Il Giornale Stiledesign

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DSPECIALE SALONE DEL MOBILE MILANO DESIGN WEEK 2023

al 18 al 23 aprile torna a Milano il Salone del Mobile. L’esposizione di Fiera Milano Rho è accompagnata e arricchita dagli eventi della Milano Design Week, che si tengono negli showroom e in molte sedi espositive diffuse nella città. Un evento che ormai da anni detta le tendenze del design a livello internazionale e che rappresenta un vero ore all’occhiello per tutto il Made in Italy. StileDesign, inserto de Il Giornale realizzato in collaborazione con il mensile Villegiardini, ha lo scopo di far conoscere la realtà di brand presenti sui principali mercati internazionali e che, in modalità differenti, partecipano alla kermesse milanese. Nei padiglioni di Fiera Milano Rho, Visionnaire presenta Volare, un concept ricco di signi cati loso ci ed esperienziali, che delinea un’inedita visione della casa contemporanea. Una collezione completa ma, soprattutto, un progetto integrato di architettura e interior design. Brand di riferimento nel settore dell’arredo bagno di design, antoniolupi svela la sua proposta di total look elegante ed essenziale per tutta la casa con le nuove collezioni antoniolupi_atelier,

rmate Gumdesign e Carlo Colombo. Un grande stand di oltre 400 metri quadrati ospita le collezioni 2023 di Talenti, azienda leader nel settore outdoor, con anteprime assolute, riedizioni e icone del brand. Nel pieno centro cittadino, la so sticata ricerca di Marazzi sulle potenzialità espressive della materia ceramica è protagonista di un nuovo allestimento rmato Antonio Citterio e Patricia Viel nello showroom di via Borgogna. Per quanto riguarda il settore illuminazione, Giulio Cappellini racconta le nuove proposte di Icone Luce, nota per la sua produzione di lampade decorative in metallo dalle forme essenziali, impreziosite da molte niture e lavorazioni di pregio, da scoprire nei padiglioni di Euroluce. Completano lo speciale StileDesign un viaggio attraverso alcune tra le più esclusive realizzazioni per interni di prestigio rmate I Vassalletti, e la presentazione, in anteprima assoluta, delle nuove creazioni di Paola Sorio Design Atelier, pensate per de nire un nuovo stile dell’abitare contemporaneo nel segno di una ricercata unicità che non smette mai di esplorare la materia in tutte le sue declinazioni.

A cura di MARCO MIGLIO Marco Miglio

Volare è un nuovo progetto integrato di architettura e interior design che rappresenta il ‘manifesto’ dell’abitare secondo Visionnaire

VISIONNAIRE LA FORMA SEGUE L’EMOZIONE

Un concept ricco di signi cati loso ci ed esperienziali, che delinea una nuova visione della casa contemporanea: Visionnaire partecipa a questa edizione del Salone del Mobile di Milano con Volare, una nuova collezione ma, soprattutto, un progetto integrato di architettura e interior design. Volare sarà infatti anche una nuova villa che Visionnaire, insieme al designer Alessandro La Spada, ha progettato sulla spiaggia del Bulgari Compound di Dubai e che verrà consegnata nell’autunno del 2024. Un’architettura riconoscibile e iconica, con una palette di materiali e colori de nita nel totale rispetto del genius loci, declinata in piena continuità anche negli interni. Volare racconta una concezione dell’abitare ispirata alla parola giapponese yugen: una bellezza suggerita, piuttosto che esplicitamente mostrata, un’esperienza estetica che richiede un atteggiamento di attenzione, contemplazione e sensibilità. Gli ambienti domestici non vengono così più semplicemente de niti da funzioni architettoniche, ma organizzati a partire dalle emozioni di chi li vivrà, dal contenuto per formulare il contenitore, passando così dall’individuo allo spazio. La dimora di Dubai sarà arredata con le nuove collezioni Visionnaire, rmate da Alessandro La Spada, Steve Leung, Mauro Lipparini, Draga&Aurel, Studiopepe, m2atelier e Gupica, ispirate dagli stessi principi. “Il concept che presentiamo nella collezione esposta al Salone del Mobile è lo stesso applicato al progetto di Dubai”, spiega Leopoldo Cavalli, fondatore di Visionnaire e CEO di IPE, la casa madre del brand. “Il nostro stand sarà l’incipit di questa villa. La collezione è stata infatti svelata in anteprima al developer che ha adottato questo approccio progettuale per il suo sviluppo immobiliare”. Volare si rivela così come un progetto innovativo, coerente dal punto di vista concettuale, ambizioso e che contempla la cura di ogni dettaglio, no alla de nizione dell’identità olfattiva degli ambienti. (Nella pagina di sinistra, un'anteprima della facciata della villa di Dubai. In questa pagina, due proposte della collezione Volare, rmate Alessandro La Spada: in alto, letto Leonardo e qui a destra, area tness Koster, con sacco da boxe, guantoni, palla tness, mobile per pesetti). ● Fiera Milano, Rho (Padiglione 5 - Stand L11 M06) visionnaire-home.com

Intervista a Leopoldo Cavalli, fondatore di Visionnaire e CEO di IPE, la casa madre del brand

Come è avvenuto l’incontro con Volare, il Developer Visionnaire a Dubai?

