Industria & Formazione refrigerazione e condizionamento 5-2023

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Anno XLVII - N.5 / GIUGNO - 2023 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato PLATINUM GOLD SILVER BIOCHEMICAL NCR ALL’INTERNO Report 2022 RTOC conclusioni Nuove sfide sistemi di condizionamento per autoveicoli L’Antartide svela i suoi segreti OSSA C I A Z I O NE DEI T E CNICI D E L F R E ODD ATF membro Air conditioning and Refrigeration European Association LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.469 / GIUGNO ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO I NOSTRI PARTNER

Refrigerazione e condizionamento dell’aria evolvono rapidamente, oggi più che in passato è fondamentale essere dinamici e competitivi.

Per questo Castel è focalizzata sullo sviluppo di prodotti sempre più performanti, per affiancarti in nuove applicazioni e ambienti di utilizzo.

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Direttore Responsabile

Enrico Buoni

Responsabile di Redazione

Marco Buoni

Comitato Scientifico

Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi

Redazione e Amministrazione

Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403

Pubblicità tel. 0142/452403

E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF)

La rivista viene inviata a:

1) Installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di:

A) Impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici;

B) Impianti di condizionamento e pompe di calore.

2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione.

3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

Sommario

Editoriale

Corsi ad hoc durante la tempesta perfetta.

M. Buoni - Former President w/ “International Affairs” mandate - AREA, Segretario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini

Relazione di valutazione 2022 del Protocollo di Montreal

F. Polonara - Membro TEAP e Ex-Presidente RTOC

Le nuove sfide dei sistemi di condizionamento per autoveicoli

C. Malvicino - Leading Author, Mobile Air-Conditioning Chapter Refrigeration, Air-Conditioning and Heat Pumps Technical Options Committee (RTOC) Head of Enlarged Europe CO2 Emissions Reduction Strategies Dept. - Stellantis

Principi di base del condizionamento dell’aria

Sostenibilità ambientale: supporto, e non vincolo, per lo sviluppo futuro del settore HVAC

P. Fantoni - 242° Lezione

L’Antartide svela i suoi segreti agli scienziati

C. Angelantoni - Honorary president di Angelantoni Industrie

Parola all’esperto: La valvola termostatica

G. Cattabriga - Docente Centro Studi Galileo

Ultime Notizie

N. 469 – Periodico mensile

Autorizzazione del Tribunale di Casale

Monferrato n. 123 del 13.6.1977

Spedizione in a. p. - 70%

Filiale di Alessandria

Stampa Tipolito Europa - Cuneo

Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare con bonifico su BancoPosta

IBAN IT79 H07601 10400 0000 1076

3159 oppure su CCP 10763159 entrambi intestati a Industria & Formazione, 15033 Casale M.to.

1 copia € 3,60 - Arretrati € 5,00 Abbonamento annuale estero € 91,00

Trilogo, in esclusiva il documento sul tavolo delle trattative con tutte le proposte - Un appello dalla Francia: “la catena del freddo è a rischio!” - Nuova regolamentazione F-Gas, le osservazioni di Confindustria - TG5, intervento del Centro Studi Galileo: si parla di formazione e mancanza di operatori specializzati - Centro Studi Galileo, tutto pronto per il 20° Convegno Europeo con le Nazioni Unite - Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica patrocinerà il XX Convegno Europeo - IIR Scientific Awards 2023: ecco i vincitori! - La ripresa economica ha spinto verso l’alto le emissioni dell’UE nel 2021, ma la tendenza a lungo termine rimane positiva, dati finali - Disponibile il video del Convegno CSG - Sapienza Università di Roma su efficienza energetica, pompe di calore e nuovi refrigeranti - Webinar CSG, disponibile la registrazione di “soluzioni a bassa infiammabilità per rispettare il regolamento F-Gas” - Disponibile l’Annual Report di AREA - Pompe di calore, l’europa si prepara: 10 milioni di nuove unità installate entro quattro anni

Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte duecentoventisettesima) - A cura di P. Fantoni

Nuova Rubrica | Domande Frequenti FAQ: Corso abilitante e di aggiornamento FER Energie Rinnovabili - obbligatorio ai sensi D.lgs. 28/2011

Ditte Collegate

/5 INDUSTRIA & formazione NUMERO 5 / GIUGNO 2023 46 47 48
6 12 23 26 29 32 36 42

EDITORIALE

Corsi ad hoc durante la tempesta perfetta

Già da diversi mesi, sul nostro settore, si sta abbattendo una tempesta perfetta, che ha stravolto e stravolgerà ancora le carte in tavola a migliaia di aziende e professionisti:

Presidente uscente con mandato agli

Affari Internazionali AREA

Air Conditioning and Refrigeration European Association, 24 Associazioni europee 21 Stati 110.000 frigoristi

Direttore Centro Studi Galileo

Segretario generale ATF Associazione dei Tecnici italiani del Freddo

1. La Regolamentazione F-Gas, che ha trainato il cambio dei refrigeranti negli ultimi otto anni e ha accresciuto la competenza degli operatori negli ultimi quindici, sta andando verso una ulteriore “stretta” che favorirà i refrigeranti a basso effetto serra e naturali, tutti infiammabili con la sola eccezione della CO2;

2. La necessità di riadattare le competenze, richieste, presto obbligatorie, per l’utilizzo, l’installazione, la manutenzione e la riparazione degli impianti contenenti tali refrigeranti naturali infiammabili, ad alte pressioni o tossici, soprattutto per la sicurezza di tutti gli operatori e dei clienti finali;

3. La politica europea RePower EU ha dato una spinta senza precedenti alle pompe di calore, che dovranno in breve tempo sostituire le caldaie a combustibili fossili;

4. La stessa politica punta alle energie rinnovabili, soprattutto solare fotovoltaica;

5. Gli incentivi statali italiani ed europei;

6. Il patentino frigoristi F-Gas e i rinnovi, essendo giunti al primo ciclo di scadenze decennali.

Il nostro settore, che ha ormai una sigla lunghissima, RACPdC, o all’inglese HVACR/HP (Heating, Ventilation, Air Conditioning, Refrigeration and Heat Pumps), non ha mai subito così tanti cambiamenti tutti insieme e in un così breve periodo. Sono lontani i tempi in cui si passava dall’R22 al R407C (anni 2000) o dal R410A al R32 (2015), piccoli passi che hanno comunque lasciato il segno in chiunque li abbia vissuti. Il

settore è in fortissima espansione: il cambio dei refrigeranti non deve tarpargli le ali, ma deve essere uno stimolo all’evoluzione tecnologica con prodotti e componenti che abbiano precise caratteristiche:

- Devono essere sicuri ed efficienti, anche nelle fasi di installazione e manutenzione;

- Devono essere Efficienti energeticamente;

- Devono essere facili da usare, e sfruttare controlli da remoto, Internet of Things, manutenzione da remoto e preventiva, assistenza e allarmi;

- Devono essere affidabili, e inoltre le nuove tecnologie necessiteranno di integrarsi perfettamente nella nuova impiantisca;

- Devono garantire la sicurezza del freddo ottenuto, per garantire conservazione di cibi, farmaci, vaccini e raffrescamento degli ambienti, assicurando la soddisfazione dei clienti;

- Infine, ma primo per importanza e anche per rispetto della politica europea, devono essere rispettosi dell’Ambiente.

Ognuno di questi sei punti nasconde un mondo di informazioni da creare, personale da formare e da istruire, al fine di mettere i professionisti a conoscenza dei miglioramenti ottenibili e ottenuti, ottimizzando costantemente le risorse di tempo e denaro investite.

LA FORMAZIONE ALLA BASE DEL SUCCESSO

In un mondo nel quale le tecnologie si evolvono a ritmi vertiginosi, le aziende hanno sempre più la necessità di assicurarsi che i propri professionisti siano sempre preparati, aggiornati e formati sull’utilizzo dei nuovi impianti, delle nuove stru-

6/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

La classe parla di noi

Una classificazione chiara in tema di etichettatura energetica si traduce in un dato capace di rivelare il valore dell’efficienza delle famiglie di banchi refrigerati GranFit e SlimFit Costan. Prodotti già pronti a rispondere alla sfida delle nuove normative green

• Nel conseguimento di questi standard energetici, soluzioni avanzate di merchandising e features tecnologiche giocano un ruolo importante.

• La nuova etichettatura garantisce un confronto oggettivo tra soluzioni simili ma con diversi livelli di performance, permettendo di scegliere con consapevolezza.

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mentazioni e delle nuove tecniche. I rapidi cambiamenti normativi hanno inoltre accentuato questa tendenza: il phase down degli HFC è forse il caso più lampante, considerando che i principali refrigeranti alternativi a basso GWP, come i refrigeranti naturali, presentano sfide e difficoltà tecniche completamente diverse e richiedono quindi che il personale destinato al loro utilizzo sia debitamente formato e pronto ad affrontare la transizione tecnologica in atto.

Ogni azienda presenta inoltre criticità ed esigenze specifiche, spesso legate direttamente agli impianti sui quali i tecnici lavorano ogni giorno: è proprio per rispondere a queste esigenze che anche la formazione si sta evolvendo e adattando per venire incontro alle necessità del mondo del lavoro.

È per questa ragione che Centro Studi Galileo ha, per esempio, potenziato esponenzialmente la propria capacità di erogare corsi online, per quanto riguarda le sessioni teoriche, dando alle ditte la possibilità di evitare ove possibile lunghe e onerose trasferte, soluzione estremamente apprezzata anche dagli stessi Tecnici, che una volta concluse le sessioni possono tornare rapidamente a casa o riprendere

il proprio lavoro risparmiando sugli spostamenti; ed è per questa ragione che negli ultimi anni, soprattutto nel post pandemia, si è registrata una elevatissima richiesta di corsi “ad hoc”.

I corsi “ad hoc” sono una soluzione ideale per le aziende: vengono studiati e realizzati su misura per ogni singola azienda, in base alle esigenze specifiche del momento. I Tecnici possono raggiungere una delle sedi CSG della penisola, oppure sfruttare l’interessante opzione di incaricare un docente di raggiungere la propria sede aziendale e svolgere il corso direttamente all’interno degli spazi lavorativi della ditta. Questa soluzione pone molteplici vantaggi, come ad esempio la certezza che i Tecnici avranno la possibilità di perfezionare la propria formazione in modo estremamente mirato, direttamente sugli stessi impianti sui quali opereranno ogni giorno.

I corsi in FOL, formazione online, invece si distinguono da quelli a distanza in quanto preregistrati e, quindi, sempre a portata di clic. Per quanto non siano presenti i vantaggi delle dirette, come la possibilità di richiedere immediatamente chiarimenti al docente, i corsi in FOL presentano il beneficio di poter

essere visti più volte, sviscerandone nel dettaglio ogni singolo elemento e concetto, e possono inoltre essere consultati in qualsiasi momento.

Corsi ad hoc: la formazione entra in casa delle aziende

I corsi che possono usufruire delle soluzioni “ad hoc” sono molteplici e disparati, specchio della pluralità di esigenze delle aziende che li richiedono, ma è possibile individuare comunque delle tendenze ben definite. I corsi sulle pompe di calore, ad esempio, sono tra i più richiesti, in previsione dell’avvento delle nuove normative e dalla necessità di sfruttare soluzioni ecologicamente sostenibili (non va dimenticato che, solo in Europa, i prossimi anni saranno interessati dall’avvento del piano RePowerEU, che tra le altre cose prevederà l’installazione di oltre sessanta milioni di pompe di calore, numeri assolutamente vertiginosi).

L’idea è quella di andare progressivamente a sostituire le caldaie di vecchia generazione con i nuovi impianti, una transizione che ancora una volta deve essere affidata a personale formato e consapevole delle operazioni da compiere. Inoltre, molte delle nuove pompe di ca-

La conferenza UNEP, IIR, AREA, CGS, REI è stata organizzata in ogni dettaglio durante le visite a Parigi di coordinamento e di revisione degli abstract e dei paper delle diverse sessioni per rendere il più completo e interessante possibile ogni tema, concentrandosi sulle ultime tecnologie del freddo, condizionamento e pompe di calore in un settore in veloce transizione, sempre dinamico e proattivo. La recente crisi pandemica ha altresì dimostrato l’importanza della corretta catena del freddo, portando gli alimenti nelle case della popolazione attraverso i supermercati e gli altri centri di distribuzione, oltre che aver dimostrato quanto sia importante il comfort interno, sia come temperatura che come salubrità dell’aria.

8/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
RIVACOLD srl Via Sicilia, 7 - Fraz. Montecchio - 61022 Vallefoglia (PU) - Italy - Tel. +39 0721 919911 - www.rivacold.com - marketing@rivacold.com Nuovo monoblocco per celle frigorifere a R290 LA NOSTRA RIVOLUZIONE È COMINCIATA ecologico, smart, tecnologico BLOCKSYSTEM installazione a soffitto REFRIGERANTE NATURALE RISPARMIO ENERGETICO CONTROLLO REMOTO VIA APP ELETTRONICA RIV-OLUTION HOST Milano 13/17.10.2023 Hall 2 - Stand Q47 - R58

lore saranno basate sugli idrocarburi, refrigeranti infiammabili per i quali la competenza del personale è assolutamente fondamentale: non sono purtroppo mancati gli incidenti, anche molto gravi, dovuti alla scarsa consapevolezza nell’uso di questo tipo di soluzioni.

I corsi ad hoc per il conseguimento o – in tempi recenti – il rinnovo dei Patentini Frigoristi (molti tecnici hanno appena raggiunto la prima scadenza decennale), hanno permesso a moltissime aziende, di certificare gruppi spesso anche molto numerosi di Tecnici. In questo caso, spesso la soluzione scelta è stata quella di completare tutti i moduli teorici da remoto per poi raggiungere una delle sedi CSG (Casale Monferrato, Bologna e Roma tra le più gettonate) per completare la parte pratica.

Anche il Convegno Europeo del Centro Studi Galileo e delle Nazioni Unite rappresenta una fondamentale opportunità di aggiornamento e formazione per tutti i partecipanti. La possibilità di assistere a oltre 40 interventi tecnici, con focus puntuali e precisi sulle ultime novità tecniche e tecnologiche, a cura dei massimi esperti internazionali del settore rappresenta un’opportunità senza pari per tutti gli uditori.

Lo spartiacque del lockdown

Se c’è una cosa che il lockdown ha insegnato a ogni professionista dei vari settori, è la necessità di non sottovalutare le possibilità di sfruttare la rete e le ultime tecnologie per continuare a restare sempre aggiornati.

Dal 2020 a oggi, praticamente chiunque ha imparato come sfruttare un pc o uno smartphone per connettersi col resto del mondo, e in ambito professionale è stato possibile sfruttare questo aspetto per perfezionare e rivalorizzare i servizi digitali, soprattutto per quanto concerne la formazione.

Moltissimi Tecnici hanno sfruttato la pausa per riqualificarsi e farsi trovare più forti di prima alla ripartenza. Dal canto suo, Centro Studi Galileo ha investito molto per assicurarsi che questo fosse possibile,

Ad aprile è stato organizzato insieme all’Università Sapienza di Roma presso il chiostro in San Pietro in Vincoli a due passi dal Colosseo, il primo convegno di una lunga serie di appuntamenti nazionali del Centro Studi Galileo con le Università partner dell’attività. Si è parlato di Pompe di Calore con l’uso dei nuovi refrigeranti, che tanto vengono promossi negli ultimi tempi anche in vista dell’entrata in vigore della nuova regolamentazione europea F-Gas ora in fase di negoziazione tra Commissione, Parlamento e Consiglio europei che entrerà in vigore presumibilmente dal 1 gennaio 2024 e che, tra le altre cose, renderà gli impianti split domestici più green con l’uso di refrigerante propano all’interno.

riadattando i sistemi esistenti (in fin dei conti, come alcuni ricorderanno i corsi da remoto venivano registrati su VHS e spediti via posta ai Tecnici già negli anni ’90) e implementandone di nuovi, che oggi sono diventati uno standard apprezzato e condiviso.

