Industria & Formazione refrigerazione e condizionamento 4-2023

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REI 20 th EUROPEAN RACHP CONFERENCE ALL’INTERNO 20° Convegno Europeo: due giorni di speeches sul Freddo Inconvenienti di funzionamento del circuito Parola all’esperto: Il capillare OSSA C I A Z I O NE DEI T E CNICI D E L F R E ODD ATF membro Air conditioning and Refrigeration European Association LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.468 / MAGGIO ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO I M AGGIORI E SPERTI E R ICERCATORI DEL SETTORE HVAC/R RIUNITI AL SSA O C I A Z I O NE DEI T E CNICI D E L F R E ODD ATF membro Air conditioning and Refrigeration European Association LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.468/ MAGGIO Anno XLVII - N.4 / MAGGIO - 2023 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato

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Direttore Responsabile

Enrico Buoni

Responsabile di Redazione

Marco Buoni

Comitato Scientifico

Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi

Redazione e Amministrazione

Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26

15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403

Pubblicità tel. 0142/452403

E-mail: info@industriaeformazione.it www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF)

La rivista viene inviata a:

1) Installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di:

A) Impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici;

B) Impianti di condizionamento e pompe di calore.

2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione.

3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

Sommario

Editoriale

Il 20° Convegno Europeo ai blocchi di partenza: due giorni di speeches sul Freddo per restare aggiornati sull’evoluzione tecnica e normativa del settore HVAC/R

M. Buoni - Former President w/ “International Affairs” mandate - AREA, Segretario Generale ATF, Direttore Centro Studi Galileo

Nuova Rubrica:

Domande Frequenti: Esame e preparazione per Patentino Frigorista Pif

Domande Frequenti: Corso pratico di brasatura

Domande Frequenti: Patentino di brasatura

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini

Cooling keeps food fresh:

Gli chef raccontano al pubblico i vantaggi della refrigerazione

W. Stephen Comstock - Responsabile “Special Projects” della Giornata Mondiale della Refrigerazione (WRD)

Lezioni apprese durante la pandemia: COVID-19 “come sarà il futuro?”

S. Vieira de Souza - Direttore Affari Internazionali di ABRAVA

Strategie di decarbonizzazione degli ambienti edificati in India

V. Murthy - Presidential Member Indian Society of Heating, Refrigerating & AirConditioning Engineers (ISHRAE) | Past President Mumbai Chapter, American Society of Heating, Refrigerating & Air-Conditioning Engineers (ASHRAE) | Director - Univac Environment Systems Pvt Ltd

Principi di base del condizionamento dell’aria

Esecuzione delle sigillature delle giunzioni nelle canalizzazioni per la distribuzione dell’aria

P. Fantoni – 241° Lezione

Parola all’esperto: Il capillare nel ciclo frigorifero

G. Cattabriga - Docente Centro Studi Galileo

Concetti di base sulle tecniche frigorifere

Esecuzione delle misure per la diagnosi di inconvenienti di funzionamento del circuito frigorifero

P. Fantoni – 262° Lezione

Ultime Notizie

N. 468 – Periodico mensile

Autorizzazione del Tribunale di Casale

Monferrato n. 123 del 13.6.1977

Spedizione in a. p. - 70%

Filiale di Alessandria

Stampa Tipolito Europa - Cuneo

Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare con bonifico su BancoPosta

IBAN IT79 H07601 10400 0000 1076

3159 oppure su CCP 10763159 entrambi intestati a Industria & Formazione, 15033 Casale M.to.

1 copia € 3,60 - Arretrati € 5,00

Abbonamento annuale estero € 91,00

Bilancio positivo nel 2022 per il settore della climatizzazione - L’impressionante ritorno di ISH 2023 - Il Ministero MASE incontra i rappresentanti del settoreNuovi refrigeranti – U3ARC, lettera aperta a chi vende tecnologie pericolose in Africa - U-3arc, campagna per il World Refrigeration Day: “La refrigerazione parla all’umanità” - U-3ARC e World Refrigeration Day ripropongono il contest per le donne africane che operano nel Freddo - F-Gas, i risultati del voto: passa la linea ambientalista - Anche EPEE commenta il voto sugli F-Gas: “il Parlamento Europeo rischia di darsi la zappa sui piedi!” - Voto sul Regolamento F-Gas, EFCTC è delusa - AREA al lavoro sulle controproposte alla Nuova Regolamentazione F-Gas - Nuova F-Gas, disponibile il testo adottato dopo il voto del 30 marzo - EIA plaude alla nuova Regolamentazione F-Gas: “industria spronata a investire nei refrigeranti naturali” - Sugli F-Gas l’Europa mette a rischio gli obiettivi di sicurezza energetica - Nuova F-Gas, il Consiglio europeo ha la sua proposta per negoziare con il Parlamento - Nuova Regolamentazione F-Gas: che cos’è il “no-paper”? - Un’alleanza di 10 associazioni lancia l’appello al Consiglio Europeo: la nuova regolamentazione sui gas fluorurati manca di precisione sufficiente - Nuova Regolamentazione F-Gas, 15 associazioni intervengono con un position paper

Ditte Collegate

Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte duecentoventiseiesima) – A cura di P. Fantoni

/5 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023 42 48 50
6 12 13 19 24 26 30 32 39

Direttore

L’estate del 2023, per chi lavora nel settore HVAC/R, si preannuncia particolarmente calda. A prescindere da quale linea d’azione diverrà predominante e quale versione del testo sarà approvata in via definitiva (al ballottaggio rimangono quella della Commissione Europea, molto radicale e favorita dagli ambientalisti, e quella più “soft” proposta invece dal Consiglio Europeo), tutti i professionisti si stanno preparando a un inevitabile scossone legislativo, che influenzerà radicalmente l’industria nei decenni a venire.

Le ultime settimane hanno visto il susseguirsi di accesi dibattiti, polemiche e tentativi di interpretazione dei testi in fase di approvazione, complici anche una serie di imprecisioni nel testo di legge, fattore evidenziato da diverse associazioni di categoria.

L’importanza di avere definizioni chiare e di evitare buchi legislativi all’interno del testo definitivo è assolutamente imperativa, complice anche le maggiori difficoltà tecniche rappresentate da numerosi dei refrigeranti alternativi che progressiva-

mente prenderanno il posto di quelli tradizionali. La formazione dovrà inoltre essere un aspetto cardine del processo in atto, in quanto sarà fondamentale garantire che gli impianti siano in mano a Tecnici competenti nell’uso di soluzioni infiammabili e quindi potenzialmente pericolose. La decisione definitiva arriverà al termine del “trilogo” tra Commissione Europea, Consiglio Europeo e Parlamento Europeo, un appuntamento informale nel corso del quale verrà raggiunta una posizione di compromesso tra le parti. L’iter sarà quindi il seguente:

Quando i colegislatori raggiungono un accordo provvisorio, esso deve essere confermato mediante uno scambio di lettere tra i copresidenti e quindi formalmente approvato dal Consiglio e dal Parlamento in seduta plenaria.

• Sebbene in linea di principio i deputati possano presentare emendamenti, ciò metterebbe a repentaglio l’accordo provvisorio, quindi non accade spesso.

• Le tendenze mostrano che la maggior parte degli accordi ha luogo in prima lettura: l’89% durante l’ultima legislatura e solo quattro procedure complete in seconda lettura e senza conciliazione.

• Le commissioni rimangono il principale interlocutore delle squa-

6/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Il 20° Convegno Europeo ai blocchi di partenza: due giorni di speeches sul Freddo per restare aggiornati sull’evoluzione tecnica e normativa del settore HVAC/R
uscente con mandato agli Affari Internazionali AREA Air Conditioning and Refrigeration European Association, 24 Associazioni europee 21 Stati 110.000 frigoristi
EDITORIALE Marco Buoni Presidente
Centro
generale
Associazione dei Tecnici italiani
8-9 GIUGNO 2023 | POLITECNICO DI MILANO 20 th EUROPEAN RACHP CONFERENCE SSA O C A O NE DE E CNICI D E L F R E ODD ATF Air conditioning and REI
Studi Galileo Segretario
ATF
del Freddo
VULKAN Italia S.R.L. | Via dell‘Agricoltura 2 | 15067 - Novi Ligure / AL Tel. +39 342 0007810 | E-mail: cristina.fasciolo@vulkan.com Follow us on LOKRING® La soluzione per la connessione di tubi senza fiamma Proteggi l‘ambiente, scegli i refrigeranti naturali We ensure that systems work better. VULKAN Lokring rende il tuo circuito ermetico e senza perdite Chiusura ermetica Sicurezza garantita nelle operazioni di assemblaggio Adatto per differenti diametri e materiali Visita il sito www.vulkan.com per scoprire il contributo di VULKAN LOKRING® alla tutela del nostro pianeta!
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La nuova Regolamentazione F-Gas non comporterà solo un phase down dei refrigeranti ad alto GWP, ma de facto bloccherà l’immissione sul mercato di una vasta serie di prodotti e apparecchiature, che basano il loro funzionamento sui gas oggetto di ban.

Anche in questo caso, il Parlamento, la Commissione europea e il Consiglio hanno una visione ben diversa delle tempistiche necessarie: l’industria spera che passi una linea più moderata, che darebbe più tempo per adattarsi alla transizione in atto e che garantirebbe l’uso di numerose tecnologie vantaggiose da un punto di vista ambientale come le pompe di calore.

8/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

Uno dei punti chiave del “trilogo”, dibattito informale tra Commissione Europea, Parlamento Europeo e Consiglio Europeo saranno le tempistiche relative al phase down degli HFC: il Parlamento ha sposato la posizione più radicale, con lo stop totale di tali fluidi dal 2050 in avanti.

dre negoziali del Parlamento, che devono riferire regolarmente (cioè dopo ogni riunione di trilogo) a tali commissioni sull’andamento dei negoziati, nonché condividere i documenti pertinenti.

Abbiamo incluso una serie di tabelle che mettono in comparazione le proposte concernenti il nostro settore, non solo per quanto riguarda il phase down dei refrigeranti ma anche per i divieti di immissione sul mercato che entreranno in vigore nei prossimi anni.

Anche un non addetto ai lavori, a colpo d’occhio, può rendersi conto della principale criticità evidenziata dalle aziende e dagli stakeholders del freddo: le tempistiche previste dalla Commissione Europea sono eccessivamente restrittive, e pertanto, difficilmente rispettabili dalle aziende. Inoltre, alcuni aspetti rischiano di essere poco lungimiranti. Alcune applicazioni, pompe di calore in primis, hanno bisogno degli HFC per funzionare, e sono alla base del progetto RePowerEU e delle strategie per la lotta al climate change. In questi casi, l’uso degli F-Gas porta comunque a benefici nettamente maggiori della loro eliminazione, pertanto numerose associazioni europee a tutela del settore hanno evidenziato una certa dose di miopia legislativa da parte degli autori

del testo di legge, una miopia che potrebbe andare a minare almeno in parte il successo delle politiche ambientali europee.

In questo scenario di incertezza, acquisisce ancora più importanza il XX Convegno Europeo delle Nazioni Unite e del Centro Studi Galileo, che tornerà nella sede storica del Politecnico di Milano dall’8 al 9 giugno di quest’anno: non è un mistero che la nuova Regolamentazione F-Gas attraverserà trasversalmente molte delle quaranta presentazioni in previsione, fornendo ai partecipanti un quadro lucido, esaustivo e ampio di quello che le nuove regole rappresenteranno per gli anni a venire. Patrocinato dal MASE, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Convegno Europeo rappresenta da quasi quarant’anni un punto di riferimento per l’intero settore, appuntamento fisso per restare aggiornati con una selezione di autori riconosciuti a livello mondiale.

Il prossimo Convegno Europeo sarà inoltre caratterizzato da un importantissimo traguardo: il raggiungimento della ventesima edizione, ricorrenza storica che conferma ancora una volta lo straordinario apporto dell’evento a uno dei settori industriali principali e maggiormente critici per il mondo in cui viviamo, un settore nel quale l’Italia spicca come eccel-

lenza assoluta a livello mondiale. A metà aprile, i partecipanti al Convegno organizzato nella Capitale da Centro Studi Galileo e Sapienza Università di Roma, presso la facoltà di Ingegneria Civile e Industriale, hanno potuto godere di un piccolo assaggio di quanto si vedrà al Politecnico di Milano.

L’evento, “Refrigerazione e Condizionamento: Efficienza Energetica, Pompe di Calore e Nuovi Refrigeranti”, ha visto la partecipazione di dieci speaker provenienti dalle principali realtà industriali, associazionistiche e universitarie italiane, oltre al Ministero (MASE). Ne è emerso un quadro chiaro: le pompe di calore sono il futuro, e i modelli di efficientamento energetico diventeranno sempre più rilevanti, anno dopo anno, cardine di tutte le tecnologie future. Per questa ragione, le normative dovranno giocoforza garantire alle aziende – e ai tecnici, che dovranno avere il tempo di formarsi debitamente per affrontare le nuove tecnologie, spesso infiammabili – il tempo e i mezzi per adeguarsi alla transizione in atto. L’industria è pronta al cambiamento, lo vuole ed è la prima interessata a vederlo in atto, purché questo avvenga in tempi e modi adeguati, che tengano conto delle vastissime risorse che sarà necessario mettere in campo.

10/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

SOLUZIONI CO2

per una vasta gamma di applicazioni

Abbiamo costruito migliaia di unità per una vasta gamma di applicazioni. Impieghiamo tecnologie che consentono ai nostri gas coolers di lavorare anche alle latitudini caratterizzate da un’alta temperatura media dell’aria. I sistemi a CO2 consentono di recuperare una parte del calore processato che può essere riutilizzato per il riscaldamento dei fabbricati. Grazie allo speciale sistema tubiero, le pressioni di esercizio possono salire fino a 80 bar per gli unit coolers e 130 bar per i gas coolers

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Nuova Rubrica | Domande Frequenti: ESAME E PREPARAZIONE PER PATENTINO FRIGORISTA PIF

Che cos’è l’attestato PR?

L’attestato PR è un codice che rilascia il Registro F-Gas il quale è gestito dalle Camere di Commercio. Dopo l’iscrizione telematica della persona a questo registro, attraverso il sito www.fgas.it, verrà generato l’attestato, il quale servirà per poter essere ammessi all’esame e ottenere il Patentino F-Gas.

Per sostenere l’esame per ottenere il Patentino Frigoristi PIF gna saper brasare?

Sì, occorre saper brasare in quanto una delle prove pratiche sarà inerente alla saldobrasatura.

Occorre avere il patentino di brasatura per fare l’esame per ot Patentino Frigorista PIF?

ottenere il

No, per fare l’esame da frigorista, non occorre. Il patentino brasatura però è indispensabile se l’attività del tecnico ha a che fare con la saldobrasatura.

Che scadenza ha il Patentino Frigorista PIF?

Il Patentino PIF ha validità di 10 anni.

Ogni anno devo provvedere al mantenimento della qualifica del Patentino PIF?

Sì.

Il Patentino da Frigorista PIF va mantenuto annualmente versando una quota che verrà richiesta direttamente dall’Ente Certificatore tramite comunicazione scritta.

Domande Frequenti:

CORSO PRATICO DI BRASATURA

Ottengo il patentino brasatura?

No, questo è il corso di formazione per imparare a brasare.

Domande Frequenti:

PATENTINO DI BRASATURA

Devo già sapere brasare?

Sì, in quanto questo è direttamente l’esame per ottenere il patentino brasatura.

? ? ? ? ? ? ? ?

Il patentino brasatura ha una scadenza?

Sì, dura 3 anni.

12/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG

DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi Galileo

Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo

Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità.

Per info: corsi@centrogalileo.it | rinnovi@centrogalileo.it

TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI F-GAS

Scali Maurizio ABIV SNC DI SCALI Quincinetto

Del Bene Roberto AGR DI GRAZIOLI & C SAS Vanzago

Mansolillo Mario ALTHEA ITALIA SPA Roma

Marchese Umberto ALTHEA ITALIA SPA Roma

Murador Alessandro ALTHEA ITALIA SPA Roma

Barberis Fabrizio ARCAS SPA Torino

Beretta Giorgio AUSMAN SERVICE SRL

Jerago Con Orago

Oldani Fabio Luigi

AUSMAN SERVICE SRL

Jerago Con Orago

Peroni Fabio AUSMAN SERVICE SRL

Jerago Con Orago

Tagliente Giovanni AUSMAN SERVICE SRL

Jerago Con Orago

Savoldelli Cristiano BERGAMO CONDIZIONATORI SNC Seriate

Mandelli Efrem Maria BG IDRAULICA SRL Cisano B.

Peraboni Danilo Luigi BLUE WATER PLANTS SRL

Cavenago Brianza

Campigatto Fabio Mario CARPE SRL

Golasecca

Cannino Giuseppe

Maurizio

CGM IMPIANTI SRL

Varedo

Testa Francesco COLOMBO IMPIANTI DI G. COLOMBO SNC

Lainate

De Stasio Tommaso COLORLINE DI DE STASIO

Cesano Maderno

Doniselli Massimiliano

D&G TECNO 2.0 SRL

Saronno

Da alcuni mesi, i corsi del Centro Studi Galileo per conseguire o rinnovare il PIF sono sbarcati anche all’Università di Genova: i Tecnici possono seguire i corsi direttamente negli spazi della facoltà, presso il Dipartimento di Termoenergetica e Condizionamento Ambientale (TEC). Il CSG collabora per corsi e convegni anche con i Politecnici di Torino e Milano, l’Università di Padova e il CNR, Sapienza Università di Roma e Università Roma Tre, l’Università di Palermo e molte altre… Nella foto, il Tecnico è alle prese con le prove di Carica e Vuoto; al suo fianco l’esaminatore CSG Roberto Ferraris.

Marino Giuseppe

DUCA DI

SALAPARUTA SPA Casteldaccia

Geraci Sergio DUCA DI SALAPARUTA SPA Casteldaccia

Lleshi Erlis

DUE ELLE IMPIANTI SRL

Massa Lombarda

Parise Massimiliano EDISON FACILITY SOLUTIONS SPA MILANO Milano

/13 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023

Termometro alla mano, il Tecnico del Freddo misura e valuta la temperatura dell’aria in uscita dall’impianto didattico di Casale Monferrato, realizzato dai docenti del Centro Studi Galileo per permettere a chi frequenta i corsi di esercitarsi su modelli del tutto analoghi a quelli che si troveranno poi davanti nel lavoro quotidiano. Controlli in corso: il Tecnico dovrà dimostrare di saper riconoscere eventuali anomalie per procedere a correggerle e riportare l’impianto alla massima efficienza. L’obiettivo è dimostrare di padroneggiare le competenze richieste e conseguire quindi il PIF, Patentino Italiano Frigoristi.

