Luciano pasquini - Silenzi di natura

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Luciano Pasquini SILENZI DI NATURA

a cura di Giovanni Faccenda


Un ringraziamento particolare a:

Si ringraziano inoltre:

Marco Mariaghi Sindaco di Pontassieve

Comune di Impruneta per il materiale concesso appar tenente al Fondo Maria Maltoni, conservato presso la Biblioteca comunale.

Alessandro Sarti Assessore alle Politiche Culturali Cristina Acidini Soprintendente per il Patrimonio Storico, Ar tistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze Marco Fossi per la collaborazione con il Polo Museale Fiorentino Tullio De Mauro Già Ministro della Pubblica Istruzione Giovanni Faccenda Critico e storico dell’Ar te Michelangelo Pepe Regista RAI Dipartimento Cultura Comune di Pontassieve Ufficio Stampa del Comune di Pontassieve AUSER - Pontassieve

Cantina “LE COSTE” di Grati Giuliano – Rufina Marco Quinti – Servizio fotografico “Osteria da Mèlo” Via di Rosano, 198 Bagno a Ripoli - Firenze per la collaborazione durante tutto il periodo delle riprese del film, e la sua presentazione in anteprima. Franco Ristori , Cornici. Firenze Sandro Battaglini Massimo Cantini Pietro Civitareale Rina Rossetti

Per informazioni: Dipar timento Cultura Comune di Pontassieve Tel. +39. 055.8360343/344 emariotti@comune.pontassieve.fi.it www.lucianopasquini.it info@lucianopasquini.it Tel. +39.055.8303179 Mobile: +39.338.8178470


Luciano Pasquini SILENZI DI NATURA Comune di Pontassieve

Comune di Pontassieve Sala delle Colonne Via Tanzini, 32 Pontassieve Dal 12 dicembre 2009 al 31 gennaio 2010 Mostra e libro a cura di Giovanni Faccenda

Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di FIRENZE

Coordinamento Mostra: Dipartimento Cultura Comune di Pontassieve Testi: Marco Mairaghi Alessandro Sarti Cristina Acidini Tullio De Mauro Michelangelo Pepe Giovanni Faccenda Progetto Grafico Metriche – Ancona Immagini Foto: Paolo Tosi – Firenze Traduzioni Susan Berardi Sito Web Giacomo Cariulo Prestampa C.T.P.- Firenze Stampa Graficalito - Calenzano (FI) Film: Michelangelo Pepe

alla mia nipotina Emma Ludovica



Luciano Pasquini SILENZI DI NATURA A cura di Giovanni Faccenda Testi di: Marco Mairaghi Alessandro Sarti Cristina Acidini Tullio De Mauro Michelangelo Pepe Giovanni Faccenda


1 Liberamente 2009 - Olio su carta, cm. 50X50


Introduzione Introduction Marco Mairaghi Sindaco del Comune di Pontassieve Mayor of the Municipality of Pontassieve

Quando ho conosciuto Luciano ho subito apprezzato la naturalezza e l’amore per il territorio che in maniera chiara appare nelle sue opere. Nella sua produzione è vivo l’insegnamento che da giovanissimo ha ricevuto da quella figura straordinaria che è Maria Maltoni, la maestra che inventò il metodo di apprendimento basato sull’osservazione e sulla liber tà di espressione e alla quale Pontassieve ha dedicato una scuola e una piazza. Proprio l’osservazione e la naturalezza dello stile fa di Luciano Pasquini un impor tante esponente dell’universo pittorico contemporaneo. Ar tista amatissimo dal pubblico italiano e straniero ha trovato nella autenticità dei panorami toscani la sua fonte di ispirazione. Una pittura che rappresenta un mosaico colorato di emozioni e sentimenti, la cui autenticità dei paesaggi non nasconde una tecnica impeccabile. Luciano Pasquini parla di sé, delle sue radici toscane, ma anche di tutti di noi in maniera sempre raffinata, parla del territorio con grande raffinatezza. Mi fa molto piacere che Pasquini entri a far parte delle persone che hanno scelto di legare la propria attività a Pontassieve, Luciano è una figura impor tante che arricchisce con la sua opera il nostro territorio.

When I first met Luciano I immediately appreciated his naturalness and the love he feels for the territory which is also very apparent in his works. His paintings are alive with the teachings he received from the extraordinary figure of Maria Maltoni, the teacher who invented the method of learning based on observation and freedom of expression, and to whom Pontassieve has dedicated a school and a piazza. It is exactly this observation and naturalness of style that make Luciano Pasquini a prominent figure in the world of contemporary art. Well loved by the Italian and foreign public, he has found his source of inspiration in the genuineness of the Tuscan landscapes. A type of painting that represents a colourful mosaic of emotions and feelings, with an authenticity of the landscapes that does not conceal a flawless technique. Luciano Pasquini speaks about himself, of his Tuscan origins, but also about us all in an increasingly more refined manner, as he interprets the territory with great finesse. I am extremely pleased that Pasquini is entering to form part of those people who have chosen to link their activities with Pontassieve, as he is an important figure who enriches our territory with his works.

Pontassieve, Novembre 2009

Pontassieve, November 2009

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2 Gioia d’estate 2009 - Olio su tela, cm. 80X80


Alessandro Sarti Assessore alle Politiche Culturali del Comune di Pontassieve Councillor of Cultural Policies Mayor of the Municipality of Pontassieve

Un altro artista importante dà continuità al percorso espositivo nelle Sala delle Colonne. Luciano Pasquini nostro concittadino, noto al pubblico internazionale, ci parla della Toscana, una terra che ha dato tanto all’arte, con sapienza e animo nobile. Allievo di una delle più importanti figure dell’educazione, Maria Maltoni, dalla quale acquisisce la padronanza di leggere la natura e l’amore per essa a tal punto da restarne non solo istruito, ma affascinato. Il suo modo affettuoso nel descrivere i particolari sono la ricchezza del suo linguaggio, i suoi mazzi di fiori di campo profumati, realizzati con semplicità, i suoi paesaggi con le dolci colline colorate ora illuminate dalla luce calda del tramonto, ora delle luci bianche delle fredde nevicate, i suoi tetti che colmano la tela come se non bastasse, come se il quadro non finisse mai, tetti serrati tra di loro, compatti in un unico blocco di pietra, e poi le suggestive marine della riviera del Conero terra da lui amata, descritte come la natura le ha create, scoscese con arbusti colorati che finiscono sbiancate dalla schiuma del mare e sopra un cielo con macchie che contrastano il colore azzurro del mare. Parlando con lui nel suo studio di Villamagna pare che il tempo ritorni, racconta dei suoi sogni, della sua infanzia come se fosse ancora lì a viverla, quando ne parla gli occhi si illuminano di luce, le sensazioni che trasmette con passione fanno rivivere quei giorni, come il profumo del pane appena sfornato. Il suo cavalletto da lui realizzato, la sua tavolozza precisissima, educata, come le sue spatole e i suoi pennelli, in fila pronti per essere guidati per un nuovo viaggio, scorrono sulle tele con eleganza e maestria, quella maestria figlia di una scuola di San Gersolè dove si è imparata l’importanza di un mondo poetico dove ogni cosa anche la più semplice è importante.