Ho incontrato Volare alla fine del 2021 quando abbiamo inaugurato la filiale di Dubai. Nel corso del 2022 abbiamo iniziato a realizzare una serie progetti custom su diverse scale residenziali per arredare ville nella zona delle Palm Islands.

E come siete arrivati a questa collaborazione Volare by Visionnaire che presentate a Milano?

Sulla base delle prime positive esperienze, Volare ha deciso di affidarci il suo progetto più ambizioso, su un lotto di terreno di 4.000 metri quadrati, nel Bulgari Compound. Abbiamo curato dal concept

“Volare signi ca dare spazio alla fantasia, librarsi in alto con uno sguardo prospettico, nutrirsi di visioni ed essere a nostra volta visionari”, spiega Leopoldo Cavalli

architettonico alla facciata, fino agli interni e alla definizione dell’identità, anche olfattiva di ogni ambiente.

Al Salone viene presentate ilmock-up della villa: è un modo per proporre lo stesso tipo di sviluppo anche su altri mercati e ad altriclienti? Il progetto è stato dato in esclusiva a Volare e la realizzazione sarà unica. Fatta questa premessa, il nostro stand riceverà clienti da tutto il mondo e, al di fuori di Dubai, ci piacerebbe collaborare con altri partner su progetti che condividono la stessa filosofia ma che vedranno diverse declinazioni dello stesso linguaggio. Ogni villa sarà quindi differente. In questo modo pensiamo di dare un valore aggiunto importante al progetto di development che diventa iconico e unico e non verrà in alcun

modo riprodotto o replicato. Ogni progetto di Brand e Real Estate verrà fatto in maniera diversa, ma seguendo gli stessi principi. Perché questo progetto è importante per il brand?

Soprattutto perché è la prima volta nel mondo che viene realizzato un progetto brandizzato e completo tra interni e architettura. Sono sempre stati i clienti a sollecitare la nostra crescita, dapprima chiedendoci di trovare soluzioni per ambienti cucina, poi bagno, poi outdoor e infine quest’ultima evoluzione della home philosophy, dal settore yachting e al soft contract, per arrivare al real estate development e quindi un linguaggio che si fa sempre più architettura, per dare un’idea coerente dello storytelling del progetto, una casa che riflette sempre di più la personalità del suo proprietario.

atelier_antoniolupi è la nuova proposta d’arredo che esce dalla sala da bagno per entrare in ogni ambiente domestico

ANTONIOLUPI IL NUOVO LIFESTYLE PER LA CASA

Le nuove tendenze dell’interior design indicano che oggi gli spazi dell’abitare sono sempre più uidi e i con ni tra i diversi ambienti si fanno sempre più sfumati. Interpretando questo cambiamento degli stili di vita, antoniolupi, leader nel settore dell’arredo bagno di design, lancia al Salone del Mobile 2023 atelier_antoniolupi, con l’idea di declinare in tutti gli ambienti domestici lo stile di elegante essenzialità di antoniolupi.

Per farlo, Andrea Lupi, CEO e Art Director, ha scelto come compagni di viaggio per affrontare questa nuova s da Gumdesign e Carlo Colombo. I primi sono autori di diversi elementi tra i quali TLR, letto che sviluppa il fortunato pattern della collezione Tra le Righe (nella pagina di sinistra); il secondo ha rmato una serie di arredi per il living e la zona notte (qui a destra). “La produzione antoniolupi è sempre stata principalmente legata al mondo dell’arredobagno, ma il mio desiderio è ora quello di creare

Gumdesign e Carlo Colombo sono i progettisti chiamati a interpretare lo stile essenziale di antoniolupi nelle nuove collezioni, all’insegna di un total look elegante e raf nato

