Industria & Formazione refrigerazione e condizionamento 1-2023

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LA RIVISTA INTERNATIONAL L SPECIAL ISSUE AL S COP27 >> L’ ANNO DEL XX CONVEGNO EUROPEO ALL’INTERNO L’importanza delle donne nel settore del Freddo Il futuro dei refrigeranti F-Gas in Europa Introduzione al XX Convegno: Intervista a D. Coulomb OSSA C I A Z I O NE DEI T E CNICI D E L F R E ODD ATF membro Air conditioning and Refrigeration European Association LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE N.465 / FEBBRAIO ORGANO UFFICIALE CENTRO STUDI GALILEO Anno XLVI - N.1 / FEBBRAIO - 2023 - Sped. a. p. - 70% - Fil. Alessandria - Dir. resp. E. Buoni - Via Alessandria, 26 - Tel. 0142.452403 - 15033 Casale Monferrato

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Sommario

Direttore Responsabile

Enrico Buoni

Responsabile di Redazione

M.C. Guaschino

Comitato Scientifico

Marco Buoni, Marcello Collantin, Pierfrancesco Fantoni, Marco Carlo Masoero, Alfredo Sacchi, Madi Sakande, Stefano Sarti, Marino Bassi

Redazione e Amministrazione Centro Studi Galileo srl via Alessandria, 26 15033 Casale Monferrato AL tel. 0142/452403 fax 0142/909841

Pubblicità tel. 0142/452403

E-mail: info@industriaeformazione.it

www.industriaeformazione.it www.centrogalileo.it continuamente aggiornati www.EUenergycentre.org per l’attività in U.K. e India

www.associazioneATF.org per l’attività dell’Associazione dei Tecnici del Freddo (ATF)

La rivista viene inviata a:

1) Installatori, manutentori, riparatori, produttori e progettisti di:

A) Impianti frigoriferi industriali, commerciali e domestici;

B) Impianti di condizionamento e pompe di calore.

2) Utilizzatori, produttori e rivenditori di componenti per la refrigerazione.

3) Produttori e concessionari di gelati e surgelati.

N. 465 – Periodico mensile

Autorizzazione del Tribunale di Casale

Monferrato n. 123 del 13.6.1977

Spedizione in a. p. - 70%

Filiale di Alessandria

Stampa Tipolito Europa - Cuneo

Abbonamento annuo (10 numeri) € 36,00 da versare con bonifico su BancoPosta

IBAN IT79 H07601 10400 0000 1076

3159 oppure su CCP 10763159 entrambi intestati a Industria & Formazione, 15033 Casale M.to.

1 copia € 3,60 - Arretrati € 5,00

Abbonamento annuale estero € 91,00

Editoriale

2023. L’anno del freddo

A. Sistri - CMO Chief Marketing Officer Centro Studi Galileo

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini

Intervista a Didier Coulomb: introduzione al 20° Convegno Europeo UNEP-IIR-AREA-CSG

D. Coulomb - Direttore Generale International Institute of Refrigeration IIF-IIR

Affrontare le esigenze delle donne nel settore del freddo a livello globale

C. Marques - Senior Research Fellow London South Bank University (LSBU)

President - IIR Working Group on Careers in Refrigeration CaRe

I. Colombo - Deputy Director General International Institute of Refrigeration

(IIF-IIR) Secretary - IIR Working Group on Careers in Refrigeration CaRe

S. Wagner - Programme Management Officer OzonAction, United Nations Environment Programme UNEP

Il futuro dei refrigeranti F-Gas in Europa - Tratto dal modello HFC Outlook

EU del 2022

EPEE - European Partnership for Energy and the Environment

Principi di base del condizionamento dell’aria

Rilevanza dell’esecuzione dei giunti nelle canalizzazioni per la distribuzione dell’aria

P. Fantoni – 238° Lezione

Macchine e impianti per la surgelazione degli alimenti

P. Amirante - Professore di macchine ed impianti per le industrie agroalimentari

Concetti di base sulle tecniche frigorifere

Contributo alla questione ambientale: la tecnologia offre strumenti adeguati per coadiuvare i tecnici nelle piccole operazioni lavorative

P. Fantoni – 259° Lezione

Ultime Notizie

EPEE dà il benvenuto al nuovo Direttore Generale, Russell Patten - Monitoraggio dei prezzi degli HFC: i dati del terzo quadrimestre 2022 - BSRIA, disponibile l’update dello studio mondiale sui compressori - AHRI, online una serie di sondaggi per supportare una maggiore disponibilità di refrigeranti rigenerati

- GNR collabora con EUROPOL sequestrando 230 bombole di gas fluorurato

- L’Unione Europea discute la proposta di revisione del regolamento F-Gas

- Non si fermano i monitoraggi di Öko-Recherche: serve l’aiuto delle aziende!forze dell’ordine: oltre 300 controlli per tutelare il settore HVACR - EPEE e ATF, online la registrazione del convegno: al centro portale F-Gas, inventario, emissioni, sfide e opportunità - webinar CSG, disponibile la registrazione di “pompe di calore ad alta temperatura: mercato e tecnologie” - Disponibile il video: nuova FGas, refrigeranti infiammabili e pompe di calore: cosa ci aspetta nel 2023?

- Climate Change e lotta allo spreco alimentare: l’ultimo rapporto FAO e UNEP Invita a investire sulle catene del freddo - Francesco Mastrapasqua riconfermato Presidente di ASSOCOLD - Rivelati i risultati di un importante progetto di test rac - IEA, online energy efficiency 2022: “il progresso dell’efficienza energetica globale sta accelerando” - L’unione del caldo e del freddo green (UCFG) presenta un position paper - AHR EXPO presenta il trend report 2023 - Il futuro delle pompe di calore: arriva uno special report di IEA

Glossario dei termini della refrigerazione e del condizionamento (Parte centoventitreesima) – A cura di P. Fantoni

/5 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023 50
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2023. L’anno del freddo EDITORIALE

Refrigerazione e condizionamento, anche a causa dell’aumento delle temperature (in Europa, già 1.2 gradi in più rispetto all’era preindustriale), saranno sempre più importanti. Paradossalmente, il nostro settore è tanto soluzione quanto problema, con i consumi elettrici dei nostri impianti che ammontano ad oltre il 25% del totale complessivo, dato in continuo aumento.

In ogni caso, abbiamo fatto e stiamo facendo costantemente la nostra parte:

• Promuoviamo l’uso delle energie rinnovabili, con il fotovoltaico ma soprattutto con le pompe di calore;

• Implementiamo nuove leggi, con regolamentazioni nazionali ed europee atte ad aumentare l’efficienza energetica;

• Miglioriamo ogni giorno l’efficienza delle apparecchiature e dei componenti dei nostri impianti, adottando nuovi refrigeranti, sempre più amici dell’ambiente.

Il settore HVAC/R (riscaldamento, ventilazione, aria condizionata e refrigerazione) sta attraversando un periodo di grandi cambiamenti. Saranno proprio questi cambiamenti il cuore delle discussioni che animeranno i due eventi più attesi dell’anno 2023: il Convegno Europeo del Centro Studi Galileo, organizzato con le Nazioni Unite, AREA, IIR e Renewable Energy Institute, che quest’anno tornerà nella sede storica del Politecnico di Milano per la sua ventesima edizione, e la terza edizione della fiera Refrigera.

C’è moltissimo in ballo

Le nuove regolamentazioni in ambito climatico stanno premendo per permettere all’Europa di raggiungere l’obiettivo delle 0 emissioni carboniche nette entro il 2050, un traguardo estremamente ambizioso

che passa anche dalla nuova Regolamentazione Europea sui Gas Fluorurati a effetto serra e dall’introduzione del piano RepowerEU, che prevede di potenziare l’indipendenza energetica dell’Unione Europea, con l’installazione, tra le altre cose, di oltre sessanta milioni di pompe di calore, entro i prossimi ventisette anni.

Il 12 gennaio abbiamo intervistato a Parigi Didier Coulomb, direttore dell’Istituto Internazionale del Freddo, reduce dalla COP27 di fine 2022, e il quadro che ne è emerso non è dei migliori.

L’evento di Sharm El-Sheikh non ha riscosso il successo sperato e ha deluso le aspettative di molti stakeholder, che aspettavano risposte concrete su come muoversi per contribuire a lottare contro i cambiamenti climatici.

L’impressione generale è che il discorso sarà nuovamente rimandato a data da destinarsi e che l’obiettivo di limitare a 1.5 gradi l’innalzamento della temperatura mondiale, sia ormai irrealizzabile.

Per quanto concerne i cambiamenti attesi nel 2023, grazie allo sprone dato da RepowerEU (conseguenza diretta della crisi Ucraina), è previsto un significativo aumento dell’utilizzo delle pompe di calore, sia nell’edilizia residenziale che in ambito commerciale.

Le Heat Pumps sfruttano fonti di energia rinnovabili, per fornire riscaldamento e raffrescamento, riducendo così la dipendenza dalle fonti di energia tradizionali e contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra globali del settore, senza rinunciare ai benefici in termini di comfort e salute che questi impianti garantiscono ad abitazioni, scuole, ospedali, uffici ed ogni ambiente in cui le persone vivono e lavorano.

6/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
VULKAN Italia S.R.L. | Via dell‘Agricoltura 2 | 15067 - Novi Ligure / AL Tel. +39 342 0007810 | E-mail: cristina.fasciolo@vulkan.com Follow us on LOKRING® La soluzione per la connessione di tubi senza fiamma Proteggi l‘ambiente, scegli i refrigeranti naturali We ensure that systems work better. VULKAN Lokring rende il tuo circuito ermetico e senza perdite Chiusura ermetica Sicurezza garantita nelle operazioni di assemblaggio Adatto per differenti diametri e materiali Visita il sito www.vulkan.com per scoprire il contributo di VULKAN LOKRING® alla tutela del nostro pianeta!
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La nuova regolamentazione

F-Gas

Il 2023 sarà anno cardine anche per la nuova regolamentazione F-Gas, volta a ridurre le emissioni di gas refrigeranti ad alto GWP (Global Warming Potential).

Manca ormai pochissimo all’approvazione definitiva: il testo passerà ad aprile alla commissione ENVI (Commissione per l’ambiente del Parlamento Europeo - Committee on the Environment, Public Health and Food Safety), dopo il passaggio sul tavolo della commissione ITRE (Committee on Industry, Research and Energy). Così potrà essere votata in plenaria a maggio, per l’approvazione definitiva da parte del consiglio europeo e arrivare ad essere legge dal 1° gennaio 2024. La regolamentazione prevederà, in estrema sintesi, l’obbligo, per le aziende, di adottare pratiche più sostenibili nella produzione, nell’utilizzo e nello smaltimento dei gas refrigeranti, incoraggiando così lo sviluppo di alternative più pulite. Strutturazione e applicazione non sono tuttavia esenti da criticità e imperfezioni. Il passaggio ai refrigeranti green è ormai in atto, ma i Tecnici, che mettono fisicamente mano agli impianti, non sono ancora tutti debitamente formati per la transizione alle nuove soluzioni (ad esempio dal 2027 gli impianti split sotto i 12 kW

di potenza avranno il propano all’interno). Questo aspetto non potrà essere sottovalutato: i gas naturali hanno uno scarsissimo impatto ambientale, ma presentano spesso caratteristiche potenzialmente pericolose, come tossicità e incendiabilità (ammoniaca e propano ad esempio) e sarà quindi fondamentale che, chi li maneggia, abbia imparato tutte le migliori pratiche per farlo in totale sicurezza.

La sicurezza

Il progetto Real Alternatives (una serie di moduli fruibili online dedicati alla formazione sui gas alternativi) è stato un passo avanti fondamentale, ma è di importanza sostanziale che si vada oltre e che i decisori politici impongano regolamentazioni più severe, in particolar modo, l’introduzione di una certificazione obbligatoria su scala europea, come già avviene per gli F-Gas. Il Patentino Italiano Frigoristi ha compiuto dieci anni e moltissimi Tecnici stanno rinnovando la propria certificazione, che ha durata decennale.

Centro Studi Galileo e ATF, Associazione dei Tecnici del Freddo, si sono attivati immediatamente per organizzare sessioni di ripasso ed esame per il rinnovo dei Patentini (obbligatori non solo per maneggiare, ma anche per acquistare gli F-Gas) e per fornire ai professionisti del setto-

re tutti i mezzi per comprenderne l’evoluzione del settore e muoversi al meglio in questa nuova fase. È stato questo lo scopo del Tour RE:PIF, che ha visto Marco Buoni, CEO del Centro Studi Galileo e Segretario di ATF (nonché Past President e responsabile degli Affari Internazionali di AREA), attraversare la penisola per fare chiarezza sulla situazione e rispondere alle domande degli operatori.

L’anniversario: 20° Convegno Europeo, da 40 anni il riferimento del freddo in Europa

Tutti gli argomenti presi in esame saranno discussi, approfonditi e analizzati nel dettaglio, nel corso del Convegno Europeo, ormai giunto alla ventesima edizione, organizzato dal Centro Studi Galileo in collaborazione con ATF, AREA, IIF/IIR, REI e in particolar modo Nazioni Unite – UNEP. Il Convegno prevederà cinque sessioni che permetteranno ai partecipanti di discutere dei temi più caldi del settore, con oltre quaranta relatori scelti tra i massimi esperti di riferimento per il comparto. Dopo il successo dell’ultima edizione, che nel 2021 si è svolta da remoto per via delle limitazioni sanitarie, l’evento tornerà l’8 e il 9 giugno, in presenza, al Politecnico di Milano, e sarà un appuntamento fondamentale per comprendere e interpretare al me-

8/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Alla fine di ogni anno, i partner Platinum del Centro Studi Galileo si riuniscono per un super webinar conclusivo che tira le somme su quanto avvenuto nel corso dell’anno trascorso e anticipa quello che riguarderà il settore nei mesi a venire. La registrazione dell’evento, seguito in diretta da oltre 300 utenti, è disponibile su Galileo TV, canale Youtube del Centro Studi Galileo, insieme a numerosi altri webinar, interviste e approfondimenti!

glio l’attuale situazione e gli sviluppi futuri.

Le cinque sessioni che animeranno i due giorni del Convegno saranno incentrate su:

• Nuovi refrigeranti e prospettive future in relazione a EU 517/2014, nuova regolamentazione F-Gas e risparmio energetico.

• Nuovi componenti e attrezzature con refrigeranti alternativi, considerando l’efficienza energetica e le problematiche ambientali, risultati e aggiornamenti.

• Policy: Phase Down, nuova Regolamentazione F-Gas, formazione e certificazione.

• Raffreddamento green, pompe di calore ed efficienza energetica.

• La catena del freddo, la distribuzione e la conservazione di alimenti e vaccini, trasporto refrigerato, controlli e data logger.

REFRIGERA

Infine, a novembre, tornerà Refrigera, la fiera italiana interamente dedicata alla refrigerazione, di cui Centro Studi Galileo e ATF sono co-organizzatori, sin dagli albori. Ancora una volta ci sarà spazio per incontri e presentazioni tecniche, interviste ai professionisti delle massime associazioni e aziende del

settore e uno sguardo in anteprima a quanto vedremo nel 2024 e negli anni a venire. Refrigera sta lavorando alacremente con tutti i protagonisti dell’evento e le maggiori associazioni di categoria, per fornire ai visitatori un evento di rilievo assoluto, con la partecipazione di alcune delle realtà più influenti degli ultimi anni (U-3ARC, l’associazione panafricana del freddo, sarà protagonista di alcuni appuntamenti che saranno ricordati come pietre miliari per il settore, negli anni a venire). Il 2023 sarà quindi un anno cruciale per chi opera in ambito HVAC/R, e farà da spartiacque, lanciando il settore verso un futuro green, sicuro e proficuo per tutti i protagonisti del Freddo.

L’ESTATE CALDISSIMA DELLE FORZE DELL’ORDINE: OLTRE 300 CONTROLLI PER TUTELARE IL SETTORE HVACR

I dati sono stati resi noti durante il convegno “Portale F-Gas Italiano, inventario, emissioni, sfide e opportunità” organizzato da EPEE e ATF presso l’Università Roma Tre, il 30 novembre.

Secondo Domenico Belli (Dipartimento Ambiente e Sicurezza Ener-

getica MASE) e la dott.ssa Antonella Angelosante Bruno (Ecocerved), i controlli sono stati effettuati da oltre 80 nuclei del Mipaaf in varie zone d’Italia, in collaborazione con la gendarmeria della zona interessata. Sono quindi numerose le violazioni riscontrate durante le ispezioni, anche spesso non dovute a intenti fraudolenti, ma a causa della mancata comprensione delle normative esistenti, come ad esempio vari livelli di non conformità delle apparecchiature (il concetto di “ermeticamente sigillato” ha creato parecchia confusione), o per via di etichettatura errata dei gas refrigeranti: la speranza è che la prossima revisione F-Gas possa aiutare a fare chiarezza.

I carabinieri sono stati preparati per svolgere il compito al meglio grazie a una specifica formazione sugli argomenti esaminati portata avanti da Ecocerved e dal MATE, che si è rivelata estremamente efficace.

Va inoltre notato come molte delle segnalazioni di irregolarità arrivino direttamente da aziende che operano nel rispetto della legalità, che non vedono di buon occhio il tentativo di aggirare le normative da parte dei soggetti meno corretti.

Lo scorso 30 novembre, ATF, Associazione dei Tecnici italiani del Freddo, ha collaborato con il partenariato europeo per l’energia, EPEE, all’organizzazione di un convegno a Roma dal titolo “Portale F-Gas Italiano, inventario, emissioni, sfide e opportunità”, al quale ha partecipato il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, annunciando che sono stati formati 80 gruppi di carabinieri e svolti oltre 300 controlli agli impianti contenenti F-Gas. L’intero evento è disponibile sul canale youtube Galileo TV!

10/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

La prima bilancia refrigerante senza fili approvata dalla EC!

Siamo orgogliosi di presentare la prima bilancia senza fili del mondo approvata per il refrigeranzione commerciale: l’SRS3EC.

La bilancia SRS3EC combina una moderna elettronica senza fili e materiali robusti per garantire un alto livello di prestazioni. La piattaforma è realizzata in alluminio spesso, i paraurti in gomma e gli ammortizzatori proteggono sia la bombola di refrigerante che la bilancia stessa. La bilancia è impermeabile e ha un lungo raggio d’azione radio wireless.

Consultate il nostro sito web per maggiori informazioni www. eldpiece-europe.com

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Tecnici di 3 generazioni in 45 anni di corsi con una media di oltre 3.000 allievi all’anno si sono specializzati al CSG

DAL NUMERO PRECEDENTE CONTINUA L’ELENCO DEI TECNICI SPECIALIZZATI NEGLI ULTIMI CORSI NELLE VARIE REGIONI ITALIANE

Tecnici specializzati negli ultimi corsi e patentini del Centro Studi

Galileo

Gli attestati dei corsi, i più richiesti dalle aziende, sono utili per la formazione dei dipendenti prevista dal DLGS 81/2008 (Ex Legge 626) e dalla certificazione di qualità.

