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Latestimonianza

guire la legge della natura?“: così si legge in questo documento di straordinario interesse, forse uno dei più importanti di quel periodo.

“Mio padre non parlava molto del suo lavoro – racconta Giulio Francese – Ho cominciato a capire il valore di quell’intervista da grande. All’epoca avevo 13 anni. La Bagarella scelse lui, solo lui per parlare, per il suo modo di porsi, per la sua professionalità e credibilità. Questa cosa mi inorgoglisce”.

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(Carmen Palma)

L’arresto di Messina Denaro

IL RICORDO

Il 26 gennaio ricorre il 44° anniversario della scomparsa di Mario Francese, ucciso a Palermo nel 1979

La fine del boss, ma non della mafia

Una latitanza durata trent’anni. Il boss di Cosa Nostra è stato catturato grazie al metodo Dalla Chiesa, cioè attraverso la raccolta di tantissimi dati informativi dei reparti dei carabinieri, sulla strada, attraverso intercettazioni telefoniche, banche dati dello Stato, delle regioni amministrative. Il padrino di Castelvetrano è finito in manette nella clinica Maddalena di Palermo, accerchiato da una decina di uomini del Ros, armati e col volto coperto. Quando è stato portato fuori, la folla applaudeva.

Qualcuno ipotizza sia stata una cattura programmata, qualcuno urla che non è una vittoria dello Stato: la scia dei chiacchiericci si allunga sempre di più con i dettagli sulla malattia, il rapporto con i medici e gli infermieri, i ritrovamenti nel covo del boss nel trapanese. La lotta alla mafia, però, non si conclude con l’arresto di Matteo Messina Denaro.

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