un ambiente completo e omogeneo” spiega Andrea Lupi. Con la consueta capacità di andare oltre le convenzioni e di anticipare le tendenze, l’azienda toscana inizia così un nuovo percorso con l’intenzione di creare un total look completo e omogeneo attraverso un’evoluzione naturale dello stile antoniolupi dal mondo dell’arredo bagno a quello della casa. “Le tappe di un’azienda, esattamente come le storie di un libro, si dividono in capitoli. Il Salone del Mobile 2023 rappresenta per l’azienda l’inizio di un nuovo capitolo. Da molti anni avevo l’idea di creare una linea di elementi dedicati alla casa, ma eravamo troppo dipendenti dal mercato e dalle sue richieste. Oggi antoniolupi è un’azienda leader e, forti di questa consapevolezza, abbiamo intrapreso un nuovo percorso. Questo cambio di rotta mi ricorda quando nel 1995 decisi di realizzare la prima collezione di design nel mondo dell’arredo bagno, stravolgendo completamente il settore. Oggi affronto questo progetto con la consapevolezza di un imprenditore che lavora in prima linea da oltre 40 anni”. Forti quindi le aspettative per questa settimana del design milanese. “Il Salone è un momento particolarmente importante per tracciare una strada, un’idea, un concept... Fin dalla mia prima edizione nel 2000 capii subito che questo evento sarebbe stato importante per antoniolupi”. Oggi sono certo più che mai che ci darà grandi soddisfazioni in termini di apprezzamento di atelier_antoniolupi.

(In queste pagine alcuni prodotti di atelier_antoniolupi. Nella pagina di sinistra, TLR, letto progettato da Gumdesign. In questa pagina, i pezzi disegnati da Carlo Colombo: dall’alto al basso, letto Charlie di colore ocra; madia sistema Fox rosso mattone e un dettaglio del divano Neverland). ● Fiera Milano, Rho (Padiglione 02 - Stand B23 B25) antoniolupi.it

Intervista ad Andrea Lupi, CEO e Art Director di antoniolupi

Quali principi e ispirazioni guidano il suo lavoro di direttore creativo?

Produco solo ciò che mi piace, non ho mai fatto una ricerca di mercato o un sondaggio tra i miei commerciali. Se tutto ciò può apparire eccentrico o inconsueto, è altrettanto vero che questo approccio ha sempre portato dei risultati straordinari. Certo è che non sono da solo, ho un team di collaboratori interni all’azienda e numerosi designer con i quali realizziamo tutte le nostre collezioni. Per concludere possiamo definire antoniolupi un produttore di idee e di stili.

Qual è il segreto per essere sempre all’avanguardia a creare nuove tendenze?

L’altissima qualità dei prodotti e dei dettagli, la passione per il lavoro e il confrontarsi sempre con sé stessi: questi sono i segreti per realizzare progetti di grande spessore umano. Tutte le proposte di antoniolupi cercano la perfezione del risultato e il massimo livello qualitativo. La tendenza significa anche realizzare prodotti che soddisfino le richieste di un cliente specifico. La produzione sartoriale permette di adattare ogni prodotto alle esigenze più diverse di ogni cliente con personalizzazioni infinite. Un approccio minimal continua a caratterizzare i vostri prodotti, per il bagno e gli altri ambienti. Quali sono i motivi di questa scelta?

L’innovazione è insita nel DNA di antoniolupi fin dai primi passi e ancor più negli ultimi anni. Il design minimal ci contraddistingue, per lo sviluppo dei prodotti, per la lavorazione dei materiali e soprattutto per la forte identità che i nostri prodotti esprimono. Un’innovazione che da questo Salone del Mabile di Milano diventa trasversale a tutti gli ambienti della casa, perché ogni prodotto di ogni ambiente deve dialogare con gli altri e questo significa lo stile antoniolupi.

Ci possiamo quindi aspettare nel prossimo futuro una casa total look antoniolupi? Assolutamente sì. Si tratterà di un vero e proprio stile antoniolupi, un mood riconoscibile per eleganza e fascino.

Anteprime assolute, riedizioni e icone: Talenti partecipa al Salone del Mobile con la verve creativa che ha decretato il successo del marchio

TALENTI SPERIMENTAZIONI

E CERTEZZE

Per Talenti, l’edizione 2023 del Salone del Mobile è all’insegna della sperimentazione. Da un lato, nuove collaborazioni come quella con Carlo Colombo; dall’altro, anteprime e riedizioni rmate dai designer che hanno contribuito all’ascesa del marchio negli ultimi anni. Un imponente stand di oltre 400 metri quadrati è il palco sul quale sono state messe in scena tutte queste grandi novità, a partire Tressé, prima collezione rmata da Carlo Colombo per il marchio della famiglia Cameli. Una collezione da esterno elegante e confortevole che consente molteplici composizioni, per rispondere alle più differenti esigenze di spazio. Un esordio assoluto a cui si af ancano le altre anteprime mondiali, questa volta rmate da Ludovica + Roberto Palomba, designer storici di Talenti, che a Milano svelano le collezioni Venice e Karen. La prima, composta da divano, tavolo sedute e sdraio che danno l’impressione di galleggiare sull’acqua; la seconda caratterizzata da forme accoglienti ispirate dall’incontro tra culture diverse e dall’amore per la natura, ma soprattutto per l’Africa (nella foto in alto). Accanto a queste proposte del tutto inedite, Talenti propone nuove interpretazioni di prodotti di successo: la cucina outdoor Tikal di Nicola De Pellegrini declinata in bianco; Leaf di Marco Acerbis nella versione Soft, con cuscini più ampi che regalano un senso di comfort, anche visivo; l’estensione della collezione Panama di Ludovica + Roberto Palomba con una nuova Rocking Chair. Accanto a queste grandi novità, alcune tra le collezioni icona di Talenti: Allure di Christophe Pillet (nella pagina di sinistra), Salinas (qui a anco) e George di Ludovica + Roberto Palomba. Un mix di forme, colori e materiali che celebrano l’outdoor in tutta la sua forza creativa. ● Fiera Milano, Rho (Padiglione 4 - Stand M02 M04) talentispa.com