Another important artist is adding continuity to the show in the Sala delle Colonne. Luciano Pasquini, our fellow citizen, already wellknown to international audiences, tells us with immense skill and noble spirit about Tuscany, a land that has given so much to art. He is a student of one of the most outstanding figures in education, Maria Maltoni, from whom he acquired the mastery of interpreting nature and a love of the same to such an extent that he remained not only schooled, but also fascinated by it. His affectionate manner in describing the details are the wealth of his language; his bunches of flowers in their sheer simplicity, his landscapes with rolling hills imbued at times with the warm light of sunset, at other times with the white light of cold snowfalls, his rooftops that fill the canvas as though they were never-ending, as though the painting were infinite, roofs packed together in a compact block of stone, and his evocative seascapes of the area he loves, Riviera del Conero, described just as nature created it, with craggy cliffs and colourful bushes bleached by the sea spray, and above a sky with colours contrasting with the deep blue of the sea. When speaking with Luciano in his studio in Villamagna it’s like time stands still as he talks about his dreams, his childhood as he relives it, his eyes lighting up as he recalls the sensations that he transmits with passion, reminders of those days, like the fragrance of freshly baked bread. The easel that he made himself, the precision of his palette, his spatulas and brushes all lined up ready to be guided on a new journey, sliding over the canvas with elegance and expertise, that same expertise that comes from the school at San Gersolè where he first learned the importance of the world of poetry where even the smallest, most insignificant detail matters.

Pontassieve, Novembre 2009

Pontassieve, November 2009

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3 Sognando l’estate 2009 - Olio su tela, cm. 80X80


Cristina Acidini Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale di Firenze

Superintendent of the Artistic, Historic and Ethnoanthropologic Heritage and the Polo Museale of Florence Firenze

A guardare un quadro di Pasquini, tra le tante sensazioni estetiche prevale, per me, l’impressione di sentir respirare. Il roco alito tellurico dei suoi paesaggi collinari. Il soffio profondo del vento che muove il mare spingendo le onde per distese immense. L’alito caldo e quieto delle case strette l’una all’altra come le pecore di un gregge nella notte. I sospiri fruscianti dei fiori appena colti, che portano tra le corolle frastagliate l’aria del cespuglio o del prato donde vengono. Manca, ecco, il fiato della creatura vivente, uomo o animale che sia, in un mondo fatto per l’attesa o per l’assenza che non pare aver bisogno di una vita pulsante in superficie, e che piuttosto attinge da sorgenti d’energia latente la sua speciale forma d’esistenza organica. Queste suggestioni, chissà se Pasquini le condivide: ma sono ad ogni modo ispirate dalla sua special pittura, pastosa e aerea, lievitante e fumante, illuminata da una luce interna che indora i fianchi delle colline, fa palpitare di riflessi viola i campi fioriti di primavera, spalanca le trasparenze di un mare trasfigurato in cupo cristallo. E nelle case di paesi er ti ed amabili, quali se ne trovano tra lefosse e i poggi della campagna dell’Italia centrale e della Toscana specialmente, non sono le finestre a propagare la luce – ché anzi, sono note o virgole o feritoie dove si addensano ombre nette – ma sono i muri sfumati e i tetti rosei a lasciar trapelare una luminosità che è forse riflesso catturato dal sole di un crepuscolo invisibile o forse ricchezza intima e segreta, così gioiosa da accendere le tinte come fa l’amore quando scalda le guance di chi ne vive i primi sobbalzi. L’equilibrio di tagli, di volumi, di tinte, di luci e d’ombre che di quadro in quadro caratterizza la pittura di Pasquini è il tratto distintivo di un maestro sicuro, al quale la lunga e operosa carriera ha assicurato una meritata notorietà in sedi prestigiose. La sua presenza nella Sala delle Colonne a Pontassieve conferma l’alta qualità della linea espositiva fin qui intrapresa del Comune, auspicio e presagio di ulteriori iniziative di pari valore.

When observing a painting by Pasquini, the one thing among the numerous aesthetic sensations aroused that prevails for me is the impression that I can hear breathing. The rasping telluric breath of his hilly landscapes. The deep blowing of the wind that moves the sea, pushing the waves over vast expanses. The warm, quiet breath of the houses squashed next to each other like sheep in a flock at night. The rustling sighs of flowers just cut, that carry among their ragged corollas the air of the bush or meadow they come from. What is missing is the breath of a living creature, a human or an animal, in a world made for expectancy or for absence that does not seem to need any pulsing life on the surface, but which to the contrary, draws its special form of organic existence from sources of latent energy. I wonder if Pasquini shares my thoughts in this regard? Nevertheless they are inspired by his special, mellow, ethereal, leavening and steaming paintings, illuminated by an internal light that gilds the hillsides, making the meadows filled with spring flowers throb with a violet hue, bursting open the transparencies of a sea transformed into a deep-toned crystal. And it is not from the windows of the houses in the pretty towns, like the ones perched between the vales and hills of the countryside of central Italy and especially Tuscany, that the light is propagated – windows which are instead motes, commas and slits filled with dense shadows - but rather, it is the muted walls and pinkish roofs that emanate a bright light that is perhaps a reflection captured by the sun of an invisible dusk, or perhaps an inner intimate and secret wealth, so filled with joy that it ignites the colours like love when it warms the cheeks of those who experience its initial jolts. The balance of the lines, volumes, colours, light and shadow that from canvas to canvas characterise Pasquini’s paintings, is the hallmark of an affirmed maestro, to whom a long and fruitful career has assured well-deserved fame in prestigious places. His presence in the Sala delle Colonne at Pontassieve confirms the high quality of the exhibitive policy adopted so far by this City Council, and is a good omen and promise of equally valuable initiatives in the future.

Firenze, Settembre 2009

Florence September 2009

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4 Armonia 2009 - Olio su tela, cm. 80x70


Tullio De Mauro

Da qualche tempo a Impruneta sono raccolti e esposti i diari, le mirabili cronache e gli straordinari disegni di alunni che testimoniano dell’opera didattica di Maria Maltoni nella scuola di San Gersolè degli anni trenta, quaranta, cinquanta del Novecento. Possiamo così ammirare il tradursi della passione e attenzione che la maestra ebbe nell’attenzione e maturazione intellettuale e umana e infine espressiva di quanti le furono allievi. Per alcuni anni fu tra questi Luciano Pasquini. I critici d’arte che sono stati più volte attratti dall’opera pittorica di Luciano Pasquini hanno ben messo in evidenza ciò che qualcuno ha chiamato “il lirismo dei colori”. È però forse lecito aggiungere che tale lirismo emerge tanto più evidente quanto maggiore è la ricognizione affettuosa e l’evocazione di dettagli e contorni precisi: viola più o meno chiaro di bocche di leone tra i giaggioli, gialle fioriture di rami di maggiociondolo tra le “dalie di mille colori”, gruppetti di verdi cipressi puntuti a corona del “cuore della Toscana”, acque biancheggianti lungo la riva del mare, linee d’orizzonte che staccano e qualificano il vario colore di paesaggi marini, agresti o umani.

