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FONDATION CARTIER POUR L’ART CONTEMPORAIN

La Fondation Cartier pour l’art contemporain propone un programma di esposizioni d’arte contemporanea in un emblematico edificio parigino progettato dall’architetto Jean Nouvel. Gli artisti vengono invitati a concepire progetti specifici e a incontrare il pubblico. Le mostre proposte creano legami fra l’arte e altre forme di creatività contemporanea. Le opere che vengono commissionate per le esposizioni entrano poi ad arricchire la collezione.

Caratterizzata da uno spirito internazionale, la Fondation Cartier viaggia costantemente nel mondo intero, creando connessioni con istituzioni, artisti e pubblico di tutte le culture. Il partenariato con Triennale Milano, che ha preso avvio nel 2019, costituisce una parte importante della strategia internazionale della Fondation Cartier in Europa e nel mondo. Del programma fanno parte anche le Notti Nomadi (arti performative) e le Notti dell’Incertezza, durante le quali artisti e scienziati pensano e sognano insieme (la Notte del Miele, la Notte dei Pipistrelli, la Notte delle Nuvole…).

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Fondation Cartier abbraccia i campi creativi più diversi: arti visive, scienze, architettura, design, moda, cinema. Si impegna in tematiche ambientali, antropologiche e scientifiche con mostre come: Unknown Quantity (2002), concepita con il filosofo e urbanista francese Paul Virilio; Native Land (2008), sulle migrazioni causate dal cambiamento climatico, sulla deforestazione e sulle lingue a rischio di estinzione; Mathematics: a Beautiful Elsewhere (2011), nata dall’ispirazione di un gruppo di matematici e artisti in collaborazione con istituzioni come il CERN e l’European Space Agency.

La fondazione parigina si pone come obiettivo quello di rivolgersi al pubblico più vasto. Ha fatto conoscere i fotografi africani Seydou Keita e Malick Sidibé, l’architettura di Junya Ishigami (Giappone) e di Freddy Mamani (Bolivia), l’artista giapponese Takashi Murakami, ma anche designers come Marc Newson, e aspetti sconosciuti dell’opera di Agnes Varda, Jean-Paul Gaultier, Patti Smith e David Lynch. Grande attenzione è stata rivolta anche all’arte e al design italiano con Alessandro Mendini, Andrea Branzi, Formafantasma e Giuseppe Penone.

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