Intervista a Fabrizio Cameli, fondatore e presidente di Talenti

La grande novità per questa edizione del Salone è l’esordio di Carlo Colombo nel team dei vostri designer. Come è nataquesta collaborazione? Come sempre, per noi è importante trovare dei talenti che condividano la nostra vision, il nostro modo di intendere il design da esterno e con Carlo Colombo la sintonia è stata immediata. La sua traiettoria è conosciuta e per questa Milano Design Week volevamo sperimentare in varie direzioni. Per quali motivi lo avete chiamato a collaborare? Avevamo il desiderio di intraprendere strade nuove e la collezione che Carlo Colombo ha firmato per noi, esposta sia in fiera sia al Fuorisalone, ne

Azienda leader nel settore dell’arredo di design per outdoor, Talenti presenta le collezioni 2023 e la nuova collaborazione con Carlo Colombo

è una dimostrazione. Tressé si ispira infatti al mondo della moda, un universo che ci affascina particolarmente e che sarà strategico per il futuro. Siete presenti a Milano con un imponente stand in Fiera ma anche uno scenografico allestimento al Fuorisalone. Ce lo racconta?

Outdoor Microcosmos, l’allestimento nei

Chiostri della Società Umanitaria firmato da Ludovica+Roberto Palomba, è uno degli appuntamenti della Design Week da non perdere. In questa suggestiva location, con giardini e chiostri rinascimentali invitiamo i nostri ospiti a intraprendere un viaggio tra i molteplici volti dell’outdoor firmato Talenti attraverso un percorso tattile, visivo e sensoriale. Dal vostro osservatorio, quali nuove tendenze

stanno emergendo nel settore outdoor e come avete risposto alle nuove richieste della clientela? Siamo abituati ad anticipare le tendenze piuttosto che seguirle. Siamo stati i primi, già dal 2004, a scommettere su un outdoor sempre più simile all’interior e oggi, quasi 20 anni dopo, il mercato segue questa tendenza. La clientela cerca la qualità, un prodotto elegante ma funzionale al tempo stesso, che non necessiti di troppa manutenzione e che l’accompagni nei momenti di relax. Il cliente moderno vuole che il suo tavolo o il divano da esterno non gli dia problemi e per questo il tema della durevolezza è fondamentale. Per questo i materiali cambiano, si evolvono e noi siamo in prima linea per anticipare questo cambiamento.

Un nuovo allestimento dello showroom milanese rmato Antonio Citterio e Patricia Viel nel quale è protagonista la collezione Confetto

MARAZZI SOFISTICATA RICERCA SULLAMATERIA

Marazzi partecipa alla Design Week di Milano con molte interessanti novità. La prima, un nuovo allestimento dello showroom di via Borgogna 2: The Green & Blue Room, progettato da Antonio Citterio e Patricia Viel, ACPV ARCHITECTS. Grande protagonista dello spazio espositivo, la seconda novità di casa Marazzi, la collezione Crogiolo Confetto, nei colori Blu e Kaki con mattoncini 5 x 15 centimetri. Questo grès di piccolo formato si af anca al maxi formato delle lastre effetto marmo Verde Borgogna, spessore 6 e 12 mm, sia a pavimento sia a rivestimento dei tavolini e del bancone. “Il progetto ‘The Green & Blue Room’ crea un ambiente intimo e accogliente” spiega l’architetto Patricia Viel. “Una sala da tè raf nata, caratterizzata da una palette cromatica dai toni morbidi. Il bancone – dalle linee eleganti, con niture in bronzo – in grès effetto marmo, che si ritrova anche nella pavimentazione, sulla parete bar e nei tavolini, si coniuga con la nuova collezione Crogiolo Confetto, in un sapiente dialogo di texture e colori.” Confetto è la nuova proposta in grès porcellanato di piccolo formato che entra a far parte della collezione

