ML Luglio-Agosto 2010

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www.mondolavoro.eu

Luglio-Agosto ‘1 0 - N°4 - Anno XVI I - Euro 2,00

Cultura d’i m pre sa e dintorni

PESCARA Enrico Marramiero alla guida di Confindustria RIVIERA ABRUZZESE L’estate alle 3 Palme

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Casa Editrice GGF GROUP

Luglio-Agosto ‘1 0 - N°4

GUIDA ALL’ESTATE MARCHE E ABRUZZO

ALBERTO DRUDI

INTERNAZIONALIZZAZIONE E GIOVANI, IL TERRITORIO VINCE

ISSN 20367589

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Primo piano

Direttore EDITORIALE Flavio Guidi flavio.guidi@mondolavoro.eu

COORDINATORE EDITORIALE Guido Guidi guido.guidi@mondolavoro.eu Direttore responsabile Paolo Duranti p.duranti@mondolavoro.eu

Sommario COVER STORY

14. FIERA DI PESARO ALBERTO DRUDI: “AI GIOVANI DICO: ABBIATE UNO SGUARDO PROSPETTICO VERSO IL FUTURO”

Direttore EDITORIALE ABRUZZO Donato Parete donato.parete@mondolavoro.eu Editrice GGF GROUP www.mondolavoro.eu Registrazione tribunale di Ancona n°12 del registro periodici del 14 aprile 1994 REDAZIONE MARCHE

REDAZIONE ABRUZZO

Via Albertini, 36 Gross Ancona 60131 Ancona AN Tel. 071 2133300 marche@mondolavoro.eu

Via Mazzini, 75/1 65122 Pescara PE Tel. 085 27543 abruzzo@mondolavoro.eu

HANNO COLLABORATO AL NUMERO Roberto Antonella, Agnese Ausili, Michele Barchiesi, Immacolata Barone, Asmae Dachan, Lorenzo Dattolo, Fabio Di Giulio, Lisa Dorsi, Ilenia Funari, Giulio Guidi, Guido Guidi, Giuseppe Mascetti, Laura Palanga, Cristina Panara, Enrico Picchio, Michela Rossi, Alessandro Stecconi, Alberto Tenan

CAPOREDATTORE Andrea Beato HANNO COLLABORATO AL NUMERO Sergio Di Tillio, Emanuela Gennaioli, Diego Panico, Valerio Simeone, Roberto Di Gennaro, Guido Ramini, Maurizio O.Delfino, Francesca Cicchinelli, Esilde Collini

DOSSIER

Chiuso in redazione il 08/07/2010 Grafica e impaginazione: ricciarelli.it Stampa: Grafiche Ricciarelli di Ricciarelli Bernardino via S. Ubaldo, 41 60030 Monsano (AN) Poste italiane Spa d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Ancona autorizzazione direzione provinciale pt Ancona Una copia euro 2,00 Arretrati euro 4,00 Abbonamento annuale euro 15,00 modalità di pagamento a mezzo versamento su: C.C. Postale n°15492606 bonifico bancario presso Banca Popolare di Ancona Agenzia Ancona 1 – C.C. n°11154 – CAB 02684 – ABI 05308 – CIN l “Mondo Lavoro” offre esclusivamente un servizio, non riceve compensi nelle contrattazioni, non effettua commercio, non è responsabile per la qualità, provenienza o veridicità delle inserzioni. La direzione di “Mondo Lavoro” si riserva il diritto di modificare, rifiutare o sospendere una inserzione a proprio insindacabile giudizio. L’editore non risponde per eventuali ritardi o perdite causate dalla non pubblicazione dell’inserzione per qualsiasi motivo. Non è neppure responsabile per eventuali errori di stampa. Gli inserzionisti dovranno rifondere all’editore ogni spesa da esso eventualmente sopportata in seguito a malintesi, dichiarazioni, violazione di diritti ecc. a causa dell’annuncio. Si precisa che tutte le inserzioni relative a richieste od offerte di lavoro debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata, ai sensi dell’art.1 della legge del 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al mondo del lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il settore o ramo di attività. È vietata la riproduzione totale o parziale di tutti i testi, i disegni, le foto riprodotte su questo numero del giornale. Manoscritti, disegni e foto, anche se non pubblicate, non vengono restituite. Tutti i diritti riservati. IMPORTANTE Ricordiamo ai lettori e ai richiedenti le pubblicazioni qui contenute che tutte le rubriche hanno la sola funzione di creare occasioni per il soddisfacimento dei leciti interessi – che questi vengono collocati secondo le loro caratteristiche e le indicazioni ricevute – che è assolutamente escluso ogni interesse di intermediazione dell’editore. Questi non si assume, né del resto si può assumere, responsabilità per gli eventuali tentativi di lettori e richiedenti di utilizzare annunci e loro collocazioni in rubriche per finalità illecite. Per siffatti abusi l’editore si riserva ogni azione legale, anche per i danni subiti.

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Errata corrige A pag. 109 del numero precedente abbiamo erroneamente indicato il sito BIZCOM.IT anzichè quello corretto: BIZCOMIT.IT. Ce ne scusiamo con i Lettori. Mondo Lavoro

IMPRESE

24. GROFIX, UNA RIVOLUZIONE PER L’EDILIZIA LEGGERA 26. BUON COMPLEANNO EX.IT 27. EX.IT IN CINA, UN SUCCESSO PER IL MADE IN MARCHE 28. UN POLO TECNOLOGICO NELLE VALLI DELL’ASPIO E DEL MUSONE 30. CSD: IL MERCATO DEL VINO ITALIANO IN CINA 32. BANDI 34. FOCUS, FIAMME GIALLE 36. NIKITA, PROFESSIONALITÀ E INNOVAZIONE NEL SETTORE SERRAMENTI IN PVC 38. TEKNOPOST, IL PARTNER IDEALE PER LE TUE SPEDIZIONI CARTACEE 40. INNOVAZIONE E INVESTIMENTI NEL MONDO PER GLM 41. CON CERRANO TOUR L’AUSTRIA SCEGLIE L’ABRUZZO 42. LE PICCOLE PROTAGONISTE

PRIMO PIANO

12. COMUNE DI FERMO SATURNINO DI RUSCIO: “NEGLI ULTIMI ANNI FERMO HA CAMBIATO VOLTO” 13. CONFINDUSTRIA PESCARA MARRAMIERO ALLA GUIDA DI CONFINDUSTRIA PESCARA

RICERCA

22. SCIENZA E TECNOLOGIA, ANCHE L’ITALIA È PROTAGONISTA

84. SPECIALE GIOVANI E FORMAZIONE

44. PROVINCIA DI FERMO CANCELLARE LE PROVINCIE? E’ UNA CAMPAGNA MEDIATICA MONTATA AD ARTE

EDILIZIA

46. ORDINE ARCHITETTI DI ANCONA IL PIANO CASA NECESSITA DI ALCUNE MODIFICHE 48. COLLEGIO COSTRUTTORI HOUSING SOCIALE NELLE MARCHE: “UNA CASA PER TUTTI”

ASSOCIAZIONI

49. CNA - MARCHE LEADER DELL’ARTIGIANATO MA CON FATTURATI IN CALO 50. AIDP ABRUZZO E MOLISE SI PREPARA, DA PROTAGONISTA, AL 2011 51. FEDERMANAGER LA CULTURA DEL MANAGEMENT 52. CAMERA DI COMMERCIO DI CHIETI QUATTRO DONNE SPECIALI PER UN PREMIO UNICO

CREDITO

54. FIDIMPRESA MARCHE TRA PRESENTE E FUTURO

56. GUIDA ALL’ESTATE CONSULENZA

124. DOMANDE E RISPOSTE IN WWW. SIDACONSULENZAONLINE.COM

EVENTI

126. AGRICOLTURA TRA FESTA E FORTE IMPEGNO PER LA SICUREZZA

TERRITORIO

128. AON, LEADER NEL SETTORE DEL BROKERAGGIO ASSICURATIVO

TIME OUT

129. VERRUSIO E ÈTERAS LA PITTURA TRA REALTÀ, MEMORIA E IMMAGINARIO

NEL PROSSIMO NUMERO DI SETTEMBRE SPECIALE “AGROALIMENTARE” Con l’ausilio di esperti di primo piano e dei protagonisti dell’agroalimentare, cercheremo di fare luce sulla situazione della filiera nelle Marche e in Abruzzo e sulle necessità delle nostre Pmi, tracciando anche un bilancio dell’attività delle istituzioni, statali e regionali, preposte a tutela del made in Italy.



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Editoriale

I giovani, i genitori, il sistema, il futuro

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ra i Paesi europei, l’Italia è quello con il tasso più alto di disoccupazione giovanile. Eppure a presentarsi nei posti di lavoro disponibili sono prevalentemente gli immigrati, comunitari ed extracomunitari. C’è qualche cosa che non funziona. La ragione principale è che non si avverte il bisogno. Il bisogno aguzza l’ingegno, l’intraprendenza e il disimpegno, nonché la disponibilità. Il welfare in Italia ci ha regalato questa situazione. Le famiglie, protettive, più o meno coscientemente ospitano e coccolano i figli fino ad età avanzata, mantenendoli agli studi o in stato di disoccupazione, garantendo loro anche il sostentamento e il necessario per soddisfare persino i bisogni ludici. Da qui l’inerzia nei giovani a cercare soluzioni autonome che possano portare all’autorealizzazione, con la conseguenza di provocare frustrazioni e potenziali disadattamenti. Se vogliamo superare questa situazione bisogna intervenire a livello educativo. Onde evitare lo sviluppo della decadenza, con manifestazioni sociali di disorientamento, le famiglie, i genitori, gli insegnanti e quanti intervengono sulle abitudini del giovane, devono dar vita ad atteggiamenti che siano ispirati al sacrificio, all’ordine e all’austerità, e privilegiare contesti e concessioni in cui il giovane sia chiamato a ricoprire un ruolo e a prendersi delle responsabilità. Significa soddisfare solo i loro bisogni fondamentali e minimizzare quelli ludici. Significa favorire sistemi sociali in cui vi sia rigore, rispetto e impegno, premiando chi merita e punendo chi non si conforma. Bisogna porre al centro delle attività sociali il giovane, la sua educazione: solo così si può pensare seriamente a un futuro in crescita. I politici e i formatori si debbono interrogare e chiedersi quali siano le strategie dirette a gestire un futuro sociale non decadente. Ma anche i giovani stessi dovrebbero ricercare, nell’ambito dei propri vincoli, più protagonismo: in altre parole, fare in modo che il dormiente si risvegli. Flavio Guidi

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Primo piano

“Negli ultimi anni Fermo ha cambiato volto” Il Sindaco, Saturnino Di Ruscio, traccia un bilancio dei nove anni trascorsi al vertice della città marchigiana, sottolineando i risultati raggiunti e i prossimi obiettivi

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ottor Di Ruscio, com’è cambiata Fermo in questi nove anni? “Sicuramente è stato un cambiamento forte. A rendere bene l’idea dell’evoluzione di Fermo sono le testimonianze dei tanti, anche turisti che, dopo anni di assenza, sono tornati in città e non hanno potuto fare a meno di notare i cambiamenti. Ovviamente la prima grande novità è rappresentata dalla nuova Provincia di Fermo e dal ruolo di Fermo città capoluogo. E’ nata la nuova Camera di Commercio, sono iniziati i lavori per ospitare tutti gli uffici decentrati dello Stato. Servizi che devono essere accompagnati da una facile accessibilità da parte del cittadino. Siamo intervenuti allora rivoluzionando la viabilità, con la Variante del Ferro e un sistema di ascensori per favorire l’accesso al centro storico. Attenzione anche per la costa: era dal dopoguerra che non veniva realizzato un nuovo ponte, noi lo abbiamo fatto per collegare Fermo a Porto San’Elpidio. Oggi abbiamo il lungomare più esteso delle Marche. Una città che in questi nove anni è diventata più sicura. Per quel che riguarda il sociale, inoltre, il Comune di Fermo ha confermato il suo ruolo di eccellenza con finanziamenti alle categorie disagiate, un centro d’eccellenza per la riabilitazione giovanile come il Montessori, iniziative per il reinserimento degli ex detenuti e tanto altro. C’è poi il settore cultura e istruzione, con il sostegno all’Università e la realizzazione della nuova Casa dello Studente e di nuove biblioteche, per non parlare del successo della stagione al Teatro dell’Aquila. E, ancora, mostre, una convegnistica internazionale che copre i più svariati settori con professionisti che arrivano da tutto il mondo. Cambiamenti che sono arrivati anche con investimenti nello sport che hanno permesso la realizzazio-

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ne di nuovi impianti e grandi eventi come i mondiali di motocross l’11 e 12 settembre al crossodromo di Monterosato”. Una città che nel frattempo è diventata capoluogo di provincia. Si sta dimostrando all’altezza di questo ruolo? “Si, senza dubbio. Di fatto la città di Fermo in passato ha sempre svolto da sola questo ruolo di guida e coordinamento territoriale. Gli esempi sono molteplici: basti pensare alla stessa “battaglia” per conquistare il riconoscimento di Provincia. Oggi questo lavoro può contare di un valore aggiunto, rappresentato dall’appoggio della Provincia. Una collaborazione mirata a mettere in piedi una progettualità concreta per il territorio, al fine di far si che il Fermano possa incidere sempre più a livello regionale, nazionale ed internazionale”. Secondo Lei Fermo oggi è più conosciuta nel mondo rispetto a tempo fa? “Non solo la città di Fermo è più conosciuta nel mondo, ma lo sono anche le sue eccellenze. E’ questo il lavoro portato avanti da oltre 20 anni, come Sindaco ma anche negli altri incarichi ricoperti in pre-

cedenza. Abbiamo utilizzato la comunicazione per lanciare un messaggio chiaro: l’eccellenza è un elemento inscindibile con il territorio di appartenenza. In tal senso un ruolo strategico è stato svolto dalla manifestazione “Tipicità”, che da vetrina dei prodotti fermani è cresciuta diventando il simbolo del Made in Marche. Il successo ottenuto, sia personale che per la città di Fermo e il suo territorio, è stato quello di aver fatto capire che la calzatura di qualità, le produzioni dei cappelli artigianali di Montappone e Massa Fermana, il settore meccatronico della valle del Tenna, l’enogastronomia, sono elementi strettamente legati al territorio e alle bellezze artistiche del fermano. Proprio per questo abbiamo scelto di investire sulla promozione integrata di tutto questo. Ci sono poi i tanti rapporti internazionali con l’estero”. Lei lascia al suo successore questo patrimonio di ‘cose fatte’. Ai futuri amministratori non resta da fare proprio nulla? “Auspico che la futura amministrazione, in collaborazione con la Provincia, abbia la capacità di portare a termine quattro progetti che considero fondamentali per la città di Fermo e non solo. Sto parlando della strada Mare-Monti, per collegare in modo rapido ed efficiente la costa (Porto Sant’Elpidio) con l’entroterra (Servigliano e Amandola). Il secondo punto è un Centro Fieristico Polifunzionale del Fermano, una struttura che si sta rivelando sempre più indispensabile. C’è poi la realizzazione del motodromo di San Marco alle Paludi, che rappresenterebbe una grande opportunità per Fermo e per le Marche. Infine, la predisposizione di un piano di marketing territoriale che coinvolga Comune e Provincia di Fermo”. di Giuseppe Mascetti


Primo piano

MARRAMIERO ALLA GUIDA DI CONFINDUSTRIA PESCARA L’ assemblea dei soci lo ha nominato nuovo presidente. Nel programma progetti strategici, intensificazione dei rapporti con istituzioni e con il sistema bancario. Nel segno della continuità con quanto fatto dal suo predecessore, Mauro Angelucci

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CHI È ENRICO MARRAMIERO Palermitano di nascita, a dispetto dei lineamenti nordici, ma pescarese di adozione. 43 anni, sposato con due figli, nel curriculum di Marramiero una laurea con lode in Economia e commercio alla Luiss di Roma. In campo professionale una pluriennale e variegata esperienza nell’associazionismo (già presidente del Comitato Piccola Industria e vicepresidente del Gruppo Giovani Imprenditori e del Terziario Avanzato) e in diverse realtà aziendali, a cominciare da quelle di famiglia: amministratore unico di Alma C.i.s., costruzioni impianti speciali, e di Marramiero, produttrice di vini eccellenti.

ancano una manciata di minuti alle 19 e nella gremita Sala Orofino di Via Raiale si raccolgono le schede e si da inizio allo spoglio. Tocca al direttore Luigi Di Giosaffatte comunicare l’esito del voto. Un consenso unanime, ben 386 preferenze, che decretano Enrico Marramiero nuovo presidente di Confindustria Pescara. Un mandato da esercitare nel prossimo quadriennio, 2010-2014. “Sarà mio dovere interpretare al meglio lo spirito della nostra associazione”, queste le sue prime parole, mentre i colleghi continuano a complimentarsi con lui: strette di mano, abbracci e pacche sulle spalle. Si intuisce subito la forte continuità con quanto fatto dal suo predecessore, Mauro Angelucci, costretto a lasciare con un anno di anticipo, vista l’incompatibilità con la carica di presidente di Confindustria Abruzzo. “L’Unione Industriali di Pescara non vuole solo assistere, ma interpretare un ruolo propositivo e progettuale, senza fare sconti a nessuno e senza il timore di prendere decisioni che vanno verso l’ottimizzazione dei risultati per le nostre imprese e per il nostro

LE 5 LINEE DI INTERVENTO • Progetti strategici per le macro aree della provincia pescarese • Implementazione dei servizi specialistici per gli associati • Intensificazione dei rapporti tra le sezioni dell’Unione • Rapporti con le istituzioni: colloquiare con tutti i soggetti politici e istituzionali • Accesso al credito per le Pmi: favorire le aggregazioni tra Confidi e puntuale azione dialettica con il sistema bancario

Stretta di mano tra Enrico Marramiero e Mauro Angelucci (a destra), past president. Angelucci è stato costretto a lasciare con un anno di anticipo, vista l’incompatibilità con la carica di presidente di Confindustria Abruzzo

territorio”. Essere protagonisti con la forza dei fatti, questa la mission da condividere. “Sono ben conscio che lanciare uno slogan può essere semplice, mentre resta difficile attuare lo stesso impegno dichiarato. Ma sono convinto sia una sfida che possiamo vincere sfruttando le competenze a livello imprenditoriale e delle strutture che sono dietro le nostre imprese. Organizzarsi a tutti i livelli tramite uno schema a rete flessibile, ma che utilizza le altissime specializzazioni dei nostri associati con il supporto del sistema confindustriale. Le cose che riteniamo si possano fare devono coniugarsi sempre al plurale: senza la vostra forza, il vostro impulso e il lavoro di squadra non si va da nessuna parte. Sono convinto che porteremo a casa, insieme, i risultati sperati. Un ringraziamento va all’amico Mauro Angelucci, ai colleghi e a tutti i presidenti che mi hanno preceduto; al direttore Luigi Di Giosaffatte, al vicedirettore Gabriele Iampieri e all’intero staff di collaboratori di Confindustria Pescara, che offrono sempre un contributo essenziale per trasformare le nostre idee in fatti concreti”. di Andrea Beato (Foto Valerio Simeone)

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Cover story

ALBERTO DRUDI

PRESIDENTE DI UNIONCAMERE MARCHE

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Cover story

“AI GIOVANI DICO: ABBIATE UNO SGUARDO PROSPETTICO VERSO IL FUTURO” Con Alberto Drudi - Presidente di Unioncamere Marche, della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino e, nomina freschissima, delle Camere di Commercio del Centro Italia - parliamo di Expo Shangai 2010, internazionalizzazione delle Pmi, mercati emergenti e nuove opportunità per i giovani.

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residente Drudi, in questo numero della Rivista concentriamo l’attenzione alla formazione e al mondo giovanile. Prima di addentrarci in questioni connesse all’internazionalizzazione delle Pmi, se la sente di lanciare un messaggio ai giovani? “Ai giovani dico: abbiate uno sguardo prospettico verso il futuro. Create opportunità di sviluppo e di crescita nel vostro Paese, ma sappiate anche cogliere le chance assicurate dai mercati internazionali. Radici salde ma orizzonti larghi, insomma. Rispetto alle generazioni che li hanno preceduti, i giovani nascono con alcune straordinarie opportunità in più. Un mondo che ragiona in termini globali, abbattuti Muri e Cortine. L’evolvere delle tecnologie che, con un semplice click nello studio di casa o in ufficio, ti mettono in contatto in tempo reale con l’altra parte del pianeta. Chattare è piacevole, ma credo che sia ancora più appagante se si riesce ad utilizzare Internet come luogo di rapporti e contatti economici diretti, personali”. Contatti con l’altra parte del pianeta, appunto. Si è svolta da poco la missione marchigiana all’Expo di Shangai. Ci può tracciare un primo bilancio? “La partecipazione della delegazione marchigiana all’Expo di Shangai ha rappresentato un evento straordinario, oltre che un ampio successo di pubblico: il filmato delle Winx, tra l’altro bellissimo, ha attirato visitatori in massa. Con noi erano giunti dalle Marche 72 imprenditori, per i quali abbiamo organizzato B2B con ben 250 aziende cinesi a Shanghai e oltre 360 a Nanchino. Insomma, un risultato da incorniciare, riportato adeguatamente dalla stampa locale”. L’evento coincideva con i festeggiamenti in ricordo di Padre Matteo Ricci… “Proprio in occasione dell’inaugurazione della mostra dedicata a Padre Matteo Ricci abbiamo avuto un importante incontro a Nanchino con il Governatore della provincia dello Jiangsu e il suo Vice”. Sbaglio o è la prima volta che Unioncamere organizza un evento assieme alla Regione? “L’Expo di Shangai rappresenta la prima ‘missione’ svolta congiuntamente da Regione Marche e Camera di commercio, insieme protagonisti in un efficace gioco di squadra: la Regione ha curato la parte istituzionale, cioè i contatti con le autorità locali, mentre le Camere di Commercio si sono occupate della parte, per così dire, imprenditoriale. In quest’ambito abbiamo organizzato B2B ed aventi di sicuro interesse per i nostri imprenditori, come la serata dei vini e le sfilate di moda”. Anche alla luce dell’Expo, quali sono secondo Lei i settori nei confronti dei quali i cinesi mostrano più interesse? “Nell’occasione siamo riusciti ad organizzare B2B con 360 imprese dello Jiangsu appartenenti a tutti i settori, dalla moda alla calzatura all’agroalimentare. Anche il turismo rappresenta un comparto potenzialmente molto importante: l’idea che stiamo portando avanti è quella di confezionare pacchetti turistici destinati a turisti cinesi. Arrivano nelle Marche e poi visitano l’Italia. Dalle Marche è infatti possibile raggiungere in un paio d’ore Roma, Milano e Venezia. Vede, sinora i cinesi hanno praticato turismo d’af-

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Cover story “LA CINA IMPORTA MOLTI PRODOTTI ITALIANI DI ALTA QUALITÀ: LA CULTURA DI QUESTO PAESE STA CAMBIANDO” fari. Oggi notiamo come il 10 per cento di essi siano interessati a fare turismo tradizionale, mostrando interesse verso l’arte, i borghi medioevali, le bellezze del Rinascimento: diciamo la cultura marchigiana nel suo complesso”. Le nostre istituzioni regionali, insomma, si stanno muovendo bene nel mercato cinese… “Il mercato cinese e non solo. Abbiamo costruito forti opportunità in Russia, Medio Oriente, Nord Africa, Brasile e Argentina. In Cina le Marche lavorano dal 1997. Come Unione delle Camere di Commercio abbiamo promosso accordi di collaborazione con le Camere di Commercio di Nanchino e Shangai. Queste iniziative prevedono uno scambio reciproco di informazioni, relative ad esempio alle principali novità imprenditoriali”. Le Marche hanno una rappresentanza stabile anche in quel Paese… “La rappresentanza marchigiana in Cina è presente e molto attiva: Associazioni di categoria, Camere di Commercio e Regione dispongono in loco di quattro uffici (Xiamen, Fujan, Shangai e Nanchino), con 18 dipendenti, alcuni italiani ed altri del posto. La funzione di questo investimento è quella di accompagnare le nostre imprese. Il frutto del nostro impegno è evidente: oggi abbiamo diverse aziende che operano sul mercato del gigante asiatico”. Per un Paese come il nostro, con una fortissima vocazione all’export, il mercato cinese è di estrema importanza. Lei ritiene che vi siano spazi? “Le dico subito: le nostre eccellenze non devono temere la concorrenza cinese. La Cina importa molto i prodotti italiani di alta qualità. É la cultura di questo Paese che sta cambiando! Le faccio un esempio: nel ‘97, quando iniziammo a conoscere quel mondo, non si vedeva un

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“DOBBIAMO PUNTARE CON CORAGGIO VERSO I MERCATI DEL “BRIC”: BRASILE, RUSSIA, INDIA E CINA ragazzo in jeans: ora non se ne nota uno senza. Le ragazze vestono tutte con capi firmati. Si avverte una grande attenzione verso il prodotto occidentale. Forse pochi sanno che l’export italiano verso la Cina nel 2009 è aumentato del 3 per cento, mentre nei confronti del resto del mondo è diminuito”. Qual è il giusto approccio per avvicinarsi a questo mondo? “Dovremmo guardare ai giovani italiani da un lato e ai loro coetanei cinesi dall’altro. Questi ultimi, ripeto, sono molto attenti ai prodotti italiani: cucina ed enogastronomia, moda-arredamento, tecnologia avanzata ma non solo. Basti pensare che lì molti ristoranti hanno uno chef italiano. In altre parole: la Cina guarda con molto interesse all’Italia. I nostri prodotti riscuotono il loro gradimento. Oggi sta a tutti noi competere in questa sfida: se crediamo ed operiamo nella direzione ormai tracciata, il nostro export potrà aumentare moltissimo”. Eppure quando si parla di Cina, si parla di scarsa competitività dal lato economico dei nostri prodotti rispetto ai loro. Come è possibile avere sbocchi proprio lì? “Relativamente ai problemi legati al costo dei prodotti italiani, le rispondo subito: moltissimi cinesi hanno un potere d’acquisto uguale - se non superiore - al nostro, per cui se il prodotto rispetta la domanda, non vi sono difficoltà sotto questo punto di vista. Teniamo presente poi che anche lì stiamo assistendo ad un processo che vede in aumento il livello dei diritti e delle garanzie dei lavoratori, oltreché dei loro stipendi. Vede, i confronti tra popoli e mercati diversi servono anche in questa direzione e cioè sotto l’aspetto dei diritti”. Il supporto di Unioncamere è destinato in prevalenza alle Pmi? “In realtà il nostro supporto va sia alle piccole e medie imprese sia alle grandi im-

prese. In un mercato come quello cinese, il sostegno delle istituzioni è fondamentale per tutti. Ma vorrei aggiungere un’altra considerazione, che non è scontata: il mercato cinese offre importantissime opportunità anche per le piccole e medie imprese, se si muovono in squadra”.

Mi fa l’esempio di una microimpresa che è sbarcata con successo in quel mercato? “Pensiamo ad un negozio di prodotti calzaturieri aperto da un consorzio creato da piccoli imprenditori marchigiani”. Se ho capito bene, l’attuale impe-

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gno di Unioncamere si concentra soprattutto sulla Cina. “Non solo sulla Cina. Un’altra sfida entusiasmante è rappresentata dall’Arabia Saudita. Verso di noi gli arabi mostrano grande interesse. Prendiamo un prodotto di eccellenza del distretto del pesarese, il mobile: in quest’area abbiamo contribuito ad una crescita notevole dell’export. Però mi preme fare una considerazione più generale”. Prego. “Dico non da ieri che noi dobbiamo puntare con coraggio verso il cosiddetto “Bric” – cioè Brasile, Russia, India e Cina - se queste mete sono considerate lontane per gli imprenditori di prima generazione, non lo sono per quelli della seconda. E qui mi permetta di rivolgere un appello ai giovani: è bene che incomincino a muoversi su questi mercati. Noi avvertiamo l’esigenza di mettere in campo attività indirizzate verso questi Paesi. Ciò non significa delocalizzare, ma aprire attività e reti con mercati importanti come quelli che ho indicato. In concreto, ad esempio, produrre parti sofisticate in Italia ed applicarle fuori, oppure sviluppare reti commerciali efficaci. Le possibilità sono molteplici, quello che occorre è fare gioco di squadra”. Al raggiungimento di risultati prestigiosi per l’economia regionale hanno sicuramente contribuito i meriti individuali e l’esperienza. Lei ad esempio lavora a contatto delle

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aziende da molto tempo… “Sono stato 15 anni all’interno di Cna, dapprima come segretario provinciale e poi come segretario regionale. Ormai da alcuni mandati ricopro la carica di Presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino nonché di Unioncamere regionale: un’attività molto complessa”. Un giudizio sul Suo operato. “Non posso dare giudizi su me stesso… Certo, in tutta sincerità penso che il lavoro del sistema che continuo a guidare abbia dato un buon contributo al sistema imprenditoriale marchigiano”. Un consiglio ai giovani, oltre a quanto già detto? “Lavorare con tanta passione ed entusiasmo e non rinunciare mai alle sfide”. E quali sono le sfide di Unioncamere? “In generale, la mission di Unioncamere regionale e, nello specifico, della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino, è quella di dare - assieme alle Associazioni di categoria - opportunità alle nostre imprese e al nostro territorio. Alle Associazioni bisogna guardare con equilibrio, evitando qualsiasi rischio di scavalcamento. Ciascuno ha diritto alla propria visibilità non soltanto in base a ciò che rappresenta. Occorre, mi sia consentita la ripetizione, tanto equilibrio: garantire visibilità a tutti, ma salvaguardare il peso di rappresentanza e l’autonomia di ciascuna Associazione sul territorio”. Lei è molto attento anche alle op-

portunità fieristiche. Qual è lo stato attuale delle Fiere? “Molte Fiere oggi stanno vivendo una situazione di obiettiva difficoltà. Tuttavia sono necessarie, per una serie di motivi, tra i quali lo sviluppo dell’indotto che esse comportano: pensiamo alle attività che gravitano attorno a un quartiere fieristico”. Nello specifico, com’è la situazione di Pesaro? Si parla del progetto di istituire una “Fiera delle Marche”… “Per quanto riguarda in particolare il Quartiere Fieristico di Pesaro, tra breve parteciperà alla costruzione del Polo fieristico regionale unico. I Quartieri Fieristici di Ancona e di Civitanova Marche saranno quindi compresi in un unico sistema fieristico regionale. In altre parole: le politiche regionali per il sistema fieristico, condotte dal Presidente Spacca, vanno nella giusta direzione della costituzione di un unico organo regionale delle Fiere: si va quindi verso il superamento dei singoli governi localistici oggi esistenti nel settore”. Si è chiusa da poco una manifestazione particolare, “Ginnastica in Festa”. Di cosa si è trattato? “L’evento “Ginnastica in Festa” - organizzato dalla Fiera di Pesaro - ha visto la presenza nella città marchigiana di oltre mille atleti e di circa 40.000 visitatori. Per il nostro territorio si è trattato di una grandissima opportunità: chi è venuto per visitare la Fiera, forse tornerà da turista”. Promozione, quindi, ma anche un contributo importante all’economia del territorio e del suo indotto. Paolo Duranti


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Ricerca

SCIENZA E TECNOLOGIA, ANCHE L’ ITALIA É PROTAGONISTA E-book, in Italia crescerà entro la fine del 2010 Secondo i dati recentemente elaborati dall’Associazione Italiana Editori, resi noti nel corso dell’Editech 2010 - Giornata internazionale di studio e di approfondimento sulle prospettive dell’innovazione tecnologica nell’editoria - entro la fine dell’anno in Italia ci sarà una crescita degli e-book. Su cento titoli, almeno due saranno virtuali, con un mercato che salirà dallo 0,03 allo 0,1 per cento. Tale cifra è destinata a salire per il 2011.

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E la scienza sbarca al Lingotto Dal 2 al 7 luglio la scienza protagonista al Lingotto di Torino, in occasione della quarta edizione dell’Esof (Euroscience Open Forum) 2010. Premi Nobel, docenti, ricercatori, studenti e appassionati di scienza e tecnologia, accorsi da tutto il mondo, si sono confrontati attorno alle grandi tematiche scientifiche che maggiormente investono l’attualità. Nel video messaggio che ha inaugurato i lavori dell’evento, il Presidente della Repubblica Napolitano ha dedicato un passaggio chiave a “Science and the City”, la sezione che porterà la scienza in piazza. Siena: V Forum Italiano sulla Scienza dei Vaccini Il Centro Ricerche Novartis Vaccines ha ospitato, l’1 e il 2 luglio scorsi, l’annuale Forum Italiano sulla Scienza dei Vaccini. Comunità scientifica e rappresentanti delle istituzioni si sono riuniti in una Tavola Rotonda per discutere dei benefici dei vaccini e delle sfide future della ricerca. L’obiettivo è di rendere disponibile, entro il 2030, la prevenzione con i vaccini per tutte le età.


www.agri.marche.it www.quiblogpsrmarche.it

Unione Europea / Regione Marche PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007-2013

COLTIVIAMO IL TUO FUTURO

Agorà / Ad.Venture

QUI, nelle Marche, si investe per costruire un futuro migliore, per portare le zone rurali a proporsi come nuovo modello di vita, coerente con l’identità regionale, attento alla salute, all’utilizzo corretto delle risorse, alla salvaguardia dell’ambiente, alla valorizzazione delle tipicità e delle radici storiche e culturali. QUI la nostra regione sta cambiando nel rispetto dell’ambiente e del suo territorio, grazie agli interventi promossi dal Programma di Sviluppo Rurale, con il contributo dell’Unione Europea.


