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Scadenza: 13 maggio. BUONA FORTUNA!
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DiarrahCoulibalyfromMali, winnerof“GoodPractices
VideoCompetitionWomen inRefrigerationinAfrica”byU-3ARC, September2022
ALL’INTERNO Refrigerazione e Climate Change Scroll orizzontale a R290 Revisione Regolamento Fgas OSSA C I A Z I O NE DEI T E CNICI D E L F R E ODD ATF membro Air conditioning and Refrigeration European Association LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.466 / MARZO ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO Anno XLVII - N.2 / MARZO - 2023 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato
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Sommario
Direttore Responsabile
Enrico Buoni
Responsabile di Redazione
M.C. Guaschino
Comitato Scientifico
Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi
Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403
Pubblicità tel. 0142/452403
E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati
www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF)
La rivista viene inviata a:
1) Installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di:
A) Impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici;
B) Impianti di condizionamento e pompe di calore.
2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione.
3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.
N. 466 – Periodico mensile
Autorizzazione del Tribunale di Casale
Monferrato n. 123 del 13.6.1977
Spedizione in a. p. - 70%
Filiale di Alessandria
Stampa Tipolito Europa - Cuneo
Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare con bonifico su BancoPosta
IBAN IT79 H07601 10400 0000 1076
3159 oppure su CCP 10763159 entrambi intestati a Industria & Formazione, 15033 Casale M.to.
1 copia € 3,60 - Arretrati € 5,00
Abbonamento annuale estero € 91,00
Editoriale
Il cambiamento che desideriamo
A. Sistri - CMO Chief Marketing Officer Centro Studi Galileo
Nuova Rubrica:
Domande Frequenti: Il rinnovo decennale del PIF - Patentino Italiano Frigoristi
Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini
Proposta di revisione del Regolamento F-Gas
C. van de Sande - Presidente Air Conditioning and Refrigeration European Association (AREA)
Climate Change: possiamo assicurarci che i prossimi dieci anni siano migliori degli ultimi?
F. Walravens - Senior Campaigner (Climate) Environmental Investigation Agency (EIA)
C. Perry - Climate Campaign Leader Environmental Investigation Agency (EIA)
Un prototipo di beverage cooler a refrigerazione magnetica per raggiungere nuovi obiettivi di sostenibilità
A. Pastore - Director Business Development at Camfridge
Principi di base del condizionamento dell’aria
Il ruolo fondamentale che gioca un buon assemblaggio delle canalizzazioni per la distribuzione dell’aria
P. Fantoni – 239° Lezione
Scroll orizzontale a velocità variabile per armadi frigoriferi con sistema integrato a R290
B. Bella - Director of Special Projects Emerson Commercial and Residential Solutions
Concetti di base sulle tecniche frigorifere Collegarsi e scollegarsi al circuito frigorifero senza emissioni di gas refrigerante
P. Fantoni – 260° Lezione
Ultime Notizie
AREA e WRD lanciano il primo concorso dedicato alle installatrici di tutta Europa… chi sarà la migliore? - L’Europa introduce un “dazio ambientale”: è il primo caso al mondo - PFAS, ora cosa succede? Le prossime tappe della proposta di restrizione - F-Gas, cosa succederà in Gran Bretagna? - Analisi socio-economica del valore degli F-Gas - Andrea Voigt intervista Marco Buoni: “formare i tecnici è indispensabile per la transizione verso i nuovi gas” - Nuova F-Gas, il testo passa alla votazione nelle Commissioni Tecniche - Nuova FGas, AREA aggiorna il settore sulla Commissione ITRE e sulla posizione del Consiglio UE - F-Gas, anche oltremanica si discute delle conseguenze della nuova normativa - Rinnovo dei patentini, perché non aspettare! - Patentino Frigorista F-Gas: primo rinnovo decennale - Centro Studi Galileo, i lavori per il 20° Convegno Europeo entrano nel vivo con una serie di meeting a ParigiBuco nell’ozono, finalmente buone notizie: la chiusura è imminente! - USA, ci siamo: stop agli HFC ad alto GWP a partire dal 2025 - I&FONLINE, ecco i dieci articoli più cliccati del 2022! - CASE GREEN, il verde Ciarán Cuffe si rivolge in italiano al Parlamento Europeo per invitare a sostenere la normativa - L’italia ospiterà il prossimo UN Food Systems Stocktaking Moment: attesi a Roma i rappresentanti di 193 nazioni - USA, NASRC lancia l’allarme: “mancano gli ingegneri” - Ancora segno “più” per la climatizzazione nel 2022
Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte duecentoventiquattresima) – A cura di P. Fantoni
Ditte Collegate
/5 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023 41 47 48
6 12 13 19 23 27 31 34 39
Il cambiamento che desideriamo
Alberto Sistri
CMO - Chief Marketing Officer Centro Studi Galileo
Net-Zero, nuove opportunità per le donne nella refrigerazione, ricerca di manodopera, qualifica dei Tecnici, costi crescenti dell’energia, approvvigionamento componenti: saranno questi i concetti chiave del 2023, sfide che il nostro settore dovrà affrontare, e sicuramente riuscirà a vincere, per non frenare la straordinaria crescita che lo contraddistingue ormai da diversi anni.
Le Pompe di calore in Italia sono cresciute del 60% nel 2021, con una previsione di +120% nel 2022: questo è solo uno degli indici positivi del settore.
In Europa la crescità nel 2021 è stata del 34%, secondo l’EHPA, e si attende la conferma di un dato simile per il 2022.
Garantire maggiori competenze e maggiori qualifiche, per salvaguardare la sicurezza degli impianti e degli operatori in un settore in espansione, saranno gli imperativi che vedranno i tecnici installatori e gli operatori (utenti finali) in prima linea.
La certificazione del personale che maneggia ogni tipologia di refrigerante (infiammabile, tossico, alta pressione o pericolso per l’ambiente) è stata approvata dalla commissione ITRE, Industria e Trasporto, del Parlamento Europeo ed etichettata come un must, così come molte altre proposte di AREA e ATF.
La commissione ambiente, ENVI, ribadirà a breve la stessa cosa. Il Trilogo tra Commissione, Consiglio Europeo e Parlamento, in maggio, non farà altro che confermare questo trend.
Il tutto verrà spiegato al Politecnico di Milano nel corso del 20° Convegno Europeo del Centro Studi Galileo e delle Nazioni Unite, che sarà una vera e propria festa non solo per la cifra tonda, ma anche per
l’importanza che ricoprirà nel fare luce sugli sviluppi del settore nei prossimi anni.
Nel corso dell’anno, la carenza di personale che voglia intraprendere una carriera di sicuro successo professionale ed economico nel settore, verrà affrontata con specifiche attività e progetti, quali incontri nelle scuole (15 aprile a Casale Monferrato), oppure Donne nella Refrigerazione, iniziative come la Giornata Mondiale nella Refrigerazione, proposte e portate avanti da CSG, ATF e AREA insieme a WRD e UNEP per raggiungere tutti gli obiettivi in agenda.
LA COMPETENZA AL FEMMINILE NEL MONDO DELLA REFRIGERAZIONE
Un tempo settore ad appannaggio quasi unicamente maschile, negli ultimi anni il settore HVACR si sta rivelando ricco di opportunità professionali anche per migliaia di donne in tutta Europa: AREA e World Refrigeration Day, sotto il coordinamento di CSG e ATF, hanno deciso di celebrare le donne che lavorano nel freddo attraverso il concorso Women in Cooling Video Competition. Il concorso è aperto a tutte le professioniste che operano nel settore della refrigerazione nel vecchio continente.
Per partecipare basta registrare un video che dimostri la propria competenza nell’utilizzo delle “best practices” del freddo, come installazione, riparazione, ricarica, controllo delle perdite e recupero, sempre utilizzando i DPI e gli strumenti corretti. Il video dovrà essere consegnato entro il 13 maggio 2023.
I giudici nominati da AREA sceglieranno la vincitrice assoluta, che sarà premiata durante il 20° Conve-
6/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
EDITORIALE
VULKAN Italia S.R.L. | Via dell‘Agricoltura 2 | 15067 - Novi Ligure / AL Tel. +39 342 0007810 | E-mail: cristina.fasciolo@vulkan.com Follow us on LOKRING® La soluzione per la connessione di tubi senza fiamma Proteggi l‘ambiente, scegli i refrigeranti naturali We ensure that systems work better. VULKAN Lokring rende il tuo circuito ermetico e senza perdite Chiusura ermetica Sicurezza garantita nelle operazioni di assemblaggio Adatto per differenti diametri e materiali Visita il sito www.vulkan.com per scoprire il contributo di VULKAN LOKRING® alla tutela del nostro pianeta!
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gno Europeo delle Nazioni Unite e del Centro Studi Galileo, organizzato in collaborazione con AREA, REI e IIF/IIR.
La vincitrice del concorso si aggiudicherà una quota congressuale omaggio, volo e alloggio a Milano offerti da AREA tramite l’Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo, nonché un assegno del valore di 1.000 euro messo in palio dal WRD, consegnato direttamente da Stephen Gill.
Il video potrà essere realizzato in una qualsiasi lingua parlata dal-
le associazioni che fanno parte di AREA, e la partecipante dovrà appartenere a una delle associazioni che fanno parte del consorzio. Il video non dovrà superare i dieci minuti e dovrà avere audio e video chiari e comprensibili.
LA PATENTE INTERNAZIONALE DEI REFRIGERANTI PRENDE FORMA
Il mese di febbraio si è aperto sotto gli auspici della prima grande fiera HVAC internazionale dell’anno,
AHR Expo, che ha aperto le porte al pubblico dal 6 all’8 febbraio. È stata l’occasione per rinsaldare i rapporti tra il Freddo Europeo e quello d’oltreoceano, in particolar modo proseguendo con i lavori per la RDL, Refrigerant Driving License, ossia la Patente Internazionale dei Refrigeranti.
A seguito del MoU firmato a Roma nel 2019, UNEP e AREA hanno concordato di collaborare per la qualificazione del service nei Paesi in via di sviluppo, in particolare per l’articolo 5. In virtù della passata collaborazione con l’UNEP e dell’esperienza maturata, AREA ha accettato di occuparsi della parte pratica della RDL, Refrigerant Driving Licence, e di coordinarsi con AHRI per la parte teorica., mentre UNEP svolgerà il ruolo di supervisore dell’intero progetto.
EU WOMEN IN COOLING
✓per World Refrigeration Day di un assegno del valore di 1,000 Euro ✓riceverà il premio nella cornice del UNEP-IIR-AREA-CSG 20th European Conference a Milano l’ 8-9 giugno 2023
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Scadenza: 13 maggio. BUONA FORTUNA!
Tuttelelingueeuropeesonobenvenute
DiarrahCoulibalydaMali, vincitricedel“GoodPracticesVideoCompetition WomeninRefrigerationinAfrica” byU-3ARC,September2022
Nuove opportunità per le donne, normative aggiornate, sviluppo nelle economie emergenti: l’anno del ventesimo Convegno Europeo segnerà l’avvento di una nuova era del settore HVAC/R?
L’evento ha dato inoltre l’opportunità a Galileo TV di intervistare il presidente di ASHRAE, Farooq Mehboob. L’intervista è stata condotta da Marco Buoni, Former President di AREA (con mandato agli Affari Internazionali), Segretario di ATF e CEO del Centro Studi Galileo. Nel corso dell’intervista, sono stati toccati numerosi argomenti chiave, a partire dal tema cardine del biennio di presidenza, Sfruttare le relazioni, la conoscenza e il cambiamento - la formula per garantire il nostro futuro: Farooq Mehboob ha fornito la sua visione delle future prospettive del settore, poi si è concentrato sull’elettrificazione di riscaldamento e raffreddamento tramite pompe di calore, che in Europa è considerato un nodo fondamentale per arrivare alle “zero emissioni nette” entro il 2050.
Infine, Marco Buoni e Farooq Mehboob hanno discusso della formazione di tecnici del freddo e operatori (utenti finali), un importante anello mancante nel nostro settore, che normalmente si concentra sui produttori e sui progettisti, e su come possiamo muoverci per migliorare questo aspetto.
Farooq Mehboob, in conclusione, ha confermato che sarà presto in Italia per partecipare al 20° Convegno Europeo, a Milano, l’8-9 giugno 2023.
8/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
PROSEGUONO I LAVORI PER LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE EUROPEA F-GAS
La Commissione per l’Industria, i Trasporti, la Ricerca e l’Energia (ITRE) del Parlamento Europeo ha espresso il suo parere sulla revisione del regolamento sui gas fluorurati. AREA ha commentato i punti chiave del parere, tra cui:
• La certificazione dei refrigeranti naturali è inclusa nell’articolo 10, paragrafo 3.
• È stato inserito il divieto 17: “Apparecchiature che possono essere spostate da un locale all’altro”. La nuova scadenza è fissata al 1° gennaio 2027 (anziché 2025).
• Gli “apparecchi fissi a doppio condotto” sono inclusi nel divieto 18a.
• Il divieto 18b (divieto di 150GWP per sistemi split <12kW) è eliminato.
• Divieto 18c: Sistemi split di capacità nominale superiore a 12 kW contenenti, o il cui funzionamento dipende da, gas fluorurati ad effetto serra con GWP pari o superiore a 750, tranne quando richiesto per soddisfare gli standard di sicurezza: 1° gennaio 2027
• Sistemi split contenenti, o il cui funzionamento dipende da, gas fluorurati ad effetto serra con GWP pari o superiore a 750: 1° gennaio 2029.
Il prossimo passo sarà la votazione in Commissione Ambiente il 1° marzo e la votazione in plenaria il 29 marzo. Molti Stati membri del Consiglio Europeo hanno espresso il loro sostegno all’inclusione di “formazione e certificazione per attività che coinvolgano refrigeranti naturali” nell’oggetto del Regolamento e all’inclusione dei refrigeranti naturali nell’articolo 10 sulla certificazione e la formazione. Il certificato avrà una validità di 5 anni.
Nel Regno Unito si discute ancora sulle conseguenze della Regolamentazione Europea F-Gas, nonostante la Brexit. Durante l’ultimo incontro degli stakeholder, è stato rilevato che il regolamento sui gas fluorurati ha ridotto le emissioni di gas fluorurati e generato guadagni
economici.
I partecipanti hanno identificato diversi temi chiave, tra cui la necessità di rendere la graduale riduzione più rigorosa, incoraggiare l’innovazione tecnologica e orientarsi verso una marcata conformità con il Pro-
MARCO BUONI INTERVISTA FAROOQ MEHBOOB, PRESIDENTE DI ASHRAE
Nel corso dell’ultimo AHR Expo, che vi è svolto dal 6 all’8 febbraio 2023 ad Atlanta, Georgia, il Presidente di ASHRAE Farooq Mehboob è stato intervistato da Marco Buoni, Former President di AREA (con mandato ora agli Affari Internazionali), Segretario di ATF e CEO del Centro Studi Galileo.
Nel corso dell’intervista, sono stati toccati numerosi argomenti chiave attualmente al centro del dibattito per quanto riguarda il settore del Freddo: innanzitutto, partendo dal tema cardine della sua presidenza (Sfruttare le relazioni, la conoscenza e il cambiamento: la formula per garantire il nostro futuro), Farooq Mehboob ha fornito la sua visione delle future prospettive del settore, poi si è concentrato sull’elettrificazio-
tocollo di Montreal e l’Emendamento di Kigali. È stato anche evidenziato come l’impatto delle pompe di calore sia destinato a crescere fino a diventare uno standard entro il 2050.
ne di riscaldamento e raffreddamento tramite pompe di calore e corrente alternata alimentata da impianti fotovoltaici, che in Europa è considerato un nodo fondamentale per arrivare alle “zero emissioni nette” entro il 2050.
Infine, Marco Buoni e Farooq Mehboob hanno discusso della formazione di tecnici del freddo e operatori (utenti finali), un importante anello mancante nel nostro settore, che normalmente si concentra sui produttori e sui progettisti, e su come possiamo muoverci per migliorare questo aspetto.
10/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Nuova Rubrica | Domande Frequenti: RINNOVO DECENNALE PATENTINO FRIGORISTA PIF
Mi sta per scadere il patentino: cosa devo fare e come funziona?
Per rinnovare la validità del tuo patentino e permetterti di continuare a svolgere il tuo lavoro, occorrerà sostenere un nuovo esame teorico ed un nuovo esame pratico.
L’ esame teorico si terrà da remoto, a distanza e avrà una durata di 90 minuti, preceduto dal corso di aggiornamento (facoltativo) che sarà incluso nella quota d’esame.
L’esame pratico invece si terrà a partire dal giorno seguente in presenza nelle varie sedi calendarizzate (sempre della durata di 90 minuti, all’orario prestabilito per dedicare lo stretto tempo necessario e poter tornare al proprio lavoro).
Quanto tempo prima dovrò rinnovare il patentino?
Può prendere il patentino fino ad un anno prima, verificato di aver pagato tutti i mantenimenti compreso quello del 10° anno, Il nuovo esame deve essere sostenuto e superato PRIMA della data di scadenza dell’attuale patentino, e tutti i mantenimenti dovranno risultare regolarmente versati, tenendo presente che la presentazione della domanda di rinnovo deve avvenire almeno 60/90 giorni prima della scadenza del certificato.
Se non rinnovo il patentino cosa succede?
Il patentino lasciato scadere perde di validità, pertanto per poter operare in osservanza della regolamentazione, occorrerà sostenere un esame ex-novo che comporterà una nuova emissione e avrà costi maggiori rispetto al rinnovo.
Ho il patentino con un altro ente certificatore, posso rinnovarlo con voi?
Assolutamente si! Ci occorrerà avere gli estremi e la scansione del suo patentino in scadenza e potremo procedere alla pratica di rinnovo.
Quanto tempo ci vuole per la conclusione della pratica di rinnovo?
Una volta controllata la documentazione d’esame da parte nostra ed elaborata la pratica dall’ente Certificatore (Cepas o ICIM), gli stessi ci impiegheranno 30 giorni lavorativi.
Quando mi verrà spedito il patentino rinnovato?
L’Ente Certificatore (Cepas o ICIM) spediranno il rinnovo in concomitanza alla data di scadenza, in modo tale da ovviare a problemi quali smarrimento o dimenticanza del patentino stesso.
Tuttavia la situazione del tecnico che ha rinnovato è possibile consultarla in tempo reale sul registro fgas www.fgas.it.
Come faccio a vedere la mia situazione (scadenza, numero, ecc..) di certificazione?