For some time now these collections of diaries, splendid chronicles and extraordinary drawings of the students have been on display in Impruneta, testifying to the educational activities of Maria Maltoni at the school of San Gersolè during the nineteen-twenties, thirties, forties and fifties. We can consequently admire the transferral of the passion and care that this teacher nurtured in the intellectual, human and also expressive development and maturation of all those who were her students. For a few years one of these was Luciano Pasquini. The art critics who on numerous occasions have been attracted by the pictorial works of Luciano Pasquini have pointed out what someone has called “the lyricism of the colours”. It is however probably legitimate to add that the greater the affectionate recognition and evocation of the details and precise outlines, the more this lyricism emerges: the light and dark purples of the snapdragons amidst the irises, the yellow blooms of laburnum branches among the “dahlias of a thousand colours”, the small clusters of pointed green cypress trees crowning the “heart of Tuscany”, the foamy white waters along the seashore, the lines of horizon that

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5 Autunnali 2009 - Olio su tela, cm. 70X70


Scriveva Italo Calvino nel 1963, un anno prima della scomparsa di Maria Maltoni, nella prefazione a una raccolta di scritti infantili e disegni di San Gersolè edita da Einaudi: «La dote più sorprendente degli scolari di San Gersolè mi pare sia quella della precisione. (...) Il peccato capitale della nostra infanzia ci pare essere stato quello d’esserci sempre mossi nel vago, nell’indeterminato. Ma qui la lezione viene da due maestre: Maria Maltoni e la vita. (...) Ogni immagine viene vista e disegnata con eguale nettezza, con eguale senso dell’importanza implicita in ogni cosa». Non credo che si diminuiscano originalità ed estro artistico del pittore maturo se ci si interroga su quanto egli debba alle esatte e asciutte figurazioni cui Maria Maltoni sapeva portare i suoi allievi nel disegnare e colorare. Certo, là, nei disegni di San Gersolè, abbiamo cose e insetti e realtà minute di un piccolo mondo. Pasquini si libera e libra e ci solleva in orizzonti ben più vasti. La ricerca ed evocazione di siffatti orizzonti nelle marine, nelle primavere, nel paese sotto la neve sono un acquisto dell’artista maturo. Nella figurazione della sua maturità d’artista però ancora egli racchiude la traccia degli asciutti e precisi dettagli cari a San Gersolè e, come è stato già da altri detto, li assume come fonte di poesia.

detach and qualify the varying colours of the coastal, agricultural and the human landscapes. In 1963, a year before the death of Maria Maltoni, Italo Calvino wrote in the preface of a collection of writings and drawings by the children of San Gersolè published by Einaudi that: “The most amazing talent of the scholars of San Gersolè appears to me to be their precision. (...) . The capital sin of our childhood seems to have been that of always moving within the vague, the indefinite. But here the lesson comes from two teachers: Maria Maltoni and life. (...) Every image is seen and drawn with the same precision and with the same sense of the implicit importance of each and every thing”. To my mind the originality and artistic verve of the mature painter are not diminished if we ask ourselves how much he owes to the exact and essential figurations that Maria Maltoni knew how to encourage her students to produce in drawing and colouring. Certainly, in the drawings of San Gersolè, we can see minute things, insects and realities belonging to a small world. Pasquini frees himself from this and lifts us up onto much wider horizons. The research and evocation of these horizons in the sea, the springtime, and the snow-cloaked countryside are the acquisition of a mature artist. However, in the portrayal of his maturity as an artist he still encloses the crisp outlines and precise details so dear to San Gersolè and, as also pointed out by others, he uses them as a source of poetry.

Roma, Novembre 2008

Roma, November 2008

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Il regista Michelangelo Pepe durante la lavorazione del film dedicato all’opera di Luciano Pasquini. Le riprese a Numana (in alto) e sul Conero. In basso a sinistra il regista con Luciano Pasquini davanti al suo studio di Rignano sull’Arno


Michelangelo Pepe

Testimonianza per Luciano Pasquini

Tribute to Luciano Pasquini

Parlare di Pittura dovrebbe essere più semplice di quanto, troppo spesso, appare leggendo recensioni e saggi critici. Si dovrebbero lasciare andare i sentimenti, le emozioni e l’istinto. Se si ascoltasse unicamente la propria mente, senza cercare a tutti i costi una spiegazione complessa (come se questa nobilitasse automaticamente il discorso), le parole uscirebbero più semplici, chiare, dirette. Ecco, io voglio dare voce unicamente alle mie sensazioni, ed esprimere una testimonianza sulla Pittura di Luciano Pasquini. Tempo fa mi trovai casualmente davanti ad alcuni suoi quadri; immediatamente, rimasi colpito nello stesso tempo dalla freschezza e dalla profonda malinconia che sprigionavano quelle tele. Ma oltre a questo, c’era sapienza, impegno, dedizione. Cercai quindi di conoscerlo, per capire meglio il senso di quella pittura. A Roma, durante una mostra estremamente prestigiosa a Palazzo Venezia, ebbi modo di avvicinarlo; cordiale, gentile, addirittura schivo, ma come può esserlo un toscano vero. Dopo averci parlato, la sua pittura mi piacque di più. Fu allora che decisi di realizzare un film-documentario sulla sua vita artistica; perché speravo che quello che era successo a me potesse capitare anche ad altri. Chi avesse guardato il film su Luciano Pasquini, lo avrebbe conosciuto meglio, avrebbe sentito la sua voce, le ragioni del suo dipingere, la sua storia da ragazzo… e alla fine avrebbe avuto voglia di possedere un suo quadro, come per avere un pezzo di quell’artista. Mi piacciono i suoi quadri, ci leggo dentro tante cose della nostra memoria storica, di un sentimento assolutamente eterno che non si modificherà neanche di fronte allo stravolgersi delle mode. Paesaggi collinari, fiori, marine, tetti, solo in apparenza riconoscibili e facili da leggere. In realtà nei risvolti di quelle pennellate si nasconde un animo travagliato, sempre in bilico tra gioia e tormento. Sulle tele, nel pieno di un campo arato, o su una spiaggia di fiori, o tra i tetti tra le pieghe delle tegole (i tegolini, li chiama lui)… andate a studiare i graffi, le strade contorte del pennello, o lo sbattere nervoso della spatola. Ci troverete l’animo inquieto di un artista vero, erede di una grande tradizione, custode di un’arte sempre più assediata dalle mode e dal mercato: la Pittura, semplicemente.