Imprese

GROFIX, UN INNOVATIVO SISTEMA PER IL FISSAGGIO A TERRA Un innovativo sistema di ancoraggio al terreno di pannelli fotovoltaici, strutture da giardino ed altri impianti viene realizzato da un’azienda anconetana

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rofix: è il nome del nuovo marchio di proprietà di Gianluca Sampaolesi e Federico Claudi, due soci che ormai da anni costituiscono un punto di riferimento nel mercato dell’energia rinnovabile. Ma ciò che stiamo per presentare ha un’attinenza soltanto parziale con questo mondo. Grofix è infatti il nome di una particolare tipologia di vite. E’ il settembre 2009 quando i due imprenditori anconetani decisero di buttarsi in questa nuova avventura, iniziando a produrre viti: non, però, i classici prodotti di utensileria minuta, bensì viti di fondazione. “Anzichè fissare al suolo un palo o un plinto – ci spiega Sampaolesi – ora inseriamo una grande vite”. Qual è la differenza rispetto a un palo o un prodotto simile? “Una vite come la nostra presenta indubbi punti di forza rispetto ad altre tipologie di

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prodotto. Innanzitutto dei vantaggi sotto il profilo ambientale, in quanto non si getta il cemento nel terreno. E quindi in futuro non servirà alcuna attività di bonifica: una vite la posso sempre svitare!. Ecco, più in generale mi sento di dire che tutte le scelte che abbiamo fatto sono state all’insegna del rispetto della natura e dell’ambiente”. Forse anche più veloce? “Senz’altro... non bisogna aspettare i tempi di stagionatura richiesti per il calcestruzzo. Ma al contempo non è certamente meno resistente rispetto ad un’opera edile, anche per l’utilizzo di metalli altamente resistenti. Risulta essere una fondazione pronta in pochi minuti”. Quali sono i prodotti alternativi alle viti? “A livello di tipologia di prodotto, le alternative alla vite sono costituite dal cemen-

to oppure dalla vibroinfissione”. Senza entrare in dettagli tecnici, potrebbe spiegarci... “In parole molto semplici, la differenza tra una vite come la nostra e la vibroinfissione riguarda la tenuta: è la stessa differenza esistente tra una vite e un chiodo. Se alla medesima superficie attacchiamo un chiodo ed avvitiamo una vite, quale dei due oggetti riusciamo a staccare prima?”. A chi queste viti? “ Siamo circondati da piccole fondazioni, pertanto i nostri acquirenti sono molteplici tra pubblico e privato: aziende, enti pubblici e famiglie”. Perchè gli enti pubblici? “Pensiamo ad esempio alla cartellonistica, alle attrezzature poste nei parchi, come i portarifiuti e le panchine, oppure, ancora, agli impianti di illuminazione pubblica oppure alle recinzioni, di vario tipo. Le viti che proponiamo, principalmente per i fattori positivi che ho accennato prima, sono generalmente visti di buon’occhio dagli amministratori locali”. Quindi Lei è soddisfatto di questi primi mesi di attività? “Direi di si. Aggiungo che da gennaio 2011 investiremo molto per potenziare

“SIAMO UN’AZIENDA GIOVANE, CON PERSONALE DEL POSTO. MI PIACE RICORDARE CHE LAVORIAMO IN UN’OTTICA “PULITA”, IN TUTTI I SENSI, CONVINTI CHE LA CORRETTEZZA PAGHI SEMPRE”


Imprese la produzione, con un nuovo capannone. Anche così, comunque, siamo in grado di offrire un prodotto eccellente: siamo strutturati per essere altamente competitivi ma al contempo elastici e malleabili, sulla base delle esigenze della variegata Clientela alla quale ci rivolgiamo”. E il mercato delle imprese come risponde? “Abbiamo ricevuto importanti commesse da realtà molto affermate del territorio; ad oggi l’elenco dei nostri clienti è piuttosto nutrito, e non soltanto nelle Marche. I primi importanti riscontri sono arrivati da aziende che gravitano nel rinnovabile, dove in collaborazione con lo studio Seraph di Osimo abbiamo ottimizzato delle strutture adatte ad accogliere pannelli fotovoltaici”. L’espansione fuori regione è un progetto oppure avete già avviato una penetrazione oltre confine? “Negli ultimi tempi sono stati effettuati degli investimenti per farci conoscere anche sul territorio nazionale, partecipando ad alcuni eventi fieristici, tra i quali il più importante: il Solar Expo di Verona. La risposta del mercato è soddisfacente, nonostante la crisi in atto. Abbiamo già concretizzato una rete di rappresentanza abbastanza capillare. Pensiamo di essere a punto per una distribuzione più sostanziosa già da settembre”. Sul mercato italiano ci sono altre aziende che producono viti di fondazioni? “I nostri maggiori competitor sono tedeschi. In Italia, nel settore operano piccole imprese”. Tornando alla domanda relativa ai clienti, Lei accennava alle famiglie, vale a dire ai consumatori. Perchè? “Per un piccolo manufatto da giardino, una panchina, un gazebo, un pergolato, un ricovero attrezzi… le ipotesi sono moltissime”. Quindi piccoli interventi edilizi che possono essere sostituiti dall’utilizzo delle viti... “Vede, all’estero è diverso, ma qui in Italia, soprattutto dopo i drammatici avvenimenti che hanno colpito l’Abruzzo, la normativa è molto restrittiva. Abbiamo messo a punto le nostre fondazioni per espanderle nell’edilizia “leggera”. Per questo ci affacciamo verso il manufatto in legno, come appunto le strutture da giardino”.

errore umano poco verificabile”. In che senso nessun fastidio? “Pensiamo a un bel giardino privato nel quale il Cliente intende sistemare un pergolato: confrontiamo i fastidi che derivano da un’attività edilizia, seppur ridotta, rispetto all’installazione di una vite?. Non necessita di scavi, né di betoniere, risulta essere un lavoro molto più veloce e pulito”. Un’ultima domanda? Per un’azienda come la Vostra, quanto è importante un investimento in Ricerca&Sviluppo? “Molto. Il successo per noi dipende appunto dalla produzione di un prodotto che è esso stesso il risultato di un’attività di ricerca. In prospettiva ritengo che potremmo avvalerci della collaborazione dell’Università Politecnica delle Marche per tutto quanto concerne i macchinari per la messa in opera delle viti Grofix”. di Lorenzo Dattolo Una domanda che suppongo Le facciano in molti... i costi? “Se nel conteggio mettiamo sia il prodotto che la messa in opera, che poi è quello che interessa al Cliente, la vite generalmente non viene a costare di più rispetto alle altre scelte. E teniamo presente che per il Cliente non comporta alcun fastidio e molti vantaggi – ripeto - in termini di pulizia, tempistica, solidità e sicurezza. Dico sicurezza perché una vite è costruita in officina, e quindi necessariamente risponde a determinati standard, mentre la gettata di cemento è fatta sul posto, spesso da un piccolo artigiano, con un

Grofix via Merloni, 2 60131 Ancona T. 071 891797

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Imprese

BUON COMPLEANNO, EX.IT L’ Azienda Speciale della Camera di Commercio di Macerata compie oggi 20 anni, essendo nata nell’agosto del 1990 con la denominazione di “Macerata Insieme”

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a necessità di creare un’Azienda Speciale era scaturita dall’esigenza, già intravista dal primo Presidente, Comm. Ernesto Guizzardi, allora Presidente anche della Camera di Commercio di Macerata, di destinare ad un ente autonomo il compito di promuovere il sistema imprenditoriale maceratese mediante iniziative promozionali all’estero. Tra il 1990 e il 1991 “Macerata Insieme” si mise in evidenza per la realizzazione di quattro importanti manifestazioni fieristiche a Praga, Budapest, in Polonia e in Danimarca, nonchè missioni ed incoming di operatori da Cecoslovacchia, Ungheria, Svezia e Norvegia. Nel febbraio del 1992 “Macerata Insieme” assunse la denominazione di “Macerata Promozione Export”. Tra le prime imprese partecipanti alle attività dell’ente vanno ricordate: Nuova Simonelli, Nazareno Gabrielli, Castellino, Ralò, Fbt Elettronica, GR Mobili, Marino Orlandi e Valentino Orlandi, Rimini Mobili, Vismap, Romcaffè, Quacquarini, Cantine Montesanto, Azienda Agraria Saputi, Cantine Belisario, La Monacesca, Rpm e Gruppo Meccaniche Luciani.Al perfezionarsi dell’organizzazione e all’accrescere dei budget finanziari messi a disposizione dalla Camera di Commercio (unico ente finanziatore fino al 1995) l’Azienda Speciale ampliò la gamma di manifestazioni promozionali ed incrementò le iniziative anche all’estero. Aumentarono le imprese partecipanti alle fiere, come Cesare Paciotti, Fabi, Ipr, Eurosuole, LA.I.PE., Roverio, per le calzature e pelletteria; Urbis, Malagrida, Toma, Manifatture Paoloni, Olimpia, Tirabasso, Francesca Creazioni Sposa, Creazioni Carmen’s, Delsa, Diva, per l’abbigliamento; Mida, Ottaviani, Larms, Valenti, Brumel, Linea Argenti, per l’oggettistica da regalo e l’argento, ed altre come Tam, I Guzzini Illuminazione, Teuco Guzzini, Clementoni, Bontempi. Nel febbraio 1995, alla denominazione “Macerata Promozione Export” si aggiun-

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Luca Bartoli, presidente di EX.IT.

se il primo logo dell’Azienda Speciale e vennero strette collaborazioni con Bnl, Cassa di Risparmio di Macerata e Provincia di Macerata. Così vennero raggiunte le fiere più importanti a livello internazionale, in Paesi come Spagna, Colombia, Romania, Ungheria, Cina, Grecia, Slovenia, Croazia, Emirati Arabi, Germania, Giappone, Sud Africa e Stati Uniti. Nell’ottobre del 1999 Giuliano Bianchi surrogò alla presidenza Ernesto Guzzardi, ma nel novembre dello stesso anno si decise che l’Azienda Speciale dovesse avere un proprio presidente e a tale incarico venne designato Cesare Latini. Nel 2000 venne attivato l’Eurosportello, mediante la stipula di una convenzione con l’Eic di Ascoli Piceno: si avviò così un servizio di assistenza ed informazione alle imprese sulle tematiche di rilevanza europeistica e comunitaria. Ancora nel 2000 si realizzò uno Show Room a Firenze e nell’aprile del 2002 si aprì un Desk informativo a Milano, nei locali della Promos (Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano). Nel

luglio del 2000 “Macerata Promozione Export” diventò EX.IT, con un nuovo logo, quello attuale. Nel marzo 2006 venne costituito il Desk di Sebenico. Tra il 2007 e il 2009, in collaborazione con la Camera di Commercio, con la partecipazione delle nostre imprese furono realizzate su Rai 1 due puntate televisive di “Linea Verde” e su Rete 4 due puntate di “Cuochi senza Frontiere”. Nel settembre 2009, col nuovo Presidente Luca Bartoli, è stata organizzata una spettacolare sfilata a Pechino, in occasione dell’inaugurazione della Mostra di Padre Matteo Ricci e di Expo 2010 di Shanghai, cui hanno preso parte più di 25 aziende regionali. Altro rilevante evento, la realizzazione di una cena di gala (con la presentazione di prodotti maceratesi), al Westin Grand Hotel di Francoforte durante la Fiera Musikmesse degli strumenti musicali. Due inoltre gli eventi di promozione del territorio e delle imprese maceratesi: “Macerata in Europa”, in collaborazione con la Provincia, realizzato al Parlamento Europeo, e un incoming di operatori e giornalisti tedeschi in collaborazione con la Camera di Commercio. Significativo l’accordo raggiunto da EX.IT con Banca Marche per la disponibilità di tre prodotti finanziari: due relativi al sostegno alle imprese partecipanti all’Expo di Shanghai (uno a copertura dei costi di incoming che l’impresa sostiene per ospitare partner cinesi e l’altro per i costi inerenti lo sviluppo dei rapporti commerciali avviati dopo gli incontri BtoB in Cina in occasione della missione dal 30 maggio al 7 giugno 2010); il terzo relativo al sostegno delle imprese della provincia che intendano partecipare all’attività di EX.IT. Attualmente attraverso l’Eic di Ascoli Piceno la EX.IT opera nella rete europea E.E.N. Enterprise Europe Network, “Sportello Unico” per informazioni ed assistenza alle imprese.


Imprese

EX.IT IN CINA, UN SUCCESSO PER IL MADE IN MARCHE La proclamazione del 2010 come “l’anno delle Marche in Cina”, in occasione delle celebrazioni per i 400 anni della morte del missionario maceratese Padre Matteo Ricci, ha consentito alla EX.IT di dare il via ad una serie di iniziative che, avendo preso l’abbrivio nel mese di febbraio, si sono realizzate poi tra maggio e giugno con eventi di grosso spessore i cui riflessi positivi si svilupperanno soprattutto nei prossimi mesi

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uesto exploit, che ha consentito di portare in Cina alcune delle aziende di punta del nostro territorio, è stato reso possibile dalla perfetta sinergia instauratasi tra l’Unioncamere delle Marche e le Aziende Speciali per l’internazionalizzazione provinciali, di concerto con la Regione Marche, la Svim, l’Ice Marche e le associazioni di categoria regionali, come Confindustria, Confartigianato, Cna e Confapi. E che la EX.IT fosse intenzionata a svolgere un ruolo preponderante lo si è visto subito, fin dalla serata di gala che la Regione Marche ha organizzato il 6 febbraio a Pechino per presentare il nostro territorio con le sue eccellenze alla comunità imprenditoriale ed istituzionale pechinese. Determinante per il successo della manifestazione è stato infatti l’apporto della EX.IT, che si è assunta il compito di coordinare la sfilata di capi di abbigliamento, calzature, accessori e quant’altro, promuovendo così un comparto molto importante per la nostra economia. L’evento ha avuto una tale dimensione da richiamare oltre 450 partecipanti, selezionati tra i più importanti imprenditori, opinion makers ed operatori istituzionali e di business di Pechino, e tutti si sono detti entusiasti della qualità e del fascino dei nostri prodotti, che hanno avuto un palcoscenico ideale come il Park Hyatt Hotel, considerato tra quelli di maggior prestigio e richiamo di Pechino. Successo quindi del Made in Marche ma anche della EX.IT, che ha curato tutti i contatti con le aziende intenzionate a portare i loro modelli in Cina e ha garantito la spedizione dei prodotti, cosicché sono risultate 22 le imprese marchigiane del settore moda che hanno presentato

Firma accordo Unioncamere / Camera di Commercio Nanchino

AZIENDE PARTECIPANTI ALL’EXPO DI SHANGHAI Crm di Monte S.Giusto, Falc di Civitanova, Calzature London di Monte S.Giusto, Az. Fonte Zoppa, Sibillina Dimora di S.Ginesio, Studio Legale Formica di Civitanova, Pelletteria Valentino Orlandi di Corridonia, Tombolini di Urbisaglia, Comal Serramenti di S.Severino, Mac Dugan di Monte S.Giusto, Teuco Guzzini di Montelupone, King di Civitanova, Galleria Persiana Ahmadi di Civitanova, Gruppo Legno di Civitanova, Consorzio Multimarche di Monte San Giusto le loro creazioni durante la serata. La EX.IT era presente anche al successo della missione compiuta in Cina dal 30 maggio al 6 giugno, promossa da Regione Marche ed Unioncamere a Shanghai - per l’apertura dell’Expo Universale -, a Pechino e a Nanchino, per l’inaugurazione della mostra in onore di Padre Matteo Ricci. Anche in questa circostanza la sinergia creatasi tra le varie istituzioni è stata determinante, consentendo alla

EX.IT di svolgere un ruolo importante, avendo partecipato ai diversi “tavoli tecnici” sia commerciali che istituzionali. A parte i contatti avviati con gli operatori economici cinesi, va subito detto che per tutte le imprese maceratesi partecipanti a questa missione è stata una grossa esperienza sia per conoscere quel lontano mercato, sia per avere un riscontro diretto tra i prodotti esposti e le esigenze dei consumatori cinesi.

EX.IT Azienda Speciale della Camera di Commercio di Macerata T. 0733 23 44 67 Fax 0733 234480 e.mail exit@mc.camcom.it

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Imprese

UN POLO TECNOLOGICO NELLE VALLI DELL’ ASPIO E DEL MUSONE Il Polo Tecnologico Produttivo Integrato (P.T.P.I.) delle valli dell’Aspio e del Musone è l’integrazione di varie componenti che danno vita allo sviluppo sostenibile del territorio di riferimento.

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n termini più specifici, sono le conoscenze scientifiche e tecnologiche, le capacità produttive industriali ed artigianali, le risorse del territorio, la storia, la sua cultura e i servizi in esso sviluppati. Il territorio di riferimento per tradizione industriale ed artigianale è quello compreso tra le valli dell’Aspio e del Musone, con collegamenti produttivi a zone adiacenti. Territorio e Polo Tecnologico diventano sinonimi. Non è possibile dividere il comparto produttivo dal contesto socio-culturale che queste due bellissime vallate marchigiane rappresentano. La storia intreccia in maniera feconda la scoperta culturale e l’innovazione nel mondo del lavoro. Ogni risvolto culturale si è mosso qui attraverso l’impegno e la responsabilità sociale delle eccellenze della storia produttiva. Nasce allora la vocazione a proteggere il paesaggio con l’impegno di molte imprese a sostegno dei parchi del Conero e della Selva di Castelfidardo. L’origine contadina ha fatto germogliare il settore enogastronomico, che ha raggiunto posizioni altissime a livello mondiale con il Rosso Conero e con i prodotti tipici della campagna e della gastronomia. La vocazione religiosa ha fatto si che si sviluppassero dapprima mondi misteriosi con le grotte di Osimo e Camerano, poi la Basilica di Campocavallo di origine templare ed infine il magnifico Santuario di Loreto, tappa fondamentale per l’arte e la fede. Il mondo contadino ha fatto emergere, con i suoi forti contrasti, un interesse culturale che ha raggiunto il massimo nella 28

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figura di Giacomo Leopardi per la letteratura di tutti i tempi e di Beniamino Gigli nella leggenda della lirica. L’invenzione dell’industria della fisarmonica ha rivoluzionato il mondo delle valli dell’Aspio e del Musone e ha posto le premesse per la nascita dell’economia locale, oggi leader in tanti settori e foriera di sorprese e sviluppo integrato. Dove lavoro, inventiva ed impegno camminano a fianco di spazi bellissimi, mare e collina, ottimo vino e buona gastronomia, percorsi di storia, fede, arte e musica; proprio qui nasce l’identità di un territorio che si propone compatto a rappresentare l’eccellenza di una terra che continua a stupire.

Il Polo Tecnologico aggiunge alla capacità del singolo la forza e l’identità del suo DNA territoriale.

www.ptpi.it via Jesina 60022 Castelfidardo An


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Imprese

IL MERCATO DEL VINO ITALIANO IN CINA: UN’OPPORTUNITÀ DA COGLIERE CON INTELLIGENZA L’esperienza di CSD nei confronti del mercato del vino italiano in Cina: un progetto di eccellenza per offrire servizi a 360 gradi e per trasmettere la cultura necessaria per apprezzare il made in Italy in quel Paese

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l mercato cinese è la nuova via delle esportazioni di vino italiano all’estero. È vero o falso? Valutando gli scenari del commercio internazionale tra Italia e Cina e le prospettive future per l’offerta di servizi, CSD ha risposto che è vero, ma solo se si tiene conto di una serie di fattori e delle analisi che se ne possono ricavare. Nel rispondere, infatti, bisogna considerare che: - i dati ufficiali – ad esempio quelli riportati dall’ICE nel “Market Report 2010” – dicono che il mercato del vino italiano in Cina ha buone potenzialità, anche in considerazione del fatto che si tratta di un mercato che per ora non si è sviluppato come è successo per altri prodotti; - i fatti – ad esempio il numero di spedizioni di vino italiano verso la Cina – dicono che il numero di investimenti in questo settore aumenta di giorno in giorno; - l’esperienza – di CSD in Italia e in Cina e delle numerose aziende con cui CSD collabora – dice che il mercato cinese è piuttosto complesso, soprattutto se si parla di un prodotto come il vino, tendenzialmente problematico in tutti i mercati del mondo. Fatte queste considerazioni, perciò, è facile analizzare i dati e dire che le opportunità del mercato del vino italiano in Cina vanno assolutamente sfruttate – facendo anche leva su due elementi fondamentali di questo prodotto in Italia, cioè l’ingente produzione e l’elevata qualità – ma, allo stesso tempo, bisogna tenere conto delle possibili minacce di un mercato così complesso, pianificando adeguatamente i passi da compiere prima e durante una qualsiasi azione di investimento. 30

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ALCUNI DATI SUL MERCATO DEL VINO ITALIANO IN CINA (DATI ICE) • Dazio all’importazione in Cina per il vino in bottiglia: 14% (prima degli accordi con il WTO era il 65%) • Posizione dell’Italia tra gli esportatori di vino in Cina: quarto posto • Aumento delle esportazioni di vino italiano in Cina dal 2007 al 2008: 30 per cento • Aumento delle esportazioni di spumante italiano in Cina dal 2008 al 2009: 40 per cento

Fermarsi a questa analisi, però, significherebbe trascurare due fattori fondamentali: la conoscenza del vino da parte dei potenziali clienti cinesi e la conoscenza del mercato cinese da parte dei venditori italiani. In Cina, tra i potenziali clienti vi sono sicuramente tutte quelle persone che conoscono già il vino italiano – una piccola percentuale di appassionati cinesi o stranieri residenti – e le attività commerciali frequentate da queste persone: bar, ristoranti, alberghi, negozi, supermercati, ecc. Tutti questi, però, non sono di sicuro i milioni e milioni di cinesi che, per ora, non possiedono una conoscenza del vino sufficiente a dare il giusto valore ai prodotti italiani: spesso si tratta di persone che valutano il vino in base al prestigio sociale dato dalla notorietà dell’etichetta


Imprese e dal prezzo della bottiglia, in un mercato monopolizzato da Paesi produttori di varietà internazionali; in poche parole, la situazione attuale può andare a discapito delle specificità dei vini italiani. Allo stesso tempo, però, il mercato del vino italiano in Cina è giovane: per lungo tempo, infatti, è stato ignorato dalla maggior parte degli operatori italiani del settore e, negli anni passati, non è stato adeguatamente supportato da un sistema-Paese che agevolasse gli investimenti (al contrario di quanto è successo, ad esempio, per il vino francese, che può contare sul supporto delle catene di distribuzione francesi presenti in Cina da anni e sull’appoggio di azioni specifiche da parte delle istituzioni). Aggiungendo questi due fattori, l’analisi iniziale si può arricchire di un’idea che potrebbe rivelarsi interessante su vari fronti,

SERVIZI PER IL MERCATO DEL VINO ITALIANO IN CINA Ricerche di contatti, di mercato e di marketing Traduzioni, interpretariato e creazione di siti internet Spedizioni internazionali aeree e marittime Invii di campioni, casse, pallet, container refrigerati Operazioni doganali e documentazione export e import Assistenza per etichettatura e ispezioni richieste per il vino Organizzazione di missioni e pianificazione degli investimenti Consulenza in tutte le fasi dell’internazionalizzazione del vino in Cina

SIMONA RISSONE, RESPONSABILE DELL’UFFICIO CSD A CANTON “Nel corso di più di cinque anni passati qui, ho visto tante persone venire in Cina con ottime idee; purtroppo ho visto anche tante ottime idee che non sono state realizzate perché non erano state pianificate adeguatamente! Il mercato cinese è grande e articolato: per fare affari davvero bisogna investire oculatamente e non avere fretta di vedere i risultati immediatamente”

cioè l’idea che, per costruire un mercato florido e duraturo del vino italiano in Cina sia necessaria una formazione specifica, per i cinesi che devono acquistare il vino italiano e per gli italiani che devono affrontare il mercato cinese. A questo punto, come società di servizi, CSD si è trovata di fronte alla necessità di pensare a come fornire assistenza ai suoi clienti durante quello che, a tutti gli effetti, è un processo di internazionalizzazione. Per offrire tutta la gamma di servizi necessari, si è dato vita a una collaborazione con SCS International Spa e con il Gruppo MC di Ancona: in questo modo, ai servizi doganali e di consulenza di CSD, si sono aggiunti i servizi di spedizione internazionale e di logistica di magazzino di SCS e i servizi di marketing, comunicazione e consulenza manageriale di MC. Per quanto riguarda l’idea di far conoscere il vino italiano in Cina e il mercato cinese in Italia, invece, è iniziata una collaborazione con il Corso di Laurea in Lingue moderne per la Comunicazione e la Cooperazione internazionale dell’Università degli Studi di Macerata, che durante l’anno accademico 2009/2010 ha approfondito il tema del mercato del vino italiano in Cina nel corso di diverse lezioni tenute a Civitanova Marche. In questo modo, per le aziende è stato possibile avere informazioni aggiornate e l’Ateneo ha potuto offrire ai propri studenti l’opportunità di avvicinarsi concretamente al mondo del lavoro.

Il progetto che è nato - “Italy China Wine” - permette a CSD e alle altre società di offrire tutti i servizi utili a realizzare il commercio di vino italiano in Cina, oltre ad attivare un sistema virtuoso che, anche grazie all’uso di internet, costituirà un passo concreto nel trasmettere la cultura del vino italiano nel gigante asiatico.

Per maggiori informazioni: info@centrospedizionieri.com CSD Service srl – Italia Via Lamborghini, 3 – Zona industriale “A” 62012 Civitanova Marche (MC) +39 0733 80191 (tel) - +39 0733 801919 (fax) www.centrospedizionieri.com info@centrospedizionieri.com CSD Service srl – Cina Room 812, 8F, Garden Plaza – 368 Huanshi Dong Lu Guangzhou (Canton), 510064 +86 20 83652515 ext. 812 (tel) +86 20 83652519 (fax) www.csd-china.cn – s.rissone@csd-china.cn

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Bandi

I CONTRIBUTI E GLI INCENTIVI SUDDIVISI PER REGIONE marche ⇒ POR MARCHE 2007/2013 “Incentivi alle imprese per stabilizzazione dei contratti a termine” Contributi alle imprese che trasformano contratti di lavoro a termine in contratti di lavoro a tempo indeterminato (2.500 euro se full-time, il contributo diminuisce proporzionalmente alle ore se il contratto è part-time) “ Bando di accesso al contributo regionale per il sostegno contratti di solidarietà difensivi per imprese escluse dal campo di applicazione della CIGS” Contributo pari ad 1/4 del monte retributivo non dovuto a seguito della riduzione dell’orario di lavoro in favore delle imprese che hanno sottoscritto accordi collettivi nazionali SCADENZA 31/12/2010

⇒ FONDI DI GARANZIA E ACCESSO AL

CREDITO “Contributi alle PMI per la riduzione dei tassi di interesse sui finanziamenti erogati dagli istituti di credito convenzionati” • LEGGE 949/52 - contributo in c/interessi per le operazioni di credito artigiano (finanziamento MIN 10.329,14 MAX 350.000 euro, tasso agevolato pari al 60% t.rif.) + contributo a fondo perduto “una tantum” pari a 1,5% del finanziamento se garantito da una coop. artigiana di garanzia. • LEGGE 240/81 - contributo in c/canoni per le operazioni di locazione finanziaria da parte delle imprese artigiane (finanziamento MIN 10.329,14 - MAX 350.000 euro, tasso agevolato pari al 60% t.rif) + contributo a fondo perduto “una tantum” pari a 1,5% del finanziamento se garantito da una coop. artigiana di garanzia BANDO APERTO

⇒ LEGGE 598/94 - RIAPERTURA TERMINI Con Decreto dirigenziale n. 159 del 4 giugno, è stata disposta la riapertura dei termini di presentazione delle domande a valere sulla Legge 598/94, che prevede contributi in conto interessi alle imprese a fronte di investimenti in innovazione tecnologica, organizzativa e commerciale, tutela ambientale e sicurezza sul lavoro. DAL 9 GIUGNO FINO AD ESAURIMENTO RISORSE ⇒ PROVINCIA DI ANCONA

“Contributi alle imprese di autoriparazione per la certificazione dei sistemi di qualità aziendale” Contributi a fondo perduto (50% delle spese ammissibili MAX 3.000 euro) a favore delle imprese esercenti attività di autoriparazione relative a interventi per la certificazione dei sistemi di qualità aziendale BANDO APERTO FINO AD ESAURIMENTO FONDI

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⇒ PROVINCIA DI PESARO-URBINO

“Start-up imprese innovative” Contributi fino a 30.000 euro per acquisto immobilizzazioni materiali (40%) e non (100%)relative alla costituzione e l’avvio di nuove imprese innovative nel territorio della provincia di PU. Le spese devono essere sostenute e pagate a partire dal 16/12/09. SCADENZA 16/12/2010 O ESAURIMENTO FONDI “Incentivi alle PMI per spese di consulenza” Contriubuto a fondo perduto (75% spese ammissibili MAX 12.000) per spese di consulenza e check-up aziendali finalizzati a diagnosi organizzativo/gestionale e di posizionamento strategico delle PMI, favorire l’introduzione di innovazioni e la qualificazione dei modelli produttivi. SCADENZA 03/12/2010 O ESAURIMENTO FONDI

PUGLIA ⇒ POR FESR 2007/2013

“Aiuti alle piccole imprese innovative di nuova costituzione” Contributi in c/impianti (max 60% spese ammissibili) e in c/esercizio (max 35% costi ammissibili) per lo sviluppo delle micro e piccole imprese di nuova costituzione in settori industriali innovativi, per un massimo di 1.200.000 euro per impresa in 3 anni di Piano Industrialie. DAL 15/03/2010 PROCEDURA A BANDO APERTO “Fondo di garanzia per le PMI” Fondo di garanzia al 80% per finanziamenti (MAX. garantito 1.500.000 euro) a m/l termine relativi a operazioni di capitalizzazione aziendale, consolidamento posizione debitoria, investimenti in attivi materiali e immateriali. BANDO APERTO FINO AD ESAURIMENTO FONDI

MOLISE ⇒ PROGRAMMA SVILUPPO RURALE 2007/2013 “Miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale” Contributi a fondo perduto per investimenti in: formazione prof.le e informazione, insediamento giovani agricoltori, prepensionamento, servizi consulenza az.le, ammodernamento, accrescimento val.agg delle imprese agricole e forestali. SCADENZA 30/05/2012 BANDO APERTO “Stop and go” ⇒ FONDO UNICO ANTICRISI:

“Fondo di garanzia per le imprese” Sono stati approvati i regolamenti di attuazione relativi riferiti agli interventi di consolidamento del debito, sostegno agli investimenti e differimento degli oneri sociali. La garanzia potrà coprire al massimo il 90% dell’importo delle

operazioni, per un ammontare limite di 1,5 mln di euro. BANDO A SPORTELLO dal 2 Aprile

NAZIONALE ⇒ NUOVI INDIRIZZI ATTUATIVI LEGGE 181/89 – INVITALIA “Programmi di sviluppo volti alla creazione di nuova occupazione – Rilancio aree industriali” Il Ministero dello Sviluppo economico ha adottato il testo unico degli indirizzi attuativi regolanti i rapporti tra il Ministero stesso e Invitalia in merito alla applicazione della 181/89. In particolare si segnalano i seguenti aspetti: Partecipazione (sottoscrizione di capitale) Invitalia alle imprese beneficiarie degli incentivi: max 30% La somma di finanziamento agevolato e partecipazione al capitale: min 50% ammontare complessivo delle agevolazioni concedibili Agevolazioni concesse a condizioni differenti tra Centro-Nord e Sud

ABRUZZO ⇒ REGIONE ABRUZZO LEGGI: 1068/64240/81-949/52 “Contributi per le imprese artigiane” Contributi in c/interessi (spesa ammissibile max. 500.000 euro, contributo dal 25% al 100% tasso di riferimento) e in c/canoni (max 500.000 euro, dal 35% al 100% t.rif.) per attività di ammodernamento, ampliamento e ristrutturazione di immobili ovvero acquisti di macchinari o materiale. DAL 15 FEBBRAIO FINO AD ESAURIMENTO RISORSE “Attrazione nuove imprese nell’area cratere” (modifica) Contributo in c/capitale (fino al 70% spese ammissibili), a sostegno della creazione di nuove imprese e di nuovi insediamenti attraverso l’apertura di nuove sedi operative, nell’area colpita dal sisma. SCADENZA 30/07/2010 (prorogata) Aldo Bruno, Enrico Picchio, Michele Sasso, Alessandro Stecconi, Marco D’Ascanio Divisione Strategia e Finanza d’Impresa - Gruppo Sida Tel. 071 28521 finanza@sidagroup.com


Primo piano

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Focus

FIAMME GIALLE, CONTROLLI A TAPPETO É stato celebrato nei giorni scorsi il 236° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza. Brillanti risultati sono stati raggiunti dal Corpo sia nelle Marche che in Abruzzo

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nche nelle Marche – come ha illustrato il Gen. B.Francesco Petraroli - è stata mostrata una particolare attenzione all’evasione fiscale internazionale - con indagini riguardanti i fenomeni di esterovestizione, il trasferimento di capitali all’estero e il transfer pricing – e alle frodi all’Iva nazionale e comunitaria, attraverso indagini riguardanti le cosiddette “frodi carosello”. Le attività di contrasto all’evasione fiscale condotte dalle Fiamme Gialle nella regione Marche nei primi cinque mesi del 2010 possono essere così sintetizzate: • Evasioni fiscali constatate: 630 milioni di imposte dirette e 160 milioni di Iva • Evasori totali (cioè soggetti che non presentano dichiarazioni fiscali) scoperti: 129 • Persone denunciate per reati fiscali: 290 • Violazioni accertate in materia di frodi comunitarie connesse ad indebite percezioni di finanziamenti: 20 (per circa un milione di euro) • Base imponibile recuperata nell’attività di contrasto all’evasione fiscale internazionale: 500 milioni • Lavoratori in nero scoperti: 269 • Lavoratori irregolari scoperti: 241. La cerimonia si è conclusa con la consegna delle ricompense morali ai militari maggiormente distintisi nelle più importanti operazioni di servizio. Anche il bilancio dei primi cinque mesi del 2010 delle Fiamme Gialle abruzzesi vede risultati importanti che riguardano varie linee d’azione, tra cui spicca l’operato svolto nel contrasto all’economia sommersa. Sono state 856 le verifiche

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Da sinistra il generale Nino Di Paolo, nuovo comandante della Guardia di Finanza, con il vicebrigadiere in congedo Ermando Parete, superstite di Dachau

fiscali, 5.271 i controlli strumentali, oltre agli interventi nella lotta al carovita, alla contraffazione, alla criminalità organizzata. Nel giugno scorso il Consiglio dei Ministri ha nominato nuovo comandante il generale di corpo d’armata Nino Di Paolo, abruzzese. Dunque proprio un abruzzese passerà alla storia della Guardia di Finanza come primo comandante a provenire dall’interno del corpo delle Fiamme Gialle. Originario di Cansano, provincia dell’Aquila, 63 anni, ha svolto incarichi operativi di primissimo piano sia in ambito operativo che di stato maggiore. Nel marzo scorso, in occasione degli eventi celebrativi in memoria delle vittime della Shoah, l’allora comandante in seconda Di Paolo aveva ricevuto in visita strettamente privata un altro abruzzese che onora le Fiamme Gialle: il

vicebrigadiere in congedo Ermando Parete, superstite nel campo di sterminio nazista di Dachau, in Germania. Durante l’incontro Parete ha ricordato la tragica esperienza vissuta e ha consegnato a Di Paolo un proprio scritto, narrazione della tragica esperienza vissuta. di Agnese Ausili


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ant’Omero, è un’isola di storia, cultura e gastronomia compresa tra i fiumi Vibrata e Salinello, nel territorio della provincia di Teramo. È raggiungibile, per chi proviene dall’autostrada adriatica A14, dalle uscite di Val Vibrata e di Teramo-Mosciano Sant’Angelo; da Teramo/San Nicolò a Tordino per chi giunge dalla A24; oltre che dalla confinante provincia di Ascoli Piceno, per chi vi arriva dalle Marche. Venite a visitare Santa Maria a Vico, la più antica chiesa romanica d’Abruzzo (antecedente l’anno 1000), la ex chiesa SS. Annunziata (1300), le “pinciaie” (caratteristiche case realizzate in terra cruda), l’antico frantoio oleario in legno (1860), l’organo a canne della Chiesa Parrocchiale, costruito nel 18° sec. dal Maestro Onofrio Cacciapuoti, la “Fonte Vecchia”, le antiche cisterne romane (grotta dei saraceni), l’ulivo secolare e molto altro seguendo percorsi a cavallo o cicloturistici alla scoperta di un territorio unico, lungo le strade del capoluogo e dei due borghi principali, Garrufo e Poggio Morello. Da non dimenticare il Festival Internazionale del Teatro Comico, che si svolge ogni estate nel suggestivo centro cittadino ed i “sapori” di Sant’Omero, che potrete gustare presso i numerosi ristoranti e agriturismo del territorio e in occasione della “Sagra del Baccalà” (che si svolge nel mese di luglio nel centro storico di Sant’Omero) e di “Garrufo con Gusto”, manifestazione gastronomico-culturale che anima in agosto la frazione di Garrufo.

antico Frantoio Oleario in Legno (ph. Giuliano Marsilii)

la “Fonte Vecchia” (ph. Licio Di Leonardo)

adv: Licio Di Leonardo

in collaborazione con:

l’antica chiesa romanica di Santa Maria a Vico (antecedente l’anno 1000) ph: Ing. Valerio Benucci

Iniziativa di Promozione Turistica a cura del Comune di Sant’Omero (Te) per informazioni: +39.0861.88098 · www.comune.santomero.te.it P.I.A.T. (Punto Informazioni e Accoglienza Turistica) presso Bivio di Sant’Omero

Hotel Ristorante LAGO VERDE Via Delle Terme,13 - Sant’Omero (Te) - Tel. 0861 810010 - Fax 0861 82433 web: www.hotelristorantelagoverde.it - email: info@hotelristorantelagoverde.it

Ristorante VILLA CORALLO Via Metella Nuova, 37 - Sant’Omero (Te) - Tel. 0861.887002 fax: 0861.812947 web: www.villacorallo.it - email: info@villacorallo.it.

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Imprese

Nikita, professionalità e innovazione nel settore serramenti in Pvc L’azienda abruzzese mette a frutto l’esperienza maturata in più di vent’anni e si afferma sul mercato nazionale con prodotti di elevata qualità

Nicola Di Medio, fondatore e titolare di Nikita, all’interno degli uffici aziendali

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i chiama cloruro di polivinile, meglio noto come Pvc, e rappresenta ormai il materiale plastico più diffuso al mondo, ricavato da elementi naturali quali sale e petrolio, con caratteristiche di versatilità, economicità e lunga durata. Nikita è tra le prime realtà nel nostro Paese ad essersi specializzata nell’utilizzo del Pvc per la produzione di serramenti, in particolare infissi esterni, in alternativa a quelli tradizionali in legno e alluminio. L’azienda nasce nel 2000 a Pennapiedimonte, nell’entroterra chietino, per iniziativa imprenditoriale di Nicola Di Medio, con il valido supporto del figlio Dino, come prosecuzione di precedenti esperienze, risalenti già al 1981 sempre nel medesimo settore.

Dino Di Medio, dirigente dell’azienda di famiglia, e, in sequenza, alcuni particolari della vasta gamma di prodotti Nikita, serramenti in Pvc

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Le profonde competenze acquisite e maturate negli anni ne favoriscono la rapida crescita, tanto che nel 2008 la sede fino ad allora utilizzata, non idonea a soddisfare le richieste di una produzione più elevata, viene sostituita con l’attuale sede amministrativa e operativa di Filetto, sempre in provincia di Chieti. Su una superficie complessiva di 40.000 mq, Nikita conta oggi più di cinquanta dipendenti di elevato profilo professionale, vanta una capacità produttiva di 150 unità al giorno, lavora su tre linee produttive fortemente automatizzate e sviluppa un fatturato annuo di circa 8 milioni di euro. Dall’elaborazione dell’ordine alle varie fasi di lavorazione del profilo, rinforzato all’interno con un’anima in acciaio che conferisce maggiore robustezza all’infisso, tutto si svolge secondo procedure che garantiscono un monitoraggio costante della qualità e con l’utilizzo di macchinari ad alta tecnologia, come le tre saldatrici a piastra calda. Il serramento in Pvc è un prodotto particolarmente innovativo, meno diffuso in Italia di quanto non lo sia in Europa, che si dimostra competitivo rispetto all’offerta tradizionale del settore, poiché, grazie alle sue proprietà, garantisce lunga durata, basso impatto ambientale e risparmio energetico. La presenza di Nikita sul mercato si consolida rapidamente nel corso degli anni, distinguendosi per la linea esclusiva e la vasta gamma degli articoli che è in grado di realizzare a misura del committente. La rete commerciale, molto forte nel Lazio, riesce a estendersi sull’intero territorio nazionale e a oggi sono ben 250 i rivenditori, in particolare falegnami e serramentisti, che promuovono questo marchio, un risultato questo ottenuto grazie alla qualità garantita, alla centralità della soddisfazione del cliente e all’attenzione costante verso l’evoluzione del mercato. Nel contesto commerciale lo-

cale l’azienda sta valorizzando il proprio business attraverso l’apertura di diversi punti vendita nelle varie province abruzzesi, uno a L’Aquila e un altro in fase di realizzazione a Pescara, e l’allestimento di uno show room in Val Di Sangro. di Emanuela Gennaioli

DETRAZIONI FISCALI DEL 55%, UN’OPPORTUNITÀ PER SOSTITUIRE GLI INFISSI Gli infissi in Pvc creano una barriera contro l’azione degli agenti atmosferici e dei rumori esterni e grazie all’elevata capacità isolante garantiscono un notevole risparmio energetico, ampiamente in linea con le normative. La Finanziaria 2008 ha previsto la detrazione fiscale del 55 per cento in caso di installazione di infissi che consentano un risparmio dei consumi energetici. La Legge 2 del 28 gennaio 2009 ha protratto gli “sconti” fiscali sulle riqualificazioni energetiche fino al 2010, con una procedura semplificata che permette, con semplici passaggi, di portare in detrazione in cinque anni la sostituzione di vecchi serramenti (infissi, scuri, persiane…) con serramenti di nuova concezione che soddisfino i parametri previsti dalla legge.

La sede dell’azienda a Filetto (Chieti)


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Imprese

TEKNOPOST, IL PARTNER IDEALE PER LE TUE SPEDIZIONI CARTACEE Una fornitura globale in materia di corrispondenza cartacea è quello che Teknopost offre ai propri clienti per spedire con efficienza, rapidità ed economicità. La storica sede è a San Giovanni Teatino (Chieti), ma sono in progetto nuove aperture in tutta Italia e una filiera dedicata al green tek

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e qualcuno pensa che l’avvento di internet abbia drasticamente ridotto la mole di posta cartacea in circolo, dovrebbe conoscere realtà come Teknopost a San Giovanni Teatino, zona strategica tra Chieti e Pescara. L’azienda, nata circa tre anni fa dall’esperienza di Carlo Valentinetti e Sergio Delle Foglie, è un service che si occupa di prelavorazione e ripartizione della corrispondenza cartacea mediante l’utilizzo di macchine professionali automatizzate e software specifici per l’elaborazione e la gestione di banche dati. Teknopost punta ad offrire al cliente un servizio globale che riesca a spaziare dalla fornitura di materiali, stampa, indirizzamento veloce, imbustamento automatizzato, consegna a Poste Italiane, fino ad arrivare alla gestione di banche dati. Efficienza e rapidità del servizio, queste le parole chiave attorno alle quali ruota il lavoro di Carlo Valentinetti, Responsabile produzione, e Sergio Delle Foglie, Responsabile commerciale. Per l’indirizzamento veloce si riescono a lavorare fino a 8.000 pezzi all’ora (buste, fogli e flyer) e ad imbustare fino a 6.000 pezzi l’ora (flyer, formati A4, depliant). Nella fase di start up aziendale, i due soci hanno fatto un lungo lavoro di progettazione e acquisizione di dati e informazioni, con molteplici partecipazioni a fiere di settore, che ancora oggi rappresentano una leva operativa molto importante. Quest’anno hanno partecipato alla Fiera Inprinting a Milano, manifestazione dedicata alla stampa digitale e a tutte le sue applicazioni verticali, con particolare attenzione al segmento della stampa in ambiente office. Altra partecipazione irrinunciabile è Grafitalia, la Fiera che si svolge ogni quattro

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anni, e che da trentacinque porta in scena l’evoluzione tecnologica del mondo delle arti grafiche. Attualmente la sede di San Giovanni Teatino può contare su macchinari leader di settore per tecnologia e prestazioni (Rena per indirizzatrici, Neopost per imbustatrici automatiche e Xerox per stampanti). Il sito Teknopost (www. teknopost.it) è strutturato per assicurare la massima sicurezza nella gestione di database e dati sensibili ed ogni cliente riesce a controllare dal proprio computer tutte le fasi della lavorazione affidata a

Nuove aperture per Teknopost che vanno ad aggiungersi alla sede abruzzese e a quella anconetana

TEKNOPOINT, IL PROGETTO DI ESPANSIONE DEL MARCHIO L’obiettivo è avere sedici sedi Teknopost su tutto il territorio italiano, sedici come il numero dei centri meccanizzati postali. Prossime le aperture in Puglia e in Veneto, che si uniranno all’agenzia già presente da qualche anno ad Ancona. Teknopost lavora molto in collaborazione con le Poste Italiane, e di conseguenza

Teknopost per proprio conto. La maggioranza della clientela è rappresentata da grandi imprese, Pmi e Pubblica Amministrazione, che commissionano anche spedizioni in posta massiva a tariffe agevolate di fatture, bollettini, estratti conto e documenti fiscali in genere. Attualmente ad Ancona è presente l’agenzia Sfera, ufficio di rappresentanza Teknopost, gestito da Stefano Fera, ma in progetto c’è l’espansione del marchio con sedici sedi, tante quanti i Cmp (centri meccanizzati postali, ndr) di Poste Italiane, in modo da

la vicinanza ai Cmp rappresenta un valido elemento per l’apertura di un Teknopoint, oltre che una connessione internet e fax. Non si tratta di un franchising vero e proprio, ma di una collaborazione più snella, in cui i nuovi titolari si impegnano ad una iniziale attività di sola commercializzazione e supporto logistico, senza royalty e con le sole spese iniziali legate all’invio di lettere e depliant informativi a categorie d’interesse. Saranno organizzati corsi di formazione gratuiti per condividere il know how aziendale, nel quale saranno approfonditi trattamento commerciale, le fasi della stampa, la filiera della postalizzazione e la gestione di database.


