 52 MELIGRANA FRANCESCO 3' 37" 37 53 MANTOAN EDOARDO 3' 37" 37 54 GNOAZO ROBERTO 3' 40" 17 55 SCHIAVI MASSIMO 4' 04" 29 CARPI 56 BESUTTI MASSIMO (s.scopa) 4' 40" 03 CAI CARPI
43" 51 CAI CARPI 2 COLONNELLO CHIARA 1' 48" 04 MONTEREALE VAL. (PN) 3 TUSBERTI ALESSANDRA 1' 52" 00 CAI CARPI 4 COSSETTINI CRISTINA 1' 59" 44 TRICESIMO (UD) 5 BRESSAN
2' 30" 29 AURONZO DI CADORE 6
2' 30" 36 AURONZO DI
7
33" 09 AURONZO

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Notiziario CAI Carpi 2004-08 by Notiziario del Cai di Carpi - Issuu