Speaking about painting should be easier than it all too often appears in critiques and reviews. We should be able to give free range to our feelings, emotions and instincts. If we could just listen to our minds, without seeking a complex explanation at all costs (as though this could automatically elevate what we are saying), then our words would be simpler, clearer and more direct. So all I want to do here is give voice to my feelings and express a tribute to Luciano Pasquini’s painting. Some time ago I found myself standing in front of several of his works: I was immediately struck by the freshness and deep melancholy springing from the canvases. In addition to which there was wisdom, commitment, and dedication. I therefore tried to get to know and better understand his painting. During the extremely prestigious exhibition in Palazzo Venezia in Rome, I had the chance to meet him: friendly, courteous, almost shy, but as only a true Tuscan can be. After speaking to him, I liked his paintings even more. It was then that I decided to make a documentary film on his artistic career because I hoped that what had happened to me could also happen to others. By watching a film on Luciano Pasquini, people would get to know him better, hear his voice, his reasons for painting, learn about his childhood… and in the end they would want to own one of his paintings, like possessing a piece of the artist himself. I like his paintings; I can see so much of our recorded history in them, an absolutely eternal emotion that cannot be changed even in the face of all the upheavals in current trends. Hilly landscapes, flowers, seascapes, and rooftops which only in appearance are recognisable and easy to interpret. In actual fact, the implications of those brushstrokes hide a troubled soul, always swaying between joy and torment. On the canvases, in the midst of a ploughed field, a beach filled with flowers, or between the cracks of the shingles (‘little tiles’ as he calls them)... take a closer look at the scratches, the roads twisted by the paintbrush, and the nervous tapping of the spatula. That’s where you’ll find the restless soul of a true artist, heir to a great tradition, guardian of a form of art that is increasingly more besieged by fashion and market trends: in other words, simply Painting.

Roma, Novembre 2009

Rome, November 2009

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Da in alto a sinistra in senso orario Corre l’anno 1974 - Luciano Pasquini e la moglie Fernanda. - Inaugurazione della mostra alla Galleria il Castello - 28 settembre Luciano Pasquini con il pittore e titolare della Galleria IL CASTELLO Massimo Cantini all’inaugurazione della mostra - Uno dei fiori esposto a Pontassieve - Paesaggio esposto a Pontassieve - Luciano Pasquini, Almina Dovati Fusi, Parisio Ristori


Giovanni Faccenda

Dove tutto ebbe inizio. Where everything started. O quasi Or almost Trentacinque anni: tanti sono passati da quel debutto personale, accompagnato dalle parole di Almina Dovati Fusi, presso la galleria Il Castello di Pontassieve… Nel breve volgere di due settimane, Luciano Pasquini si era prima presentato al cospetto di Dio per unirsi in matrimonio con la sua dolce signora, e poi davanti agli uomini, con quel segreto, a lungo taciuto, che erano i suoi quadri. Fiori e paesaggi perpetuati sulle tele rimandavano – allora come oggi – alla scuola di San Gersolè. Allora inconsapevolmente, oggi non più. Piacquero, quei lavori. E così ebbe incoraggiante inizio una carriera che avrebbe presto incontrato il favore della critica e del pubblico. Un percorso costellato di successi conseguiti in ogni dove. Ora, in questa fine d’autunno colma di malinconia, sul punto di consegnarsi al consueto letargo invernale, un anniversario, importante, che non poteva che essere celebrato qui, a Pontassieve, dove Pasquini ritorna, tre decenni e mezzo dopo, con reputazione di pittore affermato e mostre – come quella a Roma, a Palazzo Venezia – che lo hanno definitivamente consacrato nello scenario artistico nazionale contemporaneo. Lo attende uno spazio pubblico, la Sala delle Colonne, che un assessore illuminato, Alessandro Sarti, ha da tempo nobilitato con alcune significative esposizioni antologiche: quelle dedicate a Guttuso e Ligabue, su tutte. Ma Pasquini non trema. Con queste opere, anzi, ci regala ancora brividi di poesia autentica. E di bella pittura. Forse ignora – ed è bene che sia così, conoscendo la sua invincibile timidezza e l’impareggiabile umiltà - che un’eccezionale mostra su Beato Angelico verrà subito dopo la sua, e che negli stessi spazi in cui oggi noi possiamo ammirare i suoi silenzi di natura presto troveremo altri silenzi ed altri incanti: quelli del frate francescano. Sono i miracoli, rari, per cui vale la pena vivere questa nostra incerta esistenza.

Thirty-five years: that’s how much time has passed since his first exhibition, accompanied by the words of Almina Dovati Fusi, at the Il Castello Art Gallery of Pontassieve… In the brief span of two weeks, Luciano Pasquini appeared first before God to join in holy wedlock with his dear wife, and then before mankind with his well-kept secret, his paintings. Flowers and landscapes perpetuated on canvases which reminded – at that time just as today – of the school of San Gersolè. At that time unconsciously, today no longer so. His works were immediately appreciated. Thus it was that with great courage he embarked on a career that was soon acclaimed by critics and public alike. A journey studded with successes everywhere he went. Now, as we draw near the end of autumn filled with melancholy and prepare to surrender to the usual winter hibernation, there’s going to be an important anniversary that could only be celebrated here, in Pontassieve. Pasquini is returning after three and a half decades, armed with his reputation as a great painter and his shows – like the one in Rome, in Palazzo Venezia – that have permanently enshrined him on the national contemporary art scene. A public space is waiting for him, the Sala delle Colonne, which an enlightened counsellor, Alessandro Sarti, has for some time been ennobling with a series of significant anthological exhibitions, such as and above all, those dedicated to Guttuso and Ligabue. But this does not intimidate Pasquini: to the contrary, his works still bestow on us the thrill of authentic poetry. And of beautiful painting. He is perhaps unaware – and this is a not a bad thing, considering his invincible shyness and unequalled humility – that an exceptional exhibition on Beato Angelico will immediately follow his own, and in the same spaces where we can now admire his silences of nature we will soon be able to observe other silences and other enchantments: those of the Franciscan friar. These are the rare miracles that make our uncertain existence worth living.

Firenze, Novembre 2009.

Florence, November 2009.

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Neve


6 Le prime nevi 2009 - Trittico - Olio su tela, cm. 40X30

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7 Spruzzi di neve 2009 - Olio su tela, cm. 40X50


8 Pallido silenzio 2009 - Olio su tela, cm. 70X80

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9 Dimoiando 2009 - Olio su tela, cm. 80X60


10 Mai si farĂ completamente buio 2009 - Olio su tela, cm. 60X50

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11 Solitudine 2009 - Olio su tela, cm. 40X30


12 Traspaiono i filari 2009 - Olio su tela, cm. 50X60

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13 Gelido silenzio 2009 - Olio su tela, cm. 35X50


14 Borgo silenzioso 2009 - Olio su tela, cm. 30X50

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15 E’ neve fresca 2009 - Olio su tela, cm. 80X100


16 Caldi rifugi 2009 - Olio su tela, cm. 80X100

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Tetti

17 Fessure 2009 - Olio su tela, cm. 40X30 pagina seguente

18 All’imbrunire 2009 - Olio su tela, cm. 90X70


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19 Affacci 2008 - Olio su tela, cm. 40X80


20 Gomito a gomito 2009 - Olio su tela, cm. 50X40

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21 Disordinatamente attraente 2008 - Olio su tela, cm. 35X50


22 Combinazioni fortuite 2009 - Olio su tela, cm. 60X120

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23 Dalla finestra 2009 - Olio su tela, cm. 50X50

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24 Bagliori di facciate 2009 - Olio su tela, cm. 30x40

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25 Calure estive 2009 - Olio su tela, cm. 60X120


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26 Vecchi tetti di cotto 2009 - Olio su tela, cm. 120X100