Imprese agevolare i clienti nelle molteplici esigenze legate alla postalizzazione. Per i nuovi affiliati Teknopoint nella fase di avviamento è prevista una formazione continua che li accompagnerà fino al conseguimento dei primi obiettivi previsti. Il progetto di apertura dei nuovi Teknopoint si allontana dalla classica formula del franchising, per abbracciare “l’accordo Keeping”, che non prevede royalty, ma una collaborazione più snella, in cui i nuovi titolari si impegnano ad una iniziale attività di sola commercializzazione e supporto logistico. I Teknopoint possono essere aperti senza particolari restrizioni ed hanno come unico vincolo il dover essere il più vicino possibile al Cmp di zona ed avere un fax e un collegamento ad internet. L’inprinting iniziale prevede un ciclo formativo nel quale sarà condiviso il know how aziendale: trattamento commerciale, le fasi della stampa, la filiera della postalizzazione. Le prime spese che dovranno affrontare il nuovi affiliati sono inerenti alla campagna pubblicitaria per l’avvio dell’attività e riguardano in particolar modo l’invio di lettere e depliant informativi a categorie d’interesse precedentemente studiate da Teknopost. Un’interessante novità in casa Teknopost è legata al green tek, approccio ecosostenibile che consente alle aziende particolarmente sensibili a questo argomento di poter usufruire di una

SPEDIZIONI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE Un’idea al passo con i tempi e un’opportunità per le aziende attente alla salvaguardia dell’ecosistema. Teknopost presenta il suo nuovo marchio, disponibile nei prossimi mesi, dedicato ad una filiera di prodotti provenienti da foreste correttamente gestite e da altre origini controllate. Nasce così il nuovo servizio offerto dall’azienda abruzzese, che vedrà, oltre al marchio Fsc, anche quello Teknopost, scelto per l’occasione di colore verde.

filiera di prodotti (buste, carta, imballaggi) a basso impatto ambientale. Ogni prodotto avrà il marchio Fsc, organizzazione non governativa internazionale che include tra i suoi membri gruppi ambientalisti e sociali, comunità indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno, scienziati e tecnici che operano insieme per migliorare la gestione delle foreste in tutto il mondo. La tipologia di marchio che Teknopost vuole proporre a propri clienti è Fsc Misto, che sta ad identificare i prodotti contenenti legno proveniente sia da foreste gestite in maniera corretta che da altre origini controllate. Ogni prodotto legato a questa linea ecologica avrà il marchio Teknopost di colore

verde. Il prossimo investimento per i due soci è lo sviluppo del settore aziendale dedicato alla consulenza per spedizioni mondiali, che prevede partnership con aziende estere per agevolazioni economiche e un attento studio delle legislazioni in materia di spedizioni. Soluzioni che consentono di risparmiare tempo, la possibilità di seguire direttamente dal proprio computer, con un semplice click, l’iter del processo di lavorazione, e l’orizzonte di sfruttare l’invio ottimizzato nel quale mixare l’utilizzo del cartaceo e delle mail per una corrispondenza più veloce ed economica, fanno di Teknopost un partner ideale per le proprie spedizioni. di Valentina Desiderioscioli

I SERVIZI TEKNOPOST

Fornitura materiali Stampa Indirizzamento veloce Imbustamento automatizzato Trattamento banche dati Fornitura indirizzi Direct mailing Consulenza ed assistenza

Da sinistra Carlo Valentinetti, Responsabile produzione, e Sergio Delle Foglie, Responsabile commerciale

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Imprese

INNOVAZIONE E INVESTIMENTI NEL MONDO PER GLM Nell’incontro annuale con gli stakeholder, presentati risultati e novità dell’azienda teramana impegnata nell’automotive: il riconoscimento di Volkswagen e il progetto di un nuovo stabilimento in Messico

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o si intuisce subito dai loro sguardi: negli occhi di Graziano Forcini e Peppe Barlafante, rispettivamente presidente e amministratore di Glm, si coglie la passione e la chiara volontà di continuare a fare impresa, nel miglior modo possibile, mettendosi in gioco sempre. Convinzioni ribadite nell’incontro con la comunità di stakeholder, organizzato per presentare l’analisi del bilancio d’esercizio 2009 e l’evoluzione prospettica ipotizzata. Attenzione rivolta non solo ai numeri, ma anche ad un’autentica filosofia incentrata su creazione di valore, etica e trasparenza. Principi che guidano l’azienda sin dalla sua nascita, nel 1998 a Castellalto (Teramo), e che, ancora oggi, caratterizzano questa realtà impegnata nei settori dell’assemblaggio di componenti automotive, dei prodotti in filo, in quello delle lavorazioni tubo e dell’attrezzeria. Tra i clienti i più importanti player mondiali: Eberspaecher Group (che si traduce in Porsche Carrera, Audi, Bmw, Daimler Chrysler, Peugeot), Emcon Technologies (General Motors, Ford, Volvo), Tenneco Automotive (Mini Bmw), Honda Italia, Gruppo Verlicchi e Sebring. “Il 2009 non è stato certo

Nelle foto alcuni particolari della produzione Glm. L’azienda realizza componenti a deformazione meccanica per le più importanti case costruttrici dell’automotive

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Da sinistra Graziano Forcini e Peppe Barlafante, rispettivamente presidente e amministratore di Glm

Alfredo D’Incecco, dottore commercialista e advisor finanziario di Glm, presenta l’analisi del bilancio d’esercizio 2009

un anno facile - ammette Alfredo D’Incecco, dottore commercialista che, con il suo studio pescarese, è advisor finanziario di Glm -; si è dovuto fare i conti con un quadro macro-economico fortemente instabile. I ricavi hanno superato i 16 milioni di euro, in calo del 18 per cento rispetto allo scorso anno: una contrazione frutto della crisi, ma che, in questo caso, va identificata in una crisi di volumi e non tanto di risultati, di margini. Già i primi cinque mesi del 2010 ci fanno però ben sperare, con un +60 per cento in termini di fatturato e un +80 per cento di pezzi prodotti, nuovi progetti in cantiere e importanti partnership in via di definizione”. La ricetta per uscire da un momento complicato ha avuto tre ingredienti ben definiti: cura del cliente, innovazione ed investimenti. Il primo fattore ha portato a un riconoscimento di assoluto prestigio: dallo scorso giugno, l’azienda di Forcini e Barlafante è divenuta fornitrice ufficiale di primo livello di Volk-

swagen, unica realtà del Centro-Sud Italia ad essere certificata dal Gruppo di Wolfsburg. Glm ha poi avuto la forte capacità di apportare continui miglioramenti in termini di prodotto e di processo. Ne è un esempio la nuova isola piegafilo, fortemente automatizzata e costata 870 mila euro, ma in grado di ridurre i tempi ciclo, con un’efficienza del 25 per cento incrementando fino a 500 mila i pezzi prodotti su 5.000 ore lavorate. E ora si guarda anche oltreoceano. “Nell’era della globalizzazione - commenta il presidente Forcini - stiamo per sbarcare in Messico con un nuovo insediamento di 2.000 metri quadrati”. Un’opportunità frutto dell’accordo di joint venture stretto con Fischer, numero uno al mondo nella produzione del tubo in acciaio inox, che vanta un fatturato di circa un miliardo di euro. “L’operazione non va inquadrata in una logica di delocalizzazione, ma è sinonimo di ricerca di nuovi mercati (soprattutto in riferimento ai Paesi Nafta) e di ottimizzazione dei costi legati alla logistica (vicinanza con il mercato Usa)”. La rotta di Glm per il prossimo futuro è quindi ben delineata, il timone posizionato nella giusta direzione, la certezza di continuare a svolgere un ruolo da protagonista assicurata. di Andrea Beato (Foto di Valerio Simeone)

In prima fila, da sinistra, Silvio Di Lorenzo (Honda Italia Industriale), Franco Coccioli (vicedirettore generale Banca Caripe), Valerio Sassoli e Giuseppe Picca (Bnl, Gruppo Bnp Paribas). In seconda fila, sempre da sinistra, l’economista Pino Mauro, Sandro Giangregorio (Bls, Gruppo Bper) e Maurizio Tini (Api Teramo)


Imprese

CON CERRANO TOUR L’ AUSTRIA SCOPRE L’ ABRUZZO Dall’ Austria 140 mila turisti alla scoperta delle bellezze abruzzesi

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a nostra regione si conferma meta ambita del turismo internazionale grazie all’accordo raggiunto tra Cerrano Tour e Seniorenreisen Austria, il più grande tour operator d’Europa con 380 mila associati (età media tra i 65 e i 70 anni), pari a circa il 5% dell’intera popolazione austriaca. Analizzando i dettagli dell’intesa, saranno almeno 100 i voli charter da e per Pescara che veicoleranno il flusso costante dei turisti tra il 2011 e il 2012. «Per avere una proporzione dell’evento, che partirà ad aprile del prossimo anno - sottolinea Cristian Tobia, amministratore di Cerrano Tour - basti pensare che occorreranno 35 guide regolarmente iscritte all’albo professionale e al momento, in Abruzzo, se ne contano solo 10. Oppure cosa possa comportare far affluire, in un solo giorno, 2.000 turisti in piccoli borghi come, ad esempio, quello di Civitella del Tronto. Vincendo questa gara, il nostro territorio è stato riconosciuto dal più grande tour operator d’Europa di categoria come “sicuro sul piano dell’assistenza, anche sanitaria, e della logistica”. Abbiamo già svolto con loro due “educational tour” in Croazia e Tunisia, per meglio comprenderne esigenze, aspettative e per farci trovare pronti sotto ogni punto di vista». Il tutto non va quindi tradotto solo in un incremento delle presenze nelle strutture ricettive: l’obiettivo è quello di far conoscere realmente l’ampia offerta dell’Abruzzo, attraverso le sue bellezze e i prodotti tipici locali. Per riuscire completamente nell’intento, la nostra regione sarà pubblicizzata per 20 mesi nella rivista ufficiale di Seniorenreisen, inviata a tutti gli associati, e durante l’intero arco dell’iniziativa saranno ospitate delegazioni di giornalisti appartenenti alle maggiori testate austriache. Si vuole, concordano Ezio Vannucci e Aurelio Cilli, rispettivamente assessore al Turismo della Provin-

La costa abruzzese

CERRANO TOUR, DA 14 ANNI NEL TURISMO CHE CONTA

Cristian Tobia, amministratore di Cerrano Tour, negli uffici della società a Pineto (Teramo)

cia di Teramo e di Pescara, destagionalizzare l’afflusso turistico, spalmando nei mesi di bassa stagione l’opportunità di un ulteriore ritorno economico per il settore. «Un ottimo risultato - anche per l’assessore regionale al Turismo, Mauro Di Dalmazio - frutto del forte contributo istituzionale. Puntiamo ad ospitare non meno di 100 mila turisti, ma contiamo che arriveranno certamente a 140 mila, con un ritorno, in termini di marketing personale, dalle proporzioni certamente rilevanti». di Andrea Beato

Dal 1996 Cerrano si occupa della gestione e locazione di immobili, villaggi, residence e hotel per finalità turistiche. Offre soggiorni nelle caratteristiche località balneari di Pineto e Roseto degli Abruzzi, sulla costa teramana, e da alcuni anni è impegnato come tour operator nelle regioni del Sud Italia, aree dove opera grazie ad un’accurata selezione delle strutture turistiche presenti. Amministratore è Cristian Tobia, la sede della società è a Pineto, con una filiale a Roseto. Cerrano Tour fa parte, unico abruzzese, dell’esclusivo consorzio di promozione turistica “Incoming Italia”, principale realtà del turismo ricettivo nel nostro Paese.

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Imprese

LE PICCOLE PROTAGONISTE Al Porto Turistico di Pescara l’evento per l’edizione 2010 della Settimana Europea delle Pmi. Le case history di Gruppo Fanì, Braden e Soave Engineering

Alfredo Castiglione, vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo

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sperienze di economia sociale: rassegna di casi di eccellenza a livello regionale, nazionale ed europeo per lo sviluppo economico del Mediterraneo”. Questo il titolo dell’evento, unico in Abruzzo ufficialmente approvato dalla Commissione Europea, con cui l’istituzione regionale ha aderito al programma di iniziative dell’edizione 2010 della Settimana Europea delle Pmi, importante campagna paneuropea volta a rafforzare lo spirito imprenditoriale ed a promuovere le politiche dell’Ue e degli Stati membri a favore delle imprese. Realtà di eccellenza e innovazione, le Pmi europee danno infatti impiego a oltre 7 milioni di persone in tutto il continente e hanno creato, negli ultimi anni, l’80 per cento di nuovi posti di lavoro. L’appuntamento, organizzato presso il Porto Turistico di Pescara, ha celebrato le esperienze di successo delle piccole e medie imprese, territoriali e non, che hanno generato sviluppo nell’area del Mediterraneo all’interno di una logica di economia sociale. Sono intervenuti rappresentanti istituzionali, operatori economici ed esperti di settore, numerose Pmi abruzzesi e delegazioni estere di Paesi

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dell’area mediterranea, tra i quali Bosnia, Serbia, Albania, Turchia ed Egitto. Presenti, tra gli altri, il vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo, Alfredo Castiglione, e l’onorevole Salvatore Tatarella, parlamentare europeo. “Il fatto che l’Unione Europea abbia riconosciuto la valenza della proposta regionale per l’organizzazione di questo evento - ha sottolineato Castiglione – testimonia il proficuo lavoro che l’Abruzzo sta svolgendo in tema di internazionalizzazione, soprattutto riguardo l’area del Mediterraneo. La nostra attenzione verso le politiche a supporto dei processi di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese regionali è continua e costante”. Promossa dall’Assessorato allo Sviluppo economico della Regione Abruzzo, dal Ministero dello Sviluppo economico, dall’Istituto per il Commercio estero di Pescara, in collaborazione con il Centro estero delle Camere di Commer-

cio d’Abruzzo, l’iniziativa andava a completare il primo ciclo di focus formativi sul Mediterraneo per le imprese, realizzato nella primavera di quest’anno nell’ambito delle azioni di continuità Forumed (Forum del Mediterraneo) previste dalla convenzione Ice-Regione Abruzzo. Il programma dei lavori ha riservato una specifica attenzione alle aziende del territorio che si stanno rendendo protagoniste nei Paesi di riferimento. Le aziende Braden, Gruppo Fanì e Soave Engineering, in particolare, hanno avuto modo di illustrare le loro positive esperienze all’estero, fornendo utili spunti sulle modalità di sviluppo delle attività imprenditoriali oltre i confini nazionali. La società di formazione e gestione di progetti europei, Nexus, che ha seguito gli aspetti organizzativi dell’evento, ha quindi presentato alla platea nazionale ed internazionale le oltre 40 imprese che hanno partecipato ai focus, primo incubatore di aziende inserite in processi di in-

GRUPPO FANÌ, DA 40 ANNI NELL’INGEGNERIA INTEGRATA

trasporti, pavimentazione, smaltimento e riciclaggio detriti, urbanizzazioni, demolizioni... Caratterizzate dal lavoro e dall’esperienza di personale esperto e qualificato, e dal pronto investimento delle risorse nell’acquisizione di nuove tecnologie all’avanguardia, le singole aziende del Gruppo sono progressivamente cresciute, alla ricerca di un continuo confronto con nuove realtà professionali. L’a.d. Vincenzo Fanì ha presentato l’esperienza del Gruppo Fanì nel mercato libico e del Nord Africa, soffermandosi in particolare sui principali aspetti di approccio strategico ed operativo per l’ingresso in queste realtà economiche, sugli strumenti agevolativi utilizzati e sull’assistenza ricevuta dalle strutture istituzionali preposte al commercio estero.

Il Gruppo Fanì, con sede in provincia di Teramo, riunisce l’apporto di conoscenze e capacità di 8 imprese di famiglia con oltre 40 anni di esperienza nel settore dell’ingegneria integrata. I servizi offerti coprono tutti gli ambiti relativi alle nuove costruzioni e alle ristrutturazioni, in particolare movimento terra,

Vincenzo Fanì, amministratore delegato del Gruppo

I servizi offerti coprono tutti gli ambiti relativi alle nuove costruzioni e alle ristrutturazioni


Imprese ternazionalizzazione nei Paesi del Mediterraneo. A tutte le imprese partecipanti è stato conferito un riconoscimento alla presenza del vicepresidente regionale il quale, nel suo discorso introduttivo, si è soffermato sui positivi risultati conseguiti con il progetto Forumed, considerato esperienza di successo nei processi di internazionalizzazione ed innovazione delle Pmi abruzzesi. Castiglione, dopo aver confermato l’intenzione di dare seguito ai focus del Mediterraneo nei mesi successivi, con la realizzazione di nuovi seminari, ha poi rivolto un forte appello alle banche affinché svolgano un ruolo più incisivo nel sostegno all’imprenditorialità abruzzese. L’evento è stato infine teatro di nuove opportunità di sinergie e collaborazioni tra operatori economici ed istituzioni provenienti dai vari Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Sono state infatti siglate due dichiarazioni di intenti, preludio alla ratifica di successivi e più articolati protocolli ufficiali, tra la Regione Abruzzo e, rispettivamente, la Regione di Scutari della Repubblica di Albania e l’Agenzia per la Promozione e gli Investimenti in Turchia (Ispat). di Roberto Di Gennaro

BRADEN, ITALIAN DESIGNERS Nata dalla passione di professionisti con esperienza trentennale nel settore e animata da una forte tradizione familiare, la società Braden (con sede legale a Pescara e sede operativa in provincia di Chieti) si occupa prevalentemente di progettazione, fabbricazione e commercializzazione di attrezzature e mobili di arredo per attività commerciali in genere, in particolare bar, ristoranti, alberghi, centri commerciali… Con una produzione aziendale rivolta sia al mercato nazionale (circa il 70 per cento) che a quello internazionale (il rimanente 30 per cento), l’azienda ha raggiunto nel corso degli anni un’elevata

SOAVE ENGINEERING, IMPEGNO NELLE ENERGIE RINNOVABILI Soave Engineering è una società con sede legale e operativa a Sulmona e un’ulteriore sede operativa in provincia di Chieti. Nata dall’unione della grande esperienza matu-

rata nel comparto energetico da un gruppo di tecnici ed imprenditori che possono vantare importanti progettazioni e realizzazioni, nonché collaborazioni con alcune delle più grandi società italiane nel settore delle energie rinnovabili, l’azienda opera nel settore dell’eolico, del fotovoltaico, idroelettrico, biomasse, efficienza energetica e risparmio energetico. È in grado di garantire l’implementazione di progetti con un alto valore, sia dal punto di vista ambientale sia sotto il profilo economico e sociale. Tutti gli interventi sono dettati da una profonda conoscenza del territorio, e dalle possibilità intrinseche dello stesso, al fine di uno sfruttamento sostenibile in termini energetici. Giuseppe Tarantini, chairman e ceo, ha illustrato la case history aziendale scandendo i momenti essenziali che hanno portato allo sviluppo di impianti energetici da fonti rinnovabili in Albania, precisamente nell’area di Scutari. L’excursus ha coperto tutti i passaggi svolti dal 2006 al 2010, dagli accordi istituzionali di riferimento sino alla realizzazione finale del progetto.

Giuseppe Tarantini, chairman e ceo di Soave Engineering

esperienza nel campo della progettazione e della realizzazione di locali commerciali, avvalendosi di un ufficio tecnico progettuale avanzato, di un laboratorio interno per la produzione di mobili e di personale tecnico altamente specializzato, che ha permesso di acquisire la certificazione internazionale per la qualità. Durante l’evento il presidente Patrick Brandolino ha focalizzato il suo intervento sulle regole fondamentali per una buona riuscita delle attività all’estero, segnalando nello specifico i seguenti punti: adeguata pianificazione di progetti di internazionalizzazione, accurata analisi dell’organizzazione e delle risorse interne all’impresa, abile strategia competitiva e forte orientamento alle esigenze dei clienti.

Patrick Brandolino, presidente Braden, con i suoi figli

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Dossier

“CANCELLARE LE PROVINCE? UNA CAMPAGNA MEDIATICA MONTATA AD ARTE” Così Fabrizio Cesetti, Presidente della Provincia di Fermo, interviene sull’ipotesi di soppressione paventata nelle scorse setttimane. Formazione professionale, sostegno alle piccole imprese, valorizzazione delle eccellenze del territorio, sviluppo e coordinamento delle sinergie tra Comuni: così Fermo investe sul suo futuro.

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residente, negli ultimi tempi si fa un gran parlare del taglio di alcune province. É una proposta che suscita prese di posizione contrastanti, anche a livello istituzionale. Ad oggi non c’è ancora nulla di certo e il fermento cresce. Presidente, può farci un quadro della situazione? “Dell’ipotesi di soppressione delle Province non c’è traccia nella Manovra economica 2010. Addirittura, un emendamento ha soppresso l’art. 14 della “Carta delle Autonomie”, che prevedeva la delega al Governo per la razionalizzazione delle Province, ciò a conferma che, come da me più volte ribadito, la soppressione delle Province, a Costituzione vigente, non è nella disponibilità né del Governo, né del Parlamento. L’articolo 133 della Costituzione è chiaro: è indispensabile l’iniziativa dei Comuni ed il parere delle rispettive Regioni. Ma se abolissimo le Province, chi eserciterebbe le loro funzioni essenziali? Ad esempio chi costruirebbe o farebbe la manutenzione e la gestione delle scuole o delle strade? E quanti costi aggiuntivi si determinerebbero a causa di una rivoluzione nella gestione dei servizi pubblici locali? Altro che costi della politica, che per quanto riguarda la Provincia di Fermo incidono soltanto dello 0,9%”! Dal punto di vista amministrativo e finanziario, quali sono stati i principali vantaggi per Fermo e per la sua popolazione? Cosa comporterebbe un ritorno al passato? “Un ritorno al passato è impossibile e i vantaggi sono sotto gli occhi di tutti. Non per niente la stessa architettura

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istituzionale della nostra Repubblica è fondata sul vivaio di Comuni, Province e Regioni. Le Province danno la possibilità ai cittadini di avere sul territorio un reale governo ed una rete efficiente dei servizi della Pubblica Amministrazione. La Provincia di Fermo è giovane, è operativa da un solo anno, ma abbiamo già acquisito un’autonomia economica, organizzativa ed amministrativa che ci permette di lavorare a pieno ritmo, con risultati tangibili. Un solo esempio: abbiamo messo in rete la stagione estiva degli eventi culturali dei piccoli Comuni creando per la prima volta un “cartellone unico” che consentirà di evitare frammentazioni, duplicazioni di iniziative e moltiplicazione dei costi inutili”. Parliamo dello stato di salute del territorio fermano: come sta reagendo rispetto alla crisi dei mercati internazionali? Quali sono i punti di forza e di debolezza dell’economia locale? “Nel territorio ci sono oltre 22.600 imprese attive, su un totale di circa 176.000 abitanti. Il 33% delle imprese ha una dimensione artigianale e ciò garantisce il radicamento dell’attività economica ed il mantenimento della coesione sociale. I settori trainanti sono il “sistema moda” (calzature e cappelli) e la meccanica. Grande rilevanza hanno il settore dell’agricoltura di qualità e quello delle eccellenze enogastronomiche. Il 2009 è stato un anno difficile: nel secondo semestre abbiamo ricevuto oltre 4.000 richieste di cassa integrazione in deroga (quella relativa alle imprese fino a 15 dipendenti). A consuntivo, soltanto il 50% delle ore richieste è stato effettivamente

attivato e questo è indice della capacità di reazione e di tenuta dei nostri artigiani e piccoli imprenditori. Segnali di ripresa sono stati registrati già nel corso degli ultimi eventi fieristici internazionali, tra cui il Micam di Milano. Un altro punto di forza del nostro territorio è costituito dal turismo che ha fatto registrare, specie in quest’ultimo anno, i maggiori picchi di presenze a livello regionale”. Quali iniziative avete promosso per sostenere il vostro tessuto imprenditoriale e l’occupazione? “Sin da subito, azioni di natura difensiva per fronteggiare l’emergenza crisi, come appunto la cassa integrazione in deroga che prevede un concorso finanziario della Provincia per circa 3 milioni di euro. Più recentemente abbiamo attivato una serie integrata di azioni positive: stanziando, in primo luogo, circa 800 mila euro per sostenere la creazione di nuove imprese giovanili e femminili. Sempre mantenendo uno sguardo particolare al mondo dei giovani, abbiamo già attivato 11 borse di lavoro della durata di 12 mesi per neo laureati, disoccupati e/o inoccupati, a disposizione dei piccoli Comuni che hanno deciso di operare in forma associata. Inoltre, la Giunta ha approvato un programma straordinario di 150 ulteriori borse lavoro della durata di 8 mesi, di cui 90 riservate a giovani diplomati e 60 a neo laureati, sempre disoccupati e/o inoccupati, che potranno ricevere un assegno mensile in media di 700 euro e fare una prima esperienza lavorativa. Al fine poi di incentivare la loro successiva permanenza nel mondo del lavoro, abbiamo previsto contributi


finanziari diretti a quelle imprese che decideranno di assumere i giovani dopo gli 8 mesi di borsa lavoro. Un’altra risposta è stata riservata ai lavoratori espulsi dal mercato: abbiamo infatti assunto 15 lavoratori socialmente utili, dalle liste di mobilità, cui è stata garantita una integrazione al reddito di 200 euro mensili in aggiunta all’obbligo minimo delle 18 ore settimanali. Infine, per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica abbiamo attivato 22 tirocini formativi destinati a giovani in età scolare che, per il periodo estivo, intendono fare un’esperienza lavorativa per poi riprendere il percorso di studi a settembre. L’insieme di tutti questi provvedimenti comporta un impegno finanziario di circa 6 milioni di euro”. In cosa vuole distinguersi la nuova

Provincia di Fermo? Quali sono i progetti su cui punta maggiormente? “Formazione professionale, sostegno alle piccole imprese, valorizzazione delle eccellenze del territorio, sviluppo e coordinamento delle sinergie tra Comuni: in un anno di vita abbiamo già fatto molto e per il futuro saremo ancora più impegnati nel senso della concretezza e dell’ottimizzazione delle risorse. Un’attenzione particolare è inoltre riservata alla rete delle infrastrutture viarie, per la quale abbiamo in cantiere oltre 20 milioni di Euro di investimenti: solo per fare alcuni esempi, è infatti già partito il primo importante cantiere per la messa in sicurezza della Strada Provinciale Valdete; abbiamo presentato alla cittadinanza di Amandola una proposta progettuale per la risoluzione

dell’annoso problema della circonvallazione che prevede un investimento di circa 5 milioni; abbiamo già avviato le procedure per realizzare un investimento di oltre 9 milioni per l’ammodernamento della Valdaso; altri 5 milioni sono disponibili per collegare la città di Fermo alla zona industriale Girola mediante la realizzazione di un bypass del tessuto urbano; senza contare una serie di altri interventi diffusi nel territorio di completamento e/o ammodernamento per oltre 2 milioni di Euro. Un altro aspetto su cui puntiamo è il turismo ed intendiamo tutelare il paesaggio privilegiando il recupero e la valorizzazione dell’immenso patrimonio naturale e culturale. Abbiamo adottato degli atti di indirizzo finalizzati a promuovere l’uso di energie alternative dicendo no alle biomasse e si al fotovoltaico, purché installato nelle zone idonee come le aree industriali e commerciali di fondo valle, anche in funzione della bonifica e del recupero dei siti produttivi, ad esclusione quindi dei crinali e dei versanti rurali di maggior pregio”. In conclusione Presidente, vuole aggiungere qualcosa? “Il nostro primo bilancio di previsione ammonta a circa 52 milioni di Euro tra risorse destinate ai servizi e quelle finalizzate agli investimenti: di queste oltre il 64% è destinato agli interventi per il territorio, ed appena lo 0,9% per le spese relative ai nuovi Organi Politici. Il nostro tasso di indebitamento è del 7,5% contro il 12% massimo consentito dalla legge, il che denota ulteriormente che la nostra piccola Provincia è già un esempio di integrità e gode di ottima salute. Abbiamo inoltre 235 dipendenti con un’età media di 44 anni ed un alto tasso di scolarità. Questo primo anno di attività ci ha pienamente convinti che si può e si deve fare “buona amministrazione pubblica”, coniugando la vicinanza e la concretezza nei riguardi del territorio con la gestione oculata e trasparente delle risorse finanziarie e la lotta agli sprechi”. di Asmae Dachan

www.provincia.fermo.it

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Edilizia

IL PIANO CASA NECESSITA DI ALCUNE MODIFICHE Se a distanza di sette mesi dall’entrata in vigore della Legge Regionale n. 22 del 2009, nasce l’esigenza di apportare correttivi, evidentemente qualcosa di vero su quello che avevamo sostenuto c’era

U

n pò le restrizioni della legge, un po’ i vincoli di PRG ed ancora le restrizioni che alcuni Comuni hanno apportato con la propria delibera, si è venuto a creare un panorama a dir poco sconcertante. Al 30 giugno il numero delle pratiche presentate è dimostrazione del fallito obiettivo che la legge si era imposto. Da un’indagine effettuata è emerso che ad Ancona sono state presentate 18 pratiche, a Pesaro 43, a Fermo 25, a Macerata 11 e ad Ascoli 24. Se a queste città aggiungiamo gli altri centri di maggior dimensione (Jesi, San Benedetto del Tronto, Fabriano, Senigallia, Fano, Civitanova Marche e Falconara Marittima) arriviamo a 326, delle quali oltre l’80 per cento riferite all’art. 1, cioè al solo ampliamento del 20 per cento. E’ necessario ed urgente, quindi, rimettere mano alla legge apportando alcuni “correttivi”, con la speranza che siano sufficienti a dare un impulso all’edilizia, ormai

stagnante da tempo. In primo luogo occorre allargare la possibilità di applicazione della legge anche alle aree di versante in dissesto AVD_P2, in considerazione del fatto che le stesse norme contenute nel P.A.I. prevedono già la loro possibilità edificatoria. Sarebbe necessario poi escludere dal conteggio del 20 per cento di aumento della cubatura o dei 200 mc. previsti, o comunque dal conteggio dell’aumento volumetrico ai sensi dell’art. 2 della legge, il volume derivante dal maggior spessore dei muri esterni e dei solai, in quanto già derogabili dalla Legge Regionale n. 14 del 2008. Riveste notevole importanza inoltre la possibilità di mutare l’uso degli immobili quando gli stessi si trovino in contrasto con le destinazioni d’uso del P.R.G., indipendentemente se siano o no utilizzati; addirittura sarebbe auspicabile che, per poter avvalersi del Piano Casa, il privato venga obbligato a mutare la destinazione

Arch. Giacomo Circelli - Vice Presidente

d’uso. In questo modo si raggiungerebbero due obiettivi: incentivare l’economia e riportare gli edifici nella destinazione voluta dal PRG. Considerato il fallimento dell’attuale legge, l’auspicio è che almeno questa volta la Regione ascolti e condivida quanto proposto. La speranza è che, alla data della pubblicazione di quest’articolo, la legge sia già stata modificata.

Per informazioni: ORDINE DEGLI ARCHITETTI P.P.e C. DI ANCONA

www.architettiancona.org architettiancona@archiworld.it Tel. 071 2072106 Fax 071 2081693

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Edilizia

HOUSING SOCIALE NELLE MARCHE: “UNA CASA PER TUTTI” Venerdì 18 giugno si è svolta, presso la sede di Cassa Edile di Ancona, l’Assemblea Annuale del Collegio Costruttori, incentrata sul tema, di respiro regionale, dell’Housing Sociale

“É

questo l’unico strumento in grado di garantire il bene casa a fasce della popolazione svantaggiate che non rientrano nell’edilizia popolare”, ha spiegato il Presidente dell’Associazione Paolo Alessandroni introducendo il tema del convegno, nella consueta relazione annuale. Gli argomenti presentati dal Presidente sono stati ampiamente dibattuti dai relatori presenti, evidenziando come la “questione casa” si è negli ultimi anni trasformata nel “problema casa”. Una crescita quasi esponenziale: gli sfratti nelle Marche sono passati dai 1.298 del 2003 ai 2.344 nel 2008, con una variazione tra il 2007 e il 2008 del 54 per cento. Diversi i fattori che hanno creato allarme sociale: l’aumento del tasso di disoccupazione, dal 4,2 per cento del 2007 al 6,6 per cento del 2009, ed alcune trasformazioni della domanda, tra le quali l’evoluzione dei nuclei familiari (da 3,5 unità nel 1971 a 2,5 nel 2009), l’invecchiamento della popolazione (il 6,1 per cento supera infatti gli 80 anni), l’incremento della popolazione straniera (con una incidenza percentuale cresciuta dal 4,7 per cento del 2004 all’8,3 per cento del 2009), l’estensione del segmento di domanda da parte delle fasce più deboli (non soltanto lavoratori precari ma anche giovani al primo impiego, coppie, famiglie con disoccupati a carico, pensionati a basso reddito, immigrati). Sono questi alcuni tra i più significativi dati emersi dalla ricerca presentata da Gian Luca Gregori, Preside della Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche, intervenuto al convegno. Di fronte a queste cifre diventa fondamentale predisporre gli strumenti necessari ad affrontare una crisi ormai conclamata. “L’housing sociale rappresenta – ha spiegato Paolo Alessandroni – una

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piena concretizzazione di tali strumenti, l’unico in grado di garantire il bene casa anche ad una fascia svantaggiata di popolazione, molto più ampia rispetto a quella assorbita dall’edilizia popolare. Il Piano dà poi la possibilità di rispondere alle esigenze di altre tipologie di svantaggio sociale, dai diversamente abili agli anziani”. Obiettivo che può essere raggiunto tuttavia solo a patto di creare una vera e propria rete sul territorio, dalle istituzioni politiche ai rappresentanti del mondo bancario sino ad organizzazioni no profit come la Caritas”. Quest’anno sono intervenuti all’incontro, tra gli altri, Antonio Canzian (Assessore all’Edilizia pubblica della Regione Marche), Marcello Mariani (Assessore al Social Housing della Provincia di Ancona), Fiorello Gramillano (Sindaco del Comune di Ancona), Don Flavio Ricci (Direttore della Caritas diocesiana Ancona-Osimo), Luciano Goffi (Direttore Generale della Banca Popolare di Ancona) e Massimo Ubaldi (Presidente di Ance Marche).

“Alle istituzioni – ha ribadito con forza Alessandroni – chiediamo soprattutto lo snellimento di procedure burocratiche ed amministrative e la messa a disposizione di aree e patrimoni immobiliari da riqualificare, mentre al sistema delle imprese marchigiane spetterebbe il ruolo di progettista e costruttore di una comunità sostenibile dove troverebbero spazio abitazioni a canone calmierato ma anche aree comuni destinate alla socializzazione”. Dall’incontro è emerso infine come non esista un modello unico di housing sociale, per cui anche le Marche, attraverso la stretta sinergia dei suoi operatori, dovrà trovare un suo percorso specifico.


Associazioni

MARCHE LEADER NELL’ ARTIGIANATO MA CON FATTURATI IN CALO Le Marche, anche dopo la crisi, restano la regione leader nell’artigianato. Ad affermarlo un’indagine di “Trend Marche”, l’osservatorio semestrale sull’artigianato e la piccola impresa, promosso da Banca Popolare di Ancona, Confartigianato Marche, Cna Marche, con la collaborazione dell’Istat e dei centri studi Sintesi di Mestre e Sistema di Ancona

L

e Marche, secondo i dati presentati all’Università Politecnica di Ancona, sono la regione con la più alta percentuale di valore aggiunto prodotta dall’artigianato (19,7 per cento rispetto ad una media nazionale dell’11,9) mentre al secondo posto c’è il Veneto con il 16,1 per cento. Inoltre siamo al primo posto anche come occupati nel settore (il 27,6 per cento degli addetti, mentre in Italia ci si ferma al 17,8). Nella nostra regione ogni cento abitanti vi sono 3,3 aziende artigiane, primato condiviso con la Valle d’Aosta. L’iniziativa di presentazione di “Trend Marche” è stata coordinata dal direttore della Banca Popolare di Ancona Luciano Goffi, mentre la relazione introduttiva è stata di Renato Picciaiola, presidente della Cna Marche. Sono inoltre intervenuti Bruno Panieri, responsabile di Confartigianato Marche per le politiche economiche, e due imprenditori, Bruno Crescimbeni e

Fabrizio Moretti, che si sono soffermati sull’importanza delle “reti d’impresa”. Presenti Roberta Palmieri per l’Istat e gli Assessori regionali Sara Giannini e Marco Luchetti. Le indicazioni di Trend Marche, l’Osservatorio delle imprese marchigiane con meno di 20 addetti, indicano come il secondo semestre 2009 si sia chiuso con una diminuzione del fatturato del 4,7 per cento che per il manifatturiero sale al 14,4 per cento, mentre servizi e costruzioni restano sostanzialmente stabili. Anche gli investimenti registrano una diminuzione del 30,7 per cento. “Analizzando i singoli settori” - ha spiegato Ilario Favaretto dell’Università di Urbino “Carlo Bo”, che ha realizzato l’indagine sull’andamento delle imprese artigiane “si registra per la meccanica un calo del fatturato del 15,3 per cento e per il mobile il 2009 si chiude con –8,3 per cento. Pesante la crisi per il calzaturiero, che

vede ridursi il fatturato del 29,4 per cento, mentre per il tessile il calo è stato del 5,7 per cento. Il settore delle trasformazioni alimentari è l’unico a registrare una crescita (pari al 4 per cento). Tra le attività del terziario, mentre i servizi alle persone e alle famiglie registrano anche a fine 2009 un aumento del fatturato del 14,6 per cento, per i trasporti i dati sono meno buoni e parlano di una contrazione del 10,1 per cento. Infine, per le riparazioni di veicoli, il 2009 si chiude con un’inversione di tendenza: il fatturato riprende a salire (+ 1,2 per cento) dopo tre semestri consecutivi di calo”.