L’estero in prima linea

La mission di condivisione della conoscenza del Centro Studi Galileo ha portato negli anni a realizzare centinaia di corsi all’estero, soprattutto in zone nelle quali il Freddo non è ancora sviluppato come in Europa, in collaborazione con organi internazionali come UNEP, UNIDO e UNDP.

Insieme all’Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo, ATF, ad AREA e al suo corrispettivo africano, U3ARC, è stato possibile organizzare numerosi corsi di tipo “train-the trainers” in Africa, Medio Oriente e Sud America: l’idea è quella di formare i formatori, ossia trasmettere conoscenze a persone che a loro volta faranno lo stesso dando il via a una catena virtuosa che contribuisca a far crescere e a rinforzare il settore HVACR nelle zone interessate, con tutti i vantaggi sanitari e alimentari che ne derivano: l’ultimo corso, dedicato a refrigerazione e climatizzazione, è stato organizzato a inizio maggio in Tunisia, e molti altri vedranno la luce tra la fine del 2023 e il 2024.

10/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

F-GAS: UN ALLEATO PER L’EFFICIENZA DELL’EUROPA

I gas fluorurati contribuiscono agli obiettivi europei di decarbonizzazione e sono utilizzati nella produzione di una vasta gamma di prodotti e apparecchiature su cui si basa la nostra vita quotidiana.

DOVE USIAMO

GLI F-GAS?

Nella refrigerazione commerciale

Nelle pompe di calore ad alta efficienza energetica

Nel raffreddamento delle batterie dei veicoli elettrici

Come agenti schiumogeni

Nella climatizzazione delle nostre abitazioni e auto

Nella catena del freddo dei vaccini

Come propellenti negli inalatori predosati (MDI)

PERCHÉ USIAMO

GLI F-GAS?

Hanno buoni profili tossicologici, scarsa o nessuna infiammabilità ed alta efficienza energetica

HFO e gli HCFO hanno GWP estremamente bassi e contribuiscono solo marginalmente al riscaldamento globale

Hanno ottime prestazioni per l’adozione di sistemi a ciclo Rankine organico (ORC)

Il buon equilibrio delle proprietà di sicurezza dei gas refrigeranti fa sì che possano essere riciclati localmente, o inviati a specialisti del recupero per riportarli a specifiche elevate

www.refrigerantanswers.eu Everything you need to know about F-gases, HFOs and HFCs

Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG

DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI

NEGLI ULTIMI CORSI

NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo

Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità.

Video su www.youtube.com

ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo

TECNICI CHE

HANNO RINNOVATO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI F-GAS RINNOVO DECENNALE

Santonastaso Nicola

ABC SAS DI

SANTONASTASO

Busto Arsizio

Volongo Tommy

Testa Emanuele AERSERVICE SNC

Costa S. AbramoCastelverde

Cavalla Bernardo

AGR DI

GRAZIOLI & C SAS

Vanzago

Per info: corsi@centrogalileo.it | rinnovi@centrogalileo.it

Manno Alberto ALMA SERVICE DI MANNO

Mariano C.Se

Lattanzi Alvaro ALPA SERVICE SRL ROMA Roma

Cabitza Pietro Paolo

Sabbadin Silvio Marinelli Danilo ALTHEA ITALIA SPA Roma

Brocca Pietro Luigi Pirovano Danilo BLUE WATER PLANTS SRL

Cavenago Brianza

Harbas Salem

BONALDO & C GRANDI

IMPIANTI SRL

Treviso

Pagliardi Mattia CM ENGINEERING SRL

Settimo M.Se

Gueli Michele

Lotti Mario Davide CMR SRL

Taggia

Colombi Nicola COLOMBI NICOLA Oltrona San Mamete

Beccari Stefano

COMO FRIGOR SNC S. Fermo Battaglia

Argentino Salvatore

Balzano Mauro

Battistini Mauro

Bettini Nicola

Coppola Michelangelo

Di Iulio Giacomo

Donnarumma Raffaele

Fagiolo Giuseppe

Ioime Giovanni

Jacobsthal Riccardo

Luongo Giuseppe

Sgobbo Maurizio

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Reggio Emilia

Cerini Dario COSENTINO FRANCESCO SRL

Olgiate Olona

Costa Matteo COSTA

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Rimoldi Fabio Antonio CRB HYDRO SRL

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12/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Corso di Tecniche Frigorifere (specializzazione) nel laboratorio della sede storica di Casale Monferrato: un successo! Terminato il corso, tutti i Tecnici presenti mostrano l’attestato dopo a dimostrazione delle nuove competenze apprese durante le lezioni.
VULKAN Italia S.R.L. | Via dell‘Agricoltura 2 | 15067 - Novi Ligure / AL Tel. +39 342 0007810 | E-mail: cristina.fasciolo@vulkan.com Follow us on LOKRING® La soluzione per la connessione di tubi senza fiamma Proteggi l‘ambiente, scegli i refrigeranti naturali We ensure that systems work better. VULKAN Lokring rende il tuo circuito ermetico e senza perdite Chiusura ermetica Sicurezza garantita nelle operazioni di assemblaggio Adatto per differenti diametri e materiali Visita il sito www.vulkan.com per scoprire il contributo di VULKAN LOKRING® alla tutela del nostro pianeta!
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I rinnovi decennali del Patentino Italiano Frigoristi – PIF proseguono senza sosta… anche da remoto! Centro Studi Galileo ha infatti garantito a Tecnici e aziende la possibilità di seguire “da casa” la componente teorica dei corsi e degli esami… un notevole risparmio sulle trasferte (e sulle emissioni dei mezzi di trasporto).

Ruggeri Fabio

EFFE IMPIANTI DI RUGGERI

Formello

Ferrario Riccardo

ELETTROIMPIANTI FERRARIO SRL

Origgio

Palmoni Luigi

Palmoni Marco

FALCON SNC DI PALMONI MARCO & C

Montefalcone Appennino

Gervasoni Alberto

GERVASONI ALBERTO TERMOIDR.

San Giovanni B.

Cassano Andrea

Civita Christian

KRIOS IMPIANTI SRL

Gorgonzola

Cavalleri Marco

MC TERMOTECNICA DI CAVALLERI

Cologno M.Se

Beretta Giovanni

Corna Mauro Alessandro

Zanini Francesco

OROBICA SERVIZI SRL

Bergamo

Olla Renato PIERO MOLLO SRL Guarene

Discacciati Loris QUASEO SAS DI DISCACCIATI Lomazzo

Leonardini Vittorio RESTYLE SERVICE SAS

Genova

Ferrari Fabio SAF SRL

Carugate

Alfano Carlo SAFEAR SERVICE SRL

Fonte Nuova

Gentile Gianluca

SERIMTEC SAS

DI GENTILE

Galbiate

Calcagno Riccardo

SICI IMPIANTI SNC

Masone

Stefani Andrea

SIRAM SPA

GRUGLIASCO

Grugliasco

I conti tornano? Sotto lo sguardo vigile del docente, Paolo Maniero, il candidato ricontrolla un’ultima volta le misurazioni e i calcoli effettuati prima di andare a mettere mano all’impianto. Si tratta di un passaggio fondamentale per garantire che l’intervento avvenga nel migliore dei modi, nonché per superare la prova pratica e conseguire con successo (o rinnovare) il PIF – Patentino Italiano Frigoristi!

14/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

Aurelio Massimiliano

Pasquariello Mauro

Pasquale

Bartoletti Stefano

Camillo Robi

Chiavacci Alessandro

Coriani Alberto

Calvi Nicola

Caratti Silvano

D’Ippolito Francesco

Furnari Luigi

D’Onofrio Fernando

Galli Angelo

Guareschi Paolo

Meneghetti Federico

Pietrini Massimo

Pascale Nicola

Raneri Andrea

Quarisa Marco

Raineri Claudio

Romeo Alessio Domenico

Soranno Rocco

Testa Edoardo

Tranquillo Sergio

Tuseddu Alessandro

Venusti Michele

Vezzalini Davide

Galante Nicola

Gavagnin Nicola

SIRAM SPA MILANO

Milano

Luche Luigi

SKV SERVICE SRL

Padova

Pavanello Alessandro

Savant Aleina Daniele

TECNO COLD SRL

Germagnano

Zuin Ruggero

TEV GROUP SRL

Venezia Mestre

Un ultimo controllo alla strumentazione, e la prova pratica di carica e vuoto, tappa fondamentale per l’acquisizione del PIF – Patentino Italiano Frigoristi, può cominciare! Prima dell’esame, se si tratta di un rinnovo e non di una nuova emissione, Centro Studi Galileo offre ai Tecnici la possibilità di eseguire un meticoloso ripasso delle operazioni da seguire per arrivare preparati alla prova!

Manometro digitale alla mano, il Tecnico dà il via alle operazioni di carica e vuoto, essendosi assicurato che l’impianto sia correttamente funzionante e iniziando a operare a partire dalle misurazioni effettuate in precedenza. La prova si sta svolgendo nella sede CSG di Sesto San Giovanni, a due passi da Milano.

LIONTI JACOPO

TECNICI CHE

HANNO PARTECIPATO

AL CORSO

MANUTENZIONE

AVANZATA A

CASALE MONFERRATO

BOSCOLO FEDERICO SRL

Foresto Luca

Trino

ENERGY SERVICE SRL

Paparella Fabio Bartolomeo

Quatela Sergio

Mauri Luca

Gavotti Alberto

Osnago

GS SYSTEMS

Seminara Giuseppe

Castenedolo

Guasticce

MACO GROUP

ASSISTENZA SNC

Coghetto Matteo

Tonon Marco

Jesolo

MANCASSOLA MATTEO

Poriezza

PAOLO BARCHI SRL

De Simone Sergio

Genova

SCOTSMAN ICE SRL

Tomba Mauro

Costanzo Francesco

Paglione Carmine

Bettolino Di Pogliano

TREVICALOR SAS

Laborante Giuseppe

Treviglio

16/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
SISTEMI E STRUMENTI PER CONDIZIONAMENTO E REFRIGERAZIONE HC (R60 0 a - R290) HFC (R 3 2…) HFO(R1 2 3 4 … ) CO2 (R744) www.wigam.com www.wigam.com Solutions for Natural and LOW GWP refrigerants DAL 1976 TECNICHE E ATTREZZATURE AMICHE DELL’AMBIENTE. SINCE 1976 ENVIRONMENTALLY FRIENDLY TECHNICS AND EQUIPMENTS.

TECNICI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA GIORNATA FINALIZZATA ALLA PREPARAZIONE DEL PIANO DI QUALITA’ E DI QUANTO NECESSARIO PER LA CERTIFICAZIONE AZIENDA PREVISTA DAL REGOLAMENTO EUROPEO 2067/2015

TRAMITE FAD

BUHLER SPA

Mairo Daniele

San Felice Segrate

CGM IMPIANTI SRL

Maggioni Vania

Varedo

CORLATTI ANDREA

Peschiera Borromeo

FM IDRAULICA

DI FUCCI

Fucci Marco

Cornaredo

Corso superato con successo anche per lo staff Autocenter di Arese, che ha superato brillantemente il PAC, “corso abilitante climatizzazione auto”, realizzato “ad hoc” direttamente negli spazi dell’azienda e che garantisce una qualifica fondamentale per chi opera nel settore automotive.

MERINGOLO IMPIANTI DI MERINGOLO

Meringolo Franco

Bisignano

NF IMPIANTI DI FASANO

Fasano Massimo

Corsico

SIRAGUSA ALBERTO

Torino

TECNICI CHE

HANNO PARTECIPATO AL CORSO

TECNICHE

FRIGORIFERE

SPECIALIZZAZIONE A CASALE MONFERRATO

ACQUASYSTEM SRL

Celis Cordova

Luiggi Mijail

Galbusera Alessandro

Osnago

ADVANTIX SPA

Marganelli Marco

Sraidi Ayoub

Kaushal Karan

Moudik Jalal

Ventoruzzo Diana

Arcole

AIR SERVICE SRL

Vignetti Mattia Brescia

BAVA SRL

Bellenda Giancarlo

Trofarello

BERTINI MARCO

Bertini Stefano

Bigiotti Patrik

Tresivio

CALOR SERVICE SNC

Gigliotti Moreno

Cuorgne’

CARBONI ILARIO

San Benigno C.Se

CHIAPPARINI

CHRISTIAN TERMOIDR.

Chiapparini Christian Cernusco S/N

CLIMA TEAM MPL SRL

Elezab Hussein

Milano

CLIMACENTO SRL

Ferron Massimiliano

Cormano

COMET SNC DI CONTI E VENDER

Tirelli Mirko

Bagnolo In P.

COP SRL

Pilia Nicola

Castellazzo Bormida

DM FRIGO SRL

Tranchida Simone

Romano C.Se

Cercafughe alla mano, nel corso della prova pratica per il rinnovo del PIF – Patentino Italiano Frigoristi, il Tecnico dà il via alle operazioni sull’impianto didattico, utilissimo strumento a disposizione dei Tecnici del Freddo che Centro Studi Galileo sfrutta per simulare le condizioni di lavoro abituali all’interno dei propri laboratori, in questo caso quello di Sesto San Giovanni.

BF REFRIGERAZIONE SRL

Zube Deivydas

Cambiago

BIANCHI INDUSTRY SPA

Belotti Dario

Verdellino

DMC SERVICE SNC

De Luca Ernesto

Busto Arsizio

ECO THERM SRL

Zappile Gabriel

Brescia

18/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

ELETTRO MECCANICA

AOSTA SRL

Zingarelli Giuseppe

Casalloni Stefano Giacinto

Pont S. Martin

ENERGY SERVICE SRL

Paparella Fabio

Bartolomeo

Quatela Sergio

Osnago

FCA ITALY SPA

Vassallo Salvatore

Torino

FINAL TECH SRL

Corotai Alex

Isola Asti

FRIMED SRL

Moldovanu Marian

Chieri

GEROTTO FEDERICO

Castelfranco Veneto

GICAR SRLS

Atanasio Giovanni

Alghero

IMPRECO DI BONINI

Bonini Simone

Sale

INCONTRI MARCO

Castellucchio

MAINTEC SPA

Bonafe’ Marco

Greco Massimo

Lupica Aldo

Nastro Enrico

Roma

Said El Harch, docente del Centro Studi Galileo nel corso di numerosissime sessioni di formazione organizzate in Nord Africa, illustra a un Tecnico il funzionamento della strumentazione. Il corso, organizzato in Tunisia, rientra nell’ambito del progetto Training of Trainers, che mira a diffondere capillarmente in Africa la consapevolezza sul settore HVACR.

MARZINO ANDREA

Genova

MC2F SRL

Copes Lorenzo

Tavelli Mauro

Berbenno Valtellina

METAL WORK SERVICE SRL

Brusadelli Ivan

Magni Lorenzo

Oggiono

MONZAGEL SRL

Ceolotto Manuel

Desio

MULTI RAIL SRL

Cescon Ennio Cimavilla

Mariotto Daniele

Di Codogne’

NOLOSYSTEM SRL

Bolla Roberta

Grugliasco

Roma, 19 aprile 2023: Centro Studi Galileo e Sapienza Università di Roma hanno unito le forze per organizzare una conferenza dedicata all’efficienza energica e all’avvento delle pompe di calore, per far chiarezza sull’attuale transizione normativa in atto. All’evento ha partecipato anche il MASE, Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica.