27 Rossi vermigli 2009 - Olio su tela, cm. 80X100

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28 Ricordi 2009 - Olio su tela, cm. 40X50


29 Rimembranze 2009 - Olio su tela, cm. 40X50

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30 Vivacità 2009 - Olio su tela, cm. 40X30

31 Casualità 2009 - Olio su tela, cm. 40X30


32 Colori di memoria 2009 - Olio su tela, cm. 50X60

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Marine

33 Nuove presenze 2009 - Trittico - Olio su tela, cm. 80X40


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34 Innamoramenti 2008 - Olio su tela, cm. 100X130


35 La duna 2008 - Olio su tela, cm. 54X74

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36 Luce e colori 2009 - Olio su tela, cm. 80X60


37 A picco 2009 - Olio su tela, cm. 50X40

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38 Racconti di nuvole 2009 - Olio su tela, cm. 80X60


39 Lo scoglio 2009 - Olio su tela, cm. 100X120

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40 Scelte di vita 2009 - Olio su tela, cm. 70X90


41 Spumeggiante 2009 - Olio su tela, cm. 50X60

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42 Irrealmente 2009 - Olio su tela, cm. 50X40


43 Gialli sussurri 2009 - Olio su tela, cm. 40X50

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Paesaggi

44 Ordinatamente raggruppato 2009 - Olio su tela, cm. 60X120


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45 Soffici violetti 2007 - Olio su tela, cm. 60X80


46 Il borgo 2008 - Olio su tela, cm. 60X80

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47 Calura silenziosa 2009 - Olio su tela, cm. 120X100


48 Rannicchiati in quella valle 2009 - Olio su tela, cm. 60X80

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49 Silenziosa primavera 2009 - Olio su tela, cm. 100X120


50 Come una giostra 2009 - Olio su tela, cm. 70X80

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51 La via dei tetti 2009 - Olio su tela, cm. 80X70


52 Solatio 2009 - Olio su tela, cm. 70X90

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53 La casa rossa 2009 - Olio su tela, cm. 40X50


54 Gioioso 2009 - Olio su tela, cm. 40X50

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55 Un clima mite 2009 - Trittico - Olio su tela, cm. 40X30


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56 Rosseggiare 2009 - Olio su tela, cm. 100X120


57 Bagliori estivi 2009 - Olio su tela, cm. 50X60

75


Fiori

58 SemplicitĂ 2009 - Olio su tela, cm. 40X30


59 Cenni di primavera 2009 - Olio su tela, cm. 80X60

77


60 Colori d’autunno 2009 - Olio su tela, cm. 56X38

61 Scarlatti 2009 - Olio su tela, cm. 45X35


62 Fiori di settembe 2009 - Olio su tela, cm. 80X70

79



pagina precedente a sinistra

63 Ortensie 2009 - Olio su tela, cm. 80X30 pagina precedente a destra

64 Carciofi in fiore 2009 - Olio su tela, cm. 80X30 65 Le giorgine 2009 - Olio su tela, cm. 100X50

81


66 Primo amore 2008 - Olio su tela, cm. 120X100


67 Composizione estiva 2009 - Olio su tela, cm. 100X110

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68 Gradito omaggio 2009 - Olio su tela, cm. 80X60


69 Le creste di gallo 2009 - Olio su tela, Ă˜ cm. 80

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70 Arcobaleno 2009 - Olio su tela, cm. 50X40


71 Settembrini stretti con legaccio 2009 - Olio su tela, cm. 80X80

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72 Nidi vuoti 2009 - Olio su tavola, cm. 40X47

73 Come giacigli 2009 - Olio su tavola, cm. 32X40


74 Graffiature 2009 - Olio su tavola, Ø cm. 40

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Luciano Pasquini

1943 – Luciano Pasquini nasce a Firenze, ma ben presto si trasferisce nella casa rurale di Mezzomonte, nel comune di Impruneta. 1948 – Frequenta le prime classi elementari presso la scuola di San Gersolè sotto la guida della Maestra Maria Maltoni. Ciò costituirà, per la sua vocazione pittorica futura, una premessa operativa di notevole importanza, sia sul piano del linguaggio pittorico che su quello delle scelte tematiche. I suoi “Fiori”, i suoi “Paesaggi, i suoi “Scorci di case”, sempre trattati con grazia e delicatezza coloristica, provengono tutti da lì: dalla qualità dell’insegnamento, ricevuto sotto la guida della Maltoni, improntato alla massima libertà di espressione. Come si può apprendere infatti sfogliando il volumetto La Maestra e la Vita – Maria Maltoni e la scuola di S.Gersolè (Noèdizioni, Impruneta 2006), la scuola di S.Gersolè ha avuto una influenza positiva su tutti gli alunni che hanno avuto la fortuna di frequentarla. Le lezioni venivano tenute in un’unica stanza-laboratorio, nella quale trovavano posto contemporaneamente tutti gli alunni dalla 1^ alla 5^ classe e oltre. Gli allievi venivano lasciati liberi di scrivere e disegnare quello che volevano, ispirandosi all’ambiente rurale nel quale vivevano, con lo scopo non di istruire, cioè di raggiungere un mero risultato scolastico, ma di educare per la vita, portando il bambino ad esprimere tutto se stesso con libertà, senza il timore di trovare nell’insegnante un giudice intransigente e repressivo. Il disegno dal vero costituiva l’attività più importante. Ad essa si accompagnava la stesura dei diari, che poi venivano raccolti e pubblicati in volumi. Tutto ciò ha portato la scuola si S.Gersolè all’onore della storia, richiamando, per la novità delle proposte didattiche e la loro efficacia educativa, l’attenzione di numerose personalità della cultura, della letteratura e dell’arte (da Pietro Calamandrei a Italo Calvino, da Oriana Fallaci a Michelangelo Masciotta, da Emilio Cecchi a Margaret Gardner, ecc.) che ne hanno illustrato i percorsi sui maggiori quotidiani e periodici dell’epoca (Cfr. ad esempio, la Mostra tenuta nel 2006 a Villa Corsini - Mezzomonte, vedi volume sopracitato, e la Mostra tenuta a Firenze, all’Istituto degli Innocenti nel 2007. Cfr. inoltre l’ampia bibliografia dagli anni quaranta in poi). 1951 – A seguito del trasferimento della famiglia in un caseggiato, situato sempre nel comune di Impruneta ma fuori Mezzomonte, L.P. lascia la scuola di S.Gersolè, concludendo gli studi elementari sotto la guida di un’altra maestra. Ma non perde il contatto con quel paesaggio toscano che resterà una costante tematica della sua pittura, come resterà sempre impresso nella sua mente tutto quello che ha provato e sperimentato nella scuola di S.Gersolè, continuando ancora per qualche anno a disegnare con i pastelli ( “6 matite Giotto”) sulla strada tracciata dalla Maltoni, ma con lo stesso entusiasmo dei ragazzi di S.Gersolè. 1971 – Riprende in mano i colori, passando direttamente a quegli ad olio, rinfocolando così quella passione, accesasi con la frequentazione della scuola di S.Gersolè e rimasta sopita per tanti anni. Se si esaminano infatti i suoi primi