MARCHE www.marche.cna.it

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AIDP ABRUZZO E MOLISE SI PREPARA, DA PROTAGONISTA, AL 2011 L’associazione ospiterà il congresso nazionale che quest’anno si è tenuto a Roma. Obiettivo, stringere un patto tra Accademia, Aziende e Aidp

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Raffaele Credidio, presidente di Aidp Abruzzo e Molise e Hr Operations Manager in Micron Technology (Avezzano)

el 2011 il gruppo regionale Abruzzo e Molise di Aidp (Associazione italiana per la direzione del personale) ospiterà il quarantesimo congresso nazionale. “Per l’occasione - spiega il presidente Raffaele Credidio - abbiamo scelto di progettare un evento esclusivo, che punti a realizzare azioni concrete, proponendo soluzioni e modelli innovativi che accelerino lo sviluppo economico, pensando ad una nuova sinergia tra università ed aziende. Il tema non è nuovo per il nostro gruppo, che solo nel 2010 ha erogato 102 crediti universitari, frutto delle collaborazioni in essere con numerosi atenei del nostro territorio. Questa esperienza ci ha fatto comprendere quanto sia strategico il contributo che può dare la direzione del personale facilitando l’integrazione delle esigenze dell’azienda, dalla gestione del cambiamento e dell’innovazione alla selezione di giovani talenti, con la fabbrica del sapere e delle conoscenze. La nostra associazione non rappresenta le aziende che, giustamente, sono

alla continua ricerca di una formazione utile, da subito, al complesso mondo del lavoro e non rappresenta nemmeno un mondo che vuole sviluppare una serie di conoscenze avulse dai contesti della concretezza e dal pragmatismo imprenditoriale. Siamo una realtà composta da un insieme di persone, di manager che sì lavorano all’interno di contesti organizzativi, ma che vedono e vogliono uno sviluppo di laureati che siano in grado di essere utili ma anche capaci, in futuro, di intraprendere nuove strade e navigare verso orizzonti diversi. Un approccio da trasferire anche all’appuntamento del prossimo anno, dove l’obiettivo maggiore sarà quello di stringere un patto di “tripla A”, tra le tre entità in gioco: Accademia, Aziende, Aidp. Vorremmo organizzare un incontro che sia in grado di affrontare temi importanti, ma allo stesso tempo divertendoci, perché crediamo fortemente che così si lascia un segno indelebile e ben impresso nelle menti. Un momento che dia spazio a punti di vista differenti e che ottenga, su tutti, due risultati: una dichiarazione d’intenti a firma dei rappresentanti delle “tripla A” e il riconoscimento, a tutti gli effetti, di evento formativo certificato”. di Maurizio O. Delfino

Il logo del congresso nazionale, in Abruzzo il 20 - 21 maggio 2011

La delegazione di Aidp Abruzzo e Molise ospite del congresso nazionale 2010 tenuto, quest’anno, a Roma. La sede per il 2011 sarà invece l’Abruzzo

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LA CULTURA DEL MANAGEMENT Florio Corneli guida l’associazione che rappresenta 250 dirigenti di realtà industriali d’ Abruzzo e Molise. In programma, a settembre, la prossima iniziativa di formazione manageriale: tra mondo aziendale e arte culinaria

L’

attività di Adiam Federmanager iniziò a Pescara nel 1972, grazie all’impegno di 19 soci fondatori che costituirono l’associazione dei dirigenti industriali di Abruzzo e Molise, struttura organizzativa territoriale che aderiva alla Federazione Nazionale dei Dirigenti di Aziende Industriali (ex Fndai, poi divenuta Federmanager). Oggi rappresenta 250 manager con l’obiettivo di promuovere i valori e la cultura del management e tutelare gli interessi dei soci, rappresentandoli nelle trattative e nelle sedi istituzionali. Soprattutto negli ultimi anni, sotto la presidenza di Florio Corneli (in carica dal 31 marzo del 2007), Adiam Federmanager ha voluto fortemente sviluppare la collaborazione con le istituzioni e le altre associazioni di categoria, al fine di dare il proprio contributo nella soluzione di problemi economici e sociali dell’area in cui opera. “Come dirigenti - afferma Corneli - siamo convinti, con l’esperienza di chi è abituato a gestire organizzazioni complesse ed efficienti, che l’economia locale possa avere il nostro apporto non solo per quanto facciamo nelle aziende, ma

Cookaround Creativity con lo chef Borghese

Florio Corneli, presidente di Adiam Federmanager Abruzzo e Molise

anche per la capacità di mettere a disposizione della collettività le nostre conoscenze e competenze”. di Andrea Beato

La formazione manageriale è un obiettivo strategico, anche e soprattutto perché strumento essenziale e vitale per il rafforzamento qualitativo della professionalità del dirigente. In quest’ottica, Adiam Federmanager organizza “Cookaround Creativity!”, il corso in cui la cucina e l’arte culinaria si prestano ad un interessante parallelo con l’azienda e il management: in entrambi gli ambienti occorrono improvvisazione creativa e metodo, conoscenze e abilità. L’appuntamento è per settembre, la durata complessiva di 40 ore (suddivise in cinque giornate, due di formazione indoor, due outdoor e una di follow-up) e il percorso consigliato a un numero di partecipanti compreso tra 15 e 20. La fase due del laboratorio di cucina sarà affidata ad Alessandro Borghese (nella foto), uno degli chef “mediatici” più famosi d’Italia. Per informazioni si può contattare la segreteria di Adiam Federmanager al numero 085.27348.

L’articolazione del corso

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Quattro donne speciali per un premio unico La Camera di Commercio di Chieti celebra la seconda edizione del premio “Donna Impresa Industria”: un riconoscimento di prestigio, con l’ obiettivo di rilanciare l’importanza del ruolo femminile nell’economia abruzzese

I

l premio “Donna Impresa Industria 2010” e il convegno “Donne, impresa e sociale - l’altra metà dello svilluppo” hanno rappresentato due momenti per riflettere sul ruolo femminile nel contesto economico locale. Un quadro, quello della provincia di Chieti, in grado di evidenziare una forte presenza delle imprese “rosa”, che arrivano a toccare, a fine 2009, quota 12.835. “Un buon dato - ha spiegato il presidente della Camera di Commercio teatina, Silvio Di Lorenzo - ma l’Abruzzo risulta ancora all’ultimo posto tra le regioni in cui le donne occupano posizioni di vertice nelle diverse tipologie di organizzazioni. Sono al vaglio diverse proposte di legge per favorire la presenza femminile anche nelle istituzioni. Una di queste riguarda l’applicazione delle quote di genere nei consigli delle Camere di Commercio. In questa direzione Chieti sembra decisamente avanti, se si pensa che a fronte della totale assenza della componente rosa nella storia dell’ente camerale, oggi sono due le donne che siedono nel nostro consiglio”. “Le quattro premiate - ha tenuto a evidenziare Paola Sabella, presidente del Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile presso la Camera di Commercio di Chieti - rappresentano un esempio per tutte le donne che ambiscono ad assumere un ruolo determinante per lo sviluppo economico e sociale della nostra provincia. Il nostro obiettivo è stato quello di selezionare donne d’impresa il cui impegno si sia caratterizzato per favorire la crescita dell’occupazione femminile e le pari opportunità, per aver applicato un’idea imprenditoriale originale e innovativa, per aver svolto attività di ricerca o azioni rilevanti per l’internazionalizzazione della propria azienda. Il riconoscimento speciale va invece a Maria Teresa Letta (commissario del Comitato Abruzzo del-

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la Croce Rossa Italiana), persona straordinaria per il suo grande impegno nel campo del soccorso, della salute, dell’assistenza e dell’integrazione sociale sul territorio regionale, in Italia e nel mondo intero. Il nostro auspicio è di poter generare e promuovere modelli di comportamento per tutte quelle donne che intendono mantenere teso il legame tra questi due mondi, non così lontani”. Il ruolo femminile deve essere un mix unico: moglie e madre, in grado di gestire la complessa organizzazione familiare, ma, al tempo stesso, anche protagonista di progetti e battaglie di grande valore sodi Francesca Cicchinelli ciale”.

Da sinistra Antonella Marrollo, Nunzia Salvatorelli, Gabriella Di Muzio

Da sinistra Paola Sabella, il presidente Silvio Di Lorenzo, la premiata Maria Teresa Letta, Anna Morgante (preside della Facoltà di Economia Università “d’Annunzio”) e Pierluigi Federici (segretario generale Camera di Commercio di Chieti)

Le imprenditrici premiate Antonella Marrollo Da sempre attiva nell’azienda di famiglia, impegnata nella produzione e stesura di miscele e conglomerati bituminosi, ha percorso tutte le tappe di crescita all’interno della stessa, arrivando ad assumere la carica di amministratore unico. Tecnoasfalti negli ultimi anni ha notevolmente migliorato gli impianti, le attrezzature e l’organizzazione del lavoro conseguendo importanti certificazioni di produzione (Cpd 218), di qualità (Iso 9001) e di sistema ambientale (Iso 14001). Nunzia Salvatorelli Svolge il ruolo di amministratore delegato di Vastoarredo, leader nella fornitura di arredi per la scuola. L’azienda si contraddistingue per l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale con l’attivazione di un sistema integrato di gestione della qualità in materia di ambiente (Iso 14001, Emas), sicurezza (Ohsas 18001:2007), responsabilità sociale ed etica (Sa8000) e di utilizzo di materiali eco-compatibili certificati Fsc. Gabriella Di Muzio È ideatrice e fondatrice di Laser Lab, azienda nata nel 1994 con fondi per l’imprenditoria femminile. La compagine societaria è per il 61 per cento femminile e anche nell’organizzazione le donne hanno raggiunto posizioni “di comando”. Laser Lab è un centro di analisi chimiche, fisiche e microbiologiche leader nel Centro-Sud Italia e tra i primi a livello nazionale: 70 dipendenti (di cui 42 laureati), dotato dei sistemi di gestione della qualità (Iso 9001) e ambientale (Iso 14001), accreditato Sinal e Miur.


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Credito

FIDIMPRESA MARCHE TRA PRESENTE E FUTURO La crisi economico-finanziaria ha evidenziato in tutto il 2009 e in questi primi mesi del 2010 il ruolo fondamentale di Fidimpresa Marche a sostegno delle imprese

“L

’ampiezza e la virulenza della crisi economica” - secondo il presidente di Fidimpresa Marche Giuliano Drudi - “hanno messo in luce il vero valore dei Confidi. Ovviamente non sono mancati limiti e problemi, ma sorge spontanea una domanda: cosa sarebbe successo alle nostre imprese senza la capillare presenza di Fidimpresa sul territorio marchigiano?”. Molto probabilmente la stretta sul credito non si esaurirà nel breve periodo. Anzi, la sofferenza tenderà ad accentuarsi a causa dell’aumento delle insolvenze, della presentazione dei bilanci delle imprese riferiti all’anno 2009 e dell’approssimarsi dell’entrata in vigore delle norme di Basilea 3 (riferite ai requisiti patrimoniali delle banche). In questi anni è profondamente cambiato il mondo del settore finanziario. Trasformazioni analoghe sono intervenute anche con riferimento allo scenario competitivo in cui operano le imprese. Possiamo affrontare la concorrenza senza completare il dimensionamento competitivo dei nostri Confidi? Quale peso contrattuale possiamo esercitare nei confronti delle Pubbliche Amministrazioni presentandoci in modo disarticolato e frammentato? E nei confronti delle banche?

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Sono queste le domande che si pone Fidimpresa e alle quali va data risposta. Secondo Drudi esiste inoltre un problema politico di grande rilevanza. “Non possiamo permetterci” - sostiene il presidente” - uno snaturamento di Fidimpresa Marche. Per snaturamento intendo la perdita del mutualismo e la conseguente assenza dello scopo di lucro, il venir meno della nostra presenza e diffusione capillare sul territorio. Il nostro obiettivo di fondo dev’essere quello di coniugare l’efficienza e l’organizzazione propria di un intermediario finanziario con le logiche della rappresentanza d’impresa”. Nei rapporti con le banche, secondo il Direttore Generale di Fidimpresa Marche Giancarlo Gagliardini, dobbiamo utilizzare al meglio la nostra capacità di fare sistema. “Dobbiamo ottimizzare” - precisa Gagliardini - “le nostre competenze, le nostre conoscenze e le nostre relazioni.

É questo lo snodo politico attorno al quale si svilupperanno le relazioni con il sistema del credito dei prossimi anni. Anche le intese sottoscritte con i principali gruppi bancari si muovono proprio in questa direzione: massima valorizzazione delle nostre conoscenze e della nostra capacità di stare al fianco delle imprese. In ciò dobbiamo fare leva principalmente sul patrimonio comune di informazioni qualitative di cui dispone Fidimpresa, che contribuiscono a favorire l’accesso al credito delle imprese e ad abbattere le asimmetrie informative tra queste e il sistema bancario.”

www.fidimpresamarche.it



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Guida all’Estate C

on l’arrivo della bella stagione le Marche e l’Abruzzo si colorano di tanti appuntamenti all’insegna della cultura e dello svago per tutte le età: dalla spiaggia all’entroterra si moltiplicano i locali e le amministrazioni fanno a gara per aggiudicarsi gli appuntamenti migliori per tutto il periodo estivo. Disco, pub, lounge bar, spiaggia, mare, musica, eventi e buon cibo sono i cavalli di battaglia delle serate estive della riviera adriatica del Centro Italia. Partendo dal pesarese, “Pesaro sole e stelle d’estate” è lo slogan scelto per presentare il ricco programma di appuntamenti che, anche quest’anno, accompagnerà giovani locali e turisti durante tutto il periodo estivo con un calendario di eventi pieni di novità, come il Festival della Filologia. Agenda ricca di appuntamenti anche per la città di Ancona, con una serie di eventi, ospiti internazionali, allestimenti e spettacoli unici mai visti prima. Non ci sarà angolo della città che non sarà animato nel corso della bella stagione: dal centro alla periferia. Da non Perdere “Adriatico Mediterraneo”, un progetto culturale di spessore internazionale che propone eventi in tutta la città in programma alla fine di agosto. Scopo dell’iniziativa è quello di sottolineare il ruolo di primo piano della Regione Marche nello stabilire nuovi e profondi legami di pace e sviluppo culturale, turistico ed economico tra le comunità dell’area balcanica e mediterranea, con oltre 200 artisti per più di 100 spettacoli che fino ad ottobre faranno tappa in Italia, Israele, Montenegro, Bosnia Erzegovina, Tunisia, Albania ed Egitto. Per rimanere in tema di serate ed eventi, è il caso di ricordare la “Notte di plenilunio al museo”, in programmazione domenica 25 luglio ad Ascoli

Piceno, dove per la seconda volta i Musei Civici tornano ad illuminarsi con concerti, performance e visite guidate animate, consentendo al pubblico di contemplare con nuova luce le meravigliose opere d’arte divertendosi tra un concerto e una degustazione. Per quei giovani, invece, che decidessero di scegliere una vacanza all’insegna del divertimento notturno tra locali, ristoranti e chalet non si può non trascorrere qualche giorno tra la Riviera delle Palme, dove sono presenti i locali più “cool” delle Marche. Numerose strutture per la vita notturna completano l’offerta turistica, per nulla invidiabile a quella della Riviera Romagnola. Percorrendo la costa adriatica da Cupra Marittima fino a San Benedetto e poi ancora da Teramo fino a Pescara si ha la possibilità di trovare le discoteche più trendy, le più amate dal popolo della notte per la qualità della musica e la ricercatezza nell’organizzazione di party ed eventi come discopub, chalet e street bar, animati dalle note di Dj di livello internazionale con forte richiamo di giovani provenienti da tutta Italia e dall’estero. Sonorità più alternative provengono dall’entroterra dove ormai rinomate sono le serate estive di Arcevia. Arcevia Jazz Feast 2010 (26 luglio - 3 agosto): 12 anni di jazz no stop! Una tradizione ormai consolidata quella della musica improvvisata nella città di Arcevia. Musica e divertimento per tutti e per tutte le età, professionisti, principianti e curiosi. Nove giorni full immersion di lezioni e concerti. Per tutti coloro che sono amanti della musica classica, e desiderosi di trascorrere serate tranquille alla riscoperta della melodia che ha reso le Marche famose in tutta Europa, ci sono due eventi di fama internazionale: il “Rossini Opera

Festival” (Pesaro, 9-21 agosto) e lo “Sferisterio opera festival” (Macerata, 29 luglio - 10 agosto). Il Rossini Opera Festival è uno dei più importanti festival musicali del panorama europeo ed è l’unica manifestazione internazionale interamente dedicata a Gioacchino Rossini, mettendo in scena il patrimonio musicale legato al famoso compositore pesarese. Non meno importante è la rassegna dello Sferisterio di Macerata, dove sarà possibile assistere a spettacoli straordinari e tra i più ambiti offerti dalla stagione lirica del delizioso capoluogo marchigiano, trasformando la storica rassegna estiva in un appuntamento culturale dove la lirica mette in scena la sua eterna attualità, proponendo come ogni anno una rassegna sempre unica ed originale. Per rimanere in tema di tipicità ed esclusività, un aperitivo leggero nel porticciolo turistico di Numana o in uno dei tanti localini esclusivi presenti nella riviera del Conero, è il modo ideale per prepararsi alla degustazione delle deliziose specialità di pesce della zona, primo fra tutti il prelibato brodetto di pesce all’anconetana. Come è possibile non rimanere affascinati dal susseguirsi di piccoli ristorantini con terrazza sul mare da Portonovo fino a Marcelli, dove è possibile trovare locali dall’atmosfera unica e riservata ideali sia per una cena romantica e non solo. Lasciatevi tentare dalle prelibatezze proposte da queste località marinare. Un avvertimento però: non volgete lo sguardo verso la bilancia quando tornate a casa…….. certe cose vanno gustate senza pensieri. Fabio Di Giulio GGF Group Srl Divisione Marketing e ricerche di mercato f.digiulio@callworld.it

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Dal mare alla montagna, un idillio di cultura e giovialità “ ... così benedetta da Dio di bellezza di varietà di ubertà, tra questo digradare di monti che difendono, tra questo distendersi di mari che abbracciano, tra questo sorgere di colli che salutano, tra questa apertura di valli che arridono... “

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on queste parole - pronunciate da Giosuè Carducci nel discorso tenuto a Recanati il 29 giugno 1898, in occasione del I centenario della nascita di Giacomo Leopardi – si dà efficacemente l’idea di cosa stiamo parlando. Situate nel Centro Italia, incorniciate ad Ovest dagli Appennini e ad Est dal Mare Adriatico, le Marche sono un autentico scrigno di tesori naturali ed architettonici, una regione dove si respira storia e dove le eccellenze artistiche e culturali si incontrano con una consolidata e prestigiosa tradizione enogastronomica. Da Nord a Sud, nelle cinque province, Pesaro e Urbino, Ancona, Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno, si susseguono montagne, colline e valli che sfociano in tutta la loro rigogliosa bellezza nelle acque del litorale, che nel 2010 ha ottenuto ben 16 Bandiere Blu. La bellezza e la ricchezza della flora e della fauna della regione ha spinto gli enti competenti alla delimitazione degli spazi di due Parchi Nazionali Naturali, quello dei Monti Sibillini (nelle province di Macerata ed Ascoli Piceno) e quello del Gran Sasso e Monti della Laga (nell’ascolano) e alla creazione di quattro Parchi Regionali: due in provincia di Ancona - quello del Conero e quello della Gola della Rossa e Frasassi – e due in provincia di Pesaro e Urbino: Monte San Bartolo e Sasso Simone e Simoncello (Pu). Qualche cenno sulle origini … Le Marche derivano il loro nome dalla parola “marca”, che identifica un territorio di confine retto da un marchese. Lo stemma della Regione è costituito dal disegno stilizzato di un picchio che si sovrappone in parte alla lettera maiuscola “m”, di colore nero, in campo bianco delimitato da una striscia verde a forma di scudo. Il picchio è stato scelto in quanto era l’uccello sacro dei Piceni, un popolo le cui origini risalgono al I millennio avanti Cristo. Un altro elemento caratterizzante e distintivo delle Marche è che, dal 2007, sono la prima regione in

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Italia ad aver un proprio inno, composto dal giovane e celeberrimo compositore e maestro Giovanni Allevi. Nella regione le prime tracce umane risalgono al Paleolitico; nel corso dei secoli si sono via via susseguiti i Piceni, i Galli Senoni, i Greci e i Romani. Ognuna di queste popolazioni ha lasciato segni preziosi che si sono conservati nel tempo, rendendo l’intera area un mosaico di forme, stili e tratti diversi. Tra la metà del 1500 e i primi decenni del 1600 le Marche vennero annesse allo Stato della Chiesa, insieme alle altre regioni del Centro Italia. Le Marche sono oggi espressione di un pluralismo culturale sedimentato da secoli, con oltre 500 piazze, più di 1.000 monumenti significativi, 37 rocche, 106 castelli, 15 fortezze e 170 torri, migliaia di chiese di cui 200 romaniche, 96 abbazie, 183 santuari e 72 teatri storici. … e sulla situazione attuale Nella regione risiedono oltre un milione e mezzo di persone, suddivise su un territorio di circa 9.365,86 chilometri quadrati. L’economia regionale è caratterizzata dalla fiorente attività delle piccole-medie imprese locali, distribuite in modo omogeneo su tutto il territorio e che coprono numerosi settori produttivi: dalla pelletteria alla

meccanica, dall’industria navale a quella agro-alimentare. Molte delle aziende marchigiane sono leader assolute per innovazione tecnologica, design, stile e politica imprenditoriale. Il capoluogo regionale, con il Duomo e l’Arco di Traiano Una delle peculiarità geografiche del capoluogo di regione è la sua conformazione a gomito piegato, caratteristica da cui dipende il nome stesso della città: Ancona, infatti, deriva dal greco “ankòn” (gomito, appunto). La “punta del gomito” è rappresentata dal Monte Conero, che forma il promontorio più importante del Medio Adriatico. L’omonimo parco è un’area naturale protetta e costituisce un palcoscenico di rara bellezza, che comprende un tratto di costa alta, oltre ad un’ampia fascia collinare interna. Il Parco Regionale vanta numerose specie botaniche oltre ad una grande varietà di mammiferi e rapaci. Il porto di Ancona è il più ampio porto naturale dell’Adriatico centrale. Le numerose navi (turistiche e mercantili), che ogni giorno attraccano allo scalo dorico, si trovano davanti un rigoglioso colle su cui si erge il Duomo di San Ciriaco, di epoca medievale; lungo la banchina, inoltre, sorge l’Arco di


Guida estate Traiano, costruito nel 116 d.C. dall’architetto siriano Apollodoro di Damasco. In tutto il centro storico si possono ammirare piazze e monumenti che richiamano a diverse correnti storiche e culturali. Proprio di fronte al porto, sul versante di levante, si erge il Passetto, che, con la sua scalinata costruita sul dorso collinare, che arriva sino alla banchina, offre uno spettacolo di suggestiva bellezza, in un perfetto connubio di armonie architettoniche e naturali. L’entroterra anconetano, da Jesi a Loreto Nell’entroterra anconetano si trovano numerosi borghi medievali, piccoli gioielli architettonici perfettamente conservati su cui poi sono state costruite città come Jesi, che ha dato i natali a grandi personaggi della storia del calibro di Federico II e del compositore Giovan Battista Pergolesi. Altro fiore all’occhiello della provincia dorica è la cittadella di Loreto, nota per il suo Santuario Mariano, che attira devoti e pellegrini dall’Italia e dall’estero. Nel 1920 Papa Benedetto XV proclamò la Madonna di Loreto “Patrona degli aeronauti” e da diversi anni in città ha sede la Scuola Perfezionamento Sottoufficiali dell’Aeronautica. Di incommensurabile bellezza e valore dal punto di vista naturalistico sono le Grotte di Frasassi, presso Genga, scoperte da un gruppo di speleologi nel 1971. Si tratta di uno dei più spettacolari complessi carsici del mondo. Oggi le grotte sono aperte al pubblico, che può scegliere tra il percorso turistico guidato e i percorsi avventura, che consentono di addentrarsi tra cunicoli, strettoie e scivoli per ammirare magnifiche sale nascoste allo sguardo. Urbino, Patrimonio dell’Umanità, e la rossiniana Pesaro con le ricche colline Nel Montefeltro, arrampicata tra le colline, sorge invece la Città Ducale, Urbino, in cui si respira tutta la vivacità e la complessità culturale che caratterizzò l’epoca rinascimentale. Nota come la città dei pittori Raffaello Sanzio e Piero della Francesca, Urbino è oggi un’importante centro universitario e, per la bellezza del suo centro storico, è stata proclamata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. La seconda città nelle Marche per popolazione è Pesaro, città natale del compositore Gioacchino Rossini e che, dal 1965 ospita ogni anno la Mostra Internazionale del Nuovo Cinema, una manifestazione che raccoglie sempre maggiori consensi di critica e pubblico. Villa Imperiale e il Palazzo Ducale sono

due fiori all’occhiello del vasto patrimonio architettonico locale, a cui si aggiungono oggi monumenti in stile moderno, come la Sfera Grande di Arnoldo Pomodoro, sita presso il suggestivo Piazzale della libertà. I palati più fini trovano nell’entroterra pesarese il pregiato tartufo di Acqualagna; in questa zona vengono trattati i due terzi dell’intera produzione tartufaia nazionale. A Gradara si respira storia medievale Un’altra perla della provincia di Pesaro e Urbino, a ridosso del confine con la Romagna, è certamente Gradara. Una doppia cinta muraria ne circonda la Roccaforte, costruita intorno al XII secolo, le cui fastose sale interne ricordano gli splendori delle potenti famiglie che hanno governato la zona: Malatesta, Sforza e Della Rovere. L’ ambiente pittoresco del Borgo e della Rocca fa da scenario naturale ai numerosi spettacoli e delle rievocazioni che si susseguono in particolare nel periodo estivo. Il maceratese: dalla stagione lirica alla capitale della poesia Abbracciata da una lunga cinta muraria di epoca medievale, sorge la città di Macerata, che conserva i segni di una grande tradizione culturale e religiosa, con chiese e monumenti di rinomata bellezza, risalenti ad epoche diverse, quali il Palazzo dei Diamanti, la Loggia dei Mercanti e l’Arena Sferisterio. Quest’ultima, considerata un gioiello architettonico, nel 1921 ospitò per la prima volta un’applauditissima opera lirica, l’Aida di Giuseppe Verdi. Dal 1967, ogni estate si inaugura la stagione lirica, che richiama un pubblico raffinato ed esigente. Nell’hinterland maceratese, tra le valli dei fiumi Potenza e Musone si trova una cittadella diventata il simbolo per antonomasia della poesia marchigiana, Recanati, nota anche come la città leopardiana, per aver dato i natali, nel 1798, al sommo poeta Giacomo Leopardi. Oggi la casa familiare del letterato, che ha celebrato la bellezza solitaria di un colle marchigiano, è meta di un raffinato turismo culturale. Su un simile colle della provincia maceratese si allunga come un manto intessuto di storia il centro storico di Mogliano, un borgo medievale in cui d’estate si svolge una suggestiva rievocazione storica in costumi del Settecento. Nello stesso comune si trovano la chiesa cinquecentesca del S.S. Crocifisso d’Ete e il complesso monumentale di Santa Maria da Piedi. Un altro piccolo centro del maceratese che vanta una grande ricchezza monumentale è certamente Corridonia,

con la Chiesa di San Francesco che risale all’anno 1000, l´ex convento dei Frati minori dell´Osservanza con l´annessa chiesa della Madonna dei Monti, oggi conosciuto come il complesso degli Zoccolanti, l’Abbazia di San Claudio e il Teatro dei Velluti. Una sala all’aperto ad Ascoli e la Riviera delle Palme sulla costa Al confine con l’Abruzzo si trova Ascoli Piceno, il cui centro storico è interamente costruito in travertino e che ha come ful-

cro la rinascimentale Piazza del Popolo, che, per la sua conformazione e bellezza, è stata persino paragonata ad una prestigiosa “sala all’aperto”. Ascoli è anche nota come la città della Quintana, per via dello storico torneo cavalleresco che vi si celebra ogni anno a luglio e che attira un pubblico sempre più numeroso, anche tra i turisti stranieri. A circa 6 chilometri dal mare Adriatico, in una zona ad alta concentrazione demografica, che include anche i centri litorali di Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio si trova la città di Fermo, che nel 2004 è diventata la quinta provincia delle Marche. Fermo è uno dei distretti calzaturieri più importanti d’Italia, con brand riconosciuti e prodotti ricercati a livello internazionale. Oltre a distinguersi quindi per l’ampia offerta in materia di stile e moda, Fermo annovera tra le sue caratteristiche quella di avere una ricca presenza di monumenti, come le cisterne romane e il Duomo dell’Assunta, edificato tra il XIII e il XIV secolo. Una perla dell’Adriatico

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Guida estate nella provincia ascolana è San Benedetto del Tronto, chiamata anche Riviera delle Palme. Oltre a distinguersi per suggestivi monumenti come la Torre dei Gualtieri del XV secolo e la Chiesa di San Benedetto Martire costruita nell’XI secolo, infatti, San Benedetto è nota anche per essere una località balneare molto bella, con acque pulite e spiagge di velluto e con una vivace offerta culturale e d’intrattenimento. Sport e intrattenimento: un territorio vivace Il lungomare marchigiano, che si estende ad Est per tutta la regione, è un continuo alternarsi tra spiagge e porti commerciali e turistici e costituisce un’importante risorsa economica per tutte le province. In molte zone si registra una vivace attività di pesca e lavorazione dei prodotti ittici. Nel periodo estivo, inoltre, il mare diventa il principale protagonista della vita sportiva marchigiana: prendono infatti il via le regate veliche, dalla Pesaro-Rovigno alla Regata Nazionale 420 di San Benedetto. Per quanto riguarda le attività sportive le Marche registrano notevoli successi, sia attraverso i traguardi raggiunti da singoli campioni

come Valentino Rossi, Filippo Magnini e Roberto Mancini, sia attraverso squadre locali, come il Club Scherma di Jesi, in cui si sono allenate e formate campionesse olimpiche del calibro di Giovanna Trillini e Valentina Vezzali. Le Marche vantano squadre di pallanuoto, maschili e femminili, in serie A e B, due squadre di basket in serie A e quattro in serie A2, due squadre di volley in serie A/1 e tre in serie A/2. Una piacevole sorpresa viene dal calcio: l’unica squadra di calcio che gioca in serie A è una squadra femminile, la Vigor Senigallia; l’Ascoli e l’Ancona militano in serie B. Il rapporto con lo sport è un rapporto dinamico, che rivela il carattere giovane e agonistico della regione, che ha anche un’ampia offerta anche per quanto riguarda l’intrattenimento. In provincia di Macerata si può trovare il Parco Acquatico Eldorado, che vanta gli scivoli più lunghi d’Europa, mentre a Pesaro sorge il parco avventura Skypark. Divertimento garantito anche al Parco Verde Azzurro di Cingoli e allo Zoo di Falconara. La buona cucina La produzione enogastronomica marchi-

giana annovera un’ampia gamma di prodotti considerati eccellenze locali, tanto da meritare il contrassegno DOP e IGP, come i vini Rosso Conero e Verdicchio dei colli di Jesi, l’Oliva Tenera Ascolana, il Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, la Caciotta di Urbino, il Formaggio di Fossa di Sogliano, il Salame Ciauscolo e l’Olio d’oliva di Cartoceto. Lungo tutto il territorio regionale i turisti possono provare i piatti tipici della tradizione locale, scegliendo tra ristoranti, agriturismo e locali di vario genere. A tavola le Marche si declinano al plurale, con la cucina delle zone di Pesaro e Urbino che è strettamente imparentata con quella romagnola, mentre le città di Ancona e Macerata hanno una tradizione fortemente radicata nel territorio e piuttosto similare, con i vincisgrassi (le lasagne) che rappresentano il primo piatto per eccellenza e l’agnello marinato che si alterna al baccalà all’anconetana. Andando più a Sud, verso San Benedetto e Porto San Giorgio si possono gustare “il brodetto” e le celeberrime olive ascolane. di Asmae Dachan


Il teatro non deve rispondere. Ha solo una funzione: lasciarci nudi di fronte alle domande. [Peter Brook]

ph. M. Kloukinas, Hermaphrodite [A.Papadamaki]

dal 1976, la Platea delle Marche

www.amat.marche.it > Ancona, corso Mazzini 99, 071 2072439 - 2075880


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MARCHE EVENTI 2010 Gli eventi sostenuti dalla Regione Marche

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ffacciate sul mare Adriatico al centro dell’Italia, con poco più di un milione e mezzo di abitanti distribuiti nelle cinque province di Ancona - città capoluogo – Pesaro e Urbino, Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno, e appena un comune su quattro superiore ai cinquemila abitanti, le Marche, da sempre “porta d’Oriente” del nostro Paese, sono l’unica regione italiana al plurale. Caratterizzata dalla presenza dei monti Appennini, che dolcemente degradano lungo vallate parallele fino al mare, la regione si contraddistingue per la rara bellezza che l’ha resa terra di grandi personalità, da Leopardi a Raffaello, da Pergolesi a Rossini, da Spontini a Padre Matteo Ricci, che qui sono nati. Una terra dove Urbino è città UNESCO e dove la cultura è a monte della catena del valore perchè, essendo millenaria, è stata interiorizzata nel modus operandi, nello stile di vita, nei prodotti finali del tessuto economico regionale. Le celebrazioni dedicate a Padre Matteo Ricci e Giovan Battista Pergolesi sono quindi un’occasione straordinaria per valorizzare la terra che ha dato loro i natali, le contrade, i centri storici, i musei, i teatri, i borghi, i luoghi del sapere e la civiltà artistica e dello spettacolo diffusa, che continua sempre a stupire. Nel 2010 l’immagine promozionale della Regione è affidata allo spot “Marche. Le scoprirai all’Infinito” che ha come protagonista Dustin Hoffman. Gli eventi promossi e sostenuti in via prioritaria dalla Regione Marche nel 2010 sono il progetto dedicato a Padre Matteo Ricci e alla grande mostra itinerante in Cina, il Centenario di Giovan Battista Pergolesi e l’anniversario della Battaglia di Castelfidardo nell’ambito dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Grande attenzione inoltre nelle Marche è dedicata agli itinerari dei luoghi francescani, realizzati in occasione delle celebrazioni del primo viaggio di San Francesco d’Assisi nelle Marche.

