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Calcio ed economia sono ormai fuori dalla linea di fondo

Lamberti: “Il Matera non doveva essere iscritto. Avevo garanzie che tutto fosse a posto con l’ok di Covisoc e Deloitte, società che verifica i bilanci”

Matera Calcio e Pro Piacenza sono solo le ultime due società in ordine di tempo ad essere state escluse dai campionati di calcio professionistici per problemi economici. Non è certo una novità, negli ultimi 15 anni sono state oltre 150, in media 10 all’anno, le compagini alle quali è stata negata l’iscrizione. La differenza sta nelle circostanze nin cui queste esclusioni sono maturate: sia perché avvenute a campionato in corso, sia perché per le due squadre quest’anno avrebbe dovuto portare ben altro.

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Il Matera Calcio scompare mentre la città lucana è sotto i riflettori internazionali neanche un mese dopo l’inizio delle manifestazioni legate alla sua veste di capitale europea della cultura; il Pro Piacenza nell’anno del centenario della sua fondazione. A entrambe era comunque stata concessa nella scorsa estate la possibilità dell’iscrizione nonostante situazioni economico finanziarie piuttosto complicate. Contemporaneamente ad altre “nobili decadute” - Bari, Avellino e Cesena - non era stato concesso il ripescaggio tra i professionisti. Le tre società sono ripartite dal campionato nazionale dilettanti di serie D. Nel caso del Pro Piacenza ha fatto scalpore l’assurda sconfitta per 20 a 0 del 17 febbraio scaturita dal fatto che la squadra si è presentata in campo con soli 7 giovani giocatori (il minimo consentito per disputare la gara). Era il tentativo, inutile, di evitare la quarta rinuncia a una gara, circostanza che avrebbe comportato l’esclusione dal campionato. In realtà è solo servito a rendere più dolorosa questa esclusione perché la Federazione italiana giuoco calcio, ravvisando una condotta contraria alla lealtà sportiva con “consapevoli, plurime e fraudolente violazioni delle norme federali”, ha revocato l’affiliazione della società, cancellandola dopo 100 anni dal calcio nazionale. Il Matera Calcio esce di scena nell’anno in

cui è previsto in città l’arrivo di non meno di 700mila turisti da tutto il mondo. Certo il calcio non è una delle attrazioni di spicco della città, ma la coincidenza non è delle più felici. Il neo presidente Rosario Lamberti, giornalista e proprietario di Just Tv, in una recente intervista alla Gazzetta dello sport ha dichiarato di “essere stato truffato” e di avere, per questo, denunciato Figc, Lega, Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (Covisoc) e Deloitte (una delle quattro maggiori aziende di revisione al mondo) a ben cinque procure.

Lamberti aveva acquistato il Matera a campionato già in corso: contava quindi sul fatto che i vari organi di controllo, avendo consentito l’iscrizione, considerassero regolare la posizione della società. E in qualche modo il presidente della Lega, Francesco Ghirelli, sembra dargli ragione quando afferma che “è una sconfitta per il sistema calcio perché il Commissario Coni- Figc, non avendo fatto rispettare le regole all’inizio del campionato, è stato causa di una caduta di credibilità seria”.

Claudio Carbone

Il caso Matera

Da Columella a Lamberti, passando per Andrisani

La storia recente del Matera Calcio inizia con la mancata iscrizione, per motivi economici, del Football Club Matera al campionato di C2 2011/12. Nella stagione seguente Saverio Columella rileva l’Irsinese calcio, all’epoca in serie D. In primavera cambia la denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Matera Calcio. Dopo due anni di serie D la squadra ottiene la promozione tra i professionisti (serie C). Cambia quindi l’assetto societario e il nome diventa Società Sportiva Matera Calcio. Columella è il presidente della società di gestione rifiuti Tra.De.Co. di Altamura, fallita a ottobre scorso. A luglio, nel corso di un’intervista a MateraSocial.live, aveva dichiarato di lasciare la squadra tra i professionisti, obiettivo primario che si era posto all’inizio della sua presidenza. “Lascio dopo aver completato l’iscrizione alla Serie C”, aveva anche sottolineato. Sembrava fatta per la cessione delle sue quote a una cordata campana con a capo Rosario Lamberti, ma sfuma tutto e il 2 agosto Columella cede l’intero pacchetto della società a due imprenditori materani, l’avvocato Vitantonio Ripoli e Nico Andrisani che diventa il nuovo presidente. Andrisani commenta l’acquisto dichiarando che dietro di loro non c’è nessuna cordata, solo due matti che amano Matera e il Matera. A metà ottobre, neanche tre mesi dopo, “i due matti” cedono la società a Rosario Lamberti, che ne diventa proprietario tramite la sua società Just TV. Il campionato era già iniziato, la FIGC, presieduta dal commissario Roberto Fabbricini nominato da Malagò, e la Lega in estate avevano avallato la regolarità dell’iscrizione.

Claudio Carbone