Occorre andare sul sito www.fgas.it, cliccare su “Consultazione”, poi andare nella “SEZIONE C”, digitare il cognome del tecnico da cercare, impostare il menù a tendina del profilo indicando “persone” e digitare il tasto di ricerca.
12/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG
DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE
Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo
Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità.
Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo
TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL
PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI F-GAS
Negrini Andrea REKEEP SPA
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Pezzoli Simone REKEEP SPA
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Smallbone Paul Daniel REKEEP SPA
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Cestari Rossano REKEEP SPA
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D’Agostino Roberto REKEEP SPA
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Hasani Fation REKEEP SPA
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Tinarelli Alessandro REKEEP SPA
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RICCIARDI GIUSEPPE
Salerno
Volpe Angelo
ROMACH SRL Roma
Per info: corsi@centrogalileo.it | rinnovi@centrogalileo.it
SALERNO VINCENZO MARIA
Vignola
SCIANCALEPORE PASQUALE Molfetta
Loddo Michele SISTEMA DI LODDO Villaspeciosa
Danesi Marco STEGO SOLUTION DI DANESI Pistoia
Tortomasi Andrea TCN SRLS
Borgomanero
TECNICI CHE
HANNO RINNOVATO IL
PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI F-GAS
RINNOVO DECENNALE
Becchimanzi Armando EUROTECNO DI BECCHIMANZI Aversa
Vanin Enrico EV TERMOIDRAULICA SRLS Jesolo
Il Tecnico prende confidenza con l’Impianto Didattico della sede casalese del Centro Studi Galileo, uno strumento realizzato direttamente dai docenti CSG perfettamente in grado di simulare gli stessi scenari operativi che un Tecnico potrebbe trovarsi davanti nel lavoro di tutti i giorni, e che è stato fondamentale, negli anni, per perfezionare la formazione di migliaia di professionisti del freddo.
Ferrara Alberto FG IMPIANTI SRL Casale M.To
Ferrari Flavio
FLADEL CLIMATIZZAZIONE SRL
Tortona
Quintavalle Gennaro
FLOORING DEI F.LLI
MESSINA Napoli
Montone Antonio
FLOORING DEI F.LLI
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/13 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
Romano Antonino FORNINDUSTRIA SRL
Palermo
Spinelli Sebastiano
FORNINDUSTRIA SRL
Palermo
Verdoliva Giovanni
FRIGO GIOVE & CO SAS
Castellammare Di Stabia
Bravi Marco
FRIGOMAR SRL
Roma
D’Orto Rosario FROM SRL SERVIZI
GLOBALI
Torino
Masiello Paolo
FSI SRL
Nova M.Se
Arborati Diego
GDA IMPIANTI ELETTRICI SNC
Alessandria
Giordano Roberto
GECOS IMPIANTI SRL
Milano
Bulgari Christian
GECOS IMPIANTI SRL
Milano
Ferrari Mario Fabio GEOS SRL
Massa
Farella Domenico
GIACOVELLI SRL
Locorotondo
Riccardi Morris
GL SERVICE DI
RICCARDI MORRIS
Vescovato
Piccoli Fabio
GRANZOTTO SRL
Susegana
La Rosa Vincenzo
GRANZOTTO SRL
Susegana
GUALANO GIACOMO
Finale Ligure
I Tecnici di Eco Freeze, una delle tantissime aziende che si sono rivolte al Centro Studi Galileo per la realizzazione di un corso ad hoc per i propri dipendenti, seguono la spiegazione teorica di Madi Sakandé, che oltre a essere responsabile della sede Bolognese del CSG è anche presidente di U-3ARC, realtà pan-africana a tutela e sostegno del settore HVACR africano.
Occhio ai dettagli! Nella sede di Casale Monferrato del Centro Studi Galileo, prima storica sede dell’Istituto, due Tecnici stanno compilando il test scritto: per operare sugli impianti non basta sapersi destreggiare bene con la componente pratica, ma è importante disporre di solide basi teoriche, come ben sa chi si affida al Centro Studi Galileo per la propria formazione!
Vargiu Pietro
HT SERVICE DI VARGIU
Thiesi
Calabria
Domenicantonio
ICC SAS DI CALABRIA
DOMENICANTONIO
Villacortese
Pallamolla Flavio
ICR DI PALLAMOLLA
Genova
Neri Stefano
ICR DI PALLAMOLLA
Genova
Carino Pablo Javier
IDRAULICARINO DI CARINO
Valvasone Arzene
Papi Sauro
IDRO PS DI PAPI
SAURO
Montevarchi
Scofferi Diego
IMAC
REFRIGERAZIONE SNC
Lavagna
14/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Atza Felice
IMMA SPA
Assemini
Caddeo Carlo
IMMA SPA
Assemini
Lilliu Giorgio
IMMA SPA
Assemini
Masala Carlo
IMMA SPA
Assemini
Poli Remo
IMOLA FRIGO DI POLI REMO
Imola
Bonacchi Maurizio INNOCENTI
SILVANO SNC
Valenzatico-Quarrata
Fasciana Salvatore INNOCENTI SILVANO SNC
Valenzatico-Quarrata
Tesfit Simon ISOCLIMA DI GIANNINI MARIO & C SNC
Firenze
Graziato Dario
ITP DI GRAZIATO
Torino
Pocchiola Andrea LA TERMOIMPIANTI DI POCCHIOLA
Cirie’
Leone Giuseppe LEONE GIUSEPPE IMPIANTI
Licata
Vezzu’ Daniel
LL AIR SERVICE SRL
Mestrino
Crivellari Davide
M.FINOTTI SRL
Casaleggio
Cagnani Cesare
MAMMONE SRL
Fr. S. Grato Lodi
La sede di Sesto San Giovanni presso Bitzer – Green Point, del Centro Studi Galileo ospita ogni settimana numerosi tecnici intenzionati a conseguire (o a rinnovare) le proprie certificazioni professionali, in particolare il PIF – Patentino Italiano Frigoristi. I docenti seguono passo dopo passo gli allievi, illustrando loro i modi migliori per intervenire sugli impianti: ultimata la fase di spiegazione e dimostrazione sta a loro mostrare di aver appreso quanto è stato loro insegnato, come nel caso della prova pratica di brasatura.
Invernizzi Alessandro
MAMMONE SRL
Fr. S. Grato Lodi
Sangiorgi Marco
MARTINELLI
BEVANDE SRL
Altedo Di Malalbergo
Caliumi Fabrizio
MOLINARI SPA
Campogalliano
Maresca Giuseppe
MP
TECNOFORNITURE SRL
Piano Di Sorrento
Monetti Francesco
MP
TECNOFORNITURE SRL
Piano Di Sorrento
Nannini Massimo
MST SPA
Roma
Pistori Mauro
MTA SPA
Conselve
Casotto Antonio
MTA SPA
Conselve
Prove di carica e vuoto anche nel laboratorio di Casale Monferrato, prima sede storica del Centro Studi Galileo. Con la teoria ormai alle spalle, al tecnico manca solo il superamento delle prove pratiche per conseguire il Patentino Italiano Frigoristi, che gli consentirà di maneggiare e acquistare i gas fluorurati!
/15 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
Boscaro Stefano
MTA SPA
Conselve
Badon Roberto
MTA SPA
Conselve
Gabban Paolo
MTA SPA
Conselve
Merlin Mishanu
MTA SPA
Conselve
Muzio Maurizio
MUZIO GIUSEPPE SRL
Casale M.To
Voccia Claudio Michele
NUOVA FRIGO
TECNICA VOCCIA
Scafati
Vellani Fabrizio
NUOVA REGGIO FRIGO
SNC DI VELLANI
Castelnovo Ne’ Monti
Un ultimo controllo alle misurazioni effettuate, poi si potrà procedere con l’intervento sull’impianto: i docenti del CSG insistono sempre molto sull’importanza dell’operare sempre e solo dopo aver stabilito un quadro completo della situazione, così da massimizzare la resa dell’impianto una volta effettuato l’intervento.
Chiarugi Luca
OMEGA SRL Genova
Palladino Roberto PR FRIGO DI PALLADINO
Pecetto T.Se
Stankovic Branimir
PROSAPIO PATRICK
SERVICE SRL
San Lazzaro Savena
RALLO LUIGI VITO
Mazara Del Vallo
RAPONI LUIGI
Ferentino
Amici Matteo RC REFRIGERAZIONE CONDIZIONAMENTO SRL Gallarate
Asciutto Antonio RC REFRIGERAZIONE CONDIZIONAMENTO SRL
Gallarate
Anche nella sede di Casale Monferrato si procede con il rinnovo delle certificazioni, in particolar modo con la prova di brasatura. Il Tecnico sta sfruttando un cannello di ultima generazione, che genera una fiamma di estrema precisione sfruttando un sistema a elettrolisi.
A Sesto San Giovanni, sede del Centro Studi Galileo negli spazi di Bitzer-Green Point, è in corso la prova pratica: il Tecnico si sta preparando a effettuare una simulazione di carica e vuoto, fondamentale per qualsiasi professionista del settore. Si tratta solo di una delle prove da superare per conseguire il PIF, Patentino Italiano Frigoristi, fondamentale per acquistare e maneggiare i gas fluorurati.
16/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
TECNICI CHE HANNO PARTECIPATO AL CORSO IMPIANTI FOTOVOLTAICI TRAMITE FAD
A3G ENGINEERING SRL
Trezza Giovanni Milano
ACQUA AZZURRA SRL
Cipolloni Giovanni
Frosinone
BERARDI GREEN
ENGINEERING SRLS
Leheche Ouette Karine
Sophie
Troia
BERMAR DI BERTUCCELLI
Bertuccelli Andrea
Massa
COSTRUZIONI
LA VILLA SAS
Perra Raffaele Angelo
Quartu S. Elena
CRISAT DE SRL
Mascia Pasquale
Piombino
CUZZILLA FILIPPO
Predazzo
DARCOM SRL
Viglione Antonio
Massalengo
DUE ESSE
IMPIANTI SRL
Branchi Federico
Sonico
ELECTRA IMPIANTI
DI PALAZZI
Palazzi Alessandro
Blevio
FRIGO TEAM SAS
Battioli Thierry
Val Della Torre
GDL SPA
Partipilo Enrico
Torino
È il momento dei calcoli! Calcolatrice alla mano, il Tecnico sta riunendo tutti i dati raccolti in precedenza, così da valutare la situazione dell’impianto prima di decidere il modo migliore in cui intervenire per portarlo alla massima efficienza.
GHILARDI DANIELE
Agrate Brianza
GIRASOLE HOME SRL
Chen Leonardo
Milano
ICEIM SRL
Diodoro Pierluigi
Roseto Abruzzi
M&D IMPIANTI SRL
Girolametti Moreno
Marino
MARRAZZO
SALVATORE
Busto Arsizio
MP LIGHT DI CENNAME
Cenname Pasquale
Bellinzago
NAZCA SRL
Longu Emiliano
Milano
PLANET CLIMA SAS
Cocciarelli Simone
Roma
PN DI PEPORI NICO
Pepori Nico
Querce Fucecchio
Bologna, corso ad hoc per Eco Freeze: quando un’azienda ha la necessità di perfezionare la formazione di diversi professionisti nello stesso momento, il Centro Studi Galileo offre la possibilità di realizzare un corso ad hoc, tarato sulle esigenze del committente, una soluzione ottimale per investire sulle risorse umane con rapidità ed efficienza.
/17 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
RAPONI ELISEO
Monte San Giovanni
Campano
RLSERVICES SRL
Ramondino Leoluca
Vibo Valentia
SARDA IMPIANTI SRL
Bortolotti Alessio
Arzachena
SOLAR RACE SRL
Agbolahor Evelyn
Morbegno
TASSI DAMIANO
San Felice Panaro
TRIS IMPIANTI SRL
Speranza Pasquale
Speranza Pierluigi
Mirabella Eclano
URSO NICOLA
Casarano
TECNICI CHE HANNO PARTECIPATO AL CORSO POMPE DI CALORE TRAMITE FAD
ADVANTIX SPA
Kaushal Karan
Ventoruzzo Diana
Sraidi Ayoub
Marganelli Marco
Moudik Jalal
Arcole
ECOTEAM
SERVICE SRL
Popa Henri Muggio’
MC2F SRL
Tavelli Mauro
Berbenno Valtellina
NAZCA SRL
Scalmani Manuel
Milano
Migliaia di Tecnici del Freddo in tutta Italia sono al lavoro per rinnovare le proprie certificazioni, ormai in scadenza essendo passati dieci anni dall’introduzione del Patentino Italiano Frigoristi, indispensabile per poter acquistare e maneggiare i gas fluorurati. Centro Studi Galileo si è già attivato da tempo per supportare questa fase, con numerose sedi già impegnate con corsi ed esami volti ai rinnovi, come ad esempio quella di Sesto San Giovanni.
Lezione teorica in corso… da remoto! La formazione a distanza ormai è parte integrate della corsistica del Centro Studi Galileo: oltre a garantire massima flessibilità ai Tecnici e alle aziende, permette di risparmiare onerose trasferte e garantire un notevole risparmio di tempo. I Tecnici raggiungeranno poi la sede più vicina per completare i percorsi formativi con la componente pratica nei laboratori.
18/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Proposta di revisione del Regolamento F-Gas
AREA rappresenta gli installatori europei dell’industria della refrigerazione, condizionamento e pompe di calore (RACHP).
to sui gas fluorurati ha raggiunto con successo i suoi obiettivi, stabilendo uno standard di riferimento per il resto del mondo.
Coen van de Sande Presidente
Air Conditioning and Refrigeration European Association (AREA)
Gli installatori RACHP sono il collegamento essenziale tra utenti finali e produttori; progettano, installano e si occupano della manutenzione delle apparecchiature RACHP utilizzando ogni soluzione disponibile con atteggiamento neutrale nei confronti delle apparecchiature e dei refrigeranti, con l’unico scopo di garantire il massimo livello di affidabilità, efficienza energetica ed economicità.
L’industria europea RACHP aderisce pienamente alle ambizioni di decarbonizzazione e neutralità climatica stabilite dal Green Deal europeo e, più recentemente, dal pacchetto Fit-for-55. Con questo spirito, AREA sostiene anche gli obiettivi del Regolamento F-Gas di riduzione delle emissioni di gas fluorurati ad effetto serra e in particolare quelli ad alto potenziale di riscaldamento globale (GWP).
Il regolamento ha avuto anche un enorme impatto sul nostro settore, portando opportunità ma anche sfide senza precedenti che hanno messo a dura prova molte delle nostre aziende, in particolare le più piccole, per quanto riguarda i prezzi dei refrigeranti, le alternative tecniche disponibili e, naturalmente, competenza e capacità.
Articolo tratto dalla rivista
International Special Issue 2022-23 di Industria&Formazione
A questo proposito, i nostri membri svolgono un ruolo importante nella transizione verso soluzioni RACHP rispettose del clima, tenendo presente che l’impatto ambientale complessivo dei sistemi RACHP deve essere considerato al di là del GWP dei refrigeranti, con particolare attenzione all’efficienza energetica e alla circolarità di materiali applicati. Il regolamento sui gas fluorurati è senza dubbio l’atto legislativo più importante dell’Unione Europea e di maggior impatto per il nostro settore. Le sue disposizioni dettano le condizioni alle quali i nostri installatori, la stragrande maggioranza dei quali sono aziende molto piccole con un mercato locale, svolgono la maggior parte delle loro operazioni.
Come si evince dalle conclusioni tratte dalla revisione della Commissione Europea, l’attuale regolamen-
Nonostante il comprovato successo del regolamento, la proposta di revisione inasprisce sostanzialmente due delle sue disposizioni fondamentali: il regime di riduzione graduale e i divieti di immissione sul mercato, con l’obiettivo dichiarato di accelerare ulteriormente la penetrazione nel mercato delle alternative, e in particolare dei refrigeranti naturali. Tuttavia, la proposta ignora l’effettiva capacità del settore degli installatori RACHP di far fronte a tale aumento e, cosa ancora più preoccupante, non riesce a garantire che le apparecchiature che funzionano con refrigeranti alternativi vengano maneggiate solo da installatori competenti, lasciando così la porta spalancata a rischi diffusi per la sicurezza e ad apparecchiature inefficienti dal punto di vista energetico.
Gli installatori RACHP europei rappresentati da AREA rimangono pienamente impegnati nella transizione verso alternative F-Gas rispettose del clima.
Affinché tale transizione abbia successo, devono essere soddisfatte diverse condizioni: i tempi devono essere allineati con le realtà tecnologiche e di mercato, l’obsolescenza delle apparecchiature non deve essere indebitamente forzata e i refrigeranti alternativi, la maggior parte dei quali sono anche gas serra, de-
/19 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
scarica la rivista
vono essere opportunamente regolamentati.
È inoltre necessario che le autorità statali siano pronte, in quanto incaricate di stabilire e attuare parte del quadro amministrativo che circonda molte delle disposizioni legali, nonché di farle rispettare.
La loro prontezza è un prerequisito affinché gli operatori del mercato possano soddisfare le rispettive esigenze.
In quest’ottica, AREA desidera esprimere il proprio parere sulla proposta di revisione e formulare suggerimenti concreti sui cambiamenti per garantire che l’obiettivo globale dell’UE sia preservato.
1- COLMARE LE LACUNE SUI REFRIGERANTI ALTERNATIVI
La transizione verso alternative agli HFC rispettose dell’ambiente può avvenire solo nel caso in cui vengano stabilite le condizioni per un uso sicuro ed efficiente. Sebbene la proposta miri giustamente a “facilitare l’uso di sostanze alternative” e includa gli HFO, questo obiettivo però non si traduce in nulla di concreto che ne consenta effettivamente il conseguimento.
Perché l’obiettivo si concretizzi il regolamento, o almeno parti di esso, dovrebbe applicarsi a tutti i tipi di refrigeranti, rendendolo più completo e coerente. In effetti, esiste una
connessione intrinseca tra gas fluorurati ad effetto serra e refrigeranti alternativi.
Le politiche dell’UE sui primi hanno un impatto immediato sui secondi in quanto si tratta dello stesso mercato. Inoltre, esiste un’ovvia logica ambientale poiché la maggior parte dei refrigeranti alternativi sono anche gas serra con un potenziale di riscaldamento globale (GWP). Una proroga è pertanto pienamente in linea con l’ambito di applicazione e la base giuridica del regolamento. Concretamente, AREA propone di estendere ai “gas refrigeranti alternativi ad effetto serra” i seguenti requisiti:
- Sistema di formazione e certificazione: sebbene la proposta chiarisca l’inclusione di refrigeranti alternativi nei programmi di formazione e certificazione, non impone l’installazione e la manutenzione delle apparecchiature RACHP con refrigeranti alternativi solo da parte di installatori certificati, come avviene ora con gli HFC.