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Progetto Padre Matteo Ricci Nato a Macerata il 6 ottobre 1552, il gesuita Matteo Ricci, dotato di profonda fede e di uno straordinario ingegno culturale e scientifico, dedicò lunghi anni della sua esistenza a tessere un proficuo dialogo tra l’Occidente e l’Oriente, conducendo contemporaneamente una incisiva azione di radicamento della conoscenza e della religione cristiana nella cultura del grande Popolo della Cina. Tra gli eventi 2010 organizzati per celebrare il IV centenario della morte del grande gesuita, spicca la mostra itinerante “Matteo Ricci. Incontro di civiltà nella Cina dei Ming”, organizzata e realizzata dalla Regione Marche, che è transitata a Pechino (Capital Museum, 6 febbraio-20 marzo 2010), Shanghai (Shanghai Museum, 2 aprile-23 maggio 2010, in occasione dell’Expo di Shanghai) e sarà visitabile a Nanchino (Nanjing Museum) fino al 25 luglio 2010). Per l’occasione è stato realizzato un sito web che

raccoglie tutte le informazioni e la rassegna stampa nazionale ed internazionale sulle celebrazioni. Per informazioni www.padrematteoricci.it; www.limadou.it Centenario di Giovanni Battista Pergolesi Giovanni Battista Pergolesi, nato a Jesi nel 1710 e morto a Pozzuoli a soli 26 anni, raggiunse, nel breve arco della sua attività, grandissima fama in tutta l’Europa del Settecento, cimentandosi nei principali generi compositivi, dal teatro serio al teatro comico, alla musica religiosa e incarnando, per gli intellettuali dell’Enciclopedié, il rinnovamento dell’arte musicale in termini di chiarezza e naturalezza. Per il Terzo Centenario della nascita del grande musicista la città di Jesi ha ospitato, da 4 al 13 giugno scorso, il Pergolesi Festival di Primavera; la seconda parte del


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colare, la cosiddetta Marca di Ancona. Nel 1282 la provincia della Marca raggiunse la bellezza di 85 conventi. Sulla base di questa premessa, dopo il progetto di valorizzazione del Monachesimo, la Regione Marche ha deciso di finalizzare risorse ed interventi per far conoscere al vasto pubblico il Francescanesimo nelle Marche, quale straordinario capitolo che ha contraddistinto la cultura del nostro territorio fino dal XIII secolo e che può diventare un elemento attrattivo strategico, sotto il profilo culturale e turistico. E’ stato attivato a questo proposito un sito web specifico www.francescanesimomarche.it - con valenza anche turistica, che documenta la storia, i luoghi, gli itinerari e la diffusione della cultura francescana nella nostra regione. Gli Itinerari del Francescanesimo nelle Marche - articolati su base provinciale – sono descritti in brochures distribuite nei luoghi francescani e negli Iat della regione. Per informazioni www.francescanesimomarche.it X Festival è in programma dal 3 al 25 settembre 2010 a Jesi e in altre località della provincia di Ancona. Grande attesa, il 25 settembre, per il ritorno di Claudio Abbado e dell’Orchestra Mozart al Teatro Pergolesi in un programma di musiche pergolesiane tra cui il più noto capolavoro del compositore jesino, lo Stabat Mater. Il Pergolesi Festival d’Inverno sarà ospitato nell’ambito della 43ª Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi di Jesi. Per informazioni www.fondazionepergolesispontini.com Celebrazioni del 150° della Battaglia di Castelfidardo La Battaglia di Castelfidardo, avvenuta il 18 settembre 1860 e combattuta dalle truppe piemontesi - comandate dal Re Vittorio Emanuele II - e quelle dello Stato Pontificio, si concluse con la vittoria dei primi, aprendo la strada all’unificazione dell’Italia. Il progetto si inquadra nell’ambi-

to dei 150 anni dell’Unità d’Italia e nasce sulla scia della legge regionale approvata il 26 gennaio scorso in materia di “Valorizzazione dei luoghi della memoria storica risorgimentale relativi alla Battaglia di Tolentino e Castelfidardo e divulgazione dei relativi fatti storici”. Gli eventi clou delle celebrazioni, tra cui un convegno internazionale, si svolgeranno il 18 e 19 settembre 2010 a Castelfidardo, sede del Monumento Nazionale della Battaglia e del Museo del Risorgimento. Per informazioni www.comune.castelfidardo.an.it Itinerari francescani nelle Marche Le marche sono state profondamente segnate dalla figura di San Francesco d’Assisi, per la vicinanza geografica con l’Umbria, per affinità elettiva e perché, sin dalla prima ora, esse lo accolsero. Il primo viaggio di San Francesco nelle Marche risale infatti al 1209 e riguarda, in parti-

Carta Musei Marche: uno strumento per la fruizione integrata del territorio La Carta Musei Marche è un nuovo e sperimentale strumento di integrazione tra i musei e il territorio che permette di visitare musei e siti archeologici, garantendo l’accesso libero ad ognuno di essi senza limitazioni negli orari di apertura. Con la Carta Musei Marche si ha diritto inoltre a sconti ed offerte per eventi e mostre, nonché ad altre agevolazioni in campo turistico e culturale. Dopo la felice sperimentazione del 2009, sono in corso convenzioni con il Touring Club Italiano, la Fondazione Pergolesi Spontini e il Teatro delle Api di Porto S. Elpidio. L’elenco aggiornato delle convenzioni stipulate e delle loro caratteristiche è consultabile nella specifica sezione “Strutture Convenzionate”, oppure rivolgendosi al numero verde 800.439392. Per informazioni www.cartamuseui.marche.it

Mondo Lavoro

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Guida estate

Il palcoscenico d’Ab ruzzo Una selezione dei più importanti eventi in programma per la stagione estiva, tra tradizione e novità, tra cultura e buona musica

C

on l’arrivo della bella stagione tutte le manifestazioni che tipicamente si svolgono in estate tornano con programmi ricchi e diversificati, dalla cultura alla musica, dal divertimento allo sport, attraverso i sempre graditi momenti enogastronomici. Castelbasso 2010 La rassegna di arte, letteratura e musica di Castelbasso (Teramo), ideata e organizzata dalla Fondazione Menegaz, costituita per meglio gestire e supportare le iniziative che continuano a crescere per impegno e complessità. La cultura per questo bellissimo borgo medievale, ferito dal tempo e dalla storia, è un modo per promuoverne la conservazione, la valorizzazione e la rivitalizzazione, per tramandare i tratti identificativi del suo genius loci. Alighiero Boetti, “Tutto e il contrario di tutto”, a cura di Francesco Poli Au Pair, “Coppie di fatto nell’arte contemporanea” Castelbasso: 26 giugno - 29 agosto 2010

Estatica 2010 Il primo cartellone eventi del porto turistico Marina di Pescara prevede una ricca serie di appuntamenti di musica, cinema, spettacolo, arte, degustazioni e molto altro. Ben trenta sono gli appuntamenti che permetteranno al porto turistico Marina di Pescara di accogliere la città in serate di intrattenimento, che vanno da concerti musicali a performance teatrali, passando per gli artisti di strada e proiezioni di film. Porto turistico Marina di Pescara: 16 giugno - 29 agosto 2010

L’altro cinema Film festival Ricchissimo anche quest’anno il calendario eventi estivi del Comune di San Salvo (Chieti), che vede la collaborazione di artisti locali e degli operatori turistici, impegnati nel promuovere serate a tema rendendo ancor più attrattivo il già vario programma ufficiale. Restano confermate le grandi manifestazioni di successo e la partecipazione del regista Pupi Avati, insieme con eventi sportivi di rilevanza nazionale, come la finale femminile assoluta del Campionato italiano di beach volley. L’altro cinema Film festival: 20 - 24 luglio 2010

Estate vastese 2010 Il calendario degli appuntamenti estivi previsto dal Comune di Vasto si protrae per tutta la stagione, con date che arrivano fino ad ottobre. Spiccano grandi nomi e grandi eventi, tra cui i Baustelle il 24 luglio, in occasione della Notte Bianca, e Katia Ricciarelli il 14 agosto. Oltre alla musica, spazio al teatro dialettale e alla cultura, con varie iniziative tra cui la prima edizione del Festival della Letteratura. Il cinema avrà naturalmente uno spazio d’eccezione, con il Vasto Film Festival, all’interno del quale spicca il nome di Rocco Papaleo, che, reduce dal successo cinematografico del film “Basilicata Coast to coast”, record al botteghino, si esibirà dal vivo il 21 agosto con l’evoluzione del suo spettacolo di teatro-canzone, già premiato dalla critica al Festival Gaber nel 2005. Vasto Film Festival: 18 - 22 agosto 2010

Festival del Reportage di Atri Nella città di Atri, antica città d’arte in provincia di Teramo, il secondo appuntamento, la rassegna internazionale sul Reportage dedicata al tempo e alle sue forme. Il Festival Reportage Immagini, parole, storie presenta un denso programma di eventi, mostre ed incontri volti a raccontare l’anima e il significato di un mestiere, quello del reporter. Questa piccola e antica città diventa il centro di un incontro, tra il linguaggio fotografico e quello televisivo, la parola stampata e quella pronunciata. Musica e buona tavola contribuiscono a creare un clima di piacere e divertimento in un contesto così nuovo e particolare. Festival del Reportage di Atri: 17 giugno - 29 agosto 2010 Blues sotto le stelle L’associazione A.r.s. Suonoimmagine, nata a L’Aquila nel gennaio del 1992 per volontà di Claudio Mastracci e di alcuni amici, promuove dei generi di attività culturali maggiormente in linea con le tendenze delle nuove generazioni. Spettacoli e concerti di grande rilievo sono testimonianza del loro impegno e anche quest’anno non hanno fatto mancare il loro programma per l’estate. Blues 2010 avrà come location la piscina comunale e vedrà la partecipazione di nomi di caratura internazionale come Bob Brozman e Tony Levin. Blues sotto le stelle: 29 luglio - 4 agosto 2010 di Emanuela Gennaioli

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Palazzo Pascali Piazza Santa Caterina d’Alessandria, 1 63044 Comunanza (AP) - ITALY info@palazzopascali.com www.palazzopascali.com Mobile phone: +39 348 3530165 / +39 335 7024051 Fax: 0736 846191


Guida estate

LE MARCHE IN MOSTRA E IN SCENA Anche quest’anno le Marche propongono un’offerta diffusa che spazia dai tesoridell’Archeologia al Seicento a S. Severino Marche, alla valorizzazione allascuola pittorica dei fratelli Zuccari. Ecco un breve excursus tra gli eventi del 2010 sostenuti dalla Regione Marche

A

rcheologia a Porto Sant’Elpidio Attraverso l’esposizione di dodici corredi funerari e di oggetti di uso quotidiano, i visitatori della mostra “Origini. Vita e Morte nell’Età del Ferro” hanno l’opportunità di conoscere l’importante patrimonio archeologico rinvenuto nell’area di Porto Sant’Elpidio dalla “Soprintendenza ai Musei e agli Scavi di Antichità delle Marche e degli Abruzzi” tra gli anni 1917-1919. La mostra, allestita presso i locali della Torre dell’Orologio, potrà essere visitata fino al 3 ottobre 2010.

2010, l’anno della civiltà del Seicento a S.Severino e nell’Alta Marca Teatro Nell’anno che celebra il genio di Giovan Battista Pergolesi, le Marche offrono una ricca stagione segnata da festival e rassegne. Segnaliamo al riguardo la stagione Sferisterio (dal 29 luglio al 10 agosto) e il Rof (dal 9 al 21 agosto). Il calendario aggiornato è consultabile al sito www.cultura.marche.it

Pittura a S.Angelo in Vado Fino all’8 novembre è prevista l’apertura della mostra “Sacro e profano alla Maniera degli Zuccari. Una dinastia di artisti vadesi: Taddeo, Federico e Giovampietro Zuccari” a S.Angelo in Vado, presso il Polo Museale della Chiesa di Santa Maria dei Servi. La mostra valorizza questa importante famiglia di pittori attiva per i Papi e le famiglie nobili di Roma. Cultura del Seicento a San Severino Marche L’estate 2010 è inoltre segnata dalla mostra “Il ‘600 nelle Marche. San Severino e l’Alta Marca”, visitabile fino al 12 dicembre 2010. L’evento - finanziato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche – si svolge presso il Palazzo Servanzi Confidati della città settempedana. Esso rappresenta un importante e suggestivo evento dedicato alla civiltà del Seicento e un originale percorso volto ad illustrare i caratteri artistici e culturali in senso ampio - abbracciando anche letteratura, musica e teatro - di un secolo ai più sconosciuto e comunque mai a fondo adeguatamente valorizzato, in uno spaccato che vede al centro la città di San Severino Marche nell’ambito però di un territorio più vasto, quale quello delle Diocesi dell’Alta Marca.

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Guida estate MOSTRE DENOMINAZIONE

2010

CITTA’

LUOGO

Città ritrovate, Origini, sviluppo, forme per la città ideale fino al 26 settembre Jesi - Museo Diocesano Fortunato Depero: un artista del secondo futurismo

5 giu - 22 ago

Falconara M. - Palazzo Pergoli

“Sacro e Profano, alla Maniera degli Zuccari”

26 giu - 7 nov

“Rovina” III edizione Festival Pop Up Arte contemporanea nello spazio urbano Porta Pia

27 giu - 5 set

Ancona - Banchina S. Giovanni

Le opere di Lorenzo Lotto e la musica

tutte le domeniche dal 4 lug al 29 ago

Porto Recanati - Villa Colloredo Mels

Meraviglie del Barocco nelle Marche

24 lug - 12 dic

San Severino Marche

Inaugurazione mostra di Antonio Battistini :“Omaggio al e per dire grazie”

1 agosto

Orciano

“Sui pedali della storia” Mostra di biciclette storiche

1 - 10 ago

Offida - Enoteca Regionale

Personale di Luciano Casaroli “Una calma raggiunta sul filo del rasoio”

7 ago - 7 set

Senigallia - Palazzo Ducale

“Annibale Biocca e La Scala”

6 - 11 settembre

Offida - Polo Museale (Sale espositive)

Manifestazione ‘500 riservata

19 settembre

Senigallia - Via Carducci

Sant’Angelo in Vado

Complesso museale di Santa Maria dei Servi

TEATRO E CONCERTI DENOMINAZIONE

2010

CITTA’

Habita Teatro

26 feb - 31 dic

Arcevia, Corinaldo, S. Marcello e Offagna

“Villa in canto” Opera, teatro, lirica

mag - set

Recanati

Primo Festival Nazionale “Cupra Teatro Estate 2010”

19 giu - 7 ago

Cupramarittima

“Amo la mole”, palcoscenico sul mare

26 giu - 5 set

Ancona - Mole Valvitelliana

Concerti al tramonto VII Rassegna Musicale

1 lug - 8 ago

Gabicce Mare

XVIII Festival internazionale nel nome di Enrico Cecchetti “Civitanova Danza 2010”

1 lug - 8 ago

Civitanova

Jazz di marca XI edizione

1 - 27 lug

Fermo, Porto San Giorgio, Sant’Elpidio a mare

Estate Musicale Pesarese

8 lug - 9 ago

Pesaro

V edizione Mareaperto Festival di musiche, teatro e letterature

13 - 30 lug

San Benedetto del Tronto

“TAM – Tutta un’Altra Musica”

18 - lug

Pedaso - Faro di Pedaso

XLII Festival di Musica Antica

19 - 28 lug

Urbino

Fano Jazz by the sea 2010

22 lug - 1 ago

Fano

“San Severino Blues Festival”

21 - 24 lug

San Severino

IX Edizione Festival organistico internazionale “Città di Senigallia”

22 - lug

Senigallia - Chiesa dei cancelli

Camerino Festival XXIV rassegna internazionale di musica e teatro da camera

22 lug - 14 ago

Camerino

Rassegna teatrale al Cortesi “Sipario Aperto”

23 lug - 22 ago

Sirolo

Festival internazionale del teatro dialettale

23 lug - 1 ago

Festival “Sinfonie di cinema”

23 - 27 lug

Arcevia Jazz Feast

26 lug - 3 ago

Agugliano Montefiore dell’Aso Polo museale di S. Francesco Arcevia

Claudio Monteverdi Vespro della Beata Vergine

29 - lug

Macerata - Auditrium San Paolo


Guida estate 46° stagione lirica

29 lug - 10 ago

Macerata - Sferisterio Opera

“Scena aperta” teatro dialettale

30 - lug

Marzocca

Charles Gounod Faust

30 lug - 3,7 ago

Macerata - Sferisterio

Giuseppe Verdi La forza del destino

31 lug - 4,8 ago

Macerata - Sferisterio

XI Summer Jamboree 2010

31 lug - 8 ago

Senigallia

Giuseppe Verdi I Lombardi alla prima crociata

1,5,9 ago

Macerata - Sferisterio

Musicae Amoeni Loci L’intermedio alla corte di Pesaro e Urbino

5 - ago

Pesaro e Urbino - Corte dei Della Rovere

Antonio Vivaldi Juditha triumphans, Giuseppe Verdi Attila

6-10 ago

Macerata - Teatro Lauro Rossi

PALI, RIEVOCAZIONI DENOMINAZIONE

2010

CITTA'

"Combusta revixi" Spettacoli, sbandieratori, arcieri

2 giu - 13 set

Corinaldo (An)

Giostra della Quintana

10 lug - 1 ago

Ascoli Piceno

Palio dei terzieri

16 - 25 lug

Montecassiano (Mc)

Feste medievali

17 - 24 lug

Offagna (An)

40° Festival Internazionale del Folclore

8 - 15 ago

Apiro (Mc)

La città medioevo

21 - 22 - 23 lug

Sant'Elpidio a Mare (Mc)

"Seduzione al castello" rievocazione storica

22 - 24 lug

Gradara

Palio dei conti oliva

25 - 26 lug

Piandimeleto (Pu)

La disfida del bracciale

24 lug - 1 ago

Treia (Mc)

Contesa dello stivale

29 lug - 1 ago

Filottrano (An)

Festa castellana, rievocazione storica

30 - 31 lug

Scapezzano

Palio delle guaie

1 - ago

Ussita

Festa medievale

1 - ago

Sarnano

La giostra de la Castella

1 - ago

Caldarola

Palio storico di San Giovanni (costumi marinai)

1 - ago

Porto Recanati

I giorni di Azzolino

1 - 2 - 3 - 4 ago

Grottazzolina (Fm)

Cavalcata dell' Assunta

1 - 15 ago

Fermo

Fano dei Cesari

5 - 8 ago

Fano

Palio del duca - Sponsalia

5 - 6 - 8 ago

Acquaviva Picena (Ap)

"Alla corte dei Mamiani" cortei storici

7 - 8 ago

Sant'Algeli in Lizzola

La contesa del secchio

7 - 8 ago

Sant'Elpidio a Mare (Mc)

"Cingoli 1848"

7 - 15 ago

Cingoli (Mc)

Palio storico "Giuoco dell'oca"

8 - ago

Cagli (Pu)

Battaglia della fornarina e palio di san ginesio

8 - 15 ago

San Ginesio (Mc)

Torneo cavalleresco "Castel Clementino"

8 - 15 ago

Servigliano (Fm)

Caccia al cinghiale e banchetto rinascimentale

12 - 15 ago

Mondavio (Pu)

La festa del duca e torneo della cortigiana

13 - 14 - 15 ago

Urbino

Torneo calalleresco di Castel Clementino (Rievocazione)

21 - 22 ago

Servigliano (Fm)

Festival dei borghi più belli d'Italia

3 - 5 set

Sarnano-San Ginesio

Contesa della Margutta

5 - set

Corridonia (Mc)

Gran premio del biciclo ottocentesco

5 set

Fermignano (Pu)

Palio della rocca

11 - 12 - 13 set

Serra Sant'Abbondio (Pu) Mondo Lavoro

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Guida estate

FERMO, UNA CITTÁ DA SCOPRIRE Calendario degli eventi turistici

U

na vocazione di Fermo, per la sua storia di città studi e per la sua tradizione di centro di scambi culturali sull’Adriatico, è sempre quella all’accoglienza e all’ospitalità. Gli strumenti di cui la Città dispone per continuare a rispondere a questa vocazione sono molteplici e si sono consolidati ed affinati nel tempo. In primo luogo, la cultura. Fermo, infatti conserva un impianto urbano rinascimentale intatto, che dalla principale Piazza è godibile attraverso una serie di itinerari costellati di chiese, palazzi nobiliari, cortili e portali artistici; offre una Pinacoteca ricca di tavole tardogotiche e celebre per la famosa Adorazione dei Pastori di P.P. Rubens; ospita una Biblioteca tra le più note in Italia per il suo patrimonio librario antico, il cui cuore – la seicentesca Sala del Mappamondo – è il vanto cittadino. Custodisce nel sottosuolo un complesso di Cisterne Romane di epoca augustea tra i più importanti al mondo, la cui visita è imprescindibile per chiunque giunga in città anche per poche ore. Arricchiscono l’offerta museale cittadina il Museo Diocesano; la Sezione Archeologica Picena; l’Oratorio di Santa Monica, con un ciclo di affreschi tardo gotici tra i più apprezzati delle Marche; i musei Scientifici ubicati presso l’ottocentesca Villa Vitali. Un posto d’eccellenza merita, nell’offerta culturale fermana, il settecentesco Teatro Comunale dell’Aquila, tra i più belli e più grandi delle Marche.

Città di Fermo Via Mazzini, 4 - 63023 Fermo Tel. 0734 2841 - Fax 0734 224170 www.comune.fermo.it

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Mondo Lavoro

GUSTAFERMO 2010 Martedì 20 luglio Chiesa di Sant’Agostino ore 21.00 DALLA POESIA ALLA MUSICA “La verità è in noi” La poesia nelle tesi di Sant’Agostino Info: 0734.620905 Giovedì 22 luglio e Venerdì 23 luglio Torre di Palme dalle ore 20 VEREGRANTOUR per le strade del fermano In collaborazione con il Comune di Montegranaro info: 0734.897932 www.veregrastreet.it Venerdì 23 luglio Sagrato del Duomo ore 21.15 TEATRO SUL SAGRATO “SULLA VIA DI NAZARETH” - Jobel Teatro Ingresso libero Info: tel. 0734 229005 int. 32 beniculturali@fermo.chiesacattolica.it pastoraleturismo@fermo.chiesacattolica.it Piazza del Popolo ore 22 I FESTIVAL “LE NOTTI DELLA TARANTA” BRIGANTI DI TERRA D’OTRANTO Ingresso libero Sabato 24 luglio Piazzale Azzolino ore 21.30 RASSEGNA JAZZ E NON SOLO JAZZ JOE GALULLO & THE BLUES MESSENGERS Ingresso gratuito (in caso di maltempo Auditorium San Martino) Info: 338.8470969 Capodarco – Orto Dei Clareni ore 21.30 RASSEGNA DI TEATRO AMATORIALE “Tale padre, tale figlio” Gruppo dell’Arco Fermano Domenica 25 luglio Lido di Fermo – Casabianca dalle ore 21 CARNEVALE DELLA MARINA FERMANA - 7ª Edizione Info: 0734.902107 - 335.5268147 www.eventiculturali.org Teatro all’aperto di Villa Vitali ore 17.00 MIANDA FESTIVAL DELLA SOLIDARIETA’ serata di sensibilizzazione sulla solidarietà internazionale con spettacoli musicali, artisti di strada e stand gastronomici Org. Associazione Missionaria ALOE Piazzale Azzolino dalle ore 21 FERMENTO FESTIVAL Rassegna musicale IL MANISCALCO MALDESTRO e Finale rassegna gruppi emergenti www.fermentofestival.it info@fermentofestival.it Org. Associazione Culturale Soleado

Venerdì 30 luglio Piazzale Azzolino ore 21.30 RASSEGNA JAZZ E NON SOLO JAZZ LARRY FRANCO SWINGTET “FAHRENHEIT” (C’era una volta… il Night) Ingresso gratuito (in caso di maltempo Auditorium San Martino) Info: 338.8470969 Capodarco – Orto Dei Clareni ore 21.30 IL MERCENARIO rappresentazione storica medievale Info: rvterritorio@gmail.com Org. R&V territorio Capodarco di Fermo Cortile Palazzo Azzolino ore 21.15 NON A VOCE SOLA Incontro con la scrittrice Licia Giaquinto e la filosofa Gemma Beretta Rassegna di poesia, filosifia, narrativa, musica ed arti al femminile Org. Associazione AnteLitteram Domenica 1 agosto Auditorium San Martino ore 21.30 CONCERTO DELLA BANDA MUSICALE DI SANTA VITTORIA IN MATENANO “Arie d’ Opera “ Vania Marziali soprano Roberto Iachini tenore Lunedì 2 agosto Torre di Palme ore 22.15 FESTIVAL ARMONIE DELLA SERA VI edizione ANDREA NOFERINI e MASSIMO POLIDORI Duo di violoncelli Info: www.armoniedellasera.it Org. Associazione Marche Musica Martedì 3 agosto Marina Palmense ore 21.15 “ARMONIE SENZA TEMPO” Concerto della Corale Cantate Domino Sabato 7 agosto Piazzale Azzolino ore 21.30 RASSEGNA JAZZ E NON SOLO JAZZ CLARINET SUMMIT GIANNI SANJUST – ALFREDO FERRARIO - QUINTET Ingresso gratuito (in caso di maltempo Auditorium San Martino) Info: 338.8470969 Martedì 10 agosto e fino al 29 agosto Aula Magna Facoltà dei Beni Culturali IN RAI CON UMBERTO BROCCOLI: CON PAROLE MIE Trasmissione radiofonica in diretta con il pubblico Info: conparolemie@rai.it

Marina Palmense ore 21.30 PINOCCHIO musical presentato dal gruppo teatrale Le piccole Canaglie

Lunedì 16 agosto (anche martedì 17) Teatro all’aperto di Villa Vitali ore 21.30 RASSEGNA DI TEATRO AMATORIALE: “Lo petrojo” Compagnia Filodrammatica dialettale “Firmum”

Lunedì 26 luglio (anche il 2 e il 9 agosto) ASSUMPTA EST MARIA Festival Organistico 4ª edizione Cappella del Duomo - direttore Annarosa Agostini Org. Corale S Lucia Cappella del Duomo

Mercoledì 18 agosto Piazza del Popolo ore 21.30 SKETCH DIALETTALI presentati dal gruppo teatrale Le piccole Canaglie

Giovedì 29 luglio Piazza del Popolo ore 17-24 MERCATINO DELL’ARTIGIANATO E DELL’ANTIQUARIATO XXVIII Edizione Apertura straordinaria della Biblioteca Civica, ore 21-24 Capodarco – Orto Dei Clareni ore 21.30 IL MERCENARIO rappresentazione storica medievale Info: rvterritorio@gmail.com Org. R&V territorio Capodarco di Fermo

Domenica 22 agosto RASSEGNA DI TEATRO AMATORIALE: La Bonanama de Gusti Gruppo teatrale palmense Sabato 28 agosto Piazza del Popolo – Piazzale Azzolino ore 19-22 Piazza del Popolo ore 21.30 Gruppo folkloristico I MAZZAMURELLI



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Guida estate

LOGGIA DEI MERCANTI DI ANCONA, LA PORTA DEL MARE La Loggia dei Mercanti di Ancona, splendido esempio di gotico fiorito veneziano, è il più importante monumento civile della città

P

rofondamente legato alla vita mercantile del capoluogo marchigiano, l’edificio sede di rappresentanza della Camera di Commercio di Ancona si affaccia sul mare e sul porto, fulcro e simbolo dell’interscambio adriatico. Il monumento costituisce uno dei capolavori dell’architetto e scultore Giorgio di Matteo da Sebenico, attivo in città dal 1450. La Camera di Commercio di Ancona, per consentire a cittadini e turisti di visitare il Palazzo storico, ne ha disposto l’apertura domenicale dal 18 aprile al 7 novembre 2010, con orario 8,30-12,30 e 15,0019,00. Per guidare e facilitare la fruizione della Loggia dei Mercanti, l’ente camerale ha inoltre realizzato un video dedicato alla descrizione artistica e storica del monumento (che sarà proiettato ogni domenica all’interno dell’edificio), oltre ad un pieghevole promozionale in italiano ed inglese, in distribuzione alla Loggia. “Il nostro desiderio” - commenta il Presidente della Camera di Commercio cittadina Rodolfo Giampieri - “con questa iniziativa nello specifico - e con ogni strategia di accoglienza e promozione turistica del territorio - è non solo quello di presentarci al meglio a chi non ci conosce, ma anche di offrire a tutti i cittadini l’opportunità di riscoprire e vivere un centro cittadino, più animato ed accogliente, in un’ottica di appartenenza e di partecipazione”.

Per maggiori informazioni: loggiadeimercanti@an.camcom.it Fino a novembre visitabile tutte le domeniche

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Guida estate

A CIVITANOVA GIOCA L’EMOZIONE! Civitanova Marche, nata come un piccolo borgo marinaro, conserva ancora il suo forte legame con il mare e la cultura nonostante lo sviluppo come un importante centro industriale nel settore calzaturiero e della lavorazione dei pellami.

I

l Lido Cluana era agli inizi del 900 un rinomato chalet sulla spiaggia e il mare bagnava dolcemente l’arenile circostante dove accanto ai bagnanti stazionavano le “lancette” ( imbarcazioni locali per la pesca). Oggi la spiaggia a seguito dei fenomeni naturali delle maree si presenta con un ampio e lungo litorale (circa 7 km.) diviso dal porto in due parti con caratteristiche molto differenti. Pur essendo attraversata da un forte sviluppo industriale, Civitanova ha saputo tuttavia rinnovarsi nel rispetto delle sue tradizioni. Oggi questa cittadina si presenta come un centro turistico moderno, vivace e colorato. Il turismo, appunto, è da sempre una delle forze economiche attive di Civitanova Marche che, oltre alla sua varietà di paesaggi e colori, al borgo antico medievale ricco di storia ed arte, alla sue spiagge ampie ed attrezzate, alle tipicità enogastronomiche, alla cultura ed al folklore affascinanti, offre un mare pulito ed insignito più volte del prestigioso riconoscimento della Bandiera Blu. Accanto a tutto ciò la possibilità di fare shopping negli spacci aziendali di imprese di fama internazionale. Una città quindi in grado di soddisfare le esigenze del turista con proposte interessanti ed innovative nel rispetto delle tradizioni e della gentile ospitalità marchigiana.

22 Luglio: ARTEMIS DANZA- MONICA CASADEI Teatro A.Caro ore 21,30 23 Luglio: Galà del Musical (High School)” P.zza XX Settembre ore 21,30 “Andiamo in Porto” Visite guidate e degustazione di pesce dalle 17,00 alle 19,30 25 Luglio: ARTURO BRACHETTI & FRIENDS Villa Conti ore 21,30 “Festa di mezza estate”- Miss Grand Prix e il più bello d' Italia C.so V. Emanuele dalle 14,00 alle ore 02,00 26 Luglio:“LA PINZIO'” - Rassegna Teatro Impertinente P.zza XX Settembre ore 21.30 Torneo di Bridge - Stabilimento Balneare Da Gianfranco ore 21,30 27 Luglio: “LA SCARPETTA di CRISTALLO ovvero CENERENTOLA” - Compagnia La Piccionaia Teatro per ragazzi - P.zza XX Settembre ore 21,30 Corso al trotto - Ippodromo Mori ore 15,30 “CONCERTO ALLA LUNA” - Grande Serata conclusiva dell'evento Andiamo in Porto Area Portuale ore 21,30 Film all'aperto “Un viaggio chiamato amore”- Civitanova A.cortile ex Liceo Classico 21,30 31 Luglio: PATTI SMITH – Villa Conti ore 21,30 Mercatino Antiquariato Artistico – Piazza XX Settembre dalle ore 18,00 all' 01.00 “Athos Sanchini grafica” - Sala Foresi - fino all' 11.08.2010 6 Agosto: King of the Beach - Stabilimento Osvy dalle 9 alle 12,30 e dalle 15,00 alle 18,00 (fino all'8 Agosto) 7 Agosto: A BOY INSIDE THE BOY - Teatro Annibal Caro ore 21,30 “Corsa dei quartieri de' Citanò” - Ippodromo Mori Mercatino Antiquariato Artistico - P.zza XX Settembre dalle 18,00 all' 0,01 8 Agosto: FESTA TANGUERA - P.zza XX Settembre ore 21,30

Comune di CIVITANOVA MARCHE Piazza XX Settembre n.93 62012 - Civitanova Marche (MC) Tel. 0733 8221 - www.comune.civitanova.mc.it

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10 Agosto: I concerti del Chiostro”Piero Bonaguri-chitarra classica Chiostro S.Agostino ore 21,45 “Storia di una gabianella e del gatto che le insegnò a volare” Compagnia La Piccionaia Teatro per ragazzi - P.zza XX Settembre ore 21,30 11 Agosto: “AL CAVALLINO BIANCO” Festival dell'operetta - P.zza della Libertà ore 21,30

12 Agosto: “ CIN CIN LA'” Festival dell'operetta - P.zza della Libertà ore 21,30 Passeggiando sotto le stelle - Bar Verde Armonia ore 22,00 13 Agosto: “ LA VEDOVA ALLEGRA” Festival dell'operetta - P.zza della Libertà ore 21,30 The Roaches-Beatles (High School) - Piazza XX Settembre ore 21,30 14 Agosto: “Fuochi d'artificio sul mare - ore 23,00 Zona Porto Mostra di pittura Alfredo Bartolomedi - Sala Foresi fino al 25 Agosto Mercatino Antiquariato Artistico - P.zza XX Settembre dalle 18,00 all'0,01 Corse al Trotto – Ippodromo Mori ore 15,30 15 Agosto: I Concerti del Chiostro “Atem Saxophone Quartet” - Chiostro S.Agostino ore 21,45 16 Agosto: Processione di San Marone per le vie di Civitanova Marche 17 Agosto: “Attenti al lupo” Scuola Recitazione E.Cecchetti Teatro per ragazzi – P.zza XX Settembre ore 21,30 18 Agosto: Festa di San Marone con FAUSTO LEALI P.zza della Libertà ore 21,30 - Spettacolo Pirotecnico 19 Agosto: MISS MARCHE - P.zza XX Settembre ore 21,30 20 Agosto: Songs for you (High School) – Piazza XX Settembre ore 21,30 6° Trofeo del Mare – Lungomare Sud Sagra Gastronomica - Lungomare Sud fino al 22 Agosto 21 Agosto: VITA VITA – Civitanova Alta I Concerti del Chiostro “SchuberTrio” - Chiostro S.Agostino ore 21,45 Mercatino Antiquariato – P.zza XX Settembre dalle ore 18,00 all'01.00 Corse al Trotto – Ippodromo Mori ore 15,30 25 Agosto : Paolo Ceoli da Zeling - Arena Barcaccia ore 21,30 26 Agosto: JAM SLAM Summer Edition a favore dell'AIL Arena Barcaccia ore 21,30 28 Agosto: VITA VITA – Civitanova Porto Mostra Sala Foresi “Omaggio a Licini” - fino all' 8 Settembre


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Provincia di Ancona in collaborazione con AMAT

AHE - Academy of Humanities and Economics in Lodz (Poland)

CPPC - Center for Professional Training in Culture (Romania)

KSL Civic Association for Adult Learning (Finland)


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RIPARTE IL TURISMO IN ABRUZZO. L’IMPEGNO DELLE ASSOCIAZIONI ALBERGHIERE E LE INIZIATIVE DI ABRUZZOTRAVELLING Federalberghi e Abruzzotravelling hanno profuso un forte impegno per rendere attrattiva l’estate abruzzese, puntando a incrementare i visitatori dall’estero e a valorizzare le innumerevoli risorse della nostra terra

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arlare di turismo e offerta turistica in Abruzzo non può prescindere ormai dal tenere in considerazione il terremoto che il 6 aprile 2009 ha sconvolto la città di L’Aquila, in seguito al quale numerosissimi turisti hanno disdetto le prenotazioni dei loro soggiorni nella nostra regione». Così Emilio Schirato, presidente di Federalberghi Abruzzo e Abruzzotravelling, si esprime nell’introdurre le nuove iniziative per chi l’estate 2010 sceglierà le nostre spiagge o le nostre montagne come meta per le vacanze. «Le previsioni relative alle presenze turistiche a giugno 2009 paventavano una chiusura a fine anno con una perdita del 30%. Il risultato poi ottenuto, di chiudere a meno 13%, è stato frutto - dice Schirato - di una campagna di comunicazione mirata per far capire a stampa e tour operator che il sisma era un evento che riguardava solo 49 comuni della regione, ma che per il resto la situazione era gestibile». Il presidente conferma una ripresa del settore e un forte impegno in questo senso sia da parte di Federalberghi e altre associazioni sia da parte di Abruzzotravelling, nato nel 2005 proprio allo scopo di migliorare l’offerta turistico-alberghiera del territorio. Il consorzio, di cui Schirato è presidente, ha come scopo attuare un sistema regionale ricettivo ad ampio raggio, per creare siner-

gie e mettere in comune risorse, know how e attività di marketing promozionale, dando nuovo stimolo all’incontro tra domanda e offerta turistica durante tutti i periodi dell’anno. «Diverse sono le iniziative per la stagione estiva, in un momento in cui si deve puntare molto ad attrarre il turismo straniero, anche valorizzando l’Aeroporto d’Abruzzo. La nostra regione offre un tipo di turismo esperienziale: non solo mare quindi, ma anche montagna, collina, percorsi d’arte, gastronomia, sport ed altro». Anche per l’estate 2010 viene proposta l’iniziativa “Abruzzo Bike Hotels”, la prima catena alberghiera per ciclisti nella nostra regione che, grazie all’ampia scelta di servizi creati su misura negli hotel e alla collaborazione con centri specializzati cicloturistici, offre un soggiorno piacevole e divertente a chi nel trascorrere le vacanze estive ama coniugare sport, turismo e natura. Lo sguardo del consorzio va anche oltre i confini regionali, con un accordo tra il Miglianico Golf (Chieti), il San Donato Golf (l’Aquila) - unici due in Abruzzo - e Roma golf district, che annovera 22 campi e numerosi altri servizi, promuovendo così un prodotto coast to coast, con la possibilità per il turista di usufruire dei diversi servizi con una pratica card unica valida in ognuno dei club della rete. Restano fondamentali e da valorizzare sempre più le città d’arte, i borghi antichi, e i percorsi tra natura e cultura, tutti itinerari presenti sul portale www.abruzzotravelling.com. di Emanuela Gennaioli Il logo del consorzio che conta 107 soci

Nella foto il presidente di Federalberghi Abruzzo e di Abruzzotravelling, Emilio Schirato

Abruzzotravelling, chi fa rete PER COMPETERE Abruzzotravelling nasce nel 2005 per valorizzare l’offerta turistica del territorio, conta attualmente 107 soci, tra strutture ricettive e aziende che offrono servizi al turismo, come tour operator, una compagnia aerea, campi da golf, aziende di prodotti tipici abruzzesi… Ad oggi il consorzio vanta una capacità ricettiva totale di oltre 150 appartamenti, 230 bungalow, 350 piazzole, 5.000 camere e 10.000 posti letto. L’intento è coordinare l’attività delle imprese turistiche consorziate al fine di migliorarne la capacità produttiva, l’efficienza ed i risultati annuali e stagionali. Chi desidera visitare l’Abruzzo ha a disposizione, grazie a questa rete, guide professionali, itinerari programmati o realizzati su misura secondo le proprie esigenze, oppure la possibilità di noleggiare dalla semplice bicicletta, al pullman. Nel consorzio ha appena fatto il suo ingresso Ekk Tipico d’Abruzzo, il primo complesso in Italia dedicato al prodotto tipico con un laboratorio del gusto, sale degustazioni e spazi dedicati ai prodotti tipici regionali.

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RIVIERA ABRUZZESE. L’ ESTATE ALLE 3 PALME, ALL’ INSEGNA DEL “FOOD & FUN” Lo stabilimento di Stefano Moretti propone un’offerta completa, in tutte le ore della giornata, con un’attenzione ai particolari: servizi balneari di livello, ristorante di qualità, serate esclusive con i migliori dj della costa adriatica e le esibizioni di artisti di talento. E per la stagione invernale già in programma moltissime novità

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enendo da Pescara, su Viale Aldo Moro, è tra i primissimi stabilimenti che s’incontrano una volta superato il confine con Montesilvano. Il nome rievoca alla mente luoghi suggestivi, dove forme e colori rendono ogni esperienza esclusiva. Ed è proprio questa la filosofia delle 3 Palme: trasformare le vacanze estive in occasioni uniche di relax e divertimento, momenti lontani dalla routine lavorativa che si respira per buona parte dell’anno, attimi da assaporare e ricordare intensamente. “Chi sceglie la nostra struttura - conferma Stefano Moretti, titolare dal 2006 - può contare su un’offerta completa, pensata in ogni dettaglio e con un’attenzione costante a qualità, sicurezza e pulizia”. Varcato l’ingresso, il turista si trova catapultato in un ambiente immerso nel verde e subito accolto da uno staff, giovane e gentile, che si prende cura di lui. A disposizione una superficie di 6.200 metri quadrati, in larga parte dedicata alla spiaggia; una spiaggia formata da sabbia sottile che accompagna al mare, dall’ac-

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di 15 anni con il “Tabacchi Jazz”, locale di successo, tra i più conosciuti e frequentati delle notti pescaresi. Con il sole che tramonta, l’atmosfera si fa, quindi, ancora più suggestiva: alla luce naturale si sostituisce quella soffusa delle candele, lettini e sdraio fanno posto a tappeti, cuscini ed eleganti divanetti. Un contesto lounge, ideale per una cena informale o per un aperitivo, per prendersi una pausa degustando ottimi vini, cocktail e stuzzichini originali. “Per coloro che invece preferiscono un pasto “classico” - sottolineano Bertoni e Romanelli - la scelta è tra il qua pulita e dal fondale dolcemente digradante. “Oltre alle attrezzature balneari, palme e ombrelloni, i clienti possono contare su un bar in cui trovare tutto ciò che si può desiderare in una calda giornata, tra cui moltissimi prodotti preparati direttamente dal nostro personale. E poi una serie di servizi aggiuntivi: spazi per praticare sport, zone ombra e gazebo utili come punti di ristoro, un baby park pensato per lo svago dei più piccoli e un’area riservata per i compleanni; docce calde e fredde, spogliatoi, toilette igienizzate e l’accesso agevolato anche per portatori di handicap, grazie all’eliminazione di qualsiasi barriera architettonica. Infine la possibilità di usufruire gratuitamente di asciugamani, canoe, tavole da wind surf e pedalò per garantire il massimo comfort e offrire una permanenza davvero particolare”. Uno stabilimento da vivere non solo di giorno. La parte dedicata alla ristorazione e all’organizzazione delle serate è affidata ad Aldo Bertoni ed Ezio Romanelli, due nomi che vantano un’esperienza

Particolare dello stabilimento


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I gazebo e l’area verde

menù pesce e il menù pizza preparato dal nostro chef. Uno chef che sa mettere a frutto le importanti esperienze lavorative svolte nella sua carriera, che impiega in cucina solo ingredienti freschi e di eccellenza. Il risultato sono piatti semplici, ma allo stesso tempo sorprendenti per presentazione e accostamento dei sapori”. A completare il quadro il “dopo cena”: ogni mercoledì, venerdì e sabato la musica dei migliori dj della costa adriatica e le esibizioni, dal vivo o “unplugged”, di artisti e band di talento. Suoni da ascoltare sor-

seggiando un drink, ritmi da trasformare in movimenti sulla pista da ballo. “I nostri sono eventi che fanno registrare il tutto esaurito, con presenze che provengono da tutto l’Abruzzo e anche dalle regioni vicine. Siamo un vero punto di riferimento”. E per la stagione invernale sono già in programma moltissime novità: per scoprirle, non resta che fare un salto alle 3 Palme, dove il divertimento davvero non finisce mai. di Andrea Beato

La posizione centrale Le 3 Palme: tanti servizi offerti e vantaggi che sono legati anche alla sua posizione, davvero invidiabile. Lo stabilimento si trova a Montesilvano, in Viale Aldo Moro (la Riviera nord, ndr). Basta compiere pochi passi per accedere alla pineta, vero e proprio polmone verde della città caratterizzato da una folta macchia mediterranea. Nelle immediate vicinanze sorge anche il centro sportivo “Le Naiadi”, che mette a disposizione un parcheggio da 500 posti auto. Per chi è appassionato di jogging o ciclismo, troverà nella “Strada Parco” un percorso estremamente agevole e tranquillo per raggiungere il lido. Stesso discorso per quanto riguarda i mezzi pubblici: la zona è ben collegata con corse frequenti e rapide. Le migliori strutture ricettive, alberghi, residence bed&breakfast, sono poi presenti nel raggio di pochi chilometri e bastano brevi spostamenti per scoprire le bellezze artistiche e naturali presenti a Pescara e Montesilvano. Per una vacanza all’insegna dello svago e della totale comodità.