Video su www.youtube.com ricerca “Centro Studi Galileo” Foto su www.centrogalileo.it e www.facebook.com/centrogalileo

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TECNICI CHE HANNO OTTENUTO IL

PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI F-GAS

Garouj Othmane

ADIRAMEF SPA

Carinaro

Michi Chiara

ADIRAMEF SPA

Carinaro

Moudik Jalal ADVANTIX SPA

Arcole

Ventoruzzo Diana ADVANTIX SPA

Arcole

Ingargiola Manuel AERRE SERVICE SRL

Bologna

Marazzini Ruslan Daniele

AIRCLIMA SNC DI BIROCCHI & C

Muggiò

Bertini Stefano

BERTINI MARCO

Tresivio

Bigiotti Patrik

BERTINI MARCO

Tresivio

BLUERED SRL

CINISELLO B.MO Cinisello B.Mo

Salmin Aniello Daniele

BOSCOLO FEDERICO SRL Trino

Gigliotti Moreno

CALOR SERVICE SNC Cuorgnè

Bertoldi Lorenzo

CELAB SRL Latina

Ferron Massimiliano CLIMACENTO SRL Cormano

Benefico Giovanni

DIREZIONE DEL GENIO

MILITARE MARINA

Roma

Cucuzza Salvatore

DIREZIONE DEL GENIO

MILITARE MARINA

Roma

Carosi Giovanni

DIREZIONE DEL GENIO

MILITARE MARINA

Roma

Moscarelli Riccardo

DIREZIONE DEL GENIO

MILITARE MARINA

Roma

Un Tecnico del Freddo, nel laboratorio di Casale Monferrato, inizia a cimentarsi con la prova di carica e vuoto nel corso dell’esame finale per conseguire il PIF – Patentino Italiano Frigoristi! L’esame si compone di due parti, teoria e pratica: solo al superamento di entrambe sarà possibile ottenere la certificazione! Il CSG ad oggi ha certificato oltre 10.000 tecnici

Primiceri Francesco

DIREZIONE DEL GENIO

MILITARE MARINA

Roma

Fracassi Ilio

DIREZIONE DEL GENIO

MILITARE MARINA

Roma

Tranchida Simone

DM FRIGO SRL

Romano C.Se

Lamoglie Fabrizio ELETECNO ST SPA

Robbiate

12/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

Professional & High Quality

Binomio vincente: LEGGEREZZA E PRECISIONE

I prodotti della serie Black Diamond sono realizzati in materiali di alta qualità. La serie è composta da Flangiatubo, Allargatubo, Piegatubo, Tagliatubo, Pompa per il Vuoto e Sollevatore.

Professional & High Quality La Serie Tagliatubo Pompa vuoto
Piegatubo
Frizione Corpo in Alluminio Barra con diametri Dima Corpo in Alluminio Maniglia ergonomica antiscivolo
CORE-EQUIPMENT S.r.l. V.le dell’Arte della Paglia, 93 50058 Signa (FI) Tel. +39 055334101 - P.IVA 05442140488
Testina da 1/4” brevettata

Cosentino Biagio

ELETECNO ST SPA

Robbiate

Crispino Giuseppe

ELETECNO ST SPA

Robbiate

Rrotani Ladislau

EUROTEC ENERGIA SRL

Castellamonte

Samson Vasile

EUROTEC ENERGIA SRL

Castellamonte

Paolicelli Cosimo

FIL PEMTO SPA

Caronno Pertusella

Corotai Alex

FINAL TECH SRL

Isola Asti

Mazzucco Edoardo

FRANGER SRL

Borgo San Martino

Varoshi Xhevit

FRANGER SRL

Borgo San Martino

Garau Paolo

GARAU ANTONINO

Terralba

Vanzini Gianni

GFR ENGINEERING SRL

Ortona

GIANTOMASI NICOLA

Trezzano S/N

Ruocco Andrea

GNODI SERVICE SRL

Somma Lombardo

Costante Luca Luigi

H2H FACILITYSOLU-

TIONS SPA

Zola Predosa

Fidenzi Fabio

H2H FACILITYSOLU-

TIONS SPA

Zola Predosa

Sembene Francois

IL DISGELO SRL

Settimo T.Se

Bonini Simone

IMPRECO DI BONINI

Sale

Corsi Lamberto

LANZA RESTAURI SRL

Roma

Campagna Paolo

MANITALIDEA SPA

Ivrea

Allasia Francesco

NUOVA ALBA 82 SRL

Avigliana

Della Gaburra Paolo

NUTRISERVICE SRL

San Paolo

Delpero Simone

NUTRISERVICE SRL

San Paolo

Duranti Ruben

NUTRISERVICE SRL

San Paolo

Bonafè Christian

PIVETTA GRANDI

CUCINE SAS

Casale M.to

Nella nuova sede milanese del Centro Studi Galileo (presso GreenPoint di Bitzer), un Tecnico opera sul manometro digitale dell’impianto per valutare con esattezza come andare a intervenire nel corso della prova d’esame. Nessuna paura: durante il corso, i docenti CSG hanno fornito tutte le indicazioni necessarie per procedere al meglio e superare il test!

Corso finito! I tecnici, insieme ai docenti Madi Sakandé e Gianfranco Cattabriga, mostrano con soddisfazione gli attestati, che rappresentano il superamento della componente pratica della certificazione volontaria Real Alternatives, su un impianto split a idrocarburi, nuovissimo corso targato CSG lanciato in 3 paesi europei contemporaneamente

14/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

Patti Marco

PROJECT SERVICE SRLS

Collegno

Cascino Franco

Emanuele

PROVENZANO

TERMOIDRAULICA SRL

Lesa

Ravagnani Christian QUEEN SRL

Milano

Cipolli Andrea

REKEEP SPA

Zola Predosa

Contu Roberto

REKEEP SPA

Zola Predosa

Corvaglia Gianluca REKEEP SPA

Zola Predosa

Diamanti Giacomo

REKEEP SPA

Zola Predosa

Grandi Gianluca

REKEEP SPA

Zola Predosa

La lezione è finita, e ora tocca ai Tecnici dimostrare di aver appreso quanto insegnato dal docente e procedere con la prova pratica. Nelle sedi del Centro Studi Galileo (15 in tutta Italia), i Tecnici troveranno strumentazione sempre all’avanguardia, fornita direttamente dai tantissimi partner che collaborano ogni giorno con l’attività didattica CSG. Nella foto, una delle ultime sedi che hanno iniziato a ospitare i Tecnici nel corso del 2022, quella di Sesto San Giovanni, a due passi da Milano

Grazioli Roberto

REKEEP SPA

Zola Predosa

Katik Samet REKEEP SPA

Zola Predosa

Munteanu Radu

REKEEP SPA

Zola Predosa

Anche il corso sulle Pompe di Calore, che si è svolto a Bari a fine anno, si è concluso! I Tecnici e il docente, Simone Portalupi, mostrano soddisfatti l’attestato conclusivo. Nei prossimi anni, le “Heat Pumps” saranno una delle tecnologie di maggiore impatto in Europa, come tratta il piano RePowerEU, che prevede l’elettrificazione del riscaldamento domestico tramite l’installazione di sessanta milioni di impianti

/15 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023

TECNICI CHE HANNO RINNOVATO IL PATENTINO ITALIANO FRIGORISTI F-GAS RINNOVO DECENNALE

Quaranta Giorgio 40° SOTTOZERO DI QUARANTA

Bagnatica

Quaranta Manrico 40° SOTTOZERO DI QUARANTA

Bagnatica

Bertacchini Claudio A&C DI BERTACCHINI SNC

Sassuolo

Boldrini Armando ABGAS TERMOCLIMA SRL

Livorno

Belli Devis AGR DI GRAZIOLI & C SAS

Vanzago

Signò Mauro

AGR DI GRAZIOLI & C SAS

Vanzago

Mantovani Massimo

AGROFE SRL

Ferrara

Tidu Pietro

AIR & SOLUTION DI TIDU

Nurachi

Birocchi Alessandro

AIRCLIMA SNC DI

BIROCCHI & C Muggiò

Rotondo Andrea

AIRCLIMA SNC

DI BIROCCHIO & C Muggiò

Alfano Domenico

ALFANO ALFONSO E

FIGLI SRL

Castellammare Stabia

Azzawi Marwan

AM CLIMA DI AZZAWI

Limbiate

AMBROSINI STEFANO San Giorgio In Bosco

Un altro corso completato con successo nella sede del Centro Studi Galileo a Roma. I Tecnici hanno concluso (e superato) tutte le prove necessarie per conseguire il PIF, Patentino Italiano Frigoristi, che garantirà loro di poter lavorare perfettamente in regola nel settore HVACR per i 10 anni a venire! L’esame pratico viene svolto nelle 15 sedi CSG in ogni regione italiana

Casale Monferrato, misurazione della temperatura in uscita all’evaporatore (uno dei dati che un tecnico deve possedere per poter intervenire correttamente), direttamente sull’Impianto Didattico del Centro Studi Galileo, realizzato su misura dai docenti e che simula perfettamente le condizioni di lavoro quotidiane che un Tecnico potrebbe incontrare sul campo!

A Bagnatica (BG), una delle competenze più importanti, per un Tecnico del Freddo, è saper realizzare una buona brasatura, che garantisca all’impianto un’ottima tenuta e che eviti pericolose perdite. Per questa ragione, la prova pratica è fondamentale per conseguire con successo il Patentino Italiano Frigoristi, indispensabile per maneggiare e acquistare i gas fluorurati!

16/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

Casabianca Fabio

ARBORE DI RE’ LUIGI

E C SAS

Genova

ARNEODO GIANPIERO

Ronchi

Soldo Ivano

ATS ASSISTENZA

TECNICA SOLDO

Caronno P.lla

Barone Roberto

BARONE IDRAULICA

Valenza Po

Bianchi Simone

BF REFRIGERAZIONE SRL

Cambiago

Bertuletti Gianluca BITIEMME GROUP SRL

Arsago Seprio

Lamboglia Domenico BITIEMME GROUP SRL

Arsago Seprio

BRESSAN GRAZIANO

Moriago D. Batt.

Teoli Maikol

BRUSCHI FRANCESCO

Roma

CACIOTTA ANDREA

Amelia

Canalis Sergio

CANALIS SERGIO SNC

Settimo T.Se

CARTA LUCIANO SALVATORE ANTONIO

Berchidda

Meledina Marco

CETIS SRL

Olbia

CHELOTTI TIZIANO

Pisa

Chiapparini Christian

CHIAPPARINI CHRISTIAN TERMOIDR.

Cernusco S/N

Andolfi Luigi

CLIMA EVOLUTION SRL

Napoli

Durante Domenico

CLIMACENTO SRL

Cormano

Mazzeo Giuliano

CLIMACENTO SRL

Cormano

Carlino Davide

CONGREGAZIONE

CRISTIANA TESTIMONI GEOVA

Roma

Loddo Michele CONGREGAZIONE

CRISTIANA TESTIMONI GEOVA

Roma

Corradossi Stefano

CORRADOSSI IMPIANTI SRL

Pontassieve

Simeoni Daniele

CRIOLINE SRL

Orbassano

CURTACCI TANCREDI

Barete

Di Giulio Diego

D&M SERVICE SAS & C San Giovanni T.

DI FABIO CARLO

Campobasso

Dovano Massimo

DM FRIGO SRL

Romano C.Se

Preatoni Danilo

DSA SISTEMI SRL

Garbagnate M.Se

Ferracuti Roberto

ECOSINERGY SRL

San Benedetto Del Tronto

Cabiddu Stefano

EFFETI SRL

Assemini

Tuveri Filippo

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Ancora un patentino per una nuova “Woman in refrigeration”: per decenni ambiente quasi esclusivamente maschile, negli ultimi anni sono sempre più le donne che scelgono una carriera nel settore HVACR. I numeri sono ancora bassi, ma progetti da noi promossi come INWIC (International Network for Women in Cooling) si stanno adoperando per far sì che migliorino nel più breve tempo possibile

Tutto in ordine? Prima di passare alle operazioni di carica e vuoto, il Tecnico (nella sede CSG di Bagnatica, vicino a Bergamo) si assicura di verificare minuziosamente tutti i dati in suo possesso, così da poter intervenire sull’impianto in modo preciso ed efficiente

/17 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023

Esame rinnovo decennale Patentino Frigoristi PIF. Sono passati ormai 10 anni dall’introduzione della legge che regolava l’uso dei refrigeranti negli impianti con l’istituzione del patentino frigoristi. Ora con il Centro Studi Galileo, si può rinnovare con semplicità svolgendo l’esame teorico da remoto, (verterà sugli argomenti legislativi aggiornati, come la nuova banca dati, le 5 ton CO2eq, i nuovi refrigeranti) mentre l’esame pratico potrà essere svolto in una delle 15 sedi attrezzate in Italia

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Roma, sede Centro Studi Galileo presso Bierrebi SRL: Marco Buoni, CEO del Centro Studi, Segretario di ATF e Former President di AREA (ora con mandato agli Affari Internazionali) è tornato nella capitale per una nuova tappa del Tour Re:PIF, aiutando i Tecnici del Freddo presenti in sala, a orientarsi tra i cambi di normative, l’avvento dei nuovi refrigeranti e la necessità di rinnovare i patentini frigoristi PIF

18/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
HANNO
PROBLEMATICHE ELETTRICHE TRAMITE
PARTECIPATO AL CORSO
FAD
ROMA
TECNICI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA LEZIONE PRATICA BRASATURA A
CHE HANNO PARTECIPATO AL CORSO IMPIANTI CHILLER TRAMITE FAD

Intervista a Didier Coulomb: introduzione al 20° Convegno Europeo UNEP-IIR-AREA-CSG

Siamo con il direttore dell’IIR, Istituto Internazionale della Refrigerazione.

Ha preso parte all’incontro delle parti del Protocollo di Montreal, MPOP34, durante il quale c’è stata l’occasione di lanciare la pubblicazione international special issue dell’IIR, UNEP, e Centro Studi Galileo; dunque; sono state prese delle decisioni riguardanti gli obiettivi del Protocollo di Montreal?

Può dirci che cosa è avvenuto a Montreal?

Abbiamo presentato i risultati tecnici relativi alla protezione dello strato dell’ozono, che è risultato essere un successo: un rapporto ufficiale appena pubblicato indica ciò che avverrà entro il 2060 circa.

Lo strato dell’ozono si sta ricreando, diversamente a seconda delle diverse zone sulla terra ma siamo sulla buona strada.

Non ci sono stati grandi annunci durante gli incontri.

Dal momento che c’è stato l’emendamento di Kigali, adottato nel 2016, ora si tratta per lo più di verificare che, poco a poco, i paesi non solo sopprimano gli HCFC, perchè ricordo che i paesi in via di sviluppo hanno tempo fino al 2030 per sopprimerli, ma anche di ottenere la diminuzione progressiva degli HFC con un po’ di anticipo sul calendario. L’emendamento di Kigali è in fase di attuazione in modo soddisfacente ma è necessario seguire le diverse fasi con cadenza annuale.

Abbiamo anche avuto la possibilità di organizzare diversi eventi paralleli che ci hanno permesso di promuo-

Il direttore Didier Coulomb e Marco Buoni il 12 gennaio si sono incontrati per discutere dell’organizzazione del convegno dove parteciperanno i maggiori esperti del settore, come i presidenti delle associazioni americane, cinesi, giapponesi, europee ed italiane. Il comitato organizzatore include le Nazioni Unite che nello stesso giorno hanno partecipato alla stesura del programma.

/19 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
Didier Coulomb Direttore Generale International Institute of Refrigeration (IIF-IIR)

vere il documento che era stato redatto in collaborazione con il Centro Studi Galileo, il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, il Ministero italiano per l’Ambiente e l’IIF. E’ stata un’esperienza positiva. Il documento è stato apprezzato perchè si tratta di un buon documento e continueremo a presentarlo anche in altre occasioni.

Ho presentato un comunicato in occasione della sessione ad alto livello. Non è stato possibile fare passi avanti nella questione energetica all’interno dei diversi progetti relativi alla diminuzione degli HCFC e degli HFC.

Penso che la parte essenziale del lavoro sarà piuttosto nel quadro delle conferenze che si occupano di riscaldamento climatico e i nostri legami con la segreteria del Protocollo di Montreal faranno da collegamento tra le due azioni parallele.

Per quanto riguarda la COP 27 in Egitto, a suo parere si è trattato di un successo?

Pensa che ci sia ancora da discutere a proposito del nostro settore?

E’ stato rappresentato bene? Sono state prese delle buone decisioni ?

Ci sono due punti da analizzare, quello generale sul clima e quello inerente al settore del freddo.

Per quanto riguarda il clima, era stato promesso che si sarebbero sviluppati i punti chiave di Glasgow nell’ultima conferenza sul clima che si è svolta a novembre 2021. Non sono state prese decisioni precise, per esempio azioni volte alla diminuzione delle energie fossili come il petrolio o il gas. Il risultato dei lavori preparatori per la conferenza in Egitto è stato deludente.

Non sono stati presi nuovi impegni da parte dei paesi sia relativi al finanziamento dei paesi in via di sviluppo che all’attenuazione del riscaldamento climatico. Ci sarebbero dovuti essere nuovi impegni relativi alle diminuzioni delle emissioni ma ciò non è successo.

Da questo punto di vista è deludente ma è stata considerata una grande vittoria la decisione di creare nuovi

fondi per compensare le perdite e i pregiudizi legati al riscaldamento climatico nei paesi più poveri. Oltre ai fondi per l’attenuazione e l’adattamento.

Tutto dipenderà dal modo in cui saranno applicati. A Sharm el Sheikh le discussioni sono state molto difficili . Ora si tratta di destinare questi fondi, decidere chi pagherà, chi ne beneficerà e come.

Si tratta di una questione complessa. Una delle domande poste da parte dei paesi europei è quella di sapere se si chiederà ai paesi emergenti come la Cina, che è chiaramente reticente, di partecipare.

La Cina è uno dei paesi con il livello più elevato di emissione di gas ad effetto serra e le emissioni per abitante sono simili oggi a quelle europee. Dunque l’idea dei paesi europei che hanno appoggiato la creazione di questi fondi contro le perdite e i pregiudizi è quello di riservarli ai paesi meno sviluppati.

Per esempio, le isolette che rischiano di essere inondate.

L’impegno è quello di arrivare alla prossima COP 28, che si svolgerà negli Emirati Arabi a novembre 2023, sapendo chi pagherà, quali saranno i criteri e quali progetti finanziare. Bisognerà prestare molta attenzione a ciò che si finanzierà. Per esempio, c’è stata una catastrofe in Pakistan l’anno scorso: una grande parte del Pakistan è stata inondata con la conseguente distruzione di abitazioni ed infrastrutture; la ricostruzione di ciò che è stato distrutto è dell’ordine di centinaia di miliardi. Tra qualche anno si potrà ricominciare se si procederà alla ricostruzione.