La nuova collezione Confetto del progetto Crogiolo coniuga il fascino della ceramica ‘fatta a mano’ con l’innovazione che contraddistingue il brand

da oltre ottant’anni

Crogiolo, la ricerca del ‘fatto a mano’ industriale, con effetto materico. Si tratta di una super cie semi opaca, ‘confettata’ e declinata in un’ampia palette cromatica di 12 tinte calde e fredde e in due formati modulari 5x15 e 10x10 cm. La struttura 3D Savoiardo - realizzata in tutti i 12 colori - si ispira alla storica collezione Canne d’Organo progettata da Nino Caruso per Marazzi nei primi anni 70 e presenta una leggera sfondatura nella parte centrale che ne enfatizza la tridimensionalità e l’effetto handmade. Grazie al suo design minimalista e ricercato allo stesso tempo, Confetto è dedicata ad ambienti residenziali e commerciali in cui si desidera ricreare un allure accogliente. Nata dalla ricerca di Marazzi sull’artigianato industriale, la nuova collezione Crogiolo rappresenta un segno identi cativo di altissima qualità e di elevata ricerca estetica, sinonimo della costante propensione dell’azienda verso l’innovazione tecnologica e insieme un ritorno ai sensi e al segno dell’uomo, a quella cura e attenzione proprie del lavoro artigianale. (Nella pagina di sinistra, AllMarble Crema Mar l 60x60 cm e l’inserto verde Crogiolo_Confetto Salvia Str. 3D Savoiardo 5x15 cm. In questa pagina, in alto, la parete Crogiolo_Confetto Blu 10x10 cm abbinata al Grande Marble Look Fior di Pesco Carnico 160 x 320 cm; sotto Crogiolo_ Confetto Azzurro Str. 3D Savoiardo 5x15 cm. ● Alexandra Griotti Marazzi Showroom (via Borgogna 2, Milano) marazzi.it

Intervista a Mauro Vandini, CEO di Marazzi Group

In occasione della Milano Design Week presentate una nuova installazione del vostro showroom di Milano firmata ACPV ARCHITECTS. Cosa avete chiesto ai progettistie qual è stata la loro risposta creativa?

Abbiamo richiesto un’esplorazione del mondo contract, che non avevamo mai proposto in showroom a Milano, utilizzando i nostri materiali più innovativi. La risposta è stata una installazione che accosta le grandi lastre in grès porcellanato effetto marmo con i grès in piccolo formato in un ambiente accogliente, all’ingresso della showroom, che fa dialogare materiali molto diversi tra loro, per ispirazione, per tecnologia e

per possibilità di utilizzo. I colori dominanti sono il verde e il blu, che danno il nome all’installazione e rimandano al tema della sostenibilità su cui stiamo lavorando molto, come settore e come azienda.

Lo scorso febbraio avete inaugurato due nuovi show-room adAtene e a Madrid. Stiamo continuando il nostro progetto di aperture nelle capitali europee per far conoscere meglio a professionisti, architetti e anche consumatori l’evoluzione dei nostri prodotti e fornire consulenza sulla scelta e sull’installazione. La ceramica è cambiata profondamente negli ultimi anni grazie all’introduzione di tecnologie digitali innovative che ne hanno ampliato l’utilizzo in ambiti prima riservati ad altri materiali. Per

esempio, nella progettazione d’interni, i piani cucina e bagno, tavoli, ante, ma anche altri elementi d’architettura, come le imbotti delle finestre, scale, davanzali, che possono essere realizzati con le grandi lastre in grès, come accade per materiali naturali quali marmo e pietra, nell’ambito di processi e produzioni sostenibili e certificati.

Marazziè entrata a far parte delRegistro Speciale dei Marchi Storici di Interesse Nazionale. Cosa rappresenta questo riconoscimento per l’azienda?

Per noi rappresenta un riconoscimento e uno stimolo per continuare a essere, per il Made in Italy e per la ceramica, un punto di riferimento per capacità di innovazione e creatività.

Pavimenti, boiserie, arredi e progetti tailor made: un atelier con un catalogo ricco di modelli originali e importanti progetti nel mondo

I VASSALLETTI IL LUSSO DELL’UNICITÀ

IVassalletti è un atelier creativo guidato da Francesco Perini che può vantare un catalogo ricco di modelli originali e progetti in tutto il mondo. Come quello per l’attico di New York (pagina di sinistra) nel quale è stata realizzata una boiserie con tripla cornice in MDF abbinata a quadrotte in rovere con intarsio oreale in ottone. La stessa maestria si ritrova anche nei progetti classici. Per una villa sul lago di Como (in questa pagina, in alto) l’azienda ha realizzato un pavimento intarsiato in quercia e ottone, disegno Tuscania, con nitura anticata. Il risultato è un pavimento coerente e perfettamente integrato con lo stile di questa residenza da sogno. La stesso taglio classico caratterizza il pavimento intarsiato a quadrotte posato in una villa privata a Parigi, realizzato accostando due diverse tonalità di rovere, con una levigatura accentuata per esaltare le giunture (in questa pagina, in basso a destra). “Ho pensato di fare qualcosa di completamente nuovo”, spiega Francesco Perini, “creando dei disegni che abbinano materiali mai messi insieme in precedenza”. Esempio magistrale di questa loso a è il modello Cloe, che presenta un abbinamento tra rovere tinto grigio e acciaio con levigatura ‘mossa’, che crea dolci dislivelli e linee morbide (qui a destra). A Monaco, l’ispirazione formale cromatica e materica di Cloe è stata reinterpretata anche nel tavolo da pranzo intarsiato in rovere, marmo e acciaio. Queste e molte altre realizzazioni de I Vassalletti esprimono la vocazione per un prodotto naturale e prezioso, capace di creare emozioni, durare nel tempo e valorizzare la bellezza della materia attraverso la sapienza della lavorazione. ● ivassalletti.it