Lo stile unico delle 3 Palme

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IN ESTATE ALLA SCOPERTA DI SANT’OMERO Storia, cultura e gastronomia nel cuore della Val Vibrata…

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su un colle in amena posizione, fra i fiumi Vibrata e Salinello, il clima temperato e salubre e in bell’orizzonte. Il territorio è ferace di grano, viti, olivi, gelsi, frutti, pascoli, ecc. Vi sono frequenti fiere di bestiame molto frequentate. Così Enrico Abbate, nel 1903, descriveva il territorio di Sant’Omero nella sua Guida dell’Abruzzo, informando il viaggiatore che in paese si potevano trovare varie locande, l’ufficio postale, che una carrozza l’univa a Nereto al prezzo di 80 centesimi, e che la stazione ferroviaria più vicina era quella di Tortoreto, a 17 chilometri. Oggi Sant’Omero è un’isola di storia, cultura e gastronomia compresa tra i fiumi Vibrata e Salinello, nel territorio della provincia di Teramo, raggiungibile, per chi proviene dall’autostrada adriatica A14, dalle uscite di Val Vibrata e di TeramoMosciano Sant’Angelo; da Teramo/San Nicolò a Tordino per chi giunge dalla A24; oltre che dalla confinante provincia di Ascoli Piceno, per chi vi arriva dalle

Marche. Durante l’estate il borgo e le sue frazioni si animano di manifestazioni gastronomiche e culturali che da decenni richiamano innumerevoli turisti, quali il Festival Internazionale del Teatro Comico, importantissimo evento di rilevanza nazionale che si svolge ogni estate nel suggestivo centro cittadino, la rinomata “Sagra del Baccalà”, che si svolge nel mese di luglio nel centro storico di Sant’Omero e “Garrufo con Gusto”, che anima in agosto la frazione di Garrufo. Una manifestazione gastronomico-culturale che comprende “Sorridi con Gusto”, rassegna di disegno umoristico nazionale, curata da Enrico Di Carlo, quest’anno alla sua seconda edizione. Comune di Sant’Omero 0861.88098 www.comune.santomero.te.it

L’antica chiesa romanica di Santa Maria a Vico (in alto), antecedente l’anno mille, e un’immagine della “Fonte Vecchia”

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AGUGLIANO, UN’ESPERIENZA INDIMENTICABILE Il Comune è oggi tra i più attivi delle Marche con iniziative ed eventi per i propri cittadini e i tanti turisti CALENDARIO DEGLI EVENTI Domenica 25 Luglio Musica in piazza con i “Divieto di Sosta” Piazza V. Emanuele ore 21.30 Giovedì 5 Agosto Poesia Dialettale Ass. Agugliano ci Unisce ex Convento Casteldemilio ore 20,30 Venerdì 6 Agosto Commedia dialettale “L’Imbriago” Casteldemilio ore 21.30 Domenica 8 Agosto Musica in piazza Piazza V. Eamanuele ore 21.30

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ell’immediato entroterra anconetano, sulla cima di un colle (203 m s.l.m.) si leva Agugliano. Il paese dista appena 15 km da Ancona e comprende nella sua giurisdizione gli abitati di Castel D’Emilio, Borgo Ruffini, la Chiusa e il Molino. Agugliano, per secoli suddito di Ancona, per la sua fedeltà subì rappresaglie e rovine da quelle milizie che, non potendo occupare l’attuale capoluogo, sfogarono la loro ira sui castelli del suo contado. Comune autonomo con propri Statuti (la cui parte più antica è datata 1390) omologati nel 1565 da San Carlo Borromeo, all’epoca governatore di Ancona. La prima notizia su Agugliano si trova in una bolla di papa Alessandro II, datata 26 dicembre 1062, dove si cita la Ecclesia S.Mariae de Auguliano. La prima testimonianza del castrum Agulliani risale al 1356, quando è elencato nella Descriptio Marchiae del Cardinale Albornoz. Il castello ha subito rimaneggiamenti tali che le antiche emergenze sono state distrutte o modificate in maniera irreversibile. Ciononostante l’antico perimetro

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murario è tuttora individuabile grazie anche all’ausilio di una mappa ottocentesca che ci mostra un circuito ad andamento irregolarmente poligonale. Tra i posti da visitare meritano l’attenzione la Chiesa del SS. Sacramento dove ogni anno vi si celebra la festa di S. Anastasio - Patrono di Agugliano. la Chiesa di S. Maria a Nazareth costruita nel 1304 e la Chiesa di S. Anna (Borgo Ruffini) piccola chiesa dei marchesi Ruffini edificata sul finire del XVI secolo, all’interno della quale vi si solennizzava S. Anna (26 luglio). Oggi Agugliano rientra nella Terra dei 5 Castelli. È un paese ricco di iniziative e luoghi da visitare, una meta ideale per un’indimenticabile estate 2010.

Venerdì 13 Agosto Cabaret in piazza Piazza V. Emanuele ore 21.30 Sabato 21 Agosto Musica in piazza Piazza V. Emanuele ore 21.30 Sabato 28 Agosto Musica in piazza con i Lady Dania Group Piazza V. Emanuele ore 21.30

Comune di Agugliano Tel. 071.9068031 – Fax. 071.908213 Sito web: www.comune.agugliano.an.it



Speciale giovani e formazione

Giovani e for maz ione

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SPECIALE

Conoscere il mondo dei giovani significa sondare quelle che saranno alcune delle principali peculiarità del futuro di un Paese. Tramite un approccio critico e focalizzando l’attenzione sul ruolo della formazione, questo numero offre una riflessione approfondita a più voci, che consente di avere un quadro analitico sul ruolo delle istituzioni e degli enti che si occupano di istruzione e al contempo di conoscere quello che è il punto di vista dei diretti interessati, i giovani appunto. Di particolare importanza e interesse è sicuramente l’intervista al Ministro della Gioventù, l’On. Giorgia Meloni, con la quale abbiamo discusso delle principali questioni che riguardano l’universo dei ragazzi. Altri pareri prestigiosi si alternano a quello della titolare del dicastero: dal presidente del Forum Nazionale della Gioventù a due Assessori Regionali, da rinomati esperti di formazione, a nomi eccellenti della realtà univerisitaria e manageriale, con i quali abbiamo esaminato qual è il quadro generale e quali sono le potenzialità su cui lavorare per favorire, tra gli altri aspetti, un incontro più immediato tra il mondo della formazione e quello del lavoro. L’ indagine, inoltre, approfondisce anche dall’interno la realtà dei giovani, attraverso un sondaggio realizzato dai professionisti della SIDA e somministrato a studenti delle scuole secondarie superiori di Ancona. Sono emersi aspetti particolarmente interessanti su cui poter lavorare, per ottimizzare le risorse e valorizzare il potenziale creativo e competitivo dei ragazzi. Investire sulla formazione e sul sostegno ai giovani significa gettare le basi per un futuro di innovazione e crescita, che affondi le sue radici in un tessuto sociale che considera l’istruzione e il lavoro come sinonimi di libertà e consapevolezza.

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Primo piano Speciale giovani e formazione

“LA DIFFICILE SITUAZIONE GIOVANILE È CAUSATA DA UNA CATTIVA POLITICA DEL PASSATO” É l’opinione del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni, che ci illustra la sua opinione con riguardo al disagio giovanile esistente nel nostro Paese Ministro, chi può essere considerato “giovane”? Non si tende un po’ a generalizzare, senza distinguere a seconda dell’impegno di lavoro o di studio? “In Italia sei anagraficamente giovane a 25 anni, ma sei un giovane avvocato a 35. Io stessa sono stata considerata una sorta di “prodigio”, dato che sono diventata parlamentare a 29, ma per restare con i piedi per terra mi piace ricordare che a trent’anni Alessandro Magno aveva già conquistato tutta la Persia. Purtroppo, in Italia, solo chi ha i “capelli bianchi” è considerato degno di ricoprire cariche dirigenziali, di fare politica ad alto livello, di conquistarsi un ruolo nella società”. Questo vale in tutti i settori? “In linea di massima vale un po’ ovunque, tanto nell’imprenditoria quanto nella politica, la quale, essendo uno specchio assai fedele della Nazione, finisce inevitabilmente per rifletterne i vizi e le virtù. Dunque per quanto riguarda chi possa essere definito “giovane” in Italia, le risposte potrebbero essere molteplici. Posso dire tuttavia che le iniziative, i progetti e i provvedimenti che il Ministero della Gioventù ha adottato e sta adottando si rivolgono a quella fascia d’età che arriva sino ai 35 anni”. Cosa ne pensa riguardo ai cosiddetti “bamboccioni”? Non si tratta piuttosto di un problema economico reale? “I giovani italiani non sono “bamboccioni”, una definizione contro la quale mi sono scagliata più volte e che continuo a considerare falsa e svilente, ma le vittime più vulnerabili della crisi e della disoccupazione.

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Per la maggior parte dei giovani, infatti, la permanenza prolungata nella casa dei genitori non è una scelta, ma un obbligo, poiché spesso accade che a un giovane che si è brillantemente laureato e parla tre lingue venga offerto un contratto a tempo determinato da 15 mila euro lordi l’anno, una cifra con la quale non puoi fare una vita dignitosa fuori dal nucleo familiare. Anche per questo la generazione dei giovani di oggi non solo ha più difficoltà che qualunque altra in passato a trovare un impiego, ma anche a raggiungere quell’indipendenza economica indispensabile per progettare l’acquisto di una casa o la costruzione di una famiglia. E questa situazione è il frutto non solo della crisi economica, ma anche delle scelte fatte nei decenni passati da una politica poco lungimirante, che ha preferito scaricare i costi sulle generazioni future perché tornava utile in termini di consenso immediato. In Italia bisogna realizzare una rivoluzione del merito che, sostituendo l’egualitarismo sessantottino e la sua devastante corsa al ribasso e all’appiattimento per garantire a tutti, anche ai non meritevoli, lo stesso traguardo, permetta invece agli italiani, giovani o adulti, donne o uomini, di avere l’opportunità di dimostrare quello che valgono indipendentemente dalla condizione dalla quale provengono, e di conquistarsi di conseguenza la propria posizione. Ma questo è un lavoro lungo e delicato, che non si può fare in un anno o due, e per il quale è necessaria un’alleanza generazionale: un patto di serena collaborazione che, mettendo da parte le disparità create da decenni di mala politica, veda le generazioni adulte lavorare con le giovani

leve per trasferire loro esperienza e garantire serie opportunità di crescita”. Il nostro Paese presenta purtroppo dati troppo eterogenei (Nord-Sud, uomo-donna). Sono problemi accentuati quando si parla di giovani che stanno inserendosi nel mercato del lavoro? “Creare vera uguaglianza significa innanzitutto abbattere barriere. Per agevolare l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, quindi, è necessario l’abbattimento di quegli ostacoli che creano differenza, e le barriere, a loro volta, si possono abbattere solo creando opportunità. Ne abbiamo avuto una dimostrazione lo scorso anno con il progetto “Global Village Campus”, nato per fare incontrare i migliori neolaureati italiani, da nord a sud, ragazze e ragazzi con le più importanti realtà imprenditoriali e professionali della Nazione. L’obiettivo era quello di creare un sistema ripetibile ovunque per mettere in contatto il meglio della domanda e dell’offerta nel mondo del lavoro, promuovendo il merito e le capacità, e ci siamo riusciti, anche se solo con un piccolo campione. Ma è comunque la prova che questo sen-


Primo piano tiero di azione esiste ed è materialmente percorribile: nel 2009 è stato un progetto pilota, con appena 600 partecipanti, ma già da quest’anno stiamo lavorando per fare le cose più in grande, coinvolgendo il maggior numero di Università e studenti possibile”. Un bilancio di due anni di attività. Sta cambiando l’approccio culturale delle istituzioni nei confronti dell’universo giovanile? “Fortunatamente sì, sta cambiando, anche se tra mille difficoltà e con una lentezza che inevitabilmente cozza con la necessità dei giovani di poter contare su risultati concreti a breve termine. A livello di governo, la creazione del Ministero della Gioventù - che considero come il martello con cui il governo ha preso d’assalto una tra le società più gerontocratiche del mondo - ha contribuito a dare maggiore consapevolezza dell’impatto delle scelte di ogni singolo ministro sulle generazioni future. Penso che la “diffidenza” congenita verso i giovani non sia un problema così difficile da combattere, una volta superati gli ostacoli iniziali: quando un giovane riesce a dimostrare ciò di cui è capace, infatti, il dubbio lascia il posto alla fiducia. L’ imperativo è preparare i giovani al mercato o meglio ai mercati del lavoro di domani ricomponendo la frattura tra questi ultimi e l’istruzione. Le varie iniziative poste in essere e quelle che verranno attuate a breve mirano a dare ai giovani risposte che possano avere un valore per il resto della società e viceversa. Personalmente, tanto oggi con i miei colleghi di governo e con gli avversari dell’op-

“Quando apri un canale di comunicazione con i ragazzi, questi rispondono: non è una generazione così priva di valori e di ideali come troppo spesso la si dipinge”

posizione, tanto in passato alla Camera, mi sono sempre confrontata con persone che si sono rapportate a me in forza del lavoro che svolgevo, non di quale fosse l’anno di nascita riportato sulla mia carta d’identità né, tantomeno, e voglio sottolinearlo, in forza del fatto che fossi donna”. Le principali iniziative realizzate. “Sono tanti i fronti su cui ci siamo mossi per cercare di fare qualcosa di importante per la gioventù italiana: abbiamo lavorato soprattutto per dare proprio quell’opportunità di emergere che manca a tanti giovani. Ad esempio, sul fronte dell’occupazione, abbiamo messo in campo progetti volti alla promozione della cultura d’impresa, in collaborazione con il mondo universitario, per aiutare i ragazzi che hanno una buona idea imprenditoriale a superare la difficile fase dello start up e a conquistarsi da sé il tanto agognato posto fisso. Per premiare la creatività dei giovani italiani, il Ministero della Gioventù ha poi indetto un bando chiamato “Giovani protagonisti” che ha come obiettivo quello di promuovere progetti presentati da giovani fino a 35 anni, in modo da dare un sostegno concreto a coloro che in questo momento di crisi hanno la forza e il coraggio di mettere in gioco la propria creatività e la propria voglia di protagonismo giovanile. Abbiamo sottoscritto protocolli d’intesa con gli ordini professionali, come ad esempio quelli con notai e consulenti del lavoro, per offrire ai giovani il supporto e la collaborazione di chi con tanti anni di esperienza alle spalle può offrire, a chi si appresta ad iniziare un cammino professionale, il supporto necessario a superare i primi grandi, e per tanti ragazzi insormontabili, ostacoli. Una pagina significativa e toccante del nostro lavoro è stata poi scritta all’indomani del terremoto abruzzese. Tantissimi ragazzi e ragazze da tutta Italia ci chiedevano cosa fare in quelle ore per essere d’aiuto alle famiglie colpite dal terribile terremoto. Siamo stati colpiti dalla volontà che emergeva da parte di tanti giovanissimi di mobilitare energie e professionalità, donare un po’ di se stessi e del proprio tempo. L ’emergenza poteva essere gestita solo da soccorritori esperti e la protezione civile non aveva risposte immediate da dare

“Bisogna realizzare una rivoluzione del merito che permetta agli italiani, giovani o adulti, donne o uomini, di avere l’opportunità di dimostrare quello che valgono” ai ragazzi. sono oggi circa 4.500 i ragazzi che hanno riempito il modulo e che ora fanno parte di una banca dati alla quale le associazioni possono attingere. É la dimostrazione che quando apri un canale di comunicazione con i ragazzi, questi rispondono: non è una generazione così priva di valori e di ideali come troppo spesso la si dipinge”. Un progetto. “Uno dei progetti più interessanti ed ambiziosi attualmente in cantiere, che prenderà vita a Roma dal 17 al 21 novembre, è “TNT”, il Festival dei giovani talenti italiani, che ha il fine di raccontare le eccellenze giovanili attraverso le loro storie e il loro percorso formativo e di dotare i giovani di strumenti per esaltare valori quali meritocrazia ed eccellenza, basi di una visione concreta e reale del mondo. L ’evento è stato strutturato per far sì che non sia fine a se stesso, ma che dia l’opportunità ai giovani talenti di poter trovare nuovi stimoli attraverso l’incontro sia tra loro che con aziende, università ed associazioni. Auspico che, al termine dell’evento, ogni ragazzo abbia avuto l’opportunità concreta e solida di crearsi una rete di contatti, umani e professionali, che possa soddisfarlo. Stiamo lavorando con particolare impegno nella promozione del talento giovanile, e nella creazione di un nuovo mecenatismo che, al pari di quanto avvenne sei secoli fa con il Rinascimento, sappia non solo apprezzare, ma anche promuovere l’inestimabile patrimonio rappresentato dall’energia e la forza visionaria dei giovani, e quindi investire su questi sforzi e risorse importanti”. di Guido Guidi

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“LA QUESTIONE GIOVANILE DEV’ESSERE RISOLTA COINVOLGENDO I GIOVANI” Intervista ad Antonio De Napoli, portavoce del Forum Nazionale dei Giovani

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i presenta il Forum dei Giovani? “La principale caratteristica del Forum è di avere una membership su base associativa. Infatti è composto da un’ottantina di associazioni giovanili attive su scala nazionale”. Cosa significa “su scala nazionale”? “Vuol dire che tali enti devono operare su almeno cinque regioni, oltre naturalmente a soddisfare altri requisiti, ad esempio in termini di numero di iscritti. Giovani, si intende: quindi sotto i 35 anni”. E in termini numerici cosa rappresentate? “Facendo la somma degli iscritti delle sigle nostre associate, parliamo di quattro milioni di giovani”. La funzione del Forum? “Trovare una sintesi tra i diversi orientamenti espressi dalle associazioni e più in generale dai giovani che vivono nel nostro Paese. Tradotto: una sintesi tra le diverse opinioni sindacali, religiose, politiche... La nostra composizione è - e non potrebbe essere altrimenti, visto lo scopo per il quale fu costituita (nel 2004) – eterogenea, avendo tra i propri membri associazioni rappresentative di interessi e portatrici i ideali molto diversi tra loro, dall’ambito studentesco a quello del volontariato, dal mondo religioso a quello ambientalistico”. Ci faccia alcuni nomi. “Si va dalla Legambiente alla Cgil, dall’Arcigay alle associazioni cattoliche”. Quindi voi fate rete tra le realtà giovanili presenti nel Paese... “Esatto. Quest’attività non è fine a sé stessa: il Forum è nato come un interlocutore stabile nei confronti sia del mondo istituzionale (sia nazionale che comuni-

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tario), che della società civile. Il nostro obiettivo è di valorizzare la presenza dei giovani nella società italiana. Abbiamo una mobilità sociale bloccata per i più giovani”. Come? “Nelle scelte politiche non si può più prescindere dalla componente giovanile. Non si tratta di tutelare il giovane per la pensione o per la casa. Certamente questi valori sono fondamentali, ma qui stiamo parlando di qualcosa che va oltre: in altre parole, occorre un approccio diverso nell’affrontare il fenomeno “giovane”. I giovani sono importanti per il Paese, non sono un ghetto. Insomma: vogliamo considerare i giovani come “parte sociale” oppure no? Se la risposta è si, allora dobbiamo parlare di modelli di rappresentanza giovanile. Aggiungo: la questione giovanile dev’essere risolta coinvolgendo i giovani”. Non sono sufficientemente coinvolti? “Le faccio un esempio: si parla molto di riforma delle pensioni. É mai apparso un articolo di un giovane su un giornale?”. Dal punto di vista organizzativo come operate? “Il Forum è composto da 12 Commissioni tematiche, che lavorano attraverso propri gruppi di lavoro. Le nostre attività sono finanziate con una convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Gioventù”. Quanto ai risultati raggiunti sinora? “Il Forum ha in corso numerose attività anche in collaborazione con istituzioni nazionali ed europee. I temi che più stiamo seguendo sono il rapporto dei giovani con lavoro, legalità, salute, ambiente, immigrazione, sicurezza stradale, diritti umani, cittadinanza attiva.

“VOGLIAMO CONSIDERARE I GIOVANI COME “PARTE SOCIALE” OPPURE NO? SE LA RISPOSTA È SI, ALLORA DOBBIAMO PARLARE DI MODELLI DI RAPPRESENTANZA GIOVANILE” Ma ci occupiamo anche di altro: i giovani e l’Europa, i giovani e la partecipazione, i giovani e il carcere”. Parliamo un pò di quest’ultimo aspetto: qual è secondo Lei l’apporto dei giovani alle scelte, per così dire, politiche? “In linea generale penso che i giovani sentano distante la cosa pubblica. A questo riguardo bisognerebbe fare un’attenta riflessione sui modelli di rappresentanza”. Il Forum però opera all’interno del Dipartimento della Gioventù… “Con il Ministro Meloni abbiamo instaurato un rapporto collaborativo molto proficuo”. Quali sono i progetti futuri? “Innanzitutto, portare a compimento i Forum regionali, che ora sono operativi soltanto in quattro regioni. Poi, la costituzione del Consiglio Nazionale della Gioventù, con una funzione di rappresentanza generazionale su scala nazionale. Ma per fare tutto questo occorrono le leggi. A tal fine abbiamo presentato un progetto di costituzione di questo organismo di rappresentanza”. Alberto Tenan www.forumnazionalegiovani.org


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“La formazione: strumento fondamentale per un progetto esistenziale di successo” “Da che mondo è mondo la cultura è sempre stata considerata il viatico verso la consapevolezza e verso lo sviluppo della conoscenza” premette Giorgio Guidi, responsabile dell’Area Strategia e Sviluppo Organizzativo del Gruppo Sida

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ottor Guidi, perché cultura come viatico verso la consapevolezza? “Conoscere è condizione necessaria per poter agire ed operare con maggiore coerenza rispetto alle variabili che intervengono in ogni problema. L’esistenza è un processo composto da un’infinità di operazioni. Ogni operazione richiede una nostra risposta più o meno cosciente. Quanto più si dispone di cognizioni, tanto più la nostra azione sarà in armonia con l’insieme. Formazione è cultura. Quanto più è attivo il nostro gene che ci spinge all’apprendimento, tanto più ne trarremo vantaggio esistenziale. Per quanto è nel nostro libero arbitrio, dobbiamo riservare a questo strumento un’attenzione particolare”. E in tale contesto la formazione ricopre un ruolo essenziale. “La formazione, insieme all’orientamento, si inserisce nel nostro contesto attuale come un mezzo per massimizzare la nostra comprensione esistenziale e per realizzare un progetto professionale di successo. Il lavoro, la professione, cui dedichiamo il massimo tempo e la massima attenzione (nella norma) della nostra vita rappresenta il centro su cui indirizzare la nostra organizzazione o strategia comportamentale. Svolgere un buon lavoro, un lavoro che ci piace, che ci fa esprimere passione e raccogliere soddisfazioni. Inoltre è un motivo di equilibrio e di salubrità emotiva”. Secondo Lei questi concetti sono condivisi dai giovani? “Partirei da un’altra angolatura. Occorre che non soltanto i giovani, in quanto discenti, ma anche gli adulti, in quanto educatori, credano nella funzione formativa

(di apprendimento), ne facciano scopo di vita. É necessario che gli educatori ad ogni livello creino, al riguardo, “abitudine””. Cosa intende per “abitudine”? ““Abitudine” significa esercizio. L’esercizio sviluppa l’attitudine, la predisposizione e la percezione. La formazione e l’apprendimento si possono praticare con i mezzi più svariati”. Ad esempio? “L’informazione tecnologica oggi coadiuva ogni processo di questa natura: vuoi internet od altri strumenti che concorrono alla standardizzazione e alla diffusione delle conoscenze e dei modi di somministrazione”. Per apprendere cosa? “Il primo aspetto attiene al campo delle attività umane, che si distinguono in ludiche ed economiche. Quelle ludiche riguardano il divertimento. Quelle economiche riguardano il patrimonio, il processo di accumulo, sono quelle che ci consentono di disporre dei mezzi per soddisfare i bisogni quotidiani tra cui anche quello del successo e della dominanza. Per le ludiche l’apprendimento è di tipo culturale generico; per quelle economiche importante è approfondire le conoscenze sul “sistema azienda”, cioè sulle funzioni che regolano il suo agire e sulle interconnessioni”. Perché è importante possedere conoscenze di tipo economico, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta? “Conoscere gli aspetti patrimoniale, finanziario, economico ed operativo, i problemi e gli strumenti per risolverli, nonché i termini, e le loro relazioni, consente all’individuo - ovunque professionalmente operi - di disporre di visioni funzionali spa-

zio-temporali. Egli potrà così qualificare il processo di decisione ed azione. Quindi le competenze tecniche che ogni professione richiede devono essere integrate da competenze economiche, finanziarie nonché organizzative e connesse alle dinamiche comportamentali. Oggi si rende sempre più importante disporre di conoscenze e di strumenti perché il contesto in cui ci troviamo si è fatto più complesso. Un secondo aspetto della formazione attiene alle abilità”. Cosa intende dire? “La conoscenza è una condizione necessaria ma non sufficiente per avere successo professionale e di vita. Per l’ottimizzazione concorrono le abilità. Le capacità di disimpegno, di problem solving, di public relation, di decision making, di analisi, di prognosi e di strategia, di sintesi e di azione, sono fattori spesso trascurati dagli educatori, ma sulle quali bisogna articolare dei progetti formativi”. In conclusione? “Dobbiamo ricordarci che la cultura non può essere fine a sé stessa. Essere dotti non è un valore se la conoscenza non viene tradotta in azione”. di Immacolata Barone

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MISURE DI POLITICA ATTIVA FINALIZZATE ALL’OCCUPAZIONE POR FSE 2007/2013 ASSE I – ADATTABILITA’ Obiettivo Specifico B e C Categoria di spesa 64 e 86 ASSE II – OCCUPABILITA’ Obiettivo Specifico E Categoria di spesa 66 e 86 FSE – Ob. COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE

La Provincia di Ancona - Assessorato al Sistema Formativo e Lavoro, vista la particolare situazione di crisi perdurante anche nel nostro territorio, ha approvato con Atto di Giunta Provinciale n. 276/2010 un Avviso Pubblico per la presentazione e gestione di Misure di Politica Attiva finalizzate all’occupazione per consentire l’attivazione di azioni che puntino ad un sistema integrato di interventi formativi e di orientamento in vista di una riqualificazione professionale o di un ricollocamento lavorativo. Tali misure saranno svolte a favore di:

soggetti destinatari di ammortizzatori sociali (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria o

mobilità) in deroga rientranti nell’ambito dell’operazione di cui all’Accordo Stato Regioni del 12/02/2009;

imprenditori, lavoratori dipendenti, in mobilità, in Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria

e Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria. La cifra complessivamente stanziata supera 3,4 MILIONI DI EURO a valere sugli Assi I Adattabilità e II Occupabilità del Fondo Sociale Europeo. Le proposte progettuali possono essere presentate - per il “Just in Time” dagli Enti di formazione accreditati presso la Regione Marche e dalle Imprese (per la formazione dei propri dipendenti) e per il “Progetto Quadro” da Associazioni Temporanee di Impresa o di Scopo costituite da Enti di Formazione e da Agenzie per il lavoro autorizzate - secondo le modalità previste

dallo

stesso

Avviso

Pubblico

reperibile

sul

sito

della

Provincia

di

Ancona

www.istruzioneformazionelavoro.it.

LA DIRIGENTE DEL SETTORE III ISTRUZIONE FORMAZIONE E LAVORO Meri Mengoni Provincia di Ancona Dipartimento II Governance Progetti e Finanza Settore III Istruzione Formazione e Lavoro Area Istruzione Formazione Professionale

L’ASSESSORE AL SISTEMA FORMATIVO E LAVORO Maurizio Quercetti

LA PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI ANCONA Patrizia Casagrande Esposto

Assessorato al Sistema Formativo e Lavoro

AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE E GESTIONE DI


Speciale giovani e formazione

Sostenere e promuovere l’istruzione professionale L’Assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Marche, Marco Luchetti, commenta i tagli previsti dalla riforma della scuola e sottolinea l’importanza degli istituti professionali in una regione, con un tessuto manifatturiero d’eccellenza

A

ssessore Luchetti, quali sono oggi i principali progetti su cui punta la Regione per quanto riguarda il mondo della scuola e la formazione? “Siamo impegnati in diversi progetti e su più fronti. In particolare, stiamo lavorando con l’Ufficio Scolastico Regionale per dare stabilità agli istituti che offrono formazione professionale. Purtroppo la riforma dell’istruzione superiore ha penalizzato in modo tangibile questo tipo di scuole e in una regione come le Marche, caratterizzata da un tessuto aziendale con un artigianato dell’eccellenza, il peso di una simile scelta politica si sente maggiormente. Di fronte ai nuovi modelli e programmi formativi, al momento della scelta della scuola secondaria di secondo grado molti giovani, con le loro famiglie, si sono trovati spaesati e in una condizione di insicurezza, il che spesso li ha spinti ad optare per i licei, che continuano a dare un’idea di maggiore stabilità. Sostenere l’istruzione professionale e tecnica è invece fondamentale, perché nei nostri indotti manifatturieri l’offerta lavorativa e le prospettive occupazionali richiedono una competenza che solo simili istituti garantiscono. Dobbiamo quindi pensare a scuole professionali più affidabili e qualificate e superare quell’atteggiamento generale per cui si guarda ad esse come se fossero la “Cenerentola dell’istruzione”. Nell’immediato futuro questi istituti devono garantire un livello culturale e formativo più alto rispetto al passato. Così facendo potremo evitare la dispersione scolastica e si porrà rimedio alla piaga dell’abbandono degli studi da parte di quei giovani che non si sentono più coinvolti, né motivati”.

vogliamo che ci siano penalizzazioni in questo senso: la razionalizzazione deve tenere conto anche delle zone con peculiarità specifiche, ci deve essere una equa distribuzione formativa, in tutte le province”. Anche il mondo universitario sta vivendo un periodo di profonde riforme. A suo avviso, cosa si può fare per avvicinare maggiormente il mondo dell’istruzione con quello del lavoro? “La riforma dell’Università è ancora in discussione in Parlamento; per ora sappiamo solo che ci saranno nuovi tagli e da parte nostra diciamo sin da subito che siamo fermamente intenzionati a preservare l’offerta formativa degli atenei presenti sul territorio regionale. Per favorire l’incontro con il mondo del lavoro promuoviamo diverse tipologie di tirocini, grazie ai quali i ragazzi possono fare esperienza direttamente sul campo e possono successivamente orientarsi con una maggiore facilità, seguendo le proprie attitudini e aspirazioni. Inoltre stanziamo borse di studio, che stanno registrando una sempre maggiore richiesta e abbiamo attivato una politica di voucher per sostenere le famiglie. Il nostro monitoraggio sui tempi d’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro è comunque sempre attivo”. Asmae Dachan Oltre a questo tipo di intervento, su cosa concentrate il vostro lavoro? “Puntiamo a riportare un generale equilibrio nel mondo della scuola e a tutelare i giovani e gli istituti che si trovano in zone, come quelle montane, dove i tagli stanno avendo ripercussioni molto pesanti. Non

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Lavoro & giovani Speciale Formazione e formazione

Favorire il raccordo e l’integrazione tra il sistema educativo di istruzione e formazione e il mercato del lavoro Intervista all’assessore Politiche Attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche sociali della Regione Abruzzo, Paolo Gatti

L

a formazione, ad ogni livello, riveste un ruolo sempre più centrale. Quale direzione sta prendendo e quali sono le iniziative e gli orientamenti della Regione Abruzzo, anche rispetto alle Linee Guida per la Formazione nel 2010, a seguito dell’Intesa tra Governo, Regioni, Province Autonome e Parti sociali? “L’idea che ci ha guidato finora è quella di costruire un sistema regionale integrato di formazione e istruzione, in linea con lo spirito che ha animato l’intesa fra Governo ed enti locali. La formazione dev’essere organizzata in funzione dei fabbisogni professionali dei settori e delle imprese, della occupabilità e dell’inclusione sociale, con particolare attenzione alle fasce deboli del mercato del lavoro. Senza dimenticare il ricorso agli ammortizzatori sociali e alle pratiche di politica attiva del lavoro, che hanno già caratterizzato la nostra azione di governo, trovando una piena intesa sul punto con le parti sociali. Una migliore qualità dell’offerta formativa passa attraverso il raccordo col sistema dei servizi pubblici e degli altri servizi competenti al lavoro. Abbiamo valorizzato il ruolo delle organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro, dei lavoratori e degli organismi bilaterali, per favorire investimenti rispondenti alla domanda di qualificazione e riqualificazione dei lavoratori coinvolti nelle transizioni occupazionali, favorendo il raccordo e l’integrazione tra il sistema educativo di istruzione e formazione e il mercato del lavoro”. Quali sono i settori in cui si rilevano i maggiori fabbisogni nella nostra regione? “La formazione è un importante strumento di lotta all’esclusione sociale dei disoccupati o inoccupati e in questo momento di crisi l’intervento dei soggetti pubblici deputati alla promozione delle politiche attive del lavoro è ancora più importante. Nel recente passato,

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le risorse destinate ai programmi di inclusione sociale sono state utilizzate, sovente, per interventi non integrati nella filiera di protezione attiva della marginalità. Vogliamo introdurre un sistema organico di azioni concordate, che prevedano la riformulazione funzionale delle competenze e l’acquisizione di nuovi strumenti che incrementino l’occupabilità; la creazione di reti attive in cui servizi sociali, enti formativi, job producer creino le condizioni per la tenuta dei diversi programmi di inclusione alla luce di analisi del mercato del lavoro individuando i settori produttivi più sofferenti e le categorie di lavoratori più esposti al rischio di esclusione sociale. Questi alcuni elementi essenziali da realizzare nella nuova programmazione del Fse”. Le trasformazioni del mercato del lavoro pongono l’accento sull’importanza della circolazione del sapere, in una logica tesa alla formazione dell’individuo non solo nelle competenze legate al lavoro e alla produzione, ma anche nella sfera del self empowerment. L’offerta formativa nella nostra Regione risulta in linea con questo orientamento? Ci sono progetti che possono presentarsi come esempio? “Nell’ambito della programmazione concernente il triennio 2009-2011 del Po Fse Abruzzo 2007-2013, intendiamo introdurre un sistema di riconoscimento e certificazione delle competenze, attraverso un repertorio regionale che elenchi le figure descritte sulla base di standard professionali, identificate nei sistemi economico-produttivi del territorio abruzzese. Il repertorio dei profili professionali e formativi costituirà il riferimento per tutti gli attori del sistema formativo, lo strumento di orientamento e di informazione per gli utenti/cittadini e il modello su cui costruire il sistema regionale delle qualifiche per la regolazione del Sistema di offerta formativa

Paolo Gatti, assessore Politiche Attive del Lavoro, Formazione ed Istruzione, Politiche sociali della Regione Abruzzo

regionale”. Due progetti, “Lavorare in Abruzzo” e “Cooperare in Abruzzo”, volti ad incentivare l’occupazione, con un’attenzione particolare agli under 30 e all’apprendistato professionalizzante. Qual è stata la risposta da parte dei destinatari e quali sono gli esiti riscontrati finora? “L’esito è molto positivo. Ha consentito agli abruzzesi di poter utilizzare 24 milioni di euro di risorse del Fse 2000-2006 disimpegnati e persi dalle precedenti amministrazioni e alla Regione di immettere nel sistema economico queste risorse per contrastare la crisi occupazionale e dare uno stimolo alla voglia di impresa degli operatori economici. È stato un modello operativo che ha suscitato l’interesse non solo a livello nazionale, ma anche in Europa, dove molte regioni dei Paesi Ue hanno voluto conoscere i dettagli del progetto. Condivisi ed apprezzati dalle parti sociali, questi modelli operativi di investimento di risorse europee saranno ripresentati anche nella nuova programmazione, per dare nuovo impulso alla voglia di lavoro dell’Abruzzo”. di Maurizio O. Delfino



Lavoro & giovani Speciale formazione Formazione e formazione

Le professioni del futuro Le professioni seguono l’evoluzione dello sviluppo economico, del contesto sociale e culturale in cui ci troviamo e dei nuovi traguardi raggiunti dalla scienza e dalla tecnologia. Ne consegue che in un’epoca, come la nostra, segnata da grandi e repentine conquiste scientifiche e “trasformazioni” anche di ordine sociale, si avvertono inevitabilmente anche grandi mutamenti nel mondo delle professioni.

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erchè un così rapido processo evolutivo? Volendo, in questa sede necessariamente per schemi, individuarne le ragioni, non possiamo esimerci dall’osservare il panorama che ci sta di fronte. Innanzitutto, il lavoro va sempre più orientandosi verso la libera professione e un impegno di tipo imprenditoriale; parallelamente, si manifesta una continua erosione dello spazio occupato dal lavoro dipendente. In altre parole: il ruolo decisionale dell’indivuo è sempre più importante. In secondo luogo, si diffondono con sempre maggiore capillarità i rapporti di collaborazione a tempo determinato, caratterizzati da una buona dose di flessibilità, che il mercato oggi richiede. Flessibilità che per certi versi è sinonimo di elasticità e di variabilità, che possono assumere dimensioni e fattezze diverse: basti pensare, ad esempio, che sono ormai numerose le attività professionali che possono essere svolte in qualsiasi sito geografico. Un altro fattore attorno al quale va prestata la massima attenzione è dato dalla necessità, per il lavoratore, di apprendere sempre maggiori abilità rispetto alle tecniche. Infine, notiamo come le nuovi sistemi di organizzazione aziendale stiano andando a favorire progetti di outsourcing delle attività. Ma se nell’analisi del fenomeno vogliamo passare da un approccio di tipo trasversale - dal quale emerge la fotografia appena tracciata – all’individuazione degli ambiti che in futuro riteniamo diano le maggiori possibilità di sviluppo professionale, allora l’esperienza maturata sul campo, coniugata all’attenzione verso le mutazioni di cui si accennava, ci conducono a due ordini di considerazioni. Il “ritorno” alla natura favorirà la diffusione di professioni connesse o comunque affini al mondo dell’agricoltura, dell’allevamento, della vivaistica e via dicendo. Un altro

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Mondo Lavoro

ambito in cui i nostri giovani troveranno ampie possibilità di sviluppo professionale è rappresentato dalla ricerca, dall’innovazione e dal trasferimento tecnologico. Le nuove tecnologie, le bio-tecnologie, la robottistica, il crescente dominio di Internet, lo sviluppo telematico, l’Itc e l’integrazione di queste tecnologie con i processi economici aziendali, medico-sanitari ed edonistici stanno creando una quantità enorme di nuove professioni. Anche in campo aziendale, talune funzioni stanno subendo un integrale ridisegno e revisione delle loro modalità di svolgimento: pensiamo ad esempio agli acquisti, alla produzione, alla logistica, all’informatica, all’amministrazione e al marketing. Strumenti come l’e-commerce, il CRM e le telecomunicazioni stanno rivoluzionando e rivitalizzando la funzione del direct marketing e delle strategie di comunicazione, rendendo sempre più strette le connessioni funzionali tra prodotti, servizi e bisogni del consumatore. La gestione e lo sviluppo delle reti a tutti i livelli sistemi-

ci saranno fonte di nuove specializzazioni e professioni. La ricerca di sinergie miranti a cogliere i vantaggi delle economie di scala stimoleranno lo sviluppo di nuovi e più congeniali mestieri. La gestione della conoscenza, alla luce di nuovi strumenti telematici, favorirà lo sviluppo dell’ingegnerizzazione dei processi. La necessità di più efficienti feedback e di sistemi di controllo per supportare scelte e processi decisionali, richiederanno al riguardo specializzazioni sempre più ampie e talvolta nuove. Giulio Guidi Area Formazione Gruppo Sida Tel. 071 28521 giulio.guidi@sidasrl.it


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Mondo Lavoro


Lavoro & giovani Speciale Formazione e formazione

Studenti delle superiori, sette su dieci per il lavoro autonomo In questa pagina pubblichiamo i risultati di un sondaggio effettuato dall’Area Formazione del Gruppo Sida presso studenti di istituti per geometri, istituti professionali, ragionerie ed Itis. 1) Stai facendo progetti per quando avrai finito le scuole superiori?