Si devono ottenere sia l’adattamento al cambiamento climatico che la compensazione ai pregiudizi e ci deve essere coerenza tra i vari paesi. Sono ancora un po’ scettico ma spero che tutto vada per il meglio, vedremo.

Per quanto riguarda il freddo sono contento perchè abbiamo avuto una maggiore visibilità, abbiamo avuto un piccolo stand dove abbiamo presentato il documento di cui ho già parlato.

Abbiamo organizzato degli eventi collaterali dedicati ai lavori inerenti alla creazione di una catena del

freddo durevole nei paesi in via di sviluppo, sulla scia dei progetti portati avanti dall’IIF e finanziati dalla Banca Mondiale in India e nel Bangladesh nel 2022.

Un evento collaterale è stato organizzato in collaborazione con l’EHPA al fine di promuovere le pompe di calore nel quadro europeo.

Vi saranno ulteriori presentazioni alla COP 28 relative alle strategie nazionali di attenuazione e di adattamento al cambiamento climatico in materia di freddo perchè ora sempre più paesi considerano il freddo come strategico.

In passato non c’era interesse per questo settore.

Speriamo che altri paesi considereranno il freddo come una strategia importante nel settore ambientale e che presto diventi una priorità.

Oggi, penso che il freddo abbia un ruolo centrale nelle conferenze sul clima ed ora l’obiettivo è quello di applicare questa strategia in ogni paese nel quadro di una strategia nazionale, sia per i paesi in via di sviluppo che per quelli industrializzati. La catena del freddo dei paesi industrializzati, come di quelli europei, è meno prioritaria rispetto a quella dei paesi in via di sviluppo che hanno una capacità frigorifera minore; però, sulle questioni inerenti alla climatizzazione e alle pompe di calore, i paesi europei sono molto coinvolti.

Spero che la COP 28 darà rilievo a questa necessità. C’è molto da fare sull’utilizzo dei dati nei diversi settori come la catena del freddo o la climatizzazione fissa degli immobili al fine di definire le strategie nazionali; si tratta dunque di un programma impegnativo per il futuro.

Aggiungerei che ci saranno altri eventi prima della COP 28, a novembre 2023 e ne approfitteremo per creare delle tappe.

Ci sarà il convegno organizzato dal Centro Studi Galileo a giugno 2023, quando avremo l’occasione di parlare di questi argomenti; ci sarà anche il nostro convegno nel 2023 a Parigi il mese di agosto, durante il quale si parlerà degli sviluppi in questi settori, colgo, a questo riguardo, l’occasione per invitarvi tutti a partecipare.

20/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione

Affrontare le esigenze delle donne nel settore del freddo a livello globale

Refrigerazione, Condizionamento dell’aria e Pompe di calore (RACHP) sono fondamentali per la nostra salute, alimentazione, comfort e benessere.

Il settore RACHP ingloba trasversalmente molti degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e può contribuire in modo significativo a salvaguardare l’ambiente, promuovere il benessere dell’umanità e sostenere la crescita dell’occupazione e dell’economia in tutto il mondo.

ne globale per comprendere meglio il contesto, la motivazione, le sfide e le opportunità affrontate dalle donne che lavorano nel settore della refrigerazione, del condizionamento dell’aria e delle pompe di calore.

Un totale di 810 donne appartenenti a tutti i continenti ha risposto al sondaggio disponibile in sette lingue (inglese, francese, spagnolo, portoghese, russo, arabo e cinese).

a Senior Research Fellow London South Bank University (LSBU)

President - IIR Working Group on Careers in Refrigeration (CaRe)

b Deputy Director General International Institute of Refrigeration (IIF-IIR)

Secretary - IIR Working Group on Careers in Refrigeration (CaRe)

c Programme Management Officer OzonAction, United Nations Environment Programme (UNEP)

Il settore della refrigerazione impiega oltre 15 milioni di persone in tutto il mondo, il che significa che quasi 5 lavoratori su 1000 hanno un lavoro legato alla progettazione, produzione, installazione, manutenzione e assistenza di un qualsiasi tipo di apparecchiatura di refrigerazione. L’impegno delle donne in questo settore viene sottorappresentato o non riconosciuto in ogni parte del mondo, nonostante l’elevato potenziale che potrebbe scaturire dall’incoraggiamento delle donne stesse a perseguire un’istruzione che fornisca loro una opportunità di lavoro in ambito RACHP.

Il settore RACHP è in rapida espansione, ciò crea crescente bisogno di attrezzature e applicazioni con un conseguente aumento di richiesta di persone adeguatamente qualificate a livello globale.

A causa dei vincoli ambientali l’innovazione diventa fondamentale. Esistono notevoli opportunità di sviluppare numerosi ed interessanti lavori per le donne all’interno di questo contesto.

COMPRENDERE IL PROBLEMA

L’International Institute of Refrigeration (IIR) e il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) OzonAction in collaborazione con diversi partner, hanno intrapreso un’indagi-

Nel complesso, il 59% delle intervistate aveva meno di 40 anni e la metà era in possesso di una specializzazione post-laurea, indice di un probabile limite dell’indagine nel raggiungere le donne che lavorano nel settore come tecnici.

Gli attuali ruoli lavorativi sono illustrati nella Figura 1 e i risultati del sondaggio indicano un alto tasso di tenuta nel settore RACHP con il 47% delle donne interessate che ci lavorano da più di 10 anni.

Le cinque principali sfide identificate sono state (1) difficoltà nella gestione di un sano equilibrio tra lavoro e vita privata, (2) mancanza di opportunità di avanzamento di carriera, (3) stereotipi o pregiudizi sulle donne da parte di clienti o committenti, (4) assenza di altre colleghe donne nella propria organizzazione e (5) limitate opportunità di formazione per sviluppare ulteriormente le proprie capacità.

La sfida (1) potrebbe essere potenzialmente superata se le aziende adattassero le proprie politiche in materia di risorse umane, ad esempio consentendo orari di lavoro flessibili e lavoro a distanza ove possibile, nonché politiche eque in materia di gravidanza e congedo di maternità. Le limitate opportunità di formazione e sviluppo professionale nel settore rappresentano un problema più ampio che richiederà alle organizzazioni nazionali e all’industria di lavorare insieme per trovare una soluzione.

/21 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
Catarina Marques a Ina Colombo b Sonja Wagner c

Assistenza alle applicazioni RACHP

Progettazione e/o R&S

Gestione del progetto

Insegnamento accademico e tecnico-professionale

Vendite e marketing

Direzione generale

Le donne nel settore RACHP sono principalmente motivate dall’aspetto ambientale della carriera, dalla sensazione di svolgere un lavoro utile alla società, dal fatto che si tratta di un’area tematica interessante, dalla diversità dei ruoli disponibili e dalla sicurezza del lavoro associato al settore. La figura 2 mostra i traguardi di carriera per i quali le donne che operano nel settore si sentono più orgogliose.

I modelli di riferimento sono fondamentali per evidenziare le opportunità di carriera nel settore RACHP e ispirare la prossima generazione di ingegneri. La condivisione di somiglianze (come l’origine etnica, la disabilità, l’orientamento sessuale, l’istruzione o la città/paese natale) può aiutare i modelli di riferimento e i giovani a relazionarsi e connettersi più facilmente tra loro.

Quasi la metà delle donne che hanno risposto al sondaggio non aveva

Guadagnare il rispetto e la ducia dei miei colleghi

Generare ingressi e pro tti per la mia compagnia

Sviluppare un nuovo prodotto / servizio

Formazione per l’insegnamento

Procurare opportunità per il mio sta / gruppo per lo sviluppo delle loro carriere

un modello di riferimento e per coloro che lo avevano apparteneva a una delle seguenti categorie: qualcuno che lavora nel settore RACHP, insegnante o familiare.

Anche i programmi di tutoraggio sono fondamentali per promuovere lo sviluppo personale e professionale sia dell’allievo che del mentore stesso, nonché per aumentare la produttività, l’inclusività e il tasso di fidelizzazione delle organizzazioni.

Il sondaggio ha indicato che il 52% delle donne aveva un mentore nel proprio lavoro attuale.

Nel complesso, i risultati dell’indagine mostrano che esiste un chiaro margine per aumentare la visibilità delle donne che lavorano nel settore promuovendo modelli di riferimento e programmi di tutoraggio a vantaggio sia degli individui che delle organizzazioni.

Una maggiore consapevolezza delle donne nel settore RACHP contribuirà anche a rompere gli stereotipi e i pregiudizi e consentire alle donne e alle ragazze di perseguire una carriera in questo ambito.

IMPATTO DEI GRUPPI DIRETTIVI FEMMINILI

Esistono oltre 300 associazioni, organizzazioni e istituzioni nazionali, regionali e internazionali nel settore RACHP in tutto il mondo.

Una piccola minoranza di queste organizzazioni possiede gruppi direttivi di donne, che coinvolgono e responsabilizzano le altre donne attraverso il networking, il tutoraggio, la nomina per i premi e le giurie del settore.

Questi gruppi direttivi normalmente hanno una forte presenza sui social media, puntando così i riflettori sui modelli di riferimento e si rivolgono alle scuole promuovendo le carriere nelle STEM per i giovani. I dati disponibili suggeriscono che quando le organizzazioni nazionali hanno gruppi direttivi dedicati alle donne, l’adesione femminile aumenta considerevolmente e le donne vengono coinvolte attivamente nei comitati, aumentando così la parità femminile nel processo decisionale.

PROMUOVERE UN MIGLIORE COINVOLGIMENTO

Il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) OzonAction, in collaborazione con molti partner internazionali del settore RACHP, ha evidenziato per molti anni la questione dell’importanza del mainstreaming di genere, oltre a promuovere l’impegno attivo e paritario delle donne nel lavoro del protocollo di Montreal.

Molte attività in quest’area si concentrano sul settore RACHP in quanto parte inseparabile dei progetti di eliminazione graduale degli HFCF del Protocollo di Montreal e dei futuri progetti di riduzione graduale degli HFC. Il primo tentativo di evidenziare le storie di successo delle donne nel settore RACHP è stata una pubblicazione “Donne nell’industria della refrigerazione e del condizionamento dell’aria - Esperienze personali e risultati” (Women in the Refrigeration and Air-conditioning Industry - Personal Experiences and Achievements). Questo opuscolo

22/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 1: Ruoli professionali nel settore RACHP Figura 2: Traguardi di carriera più soddisfacenti

raccoglie 107 storie da 50 paesi e fornisce importanti informazioni ed esperienze che permettono di approfondire la vita delle donne che lavorano nel settore della refrigerazione e del condizionamento dell’aria in tutto il mondo.

Nell’estate del 2020, la squadra OzonAction dell’UNEP a Panama ha sviluppato una serie di webinar interattivi sul protocollo di Montreal riguardo le sostanze che riducono lo strato di ozono e sul mainstreaming di genere.

Le Unità Nazionali per l’ozono in America Latina, Europa e Asia centrale, Asia occidentale e Africa anglofona hanno ascoltato storie personali di donne professioniste del settore RACHP dei loro paesi e hanno discusso questioni rilevanti come l’importanza della sensibilizzazione per le donne tecniche e le attività di sviluppo delle competenze.

Nell’ambito della campagna della Giornata Mondiale della Refrigera-

zione nel 2021, OzonAction e i suoi partner hanno organizzato il webinar “Ispirare le donne a perseguire una carriera nel settore della refrigerazione, condizionamento dell’aria e pompe di calore (RACHP)” (Inspiring Women to Pursue Careers in Refrigeration and Air-Conditioning &

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Heat-pumps -RACHP-). Questa sessione ha fatto luce su come le donne possono essere ulteriormente ispirate e sostenute per raggiungere una partecipazione maggiore nel settore RACHP e nelle professioni correlate. La sessione ha affrontato l’argomento da tre punti di vista: l’aspetto educativo, l’aspetto delle operazioni sul campo e l’aspetto delle società tecniche. Più di recente, nel luglio 2022, durante la 44° riunione del gruppo di lavoro aperto delle parti che hanno sottoscritto il Protocollo di Montreal, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) OzonAction, ha organizzato un evento collaterale su “Le donne nel settore del raffreddamento - Sfide e opportunità” (Women in Cooling - Challenges and Opportunities).

L’incontro ha visto la partecipazione di 93 partecipanti (55 donne / 38 uomini) e comprendeva presentazioni sul contesto e sulle sfide, nonché sulle opportunità per aumentare il coinvolgimento delle donne in questo campo.

Le presentazioni sono state seguite da tavole rotonde di funzionari nazionali per l’ozono provenienti da diverse parti del mondo (Asia, Caraibi e Africa). La tavola rotonda ha evidenziato le stesse principali sfide identificate dal sondaggio globale: “Ha studiato refrigerazione e impianti di climatizzazione e lavora presso l’azienda RAC, ma si occupa solo di amministrazione. Alle donne vengono affidati lavori facili mentre gli uomini fanno il lavoro tecnico”, “c’è solo una donna nella squadra”,

L’evoluzione delle tecnologie chimiche per il trattamento acque dei circuiti di ra reddamento con torri evaporative o condensatori evaporativi

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/23 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
Figura 4: Workshop Women in Cooling Bangkok, luglio 2022
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Figura 3: Webinar sulla Giornata Mondiale della Refrigerazione, giugno 2021

Mettere in connessione gruppi di donne del settore della refrigerazione di tutto il mondo

Materiali di sensibilizzazione e motivazione

Aprire una rete per donne che lavorano individualmente nel settore della refrigerazione

Raccolta dati, scambio di esperienze e modelli di riferimento

“in alcuni paesi, secondo la cultura locale, non è un lavoro da donne”, “molte donne tecniche hanno dovuto lasciare il lavoro dopo aver avuto figli”. Allo stesso tempo, si percepisce che le piattaforme social media possono aiutare a spargere la voce per le prossime generazioni, per fare sì che si aprano ad una vita diversa (rispetto ai loro genitori). Dopo il COVID, molte donne vedono il settore RACHP come una valida opportunità di lavoro.

PARTNERSHIP PER SOLUZIONI: RETE INTERNAZIONALE DI DONNE NEL SETTORE DEL FREDDO

L’International Network of Women in Cooling (INWIC) è una piattaforma di networking, formazione e tutoraggio che promuove il ruolo delle donne nel settore della refrigerazione, del condizionamento dell’aria e delle pompe di calore.

Questa iniziativa recente collegherà le donne che attualmente lavorano nel settore, consentendo loro di progredire nella loro carriera e di diventare modelli di riferimento visibili, cambiando le percezioni obsolete e influenzando la prossima generazione di donne ingegnere.

La Giornata mondiale della refrigerazione (WRD) e l’OzonAction di UNEP guidano l’iniziativa INWIC in collaborazione con i partner fondatori, vale a dire le associazioni nazionali RACHP di tutti i paesi del mondo. Riunendo donne di tutti i continenti, INWIC promuove la condivisione di esperienze, politiche locali di successo e opportunità di carriera, che altrimenti non sarebbero disponibili, offre l’opportunità di imparare gli uni dagli altri, capire come apportare

Programma di tutoraggio

Programma di tirocinio

Eventi e funzioni internazionali, regionali e nazionali Sostenere nuovi gruppi di donne

cambiamenti positivi in ogni contesto culturale e promuovere l’aspetto ambientale della professione nel settore RACHP.

La Figura 5 riassume gli otto blocchi di lavoro proposti da INWIC per i prossimi due anni.

La prima fase delle iniziative INWIC prevede il collegamento di gruppi/ sezioni femminili esistenti di associazioni/organizzazioni/istituzioni RACHP nazionali e internazionali per creare una rete che condivida informazioni ed esperienze. INWIC raccoglierà i dati dei partner fondatori per aumentare la consapevolezza e la motivazione e per promuovere modelli rappresentativi e attività di sensibilizzazione. Sarà sviluppato un programma di tutoraggio per le donne che già lavorano nel settore RACHP e per le giovani donne che perseguono l’istruzione RACHP. In una fase successiva, INWIC istituirà un programma di stage con particolare attenzione alle opportunità nei paesi in via di sviluppo e realizzerà eventi internazionali, regionali e nazionali. Si prevede che la rete acce-

lererà l’uguaglianza di genere nel settore RACHP, consentendo alle donne di essere agenti di cambiamento per un futuro più sostenibile e resiliente.

Articolo tratto dalla rivista

International Special Issue 2022-23 di Industria&Formazione

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Chillventa 2022, la conclusione del panel INWIC: Il pubblico ha particolarmente apprezzato l’intervento di AREA, tenuto da Silvia Romanò (Centro Studi Galileo e ATF) che ha parlato di quali sono i progetti dell’associazione per supportare le donne del settore

24/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 5: INWIC Sequenza di lavoro prevista per il 2022-2024

Il futuro dei refrigeranti F-Gas in Europa -Tratto dal modello HFC Outlook EU del 2022

L’Europa sta affrontando contemporaneamente due questioni: l’emergenza del cambiamento climatico e la sfida geopolitica per ridurre rapidamente la sua dipendenza dai combustibili fossili importati. Due questioni strategiche fondamentali per le quali una messa in opera imponente di pompe di calore è vista dai responsabili politici come gran parte della soluzione. Tuttavia, l’ultimo modello dell’EPEE solleva seri interrogativi sul fatto che ci saranno effettivamente sufficienti refrigeranti HFC disponibili per rendere l’implementazione delle pompe di calore una realtà possibile.

Il 5 aprile la Commissione Europea ha pubblicato la sua Proposta per la revisione del Regolamento F-Gas del 2014, per promuovere la riduzione di HFC immessi sul mercato UE del 98% entro il 2050, rispetto ai livelli del 2015.

namento e delle pompe di calore (RACHP) in Europa, è sempre stata una forte sostenitrice del regolamento UE sui gas fluorurati, come strumento essenziale per prevenire e ridurre ulteriormente le emissioni nell’ambiente e per affrontare la crisi globale sul cambiamento climatico, attraverso la riduzione del consumo di gas fluorurati, le procedure di riduzione graduale e altre misure di contenimento.

L’attuale regolamento sugli F-Gas 2014 che richiede all’industria RACHP una riduzione del consumo degli HFC dell’88% rispetto ai livelli del 2015 entro il 2030, è a tutti gli effetti diventato lo standard di riferimento in tutto il mondo per prevenire il 13% delle emissioni e ridurre del 47% la fornitura di HFC a partire dalla sua entrata in vigore al 2019 .

Articolo tratto dalla rivista International Special Issue 2022-23 di Industria&Formazione

Ciò include un’ampia gamma di misure proposte, tra cui una procedura UE di riduzione graduale degli HFC più rigorosa, nuove restrizioni, la rimozione delle esenzioni esistenti e requisiti aggiuntivi per i gas fluorurati e le apparecchiature che li utilizzano. Nel frattempo, le istituzioni dell’Unione Europea stanno approvando le ipotesi riviste di recente, nel contesto di obiettivi legislativi ambiziosi in termini di efficienza, risparmio energetico e neutralità climatica da raggiungere entro il 2050.