Macchi Luca

FARCLIMA SRL

Busto Arsizio

Schillaci Aldo

FARCLIMA SRL

Busto Arsizio

Rago Roberto

FARCLIMA SRL

Busto Arsizio

Minimi Marco

FERRARI

BATTISTA & C SNC

Angolo Terme

Nardo Andrea

FERRARIO & C SNC

Gallarate

Tessaro Paolo

FONDAZIONE CASA

RIPOSO MONTIGLIO

Montiglio M.To

Merluzzi Fabio

GALLI F.LLI G&P SNC

Fizzonasco Di Pieve Em

Con quindici sedi distribuite lungo tutta la penisola, il Centro Studi Galileo è sempre a disposizione dei Tecnici Italiani che hanno necessità di perfezionare la propria formazione, acquisire (o rinnovare) il Patentino Frigoristi o le altre certificazioni professionali legate al Freddo: nella sede di Pescara, il docente Giuseppe Schilirò, si confronta con uno dei Tecnici che partecipano alla sessione d’esame per rinnovare il proprio PIF.

Prova di Brasatura in corso nella sede di Bagnatica del Centro Studi Galileo, in provincia di Bergamo. La brasatura è una tecnica di saldatura rame – rame particolarmente efficace, ideale per prevenire perdite di refrigerante e garantire la massima resa degli impianti.

14/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

Galli Renato

GALLI F.LLI G&P SNC

Fizzonasco Di Pieve Em.

Prestimonaco

Palmitto Gabriele GP IMPIANTI DI PRESTIMONACO

S. Marco Alunzio

Guarneri Alessandro GUARNERI & TAGLIANI SRL

Desenzano Del Garda

Tagliani Nicola GUARNERI & TAGLIANI SRL

Desenzano Del Garda

Medici Carlo H2H FACILITY SOLUTIONS SPA

Zola Predosa

Miah Wali Md HOLLY’S COFFEE DI MIAH WALI MD

Montecchio Maggiore

Moleri Francesco IDRAULICA FM

DI MOLERI

Bariano

Salome Mario Francesco IDRONE TERMOIDRAULICA DI SALOME

Lucera

Schiavello Jacopo IL TERMOTECNICO DI SCHIAVELLO

Torino

Ascione Tristano ITS INDUSTRIAL TECNOLOGY SYSTEM SRL

Milano

Mancosu Andrea

KINEO ENERGY & FACILITY SRL

Bologna

Frangiosa Roberto

LANXESS SOLUTIONS

ITALY SRL

Latina Scalo

Lussana Daniele LS IMPIANTI DI LUSSANA

Usmate Velate

PIF? Nessun problema! Il corso è stato superato con successo da tutti i Tecnici, che mostrano quindi con soddisfazione l’attestato conclusivo. L’esame prevede il superamento di due moduli, teorico e pratico: per conseguire il Patentino è necessario superare entrambi con successo, garantendo di avere acquisito tutte le competenze necessarie per operare sugli impianti.

Maietti Fabio

MAIETTI FRIGOR SRL Borghetto L.

Politano Massimo MG AUTOMAZIONE SNC

Alessandria

Marchetti Lorenzo MILANO INSTALLA SOC COOP Milano

Merra Sergio MM IMPIANTI SRL

Roma

Castagnoli Ettore

MODENA CLIMA SRL Modena

MUSSATO ROBERTO Novate M.Se

Cester Nicola

NICOLA MANUTENZIONI E ASSISTENZA

Fontanelle

Paiocchi Valeriano

PAIOCCHI IDRAULICA

Martinengo

Prinelli Enrico

PRINELLI ENRICO

Melegnano

Scalese Riccardo

QUASEO SAS DI DISCACCIATI

Lomazzo

Zanardi Fabio SALVAR SRL Budrio

Plaga Stefano SEL IMPIANTI DI PLAGA Milano

Cannone Marco SITEF SRL Roma

Taddia Emiliano

TADDIA F.LLI SRL

S. Pietro In Casale

Un’altra professionista del Freddo ha completato con successo il corso di Tecniche Frigorifere (Specializzazione), e può quindi ricevere l’attestato conclusivo dal docente CSG Stefano Sarti! Il settore HVAC/R, un tempo appannaggio quasi esclusivamente maschile, sta finalmente offrendo a moltissime installatrici nuove opportunità di impiego, sviluppo e carriera. In questo periodo, AREA e World Refrigeration Day stanno collaborando all’organizzazione di un contest per determinare la migliore installatrice europea, con in palio 1000 euro e un viaggio di due giorni a Milano per seguire il XX Convegno Europeo, sede della premiazione.

/15 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023

Il docente Franco Speranza da 40 anni collabora con il Centro Studi Galileo per la sede calabrese. Nella foto un corso ad hoc svolto per il cliente Siram Utility Management Company che invia centinaia di allievi ai nostri corsi, patentini e convegni. I Corsi ad Hoc svolti dal CSG ogni anno sono circa 50 in Italia e 50 all’estero, oltre ai 300 sono i corsi standard a catalogo con circa 3000 persone all’anno che passano dai banchi reali o virtuali CSG. Gli argomenti più richiesti dalle aziende sono i nuovi fluidi e le normative visto il rapido cambiamento che sta avvenendo nel settore.

Bosi Walter

TECNO SERVICE

SRL LUCCA

Lucca

Cianti Gionata

TECNO SERVICE

SRL LUCCA

Lucca

D’Oria Nicola

TECNO SERVICE

SRL LUCCA

Lucca

Borsari Mario

TECNOCLIMA

ESTENSE SRL

Ferrara

Sandri Riccardo

TECNOCLIMA

ESTENSE SRL

Ferrara

Marzolla Fabio

TECNOSYSTEM SRL

Volvera

Lorusso Maicol

TECNOVALORE SRL

Milano

Filippone Domenico

TERMO IDRAULICA

SANITARIA 2001

Cavenago Adda

Manzotti Giulio

TERMOCLIMA DI MANZOTTI

Magnago

Conti Massimo

TERMOSANITARIA

CONTI SNC

Cividate Piano

Giammarchi Ugo

UGOTECH

Samarate

Costanzo Simone

ZYMBO ITALIA SRL

Padenghe Garda

TECNICI CHE HANNO PARTECIPATO AL CORSO BRASATURA A ROMA

ALCA

BIOMEDICA SRL

De Mattia Antonio

Bari

CELAB SRL

Bertoldi Lorenzo

Latina

FIRE PROJECT DI MANCONI

Manconi Pier Luigi

Abbasanta

GEAS DISTRIBUZIONE SPA

Di Trochio Alessandro

Guidonia

NAZCA SRL

La Bella Alessandro

Milano

NAZCA SRL

Zenobi Francesco

Milano

P&P ENGINEERING SRL

Eremito Diego

Pomigliano D’Arco

POLO MANTENIMENTO MEZZI

TELECOMUNICAZIONI

Opipari Roberto

Roma

POLO MANTENIMENTO MEZZI

TELECOMUNICAZIONI

Rinaldi Francesco

Roma

RICCIARDI GIUSEPPE

Salerno

SISTEMA DI LODDO

Loddo Michele

Villaspeciosa

Il CSG è stato incaricato negli ultimi 10 anni di certificare tramite il Patentino Frigoristi Italiano, PIF, oltre 300 tecnici del freddo tunisini. Grazie a questo il paese Africano, primo nel continente, ora ha una legislazione all’avanguardia sul modello di quella Europea. La collaborazione Europa - Africa continua tramite le associazioni AREA (il cui Presidente uscente è il direttore CSG Marco Buoni) e U-3arc (della quale il docente CSG Madi Sakande, in foto, è Presidente in carica).

16/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

STEGO SOLUTION

DI DANESI

Danesi Marco

Pistoia

ZARRILLi SRL

De Rita Giuseppe

Campobasso

ZARRILLi SRL

Zarrilli Tommaso

Campobasso

TECNICI CHE

ALCA BIOMEDICA SRL

De Mattia Antonio

Bari

CELAB SRL

Bertoldi Lorenzo

Latina

DIREZIONE DEL GENIO

MILITARE MARINA

Benefico Giovanni

Roma

DIREZIONE DEL GENIO

MILITARE MARINA

Cucuzza Salvatore Roma

Manometro (digitale o analogico), bilancia, compressore e recuperatore sono solo alcuni degli “attrezzi del mestiere” che un Tecnico deve imparare a padroneggiare per poter intervenire al meglio sugli impianti. Grazie alle oltre quaranta partnership che legano il Centro Studi Galileo alle principali realtà industriali del settore del Freddo, i Tecnici, ai corsi CSG, possono sempre formarsi e imparare su strumentazioni di prim’ordine, aggiornate e ottimizzate per fornire loro un’esperienza didattica perfetta.

DIREZIONE DEL GENIO

MILITARE MARINA

Carosi Giovanni Roma

DIREZIONE DEL GENIO

MILITARE MARINA

Moscarelli Riccardo Roma

DIREZIONE DEL GENIO

MILITARE MARINA

Primiceri Francesco Roma

DIREZIONE DEL GENIO

MILITARE MARINA

Fracassi Ilio Roma

ECOFUTURA SRL

Rella Adriano

Fiumicino

ECOFUTURA SRL

Lisci Daniele

Fiumicino

ENERGY POINT SNC

Ercole Daniele

L’Aquila

I corsi in FAD – Formazione a Distanza si stanno rivelando una risorsa estremamente apprezzata da Tecnici e Aziende: frequentabili direttamente da casa o dall’ufficio, permettono di tagliare tempi e costi delle trasferte, e persino di svolgere gli esami teorici da remoto (rispettando una serie di rigidissime regole studiate dagli enti certificatori per garantire l’assoluta correttezza della prova d’esame).

/17 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023
HANNO PARTECIPATO AL CORSO TECNICHE FRIGORIFERE SPECIALIZZAZIONE A ROMA

ERREPI RIPARAZIONI DI PORCIANI

Porciani Raoul

Firenze

EUROTHERMIK SNC

Tesone Emanuele

L’Aquila

FIRE PROJECT DI MANCONI

Manconi Pier Luigi

Abbasanta

GEAS

DISTRIBUZIONE SPA

Di Trochio Alessandro

Guidonia

GFR

ENGINEERING SRL

Vanzini Gianni

Ortona

LOMBARDI CATERING SRL

Lauro Daniele

Forio

MARINELLI CLAUDIO

Palombo Daniele

Velletri

NAZCA SRL

La Bella Alessandro

Milano

NAZCA SRL

Zenobi Francesco

Milano

P&P ENGINEERING SRL

Eremito Diego

Pomigliano D’Arco

POLO MANTENIMENTO

MEZZI TELECOMUNICAZIONI

Opipari Roberto

Roma

POLO MANTENIMENTO

MEZZI

TELECOMUNICAZIONI

Rinaldi Francesco

Roma

REVI SRL

Albanese Salvatore

Surbo

REVI SRL

Scarciglia Luciano

Surbo

RICCIARDI GIUSEPPE

Salerno

ROBERTO BOZZI SRL

Rosati Francesco

Capurso

ROBERTO BOZZI SRL

Santoro Giovanni

Capurso

ROMACH SRL

Volpe Angelo

Roma

SCIANCALEPORE PASQUALE

Molfetta

SIRAM SPA MILANO

Galante Domenico

Milano

SIRAM SPA MILANO

Levato Raffaele

Milano

SISTEMA DI LODDO

Loddo Michele

Villaspeciosa

Prova pratica di brasatura (finalizzata al conseguimento del Patentino Italiano Frigoristi) in corso nella sede di Roma, presso Bierrebi SrL. Prima di andare a operare con il cannello con la fiamma, sulle tubazioni di rame , è indispensabile che ogni tecnico si prepari indossando i DPI (dispositivi di protezione individuale) previsti a norma di legge, ossia guanti e occhiali protettivi.

STEGO SOLUTION

DI DANESI

Danesi Marco

Pistoia

TORRISI CARMELO Giarre

ZARRILLI SRL

De Rita Giuseppe Campobasso

ZARRILLI SRL

Zarrilli Tommaso Campobasso

Il settore HVACR africano è in rapido sviluppo, e giorno dopo giorno garantisce a un numero sempre maggiore di persone l’accesso a cibi freschi, conservazione di vaccini e risorse mediche e l’opportunità di vivere e lavorare in ambienti freschi e salubri. Per questa ragione, il Centro Studi Galileo collabora frequentemente con ATF, AREA, U-3ARC e le Nazioni Unite per aiutare a diffondere conoscenze e competenze: è stato questo il caso del corso organizzato in Tunisia a marzo 2023, parte del progetto ToT, Training of Trainers, finalizzato a far sì che i partecipanti possano trasmettere ad altri quanto appreso. Nella foto un impianto e l’attrezzatura necessaria, costruiti utilizzando i progetti italiani di formazione.

18/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA
& formazione

Cooling keeps food fresh: Gli chef raccontano al pubblico i vantaggi della refrigerazione

La maggioranza delle persone pensa alla refrigerazione solo gustandosi un gelato durante un pomeriggio caldo o seduta in un ambiente climatizzato.

Dipendiamo quotidianamente dalla climatizzazione e dalla refrigerazione per la conservazione degli alimenti che appartengono alla nostra dieta, per l’assistenza sanitaria, per l’accesso a Internet e ai cellulari e per le applicazioni che consentono la produzione di prodotti di uso comune.

sulle soluzioni tecnologiche avanzate può contribuire a trasformare il mercato per aumentare la disponibilità di prodotti più efficienti dal punto di vista energetico e meno dannosi per l’ambiente.

Il raggiungimento di una sensibilizzazione proficua del pubblico da parte dell’industria del freddo è risultato tuttavia complesso.

LANCIO DI UNA CAMPAGNA

GLOBALE: COOLING KEEPS FOOD FRESH

Articolo tratto dalla rivista International Special Issue 2022-23 di Industria&Formazione

Queste tecnologie vengono spesso sottovalutate ma in realtà hanno un impatto significativo sull’ambiente; in primo luogo attraverso le emissioni dirette legate alle eventuali perdite di refrigeranti caratterizzati da un potenziale di riscaldamento globale e, in secondo luogo, attraverso le emissioni indirette generate dal consumo di energia non rinnovabile prodotta nelle centrali elettriche dove si utilizzano ancora principalmente combustibili fossili.

Poiché l’uso del raffreddamento si espande a causa dell’aumento della popolazione mondiale, dello sviluppo economico globale e dell’aumento degli spazi refrigerati necessari per l’intelligenza artificiale, è essenziale controllarne il grado di impatto ambientale.

Le nuove tecnologie ce ne offrono l’opportunità.

L’industria ha combattuto a lungo per rendere il pubblico consapevole di tutti i vantaggi che il raffreddamento offre alla vita moderna, per far sì che le persone sappiano che le decisioni di acquisto hanno un impatto sull’ambiente e per incoraggiare un’azione governativa a sostegno delle tecnologie di raffreddamento avanzate che non danneggiano lo strato di ozono e hanno un minore potenziale di riscaldamento globale. La sensibilizzazione del pubblico

Per cambiare questa dinamica, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) OzonAction e il Global Food Cold Chain Council (GFCCC) hanno collaborato con Chefs4thePlanet per offrire ai principali chef una piattaforma pubblica per descrivere i benefici della refrigerazione e come questa sia essenziale per la nostra salute e per il benessere della vita umana sul pianeta. Il risultato è Cooling Keeps Food Fresh (www.coolingfood.com), una campagna globale lanciata in occasione della Giornata Mondiale della Refrigerazione, il 26 giugno, data di nascita dello scienziato scozzese William Thomson. Conosciuto come Lord Kelvin, Thomson fu l’ideatore della prima e della seconda legge della termodinamica.

Ventisei associazioni tecniche, industriali e agenzie intergovernative sostengono la campagna. Chefs4thePlanet è una rete formata da chef, produttori, influencer e da tutti coloro che amano il cibo e che hanno a cuore il nostro pianeta e la nostra salute.

Si dedica alla lotta contro il cambiamento climatico, alla protezione della biodiversità e dell’ambiente e alla lotta contro lo spreco alimentare. Le attività dell’organizzazione si basano sulla capacità degli chef di

/19 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023
scarica la rivista W. Stephen Comstock Responsabile “Special Projects” Giornata Mondiale della Refrigerazione (WRD)

essere agenti di cambiamento, integrando all’interno dei loro menù i valori della gastronomia sostenibile e sviluppando tecniche e ricette e metodi di lavorazione creativi.

La campagna mette in collegamento Chefs4thePlanet con il settore pubblico e privato attraverso la Giornata Mondiale della Refrigerazione, sviluppando piattaforme pubbliche che aumentano la consapevolezza dei vantaggi apportati della refrigerazione e ispira lo sviluppo e l’adozione di soluzioni di refrigerazione innovative e sostenibili da parte del pubblico, dei governi, dell’industria e degli operatori del settore per il benessere delle generazioni future.

La Giornata Mondiale della Refrigerazione non appartiene a nessun paese, gruppo o organizzazione specifica ed è tecnologicamente neutra.

LA REFRIGERAZIONE COME SOLUZIONE ALLE SFIDE GLOBALI

Il raffreddamento, che comprende condizionamento e refrigerazione, è al centro di due delle grandi sfide dell’umanità: nutrire una popolazione in crescita e combattere il cambiamento climatico.

Nessun’altra tecnologia ha un impatto così grande sulla vita moderna.

Inserto

“La conservazione in cella frigorifera è essenziale perché mi permette di conservare più a lungo gli alimenti e soprattutto... di evitare il rischio di intossicazione alimentare!

L’aumento delle temperature provoca e accelera la crescita microbica e riduce la durata di conservazione dei prodotti. Grazie al freddo mantengo la qualità degli ingredienti”.

Denny Imbroisi, chef di IDA, Cucina Italiana con radici Transalpine e Generosità Mediterranea.

La fame nel mondo, dopo essere diminuita costantemente per un decennio, è ora in aumento e colpisce quasi il 10% della popolazione a livello globale. Il rapporto delle Nazioni Unite sullo stato della sicurezza alimentare e della nutrizione per il luglio 2022 mostra che il mondo sta facendo passi indietro negli sforzi per eliminare la fame e la malnutrizione.

COOL CHEFS

Bruno Verjus

Two stars Michelin Chef at Restaurant Table, French Loire Inspired Cuisine Instagram @bruno_verjus

Dina Nikolaou

Chef at Evi Evane, Greek Inspired Cuisine Instagram @dina.nikolaou

Mohammed Baya

Chef at Restaurant La Table Clandestine, Belgian-Moroccan Inspired Cuisine Instagram @baya.moe

Gregory Cohen

Chef of French Inspired Cuisine Instagram @gregorycohenoff

Denny Imbroisi

Chef at IDA, Italian Cuisine with Transalpine Roots and Mediterranean Generosity Instagram @dennyimbroisi

Elliott Van de Velde

Chef at Entropy Restaurant, Belgian Inspired Cuisine

Instagram @elliott_vandevelde

Justine Piluso

Chef at justinepiluso.com, Participant of Top Chef France 2020, French Cuisine Inspired by the Mediterranean Sea

Instagram @justine_piluso

Laurent Pichaureaux

Chef at Esens’ALL, French Inspired Cuisine Instagram @laurent.pichaureaux

Alan Geaam

One Star Michelin Chef at Alan Geaam, Combining France’s rich culinary heritage with a Touch of Lebanon Instagram @Alan_geaam

Mercedes Ahumada

Chef of Traditional Mexican Cuisine

Instagram @mercedes.ahumada

Henrik Andersson

Chef at Le Fumoir, Swedish Inspired Cuisine Instagram @handersson33

www.coolingfood.com

Dal 2019 al 2022, il numero di persone malnutrite è cresciuto di ben 150 milioni, una crisi guidata in gran parte dai conflitti, dai cambiamenti climatici e dalla pandemia COVID-19. In totale, il numero di persone colpite dalla fame a livello globale è salito a 828 milioni nel 2021.

