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PROFESSIONE TRAVEL MANAGER

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MICE IN PILLOLE

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Così viaggia Così viaggia l’eccellenza italiana l’eccellenza italiana

La gestione travel di Guala Closures Group ha una peculiarità: il budget annuale segue i progetti di acquisizione dell'azienda, impegnata in una forte espansione globale. Intervista a Rachele Mancinelli

di Anna Fraschini C i sono aziende che hanno nel proprio Dna un’innata capacità di accettare le sfide del mercato, riuscendo così a essere sempre un po’ più avanti. Guala Closures Group, in oltre sessant’anni di attività, di sfide ne ha sapute affrontare tantissime ed è diventata un punto di riferimento internazionale nella produzione di sistemi di chiusura in alluminio per superalcolici e prodotti di largo consumo. L’azienda – italianissima e piemontese – è oggi presente in ogni continente, con oltre 29 insediamenti produttivi, quattro centri di ricerca, uno di innovazione tecnologica e oltre 4.700 collaboratori. Innovazione per Guala significa anche saper proporre soluzioni ecologicamente sostenibili. Il gruppo ha recentemente inaugurato un nuovo i mpianto di trigenerazione per la sede alessandrina di Spinetta Maren

go e ha migliorato i processi, limitando l’utilizzo di materie prime nella produzione. La spinta aziendale verso la costante espansione nei mercati emergenti porta il team tecnico e commerciale della società a viaggiare in tutto il mondo. A gestire le trasferte è Rachele Manci

nelli, corporate travel manager

dell’azienda. «Attualmente sto segu endo u n gruppo di circa un centinaio di viaggiatori italiani dislocati nei tre stabilimenti della Penisola e in piccola parte anche in Lussemburgo, dove è localizzata un’altra nostra importante sede».

Un budget fluido

Uno degli aspetti che caratterizza la gestione dei viaggi è la mancanza di definizione a priori del budget annuo. «Si spende in base alle necessità delle trasferte che ci troviamo di vol ta in volta ad affrontare. La cifra che viene investita è di circa 2 milioni di euro, ma varia ogni anno in base ai progetti in essere». L’azienda, fa sapere la travel manager, acquista in media una o due società all’anno in altri Paesi. Il monitoraggio del mercato gioca un ruolo fondamentale in questo senso. «Se il gruppo punta ad ampliare il suo raggio d’azione in una determinata area geografica, a d esempio in Germania (l’ultima acquisizione in ordine di tempo), acquisisce un’impresa locale che diventa la Guala Closures Germania», argomenta Mancinelli. Continua: «Questo scenario mi porta a effettuare una serie di trasferte in quel determinato territorio, perché tutti i nostri tecnici, ingegneri e operai si dirigono lì per calibrare la nuova realtà di quel Paese e dell’azienda che abbiamo ac quisito. Per questo motivo, il budget dei viaggi d’affari non viene stabilito prima, perché non sappiamo quali sono le scelte del nostro management in fatto di espansione, quanto in quell’anno viaggeremo, quali saranno le destinazioni».

I l mappamondo di Guala Closures Group

Le mete aziendali più frequenti sono attualmente l’Europa, il Sud America (in particolare Messico, Colombia, Brasile, Argentina), l’A sia, l’India, oltre naturalmente all’Italia. «Abbiamo meno traffico, attualmente, in Australia e Nuova Z elanda, mentre gli Stati Uniti sono le mete principali dei nostri colleghi commerciali che vanno a incontrare i maggiori clienti. Le nostre due ultime acquisizioni sono avvenute, nell’ordine, in Scozia e, appunto, in Germania, quindi negli ultimi mesi abbiamo viaggiato tantissimo a Edimburgo e a Francofo rte».

C om’è composto il team che si occupa delle trasferte?

«In questo momento non ho un team di supporto, mi occupo personalmente dell’intero processo. Il viaggiatore mi contatta via mail o

Al primo posto la sicurezza

Spiega Mancinelli: «Il nostro impegno aziendale è quello di garantire ancora di più la sicurezza di chi si sposta. Chiederemo a priori garanzie sui protocolli adottati sui mezzi di trasporto e negli hotel, che devono osservare le norme previste per la fase 2».

Niente travel policy

«Per una precisa scelta aziendale, non esiste una travel policy scritta. Sono state invece fissate delle linee guida che v engono comunicate a voce. Tutti i nostri viaggiatori le conoscono alla perfezione» afferma Rachele Mancinelli.

Presenza globale

Guala Closures Group, fondata in Italia nel 1954, è una multinazionale specializzata nella produzione di chiusure in alluminio per superalcolici, vino, olio e aceto, acqua e bevande. Conta 29 insediamenti produttivi.

Rachele Mancinelli, corporate travel manager di Guala Closures Group anche per telefono, avanza la richiesta di trasferta e io la gestisco. Attualmente non c’è un iter di autorizzazione vero e proprio. So che quando il viaggiatore richiede la trasferta ha già ottenuto il via dal suo responsabile di dipartimento. Ho inoltre nel cassetto un sogno ambizioso, quello di poter gestire il travel globale dell’intero gruppo , i n ogni parte del mondo. In quel caso il cost saving aziendale avrebbe un impatto ancora più determinante».