Concretamente, ciò significa che chiunque può installare apparecchiature RACHP funzionanti con idrocarburi (infiammabili) o con CO2 (alte pressioni). Dato che la nuova riduzione graduale e i divieti incentiveranno l’uso di idrocarburi per piccole soluzioni di climatizzazione e pompe di calore nelle abitazioni, la proposta genera inutili rischi per la sicurezza
(potenziali incidenti) e per l’ambiente (minore efficienza energetica).
- Controllo perdite: a complemento di quanto sopra, è necessario estendere le ispezioni periodiche e il controllo delle perdite per prevenire rischi per la sicurezza di tecnici, personale e utilizzatori finali.
Da quando sono stati introdotti nel regolamento sui gas fluorurati del 2006, i requisiti di controllo delle perdite si sono dimostrati efficaci ed efficienti, riducendo i tassi di perdita con impatti positivi sul clima e sul consumo energetico.
Con l’aumento dell’uso di refrigeranti alternativi, che presentano problemi di sicurezza e molti dei quali sono infiammabili, sono necessari regolari controlli delle perdite per garantire un funzionamento sicuro ed efficiente dal punto di vista energetico.
Paesi come la Spagna hanno già imposto il controllo delle perdite su tutti i tipi di refrigeranti.
- Vendita di refrigeranti: i requisiti esistenti sulla vendita di gas fluorurati ad effetto serra, sia all’ingrosso che precaricati in apparecchiature non ermeticamente sigillate, dovrebbero essere estesi ai gas refrigeranti alternativi ad effetto serra.
2- DIVIETI E RIDUZIONE GRADUALE
L’attuale regime di riduzione graduale è stato fonte di opportunità ma anche di grandi sfide per i piccoli installatori RACHP, che hanno dovuto affrontare carenze e forti aumenti dei prezzi.
La nuova e più rigorosa riduzione graduale porrà enormi sfide all’intero settore del riscaldamento e del raffreddamento, per diversi motivi:
- Compromette l’implementazione completa delle pompe di calore come richiesto dal piano REPowerEU
- Già dal 2027 in poi, sarà difficile reperire refrigerante per la manutenzione delle apparecchiature
- Con una base di centinaia di migliaia di tecnici che devono essere qualificati per gestire in sicurezza refrigeranti altamente infiammabili, gli installatori non riusciranno ad effettuare la conversione in tempo a meno che non vi sia un’azione concertata da parte delle autorità statali
20/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Nell’autunno del 2022, Marco Buoni (AREA, CSG, ATF) è stato protagonista della tavola rotonda sui gas fluorurati organizzata da EFCTC al Parlamento Europeo.
e dell’UE per far fronte alla carenza di strutture di formazione e formatori in tutta Europa, carenza che permane in tutti i paesi dell’Unione Europea.
È probabile che ciò amplifichi il problema già esistente di aziende e personale non qualificati ad installare apparecchiature.
I divieti complementari proposti sembrano quasi ridondanti poiché una riduzione graduale più rigorosa impedirà effettivamente l’uso di refrigerante vergine per le nuove apparecchiature dal 2027 in poi. Inoltre, esiste una serie di termini utilizzati nelle definizioni dei divieti che non è chiara e potrà portare a interpretazioni incoerenti, come “autonomo” e “quando richiesto per soddisfare gli standard di sicurezza”. Infine, l’inclusione di “parti di essi” riguarda parti di ricambio e componenti, il che significa che sarà impossibile mantenere e riparare le apparecchiature esistenti.
Ciò non solo va contro il progetto di economia circolare e la proposta legislativa per i prodotti sostenibili (SPI - Sustainable Product Policy Initiative) dell’UE, ma incoraggia anche l’uso esteso di attrezzature inefficienti.
Sui divieti specifici proposti, AREA accoglie con favore l’interdizione completa di contenitori non ricaricabili. D’altro canto, il divieto 18 sugli impianti fissi di climatizzazione split e sulle apparecchiature split a pompa di calore arriva troppo presto. Perché il mercato si adegui sarebbe necessario un ulteriore minimo di tre anni in quanto in pratica, il divieto spingerebbe verso soluzioni a base di idrocarburi. Nonostante l’elevata infiammabilità degli idrocarburi, in assenza di certificazione obbligatoria, queste unità potrebbero quindi essere installate da chiunque e non vi sarebbe alcun obbligo di farle controllare per le perdite.
3- APPLICAZIONE
AREA sostiene le disposizioni volte ad affrontare il commercio illegale e in generale a migliorare l’applicazione. Accogliamo inoltre con favore la possibilità per gli Stati membri di im-
plementare registri /banche dati elettroniche centralizzate per adempiere agli obblighi. Per motivi di trasparenza e coerenza, la Commissione Europea dovrebbe avere il potere di sviluppare tale strumento a livello UE o stabilire un quadro operativo per i registri nazionali da condividere a livello europeo.
I suggerimenti di AREA articolo per articolo
Articolo 1 – Oggetto
• “facilitare l’uso sicuro ed efficiente delle alternative”
Motivazione: riflettere sulla necessità di garantire un’adeguata competenza degli operatori che manipolano le alternative.
Articolo 2 – Ambito di applicazione
• “1. Il presente regolamento si applica ai gas fluorurati a effetto serra elencati negli allegati I, II e III, da soli o in miscela, nonché ai gas refrigeranti alternativi a effetto serra, ove sia il caso.
• 2. Il presente Regolamento si applica anche ai prodotti e alle apparecchiature, e alle loro parti, contenenti gas fluorurati ad effetto serra e, ove sia il caso, a gas refrigeranti alternativi ad effetto serra, o il cui funzionamento dipende da tali gas.”
Motivazione: parti del regolamento dovrebbero applicarsi ai gas refrigeranti alternativi a effetto serra al fine di garantire il raggiungimento dei suoi obiettivi.
Articolo 3 – Definizioni
• Autonomo: poiché molte pompe di calore rientrano in tale categoria, proponiamo la definizione utilizzata nella norma EN378 3.1.2: “sistema di refrigerazione completo realizzato in fabbrica in un telaio e/o involucro adeguato, ovvero fabbricato e trasportato finito o in due o più sezioni e in cui nessuna parte contenente refrigerante viene collegata in loco se non tramite valvole di isolamento, come le valvole di controllo della pressione”.
• Gestore: la definizione di cui al punto 5 dovrebbe essere chiarita, in particolare per quanto riguarda la parte “o il proprietario se designato da uno stato membro in quanto responsabile degli obblighi
del gestore in casi specifici”.
• Apparecchiature ermeticamente sigillate: occorre chiarire perché l’ultima parte dell’attuale definizione (“e che hanno un tasso di perdita testato inferiore a 3 grammi all’anno sotto una pressione di almeno un quarto della pressione massima consentita”) è stata cancellata.
• Gas refrigerante alternativo ad effetto serra: si intendono sostanze refrigeranti ad effetto serra utilizzate in alternativa ai gas fluorurati ad effetto serra. Includono idrocarburi, eteri, anidride carbonica e idro(cloro)fluorocarburi insaturi.
• Riciclo: per “riciclo” si intende il riutilizzo di un gas fluorurato a effetto serra recuperato dopo un processo di pulitura di base, compreso il filtraggio e l’essiccazione.
• Recupero/bonifica/smaltimento: in linea con le definizioni di EN378. Articolo 5 – Controlli delle perdite
• I punti da 1 a 4 dovrebbero applicarsi ai gas fluorurati ad effetto serra di classe A1.
• Dovrebbe essere introdotta una nuova parte per i gas refrigeranti alternativi a effetto serra:
“I gestori di apparecchiature che contengono gas refrigeranti alternativi a effetto serra nelle quantità espresse di seguito, devono garantire che l’apparecchiatura sia controllata per le perdite almeno ogni 12 mesi da personale adeguatamente certificato:
(a) 3 kg di refrigerante classificato A1
(b) 1 kg di refrigerante classificato A2, A2L e A3”.
Motivazione: è necessario estendere le ispezioni periodiche e i controlli delle perdite per prevenire rischi per la sicurezza di tecnici, personale e utenti finali.
Da quando sono stati introdotti nel regolamento sui gas fluorurati del 2006, i requisiti di controllo delle perdite si sono dimostrati efficaci ed efficienti, riducendo i tassi di perdita con impatti positivi sul clima e sul consumo energetico.
Con l’aumento dell’uso di refrigeranti alternativi, che presentano problemi di sicurezza e molti dei quali sono infiammabili, sono necessari regolari controlli delle perdite per garantire un funzionamento sicuro ed efficiente dal punto di vista energetico.
/21 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
Articolo 6 – Verifiche dei sistemi di rilevamento delle perdite.
• Estendere ai refrigeranti alternativi con le stesse soglie di cui all’articolo 5.
• Paragrafi 1 e 2: sostituire “qualsiasi perdita” con “una perdita”.
Motivazione: è tecnicamente impossibile rilevare ogni perdita perché l’attrezzatura per il rilevamento delle perdite ha una soglia di perdita minima (ad esempio 5 grammi all’anno).
Articolo 7 – Tenuta dei registri.
• 1 (6): l’identità dell’impresa che ha installato, assistito, fatto manutenzione e, ove sia il caso, riparato o smantellato l’apparecchiatura, compreso, ove sia il caso, il numero del certificato dell’impresa.
Motivazione: l’attuale formulazione crea confusione in merito al tipo di certificato che qui si intende come certificato di registrazione della persona giuridica.
Articolo 8 – Recupero e distruzione
• 2: Qualsiasi gas fluorurato a effetto serra recuperato, elencato nell’allegato I e nell’allegato II nella sezione 1, non deve essere utilizzato per il riempimento o la ricarica di altre apparecchiature a meno che il gas non sia stato riciclato o rigenerato.
Motivazione: dovrebbe essere chiaro che i gas fluorurati recuperati possono essere utilizzati per ricaricare le stesse apparecchiature da cui sono stati recuperati.
Articolo 10 – Formazione e certificazione.
• Il paragrafo 1 dovrebbe stabilire chiaramente che la certificazione obbligatoria deve essere estesa ai gas refrigeranti alternativi ad effetto serra.
• Il paragrafo 2 dovrebbe riguardare anche i gas refrigeranti alternativi a effetto serra.
• Paragrafo 3 (e): gli “aspetti dell’efficienza energetica” dovrebbero essere ulteriormente specificati.
• Il paragrafo 6 dovrebbe essere esteso ai gas refrigeranti alternativi ad effetto serra.
• Il paragrafo 7 dovrebbe specificare che la validità dei certificati esistenti può essere soggetta a requisiti aggiuntivi per sottolineare l’estensione del sistema di certificazione ai gas refrigeranti alterna-
tivi a effetto serra
• L’applicazione verrebbe facilitata da:
▷ Un elenco UE degli organismi notificati e dei loro sistemi di certificazione.
▷ L’obbligo di aggiungere al certificato il riferimento al Regolamento di Attuazione al momento del rilascio.
Articolo 11 – Restrizioni all’immissione sul mercato e alla vendita
• Paragrafo 1: “comprese le sue parti” dovrebbe essere integrato con “fatta eccezione per l’assistenza e la manutenzione”
Motivazione: l’attuale formulazione riguarda parti di ricambio e componenti, impedendo così di fatto la riparazione e la manutenzione delle apparecchiature esistenti
• Paragrafo 5:
▷ Estendere ai gas refrigeranti alternativi a effetto serra utilizzati nelle apparecchiature di refrigerazione, condizionamento e pompe di calore.
▷ Modifica suggerita: “o imprese che impiegano direttamente persone in possesso di tale certificato o attestato di formazione”.
Motivazione: “l’assunzione diretta” garantisce che le imprese che utilizzano personale temporaneo ad hoc non eludano il requisito.
• Paragrafo 6:
▷ Estendere ai gas refrigeranti alternativi a effetto serra utilizzati nelle apparecchiature di refrigerazione, condizionamento dell’aria e pompe di calore.
▷ Stabilire che il venditore deve conservare la documentazione relativa alla transazione e i registri di installazione dell’impresa certificata per 5 anni in caso di ispezione richiesta da parte dell’autorità locale.
▷ Nuova formulazione suggerita: “Le apparecchiature non sigillate ermeticamente cariche di gas a effetto serra possono essere vendute a un utente finale solo se al venditore è stata fornita prova da un’impresa certificata ai sensi dell’articolo 10 che confermi che effettuerà l’installazione dell’attrezzatura in dotazione. Il venditore deve conservare i registri della transazione e i registri dell’impresa
certificata disponibili relativi all’impianto per i 5 anni successivi alla transazione, in caso di ispezione”. Articolo 12 – Etichettatura e informazioni su prodotti e attrezzature
• Il paragrafo 4 dovrebbe considerare l’uso di un codice QR.
Motivazione: sempre più installatori utilizzano codici QR che indirizzano a un registro online. Il regolamento dovrebbe tenere conto di questo sviluppo tecnologico
• Paragrafo 6: definire cosa si intende per “impianto”, ovvero “Qualsiasi stabilimento che si occupa di recuperare e/o riciclare gas fluorurati a effetto serra o alternative ai gas fluorurati a effetto serra”.
Articolo 20 – Il Portale F-Gas
• Il portale F-Gas dovrebbe includere una parte aperta che consenta a chiunque di verificare rapidamente se un importatore o un produttore possieda o meno una quota. Potrebbe essere basato sul nome dell’azienda o sul numero di partita IVA.
Motivazione: Ai sensi dell’articolo 19.1 e 19.2, i produttori di apparecchiature devono essere in grado di identificare la fonte dei refrigeranti che utilizzano, redigere dichiarazioni e tenere registri di prova. Un portale F-Gas che renda pubblici i nomi e gli ID di tutti i titolari di quote aiuterebbe davvero gli acquirenti di refrigeranti ad essere più sicuri della qualità e della legalità dei loro acquisti. Allegato IV – Divieti di immissione sul mercato
• Divieto 14: sostituire “gas fluorurati ad effetto serra” con “HFC” per allinearsi alla formulazione del divieto 13
• Divieto 17:
▷ Prorogare il termine di 3 anni fino al 1° gennaio 2028
• Divieto 18: estendere i termini a:
▷ a) 1° gennaio 2028
▷ b) 1° gennaio 2030
▷ Deve essere chiarita la nozione di “tranne quando richiesto per soddisfare gli standard di sicurezza”.
Motivazione: è necessario un minimo di 3 anni aggiuntivi per consentire ai produttori di sviluppare alternative per tutte le gamme di prodotti esistenti e ad un numero sufficiente di costruttori competenti per installarle.
22/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Climate Change: possiamo assicurarci che i prossimi dieci anni siano migliori degli ultimi?
Cosa può insegnarci un decennio su come mantenere sotto controllo gli F-Gas in un mondo che sta subendo sempre più il riscaldamento globale e come possiamo prepararci per la prossima, turbolenta decade?
Il Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (IPCC) ci mette in guardia sul fatto che la finestra di opportunità per evitare gli impatti catastrofici del cambiamento climatico si sta chiudendo rapidamente.
La necessità del raffreddamento non è mai stata così pressante e quasi una decade dopo che l’Unione Europea ha stabilito la riduzione graduale delle concentrazioni di HFC, le tecnologie di raffreddamento efficienti che si affidano a refrigeranti naturali climate-friendly stanno continuamente guadagnando quote di mercato.
Tuttavia, le misure globali attuali per limitare gli F-Gas non riflettono il livello di ambizione richiesto per affrontare la crisi climatica crescente. Questo documento analizza ciò che abbiamo imparato nel corso dell’ultimo decennio attraverso il pionieristico regolamento dell’UE sugli FGas, incluse le strategie efficaci di riduzione della domanda attraverso divieti su apparecchiature e prodotti e la necessità di solide misure politiche di attuazione per contrastare il commercio illegale di HFC.
A tal proposito questo articolo esamina i cambiamenti necessari per attuare una revisione del regolamento UE sugli F-Gas in linea con il Green Deal Europeo e valuta le modalità attraverso le quali le lezioni apprese in Europa possano guidare una rapida transizione globale che si allontani dagli HFC inquinanti per l’atmosfera.
Dieci anni dopo l’inizio delle negoziazioni dell’Unione Europea per
concordare la prima riduzione obbligatoria al mondo dei gas a effetto serra idrofluorocarburi (HFC), il pianeta è cambiato significativamente. Nel febbraio 2022 in occasione del lancio del II gruppo di lavoro in merito alla sesta relazione di valutazione dell’IPCC, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres disse: “Ho preso visione di molti rapporti scientifici durante il mio mandato, ma niente di simile. Il rapporto dell’IPCC di oggi è un atlante della sofferenza umana e un atto d’accusa per il fallimento della leadership climatica”. Ma l’incombente crisi climatica che stiamo affrontando è ancora evitabile con riduzioni rapide e profonde delle emissioni in tutti i settori. Gli scienziati concordano sul fatto che per evitare pericolosi impatti del cambiamento climatico dobbiamo limitare il cambiamento di temperatura a 1,5 ºC al di sopra dei livelli preindustriali. Ciò prevede un raggiungimento del picco delle emissioni globali di gas serra entro il 2025, una riduzione del 43% entro il 2030 e il raggiungimento dello zero netto entro il 2050. Il raffreddamento è al centro del cambiamento climatico, uno strumento di adattamento essenziale per un mondo in continuo riscaldamento, ma rappresenta anche una delle principali fonti di emissioni. Circa il 30% delle emissioni derivanti dal raffreddamento provengono dal refrigerante, mentre il resto è associato all’energia utilizzata dalle apparecchiature. Evitare l’uso di HFC e di altri gas fluorurati può quindi avere un impatto rapido sulla riduzione delle emissioni derivanti dal raffreddamento. Esiste una diffusa disponibilità di tecnologie efficienti basate sui refrigeranti naturali in molti settori, ma abbiamo bisogno di efficaci strategie di riduzione della domanda di
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Clare Perry Climate Campaign Leader Environmental Investigation Agency (EIA)
Per gentile traduzione di Marco Mancini Ufficio Scientifico Nazionale Legambiente Nazionale
Fionnuala Walravens Senior Campaigner (Climate) Environmental Investigation Agency (EIA)
HFC per promuovere ulteriormente l’innovazione e garantire l’adozione di alternative rispettose del clima. Nel 2016, le Parti del Protocollo di Montreal hanno fatto la storia con l’adozione di un accordo globale per la riduzione graduale degli HFC.