L’ampliamento della catena del freddo rappresenta una soluzione alla sfida della sicurezza alimentare.

Chiaramente, nei paesi sviluppati la possibilità di godere ogni giorno di diete variegate dipende dalla refrigerazione, ma nei paesi in via di sviluppo la riduzione del deperimento degli alimenti attraverso un maggiore uso della conservazione e del trasporto refrigerati e della refrigerazione nella vendita al dettaglio e nelle applicazioni domestiche può essere una questione di vita o di morte che consente di sfamare milioni di persone in più e di fornire alle persone malnutrite una dieta completa. Occorre però tenere conto dell’impatto ambientale.

Inserto

“Per combattere lo spreco alimentare, lavoriamo con prodotti prossimi alla data di scadenza, quindi impossibili da vendere, ma ancora perfettamente sani.

Ciò richiede una preparazione rapida e una raccolta accurata.

La gestione del freddo prolunga la vita di alcuni ingredienti e ci consente di offrire pasti freschi e sani che consegnamo a enti di beneficenza che combattono l’insicurezza alimentare e gli impatti eco-

nomici ed ecologici che lo spreco alimentare genera.

#coolingfood

Ciò ci permette anche di inserire nel nostro menù prodotti locali e di stagione durante tutto l’anno senza importarli dall’altra parte del mondo”.

Elliott Van de Velde, Chef del ristorante Entropy, Cucina d’Ispirazione Belga.

Come per il condizionamento dell’aria, a causa dell’impatto potenziale del raffreddamento sull’ambiente, sono necessarie politiche di utilizzo dell’energia e scelte tecnologiche lungimiranti basate su considerazioni di sostenibilità.

È inevitabile, il mondo tenderà sempre più a ricorrere al raffreddamento. L’aumento della frequenza delle ondate di calore e l’espansione della classe media nei paesi in via di sviluppo stanno determinando il crescente utilizzo di condizionatori d’aria in case e uffici di tutto il mondo. Secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia, la domanda globale di energia per i condizionatori d’aria dovrebbe triplicare entro il 2050, richiedendo una nuova capacità elettrica equivalente alla capacità elettrica combinata di Stati Uniti, Unione Europea e Giappone di oggi.

Si prevede che lo stock globale di condizionatori d’aria negli edifici crescerà fino a 5,6 miliardi entro il 2050, rispetto agli 1,6 miliardi del 2018, il che equivale a 10 nuovi condizionatori venduti ogni secondo per i prossimi 30 anni. Solo l’8% dei 2,8 miliardi di persone che vivono nelle

20/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

zone più calde del mondo possiede un condizionatore, mentre in paesi come gli Stati Uniti e il Giappone, oltre il 90% delle famiglie dispone di aria condizionata.

Dipendiamo dal raffreddamento.

E dipendiamo dalla consapevolezza del pubblico sulla disponibilità di tecnologie di raffreddamento sostenibili per generare una trasformazione del mercato.

L’INFLUENZA DELLA TECNOLOGIA

La tecnologia ha plasmato profondamente la società, l’economia e l’ambiente. Se da un lato la tecnologia ha causato molte preoccupazioni ambientali e sociali, dall’altro è fondamentale per affrontare il degrado ambientale, i cambiamenti climatici, la scarsità di cibo, la gestione dei rifiuti e altre pressanti sfide globali. La velocità con cui la società umana affronta queste e altre sfide dipende in gran parte dal ritmo e dalla portata con cui una buona tecnologia sostituisce una tecnologia inferiore in diversi contesti globali.

Il ritmo e la portata dipendono dalla consapevolezza e dal sostegno del pubblico. La tecnologia che ci permette di avere un cono gelato e di stare al chiuso durante l’estate è anche alla base dei centri dati Internet e dell’industria delle telecomunicazioni, delle apparecchiature di congelamento rapido per i cibi surgela-

ti, delle reti di trasporto refrigerate, delle vetrine refrigerate e dei nostri frigoriferi domestici.

Inserto:

“Il freddo è importante per mantenere la temperatura degli alimenti e offrire i prodotti migliori ai nostri clienti e può presentarsi sotto forma di temperature differenti. Il pesce richiede una temperatura tra 0°C e -2°C, la carne tra 0°C e +4°C, e se ci si vuole divertire e fare pasticceria, c’è bisogno di una cella di raffreddamento per gli ingredienti a -40°C, ad esempio per l’azoto con cui preparo i sorbetti sul momento”. Alan Geaam, chef una stella Michelin presso Alan Geaam, combina il ricco patrimonio culinario francese con un tocco di Libano.

GLI CHEF DEL FREDDO

Gli chef entrano in contatto con il pubblico in un modo che gli ingegneri e gli scienziati raramente fanno. La tecnologia del freddo si trova nascosta in uno spazio chiuso o tra le mura di un edificio.

Il cibo svolge un ruolo centrale in diverse occasioni della vita e nella nostra routine quotidiana. Fornisce il nutrimento necessario per la sopravvivenza e ci mette in contatto gli uni con agli altri, con il nostro passato, la nostra cultura e il resto del mondo. Attraverso il cibo esploriamo e seguiamo le nostre tradizioni. Le ricerche sul web di tendenze cu-

linarie, come le ricette, sono raddoppiate negli ultimi due anni. Quattro americani su cinque guardano programmi di cucina e il 15% li guarda molto spesso.

Inserto

“Il freddo mi riscalda. L’emozione data da un gelato che si abbandona ad una consistenza scioglievole e fresca sulla punta della lingua. Mi piace questa sensazione di freddo. Citando il noto scrittore francese Victor Hugo, direi che il freddo è, come la forma, il fondo che sale in superficie. Il freddo mi riscalda il cuore e l’anima!”.

Bruno Verjus, chef due stelle Michelin del Restaurant Table, cucina francese ispirata alla Loira. In un momento in cui ogni giorno superiamo sempre più i confini del pianeta e le nostre pratiche agricole e alimentari intensive producono circa un terzo delle emissioni globali di gas serra, nutrire dieci miliardi di persone nel 2050 richiede una trasformazione rigorosa del nostro sistema alimentare.

Gli chef, in quanto modelli e influencer, hanno un ruolo chiave da svolgere. Le proteine alternative, gli ingredienti stagionali, locali e vegetali e la lotta agli sprechi alimentari stanno diventando sempre più importanti nella gastronomia e il raffreddamento continuerà a essere un ingrediente essenziale di questa trasformazione.

IL RAFFREDDAMENTO

MANTIENE GLI ALIMENTI SICURI

La campagna Cooling Keeps Food Fresh si basa su quattro messaggi chiave.

Uno è “Il raffreddamento mantiene gli alimenti sicuri”. L’obiettivo è quello di educare il pubblico su come utilizzare in modo efficace e corretto la tecnologia di raffreddamento.

Inserto

“Il freddo è essenziale in cucina per mantenere gli alimenti freschi, farli durare più a lungo ed evitare gli sprechi alimentari. Il freddo contribuisce alla sicurezza alimentare”.

Dina Nikolaou, chef di Evi Evane, cucina d’ispirazione greca.

Il freddo rallenta la crescita dei batteri. Mantenete il frigorifero e il con-

/21 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023

gelatore in un intervallo di temperatura sicuro. I batteri crescono più rapidamente tra i 4,4 e i 60°C, alcuni raddoppiano in soli 20 minuti.

LA REFRIGERAZIONE PROMUOVE DIETE NUTRIENTI PROLUNGANDO LA DURATA DI CONSERVAZIONE

Il secondo messaggio è che il freddo favorisce diete diversificate e nutrienti. In alcuni Paesi, l’accesso alla catena del freddo può fare la differenza tra salute e malnutrizione.

Inserto

“Ciò che causa malnutrizione è la mancanza di accessibilità. La catena del freddo è un elemento vitale per la sicurezza alimentare. Ogni fase è interconnessa con l’altra, dalla raccolta allo stoccaggio, al confezionamento, all’immagazzinamento, al trasporto al punto vendita e alla conservazione nel luogo di consumo. La catena del freddo protegge dalla proliferazione dei batteri”.

Mercedes Ahumada, Chef di cucina messicana tradizionale. Un ritardo di un’ora nel raffreddamento dopo la raccolta riduce la durata di conservazione dei prodotti freschi di un giorno o più. Il congelamento rapido di frutta e verdura consente di raccoglierle al massimo della loro maturazione.

I processi di congelamento non richiedono l’aggiunta di conservanti chimici e i frutti di mare congelati mantengono il massimo del sapore e del valore nutrizionale.

RICERCA:

Inserto

“Il Marocco è un paese caldo. Dipendiamo dal raffreddamento per conservare gli alimenti e i lavorati come le carni, le bevande e talvolta le verdure. La mia ricetta del Tiramisù, miele e fiori d’arancio e dei “Cornes de Gazelle” (un biscotto marocchino) ha bisogno di ore di raffreddamento”.

Mohammed Baya, chef del ristorante La Table Clandestine, cucina di ispirazione belga-marocchina. Si stima che il 46% di tutti gli alimenti prodotti annualmente dovrebbe essere refrigerato. Solo il 21% lo è effettivamente e il 13% di tutto il cibo prodotto si deteriora o va comunque perso.

Mentre nei paesi sviluppati il 60% del cibo che dovrebbe essere refrigerato lo è, nei paesi in via di sviluppo questa percentuale scende al 20%. Si stima che nei paesi in via di sviluppo il 54% degli alimenti che dovrebbero essere refrigerati vada perso e non venga mai consumato. Su scala globale, 950 milioni di persone avrebbero la possibilità di essere sfamate ogni anno dalla perdita di cibo dovuta alla mancanza di refrigerazione.

UN RAFFREDDAMENTO EFFICIENTE DAL PUNTO DI VISTA ENERGETICO SIGNIFICA RISPARMIO ECONOMICO

La manutenzione regolare delle apparecchiature di raffreddamento deve essere effettuata da tecnici certificati per consentire di eliminare le

TECNICO FRIGORISTA MANUTENTORE inviare candidature a: amministrativo@quintoimpianti.it

Si ricerca tecnico frigorista per attività di manutenzione su impianti di condizionamento e refrigerazione nel settore industriale, in particolare nella GDO

Requisiti: esperienza minima nel settore, indispensabile abilitazione all’uso di gas fluororati Fgas. Certificazione di brasatore ed utilizzo CO2 rappresentano un plus. Disponibilità a brevi trasferte in ambito nazionale (Nord Italia).

Si offre:

CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO DOPO PERIODO DI PROVA CON POSSIBILITA’ DI ASSUNZIONE A TEMPO INDETERMINATO. RETRIBUZIONA DA DEFINIRE IN BASE AL PROFILO.

emissioni di refrigeranti e mantenere le prestazioni ad un livello elevato.

Inserto

“Il raffreddamento prolunga la durata di conservazione degli alimenti senza alterarne il gusto, l’aspetto e il valore nutritivo. Molte famiglie non hanno il tempo di cucinare ogni giorno. Per questo motivo difendo la pratica del Batch Cooking che consiste nel cucinare piatti diversi in una sola volta per tutta la settimana.

Con questa tecnica, mangiamo cibo fatto in casa ogni sera. Il freddo è un nostro alleato, a patto che lo si sappia usare. Alcune preparazioni vanno conservate nella parte alta del frigorifero, altre in basso e altre ancora nel congelatore; alcune si conservano meglio in scatole a chiusura ermetica all’interno del frigorifero e altre con la carta umida, ma tutte hanno bisogno del freddo. Il freddo è vita!”.

Justine Piluso, chef di justinepiluso. com, partecipante a Top Chef France 2020, cucina francese ispirata al Mar Mediterraneo.

Un elenco che ogni consumatore dovrebbe seguire per il controllo del risparmio energetico dei frigoriferi è il seguente: adeguare le dimensioni alle esigenze della famiglia, controllare l’etichetta di consumo energetico quando si acquista un frigorifero, mantenere le serpentine libere dalla polvere, pulire e controllare la guarnizione della porta, cambiare i filtri dei fabbricatori di ghiaccio e dei distributori d’acqua, chiudere lo sportello il più rapidamente possibile dopo averlo aperto, mantenere l’unità in piano, lasciare almeno 2,5 cm liberi intorno all’unità per il flusso d’aria e posizionarla lontano da fonti di calore.

LE SCELTE DI RAFFREDDAMENTO

AIUTANO A PROTEGGERE L’AMBIENTE

Il quarto messaggio riguarda la tutela dell’ambiente. Per ridurre al minimo l’impatto sul clima e sull’ambiente, è necessario scegliere le apparecchiature di raffreddamento più adatte all’utilizzo e quelle che adoperano refrigeranti che rispettano l’ozono e il clima e che hanno

22/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

un’elevata efficienza energetica. Inserto

“Il frigorifero ci permette di avere alimenti che possono essere conservati più a lungo con la stessa freschezza, trasportandoli da un luogo all’altro senza rischiare di deteriorarli. In passato, per mantenere fresco il pesce, si ricorreva al ghiaccio. Oggi esistono buone tecnologie che mantengono gli alimenti più freschi con un minore impatto sull’ambiente”.

Gregory Cohen, Chef di cucina d’ispirazione francese.

La refrigerazione sostenibile riduce uno dei maggiori fattori che contribuiscono al cambiamento climatico. Le emissioni di gas serra derivanti dalla produzione di alimenti ammontano al 26% delle emissioni provenienti dalla totalità delle fonti; di queste, il 24% deriva dal cibo non consumato, il 63% è costituito da perdite nella catena di approvvigionamento e il 37% da sprechi da parte dei consumatori.

Eliminare gli sprechi alimentari può rappresentare un importante contributo alla stabilità climatica.

Inserto

“Grazie ai frigoriferi e ai sistemi di raffreddamento, abbiamo prodotti freschi, come pesce e verdure, ogni giorno. Il raffreddamento si prende cura dei nostri prodotti”.

Henrik Andersson, chef di Le Fumoir, cucina d’ispirazione svedese.

Se siete professionisti della catena del freddo:

- Considerate le tecnologie più efficienti e a basso GWP quando acquistate o sostituite attrezzature o componenti.

- Assicuratevi che il funzionamento e la manutenzione delle apparecchiature siano condotti e registrati in modo professionale.

- Monitorate le temperature delle apparecchiature di stoccaggio, trasporto e vendita al dettaglio.

IL RAFFREDDAMENTO

MANTIENE FRESCHI GLI ALIMENTI

Il valore del raffreddamento è talvolta dato per scontato dai governi, dagli utenti finali e dal pubblico. Il frigorifero offre molti contributi im-

portanti alla nostra società, direttamente connessi alla vita, ai mezzi di sussistenza, alla salute, alla nutrizione e alla protezione dell’ambiente.

Oltre al suo scopo principale di mantenere gli alimenti freschi e sicuri per essere consumati, il frigorifero può anche essere un agente di cambiamento per contribuire a risolvere le sfide ambientali come la conservazione dello strato di ozono, la lotta ai cambiamenti climatici e la promozione dell’efficienza energetica.

Il frigocongelatore domestico o quello del vostro ristorante preferito, le apparecchiature di raffreddamento nei negozi di alimentari e nei magazzini di distribuzione, le navi, i camion e i veicoli di consegna refrigerati hanno un impatto enorme che va ben oltre la cucina.

Inserto

“Il raffreddamento, sia refrigerato o congelato, ci permette di mantenere la qualità ottimale dei prodotti dal raccolto all’utilizzo finale in cucina”.

Laurent Pichaureaux, Chef di Esens’ALL, cucina d’ispirazione francese.

L’industria può facilitare la riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari e della loro influenza sull’ambiente promuovendo un maggiore accesso alla tecnologia di conservazione degli alimenti e favorendo

lo sviluppo e l’utilizzo di apparecchiature efficienti dal punto di vista energetico, economicamente vantaggiose e con un ridotto impatto ambientale.

Una catena del freddo alimentare sostenibile sarà una rete economica, sociale e ambientale positiva.

PARTECIPARE A COOLINGFOOD.COM

La campagna Cooling Keeps Food Fresh invita l’industria del freddo, i produttori di alimenti, i rivenditori e altri gruppi e individui che sostengono la refrigerazione sostenibile all’impegno.

Le ricette degli chef che si affidano al frigorifero per la preparazione e agli ingredienti refrigerati sono pubblicate sul sito www.coolingfood.com, dove gli chef pubblicano anche video messaggi sul raffreddamento. Inoltre, è disponibile una brochure scaricabile in diverse lingue sulla campagna, completa di fatti e cifre sulla refrigerazione.

Se siete chef professionisti o volete coinvolgere uno chef, il sito web ha una sezione “Get Engaged” in cui gli chef possono aderire alla campagna e inviare ricette.

Bon appétit per applicare la tecnologia sostenibile in modo che il raffreddamento mantenga freschi gli alimenti.

Sono tornati i webinar del Centro Studi Galileo con le aziende partner! Il primo appuntamento dell’anno, consultabile su Industria&Formazione Online e sul canale youtube “GalileoTV”, ha visto protagoniste GeneralGas e Castel, che hanno illustrato ai partecipanti alcune tra le ultime tecnologie e applicazioni disponibili, dagli A2L al nuovo R471a, gas non infiammabile.

/23 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023

Lezioni apprese durante la pandemia: “come sarà il futuro?”

Il Brasile ha subito un forte colpo nel 2020.

Oltre alle perdite di vite umane e alla sofferenza dovuta agli ospedali pieni, l’abbattimento di diversi settori dell’industria e dei servizi ha provocato riduzioni nelle entrate, aumento della disoccupazione e riduzione del PIL, ma grazie a diverse aziende che sono riuscite a superare il momento più critico, abbiamo reagito rapidamente, tornando a un livello ragionevole di attività economica nel 2021.

Per quasi due anni ABRAVA ha concentrato le proprie forze sulla mitigazione del rischio della pandemia di COVID-19.

Due anni durante i quali i nostri soci e l’industria brasiliana HVAC-R hanno imparato una grande lezione, lavorando duramente per proprio conto, insieme alle università, ai settori della salute e del benessere, e anche alle amministrazioni.

Il tasso di disoccupazione continua ad essere molto elevato, vicino all’11%, e le previsioni per la crescita del PIL non sono entusiasmanti.

Il nostro tallone d’Achille è il problema fiscale in quanto il debito è cresciuto di molto.

Nonostante ciò, il risultato fiscale del 2021 è stato sorprendentemente positivo (l’avanzo nel 2021 è stato dello 0,75%, un risultato considerato buono dai mercati in generale). Quest’anno ci saranno le elezioni presidenziali e, anche se nulla è certo, i commenti di alcuni dei candidati alla presidenza non fanno presagire nulla di buono dal punto di vista fiscale.