2) Pensi all’inserimento nel mondo del lavoro?

3) Se pensi all’inserimento nel mondo del lavoro, in che modo vorresti realizzarlo?

4) In quale tra queste aree preferiresti vedere il tuo inserimento sul posto di lavoro?

5) Sei disposto ad effettuare un tirocinio formativo in azienda, anche qualora non fosse retribuito?

6) Quanto è secondo te la durata ideale affinché questo stage sia utile all’inserimento nel mondo del lavoro?

7) Nella decisione del tuo futuro professionale, quanto sei autonomo?

8) Pensi che l’istruzione scolastica italiana sia troppo teorica e poco aggiornata rispetto all’effettivo mercato del lavoro e dell’impresa?

decida la mia famiglia per me

9) Pensi che l’università italiana attualmente garantisca la certezza di trovare occupazione velocemente?

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10) Quale pensi sia per te la migliore prospettiva di lavoro?

I risultati hanno carattere parziale, in quanto si riferiscono soltanto ad una campionatura (221 questionari) degli intervistati


Primo piano Speciale giovani e formazione

Diploma, università, lavoro: a volte le scelte importanti sono scambiate per semplici dettagli Nell’ambito dello sviluppo della propria offerta formativa e consulenziale, il Gruppo Sida ha condotto negli ultimi mesi un sondaggio in numerose scuole superiori della provincia di Ancona, nel tentativo di cogliere le reali esigenze di coloro che, in procinto di concludere un ciclo scolastico di primaria importanza, si ritrovano a praticare una difficile scelta

L’

opzione è, ovviamente, tra il continuare a studiare o l’intraprendere appieno il sentiero del lavoro (o trovare un giusto mix di entrambe le possibilità). Abbiamo effettivamente cercato di percepire quali fossero le prospettive, le disillusioni e le aspettative dei ragazzi frequentanti le classi quinte, contattando appositamente diverse scuole con differenti indirizzi, per avere una panoramica che fosse la più completa possibile (licei classici, scientifici e tecnologici, ragionerie, scuole per geometri, istituti professionali vari). Il questionario era composto da 10 semplici domande a scelta multipla. I risultati ottenuti, pubblicati alla pagina precedente, parlano chiaro: la nuova generazione che proprio ora ha concluso, o comunque sta concludendo, gli esami di maturità ha idee precise sul futuro, ma soprattutto su ciò che al futuro che sta programmando servirà davvero o meno. Più dell’80 per cento degli intervistati sta già facendo progetti concreti per i mesi e gli anni successivi ed altrettanti stanno già atti-

vamente pensando al lavoro, che sia esso da trovare subito o da subordinare ad ulteriori studi. Fin qui, tutto in regola, si direbbe. Anzi, a fronte di una generica gioventù sempre descritta come apatica e priva di iniziative, la cosa fa piacere e genera buone aspettative. I primi dubbi iniziano, però, alla domanda su come intendono progettare il loro ingresso nel mondo del lavoro: di tre risposte a loro disposizione, la scelta da parte del campione mostra una distribuzione piuttosto omogenea, il che indica un panorama vario, ma forse è indice di un’incertezza serpeggiante. Una leggera maggioranza pensa che il lasciapassare per uno stipendio sia l’università (forse un luogo comune, a volte perfino una sorta di passaggio considerato scontato e obbligatorio dalla comunità e dalla famiglia stessa), ma subito dietro c’è la percentuale di chi cerca l’inserimento immediato e diretto (in questo senso, si tenga presente che tra i coinvolti nel test ci sono liceali così come geometri, ragionieri ed iscritti ad altri istituti professionali). Il dato più significativo è forse però rappresentato da coloro (il 24 per cento), che ha espresso la propria preferenza per un corso professionalizzante breve. Il peso di questa informazione lo si può apprezzare meglio analizzando il responso di alcune delle domande successive. Da ciò che emerge, infatti, da due quesiti tra gli ultimi della lista, pare che più dell’80 per cento degli intervistati reputi le scuole superiori troppo teoriche e obsolete nei programmi didattici, e, ancor peggio, che quasi il 95 per cento pensi che l’università italiana non garantisca ai neolaureati la possibilità di trovare in fretta il lavoro. Le risposte alle altre domande le lasciamo interpretare dalla sensibilità del Lettore, per-

ché quello che ci preme sottolineare ora è proprio legato a questo clima di sfiducia nella scuola. Ci domandiamo allora che tipo di messaggio debba emergere da questa apparente incoerenza: mancanza di idee concrete? Disorientamento di fronte a un mondo che cambia forse troppo in fretta rispetto ai modelli e ai retaggi culturali? Scelte obbligate? Assenza di un orientamento concreto al mondo del lavoro e dello studio? Potremmo scrivere numerose altre domande sul tema, ma fatto sta che sono davvero in pochi a credere ancora nel sistema scuola italiano, o per lo meno questa sembra la tendenza emergente. La mancanza di punti di riferimento e di concretezza genera sfiducia, e che si tratti o meno di un’effettiva mancanza del mondo scolastico, ciò che sicuramente manca è un’informazione completa, trasparente e consapevole. Troppi giovani arrivano di fronte a scelte importanti come queste senza avere un quadro completo della situazione, senza conoscere pienamente le possibilità a loro disposizione, senza avere il modo di comprendere totalmente le dinamiche di causa ed effetto di certe opzioni e di certe circostanze. In un contesto economico in rapida evoluzione, pericolosamente in equilibrio tra crisi e ripresa, e con un panorama concorrenziale sempre più intenso ed eterogeneo, è necessario non farsi trovare impreparati. Cominciare con un adeguato orientamento allo studio e al lavoro non sarebbe male. Michele Barchiesi Area Corporate Finance e Innovazione Strategica – Gruppo Sida m.barchiesi@sidasrl.it Tel. 071.28521

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Lavoro & giovani Speciale formazione Formazione e formazione

Lo spirito imprenditoriale in Europa Da alcuni anni la Commissione europea studia lo sviluppo dell’imprenditorialità all’interno degli Stati membri: una migliore comprensione dello spirito imprenditoriale, delle ragioni che incoraggiano i cittadini a diventare imprenditori e degli ostacoli che rendono più difficoltose le nuove iniziative, aiuteranno l’Unione nella definizione di nuove strategie di supporto.

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l Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani - commissario per l’industria e l’imprenditorialità - ha recentemente dichiarato: “Il potenziale imprenditoriale in Europa non è pienamente sfruttato: il 45 per cento degli europei vorrebbe diventare “il capo di sè stesso”, nella realtà solo il 10 per cento arriva a costituire un’attività autonoma. Se saremo capaci di alzare questa percentuale, potremo avere milioni di nuove imprese innovative e creative che ringiovanirebbero la base economica dell’Europa, rendendola più robusta e con più posti di lavoro”. L’indagine su “Imprenditorialità e spirito imprenditoriale dei popoli” (Eurobarometro sull’imprenditorialità 2009) prende quindi in esame le motivazioni, le scelte, le esperienze e gli ostacoli legati al lavoro autonomo. L’analisi 2009 - Eurobarometer–Flash EB N. 283–Entrepreneurship - ha coinvolto 36 Paesi: i 27 Stati membri dell’Unione europea, gli Stati Uniti, tre Paesi dell’EFTA (Islanda, Norvegia e Svizzera) e per la prima volta tre Paesi asiatici (Giappone, Corea del Sud e Cina). Nel corso dell’indagine sono state intervistate circa 26mila persone su temi quali l’attitudine all’imprenditorialità, i rischi, gli ostacoli e le possibilità di start-up presenti nel Paese di appartenenza. Dall’indagine emerge che generalmente gli uomini esprimono una forte preferenza per il lavoro autonomo (51 per cento) rispetto alle donne (39 per cento) e che i giovani sono più inclini ad iniziare un business in confronto ai cittadini più anziani: il 52 per cento delle persone di età compresa tra i 15 e i 24 anni preferisce il lavoro autonomo rispetto al 47 per cento

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di quelli tra i 25 e 39 e il 46 per cento di quelli di età compresa tra 40 e 54. Una buona istruzione incentiva il desiderio di lavoro autonomo, così come vivere in una zona urbana. L’occupazione dei genitori è un altro forte indicatore per le preferenze professionali dei figli: il 56 per cento di coloro che hanno genitori imprenditori vorrebbero seguirne la stessa strada professionale. Tra gli intervistati emerge un’immagine positiva dell’imprenditore, generalmente considerato dall’opinione pubblica come creatore di lavoro, ideatore di nuovi prodotti e servizi, con benefici per l’intera società. Per la prima volta l’indagine esamina anche gli elementi caratteriali: la paura del fallimento è una delle motivazioni principali che frenano l’avvio di un progetto imprenditoriale. Tuttavia il 65 per cento degli europei dichiara di essere favorevole a correre dei rischi, percentuale che negli Stati Uniti sale all’82 per cento. Nel Vecchio Continente i cittadini che più “amano il rischio” sono i rumeni e gli irlandesi (73 per cento); tendenzialmente avversi si mostrano invece gli ungheresi (43 per cento). Da rilevare, infine, la forte propensione imprenditoriale del popolo cinese: il 71 per cento vorrebbe avviare un’attività autonoma, percentuale che invece scende al 39 per cento in Giappone. Cristina Panara Area Formazione Gruppo Sida Tel. 071 28521 c.panara@sidagroup.com

La propensione imprenditoriale NEL MONDO Usa: 86 % Cina: 71 % Ungheria: 43 % Giappone: 39 %


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Lavoro & giovani Speciale formazione Formazione e formazione

“Università ed aziende si stanno avvicinando” Secondo il Professor Stefano Pivato, Rettore dell’Università “Carlo Bo” di Urbino, “la distinzione fra ricerca pura e ricerca applicata portava con sé alcuni pregiudizi ideologici che a mio parere si stanno risolvendo”

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toricamente l’Università di Urbino si è conquistata una eco che va oltre il territorio che la ospita, acquisendo una dimensione anche internazionale. Qual è la situazione attuale, con riferimento in particolare al vostro bacino di utenza? “Urbino vive una fase che è tutta sua: il felice cinquantennio di rettorato di Carlo Bo, che l’aveva proiettata in una dimensione importante, non ha mai avuto il giusto riscontro nei trasferimenti statali, talmente esigui che la concorrenza impari con altri atenei, che hanno potuto moltiplicare dimensioni, diffusione sul territorio e offerta formativa, ci ha costretti a rinunciare alla nostra condizione di “pubblica non statale” per entrare a pieno titolo fra le università statali. Ora siamo in attesa di ricevere dallo Stato la giusta quota di FFO che ancora non è stata quantificata. Purtroppo questo squilibrio fa apparire Urbino come una di quelle università che spende troppo rispetto a quanto riceve, mentre si tratta di un dato clamorosamente falsato dall’esiguità dei trasferimenti statali, quasi dimezzati rispetto agli atenei di pari dimensioni. Nonostante questo, i segnali sono incoraggianti sotto vari aspetti, in primis sul piano delle immatricolazioni, aumentate del 7 per cento, che attestano il nostro ateneo sui 15.000 studenti, dei quali il 52 per cento proveniente da fuori regione. Il consistente aumento (9 per cento) di studenti stranieri, quasi mille, incoraggia gli sforzi importanti che stiamo facendo sul piano dell’internazionalizzazione”. Le aziende, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, lamentano un’eccessiva distanza tra il mondo accademico e il tessuto economico. Lei condivide queste considerazioni?

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Professor Stefano Pivato, Rettore dell’Università “Carlo Bo” di Urbino

“In parte questo è vero, si tratta di un deficit storico del quale sono responsabili anche le stesse aziende, poco inclini ad investire direttamente sulla ricerca a livello accademico, così come accade nei Paesi anglosassoni, ma anche per l’assenza di agevolazioni statali in tal senso. Da parte nostra abbiamo ridefinito la composizione del CdA con l’ingresso di tre membri esterni al mondo accademico, espressi da un tavolo di consultazione, che rappresenta a sua volta la realtà sociale e produttiva del nostro territorio. Siamo molto soddisfatti del patrimonio di competenze ed esperienze che hanno apportato al consiglio, in passato spesso, come accaduto del resto anche nelle altre università, vittima di punti di vista eccessivamente autoreferenziali”. E quali iniziative adottate per rendere i vostri allievi competitivi sul mercato del lavoro?

“L’Ateneo di Urbino vanta da anni ottimi numeri in questo campo, grazie ad uffici dedicati appositamente al job placement e a iniziative come il Career Day, ai quali partecipano decine di aziende che poi traducono i loro contatti in periodi di stages altamente formativi per i nostri studenti. Le statistiche ci danno ragione, con punte di occupazione entro il primo triennio, per alcune facoltà, attorno al 90 per cento”. Un handicap per le nostre Pmi è rappresentato da scarsi investimenti in attività di Ricerca & Sviluppo: in quest’ambito le Università e i Centri di Ricerca possono giocare un ruolo fondamentale. Perché ciò non sempre è possibile? “Le università italiane, come ho detto, pur scontando un ritardo storico in questo campo, stanno recuperando terreno, grazie a un progressivo mutamento dei rapporti con le aziende e ad un’apertura del mondo accademico che forse in passato vedeva l’ingresso dei capitali privati come un pericolo per la propria autonomia. La distinzione fra ricerca pura e ricerca applicata portava con sé alcuni pregiudizi ideologici che a mio parere si stanno risolvendo con accordi che consentono agli atenei di mantenere i propri margini di autonomia grazie proprio all’accrescimento delle risorse finanziarie. Perché in questo momento di difficoltà che non esclude certamente il mondo universitario, si è compreso che la vera libertà è quella dal bisogno”. di Michela Rossi


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Un Polo di Studi e Ricerche sempre più SPECIALIZZATO Intervista a Giovanni Boccia Artieri, Presidente del Corso di Laurea Triennale in Scienze della Comunicazione, e Roberta Bartoletti, Presidente del Corso di Laurea magistrale in Comunicazione e Pubblicità per le Organizzazioni

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rofessor Boccia Artieri, quale è la mission della sede distaccata dell’Ateneo di Urbino a Pesaro? “La sede di Pesaro esprime da oltre un decennio una vocazione alla comunicazione pubblicitaria con orientamento alla ricerca, per quanto riguarda l’innovazione della forma pubblicitaria, e alla produzione, grazie alla COLONIA della comunicazione che si propone come agenzia interna ai corsi di laurea che lavora per il mercato. Il mix efficace fra docenti universitari e professionisti consente di creare un equilibrio formativo capace di affrontare le sfide di innovazione del mondo del lavoro, spesso anticipando tendenze, come ad esempio l’orientamento alla comunicazione online e ai social network. Da quest’anno potenziamo la nostra vocazione con la costituzione di un vero e proprio Polo della comunicazione pubblicitaria, fatto di corsi di laurea, laboratorio/agenzia la COLONIA della comunicazione e l’organizzazione annuale di un convegno internazionale sui temi di frontiera della pubblicità”. Quali sono i corsi di laurea che ne fanno parte e i punti di forza in termini di possibilità lavorative? “I corsi di laurea sono: a. laurea triennale in Scienze della Comunicazione con biennio comune a Urbino e terzo anno curriculare a Pesaro in Comunicazione pubblicitaria e new media (numero programmato di 50 studenti); b. laurea Magistrale in Comunicazione e pubblicità per le organizzazioni (numero programmato di 40 studenti). Un punto di forza in termini lavorativi è rappresentato da una formazione che orienta i nostri studenti alla capacità di osservare ed interpretare il mutamento in atto nel mondo della comunicazione e un forte orientamento all’innovazione attraverso modalità di apprendimento sia teoriche che fortemente laboratoriali, con la possibilità di mettere in pratica attraverso stage strutturati. In questo senso “sapere” e “fare” diventano un momento unico nella loro formazione e l’obiettivo è che escano dall’esperienza di laurea con un “portfolio”

che hanno già cominciato a costruire e che possono mostrare”. Il mercato pubblicitario mostra alcuni preoccupanti segni di cedimento. E’ in realtà il segnale di una trasformazione che coinvolge l’intero settore della comunicazione? “Più che di un cedimento parlerei di una mutazione. È evidente che in un momento di crisi economica si possa osservare un disinvestimento nelle forme classiche della pubblicità (televisioni, giornali, ecc.). Ma, paradossalmente, è proprio oggi che stiamo vedendo crescere un investimento nelle forme del below the line, nella costruzione di comunicazione online con comunità di consumatori, nella costruzione di un rapporto diretto con il mercato attraverso i social network e di sperimentazione con le forme del non convenzionale, del virale, ecc. È tutto il comparto della comunicazione che sta cambiando ed è qui che si aprono prospettive per nuove tipologie di lavoro, molte delle quali da inventare”. Professoressa Bartoletti, intraprendere oggi un corso di studi in Scienze della Comunicazione, offre buone possibilità per i giovani laureati di entrare nel mondo del lavoro? “Sì, è cruciale che il percorso di studi universitario unisca alla formazione culturale una sperimentazione, da parte degli studenti, delle proprie abilità e attitudini, accompagnata da attività di inserimento professionale già durante il percorso degli studi universitari. E’ quello che facciamo nei corsi di laurea con

sede a Pesaro, e i risultati sono evidenti: i nostri laureati a un anno della laurea sono più occupati della media dei laureati italiani in Scienze della Comunicazione. Dai dati di AlmaLaurea sulla condizione occupazionale e formativa a un anno dalla laurea in Scienze della Comunicazione, emerge che nel 2008 sono complessivamente occupati il 48,9 per cento dei laureati italiani, mentre i nostri laureati sono occupati in una percentuale maggiore, del 59,3 per cento. I laureati italiani in Scienze della Comunicazione che ancora non lavorano a un anno della laurea sono il 24,5 per cento, contro l’11 per cento dei nostri laureati triennali. Risultati analoghi si hanno per i laureati della magistrale, che trovano occupazione prima e meglio grazie al percorso di studi altamente professionalizzante ed innovativo”. di Ilenia Funari

Laurea Magistrale in Comunicazione e Pubblicità per le organizzazioni

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Speciale giovani e formazione

PRESENTATA LA START CUP UMBRIA MARCHE 2010 É stata presentata lo scorso 28 giugno, nel corso di una conferenza stampa presso il Palazzo della Provincia di Macerata, la Start Cup Umbria Marche 2010 dio di qualsiasi tipo destinate alla permanenza di giovani ricercatori presso le strutture di ricerca dei tre Atenei, laureati, specializzati, dottori di ricerca e studenti impegnati in un’attività di ricerca, certificata dai medesimi enti. Il primo premio minimo è di 7.000 euro, il secondo premio di 5.000 e il terzo di 3.000.

Per ulteriori informazioni: Università di Camerino ilo@unicam.it Tel. 0737.402246

É

la Business Plan Competition delle Università di Perugia, Camerino e Macerata, rivolta a soggetti che hanno brillanti idee imprenditoriali a contenuto innovativo in qualsiasi settore ed aspirano a costituire un’impresa di tipo spin-off accademico. L’iniziativa è stata illustrata da Flavio Corradini, Prorettore alla Ricerca Internazionale e Trasferimento di Conoscenze, Competenze e Tecnologie dell’Università di Camerino, e da Cristiana Mammana, Direttore del Dipartimento di Istituzioni Economiche e Finanziarie dell’Università di Macerata. É intervenuta anche Tiziana Tombesi, Vice Commissario Prefettizio della Provincia di Macerata. Il Premio per l’Innovazione Start Cup Umbria Marche 2010 è una competizione tra idee imprenditoriali generate dalla ricerca universitaria formalizzate in un business plan, ovvero un documento organico attraverso il quale fornire una descrizione dettagliata ed approfon-

Università di Macerata startcup@unimc.it Università di Perugia ilo@unipg.it Tel. 075.5852382/2099 dita del progetto di impresa. L’iniziativa si propone di sostenere la ricerca e l’innovazione tecnologica finalizzata allo sviluppo economico e diffondere la cultura di impresa nell’accademia e nei territori di riferimento. Possono partecipare le idee di impresa, espresse in forma di Business Plan, presentate da docenti e/o ricercatori afferenti presso una delle Università promotrici, dipendenti appartenenti al ruolo del personale tecnico amministrativo di una delle Università stesse, dottorandi, specializzandi, titolari di assegni di studio e di ricerca e titolari di borse di stu-

Università degli Studi di Camerino - UNICAM Ufficio Comunicazione Palazzo Ducale - P.zza Cavour, 19/f 62032 Camerino (MC) Tel. 0737.402755-402762-402464 Fax 0737.402100 e-mail: comunicazione.relazioniesterne@unicam.it www.unicam.info

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Speciale giovani e formazione

Le nuove professioni si formano qui Da 30 anni l’Università Europea del Design è attiva con i suoi corsi nel campo del design, della moda e della comunicazione. Una formula fondata sulla stretta collaborazione con le aziende e su uno staff di docenti composto da veri professionisti. E, da oggi, anche una nuovissima sede a Montesilvano (Pescara)

C’

è chi è diventato art director di una famosa agenzia di pubblicità, chi un giovane stilista affermato nel campo della moda, chi un brillante interior designer conosciuto nelle più importanti città europee. A parlare, per l’Università Europea del Design (Ued), sono da sempre i risultati. “L’80% dei nostri allievi - sottolinea Maurizio Lepore, coordinatore didattico - terminato il percorso di studi, trova occupazione nei primi otto mesi”. La storia inizia nei primi anni ’80, grazie all’intuizione di Giancarlo Rabuffo. Le novità più rilevanti arrivano sul finire dello stesso decennio: l’utilizzo di computer Macintosh (è la prima scuola del Centro-sud ad adottarli, ndr) porta ad un miglioramento qualitativo nell’insegnamento e a un conseguente interessamento del settore imprenditoriale. La proposta di un modello di forte ispirazione americana, con la stretta collaborazione delle aziende, sia nella fase di formazione e stage che nell’inserimento lavorativo, si rivela vincente. “I nostri studenti provengo da tutta Italia. Il target di età è principalmente orientato alla fascia 19-20 anni, anche se sempre più spesso si rivolgono a noi persone che si rendono conto di

La nuova sede

Maurizio Lepore, coordinatore didattico dell’Ued, ex allievo dell’istituto, oggi architetto e grafico

aver sbagliato la scelta universitaria”. La proposta didattica prevede corsi di durata triennale e mensili. I primi fanno capo a tre dipartimenti (comunicazione, architettura e moda), completi sotto il profilo teorico/tecnico, accessibili solo ai diplomati di scuola media superiore e con frequenza obbligatoria. Parallelamente si sviluppa la sezione infografica, proiettata verso il mondo del web design, della progetta-

Una serie dei moderni e originali “prodotti” creati dagli allievi dell’Ued. Spazio alla comunicazione, al design, alla moda, sperimentando anche nuovi materiali e soluzioni

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L’Università Europea del Design si è da pochissimo trasferita in una nuova sede a Montesilvano (Pescara), in via Fosso Foreste, che occupa circa 400 mq (in foto particolari dell’edificio). La struttura si sviluppa su due livelli e ripropone il modello del loft. Un concept che ben si adatta alle esigenze di menti creative ed artistiche: aule spaziose e ben illuminate, con banchi e sedute comode, internet point a completa disposizione degli allievi, biblioteca fornita dei migliori libri e riviste di settore, aree comuni utilizzabili dai ragazzi, anche in pausa pranzo. Il tutto per essere sempre all’avanguardia, senza trascurare funzionalità e sicurezza.


zione Cad 2D e 3D, della computer grafica editoriale e avanzata e del video-editing compositing. Le lezioni sono attive tutto l’anno. In questo caso, l’accesso non è vincolato a titoli di studio e, in aggiunta, privati o aziende, che necessitano di particolari esigenze e tempi ristretti, possono richiedere corsi full-immersion, sempre affiancati da un docente di riferimento. “I docenti sono tutti professionisti con vasta esperienza, capaci di porre i ragazzi di fronte alle reali problematiche del mondo del lavoro”. Una preparazione mirata alle

richieste del mercato, anche attraverso eventi ed esposizioni, in cui intervengono personalità del settore, imprese leader, studi stilistici e progettisti interessati a visionare nuovi talenti e nuove idee. “Con il prossimo anno accademico - conclude Lepore - raggiungeremo il traguardo dei 30 anni di attività e stiamo già pensando di inserire, nei corsi, un quarto anno altamente operativo e sviluppato sotto forma di master”. di Andrea Beato

Corsi triennali: l’attività didattica L’iscrizione ai corsi triennali è subordinata allo svolgimento di un “colloquio di orientamento”, finalizzato a fornire tutte le informazioni riguardanti obiettivi, metodologia didattica, piani di studio ed ogni altra notizia utile ad una scelta meditata. Generalmente sono previste 5 lezioni settimanali di 3 o 4 ore ciascuna, che si svolgono dal lunedì al venerdì in fascia antimeridiana e/o pomeridiana e il sabato solo di mattina. È richiesto l’obbligo di frequenza. Presso la sede è comunque attivo il servizio “Informazioni e orientamento giovani”.

Allievi impegnati nell’aula di infografica, dotata di computer Apple

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YACHT: SOFISTICATI INTERNI D’AUTORE FIRMATI SIDA Con grande soddisfazione dei partecipanti e degli enti organizzatori, lo scorso 24 giugno si è concluso il corso di formazione professionale per Progettista architettura d’interni nel settore navale, organizzato dal Gruppo Sida in collaborazione con l’Istituto Tecnico Nautico e Aeronautico “Volterra-Elia”

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niziato l’8 ottobre 2009 e terminato il 24 giugno 2010, dopo 368 ore di aula, 40 Fad e 180 di stage nelle aziende locali, il corso ha formato 16 allievi, che durante il percorso hanno incontrato esperti provenienti dalla Facoltà di Ingegneria dell’Università degli studi di Ancona e professionisti del settore operanti in aziende locali come la ISA Yaching e la Pershing, del Gruppo Ferretti. Il programma didattico ha toccato varie tematiche: dalle norme vigenti nel settore, alla tecnologia delle costruzioni nautiche, dai software di progettazione e disegno, allo sviluppo dell’imprenditorialità. Oltre all’intensa formazione teorico-pratica, i giovani hanno potuto visitare due cantieri navali e hanno vissuto l’emozionante esperienza di due vari, avvenuti rispettivamente il 1° aprile e il 15 maggio, presso il cantiere ISA Yachting. Dopo aver brillantemente superato anche la prova dell’esame finale, i ragazzi hanno ricevuto i complimenti della Commissione, che ne ha apprezzato il grande impegno, la dedizione e la creatività, il buon gusto e lo spirito innovativo, ma soprattutto l’alto livello di preparazione e competenza raggiunto. Tutti i partecipanti del corso, destinato a disoccupati ed inoccupati, hanno ottenuto l’attestato di Qualifica di II livello in “Progettista architettura interni”. Lo sco-

UNIONE EUROPEA

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po iniziale del progetto era proprio quello di formare figure professionali innovative ed originali, capaci di inserirsi e distinguersi nel design di lusso, in grado di realizzare una progettazione integrata di yacht o di grandi imbarcazioni. I partecipanti hanno acquisito nozioni indispensabili per rispondere al meglio alle esigenze e alle richieste della clientela del settore,

una clientela che ama sempre di più la personalizzazione del prodotto finale e che in materia di gusto e di stile predilige in assoluto il Made in Italy. I progettisti hanno altresì fatto propri gli strumenti per operare nel pieno rispetto delle condizioni ambientali e delle normative legate alle certificazioni navali. di Lisa Dorsi


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Speciale giovani e formazione

EUROBIC ABRUZZO E MOLISE: FORMAZIONE, CREAZIONE D’IMPRESA, SVILUPPO DEL TERRITORIO Una realtà importante per dare impulso all’impresa e alla formazione di alto livello. Il Bic abruzzese, iscritto nel circuito europeo, è al servizio del territorio, delle imprese, dei giovani. Il quadro con Melilla e Nardinocchi

I

nnovazione, competitività, formazione, sono termini ricorrenti in questi tempi in cui la congiuntura economico-sociale impone ai vertici politici e imprenditoriali di fermarsi a riflettere, ma di essere soprattutto risoluti nello scegliere le strategie giuste per restare in gioco. In questo senso l’attività di enti di formazione e promozione dello sviluppo locale, possono e devono rivestire un ruolo determinante. Una realtà importante sul nostro territorio è rappresentata da Eurobic Abruzzo e Molise, ente strumentale della Fondazione Pescarabruzzo, di cui tracciamo un percorso sulle attività e i progetti principali insieme con i due amministratori delegati, Gianni Melilla e Ciro Nardinocchi. Costituito nel 1991, è oggi leader nella formazione, nei servizi alle imprese e nel supporto alle pubbliche amministrazioni per lo sviluppo economico locale. Centro Europeo di Investimento e Innovazione, appartiene all’European Bic Network, rete europea dei Bic, che coordina le loro attività, sviluppando e promuovendo questo modello nell’Ue e non solo. Azienda certificata, sin dal 2003, secondo il Sistema di Qualità Iso 9001:2000, è riconosciuto dalla Regione Abruzzo come organismo di formazione accreditato. Alle attività di sostegno allo sviluppo d’impresa, assistenza nell’elaborazione di idee e progetti, internazionalizzazione, Eurobic Abruzzo e Molise ne affianca altre dirette

Eurobic offre ai giovani percorsi di alta formazione, master universitari e corsi post-diploma

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allo sviluppo del territorio, come la realizzazione di piani di sviluppo locale e azioni di marketing territoriale, e alla formazione attraverso progetti presentati a valere su fondi regionali e nazionali, rivolti sia a disoccupati sia a personale occupato nelle aziende, in partnership con organismi di istruzione, associazioni imprenditoriali e centri di ricerca. In quest’ultimo ambito notevoli sono le opportunità offerte ai giovani: percorsi di alta formazione, master universitari e corsi post-diploma di istruzione e formazione superiore. I master gratuiti per il settore terziario e manifatturiero all’interno del progetto Sistema Abruzzo, percorsi Ifts per il settore tessile, abbigliamento e moda nelle province di Chieti e Pescara, master sulla cooperazione allo sviluppo in collaborazione con la Facoltà di Scienze manageriali dell’ateneo pescarese, sono solo alcuni esempi dell’offerta formativa di Eurobic. Altra opportunità notevole di formazione, il corso triennale in “Disegno Industriale” che si svolge con successo a Pescara, nato su

Il CORSO IN DISEGNO INDUSTRIALE Il corso triennale per diploma accademico di primo livello Afam, Alta formazione artistica e musicale, in “Disegno industriale” è stato avviato nell’a.a. 2009-2010 su iniziativa della Fondazione Pescarabruzzo, in collaborazione con l’Isia di Roma, uno dei soli quattro Istituti pubblici inseriti nel comparto Afam del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e Ricerca, che forma professionisti nel campo del design da oltre quarant’anni. Il percorso di studi assicura una elevata formazione nelle discipline relative

Nella foto Gianni Melilla, amministratore (insieme a Ciro Nardinocchi) di Eurobic Abruzzo e Molise

iniziativa della Fondazione Pescarabruzzo e gestito da Eurobic, sulla base della positiva esperienza del Master di primo livello in “Design dell’Accoglienza”, avviato in collaborazione con l’Isia Roma Design già nel corso del 2009. di Emanuela Gennaioli al design, l’acquisizione di conoscenze e strumenti per gestire un progetto, dall’ideazione alla realizzazione dei prototipi, approfondisce metodologie e tecniche di design industriale, sviluppa attitudini alla creatività e alla ricerca, fornisce la preparazione necessaria per intraprendere un’attività professionale.

Nella foto alcuni dei lavori presentati dagli allievi


La So.Ge.Nu.S. S.p.a. di Maiolati Spontini da 20 anni al servizio del suo territorio e dei marchigiani

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a So.ge.nu.s Spa dal 1989 è impegnata nella tutela dell’ambiente e per fornire ai cittadini, alle imprese e agli enti pubblici un riferimento di primo ordine per la gestione dei rifiuti, principalmente lo smaltimento di rifiuti speciali ed urbani. La So.ge.nu.s. Spa ha consolidato lo sviluppo del suo sistema di gestione con un percorso che l’ha portata inizialmente ad ottenere la certificazione ISO 9002, quindi ha certificato il proprio sistema di Gestione Ambientale ISO 14001 poi la registrazione EMAS del sito, la certificazione OHSAS 18001 relativa alla Sicurezza ed Igiene sul lavoro e per ultimo la certificazione SA 8000 per la responsabilità sociale d’impresa. A marzo 2007 l’intero sistema di qualità integrato è stato nuovamente convalidato ottenendo la certificazione Best 4. Con la registrazione EMAS la So.ge.nu.s. Spa ha voluto dare un’ulteriore

Più valore all’ambiente

Rispetto dell’uomo e dell’ambiente. Controlli ambientali rigorosi e costanti. Monitoraggio ambientale e ricerche con il Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” di Milano e l’Università Politecnica delle Marche: un esempio di collaborazione per la tutela del territorio e dei cittadini. conferma della sua affidabilità, trasparenza e piena collaborazione con le autorità e con gli organi di controllo.Un percorso di eccellenza che poche aziende delle Marche hanno voluto portare avanti con tanta determinazione e impegno. E’ noto che la So.ge.nu.s. Spa ha costruito e consolidato nel tempo un rapporto con i suoi clienti e fornitori, basato sulla corretta e fattiva collaborazione. Il desiderio della So.ge.nu.s. S.p.a. è di operare, anche nel futuro, in armonia e nel rispetto degli interessi pubblici e privati

dei produttori ed in modo particolare delle aziende marchigiane che seriamente lavorano nel ciclo dei rifiuti, pur sapendo che il mercato per sua natura è dinamico e competitivo. La So.ge.nu.s. Spa, ormai da molti anni, colloca la sua prospettiva di sviluppo nell’incontro e collaborazione con aziende pubbliche e private dalle solide fondamenta, di profilo simile che condividono progetti, obiettivi ed un modo di operare serio, senza pericolose furbizie, basato sul lavoro paziente ed onesto, caratterizzato dall’intrapren-

denza senza avventure e da comportamenti equilibrati nella sostanza e discreti nello stile. La So.ge.nu.s. Spa, tenuto conto della sua storia, tradizione e natura della compagine societaria, intende porsi anche in futuro al servizio del suo territorio di elezione e insediamento mantenendo l’alto profilo qualitativo dei servizi erogati ai cittadini e alle imprese e dispiegherà la sua iniziativa intelligente in ogni direzione per mantenere ed accrescere le posizioni acquisite con un lavoro onesto, tenace e sempre limpido.

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Speciale giovani e formazione

NSM - Nexus Scuola di Management L’ outsourcing dello sviluppo imprenditoriale e manageriale. Migliorare le performance personali e aziendali, in un momento di complessità

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a NSM - Nexus Scuola di Management è la risposta al bisogno di potenziamento delle capacità imprenditoriali e manageriali avvertito dalle aziende del territorio abruzzese. Una sfida che si articola su tre asset fondamentali: valorizzazione e salvaguardia delle competenze; gestione del cambiamento; potenziamento della leadership e delle capacità manageriali. Nata dall’esperienza ventennale di Nexus, knowledge company operante sul territorio abruzzese specializzata nella formazione professionale e manageriale, la NSM è una soluzione innovativa che permette di affrontare con successo le sfide lavorative proposte dal mercato. Al centro delle attività Nexus vi è la consapevolezza che

sono le persone a determinare la velocità di adattamento al cambiamento, ed è quindi fondamentale che le imprese investano nella formazione delle risorse umane, partendo da coloro che guidano le aziende e le organizzazioni. Il brand NSM - Nexus Scuola di Management trae origine proprio da questa consapevolezza: garantire anche alle Pmi territoriali di piccole dimensioni la possibilità di usufruire di piani di sviluppo professionali ed aziendali, comunemente utilizzati solo da grandi imprese per favorire l’adattabilità al cambiamento del top management e della classe imprenditoriale. Grazie ai piani di assessment studiati specificatamente per dirigenti e manager, il team della NSM individua percorsi di sviluppo personaliz-

zati per i singoli partecipanti, offrendo allo stesso tempo informazione, formazione e consulenza, e la partecipazione ad un network di colleghi e aziende. Più media, più strumenti, più risorse, tutti rivolti ad un unico obiettivo: migliorare le performance personali ed aziendali, in un momento di grande complessità che necessita di lenti particolari per una lettura attenta ed efficace. Il team della Nexus diventa quindi coach per le aziende aderenti alla community della NSM, supportando gli sviluppi personali ed aziendali. Ad oggi, molte aziende del territorio hanno aderito alla community della NSM e hanno trovato in Nexus un reale partner di sviluppo. di Roberto Di Gennaro

Il team di NSM - Nexus Scuola di Management

Chi è interessato a riflettere in modo dinamico sulla propria carriera, chi vuole affrontare in modo adeguato le sfide competitive, chi è consapevole che il cambiamento costantemente in atto richiede sempre nuove competenze e abilità, può richiedere ai coach di Nexus l’elaborazione di un piano di sviluppo professionale per testare l’efficacia dello strumento di assessment e l’innovatività della proposta. Nexus offre la possibilità di richiedere gratuitamente un piano di sviluppo professionale fino a tutto il mese di settembre 2010. Per contatti: NSM Nexus, Tel. 085.4315267; e-mail: info@competenzemanageriali.it; sito web: www.competenzemanageriali.it

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Speciale giovani e formazione

Professione venditore o venditore professionista? Quali consigli si possono suggerire a un giovane che intende intraprendere questa professione?