In base all’emendamento di Kigali, la maggior parte dei paesi sviluppati ha iniziato le riduzioni degli HFC nel 2019, mentre la maggior parte dei paesi in via di sviluppo congelerà il proprio consumo nel 2024 con riduzioni a partire dal 2029.
Prima dell’emendamento di Kigali, l’UE aveva già limitato il consumo di HFC nel 2015 ai sensi del regolamento UE sui gas fluorurati.
La fornitura di HFC in termini di equivalente anidride carbonica (CO2-eq) è stata ridotta del 47% dal 2015-19. La prossima fase di riduzione avverrà nel 2024, quando la fornitura di HFC verrà ridotta al 31%
della linea di base 2009-2012. L’UE sta ora rivedendo il regolamento sui gas fluorurati in vista di una riduzione delle emissioni più ambiziosa, in linea con il Green Deal europeo. Questa revisione offre l’opportunità di valutare quali aspetti del regolamento UE sui gas fluorurati hanno avuto maggior successo e quali aree necessitano di miglioramenti. È anche un’occasione per riflettere sulle politiche all’interno del regolamento che possono offrire insegnamenti ad altri paesi che stanno riducendo gradualmente gli HFC.
COMPROVATE ED EFFICACI STRATEGIE DI RIDUZIONE DELLA DOMANDA DI HFC
a. Divieto di nuove apparecchiature
Sebbene incentrati su una riduzione graduale, i divieti sugli HFC nelle nuove apparecchiature sono misure fondamentali di riduzione della domanda utilizzate dal regolamento sui gas fluorurati.
Questi fungono da segnali per i produttori di apparecchiature e gli utenti finali che li guidano lontano dagli investimenti in tecnologie presto obsolete. Il regolamento UE sui gas fluorurati del 2014 ha perso l’opportunità di adottare una gamma più ampia di divieti in tutti i settori; tuttavia, il suo divieto sulle apparecchiature di refrigerazione commerciali ha dimostrato il valore di questo approccio.
Anche se il divieto è entrato in vigore solo nel 2022, otto anni dopo l’adozione del regolamento, ha inviato un chiaro segnale agli utenti finali
portando ad una rapida adozione di alternative come i sistemi di refrigerazione transcritici di CO2. Oggi l’UE è un polo di innovazione nel settore. A marzo 2021, si stimava che dei circa 48.000 sistemi transcritici a CO2 utilizzati nella refrigerazione commerciale a livello globale, 38.400 fossero in Europa, rispetto ai 29.000 di marzo 2020. Si prevede che il numero di sistemi transcritici raddoppierà entro il 2025.
Analogamente, la valutazione della Commissione europea del regolamento sui gas fluorurati ha rilevato che il principale fattore di riduzione osservata degli HFC nelle unità fisse di condizionamento è stata la sostituzione di HFC-410A (GWP 2088) con HFC-32 (GWP 67511) in nuove piccole unità split, prima di un divieto di nuove apparecchiature previsto per il 2025 con una soglia di GWP di 750 e della sostituzione di HFC410A con propano (GWP<1) in nuove unità mobili ermeticamente sigillate, in linea con il divieto di nuove apparecchiature del 2020 con una soglia di GWP pari a 150.
Di fronte a un mondo in rapido riscaldamento crescerà anche la necessità di aria condizionata domestica. Visto che si parla di oltre un quarto delle vendite globali di refrigerazione e condizionamento dell’aria, l’azione per ridurre la domanda di HFC in questo settore può sostenere contemporaneamente sia gli impegni internazionali di riduzione graduale degli HFC, che lo sviluppo sostenibile.I sistemi a monosplit dominano questo settore, con circa 100 milioni di unità prodotte ogni anno. L’attuale regolamento sui gas fluorurati vieta, a partire dal 2025, i nuovi sistemi di condizionamento d’aria monosplit contenenti meno di 3 kg di HFC con un GWP di 750 o più. A questo si deve il massiccio aumento del numero di unità HFC-32 immesse sul mercato, con una quota stimata dell’80% del mercato delle importazioni.
Nelle modifiche proposte al regolamento UE sui gas fluorurati, la soglia di GWP per i sistemi split inferiori a 12 kW sarà ulteriormente ridotta a 150 nel 2027. Dato che le tecnologie che utilizzano il propano sono già disponibili, il rinvio al 2027 non è
24/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Dieci tonnellate di HFC-404A sequestrate dalle dogane olandesi nel settembre 2020. Copyright Netherlands Human Environment and Transport Inspectorate (ILT).
Copyright:
necessaria.
Una recente modifica allo standard internazionale di sicurezza dei prodotti IEC 60335-2-40 (per le pompe di calore per uso domestico, i condizionatori d’aria e i deumidificatori) consentirà di utilizzare il propano in molti sistemi di condizionamento e pompe di calore che in precedenza erano bloccati. Lo sviluppo di politiche volte a incentivare l’importazione e l’uso di tali apparecchiature nei paesi in via di sviluppo è fondamentale, per proteggerli dall’abbandono in ambiente di apparecchiature di refrigerazione e condizionamento dell’aria inefficienti che utilizzano refrigeranti con GWP elevato, come è stato documentato nel continente africano.
b. Divieto di HFC con GWP molto elevato (≥2500)
Partendo dal “peggior primo” approccio di riduzione degli HFC, il divieto può portare a riduzioni delle emissioni rapide ed economiche.
L’HFC-404A (GWP 3922) è comunemente utilizzato nei sistemi di refrigerazione commerciali e di trasporto. I tassi di dispersione in questi settori sono elevati, aggravano le emissioni e riducono l’efficienza. In effetti, la relazione di valutazione della Commissione ha rilevato che per R404A si osservano tassi di per-
dita più elevati rispetto ad altri refrigeranti. Dal 1° gennaio 2020 l’UE ha bandito l’uso di HFC con un potenziale di riscaldamento globale pari o superiore a 2500 nelle nuove apparecchiature di refrigerazione fisse. Ne è stato inoltre vietato l’uso per la manutenzione di apparecchiature di refrigerazione con una carica pari o superiore a 40 tonnellate di CO2eq (ad es. più di 10 kg di HFC-404A), imponendo agli operatori dei supermercati di cambiare i loro grandi sistemi HFC-404A o HFC-507A con HFC a basso GWP. Tuttavia, la disposizione esenta i sistemi a bassissima temperatura, l’uso militare e i gas rigenerati e riciclati, nonché i piccoli sistemi di refrigerazione.
Inoltre, alimentato da alti prezzi di mercato e da un’ingente domanda, si è sviluppato un fiorente mercato nero in HFC-404A. Nel 2020 quasi un terzo dei sequestri di HFC in Europa riguardavano HFC-40418, mentre durante l’estate 2021 il 60% di una serie di sequestri in Spagna era costituito da HFC-404A. Data l’abbondanza di soluzioni a refrigeranti naturali disponibili e di alternative HFC drop-in a più basso GWP, non è necessario continuare a utilizzare e produrre inevitabilmente emissioni di HFC ad altissimo GWP come l’HFC-404A. La vendita e l’uso di HFC ad alto GWP dovrebbero essere completamente vietati, a livello globale.
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L’evoluzione delle tecnologie chimiche per il trattamento acque dei circuiti di ra reddamento con torri evaporative o condensatori evaporativi
L’evoluzione delle tecnologie
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N.C.R.
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Dogane polacche fermano i contrabbandieri con R-404A nel serbatoio di auto a GPL.
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LOTTA CONTRO IL COMMERCIO ILLEGALE
Il commercio illegale di sostanze che riducono l’ozono (ODS) è emerso negli anni ‘90. Poiché la produzione di clorofluorocarburi (CFC) si stava riducendo nei paesi sviluppati, il suo uso stava aumentando nei paesi in via di sviluppo, in particolare in Cina e in India, a causa del loro successivo programma di eliminazione graduale.
Una continua domanda nei paesi sviluppati di CFC a basso costo ha creato opportunità per un mercato nero redditizio. In risposta, il protocollo di Montreal è stato modificato nel 1997 per richiedere un sistema di licenze per ODS, che ha contribuito a monitorare e controllare il loro commercio globale; tuttavia, il commercio illegale ha continuato ad essere il tallone d’Achille di un accordo globale di notevole successo.
In qualità di prima regione al mondo a ridurre l’offerta di HFC, l’UE ha affrontato in prima persona le sfide del commercio illegale di HFC e ha imparato nel modo più duro l’importanza vitale di un solido sistema di licenze HFC.
I prezzi degli HFC nell’UE sono aumentati in modo significativo dalla metà del 2017 in previsione di un’importante fase di riduzione nel 2018, raggiungendo livelli da 6 a 13 volte superiori rispetto al 2015.
I prezzi elevati hanno stimolato il mercato nero, abilmente assistito dai profitti ampi, dalla bassa probabilità di rilevazione o di sanzionabilità e da un sistema di autorizzazione lassista largamente abusato.
L’EIA stima che il commercio illegale di HFC nel 2019 ammontava a ben il 20-30% del commercio legale, equivalente a emissioni potenziali di 30 milioni di tonnellate di CO2eq21 a oltre 77milioni di euro persi di gettito IVA e dazi doganali.
Fondamentalmente, la sfida principale era l’assenza di un sistema di licenze in tempo reale per ogni spedizione, che permettesse ai funzionari doganali di determinare se un’importazione di HFC fosse coperta da una quota.
A differenza del precedente sistema di licenze ODS, il regolamento sui
gas fluorurati, precedente alla modifica di Kigali, si limitava a istituire un registro elettronico che imponeva alle imprese di registrarsi prima di poter presentare domanda di quota e veniva utilizzato per gestire le autorizzazioni delle quote e le relazioni annuali post-hoc.
Le autorità doganali potevano verificare se gli importatori di HFC erano registrati e disponevano delle quote, ma non avevano accesso alle informazioni relative dell’ammontare della quota.
Altre misure che sono essenziali per supportare un’efficace attuazione prevedono:
• Le licenze dovrebbero includere tutti gli HFC, esenti o meno dal phase-down (ad es. le materie prime) e includere procedure doganali speciali quali il transito, il deposito temporaneo e l’importazione per la riesportazione;
• Utilizzo di approcci moderni come i codici QR o la blockchain per monitorare gli HFC attraverso la filiera;
• Limitare l’importazione e l’esportazione di HFC a specifici uffici doganali in cui le autorità sono pienamente addestrate con attrezzature e risorse adeguate alla gestione degli HFC;
• Garantire che gli HFC illegali siano sequestrati e distrutti;
• Stabilire sanzioni minime proporzionate ai profitti per il commercio illegale di HFC;
• Vietare l’importazione, la vendita e il possesso di HFC ad alto GWP e bombole non ricaricabili;
• Limitare le vendite di HFC ai veri commercianti attraverso un processo di certificazione obbligatoria e vietare le vendite attraverso i mercati online.
CONCENTRARSI SULLE GIUSTE SOLUZIONI
Da quando l’eliminazione graduale di ODS è iniziata più di 30 anni fa, i settori chiave che si basano su ODS hanno subito diverse transizioni - dai CFC agli idro-cloro-fluoro-carburi (HCFC) agli HFC. Con l’adozione dell’emendamento di Kigali, il mondo è in procinto di ridurre gradualmente gli HFC, tuttavia alcuni sostituti degli HFC a basso GWP (ad es. idro-fluo-
ro-olefine, HFO) e i loro prodotti di degradazione appartengono al gruppo delle sostanze per- e poli-fluoroalchiliche (PFAS).
I PFAS hanno effetti bio-accumulanti tossici e persistenti e la loro produzione e il loro uso hanno provocato una grave contaminazione del suolo, dell’acqua e degli alimenti nonché un’esposizione dannosa per l’uomo. Ad esempio, l’HFC-1234yf, che viene sempre più utilizzato nel condizionamento dell’aria dei veicoli e nelle miscele di HFC, si scompone in acido tri-fluoro-acetico (TFA), dannoso per la vita acquatica e presente anche nell’acqua potabile.
I PFAS sono noti come “forever chemicals - sostanze chimiche perenni” poiché la loro persistenza nell’ambiente è di circa 1.000 anni prima della loro degradazione.
Poiché ci troviamo ad affrontare la triplice crisi planetaria del cambiamento climatico, dell’inquinamento e della perdita di biodiversità, è sicuramente giunto il momento di saltare fuori dal tracciato della chimica e adottare soluzioni di raffreddamento pulite, sostenibili dal punto di vista ambientale e a prova di futuro, nel quadro di efficaci politiche di riduzione della domanda di HFC.
Articolo tratto dalla rivista International Special Issue 2022-23 di Industria&Formazione
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Un prototipo di beverage cooler a refrigerazione magnetica per raggiungere nuovi obiettivi di sostenibilità
“È un cambio di paradigma”. Si è espresso così un ingegnere che lavora presso il dipartimento di ricerca e sviluppo di un OEM leader di mercato davanti al prototipo di Beverage Cooler a refrigerazione magnetica che è stato messo in funzione nel quarto trimestre del 2022 da Camfridge.
Alessandro Pastore Director Business Development at Camfridge
Nessun altro giudizio potrebbe sintetizzare meglio tutto il valore racchiuso nel cabinet che raffredda le bibite grazie ad una macchina grande come il palmo di una mano (Figura 1) senza alcun utilizzo di gas, più efficiente rispetto all’uso con lo stesso cabinet di un compressore a gas e che a fine vita potrà essere riciclata al 100% se non addirittura riutilizzata nel suo componente più costoso, il magnete, abbassandone ulteriormente i costi di produzione.
Si apre ora una nuova fase di crescita per l’azienda Camfridge con la certezza di poter finalmente far raggiungere all’industria della refrigerazione e ai suoi utilizzatori finali
gli obiettivi di zero emissioni nette (Net Zero Emission Goal). Come ha di recente sottolineato il CEO di Daikin, infatti, questi obiettivi non si potranno mai raggiungere con la tecnologia a compressione vecchia ormai di quasi 150 anni e per farlo è richiesta “una radicale e nuova innovazione… come la refrigerazione magnetica”.
Con il prototipo di beverage cooler di Camfridge si è arrivati alla dimostrazione che questa “radicale e nuova innovazione” è fattibile. Questo risultato è il punto di arrivo di un impegno decennale che è stato unicamente guidato dalla sistematica e ostinata ricerca della traduzione nel mondo reale dei risultati calcolati da un modello numerico sviluppato internamente che tiene conto delle proprietà dei materiali usati che non contengono alcun elemento critico e sono a basso costo e delle equazioni della meccanica, della fluidodinamica, della termodinamica e del magnetismo che ne regolano il funzionamento.
Allo stesso tempo è anche il punto di partenza per poter iniziare a pianificare la messa sul mercato dei primi beverage cooler magnetici. Inoltre, grazie alla produzione industriale dei componenti base dell’architettura modulare brevettata da Camfridge si ridurranno i tempi di sviluppo di prototipi e soluzioni finali che potranno soddisfare specifiche di potenze frigorifere maggiori di quelle dei beverage cooler. La realizzazione dell’obiettivo dell’ingresso su questo primo segmento di mercato è possibile anche in tempi rapidi e dipende ora solo dalle risorse finanziarie che la società riuscirà a raccogliere nel prossimo futuro. Grazie alle stime economiche basate sul prototipo funzionante si è potuto stimare che
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Figura 1 - Neil Wilson, CEO di Camfridge, mostra quanto è compatta la macchina .
i beverage cooler magnetici non porteranno solo dei misurabili vantaggi di minore impatto ambientale ma anche che il loro maggiore costo iniziale, rispetto alle soluzioni a compressore a gas, si potrà ripagare in meno di tre anni.
Grazie ai risultati dell’analisi economica, durante le loro visite presso Camfridge, i rappresentanti di supermercati e di aziende produttrici di bevande hanno potuto toccare con mano non solo che tutto “funziona” ma, soprattutto, che grazie alla refrigerazione magnetica sarà finalmente possibile raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni carbonio che i loro amministratori delegati hanno annunciato alla comunità finanziaria. Questo fatto ha generato l’interessamento degli OEM di tutto il mondo con cui Camfridge ha iniziato ad interloquire per accelerare i tempi di arrivo sul mercato.
Oltre alle figure 2 e 3 , i lettori più curiosi possono guardare il video del prototipo di beverage cooler in funzione a questo indirizzo: https://bit.ly/ camfridge
Nell’articolo apparso nel quarto numero del 2018 di Industria & Formazione venivano esposti i possibili criteri per un’introduzione di successo al mercato delle soluzioni di refrigerazione magnetica. Il prototipo di Camfridge risponde positivamente a tutti quei criteri.
REFRIGERAZIONE SENZA USO DI GAS
La tecnologia di Camfridge sostituisce i gas refrigeranti con leghe metalliche e campi magnetici e può aiutare ad accelerare l’eliminazione dei gas refrigeranti climalteranti così come richiesto dall’Emendamento di Kigali al Protocollo di Montreal.
MAGGIORE EFFICIENZA ENERGETICA
Sulla base delle prime misure effettuate sul prototipo di beverage cooler si è osservato un miglioramento del COP del 50% rispetto all’equivalente cabinet raffreddato da un compressore.
La misura di questa maggiore ef -
ficienza energetica è fondamentale per la rapida adozione della tecnologia di Camfridge, in quanto ciò significa minori costi energetici per gli utenti e la riduzione delle emissioni indirette di CO2 legate alla produzione di elettricità, almeno fino a quando le fonti di energia rinnovabile non soddisferanno ogni domanda futura.
La tecnologia Camfridge è stata progettata per essere efficiente e i componenti responsabili del ciclo frigorifero chiamati “rigeneratori”, funzionano con un’efficienza di Carnot del ciclo frigorifero misurata pari al 58% rispetto al 40% tipica di un compressore disponibile oggi sul mercato.
Sul prototipo si sta lavorando attualmente “di cacciavite” per migliorare ulteriormente i dati di efficienza e c’è la ragionevole aspettativa di riuscire a dimostrare a breve con misure effettuate secondo le normative, anche salti significativi di classe energetica. In particolare, grazie alle caratteristiche intrinse -
che della tecnologia di Camfridge che consentono di ottimizzare termodinamicamente il trasporto del calore, ci si aspetta di riuscire a dimezzare il consumo energetico totale rispetto a quello consumato dal ciclo a compressione dei gas per il raffreddamento dello stesso cabinet.