lavori è possibile riscontrare una indubbia analogia tra essi e i disegni che venivano eseguiti in quella scuola. Ma di questa affinità egli si accorgerà soltanto nel 2006, visitando la mostra dei disegni della “maniera di S.Gersolè”, tenuta presso la Villa Corsini di Mezzomonte (Impruneta): impostazione e composizione di “nature morte” e, in particolare “fiori”; soggetto quest’ultimo che si troverà in tutto il suo percorso pittorico. 1972 – Prima mostra personale tenuta assieme al fratello Mauro a Camonti (Arezzo), mostra curata dal critico d’arte Pietro Civitareale, con il quale ha tutt’ora rapporti di amicizia e di lavoro, che sarà anche il curatore della prima monografia su di lui (I colori della memoria, Poesiarte, Firenze 1988). 1974 – Comincia la collaborazione con i Fr.lli Alinari (ora Ducci), dove si trovano ancora esposti i suoi dipinti, e con la Galleria Ponte Vecchio di Firenze, con la quale ancora oggi intrattiene una collaborazione attiva e continua. 1976 – E’ presente con mostre personali sulla Riviera del Conero (AN), (mostre che proseguiranno ininterrottamente fino ad oggi), allestite con il patrocinio del Comune di Numana e l’intervento della RAI-TV, che dedicherà ampi servizi ai suoi dipinti nel corso di TG3 Regione Marche. La frequentazione continua di questa zona sarà motivo per l’approfondimento dei paesaggi marini. 1985 – Si incontra con i titolari della Galleria d’Arte “Belvedere” con la quale dal 1991 al 1999 avrà l’occasione di allestire mostre personali presso “ARTE FIERA BOLOGNA”, appuntamenti che segneranno in positivo tutta la sua attività pittorica. 1990 – A seguito di un lungo periodo di collaborazione la Società Koryu Co L.t.d. di Tokyo, organizza una mostra personale nella capitale giapponese presso la Modern Art Gallery Inc. 1991 – Ormai numerose Gallerie d’arte italiane ed estere hanno aperto le porte all’opera di L.P. Inizia così una intensa e proficua collaborazione con il mondo della pittura, che si manifesterà anche con numerose mostre in posti pubblici. 1995 – L’Università degli Studi di Camerino allestisce una mostra presso il Palazzo Arcivescovile, curando la stesura e la stampa della monografia “Dentro il paesaggio” con testi di Paolo Levi e Mario Giannella, Magnifico Rettore della stessa Università in quegli anni. 1998 – Comincerà una stretta e assidua collaborazione con “SANGIORGIO” Investimenti d’Arte – Bari, Azienda questa, con Funzionari di vendita che operano su tutto il territorio nazionale e che promuoveranno anche il lavoro di L.P. con notevoli risultati fino al 2007.

1999 – Incontra il critico d’Arte Marcello Venturoli che si dedicherà alla cura della monografia “Paesi e Fiori specchio dell’anima”, e del catalogo che accompagneranno la mostra ad ARTEFIERA Bologna ’99. 2003 – La Galleria d’Arte “Lazzaro by Corsi”di Milano in collaborazione con: “Sangiorgio” Investimenti d’Arte, organizza la mostra “Bellezza sognata” con un catalogo della collana I quaderni della galleria, testo di Domenico Montalto. 2004 – La Regione Toscana gli dedica una mostra che viene allestita presso la Sede del Consiglio Regionale, con la realizzazione di una monografia intitolata “La natura e una certa silenziosa beatitudine...”, curata da Giovanni Faccenda e con testo di Riccardo Nencini, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana. 2005 – Sempre a cura di Giovanni Faccenda, viene pubblicata la monografia “Risvegli della natura, risvegli della pittura”, che accompagna la mostra allestita, con il patrocinio della Regione Toscana, presso il Castello di Cafaggiolo nel Comune di Barberino del Mugello. 2007 – Dal Comune di Numana (AN) riceve il prestigioso “Premio alla Carriere”, nel corso di una importante manifestazione, che si tiene annualmente presso quel Comune della Riviera del Conero. Sempre in questo anno il Comune di Perugia organizza e allestisce nelle Sale Cannoniera della monumentale ROCCA PAOLINA la mostra “La natura come fonte di poesia” di cui Giovanni Faccenda collaborazione di Fabio Migliorati ne curano la monografia. – Sul finire dell’anno si presenta presso il Centro d’Arte “Arfin”con una personale ad Alcamo (TP), affermando un sodalizio con questo centro, che oramai dura dal 1992. 2008 – Si presenta alla Giudecca di Venezia presso “Giudecca 795” Art Gallery con la prima mostra personale in questa città. 2009 – Sotto l’egida del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano, viene allestita presso il Museo Nazionale di PALAZZO VENEZIA, Refettorio Quattrocentesco, la mostra “Itinerari (anche) sentimentali”, curatore Giovanni Faccenda, testi di Claudio Strinati, Salvatore Italia,Tullio De Mauro, poesia di Fabio Migliorati. Per l’occasione viene pubblicata una nuova monografia. - Sempre in questo anno, il Regista Michelangelo Pepe, curatore di tutti i programmi di Piero e Alberto Angela, Superquark e Ulisse decide di realizzare un filmato sulla vita artistica di Pasquini. - Da luglio a settembre sarà protagonista dell’evento culturale “Incontro con l’autore” che da un ventennio la Galleria d’Arte “L’Incontro” organizza presso il “Fortino Napoleonico” di Portonovo - Ancona.