In altre parole, nonostante i buoni risultati, ci sono molti dubbi riguardo al futuro. In questo momento, siamo attenti al problema RussiaUcraina che getta ulteriore benzina sul fuoco delle incertezze.

Ma il Brasile non sta entrando in

recessione. Il dibattito si concentra sul fatto che il PIL possa aumentare in positivo o in negativo.

Nel 2022 l’economia dovrebbe essere relativamente stabile, il che significa che alcuni settori rimarranno inalterati, altri vedranno un calo e altri una crescita.

Crediamo che il settore HVAC-R crescerà, come è già successo nel 2021, quando abbiamo avuto un aumento del 10% circa.

All’inizio della pandemia il governo ha adottato misure severe come il divieto di esercizio per bar e ristoranti e per tutto ciò che non era considerato essenziale.

All’interno di queste misure è stato inserito anche il settore della refrigerazione e della climatizzazione. ABRAVA ha avviato un’azione in difesa dell’industria e dei servizi, per dimostrare con tutti i mezzi possibili, compreso quello giudiziario, che le nostre attività, i nostri prodotti e i nostri servizi sono essenziali.

In questa fase abbiamo dovuto concentrare i nostri sforzi nel dimostrare che gli impianti di climatizzazione sono fondamentali per garantire la salubrità degli ambienti, la sicurezza delle persone e la qualità della vita.

Perciò sono state realizzate diverse azioni, simposi, workshop e conferenze on line in diretta, con la partecipazione di professionisti del settore e di utenti, come dipendenti di centri commerciali, supermercati, laboratori, hotel e del commercio in generale.

Queste attività sono state e sono tuttora guidate da professionisti del nostro settore, con la partecipazione di esperti di Università, strutture e organizzazioni sanitarie di riferimento, dove gli utenti hanno potuto esprimere i loro dubbi sul corretto utilizzo degli impianti ad aria e sulle relative precauzioni per la sicurez-

24/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Samoel Vieira de Souza Direttore Affari Internazionali di ABRAVA Articolo tratto dalla rivista International Special Issue 2022-23 di Industria&Formazione scarica la rivista

za e la salute di tutti.

Parallelamente, gli esperti di ABRAVA hanno lavorato duramente alla creazione di nuove “Raccomandazioni Tecniche Abrava” (RENABRAVAS) e agli adattamenti delle norme tecniche già esistenti, nonché alla traduzione di articoli e norme internazionali di ASHRAE, ISO, HEIVA, ecc., accolti con favore dal mercato, che oltre a utilizzarle è passato a richiederne la messa in pratica da parte dei propri fornitori.

Queste attività hanno avuto molto successo.

Oltre ad aiutare gli utenti, hanno promosso una maggiore interazione tra l’industria e l’università e tra l’industria e i settori sanitari, migliorando il rapporto e la conoscenza reciproca dei problemi e delle relative soluzioni.

Tali conoscenze, oltre ad apportare benefici alla società, vengono applicate dai nostri rappresentanti nei gruppi tecnici governativi, nel programma di etichettatura per l’efficienza energetica negli edifici pubblici, negli ospedali, nelle scuole e in molti altri settori dell’industria e del commercio in generale, creando modelli più rigidi per la qualità dell’aria.

GUARDANDO AL 2030

Sembra che oggi la cosiddetta “Energy Efficiency First”, ossia l’efficienza energetica, sia al primo posto, insieme alla transizione verso l’energia pulita, che inizia a farsi reale.

Lo sviluppo di sistemi per edifici ad alte prestazioni, che utilizzano elettricità, riscaldamento, raffreddamento e ventilazione provenienti da risorse rinnovabili, sta accelerando, rendendo necessarie flessibilità, stoccaggio, intercambio di energia tra edifici e tra abitazioni e fornitori di elettricità ecc.

Di conseguenza, l’AVAC-R ha bisogno di prodotti innovativi per l’ottimizzazione dei sistemi, una migliore progettazione per l’installazione, il funzionamento e la manutenzione e per l’integrazione dei vari sottosistemi meccanici ed elettrici; ciò include la riduzione e il bilanciamento delle richieste energetiche per il raf-

freddamento, il riscaldamento e la ventilazione.

Sebbene non sia facile per gli edifici di nuova costruzione, e ancor meno per quelli già esistenti, le sfide da affrontare sono di natura tecnica, sociale ed economica; c’è molto da fare per raggiungere gli obiettivi di riduzione del riscaldamento globale, voluti o imposti dai governi e dai protocolli internazionali come l’Agenda 2030.

Le soluzioni digitali faciliteranno la transizione dell’energia nell’edilizia e si prevede che si faranno sempre più sofisticate, ad esempio nell’ambito della manutenzione e della messa in servizio continua. Oggi le soluzioni digitali, con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale, sono in grado di manovrare un’enorme varietà di elementi all’interno dei sistemi HVAC-R, di accumulare dati di eventi e di apprendere con essi, per rilevare rapidamente la propensione verso certe anomalie del processo, e anche di correggerle!

La tendenza attuale è quella di creare sistemi che combinino il potenziale dell’Intelligenza Artificiale e dell’”Internet delle Cose” per sviluppare tecnologie e soluzioni intelli-

genti focalizzate sulle esigenze delle persone e delle organizzazioni; si parla di “AIoT”, una coalizione tra AI + IoT.

Questa combinazione è presente in diversi ambiti, sia nella vita quotidiana che nella routine aziendale dell’industria, del commercio, dei servizi e di altri tipi di attività. Sicuramente i nostri sistemi e servizi di manutenzione beneficeranno molto di questa vera e propria realtà virtuale, e questa tendenza dovrebbe raggiungere il mercato, portandola a occupare un posto di rilievo nell’uso razionale dell’energia e nella conservazione dell’ambiente, per garantire un ambiente sano e sicuro per le persone. Con il contributo di organizzazioni come il Centro Studi Galileo e di associazioni come ABRAVA e simili, sapremo rispondere alle domande di questo mondo in evoluzione, aiutando i nostri membri a migliorarsi con nuove conoscenze, nuove tecnologie, ecc. e aiutandoli a rinnovare con successo i nostri sistemi, concentrandoci sempre sul progresso dei processi e del futuro sostenibile per una qualità di vita sicura per le persone.

Un’importante azienda produttrice di caldaie ha commissionato a CSG oltre 10 corsi per il passaggio alle pompe di calore e gli impianti ibridi. Sono moltissime le aziende del settore caldo che chiedono supporto per spingere questa tecnologia che viene anche incentivata a livello italiano ed europeo soprattutto se alimentata con fonti energetiche rinnovabili.

Nella foto l’ultimo corso della serie svolto a Bari, dove i partecipanti a conclusione mostrano felici l’attestato appena ricevuto.

/25 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023

Strategie di decarbonizzazione degli ambienti edificati in India

Presidential Member

Indian Society of Heating, Refrigerating & Air-Conditioning Engineers (ISHRAE)

Past President

Mumbai Chapter, American Society of Heating, Refrigerating & Air-Conditioning Engineers (ASHRAE)

Director - Univac Environment Systems Pvt Ltd

Articolo tratto dalla rivista International Special Issue 2022-23 di Industria&Formazione

Con la rapida espansione dell’ambiente edificato nei paesaggi urbani e semi urbani, la richiesta di energia per azionare i sistemi meccanici aumenta in modo esponenziale. Nella conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici - COP 26 tenutasi a Glasgow, l’India ha dichiarato che, in meno di 50 anni, diventerà neutra in termini di emissioni di carbonio e aumenterà l’energia rinnovabile da 130 GW a 500 GW in 10 anni. Per raggiungere questi obiettivi, l’ambiente edificato DEVE ridurre drasticamente il consumo di energia degli edifici per unità di superficie adottando molteplici strategie.

La decarbonizzazione degli edifici si avvale di diversi contributi, tra cui l’illuminazione, il trasporto verticale, il pompaggio, l’acqua e il riscaldamento degli ambienti, i sistemi di sicurezza e i carichi elettrici, ma non solo. Questo articolo si limita alle strategie per ridurre le emissioni di carbonio causate dal raffreddamento degli edifici e dalla catena del freddo.

L’India Cooling Action Plan (ICAP), del Ministero dell’Ambiente indiano, pubblicato a marzo 2019, traccia attentamente i numerosi percorsi per raggiungere gli obiettivi nazionali prefissati, in quanto la domanda di energia prevista per il raffreddamento è destinata sestuplicarsi.

L’obiettivo dei 20 anni di ICAP include la riduzione del 40% dell’energia di raffreddamento entro il 2038.

La decarbonizzazione dell’ambiente edificato si ottiene principalmente eliminando l’uso in loco e diretto di combustibili fossili (ad esempio combustibili fossili utilizzati per riscaldare l’acqua nelle caldaie), riducendo le molteplici sfaccettature di utilizzo dell’energia negli edifici (che di solito è generata da combustibili fossili) oltre che riducendo il riscaldamento globale causato dal rilascio di refrigeranti ad alto GWP.

Lo stress termico colpisce la maggioranza della popolazione indiana. Per i metodi convenzionali di raffreddamento, la sfida è rappresentata dalla disponibilità intermittente dell’elettricità e dall’aumento dei costi, nonché dalla spesa crescente per soddisfare le normative energetiche e ambientali.

Con un’economia emergente e circa il 18% della popolazione mondiale, l’India si trova a dover affrontare la doppia sfida di fornire comfort a oltre 800 milioni di cittadini sottoposti a stress termico, gestendo al contempo una domanda energetica in rapida crescita e l’impegno a de-carbonizzare e quindi a ridurre il riscaldamento globale.

Contemporaneamente, la pandemia e il peggioramento della qualità dell’aria urbana hanno reso insicura la vita all’interno di ambienti edificati non progettati per tutelare gli occupanti. Questo porta a una terza sfida: creare ambienti sicuri e salubri che abbiano un basso fabbisogno energetico.

Oltre ai sistemi di climatizzazione convenzionali ad alta efficienza, per accelerare il processo di decarbonizzazione dell’ambiente edificato è necessario ricorrere a una serie di altre strategie e tecnologie, disponibili ed emergenti, per un ampio spettro di esigenze di raffreddamento.

SISTEMI A BASSO CONSUMO ENERGETICO

Raffreddamento per convezione –utilizzo di ventilatori da soffitto e da tavolo

In estate, oltre il 60% degli indiani ricorre all’uso di ventilatori per rinfrescarsi.

Il loro utilizzo deve essere incoraggiato in sostituzione ai climatizzatori in quanto, all’interno di spazi ombreggiati e con temperature inferiori

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ai 33 gradi e umidità al di sotto del 70%, offrono un buon comfort. Il consumo energetico dei ventilatori a circolazione d’aria può essere ridotto del 65% ricorrendo ad una normativa nazionale che imponga il passaggio ai motori DC brushless.

Raffreddatori evaporativi

Gran parte dell’entroterra indiano ha un clima fatto di estati calde e secche e inverni freddi.

Durante le estati calde e secche, il raffreddamento evaporativo e ventilazione simultanea, offre una soluzione di raffreddamento a basso consumo energetico per la maggior parte delle applicazioni domestiche e commerciali. I raffreddatori evaporativi ben progettati sono dotati di comandi che controllano la temperatura e l’umidità con un margine di comfort adeguato. I raffreddatori evaporativi a due stadi possono ridurre ulteriormente le temperature al di sotto del bulbo umido prevalente per un maggiore comfort e flussi d’aria più ridotti.

Raffreddamento radiante

Il raffreddamento per irraggiamento è il modo più efficiente con il quale chi occupa un determinato spazio può sentirsi a proprio agio perdendo rapidamente il calore corporeo attraverso ampie superfici, come le pareti o il pavimento e il soffitto di una stanza, che vengono raffreddate con acqua refrigerata fatta circolare nei tubi.

La velocità di raffreddamento per irraggiamento è proporzionale al prodotto dell’area della superficie fredda per la quarta potenza della

sua differenza di temperatura con la temperatura media radiante o, nel caso di un occupante, la temperatura della superficie corporea.

Raffreddamento della struttura Trasferendo il calore estivo diurno verso il fiume, la grande base del Taj Mahal viene gradualmente raffreddata dal fiume stesso durante le lunghe e fredde notti invernali, mantenendo il monumento fresco per tutta l’estate.

Allo stesso modo, le moderne strutture edilizie possono essere raffreddate da tubi d’acqua incorporati che trasferiscono il calore estratto durante il giorno al fresco cielo notturno per irraggiamento e grazie alle superfici dell’involucro edilizio ad alta emissività.

SISTEMI DI ENERGIA ALTERNATIVA CHE UTILIZZANO ENERGIA SOLARE O CALORE DI SCARTO E ACCUMULO TERMICO

Raffreddamento con refrigeratori ad adsorbimento

Acqua calda a 36°C; Acqua fredda a 7°C.

I sistemi solari termici o il calore di scarto industriale disponibile possono creare acqua calda a 36°C. Un refrigeratore ad adsorbimento ha un evaporatore, due camere di adsorbimento e un condensatore. Il vapore caldo si condensa in un liquido senza l’utilizzo di parti in movimento...

L’essiccante in gel di silice abbassa l’umidità all’interno dell’evaporatore, che consente all’acqua refrigerante di evaporare a bassa temperatura.

ACCUMULO DI ENERGIA TERMICA TES

TES è una tecnologia che accumula energia termica riscaldando o raffreddando un supporto di stoccaggio in modo che l’energia immagazzinata possa essere utilizzata in un secondo momento per applicazioni di riscaldamento e raffreddamento. I sistemi TES sono particolarmente utilizzati soprattutto negli edifici, nella catena del freddo e nei processi industriali. Le tecnologie di accumulo del calore sensibile comprendono i metodi di accumulo in serbatoi d’acqua, sotterranei e a matrice compatta. I materiali a cambiamento di fase per l’accumulo termico sono basati su categorie di punto di fusione e vengono scelti in base all’applicazione. Di notte, utilizzando i globuli di sale eutettico all’interno di un serbatoio isolato, quando il carico di raffreddamento è molto basso o assente, l’acqua può essere raffreddata a temperature molto basse e l’energia immagazzinata in serbatoi termicamente isolati con eutettico, può essere utilizzata durante i periodi diurni di picchi di carico ad alta energia. Abbinati ai refrigeratori ad alta efficienza, questi sistemi di accumulo termico possono essere ben combinati anche con applicazioni di teleraffrescamento, dove la diversità del carico di raffreddamento (dovuta ai modelli di utilizzo degli edifici) consente di ridurre il picco di carico di raffreddamento calcolato.

Climatizzazione

Refrigerazione

Ra reddamento degli spazi negli edi ci

Formazione e

Previsioni ICAP sulla crescita della domanda energetica annuale dovuta al raffreddamento degli ambienti (e riduzioni ottenibili con gli interventi)

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Figura B: Crescita settoriale della domanda di raffreddamento Catena del freddo dei trasporti Riduzione della domanda di ra reddamento dal 20% al 25% Riconoscimento del ra reddamento come area di ricerca di punta Riduzione della richiesta di energia per il ra redamento dal 25% al 30% certi cazione di 100.000 tecnici dell’assistenza Riduzione della domanda di refrigerante dal 25% al 30%

Sistemi di teleriscaldamento/ teleraffrescamento

I sistemi di teleraffrescamento consentono di risparmiare oltre il 50% dei carichi energetici di raffreddamento degli edifici convenzionali. L’energia di raffreddamento come servizio di pubblica utilità (come l’elettricità e l’acqua) può ridurre in modo significativo i carichi di raffreddamento commerciali e residenziali, oltre a monitorare e regolare il raffreddamento eccessivo degli edifici.

TECNOLOGIE PER L’EDILIZIA PASSIVA

Costruire sfruttando il clima locale

I climi locali possono determinare molte strategie di progettazione di edifici passivi che utilizzano un’elevata massa termica, materiali da costruzione isolanti naturali e installati, finestre su facciate ombreggiate, l’uso di tende da sole, alberi che circondano l’edificio, tetti freddi, superfici riflettenti ad alta emissività, ventilazione naturale proveniente dall’aria, corpi idrici evaporanti e fontane che circondano l’edificio.

PROGETTARE EDIFICI A BASSE EMISSIONI DI GAS SERRA

Le emissioni di gas serra prodotte dagli edifici derivano dall’uso di energia proveniente da combustibili fossili utile al loro funzionamento o incorporata nei materiali, nei componenti e nei processi utilizzati per il trasporto e la costruzione.

Condizionatore ad aria Ventilatore Unità di trattamento dell’aria DX

Sistema VRF

Sistema di refrigerazione Chiller Condizionatore per ambienti

Il potenziale di un edificio per ottenere un basso consumo energetico è determinato in gran parte dalla progettazione, dai materiali, dai componenti utilizzati e dalla qualità della costruzione.

Tuttavia, le prestazioni energetiche effettive possono essere fortemente influenzate dalle condizioni climatiche esterne e dai protocolli di funzionamento che includono un sistema di gestione dell’edificio.

Oltre a ridurre il fabbisogno energetico di singoli edifici o gruppi di edifici attraverso misure di efficienza energetica, il consumo di energia fossile del settore edile può essere ridotto integrando generatori di elettricità solare (fotovoltaico) nella struttura degli edifici o montando generatori fotovoltaici accanto ad essi (come ad esempio in parcheggi e garage) per soddisfare parte del fabbisogno energetico degli edifici e per immettere nella rete l’eventuale energia rinnovabile in eccesso.

Vetro adattativo per autoregolazione del calore

Un gruppo di ricerca internazionale a Singapore ha recentemente sviluppato un materiale che, se utilizzato su un pannello di vetro, può auto adattarsi efficacemente per riscaldare o raffreddare le stanze in climi diversi.

Il vetro auto adattativo è stato sviluppato utilizzando strati di nanoparticelle di biossido di vanadio e un rivestimento a bassa emissività per formare una struttura unica in grado di modulare simultaneamente il riscaldamento e il raffreddamento.

Il vetro di nuova concezione, privo di componenti elettrici, funziona sfruttando gli spettri luminosi responsabili del riscaldamento e del raffreddamento.

In estate, il vetro trattiene il riscaldamento solare (raggi infrarossi vicini) e favorisce il raffreddamento radiativo (raggi infrarossi a onde lunghe), un fenomeno naturale in cui il calore viene emesso attraverso le superfici verso l’universo freddo, per raffreddare la stanza. In inverno, fa il contrario, riscaldando l’ambiente.

RAFFREDDAMENTO E VENTILAZIONE NATURALI

Comfort adattivo

Gli esseri umani hanno una capacità intrinseca di adattarsi al clima, che si è erosa con il comfort offerto da decenni di raffreddamento e riscaldamento meccanici, il cui consumo di energia ci ha portato all’attuale stato di riscaldamento globale.

L’uso di indumenti adeguati, l’impostazione della regolazione della temperatura interna tra 24 e 30°C (basandosi su di un’umidità compresa tra il 40% e il 70%) e l’uso di ventilatori circolari possono ovviare alla necessità di accendere l’aria condizionata meccanica fino a quando l’aumento della temperatura esterna non risulti superiore a 35°C in climi secchi o 33°C in climi umidi.