Intervista a Francesco Perini, fondatore e anima creativa de I Vassalletti

Cosa contraddistingue lo stile de IVassalletti?

Quello che caratterizza maggiormente il nostro stile, dall’inizio e fino a oggi è l’unicità delle creazioni e delle realizzazioni. Come nascono queste idee, sia per quanto riguarda il prodotto, sia per quanto riguarda i progetti di interior?

Le idee creative nascono perlopiù a Casamona, una località a circa 900 metri di altitudine, dove ho un laboratorio immerso nella natura e a contatto con gli animali. Un luogo in cui, grazie ad attrezzature artigianali, realizzo i primi modelli delle mie creazioni.

Ricercatezza estetica, sperimentazione e alta manifattura sono i principi che ispirano creazioni esclusive per interni di prestigio

Nell’atelier I Vassalletti l’aspetto ebanistico è fondamentale. Qual è il valore aggiunto della manualità nella vostra produzione? L’aspetto manuale nel nostro lavoro è tutto. Una levigatura del legno eseguita a mano crea ogni volta pezzi unici. Questa artigianalità è fondamentale nelle nostre creazioni che rendono ogni ambiente esclusivo e irripetibile. Come si sono evoluti il gusto e le richieste dei suoi clienti in oltre 40 anni di attività? Le richieste si sono evolute orientandosi sempre più verso un gusto raffinato e di conseguenza i nuovi modelli creati hanno una forma più armoniosa rispetto a 40 anni fa. Le nuove richieste che stanno arrivando sono commesse sempre più difficili ed esclusive. È in forte

aumento infatti un servizio ‘chiavi in mano’ che va oltre la fornitura e posa di pavimenti e boiserie. A quali nuovi progetti state lavorando?

In questo periodo sto seguendo un progetto in Svizzera dove ci stiamo occupando di tutta la progettazione di mobili, illuminazione, marmi per i bagni, sanitari... Stiamo realizzando un vero ‘abito su misura’ per questo cliente privato che si è rivolto a noi per tutto ciò che riguarda il suo importantissimo chalet. Abbiamo poi un altro progetto a Riyad, in Arabia. Un meraviglioso palazzo dove realizzeremo pezzi unici di altissimo valore: pavimenti, controsoffitti e porte. Abbiamo poi altri progetti, di cui due già in corso, uno in Costa Azzurra, Francia e un altro in costa Smeralda, Sardegna.

PAOLA SORIO DESIGN ATELIER EMOZIONI DA RICORDARE

Sono molto sfumati i con ni tra arte, design e alta manifattura nella proposta di arredi e complementi per la casa di Paola Sorio Design Atelier. Una produzione che spazia dai mobili contenitori ai tavoli, dalle poltrone alle sculture d’arredo, ma anche sedute, lampade, specchi e complementi. Tutti accomunati dalla ricerca di un design senza tempo che da un lato non insegue mode o tendenze e dall’altro non lascia spazio alla nostalgia o alla citazione degli stili del passato. La tradizione è invece decisamente presente nelle tecniche di lavorazione con le quali vengono realizzate queste opere, dall’alta ebanisteria alla fusione a cera persa, utilizzata per la realizzazione delle parti in bronzo e di piccoli dettagli in ottone, come le cerniere dei mobili e le maniglie, lavorati come piccole sculture. Oggetti con un disegno ispirato e del tutto originale che prende forma grazie a lavorazioni artistiche di materiali esclusivi. Il risultato è una collezione pensata per comunicare emozioni e che oggi si arricchisce di nuove opere, presentate in anteprima assoluta su queste pagine. A partire da Henry, mobile bar aperto anche ad altri utilizzi che “è senza dubbio l’aspirazione a essere sublime negli spazi del tempo”, spiega Paola Sorio, fondatrice e anima creativa del brand. “Con le sue curve comunica armonia, mentre il rivestimento in pergamena tinta nel colore arancione gli dona luminosità. Le cerniere e i maniglioni esprimono la forza del metallo che, lavorato in fusione artistica, si presenta al tatto morbido e uido”. Il ponte che lo sorregge dona ulteriore personalità all’insieme, anche grazie alla laccatura 100 gloss che ne fa risaltare ulteriormente il fascino. “Henry è senza dubbio l’aspirazione a essere sublime negli spazi del tempo” .