NUOVA ALBA 82 SRL

Allasia Francesco

Avigliana

NUTRISERVICE SRL

Della Gaburra Paolo

Delpero Simone

Duranti Ruben

San Paolo

PINTORI ANTONIO

Sesto Calende

PIVETTA GRANDI

CUCINE SAS

Bonafe’ Christian

Casale M.To

PROVENZANO TERMOIDRAULICA SRL

Cascino Franco Emanuele

Lesa

REFRIGERAZIONE PROFESSIONALE DI GOTTARDO

Gottardo Daniele

Rubano

RISTOAFFARI SRL

Del Vecchio Savino

Reggio Emilia

ROERO ROBERTO Neive

Lezione frontale, in Tunisia, incentrata sulla componente teorica del corso “ToT – Training of Trainers” organizzato a inizio maggio dal Centro Studi Galileo (in collaborazione con UNIDO) su refrigerazione e condizionamento dell’aria. Docente, ancora una volta, Said El Harch, che ricopre anche la carica di Segretario Generale dell’associazione panafricana U-3ARC.

20/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA
& formazione
SINCE 1962 +

SEITRON SPA

Bindella Matteo

Mussolente

SIMONE ASSISTENZA CALDAIE

Rabaglio Denis

Cremona

SOLUTIONS ENGINEERING DI LOUISON

Louison Dilu

Cassano Adda

STA SRL

Gurian Alex Joshua

Casale M.To

STAURENGHI

IMPIANTI SRL

Viotti Alessandro

Cislago

TCN SRLS

Tortomasi Andrea

Borgomanero

TECHNE SPA

Ramirez Carrera

Joel Jesus

Peara Marco

Pennella Damiano

Bocu Sorin

Dipaola Simone

Villa Di Serio

Il settore HVACR africano è in rapido sviluppo, e giorno dopo giorno garantisce a un numero sempre maggiore di persone l’accesso a cibi freschi, conservazione di vaccini e risorse mediche e l’opportunità di vivere e lavorare in ambienti freschi e salubri. Per questa ragione, il Centro Studi Galileo collabora frequentemente con ATF, AREA, U-3ARC e le Nazioni Unite per aiutare a diffondere conoscenze e competenze: è stato questo il caso del corso organizzato in Tunisia a marzo 2023, parte del progetto ToT, Training of Trainers, finalizzato a far sì che i partecipanti possano trasmettere ad altri quanto appreso. Nella foto un impianto e l’attrezzatura necessaria, costruiti utilizzando i progetti italiani di formazione.

TECNA COMPRESS SRL

Anastasi Massimo

Montanaro

TECNAMAN DI

DI CONSOLI

Di Consoli Samuele

Albavilla

VALSANIA MASSIMILIANO

Monta’

VEDRANI DARIO SRL

Marchesini Daniel

Passerini Michele

Pieve Di Cento

VESTRI PIERO SNC

DI VESTRI MAURO E VESTRI ALICE

Vestri Mauro

Casagli Enrico

Pontassieve

WOLF ITALIA

SRL Ferrari Giorgio

San Donato M.Se

ZHU GUOBIN

Milano

ZORZI

FRIGOTECNICA SRL

Stenico Fabrizio

Merano

Corso terminato! Ogni partecipante ha completato con successo i moduli pratici e teorici previsti, e ha quindi ricevuto l’attestato conclusivo. Ora potrà trasmettere ad altri quanto appreso, contribuendo ad accrescere le competenze e la cultura del freddo nel continente africano.

22/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

Relazione di valutazione 2022 del Protocollo di Montreal

INTRODUZIONE

Il Refrigeration, Air Conditioning and Heat Pumps Technical Options Committee (RTOC) del Protocollo di Montreal (United Nations Environment, UNEP) - (https://ozone. unep.org/) ha pubblicato nel mese di marzo 2023 il proprio Assessmen Report quadriennale (UNEP, 2022). RTOC è uno dei cinque Comitati sussidiari del TEAP (Technology and Economic Assessment Panel), che assiste i paesi firmatari del Protocollo di Montreal nell’attuazione del Protocollo e dei suoi successivi Emendamenti, come l’Emendamento di Kigali che prevede la graduale eliminazione degli HFC (https://ozone.unep.org/science/overview).

Il Rapporto quadriennale 2022 descrive lo stato dell’arte delle tecnologie della Refrigerazione, del Condizionamento dell’Aria e delle Pompe di Calore (RACHP) in relazione al Protocollo di Montreal sull’eliminazione degli ODS (Ozone Depleting Substances, sostanze che impoveriscono l’ozono stratosferico) e all’Emendamento di Kigali sulla riduzione graduale dell’uso degli HFC.

IL RAPPORTO

Il Rapporto RTOC 2022 (UNEP, 2022) fa parte degli adempimenti dell’UNEP ai sensi dell’articolo 6 del Protocollo di Montreal ed è stato redatto dal Comitato per le Opzioni Tecniche nel campo della Refrigerazione, dell’Aria Condizionata e delle Pompe di Calore (RTOC, Refrigeration Technical Option Committee).

La sintesi delle informazioni raccolte (in particolare sotto forma di Key Messages e di Executive Summaries) fa anche parte del Rapporto quadriennale del TEAP (Technology and Economic Assessment Panel), nonché del Rapporto 2022 complessivo

di sintesi, pubblicato nell’aprile 2023 dai tre Assessment Panels che assistono i paesi firmatari del Protocollo di Montreal.

Tutti i rapporti possono essere scaricati gratuitamente dal sito web del Protocollo di Montreal dell’UNEP: (https://ozone.unep.org/science/assessment/teap).

Il rapporto RTOC 2022 è stato preparato dai 41 membri ufficiali del Comitato ed è diviso in 13 capitoli. Ciascuno dei capitoli è stato sviluppato da 2-8 esperti nel settore specifico; ogni capitolo è stato presieduto da uno o due Chapter Lead Author (CLA), che hanno curato la maggior parte della stesura e del coordinamento.

Sono state redatte diverse bozze del rapporto, discusse in diverse riunioni del RTOC. Parecchi incontri si sono tenuti in modalità a distanza durante la pandemia. Un ultimo incontro per discutere i commenti provenienti dalla “peer review” e per decidere i contenuti finali del Rapporto si è tenuto a Luxor (Egitto) nel dicembre 2022. Il rapporto RTOC 2022 è stato redatto nella forma di una serie di capitoli. Ci sono capitoli sui refrigeranti e le loro proprietà, sulle diverse aree di applicazione RACHP e c’è un capitolo sulla sostenibilità applicata a refrigerazione, condizionamento dell’aria e pompe di calore.

La Figura 1 mostra la struttura del Rapporto mentre la Tabella 1 riporta, per ogni singolo capitolo del Rapporto, l’elenco degli autori e dei coautori del capitolo.

Il Rapporto contiene l’elenco completo dei refrigeranti che hanno ottenuto classificazione all’interno delle norme ASHRAE 34 e/or ISO 817. Per ogni refrigerante (sostanza pura o miscela) l’elenco fornisce le seguenti informazioni:

• Nome del refrigerante

• Formula chimica

/23 INDUSTRIA & formazione NUMERO 5 / GIUGNO 2023
Professore
Politecnica
Marche
Articolo presentato alla 8-9 GIUGNO 2023 | POLITECNICO DI MILANO 20 th EUROPEAN RACHP CONFERENCE REI
Fabio Polonara
Università
delle
Ex Presidente RTOC

• Nome chimico

• Peso molecolare

• Punto di ebollizione normale

• Classe di sicurezza

• Tempo di vita in atmosfera

• Efficienza radiativa

• GWP su 100 anni

• GWP su 20 anni

• ODP

In tutti i capitoli sono presenti Key Messages ed Executive Summary. I Key Messages dei diversi capitoli sono riportati qui di seguito.

KEY MESSAGES

• Il Protocollo di Montreal ha dimostrato di essere in grado di controllare l’eliminazione dell’uso degli HCFC nei paesi cosiddetti “nonArticle 5 “ mentre è in corso un efficace processo di eliminazione nei paesi cosiddetti “Article 5 “.

• L’Emendamento di Kigali del Protocollo di Montreal è un importante segnale di mobilitazione per il settore RACHP verso la transizione su refrigeranti a basso GWP.

• Refrigeranti alternativi con GWP bassissimo, basso e /o medio sono ormai disponibili e sono (ormai) ampiamente applicati in parecchie applicazioni RACHP in diverse regioni del globo.

• L’accessibilità di alcuni refrigeranti a basso GWP è ancora uno dei maggiori ostacoli alla loro diffusione globale e al raggiungimento degli obiettivi temporali dell’Emendamento di Kigali.

• La maggior parte dei refrigeran-

Siamo alla ricerca di Tecnici frigoristi motivati e appassionati per unirsi al nostro team nella sede di Milano

ti con bassissimo, basso e medio GWP appartengono a diverse classi di infiammabilità (bassa infiammabilità, infiammabili e alta infiammabilità). Al riguardo le norme di sicureza per le applicazioni RACHP sono in corso di aggiornamento al fine di consentire il loro uso. Alcuni degli aggiornamenti più recenti hanno ridotto le restrizioni all’uso dei refrigeranti infiammabili e hanno aumentato i limiti ammissibbili di carica del refrigerante per apparecchi sigillati in applicazioni di refrigerazione commerciale, condizionamento dell’aria e pompe di calore.

• L’acido trifluoroacetico, TFA, uno dei prodotti di decomposizione di

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parecchi refrigeranti HFC e HFO, è un composto chimico che, secondo la definizione dell’OCSE, ricade tra le sostanze per- e poly-fluoroalchiliche (PFAS). La definizione OCSE di PFAS non include HFC-23, HFC32, HFC-152a, HFC-161, HFO1132 e HFO-1123. Maggiori informazioni sul TFA sono presenti nel 2022 EEAP (Environmetal Effects Assessment Panel) Assessment Report. Una proposta di restrizione dell’uso dei PFAS è stata presentata all’ECHA (European Chemical Agency) da 5 paesi Europei. Tale proposta dovrà esere valutata ed eventualmente ratificata nel corso dei prossimi anni. Una eventuale ratifica della proposta potrebbe avere un impatto nell’uso di alcuni refrigeranti nelle applicazioni RACHP nei paesi Europei.

• La riduzione degli HFC conseguente all’Emendamento di Kigali (espressa in CO2-eq.) si concentra sulla produzione e sul consumo dei refrigeranti. E’ ben noto che, in termini di cambio climatico, l’aspetto che interessa è la riduzione delle emissioni di gas serra (GHG) e quindi, oltre alla riduzione delle emissioni dirette, collegate al rilascio in atmosfera degli HFC, è importante tenere sotto controllo anche le emissioni indirette di GHG, derivanti dalla produzione dell’energia necessaria per operare i

24/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 1 – Struttura del 2022 RTOC Assessment Report

sistemi RACHP. In questo senso è importante che le emissioni indirette vengano ridotte in maniera significative atttraverso il miglioramento dell’efficienza energetica dei sistemi e attraverso la riduzione della domanda, ottenibile con edifici ad alta efficienza energetica e una efficiente catena del freddo, oltre che con la riduzione dell’intensità di carbonio della produzione di elettricità.

REVIEW

Dopo la preparazione, da parte dei membri del RTOC, delle bozze di ordine zero (ZOD) e uno (FOD) è stata elaborata una bozza per la revisione. Questa bozza è stata sottoposta a revisione da parte di un certo numero di istituzioni e associazioni internazionali (sedici in totale); ciascuna di esse ha esaminato (tramite i propri esperti) i diversi capitoli in uno sforzo coordinato. Ciò è avvenuto tra la fine di agosto 2022 e l’inizio di ottobre 2022 (si veda la tabella 2

seguente per le organizzazioni coinvolte). Sono stati ricevuti in totale 2000 commenti. Durante la riunione di Luxor (Egitto) di dicembre 2022 i commenti ricevuti sono stati esaminati e, dopo un’ultima revisione da parte dei CLA e dei coautori, è stata preparata la versione definitiva.

Il Rapporto è stato quindi presentato all’UNEP nel marzo 2023. I Key Messages fanno parte (come anche i Key Messages di tutti i rapporti dei TOC) del Rapporto TEAP 2022 che è stato licenziato durante la riunione TEAP dell’aprile 2023.

AHRI Airconditioning, Heating and Refrigeration Institute USA

AiCARR Ass. Italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione

CAR Chinese Association of Refrigeration

DKV German Refrigeration Society

EIA Environmental Investigation Agency

EPEE European Partnership for Environment and Energy

eurammon European Industry - Association for Ammonia

IIR International Institute of Refrigeration

IOR Institute of Refrigeration, UK

ISHRAE Indian Society Heating Refrigeration Air Conditioning Engineers

JRAIA Japanese Refrigeration and Air-conditioning Industry Association

NIST National Institute of Standards and Technology

NKF Norsk Kjøleteknisk Forening (together with NTNU)

SAE SAE Interior Climate Control Steering Committee

SAIRAC South African Institute for Refrigeration and Air Conditioning

Shecco/ATMO R/AC Market Development Expert Organisation Brussels

Istituzioni e Associazioni che hanno partecipato alla peer review

NUMERO 5 / GIUGNO 2023

Le nuove sfide dei sistemi di condizionamento per autoveicoli

Carloandrea Malvicino

Leading Author, Mobile Air-Conditioning Chapter

Refrigeration, Air-Conditioning and Heat Pumps Technical Options Committee (RTOC)

Head of Enlarged Europe

CO2 Emissions Reduction Strategies Dept. - Stellantis

Il sistema di condizionamento per autoveicoli (MAC) ha subito diverse e importanti evoluzioni negli ultimi anni, soprattutto al fine di ridurre l’impatto ambientale dei refrigeranti utilizzati. Una nuova generazione di sistemi e componenti è in fase di sviluppo e implementazione per migliorare ulteriormente l’efficienza e la sostenibilità ambientale e per garantire nuove funzioni come la pompa di calore e la gestione termica della batteria e dell’elettronica.

La crescente consapevolezza dei rischi ambientali legati ai PFAS (pere polifluoroalchili), un sottoprodotto dei refrigeranti HCFC (es. R1234yf), sta portando l’industria a riconsiderare gli attuali refrigeranti e a rivalutare l’utilizzo dei refrigeranti naturali come la CO2 (R744) e il propano (R290), mentre la progressiva elettrificazione richiede soluzioni più efficienti per limitare l’impatto negativo sull’autonomia dei veicoli elettrici. L’articolo fornisce uno scenario sintetico dell’evoluzione del sistema MAC in corso, concentrandosi sulla questione dei PFAS e sul miglioramento dell’efficienza energetica.