Ciò include una riduzione delle emissioni di gas serra (GHG) di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, delineata in diverse direttive energetiche dell’UE , come parte del pacchetto “Pronti per il 55%” (Fit for 55) del Green Deal Europeo, che naturalmente deve includere misure sul settore del riscaldamento e raffreddamento.

EPEE, che rappresenta l’industria della refrigerazione, del condizio-

Tuttavia, l’attuale revisione del regolamento UE sui gas fluorurati deve anche considerare le recenti indicazioni strategiche dell’UE, delineate il 18 maggio 2022, nel cosiddetto Piano “REPowerEU”, volto a rispondere al ritardo del mercato globale dell’energia, ridurre rapidamente la dipendenza dalle tecnologie dei combustibili fossili, aumentare il livello di efficienza energetica, produrre energia pulita e diversificare l’approvvigionamento energetico dell’UE. Per il settore del riscaldamento e del raffreddamento, ciò deve essere implementato attraverso la promozione e installazione di milioni di nuove pompe di calore per raggiungere gli obiettivi climatici del 2030 e accelerare l’indipendenza dalle tecnologie dei combustibili fossili.

COME RENDERE SOSTENIBILE LA CRESCITA DEL MERCATO RACHP

In questo contesto, EPEE ha realizzato, lungo diversi anni, modelli

/25 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
European Partnership for Energy and the Environment
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dettagliati delle tendenze del mercato e della domanda di HFC e altri refrigeranti nell’UE, come parte del suo “HFC Outlook EU Modelling”. Questo strumento di modellazione è stato sviluppato in collaborazione con Ray Gluckman, consulente Senior del gruppo di valutazione tecnica ed economica del protocollo di Montreal (TEAP) e membro del comitato delle opzioni tecniche di refrigerazione del protocollo di Montreal (RTOC), con oltre 30 anni di esperienza nella refrigerazione e sul cambiamento climatico. Lo strumento di modellazione che è stato sviluppato con i membri dell’EPEE considera i seguenti parametri:

• La signifi cativa crescita delle scorte di apparecchiature RACHP, nonché la complessità e la granularità del mercato RACHP che è stato individuato in 43 diversi sottosettori;

• L’importante contributo alla decarbonizzazione del riscaldamento data dalle pompe di calore;

• Le traiettorie per l’uso di refrigeranti a basso GWP in nuove apparecchiature che garantiscono il mantenimento del ruolo primario dell’effi cienza energetica nell’UE e che la sicurezza non venga compromessa;

• Il potenziale per ridurre i tassi di perdita e massimizzare il recupero e il riutilizzo del gas.

COME CONTRIBUIRE ULTERIORMENTE ALLA DECARBONIZZAZIONE DEL RISCALDAMENTO E DEL RAFFREDDAMENTO

Alla luce di quanto detto sopra, EPEE ha aggiornato il proprio modello HFC Outlook EU prendendo in considerazione gli obiettivi di REPowerEU di installare 10 milioni di nuove pompe di calore aria-acqua entro il 2027 e altri 20 milioni entro il 2030.

Nel grafico 1), la linea gialla mostra l’aumento del fabbisogno di HFC rispetto alla traiettoria originale (grigia) basata sugli obiettivi di decarbonizzazione e neutralità climatica, nell’ambito delle misure del Green Deal Europeo.

Come descritto nel grafico n.1), anche senza il rimodellamento di RePowerEU, la quantità necessaria di HFC per RACHP è molto superiore alla quota di HFC recentemente proposta dalla Commissione Europea. A questo proposito, un’analisi più approfondita della proposta dell’UE per la revisione del regolamento sui gas fluorurati con la modellizzazione degli HFC, ha consentito di comprendere che la proposta di riduzione graduale degli HFC è “de facto” un’eliminazione graduale degli HFC entro il 2027; ciò rischia di compromettere seriamente l’introduzione rapida e completa delle pompe di calore nell’UE, che prevede di rag-

giungere quanto prima l’indipendenza dalle importazioni di combustibili fossili.

In questo contesto, è importante riconoscere la complessità del mercato RACHP quando si prendono decisioni sull’ambizione di riduzione graduale degli HFC e si sostengono le politiche energetiche e climatiche.

Queste complessità includono fattori generali come le dimensioni dell’apparecchiatura e fattori specifici di applicazione, incluso l’uso di apparecchiature in luoghi sensibili. Se queste complessità vengono ignorate, c’è il rischio che le politiche portino a conseguenze indesiderate.

Ne consegue che il meccanismo di riduzione graduale degli HFC è nella posizione migliore per far fronte a queste complessità.

Tuttavia, come evidenziato nel grafico n.2) nella pagina seguente, la domanda di HFC per il mantenimento delle apparecchiature RACHP esistenti supererebbe già la quota disponibile dal 2027.

In effetti, secondo la proposta della Commissione europea, tutte le nuove apparecchiature a partire dal 2027 dovrebbero utilizzare immediatamente refrigeranti con un GWP vicino allo zero, come idrocarburi o HFO.

Attualmente questa tempistica risulta irrealistica sia in termini di sviluppo

2014 Regolamento riduzione graduale F-Gas per RACHP (UE 27)

2022 Proposta di revisione del Regolamento CE sugli F-Gas (UE 27) per RACHP (UE 27)

HFC Outlook EU (EU 27)

RACHP

HFC Outlook EU (EU 27) con RePowerEU RACHP

26/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Grafico n. 1) Fonte: HFC Outlook EU Domanda netta RACHP per UE vs. quota di riduzione graduale HFC proposta + attuale per UE

Domanda netta di HFC per RACHP UE vs. riduzione graduale attuale + proposta - ripartita per diversi usi

2014 Regolamento riduzione graduale F-Gas per RACHP (UE 27)

2022 Proposta di revisione del Regolamento CE sulla riduzione graduale degli F-Gas per RACHP

Funzionamento, Manutenzione e Ammodernamento

...+ Nuova installazione

...+ Esportazioni

tecnologico che in termini di numero necessario di installatori qualificati e certificati per gestire i nuovi refrigeranti, molti dei quali sono infiammabili e presentano rischi per la sicurezza.

Inoltre, se in questo momento si acquistassero nuove apparecchiature che utilizzano HFC a basso GWP, le possibilità di manutenzione sarebbero notevolmente ridotte, considerando che la durata di vita attualmente prevista delle apparecchiature è superiore ai 10 anni.

Di conseguenza, la sostituzione di apparecchiature relativamente nuove per via della mancanza di HFC, andrebbe contro l’iniziativa recente dell’UE riguardante i prodotti sostenibili e la durabilità e riparabilità dei prodotti già presenti sul mercato. Inoltre, rispetto alle fasi di riduzione graduale degli HFC richieste dall’attuale regolamento sui gas fluorurati dell’UE, il modello HFC dell’EPEE mostra che il settore RACHP non potrebbe crescere come previsto e quindi gli obiettivi del Green Deal europeo per il riscaldamento e il raffreddamento potrebbero essere compromessi, come mostrato nel grafico n. 2).

Un altro aspetto importante della crescita del settore è la capacità di esportare apparecchiature RACHP innovative e rispettose del clima al di fuori dell’UE.

A questo proposito, la transizione del refrigerante deve considerare che il contributo di gran lunga mag-

giore dell’industria RACHP al Green Deal europeo è quello di spostare il riscaldamento e il raffreddamento dall’uso di combustibili fossili verso apparecchiature a pompa di calore efficienti basate su elettricità priva di combustibili fossili.

La modellazione EPEE mostra che la CO2 abbattuta nel 2050 dai sistemi a pompa di calore sarà 47 volte maggiore delle emissioni di gas serra dirette (cioè refrigerante) e indirette (cioè elettricità) provenienti dalle stesse pompe di calore, come illustrato nel grafico n. 3).

Alla luce di quanto sopra, il mantenimento dell’attuale riduzione graduale fino al 2030 garantirebbe la disponibilità di refrigerante sufficiente a fronteggiare la necessaria introduzione delle pompe di calore per ottenere riduzioni immediate delle

emissioni, volte al raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica delineati sia nel Green Deal europeo che nel REPowerEU, che richiede un’accelerazione della transizione verde.

ULTERIORI RIDUZIONI DEI TASSI DI PERDITA E MASSIMIZZAZIONE DEL RECUPERO E DEL RIUTILIZZO DEI GAS FLUORURATI

Infine, le previsioni del modello HFC Outlook EU mostrano che le perdite rappresentano una percentuale significativa del consumo di HFC. La modellazione mostra anche come sia il regolamento sui gas fluorurati del 2006, prima, sia il regolamento sui gas fluorurati del 2014, poi, abbiano portato a riduzioni significative dei tassi di perdite.

Monitoraggio wireless

Temperatura / U.R.% Segnali di processo

Data Logger FT-300 - RF

NOVITA’Memoria letture: 500.000 Può essere inserito in un sistema wireless o come normale datalogger.

/27 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
Grafico n. 2) Fonte: HFC Outlook EU
www.econorma.com ECONORMA Sas - Via Olivera 52 31020 SAN VENDEMIANO
Tel. 0438.409049 info@econorma.com Logistica,
(TV)
Magazzini, ecc.
Controller
Celle frigorifere, Termotecnica,
FT-200

Emissioni di gas a e etto serra evitate tramite uso di pompe di calore

Emissioni indirette (elettricità) per riscaldamento

Emissioni dirette (emissioni HFC) per riscaldamento

Emissioni abbattute (combustibili fossili) per sostituzione con pompe di calore

È fondamentale che le future misure del regolamento UE sui gas fluorurati contribuiscano a ridurre ulteriormente le perdite in tutta Europa, come azione efficace per ridurre il consumo e le emissioni di HFC.

È probabile che la riduzione delle perdite porti anche a una migliore efficienza energetica e a una riduzione delle emissioni di gas serra legate all’energia.

Gli attuali obblighi di tenuta dei registri potrebbero essere rafforzati richiedendo l’uso di una banca dati elettronica centralizzata, che aiuterebbe a fornire informazioni aggiornate sui tassi di perdita e che potrebbe essere utilizzata per consolidare i dati a livello di Unione Europea e sostenere ulteriori iniziative per ridurre le emissioni. EPEE accoglie inoltre con favore l’ulteriore aggiornamento del portale sui gas fluorurati che dovrebbe facilitare l’amministrazione delle disposizioni del regolamento sui gas fluorurati e facilitare le azioni contro il commercio illegale.

Come evidenziato in precedenza, le proiezioni del modello HFC Outlook

EU tengono già conto di un previsto aumento del riutilizzo degli HFC attraverso il riciclaggio e il recupero delle apparecchiature a fine vita. Inoltre, gli attuali 68 Mt CO2e di autorizzazioni non utilizzate, che con-

sentono ai produttori extra UE di importare apparecchiature RACHP precaricate all’interno dell’Unione Europea, saranno probabilmente esauriti entro il 2027, considerando la forte crescita prevista di apparecchiature per pompe di calore. Nel contesto RACHP, ciò assume anche importanza geopolitica, poiché l’UE dipende in gran parte dalle importazioni di HFC e HFO e la massimizzazione del recupero e riutilizzo dei refrigeranti è in linea con le politiche dell’UE in materia di economia circolare e di fine vita (EoL).

A questo proposito, le previsioni dell’HFC Outlook EU indicano che la quantità di HFC disponibili per il recupero su base annuale (in base alla quantità di HFC immagazzinati in vecchie apparecchiature che raggiungono la fine del ciclo di vita e qualsiasi HFC che viene adattato con un’alternativa GWP inferiore) dovrebbero essere considerate una buona pratica, in quanto promuovono il rispetto delle disposizioni in materia di recupero del gas e ricorrono ad una economia circolare per la fornitura degli HFC recuperati.

È importante che le istituzioni e gli stati membri dell’Unione Europea valutino i modi per assicurare che il recupero degli F-Gas sia massimizzato e, per ottenere numerosi ulteriori benefici in termini di pro-

tezione ambientale, sicurezza ed efficienza energetica, che l’attuale ambito di contenimento e recupero, venga esteso a tutti i tipi di refrigerante, comprese le alternative non fluorurate. Anche per questo, è importante migliorare il monitoraggio e la rendicontazione per garantire una migliore interazione con altri meccanismi di politica ambientale e dei rifiuti.

Informazioni su EPEE:

EPEE rappresenta l’industria della refrigerazione, del condizionamento e delle pompe di calore in Europa. Fondata nel 2000, EPEE è composta da oltre 50 aziende associate e associazioni nazionali e internazionali provenienti da tre continenti (Europa, Nord America, Asia).

Con siti di produzione e strutture di ricerca e sviluppo in tutta l’UE, che innovano per il mercato globale, le aziende associate a EPEE realizzano un fatturato di oltre 30 miliardi di euro, impiegano più di 200.000 persone in Europa e creano anche occupazione indiretta attraverso una vasta rete di piccole e medie imprese come i costruttori che installano, riparano e mantengono le apparecchiature.

Per ulteriori informazioni, si prega di consultare il nostro sito Web (https://www.epeeglobal.org/).

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Grafico n. 3) Fonte: HFC Outlook EU

LEZIONE 238 > PRINCIPI DI BASE DEL CONDIZIONAMENTO DELL’ARIA

Pierfrancesco FANTONI

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni di base semplificate per gli associati sul condizionamento dell’aria, così come da 25 anni sulla nostra stessa rivista il prof. Ing. Pierfrancesco Fantoni tiene le lezioni di base sulle tecniche frigorifere. Il prof. Ing. Fantoni è inoltre coordinatore didattico e docente del Centro Studi Galileo presso le sedi dei corsi CSG in cui periodicamente vengono svolte decine di incontri su condizionamento, refrigerazione e energie alternative. In particolare sia nelle lezioni in aula sia nelle lezioni sulla rivista vengono spiegati in modo semplice e completo gli aspetti teorico-pratici degli impianti e dei loro componenti.

INTRODUZIONE

Una buona rete aeraulica deve possedere determinati requisiti. Tra di essi rivestono particolare significato le giunzioni longitudinali e trasversali, la cui qualità va ad incidere sulla determinazione della classe di tenuta delle canalizzazioni.

QUESTIONE ENERGETICA, DISPERSIONI E INFILTRAZIONI

Tra gli elementi fondamentali da prendere in considerazione per un efficace funzionamento del sistema di distribuzione dell’aria non vi è solamente l’aspetto che riguarda le perdite di pressione che si realizzano lungo tutta la canalizzazione né tantomento solo l’aspetto che interessa la forma della sezione della stessa.

Se, infatti, entrambi questi ultimi due fattori incidono in maniera significativa sul bilancio energetico della portata d’aria in transito, e quindi sulla scelta delle caratteristiche del ventilatore, altrettanto pari importanza rivestono le modalità ed il tipo di giunzioni che vengono impiegate per l’assemblaggio dei vari componenti per dare compimento e sviluppo alla condotta destinata a veicolare la portata d’aria necessaria. Infatti, le giunzioni hanno una notevole ripercussione su quella che poi viene ad essere la qualità della tenuta della canalizzazione e quindi la sua capacità di evitare infiltrazioni indesiderate di aria, nel caso di in depressione, o perdite indesiderate di volumi d’aria, nel caso di lavori in sovrapressione.

In sostanza, un buon impianto di

ventilazione deve avere caratteristiche tali da riuscire a coniugare questi due fondamentali aspetti, ossia garantire il minor dispendio energetico possibile per la movimentazione delle portate d’aria necessarie e soddisfare la necessità di una buona qualità dell’aria che viene distribuita nei locali.

LE GIUNZIONI

Per il raggiungimento di tali obiettivi uno dei fattori fondamentali che entra in gioco è senz’altro la modalità e la qualità dei giunti che vengono realizzati sia trasversalmente che longitudinalmente per dare forma e sviluppo alla rete di canalizzazioni.

Questi due parametri sono in grado di incidere notevolmente sulla classe di tenuta dei canali.

Se si desidera valutare nella sua completezza la qualità di un impianto di condizionamento non è sufficiente fermarsi alle considerazioni riguardanti le prestazioni dell’Unità di trattamento dell’aria (UTA): essa, infatti, deve garantire un adeguato trattamento dell’aria in modo da portarla alle condizioni di temperatura, umidità, purezza desiderata, ma ciò non garantisce che tali qualità risultino essere proprio quelle che, si potranno avere all’interno dell’’ambiente da condizionare, proprio perchè tra l’UTA e tale ambiente entra in gioco il sistema di canalizzazioni che permette di veicolare e distribuire i volumi d’aria trattati.

Ecco, allora, la rilevanza che assume proprio il sistema di condotte, sia quelle di mandata ma anche quelle di ripresa dell’aria.

/29 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
Rilevanza dell’esecuzione dei giunti nelle canalizzazioni per la distribuzione dell’aria

Il sistema di mandata deve essere in grado di assicurare effi cacemente il mantenimento dei parametri caratteristici ai valori prestabiliti. Da ciò ne consegue che un buon sistema di distribuzione dell’aria deve assicurare il trasporto delle portate d’aria senza modifi carne i parametri caratteristici durante il percorso dalla centrale di condizionamento fi no all’immissione in ambiente della stessa.

Uno dei fattori che entra in gioco in tale contesto è il fatto che nelle condotte non si abbiano perdite o rientrate d’aria incontrollate a seconda che le condotte siano in sovrapressione o in depressione. Assieme alle capacità costruttive del produttore risultano fondamentali le abilità di posa, assemblaggio, cura dei dettagli dell’installatore che è la fi gura capace di dare pieno raggiungimento all’obiettivo di messa in opera di un impianto di condizionamento effi cace ed effi ciente, di concerto con il progettista ed il costruttore del manufatto.

CLASSI DI TENUTA

Le canalizzazioni di distribuzione dell’aria possono essere classifi cate in base alle loro caratteristiche di tenuta, ossia alla loro impermeabilità alla fuoriuscita o rientrata di aria rispetto all’ambiente esterno. Le norme individuano quattro clas-

si di tenuta, a seconda del loro grado di ermeticità.

Ciascuna classe è individuata da una lettera, dalla A alla D, che sta ad indicare il maggior grado di ermeticità della canalizzazione.

In sintesi possiamo dire che:

• La classe A risulta essere la meno performante.

Le fughe d’aria delle UTA e nei locali tecnici con ventilatori devono essere almeno di classe A.

Essa è applicata anche alle canalizzazioni a vista negli ambienti in cui gli stessi canali garantiscono la ventilazione, e dove la differenza di pressione relativa all’aria interna (Indoor Air) è inferiore ai 150 Pa (fi gura 1).

• La classe B è quella che trova maggior applicazione negli impianti di climatizzazione.

Essa viene applicata a canali presenti in locali sprovvisti di ventilazione, a canali separati dall’ambiente con pannelli (es. canali in controsoffi tto), o a canali posti in ambienti in cui viene fornita una ventilazione con una prevalenza superiore a 150 Pa.