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Mostre personali

1972 - Circolo Culturale “Camonti”, Arezzo 1974 - Galleria d’Arte “Il Castello”, Pontassieve (Firenze) 1975 - “Arte Mercato”, Scandicci (Firenze) - Galleria “Il Cavalletto”, Tavarnelle V. di P. (Firenze) 1976 - Galleria “Pier Della Francesca Due”, Arezzo - Comune di Numana (Ancona) - Galleria “Studio 21” Montespertoli (Firenze) 1977 - Galleria d’Arte “38“, Grosseto 1978 - Galleria d’Arte “Ponte Vecchio”, Firenze 1979 - Galleria d’Arte “Ponte Vecchio”, Firenze - Galleria “Il Rivellino”, Soncino (Cremona) - Comune di Numana (Ancona) 1980 - Galleria d’Arte “Nuova Mutina”, Modena - Comune di Porto Recanati (Macerata) - Comune di Numana (Ancona) - Galleria “Il Quadrivio”, Rovigo 1981 - VI Expo-Arte, Bari - Galleria d’Arte “La botega de i Pitori”, Belluno 1982 - Comune di Numana (Ancona) - Comune di Porto Recanati (Macerata) - Villa Reale, Monza - “Circolo di Lettura”, Firenzuola d’Adda (Piacenza) - Galleria d’Arte “La botega de i Pitori”, Belluno 1983 - “Villa Alba”, Gardone Riviera (Brescia) - 30a Mostra Campionaria Interprovinciale, Parma - Comune di Porto Recanati (Macerata) - Galleria d’Arte “La botega de i Pitori”, Belluno 1984 - Comune di Numana (Ancona) 1985 - Comune di Numana (Ancona) - Düsseldorf, Mostra organizzata da R.A. Holscher 1986 - Galleria d’Arte “Ducci”, Firenze - Comune di Caprese Michelangelo (Arezzo) 1987 - Comune di Loreto (Ancona) 1988 - Comune di Castiglion Fiorentino (Arezzo) - Palazzo Ottoni, Matelica (Macerata) 1989 - Comune di Numana (Ancona) - Galleria Comunale di Bressanone (Bolzano) 1990 - Comune di Numana (Ancona) - Comune di Glorenza (Bolzano) - Modern Art Gallery Inc. (Koryu L.t.d.) Tokyo 1991 - Arte Fiera ’91, Bologna - Galleria “Corarte” Cisterna di Latina (Latina) - Comune di Sarnano (Macerata) - Galleria Comunale Bressanone (Bolzano) 1992 - Arte Fiera ’92, Bologna - Comune di Numana (Ancona) 1993 - Arte Fiera ’93, Bologna - Galleria d’Arte “Meranese”, Merano (Bolzano) - Galleria “Genus”, San Benedetto del T. (Ascoli P.) - Galleria d’Arte “Fedrizzi”, Cles (Trento) - Galleria “Il Vicoletto”, Martina Franca (Taranto) - Comune di Numana (Ancona) - Città di Otranto (Lecce) - Galleria “Progetto Arte” (Lecce) - Bid Art (Bergamo) - Galleria “Arte Progetto”, Rionero in V. (Potenza) 1994 - Arte Fiera ’94, Bologna - Expo-Arte, Bari - Galleria d’Arte “Fedrizzi”, Cles (Trento) - Comune di Numana (Ancona) - Bid Art, Bergamo 1995 - A.R.T.E. ’95 – 4a Mostra Mercato, Vicenza - Galleria “Meranese”, Merano (Bolzano) - Expo-Arte, Bari

- Università degli Studi Camerino (Macerata) - Comune di Numana (Ancona) - “Palatium”, Capri (Napoli) 1996 - Arte Fiera ’96, Bologna - Comune di Numana (Ancona) - “Arte Padova ‘96”, Padova - “Studio Novecento”, Vicenza 1997 - Arte Fiera ’97, Bologna - Galleria Meranese, Merano (Bolzano) - Galleria del Pavone (Pavia) - Comune di Numana (Ancona) 1998 - “Studio Novecento”, Vicenza - Galleria “Ponte Vecchio”, Bassano del Grappa (Vicenza) - Comune di Numana (Ancona) 1999 - Arte Fiera ’99, Bologna - Galleria d’Arte “Lacerba”, Ferrara - Cogolo di Pejo (TN) Organizzato da Galleria Fedrizzi, Cles (Trento) - Comune di Numana (Ancona) 2000 - Galleria d’Arte “I portici”, Tradate (Varese) - Comune di Numana (Ancona) 25° Mostra Personale1976 - 2000 2001 - “Galleria 4 – San Giorgio Arte” Freiburg (Germania) - Comune di Numana (Ancona) - “Villa Pomini”, Castellana (Varese) - Galleria “Nocchia”, Cortona (Arezzo) 2002 - Galleria “Al Tarlo” Villa San Giovanni (Reggio Calabria) - Comune di Numana (Ancona) 2003 - Galleria “Lazzero by Corsi”, Milano - Galleria “Como Arte”, Como - Comune di Numana (Ancona) 2004 - Comune di Marsciano, Palazzo Pietromarchi, Marsciano (Perugia) - Comune di Numana (Ancona) - Regione Toscana, Palazzo Panciatichi, Firenze 2005 - Comune di Massa Martana, Torrione Rossi, Massa Martana (Perugia) - Comune di Barberino di Mugello, Castello Mediceo di Cafaggiolo, Barberino di Mugello (Firenze) - Comune di Numana (Ancona) - Galleria d’Arte “Fedrizzi”, Cles (Trento) 2006 - Galleria “Al Tarlo” Villa San Giovanni (Reggio Calabria) - Comune di Numana (Ancona) 2007 - Comune di Perugia, Rocca Paolina - Comune di Numana (Ancona) - Galleria d’Arte “Arfin” Alcamo (Trapani) 2008 - Art Gallery “Giudecca 795” Venezia - Comune di Numana (Ancona) 2009 - Museo Nazionale del Palazzo di Venezia Refettorio Quattrocentesco – Roma - “Incontro con l’Autore” 21ª Edizione Hotel Fortino Napoleonico Portonovo (AN) - Comune di Pontassieve (Firenze) Sala delle Colonne


75 Riflessi 2009 - Olio su tela, cm. 80X100

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Mostre collettive recenti In Italia ha partecipato a numerose fiere e mostre collettive organizzate dalla “SAN GIORGIO” Investimenti d’Arte, Bari, fra cui: “Expo Arte”, Bari “Arte Padova” “Arte contemporanea Rivoli”, Cuneo “Non solo Tarli”, Roma “Expo Arte”, Montichiari (Brescia) “Mostra d’oltremare Mercante in fiera”, Napoli “Utopia”, Bergamo. Nel 2008 è presentato alla “Fiera di Arte Padova” da “Giudecca 795” Art Gallery - Venezia Sempre in Italia aderisce a: Giugno 2004 - “Il paesaggio come specchio dell’anima” Palazzo Pietro Marchi, Comune di Marsciano, Perugia. Aprile 2006 - “Contatti con la natura” attraverso due pittori fiorentini, Pasquni e Scatizzi, Civitella del Lago, Perugia. Aprile 2006 - “Il Cavallo di de Chirico”, Assoli d’autore in Toscana, Palazzo Panciatichi, Consiglio Regionale della Toscana, a cura di Giovanna Maria Carli. 76 Agglomerazione 2009 - Olio su tela, cm. 50x50

Gennaio 2007 - “Pittori in Trincea”, Archivio di Stato di Firenze, organizzazione Galleria d’Arte Spagnoli, Firenze. Settembre 2007 - “La camicia dei Mille”, Opere d’arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita, sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, in collaborazione con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentino, la Galleria degli Uffizi, l’Università degli studi di Firenze e la Regione Toscana, a cura di Giovanna M. Carli Agosto 2009, “Pasquini e Statizzi” Comune di Passignano sul Trasimeno – Rocca Medioevale All’estero sono da ricordare mostre collettive organizzate da : “Fujita Art”, Giappone, Osaha 2000, 2001, 2002, 2003 e Yohohama 2001 “Reinermann & co”, Germania, Bielefeld 1999, 2000, 2001,2002 “Alexander of Florence Gallery“, U.S.A., California, Carmel 2000, 2001, 2002, 2003