Intervista a Paola Sorio, fondatrice e direttrice creativa di Paola Sorio Design Atelier

Come è nata l’idea di dedicarsi all’interior design, dopo una carriera di successo nell’automotive?

Risale alla mia infanzia. Mi sarebbe piaciuto dedicarmi all’architettura d’interni ma, per una serie di motivazioni, non è stato possibile. Per tutta la mia vita, tuttavia, ho continuato a nutrire un grande amore per il design e, non appena si è concretizzata l’opportunità, ho voluto realizzare il sogno che mi portavo dentro da sempre.

Da dove nascono le ispirazioni per le sue opere?

Le idee partono sempre da molto lontano. Le mie opere le immagino nel tempo e poi man mano le realizzo. I loro profili sinuosi riconducono a quella

Il brand prosegue la sua ricerca creativa nella bellezza ampliando le sue collezioni con tre nuove opere: mobile contenitore Henry, pouf Olympo e tavolo basso Arnold

Il pouf Olympo è stato invece pensato come elemento autonomo oppure come ideale abbinamento per completare la zona relax dell’iconica poltrona Olympia. Data la sua generosa dimensione può essere utilizzato e posizionato da solo sia come seduta sia come appoggio. La cintura in bronzo materico, oltre a richiamare la medesima nitura della poltrona, sottolinea la capacità di realizzare lavorazioni artistiche per impreziosire i prodotti con un tocco di stile unico e inimitabile. Il bouquet delle novità di Paola Sorio è completato dal tavolo basso Arnold, “il cui nome signi ca forte come un’aquila”. Un prodotto con una base scultorea in fusione di bronzo, lucida esternamente e con una lavorazione materica all’interno, abbinata al piano ovale in marmo palissandro.“La curva della gamba ricorda l’arco in tensione un attimo prima che la freccia sia scoccata, mentre il piano in marmo vuole completare l’emozione della forza”. (Nella pagina di sinistra, mobile contenitore Henry e pouf Olympo, sul piano in marmo palissandro del tavolo basso Arnold, scultura Venere in fusione di bronzo. Qui a sinistra, tavolo basso Arnold. Nella foto in alto, il set delle nuove opere rmate Paola Sorio, con contenitore Henry aperto). ● paolasorio.com

forma base circolare che rappresenta la vita. Ogni opera richiama la dualità dello Yin e Yang. Anche la memoria ha un ruolo importante. Il primo pezzo che ho realizzato, il contenitore Arthur ‘The King’, è nato dal ricordo di un mobile bar curvo nel quale mio padre riponeva i liquori. Successivamente sono nati Avalon e il sideboard Yvonne, dedicato a mia madre.

Come è arrivata a definire la forma e gli abbinamentidei materiali per i nuovi pezzi?

Sia la forma sia gli abbinamenti nascono dalle sensazioni che voglio comunicare: sinuosità, fluidità, forza e allo stesso tempo morbidezza. Lei è alla ricerca di un design senza tempo. Dal suo punto di vista, come si può raggiungere questo obiettivo?

Credo si possa raggiungere l’obiettivo di realizzare un design atemporale andando contro ogni moda ed esternando la propria interiorità.

Qual è la sua idea di eleganza?

Nella mia visione, l’eleganza è fluidità e armonia. L’eleganza è come il vero Amore. Le creazioni di Paola Sorio Design Atelier sono caratterizzate anche dall’utilizzo materiali preziosi e unici. Nella sua visione, cosa è il lusso nell’interior design?

Riuscire a farsi ricordare sempre e comunque. Come avviene nell’arte, produrre arredi di lusso significa, per me, realizzare un oggetto che, oltre a essere bello, sappia comunicare quelle emozioni che io stessa provo nel momento della sua creazione.

Ricercata esclusività in un viaggio senza tempo: le creazioni di Paola Sorio esprimono un’eleganza fondata sull’armonia e la ricerca di materiali unici

Una proposta di lampade decorative in metallo dal design essenziale, impreziosite da molte niture e lavorazioni di pregio