La classe B è quella minima per tutte le canalizzazioni di ripresa in ambienti soggetti a sovrappressioni, esclusi i locali tecnici (fi gura 2).

• La classe C è quella a cui normalmente si ricorre in impianti ove sono importanti la tenuta e le

prestazioni impiantistiche. Si ricorre ad essa caso per caso, per esempio, se la differenza di pressione all’interno dei canali è eccezionalmente alta, o se qualsiasi perdita può risultare pericolosa per la qualità dell’aria interna, o per il controllo delle condizioni di pressione, o le funzionalità del sistema (fi gura 3).

• La classe D certifi ca la tenuta stagna, a cui si ricorre solo per applicazioni particolari. Per determinare l’effi cacia della tenuta di una condotta è anche possibile eseguire una prova di tenuta attraverso un test di collaudo (fi gura 4).

Tale test viene eseguito secondo le norme tecniche di riferimento base per la ventilazione degli edifi ci ed ha lo scopo di determinare la perdita di aria che il sistema aeraulico comporta ad una determinata pressione.

CERTIFICAZIONE DELLE CONDOTTE

Mentre la perizia, la precisione e la meticolosità della posa in opera della rete di canali e delle relative giunzioni da eseguire è affidata alla professionalità dell’installatore, la qualità della tenuta vede protagonista anche il costruttore dei vari componenti che andranno a costituire le canalizzazioni nel loro

30/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 1: Giunzione di classe A (da catalogo Steam) Figura 2: Giunzione di classe B (da catalogo Steam)

complesso.

Esistono anche specifiche certificazioni che garantiscono che il prodotto di fabbrica possiede determinate caratteristiche che ne assicurano la tenuta: questo agevola fortemente l’installatore perchè, se la posa dei componenti risulta essere fatta secondo le specifiche, la serie di operazioni da eseguire risulta essere semplificata rispetto alla posa di componenti non certificati.

Ad esempio, se certificata, la tenuta dei canali non richiede l’utilizzo di mastice o nastro adesivo e quindi i tempi esecutivi si abbreviano

notevolmente.

Da ciò si può comprendere quale sia la rilevanza che riveste la realizzazione dei giunti, sia longitudinali che trasversali, quando si deve procedere ad assemblare la rete di canali per la distribuzione dell’aria.

La loro buona esecuzione è sicuramente il viatico affinché le prestazioni complessive finali dell’intero impianto di condizionamento possano garantire le medesime specifiche che sono state pensate dal progettista e implementate dal produttore di tutti i componenti dell’impianto.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONi Per informazioni: 0142.452403 corsi@centrogalileo.it

È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo

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Figura 3: Giunzione di classe C (da catalogo Steam) Figura 4: Esecuzione di una prova di tenuta (da catalogo Aria srl) Incontro formativo in Giga, nuova sede CSG a Pescara. Circa 100 tecnici sono intervenuti per conoscere il presente e il futuro della refrigerazione. Nuovi refrigeranti. Nuovi obblighi e vecchi problemi. Gli ultimi appuntamenti sono stati a Napoli e Palermo, a fine gennaio. di supporto.

Macchine e impianti per la surgelazione degli alimenti

SURGELAZIONE DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI

I prodotti ortofrutticoli contengono percentuali elevate di acqua che alla temperatura d’inizio congelamento (cfr. Tabella A) possono variare dal 75 % dei piselli fino al 93 % di melanzane e peperoni. Una parte dell’acqua è adsorbita così saldamente ai costituenti l’alimento, come ad esempio le proteine ed i polisaccaridi, da determinare in parte la struttura, mentre l’altra si trova libera ed è parte del protoplasma cellulare.

Con il termine di surgelazione si individua tutta una tecnologia rivolta alla conservazione dei prodotti alimentari che, abbassando la temperatura degli alimenti dal valore ambiente a livelli inferiori a -18 °C, permette di mantenerne la qualità, riducendo l’attività dell’acqua in essi contenuta, rallentando le reazioni biochimiche ed arrestando lo sviluppo microbiologico (Figura 1).

La surgelazione, come processo tecnologico, non pone alcun limite all’uso di basse temperature laddove il loro impiego sia possibile; va considerato, però, che nella pratica commerciale si fa distinzione tra alimenti congelati, conservabili a temperature non superiori a -10 °C, e prodotti surgelati, quando la temperatura di conservazione non supera i -18 °C e questa temperatura viene raggiunta nel centro termico del prodotto in un

tempo massimo di quattro ore. In particolare, in base al D.L. 27/1/92 n. 110, può definirsi surgelato solo il prodotto che:

- è stato congelato rapidamente (tempo massimo di 4 ore);

- è stato conservato ininterrottamente a temperature pari o inferiori a -18°C;

- è venduto in confezione originale preparata con materiale idoneo e chiusa dal fabbricante o dal confezionatore.

La velocità di raffreddamento influisce notevolmente sul fenomeno di congelazione e in particolare sulla formazione dei nuclei di cristallizzazione: una bassa velocità di congelazione porta alla formazione di pochi nuclei di cristallizzazione e ad un aumento notevole delle dimensioni finali dei cristalli che distruggono la struttura delle cellule e danneggiano i tessuti; il contrario avviene per alte velocità di congelazione. Nella pratica, tuttavia, si riscontra sempre un miscuglio di cristalli di ghiaccio di diverse dimensioni, poiché la superficie dei prodotti congela più rapidamente di quella interna.

Anche se sembra che questi fenomeni influiscano poco sulle qualità organolettiche degli alimenti, va considerato che per non pochi prodotti alimentari i migliori risultati si ottengono con la congelazione rapida, poiché se ne preserva meglio la

32/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Paolo Amirante Professore di macchine ed impianti per le industrie agroalimentari Figura 1- Immagini di prodotti surgelati presenti in commercio

ne che alte velocità di congelazione sono sempre convenienti per il mantenimento della qualità dei prodotti non é sempre vera.

Esistono, infatti, alimenti, quali piselli e molte carni, che avendo un alto contenuto di materia secca, sono poco influenzati da variazioni della velocità di congelazione; in questo caso sono sufficienti velocità di avanzamento del fronte del ghiaccio variabili da 1,8 a 2,3 cm/h.

Per prodotti a base di uova e per la frutta la qualità migliora con l’aumentare della velocità di congelazione, tanto che per quest’ultima, la cui polpa è costituita da un tessuto molto fragile, si possono raggiungere velocità anche di 3-4 cm/h. Per prodotti precucinati sono necessarie velocità ancora più alte, come quelle che si possono avere con l’impiego di fluidi criogenici, che oltre a ridurre la disidratazione minimizzano la perdita di aromi e di sapori, che in genere vengono trasportati dai vapori, conservandone al massimo la fragranza naturale.

I PRETRATTAMENTI

Per assicurare la stabilità nel tempo dei prodotti surgelati occorre prevenire i fenomeni di ossidazione e l’attività degli enzimi.

A livello industriale i metodi attualmente impiegati si basano sulla distruzione degli enzimi mediante l’impiego del calore (scottatura o blanching), e sull’impiego di sostanze con attività antiossidante.

Il “blanching” deve essere considerato un male necessario, poiché, se da un lato contribuisce a stabilizzare nel tempo le caratteristiche organolettiche e biochimiche del prodotto, dall’altro provoca, a seconda dell’intensità e della durata del trattamento, modificazioni più o meno profonde dei singoli costituenti l’alimento (Figura 2).

I principali effetti positivi indotti dal blanching sono (Figura 3):

- inibizione delle attività enzimatiche, in quanto gli enzimi vengono completamente inattivati mediante la coagulazione del loro contenuto proteico;

Tabella A. Percentuale d’acqua non congelata contenuta nei prodotti ortofrutticoli alla temperatura d’inizio del congelamento

- parziale sterilizzazione superficiale, in quanto si ha una sensibile riduzione del numero di microrganismi; infatti, una scottatura della durata di un minuto comporta una riduzione della carica microbica da 106 a 104 microrganismi per cm2;

- riduzione dell’attività ossidativa mediante l’allontanamento dell’aria presente negli spazi intercellulari con sostituzione della stessa me-

diante l’acqua del blanching;

- fissazione del colore verde, per cui i prodotti dopo il blanching presentano una tonalità brillante.

TRATTAMENTI CON ANTIOSSIDANTI

I fenomeni d’imbrunimento possono essere prevenuti mediante trattamenti con acido ascorbico, ani

/33 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
Prodotto Temperatura di inizio congelamento (Tic) °C % d’acqua prima del congelamento% Punte d’asparago -0,7 92 Broccoli -1,5 88 Sedani -1,2 92 Spinaci -0,6 91 Carote -1,1 87 Cipolle -1,0 92 Funghi -1,0 89 Melanzane -0,7 93 Peperoni -0,6 93 Patate -1,5 81 Piselli -1,8 75
Figura 2- La scottatura (blanching) prima della surgelazione Figura 4- Alterazione enzimatiche dei prodotti vegetali

dride solforosa e acido citrico ; tali fenomeni sono dovuti ad alterazioni enzimatiche dei prodotti vegetali (Figura 4).

L’addizione di acido ascorbico consente di prevenire la comparsa di imbrunimenti, in quanto viene impedita l’attività dell’ossigeno libero sugli o-chinoni (composti aromatici prodotti nell’assorbimento di fenoli e polifenoli), mediante fenomeni di ossidoriduzione.

L’acido ascorbico viene ossidato a deidroascorbico e gli o-chinoni vengono ridotti a o-difenoli, che sono incolori.

L’anidride solforosa forma invece complessi con gli o-chinoni, e così impedisce la formazione di polimeri, le melanine, che impartiscono il colore bruno.

È noto che le melanzane imbruniscono rapidamente dopo il taglio, ciò può essere evitato mediante immersione in una soluzione allo 0,35 % di metabisolfito di potassio e allo 0,2 % di acido citrico per due minuti. Per le pere e le mele i migliori risultati si ottengono immergendo il prodotto in una soluzione di acido ascorbico al 2 % e allo 0,5 % di acido citrico.

MODIFICAZIONI STRUTTURALI

Tutti i trattamenti inducono modificazioni delle strutture, la cui entità dipende dal tipo di trattamento, dalle modalità con cui esso viene condotto e dal grado di resistenza del vegetale che è caratteristico delle differenti specie e delle singole varietà. Le alterazioni osservate nei principali ortaggi interessano le cellule ed i tessuti. I danni variano a seconda che si tratti di prodotto congelato prima o dopo il blanching.

La congelazione rapida provoca solo piccole lacune nella corteccia esterna, nel cilindro centrale e soprattutto nella zona del cambio, mentre il

blanching ed il congelamento lento causano la disgregazione di tutti i tessuti: nella corteccia le lesioni sono concentriche, mentre nel cilindro centrale sono radiali e seguono i raggi midollari.

Nella Figura 5 si riportano le immagini di fagiolini, melanzane e verdure scottate e congelate.

PREPARAZIONE DEL PRODOTTO

Prima della surgelazione il prodotto viene preparato, e cioè, viene sottoposto ad una serie di lavorazioni (lavaggio, cernita, mondatura, suddivisione, calibratura, blanching o trattamenti antiossidanti) tali da ren-

derlo idoneo per la successiva operazione industriale, come di seguito illustrate (cfr. Figura 6):

a) lavaggio: tale operazione ha lo scopo di allontanare i residui sia di terra e sia dei prodotti antiparassitari;

b) cernita: questa operazione ha lo scopo di allontanare il prodotto che presenta difetti di colore (decolorazione o presenza di colori non caratteristici della specie), di pezzatura (dimensioni dei singoli pezzi superiori o inferiori a quelli prefissati), di aspetto (presenza di lesioni di varia natura, ecc.).

Tale operazione è normalmente manuale ed eseguita quando il prodotto, distribuito su di un nastro traspor-

34/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 5- Fagiolini, melanzane e verdure scottate e congelate
A B C D E F
Figura 6- Operazioni preliminari alla surgelazione degli ortaggi: lavaggio (A), cernita (B), mondatura (C), taglio (D), calibratura (E), scottatura (F)

tatore, passa dinanzi all’operatore;

c) mondatura: consiste nell’allontanamento delle parti non eduli come ad esempio la sbaccellatura dei piselli o delle fave, la pelatura delle pere, delle mele, delle patate, delle carote, ecc., la denocciolatura delle pesche, delle albicocche, delle ciliege e delle susine, la tornitura dei cuori di carciofo, la spuntatura dei fagiolini, l’accorciamento degli asparagi;

d) suddivisione: al fine di ridurre sia i tempi del blanching, che quelli della successiva surgelazione il prodotto viene ridotto in pezzi di piccole dimensioni; ad esempio, i cavolfiori vengono suddivisi in rosette, gli zucchini, le melanzane e le mele in rondelle, ecc.;

e) calibratura: questa operazione può essere eseguita prima o dopo il congelamento; in quest’ultimo caso essa viene rimandata al termine della conservazione, al momento della commercializzazione.

Le calibratrici possono essere a rulli, a tamburo, a listelli, ottiche, ecc.;

f) scottatura: tale operazione può essere effettuata mediante l’immersione del prodotto in acqua bollente, oppure mediante l’aspersione di vapore surriscaldato.

La durata del trattamento termico dipende dalla specie in esame e per uno stesso prodotto può variare a seconda delle dimensioni così come indicato nella Tabella B.

IMPIANTI DI SURGELAZIONE

Tecniche disponibili

La surgelazione è definita come la tecnica utilizzata per congelare rapidamente i prodotti alla temperatura di -18°C in un tempo inferiore alle 4 ore. Tale definizione scaturisce dal DL n.110 del 27 gennaio 1992 “Attuazione della direttiva 89/108/CEE in materia di alimenti surgelati destinati all’alimentazione umana”, la quale all’articolo 2 definisce che: “Per alimenti surgelati si intendono i prodotti alimentari:

a) sottoposti ad un processo speciale di congelamento, detto “surgelazione”, che permette di superare con la rapidità necessaria, in funzione della natura del prodotto, la zona di cristallizzazione massima e di mantenere la temperatura del prodotto in tutti i suoi punti, dopo la stabilizzazione termica, ininterrottamente a valori pari o inferiori a -18°C;

b) commercializzati come tali.

Tale Decreto Legislativo regola minuziosamente la produzione, la distribuzione e la vendita degli alimenti surgelati, ed in particolare prescrive che, il prodotto surgelato sia confezionato, e la confezione in particolare deve garantire:

- l’integrità dell’alimento;

- deve essere aperto solo dal consumatore;

- tutte le indicazioni previste per legge riguardo modi e tempi di conservazione;

- le istruzioni per lo scongelamento e il consumo.

Il processo di surgelazione può suddividersi in tre fasi.

- raffreddamento:

da 15/20°C a -1/-2°C (dalla temperatura di campo all’inizio del congelamento);

- congelamento:

da -1/-2°C a - 6°C (dalla temperatura di inizio alla fine del congelamento)

- sotto-raffreddamento:

da -6°C a -12/-25°C (temperatura finale - 25°C in superficie):

La definizione di prodotto surgelato, mai aggiornata nel tempo, non rispecchia tuttavia la tecnologia reale, in quanto il congelamento del prodotto, che inizia alla temperatura di -1/-2°C, viene eseguito molto

rapidamente, per favorire la microcristallizzazione dell’acqua nel tessuto cellulare dei prodotti, in modo da non danneggiare la membrana cellulare.

Infatti, con le moderne tecniche di surgelazione il fronte di ghiaccio avanza molto rapidamente nel cuore del prodotto con una velocità inferiore a 2 cm/ora.

Tuttavia il processo è molto più efficace nei prodotti di piccola pezzatura (ad esempio baccelli di piselli) piuttosto che nei prodotti di grossa pezzatura (mezzene e quarti di prodotti animali).

Gli impianti in ordine al mezzo di congelamento possono classificarsi:

- aria gelida;

- piastre metalliche;

- liquidi criogenici.

Gli impianti alla tecnologia utilizzata possono classificarsi:

- stazionari;

- discontinui;

- continui;

- automatici.

In relazione alle diverse tecnologie di surgelazione disponibili, ai fini di una classificazione più sintetica degli suddetti opifici, sembra più opportuno suddividerli in:

- impianti di surgelazione ad aria gelida;

- impianti di surgelazione a piastre metalliche;

- impianti di surgelazione con liquidi criogenici.

IMPIANTI DI SURGELAZIONE AD ARIA GELIDA

I congelatori ad aria realizzano il congelamento del prodotto facendolo lambire da aria, raffreddata a temperature comprese tra -35 °C e -40 °C nel passaggio attraverso l’evaporatore di un impianto frigorifero. Questa classe di impianti comprende una vasta gamma di tecnologie, distinte in base ai tempi di refrigerazione e al grado di meccanizzazione che permettono di realizzare, per cui può essere ulteriormente suddivisa in gruppi più omogenei.

In generale, l’impiego dei congelatori ad aria è limitato ai casi in cui il tempo di commercializzazione è ridotto e le ditte produttrici di surgelati richiedano per gli impianti, bassi

/35 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
Prodotto Tempo Asparagi 2 ÷ 3 Broccoli 2 ÷ 3 Carciofi, quarti 4 ÷ 5 Carciofi, cuori 8 ÷ 9 Carote 2 ÷ 3 Cavolfiori 2 ÷3 Cavoli Bruxelles 3 ÷ 4 Fagioli 1 ÷ 2 Fagiolini 1 ÷ 2 Mais, grani 2 ÷ 3 Patate, cubetti 1 ÷ 2 Piselli 1 ÷ 2 Sedano 2 Spinaci 1 ÷ 2
B. Durata della scottatura in acqua bollente (minuti)
Tabella

costi di acquisto e di gestione. Le tipologie costruttive più diffuse di tunnel di tipo stazionario, (schema Figura 7, sono costituiti da un ambiente isolato termicamente, diviso in due vani contigui, in uno dei quali è collocata la merce, nell’altro, che costituisce anche il canale di ritorno, l’evaporatore e i ventilatori che fanno circolare in modo controllato l’aria sui prodotti da congelare. L’aria può fluire nel senso della lunghezza del tunnel o in senso trasversale.

I prodotti da congelare sono posti su vassoi disposti su di una rastrelliera che è introdotta ed estratta dal tunnel manualmente a congelazione avvenuta.

Questo tipo di congelatori, mentre ha la caratteristica di essere molto flessibile e quindi utilizzabile per vari prodotti, ha lo svantaggio di richiedere un notevole impiego di mano d’opera e di produrre considerevoli perdite di massa o perdita di qualità se impropriamente usato.

I valori della trasmittanza termica superficiale h, e cioè, della potenza termica scambiata fra aria e prodotto nell’unità di tempo attraverso l’unità di superficie di scambio e per una differenza di temperatura di 1 °C, sono alquanto bassi e sono in relazione diretta con la velocità dell’aria.