USO EFFICIENTE DEI MATERIALI E RICICLABILITÀ / RIUSABILITÀ A FINE VITA
Camfridge ha studiato il modo per aumentare ulteriormente l’utilizzo di materiali riciclati e riciclabili nella sua soluzione perché l’efficienza dell’uso dei materiali è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni nette di carbonio.
La tecnologia di Camfridge permette non solo all’inizio della sua commercializzazione l’utilizzo di materiali riciclati ma anche il riciclo dei materiali per lo stesso uso alla fine del ciclo di vita.
28/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 2 – prototipo di beverage cooler con il cabinet collegato alla macchina magnetica e allo scambiatore di calore “caldo”
Ad esempio gli scambiatori per il caldo e il freddo come si vede in Figura 2 possono essere realizzati in plastica riciclata, grazie al fatto che il calore viene trasportato da un fl uido a bassa pressione (circa 1-2 bar max) e non da un gas ad alta pressione.
Inoltre, l’assenza di qualsivoglia lubrifi cante rende il riciclo a fine vita molto più semplice e veloce ovvero economicamente sostenibile.
RIPARABILITÀ
La riparabilità è una caratteristica unica ed intrinseca alla soluzione di raffreddamento magnetico sviluppata da Camfridge.
La facilità di intervento nel corso della vita del prodotto permetterà di estenderne la vita utile ripartendo su periodi di tempo più lunghi sia il costo di acquisto che l’emissione di anidride carbonica equivalente emessa nelle fasi di pre-produzione e produzione, che, per quanto riguarda il prototipo, risulta essere già oggi comparabile a quelle di un compressore a gas come riportato da uno studio effettuato in collaborazione con il Politecnico di Milano.
Attualmente, in caso di perdite di gas refrigerante, i sistemi di raffreddamento sono difficili da riparare e richiedono tecnici qualifi cati e certifi cati con competenze necessarie per gestire gas ad alta pressione infi ammabili o nocivi.
A fi ne vita i compressori molto spesso sono destinati alla discarica perché sono di difficile riciclo. Grazie al disegno di una macchina modulare (fi gura 3) è possibile non solo un semplice assemblaggio in sede di produzione, garanzia di costi bassi, ma anche un più agevole smontaggio per eventuali riparazioni nel corso della vita del prodotto. I vari componenti assemblati nel prototipo della macchina magnetica prima di essere usati nella stessa, sono stati testati negli ultimi 3 anni con speciali apparecchiature su milioni di cicli. In questo modo si è potuto dimostrarne una vita utile di almeno 12 anni non perché si fosse arrivati alla loro rottura ma semplicemente perché si era rag-
giunta la dimostrazione del periodo di vita atteso dai clienti fi nali.
COSTO COMPETITIVO
Una chiave per ridurre al minimo i costi è evitare l’uso di materiali costosi o critici.
La tecnologia di Camfridge non utilizza materie prime critiche ed è l’unico esempio fino ad ora al mondo di macchina che usa il materiale magnetocalorico di terza generazione funzionalizzato in strutture porose a canali paralleli. Per ridurre ulteriormente i costi, Camfridge ha anche concentrato i propri sforzi nel disegno e implementazione di processi di produzione industrialmente scalabili in particolare per quanto riguarda la funzionalizzazione del materiale magnetocalorico da lingotto acquistato dal fornitore a struttura porosa.
Grazie a questo, quando inizierà la produzione industriale dei rigeneratori che sono attualmente assemblati con un processo semimanuale, la soluzione di Camfridge sarà competitiva in termini di costo capitale e costo di manutenzione rispetto ai sistemi di raffreddamento a compressione di vapore. Il costo capitale parametrizzato a kW di capacità refrigerante è stato stimato essere di poco inferiore alle soluzioni che usano compressori ad anidride carbonica, ossia di poco inferiore a USD $ 350/kW. Nel corso di uno studio condotto su dati di un supermercato di medie di-
mensioni e forniti da un OEM si è potuto stimare a partire dalle prime misure del prototipo che la tecnologia di Camfridge permetterebbe di ridurre i costi operativi legati alla refrigerazione tra il 20% e il 40%.
UTILIZZO DELLA REFRIGERAZIONE MAGNETICA ASSOCIATA A SOLARE FOTOVOLTAICO O IN PRESENZA DI RETI ELETTRICHE “DEBOLI”
La tecnologia Camfridge si associa per il suo funzionamento molto bene a potenze elettriche fornite da un numero piccolo di pannelli solari fotovoltaici.
Infatti, non sono richieste elevate correnti di avviamento e la soluzione può rispondere dinamicamente alla corrente disponibile.
Una maggiore efficienza si traduce, poi, in una minore superficie quindi in un minore costo iniziale anche considerando i costi di eventuali batterie. In questa maniera la tecnologia di Camfridge presenta un grande potenziale per introdurre sul mercato a costi ridotti beverage cooler offgrid o in presenza di rete elettrica debole.
IL SEGMENTO DEI BEVERAGE COOLER COMMERCIALE SARÀ IL PRIMO MERCATO DI APPLICAZIONE DELLA REFRIGERAZIONE MAGNETICA
Il prototipo di beverage cooler messo in funzione a fine 2022 permette alle aziende produttrici
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settore Il
di bevande e ai supermercati di poter finalmente fare affidamento su una soluzione che permetterà di raggiungere gli obiettivi di zero emissioni nette (Net Zero Emission Goal) anche per le attività legate alla refrigerazione delle bevande che oggigiorno sono per queste industrie tra le prime due fonti di emissioni carbonio.
Il tutto a costi competitivi fin da subito rispetto a beverage cooler che utilizzano una tecnologia a compressione e, nella prospettiva di volumi di produzione e vendita simili, anche inferiori.
Per arrivare sul mercato, Camfridge ha iniziato a collaborare con 3 OEM e ha stretto già dei pre-accordi commerciali con alcuni catene di supermercati.
Camfridge stima che siano necessari circa sette milioni di sterline possibilmente raccolte da vari fonti, quali contributi statali a fondo perduto, prestiti o investimenti nel capitale sociale dell’azienda, per finalizzare il disegno dei beverage cooler a refrigerazione magnetica
e iniziarne la produzione e la distribuzione commerciale. La prima vendita commerciale
LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE
dipenderà dalla velocità con cui queste risorse saranno raccolte.
Figura 3 – dettaglio del motore di refrigerazione magnetica in cui avviene il ciclo frigorifero e comparazione con le dimensioni del compressore a gas che è stato sostituito.
LEZIONE 239 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA
Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 25 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.
INTRODUZIONE
Chi esegue la posa e l’assemblaggio delle canalizzazioni per la distribuzione dell’aria ricopre un ruolo fondamentale nella filiera che ha origine nel progettista-costruttore dell’impianto e termina nell’utilizzatore finale.
La realizzazione materiale della rete di condotte a regola d’arte può decretare il successo di un’opera o generare problemi di funzionamento della stessa, nonché di insoddisfazione da parte dell’utente.
La tenuta complessiva dei canali di distribuzione riveste una funzione importante in tal senso, ed incide in maniera cospicua sugli aspetti che riguardano l’efficienza energetica dell’impianto nel suo complesso.
ERMETICITÀ DELLE CONDOTTE
Come visto nel precedente numero, le canalizzazioni per la distribuzione dell’aria vengono classificate in base alle loro caratteristiche pneumatiche, dalla classe A alla D con prestazioni di tenuta in ordine crescente.
L’ermeticità di una condotta risulta essere un fattore molto importante per una serie di motivi, alcuni dei quali sono già stati accennati in precedenza, altri verranno affrontati qui di seguito.
È DISPONIBILE LA RACCOLTA
COMPLETA DEGLI ARTICOLI
DEL PROF. FANTONi
Per informazioni: 0142.452403
corsi@centrogalileo.it
È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.
IL RUOLO DEL TECNICO CHE ASSEMBLA LE CANALIZZAZIONI
Al di là di questo, giova ricordare il ruolo strategico che l’addetto al montaggio svolge quando è chiamato a garantire la migliore tenuta dell’insieme, ponendo particolare
cura nell’esecuzione dei giunti di collegamento.
Una buona esecuzione non sempre si può apprezzare a vista al primo impatto, ma sicuramente viene percepita quando si tratta di contabilizzare i consumi necessari per il funzionamento dell’impianto, dato che una cattiva esecuzione comporta necessariamente il trattamento e la gestione di portate d’aria anomale.
A ciò si deve aggiungere il fatto che un prodotto finito non a regola d’arte può anche causare difficoltà nella corretta diffusione dell’aria e quindi la possibilità che in alcune zone o locali serviti non si raggiungano le condizioni dell’aria ambiente desiderate.
In alcuni casi estremi il non soddisfacente servizio offerto dalla rete di distribuzione dell’aria potrebbe anche indurre ad una sua modifica con immancabile sovradimensionamento dello stesso e conseguente aumento della spesa capitale per la sua costruzione e delle spese di gestione.
L’entità delle perdite dipende, ovviamente, dalla lunghezza della rete di canali che distribuiscono l’aria che, in sostanza, dipende dalla distanza fisica esistente tra la centrale di trattamento ed i locali in cui l’aria deve essere distribuita.
Anche l’architettura dell’edificio può giocare un ruolo rilevante in tale senso, particolarmente nel caso delle ristrutturazioni degli edifici dove, molte volte, esistono dei vincoli inamovibili che impongono particolari geometrie di sviluppo della rete di condotte. Particolarmente in questi casi tro -
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Pierfrancesco FANTONI
Il ruolo fondamentale che gioca un buon assemblaggio delle canalizzazioni per la distribuzione dell’aria
va rilevanza la buona esecuzione delle aggraffature longitudinali delle condotte e la realizzazione dei giunti trasversali tra i vari elementi componenti la canalizzazione, soprattutto quando, giocoforza, lo sviluppo delle condotte risulta essere tortuoso e deve seguire percorsi obbligati.
CANALI DI MANDATA E CANALI DI RIPRESA
È convincimento abbastanza comune pensare che, in genere, le perdite di maggiore entità si registrano sui canali di ripresa piuttosto che su quelli di mandata. Tale convincimento è suffragato anche da dati oggettivi che sono stati ricavati da apposite ricerche sperimentali, che hanno confermato che nei canali di ripresa si registrano, di norma, perdite anche più del doppio di quelle che si hanno nei canali di mandata.
Le ragioni per cui questo avviene possono essere molteplici, tra di esse potrebbe rientrare anche la minor cura che viene riposta nell’assemblaggio delle condotte, nella convinzione che si sviluppa certe volte, anche senza un fondamento di razionalità, che l’aria esausta di recupero abbia un valore intrinseco termodinamico inferiore a quello dell’aria di mandata.
Quest’ultima, infatti, è l’aria “nuova” che va immessa in ambiente e
quindi è lo strumento che si deve curare con particolare attenzione se si vuole ottenere il risultato climatico desiderato mentre la prima, invece, viene considerata, diciamo così, un “rifiuto” che ormai ha adempiuto al suo compito e quindi deve essere rigettata all’esterno.
CANALI DI RIPRESA E CONSIDERAZIONI ENERGETICHE
Tale convinzione non è proprio condivisibile, almeno per due ragioni.
La prima è che l’aria di ripresa che si disperde fuoriuscendo inaspettatamente dalla canalizzazione può finire in altri ambienti chiusi quando essi sono attraversati dalle canalizzazioni di ripresa, cosa non auspicabile dato che tale aria risulta comunque essere di qualità non ottimale sia dal punto di vista termoigrometrico ma soprattutto dal punto di vista dei contaminanti trattandosi, appunto, di aria di ripresa.
La seconda ragione, altrettanto rilevante, è che tale aria, ancorché esausta, si caratterizza per un certo contenuto “calorico” che può essere proficuamente utilizzato attraverso operazioni di recupero, in modo tale da diminuire il trattamento primario a cui è necessario sottoporre l’aria di rinnovo da immettere in ambiente: processo di recupero che permette di ottenere
anche cospicui risparmi dal punto di vista energetico e, di conseguenza, economico.
In generale, queste considerazioni hanno valenza se il canale di ripresa dell’aria risulta essere in sovrapressione rispetto all’esterno. Nei casi in cui esso, invece, risulta lavorare in depressione, le considerazioni sopra riportate risultano pertinenti solo in parte. Lavorando in depressione, infatti, nei punti in cui si ha difetto di tenuta non si realizza una dispersione dell’aria, bensì una rientrata.
Tuttavia esistono altre motivazioni che comunque conducono alla raccomandazione di porre sempre la necessaria cura anche nella realizzazione dei canali di ripresa. Anche se caratterizzata da pressione negativa, infatti, l’aria di ripresa può comunque essere impiegata in processi di recupero del calore, e quindi garantire risparmi in termini energetici ed economici. Inoltre le rientrate d’aria esterna nel canale, nel caso in cui parte dell’aria di ripresa venga destinata alla miscelazione con l’aria di rinnovo per venire trattata dalla centrale ed essere successivamente re-inviata nell’ambiente condizionato, portano ad un negativo aumento del carico termico che deve essere soddisfatto dalla centrale frigorifera in estate o dalla centrale termica in inverno.
Questo è vero in generale nel caso
32/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 1: Fasi di realizzazione di un giunto trasversale con relativa sigillatura
in cui i canali di ripresa attraversino ambienti non condizionati (in estate) o non riscaldati (in inverno) ma in particolare risulta avere una valenza negativa nel caso in cui i canali di ripresa prevedono tratti sistemati all’aperto, ove le temperature sono più estreme rispetto a quelle degli ambienti interni. Infatti, l’aria di infiltrazione proveniente dall’esterno presenta caratteristiche di temperatura ed umidità diverse, anche molto diverse, dall’aria di ripresa. Nella stagione calda, quindi, la centrale di condizionamento sarà chiamata ad un maggior lavoro di raffreddamento e deumidificazione rispetto a quanto dovrebbe fare se dovesse trattare solo l’aria di ripresa proveniente dagli ambienti raffrescati. Viceversa nella stagione fredda, quando la centrale termica deve trattare portate d’aria di ripresa più fredde a causa della bassa temperatura dell’aria che si infiltra nella canalizzazione di ripresa. Alla luce di tali semplici considerazioni, quindi, non va sottovaluta-
ta la necessità di porre adeguata cura anche nella posa e nell’assemblaggio della rete di canali di
ripresa da parte dei tecnici che provvedono al loro assemblaggio.
RINNOVO DECENNALE:
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chi ha ottenuto il patentino nel 2012-2013
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esame teorico e pratico con domande pertinenti alle novità del settore preparazione all’esame (facoltativa) 1 giorno
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> ESAME PRATICO in presenza (durata 90 minuti) in una delle sedi CSG in tutta Italia
COSTO:
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IL T UO
Figura 2: Rete di canalizzazioni per la distribuzione dell’aria (tratto da catalogo Coimaf)
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Scroll orizzontale a velocità variabile per armadi frigoriferi con sistema integrato a R290
RIASSUNTO
Gli armadi frigoriferi con sistema integrato (IDC) a propano (R290) rappresentano un’architettura a lungo termine per la refrigerazione commerciale. Nel 2019, la Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC) ha pubblicato la nuova revisione dello standard IEC60335-2-89 che specifica i requisiti di sicurezza per gli armadi frigoriferi con sistema integrato con una carica di R290 fino a 500 g.
2-89:2010/A2:2017 limita la carica massima di refrigerante infiammabile a 150 g per circuito.
Per superare questa limitazione, gli armadi frigoriferi con sistema integrato a R290 utilizzano fino a 3 circuiti frigoriferi in parallelo per fornire la capacità richiesta.
TENDENZA NELLA REFRIGERAZIONE COMMERCIALE
Argomento che è stato trattato al 19° convegno europeo Nazioni Unite-IIR-AREA-CSG-ATF
Al fine di soddisfare la maggiore capacità di raffreddamento con un solo circuito frigorifero e uno standard di efficienza più elevato, sono stati sviluppati i compressori scroll orizzontali a R290 con una maggiore cilindrata.
Questo articolo fornisce una panoramica del compressore scroll orizzontale a velocità variabile, sviluppato per gli armadi frigoriferi con sistema integrato, mostrando le prestazioni con R290, l’efficienza stagionale e il consumo energetico annuo standard.
In questo studio, sono state analizzate le dimensioni più comuni degli armadi frigoriferi con e senza porte.
INTRODUZIONE
Principalmente, ci sono due architetture di armadi frigoriferi con sistema integrato: “plug-in”, dove tutto il sistema di refrigerazione è incorporato con un condensatore ad aria, o “semi plug-in”, dove il calore di condensazione è smaltito con un circuito secondario di acqua o glicole.
La maggior parte degli armadi frigoriferi che utilizzano refrigeranti infiammabili, quale il propano, sono progettati per una carica massima di 150 g.
Questo valore è dovuto al fatto che l’attuale standard EN60335-
Il propano è considerato un refrigerante a lungo termine in molte applicazioni in refrigerazione, aria condizionata e pompe di calore (RACHP) grazie al suo GWP molto basso e alle buone proprietà termodinamiche.
La tabella A riassume alcune proprietà principali.
La problematica principale per il propano è la sicurezza, come riassunto nella tabella B.
Come accennato sopra, l’uso di refrigeranti infiammabili negli armadi frigoriferi commerciali è stato limitato dalla bassa carica di refrigerante. Con la recente revisione della IEC60335-2-89:2019, i requisiti specifici di sicurezza per gli armadi sono sviluppati fino a una carica massima di 500 grammi di propano. L’aumento della carica per circuito significa che la progettazione dei circuiti frigoriferi deve essere rivista per gli armadi commerciali. Inoltre, il regolamento europeo (EU) 2019/2024 impone un’efficienza minima per gli armadi frigoriferi commerciali, il che significa che la progettazione degli armadi frigoriferi commerciali deve ottimizzare l’insieme armadio-circuito frigorifero integrato.
La Figura 1 riassume la tendenza tecnologica per il sistema di refrigerazione degli armadi frigoriferi con sistema integrato a R290, dove al posto di circuiti multipli con com-
34/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Bachir Bella Director of Special Projects, Emerson Commercial and Residential Solutions
Il prossimo Convegno
giugno
REI A S O A Z O N DE CN C D L F R E ODD ATF Air conditioning and Refrigeration European
sarà il 8-9
2023
GWP Cap. frigo (*) COP (*) Temp. fine compressione Carica
R290 vs. 404A 3/3922 -20% +10% + 5 K ~-50 %
Tabella A: (*): prestazioni a -10 +C evap. /45°C Cond.