ICONE LUCE DESIGN SENZA TEMPO

Icone Luce è un produttore di lampade decorative in metallo che coniugano un design rigoroso con prestazioni tecniche avanzate. Grazie alle molteplici possibilità di personalizzazione e abbinamento con materiali ricercati e lavorazioni artigianali di qualità, le lampade a catalogo, con colori e niture molto diversi, si prestano alla declinazione nel contesto di interni residenziali, luoghi di lavoro e dell’ospitalità. “Icone Luce progetta e realizza lampade dalle forme essenziali e senza tempo in grado di valorizzare al massimo l’uso dei materiali e le loro niture” spiega Giulio Cappellini, Art Director dell’azienda. “Una parte delle lavorazioni dei nostri prodotti sono realizzate industrialmente con macchinari di ultima generazione. La parte di nitura e assemblaggio viene effettuata manualmente pezzo per pezzo in modo da garantire la massima qualità: un perfetto mix di artigianato e industria. Il risultato di questo approccio sono lampade con funzioni tecniche avanzate, ma con un impatto ornamentale importante”. Un principio evidente nelle collezioni che vengono presentate a Euroluce: la nuovissima Lama, design Giulio Cappellini con Leonardo Talarico (in basso a destra) e l’ampliamento di alcune linee già presenti a catalogo, progettate da Marco Pagnoncelli, tra le quali Essenza (nella pagina di sinistra e qui a destra). Una vera e propria scultura luminosa dagli esili tratti in metallo, con preziose niture che fuoriescono da pannelli in diverse cromie, da ssare a muro o a sof tto. Un oggetto minimalista,

Icone Luce partecipa a Euroluce con nuovi modelli e l’ampliamento di alcune linee già presenti a catalogo, rmate Marco Pagnoncelli

che rimanda all’arte contemporanea e a un uso di materiali ricercati e texture innovative. “I nuovi prodotti devono essere assolutamente moderni e rispondere nel migliore dei modi alle esigenze del consumatore. La luce in casa e nei luoghi ad alto traf co è cambiata: meno fredda e asettica, molto più morbida e calda”. Per questi motivi, Icone Luce è sempre alla ricerca dalla massima pulizia formale, coniugata all’utilizzo di tecnologie avanzate sia per le fonti illuminanti sia per la lavorazione dei materiali. Nello stand di Icone Luce è così possibile ammirare prodotti “che sono il risultato di ricerche sulle nuove richieste del mercato dei sistemi di illuminazione di design, oggi in continua evoluzione. Solo una parte dei prototipi diventano prodotti, dopo un’attenta analisi e valutazione del grado di innovazione che l’oggetto possiede”. Un percorso di evoluzione nel rispetto della storia dell’azienda, quello condotto da Cappellini come Art Director che, per il prossimo futuro, si è posto l’obiettivo di portare Icone Luce a diventare sempre più un marchio di riferimento nel mercato dell’illuminazione. “Quindi non solo un buon produttore di lampade ma un brand che si sappia distinguere per qualità e innovazione. Sto lavorando a un progetto globale in sintonia con la proprietà e il team aziendale. Icone Luce è una bella realtà italiana nella quale professionalità e passione si sovrappongono e dove ogni giorno si è pronti ad affrontare una nuova s da”, conclude Giulio Cappellini. ● Fiera Milano, Rho (Euroluce 13 - 110) iconeluce.com

Intervista a Giulio Cappellini, Art Director di Icone Luce

A quali clienti si rivolge la proposta del brand?

Icone Luce si rivolge a clienti che amano un design ‘non gridato’ e che sanno apprezzare la qualità dei materiali e delle lavorazioni. Queste persone sono spesso guidate nelle scelte da architetti o decoratori d’interni che quindi sono fondamentali per l’azienda.

Qual è la filosofia che ha ispirato le collezioni che presentate a Euroluce 2023?

La parola d’ordine è pulizia formale, uso delle tecnologie avanzate sia per le fonti illuminanti sia per la lavorazione dei materiali. Come si coniuga questa essenzialità con

materiali pregiati cha abbinate al metallo?

Le linee pure dei prodottidi Icone Luce permettono di sperimentare l’accoppiamento di materiali diversi, sia industriali sia artigianali. L’importante è trovare il giusto equilibrio tra le diverse componenti.

Quali elementi di continuità e quali di rottura ispetto alle collezioni precedenti?

Preferiamo mantenere una linea di grande coerenza con il passato nella creazione delle nuove proposte: prodotti senza tempo e che non seguano mode del momento. Ovviamente oggi bisogna fare un prodotto migliore di quello di ieri e soprattutto che segua l’evoluzione del gusto.

Come si svolge il suo lavoro di Art Director per Icone Luce?

Essere Art Director significa tracciare un percorso per il futuro senza tradire il DNA aziendale. Cercare di internazionalizzare sempre più il brand aprendolo a nuove collaborazioni e progetti, soprattutto sottolineando alcuni aspetti unici dell’azienda, come la forte possibilità di personalizzare il prodotto.

Quali sono quindi le prospettive per l’azienda nel prossimo futuro?

Il brand sicuramente amplierà il suo catalogo con nuove tipologie produttive come gli apparecchi illuminanti per outdoor ma soprattutto incrementerà molto la sua presenza nel mercato internazionale con un notevole sforzo promozionale.

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