La trasmittanza termica superficiale può essere determinata mediante la relazione: h = 8,5 v 0,83 essendo v la velocità dell’aria espressa in m/s.

Ad esempio: - per v= 5 m/s si ottiene h = 4,8 kcal/ hm2°C, - per v= 10 m/s, h= 57,5 kcal/hm2°C.

TUNNEL DI SURGELAMENTO AD ARIA DI TIPO CONTINUO

Questi congelatori consentono, rispetto ai precedenti, una riduzione dell’impiego di mano d’opera nella movimentazione del prodotto che è

meccanizzata.

Come appare nello schema di fig. n. 7.6, le rastrelliere, che sorreggono i vassoi su cui viene caricato il prodotto, sono montate su carrelli a ruote che normalmente scorrono su binari e sono spinte da meccanismi ad azionamento molto spesso idraulico. Presentano gli stessi vantaggi e svantaggi dei tunnel stazionari, e mentre permettono la riduzione nell’impiego di mano d’opera, per contro hanno una minore flessibilità in quanto i prodotti con tempi di congelamento differenti devono essere caricati su carrelli che seguono binari diversi (cfr. Figura 8).

In questo tipo di impianti tutte le operazioni di movimentazione del prodotto durante il processo di congelamento vengono opportunamente automatizzate con soluzioni meccaniche complesse, tali da rendere questi tunnel a funzionamento automatico notevolmente differenti dai

36/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
TUNNEL DI SURGELAMENTO AD ARIA A TUNNEL DI TIPO AUTOMATICO Figura 7- Schema di tunnel ad aria di tipo stazionario Figura 8- Schema di tunnel ad aria di tipo continuo

precedenti.

Il prodotto da congelare può essere caricato su vassoi scorrevoli che, muovendosi lungo una grande rastrelliera, la percorrono tutta dalla linea più alta e successivamente a quelle inferiori, ma sempre in senso opposto l’una rispetto alla successiva, (Figura 9). In questo tipo di congelatori a vassoio, per ogni vassoio caricato dall’alto ne esce uno in basso.

La movimentazione dei vassoi dall’uscita all’ingresso del congelatore e’ costosa anche se realizzata meccanicamente (Figura 9).

Il caricamento del prodotto da congelare avviene frontalmente nella parte superiore del congelatore e lo scarico del prodotto congelato, un ripiano per volta, nella parte inferiore. Questi congelatori possono essere progettati per qualsiasi altezza tra i ripiani e per varie lunghezze e larghezze, automatizzando anche il carico e lo scarico del prodotto.

TUNNEL DI SURGELAMENTO AD ARIA A NASTRO

I congelatori a nastro, che nella loro prima realizzazione erano costituiti semplicemente da nastri trasportatori a maglie metalliche installati in una camera a circolazione forzata di aria, sono attualmente progettati in modo da realizzare un miglior contatto tra aria e prodotto sfruttando il percorso del flusso verticale di aria.

Per un buon congelamento occorre una uniforme distribuzione del prodotto su tutta la superficie del nastro,

altrimenti l’aria si concentra nella zona ove il prodotto è distribuito con minore densità (Figura 10).

Durante il trasporto sul nastro il prodotto viene investito dalla corrente di aria fredda generata da una serie di evaporatori ventilati, così come indicato nella Figura 10 A:

1) nastro trasportatore di alimentazione; 2) nastro trasportatore di prelievo; 3) primo evaporatore ventilato di preraffreddamento; 4) evaporatori ventilati; 5) porte di ispezione.

I tipi principali di congelatori a nastro sono:

1) a nastro singolo;

2) a nastro multiplo, a più ordini;

3) nastro a spirale.

Il congelatore a nastro singolo è il più semplice, consistendo in un nastro trasportatore esposto ad una corrente d’aria proveniente dall’alto. È utile per prodotti fritti o relativamente secchi che non tendono a congelare l’uno insieme all’altro o ad ammassarsi (bastoncini di pesce, patate fritte, prodotti da forno).

I prodotti umidi tendono ad ammassarsi e a formare ghiaccio che mette a repentaglio la durata del nastro. Per esigenze di spazio si passa dal congelatore a singolo nastro a quello multiplo a più ordini, che si ottiene sovrapponendo più nastri trasportatori singoli; i congelatori a nastro multiplo a più ordini sono adatti per la surgelazione di prodotti singoli (IQF= Individual Quick Freezing), quali bastoncini di pesce fritti, porzioni di pesce, prodotti da forno ed altro.

E’ inevitabile, però, che la presenza

dell’imballaggio comporti un sensibile aumento dei tempi di congelamento che rende questi congelatori poco economici per la surgelazione di prodotti singoli.

TUNNEL DI SURGELAMENTO AD ARIA A NASTRO A SPIRALE

Per utilizzare al massimo la superficie del nastro rispetto alla superficie occupata in pianta vengono realizzati i congelatori a nastro a spirale. Come riportato in Figura 11, essi sono costituiti da un nastro a forma di spirale avvolto intorno ad un tamburo rotante sino a formare un gran numero di spire.

La circolazione dell’aria che si muove con velocità da 2 a 4 m/s, avviene in direzione ortogonale al piano dei nastri e assicura un’efficace trasmissione del calore.

Sul tamburo rotante si avvolge il nastro trasportatore con un andamento a spirale che determina un percorso sufficientemente lungo per consenti re al prodotto il necessario tempo di

/37 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
Figura 9- Tunnel automatico con trasportatore a vassoio Figura 10- Surgelatore a nastro rettilineo.

contatto con la corrente di aria fredda generata dalla batteria di raffreddamento.

TUNNEL DI SURGELAMENTO A LETTO FLUIDO

I congelatori a letto fluido, a differenza di quelli precedentemente descritti, non hanno bisogno di alcun supporto per il trasporto dei prodotti da congelare, poiché questi, per il principio della fluidizzazione, galleggiano in un flusso di fluido diretto verso l’alto.

Si verifica, infatti, che per una certa velocità del fluido, generalmente aria a bassa temperatura, il prodotto da congelare, costituito da particelle della stessa forma e dimensione, galleggia nel getto d’aria.

In queste condizioni, ogni particella, separata dall’altra, avvolta da aria e libera di muoversi, fa assumere alla massa di prodotto da congelare le caratteristiche di un fluido, come illustrato nelle Figure 12 e 13; utilizzando aria a bassa temperatura oltre ad ottenersi la fluidizzazione, è possibile contemporaneamente congelare e trasportare il prodotto senza necessità di impiegare nastri trasportatori meccanici.

Per un buon funzionamento del congelatore a letto fluido occorre assicurare una buona fluidizzazione della massa del prodotto, che si ottiene per velocità dell’aria comprese tra un valore minimo necessario al mantenimento del prodotto in sospensione e un valore massimo oltre il quale si avrebbe la fuoriuscita dello stesso dal congelatore.

Per le caratteristiche del loro funzionamento i congelatori a letto fluido realizzano un ottimo contatto tra prodotto ed aria, con il risultato di potersi ottenere uno scambio termico più efficiente di quanto non avvenga nei normali congelatori ad aria forzata. Va notato, infatti, che non solo si realizza la massima estensione della superficie di scambio aria-prodotto, venendo questa a coincidere con la somma delle superfici delle singole particelle presenti nella massa, ma si ottengono anche valori della trasmittanza termica superficiale pari a 70-100 W/m2°C, che risultano i più elevati tra tutti i sistemi di congela-

38/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Figura 11- Surgelatore a nastro a spirale: 1) nastro trasportatore di alimentazione; 2) nastro trasportatore di prelievo; 3) tamburo rotante conduttore; 4) batteria di raffreddamento; 5) porte di ispezione Figura 12- Tunnel di congelamento a letto fluido Figura 13- Congelatore a letto fluido.

mento ad aria e permettono di ottenere tempi di refrigerazione molto bassi. Questa maggiore efficienza comporta a parità di capacità la riduzione ad un terzo delle dimensioni di questi congelatori rispetto a quelli a nastro, inoltre l’elevata rapidità di congelazione permette di ottenere una minima disidratazione del prodotto con perdite in peso inferiori all’ 1 %.

I congelatori a letto fluido possono essere impiegati per congelare frutta, verdure (purché con struttura compatta senza foglie) o alimenti cucinati quali patate fritte, gamberi ed altro (cfr. Figura 58).

La potenza frigorifera erogata da un impianto di congelazione a letto fluido può essere determinata mediante l’espressione:

P = G (iau – iai) ρa (W)

essendo:

- i au e iai rispettivamente l’entalpia dell’aria all’uscita dell’impianto, cioè dopo aver investito il prodotto, e all’ingresso, in J/kg

- ρa la densità dell’aria, in kg/m3, pari a 1,4 kg/m3

- G la portata d’aria dell’impianto, in m3/s.

La potenza termica effettivamente sottratta al prodotto Pu può determinarsi mediante l’espressione:

P u = C c p (tpi – tpu) (W)

essendo:

- C la capacità di lavoro dell’impianto, in kg/s

- c p, il calore specifico del prodotto congelato, in J/kg°C

- t pi e t pu, rispettivamente, la temperatura iniziale del prodotto e all’uscita dell’impianto.

Il rapporto P/Pu fornisce il rendimento dell’impianto.

IMPIANTI DI CONGELAZIONE PER CONTATTO A PIASTRE METALLICHE

Gli impianti, costituiti da congelatori a piastre, risultano particolarmente adatti alla surgelazione di prodotti confezionati in pacchetti (cfr. Figura 15 e 16 A-B).

Il prodotto, prelevato con un carrello elevatore dall’autocarro, viene trasportato all’interno della centrale ortofrutticola.

La sottrazione del calore dal prodotto da congelare si ottiene serrando questo tra due piastre refrigeranti all’interno delle quali circola direttamente il fluido frigorigeno.

Il prodotto, scaricato sulle linee di lavorazione, viene introdotto all’interno di confezioni prismatiche di ridotto spessore per favorire una rapida trasmissione del calore nel cuore del prodotto (cfr. Figura 15 D). In tal modo la trasmissione del calore avviene principalmente per conduzione e, se si prendono alcu

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Figura 14- Prelievo con un carrello elevatore dei pallet dall’autocarro
B A C D
Figura 15- Impianti di surgelazione a piastre (A-B) e confezioni utilizzate per i prodotti (C-D)

ni accorgimenti nella progettazione e nel funzionamento dell’impianto, come per esempio la planarità delle piastre che devono essere esenti da distorsioni, e l’accuratezza nel riempire di prodotto i contenitori, si ottiene un’alta efficienza nella trasmissione del calore e tempi di congelamento piuttosto bassi (Figura 15 C-D). Infatti, si riescono ad ottenere valori della trasmittanza termica superficiale variabili tra 150 e 580 W/ m2°C, e quindi grandi velocità di congelamento. Per gli alti valori della trasmittanza termica superficiale ottenibili, l’impiego dei congelatori per contatto, quando possibile, è da preferirsi perché oltre ad essere rapido è economico sotto l’aspetto energetico, non essendoci energia spesa per la ventilazione. Naturalmente i valori della trasmittanza termica superficiale sono in relazione diretta con la pressione esercitata fra le piastre. Per mantenere costante la pressione al valore stabilito, un sistema di regolazione compensa l’aumento di volume del prodotto durante la congelazione.

Lo spessore complessivo del prodotto imballato viene molto spesso limitato a 50 mm, poiché i tempi di congelamento aumentano rapidamente con l’incremento dello spessore.

I congelatori per contatto possono essere a piastre orizzontali (Figura 16 A), o verticali (Figura 16 B), ed avere alimentazione e scarico manuale, automatico oppure di tipo continuo.

Nel caso di congelatori a piastre orizzontali manuali, con numero delle piastre variabile tra 15 e 20, il prodotto da congelare viene posto su vassoi metallici all’uscita della linea di impacchettamento, quindi trasportato con un carrello presso il congelatore e caricato manualmente tra le piastre refrigeranti.

L’automatizzazione di questa operazione è in genere realizzata facendo in modo che il carico e lo scarico del prodotto avvengano sempre allo stesso livello mentre il complesso di piastre viene azionato da un traslatore verticale, che muovendolo verso l’alto o il basso posiziona ciascuna coppia di piastre in corrispondenza del convogliatore in ingresso. A posizionamento avvenuto, le pia-

stre vengono divaricate in modo che i pacchetti di prodotto da congelare possano essere spinti dal convogliatore tra le piastre stesse producendo l’espulsione del prodotto congelato dalla parte opposta.

Il ciclo descritto si ripete in maniera identica per ogni coppia di piastre fino al completamento del carico; quindi le piastre vengono serrate e inizia il processo di congelazione.

IMPIANTI DI SURGELAZIONE PER ASPERSIONE DI LIQUIDI CRIOGENICI

In questo tipo di impianti si ottiene la congelazione del prodotto mediante aspersione con liquidi criogenici, quali azoto liquido, anidride carbonica liquida o freon R12.

Il surgelatore industriale per aspersione di fluido criogenico è costituito da un nastro trasportatore di alimentazione (1), un nastro trasportatore di prelievo (2), una vasca di surgelazione (3), un gruppo di iniettori di fluido criogenico (4) ed un condensatore del fluido criogenico(5).

La movimentazione del prodotto avviene attraverso il suo trasporto con nastri trasportatori rettilinei, a spirale o a più ordini.

Investendo il prodotto da congelare con il fluido frigorigeno dall’alto o lateralmente (cfr. Figura 17), si ottengono grandi velocità nei processi di scambio termico.

A questa caratteristica si aggiungono altri pregi, che hanno determinato la grande diffusione di questi impianti negli ultimi anni: costo iniziale basso, rapida installazione e messa in funzione, possibilità di inserimento in linee di processo altamente mec-

Metodo di congelazione

Trasmittanza termica superficiale (W/m2°C)

aria forzata 5 ÷ 30

letto fluido 70 ÷ 90

per contatto 150 ÷ 500 per aspersione 1000 ÷ 1500

canizzate, riduzione dei processi di disidratazione.

Questa ultima caratteristica li rende poi particolarmente idonei alla congelazione di prodotti caldi o cucinati. Per il funzionamento del congelatore, dotato di nastro trasportatore rettilineo viene utilizzato come fluido refrigerante l’azoto liquido.

L’azoto liquido, alla temperatura di -196°C, viene spruzzato sul prodotto da congelare trasportato da un nastro all’interno di un tunnel dove si ha la pressione atmosferica; evaporando rapidamente l’azoto sottrae al prodotto da congelare una grande quantità di calore.

Mentre un agitatore provvede a mantenere l’atmosfera continuamente in movimento, i vapori freddi vengono inviati in controcorrente sul prodotto che entra nel congelatore in modo da effettuare una specie di preraffreddamento, e quindi scaricati ad una temperatura compresa tra i -30 e i -18 °C.

Occorre fare attenzione perché molti prodotti possono non sopportare lo stress termico causato da un raffreddamento così rapido, come quello che avviene in questo tipo di impianti.

Poiché, l’azoto non viene recuperato dopo l’uso, il suo consumo incide

40/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
Tabella C. Valori della trasmittanza termica per diversi tipi di impianto.
A B
Figura 16- Surgelatore a piastre orizzontali (A) o verticali (B).

notevolmente sui costi del processo di congelazione.

I consumi di azoto si aggirano tra 1 e 1,5 kg per kg di prodotto congelato; nel caso, invece, si adoperi il freon R12, alla temperatura di ebollizione -30°C alla pressione atmosferica, questo viene in gran parte recuperato per condensazione all’interno dell’impianto, dopo che è evaporato in contatto con il prodotto da congelare. La piccola quantità di R12, che rimane sul prodotto congelato, evapora in gran parte durante il periodo di conservazione nel magazzino frigorifero, lasciando piccoli residui sugli alimenti congelati.

CONCLUSIONI

L’insieme delle operazioni del postraccolta dei prodotti ortofrutticoli, nel periodo che intercorre fra la raccolta e il trasporto alla centrale di frigoconservazione, va opportunamente curato, in quanto i prodotti possono subire urti, attacchi di parassiti, nonché decadimento qualitativo che è correlato con la sua fase fisiologica di maturazione.

Il decadimento di tali caratteristiche è strettamente correlato con la temperatura a cui il prodotto viene conservato e al tempo che intercorre tra la raccolta e la lavorazione.

Il decadimento delle caratteristiche qualitative può anche essere accelerato da urti e pressioni sulla superficie esterna del frutto che determina-

no a volte danni locali ed importanti, inoltre è molto importante l’umidità dell’ambiente di conservazione, in quanto se l’umidità è bassa, può accelerare i processi di traspirazione dell’acqua contenuta nel frutto con perdita di consistenza dello stesso. Inoltre, anche la composizione dell’atmosfera di conservazione può incidere sulla durata di conservazione. Nella progettazione di una centrale ortofrutticola viene, pertanto, rivolta sempre più attenzione agli impianti di selezione dei prodotti, nonché a quelli di prerefrigerazione e al controllo dell’atmosfera di conservazione, attribuendo particolare importanza, non solo alla temperatura di frigoconservazione, ma controllando ed eventualmente dosando

opportunamente, sia il contenuto igrometrico che la composizione chimica degli aeriformi nell’ambiente di conservazione.

Infine, sempre maggiore importanza acquistano i problemi di confezionamento, movimentazione automatica dei prodotti all’interno della centrale, nonché il trasporto dei prodotti sul mercato.

In conclusione, si ritiene che il tecnico progettista dell’impianto frigorifero deve tenere conto, nella definizione progettuale delle diverse sezioni operative, sia degli aspetti connessi con la fisiologia dei prodotti che con gli standard qualitativi richiesti dalla catena di distribuzione commerciale.

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Figura 17- Surgelatore industriale per aspersione di fluido criogenico: nastro trasportatore di alimentazione (1); nastro trasportatore di prelievo (2); vasca di surgelazione (3); iniettori di fluido criogenico (4); condensatore del fluido criogenico(5) Roma, 30 novembre 2022: convegno organizzato ad EPEE e ATF sul ruolo e le opportunità della Banca Dati F-Gas. Hanno partecipato tutti i principali stakeholder aziendali e istituzionali del settore. La registrazione è disponibile sul canale youtube “Galileo TV”

LEZIONE 259 > CONCETTI DI BASE SULLE TECNICHE FRIGORIFERE

alla questione ambientale: la tecnologia offre strumenti adeguati per coadiuvare i tecnici nelle piccole operazioni lavorative

Contributo

Continuiamo con questo numero il ciclo di lezioni semplificate per i soci ATF del corso teorico-pratico di tecniche frigorifere curato dal prof. ing. Pierfrancesco Fantoni. In particolare con questo ciclo di lezioni di base abbiamo voluto, in questi 25 anni, presentare la didattica del prof. ing. Fantoni, che ha tenuto, su questa stessa linea, lezioni sulle tecniche della refrigerazione ed in particolare di specializzazione sulla termodinamica del circuito frigorifero. Su www.centrogalileo.it ulteriori informazioni sui corsi e programmi 2023

INTRODUZIONE

La necessità di collegarsi al circuito frigorifero per eseguire delle lavorazioni tecniche o semplicemente per eseguire delle misure di pressione comporta inevitabilmente la necessità di dover gestire in maniera appropriata i momenti in cui fisicamente il tubo flessibile di collegamento viene collegato o scollegato alla valvola di servizio del circuito frigorifero. Infatti, è questo il momento in cui è possibile dare luogo ad uno sfiato di refrigerante in maniera anche involontaria ma che comunque può essere evitata dotandosi di piccole accortezze, sia sul piano delle procedure eseguite, sia sul piano delle dotazioni di attrezzature specifiche. La questione non è di lana caprina poiché, assieme al discorso legato al contributo all’inquinamento ambientale che comporta un iter procedurale non ottimale, entra in gioco anche il discorso legato alla sicurezza del tecnico che opera sul circuito frigorifero quando non è in grado di adottare la dovuta perizia.