La climatizzazione attiva non è l’unico mezzo per fornire un adeguato comfort termico.

Come specie intelligenti dobbiamo sviluppare e applicare un comportamento consapevole e responsabile per ridurre drasticamente l’uso dell’energia degli edifici per prevenire i cambiamenti climatici distruttivi.

28/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 1: Consumo annuale di energia derivante dalla climatizzazione degli spazi Scenario di riferimento Scenario di intervento Scenario di riferimento Scenario di intervento Scenario di riferimento Scenario di intervento Esempio di raffrescamento radiante

TECNOLOGIE APPLICATE

ALL’INDUSTRIA HVAC

Crescente diffusione di inverter CA

I condizionatori inverter riducono il consumo energetico di circa il 30% e non sono così costosi da installare rispetto alle unità di condizionamento centralizzate, per le quali la diffusione è in aumento. I condizionatori inverter sono dotati di un compressore a velocità variabile che si spegne al raggiungimento della temperatura desiderata e si accende quando la temperatura cambia. Rispetto ai condizionatori a finestra, sono più economici del 30%-50% e occupano meno spazio.

Il segmento delle apparecchiature in più rapida crescita è quello dei condizionatori d’aria basati su inverter, che crescono del 40% all’anno. Questo segmento comprende attualmente il 12% del mercato totale. Quasi tutti gli operatori del settore hanno introdotto modelli in questa sezione. Il Global Cooling Prize assegnato di recente porterà sul mercato condizionatori d’aria con soli 700 W di energia consumata da un condizionatore d’aria da camera 1.5 TR con il 20% del GWP dei modelli esistenti.

TERMOSTATI INTELLIGENTI E IOT EMERGENTE

I termostati intelligenti hanno registrato una crescente popolarità sia nel mercato residenziale che in quello commerciale. Questi termostati consentono di monitorare le temperature in casa e negli spazi commerciali da dispositivi mobili e PC. I termostati monitorano l’umidità e la temperatura e modificano i cicli di raffreddamento, consentendo di

Orticoltura/ Prodotti agroalimentari

Prodotti alimentari trasformati

Prodotti zootecnici

Prodotti farmaceutici

risparmiare energia e denaro. Questi termostati stanno progredendo ulteriormente in termini di tecnologia e i dispositivi IOT consentiranno il monitoraggio del consumo di energia sotto supervisione distrettuale.

SISTEMI INTEGRATI

I comandi HVAC e i sistemi per gli edifici sono diventati sempre più integrati, alimentando la domanda degli utenti finali che cercano i vantaggi di sistemi semplificati come i controlli dell’illuminazione e degli accessi. Ciò consente una maggiore efficienza energetica nella gestione dei sistemi dell’edificio, in quanto permette il controllo tramite un’unica interfaccia.

Questi sistemi facilitano l’eliminazione della ridondanza degli apparati e offrono un migliore comfort agli occupanti, grazie a una gestione semplificata. Ad esempio, i controlli degli accessi integrati con i controlli HVAC consentono di utilizzare un’unica piattaforma per monitorare il raffreddamento e modificarlo in base al numero di persone presenti nell’ambiente climatizzato. Questi sistemi si sono già diffusi negli uffici commerciali e si stanno diffondendo anche negli alberghi, nelle strutture sanitarie, nelle scuole e negli spazi commerciali.

RIDUZIONE DEL CONSUMO DI ENERGIA NELLA REFRIGERAZIONE E NELLA CATENA DEL FREDDO

Il 60% della nostra popolazione attiva è costituito da produttori agricoli. Gli effetti benefici della catena del freddo avranno un impatto di trasformazione sociale. La refrigerazione e la catena del freddo preservano

l’agricoltura, migliorano l’assistenza sanitaria e contribuiscono al PIL nazionale e al benessere dell’umanità. La distribuzione per segmenti dell’uso finale delle celle frigorifere è rappresentata nel grafico a torta figura 1. La tecnologia deve guidare l’innovazione di sistemi di refrigerazione efficienti alimentati in modo affidabile da un ibrido di rete ed energia rinnovabile, mentre i refrigeranti naturali a zero GWP (ammoniaca e anidride carbonica) devono sostituire quelli che causano il riscaldamento globale. I sistemi di refrigerazione per il trasporto devono utilizzare un numero sempre maggiore di materiali a cambiamento di fase a energia meccanica zero per il trasporto intermedio e dell’”ultimo miglio” e sistemi di raffreddamento continuo a bordo…

I sistemi meccanici possono essere combinati con batterie di bordo efficienti per alimentare la refrigerazione 24 ore su 24, il trasporto EV, i sistemi di refrigerazione a spirale che contribuiscono a migliorare l’affidabilità e l’efficienza del nucleo della catena del freddo, il sistema di refrigerazione.

CONCLUSIONE

La nuova serie di edifici deve seguire strategie di progettazione prescritte e regolamentate, mentre la decarbonizzazione degli edifici esistenti è un processo che deve essere applicato per fasi, con un calendario pianificato che prevede la partecipazione di tutte le parti interessate, ognuna delle quali deve essere responsabile della propria parte del processo. Sensori di facile applicazione possono monitorare e registrare i miglioramenti e l’entità della decarbonizzazione, proprio come monitoriamo e ci prendiamo cura della nostra salute personale. Per raggiungere gli obiettivi nazionali di decarbonizzazione, tutti i proprietari, gli occupanti e gli operatori degli edifici devono impegnarsi nel processo.

La regolamentazione può accelerare il percorso e renderlo parte della nostra vita, allo stesso modo in cui seguiamo le regole della sicurezza stradale o qualsiasi altra normativa che diamo per scontata.

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Figura 1

Esecuzione delle sigillature delle giunzioni nelle canalizzazioni per la distribuzione dell’aria

INTRODUZIONE

La definizione delle classi di tenuta o di perdita dei tratti di canalizzazioni per la distribuzione dell’aria risulta avere, secondo alcune indicazioni tecniche di settore, diretta incidenza su quali tipi di giunti va realizzata la sigillatura delle giunzioni per contenere le perdite o le infiltrazioni di aria.

CLASSI DI TENUTA, PERDITE E INFILTRAZIONI

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 25 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

Già abbiamo visto come la normativa europea abbia definito diverse classi di tenuta per le canalizzazioni per la distribuzione dell’aria degli impianti di condizionamento. Altresì è stato osservato come un difetto di tenuta nelle giunzioni possa dar luogo ad una perdita di una certa portata d’aria dal canale nel caso in cui esso si trovi in sovrapressione o ad una infiltrazione di aria nel caso in cui esso si trovi in depressione rispetto l’ambiente esterno in cui esso si trova.

A meno che non si consideri il caso di corti tratti di canali di distribuzione privi di giunti, le fughe (o le infiltrazioni) di aria risultano essere sempre presenti, in misura più o meno rilevante, a seconda della classe di tenuta del sistema e della pressione che esiste all’interno del canale.

canale, non dalla pressione dinamica. Riprendendo quanto già detto su queste due componenti della pressione totale, ricordiamo che la pressione statica si manifesta come una forza che agisce perpendicolarmente alle pareti interne della canalizzazione, forza che viene esercitata proprio dalle particelle di aria in movimento, e quindi in modo tale da creare proprio le premesse affinché le particelle di aria possano agevolmente fuoriuscire da quei punti in cui vi è un difetto di tenuta del canale. Al contrario la pressione dinamica, che risulta essere legata alla velocità propria delle particelle d’aria in movimento, svolge un’azione più orientata in senso longitudinale, ossia nella stessa direzione dell’asse del condotto, e quindi meno incline a “sospingere” le particelle d’aria al di fuori del canale laddove vi è un difetto di tenuta. La spiegazione di tale fenomeno è anche più facilmente comprensibile se si pensa alle modalità con cui deve essere inserita la presa di pressione di un manometro per misurare rispettivamente la pressione statica e quella dinamica. Di queste modalità ne abbiamo già ampiamente parlato nei numeri 446 e 449 della rivista.

L’IMPORTANZA DELLE GIUNZIONI

È DISPONIBILE LA RACCOLTA

COMPLETA DEGLI ARTICOLI

DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403

corsi@centrogalileo.it

È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.

IL RUOLO DELLA

PRESSIONE STATICA

In generale, e con buona approssimazione, si può affermare che i disperdimenti o le rientrate di aria dipendono essenzialmente solo dalla pressione statica esistente nel

Stabilito questo fatto, rimane altresì assodato che l’entità delle perdite (o infiltrazioni) che si verificano in un canale dipendono strettamente dall’accuratezza con cui i vari elementi della canalizzazione vengono posati ed assemblati tra loro. In particolare, i giunti trasversali risultano essere di rilevante importanza

per

30/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Pierfrancesco FANTONI
LEZIONE 241 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

garantire la tenuta e la loro realizzazione va sempre eseguita accuratamente. In questo senso va posta attenzione nella corretta sigillatura dei giunti mediante gli appositi mastici e sigillanti idonei anche se, ad onor del vero, è da mettere in conto che qualche piccolo difetto realizzativo è sempre possibile. Ovviamente, tali difetti possono essere tollerati nelle condotte dove le pressioni in gioco sono piuttosto basse, ma quando le pressioni all’interno del canale risultano avere valori medio-alti allora è necessario essere molto prudenti e precisi nella realizzazione del lavoro. Comunque sia, ricordiamo che le perdite (o le infiltrazioni) di aria quando sono di una certa entità vanno ad incidere anche sulla scelta delle caratteristiche del ventilatore, in particolare modo sulla sua portata.

CLASSI DI PERDITE

Anche l’ASHRAE ha definito, come la normativa europea, delle classi di perdita per le canalizzazioni dell’aria. Tali classi vengono individuate in base alla perdita di aria che si verifica per ogni metroquadro di superficie del canale ed in base alla differenza di pressione tra interno ed esterno al canale. Le classi di perdite vengono definite in maniera specifica in base alla forma della sezione del canale ed al tipo di materiale che li costituisce. Quanto proposto da ASHRAE risulta particolarmente interessante anche a livello pratico in quanto fornisce pratiche indicazioni operative su come procedere nell’assemblaggio dei vari componenti della canalizzazione.

Infatti, le disposizioni ASHRAE pre-

vedono vari livelli di sigillatura in funzione della collocazione del canale (interno, esterno l’ambiente condizionato, ecc.) e della sua funzione (mandata, ripresa dell’aria, ecc.).

REALIZZAZIONE DELLE GIUNZIONI

Ad esempio se il canale è posto all’esterno, nei tratti in mandata dell’aria vanno sigillati tutti i giunti trasversali, quelli longitudinali e gli attraversamenti delle murature. Questo è da eseguire anche nel caso di tratti in mandata che attraversano locali non climatizzati quando la pressione interna del canale supera i 500 pascal, così come nei tratti che scorrono in locali climatizzati ma non in vista. Se i tratti di canali scorrono all’esterno anche i tratti di ripresa e di espulsione vanno sigillati trasversalmente, longitudinalmente e quando attraversano murature.

Se il canale deve attraversare locali non climatizzati, i tratti in mandata dell’aria con pressione interna inferiore a 500 pascal vanno sigillati sia trasversalmente che longitudinalmente; lo stesso trattamento va riservato ai tratti di ripresa e di espulsione dell’aria.

Nel caso in cui la canalizzazione attraversa locali climatizzati allora si procede alla sigillatura longitudinale e trasversale dei tratti in vista che risultano essere in mandata con pressione superiore a 500 pascal, così come i terminali di espulsione dell’aria.

Se invece abbiamo tratti nascosi allora questo riguarda sia i tratti di ripresa che di espulsione.

In generale è possibile procedere alla sola sigillatura dei tratti trasversali solo quando si hanno tratti che attraversano locali climatizzati con elementi di mandata in vista con pressione inferiore a 500 pascal oppure negli elementi di ripresa.

Le indicazioni dell’ASHRAE vengono fornite supponendo di avere una densità di 0,82 giunzioni ogni metro di canale: nel caso in cui la densità risulti essere superiore si deve procedere ad una ridefinizione delle classi di perdita per i singoli tratti interessati.

/31 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023
Figura 1: Esempi di sigillatura in una tubazione Figura 2: Esempi di sigillatura in una tubazione

Parola all’esperto: Il capillare nel ciclo frigorifero

Nelle macchine frigorifere che utilizzano come organo di laminazione la valvola termostatica, la variazione di uno dei parametri di funzionamento (ad esempio la pressione di condensazione o la pressione di evaporazione) si ripercuote in una modifica dell’apertura dell’orifizio con lo scopo di raggiungere il punto di equilibrio di funzionamento.

Laddove è il tubo capillare a garantire la laminazione del refrigerante, la geometria fissa del tubo rende impossibile una sua modifica che persegua il raggiungimento di una nuova situazione di equilibrio conseguente alla variazione dei parametri di funzionamento.

si dispone in una nuova situazione di equilibrio facendo variare anche la pressione di evaporazione.

L’unicità della pressione di condensazione che garantisce l’equilibrio in corrispondenza di una pressione di evaporazione data (e viceversa) deriva dal fatto che se un aumento del rapporto tra le due pressioni fa aumentare la portata di refrigerante che passa attraverso il capillare, al tempo stesso fa diminuire la quantità di refrigerante trattata dal compressore e viceversa.

Sulla rivista di aprile 2023 si può leggere la prima parte dell’articolo.

In questo caso è tutto il sistema che si riconfigura, variando pressione di condensazione, pressione di evaporazione e portata di refrigerante fino al raggiungimento delle nuove condizioni di equilibrio caratterizzate dall’uguaglianza delle portate che attraversano il compressore e il capillare.

Per un dato accoppiamento capillare-compressore è univocamente determinata la combinazione di valori di pressione di condensazione e pressione di evaporazione che garantisce quello stato di equilibrio. In altre parole, ad una data pressione di condensazione corrisponde una e una sola pressione di evaporazione alla quale il sistema funziona in condizioni di equilibrio.

Sul piano pressione di condensazione-pressione di evaporazione, il luogo dei punti che individuano questo stato di equilibrio costituisce la cosidetta “curva caratteristica di bilanciamento delle capacità”.

Si vede come, nell’incapacità del capillare di far corrispondere alla variazione di un parametro del ciclo (ad esempio, la pressione di condensazione) la variazione della propria geometria, è il ciclo stesso che

L’analisi degli stati di equilibrio può essere realizzata anche riportando le curve caratteristiche di funzionamento del capillare e del compressore su un piano portata ponderale del compressore-pressione di evaporazione e parametrizzandole in funzione della pressione (o temperatura) di condensazione (vedi fig.5).

Si riconosce come ogni stato di equilibrio sia configurato da una particolare combinazione delle due pressioni, alla quale corrisponde un particolare valore della portata di refrigerante che attraversa il ciclo. La capacità di un sistema capillare-compressore di trovare la propria combinazione di equilibrio tra le pressioni di condensazione e di evaporazione non è però senza vincoli.

Se infatti la pressione di evaporazione aumenta, la portata di refrigerante fornita dal capillare è inferiore a quella aspirata dal compressore e l’evaporatore tende a svuotarsi; il sistema in breve ristabilisce l’equilibrio; il condensatore si riempie di liquido, diminuendo la sua superficie di scambio e facendo aumentare la pressione di condensazione.

La portata trattata dal compressore allora diminuisce, mentre aumenta quella che il capillare lascia passare finchè si ristabilisce un nuovo equili-

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Gianfranco Cattabriga Docente Centro Studi Galileo

brio, rappresentato in corrispondenza della pressione di evaporazione B in fig.6.

Un caso di svuotamento del condensatore si verifica anche se il capillare è troppo lungo.

In questo caso la portata che il tubo lascia passare è troppo bassa rispetto a quella aspirata dal compressore per cui l’evaporatore si vuota.

L’equilibrio si raggiunge poichè l’eccesso di fluido pompato dal compressore si accumula come liquido nel condensatore.

La diminuzione della superficie di scambio fa aumentare la pressione di condensazione che provoca il riequilibrio della portata ed il raggiungimento di una condizione di equilibrio che però è una condizione non ottimale di funzionamento del ciclo, al pari della condizione di equilibrio che si stabilisce nel caso precedente.

Lo stesso succede se il capillare è troppo corto; l’evaporatore si allaga perché riceve dal capillare più refrigerante di quanto ne aspiri il compressore.

L’equilibrio si stabilisce ugualmente perché la diminuzione della superfi-

cie di scambio dell’evaporatore determina l’aumento della pressione di evaporazione, il che fa aumentare la portarta aspirata dal compressore e diminuire quella che transita al capillare fino a che le due portate non si eguagliano.

Un caso analogo si verifica quando in un sistema diminuisce il carico frigorifero cui la macchina deve far fronte.

Allora la pressione di evaporazione diminuisce (punto C rispetto al punto A di equilibrio della fig.6) ed il refrigerante, portato dal capillare in quantità maggiore di quella aspirata dal compressore, allaga l’evaporatore.

La diminuzione di portata nel capillare si ottiene in quanto il capillare stesso riceve dal condensatore il refrigerante con titolo maggiore di 0, quindi non completamente condensato.

La presenza di refrigerante allo stato di vapore diminuisce (a causa del suo alto volume specifico) la sua velocità di deflusso nel capillare e quindi la sua portata massima.

Le condizioni di equilibrio che si stabiliscono in questi ultimi due casi

fanno sì che il ciclo si presenti come in fig.1B con evidente diminuzione dell’efficienza del ciclo dovuta alla diminuita capacità frigorifera a parità di lavoro di compressione speso rispetto al caso ottimale (fig.1A). In definitiva si può affermare che la capacità del sistema capillare-compressore ad adattarsi ad una variata configurazione dei parametri caratteristici del ciclo è molto vasta; tale capacità si esplica sostanzialmente in una possibilità di variare le condizioni del refrigerante all’ingresso del capillare affinché la resistenza offerta da quest’ultimo al passaggio del refrigerante stesso sia tale da far eguagliare le portate che attraversano organo di laminazione e capillare.

La variazione che subisce la portata che passa nel capillare al variare del sottoraffreddamento del liquido o a causa della presenza di vapore all’ingresso è tale da permettere un ampio campo di funzionamento al sistema.

Il lato negativo risiede nel fatto che al di fuori di un ristretto range di condizioni assai prossime alle condizioni di progetto, la situazione di equilibrio a cui si dispone il sistema è una condizione che comporta diminuzioni notevoli dell’efficienza del sistema.

CARATTERISTICHE GEOMETRICHE

I capillari normalmente utilizzati sono costruiti in rame puro al 99,9% ed hanno un diametro interno che varia da un valore minimo di 0,64 mm ad un valore massimo di 1,5 mm.

La scelta ottimale è largamente vincolata dal legame esistente tra il diametro stesso e la lunghezza del capillare.

Di per se stesso, infatti, il diametro del capillare andrebbe scelto quanto maggiore possibile, minimizzando così inconvenienti che potrebbero essere provocati da particelle estranee (umidità, sporcizia, etc.) nel refrigerante e riducendo l’influenza del sottoraffreddamento sulla portata in massa.

Un diametro maggiore significa una lunghezza maggiore del capillare per realizzare la resistenza al flusso

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necessaria per un corretto dimensionamento del sistema.