SCENARIO

Dalla metà degli anni Novanta sono state sviluppate e utilizzate alternative alluso del ‘HFC-134a per i sistemi di condizionamento degli autoveicoli. Oggi, quasi tutti i veicoli leggeri in Europa, Giappone, Nord America e in alcuni altri Paesi utilizzano l’HFO1234yf a zero ODP e a bassissimo GWP, mentre recentemente quattro marchi europei hanno introdotto sistemi a pompa di calore utilizzanti R-744 (CO2) in alcuni modelli di veicoli elettrici. La crescente elettrificazione del trasporto su strada e la consapevolezza delle problematiche ambientali (efficienza energetica e sostenibilità) stanno aprendo le porte a una nuova generazione di MAC per garantire il comfort dei passeggeri (raffreddamento e riscaldamento) e la gestione termica del sistema (batteria, motore e inverter). In questo contesto, si sta valutando l’uso di refrigeranti non fluorurati (R-744 o HC-290) o di miscele per migliorare l’efficienza del sistema e ridurre ulteriormente l’impatto ambientale. Inoltre, vi è una crescente consape-

26/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Articolo
8-9
20 th EUROPEAN RACHP CONFERENCE
Figure 1: Pro e contro delle due soluzioni più analizzate
presentato alla
GIUGNO 2023 | POLITECNICO DI MILANO
REI

volezza del rischio ambientale legato ad alcuni prodotti di degradazione dei refrigeranti in uso (HFC-134a, HFO-1234yf, ...). Questo sottoprodotto, l’acido trifluoroacetico (TFA), è una sostanza chimica che rientra nella definizione OCSE di sostanze per- e poli-fluoroalchiliche (PFAS).

I PFAS sono ritenuti pericolosi per l’ambiente e per gli esseri viventi.

SFIDA 1: PFAS E SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE

Il ciclo a compressione di vapore è la tecnologia più comunemente utilizzata per i sistemi di condizionamento autoveicolistici anche se in un passato recente, diverse alternative sono state valutate senza successo, mentre altre tecnologie sono in fase di valutazione nei laboratori di ricerca. I veicoli leggeri e pesanti utilizzano una carica di refrigerante compresa tra 0,3 e 1,4 kg, che varia in base alla progettazione del sistema e al refrigerante scelto, mentre per gli autobus la carica può variare da 8 a 16 kg a seconda della categoria del veicolo (ad esempio, autobus semplici, autobus articolati).

Considerando che nel parco circolante mondiale ci sono circa 1,3 miliardi di veicoli con un tasso di rinnovo medio annuo del 7,7% (13 anni di età media del veicolo), ci sono circa 1 miliardo di tonnellate di refrigerante nei veicoli con una richiesta annua di 75 milioni di tonnellate per i nuovi veicoli più circa 50 milioni di tonnellate all’anno per il servizio (tasso di perdita del 5%). Queste cifre sono destinate ad aumentare nei prossimi anni a causa dell’incremento del parco circolante e della penetrazione del MAC [IEA, 2019b, WEF, 2016]. In questo contesto, la crescente consapevolezza del rischio ambientale legato ai PFAS diventerà sicuramente un tema importante. Oltre alla letteratura sull’argomento e alle azioni delle ONG, cinque paesi europei (D, DK, NL, NO, SE) hanno espresso l’intenzione di proporre una restrizione basata sul REACH per i PFAS presentando una proposta in tal senso all’Agenzia Chimica Europea (ECHA) il 7 febbraio 2023 [ECHA, 2023]. Pertanto, i costruttori ed i componentisi hanno avviato

progetti e iniziative per riconsiderare la loro posizione rispetto all’uso di refrigeranti naturali (R-774, HC-290) all’uso di sostanze non PFAS come l’HFC-152a o miscele (Figura 1). Il costo ancora piuttosto elevato dell’HFC-1234yf rende i refrigeranti naturali e in particolare l’HC-290 piuttosto interessanti anche in vista della transizione verso refrigeranti a basso GWP in quelle aree in cui l’HFC-134a è ancora utilizzato e consentito.

SFIDA 2: EFFICIENZA ENERGETICA

Il fabbisogno energetico di un generico MAC è di circa 480 kWh (50% per il raffreddamento e 50% per il riscaldamento) all’anno per garantire il comfort termico e le altre funzioni correlate nelle condizioni sopra elencate, secondo le seguenti ipotesi:

• la domanda media di energia di un generico veicolo leggero (ciclo di prova WLTP) è di circa 200 Wh/ km [Pavlovic 2016],

• il fabbisogno energetico annuale

di un MAC è pari a circa il 6% del fabbisogno energetico del veicolo (cioè 12 Wh/km) per il raffreddamento [Blumberg, 2019],

• un ulteriore 6% deve essere considerato per garantire il riscaldamento [Bellocchi, 2018] nel caso di auto elettriche a causa della mancanza di calore termico di scarto dal motore, come ipotesi semplificata,

• la distanza media annua percorsa è di 20’000 km [EUCOM, 2018], [US DOE, 2020].

Utilizzando il fattore 0,25 l/kWh [EUCOM, 2018] per convertire l’energia in litri di carburante (veicoli a motore termico) un sistema di condizionamento generico ha bisogno di circa 60 l/anno di carburante (cioè benzina, diesel, gas naturale, GPL, ...), la cui combustione produce (2550 gCO2/l) 150 kgCO2/anno. Nel caso di un veicolo elettrico e utilizzando la media a livello mondiale dell’equivalente CO2 per la produzione di energia elettrica [IEA, 2019a], pari a 475 gCO2/kWh, l’energia per assicurare il condizionamento ha un equivalen-

/27 INDUSTRIA & formazione NUMERO 5 / GIUGNO 2023
Tabella 1 - Sintesi delle emissioni annue di CO 2 eq dirette e indirette di un generico MAC

te in CO2 di 114 kgCO2/anno. Questo valore raddoppia, ovvero 228 kgCO2/ anno, aggiungendo il fabbisogno di energia termica per compensare la mancanza di calore di scarto del motore termico e secondo le ipotesi sopra elencate. Questi dati evidenziano come le emissioni indirette di CO2 sono maggiori dell’effetto delle emissioni dirette (perdite di refrigerante durante la produzione, l’uso e la fine del ciclo di vita) nel caso di utilizzo di R-134a (GWP 1430). Le emissioni dirette di un sistema basato sull’R-134a sono state stimate in 500 kgCO2e per l’intero ciclo di vita [Blumberg, 2019], ipotizzato in 15 anni. Di conseguenza, le emissioni dirette medie annue sono di circa 33 kgCO2e/anno.

Considerando che circolano circa 1.300.000 veicoli e ipotizzando una penetrazione del MAC a livello mondiale dell’80%, le emissioni complessive di CO2eq dovute all’uso del MAC sono di circa 230 milioni di TonCO2eq nel caso in cui tutti i veicoli siano dotati di un motore a combustione termica. I dati della Tabella 1 evidenziano che il beneficio dell’elettrificazione è in parte compensato dal fatto che i veicoli elettrici MAC necessitano di energia aggiuntiva per garantire il comfort termico invernale. L’efficienza energetica del MAC può essere migliorata combinando l’effetto di diverse azioni possibili:

• Miglioramento dell’efficienza dei

componenti elettrici (ventilatore, soffiante, ...) e meccanici (compressore, scambiatori di calore)

• Architettura del sistema: espansione diretta vs. espansione indiretta, condensatore ad acqua, scambiatore di calore interno, pompa di calore vs. riscaldatore elettrico.

• Miglioramento delle caratteristiche del veicolo per ridurre il carico termico: miglioramento dell’isolamento, rivestimenti dei finestrini e vernici riflettenti.

Questi miglioramenti combinati dell’efficienza energetica potrebbero ridurre l’energia consumata dal MAC fino al 65% [IEA, 2019b]. Inoltre, i veicoli elettrici o ibridi con una rilevante capacità di autonomia elettrica necessitano di misure per garantire il comfort e la funzione di sicurezza (sbrinamento e disappannamento), a causa della mancanza di calore di scarto ad alta temperatura, solitamente disponibile nei veicoli convenzionali alimentati da motori termici come sottoprodotto della combustione. La soluzione utilizzata più semplice è il riscaldatore elettrico (PTC - Positive Thermal Coefficient): un dispositivo puramente dissipativo che trasforma l’energia elettrica immagazzinata nella batteria in calore che viene trasferito direttamente o indirettamente (calore-liquido e poi con uno scambiatore di calore convenzionale liquido-udito) all’abitacolo. In genere, un riscaldatore PTC ha una potenza media di circa 6 kW,

che varia da 3 kW a 10 kW, in funzione delle caratteristiche del veicolo. L’alternativa più efficace è la pompa di calore che viene implementata mediante un sistema convenzionale a espansione diretta, invertendo il ciclo termodinamico [Kowsky, 2012] o con un sistema di raffreddamento a doppio circuito [Optemus, 2019, Ferraris, 2020]. In questo caso il ciclo termodinamico rimane invariato e la funzione di inversione viene attuata invertendo il flusso del refrigerante. La pompa di calore consente di ridurre la domanda di energia per garantire il riscaldamento in modo molto rilevante. In modalità riscaldamento, un tipico sistema a pompa di calore utilizzato al posto del riscaldatore PTC consente un risparmio energetico che va dal 17% al 52%, a seconda del contesto geografico e dell’impiego di un sistema dotato di ERV [Bellocchi, 2018].

CONCLUSIONI

I sistemi di climatizzazione degli autoveicoli sono in una nuova importante fase evolutiva guidata dalla necessità di ridurre ulteriormente l’impatto ambientale diretto e indiretto. La crescente consapevolezza dell’impatto sull’ambiente dei PFAS, un prodotto di degradazione dei refrigeranti in uso, impone l’adozione di soluzioni alternative ai refrigeranti in uso (HFC-134 e HFO-1234yf). L’industria, per essere pronta in caso di limitazioni normative e agire in modo proattivo per proteggere l’ambiente, ha già iniziato a riconsiderare le attuali scelte di refrigeranti. Le due opzioni in valutazione sono l’R-744 (CO2) e l’HC-290 (propano), entrambe hanno vantaggi e svantaggi e anche se l’R-744 è una soluzione già presente sul mercato, al momento non c’è un chiaro orientamento del settore. Parallelamente, per ridurre ulteriormente la domanda di energia del MAC e limitare l’impatto negativo sull’autonomia dei veicoli elettrici, è in corso lo sviluppo e la diffusione di una nuova generazione di componenti e architetture: la pompa di calore diventerà probabilmente un equipaggiamento standard dei veicoli elettrici.

28/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 2: Esempio di architettura a pompa di calore con circuito a fluido intermedio (Optemus 2019)

Sostenibilità ambientale: supporto, e non vincolo, per lo sviluppo futuro del settore HVAC

INTRODUZIONE

Al condizionamento dell’aria viene imputato sempre più frequentemente di essere un settore troppo energivoro e di concentrare tali richieste di energia secondo picchi concentrati durante l’anno.

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 25 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

La sostenibilità ambientale, di qualsiasi attività antropica, non è più una questione procrastinabile. Ma essa non è da intendersi come un laccio che deve imbrigliare ed obbligare a costrizioni, bensì va intesa come un’opportunità per raggiungere livelli di qualità migliori e benefici concreti e tangibili per tutti gli utilizzatori di quello che ormai sta diventando un bene irrinunciabile: il benessere fisico nelle proprie abitazioni, negli ambienti di lavoro, nei luoghi di svago e cultura anche quando il caldo è torrido e l’afa insopportabile.

GUARDANDO AVANTI

Quale può essere il possibile scenario futuro del condizionamento dell’aria?

pre ben centrati rispetto all’andamento del mercato, non farsi sopraffare dagli eventi e doverli rincorrerli continuamente. Solo così è possibile programmare la propria attività, produttiva o manutentiva che sia, investire in maniera oculata risorse economiche e mantenere aggiornate, e sempre al passo, le proprie competenze e capacità professionali.

In Italia il settore del condizionamento e delle pompe di calore è relativamente giovane, almeno nella sua dimensione su larga scala. Le piccole apparecchiature residenziali o piccolo commerciali hanno subito una consistente diffusione solo in epoca piuttosto recente quando, invece, laddove il condizionamento è nato, negli Stati Uniti, ormai ha raggiunto sviluppi notevoli già da tempo. Non parliamo, poi, di alcune nazioni orientali, che sono riuscite ad esportare il tutto il mondo la loro tecnologia e hanno reso possibile far entrare nelle case di ciascuno di noi il fresco ed il caldo attraverso apparecchiature di semplice installazione, ingombri ridotti e prestazioni sempre migliori.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA

COMPLETA DEGLI ARTICOLI

DEL PROF. FANTONi

Per informazioni: 0142.452403

corsi@centrogalileo.it

È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.

Quali le possibili trasformazioni che interverranno e obbligheranno il settore HVAC ad una rimodulazione del suo essere? E, al contempo, quali saranno gli elementi cardine che permetteranno il suo ulteriore sviluppo e lo sosterranno affinché possa diffondersi in maniera sempre più capillare e diffusa?

Puntando lo sguardo all’orizzonte, in una logica di programmazione, di anticipazione e di adeguamento al futuro prossimo non si può non rispondere a queste domande: solo così è possibile evolversi dal punto di vista professionale, restare sem-

In questo contesto generale, globalizzato, se vogliamo puntare gli occhi all’orizzonte per capire quale futuro ci attende non si può, quindi, restare ancorati ad un’analisi ristretta ma bisogna allargare a 360 gradi la propria visione, anche volgendo lo sguardo a quei contesti che, storicamente, sono stati e si trovano tutt’ora più avanti di noi in questo settore.

SOSTENIBILITÀ, PARADIGMA IRRINUNCIABILE

Non v’è dubbio che anche il settore HVAC, come tanti altri settori com-

/29 INDUSTRIA & formazione NUMERO 5 / GIUGNO 2023
Pierfrancesco FANTONI
LEZIONE 242 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

merciali ed industriali, se vorrà sopravvivere e svilupparsi sempre di più non potrà non confrontarsi con la sostenibilità ambientale, che ormai è divenuto uno dei paradigmi irrinunciabili che permea svariati settori, da quello tecnologico a quello economico.

Pare ormai condiviso su larga scala, infatti, il concetto che non sono più accettabili modelli di sviluppo che non tengano conto della questione ambientale poiché il rispetto e la cura dell’ambiente è condizione sine qua non per poter proseguire non solo nella modernità ma proprio anche dal punto di vista economico. Qualsiasi tipo di evoluzione (economica, tecnologica, sociale, politica, umana) trova fondamento, giustificazione e sarà implementabile solo se

sarà capace di rispettare l’ambiente, prima che esso si ribelli in maniera incontrollata e incontrollabile a certe brutture dell’uomo. In verità la sostenibilità ambientale non è un parametro allo stato embrionale, poiché già vi è stato il riconoscimento della sua rilevanza che, nel caso specifico del settore HVAC, si può declinare in almeno tre filoni fondamentali.

EFFICIENZA ENERGETICA E RIDUZIONE DEI CONSUMI

Il primo è quello che riguarda l’efficienza energetica ed il controllo dei consumi. Diffondendosi su larga scala, l’uso del condizionatore ha evidenziato come l’ottenimento di questo servizio comporti consumi

Monitoraggio wireless Temperatura / U.R.% Segnali di processo

energetici molto elevati, concentrati in determinati periodi dell’anno, che comportano picchi, financo a sofferenze, delle rete elettrica di alimentazione. Il settore è altamente energivoro e già più volte è stato messo sotto esame per questa sua peculiarità, soprattutto laddove la produzione di energia elettrica non avviene secondo tecnologie “pulite” e quindi altamente impattanti per l’ambiente. In questo caso la sostenibilità ambientale passa attraverso la capacità di produrre apparecchi caratterizzati da consumi sempre inferiori.

Tale obiettivo si raggiunge sia attraverso il miglioramento delle efficienze termodinamiche che governano il funzionamento dei vari componenti del circuito frigorifero, e del circuito stesso nel suo complesso, sia attraverso la sempre più vasta diffusione delle logiche di controllo elettroniche.

LA TECNOLOGIA

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Mentre gli sviluppi meccanici hanno dominato il primo secolo della tecnologia HVAC, ora l’ascesa della tecnologia SMART può permetterle un ulteriore salto di qualità in tal senso.