L’IMPORTANZA DEL RUBINETTO DI INTERCETTAZIONE

(figura 1), della lunghezza di circa quindici-venti centimetri, dotati di rubinetto e di raccordo maschio che possono essere posti in dotazione a quei tubi flessibili che non sono dotati di valvola.

All’occorrenza è possibile raccordare al tubo flessibile solo il rubinetto con attacco femmina-maschio (figura 2). Di tale tipologia di componenti ne esistono varie versioni, con raccordi dritti, a 45°, a 90°, da ¼ di pollice o ½ pollice, con o senza spillo premente per l’azionamento della valvola Schrader posta sull’attacco del circuito, e quindi capaci di soddisfare ogni esigenza di servizio da parte dei tecnici frigoristi. Il vantaggio che offrono è che possono essere collegate all’estremità del tubo flessibile e quindi il volume che rimane libero a valle risulta essere minimo per cui la quantità di refrigerante che viene dispersa quando si esegue il distacco dal circuito risulta essere veramente esigua.

TUBI FLESSIBILI TRASPARENTI

Per informazioni: 0142.452403

corsi@centrogalileo.it

Nel precedente numero abbiamo visto quale sia la grande utilità di poter disporre di un rubinetto di intercettazione nella parte terminale di un collegamento flessibile al fine di limitare le emissioni di refrigerante quando si esegue il distacco del collegamento stesso dal circuito frigorifero. Nel caso non si disponga di un collegamento con rubinetto è anche possibile provvedere a sanare la situazione, considerato che esistono sul mercato appositi tubi prolunga

Un valido aiuto per poter apprezzare quanto gas refrigerante è contenuto all’interno del tubo flessibile viene fornito da una particolare tipologia di collegamenti che risultano essere costituiti da un materiale trasparente, che quindi permette di poter valutare la quantità di liquido refrigerante in esso contenuto (figura 3). Il suo impiego può risultare utile quando ci si collega al lato di alta pressione del circuito frigorifero, ad esempio per poter fare la carica in forma liquida, oppure quando si esegue il recupero del refrigerante dal circuito o, in generale, quando si deve movimentare il refrigerante sottoforma

42/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI
Pierfrancesco Fantoni
È vietata la riproduzione dei disegni su qualsiasi tipo di supporto.

liquida, qualunque sia la ragione. Tali tubi sono disponibili in varie lunghezze e quindi il loro utilizzo risulta essere piuttosto versatile anche se, comunque, è sempre necessario accertarsi, prima del loro impiego, delle massime pressioni a cui essi sono in grado di lavorare. Poter valutare il residuo di liquido refrigerante contenuto nel tubo flessibile facilita la valutazione sull’opportunità o meno di procedere al suo recupero in relazione alle risorse necessarie (di tempo, di attrezzature, di procedure) da impiegare per la sua realizzazione.

SCOLLEGAMENTO DEI TUBI FLESSIBILI

La possibilità di sfiato del refrigerante può avvenire a causa dello svuotamento del contenuto del tubo flessibile ma anche nel momento in cui si procede allo scollegamento del tubo flessibile dal circuito. Questo è il momento in cui il percussore collocato all’interno del raccordo situato all’estremità del tubo allenta la sua spinta sulla valvola Schrader per cui essa tende a risollevarsi. Nel mentre, poiché si sta procedendo allo scollegamento del tubo dal circuito e quindi il raccordo viene fatto ruotare per lo svitamento, viene a mancare la tenuta ermetica tra tubo e valvola di servizio: mancando quest’ultima, il refrigerante riesce a fuoriuscire ed a creare il classico sfiato con caratteristico sibilo. Sta alla destrezza dell’operatore essere molto veloce nel compiere l’operazione di scollegamento, mantenedo sempre premuto a fondo il raccordo del tubo flessibile alla valvola di servizio anche quando si procede allo svitamento ed impiegando il minor tempo possibile per

compiere tale operazione. In tale frangente si corre anche il rischio di riportare delle bruciature da freddo se non si è particolarmente abili nel compiere l’operazione, soprattutto se il collegamento interessa l’alta pressione e si sta interagendo con del refrigerante allo stato liquido. L’uso dei guanti protettivi è fondamentale per cautelarsi da incidenti e danni, ma comunque, oltre alla sicurezza personale, si deve pensare che in tale operazione, se condotta in maniera maldestra e ci si fa prendere dal panico, può fuoriuscire dal circuito frigorifero una certa quantità di refrigerante che viene immessa in atmosfera, e quindi causare un danno (evitabile) all’ambiente. Analogamente può accadere una situazione simile anche quando si procede a collegarsi al circuito e non si impiega particolare perizia nell’esecuzione. Nel momento in cui, avvitando il raccordo alla valvola di servizio del circuito, il percussore inizia a premere la valvola Schrader e fino a quando il raccordo non risulta avvitato a fondo sulla valvola si verifica uno sfiato di refrigerante, anche in questo caso accompagnato dal caratteristico sibilo.

I RACCORDI AD ATTACCO AUTOMATICO

Per chi non è ancora particolarmente pratico nello svolgere le operazioni appena descritte, sicuramente funzionale allo scopo è l’impiego di tubi flessibili con raccordi ad attacco automatico (figura 4). Essi sono dotati di una valvola interna che si apre automaticamente quando essa giunge ad accoppiarsi con la valvola Schrader della presa collocata sul circuito frigorifero. In tale modo non si verifica alcuna fuoriuscita di refrigerante, che quindi non si disperde

e non causa inquinamento. In verità, in condizioni standard, la quantità di refrigerante che fuoriesce in tali frangenti non è molto grande se l’operatore agisce con perizia, ma se pensiamo a quante volte tale operazione viene ripetuta quotidianamente da tutto il personale che lavora sui circuiti frigoriferi, sicuramente i quantitativi di refrigerante in gioco vengono ad avere una certa rilevanza. Rimane comunque significativo, al di là della mera questione ambientale, che evitare queste fuoriuscite di refrigerante evita di essere soggetti, inavvertitamente, alle scottature da freddo, che sono piuttosto probabili quando ci si collega o scollega al lato di alta pressione dei circuiti frigoriferi laddove il fluido frigorifero è allo stato liquido ed è caratterizzato da alte pressioni di lavoro.

/43 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
Figura 1: Tubo prolunga di ridotta lunghezza e dotato di rubinetto di intercettazione (tratto da catalogo Wigam) Figura 2: Rubinetto d’estremità per un tubo flessibile dotato di raccordo dritto o a 45° (tratto da catalogo Refco) Figura 3: Tubo flessibile trasparente con raccordo dritto e a 45° (tratto da catalogo Refco) Figura 4: Tubo flessibile con raccordo dotato di valvola interna ad attacco automatico (tratto da catalogo Refco)

EPEE DÀ IL BENVENUTO AL NUOVO DIRETTORE GENERALE, RUSSELL PATTEN

EPEE, che rappresenta l’industria della refrigerazione, del condizionamento dell’aria e delle pompe di calore in Europa, è lieta di dare il benvenuto a Russell Patten, cittadino belga-britannico, come nuovo direttore generale. Russell, che ha prestato i suoi servizi a EPEE come consulente esterno negli ultimi 22 anni, dalla sua istituzione a Bruxelles nel 2000, ha 30 anni di esperienza nella “capitale d’Europa” in materia di lobbying, advocacy e comunicazione politica, avendo iniziato la sua carriera presso la Commissione Europea. Ha poi continuato a lavorare per uno studio legale internazionale e diverse società di consulenza per gli affari pubblici fino a giugno di quest’anno, fornendo consulenza su una vasta gamma di politiche, ma sempre con particolare attenzione all’ambiente e all’energia. Russell è stato anche presidente della Camera di Commercio britannica in Belgio e Segretario Generale part-time di diverse associazioni di categoria nei settori energetico/ambientale.

“Come nuovo direttore generale, mi sento onorato di continuare il lavoro di EPEE e garantire che questi rimanga un contributo chiave allo sviluppo di politiche efficaci per il settore della refrigerazione, del condizionamento dell’aria e delle pompe di calore, che consentano una transizione più rapida dai combustibili fossili e dalla sostenibilità a lungo termine“, ha affermato Russell Patten.

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MONITORAGGIO DEI PREZZI DEGLI HFC: I DATI DEL TERZO QUADRIMESTRE 2022

Qui sopra, la prima figura mostra l’andamento dei prezzi dell’R134a (GWP1430 ) a tutti i livelli della catena di approvvigionamento. Rispetto al secondo trimestre, i prezzi dell’R134a riportati per il terzo trimestre sono aumentati significativamente a tutti i livelli della catena di approvvigionamento in Europa (fino all’11% nel calcolo dei livelli medi complessivi della catena di approvvigionamento), mentre i prezzi in Cina sono diminuiti.

I dati presentati includono i prezzi riportati da due produttori di gas, due distributori, 11 OEM e 10 società di servizi.

La seconda figura mostra l’andamento dei prezzi di acquisto di alcune alternative con GWP medio-alto o basso, come riportato da 10 aziende del settore dei servizi. Rispetto al Q2/2022, il prezzo di acquisto del Q3 per R32 è aumentato del 18% per le società di servizi.

Nel terzo trimestre del 2022, 60 imprese di 10 Stati membri dell’UE (soprattutto da Germania, Francia, Italia e Polonia) e a tutti i livelli della catena di approvvigionamento (3 produttori di gas, 12 distributori, 26 OEM, 12 intervistati del settore dei servizi, 4 utenti finali e 1 società di noleggio apparecchiature) hanno dichiarato prezzi di acquisto e/o vendita per HFC e alternative a GWP inferiori o uguali (€/kg), con il 2014 come anno di riferimento. Si prega di notare che le aziende non riportano i prezzi di tutti i refrigeranti ma solo per quelli rilevanti per loro.

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44/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
NEWS ULTIME NOTIZIE NEWS ULTIME NOTIZIE

> BSRIA, DISPONIBILE L’UPDATE DELLO STUDIO MONDIALE SUI COMPRESSORI

BSRIA ha appena completato un aggiornamento dello studio World Compressor, che analizza le vendite di compressori in tutto il mondo per applicazioni nel condizionamento dell’aria (AC), nelle pompe di calore (HP) e nella refrigerazione (REF). Lo studio è composto da cinque rapporti regionali separati: Americhe, EMEA, India, Cina e Resto dell’Asia. In quest’ultimo i dati sono segmentati tra il Giappone e gli altri paesi asiatici – Sud-est asiatico, Oceania. Questo ambizioso progetto utilizza come base la vasta conoscenza ed esperienza maturata negli anni attraverso la ricerca svolta da BSRIA in tutti e tre i segmenti applicativi, in tutto il mondo. Fornisce dettagli approfonditi sulle dimensioni del mercato, sulle tendenze e sui driver per rispondere alle esigenze di informazione di tutte le parti interessate. Il nuovo studio ha lo scopo di aggiornare l’analisi per le vendite di compressori per l’anno in corso (2022), nonché di estendere le prospettive per le vendite fino al 2026. Le previsioni sono correlate con l’ampio portafoglio di studi pubblicati da BSRIA quest’anno nei settori di AC, HP e REF, nonché l’ultima analisi macroeconomica.

Le vendite hanno registrato un calo significativo nel 2020, causato dall’epidemia di Covid-19, ma il mercato globale dei compressori si è ripreso con forza nel 2021 ed è stato stimato a 502,1 milioni di unità nel 2022 (crescita del 3%), mentre il valore è stato rafforzato a causa dell’inflazione, salendo a 48,6 miliardi di dollari (crescita del 15%). Ciò include compressori per condizionamento (207,3 milioni di unità), pompe di calore (5,4 milioni) e refrigerazione (289,4 milioni). Questo salto ha già posizionato il mercato al di sopra del livello prepandemia.

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> AHRI, ONLINE UNA SERIE DI SONDAGGI PER SUPPORTARE UNA MAGGIORE DISPONIBILITÀ DI REFRIGERANTI RIGENERATI

se Down.

AHRI invita chi lavora nel settore HVACR a completare un sondaggio, completamente anonimo, riservato e diviso per area di competenza per aiutare a comprendere gli ostacoli al recupero dei refrigeranti nelle regioni di riferimento.

Per i tecnici, i distributori e i reclamatori AHRI apprezza molto il tempo impiegato per completare questi sondaggi e invita a condividerli con altri esperti HVACR.

Lo staff è disponibile per ulteriori informazioni, un riepilogo dei risultati o per partecipare ad altri sforzi per migliorare l’accesso ai refrigeranti rigenerati.

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> GNR COLLABORA CON EUROPOL SEQUESTRANDO 230 BOMBOLE DI GAS FLUORURATO

AHRI, HARDI, PHCC, NATE, l’American Supply Association e l’ESCO Institute stanno lavorando per contribuire a rendere disponibili più refrigeranti rigenerati (R-134a, R-410A, R-404A, ecc.) durante l’attuale Pha-

In seguito alla costante condivisione di informazioni attraverso il Centro di cooperazione doganale e di polizia di Castro Marim – Ayamonte, con particolare attenzione agli ultimi sei mesi, i militari hanno intrapreso una serie di iniziative negli ultimi due anni culminate con l’ispezione di un’azienda con sede in Portogallo, da cui è risultato il sequestro di:

• 230 bombole di gas fluorurati, compresi gas vietati dal 2007;

• Un dispositivo di recupero di gas fluorurati;

• Vari materiali per etichettatura e condizionamento;

• Una bilancia;

• Una pistola ad aria calda – destinata a sigillare le bottiglie. Nel corso dell’azione di polizia è stata identificata una donna di 48 anni. È stato redatto un verbale per mancata registrazione delle informazioni all’Agenzia portoghese dell’ambiente (APA), mancanza di informazioni sull’etichettatura e vendita di gas vietato.

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/45 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
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L’UNIONE EUROPEA DISCUTE

LA PROPOSTA DI REVISIONE DEL REGOLAMENTO F-GAS

1.595 violazioni, di cui 1.587 sono state risolte con successo. Secondo l’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), solo nel 2021 sono state sequestrate oltre 230 tonnellate di gas HFC importate illegalmente. Continua a leggere su www.industriaeformazione.it

> NON SI FERMANO I MONITORAGGI DI ÖKO-RECHERCHE: SERVE L’AIUTO DELLE AZIENDE!

La proposta di revisione al Regolamento F-Gas attualmente in fase di valutazione al Parlamento Europeo continua a generare dibattiti sull’esito dei negoziati. A seguito della proposta della Commissione europea di modifica del regolamento sui gas fluorurati, l’EFCTC (il Comitato tecnico europeo per i fluorocarburi), pur accogliendo con favore la revisione, sottolinea la necessità di valutare la fattibilità tecnica e gli effetti indesiderati della riduzione dei gas inclusa nella proposta. Alla luce dell’attuale crisi energetica e del potenziale aumento della domanda di F-gas, un’anticipata e più severa riduzione potrebbe avere ripercussioni negative come l’aumento del traffico illegale di gas fluorurati.

Per diversi anni, nell’Unione Europea si è sviluppato un importante mercato nero degli idrofluorocarburi (HFC), gas refrigerante utilizzato nei frigoriferi domestici, commerciali e industriali, nonché nei condizionatori d’aria e nelle pompe di calore di abitazioni ed automobili.

L’introduzione di questi gas illegali ad alto potenziale di riscaldamento globale nel mercato unico europeo sta assumendo proporzioni sempre più allarmanti: secondo un’analisi condotta nel 2019 dall’EFCTC (European FluoroCarbons Technical Committee), il mercato nero degli HFC potrebbe rappresentare fino a un terzo delle dimensioni del mercato legale di questi gas. Dal 2019 sono state registrate oltre 390 segnalazioni anonime sulla piattaforma Action Line dell’EFCTC e solo nel 2021 sono state segnalate online

Öko-Recherche sta ancora lavorando senza sosta a una serie di analisi per valutare l’attuazione del regolamento sui gas fluorurati (UE) n. 517/2014.

Ciò include tra l’altro quanto segue: ● Monitoraggio dei prezzi dei refrigeranti: a seguito della progressiva riduzione (“eliminazione graduale”) delle quantità di HFC nell’UE, i prezzi dei refrigeranti HFC ad alto GWP sono aumentati notevolmente e sono previsti ulteriori aumenti di prezzo nei prossimi anni. Inoltre, i divieti previsti dall’allegato III del regolamento sui gas fluorurati (UE) n. 517/2014 contribuiranno alle variazioni dei prezzi.

Al fine di identificare gli effetti reali degli aumenti dei prezzi sulle decisioni di investimento e sugli sviluppi del mercato, Öko-Recherche ha sviluppato una metodologia per il monitoraggio regolare e l’analisi degli sviluppi dei prezzi. Ciò consente di raccogliere e valutare i dati sui prezzi di acquisto e vendita dei refrigeranti di uso comune e delle loro alternative a tutti i livelli della catena di approvvigionamento (produttori di gas, distributori di gas, OEM e società di servizi). L’analisi copre anche aspetti quali l’uso settoriale e la disponibilità regionale dei refrigeranti, oltre ai prezzi delle autorizzazioni contingentate.

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Il dato è stato reso noto nel corso del convegno “Portale F-Gas Italiano, inventario, emissioni, sfide e opportunità”, organizzato presso l’Università Roma Tre da EPEE e ATF.

I controlli sono stati effettuati in diverse aree dello stivale da oltre 80 nuclei Mipaaf, in collaborazione con i corpi dei carabinieri delle zone interessate, stando all’avv. Domenico Belli (MASE Ministero dell’Ambiente e delle Sicurezza Energetica) e alla dott.ssa Antonella Angelosante Bruno (Ecocerved).

Dai controlli sono emerse numerose irregolarità, spesso non dovute a intenti fraudolenti ma a mancanza di comprensione delle normative vigenti, come ad esempio inadempienze a vario livello o errata etichettatura dei gas refrigeranti e/o delle apparecchiature (es. ermeticamente sigillato), problematiche che verranno probabilmente risolte con la prossima revisione F-Gas.

Le forze dell’ordine sono state preparate a svolgere il compito al meglio grazie a una specifica formazione sugli argomenti esaminati portata avanti da Ecocerved e dal MATE.

