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Politica e cinema un risveglio troppo annunciato
UN MESTIERE NUOVO
L’ex segretario del Pd
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Walter Veltroni seduto con la sua troupe durante le riprese del film
Il film “Quando”
Ancora una volta due noti esponenti del pensiero di sinistra, l’ex politico Walter Veltroni e il regista Nanni Moretti, si incontrano attraverso il cinema.
In questi giorni nelle sale sono in programmazione due loro opere: “Quando” di Veltroni e “Il sol dell’avvenire” di Moretti che sarà in concorso alla prossima edizione del Festival di Cannes che dal 16 al 27 maggio. Questi due autori così diversi per carattere, mestiere e temperamento sono in realtà cresciuti nella stessa Roma sotto l’ombra
Veltroni e la sua “debacle”
L’ex segretario del Partito democratico, Walter Veltroni, dopo essersi ritirato dalle scene politiche si è reinventato un mestiere: il cinema. In questo film “Quando” racconta la storia di un uomo, interpretato dall’attore comico Neri Marcorè, che si risveglia dopo 31 anni di coma in un mondo totalmente cambiato. Passa dall’avere 18 anni, fermo al giorno dell’incidente in piazza San Giovanni a Roma durante i funerali di Enrico Berlinguer nel 1984, ad averne 50 con al fianco una suora, Valeria Solarino, che lo accompagnerà al risveglio. Non c’è più il partito, né la sua ragazza di un tempo, ora moglie di un altro uomo. Il padre è morto, la madre soffre di demenza e tiene sempre tra le braccia lo zaino rosso del figlio 18enne, quello perduto a San Giovanni che contiene ancora il diario di allora. Per Veltroni questa pellicola non è un’operazione nostalgica, né sentimentale, né politica ma è solo speranza nel futuro .
della stessa bandiera. Le loro sono opere decisamente non paragonabili. La prima, quella di Veltroni, mossa da un evidente bisogno di memoria personale che utilizza un nome di richiamo, Enrico Berlinguer, segretario storico del Pc, ricordato appunto per il ‘Compromesso storico’ insieme ad un altro grande della storia della Repubblica italiana, Aldo Moro.
Tutto il film è quasi un album di fotografia con un filtro emotivo che non coinvolge lo spettatore, ma solo l’autore. Addirittura irrita perché utilizza un linguaggio da fiction di bassa qualità. Si perdona solo perché si sa che l’autore viene da un altro percorso lavorativo, ma si sperava nel suo colto occhio critico ed estetico che purtroppo qui resta bendato. Non c’è in questo film un solo momento che sia evocativo, allusivo, ellittico. Manca, infatti, una struttura solida che non può essere la sola scelta di un’idea affiancata ad un nome, quello di Enrico Berlinguer, che per la sua sobria sacralità ancora attira.
Diverso è sicuramente il film di Moretti. Originale e ironico racconta con quel tocco ‘sovversivo’ ancora una volta la contemporaneità. La sua e la nostra. Irriverente e divertente. Con la leggerezza di un adolescente ‘consapevole’ sorvola le strade della città in un monopattino che ha sostituito l’iconica Vespa del suo film cult “Caro Diario”.Forse con una fisicità meno elastica ma con una vitalità negli occhi più leggera. Reduci come Paese da rocambolesche elezioni in cerca di ‘sinistra’, forse ritrovata nella nuova leader Elly Schlein, non si può non osservare che in questi autori resiste quella forza che ha portato la loro generazione a credere nella politica perché era ai loro occhi ‘partecipazione’. Quanto poi lo fosse veramente lo capiremo sempre di più dagli storici. Di certo si è trattato di qualcosa di molto forte nella loro esperienza di vita di formazione. Si pensi che sono passati 50 anni e ancora per loro è ieri. Non ancorati
Il sol dell’avvenire
Aspettando Cannes 2023
nelle ideologie ma in un ripiegamento intimistico che purtroppo non salva neanche i sentimenti. Sfaldati in rapporti mai pienamente vissuti perché più preoccupati a trasgredirli che a risolverli. Forse questa è la loro vera contraddizione.
Una generazione così auto-analizzata da perdersi spesso nel proprio ego e non più in quelle grandi speranze collettive che tanti li ha fatti sognare e sperare in nuovo ‘Sol’.
Antonietta Pasanisi
NANNI
MORETTI
Il regista Nanni Moretti in una scena del suo nuovo film “Il sol dell’avvenire” in cui brinda con Mathieu Amalric
Il regista Nanni Moretti sarà quest’anno in concorso con il film “Il Sol dell’Avvenire” alla 76° edizione del Festival di Cannes dal 16 al 27 maggio. Un’edizione che vedrà anche la partecipazione di grandi cineasti, quali Win Wenders, Martin Scorsese e Ken Loach.

Per Moretti è la sua nona presenza a Cannes, dove ha trionfato in passato con “Caro Diario” e con “La stanza del figlio”. Con questo ultimo lavoro, il regista romano racconta in una commedia irriverente la realizzazione di un film ambientato in un circo negli anni Cinquanta.
Tra gli italiani in concorso anche il maestro Marco Bellocchio che salirà la Croisette con il cast del film “Rapito”, racconto del rapimento del piccolo Edgardo Mortara, un bambino ebreo che nel 1858 fu prelevato dallo Stato Pontificio e tolto alla sua famiglia per essere cresciuto come cattolico. Trasferito a Roma, il bambino venne allevato secondo i precetti cristiani sotto la custodia di Pio IX, nonostante le richieste della famiglia per riaverlo indietro. La terza presenza italiana in concorso sarà Alice Rohrwacher, giovane regista di grande talento, che presenterà il film “Chimera”. La pellicola è ambientata negli anni Ottanta, nel mondo clandestino dei “tombaroli”. Il protagonista della storia è un giovane archeologo inglese coinvolto nel traffico clandestino di reperti archeologici.