L’elettronica intelligente ha aperto la strada a innovazioni e progetti più efficienti, e quindi più sostenibili, ma anche riduzione dei costi di gestione e livelli di comfort superiore.

L’analisi dei dati relativi alle condizioni di funzionamento, alle situazioni

30/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
SMART Celle frigorifere, Termotecnica, Controller FT-200

ambientali, al grado di occupazione dei locali climatizzati, può orientare in maniera automatica il funzionamento di un impianto di climatizzazione, con notevole risparmio sui consumi e quindi agendo in maniera efficace, di riflesso, sulla problematica ambientale.

L’integrazione degli impianti HVAC in logiche di controllo e gestione integrate (internet of things) permette di gestire in maniera coordinata i vari sistemi energivori e di evitare picchi di richieste che possono mandare in crisi i sistemi di approvvigionamento elettrico.

ENERGIE RINNOVABILI

Anche la complementarietà con sistemi di generazione dell’energia meno impattanti o sorgenti di calore disponibili su larga scala e a costi ridotti può costituire la chiave di volta per la risoluzione del problema. Le energie rinnovabili possono migliorare la sostenibilità dei sistemi HVAC direttamente o indirettamente. La scelta delle tecnologie più opportune dipende dalle condizioni climatiche e geografiche.

I sistemi di riscaldamento e raffreddamento solari, i sistemi di riscaldamento e raffrescamento geotermici, il raffreddamento passivo evaporativo e le tecnologie di riscaldamento e raffreddamento a biomassa sono esempi di tecnologie rinnovabili utilizzabili nei sistemi HVAC degli edifici. I minori consumi, la maggiore affidabilità nel tempo dei sistemi gestiti dall’elettronica, l’ottimizzazione del funzionamento dei circuiti, e quindi la minore manutenzione necessaria, possono essere i punti di forza che inducono i consumatori a preferire sistemi HVAC “verdi” e quindi orientare in maniera significativa i produttori di apparecchiature.

GLI IMPIANTI FRIGORIFERI PER IL TRATTAMENTO DELL’ARIA

La tecnologia frigorifera, che è solo uno dei componenti che supportano il condizionamento dell’aria, trova ulteriore elemento di incertezza nella questione dei fluidi frigoriferi per i quali, ormai, pare inderogabile il requisito della compatibilità

ambientale, ma che ancora non ha trovato soluzione e scelte percorribili univoche. Se dovesse prevalere l’orientamento che privilegia i fluidi infiammabili pare ragionevole prevedere che nel settore HVAC possano tornare fortemente in auge, almeno negli impianti di medio-grande potenzialità, i sistemi a fluido secondario, al fine di bypassare alcune delle problematiche concernenti la sicurezza e legate alla circolazione del fluido refrigerante nei locali occupati e climatizzati.

TECNOLOGIA A COMPRESSIONE DI VAPORE ANCHE PER IL FUTURO?

Ma l’attuale tecnologia a compressione di vapore, che nel corso degli anni ha subito una consistente evoluzione, con questa questione potrebbe anche aver dimostrato i propri limiti e quindi non è da escludere che ci si possa orientare verso altre tecnologie, come quella magnetocalorica ad esempio, allo studio già da parecchi anni così come quella inerente i sistemi di riscaldamento, raffreddamento e ventilazione ad adsorbimento.

Essi sono costituiti da unità di raffreddamento alimentate dal calore ed il cui funzionamento si basa sull’utilizzo di un deumidificatore rotativo (ruota ad adsorbimento) attraverso cui l’aria viene deumidificata.

L’aria secca risultante viene leggermente raffreddata in uno scambiatore di calore sensibile (rigeneratore

rotativo) e quindi ulteriormente raffreddata da un raffreddatore evaporativo.

L’aria fresca risultante viene immessa in ambiente. Il sistema può funzionare a ciclo chiuso o più comunemente a ciclo aperto in modalità di ventilazione o ricircolo.

Per il funzionamento è necessaria una sorgente di calore, anche di bassa qualità e a basse temperature, per cui è possibile utilizzare energie rinnovabili come il calore solare e geotermico, nonché il calore di scarto dei sistemi convenzionali a combustibili fossili.

QUALITÀ DELL’ARIA CONIUGATA AL RISPARMIO ENERGETICO

Sul piano del trattamento dell’aria, i sistemi HVAC del futuro dovranno essere dotati di sistemi di purificazione, sanificazione e igienizzazione che possano permettere il ricircolo dell’aria esausta nella misura maggiore possibile, garantendo sempre una indoor air quality di massimo livello.

Capaci, cioè, di permettere di avere condizioni igienico-sanitarie dell’aria al top ma anche di consentire il recupero delle massime quantità possibili di calore dalle portate d’aria estratte al fine di abbattere in maniera significativa i consumi energetici. Risparmio sui costi di gestione e caratteristiche dell’aria sono i due aspetti che devono procedere di pari passi ed essere mutuamente integrati uno con l’altro.

/31 INDUSTRIA & formazione NUMERO 5 / GIUGNO 2023
Prova di brasatura in corso nella sede di Casale Monferrato del Centro Studi Galileo.

L’Antartide svela i suoi segreti agli scienziati

Nel 2019 siamo stati invitati da ENEA a partecipare a una gara europea per la fornitura di due container, che dovevano soddisfare le specifiche tecniche richieste per un trasporto di importante materiale di ricerca dall’Antartide all’Europa, secondo il progetto denominato EPICA.

Cesare Angelantoni

Presidente Onorario di Angelantoni Industrie

Articolo presentato alla

“Desidero anzitutto spiegare i motivi che mi hanno portato a partecipare al XX Convegno Europeo. I due principali sono per ringraziare i Tecnici di Angelantoni Life Science che hanno progettato e costruito i due container speciali che vi presento e, insieme con loro, celebrare qui, in una conferenza europea, la straordinaria attività di ricerca di scienziati europei con il progetto denominato EPICA (European Project for Ice Coring in Antarctica).

Centinaia di uomini, ricercatori e scienziati, hanno lavorato per oltre trent’anni in Antartide, per scoprire i segreti nascosti nel ghiaccio in migliaia di anni e trovare utili riferimenti per il nostro futuro. Gli ultimi due motivi, ma non i meno importanti, sono di annunciare la collaborazione con la Società cinese Antolin Life Science, nuovo socio di maggioranza di Angelantoni Life Science, e di evidenziare la ultraquarantennale collaborazione con il Centro Studi Galileo.”

EPICA è un progetto multinazionale europeo per la trivellazione di strati di ghiaccio in Antartide, con la partecipazione di 10 Paesi europei, sostenuto dalla Commissione Europea e da contribuzioni dei singoli Paesi: Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Norvegia, Svezia, Svizzera e UK. Lo scopo principale è di ottenere, attraverso la trivellazione e l’analisi di carote di ghiaccio, una completa documentazione delle condizioni

climatiche e atmosferiche archiviate in Antartide.

L’esame di questi reperti permetterà di avere informazioni sulle variazioni climatiche naturali e sui meccanismi di rapidi cambiamenti in epoche glaciali.

Fino a ieri i ricercatori avevano raccolto dati estesi fino a circa 800.000 anni fa ma il nuovo progetto europeo denominato Beyond EPICA –Oldest Ice mira a ottenere carote di ghiacci ancora più antiche, che dovrebbero fornire dati fino a 1,5 milioni di anni fa.

Mi piacerebbe poter parlare più a lungo su questo progetto di grande interesse scientifico ma non è questo il tema della mia relazione.

Posso solo informarvi che la prima missione operativa con i nostri container è terminata da poco, il

32/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
La rotta del rompighiaccio Laura Bassi icebreaker
8-9 GIUGNO 2023 | POLITECNICO DI MILANO 20 th EUROPEAN RACHP CONFERENCE REI

Disposizione

Dimensioni interne 2438 x 2300 x 2591 (H) mm

Campo di temperatura from -40 to -70°C

Temperatura di esercizio -50°C

Gruppo frigorifero primario 2 x 5 HP (sistema in cascata)

Gruppo frigorifero di back-up 2 x 5 HP (sistema in cascata)

Refrigeranti R449A and R23

Alimentazione elettrica 440/3/60 (a bordo nave)

400/3/50 (a terra o su camion)

L’obiettivo scientifico è molto ambizioso – come ha detto il Professor Carlo Barbante, Direttore della missione appena conclusa - si tratta di “ricostruire e studiare com’è cambiato il clima durante la transizione dal Pleistocene Medio, avvenuta tra 900.000 e 1.200.000 anni fa quando la periodicità delle ere glaciali è passata da circa 41.000 anni agli attuali 100.000 anni”.

Per quanto riguarda il progetto e le prestazioni dei due container sintetizzo nella Figura 1 i principali dati tecnici.

17 aprile con il ritorno in Italia della rompighiaccio. Una missione che è all’inizio di un’attività che si prolun-

gherà per molti anni a venire, con la partecipazione di centinaia di ri-

Nell’iter progettuale seguito per la ricerca e la definizione di soluzioni altamente affidabili, abbiamo potuto

/33 INDUSTRIA & formazione NUMERO 5 / GIUGNO 2023
cercatori. Container con specifiche tecniche richieste per un trasporto di materiale di ricerca dall’Antartide. Logo di Beyond EPICA ed esemplare di carota dell’ultima mission (a sinistra). interna delle scaffalature interne dei containers (a destra). Figura 1: Ambiente inserito in un container caratteristiche caratteristiche progettuali di robustezza strutturale e trasportabilità. Sistema di controllo e di monitoraggio studiato e realizzato da ALS

verificare che il punto più delicato della realizzazione era il sistema di coibentazione, per il quale alcune ipotesi non sembravano sicure, e quindi utilizzabili, in presenza di temperature inferiori a -50°C.

Abbiamo quindi modificato il criterio costruttivo dei container, preve-

dendo l’inserimento al suo interno di una vera e propria camera prefabbricata, costituita da pannelli coibentati, assemblati con una tecnica costruttiva consolidata in numerose analoghe forniture di celle frigorifere freezer industriali di ALS e in camere per prove ambientali

progettate da Angelantoni Testing Technologies.

La soluzione che abbiamo adottato ci permette di ottenere un ambiente perfettamente inserito in un container standard, conservando così di quest’ultimo tutte le sue caratteristiche progettuali di robustezza strutturale e trasportabilità.

Gli apparati per il raffreddamento comprendono due unità frigorifere, una di funzionamento e una di backup, separate e indipendenti, ciascuna con il 100% della capacità frigorifera richiesta, una soluzione che soddisfa le condizioni di sicurezza richieste.

Entrambe le due unità sono in esecuzione in cascata, cioè un’applicazione multistadio, assai nota a chi opera nel nostro settore, nella quale i due sistemi refrigeranti separati sono interconnessi in modo che uno di essi operi togliendo il calore di condensazione dell’altro. Il sistema di bassa può quindi funzionare a temperature assai inferiori.

Entrambi i sistemi in cascata sono progettati per operare fino a -70°C e i refrigeranti utilizzati sono l’R449A, nell’alto stadio, e l’R23, nel basso stadio.

Prima della prossima missione in Antartide l’R23 sarà sostituito con l’R472A, il nostro refrigerante brevettato, già certificato da ASHRAE, che assicura un’elevata riduzione di GWP, che passa da 14.000 dell’R23 a meno di 400.

Entrambi i container sono dotati di un sistema di controllo e di monitoraggio studiato e realizzato da ALS

Il controllore ALS, sviluppato in anni di esperienza e con il supporto delle ultime tecnologie, è in grado di garantire alte prestazioni, massima sicurezza e facilità d’utilizzo.

Il display da 7 pollici consente una valutazione in tempo reale dello stato di funzionamento e dispone di funzioni innovative che permettono un monitoraggio continuo dei parametri grazie ai 3 microprocessori separati relativi a: Regolazione, Allarme e Connettività.

La funzione real-time permette la visualizzazione a display con rappresentazione giornaliera delle temperature.

La funzionalità viene completata

34/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Cloud ALS facilmente accessibile da PC,da Smartphone e Tablet. Varie viste del container

dalle liste eventi, dalla registrazione delle temperature e dalle variabili di funzionamento campionate ogni 30 secondi. per 10 anni.

Tutti i valori sono memorizzati ed i file log degli eventi possono essere scaricati su PC locale tramite porta USB integrata nel controllore. Il controllore garantisce massima connettività e monitoraggio costante grazie all’utilizzo dell’infrastruttu-

ra Cloud ALS o server di archiviazione locale (Server Proprietario), facilmente accessibile sia da PC che da Smartphone e Tablet. Con questa funzionalità gli utenti possono consultare in real-time l’andamento delle temperature di conservazione del frigorifero e gli addetti alla manutenzione possono accedere, tempestivamente, alle informazioni dettagliate di funzionamento dell’unità frigorifera e dei suoi componenti.

NUMERO 5 / GIUGNO 2023

Parola all’esperto: La valvola termostatica

NOTA INTRODUTTIVA

I precedenti numeri di “Industria & Formazione” hanno riportato articoli divulgativi con soggetto Il Tubo Capillare, identificandolo come “organo di laminazione”, cioè, quel componente che è in sostanza una strozzatura del circuito; ha la funzione di opporre una resistenza al deflusso del fluido refrigerante dal condensatore all’evaporatore determinando all’interno del condensatore stesso un aumento della pressione. È sicuramente l’organo di laminazione più diffuso nelle macchine frigorifere di piccola/piccolissima potenza frigorifera operanti su cicli a compressione di vapore; potenza frigorifera erogata o particolari condizioni operative, richiedono organi di laminazione con prestazioni più sofisticate e flessibilità d’impiego.

I DIVERSI TIPI DI ORGANI DI LAMINAZIONE

Gli organi di laminazione possono essere grossolanamente divisi in quattro categorie:

• organi a perdita di pressione fissa

• valvole di espansione automatica (AEV)

• valvole d’espansione termostatica (TEV)

• valvole d’espansione elettroniche (EEV).

L’organo di laminazone a perdita di pressione fissa è semplicemente una restrizione calibrata attraverso la quale viene fatto fluire il refrigerante. Due semplici esempi di organo a perdita di pressione fissa sono il tubo capillare e l’orifizio calibrato; sono dispositivi impiegati in piccoli sistemi frigoriferi sia di refrigerazione che di condizionamento d’aria quando le condizioni operative prevedono un carico termico costante

all’evaporatore così come costante deve essere la pressione di condensazione.

L’aspetto negativo di tali dispositivi è la loro limitata capacità di regolare efficientemente il flusso di refrigerante in risposta ai cambiamenti delle condizioni operative del sistema; sono dispositivi dimensionati per ben precise condizioni di lavoro. Al pari degli organi a perdita di pressione fissa, la valvola di espansione automatica (AEV) ha una moderata capacità di adeguarsi al mutare delle condizioni operative.

La valvola automatica regola il flusso di refrigerante semplicemente mantenendo costante la pressione nell’evaporatore oppure in uscita alla valvola stessa.

All’aumentare del carico termico all’evaporatore, la valvola riduce la portata di refrigerante per mantenere costante la pressione di evaporazione, pari alla pressione di taratura della valvola stessa e viceversa. In breve, la valvola sottoalimenta l’evaporatore quando il carico termico è maggiore e lo sovralimenta quando il carico termico è minore.

La valvola d’espansione termostatica (TEV) è in grado di garantire una eccellente capacità di controllo del flusso di refrigerante al fine di mantenere costante il surriscaldamento all’uscita dell’evaporatore.

