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Il Castello delle Streghe
by mauro.forte
ma che la goccia cada; l’acqua rimanente scivola verso il basso cadendo sul fondo della cavità. Qui l’acqua cede carbonato, sottoforma di tanti piccoli cristalli di calcite. Inizia così a formarsi prima un’aureola biancastra di calcite, poi una placca convessa che, aumentando di spessore, formerà un pilastro basso che crescerà verso l’alto man mano che le gocce d’acqua depositano calcite, dando corpo ad una stalagmite. Quando lo stillicidio è lento e le gocce si staccano lentamente dalla volta, una parte del carbonato calcareo si deposita sul soffitto della caverna, formando un piccolo anello di cristalli di calcite. Le gocce successive generano altri anelli sotto al primo fino a costituire un tubicino vitreo, cavo all’interno, dal diametro di una goccia d’acqua. Questo rappresenta il processo di formazione di una stalattite, quella forma pendente dalle volte della caverna. Col passare del tempo e col persistere dello stillicidio, le concrezioni diventano più spesse e lunghe, a volte assumendo forme bizzarre. L’acqua che scivola lungo le pareti inclinate della grotta, seguendo le asperità della roccia, forma sinuose cortine trasparenti, a volte ornate di colori più scuri per i sali di ferro contenuti nella roccia.
II.5 I giganti di Frasassi
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Le stalagmiti più grandi di Frasassi, chiamate i Giganti, sono alte 20 metri. Si stima che la formazione di queste stalagmiti sia iniziata circa 150.000 anni fa. Sono le concrezioni di maggiori dimensioni dell’intero complesso, che si innalzano nella spettacolare sala dell’Abisso Ancona.