II.9 Un labirinto sotterraneo L’intero complesso delle Grotte di Frasassi si estende per oltre 30 km, facendone il terzo in Europa in termini di lunghezza. Di questi solo 1,5 Km sono visitabili dal pubblico, una piccola parte che, comunque, è la più lunga al mondo in termini di fruibilità. Al percorso di visita classico si affiancano anche due percorsi speleologici, che estendono l’area visitabile. Uno, il “percorso Azzurro”, di facile percorrenza, presenta sale di ampie dimensioni, con architetture paragonabili alle precedenti. L’altro, il “percorso Rosso”, è capace di trasmettere l’emozione dell’avventura speleologica, con gallerie e piccoli dislivelli, comunque facilmente affrontabili. Le sale più nascoste ed inaccessibili del complesso, quelle visitate solo poche volte dagli speleologi, custodiscono i tesori più rari e preziosi. Proprio sopra la “Sala 200” si trovano le imponenti stalagmiti chiamate “Manhattan”, nome dovuto all’impressione di trovarsi di fronte agli imponenti grattacieli newyorkesi. Altre sale hanno ricevuto dagli scopritori nomi che raccontano la meraviglia di trovarsi per la prima volta in tali ambienti, come ad esempio la “Sala del Tesoro” e gli “Scrigni”. Questi nomi derivano dalla presenza di particolari minerali, come l’aragonite. Una formazione rara e bellissima, ma fragile. Per questo motivo è stato interdetto l’accesso al pubblico nelle sale che la ospitano. L’aragonite compone concrezioni che assumono l’aspetto di vere e proprie pietre preziose, traslucide e cristalline, che danno l’impressione di trovarsi all’interno di una stanza ricolma di tesori. Al terzo livello del complesso di Frasassi (in tutto ce ne sono otto), troviamo le famose “Clave”, stalagmiti di aragonite che si inspessiscono verso il fondo, al contrario di quelle più comuni. Negli “Scrigni”, proprio come suggerisce il nome, sono presenti le concrezioni in aragonite più preziose, disposte secondo forme uniche al mondo, simili a purissimi diamanti bianchi accatastati. Anche qui, come per lo spettatore che entra nell’Abisso Ancona per la prima volta, lo stupore e la meraviglia sono le sensazioni che prevalgono, dove le lampade degli speleologi illuminano tesori come si trattasse di stanze segrete di antichi faraoni.
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