L’aumento del carico termico ha come conseguenza l’incremento del surriscaldamento del refrigerante all’uscita dell’evaporatore; la valvola provvede ad aumentare il flusso di refrigerante fino a ripristinare il valore di surriscaldamento prefissato.

Tale funzionamento fa si che la superficie di scambio dell’evaporatore sia sfruttata in modo ottimale anche con sensibili variazioni del carico termico.

Il concetto di surriscaldamento e il

36/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Gianfranco Cattabriga Docente Centro Studi Galileo

suo corretto metodo di misurazione saranno illustrati successivamente. Un altro beneficio che deriva dall’impiego della valvola d’espansione termostatica è legato alla operazione di carica di refrigerante del circuito frigorifero.

La carica di refrigerante di un circuito frigorifero equipaggiato con valvola d’espansione termostatica è in quantità diversa da quella necessaria per impianti con organi di laminazione di tipo diverso i quali per operare correttamente hanno necessariamente bisogno di una ben precisa carica di refrigerante (carica critica).

La valvola d’espansione elettronica funziona per mezzo di un sofisticato controllo delle condizioni operative del sistema frigorifero. Questo tipo di valvola d’espansione funziona comandata da un dispositivo elettronico che, volendo, controlla altre funzioni oltre al surriscaldamento

del refrigerante.

La possibilità di monitorare e gestire altre funzioni quali per esempio la temperatura di evaporazione, l’inizio e la fine dello sbrinamento, l’umidità relativa in cella, rende superfluo l’impiego di altri dispositivi di controllo rendendo così più semplice e efficace l’insieme della sezione “controlli e sicurezze” dell’impianto. La sua capacità di operare una efficace intercettazione del refrigerante alla chiusura evita la necessità della installazione di una valvola elettromagnetica sulla linea del liquido.

COME OPERA LA VALVOLA TERMOSTATICA

Per meglio comprendere i principi di funzionamento della valvola d’espansione termostatica è necessaria un breve introduzione delle sue parti fondamentali.

L’elemento di potenza (o elemento termostatico)

È essenzialmente composto da un bulbo sensibile, da un diaframma oppure da un soffietto montato sulla parte alta della valvola; tra loro sono collegati da un tubo capillare di varia lunghezza (vedi figura 1).

Lo spazio interno è riempito con un fluido diverso dal refrigerante contenuto nel circuito frigorifero; la sua caratteristica è quella di avere una relazione tra la sua temperatura e la pressione identica a quella del refrigerante in saturazione del circuito frigorifero, l’argomento verrà approfondito nel capitolo ”Le cariche termostatiche” di prossima trattazione. Il diaframma (o il soffietto) è l’elemento attuatore della valvola, il suo movimento di deflessione o flessione viene trasmesso all’otturatore mediante uno o due perni di spinta. La molla di contrasto è posizionata sotto l’otturatore e la sua forza di compressione viene modificata avvitando o svitando il perno di taratura filettato.

Le pressioni di funzionamento

Tre sono le pressioni fondamentali alla base del funzionamento della valvola d’espansione termostatica: P1 pressione all’interno del bulbo termostatico; agisce sulla superficie superiore del diaframma P2 pressione di evaporazione; agisce sulla superficie inferiore del diaframma P3 pressione della molla; agisce in sintonia con la pressione di evaporazione P2 e tende a chiudere il passaggio di refrigerante attraverso l’orifizio calibrato.

Il bulbo termostatico è posizionato a stretto contatto con la linea di aspirazione, nel tratto orizzontale più vicino all’uscita dell’evaporatore.

Ha lo scopo di monitorare la temperatura del refrigerante gassoso, ne consegue che la temperatura del fluido interno dell’elemento di potenza è ragionevolmente uguale a quella del vapore surriscaldato che lascia l’evaporatore; all’aumentare della temperatura del vapore nel punto di installazione del bulbo, aumenta la temperatura del bulbo stesso e quindi la sua pressione interna P1 che è

/37 INDUSTRIA & formazione NUMERO 5 / GIUGNO 2023
Figura 1: Le parti fondamentali della valvola d’espansione termostatica

pari alla pressione di evaporazione satura che il refrigerante avrebbe alla temperatura del vapore surriscaldato; esempio: refrigerante nel circuito frigorifero R134a temperatura di evaporazione = +5°C

P1 pressione di evaporazione = 2,5 bar

temperatura del vapore surriscaldato = +10°C

temperatura del bulbo termostatico = +10°C

P1 pressione all’interno dell’elemen-

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to di potenza = 3,15 bar

Quindi, la pressione P1 pari a 3,15 bar si esercita sulla superficie superiore del diaframma e spingendo l’otturatore verso il basso provoca l’apertura della valvola.

Attraverso l’equalizzazione interna della valvola, la pressione di evaporazione satura P2 agisce sulla superficie inferiore del diaframma; è in antagonismo con la pressione P1 e aumentando tende a provocare la

L’evoluzione delle tecnologie chimiche per il trattamento acque dei circuiti di ra reddamento con torri evaporative o condensatori evaporativi

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chiusura della valvola.

La disparità tra le due pressioni in opposizione provocherebbe una eccessiva flessione del diaframma e la conseguente completa apertura della valvola.

La valvola trova il suo punto di equilibrio corrispondente ad un certo passaggio di refrigerante liquido quando la pressione del bulbo P1 eguaglia la somma delle pressioni dell’evaporatore P2 e della molla P3.

Riassumendo:

P1 è la pressione di apertura della valvola P2 + P3 sono pressioni di chiusura della valvola.

Quando sia nel circuito frigorifero, che nel bulbo viene usato lo stesso fluido si avranno, per le stesse temperature, le medesime pressioni. Com’é noto, però, a evaporazione completata, saremo in presenza di refrigerante surriscaldato (vapore), dato che tutto il liquido avrà terminato di evaporare prima dell’uscita dall’evaporatore; essendo ancora in contatto con un fluido con temperatura maggiore, la temperatura del vapora sarà quindi aumentata.

Tuttavia la pressione all’interno dell’evaporatore, a parte le piccole cadute di pressione, rimane costante.

La temperatura del gas surriscaldato che transita all’interno del tubo di aspirazione va ad aumentare la temperatura del bulbo; in tale situazione la pressione all’interno dello stesso aumenta.

L’evoluzione delle tecnologie

Questa pressione agisce, come si è visto, sulla superficie superiore del diaframma e tende ad aprire la valvola facendo affluire una maggiore quantità di refrigerante provocando l’aumento della pressione di evaporazione.

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La valvola continua a rimanere aperta fino a quando l’aumentata pressione di evaporazione sommata alla forza della molla equilibra la pressione esercitata dal bulbo.

La figura 2 illustra il funzionamento della valvola termostatica; la pressione del bulbo è indicata in verde, la pressione di evaporazione sommata a quella della molla è la curva di colore rosso-blu. Se la valvola, in una data condizione di carico dell’evaporatore, non permette il passaggio di

38/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 2: Le pressioni di funzionamento
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una quantità sufficiente di refrigerante, la pressione nell’evaporatore tenderà a diminuire, la temperatura del bulbo tenderà ad aumentare in seguito all’aumento del surriscaldamento del gas in uscita.

La conseguenza di questo è una maggiore apertura della valvola, un maggiore passaggio di liquido e un ristabilirsi dell’equilibrio fra le tre pressioni.

Al contrario, se la valvola permette il passaggio eccessivo di refrigerante liquido, la temperatura del bulbo diminuirà, la pressione nell’evaporatore aumenterà.

In queste condizioni la valvola tenderà a ridurre il passaggio di liquido ribilanciando così la pressione del bulbo, della molla e dell’evaporatore. Se il carico termico dell’evaporatore aumenta, il refrigerante terminerà prima di evaporare, provocando un aumento di pressione nell’evaporatore; il che vale a dire un aumento della temperatura di evaporazione, la quale provocherà un aumento della temperatura del bulbo.

L’incrementata pressione del bulbo agirà sulla superficie superiore del diaframma, mentre la pressione dell’evaporatore insisterà sulla superficie inferiore; gli aumenti delle due pressioni si annulleranno a vicenda e la valvola si adatterà facilmente alle nuove condizioni di carico con una trascurabile variazione del surriscaldamento.

La valvola di espansione termostatica è l’unico dispositivo che garantisca un pieno sfruttamento dell’evaporatore a qualsiasi condizione di carico termico.

Tutti gli apparecchi che provocano una caduta di pressione fissa non sono in grado di adattarsi alle variazioni del carico termico; quindi per quanto riguarda lo sfruttamento dell’evaporatore, possono dare solamente un compromesso.

LE CARICHE TERMOSTATICHE

Allo scopo di ottenere migliori prestazioni da un sistema frigorifero, i diversi costruttori hanno introdotto le cariche termostatiche differenziate per le valvole. Il loro impiego con successo in tutte le varie applicazioni del freddo, è una conferma della loro validità.

La carica termostatica MOP

Tra i diversi tipi di carica, quella che merita una particolare attenzione è la carica termostatica di tipo MOP. MOP è l’acronimo di Maximum Operating Pressure (massima pressione operativa) e rappresenta la pressione di evaporazione alla quale la valvola inizierà a chiudere, prevenendo così ulteriori incrementi di pressione. La massima pressione di funzionamento è definita dal punto di completa evaporazione della carica termostatica contenuta nel bulbo.

Le valvole di espansione termostatiche munite di carica MOP trovano impiego in tutti quei casi dove un aumento della pressione di evaporazione e quindi della temperatura di evaporazione del sistema al di sopra dei limiti di progetto, può comportare un intollerabile sovrac-

carico del compressore. In particolare, queste condizioni di sovraccarico si possono facilmente manifestare negli impianti di condizionamento, dotati di valvola di espansione termostatica con carica convenzionale, ad ogni avviamento del compressore oppure, nei sistemi a bassa temperatura, nella fase di messa a regime (pull down). Infatti, nelle valvole dotate di carica convenzionale, l’aumento della temperatura dell’evaporatore comporta un corrispondente aumento della pressionedel bulbo P1 con conseguente proporzionale aumento dell’apertura dell’otturatore della valvola (pressione P1 maggiore della somma delle pressioni P2 e P3) e da qui il sovraccarico al compressore in fase di avviamento. Questo periodo di sovraccarico potrebbe prolungarsi per un tempo più che sufficiente per provocare danni irreversibili al compressore frigorifero. Nell’elemento termostatico MOP, la carica di fluido contenuto è in quantità limitata, tale da trasformarsi completamente in vapore al raggiungimento di una determinata temperatura, oltre la quale la pressione rimane pressochè costante. Aumenta invece la pressione dell’evaporatore P2 che, non più contrastata dalla pressione del bulbo, opera la chiusura della valvola.

L’azione modulante riprenderà non appena la temperatura dell’evaporatore sarà scesa nuovamente a valori inferiori a quello di MOP.

Nell’installazione delle valvole con carica MOP occorre accertarsi che il corpo valvola non raggiunga mai una temperatura inferiore a quella del bulbo, ciò per evitare che la carica possa ricondensarsi nella parte esterna del diaframma.

Ogni carica MOP è completata da un numero che identifica la pressione di intervento; tale pressione è espressa in PSI (pound/square inch, libbra/pollice quadrato) dove 1 PSI = 0,06894 bar. Per esempio una carica MOP100 è caratterizzata da una pressione di intervento di 100 PSI = 6,9 bar ~.

La figura 3 mostra l’andamento della pressione di evaporazione di un sistema frigorifero dotato di valvola con carica MOP confrontato con

/39 INDUSTRIA & formazione NUMERO 5 / GIUGNO 2023
Figura 3: La carica MOP

quello di una carica tradizionale. Come si può rilevare, la pressione MOP della carica deve essere decisamente inferiore alla pressione limite definita dal costruttore del compressore e sensibilmente superiore a quella di aspirazione.

La carica termostatica ad assorbimento

Le valvole di espansione termostatica con carica ad asorbimento hanno un comportamento relativamente pigro e reagiscono piuttosto lentamente alle variazioni della temperatura al bulbo.

In certi impianti frigoriferi questo tipo di comportamento è desiderato e in questi casi la carica ad assorbimento funziona da ammortizzatore. Tutto il complesso dell’elemento termostatico è caricato con vapore che viene parzialmente assorbito da uno speciale materiale contenuto nel bulbo.

La quantità di vapore assorbito varia in funzione della temperatura del bulbo e del tipo di materiale assorbente e con essa varia anche la pressione in tutto il complesso. Per un buon funzionamento della valvola non ha importanza se la parte superiore della membrana e del capillare sono più caldi o più freddi del bulbo, la pressione P1 necessaria al corretto funzionamento della valvola è sempre determinata dalla temperatura del bulbo.

La carica termostatica gassosa

Le valvole di espansione termostatica con carica gassosa hanno un comportamento veloce e reagiscono rapidamente alle variazioni della temperatura del bulbo perchè le masse interessate a tali variazioni sono di piccola entità.

La carica dell’elemento termostatico è costituita da fluido di tipo adatto che viene introdotto sotto forma di vapore e che condensa parzialmente nel bulbo. Per un buon funzionamento della valvola occorre che il bulbo sia il punto più freddo dell’intero complesso dell’elemento termostatico.

Il capillare non deve assolutamente venire a contatto con l’evaporatore

altrimenti la pressione di regolazione che provoca l’intervento dell’elemento di misura non verrebbe più determinata dalla temperatura del bulbo bensì da quella del punto di contatto del capillare e quindi non corretta. Un eccessivo surriscaldamento, così come un eccessivo sottoraffreddamento ottenuto mediante uno scambiatore di calore, potrebbero raffreddare la testa dell’elemento termostatico oltre la temperatura del bulbo e provocare un funzionamento anomalo della valvola.

La carica termostatica gassosa con zavorra (ballast)

Per ottenere un cambiamento di comportamento della valvola di espansione termostatica con carica gassosa si impiega la cosidetta “zavorra”.

All’interno del bulbo viene introdotto del materiale neutro di riempimento, il quale con la sua forma e la sua massa influisce sulla velocità di reazione del bulbo alle variazioni di temperatura e così pure sulle conseguenti variazioni della pressione nel bulbo.

Questo tipo di carica influisce sul comportamento della valvola in modo tale che essa reagisce velocemente agli abbassamenti di temperatura del bulbo, mentre reagisce lentamente agli aumenti della temperatura ossia la riduzione della quantità di refrigerante che alimenta l’evaporatore avviene molto velocemente, mentre l’incremento della quantità avviene lentamente.

La carica termostatica liquida

Le valvola di espansione termostatica con carica liquida ha un tempo di reazione più lento rispetto a quella con carica gassosa.

La carica viene effettuata impiegando un apposito fluido, dosato in modo che il bulbo contenga sempre liquido. Il fatto che la testa dell’elemento termostatico o il capillare siano più freddi o più caldi rispetto al bulbo non ha alcuna influenza sul buon funzionamento della valvola.

La pressione di regolazione P1 della valvola viene sempre determinata dalla temperaura del bulbo.

L’EQUALIZZATORE ESTERNO

Il funzionamento della valvola di espansione termostatica dipende, come si è visto, dalla relazione tra tre pressioni (vedi figura 1), la pressione del bulbo agente sulla superficie superiore del diaframma deve sempre essere uguale alla somma delle pressioni dell’evaporatore (o pressione di aspirazione) più quella della molla.