L’eccessiva lunghezza comporta però una maggiorazione nei costi e la necessità di ripiegare in qualche modo il capillare, che viene ad essere di lunghezza assai maggiore rispetto alla distanza che intercorre tra condensatore ed evaporatore; un ripiegamento a spirale può far diminuire, a causa della maggiore resistenza al flusso, la portata di refrigerante del 5% rispetto ad un capillare rettilineo.

Il rapporto lunghezza/diametro ottimale dovrebbe essere compreso tra 4000 e 5000, il che significa lunghezze variabili tra 1,5 m e 5 m; questi rapporti garantiscono, allo spegnimento dell’apparecchiatura, tempi sufficientemente bassi per la equalizzazione tra l’alta e la bassa pressione.

I tubi capillari vengono prodotti per trafilatura a freddo oppure per estrusione a caldo.

Un problema notevole per l’applicazione dei capillari deriva dal fatto che la produzione con uno dei due processi o, addirittura, con lo stesso processo ma da parte di costruttori diversi, può ripercuotersi in grandi differenze nell’efflusso di refrigerante tra due capillari che macroscopicamente appaioni identici. Se, infatti, esiste una norma che limita a ± 25 μm la tolleranza di produzione per il diametro interno del tubo, nessuna prescrizione esiste per la rugosità dello stesso.

Ora, è stato rilevato sperimentalmente che due tubi aventi lo stesso diametro interno, nei limiti della tolleranza sopra riportata, a parità di altre condizioni, lasciano passare portate di refrigerante che, a pressioni di ingresso di circa 11 bar, differivano di oltre il 20%.

Gli stessi capillari, provati con una pressione all’ingresso di circa 2 bar, non hanno mostrato differenze di portata.

La ragione della differenza di portata per elevate pressioni di ingresso, è stata spiegata con la differenza di rugosità esistente fra i due tubi. In conclusione, capillari più lisci garantiscono prestazioni migliori senza costi aggiuntivi; in più la minor rugosità assicura anche una

riduzione del rumore provocato dal refrigerante che transita dal capillare all’evaporatore.

Sorge anche un problema di ordine pratico dovuto alla mancanza di norme relative alla rugosità; è infatti possibile reperire in commercio tubi identici secondo la normativa esistente che, in realtà, si differenziano per la rugosità e quindi garantiscono anche prestazioni differenti.

Tutto ciò produce un ulteriore elemento di incertezza nell’applicabilità delle considerazioni teoriche che stanno alla base dei numerosi modelli matematici sviluppati per dare una soddisfacente descrizione del processo di laminazione che avviene all’interno del capillare.

PARAMETRI COSTRUTTIVI E OPERATIVI E LA LORO INFLUENZA SULLE PRESTAZIONI DEL CAPILLARE

Si vuole ora esaminare l’effetto provocato nel capillare e nelle sue prestazioni all’interno del ciclo dalla variazione di una delle seguenti condizioni operative o costruttive, quando le altre rimangono costanti.

IL SOTTORAFFREDDAMENTO ALL’INGRESSO - ΔTS

Il sottoraffreddamento del liquido all’ingresso nel capillare è il parametro che maggiormente influenza le prestazioni dell’organo di laminazione.

Un aumento del livello di sottoraffreddamento si ripercuote in un aumento della lunghezza monofasica ideale.

L’effetto più importante del sottoraffreddamento è che la portata in massa di refrigerante è ad esso proporzionale, secondo questa dipendenza:

m= 0,1 x ΔTs + C con C che è una costante che dipende dalla pressione di ingresso e dalla lunghezza del tubo.

Il sottoraffreddamento è inoltre proporzionale al gradiente di pressione nella lunghezza di liquido ed anche alla pressione di uscita (nel caso, naturalmente, che non si raggiunga la pressione critica).

LA PRESSIONE DI INGRESSO - PIN

Anche la pressione all’ingresso del

34/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 6

capillare, cioè, la pressione di condensazione, riveste notevole importanza per le prestazioni del capillare. In particolare l’aumento della pressione di ingresso ritarda il flashing point e fa aumentare la portata di refrigerante secondo:

m = α (Pin) + β con α e β, dipendenti dalla lunghezza del tubo, dal diametro e dalla temperatura di ingresso. Un rilievo sperimentale riportato in letteratura ha quantificato un aumento della portata del 7,6% passando, con gli altri parametri invariati, da una pressione di condensazione di 13 bar ad una di 14 bar.

LA PRESSIONE DI USCITA - POUT

Al contrario, la pressione di uscita ha un effetto trascurabile sulla resa del capillare.

L’effetto diventa chiaramente nullo se si raggiungono le condizioni critiche.

La trattazione del tubo capillare obbliga sempre a considerare i due parametri pin e pout separati, non potendo essi essere conglobati nell’unico parametro.

Δp = Pin - Pout

Ciò perchè, come si è visto, la pressione di ingresso nel capillare influenza grandemente la portata di refrigerante nello stesso, mentre l’influenza dell pressione di uscita è minima.

Invece la portata del compressore dipende, in modo assai marcato, dalla pressione di evaporazione (in quanto da essa dipende il volume specifico del refrigerante aspirato) e molto meno dalla pressione di mandata (che influenza solo il rendimento volumetrico del compressore).

Un calcolo della portata di refrigerante fatto considerando solo il salto di pressione e non le pressioni prese singolarmente può condurre perciò ad errori di grande entità.

POSIZIONI E DIMENSIONI DELLA ZONA DI SCAMBIO TERMICO

Nel caso, assai comune, di scambio termico tra capillare e tubo di aspirazione, va scelta con avvedutezza la posizione della zona di scambio.

Una serie di esperienze ha dimostrato la maggior efficacia dello scambiatore posto nel tratto iniziale del capillare, cioè in prossimità del condensatore.

Questo può però aumentare i pericoli di instabilità del flusso, per cui alcuni consigliano di lasciare un piccolo tratto di capillare tra l’uscita del condensatore e l’inizio del contatto di scambio termico.

Il tratto di capillare che precede lo scambiatore dovrebbe avere lungheza compresa tra 1/6 e 1/3 della lunghezza dell’intero capillare.

Per quanto attiene alla lunghezza del tratto di capillare in contatto termico con la linea di aspirazione, è stato dimostrato che si ha un aumento della portata di refrigerante all’aumentare della lunghezza di capillare interessato dallo scambio termico con un limite superiore, però, oltre il quale non si hanno apprezzabili vantaggi ad estendere oltre il tratto di scambio.

Si consiglia una lunghezza media del tratto di scambio pari a 1,2 m. L’analisi sperimentale delle presta-

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/35 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023
7
Figura

Tabella1: Conversione della lunghezza del tubo capillare

Localizzare nella colonna di sinistra il diametro suggerito, spostarsi sulla destra fino ad incrociare la colonna corrispondente al diametro disponibile, leggere il valore scritto all’incrocio dei due diametri, moltiplicare tale valore per la lunghezza suggerita, il risultato sarà la lunghezza che il capillare con il diametro da voi scelto dovrà avere per dare le medesime prestazioni di quello suggerito.

Si raccomanda di privilegiare i valori contenuti nelle caselle evidenziate. Nota: I valori forniti dalla presente tabella sono validi solo con un minimo di 120 cm di scambiatore di calore tra tubo capillare e linea di aspirazione.

36/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

zioni di un capillare con scambiatore direttamente all’uscita del condensatore ha messo in luce che per lunghezze di scambio superiori a 1 m. non si hanno miglioramenti nella portata del capillare.

CARICA DI REFRIGERANTE E DIMENSIONI DEGLI SCAMBIATORI DI CALORE

Non è semplice definire in modo univoco l’influenza della carica di refrigerante sulle prestazioni del sistema frigorifero. In base a considerazioni qualitative ottenute si consiglia di mantenere la carica leggermente superiore rispetto a quella che permette di ottenere la condizione caratteristica di funzionamento. Infatti se si aumenta la carica, cresce la parte di evaporatore con refrigerante saturo e quindi diminuisce il surriscaldamento in aspirazione ed aumenta la temperatura di evaporazione. Aumenta allora la portata al compressore e l’adeguamento del capillare comporta la necessità di un aumento del sottoraffreddamento del liquido.

Ne risulta un miglioramento per il ciclo anche se si determina il pericolo di aspirazione di liquido da parte del compressore.

Se invece la carica diminuisce, l’evaporatore tende a svuotarsi ed aumenta così il surriscaldamento e diminuisce la temperatura di evaporazione; questo provoca una diminuzione della portata nel compressore cui il capillare si adegua diminuendo il sottoraffreddamento.

Da altre parti si sostiene, invece, che la carica di refrigerante in un sistema con capillare debba essere la più bassa possibile compatibilmente con il raggiungimento di prestazioni soddisfacenti.

In ogni caso ciò che non è assolutamente controverso è il fatto che l’influenza della quantità di refrigerante sia strettamente dipendente dalle dimensioni dei due scambiatori di calore.

L’evaporatore è bene che sia ampiamente dimensionato così da rendere trascurabili gli effetti di variazioni nella carica di refrigerante nei vari componenti durante i periodi di marcia ed arresto del compressore.

Infatti durante gli arresti, a causa del fatto che il capillare lascia passare refrigerante anche a macchina ferma, c’è il massimo accumulo di liquido all’evaporatore, mentre il minimo livello di liquido si ottiene in condizioni di marcia.

Un evaporatore capace consente di limitare, funzionando da volano, gli scompensi derivanti da queste variazioni della quantità di refrigerante presente al suo interno.

È comunque buona regola interporre tra l’evaporatore e la linea di aspirazione un accumulatore di liquido che smorzi tali fluttuazioni nelle condizioni operative.

Le dimensioni del condensatore devono risultare dal compromesso tra due tendenze opposte, il condensatore andrebbe scelto il più piccolo possibile, al fine di evitare che la presenza di troppo liquido al suo interno causi un mancato riempimento dell’evaporatore, con conseguente aumento della pressione di condensazione.

Un condensatore di dimensioni contenute rende inoltre trascurabile il fenomeno della ri-espansione del vapore durante i periodi di arresto del compressore.

Al tempo stesso il condensatore deve essere abbastanza grande da contenere una sufficiente quantità in modo da prevenire l’aumento indesiderato della pressione di condensazione durante il funzionamento a carico elevato.

In caso di presenza di scambio termico, il titolo del vapore all’uscita del capillare è, in generale, più basso; questo comporta un aumento della quantità di liquido presente, a regime, nell’evaporatore.

La carica di refrigerante è perciò maggiore in presenza di scambiatore piuttosto che in sua assenza.

CONFRONTO CON LA VALVOLA DI ESPANSIONE TERMOSTATICA

È naturale proporre, a questo punto, un confronto tra il tubo capillare e l’altro organo di laminazione di più frequente impiego nei sistemi frigoriferi a compressione di vapore: la valvola di espansione termostatica, che è utilizata di preferenza nelle macchine di taglia media e grande.

Le differenze tra i due dispositivi sono note e sono già state indicate in precedenza, ma vale la pena di ripetere quella che è la differenza fondamentale, il capillare è assai più economico e semplice , ma si adatta meno bene a variazioni delle condizioni operative del ciclo.

Al contrario la valvola termostatica, organo più complesso e delicato, quindi più costoso, risponde ottimamente anche a variazioni considerevoli nelle condizioni operative.

Tra i vantaggi del capillare rispetto alla valvola termostatica va annoverato la minor sensibilità del capillare ad eventuali perdite di refrigerante nel circuito.

Una notevole differenza operativa tra i due dispositivi di laminazione si verifica anche nel funzionamento in transitorio.

Il fenomeno cui va ascritta la responsabilità della differenza tra i due casi è l’equilibratura delle pressioni che ha luogo nei sistemi a capillare durante i periodi di fermo del compressore.

Questo fenomeno ha un effetto positivo, quello di richiedere piccole coppie di spunto al riavviamento del compressore, ma ha l’effetto negativo di un più lungo periodo per la messa a regime dell’impianto dopo l’arresto; occorre infatti un maggior lasso di tempo perchè la temperatura di evaporazione si riporti al livello in cui la macchina riesce ad asportare dal fluido termovettore la quantità di calore di regime.

I risultati delle esperienze concernenti il confronto tra capillare e valvola termostatica sono riassunti alla fig.7 in cui in ascisse è riportata, come percentuale, la potenza frigorifera ed in ordinate, sempre come percentuale, è riportata la potenza elettrica assorbita in corrispondenza.

Si vede che se a pieno carico (potenza frigorifera uguale a 1) non esistono differenze, a carichi ridotti l’efficacia del capillare è assai minore.

Ciò è spiegabile col fatto che carichi ridotti significano un numero notevole di cicli ON-OFF del compressore e quindi, per il capillare, lunghi periodi di transitorio nei quali la potenza termica sottratta è assai ridotta rispetto alla potenza elettrica assorbita.

/37 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023

IL CAPILLARE SU IMPIANTI A INVERSIONE DEL CICLO FRIGORIFERO

Negli impianti a inversione del ciclo frigorifero il funzionamento in riscaldamento richiede una carica di refrigerante minore rispetto al funzionamento in raffreddamento; ne consegue che, nel primo caso, il capillare deve esercitare una resistenza al flusso di refrigerante maggiore che nel secondo caso. Sono stati proposti diversi accorgimenti per ottenere i risultati migliori in entrambe le condizioni di funzionamento, quali:

• inserimento di una valvola di intercettazione che esclude dal funzionamento un tratto di capillare quando esso non è necessario

• adozione di due capillari, ciascuno dei quali è ottimizzato per un regime di funzionamento

• adozione di un accumulatore di refrigerante sullo scambiatore interno, posto in contatto termico con lo scambiatore esterno in modo che il refrigerante al suo interno sia allo stato di vapore nel funzionamento estivo (raffreddamento) e allo stato di liquido nel funzionamento invernale (riscaldamento).

CONCLUSIONI

Sono state esaminate dal punto di vista costruttivo ed operativo le caratteristiche del più semplice tra gli organi di laminazione utilizzati, il tubo capillare, che proprio per la sua semplicità conosce un larghissim-

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ma diffusione nei sistemi frigorifero a compressione di vapore di piccola potenza.

Le condizioni di flusso del refrigerante all’interno del capillare sono state analizzate enfatizzando le problematiche introdotte dalla presenza di una zona metastabile che ritarda l’inizio della vaporizzazione e dall’esistenza di un limite alla pressione di uscita che si verifica quando si raggiungono le condizioni di flusso critico nella sezione terminale del tubo.

Il principale limite operativo del capillare consiste nella scarsa capacità di adeguarsi a variazioni delle condizioni operative del ciclo, senza incidere negativamente sull’efficienza del ciclo stesso.

Sono state studiate le modalità con cui il sistema modifica i propri parametri al variare delle condizioni esterne, concludendo, appunto, che ad un’ampia capacità di adattamento corrisponde, però, una diminuzione non trascurabile dell’efficienza se le condizioni operative si discostano troppo da quelle di progetto.

È stato, inoltre, confermato il vantaggio costituito dalla realizzazione di uno scambio termico tra il capillare e la linea di aspirazione in uscita dall’evaporatore. Si sono infine esaminati, uno ad uno, tutti i parametri costruttivi ed operativi che influenzano le prestazioni del capillare e del sistema in cui esso è inserito, evidenziando come incida la modifica di ciascuno di essi se tutti gli altri rimangono costanti. È di rilevante importanza la notazione che le prestazioni del capillare sono grande-

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mente influenzate dalla pressione di condensazione e dal livello di sottoraffreddamento all’ingresso, mentre ha scarsissimo peso la pressione di evaporazione. Da ultimo sono stati descritti alcuni confronti tra il comportamento della valvola termostatica e del capillare in uguali condizioni di funzionamento.

Come era da attendersi il capillare dà ottimi risultati operando in condizioni di progetto mentre la valvola termostatica è superiore nel funzionamento in condizioni diverse da quelle nominali.

IL DIMENSIONAMENTO DEL CAPILLARE

Il tecnico che volesse cimentarsi nel dimensionamento del tubo capillare dovrebbe disporre di dati relativi al refrigerante e alle caratteristiche del tubo capillare in rame decisamente di difficile reperibilità.

Nel caso in cui tali dati fossero disponibili, il calcolo è molto complicato e comunque il risultato molto difficilmente troverà riscontro nei diametri commerciali disponibili del tubo capillare. I costruttori di compressori frigoriferi mettono a disposizione abbinamenti tra i loro modelli di compressore (e quindi di potenze frigorifere), loro campi di impiego e dimensioni suggerite per il capillare da utilizzare.

Può capitare che il diametro del capillare suggerito dal costruttore non trovi riscontro nella disponibilità, in tale caso la tabella 1 permette di calcolare la lunghezza che il capillare con il diametro disponibile deve avere per provocare la medesima perdita di pressione del capillare suggerito.

Esempio:

L’evoluzione delle tecnologie

• capillare suggerito Ø 0,889 mm x 3000 mm

• capillare disponibile Ø 0,91 mm

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• fattore di conversione 1,16. Dalla tabella risulta che moltiplicando la lunghezza suggerita di 3000 mm per 1,16, con questa nuova lunghezza, il capillare Ø 0,91 mm provocherà la medesima perdita di pressione del capillare suggerito.

3000 x 1,16 = 3480 mm

Quindi il nuovo capillare sarà:

Ø 0,91 mm x 3480 mm

38/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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LEZIONE 262 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE

Esecuzione delle misure per la diagnosi di inconvenienti di funzionamento del circuito frigorifero

INTRODUZIONE

Una delle competenze basilari che si devono possedere per compiere quel salto di qualità nella propria professione si fonda anche sulla capacità di eseguire misure. Capacità elementare, se vogliamo, ma che in realtà comporta delle attenzioni operative e anche di “progettazione” di un programma efficace e significativo di azioni da svolgere.

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 25 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni sui corsi e programmi 2023

Quali e quante misure eseguire è il primo punto da definire per poi passare alla definizione delle corrette modalità esecutive delle misure e, infine, alla loro efficace interpretazione per poterne trarre delle informazioni funzionali alla soluzione del caso.

QUALI E QUANTE MISURE ESEGUIRE

Non c’è un numero prefissato di misure che vanno necessariamente eseguite quando si deve “studiare” il funzionamento di un’apparecchiatura. Diciamo che il principio che deve essere sempre tenuto presente è che più misure si eseguono, maggiorie è la quantità di dati di cui si viene in possesso e quindi più si è in grado di eseguire un’analisi precisa del funzionamento di un‘apparecchiatura.

che raffredda ma non tanto, per cui il cliente chiama e chiede motivo e risoluzione dello scarso raffreddamento. Se l’apparecchiatura è ferma il discorso è un po’ diverso: la problematica può essere di tipo elettrico sulla linea di alimentazione o su qualche protezione (e allora si tratta di fare qualche misura di tensione, resistenza, ecc.) oppure interessa il compressore (che può avere un problema meccanico, ad esempio il grippaggio, oppure elettrico: anche qui con poche misure si può giungere ad una facile discriminazione tra le due cause).