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egola n. 1: sconsigliamo di avvicinarsi a questa professione con la riserva mentale di praticarla fino a quando non si trovi un posto di lavoro fisso o un altro lavoro. In questa attività ha successo solo chi vi si dedica con tutte le energie e con entusiasmo. Fino a qualche anno fa, quando si parlava di vendita non si usavano aggettivi per qualificarla. Il venditore era considerato solo un anello, spesso l’ultimo, della catena aziendale. I risultati della vendita erano la sola misura della sua attività e si investiva poco nella sua formazione e nella sua motivazione. La vendita riguardava spesso solo prodotti e/o servizi, la concorrenza non era molto agguerrita, i clienti meno sofisticati e globalmente l’economia andava avanti su schemi tradizionali e quindi i risultati arrivavano con maggiore facilità. Oggi si sente parlare sempre più spesso di: - Vendita emozionale: gli esperti sostengono che la vendita è composta da varie componenti: una parte di scienza, una parte di arte, una parte di fortuna e... una grossa parte di emozione. Il cliente è diventato più esigente e sofisticato: con lui bisogna comunicare in modo consulenziale, coinvolgente e motivante. La vendita emozionale è la capacità del venditore di interagire con il cliente in modo da ricevere e assicurare ottimi livelli di “apertura emozionale”, cioè di ricezione e comunicazione di emozioni, sensazioni, sentimenti. - Vendita etica: nell’opinione comune il venditore viene spesso considerato come un personaggio nei confronti del quale è necessario prestare la massima cautela, perché desideroso solo di vendere qualsiasi cosa a qualsiasi costo e senza alcuna preoccupazione per gli interessi del cliente. In un mercato in cui la differenza qualitativa sui pro-

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dotti/servizi si sta sempre più livellando verso l’alto, la vera differenza è spesso fatta dal livello di fiducia instaurato con il cliente: ci delega la scelta di cosa acquistare; chiede consigli e confronti anche per quanto riguarda le scelte della propria azienda; ci segue anche quando cambiamo azienda (il cliente “compra” il venditore); parla bene di noi; ci dice in modo chiaro come stanno le cose; non negozia la nostra offerta, non chiede sconti; aumenta nel corso del tempo gli ordini nei nostri confronti rispetto alla concorrenza. - Vendita creativa: al venditore sono richiesti maggiore partecipazione e impegno personale, nonché una capacità di gestire il rapporto con il potenziale acquirente in modo più completo, per percepire le condizioni utili a farlo diventare cliente o per fidelizzarlo maggiormente. Le competenze di base, quindi, che caratterizzano da sempre un venditore sono: la capacità di rapportarsi con il proprio interlocutore e di ascoltarlo, per comprenderne le esigenze, nonchè la conoscenza dell’offerta e dello stile di rappresentanza dell’azienda per la quale si opera. In più, oggi si può richiedere una maggiore interpretazione strategica del rapporto con il cliente e quindi una capacità di muoversi con la giusta creatività, una volta individuate le aspettative del singolo individuo. Certo, venditori si diventa, ma è necessaria una base di partenza importante, ossia la caratteristica principale del venditore: aver piacere a relazionarsi con un interlocutore, saper esporre con chiarezza le proprie idee ed avere la determinazione a continuare con impegno il rapporto iniziato, per trovare la giusta strada per presentare sempre meglio la propria proposta. Se questa base c’è, oggi sono poi disponibili anche tecniche di prepa-

razione sperimentate che possono completare il venditore. Da non sottovalutare l’attaccamento all’azienda: una forma di creatività sta anche nel modo di far vivere al cliente la realtà dell’impresa che il venditore rappresenta. E qui è importante la conoscenza approfondita dell’offerta, dei concorrenti e del mercato. Naturalmente, anche per queste attività esistono corsi interni di base e di aggiornamento. Che cosa fare infine per conquistare la fiducia del cliente: 1. non mentire mai a un cliente: non esistono bugie a fin di bene; 2. mantenere le promesse: molto meglio promettere meno e dare di più che viceversa; 3. instaurare un rapporto aperto e all’insegna della trasparenza totale; 4. dimostrare con i fatti al cliente la convenienza di averci come fornitorepartner; 5. curare spasmodicamente il post vendita; 6. avvisare tempestivamente il cliente su ogni possibile disguido e intervenire prontamente per la soluzione; 7. essere pronti a rinunciare a un ordine quando la nostra offerta non risponde alle esigenze del cliente (suggerendo la soluzione anche di un nostro concorrente); 8. addossarsi la responsabilità di ogni problema senza cercare di scaricare la colpa su altri (il corriere, l’azienda, l’ufficio contabilità, la casamadre, ecc.). Laura Palanga Area Risorse Umane – Gruppo Sida l.palanga@sidasrl.it Tel. 071.28521


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Speciale giovani e formazione

Stress lavoro correlato: valutaRE e gestiRe IL rischio Si&T Confautonomi di Chieti incontra le aziende del territorio per illustrare la normativa in materia di stress del lavoro correlato. I datori di lavoro sono chiamati ad adeguarsi entro il primo agosto 2010

S

i&T Confautonomi, sempre attenta alle esigenze aziendali di adeguamento e rispetto delle norme, ha presentato lo scorso giugno la normativa in materia di “Stress lavoro correlato”, a seguito dell’inserimento nel “Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro” dello stress come fattore di rischio da monitorare e prevenire. Alla presenza di numerose aziende dei vari settori economici e produttivi, Alessandro Pavone, responsabile e coordinatore delle attività Si&T, e Cinzia Marinelli, psicologa, hanno chiarito, attraverso un excursus della normativa sul rischio da stress e delle implicazioni cliniche da esso derivanti, modalità e procedure che datori di lavoro e lavoratori devono attuare. Lo stress legato al lavoro rappresenta un rischio non certo nuovo, ma sicuramente emergente, per la diffusione che sta assumendo in ambito europeo. Il tema è stato argomento dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004, che aveva lo scopo di migliorare la consapevolezza e la comprensione della problematica da parte di datori di lavoro e lavoratori, per offrire a entrambi un modello attraverso cui individuare e prevenire o gestire i problemi di stress da lavoro. Per Cinzia Marinelli, all’interno di un’azienda una situazione sociale disfunzionale facilita rischi di insorgenza di stress, burnout, mobbing, rischi di prestazioni di sicurezza ridotte o di mancata crescita personale ed organizzativa. Diverse sono le caratteristiche del lavoro che possono indurre allo stress, molte legate al contesto (scarsa comunicazione, mancanza di obiettivi organizzativi, conflitti di ruolo…) altre legate al contenuto del lavoro (attrezzature, monotonia…). La valutazione dello stress lavoro correlato, con le misure per prevenirlo, eliminarlo o ridurlo, rientra nel processo di valutazione di tutti i

rischi ed è un compito del datore di lavoro, da svolgere con la partecipazione e la collaborazione dei lavoratori e dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Si&T propone un modello applicativo attraverso cui compiere l’analisi del rischio che, spiega Alessandro Pavone, deve essere pratica, veloce, ripetibile, condivisa, utile e di immediata comprensione per raggiungere un livello di azione in cui si adottano delle misure specifiche di prevenzione. Tale modello considera gli indicatori aziendali sintomi del rischio, analizza il contesto organizzativo e il contenuto del lavoro stabilendo il livello di rischio. Se il rischio non è presente l’analisi è conclusa con l’avvertenza di effettuare una periodica rivalutazione dello stesso; se il rischio invece è presente si adottano adeguate misure di prevenzione e si procede ad analisi più approfondite. I datori di lavoro sono tenuti ad adeguarsi alla normativa (Dlgs. 81/08 ss.mm.ii) entro il primo agosto 2010. di Emanuela Gennaioli

Vittoria Rms, un modello organizzativo dei processi aziendali Si chiama Vittoria Rms il software gestionale web oriented ideato da Si&T come modello organizzativo dei sistemi di gestione e dei processi aziendali, basato sul risk assesment. Pensato come sistema per la gestione di tutte le attività e degli adempimenti previsti dalle norme relativamente ad ambiente, qualità, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, è strutturato in maniera modulare, consentendo un approccio graduale e un’implementazione delle at-

Un momento del seminario formativo

Da sinistra Cinzia Marinelli, psicologa, e Alessandro Pavone, responsabile e coordinatore delle attività Si&T

tività adattabili alle necessità dell’azienda. Il vantaggio è il miglioramento in termini di efficienza del lavoro e di risorse dell’organizzazione. I vari moduli permettono di gestire vincoli, adempimenti e normative ben precise, così da ottenere una risposta efficace sia di tipo gestionale che di concreta attività operativa.

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Speciale giovani e formazione

Il Fisco dimentica la formazione Le spese sostenute per le attività formative sono deducibili? E in che misura? A tal fine si deve distinguere a seconda del soggetto che le sopporta.

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al punto di vista dell’azienda … Le spese sostenute da un’azienda per l’aggiornamento professionale e la formazione dei propri dipendenti costituiscono un costo deducibile sia ai fini reddituali che ai fini Irap. I costi vanno iscritti alla voce B7 del conto economico (“Costi per servizi”) e non vi è alcuna limitazione alla detrazione dell’Iva assolta. Una possibilità per l’impresa è quella di poter spalmare la deduzione di tali costi in cinque anni. Infatti, secondo un consolidato orientamento giurisprudenziale, i “Costi di formazione del personale” sono equiparati alle “Spese relative a studi” e possono quindi essere dedotti nell’anno in cui sono sostenuti oppure in quote costanti nell’esercizio stesso e nei successivi ma non oltre il quarto, secondo la previsione dell’articolo 108 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi. Dal punto di vista civilistico, invece, la capitalizzazione di tali costi è possibile solo quando essi sono correlati ad un’attività di avviamento di una nuova impresa o di una nuova attività all’interno dell’impresa o quando sia in corso un profondo processo di ristrutturazione aziendale conseguente ad una situazione di crisi. In realtà, quello che manca oggi nella nostra legislazione fiscale è una disciplina di favore diretta ad incentivare gli investimenti delle nostre imprese nella formazione. In passato un forte incentivo all’investimento nel capitale umano era stato dato dalla Legge n. 383 del 2001 (cosiddetta “Tremonti–bis”), che prevedeva l’esclusione dal reddito di impresa del 50 per cento delle somme investite in formazione ed aggiornamento del personale. Una disposizione simile è stata successivamente proposta dall’articolo 10 della Legge n. 123 del 2007, che prevedeva l’introduzione di un credito di imposta nella misura massima del 50 per cento delle spese sostenute

per la partecipazione dei dipendenti a programmi formativi in materia di tutela e sicurezza del lavoro. La fruizione di tale agevolazione - concessa per il biennio 2008-2009 – era subordinata all’emanazione di decreti attuativi da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Ad oggi tali provvedimenti applicativi non hanno ancora visto la luce. … del lavoratore dipendente … Spostando il punto di vista sul lavoratore dipendente, nella generalità dei casi i costi di formazione professionale sono sostenuti dall’impresa stessa e non costituiscono reddito per il dipendente. Qualora invece l’impresa sostenga volontariamente costi per la formazione extraprofessionale, ovvero di contenuto non tecnico (supponiamo, ad esempio, corsi di tennis, di cucina, ecc.), tali somme sono deducibili per l’azienda nel limite del 5 per mille dell’ammontare totale delle spese per prestazioni di lavoro dipendente. Per quest’ultimo, invece, tali somme non costituiscono reddito nel caso in cui i predetti servizi siano usufruibili dalla generalità o da categorie di dipendenti. … e del professionista Una disciplina specifica è prevista per i

professionisti, categoria per la quale risultano particolarmente importanti la formazione e l’aggiornamento professionale. L’Iva relativa alla partecipazione a corsi di formazione è interamente detraibile e dal 2008 è parimenti detraibile l’Iva sulle prestazioni di vitto e alloggio concernenti i giorni durante il quale si è svolto l’evento formativo (in precedenza per tali spese la detrazione era limitata al 50 per cento). Dal punto di vista reddituale tali spese potranno essere dedotte dal reddito di lavoro autonomo soltanto nella misura del 50 per cento. Come abbiamo visto, il Fisco non presta una particolare attenzione alla formazione. Basti pensare che l’ultima norma agevolativa prevista in materia di formazione aveva un impatto relativamente esiguo e non è stata confermata per il 2010. I docenti, per il biennio 2008-2009, potevano portare in detrazione il 19 per cento delle spese sostenute per l’autoaggiornamento e per la formazione fino ad un importo massimo di 500 euro. Roberto Antonella Area Fiscale Gruppo Sida Tel. 071.28521 r.antonella@sidagroup.com

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Primo piano

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Speciale giovani e formazione

C’è voglia di lavoro L’associazione onlus CreaLavoroGiovani punta a far nascere in Abruzzo opportunità di lavoro, sviluppando modalità e soluzioni innovative. Partnership con scuole, imprese, istituzioni, associazioni e sindacati

Claudio Bonasia, presidente di CreaLavoroGiovani

Il piano di azione Il raggio d’azione di CreaLavoroGiovani è focalizzato sull’area di Pescara e Chieti. Il team lavora strutturato con sottoprogetti in rete: Cluster 16-19: presenza nelle scuole superiori con testimoniante tese a creare una cultura del lavoro, dare visibilità e infondere fiducia negli studenti verso un futuro da costruire insieme. Cluster 20-25: attivazione di un laboratorio per allenarsi a sostenere colloqui di selezione (con la collaborazione di docenti universitari ed esperti) e realizzazione di un questionario di assessment. Cluster 26-35: attivazione di un piano per la diffusione di stage e tirocini formativi, con un approccio mirato allo studio di problemi e soluzioni di interesse specifico delle imprese. Tra i progetti speciali verrà sviluppato, con alcuni istituti tecnici commerciali (Galiani e Manthonè) e grazie alla collaborazione di Mario Collevecchio, un progetto sulle attività amministrative negli enti locali.

È

evidente quanto sia difficile per un giovane trovare occupazione, soprattutto in Abruzzo. Le motivazioni sono legate a cause imputabili sia al sistema “Mondo del Lavoro” quanto a chi cerca un impiego. Occorre, quindi, fare qualcosa di concreto: favorire la creazione di una cultura in materia, generare occasioni di incontro e scambio di idee; far crescere i ragazzi stimolandoli e organizzando momenti di apprendimento che possano diventare opportunità di impiego. Per tali ragioni è nata a Pescara “CreaLavoroGiovani”, un team di persone (tra cui figurano imprenditori, manager, docenti, esperti del settore…) che intende impegnarsi nell’orientamento professionale, come un’attività di volontariato, investendo le proprie competenze, il proprio tempo e il network delle proprie relazioni per fungere da veri e propri catalizzatori. «Se ripenso a quando oltre 35 anni fa ho iniziato la mia attività nella Direzione del Personale - racconta Claudio Bonasia, presidente di CreaLavoroGiovani - stento a credere ai cambiamenti avvenuti nel mercato del lavoro e delle professioni. C’era allora una situazione completamente ingessata ed immutabile. Basti pensare che per assumere qualcuno dovevi fare

una richiesta numerica all’Ufficio di Collocamento, che ti inviava i primi in graduatoria, senza possibilità di scelta e che con ogni probabilità lo avresti tenuto per la vita, viste le difficoltà allora esistenti per risolvere un rapporto di lavoro. Oggi siamo all’estremo opposto: in nome della flessibilità sono state modificate le norme in modo tale da dare all’impresa un’enorme libertà di manovra». «E spesso ci si trova spaesati - aggiunge il vicepresidente Florio Corneli. Per questo motivo sono anche attivi, e a disposizione di tutti, uno sportello di helpdesk virtuale, un blog e un sito internet (www.crealavorogiovani. it) per fornire un quadro chiaro e semplificato del mercato del lavoro, per diventare un punto di riferimento per i giovani abruzzesi». di Andrea Beato

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Consulenza

DOMANDE E RISPOSTE IN WWW.SIDACONSULENZAONLINE.COM La consulenza Sida ora è anche online: è infatti partito il nuovo servizio curato da alcuni professionisti del Gruppo marchigiano, destinato a consulenti, privati ed imprese. In queste due pagine si riportano alcune risposte ad istanze pervenute alle diverse Aree aziendali AREA CONTRIBUTI, FINANZIAMENTI E AGEVOLAZIONI

AREA PSICOLOGIA, ORIENTAMENTO E SVILUPPO PROFESSIONALE

Cosa si intende per PMI? Si classificano come Piccole Medie Imprese le società, di persone e di capitali, che rientrano nei seguenti criteri dimensionali: • meno di 250 dipendenti • fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro (Decreto ministeriale 18 aprile 2005; Raccomandazione Ce del 6 maggio 2005). Le imprese partecipate in maniera significativa da grandi imprese o da imprese pubbliche acquisiscono la dimensione della partecipante.

Che cos’è l’orientamento? L’attività di orientamento è un processo che conduce il soggetto ad una presa di decisione facendo riferimento alla realtà interna e al contesto dove questi si trova o dove si va ad inserire. L’intervento va quindi a far luce sia sui bisogni, sui valori, sulla motivazione della persona, sia sul contesto sociale ed economico di riferimento.

AREA FISCO Come sono deducibili ai fini Ires le spese telefoniche? I limiti alla deducibilità delle spese telefoniche contenuti nell’art. 102, comma 9, del Testo Unico del 1986 (Dpr 22 dicembre 1986, n. 917), riguardano: a. i costi dei servizi telefonici; b. i costi relativi ai beni indispensabili per il collegamento alle linee telefoniche, sia fisse che mobili (Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate 17 maggio 2007, n. 104/E). Esempio:

AREA FORMAZIONE Come posso spendere meglio le mie competenze? Il primo passo consiste nell’allineare un’accurata analisi delle proprie potenzialità e della propria cultura con un particolare tipo di lavoro che si vuole ottenere/ sviluppare; successivamente si può definire un percorso formativo adeguato e coerente con i presupposti esperienziali di partenza e con le proprie aspettative. AREA INTERNAZIONALIZZAZIONE Internazionalizzazione o globalizzazione?

I termini vengono spesso utilizzati come sinonimi anche se esistono delle differenze nel significato. “Globalizzazione” indica un fenomeno di crescita progressiva delle relazioni e degli scambi a livello mondiale in tutti gli ambiti – economico, finanziario, culturale, sociale, tecnologico, politico ecc. - che portano ad una maggiore integrazione e convergenza. L’”internazionalizzazione” si riferisce a un processo di crescita, integrazione ed adattamento delle aziende nei mercati esteri e si applica a tutti gli aspetti della vita aziendale, dagli acquisti e gestione alla produzione e vendita. AREA SUPPLY CHAIN - LOGISTICA INTEGRATA Quali criteri devono essere seguiti per la costruzione di un magazzino? Va valutato prima quanta e quale merce deve esservi stoccata, se vi sono situazioni obbligate dovute a rischi di tossicità, infiammabilità, necessità di stoccaggio in aree refrigerate o riscaldate, etc. Si calcola poi lo spazio necessario per contenere le quantità stabilite, si considerano le caratteristiche della merce (peso, volume, frequenza di prelievo) e si calcolano quindi dimensioni piane ed altezza del fabbricato. É inoltre importante conoscere la

TIPOLOGIA DI ONERE

APPLICABILITÁ DEI LIMITI DI CUI ALL’ART. 109, COMMA 2

Spese sostenute per l’acquisto del modem

SI

Spese sostenute per l’acquisto router ADSL

SI

Costi relativi ad un personal computer utilizzato nella connessione

NO (1)

(1) tali costi sono quindi deducibili secondo i criteri generali che sovrintendono alla formazione del reddito di impresa.

Notabene Quanto detto vale anche per i redditi di natura professionale, ai sensi dell’art. 54, comma 3-bis, del Testo Unico richiamato. 124

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planarità del terreno, in quanto i mezzi di movimentazione hanno delle limitazioni di marcia/trasporto in senso sia longitudinale che trasversale. AREA LEGALE Chi è soggetto al fallimento? In base all’art. 1 del Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 - come modificato dal D.Lgs. 12 settembre 2007, n. 169 - sono soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo gli imprenditori che esercitano un’attività commerciale, esclusi gli enti pubblici. Non sono soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo gli imprenditori di

cui al primo comma, i quali dimostrino il possesso congiunto dei seguenti requisiti: a. aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito dell’istanza di fallimento o dall’inizio dell’attività (se di durata inferiore), un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore a 300.000 euro; b. aver realizzato, in qualunque modo, nei tre esercizi antecedenti la data di deposito dell’istanza di fallimento o dall’inizio dell’attività (se di durata inferiore), ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore a 200.000 euro; c. avere un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore a 500.000 euro.

I limiti previsti possono essere aggiornati ogni tre anni con decreto del Ministro della giustizia, sulla base della media delle variazioni degli indici Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati intervenute nel periodo di riferimento. È inoltre previsto, all’articolo 15, comma 9, che non si faccia luogo alla dichiarazione di fallimento se l’ammontare dei debiti scaduti e non pagati risultanti dagli atti dell’istruttoria prefallimentare è complessivamente inferiore a 30.000 euro. Tale importo è aggiornato periodicamente.

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Eventi

Agricoltura tra festa e forte impegno per la sicurezza La ventiduesima Fiera dell’Agricoltura ha ospitato a Teramo oltre 120 stand, sposando il tema della sicurezza e rievocando le antiche tradizioni del territorio

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n evento multicolore, dalle vernici lucide e fiammanti dei mezzi agricoli in vendita alle tonalità sgargianti degli animali esotici, dalle sfumature accese dei frutti e dei fiori a quelli dei trattori d’epoca e delle rievocazioni storiche. A prevalere su tutto sapori e profumi degli stand enogastronomici, con prodotti del territorio. La Fiera dell’Agricoltura si è trasformata in una festa del settore, riscuotendo un successo di pubblico notevole, con un’affluenza quasi al limite della capacità ricettiva del nuovo stadio di Piano D’Accio. All’interno di questa cornice si è svolto il convegno “Il Comune di Teramo in campo per coltivare in sicurezza”. L’incontro ha visto la collaborazione attiva dell’Inail, dell’Università, della Provincia, della Cia, della Coldiretti, dell’Ispesl e dell’Istituto Di Poppa-Rozzi. “Per la prima volta - ha sottolineato il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi - è stata stipulata una convenzione tra un Comune e l’Inail, per un progetto riguardante la sicurezza in campo agricolo”. Come affermato da Brucchi, dati quali il 22% degli infortuni nell’agricoltura abruzzese avvenuti in provincia di Teramo e l’aumento delle domande per malattia professionale del 52,66%, impongono di mantenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza. Continua il sindaco: “C’è tanta voglia di lavorare da parte di persone che portano avanti un’azienda, spesso unico sostentamento della famiglia. Dobbiamo essere fieri della nostra vocazione agricola”. Mario Cozzi, Assessore comunale alle Attività produttive, tra gli attori principali del partenariato, sottolinea come la strada intrapresa sia un percorso di cultura della sicurezza, “in un settore dove si era venuto a creare un vuoto a causa della mancanza di sinergia - aggiunge Ferdinando Balzano, Direttore generale dell’Inail Abruzzo”. Proprio i prossimi obiettivi

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Momenti del convegno. Da sinistra, gli interventi di Ferdinando Balzano, Direttore Inail Abruzzo, e Maria Ceci, Inail Teramo

Un momento del convegno dedicato alla sicurezza in campo agricolo. Da sinistra Nicola Negri, Direttore provinciale Inail Teramo, Mario Cozzi, Assessore alle Attività produttive Comune di Teramo, Maurizio Brucchi, Sindaco della Città di Teramo

Nella foto, in prima fila, tra gli interessati all’evento, Mauro Di Dalmazio, Assessore regionale con delega allo Sviluppo del Turismo e alle Politiche culturali

dell’Inail saranno: coprire la carenza nei servizi riabilitativi, far percepire l’ente non più come organo impositore ed investire l’attivo di bilancio a favore di campagne per la sicurezza, ma soprattutto per la prevenzione degli incidenti. I dati impongono di tenere alto il livello di guardia. Come denunciato dal Direttore dell’Inail di Teramo, Nicola Negri, ogni anno in Italia muoiono sul lavoro in media dalle 1.200 alle 1.400 persone; i costi degli infortuni sono pari a una Finanziaria, come rivelato da Sergio Morelli dell’Ispesl. Spesso le cause di gravi incidenti sono imputabili a disattenzioni o alla violazione delle norme di sicurezza. Si avverte quindi la necessità di sinergie tra gli enti, che deriva dalla molteplicità dei rischi legati all’attività: si va dal rischio meccanico a quello chimico, organizzativo, elettrico e biologico. Sull’ultimo si concentra la riflessione di Antonello Paparella, della Facoltà di Agraria dell’Università di Teramo, con una spiegazione dei rischi di contaminazione dei cibi e delle persone a contatto con gli animali: accorgimenti come il sanificare le mani o l’uso di spezie dall’azione antibatterica abbattono i rischi. La Fiera dell’Agricoltura si è dimo-


Eventi

Tra i 120 espositori anche l’azienda Vecchio Forno (Tollo – Chieti), che dal 1972 produce dolci tipici abruzzesi e di ricorrenza utilizzando solo materie prime di qualità

strata un valido ponte tra il mondo della campagna e la città, tra produttori e consumatori, tra territorio e istituzioni. Il suo successo è stato dimostrato dagli oltre 120 espositori presenti, come ha anche ribadito, in chiusura, il Presidente della Regione Giovanni Chiodi. di Guido Ramini

I risultati raggiunti in sinergia con K_Shift L’attività tramite il partenariato ha portato alla creazione di un tavolo tecnico, all’ideazione di un percorso formativo per target differenziato (agricoltori, scuola, Facoltà di Agraria e Veterinaria); in particolare, per gli imprenditori agricoli sono state realizzate schede informative molto semplici ma efficaci, allo scopo di aiutare l’agricoltore a prevenire gli infortuni. Dallo studio dei dati raccolti emerge, come precisa Andrea Buonaspeme (nella foto in basso a destra), il potenziale dell’agricoltura che non si ferma al settore primario ma è legato anche al settore turistico, al wellness, all’industria e alle energie rinnovabili con le biomasse.

In posa, per uno scatto tra gli stand, Giovanni Chiodi, Presidente della Regione Abruzzo, e Mario Cozzi, Assessore alle Attività produttive del Comune teramano

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Territorio

AON, LEADER A LIVELLO MONDIALE NEL SETTORE DEL BROKERAGGIO ASSICURATIVO Un supporto alle imprese nella gestione del credito per ridurre i tempi di esposizione verso i clienti e migliorare la disponibilità di cashflow.

L’

Assicurazione del Credito, che è uno degli strumenti utilizzato dalle aziende per la prevenzione e gestione del rischio del credito, prevede la riduzione del rischio di Impresa, la riduzione del costo di gestione del ciclo attivo del credito, garantisce l’impresa verso il circuito Bancario e sostiene l’internazionalizzazione delle imprese.Il servizio offerto da Aon prevede che il cliente possa avvalersi di coperture assicurative del credito con una serie di condizioni normative di elevato standard qualitativo. L’ offerta di Aon si caratterizza per i seguenti servizi difficilmente reperibili da altre strutture: 1) Due diligence – consulenza e assistenza per l’identificazione, l’analisi e la valutazione di tutte le problematiche inerenti i rischi del credito del Cliente tesa ad analizzare i processi di credit management e valutare l’opportunità di trasferimento del rischio al mercato assicurativo 2) second opinion sulla eventuale coper-

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tura di assicurazione dei crediti o factoring esistente 3) studio e progettazione top up cover 4) eventuale consulenza sul factoring, informazioni commerciali e recupero credito 5) prevalutazione gratutita dei principali fidi (pre-check) e studio del profilo del rischio 6) eventuali country reports delle maggiori compagnie di assicurazione e del nostro network Tali servizi di eccellenza trovano poi applicazione nella gestione personalizzata che la divisione Trade Credit di Aon S.p.A. garantisce ai clienti tramite la propria organizzazione: una divisione specialistica. Aon è l’unico broker in Italia a possedere un’ampia struttura specialistica formata da oltre 38 esperti professionisti nel settore e nei mercati assicurativi che operano in 9 uffici sul territorio italiano (Milano, Roma, Firenze, Torino, Brescia, Vicenza, Modena, Ancona e Pescara). La competenza e l’esperienza maturata

negli anni dai nostri esperti del settore e la consolidata forza contrattuale, consentono ad Aon di avere accesso ai primari mercati internazionali e di fornire un servizio qualitativo di livello elevato. Essi forniscono 1) servizi di identificazione, analisi e valutazione di tutte le problematiche inerenti al rischio Credito e Politico, ricercando sul mercato le migliori proposte di copertura assicurativa e consulenza giornaliera per la gestione del contratto (account specialist) 2) servizio di verifica delle variazioni di richio credito (account specialist) 4) formazione delle risorse che il cliente destina alla gestione del credito - credit manager, ect (account specialist) 5) aggiornamento periodico delle novità offerte al mercato (account specialist) 6) monitoraggio costante delle informazioni relative alle variazioni (riduzione e cancellazione) degli affidamenti; attraverso il ns servizio, infatti , le informazioni e motivazioni vengono costantemente condivise con i Clienti e ridiscusse con le Compagnie (credit limit specialist - analista fidi) 7) affiancamento del cliente nell’istruzione della pratica di sinistro per arrivare ad una corretta e veloce liquidazione evitando errori interpretativi sia da parte del cliente che da parte della compagnia assicurativa riguardo il testo della polizza ed ogni termine perentorio dalla medesima previsto (claims specialist) Aon S.p.A. Via Girombelli n. 6 60131 Ancona Tel. 071/9941911 Sito web: www.aon.it Mail. andrea_giorgetti@aon.it


Time out

VERRUSIO E ÈTERAS. LA PITTURA TRA REALTÀ, MEMORIA E IMMAGINARIO L’arte, il pensiero e le emozioni di due artisti il cui incontro è stato fonte di ispirazione reciproca. Nelle loro opere il fascino dei colori e dell’immaginazione

“D

ipingere una cosa che è stata dipinta mille e più volte, nella storia, e trasmettere quel senso di stupore come se quella cosa fosse stata vista per la prima volta, è un’ambizione a cui deve aspirare un vero artista, poiché questo processo fantastico e solo questo, lo porta alla creazione (Pasquale Verrusio, Appunti di diario)”. È così che il maestro intende l’arte della rappresentazione pittorica, come irrinunciabile luogo in cui la natura e il reale diventano spazio immaginativo e si rivelano attraverso la forza espressiva di fantasia e invenzione. L’immagine del reale è illusione, come lo sono le ombre degli oggetti che svaniscono al mutare della luce che le genera. Nella pittura si compie il momento nel quale ciò che appare non si dissolve, ma diventa illusione costante, crea ancora altro, genera pensieri, emozioni, movimenti interiori che variano a seconda degli occhi e dell’anima di chi la osserva. Lo osserviamo nell’opera “La danza dell’ombra”. Un corpo in movimento, fuori campo del quadro, evoca uno spazio che esiste nella dimensione dell’oltre, come in una tensione verso l’infinito; protagonista reale della scena è l’ombra cui fanno da contorno i colorati ciottoli levigati dalla mano del tempo. In Verrusio l’espressione pittorica vive in sublime simbiosi con la natura e si nutre di una profonda memoria storica, è produzione della mente e contiene il suo pensiero, il suo spirito, la sua visione del mondo. Il suo sguardo penetra la natura e cattura la luce, la stessa che genera ombre e colloca le immagini in una dimensione atemporale, in uno spazio che trascende i limiti del dipinto e diventa cosmico. L’arte è luogo interiore, intimo anche in Èteras, compagna e ispiratrice del maestro, rivelatasi un’artista dal temperamento autentico e originale, nell’im-

Èteras nello studio in cui lavora, accanto ad una delle sue ultime opere

postazione del disegno, nell’utilizzo del colore come nella personalizzazione dei temi. L’influsso dell’iperrealismo la conduce alla realizzazione di grandi tele, dove interni pubblici sono rappresentati attraverso vetrate che tagliano lo spazio e gli individui, isolano ogni presenza e rivelano tutta la solitudine dell’esistenza. Il sentimento del non essere si riversa in altri quadri aventi come soggetto dei manichini che, in una prima fase sono volti privi di espressività che avanzano da uno spazio profondo, come alla ricerca di un’anima, ma in seguito acquisiscono personalità, diventano soggetti che si impongono in tutta la loro eleganza e sofisticata bellezza. Nell’opera “Oltre la ribalta”, i personaggi delle vetrine avanzano verso l’osservatore, sono manichini che si animano, avvolti in uno sfavillio di vanità e sarcasmo, quasi ostentando la bellezza che domina su tutto. La vetrata frange la luce, fonde ciò che è dentro con ciò che fuori, le immagini si moltiplicano, luogo e spazio si annullano, si elevano a una dimensione metafisica, fuori dal tempo. Ritroviamo in lei, come in Verrusio, anche se in modi diversi il fascino della trasparenza, delle ombre e delle luci, dell’immaginazione, della fantasia, del luogo intimo dell’arte. di Emanuela Gennaioli

Il maestro Pasquale Verrusio

In alto “La danza dell’ombra”, Pasquale Verrusio - olio su tela. L’ombra, protagonista assoluta del quadro, evoca una dimensione d’infinito. A seguire “Oltre la ribalta”, Èteras - olio su tela. Padroneggiano eleganza e bellezza tra i manichini che si trasformano in esseri animati

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Offerte di lavoro a cura del Gruppo Sida di Ancona - www.sidasrl.it

Storica azienda operante nel settore della stampa, a seguito di importanti investimenti di tipo tecnologico che l’hanno resa ad oggi una delle principali fornitrici di aziende rilevanti a livello nazionale, per gestire al meglio i propri processi produttivi. RIF: RP\01 RESPONSABILE DI PRODUZIONE Il nuovo collaboratore risponderà direttamente al direttore generale e dovrà gestire le attività produttive nel rispetto delle quantità, delle qualità, dei tempi e dei costi prefissati. A lui sarà infatti affidato il coordinamento dei capi reparto e la programmazione delle commesse ottimizzando l’utilizzo delle risorse (macchinari, collaboratori) nell’ambito dei cicli di lavoro (su turni). Il candidato ideale è un giovane professionista, di età compresa tra i 32 e i 40 anni e che ha maturato esperienza di almeno 3-4 anni nell’ambito della funzione produttiva con ruoli di responsabilità e/o coordinamento; preferibile, ma non essenziale la provenienza da settori similari (gestione di commesse, produzione a ciclo continuo). Ottime doti organizzative (analisi, pianificazione e controllo), flessibilità e doti relazionali per la gestione dei collaboratori completano il profilo. L’azienda è in grado di offrire un ambiente giovane che si caratterizza per rapporti umani positivi, ottime le prospettive di crescita in relazione a piani industriali e strategici che l’azienda ha in corso. La sede di lavoro è nella provincia di Macerata. Sida Group, nell’ambito di un piano di sviluppo legato al lancio di nuovi servizi, ricerca: RIF: CJ\01 CONSULENTE JUNIOR in Ambito Organizzazione e Strategia per le imprese Il nuovo collaboratore sarà inserito in un gruppo di lavoro a supporto diretto del consulente senior – partner per l’implementazione di progetti di consulenza strategica. Il candidato prescelto si occuperà di: - supportare il gruppo di lavoro nella fase di analisi – check up delle aziende clienti - contribuire allo sviluppo o alla personalizzazione dei progetti e degli interventi consulenziali integrati (analisi economiche, interventi finanziari, piani di marketing, ecc) - contribuire allo sviluppo e all’implementazio-

ne di strumenti operativi per la realizzazione di interventi consulenziali (strumenti informatici, data base, ecc) Siamo alla ricerca di un giovane e brillante laureato in Economia e Commercio che desidera intraprendere un percorso professionale nell’ambito della consulenza strategica alle imprese. Sono necessarie: ottima preparazione economica e conoscenza degli approcci legati alla funzione commerciale e marketing, capacità organizzative, ottima conoscenza dei principali sistemi informatici e attitudine allo studio e applicazione delle tecnologie, doti organizzative, concretezza spirito di iniziativa e predisposizione alla gestione dei rapporti interpersonali completano il profilo. La sede di lavoro è Ancona. Gruppo industriale operante nel settore agro-alimentare, per il potenziamento della propria struttura. RIF: SB/01 RESPONSABILE AMMINISTRATIVO & FINANZIARIO Al candidato prescelto saranno affidate le seguenti responsabilità: - assicurare la regolare impostazione e gestione delle procedure amministrative - garantire l’equilibrio finanziario di breve e medio periodo, - fornire i supporti di pianificazione e controllo necessari per la gestione aziendale Dovrà quindi occuparsi di: - supervisionare le procedure amministrative, contabili, fiscali, finanziarie e di controllo in accordo con le politiche aziendali e nel rispetto delle norme vigenti - coordinare le operazioni di preparazione, assemblaggio e raccolta dei dati di budget - predisporre i bilanci nel rispetto delle disposizioni aziendali e delle normative civilistico fiscali, - Gestisce i rapporti con gli Istituti di Credito - Sovrintende e coordina le attività di contabilità generale, di contabilità clienti e fornitori, di gestione della tesoreria e del recupero crediti Il candidato ideale è un professionista di 3540 anni che ha maturato esperienza significativa nella funzione amministrativa e/o finanziaria di aziende di medie-grandi dimensioni. La sede di lavoro è nella provincia di Ascoli Piceno. Azienda operante nel settore dei beni durevoli (complementi d’arredo), per un progetto

di sviluppo dei mercati esteri (Europa) ricerca: RIF: AM/01 EXPORT AREA MANAGER Il nuovo collaboratore, verrà inserito all’interno dell’area commerciale e, rispondendo al Direttore Generale, avrà il compito di sviluppare il portafoglio clienti nell’area estera (distributori e clienti direzionali) provvedendo anche alla formazione degli stessi sul prodotto, curare i rapporti con gli agenti di zona e partecipare alle fiere di settore. Il candidato ideale ha un diploma o laurea preferibilmente di tipo tecnico ed ha maturato esperienza di almeno 2/3 anni nella funzione estera di aziende specializzate nel settore dei beni durevoli. Sono considerati requisiti fondamentali una conoscenza fluente della lingua inglese e di una seconda lingua a scelta, una buona padronanza degli strumenti informatici e la disponibilità a trasferte frequenti. Ottime doti commerciali, resistenza allo stress, flessibilità e determinazione completano il profilo. L’azienda prevede per questo ruolo un sistema di incentivazione legato al raggiungimento degli obiettivi prefissati molto interessante. La residenza nella provincia di Ancona costituisce requisito preferenziale. La sede di lavoro è nella zona di Ancona Nord. Azienda operante nella fornitura di servizi alla persona, in un’ottica di potenziamento della propria struttura, ci ha incaricato di ricercare: RIF: AD/14 WEB MARKETER Il nuovo collaboratore si occuperà delle attività legate all’analisi e posizionamento dei siti aziendali sui motori di ricerca, dello studio, valutazione ed attuazione di progetti innovativi legati allo sviluppo commerciale sul canale web; oggetto delle sue attività saranno la gestione di campagne di comunicazione on - line (mailing, forum, siti web, strategie di social networking, content management, web advertising, non conventional marketing ecc.) e di trade marketing. Il candidato ideale ha un’età indicativamente compresa tra 30 e 35 anni, possiede una laurea preferibilmente in scienza della comunicazione ed ha maturato un’esperienza professionale di almeno 3 anni nel ruolo in oggetto in aziende modernamente strutturate, agenzie pubblicitarie e/o aziende di consulenza

Gli interessati sono pregati di inviare dettagliato curriculum, con consenso al trattamento dei dati, citando in busta il riferimento a: SIDA S.r.l. Via I° Maggio • 60131 Ancona - Fax 071/2852245 • info@sidasrl.it • www.sidasrl.it Consenso: richieste di autorizzazione provvisioria alla Ricerca e Selezione del personale in corso, ai sensi del D.Lgs. 276/03. I candidati ambosessi (L. 903/77) sono invitati a leggere sul nostro sito l’informativa sulla Privacy (D. Lgs. 196/03).

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Mondo Lavoro


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Luglio-Agosto ‘1 0 - N°4 - Anno XVI I - Euro 2,00

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PESCARA Enrico Marramiero alla guida di Confindustria RIVIERA ABRUZZESE L’estate alle 3 Palme

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Luglio-Agosto ‘1 0 - N°4

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ALBERTO DRUDI

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ISSN 20367589

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