Infiammabilità Velocità prop. fiamma Minima Energia d’innesco Limite inferiore di infiammabilità
Alta, classe 3 46 cm/s 0.25 mJ 2.2 % in vol. aria
Limitazione per installazione interna Propaga velocemente Facile da accendere Carica limitata
Tabella B
pressori a velocità fissa, ci sarà uno spostamento verso circuiti singoli con compressori a velocità variabile.
COMPRESSORE SCROLL A VELOCITÀ VARIABILE PER GLI ARMADI FRIGORIFERI
Il compressore scroll orizzontale può essere facilmente installato sulla parte superiore o inferiore dell’armadio frigorifero senza interferire con il volume/spazio interno.
La tecnologia scroll a velocità variabile porta anche dei vantaggi al sistema, come: una maggiore precisione di controllo della temperatura interna, una gestione continua della capacità, una corrente di avviamento ridotta e basse emissioni sonore a carico parziale.
Il nuovo compressore orizzontale scroll modello YBVH, azionato da un motore BPM e collegato a un inverter Emerson modello ED3, è ottimizzato in termini di efficienza per diverse condizioni operative.
Tre modelli di scroll orizzontali a velocità variabile con una cilindrata di 21, 29 e 46 cc sono stati sviluppati per coprire una gamma estesa di sistemi frigoriferi che lavorano con una carica di refrigerante fino a 500 g di propano.
La capacità massima frigorifera fornita dai tre modelli alle condizioni operative -10°C/45°C (a 4500 rpm) è rispettivamente di 3,2, 4,5 e 7,4 kW. Il compressore ha una pompa di lubrificazione integrata e l’olio viene iniettato all’interno della spirale per aumentare le prestazioni alle basse velocità di rotazione e migliorare l’affidabilità.
Refrigerazione commerciale (banchi frigo autonomi) Andamento tecnologico con il propano R290
Scroll verticale a velocità ssa
• Apparecchiature multi-circuiti
• Bassa carica refrigerante ( < 150g)
• E cienza ottimizzata alle condizioni di rating
Drivers del cambiamento:
• Regolamentazione Fgas
• - Direttiva Ecodesign
Scroll orizzontale a velocità variabile
• Apparecchiature singolo circuito
• Alta carica di refrigerante ( no a 500g)
• SEER E cienza energetica stagionale ottimizzata (ai carichi parziali e totali)
• Montaggio semplice su Banchi Frigo autonomi
rpm
Figura 2
Temperatura di condensazione (°C)
L’accoppiamento motore BPM e l’inverter ED3 è ottimizzato per lavorare in una gamma di velocità da 1500 a 4500 rpm e l’efficienza media del motore aumenta del 6% in un’ampia gamma di applicazioni.
La figura 2 mostra il miglioramento
dell’efficienza dello scroll orizzontale a velocità variabile rispetto a uno scroll con un motore asincrono.
Nella figura è anche rappresentato l’andamento dell’efficienza a diverse velocità del compressore scroll orizzontale.
/35 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
Figura 1
Prima
Tendenza tecnologica
E cienza isoentropica (%)
Si vede che l’efficienza a 2000 giri/ min aumenta alle basse temperature di condensazione. Questo risultato permette di consumare meno energia quando il carico frigorifero richiesto diminuisce.
CASE STUDY Strumento Software
In questa analisi viene utilizzato uno strumento di calcolo sviluppato da K. Huchtemann et al. (2019) che calcola il consumo energetico e l’efficienza di un armadio frigorifero con sistema integrato.
L’algoritmo calcola il carico di raffreddamento per ogni ora durante l’anno. La temperatura interna è linearmente correlata alla temperatura ambiente esterna.
La variazione del carico di un armadio frigorifero varia a seconda delle condizioni interne (Zhang Ming, 2006). Il carico dipende anche dall’uso delle tende notturne per gli armadi senza porte quando il supermercato è chiuso.
Per i sistemi semi-plug, si assume una differenza di temperatura fissa rispetto alla temperatura ambiente esterna per modellare l’efficienza del dry cooler.
Per ogni ora il funzionamento del compressore (cicli on/off, controllo della capacità) è calcolato usando i polinomi del compressore ottenuti sperimentalmente. La domanda annuale di raffreddamento e il consumo annuale di energia elettrica sono la somma dei valori orari e sono utilizzati per calcolare l’indice di efficienza energetica stagionale.
Configurazioni degli armadi frigoriferi commerciali
La simulazione è stata effettuata per 4 armadi frigoriferi con sistema integrato di 2,5 e 3,75 metri di lunghezza con e senza porte. Per ogni armadio frigorifero, sono state analizzate 3 opzioni tecnologi-
che di sistemi di refrigerazione:
- tecnologia 1: a circuito singolo con un unico compressore scroll orizzontale a velocità variabile;
- tecnologia 2: sistema multicircuito con un compressore scroll verticale a velocità fissa in ogni circuito. Il numero di circuiti dipende dalla capacità massima fornita dal
36/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Tabella 1
EEI (%)
Figura 3
Figura 4
SEER (-)
Potenza kW
compressore;
- tecnologia 3: sistema multicircuito con un compressore a pistone ermetico a velocità variabile in ogni circuito. Il numero di circuiti dipende dalla capacità del compressore.
La tabella 1 riassume le combinazioni analizzate tra gli armadi frigoriferi e i sistemi di refrigerazione. Queste combinazioni sono analizzate sia per i semi plug-in che per i plug-in.
RISULTATO DELLA SIMULAZIONE
I risultati principali della simulazione sono la domanda annua frigorifera, il consumo annuo di energia elettrica e le efficienze.
Le efficienze calcolate sono l’indice di efficienza energetica (EEI) e il rapporto di efficienza energetica stagionale (SEER).
Il calcolo dell’EEI si basa su una condizione operativa (carico massimo) mentre il SEER pesa l’efficienza alle diverse condizioni operative durante l’anno. Le ipotesi considerate sono:
SEER
• Clima : Strasburgo
• Temperatura di evaporazione di progetto: -7 °C
• Differenza di temp. Sistema semi plug-in (aria ambientetemp. cond.): 10 K
• Differenza di temp. Sistema plug-in (aria interna - condensazione): 10 K
EEI
• Altezza armadio: 1.7 m
• Larghezza armadio: lunghezza dell’armadio
• Classe di temperatura: M1.
Armadio Frigorifero Semi Plug-In
La figura 3 mostra l’indice EEI dei sistemi semi plug-in con le diverse opzioni di tecnologie descritte in tabella 1.
Il grafico mostra che l’indice EEI è molto sensibile al design dell’armadio, cioè alla minore capacità frigorifera richiesta, ma mostra minore sensibilità alla progettazione del sistema di refrigerazione quando i compressori confrontati hanno un’efficienza simile alla condizione operativa massima.
La figura 4 mostra l’efficienza stagionale SEER calcolato per le 3 op-
zioni tecnologiche.
L’efficienza SEER è massima per l’opzione tecnologica 1 costituita da un singolo circuito con un compressore scroll orizzontale a velocità variabile.
Il miglioramento dell’efficienza del sistema con il compressore scroll a velocità variabile rispetto allo scroll a velocità fissa è superiore al 15%. Il beneficio principale è dovuto al miglioramento dell’efficienza del compressore e alle minori differenze di temperatura nell’evaporatore durante il funzionamento a carico parziale.
Si può concludere che il coefficiente SEER mette in rilievo l’ottimizzazione fatta sul circuito frigorifero.
Esso è più adatto rispetto all’indice EEI per confrontare diversi sistemi frigoriferi, mentre l’indice EEI è appropriato alla progettazione efficiente degli armadi frigoriferi.
Armadio Frigorifero Plug-In
La figura 5 mostra i valori dell’efficienza SEER per gli armadi plug-in con i tre tipi di sistema frigorifero come riportato in tabella 1. La tendenza dell’efficienza per gli armadi plug-in con le tre opzioni è simile a quella degli armadi semi plug-in analizzata precedentemente e dove l’opzione technologica 1 dà il più elevato SEER .
Il coefficiente SEER del semi plugin con lo scroll a velocità variabile è inclusa nella figura in modo da poter confrontarlo con quella degli armadi plug-in.
/37 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
Figura 5
SEER (-)
Come si nota, con il semi plug-in l’efficienza stagionale cresce dal +30% al +46%, che si traduce in riduzione dell’energia elettrica consumata nella stessa percentuale.
Energia Consumata
La figura 6 riassume la riduzione dell’energia consumata degli armadi nelle configurazioni con e senza porte.
Il sistema di refrigerazione di riferimento è il multicircuito con un compressore scroll a velocità fissa.
La riduzione di energia consumata è calcolata come la differenza tra l’energia consumata standard con un armadio frigorifero funzionante con un compressore scroll orizzontale a velocità variabile e l’energia consumata standard dallo stesso armadio frigorifero aventi più circuiti paralleli ciascuno con un compressore scroll a velocità fissa.
La simulazione mostra che il guadagno annuo di energia è circa 1 MWh per gli armadi aperti ed è tra 200 a 900 kWh per gli armadi frigoriferi chiusi con sistema integrato. Questo rappresenta un guadagno che va dal 5 al 27% di energia consumata.
CONCLUSIONI
• Il compressore scroll orizzontale a velocità variabile a R290, pro-
gettato per gli armadi frigoriferi ad un solo circuito frigorifero, è ottimizzato per fornire la migliore efficienza stagionale (SEER).
• L’indice EEI è un buon strumento per la valutazione del progetto dell’armadio (aperto/chiuso).
• Il coefficiente stagionale SEER
è appropriato per valutare l’efficienza del sistema frigorifero ed il consumo energetico annuale.
• Sulla base dei casi simulati, il guadagno previsionale di consumo energetico con lo scroll a velocità variabile varia tra il 5 e il 27%.
Tutto pronto per l’Incontro Formativo di Palermo, tappa del Tour Re:PIF! In un periodo storico che ha visto numerosi cambiamenti nel settore HVAC italiano e internazionale, oltre alla scadenza di numerosi Patentini a dieci anni dalla loro introduzione. Il CSG ha attraversato la penisola per una serie di incontri che hanno aiutato i Tecnici a fare chiarezza sulla situazione e sulle novità normative.
Nella foto il team della storica azienda di distribuzione Rotocold con il CEO Loredana Rotolo.
38/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 6
LEZIONE 260 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE
Collegarsi e scollegarsi al circuito frigorifero senza emissioni di gas refrigerante
INTRODUZIONE
ambientali, ma anche le procedure di lavoro devono essere sostenibili.
Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 25 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni sui corsi e programmi 2023
Talune operazioni di base che si devono compiere sul circuito frigorifero possono essre svolte agevolmente grazie all’ausilio di piccole attrezzature che ne semplificano notevolmente l’esecuzione e che consentono di operare nella maniera più corretta possibile anche se non si possiede molta perizia. Tale opportunità risulta essere di grande importanza in tutti quei casi in cui si deve movimentare il refrigerante, prelevandolo dal circuito frigorifero o immettendolo all’interno dello stesso.
SOSTENIBILITÀ DELLE PROCEDURE DI LAVORO
QUANDO SI DOVRÀ LAVORARE CON CARICHE DI REFRIGERANTE MINIMALI
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403
corsi@centrogalileo.it
È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.
Assunzione di responsabilità e sensibilità nei confronti dei problemi ambientali. Questo è il paradigma grazie al quale possiamo tentare di uscire dalla seria situazione in cui siamo precipitati e dalla quale non vi è ancora l’assoluta certezza che se ne possa uscire indenni. Non c’è dubbio, ormai, che l’ambiente stia soffrendo, l’effetto serra è un problema la cui soluzione non è procrastinabile, i cambiamenti climatici, che sono una diretta conseguenza dell’effetto serra, sono fenomeni che ci stanno interessando in maniera sempre più frequente. La ricerca della soluzione al problema va declinata a tutti i livelli: politici, sociali, professionali e non può non toccare ciascuno di noi. Sono necessarie decisioni e programmazioni a livello macro ma anche impegno, metodi e prassi a livello micro, ossia atti concreti anche a livello quotidiano, di abitudini, di modi di lavorare, di attenzioni particolari. Non solo lo sfruttamento delle risorse
Nei numeri scorsi abbiamo iniziato ad esaminare come siano disponibili attrezzature e piccoli accessori che consentono di ridurre al minimo le emissioni di gas refrigerante quando si lavora sul circuito frigorifero. È importante fare proprio l’uso di queste attrezzature, magari con un piccolo sforzo iniziale, dove verrà richiesto di prendere “confidenza” con esse, in modo tale che, con l’andare del tempo, esse entrino a far parte del proprio bagaglio pratico professionale ed il loro uso diventi assolutamente di routine. Come già si diceva, non sprecare gas refrigerante non porta solo ad un benefico effetto sull’ambiente, ma anche ad un vantaggio personale di tipo economico (il refrigerante, o perlomeno determinati tipi di refrigerante, costano e costeranno sempre di più in futuro). Non va dimenticato, inoltre, che l’idea di fondo che guida l’ideazione, la progettazione e la costruzione dei circuiti frigoriferi di domani è quello di ridurre sempre più il quantitativo di carica dei circuiti stessi, aiutati anche dal fatto che i nuovi refrigeranti che si stanno affacciando sul mercato oggi, e che con molta probabilità risulteranno essere gli unici utilizzabili in un domani non lontano, hanno caratteristiche tali per cui richiedono cariche dei circuiti sempre più basse. Ci aspettiamo, quindi, circuiti frigoriferi con quantitativi di refrigerante veramente ridotti, anche di poche decine di grammi, che quin-
/39 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
Pierfrancesco Fantoni
di richiederanno grande attenzione nella loro gestione manutentiva: traducendo, e semplificando, non sarà più tollerabile perdere qualche grammo di refrigerante quando ci si collega o scollega al circuito e non sarà più tollerabile scollegare i tubi flessibili dal circuito lasciandoli pieni di gas refrigerante perché tale contenuto perso rappresenterà un’alta percentuale rispetto al quantitativo di refrigerante originario del circuito, che così diventerà un sistema non adeguatamente calibrato e quindi incapace di fornire le prestazioni frigorifere richieste. Insomma, quando si lavora su circuiti con cariche di refrigeranti minimali è indispensabile saper gestirne le più piccole quantità, anche quelle che oggi, invece, si perdono, si sfiatano, si ignorano.
ATTACCHI ERMETICI
Allo scopo, da circa una decina di anni il mercato offre la possibilità di utilizzare pratici attacchi dotati di rubinetti che consentono di collegare e scollegare le tubazioni flessibili al circuito frigorifero con emissioni nulle. Di alcune tipologie di essi ne abbiamo già parlato, ma quelli di cui ci occuperemo ora risultano essere ancora più performanti e sono basati su una tecnologia più sofisticata. Nella figura 1 viene illustrato uno di tali attacchi. Con riferimento ad
essa, sulla destra si nota l’attacco, che può essere da ¼ o 5/16 di pollice, che permette il collegamento alla presa di pressione del circuito frigorifero. Al centro, nella parte inferiore del corpo, si può notare l’attacco per il collegamento del tubo flessibile che a sua volta viene collegato, all’estremità opposta, al gruppo manometrico. Sulla sinistra è posizionata la manopola per l’apertura o la chiusura del passaggio del refrigerante. Quando l’attacco viene collegato alla presa di pressione del circuito, la valvolina Schrader presente in essa non viene sollecitata e quindi mentre si avvita l’attacco non si ha alcuna emissione di refrigerante. Solo nel momento in cui la connessione è ben salda si può decidere di attivare la via di comunicazione con il circuito frigorifero agendo sulla manopola. Azionandola in maniera che essa penetri all’interno del corpo principale si fa in modo di andare, con un opportuno percussore presente all’interno ed azionato proprio dalla manopola, ad agire sulla valvola Schrader della presa di pressione, che così si apre progressivamente mano a mano che la manopola viene azionata. Nella prima immagine della figura 2 è possibile osservare come la valvola Schrader risulti essere azionata dal percussore, lasciando fluire il refrigerante, e come la manopola sia posizionata a fine corsa, essendo stata azionata dopo aver eseguito la connessione al circuito ed aver creato un collegamento ermetico. Nella seconda immagine, invece, si può notare come la manopola sia stata arretrata nella sua posizione rispetto alla posizione precedente, fatto che ha comportato la chiusura delle vie del corpo del dispositivo. Dopo tale operazione l’attacco può essere scollegato dalla presa di pressione. Durante tale operazione la valvola Schrader risul-
ta essere già completamente chiusa e quindi non si verifica sfiato di refrigerante. Sulla testa della manopola di azionamento può venire anche riportato il verso per l’apertura o la chiusura della valvola.
VAPORIZZAZIONE DEL LIQUIDO DI CARICA
Questo dispositivo fornisce anche un’interessante opportunità quando si deve gestire il flusso di refrigerante da e verso il circuito frigorifero. Infatti il dispositivo svolge un‘azione di intercettamento che può essere modulata. In altre parole, il suo percussore interno che aziona la valvola Schrader, posta sulla presa di pressione del circuito, ha un’azione progressiva, in funzione dell’entità di rotazione della manopola di comando. Questo significa che la valvola Schrader può venire aperta o chiusa con continuità, creando una via di passaggio di dimensioni variabili a seconda delle esigenze. Dalla posizione tutta chiusa a quella tutta aperta è possibile scegliere una molteplicità praticamente infinita di posizioni di apertura a seconda delle esigenze di lavoro. Tale possibilità risulta essere molto utile in determinate occasioni. Si può portare, come esempio esplicativo, quello in cui si ha la necessità di eseguire la carica di refrigerante in forma liquida, impiegando la presa di bassa pressione del circuito. Pur prelevando il fluido in forma liquida dalla bombola di carica, si ha l’obbligo di non immetterlo nel circuito in tale forma per evitare seri problemi all’integrità del compressore. Quindi, nel tragitto che va dal rubinetto d’uscita della bombola alla presa di bassa pressione a cui ci si è collegati, bisogna imporre al refrigerante di vaporizzare. Tale operazione può essere svolta avvalendosi dei rubinetti posti sul gruppo manometrico, azionandoli ad intermittenza a partire dalla posizione tutto-chiuso, ma può essere più comodamente svolta proprio grazie alla limitata apertura della valvola Schrader posta sulla presa di bassa pressione, apertura che è possibile opportunamente modulare grazie alla manopola di cui è dotato il dispositivo.