Molte delle segnalazioni di irregolarità arrivano direttamente dalle aziende che operano nel rispetto della legalità, è stato detto durante il panel, che non vedono di buon occhio per ovvie ragioni il tentativo di aggirare le normative da parte dei soggetti meno corretti.

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46/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
> FORZE DELL’ORDINE: OLTRE 300 CONTROLLI PER TUTELARE IL SETTORE HVACR
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> EPEE E ATF, ONLINE LA REGISTRAZIONE DEL CONVEGNO: AL CENTRO PORTALE F-GAS, INVENTARIO, EMISSIONI, SFIDE E OPPORTUNITÀ

Presso Università Roma Tre, EPEE e ATF – Associazione Tecnici del Freddo e Centro Studi Galileo hanno invitato i principali stakeholders del freddo, sia pubblici che privati, a discutere dell’attuale situazione, soprattutto in vista dell’imminente revisione del regolamento F-Gas Europeo. Negli ultimi anni, l’Italia con l’introduzione della ”Banca dati gas fluorurati a effetto serra e apparecchiature contenenti gas fluorurati” ha mostrato di essere un esempio d’eccellenza a livello Europeo, ispirando numerosi altri paesi europei ad applicare soluzioni analoghe. Il panel ha toccato numerosissimi temi, dalla lotta all’illegalità (non solo traffico di gas illeciti, ma anche mancanza di rispetto delle normative e lacune nell’applicazione delle stesse), rischi e soluzioni per la tutela dell’ambiente, etichettatura energetica e opportunità per gli anni a venire, grazie alle nuove tecnologie e all’avvento dei nuovi gas green. All’evento hanno partecipato i rappresentanti delle maggiori realtà istituzionali coinvolte: oltre a Marco Buoni, Segretario di ATF nonché CEO del Centro Studi Galileo e Former President di AREA (ora con mandato agli Affari Internazionali), hanno esposto le proprie relazioni anche l’avvocato Domenico Belli, in rappresentanza del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’ing. Federica Moricci per ISPRA, la dott.ssa Antonella Angelosante Bruno di Ecocerved, l’ing. Ennio Campagna di AssogasTecnici Federchimica e l’ing. Luca Campadello di ERION.

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> WEBINAR CSG, DISPONIBILE LA REGISTRAZIONE DI “POMPE DI CALORE AD ALTA TEMPERATURA: MERCATO E TECNOLOGIE”

Online su Galileo TV la registrazione dell’ultimo webinar del Centro Studi Galileo, con Frascold e TEON: al centro, consigli e soluzioni per ridurre i consumi degli impianti A/C e delle Pompe di calore.

I Webinar del Centro Studi Galileo rappresentano una grandissima opportunità didattica per chiunque lavori nel settore HVAC/R: la refrigerazione e il condizionamento sono settori in continuo sviluppo, ed è fondamentale per un Tecnico del Freddo mantenersi sempre aggiornato sugli ultimi cambiamenti tecnologici.

Lo scopo di questo seminario online è stato illustrare e fare chiarezza sui benefici e sulle nuove opportunità rappresentate dalle Pompe di Calore.

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> DISPONIBILE IL VIDEO: NUOVA F-GAS, REFRIGERANTI INFIAMMABILI E POMPE DI CALORE: COSA CI ASPETTA NEL 2023?

Nel corso del super webinar è emerso con chiarezza la direzione intrapresa dall’industria in seguito all’approssimarsi della nuova revisione della Regolamentazione Europea F-Gas. Ampio spazio nel dibattito ha avuto anche l’avvento delle Pompe di Calore e dell’elettrificazione del riscaldamento, che si preannuncia uno dei temi centrali degli anni a venire. Partecipanti: Centro Studi Galileo, Marco Buoni | Epta Refrigeration, Francesco Mastrapasqua | Carel Industries, Sergio Maria Capanelli | LU-VE, Rodolfo Cavicchioli | Officine Mario Dorin, Michele Arena | Teon, Ferdinando Pozzani | Chemours, Fabrizio Codella | GeneralGas, Carmine Marotta | Nippon Gases Refrigerants, Carmelo di Pasquale | Castel, Stefano Matti | Wigam, Luca Gorno.

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/47 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
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> CLIMATE CHANGE E LOTTA ALLO SPRECO ALIMENTARE: L’ULTIMO RAPPORTO FAO E UNEP INVITA A INVESTIRE SULLE CATENE DEL FREDDO

tà di advocacy intorno alle tematiche principali del settore quali la sostenibilità ed il rispetto dell’ambiente.

Stando alle ultime statistiche, lo spreco alimentare ha raggiunto la soglia del 31% del totale della produzione destinata agli esseri umani: il 14% viene perso prima ancora di arrivare nelle case dei cittadini, e il 17% viene invece sprecato. Per rendersi conto della vastità del problema, basta pensare a come questo basterebbe a sfamare un miliardo di persone in tutto il mondo: ad oggi ancora 811 milioni di persone soffrono la fame e 3 miliardi non hanno accesso a una dieta regolare ed equilibrata.

Una corretta refrigerazione potrebbe permettere di salvare una enorme quantità di cibo, quasi il 12% della produzione totale. Si rende quindi necessario intervenire il prima possibile, in quanto gli sprechi contribuiscono ad accrescere le emissioni della catena del freddo alimentare, pari a circa il 4% di quelle complessive.

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> FRANCESCO MASTRAPASQUA RICONFERMATO PRESIDENTE DI ASSOCOLD

Il neoeletto presidente Mastrapasqua ha dichiarato «Obiettivo del mio secondo mandato è procedere con le attività che Assocold ha svolto negli ultimi anni, con particolare attenzione alle imprese in questo delicato momento storico che vede la congiuntura di crisi energetica, inflazione, rincari e instabilità dei mercati internazionali. Continueremo a supportare gli associati e svolgere attivi-

Al centro dei nostri tavoli di lavoro – continua il presidente – vi è in questo momento la revisione del Regolamento sugli F-Gas, un tema di primaria importanza in virtù del ruolo che la filiera del freddo può svolgere in ottica di decarbonizzazione, e sul quale da tempo lavoriamo con esponenti politici e istituzionali. Assocold sostiene il modello di sviluppo sostenibile, in senso ambientale, economico e sociale, che oggi più che mai è di fondamentale importanza per le nostre aziende che mantengono pur in questo momento di difficoltà le esportazioni, la produzione industriale e il made-in-Italy ai massimi livelli».

L’associazione costruttori di tecnologie per il freddo federata Anima Confindustria ha eletto per il prossimo biennio anche i vicepresidenti Igor Lauri e Mario Penada.

Le elezioni per il consiglio direttivo di Assocold – Costruttori Tecnologie per il Freddo, l’associazione che in Assofoodtec/Anima Confindustria rappresenta il mondo della refrigerazione industriale e commerciale, hanno confermato la nomina di Francesco Mastrapasqua come presidente. Mastrapasqua guiderà l’associazione per il prossimo biennio con il supporto dei due vicepresidenti Igor Lauri (Arneg) e Mario Penada (Criocabin).

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Il Department of Climate Change, Energy, the Environment and Water (DCCEEW) ha pubblicato i risultati completi del suo bench test su refrigerazione e condizionamento dell’aria, dimostrando chiaramente come la manutenzione preventiva riduce al minimo i guasti tecnologici, riduce le perdite di refrigerante e aumenta l’efficienza energetica delle apparecchiature installate correttamente.

Risultati chiave.

Il bench test ha quantificato l’impatto dei guasti comuni per le apparecchiature testate.

• Per le vetrine refrigerate, un condensatore bloccato al 40% ha ridotto le prestazioni del sistema e aumentato il consumo energetico di circa il 16%.

• Per le celle frigorifere walk-in, il refrigerante contaminato ha avuto il maggiore impatto negativo sulle prestazioni del sistema, con un aumento del consumo energetico di quasi il 70% rispetto alla run di riferimento.

• Per i sistemi split non canalizzati funzionanti con una carica di refrigerante del 70%, si è verificato un calo della capacità dell’unità del 17% nel ciclo di raffreddamento e del 19% nel ciclo di riscaldamento, rispetto a quello di riferimento.

• Per i sistemi rooftop canalizzati, con una carica di refrigerante al 100% con l’aggiunta di 51 g di non condensabile (nella zona di temperatura T1), si è verificato un calo della capacità dell’unità di quasi il 18% nel ciclo di raffreddamento e con una carica di refrigerante del 70% un calo della capacità dell’unità del 55% nel ciclo di riscaldamento, rispetto alla run di riferimento.

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48/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
> RIVELATI I RISULTATI DI UN IMPORTANTE PROGETTO DI TEST RAC
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> IEA, ONLINE ENERGY EFFICIENCY 2022: “IL PROGRESSO DELL’EFFICIENZA ENERGETICA GLOBALE STA ACCELERANDO”

fondamentale in una delle aree chiave per raggiungere emissioni nette zero entro il 2050.

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> L’UNIONE DEL CALDO E DEL FREDDO GREEN (UCFG) PRESENTA UN POSITION PAPER

L’ambizione dei governi in materia di efficienza è cresciuta nel 2022 con l’aumento vertiginoso dei prezzi del carburante, e ha visto il lancio di molte politiche importanti, impegni di spesa e campagne pubbliche. Le azioni di efficienza energetica hanno subito un’accelerazione a livello globale nel 2022, poiché i governi e i consumatori si sono sempre più rivolti a misure di efficienza come parte delle loro risposte alle interruzioni dell’approvvigionamento di carburante e ai prezzi dell’energia record, indicando un potenziale punto di svolta dopo diversi anni di lenti progressi.

Secondo l’ultimo rapporto di mercato IEA, Energy Efficiency 2022, gli investimenti globali nell’efficienza energetica, come la ristrutturazione degli edifici, i trasporti pubblici e le infrastrutture per le auto elettriche, hanno raggiunto i 560 miliardi di dollari nel 2022, con un aumento del 16% rispetto al 2021.

I dati preliminari indicano che nel 2022 l’economia globale ha utilizzato l’energia in modo più efficiente del 2% rispetto al 2021, un tasso di miglioramento quasi quattro volte superiore a quello degli ultimi due anni e quasi doppio rispetto agli ultimi cinque. Se l’attuale tasso di progresso potesse essere ulteriormente sviluppato nei prossimi anni, allora il 2022 segnerebbe un punto di svolta

L’Unione del Caldo e del Freddo Green (UCFG) è un gruppo di lavoro nato spontaneamente nel novembre 2021, durante la fiera di Refrigera a Bologna: coordinato da Legambiente, è rappresentato oggi da 14 aziende italiane (Arneg, Carel, Criocabin, Dorin, Eliwell, Embraco, Enex, Epta, Euroklimat, GTS special gas, Lu-Ve Group, SCM Frigo, Teon, Vulkan) del settore della refrigerazione, condizionamento e riscaldamento basato su tecnologie innovative (pompe di calore), accumunate dalla volontà di perseguire e sostenere un approccio sostenibile in un settore chiave in Italia come quello della refrigerazione e del comfort domestico.

Il settore della refrigerazione commerciale/industriale impiega in Italia circa 15.000 dipendenti diretti per un valore complessivo di circa 2,6 miliardi di euro in Italia ed il 56% delle attrezzature prodotte è destinata all’esportazione in tutto il mondo, a cui va aggiunto il valore dell’indotto.

Il settore del condizionamento, dei chiller di processo e delle pompe di calore coinvolge invece un fatturato di circa 20 miliardi di euro, impiegando circa 25.000 dipendenti, a cui va aggiunto il valore dell’indotto.

Il settore del riscaldamento sarà coinvolto sempre di più nella sostituzione delle vecchie caldaie con nuove pompe di calore apportando notevoli benefici sia energetici che ambientali.

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> AHR EXPO PRESENTA IL TREND REPORT 2023

Il Trend Report viene compilato con tutte le informazioni delle associazioni che operano nel settore HVACR, nonché un campione di produttori e di coloro che lavorano ogni giorno nel settore.

L’ente organizzatore ha posto ai principali stakeholder una serie di domande basate sullo stato attuale del settore, cosa che ha incluso opportunità, rischi e una serie di previsioni di mercato verso il 2023.

Al rapporto hanno preso parte, tra gli altri, FAROOQ MEHBOOB (Presidente, Fellow ASHRAE), STEPHEN YUREK (Presidente e CEO AHRI), TALBOT GEE, (CEO HARDI), DAVID BUDZINSKI, (Vicepresidente e direttore generale, residenziale e commerciale leggero, Johnson Controls) e DOUG BOUGHER , (Direttore delle vendite applicate; Tecnologie di climatizzazione LG, Stati Uniti).

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> IL FUTURO DELLE POMPE DI CALORE: ARRIVA UNO SPECIAL REPORT DI IEA

Le pompe di calore stanno ricevendo un sostegno politico senza precedenti attraverso il piano REPowerEU dell’Unione Europea, l’Inflation Reduction Act degli Stati Uniti e altre iniziative politiche in tutto il mondo. Tuttavia, permangono ostacoli fondamentali all’ulteriore aumento della produzione e dell’utilizzo delle pompe di calore, quali i costi iniziali di acquisto, seguiti poi da quelli operativi, l’eredità del parco immobiliare esistente, la capacità produttiva limitata, e spesso la mancanza di personale qualificato.

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/49 INDUSTRIA & formazione NUMERO 1 / FEBBRAIO 2023
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GLOSSARIO DEI TERMINI DELLA REFRIGERAZIONE E DEL CONDIZIONAMENTO

(Parte 223a)

Ventunesimo anno

A cura dell’ing.

Pierfrancesco FANTONI

Armadio roll-in: Armadio refrigerato professionale provvisto di un unico scomparto che consente di introdurre prodotti su carrelli.

Bund-wall:

Muro di altezza ridotta che di solito circonda i contenitori contenenti un refrigerante o un fluido infiammabile o altrimenti pericoloso in modo che in caso di fuoriuscita il rilascio sia meglio contenuto all’interno di un’area controllata.

Classe di isolamento: È un indice che definisce la qualità dei materiali elettrici isolanti secondo determinati parametri come, ad esempio, la massima temperatura a cui possono essere sottoposti. Esistono almeno cinque classi, ciascuna caratterizzata da un limite di temperatura che assume valori da un minimo di 90 °C fino ad un massimo di 180 °C.

Ciascuna classe è identificata da una lettera (Y, A, E, B, F, H). Incidono sulla qualità del materiale le sue caratteristiche chimiche e quelle fisiche.

La classe di isolamento è un parametro che incide notevolmente sul buon funzionamento di un compressore frigorifero in quanto caratterizza la qualità degli avvolgimenti del suo motore elettrico e può risultare determinante per la sua durata nel tempo.

Esistono opportune norme che definiscono la qualità dei materiali

isolanti proprio in base alla classe di isolamento che viene loro assegnata.

ESEER:

European Seasonal Energy Efficiency Ratio (rapporto europeo dell’efficienza energetica stagionale).

Indice che viene impiegato in Europa per indicare le prestazioni energetiche delle macchine frigorifere tenendo conto delle effettive condizioni di funzionamento delle stesse in dipendenza anche delle effettive temperature dell’aria esterna nelle diverse stagioni climatiche. Tale indice è stato introdotto in quanto gli impianti frigoriferi di mediogrande potenza normalmente lavorano non a pieno carico ma a carico parziale, con un range di valori che va da circa il 20% a circa il 90% di quello massimo possibile.

Per tale ragione l’ESEER estende quanto rappresentato dall’EER (ossia il rapporto tra l’energia in entrata e quella in uscita dal sistema) all’intero ciclo di funzionamento annuale dell’apparecchiatura.

Viene calcolato come opportuna combinazione dei diversi regimi di funzionamento stagionali definiti da Eurovent/CEN, ed in particolare di quelli a carico parziale.

Filtro antiacido: Particolare tipologia di filtri che vengono impiegati nei circuiti frigoriferi dopo che si è verificata la bruciatura del compressore e quindi il circuito è rimasto inquinato da una notevole quantità di sostanze acide.

Per tale ragione il materiale che li compone risulta essere prevalentemente allumina attivata ed eventualmente possono essere costituiti da una minore percentuale di setacci molecolari.

Il compito di un filtro antiacido è quello di eliminare le tracce di sostanze acide che permangono comunque all’interno del circuito frigorifero anche dopo che si è eseguito un accurato lavaggio dello stesso e si è sostituito il compressore bruciato. In genere, tale tipologia di filtri viene fatta funzionare per un limitato numero di ore, dopo le quali essi vengono sostituiti con i più tradizio-

nali filtri che equipaggiano i circuiti.

Indice stagionale di energia primaria in modo di raffreddamento (SPER):

L’indice di efficienza energetica complessiva del condizionatore d’aria o del refrigeratore d’ambiente a combustibile, rappresentativo della stagione di raffreddamento

Modo termostato spento: La condizione corrispondente alle ore senza carico di raffreddamento o di riscaldamento, in cui la funzione di raffreddamento o di riscaldamento dell’unità è attivata ma l’unità non è operativa; la ciclicità in modo attivo non è considerata modo «termostato spento».

Pompa di calore monovalente: Sistema di riscaldamento costituito da una pompa di calore che provvede a fornire tutta la potenza termica che viene richiesta dall’utenza, senza l’ausilio di nessun altro sistema che possa integrare le sue prestazioni.

Nei casi in cui l’utenza richieda una potenza termica superiore alla capacità della pompa di calore si ricorre all’utilizzo di un sistema a tampone costituito da resistenze elettriche che, per il più breve tempo possibile, provvedono ad integrare la capacità che la pompa di calore non è in grado di fornire.

Se la pompa di calore viene abbinata ad un sistema di riscaldamento a bassa inerzia termica, vi è la possibilità che essa sia chiamata a continue accensioni/spegnimenti con grave danno per il compressore. In tali casi è preferibile dotare l’impianto di un serbatoio di accumulo per aumentare la capacità della macchina di far fronte alle richieste improvvise e frequenti di riscaldamento da parte dell’utenza.

È DISPONIBILE LA RACCOLTA COMPLETA DEGLI ARTICOLI DEL PROF. FANTONI

Per informazioni: 0142.452403

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50/ LA RIVISTA PER IL TECNICO DELLA REFRIGERAZIONE E DELLA CLIMATIZZAZIONE INDUSTRIA & formazione
1 6 3 4 2 5 RIGENERAZIONE O SMALTIMENTO GESTIONE DOCUMENTI E RITIRO DEL RIFIUTO RECUPERO DEL GAS ESAUSTO ANALISI VALORIZZAZIONE DEL PRODOTTO INVIO RECIPIENTI “Recovery Cold” Dai valore al tuo rifiuto, scegli Nippon Gases Refrigerants, pensiamo a tutto noi! Scopri il Servizio EASY EcoStar per gestire al meglio il tuo rifiuto Seguici su: invisibilemavero.it Per maggiori informazioni: nippongases.it

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