Oltre a questo criterio, va valutato il “costo” che ogni misura richiede per la sua esecuzione, ossia il tempo che essa richiede per la sua realizzazione. Esso va commisurato alla significatività della misura, ossia all’informazione che essa è in grado di fornire una volta che viene eseguita.

È

DISPONIBILE LA RACCOLTA

COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403

corsi@centrogalileo.it

È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.

Ovviamente aumenta anche la probabilità di individuare rapidamente e con certezza l’eventuale problema di funzionamento, e quindi di procedere alla sua eliminazione e giungere al ripristino del suo buon funzionamento.

Naturalmente stiamo parlando di un’apparecchiatura in funzione,

Facciamo un esempio pratico: se desideriamo conoscere la temperatura di mandata del compressore ma l’unità esterna del condizionatore split è difficilmente accessibile. Quale lavoro mi richiede tale misura e quanto tempo mi impegna? Il problema (rilevazione della temperatura di mandata) va scomposto nei suoi sotto-problemi (disponibilità degli attrezzi, smontaggio della carenatura dell’unità, esecuzione della misura, uso di eventuali scale, ecc.), che vanno considerati singolarmente per valutarne la loro immediatezza e facilità esecutiva.

Non va dimenticata la significatività della misura eseguita: togliendo la carenatura dell’unità la temperatura di mandata del compressore viene inficiata? Se sì, di quanto? Difficile

/39 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023
Pierfrancesco Fantoni

dirlo. Ciò che vado a rilevare corrisponde al reale valore di funzionamento quando l’unità lavora perfettamente chiusa?

L’unità aperta riceve sicuramente un maggior flusso d’aria e quindi il raffreddamento del compressore è agevolato: quindi, probabilmente no, ma è difficile stabilire quale sia l’errore che si commette eseguendo la misura in tali condizioni.

Si potrebbe pensare, allora, una volta fissata la sonda del termometro sul tubo di mandata, di riassemblare la carenatura in modo da allinearsi il più possibile alle condizioni di lavoro

reali dello split: ipotesi realizzabile, sicuramente, ma devo ricordarmi che all’unità si accede con difficoltà e che, una volta terminata la misura dovrò nuovamente togliere la carenatura per recuperare la sonda, per poi rimetterla nuovamente per chiudere l’involucro.

Insomma, tirando le somme, vale la pena eseguire la misura, sapendo quali e quante risorse richiede di impegnare e consci del fatto che il valore che otterrò è probabilmente inficiato da un errore?

Vale la pena porsi nelle condizioni ottimali per avere una misura si-

gnificativa, consci del fatto che per ottenere tale risultato ottimale l’impegno da profondere è abbastanza significativo in termini di tempo e di lavoro?

Non si può dare una risposta a priori, la valutazione va fatta caso per caso, pesando opportunamente tutti i fattori che sopra sono stati evidenziati, non senza dimenticare che, se si è già in possesso di un numero consistente di misure significative, la bilancia sicuramente pende dalla parte del no ma se, al contrario, le misure che si possiedono sono ancora insufficienti per poter formulare un’ipotesi realistica del cattivo funzionamento del condizionatore split, e non si ha la possibilità di eseguire altre misure alternative, allora la bilancia può pendere dalla parte del sì.

MODALITÀ DI ESECUZIONE DELLE MISURE E STRUMENTI DA UTILIZZARE

Una volta deciso quali misure effettuare, si passa alla fase esecutiva. Generalmente la tipologia di misure rientra tra quelle di temperatura e di pressione sul circuito frigorifero mentre consiste in misure di tensione e resistenza sul circuito

40/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 1: Esempio di strumenti di misura per il tecnico del freddo e attrezzatura varia.

elettrico.

Attraverso queste misure di base si può passare, poi, alla fase di calcolo di altre grandezze fisiche come, ad esempio, il surriscaldamento, i delta (differenze) di temperatura o altra ancora.

In questo frangente non va mai scordato di prestare la massima attenzione durante la fase esecutiva, in modo da realizzare una misura affetta dal minor errore possibile. Questo va sempre tenuto presente: quando si misura si commettono sempre degli errori, più o meno importanti, anche quando si impiegano strumenti della massima precisione. Se si utilizzano strumenti analogici, si possono commettere errori di lettura, ad esempio legati alla parallasse, ossia al non corretto posizionamento degli occhi di fronte al quadrante dello strumento. Evento che ha molta probabilità di accadere quando ci si trova a lavorare in luoghi angusti o difficilmente accessibili..

ERRORI DI MISURA

Nell’esecuzione di una misura si possono commettere anche errori sistematici, ad esempio legati ad una cattiva taratura dello strumento: in definitiva il nostro manometro analogico è stato sì tarato da pochi mesi secondo quanto predispone la

legislazione vigente, ma utilizzato ogni giorno qualche colpettino accidentale lo riceve sempre ed i suoi meccanismi interni ne soffrono con l’andare del tempo.

Negli strumenti digitali, molto più delicati di quelli analogici, vi è anche il problema dell’alimentazione elettrica, la carica delle batterie, che va sempre tenuta d’occhio, visualizzata generalmente sul display dello strumento, perché quando essa è al limite potrebbe causarmi qualche inesattezza di misurazione.

Il produttore dello strumento sicuramente nel suo libretto d’uso specifica quali attenzioni prestare a questo fattore. Il mercato, attualmente, offre strumenti analogici e digitali sia per la misura delle temperature che per la misura delle pressioni, delle tensioni e delle resistenze.

Non si può stabilire a priori quali delle due tipologie sia migliore rispetto all’altra, dato che la valutazione è soggettiva e dipende molto dalle inclinazioni personali.

Certo è che, generalmente, gli strumenti digitali permettono di ottenere misure più accurate, dato che permettono di apprezzare, con una certa precisione, anche i valori decimali della misura, vantaggio che, comunque, va valutato per quanto riguarda la significatività della maggior precisione: ha valenza sapere che stiamo evaporando nell’unità

interna dello split a 5,2 °C o ci è sufficiente sapere che la temperatura di evaporazione è di 5 °C? Ciascuno può fare le proprie considerazioni. Non va dimenticato, poi, che nell’esecuzione di una misura si possono commettere errori accidentali, legati all’imperizia, alla scarsa cura, a superficialità esecutiva. Il termine “accidentali” ci indica che sono errori casuali, che non si commettono in maniera sistematica, e che possono variare da caso a caso.

Possiamo portare l’esempio della posa della sonda del termometro per rilevare, ad esempio, la temperatura di una tubazione: l’esecuzione di una buona misura trova i presupposti nella pulizia del tubo, che va liberato da polvere, sporcizia, tracce di umidità o di brina, olio e quant’altro. La sonda va attentamente posizionata sulla tubazione, a stretto contatto con essa e debitamente isolata da correnti d’aria estranee che possono dare disturbi. Anche la posizione lungo la circonferenza della tubazione può avere la sua significatività: dobbiamo ricordare che nella parte inferiore di essa, internamente alla tubazione, può esserci un ristagno d’olio che oppone resistenza al passaggio di calore e che quindi rappresenta un ostacolo per l’ottenimento di una misura realistica.

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L’IMPRESSIONANTE RITORNO DI ISH 2023

BILANCIO POSITIVO NEL 2022 PER IL SETTORE DELLA CLIMATIZZAZIONE

Le soluzioni concrete per raggiungere gli obiettivi di protezione del clima nel settore dell’edilizia sono state al centro della fiera ISH, di Francoforte. L’industria delle tecnologie sanitarie, di riscaldamento e di climatizzazione ha indicato la strada verso un futuro più sostenibile: la decarbonizzazione, l’uso di energie rinnovabili e una maggiore efficienza energetica sono all’ordine del giorno. La principale fiera internazionale di settore ha celebrato un ritorno impressionante e superato le altissime aspettative. ISH ha fatto un ritorno impressionante come mega evento del settore. L’industria internazionale delle tecnologie sanitarie, di riscaldamento e condizionamento dell’aria ha approfittato dei cinque giorni della fiera dal 13 al 17 marzo per portare avanti un intenso networking, sperimentare innovazioni e far progredire il business. 153.734 visitatori provenienti da 154 paesi sono stati più che soddisfatti e, dopo una pausa di quattro anni dovuta alla pandemia, hanno colto l’occasione per conoscere lo status quo e il futuro della transizione termica nel settore dell’edilizia e dell’approvvigionamento idrico sostenibile. Wolfgang Marzin, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Messe Frankfurt, ha dichiarato: “ISH ha più che soddisfatto le aspettative dei nostri clienti ed è arrivata al momento giusto per affrontare le sfide del nostro tempo, come la protezione del clima e la sicurezza dell’approvvigionamento. L’industria ha presentato soluzioni tangibili per le attuali esigenze politiche, in modo che anche il commercio di installazioni, come il gruppo di visitatori più forte, ne abbia beneficiato.”

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Indagine statistica di Assoclima: numeri in crescita nel 2022 per tutti i comparti, ottimi risultati soprattutto per pompe di calore e ibridi. Il 2022 è stato un anno positivo per il settore della climatizzazione, lo confermano i risultati dell’indagine statistica di Assoclima sui dati di produzione, importazione, esportazione e mercato Italia di climatizzatori d’ambiente, sistemi split, multisplit e VRF, condizionatori packaged e roof top, pompe di calore, gruppi frigoriferi con condensazione ad aria e ad acqua, unità di trattamento aria, sistemi di ventilazione meccanica controllata, unità terminali, sistemi ibridi e apparecchi per la produzione di acqua calda sanitaria. L’edizione 2022 dell’indagine, alla quale hanno partecipato 48 aziende, ha evidenziato un valore della produzione nazionale di poco superiore al miliardo di euro, in crescita del 29% rispetto all’anno precedente, mentre il totale del mercato Italia ha superato i 3 miliardi di euro, con un incremento del 35,5% sul 2021. Per il comparto dell’espansione diretta l’indagine Assoclima ha rile-

vato un trend positivo del fatturato Italia per tutte le tipologie di prodotti: +17% a valore e +11% a volume per i climatizzatori monosplit, +13% a valore e +8% a volume per i multisplit, +16% a valore e +12% a volume per sistemi VRF, +23% sia a valore che a volume per i climatizzatori monoblocco, +20% a valore e +5% a volume per i condizionatori roof top. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

IL MINISTERO MASE INCONTRA I RAPPRESENTANTI DEL SETTORE

A seguito della lettera inviata il 1° marzo, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha incontrato una delegazione di rappresentanti del settore.

Lo scopo dell’incontro è stato mettere in evidenza l’importanza fondamentale di un piano di ristrutturazioni a tappeto per garantire che il tessuto edilizio italiano, spesso caratterizzato da stabili ormai vecchi e con grossi problemi di efficientamento energetico, abbia la possibilità di rientrare il prima possibile negli standard previsti dal Green Deal europeo. Questo, tuttavia, non può essere fatto senza una linea precisa, netta e accurata da parte del Ministero. Al confronto ha preso parte anche il Centro Studi Galileo, principale realtà per la formazione sul freddo: le transizioni tecnologiche in atto hanno necessità che il personale che si occupa di installazione e manutenzione sia sempre perfettamente competente e formato sulle nuove opzioni, onde evitare problemi di sicurezza e scarsa efficienza.

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Anche il Centro Studi Galileo ha partecipato all’incontro con il MASE: Augusto Migliori, terzo da destra, ha preso infatti parte all’incontro in rappresentanze del centro numero uno per la formazione sul freddo

42/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE

NUOVI REFRIGERANTI – U3ARC, LETTERA APERTA A CHI VENDE TECNOLOGIE PERICOLOSE IN AFRICA

In qualità di U-3ARC (Unione delle Associazioni Africane degli Attori della Refrigerazione e del Condizionamento dell’Aria), attraverso questa Lettera Aperta, ci rivolgiamo solennemente ai Produttori, ai Fabbricanti di Apparecchiature e ad altri Fornitori e Commercianti di Tecnologie pericolose nel campo della Refrigerazione e del Condizionamento dell’Aria, in particolare con l’utilizzo di refrigeranti infiammabili. Signore e signori, Considerando il Protocollo di Montreal e l’Emendamento di Kigali, il Regolamento Europeo sui Gas Fluorurati del 16 aprile 2014, per quanto riguarda la Norma NF EN 378 Versione II e la Norma UNI – EN 13313, vista la situazione delle tasse di importazione in Africa, visti i vari rapporti internazionali sul cambiamento climatico e il coinvolgimento dell’Africa in questo fenomeno globale, U-3ARC dichiara che l’introduzione di refrigeranti e tecnologie infiammabili in Africa è inappropriata, fino a quando i tecnici locali non saranno tutti adeguatamente formati. Questa formazione preliminare deve essere accompagnata da una vasta campagna di sensibilizzazione degli utenti finali su queste tecnologie, che possono causare disastri per l’uomo in termini di incendi, anche se sono benefiche per l’ambiente. La protezio-

ne dell’ambiente ha senso solo se l’essere umano, che ne è al centro, ne beneficia.

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nere l’approvvigionamento alimentare, sostenere i progressi medici e sanitari, e consentire il commercio globale riducendo gli sprechi e preservando risorse preziose.

Mantiene freschi cibi e bevande La refrigerazione viene utilizzata principalmente per conservare cibi e bevande in modo che rimangano freschi e commestibili per un periodo di tempo più lungo. Ciò significa che le persone non devono consumare tutto il cibo immediatamente, riducendo gli sprechi alimentari e risparmiando denaro.

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U-3ARC, CAMPAGNA PER IL WORLD REFRIGERATION DAY: “LA REFRIGERAZIONE PARLA ALL’UMANITÀ”

In occasione della Giornata mondiale del Freddo (WRD), U-3ARC, uno dei principali stakeholder di questo importante evento, invita tutte le Associazioni aderenti a programmare comunicati stampa (TV, Radio, Giornali, web, social network, ecc.) sul tema “La Refrigerazione parla all’umanità”.

Ecco un framework che consentirà a ciascuna Associazione Nazionale di produrre uno o più supporti mediatici, nel periodo dal 19 giugno al 03 luglio 2023, al fine di sensibilizzare gli addetti ai lavori e gli utenti sul tema prescelto: La refrigerazione è diventata una parte essenziale della vita umana, contribuendo a soste-

U-3ARC E WORLD REFRIGERATION DAY RIPROPONGONO IL CONTEST PER LE DONNE AFRICANE CHE OPERANO NEL FREDDO

Il concorso, il Dr. Charity Kpabek Award 2023, consiste in una conversazione sugli strumenti RAC, tra due partecipanti provenienti da paesi diversi, registrata sotto forma di VIDEO.

I partecipanti proverranno da Nazioni diverse, purché facciano parte di una delle Associazioni che fanno parte di U-3ARC.

Il video dovrà avere una durata intorno ai dieci minuti, e potrà essere in inglese, francese, arabo, spagnolo o portoghese; l’importante è che l’audio sia chiaro e nitido. La durata dovrà essere compresa tra i 3 e i 10 minuti.

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/43 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023
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F-GAS, I RISULTATI DEL VOTO: PASSA LA LINEA AMBIENTALISTA

ed energetica mantenendo un regolamento accessibile ma ambizioso.

Si è svolta la votazione per la nuova regolamentazione F-Gas, presso il Parlamento Europeo: disponibili risultati e registrazione della diretta. Un phase down più rapido e un’eliminazione di tutti i gas sintetici (HFC e HFO) in molte applicazioni già dal 2025. Sul sito Industria&Formazione online è disponibile la registrazione della diretta: la votazione parte al minuto 11.43. Dei 43 emendamenti presentati ne sono passati 27, che sembrano indicare una prevalenza della linea maggiormente vicina alle richieste del rapporteur Green. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

ANCHE EPEE COMMENTA IL

VOTO SUGLI F-GAS: “IL PARLAMENTO EUROPEO RISCHIA DI DARSI LA ZAPPA SUI PIEDI!”

Il Partenariato Europeo per l’Energia, EPEE, che rappresenta le aziende e le associazioni di produzione e ricerca che operano nel settore della refrigerazione, del condizionamento d’aria e delle pompe di calore in Europa, ha espresso oggi un certo sconcerto per il rifiuto da parte del Parlamento europeo di diversi emendamenti inclusi nella revisione del regolamento sui gas fluorurati, che avrebbero aiutato l’Europa a raggiungere i propri obiettivi di indipendenza climatica

“Il voto del Parlamento europeo sull’F-Gas danneggia l’industria europea e i cittadini europei, spingendo verso obiettivi irrealistici che compromettono la diffusione delle pompe di calore e frenano la decarbonizzazione dell’ambiente costruito, a vantaggio indiretto delle tecnologie basate sui combustibili fossili“, ha dichiarato Russell Patten, Direttore generale dell’EPEE. Siamo costernati dal fatto che il Parlamento abbia respinto emendamenti pragmatici all’attuazione della revisione del regolamento sui gas fluorurati”.

“I nostri membri sono pienamente impegnati nella riduzione graduale degli HFC, ma sono seriamente preoccupati per il fatto che gli emendamenti adottati oggi dal Parlamento europeo non siano né accessibili per molti europei né tecnicamente fattibili in tutte le applicazioni, mettendo a rischio la sicurezza e l’efficienza energetica di alcune apparecchiature e non concedono abbastanza tempo per formare adeguatamente gli installatori”. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

VOTO SUL REGOLAMENTO F-GAS, EFCTC È DELUSA

I membri del Comitato Tecnico Europeo sui Fluorocarburi (EFCTC) riconoscono l’importanza del lavoro e del contributo di tutte le parti interessate che hanno collaborato al regolamento sui gas fluorurati.

I produttori di gas fluorurati, gli utilizzatori a valle e le associazioni industriali si sono impegnati in modo proattivo nel processo, collaborando in modo costruttivo con le autorità.

I membri di EFCTC sono delusi dagli emendamenti adottati dal Parlamento europeo nell’allegato IV della proposta che ora copre tutti i gas fluorurati, compresi quelli con un potenziale di riscaldamento globale (GWP) molto basso, vietandone l’uso in un’ampia gamma di applicazioni nei prossimi 3-5 anni. I refrigeranti fluorurati a basso GWP fanno parte della soluzione a lungo termine per la transizione dagli HFC a più alto GWP, mantenendo efficienza energetica e sicurezza. La transizione verso alternative non fluorurate prodotte industrialmente può comportare rischi soprattutto in ambito sicurezza in molte circostanze, come ad esempio negli edifici ad alta densità. Se il testo finale escluderà gli HFC a basso GWP, ci saranno conseguenze significative per il funzionamento delle apparecchiature di refrigerazione e condizionamento dell’aria, nonché per l’uso di alcuni materiali isolanti ad alta efficienza, essenziali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione degli edifici in tutta la UE. Ciò potrebbe anche compromettere la diffusione su larga scala delle pompe di calore, e di conseguenza minare il programma REPowerEU. I membri di EFCTC accolgono invece con favore gli emendamenti votati dalla plenaria del Parlamento Europeo che miglioreranno la futura applicazione del regolamento sui gas fluorurati. In particolare, attraverso l’uso dello sportello unico doganale e la promozione di maggiori ispezioni degli impianti da parte degli Stati membri e la raccolta, la rendicontazione e l’analisi dei dati.