40/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 1: Attacco con valvola di accesso che garantisce assenza di fughe durante il collegamento al circuito frigorifero (tratto da catalogo Wigam)
Figura 2: Modalità di apertura e chiusura della via di accesso al circuito frigorifero (tratto da catalogo Wigam)
> AREA E WRD LANCIANO IL PRIMO CONCORSO DEDICATO ALLE INSTALLATRICI DI TUTTA EUROPA… CHI SARÀ LA MIGLIORE?
Chi è la migliore installatrice d’Europa? Lo svelerà il concorso Women in Cooling Video Competition, organizzato da AREA e World Refrigeration Day!
AREA e World Refrigeration Day hanno collaborato per lanciare un concorso dedicato a tutte le professioniste che operano, in Europa, nel settore della refrigerazione.
Per partecipare, sarà sufficiente fornire un video nel quale la partecipante mostri la sua competenza nelle “best practices” del freddo (come ad esempio installazione, riparazione, ricarica, controllo delle perdite, recupero, ecc…), utilizzando sempre i DPI e gli strumenti corretti: il video dovrà essere consegnato entro il 13 maggio 2023. I giudici nominati da AREA decreteranno la vincitrice assoluta, che sarà premiata nel corso del 20° Convegno Europeo delle Nazioni Unite e del Centro Studi Galileo, organizzato in collaborazione con AREA, REI e IIF/IIR.
La vincitrice si aggiudicherà:
• Quota congressuale omaggio, volo e alloggio a Milano (offerti da AREA tramite ATF, Associazione Italiana dei Tecnici del Freddo).
• Un assegno del valore di 1.000 EUR messo in palio dal WRD, consegnato direttamente da Steven Gill. Il video potrà essere realizzato in una qualsiasi lingua parlata dalle associazioni che fanno parte di AREA, e allo stesso modo la partecipante dovrà appartenere a una delle asso-
ciazioni del consorzio. Il video non dovrà eccedere i dieci minuti e dovrà avere audio e video chiari e comprensibili.
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> L’EUROPA INTRODUCE UN “DAZIO AMBIENTALE”: È IL PRIMO CASO AL MONDO
e fertilizzanti, cui si sono aggiunti l’idrogeno e alcuni prodotti derivati. Il prossimo passo sarà l’inserimento anche della chimica organica e dei polimeri.
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La Commissione Europea adotta una nuova misura per contrastare il Climate Change e ridurre nel contempo le importazioni a favore del mercato interno: l’accordo raggiunto il 13 dicembre.
Prima al mondo, l’Unione europea introdurrà a breve un dazio ambientale, una specie di imposta per i beni industriali importati sul territorio comunitario che hanno prodotto elevati volumi di emissioni nocive.
Il dazio ambientale, “carbon border adjustment mechanism”, vuole inoltre evitare il dumping ecologico, ossia il trasferimento in paesi terzi della produzione inquinante da parte delle imprese europee, sistema che ha spesso permesso di spostare le fabbriche in paesi meno attenti ai temi ambientali.
La riforma riguarderà i settori di acciaio, alluminio, cemento, elettricità
In seguito alla pubblicazione della proposta di restrizione e dei documenti di supporto il 7 febbraio, i comitati scientifici dell’ECHA per la valutazione dei rischi (RAC) e per l’analisi socioeconomica (SEAC) verificheranno che la restrizione proposta soddisfi i requisiti legali del REACH nelle loro riunioni del marzo 2023.
In caso affermativo, i comitati inizieranno la valutazione scientifica della proposta, e il 22 marzo inizierà una consultazione della durata prevista di sei mesi.
Il 5 aprile 2023 sarà organizzata una sessione informativa online, per spiegare il processo di restrizione e aiutare coloro che sono interessati a partecipare alla consultazione. Data la complessità della proposta di restrizione, i pareri del RAC e del SEAC potrebbero richiedere più di 12 mesi per essere pronti, ed è quindi altamente probabile che il processo subisca un ritardo di 3 mesi.
Ricordiamo che il regolamento REACH si applica a tutte le sostanze chimiche, sia quelle necessarie per i processi industriali che quelle che utilizziamo nella nostra vita quotidiana, presenti ad esempio in vernici, prodotti per la pulizia, vestiti, mobili ed elettrodomestici, quindi è il riferimento fondamentale per l’approvazione delle nuove restrizioni..
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/41 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
> PFAS, ORA COSA SUCCEDE? LE PROSSIME TAPPE DELLA PROPOSTA DI RESTRIZIONE
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE
> F-GAS, COSA SUCCEDERÀ IN GRAN BRETAGNA?
> ANALISI SOCIO-ECONOMICA DEL VALORE DEGLI F-GAS
REPowerEU .
I governi del Regno Unito, della Scozia e del Galles hanno intrapreso una valutazione del regolamento sui gas fluorurati e pubblicato una relazione congiunta sui suoi effetti.
Ciò è in linea con il requisito legale di cui all’articolo 21, paragrafo 2, del regolamento sui gas fluorurati, stabilito nel diritto del Regno Unito come applicabile in Gran Bretagna. La relazione è disponibile sul sito web ufficiale del governo della Gran Bretagna, e comprende una previsione della continua domanda di HFC, una valutazione di eventuali ulteriori azioni alla luce degli impegni internazionali, una panoramica delle norme e una revisione della disponibilità di alternative tecnicamente fattibili ed efficaci sotto il profilo dei costi. Non contiene proposte di modifica legislativa.
I governi di Regno Unito, della Scozia e del Galles desiderano cogliere l’occasione per ringraziare le parti interessate per il loro prezioso impegno e contributo durante questa valutazione.
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Nel 2022, EFCTC ha incaricato la società di consulenza Ricardo affinché intraprendesse un’analisi socioeconomica indipendente (SEA) del contributo di alcuni gas fluorurati all’economia e alla società in generale. All’inizio del 2023, 5 paesi (DK, NL, DE, NO e SE) presenteranno una nuova proposta per limitare i PFAS che probabilmente includerà la maggior parte dei gas fluorurati, sebbene la portata di questa restrizione debba ancora essere completamente definita e possa ancora cambiare lungo il processo di consultazione.
L’intenzione è di sottoporre la SEA all’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA) durante la consultazione pubblica prevista per il 2023, e di metterla a disposizione dei Comitati nell’ambito del loro processo decisionale sulla restrizione proposta.
Lo studio condotto da Ricardo ha riguardato 10 F-Gas che dovrebbero essere coperti dalla definizione di PFAS utilizzata per la proposta di restrizione. Molti rappresentano alternative a basso GWP ad altre sostanze che vengono gradualmente eliminate tramite altri regolamenti. In tale contesto, la restrizione potrebbe causare l’indisponibilità di sostanze refrigeranti, compromettendo potenzialmente gli obiettivi di decarbonizzazione del Green Deal dell’UE e di
L’analisi presentata in questo rapporto si basa su prove raccolte da ricerche a tavolino dalla letteratura e dalle statistiche pubbliche e dalle risposte alle consultazioni dei sondaggi dei produttori e degli importatori di gas fluorurati, nonché degli utilizzatori a valle .
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> ANDREA VOIGT INTERVISTA MARCO BUONI: “FORMARE I TECNICI È INDISPENSABILE PER LA TRANSIZIONE VERSO I NUOVI GAS”
I refrigeranti alternativi a basso GWP offrono una soluzione al problema delle emissioni dirette nocive che contribuiscono al cambiamento climatico, ma portano con sé difficoltà tecniche che richiedono un livello più elevato di competenza tra i tecnici per garantire una gestione e un funzionamento sicuri.
In questa intervista, Marco Buoni, ex Presidente oggi con mandato internazionale di AREA, parla del lavoro che l’Associazione sta facendo per migliorare le competenze dei tecnici e prepararli alla transizione del refrigerante. Già 500.000 tecnici sono stati certificati nell’ambito dello schema di certificazione.
I programmi esistenti stanno servendo al loro scopo e migliorando le competenze dei tecnici della refrigerazione. Tuttavia, c’è ancora molto lavoro da fare per formare i tecnici a gestire refrigeranti a bassa infiammabilità e refrigeranti altamente infiammabili, come il propano. AREA ha l’obiettivo di raggiungere lo stesso livello di competenza nei suoi 21 paesi membri in Europa, come già avviene per gli F-Gas; per questa ragione, sta lavorando con diverse organizzazioni, tra cui le Nazioni Unite.
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42/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE
Inizialmente prevista per inizio dicembre, la discussione in commissione ITRE della nuova Regolamentazione F-Gas si è svolta il 26 gennaio.
La Commissione ITRE (Commissione Tecnica Industria – Committee on Industry, Research and Energy) ha discusso il testo il 26 gennaio. Questo significa de facto che il voto in Commissione ENVI (Commissione per l’ambiente del Parlamento – Committee on the Environment, Public Health and Food Safety) sarà organizzato a Marzo.
In sintesi, questo significa che si può stimare tra aprile e maggio il passaggio in votazione plenaria, anche se è probabile che tutto slitti all’inizio dell’estate.
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parecchiature che possono essere spostate da un locale all’altro”.
La nuova scadenza è fissata al 1° gennaio 2027 (anziché 2025).
Gli “apparecchi fissi a doppio condotto” sono inclusi nel divieto 18a.
Il divieto 18b (divieto di 150GWP per sistemi split <12kW) è eliminato.
Divieto 18c:
Sistemi split di capacità nominale superiore a 12 kW contenenti, o il cui funzionamento dipende da, gas fluorurati ad effetto serra con GWP pari o superiore a 750, tranne quando richiesto per soddisfare gli standard di sicurezza: 1 gennaio 2027
Sistemi split contenenti, o il cui funzionamento dipende da, gas fluorurati ad effetto serra con GWP pari o superiore a 750: 1 gennaio 2029. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> F-GAS, ANCHE OLTREMANICA
SI DISCUTE DELLE CONSEGUENZE DELLA NUOVA NORMATIVA
down è stato la forza trainante principale.
I partecipanti al GB F-Gas & ODS review stakeholder event, che si è svolto a fine gennaio, hanno inoltre individuato alcuni punti chiave, dai quali si può partire per i lavori futuri o intervenire con maggior vigore:
▶ La riduzione graduale potrebbe essere più rigorosa
▶ Il prezzo delle quote è diminuito e non sono stati sollevati problemi di fornitura.
▶ Nonostante le norme specifiche sulle perdite, ad esempio, le imprese hanno risposto più agli incentivi di prezzo che ai mandati legali.
▶ Ulteriore analisi del ruolo e delle interazioni tra la riduzione graduale e i divieti, in particolare in relazione a:
• Incoraggiare l’innovazione
• Guidare i cambiamenti comportamentali
• Garantire una continua riduzione delle emissioni di gas fluorurati.
> NUOVA F-GAS, AREA AGGIORNA IL SETTORE SULLA COMMISSIONE ITRE E SULLA POSIZIONE DEL CONSIGLIO UE
AREA è intervenuta in merito al parere della Commissione per l’Industria, i Trasporti, la Ricerca e l’Energia (ITRE) del Parlamento Europeo sulla revisione del regolamento sui gas fluorurati del 24 gennaio, evidenziandone e commentandone i punti chiave.
L’entrata in vigore della nuova revisione sembra sempre più vicina, e il passaggio presso le commissioni tecniche ne è la conferma. AREA ha evidenziato i punti chiave del parere espresso dalla commissione ITRE come segue:
La certificazione dei refrigeranti naturali è inclusa nell’articolo 10, paragrafo 3.
È stato inserito il divieto 17: “Ap-
Anche nel Regno Unito procedono le discussioni sull’impatto delle Regolamentazione F-Gas Europea, nonostante la Brexit: l’ultima riunione degli stakeholders ha fatto il punto della situazione e valutato come agire a tutela del settore e dell’ambiente.
Il regolamento sui gas fluorurati è riuscito a ridurre le emissioni di gas fluorurati di 13,6-24,3 MtCO2 equivalente e generato 1,9 – 8,5 miliardi di sterline di benefici totali e i costi totali del regolamento sono risultati pari a 118 milioni di sterline: il phase
Ulteriori informazioni su perdite di contenimento, recupero e distruzione
• Garantire la conformità al Protocollo di Montreal e all’Emendamento di Kigali.
• Sostenere l’azzeramento delle emissioni di gas fluorurati -Risparmio di emissioni di gas fluorurati
▶ Introduzione delle pompe di calore
▶ Decarbonizzazione della rete
▶ Riduzione delle emissioni di gas fluorurati da usi medici MDI e anestetici.
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/43 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
> NUOVA F-GAS, IL TESTO PASSA ALLA VOTAZIONE NELLE COMMISSIONI TECNICHE
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE
> RINNOVO DEI PATENTINI, PERCHÉ NON ASPETTARE!
lazione della certificazione da parte della Camera di Commercio, con scenari decisamente più onerosi per ristabilire una situazione regolare. Centro Studi Galileo ha attivato già da alcuni mesi sessioni di corsi ed esami specifici per chi deve rinnovare il Patentino con sessioni da remoto ed esami pratici in aula nelle sedi del Centro Studi Galileo in tutta Italia. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
superare l’esame prima della data di scadenza del patentino e inoltre essere in regola con tutte le sorveglianze annuali.
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> CENTRO STUDI GALILEO, I LAVORI PER IL 20° CONVEGNO EUROPEO ENTRANO NEL VIVO CON UNA SERIE DI MEETING A PARIGI
Come indicato dallo Schema di accreditamento ACCREDIA, approvato dal Ministero della Transizione ecologica, ai sensi del DPR 146/2018, per rinnovare la certificazione sarà necessario sostenere nuovamente un esame teorico e pratico, con le stesse modalità dell’esame di certificazione iniziale.
Quando rinnovare?
La regola fondamentale è una: il nuovo esame deve essere sostenuto e superato PRIMA della data di scadenza dell’attuale patentino, diversamente (Attenzione!) si tratterà di una nuova emissione ed avrà costi maggiori rispetto al rinnovo!
Per continuità del certificato, l’esame dovrà essere sostenuto prima della data di scadenza dell’attuale patentino, e tutti i mantenimenti dovranno risultare regolarmente versati, tenendo presente che la presentazione della domanda di rinnovo da parte della persona certificata deve avvenire almeno 60/90 giorni prima della scadenza del certificato. Questo servirà a evitare la cancel-
> PATENTINO FRIGORISTA
F-GAS: PRIMO RINNOVO DECENNALE
Il 12 gennaio, Marco Buoni, CEO del Centro Studi Galileo, segretario di ATF e Past President di AREA con mandato agli affari internazionali, si è recato a Parigi per incontrare i rappresentati di UNEP e IIF/IIR per discutere delle prossime collaborazioni in arrivo e del coordinamento della ventesima edizione del Convegno Europeo.
Sono migliaia i patentini in scadenza in tutta Italia nel 2023. Coloro che dieci anni fa hanno superato l’esame e conseguito la certificazione per il personale operante, dovranno procedere con il rinnovo della medesima nel rispetto della normativa vigente.
Di seguito le norme interessate: Regolamento UE 2015/2067 (ex CE 303/2008)
Regolamento CE 304/2008
Regolamento UE 2015/2066 (ex CE 305/2008).
Per il rinnovo decennale, come da Schema di accreditamento Accredia e da Decreto del Ministero della Transizione Ecologica, sarà necessario sostenere nuovamente l’esame di certificazione fgas, composto da prova teorica e prova pratica. Per garantire la continuità del certificato, è necessario sostenere e
L’intensa giornata di meeting ha permesso di fare il punto sulle collaborazioni in atto e sulla prospettiva di avviare attività future. Al centro dei meeting il fattore comune è stato il XX Convegno Europeo, che dopo la parentesi digitale del 2021 tornerà quest’anno completamente in presenza al Politecnico di Milano, dall’8 al 9 giugno 2023.
Nel corso del meeting con UNEP OzonAction, la discussione è stata inoltre fortemente orientata sull’evoluzione della Refrigerant Driving License (che stabilisce i requisiti minimi per la corretta e sicura manipolazione dei refrigeranti nelle apparecchiature di condizionamento, riscaldamento e refrigerazione ed è stata fortemente voluta da UNEP ed AHRI) e sulla realizzazione di un manuale congiunto UNEP-AREA dedicato a “Refrigerant Management and Servicing Practices”.
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44/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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> BUCO NELL’OZONO, FINALMENTE BUONE NOTIZIE: LA CHIUSURA È IMMINENTE!
Le Nazioni Unite hanno annunciato che il buco nell’ozono si è significativamente ridotto e potrebbe chiudersi entro il 2040. Questa è una notizia straordinaria per la salvaguardia della salute umana e per l’ambiente in generale.
Un grande successo anche per il settore HVAC/R, che da decenni ha modificato e adattato il proprio modo di lavorare, per assecondare le esigenze dei numerosi accordi climatici internazionali, inclusi quelli direttamente legati alla lotta al fenomeno. La causa principale della degradazione dell’ozono è stata l’utilizzo di alcuni composti chimici, noti come clorofluorocarburi (CFC), utilizzati principalmente come refrigeranti, propellenti in aerosol e solventi. Nel 1987, le Nazioni Unite hanno adottato il Protocollo di Montreal per la riduzione dell’utilizzo dei CFC. Questo accordo internazionale ha visto la partecipazione di 197 paesi ed è stato uno dei primi accordi ambientali ad aver avuto successo nella riduzione delle emissioni di gas a effetto serra. I dati scientifici mostrano che l’ozono sta gradualmente riprendendosi, come afferma l’ultimo report rilasciato dalle Nazioni Unite. Si prevede che entro la fine del 2040, il buco si sarà completamente chiuso e che la situazione tornerà stabile entro il 2045. Questo è un importante traguardo per la salvaguardia dell’ambiente e ha dimostrato come le normative per la salvaguardia ambientale possano dare risposte concrete ai problemi degli ultimi decenni. Tuttavia, è importante continuare a monitorare l’ozono e
a ridurre le emissioni di gas a effetto serra per garantire la sicurezza a lungo termine della Terra e della vita umana.
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> USA, CI SIAMO: STOP AGLI HFC AD ALTO GWP A PARTIRE DAL 2025
dalle apparecchiature, facilitando al contempo la transizione alle tecnologie di nuova generazione attraverso una serie di restrizioni da imporre al settore. Le ultime norme proposte si concentrano sulla transizione verso i refrigeranti alternativi. L’AIM Act richiede all’EPA di eliminare gradualmente l’85% della produzione e del consumo di HFC entro il 2036, per rispettare la tempistica dell’emendamento di Kigali al protocollo di Montreal.