Nelle valvole con equalizzatore interno (vedi figura 4), la pressione presente all’uscita della valvola è trasmessa alla parte inferiore del diaframma per mezzo di passaggi appositamente praticati nel corpo valvola, oppure attraverso il gioco tra perni di spinta e la loro sede. Nelle valvola con equalizzatore esterno (vedi figura 4) l’uscita della valvola è mantenuta separata dalla parte sottostante del diaframma predisponendo attorno ai perni di spinta delle apposite guarnizioni. La pressione di aspirazione (o evaporazione) è trasmessa alla parte sottostante del diaframma con un tubo collegato alla tubazione di aspirazione preferibilmente a valle del bulbo della valvola.

Mentre le valvole con equalizzatore interno possono essere usate con evaporatori con bassa caduta di pressione, per gli evaporatori caratterizzati da una apprezzabile caduta di pressione tra l’uscita della valvola e il punto di installazione del bulbo deve essere utilizzata la valvola con equalizzatore esterno. Le ragioni di ciò sono illustrate nelle figure 5, 6, 7. La figura 5 mostra schematicamente una valvola che alimenta un evaporatore il quale, per comodità di esposizione, non provoca nessuna caduta di pressione.

La pressione P2 all’uscita della valvola e alla posizione del bulbo è pari a 1,72 bar; così la superficie inferiore del diaframma è soggetta alla pressione di 1,72 bar, la quale tende a chiudere la valvola, come pure la pressione P3 della molla pari a 0,54 bar.

Conseguentemente la vavola modifica la sua portata sino a quando il vapore di aspirazione viene sufficientemente surriscaldato così da

40/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

portare il bulbo a una temperatura di +3 °C, la quale provoca una pressione P1 nel bulbo di 2,26 bar bilanciando la pressione della molla e dell’evaporatore.

Si ottiene così un sottoraffreddamento di 5 K. Se la stessa valvola con equalizzatore interno, con la stessa taratura della molla, è installata su un evaporatore della stessa potenzialità nominale, ma con una caduta di pressione di 0,6 bar, il surriscaldamento effettivo dell’impianto aumenterà fino a 9,9 K, come dimostrato in figura 6.

Ora, la pressione P4 presente all’uscita della valvola è pari a 2,32 bar; la pressione totale di chiusura è di 2,32 + 0,54 = 2,86 bar.

Dato che la pressione del bulbo deve essere uguale alla pressione totale di chiusura, la valvola riduce la sua portata così da permettere un sufficiente surriscaldamento del gas.

Come si vede, in presenza di sensibili cadute di pressione attraverso l’evaporatore, le valvole lavorano a valori di surriscaldamento eccessi-

vi; i quali, come è noto, riducono la potenzialità dell’evaporatore.

Il problema di una anormale regolazione, presentato in figura 6, può essere risolto installando una valvola con equalizzatore esterno.

La figura 7 ripresenta lo stesso sistema delle figure 5 e 6, ma la valvola, in questo caso, ha l’equalizzatore esterno il quale trasmette la pressione di aspirazione P2 alla parte inferiore del diaframma; il funzionamento della valvola, in questo caso, è identico a quello mostrato in figura 5 e il surriscaldamento ritorna a 5 K. Quando usare l’equalizzatore esterno

Una valvola con equalizzatore interno può tollerare cadute di pressione attraverso l’evaporatore tanto più basse quanto è più bassa la temperatura di evaporazione.

Vista l’impossibilità di calcolare in anticipo la perdita di pressione attraverso l’evaporatore, il costruttore dello stesso è in grado di informare l’utilizzatore sulla necessità di impiegare una valvola con equalizzatore esterno.

Vi sono, tuttavia, applicazioni che possono permettere l’impiego di valvole con equalizzatore interno anche in presenza di cadute di pressione relativamente elevate, ma trattasi di casi particolari che devono essere studiati in antecedenza con prove di laboratorio. Gli evaporatori ad aria dotati di distributore di refrigerante devono essere equipaggiati con valvola con equalizzatore esterno a causa della sensibile perdita di pressione provocata.

Quando la valvola di espansione termostatica è dotata di equalizzatore esterno, questi deve essere sempre collegato e mai tappato; altrimenti la valvola, a seconda dei casi, può rimanere completamente aperta o completamente chiusa, o comunque non regolerà correttamente.

Quando si usa l’equalizzatore esterno anche con evaporatori con bassa caduta di pressione, non si presenta alcun inconveniente.

NUMERO 5 / GIUGNO 2023

> TRILOGO, IN ESCLUSIVA IL DOCUMENTO SUL TAVOLO DELLE TRATTATIVE CON TUTTE LE PROPOSTE

La Chaîne Logistique du Froid, Transfrigoroute France, Le Snefcca, UNICLIMA, ADC3R, E SYNEG è stato diffuso tramite i social network dei firmatari ed è riportato in originale sul sito di Industria e Formazione. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

Per tali ragioni, si riportano di seguito alcune osservazioni alla proposta della Commissione, atte a salvaguardare l’industria italiana dei comparti industriali coinvolti e di tutta la filiera.

In seguito all’adozione delle posizioni del Parlamento europeo e del Consiglio dell’UE sulla revisione del regolamento F-Gas, è iniziata la fase di dialogo a tre (negoziati tra i colegislatori).

La prima riunione si è svolta il 25 aprile, e altre due saranno organizzate entro la fine di giugno per raggiungere un accordo sotto la Presidenza svedese.

In fondo all’articolo su Industria e Formazione online, è disponibile il “documento a 4 colonne” che verrà utilizzato dalle istituzioni europee durante i negoziati: si tratta di uno strumento molto utile per confrontare la proposta della Commissione, la posizione del PE e il mandato del Consiglio dell’UE.

Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> UN APPELLO DALLA FRANCIA: “LA CATENA DEL FREDDO È A RISCHIO!”

> NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS, LE OSSERVAZIONI DI CONFINDUSTRIA

Continua a leggere su www.industriaeformazione.it > TG5, INTERVENTO DEL CENTRO STUDI GALILEO: SI PARLA DI FORMAZIONE E MANCANZA DI OPERATORI SPECIALIZZATI

Confindustria condivide e sostiene la rinnovata ambizione della Commissione Europea di ridurre le emissioni di gas ad effetto serra per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, così come stabilito dal Green Deal europeo, attraverso la riduzione graduale dei gas refrigeranti HFC (idrofluorocarburi) ad alto potenziale di riscaldamento globale, riconoscendo la disponibilità di tecnologie che già utilizzano soluzioni alternative, fluorurate a basso potenziale di riscaldamento globale (GWP, Global Warming Potential) e non fluorurate. ATF, Associazione italiana dei Tecnici del Freddo, ha contribuito alla stesura del documento di confindustria di concerto con tutte le associazione italiane del settore, in particolare per quanto riguarda la sezione relativa alla formazione.

Marco Buoni, CEO del Centro Studi Galileo, Segretario di ATF e Past President di AREA, è intervenuto nel corso del telegiornale di Canale 5 per parlare di formazione su lavoro specializzato e sulla carenza di manodopera in alcuni settori.

La proposta di revisione del regolamento UE sugli F-Gas potrebbe vedere scomparire a breve termine i refrigeranti più comunemente utilizzati per “produrre il freddo” necessario a conservare alimenti e medicinali. In un comunicato stampa, le organizzazioni professionali della refrigerazione d’oltralpe mettono in guardia i rappresentanti francesi presenti negli organismi europei dal rischio di una transizione ecologica che andrebbe a scapito della salute e della sicurezza dei cittadini francesi ed europei.

Il comunicato, firmato da AFF, AFCE,

Tuttavia, si esprime una forte preoccupazione rispetto alla proposta della Commissione, alla posizione del Parlamento Europeo adottata lo scorso 30 marzo e allo stesso testo del Consiglio sottoposto al Comitato dei Rappresentanti Permanenti lo scorso 5 aprile, temendo che le misure ivi contenute non siano adeguate a costruire un regolamento efficace, pragmatico e attuabile.

Il rischio è quello di aumentare le importazioni illegali di HFC, di ridurre gli investimenti nel settore manifatturiero dell’UE, e, cosa più preoccupante, di continuare a dipendere dai combustibili fossili a causa della mancanza di soluzioni alternative diversificate e a prezzi accessibili.

Il “Freddo”, nella sua accezione più ampia, avverte forse meno di altri settori lavorativi problemi di carenza di personale specializzato, ma non rimane comunque del tutto estraneo alla problematica: sono sempre molti gli annunci di lavoro che le aziende pubblicano quotidianamente (lo stesso Centro Studi Galileo dispone di una pagina dedicata), e non è un mistero che le transizioni green degli ultimi anni, che vedono il passaggio dai refrigeranti ad alto GWP – global warming potential – abbiano riscontrato qualche difficoltà per via della mancanza di Tecnici del Freddo specializzati nell’uso delle nuove tecnologie.

Il settore è in crescita, e si sta rivelando sempre più attraente dal punto di vista professionale anche dai giovani. Stiamo inoltre finalmente vedendo un superamento delle barriere di genere, con l’ingresso di un numero sempre crescente di installatrici nel settore HVAC/R. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

42/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE

> CENTRO STUDI GALILEO, TUTTO PRONTO PER IL 20° CONVEGNO EUROPEO CON LE NAZIONI UNITE

Patrocinato dal MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Convegno Europeo rappresenta da quasi quarant’anni un punto di riferimento per l’intero settore, appuntamento fi sso per restare aggiornati da una selezione di autori riconosciuti a livello mondiale. Come sempre, sarà organizzato grazie agli sforzi congiunti di alcune delle principali realtà europee di settore: oltre a Centro Studi Galileo e Nazioni Unite – UNEP OzonAction, l’evento è co-organizzato da ATF (Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo), IIF/IIR (Istituto Internazionale del Freddo, Parigi), AREA (Unione di ventiquattro associazioni del Freddo Europeo) e REI (Renewable Energy Institute, nato da una costola del Centro Studi Galileo e con sede a Edimburgo).

Il Convegno Europeo sarà inoltre caratterizzato dal raggiungimento di un importantissimo traguardo: si festeggerà infatti la ventesima edizione, ricorrenza storica che conferma ancora una volta lo straordinario apporto dell’evento a uno dei settori industriali principali e cruciali del mondo in cui viviamo, un settore nel quale l’Italia spicca come eccellenza assoluta a livello mondiale.

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> IL MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA SICUREZZA ENERGETICA PATROCINERÀ IL XX CONVEGNO EUROPEO

Il MASE, Ministero per l’Ambiente e la Sicurezza Energetica, patrocinerà anche nel 2023 il XX Convegno Europeo delle Nazioni Unite e del Centro Studi Galileo, realizzato insieme a IIF/IIR, UNEP OzonAction, Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo, AREA e Renewable Energy Institute.

Appuntamento fondamentale per

tutti gli stakeholders del freddo per fare il punto sull’attuale situazione e sulle prospettive future, con interventi dei massimi esperti internazionali del settore.

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> IIR SCIENTIFIC AWARDS 2023: ECCO I VINCITORI!

Ogni quattro anni, al suo Congresso, IIR offre una serie di prestigiosi premi scientifici che riconoscono coloro che hanno dato contributi eccezionali nel campo della refrigerazione. Scopri i vincitori di quest’anno!

IIR è lieta di annunciare i vincitori dei suoi prestigiosi Premi Scientifici.

Presentati quest’anno durante il 26° IIR International Congress of Refrigeration (ICR2023) ad agosto a Parigi, per questa edizione IIR ha ricevuto un numero record di

37 candidature provenienti da 15 paesi.

Un nuovo premio: Women in Refrigeration Award.

Il recente lavoro svolto da UNEP OzonAction e da IIR ha dimostrato che le donne sono significativamente sottorappresentate nell’industria RACHP. In quanto tale, IIR ha colto l’occasione per creare un nuovo premio, Women in Refrigeration, con l’obiettivo di aiutare a promuovere la diversità e i “modelli di ruolo “role models” aumentando la visibilità dei risultati delle donne nel settore.

Il Women in Refrigeration Award riconosce i risultati scientifici eccezionali di una donna nella ricerca accademica o industriale, nell’innovazione o nello sviluppo, in tutti i campi della refrigerazione, del condizionamento dell’aria e delle pompe di calore (RACHP).

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/43 INDUSTRIA & formazione NUMERO 5 / GIUGNO 2023
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE

> LA RIPRESA ECONOMICA HA SPINTO VERSO L’ALTO LE EMISSIONI DELL’UE NEL 2021, MA LA TENDENZA A LUNGO TERMINE RIMANE POSITIVA, DATI FINALI

I dati ufficiali, pubblicati dall’European Environment Agency (EEA), confermano che la ripresa economica nel 2021 ha aumentato le emissioni di gas serra dell’UE, ma il loro livello è rimasto inferiore rispetto a prima della pandemia di COVID-19. Complessivamente, l’UE ha ridotto le proprie emissioni del 30% dal 1990.

EEA ha pubblicato l’Annual EU greenhouse gas inventory 1990-2021 and inventory report 2023, presentazione ufficiale da parte dell’Unione Europea dei dati sulle emissioni dei gas a effetto serra alla Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC).

L’inventario mostra che le emissioni di gas a effetto serra dell’UE sono aumentate considerevolmente, del 6,2%, dal 2020 al 2021, ma sono rimaste a un livello inferiore rispetto a prima della pandemia.

Secondo l’analisi di EEA, le ragioni principali dell’aumento delle emissioni dal 2020 al 2021 sono state la ripresa economica complessiva dopo i blocchi del 2020, l’aumento dell’uso di carbone nel settore energetico e l’aumento della domanda di trasporti.

Considerando l’intero periodo 19902021, esiste ancora una chiara tendenza a lungo termine alla riduzione delle emissioni nell’UE.

Le emissioni totali nette di gas a effetto serra dei 27 Stati membri dell’UE sono diminuite di circa il 30% dal 1990 al 2021 , mentre l’economia dell’UE è cresciuta del 61%, osserva il rapporto di EEA. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> DISPONIBILE IL VIDEO DEL CONVEGNO CSG – SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA SU EFFICIENZA ENERGETICA, POMPE DI CALORE E NUOVI REFRIGERANTI

Con l’avvento della nuova Regolamentazione Europea, dal 1° Gennaio 2024 molti impianti (tra cui le Pompe di Calore) dovranno sottostare a nuove regole: le Pompe di Calore a causa dei recenti avvenimenti, tra cui la politica Europea RePowerEU, avranno da una parte una forte spinta ed espansione, e dall’altra nuovi sviluppi tecnologici, dettati dai cambiamenti in essere. Sapienza Università di Roma e Centro Studi Galileo hanno affrontato quindi i temi caldi del momento, ovvero l’efficienza energetica, i refrigeranti alternativi e le pompe di calore, grazie a relatori d’eccezione provenienti dall’Accademia e dall’Industria. I convegni Centro Studi Galileo rappresentano una grandissima opportunità didattica per chiunque operi nel settore HVAC/R: refrigerazione e condizionamento sono settori in continuo sviluppo, ed è fondamentale mante-

nersi sempre aggiornati sugli ultimi cambiamenti tecnologici.

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> WEBINAR CSG, DISPONIBILE LA REGISTRAZIONE DI “SOLUZIONI A BASSA INFIAMMABILITÀ PER RISPETTARE IL REGOLAMENTO F-GAS”

Online su Galileo TV la registrazione dell’ultimo webinar del Centro Studi Galileo, con GeneralGas e CASTEL: al centro, un approfondimento su R471A e su come comportarsi con il nuovo regolamento F-Gas.

I Webinar del CSG rappresentano una grandissima opportunità didattica per chiunque lavori nel settore HVAC/R. I relatori dell’evento sono stati:

Stefano Fedeli| Business Development & Marketing Manager, GeneralGas

La soluzione per la refrigerazione in media temperatura: R-471A

Alessandro Farina| Application Manager, Castel SrL

Una famiglia di componenti per i nuovi refrigeranti.

