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Tu che cerchi la Puglia tutto l’anno eccola qua!

Dopo la pandemia sono tornati gli eventi in tutta la Regione. L’obiettivo rimane sempre quello di destagionalizzare l’offerta turistica pugliese

GRANDI EVENTI

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La Focara, il più grande falò del Mediterraneo, attira ogni anno migliaia di turisti a Novoli (Foto:Viaggiareinpuglia)

Messa alle spalle la pandemia (si spera) è tempo di eventi e manifestazioni, ma anche di ripensare al futuro del turismo per la Puglia. Dal silenzio da incubo, negli ultimi mesi, infatti, il tacco d’Italia ha quasi del tutto raggiunto i livelli pre-Covid 19, confermandosi tra le regioni italiane più visitate. Ma non è tutto oro ciò che luccica. Ad agosto dello scorso anno, infatti, stando ai dati pubblicati da Pugliapromozione c’è stata una leggera flessione in totale, tra arrivi e presenze, rispetto al 2019 (-0,4%). Nei mesi invernali, in particolare tra gennaio, febbraio e marzo, invece, non si è registrato nessun miglioramento. Ecco quindi la strategia pugliese per destagionalizzare la propria offerta turistica.

Una parola di cui molti nelle istituzioni si sono riempiti la bocca comprendendola o no, almeno da un decennio, ma che nei fatti, complice anche la crisi pandemica e quella economica, non si è mai realizzata del tutto. La Puglia continua ad essere perlopiù meta estiva legata al mare, ma è innegabile l’im- pegno regionale soprattutto negli ultimi anni per pensare a un’idea della Puglia che vada oltre lo stereotipo.

A partire dal finanziamento da parte della Regione di un milione di euro per i carnevali storici di Putignano, Manfredonia, Massafra, Gallipoli, Sammichele, Apricena, Bisceglie e Santeramo. Quest’anno, addirittura, la presentazione del carnevale di Putignano, è stata a Palazzo Giustiniani a Roma con il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, e col pugliese Roberto Marti, presidente della Commissione Cultura al Senato. È ormai da anni che si sta puntando a portare turisti tutto l’anno grazie alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio immateriale. Ne è un esempio la strada tutta pugliese di valorizzare i rosoni di alcune cattedrali, in totale 33, e il barocco leccese, per cui la Giunta regionale ha deciso di stanziare contributi regionali straordinari per la promozione per il riconoscimento come patrimonio mondiale dell’Unesco. Tra i rosoni interessati quello bellissimo della cattedrale di Troia, nel Foggiano, quello di Ostuni e quello di Conversano.

Ma non è tutto, anche la Via Appia, la cui fine dell’ultimo tratto è segnata dalle colonne che si ergono sulla scalinata monumentale nel porto di Brindisi, è stata candidata da Puglia, Basilicata, Campania e Lazio a patrimonio dell’Unesco. Un connubio istituzionale che ha l’obiettivo dichiarato di restituire a quei 900 km di tracciato di epoca romana l’importanza e la dignità che merita.

Ma è con la “rete dei fuochi di Puglia” che la Regione ha cercato, comune per comune, di destagionalizzare l’offerta turistica. Il tutto puntando sulle manifestazioni pugliesi legate al fuoco, per cui già dal 2019, erano stati stanziati centomila euro, oltre all’isituzione di un registro pubblico.

Dalla grande “Focara” di Novoli, nell’Alto Salento, che attira ogni 17 gennaio, il giorno di Sant’Antonio Abate, migliaia di visitatori, fino alle tradizionali “Fanove” di Castellana Grotte, arse per onorare la liberazione della città dalla peste per opera della Madonna della Vetrana. Per ultimo le “Fracchie” di San Marco in Lamis, nel Foggiano, che illuminano la processione dell’Addolorata nella notte del Giovedì santo. Iniziative culturali e storiche nella loro tradizione a cui si sono aggiunte, in questi ultimi due anni, molti fuochi più piccoli, ma ugualmente tradizionali e che creano comunità come i vari falò in onore di san Giuseppe e di santa Lucia dal Gargano al sud della Puglia. Un altro tassello su cui la Puglia sta puntando ormai da anni per variegare l’offerta è quello del turismo lento. Un fenomeno sociale importante che in Spagna e Portogallo porta a un giro economico di 200 milioni di euro con quasi mezzo milione di presenze. Lo scorso ottobre, infatti, la stessa Regione ha stanziato 3,2 milioni di euro per il miglio-

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