Avete redatto una travel policy?

«Per una precisa scelta aziendale, non esiste una travel policy scritta. Anche perché, proprio per la natura delle nostre trasferte, andrebbe continuamente adattata ai diversi casi che si possono presentare. Sono state invece fissate delle linee guida che vengono co municate a voce e tutti i nostri viaggiatori le conoscon o alla perfezione. In questo contesto, la sicurezza di chi affronta la trasferta ha per noi un aspetto prioritario».

A proposito di sicurezza, quali sono i vostri piani per affrontare il post Covid-19?

«Il nostro impegno aziendale è quello di garantire ancora di più la sicurezza di chi si sposta. Chiederemo a priori garanzie sui protocolli adott ati s ui mezzi di trasporto e negli hotel, che devono osservare le norme previste per la fase 2. Faccio parte dell’Associazione Ita

liana dei Travel and Mobility

Manager (Aitmm), di cui sono PR manager, e insieme ai colleghi delle altre aziende ci confrontiamo periodicamente per capire come muoverci in vista della ripresa. Abbiamo stilato delle linee guida per la fase 2 post Covid, per uniformare in qua lche modo tutte le nostre attività di travel manager. L’obiettivo priorit ario rimane sempre la completa tutela del viaggiatore».

Quali compiti avete affidato alla vostra agenzia?

«Ci avvaliamo della collaborazione di due agenzie di viaggio, che più che agenzie sono travel manage

Chi è Rachele Mancinelli

Rachele Mancinelli si occupa di turismo dal 1995. Ha iniziato la sua carriera come interprete e agente di viaggio. Nel 2012, dopo importanti esperienze maturate in aziende internazionali, ha assunto il ruolo di travel manager in Aptar Group dove ha curato l’implementazione del processo di gestione globale del travel management del gruppo. Dal 2017 ha colto una nuova sfida profess ionale e d è in Guala Closures Group, società multinazionale leader nei sistemi di chiusure per prodotti di alto consumo, nel ruolo di corporate travel manager. Mancinelli gestisce tutti gli aspetti del travel management del gruppo internazionale, con particolare attenzione alla mobilità dei viaggiatori e all’assistenza negli oltre 29 Paesi dove sono presenti stabilimenti produttivi. La piena padronanza del t ema dei viaggi d’affari, così come il patrimonio di competenze e conoscenze degli aspetti gestionali ed organizzativi, le permettono di affrontare con successo il travel program aziendale, con particolare riferimento alle relazioni con i provider del settore, alla sicurezza e alla soddisfazione del cliente interno.

ment company, dunque seguono tutto il nostro traffico. In ufficio ho a disposizione un Gds che mi permette di scegliere quale volo prenotare e di visionare le alternative possibili di itinerario, oltre che di costi. Quindi mi occupo della ricerca a monte, scelgo le tratte, la compagnia aerea, gli hotel. L’agenzia di viaggi a cui inoltro la rich iesta mi supporta con l’emissione del biglietto che io ho già individuato. Qualche volta mi sottopone delle alternative. In questa rosa di soluzioni, io e il viaggiatore insieme t roviamo quella più consona in base alla specifica trasferta».

Perché due agenzie?

«La doppia fornitura è una prerogativa del nostro direttore degli acquisti, che ritiene che in questo modo possa esserci un miglior servizio. Le agenzie sono state scelte in seguito a delle gare e in base al rapporto qualità-prezzo. C’è anche da d ire che noi abbiamo diverse tipologie di passeggeri. Ci sono viaggiatori che hanno bisogno di una determinata assistenza, come il top management, che magari si muove all’ultimo momento e ha spesso un’agenda molto variabile. In questo caso abbiamo identificato un’agenzia in particolare (Cisalpi n a Tours) che ha un eccellente servizio d’emergenza, 24 ore su 24. È sempre disponibile: di notte, di giorno, nelle festività, con professionisti interni che seguono passo dopo passo il passeggero. Poi abbiamo il viaggiatore frequente: viene seguito da un altro importante partner (Gattinoni) che fornisce un servizio veloce e dinamico, oltre che molto competente. Il fatto di rivolgersi a due Tmc co mporta un doppio lavoro, perché richiede due verifiche, doppi report, contatti e

inserimenti. Però garantisce un supporto più sicuro, perché nel momento in cui una delle due agenzie è sovraccarica o meno performante, c’è sempre un’alternativa a cui appoggiarsi».

Come vengono pagate le spese del viaggiatore?

«Il viaggiatore ha la possibilità di scegliere più soluzioni. Normalmente l’azienda mette a disposizione delle carte di credito del circuito Visa che permettono di affrontare l e spese della trasferta. Per quanto riguarda, invece, il pagamento dei v ettori, ho messo a punto un circuito di pagamenti con le carte Bta American Express. Ho, inoltre, la possibilità di prenotare in autonomia le macchine a noleggio, i treni e gli hotel ed anche questi pagamenti vengono effettuati con le carte di American Express emesse con questo scopo per l’azienda». l

Due Tmc

Per le trasferte dei suoi dipendenti Guala Closures Groups si avvale di due travel management company, Cisalpina Tours e Gattinoni.

La sede di Guala Closures Group

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