Medi@terraneo News 15-28 febbraio 2019

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Calcio ed economia sono ormai fuori dalla linea di fondo

Lamberti: “Il Matera non doveva essere iscritto. Avevo garanzie che tutto fosse a posto con l’ok di Covisoc e Deloitte, società che verifica i bilanci” 22

CUNEO-PRO PIACENZA I lombardi hanno provato a evitare la quarta rinuncia, che avrebbe portato all’esclusione, schierando solo 7 atleti

Matera Calcio e Pro Piacenza sono solo le ultime due società in ordine di tempo ad essere state escluse dai campionati di calcio professionistici per problemi economici. Non è certo una novità, negli ultimi 15 anni sono state oltre 150, in media 10 all’anno, le compagini alle quali è stata negata l’iscrizione. La differenza sta nelle circostanze nin cui queste esclusioni sono maturate: sia perché avvenute a campionato in corso, sia perché per le due squadre quest’anno avrebbe dovuto portare ben altro.

I precedenti

In 15 anni 155 esclusioni

In media oltre dieci società all’anno scompaiono dal calcio professionistico. Il numero più alto nella stagione 2010/2011 con ben 26 società (Gallipoli, Manfredonia e Monopoli le pugliesi). Il fenomeno coinvolge club di tutta la penisola. Campania e Toscana in testa alla classifica negativa per società fallite, 21 negli ultimi 32 campionati secondo il Report calcio 2018 della Price Waterhouse Coopers (una delle quattro maggiori società di consulenza e revisione contabile). La Puglia non è messa molto meglio, piazzandosi al secondo posto insieme alla Lombardia con 16 società fallite. Alcune sono recidive. È accaduto per le pugliesi Brindisi, Martina Franca e Andria, fallita per ben tre volte. In Basilicata il Potenza viene raggiunto a quota tre esclusioni dal Matera che l’ex presidente Saverio Columella, con un giro di fusioni societarie, aveva iscritto nel 2012 al Campionato di serie D. L’estate scorsa, dopo l’iscrizione in C, aveva ceduto la società. 15-28 febbraio 2019

Il Matera Calcio scompare mentre la città lucana è sotto i riflettori internazionali neanche un mese dopo l’inizio delle manifestazioni legate alla sua veste di capitale europea della cultura; il Pro Piacenza nell’anno del centenario della sua fondazione. A entrambe era comunque stata concessa nella scorsa estate la possibilità dell’iscrizione nonostante situazioni economico finanziarie piuttosto complicate. Contemporaneamente ad altre “nobili decadute” - Bari, Avellino e Cesena - non era stato concesso il ripescaggio tra i professionisti. Le tre società sono ripartite dal campionato nazionale dilettanti di serie D. Nel caso del Pro Piacenza ha fatto scalpore l’assurda sconfitta per 20 a 0 del 17 febbraio scaturita dal fatto che la squadra si è presentata in campo con soli 7 giovani giocatori (il minimo consentito per disputare la gara). Era il tentativo, inutile, di evitare la quarta rinuncia a una gara, circostanza che avrebbe comportato l’esclusione dal campionato. In realtà è solo servito a rendere più dolorosa questa esclusione perché la Federazione italiana giuoco calcio, ravvisando una condotta contraria alla lealtà sportiva con “consapevoli, plurime e fraudolente violazioni delle norme federali”, ha revocato l’affiliazione della società, cancellandola dopo 100 anni dal calcio nazionale. Il Matera Calcio esce di scena nell’anno in


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