Queste misure contribuiranno a ridurre al minimo le importazioni di gas fluorurati illegali e probabilmente non sicuri nel mercato europeo. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

44/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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AREA AL LAVORO SULLE CONTROPROPOSTE ALLA NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS

A seguito dell’adozione della relazione ENVI, AREA sta concentrando i suoi sforzi sugli articoli 5 e 6 (controlli delle fughe) in vista della votazione in plenaria.

Inoltre, insieme ad altre 10 associazioni di categoria, AREA ha co-firmato una lettera congiunta chiedendo di presentare diverse proposte di emendamento nel corso della sessione plenaria.

Consiglio Europeo:

AREA è stata informata del fatto che 11 Stati membri (tra cui Slovenia, Malta, Polonia e Bulgaria) stanno costruendo una coalizione contro la proposta di compromesso svedese, e stanno lavorando a un “non-paper” in cui si afferma che il testo svedese si spinge troppo in là e troppo in fretta. Pur non disponendo ancora delle ultime versioni aggiornate di questi documenti, AREA, ha riportato la proposta svedese su formazione e certificazione (art. 10).

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NUOVA F-GAS, DISPONIBILE IL TESTO ADOTTATO DOPO IL VOTO DEL

30 MARZO

Presentiamo il testo adottato dal Parlamento Europeo dopo il voto dell’Assemblea Plenaria di ieri, giovedì 30 marzo 2023. Rimaniamo in attesa della pubblicazione ufficiale, che avverrà tra quindici giorni e alla quale, dopo la pausa pasquale, seguirà la negoziazione con il Consiglio europeo, per giungere a una posizione congiunta definitiva. Si arriverà quindi poi al trilogo.

L’approvazione definitiva potrebbe arrivare in autunno, ma si tratta di una timeline non ufficiale. Sono stati registrati 426 voti a favore, 109 contrari e 52 astensioni. I parlamentari hanno concordato su:

● Una riduzione progressiva degli HFC sul mercato UE a partire dal 2039, con una completa eliminazione della produzione e del consumo di HFC entro il 2050 (Allegato VII).

● Rafforzare i requisiti che regolano l’immissione sul mercato unico UE di prodotti contenenti gas fluorurati (Allegato IV).

● Estendere l’attuale schema di formazione e certificazione sui gas fluorurati ai refrigeranti alternativi.

● Consentire alle autorità doganali di sequestrare e confiscare i gas fluorurati importati o esportati in violazione delle norme, in linea con la prossima direttiva sui reati ambientali.

A partire dal 2024, solo il 23,6% della quantità di gas fluorurati utilizzati nel 2015 potrà essere immesso sul mercato. A partire dal 2027, la percentuale scenderà all’11%, per poi avvicinarsi costantemente allo zero entro il 2050, secondo una traiettoria inclinata. I tagli maggiori saranno effettuati a partire dal 2024. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

EIA PLAUDE ALLA NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS: “INDUSTRIA SPRONATA A INVESTIRE NEI REFRIGERANTI NATURALI”

L’Environmental Investigation Agency (EIA), con sede a Londra,

ha espresso il suo apprezzamento per il voto positivo di ieri al Parlamento europeo sugli emendamenti legati alla revisione del regolamento sui gas fluorurati.

EIA ha definito “ambiziosi” gli obiettivi della nuova Regolamentazione, mentre la leader della campagna per il clima, Clare Perry ha rilasciato una dichiarazione in merito:

“Abbiamo urgente bisogno del lancio della pompa di calore, ma dobbiamo comunque evitare il più possibile l’uso di refrigeranti HFC, o rimarremo aggrappati a questi super gas serra e alle loro emissioni di “sostanze chimiche eterne” per sempre.

Il Parlamento ha mandato un messaggio chiaro ai principali produttori europei di pompe di calore, invitandoli a investire nelle tecnologie di refrigerazione green“.

Sull’argomento è intervenuto anche

Tim Grabiel, Senior Lawyer & Policy Advisor di EIA, che ha aggiunto:

“Il messaggio del Parlamento non potrebbe essere più chiaro: i gas fluorurati a effetto serra non hanno futuro in un mondo che vuole evitare il famoso innalzamento delle temperature di 1,5 ° C.

Il voto di oggi va anche a favore dell’industria europea, che trarrà enormi benefici dagli investimenti nei nuovi refrigeranti naturali“.

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/45 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023
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SUGLI F-GAS L’EUROPA METTE A RISCHIO GLI OBIETTIVI DI SICUREZZA ENERGETICA

costituito per il 90% da micro e piccole imprese.

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NUOVA F-GAS, IL CONSIGLIO EUROPEO HA LA SUA PROPOSTA PER NEGOZIARE CON IL PARLAMENTO

Il Consiglio europeo si presenterà al trilogo con una proposta di compromesso decisamente più vicina alle indicazioni dell’industria rispetto al testo approvato dal Parlamento Europeo.

mercato degli HFC.

● Il Consiglio ha deciso di rinviare la riduzione dell’uso degli HFC negli inalatori-dosatori, per garantire la sicurezza dei pazienti, e di aumentare il numero di quote.

La relazione del Parlamento europeo sulla proposta di Regolamento sui gas fluorurati mette a rischio gli obiettivi di sicurezza climatica ed energetica dell’Ue, per questo motivo CNA e Confartigianato chiedono di adottare soluzioni realistiche e sostenibili per raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050. Come Confederazioni siamo d’accordo con le politiche europee impegnate a garantire la neutralità delle emissioni di carbonio nell’Ue entro il 2050, ma chiediamo al Parlamento di adottare soluzioni realistiche, percorribili e sostenibili per il raggiungimento degli obiettivi comunitari. Purtroppo la relazione del Parlamento europeo introduce ulteriori elementi che vanno a irrigidire ancora di più il testo originariamente proposto dalla Commissione, già di per sé molto complesso, allargando il campo di applicazione del Regolamento ad aspetti che non hanno nulla a che vedere con l’impatto ambientale e che riguardano la sicurezza, ambito che è già abbondantemente normato a livello nazionale.

Chiediamo quindi di prendere in considerazione le nostre osservazioni in vista del voto del 29 marzo, poiché particolari aspetti che permangono nel testo votato dalla Commissione Envi del Parlamento sono motivo di estrema preoccupazione per il settore impiantistico e delle installazioni, ovvero il comparto produttivo che ha avuto un impatto maggiore in termini di obblighi e adempimenti dalla legislazione comunitaria, un comparto

Il testo deriva dalla proposta svedese avanzata nelle ultime settimane, che oltre a proporre soluzioni più realistiche e meno drastiche andrebbe maggiormente incontro alle esigenze delle aziende europee.

I punti salienti:

● Il Consiglio ha proposto di ridurre il prezzo di assegnazione delle quote di HFC da 3 a 2 euro.

● Il Consiglio ha convenuto di rinviare una serie di divieti rispetto alla proposta della Commissione, soprattutto per le pompe di calore, al fine di rendere la proposta più in linea con gli obiettivi fissati nell’ambito di REPowerEU. L’accordo chiarisce inoltre su quali basi possono essere concesse eventuali deroghe per motivi di sicurezza.

● Il Consiglio ha proposto di suddividere il divieto di alcune pompe di calore split in un primo divieto per i sistemi aria-acqua, per i quali le alternative sono più ampiamente disponibili, e un secondo divieto per i sistemi aria-aria, per i quali è più difficile utilizzare alternative. Per bilanciare il tutto, vengono introdotte maggiori quote di immissione sul

● Inoltre, il Consiglio ha aggiunto una clausola di sicurezza per consentire alla Commissione di reagire, attraverso atti delegati, per rilasciare un numero limitato di quote aggiuntive se i divieti proposti dovessero mettere a rischio il raggiungimento dell’obiettivo di diffusione delle pompe di calore richiesto da REPowerEU.

● I certificati F-Gas e gli attestati di formazione esistenti resteranno validi. Entro tre anni dall’entrata in vigore del presente regolamento, gli Stati membri garantiscono che le persone fisiche certificate siano tenute a partecipare a corsi di formazione di aggiornamento o a completare un processo di valutazione di cui al paragrafo 3, almeno ogni sette anni. Gli Stati membri assicurano che le persone fisiche già in possesso di un certificato o di un attestato di formazione partecipino al corso di aggiornamento di cui al paragrafo 3 o completino tale processo di valutazione per la prima volta entro cinque anni dall’entrata in vigore del presente regolamento.

● Il Consiglio ha incluso divieti sull’uso dell’SF6, aggiungendo una serie di salvaguardie per evitare che tali divieti mettano a rischio il funzionamento delle reti elettriche.

● Il Consiglio ha reso meno prescrittive le disposizioni sulle sanzioni, affinché si adattino meglio ai diversi sistemi nazionali.

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46/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
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NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS: CHE COS’È IL “NO-PAPER”?

Allo stesso tempo, dobbiamo garantire che il livello di ambizione non ostacoli l’economia dell’UE e non sia controproducente rispetto al Green Deal, che è l’accordo prevalente volto a raggiungere gli obiettivi climatici dell’UE nei prossimi decenni. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

te dal punto di vista energetico. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

NUOVA REGOLAMENTAZIONE F-GAS, 15 ASSOCIAZIONI INTERVENGONO CON UN POSITION PAPER

Il Consiglio europeo seguirà la linea suggerita dalla proposta Svedese per quanto concerne il nuovo Regolamento F-Gas, ma il “no paper” proposto da una serie di Stati Membri, Italia inclusa, potrebbe rimettere alcuni punti in discussione.

Il No-Paper prevede una proposta alternativa, elaborata da Bulgaria, Estonia, Grecia, Ungaria, Latvia, Lituania, Malta, Polonia, Romania, Slovacchia, Slovenia, Repubblica Ceca e Italia. Se la proposta diventasse maggioritaria, potrebbe portare a una riformulazione di alcuni punti chiave della proposta.

L’introduzione della proposta recita: Accogliamo con favore la proposta della Commissione di revisione del regolamento sui gas fluorurati ad effetto serra, così come il lavoro intrapreso finora da tre Presidenze dell’UE (FR, CZ e SE) su questo tema. Sottolineiamo la necessità di sviluppare uno scenario ambizioso – ma allo stesso tempo pragmatico – che miri a una realistica riduzione graduale degli HFC e alla limitazione del numero di apparecchiature contenenti HFC ad alto GWP che entrano nel mercato dell’UE.

Siamo inoltre favorevoli al rafforzamento delle misure di prevenzione delle attività illegali legate ai gas fluorurati.

UN’ALLEANZA DI 10 ASSOCIAZIONI LANCIA L’APPELLO AL CONSIGLIO EUROPEO: LA NUOVA REGOLAMENTAZIONE SUI GAS FLUORURATI MANCA DI PRECISIONE SUFFICIENTE

Un’alleanza di 10 associazioni europee di spicco e partner globali ha risposto all’annuncio del Consiglio europeo sul mandato concordato per avviare i negoziati sulla revisione del regolamento sui gas fluorurati.

Sebbene alcuni divieti di mercato siano stati rinviati, permane la nostra preoccupazione per la mancanza di granularità. I divieti devono tenere conto delle varie applicazioni, in particolare degli edifici multifamiliari e industriali, e degli ambienti in cui vengono installate le apparecchiature. Questi sistemi non sono “taglia unica” e la mancanza di precisione comporterà, nella migliore delle ipotesi, complicazioni nell’attuazione del regolamento e seri rischi per la sicurezza.

È fondamentale che venga concesso il tempo necessario per garantire formazione e certificazione dei tecnici su larga scala per evitare incidenti che coinvolgano impianti con refrigeranti alternativi, e che vengano effettuate ispezioni periodiche e controlli periodici delle perdite per garantire un funzionamento sicuro ed efficien-

Alla luce della riunione del consiglio europeo COREPER I di mercoledì 5 aprile, per discutere la revisione del regolamento sui gas fluorurati, l’alleanza di settore formata da alcune delle principali associazioni di categoria è estremamente preoccupata dal fatto che la relazione adottata dal Parlamento Europeo e il testo di compromesso della Presidenza svedese, pubblicato in data 31 marzo, non siano sufficienti a costruire un regolamento efficace, pragmatico e attuabile.

Tali proposte metterebbero a rischio gli obiettivi di REPowerEU sulla diffusione delle pompe di calore e rallenterebbero la transizione energetica.

Il gruppo firmatario è composto da AREA, Eurovent, Asercom, EPEE, APPLIA, Hotrec, JBCE, copa*cogeca, ehpa, JRAIA, epfa, pu europe, EFCTC e Transfrigoroute International.

Pur sostenendo la revisione per un’ulteriore riduzione graduale degli HFC ad alto potenziale di riscaldamento globale e sostenendo le nuove tecnologie, che già utilizzano opzioni alternative fluorurate e non fluorurate (come già avviene per le applicazioni di refrigerazione stazionaria), chiediamo ai decisori di concentrarsi sui seguenti aspetti:

● Fare le cose per bene: includere quote sufficienti e divieti raggiungibili con tempistiche ragionevoli;

● Essere precisi: utilizzare definizioni chiare per i prodotti vietati, che sono una misura prescrittiva tecnologica estrema che non può funzionare senza chiarezza. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

/47 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023
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15033 Casale Monferrato

Tel. 0142/454216

www.clersrl.it

TEON

pompe di calore ad alta temperatura

Carla Gallo

10079 Mappano

Tel. 011/9910413

www.teon.it

REGOLAZIONE E STRUMENTAZIONE

CAREL regolazione elettronica, sistemi di supervisione

Mauro Broggio

35020 Brugine Tel. 049/9716611

www.carel.it

ECONORMA regolatori di temperatura e umidità

Alessandro Mattiuzzi

31020 San Vendemiano

Tel. 0438/409049

www.econorma.com

TESTO

apparecchi di controllo, sicurezza e regolazione

Fabio Mastromatteo

20019 Settimo Milanese

Tel. 02/335191

www.testo.it

ARIA CONDIZIONATA

RECIR

riscaldamento e condizionamento

Giovanni Migliori

00159 Roma

Tel. 06/43534503

TERMOIDRAULICA

AGOSTINI

accessori condizionamento Fabrizio Agostini

00178 Roma

Tel. 06/7183958

www.t-agostini.com

ENTI CERTIFICATORI

CEPAS

ente certificatore

Eleonora Motta

20126 Milano

Tel. 02/270911

www.cepas.it

ASSOCIAZIONI

EFCTC associazione che rappresenta i produttori di idrofluorocarburi

Angelica Candido

B-1040 Bruxelles

fluorocarbons@cefic.org

www.fluorocarbons.org

/49 INDUSTRIA & formazione NUMERO 4 / MAGGIO 2023

GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO

(Parte 226a)

Ventiduesimo anno

A cura dell’ing.

Pierfrancesco FANTONI

Capacità elettrica di riscaldamento di sicurezza:

La capacità di riscaldamento di un riscaldatore supplementare reale o presunto, con COP uguale a 1, che fornisce la capacità di riscaldamento dichiarata per realizzare il carico parziale di riscaldamento nel caso in cui la prima sia inferiore alla seconda, per una specifica temperatura esterna, espressa in kW.

Diluizione dell’aria:

La diluizione è un fenomeno che interessa l’aria degli ambienti chiusi. Consiste in una riduzione delle particelle di particolato in essa presenti ed in una diminuzione della concentrazione delle sostanze inquinanti. Si ottiene grazie ad un processo di ventilazione dell’ambiente, ossia di ricambio dell’aria interna sia in forma naturale che meccanica.

La diluizione si raggiunge con l’immissione all’interno dell’ambiente di aria esterna, che si suppone essere meno contaminata e meno inquinata di quella interna che si va a rinnovare.

Tra le funzioni cui deve ottemperare un impianto di condizionamento vi è anche la diluizione dell’aria degli ambienti in modo da assicurare i necessari livelli standard di qualità dell’aria interna.

Filtro antiacido:

Particolare tipologia di filtri che vengono impiegati nei circuiti frigoriferi

dopo che si è verificata la bruciatura del compressore e quindi il circuito è rimasto inquinato da una notevole quantità di sostanze acide. Per tale ragione il materiale che li compone risulta essere prevalentemente allumina attivata ed eventualmente possono essere costituiti da una minore percentuale di setacci molecolari.

Il compito di un filtro antiacido è quello di eliminare le tracce di sostanze acide che permangono comunque all’interno del circuito frigorifero anche dopo che si è eseguito un accurato lavaggio dello stesso e si è sostituito il compressore bruciato.

In genere, tale tipologia di filtri viene fatta funzionare per un limitato numero di ore, dopo le quali essi vengono sostituiti con i più tradizionali filtri che equipaggiano i circuiti.

Giunto a farfalla:

Attrezzatura utilizzata per la connessione al circuito frigorifero quando esso non è provvisto degli appositi collegamenti che prevedono, ad esempio, l’utilizzo delle valvole Schrader. Il giunto a farfalla permette di collegarsi al circuito, mediante un dispositivo che consente di ottenere uno stretto serraggio al tubo di rame.

L’operazione di collegamento è favorita dall’uso di un giunto di tipo Hansen. Attraverso il giunto a farfalla è possibile portare a compimento la vuotatura, la carica e qualunque altra operazione che deve essere eseguita sul circuito frigorifero.

Prima che il giunto sia tolto dalla tubazione, è necessario eseguire la pinzatura di quest’ultimo a monte del giunto a farfalla e una successiva brasatura dell’estremità (una volta tolto il giunto) che assicura la perfetta tenuta della tubazione. Il particolare nome del giunto è dato dalla sua forma, che prevede quattro leve che consentono l’apertura e la chiusura del giunto stesso e che lo fanno assomigliare, appunto, ad una farfalla.

Phase-out:

Piano per l’eliminazione graduale di un certo fluido frigorifero generalmente dovuto al fatto che esso

risulta essere dannoso per l’ambiente.

In passato abbiamo già assistito al phase-out dei refrigeranti CFC e HCFC mentre ora stiamo assistendo a quello progressivo dei refrigeranti HFC.

La graduale eliminazione del refrigerante o dei refrigeranti interessati avviene attraverso una prima limitazione del loro uso e poi attraverso il loro successivo divieto totale di produzione e di utilizzo.

RoHS:

Restriction of Hazardous Substances (limitazione all’uso delle sostanze pericolose).

Acronimo con cui viene individuata una Direttiva dell’Unione Europea (la Direttiva RoHs, appunto) che regolamenta l’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche. La prima pubblicazione è avvenuta nel 2002, poi aggiornata nel 2011. Nel 2015 è stata emanata una direttiva delegata, la cosiddetta RoHS 3 che ha ulteriormente ampliato il numero delle sostanze controllate. Ai sensi della Direttiva RoHS, i produttori di apparecchiature sono tenuti a sostituire determinate sostanze chimiche nei loro prodotti con alternative meno pericolose.

Sensibilità del flusso d’aria alle variazioni di pressione:

In una Unità di Ventilazione Residenziale non da canale, rappresenta il rapporto tra la deviazione massima dalla portata massima dell’Unità a + 20 Pa di differenza di pressione totale esterna e quella a – 20 Pa.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it

È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.

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