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Le accuse che hanno cambiato Hollywood

Il caso Harvey Weinstein scoppia nel 2017 quando il New York Times ha pubblicato un reportage che conteneva decenni di accuse di molestie sessuali rivolte al produttore cinematografico statunitense, proprietario della Miramax prima, e poi di The Weinstein Company (i cui film hanno conquistato oltre 300 nomination agli Oscar). In un articolo del New Yorker, pubblicato qualche giorno dopo, anche l'attrice e regista italiana Asia Argento rivela di essere stata molestata da Weinstein nel 1997, quando aveva 21 anni. Alle rivelazioni sono seguite altre denunce e messaggi di solidarietà alle vittime, anche da parte di grandi star di Hollywood. La Corte superiore di Los Angeles ha dichiarato Weinstein colpevole di tre capi d'imputazione per stupro e violenza sessuale, per i quali rischia 24 anni di carcere. Il produttore, intanto, sta scontando 23 anni di reclusione dopo una condanna analoga ricevuta a New York nel 2020, per la quale è stato giudicato colpevole di stupro e aggressione sessuale criminale. A ottobre 2022 è iniziato il processo a Los Angeles, dove Weinstein ha risposto a diverse accuse, tutte collegate a presunte aggressioni avvenute in diverse stanze d’albergo negli anni tra il 2004 e il 2013, e per le quali si era dichiarato innocente.

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nei giorni successivi alle accuse, qualcosa sembra essersi smosso. Amleta ne è la prova. Si tratta di un collettivo di attrici, riconosciuto a livello nazionale, nato per evidenziare e contrastare il divario e le discriminazioni di genere nel mondo dello spettacolo. E proprio Amleta ha stilato un report sull’argomento, diffondendo i dati delle testimonianze raccolte e pervenute negli anni 2020/2022. Ma cosa è emerso dall’indagine? Nel biennio, i casi di abusi, molestie e violenza sessuale emersi sono stati 223. Un dato tutt’altro che esiguo. Tra il totale delle segnalazioni raccolte solo in due casi la molestia è stata esercitata da una donna. È però importante specificare che gli episodi di violenza non riguardano esclusivamente un genere, ma chiunque può esserne vittima. Il report riferisce inoltre che, dei casi presi in analisi, sono 207 le donne vittime di abusi: il 93% delle violenze nel mondo dello spettacolo, dunque, vede la donna come parte lesa.

La maggior parte degli abusi registrati sono stati perpetrati per mano di: registi (41,26%); colleghi attori (15,7%); produttori (6,28%). Ma dove avvengono in prevalenza?

Le attrici hanno riferito che i luoghi di lavoro, set cinematografici o teatri, sono ai primi posti, eppure le molestie avvengono anche dietro le quinte e sul palcoscenico durante gli spettacoli, così come nei camerini o negli spazi dedicati ai provini.

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