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> I&FONLINE, ECCO I DIECI ARTICOLI PIÙ CLICCATI DEL 2022!
Stati Uniti: in base a una nuova proposta dell’EPA statunitense, tutti i comuni refrigeranti HFC a GWP più elevato, inclusi R134a, R404A e R410A, sarebbero vietati dalla maggior parte delle nuove applicazioni di refrigerazione e condizionamento dell’aria a partire dal 2025.
La nuova proposta, portata avanti nell’ambito dell’American Innovation and Manufacturing (AIM) Act, si applicherà sia ai prodotti importati che a quelli di produzione nazionale. Si parla di un limite di 700 GWP su condizionatori d’aria residenziali e commerciali leggeri, nonché refrigeratori e sistemi a pompa di calore, a partire dal 1° gennaio 2025. Il GWP per i sistemi di refrigerazione alimentare al dettaglio sarà limitato a 300, mentre in alcuni settori, come elettrodomestici autonomi e sistemi per supermercati con una carica di refrigerante di 200 libbre (91 kg) o più, il GWP massimo sarà limitato a 150. Entrato in vigore a dicembre, l’AIM Act autorizza l’EPA a ridurre gradualmente la produzione e il consumo di HFC, massimizzare il recupero di HFC e ridurre al minimo le emissioni
Appare evidente come alcuni temi stiano particolarmente a cuore ai Tecnici e al pubblico che ci segue: oltre alla nuova regolamentazione F-Gas, c’è molto interesse per il passaggio ai nuovi refrigeranti, alle opportunità offerte dal superbonus e dalle prossime evoluzioni del lavoro “sul campo”. Grande interesse anche per gli Incontri Formativi che il Centro Studi Galileo, con il Tour Re:PIF, sta organizzando in ogni angolo della penisola.
Di seguito alcuni degli articoli più cliccati:
▷ NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS, ECCO COSA CAMBIERÀ PER IL FREDDO EUROPEO
▷ TRAGICO INCIDENTE PER DUE TECNICI DEL FREDDO IN ZIMBABWE
▷ BANCA DATI F-GAS, I DATI ISPRA EVIDENZIANO ATTUALMENTE UN USO MASSICCIO IN ITALIA DEI REFRIGERANTI TRADIZIONALI
▷ BANCA DATI F-GAS, DISPONIBILI I DATI DEL CENSIMENTO DI TUTTI GLI INTERVENTI
▷ NUOVA REGOLAMENTAZIONE
F-GAS: LEAK CON LE PROPOSTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA
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/45 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
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> CASE GREEN, IL VERDE CIARÁN CUFFE SI RIVOLGE IN ITALIANO AL PARLAMENTO EUROPEO PER INVITARE A SOSTENERE
LA NORMATIVA
Ciarán Cuffe, del gruppo dei Verdi, è il relatore sulla proposta ora sul tavolo dell’europarlamento relativa alla direttiva sulle case green, ampio oggetto di dibattito in questi giorni e fortemente osteggiata dalle forze conservatrici.
La proposta piace molto ai Paesi più ambiziosi, come Germania, Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo, che spingono per una forte riqualificazione energetica degli edifici. I dubbi di altri Paesi, quali l’Italia, riguardano la fattibilità del progetto. Lo stivale è infatti costellato da edifici energivori e di vecchia concezione, e i costi di adeguamento, senza un forte intervento da parte dello Stato a livello economico, potrebbero essere proibitivi per privati e imprese. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it
> L’ITALIA OSPITERÀ IL PROSSI-
MO UN FOOD SYSTEMS STOCKTAKING MOMENT: ATTESI A ROMA I RAPPRESENTANTI DI 193 NAZIONI
degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite.
L’evento, che segue quello di New York del 2021, si terrà dal 24 al 26 luglio, rappresenta una grande opportunità per l’Italia e per la Capitale, centro del dialogo mondiale sulla sicurezza alimentare: il vertice permetterà ai leader mondiali di fare il punto sui progressi compiuti da ogni nazione nella lotta contro la fame e la povertà e sulla strada della sostenibilità. L’Italia è da decenni in prima linea quando si parla di ambiente e sostenibilità, anche alimentare, e di conseguenza lo stesso vale per l’intera filiera del freddo: alla fine del 2023 si sono svolte ad esempio in sequenza MOP e COP, le grandi conferenze per la lotta al cambiamento climatico.
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> USA, NASRC LANCIA L’ALLARME: “MANCANO GLI INGEGNERI”
comandazioni, basate sui dati, per migliorare il reclutamento, la formazione e la fidelizzazione dei tecnici. Le principali raccomandazioni della valutazione includono:
• Migliorare le strategie di pre-recruiting e recruiting
• Aumentare le opportunità di formazione
• È necessario uno sforzo a livello di settore.
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> ANCORA SEGNO “PIÙ” PER LA CLIMATIZZAZIONE NEL 2022
Roma sarà la sede del prossimo UN Food Systems Stocktaking Moment, vertice internazionale che vedrà la partecipazione di 193 Paesi del mondo per discutere di sicurezza alimentare, sostenibilità e transizione ambientale, nonché dell’impatto della pandemia sul raggiungimento
Il settore della refrigerazione commerciale deve affrontare una carenza di tecnici sempre più critica, che sta interrompendo le operazioni essenziali, creando un collo di bottiglia alla transizione dai refrigeranti a base di idrofluorocarburi (HFC) e minacciando la capacità dei supermercati statunitensi di soddisfare i nuovi requisiti normativi.
Il nuovo studio di NASRC (The North American Sustainable Refrigeration Council) delinea le opportunità per partecipare alle attività del gruppo per far crescere, formare e mantenere la forza lavoro dei tecnici della refrigerazione commerciale.
NASRC ha quindi condotto questa valutazione per prendere in esame le sfide e le opportunità per far “rimpolpare” il numero dei professionisti e riportarlo a livelli adeguati. Questo rapporto delinea i risultati e le rac-
I trend evidenziati dal mercato della climatizzazione del 2022 sono ancora una volta positivi: grazie ai dati BSRIA possiamo fornire un quadro della situazione globale all’inizio del 2023.
Negli Stati Uniti, la domanda di unità residenziali è aumentata per via dei cambiamenti da nuove pratiche sul posto di lavoro ed eventi meteorologici estremi. Il mercato residenziale ha continuato a crescere in valore più che in volume a causa dell’inflazione, stabilizzata rispetto all’anno precedente. Nel settore commerciale la domanda di costruzioni continua a essere robusta, soprattutto in settori come data center e tecnologia, sanità, governo e istruzione. Ciò sta avvantaggiando sia il VRF che il mercato dei refrigeratori.
L’inflazione molto elevata e il calo delle riserve estere hanno portato il governo argentino ad assumere una posizione più restrittiva sull’importazione di beni prefabbricati e materie prime. Tuttavia, la produzione interna di mini split è aumentata in modo significativo. In Brasile, i nuovi requisiti di certificazione elettrica per portatili e finestre hanno innescato l’aumento di high-wall e mini-split, mentre il mercato dei refrigeratori centrifughi ha beneficiato degli investimenti nei data center.
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46/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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Filter drier:
In inglese, filtro disidratatore o filtro essiccatore.
IIR:
International Institute of Refrigeration (Istituto internazionale per la refrigerazione). È nato da un accordo internazionale siglato il 1 dicembre 1954. È un’organizzazione tecnica e scientifica intergovernativa dedita alla diffusione ed alla condivisione del know-how scientifico ed industriale in tutti i campi della refrigerazione su scala mondiale. L’obiettivo dell’IIR è di promuovere il sapere delle tecnologie frigorifere e di tutte le relative applicazioni, incluse la sicurezza alimentare, il comfort nelle abitazioni e negli edifici commerciali, la protezione dell’ambiente (utilizzo in maniera sicura di refrigeranti che riducono il surriscaldamento globale e non dannosi dello strato d’ozono, ecc.) e l’efficienza energetica. L’organizzazione si preoccupa anche dello sviluppo tecnologico delle nazioni meno avanzate. Attualmente appartengono all’IIR 59 Paesi membri (economicamente sviluppati, in via di sviluppo o emergenti) di tutti i continenti che rappresentano circa i due terzi della popolazione mondiale. Inoltre contempla una rete internazionale di 363 membri esperti di settore e possiede una biblioteca composta da oltre 100 mila documenti tecnici e scientifici riguardanti la refrigerazione. I membri partecipano alle commissioni che presiedono alle attività che vengono definite
durante i Congressi Internazionali che sono svolti periodicamente. L’IIR svolge attività formativa ed informativa pubblicando un giornale, libri, guide e diffondendo una newsletter periodica, un bollettino e brochure. Inoltre organizza Conferenze tecniche e Congressi. L’IIR ha sede a Parigi, in Francia.
STEL:
Short Term Exposure Limit (limite di esposizione per breve tempo). Indice che rappresenta la massima concentrazione di sostanze chimiche disperse nell’aria a cui un lavoratore può rimanere esposto in maniera continua per un tempo massimo di 15 minuti senza subire danni alla propria salute, senza mettere a repentaglio la propria sicurezza sul lavoro e senza che si possa verificare una sua perdita di efficienza lavorativa.
Trafilamento esterno, percentuale: Secondo quanto definito dal Regolamento UE n.1253/2014 della Commissione la percentuale di trafilamento esterno è la frazione di trafilamento della portata di riferimento che fuoriesce dalla cassa di un’unità di ventilazione verso l’aria esterna, o dall’aria esterna verso la cassa, quando è sottoposta a prova di tenuta; la prova va eseguita a 250 pa per le Unità di Ventilazione Residenziali e a 400 pa per le Unità di Ventilazione Non Residenziali, sia in sottopressurizzazione sia in sovrapressurizzazione.
Unità da canale: Unità di ventilazione destinata a ventilare uno o più locali o spazi chiusi in un edificio con l’uso di canalizzazioni dell’aria e attrezzata per essere dotata di connessioni alle canalizzazioni.
VRF:
Variable Refrigerant Flow (flusso di refrigerante variabile). Tipologia di impianti frigoriferi destinati alla climatizzazione che permettono di adattare la quantità di refrigerante in circolo nell’impianto, in funzione delle esigenze di raffreddamento, grazie alla modulazione della potenza frigorifera erogata dal compressore.
Tale modulazione avviene grazie al controllo della velocità del compressore mediante sistemi di gestione elettronici (inverter). Questi ultimi consentono, in aggiunta, di usufruire di numerose altre funzioni come, ad esempio, allarmi, comandi remoti, ecc. I sistemi VRF possono essere costituiti da molteplici unità esterne e da unità interne di varia tipologia che sono in grado di garantire contemporaneamente sia il riscaldamento che il raffreddamento degli ambienti. La modularità, con la possibilità di aggiungere sia nuove unità esterne che unità interne, è una delle positive caratteristiche di questi impianti. Inoltre, essendo dotati generalmente di più compressori, permettono di evitare il rischio di blocco totale dell’impianto come può, invece, accadere negli impianti centralizzati. Ormai diffuso è l’impiego di valvole di espansione elettroniche che garantiscono una pronta e precisa alimentazione di refrigerante degli evaporatori. I sistemi VRF sono del tipo ad espansione diretta, ossia il fluido frigorifero risulta circolare lungo il circuito che si può estendere anche per centinaia di metri, a seconda del numero di locali che serve. Essi sono in grado di operare sia in regime di riscaldamento, sia in regime di raffrescamento e prevedono la possibilità di essere configurati per il recupero di calore.
La progettazione di un sistema VRF avviene con estrema precisione in base alle richieste dell’utenza: la o le motocondensanti esterne, i terminali delle unità interne, la distribuzione e persino il sistema di controllo vengono definiti su misura, in accordo con le richieste del progettista. Generalmente, date le elevate potenze nominali che devono garantire e la lunghezza del circuito frigorifero che è necessario allestire, i sistemi VRF richiedono di essere caricati con importanti quantità di refrigerante.
/47 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
E DEL CONDIZIONAMENTO (Parte 224a) Ventiduesimo anno A cura dell’ing. Pierfrancesco FANTONI È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it
GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE
Industrie che collaborano alla attività della rivista mensile del Centro Studi Galileo
Per ogni informazione gli abbonati possono rivolgersi a nome di Industria & Formazione ai dirigenti evidenziati nelle Industrie sottoelencate, oppure alla segreteria generale tel. 0142 / 452403
SCONTI PER GLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE DEI TECNICI ITALIANI DEL FREDDO-ATF
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componenti, ricambi e realizzazioni impianti
Giovanni Russo
00173 Roma
Tel. 06 72630101
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compressori
Pietro Trevisan
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Tel. 0444/962020
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Mauro Broggio
35020 Brugine
Tel. 049/9716611
www.carel.it
CASTEL
valvole, filtri, rubinetti, spie del liquido
Giorgio Monaca
20060 Pessano c/Bornago
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Daniele Passiatore
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accumulatori di liquido, filtri
Daniele Francia
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Giovanni Dorin
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Lisa Egberts 7006 RB DoetinchemThe Netherlands
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Giuseppe Galli
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World Headquarters 6285 Hitzkirch - Svizzera Tel. 0041/41/9197282
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RIVACOLD gruppi preassemblatifrigoriferi
Marco Barilari
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FRIGO PENTA
gruppi frigoriferi e componenti per refrigerazione e condizionamento
Bruno Piras
09122 Cagliari
Tel. 070/275149
www.frigopenta,it collegata a RAV
61022 Vallefoglia
Tel. 0721/919911
marketing@rav.it
FRIGOPLANNING
ventilatori, frigoriferi industriali e componenti
Donatella Gambardella 83100 Avellino Tel. 0825/780955
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LAREL
ricambi e accessori per refrigerazione
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80026 Casoria Tel. 081/7598760
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Fausto Morelli
50127 Firenze Tel. 055/351542
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Madi Sakande
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refrigerazione industriale e commerciale
Leonardo Marques Miranda
80146 Napoli Tel. 081/7340900
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RECO
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Stefano Natale
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48/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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Tel. 0142/452202
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CHEMOURS ITALY gas refrigeranti
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GENERAL GAS gas refrigeranti
Carmine Marotta
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20063 Cernusco S/N
Tel. 02/92147368
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Ingegneria fluidi refrigeranti
Letterio Romeo
Tel. 346 1331455
Letterio.Romeo@Honeywell.com honeywell-refrigerants.com/europe
MARIEL refrigeranti
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28013 Gattico
Tel. 0322/838319
www.mariel.it
NIPPON GASES
REFRIGERANTS SRL gas refrigeranti e servizi ambientali
Paolo Tirone
Tel. 02/77119261
Matteo Mangiarotti
Tel. 346/0433774
20159 Milano
www.nippongases.it
SINTECO SRL
chemical products & plant solutions
Alberto Giavardi
28069 Trecate (NO)-Italy
Tel. +39 0321 770724
a.giavardi@sinteco-srl.com www.sinteco-srl.com
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Giovanni Filippi
15033 Casale Monferrato
Tel. 0142/454216
www.clersrl.it
TEON
pompe di calore ad alta temperatura
Carla Gallo
10079 Mappano
Tel. 011/9910413
www.teon.it
REGOLAZIONE E STRUMENTAZIONE
CAREL regolazione elettronica, sistemi di supervisione
Mauro Broggio
35020 Brugine Tel. 049/9716611
www.carel.it
ECONORMA regolatori di temperatura e umidità
Alessandro Mattiuzzi
31020 San Vendemiano
Tel. 0438/409049
www.econorma.com
TESTO
apparecchi di controllo, sicurezza e regolazione
Fabio Mastromatteo
20019 Settimo Milanese
Tel. 02/335191
www.testo.it
ARIA CONDIZIONATA
RECIR
riscaldamento e condizionamento
Giovanni Migliori
00159 Roma
Tel. 06/43534503
TERMOIDRAULICA
AGOSTINI
accessori condizionamento Fabrizio Agostini
00178 Roma
Tel. 06/7183958
www.t-agostini.com
ENTI CERTIFICATORI
CEPAS
ente certificatore
Eleonora Motta
20126 Milano
Tel. 02/270911
www.cepas.it
ASSOCIAZIONI
EFCTC associazione che rappresenta i produttori di idrofluorocarburi
Angelica Candido
B-1040 Bruxelles
fluorocarbons@cefic.org
www.fluorocarbons.org
/49 INDUSTRIA & formazione NUMERO 2 / MARZO 2023
Professional & High Quality
Binomio vincente: LEGGEREZZA E PRECISIONE
I prodotti della serie Black Diamond sono realizzati in materiali di alta qualità. La serie è composta da Flangiatubo, Allargatubo, Piegatubo, Tagliatubo, Pompa per il Vuoto e Sollevatore.
Professional & High Quality La Serie Tagliatubo Pompa vuoto
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Frizione
Corpo in Alluminio
Barra con diametri
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Maniglia ergonomica antiscivolo
CORE-EQUIPMENT S.r.l. V.le dell’Arte della Paglia, 93 50058 Signa (FI) Tel. +39 055334101 - P.IVA 05442140488
Testina da 1/4” brevettata
1 6 3 4 2 5 RIGENERAZIONE O SMALTIMENTO GESTIONE DOCUMENTI E RITIRO DEL RIFIUTO RECUPERO DEL GAS ESAUSTO ANALISI VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO INVIO RECIPIENTI “Recovery Cold” Dai valore al tuo rifiuto, scegli Nippon Gases Refrigerants, pensiamo a tutto noi! Scopri il Servizio EASY EcoStar per gestire al meglio il tuo rifiuto Seguici su: invisibilemavero.it Per maggiori informazioni: nippongases.it
HS.95
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PRESTAZIONI ECCEZIONALI.
IDEATO PER L‘EFFICIENTAMENTO DEI COSTI
HS.95 è la nostra nuova serie di compressori a vite semi-ermetici per sistemi di refrigerazione di grande capacità e chiller di processo. La serie abbina un‘elevata resa frigorifera alla migliore efficienza energetica nella sua classe di prodotto, sia a carico pieno che parziale. Il design solido a basse vibrazioni della serie HS.95 garantisce una lunga durata. Il modulo IQ integrato facilita l’installazione e la manutenzione, e rafforza la continuità di servizio del sistema. Scopri di più su bitzer.de/hs95_en // bitzer.de/electronics_controls
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