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44/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE

> DISPONIBILE L’ANNUAL REPORT DI AREA

AREA ha messo online il rapporto 2022, che fornisce ai lettori una panoramica completa dell’ampia gamma di attività e risultati conseguiti nel corso dell’anno.

Nel report sarà possibile leggere tutto su ciò su cui l’associazione ha lavorato nel 2022, incluse le attività chiave nella missione di supportare e promuovere un elevato standard di qualità e sicurezza nel settore della refrigerazione, delle pompe di calore e del condizionamento.

Il report, consultabile sul sito industria&formazione, è strutturato in una serie di capitoli tematici:

• Foreword by the President

• Organisation

- Working Bodies

- Board of Directors

• Internal Affairs

- AREA welcomes new President

- Area has two new members

• Working Groups P9

- Refrigerants

- Sustainable Innovation

- Human Capital

- Legislation and Standards

• Events

- Launch of of INWIC

- AREA General Assemblies 2022

- Alternative Refrigerants for Africa

- Webinar by U-3ARC, AREA and UNIDO

- AREA joined U-3ARC GA in

- Casablanca

- AREA President spoke at EUSEW

- AREA at Chillventa

- AREA spoke at the EFCTC event

- WorldVentil8Day

• Communication

- Interview with AREA new President

- Area celebrates IWD

- Video AREA 2022 activities

- Social media presence

• International Affairs

- AREA expresses supports to the Refrigeration

- Association of Ukraine

• Projects

- Refrigerant Driving Licence

- REAL Alternatives 4 LIFE

• Publications

• Members and International Partners

• Contact

AREA è l’associazione europea delle imprese di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore. I Tecnici sono l’anello di congiunzione essenziale tra utenti finali e produttori. Progettano, installano e manutengono di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore utilizzando tutte le soluzioni disponibili con assoluta

neutralità nei confronti delle apparecchiature e dei refrigeranti, con l’unico obiettivo di garantire il massimo livello di affidabilità, efficienza energetica ed economicità.

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> POMPE DI CALORE, L’EUROPA SI PREPARA: 10 MILIONI DI NUOVE UNITÀ INSTALLATE ENTRO QUATTRO ANNI

Le pompe di calore sono fondamentali per consentire la transizione verso l’energia pulita e conseguire gli obiettivi europei sulla neutralità in termini di emissioni di carbonio entro il 2050.

Secondo i dati Eurostat, circa il 50 % di tutta l’energia consumata nell’UE viene utilizzata per il riscaldamento e il raffreddamento e oltre il 70 % proviene ancora da combustibili fossili (per lo più gas naturale). Nel settore residenziale, circa l’80 % del consumo finale di energia viene utilizzato per il riscaldamento degli spazi e dell’acqua.

Le pompe di calore sono una tecnologia matura che è molto più efficiente, dal punto di vista energetico, delle caldaie. Consentono un maggiore utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, energia ambientale e calore di scarto.

Negli edifici, le pompe di calore sono utilizzate per il riscaldamento, l’acqua calda, e in alcuni casi anche per il raffreddamento.

Invece di produrre calore, utilizzano l’elettricità e il ciclo di refrigerazione: estraendo e potenziando il calore dall’aria esterna, dalle acque superficiali, dagli scambiatori di calore terrestre o dalle acque sotterranee, le pompe di calore si muovono e riscaldano le famiglie.

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/45 INDUSTRIA & formazione NUMERO 5 / GIUGNO 2023
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CFD:

Computational Fluid Dynamic (dinamica computazionale dei fluidi). Metodologia di calcolo fluidodinamico che permette di studiare come un dato sistema interagisce con l’aria, l’acqua ed ogni altro fluido di lavoro che viene impiegato nella refrigerazione industriale.

La CFD si basa su complessi algoritmi che permettono di progettare le geometrie ottimali di un certo sistema o componente e di analizzarne i risultati ottenuti in maniera alternativa, o anche complementare, allo sviluppo sperimentale.

Packaged chiller:

Gruppo frigorifero in grado di raffreddare un liquido (acqua, miscela glicolata o altro) solitamente di dimensioni medio-grandi che si caratterizza per essere premontato nel luogo di produzione e che risulta essere di dimensioni molto compatte.

Separatore di gocce:

Componente di una torre di raffreddamento che viene sistemato immediatamente a monte del ventilatore e che ha il compito di impedire che la portata d’aria che viene espulsa dalla torre trascini con sé anche parte dell’acqua che viene impiegata per il raffreddamento del fluido di cui si vuole diminuire la temperatura (nel caso di torre con circuito chiuso) o dell’acqua stessa che si vuole raffreddare (nel caso di torre con circuito aperto).

Risulta molto importante che il se-

paratore di gocce venga sempre mantenuto al massimo della sua efficienza per evitare consumi eccessivi di acqua ma anche per cercare di disperdere, nella misura inferiore possibile nella zona circostante la torre, le gocce di acqua che potrebbero anche contenere microrganismi dannosi per l’uomo.

La manutenzione del separatore deve avvenire con cadenze ravvicinate e deve prevedere la sua pulizia meccanica e il lavaggio.

VAV:

Variable Air Volume (volume d’aria variabile). Tecnologia impiegata nel condizionamento dell’aria e che prevede di poter variare il volume di aria condizionata da immettere in ambiente in base al carico termico presente in essa. Generalmente gli ambienti che vengono serviti da tali tipi di impianti sono quelli degli hotel o degli uffici in gran numero. L’aria che viene trattata dalla specifica unità centralizzata viene distribuita attraverso un sistema di condotti e ad una ben specifica pressione e temperatura ai singoli ambienti da trattare. Questi ultimi sono dotati di terminali per la diffusione.

La portata di aria diffusa risulta essere variabile in funzione della temperatura che si registra in tali locali. Per ottenere tale risultato le bocchette di diffusione dell’aria possono modulare la portata in uscita variando la propria sezione, ad esempio mediante dei soffietti che possono assumere dimensioni più o meno ingombranti a seconda delle necessità.

La tecnologia VAV è nata all’incirca negli anni ’70 e si è diffusa ampiamente a discapito di quella ad induzione, in uso fino ad allora. A suo vantaggio vi era la maggiore flessibilità d’uso, la migliore possibilità di regolazione ed il risparmio energetico. La sua nascita è avvenuta negli Stati Uniti e fu inizialmente usata per il controllo delle condizioni interne degli edifici.

Gli impianti non interessavano le zone perimetrali ma richiedevano un impegno cospicuo di volumi nei soffitti, per cui gli ambienti dovevano avere un altezza superiore al

normale per poter contenere lo sviluppo dei condotti.

Una soluzione tecnica che si è affermata è stata quella di posizionare la centrale frigorifera per il raffreddamento dell’aria nei sotterranei o sul tetto mentre le unità di trattamento dell’aria sul piano stesso dell’edificio che si desidera condizionare.

Zolfo:

Elemento chimico che risulta essere particolarmente indesiderato all’interno dei circuiti frigoriferi. Esso, infatti, in presenza di umidità porta alla formazione di acido solforico, che risulta essere una sostanza altamente corrosiva, soprattutto nei confronti del rame. Inoltre, reagendo con varie altre sostanze, può dare luogo alla formazione di morchie all’interno del circuito frigorifero.

Normalmente lo zolfo può essere presente all’interno di alcune tipologie di oli impiegati per la lubrificazione dei compressori frigoriferi.

Lo zolfo è uno dei costituenti dell’esafluoruro di zolfo, un composto inorganico avente formula chimica SF6 composto, come dice il nome stesso, da 6 atomi di fluoro e uno, per l’appunto, di zolfo.

Tale gas è privo di odore, non risulta essere tossico e non è nemmeno infiammabile in condizioni standard; inoltre è molto più denso dell’aria e risulta avere una scarsa solubilità nell’acqua. Una delle caratteristiche più negative dell’esafluoruro di zolfo è che risulta essere un gas serra, cioè di essere un gas avente un altissimo impatto sull’ambiente per quanto riguarda il surriscaldamento globale.

Testimonia questa sua peculiarità il fatto che il suo GWP risulta essere di 22800.

46/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 227a) Ventiduesimo anno A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it
GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA

Nuova Rubrica | Domande Frequenti: CORSO ABILITANTE E DI AGGIORNAMENTO FER ENERGIE RINNOVABILI - obbligatorio ai sensi d.lgs. 28/2011

Chi è tenuto ad effettuare il corso FER?

Il corso FER è rivolto ai Responsabili Tecnici delle imprese(tale figura con relativo cognome e nome è inserita nella Visura Camerale alla voce “Titolare di altre cariche o qualifiche”) impiantistiche abilitate ai sensi del DM 37/08 che effettuano interventi su impianti ad energia rinnovabile (impianti geotermici, pompe di calore, impianti solari termici, impianti fotovoltaici, generatori di calore alimentati da biomasse).

Chi può effettuare il corso di 16 ore?

Possono effettuare direttamente il corso di aggiornamento di 16 ore i soggetti che abbiano:

• ottenuto l’abilitazione prima del 3 agosto 2013

• ottenuto l’abilitazione dopo il 3 agosto 2013 a condizione che i soggetti abilitati siano in possesso di uno dei seguenti requisiti:

– Se laureati in materia tecnica specifica conseguita presso un’università statale o legalmen riconosciuta oppure se in possesso di diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con specializzazione relativa al settore delle attività di cui all’articolo 1, presso un istituto statale o legalmente riconosciuto, seguiti da un periodo di inserimento, di almeno due anni continuativi, alle dirette dipendenze di un’impresa del settore oppure operai specializzati per tre anni presso un’impresa operante nel settore di attività: solo corso aggiornamento di 16 ore di cui sopra.

Se non ho i requisiti per il corso di 16 ore?

Coloro che hanno un titolo di formazione professionale e sono alle dipendenze da 4 anni consecutivi di impresa del settore: corso abilitante di 80 ore.

Quanti giorni di corso di aggiornamento devo fare? Il corso di aggiornamento sarà composto di un modulo teorico (unico per le due macro tipologie) di 8 ore e un modulo tecnico pratico di 8 ore. I partecipanti potranno scegliere, tramite la scheda allegata, in relazione alla propria specializzazione il modulo tecnico pratico relativo alla macro tipologia termoidraulica o alla macro tipologia elettrica.

Coloro che invece hanno ottenuto l’abilitazione dopo il 3 agosto 2013, cosa devono fare?

– Se laureati in materia tecnica specifica conseguita presso un’università statale o legalmente riconosciuta oppure se in possesso di diploma o qualifica conseguita al termine di scuola secondaria del secondo ciclo con specializzazione relativa al settore delle attività di cui all’articolo 1, presso un istituto statale o legalmente riconosciuto, seguiti da un periodo di inserimento, di almeno due anni continuativi, alle dirette dipendenze di un’impresa del settore oppure operai specializzati per tre anni presso un’impresa operante nel settore di attività: solo corso aggiornamento di 16 ore di cui sopra.

– Se hanno un titolo di formazione professionale e sono alle dipendenze da 4 anni consecutivi di impresa del settore: corso abilitante di 80 ore.

Il corso è valido in tutta Italia?

Formazione installatori impianti FER: certifi cazione ammessa anche in altre Regioni. Il MiSE conferma: la formazione e la qualifi cazione degli installatori di impianti FER, secondo il principio del mutuo riconoscimento, può avvenire anche in Regioni diverse da quella di resid enza dell’impresa. Gli installatori di impianti FER possono frequentare i corsi e ottenere la certifi cazione anche in Regioni diverse da quella in cui la propria impresa ha residenza.

A confermarlo il Ministero dello Sviluppo Economico che, vista l’inadempienza di molte Regioni sulla qualifi cazione degli installatori di impianti alimentati da energie rinnovabili, è dovuto intervenire con qualche chiarimento.

Ogni quanto devo fare il corso di aggiornamento?

Il corso di aggiornamento FER va rinnovato ogni 3 anni.

/47 INDUSTRIA & formazione NUMERO 5 / GIUGNO 2023
Responsabili o su 2013 siano te di o di ? ? ? ? ? ? ?

Industrie che collaborano alla attività della rivista mensile del Centro Studi Galileo

Per ogni informazione gli abbonati possono rivolgersi a nome di Industria & Formazione ai dirigenti evidenziati nelle Industrie sottoelencate, oppure alla segreteria generale tel. 0142 / 452403

SCONTI PER GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEI TECNICI ITALIANI DEL FREDDO-ATF

PRODUZIONE COMPONENTI

BITZER ITALIA

compressori

Pietro Trevisan

36100 Vicenza

Tel. 0444/962020

www.bitzer.it

CAREL regolazione elettronica, sistemi di supervisione

Mauro Broggio

35020 Brugine

Tel. 049/9716611

www.carel.it

CASTEL

valvole, filtri, rubinetti, spie del liquido

Giorgio Monaca

20060 Pessano c/Bornago

Tel. 02/95702225

www.castel.it

CORE EQUIPMENT

componentistica per refrigerazione e condizionamento

Daniele Passiatore

50058 Signa

Tel. 055/334101

www.core–equipment.it

DANFOSS S.R.L

Danfoss Climate Solutions

Romina Cantisani

20871 Vimercate

Tel. +39 039 6850310

Cell. 3429138379

romina.cantisani@danfoss.com

www.danfoss.it

DENA

accumulatori di liquido, filtri

Daniele Francia

15033 Casale Monferrato

Tel. 0142/454007

www.dena.it

DORIN compressori

Giovanni Dorin

50061 Compiobbi

Tel. 055/623211

www.dorin.com

EMBRACO NIDEC

compressori ermetici

Enrico Albera

10023 Chieri

Tel. 335/5828037

www.embraco.com

FIELDPIECE INSTRUMENTS

strumentazione

Lisa Egberts

7006 RB DoetinchemThe Netherlands

+31 6 40 990 631

www.fieldpiece.com

FRASCOLD spa produzione compressori per refrigerazione e condizionamento

Giuseppe Galli

20027 Rescaldina

Tel. 0331/742201 www.frascold.it

GF PIPING SYSTEMS

ITALIA produzione di sistemi di tubazioni

Angelo Cutillo

20864 Agrate Brianza

Tel. 331 633 0377 angelo.cutillo@georgfischer.com www.gfps.com/it

HUAYI COMPRESSOR

BARCELONA S.L.

compressori

08192 Sant Quirze del Vallés Barcelona - Spain

www.huayicompressor.es

LU-VE GROUP

scambiatori di calore

Davide Ray Partexano

21040 Uboldo

Tel. 02 96716 912 davide.partexano@luvegroup.com www.luvegroup.com

MASTERCOOL INC.

strumentazione

Stefania Lacorte

9140 Temse, Belgium

Tel. +32 (0)3 777 2848 stefania@mastercool.com

https://www.mastercool.com/?lang=it

MODINE CIS ITALY scambiatori di calore

Cristian Michelin

33050 Pocenia

Tel. 0432/772001

www.modine.com

REFCO produzione e fornitura di componenti e strumenti per la refrigerazione

World Headquarters

6285 Hitzkirch - Svizzera

Tel. 0041/41/9197282

www.refco.ch/it

RIVACOLD gruppi frigoriferi preassemblati

Marco Barilari

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06056 Massa Martana Tel. 075/8955230

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00173 Roma

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70032 Bitonto Tel. 080/3752657 www.centrocoter.it

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Tel. 070/275149

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Tel. 081/7598760

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80146 Napoli

Tel. 081/7340900

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/49 INDUSTRIA & formazione NUMERO 5 / GIUGNO 2023

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