Monografie 1988 - “I colori della memoria”, a cura di Pietro Civitareale 1992 - “Luoghi forme e colori”, testo di Tommaso Paoloscia 1995 - “Dentro il paesaggio”, testi di Mario Giannella e Paolo Levi 1996 - “Opere recenti”, testo di Raffaele De Grada 1999 - “Paesi e Fiori specchio dell’anima”, a cura di Marcello Venturoli 2004 - “La natura e una certa silenziosa beatitudine...” a cura di Giovanni Faccenda 2005 - “Risvegli della natura, risvegli della pittura” a cura di Giovanni Faccenda 2007 - “La Natura come fonte di poesia”, a cura di Giovanni Faccenda, collaborazione di Fabio Migliorati 2009 - “Itinerari (anche) sentimentali”, a cura di Giovanni Faccenda, testi di Claudio Strinati, Salvatore Italia, Tullio De Mauro, poesia di Fabio Migliorati 2009 - “Silenzi di natura”, a cura di Giovanni Faccenda, testi di Marco Mairaghi, Alessandro Sarti, Cristina Acidini, Tullio De Mauro, Michelangelo Pepe e Giovanni Faccenda


Pubblicazioni nelle quali figura l’opera di Luciano Pasquini Nuovissimo dizionario dei pittori, poeti, scrittori, artisti dei nostri giorni, Firenze, Editrice “La Nuova Europa”, 1975 - Catalogo nazionale Bolaffi d’Arte Moderna,n. 11, 1976; n. 13, 1978; n. 15, 1980; n. 16, 1981. Enciclopedia d’Arte contemporanea, Vol. III, “Il Paesaggio nell’arte”, Firenze, Editrice “La Nuova Europa”, 1976 - Personaggi d’oggi, Milano, Editrice “Il Quadrato”, 1976 - Catalogo nazionale Bolaffi della grafica, n. 7, 1976 - Dizionario degli Artisti del XX Secolo, Milano, Edizioni Bolaffi, 1979 - Annuario Comanducci, n. 7, 1980, Milano, Comanducci Edizioni d’Arte - Expo Arte, Bari, 1981 - Nikkey Art, n. 9 e n. 10, Tokyo, 1990 - Artefiera, Bologna, 1991 - Arte, Editoriale “Giorgio Mondadori”, Milano, n. 214, 1991; n. 224, 1991 e n. 225, 1992 - Arte Fiera, Bologna, 1992 - Artisti in galleria, Faenza, Edizioni Celi, 1992 - Catalogo dell’Arte moderna in Italia, n. 27, 1992, Milano, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati - Mayer ’92, Milano, Editoriale Giorgio Mondadori, 1992 - Annuario Comed, n. 20, Milano, Edizioni Comed, 1993 - Arte Fiera, Bologna, 1993 - Artisti in Galleria, Faenza, Edizioni Celi, 1993 - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 28, 1993, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, Milano, nn. 236, 245, 1993 - Bidart, Bergamo Internazionale di Arte, rassegna d’arte contemporanea , 1993 - Arte Fiera, Bologna, 1994 - Artisti in Galleria, Faenza, Edizioni Celi, 1994 Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 29, 1994, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, Milano, nn. 247, 255, 1994 - Expo Arte, Fiera internazionale di arte contemporanea, 1994, Bari, Editrice Artema, Torino - Annuario d’arte moderna italiana, artisti contemporanei, Editrice Acca, Roma, 1994 - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, Milano, nn. 262, 266, 1995 - Catalogo d’ellArte moderna italiana, n. 30, 1995, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Forma & Immagine, Edizioni Giorgio Mondatori e Associati, Milano,1995 - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 31, 1996, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano Arte Fiera, Bologna, 1996, Editore Umberto Allemandi & C.,Torino - Bell’Italia, Editoriale Giorgio Mondadori, Milano n° 6 Speciale Firenze e n° 123, 1996 - MAC 1996, II Edizione, Mostra artisti contemporanei, Horizonts Editore, Pavia,1996 - Quadri e Sculture, Roma, Giugno, 1996 Arte, Editoriale Giorgio Mondadori, nn. 278, 281, 1997 - Arte Fiera, Bologna, 1997, Editore Umberto Allemandi & C., Torino - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 32, 1997, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano Annuario d’Arte Moderna Italiana, Artisti Contemporanei, 1997, Editrice Acca, Roma - Quadri e Sculture, Roma, Giugno, nn. 23, 26, 1997 - Artisti e Opere, Editoriale Giorgio Mondatori, Milano, 1997 - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 33, 1998, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Annuario d’Arte Moderna Italiana, Artisti Contemporanei, 1998, Editrice Acca, Roma Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, nn. 294, 295, 1998 -

Bell’Italia, Editoriale Giorgio Mondadori, Speciale Chianti, Dicembre, 1998 - MAC 1998, IV Edizione, Mostra di artisti contemporanei, Horizonts Editore, Pavia, 1998 - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 34, 1999, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, nn. 305, 307, 309, 311, 313, 1999 - MAC 1999, V Edizione, Mostra di artisti contemporanei, Horizonts Editore, Pavia, 1999 - 12° Camerino - Noordwijkerhout symposium, Receptor chemistry towards the third millennium, 1999, Camerino - Arte Contemporanea Italiana, 1998-99, Editore De Agostani, Novara - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 35, 2000, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, nn. 317, 322, 325, 2000 - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 36, 2001, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, nn. 329, 334, 337, 2001 - ARS, Edizioni De Agostini - Rizzoli periodici, nn. 39, 40, 2001 - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 37, 2002, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, nn. 341, 342, 346, 349, 2002 - Il patrimonio mobile d’arte del Comune di Castellanza al 2002, Pubblicato da Assessorato alla Cultura del Comune di Castellanza, (VA), 2003 - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 38, 2003, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, nn. 353, 355, 356, 359, 361, 2003 - AD, Edizioni Condé Nast, nn. 260, 2003 - MAC 2003, IX Edizione, Quando l’arte è vita, Horizonts Editore, Pavia, 2003 - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 39, 2004, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, nn. 365, 367, 368, 369, 2004 - Servizio Redazionale a cura di G. Mariotti, Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, n. 373, settembre 2004 - Catalogo dell’Arte Moderna Italiana, n. 40, 2005 Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano – Arte in Toscana, Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, n. 378, febbraio 2005 - Arte della ToscanaVol.II, opere d’arte della Collezione Regionale, Catalogo delle Donazioni, marzo 2005, a cura di Giovanna Maria Carli, Edizioni Consiglio Regionale dellaToscana-Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, n.378, 2005-Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, n.382, 2005 - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, n. 391 Marzo 2006 - Il Cavallo di de Chirico, Assoli d’autore in Toscana, a cura di Giovanna Maria Carli, Edizioni Masso delle Fate, Aprile 2006- Pittori in Trincea, a cura di Giovanni Faccenda, collaborazione Nicola Nuti, Edizioni Masso delle Fate, Gennaio 2007, La camicia dei Mille, Edizioni Polistampa 2007, Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, n. 415, Marzo 2008 - Arte, n. 420, Agosto 2008 - Arte, n. 423, Novembre 2008 - Arte, n. 425, Gennaio 2009, Servizio Redazionale a cura di Anna Caterina Bellati. - Catalogo “Incontro con l’Autore”, 21ª Edizione a cura della Galleria d’Arte “L’Incontro” (Ancona), ideazione di Roberto Farroni Arte n°436 Dicembre 2009

95


SOMMARIO

PRESENTAZIONI

7

Marco Mairaghi

9

Alessandro Sar ti

11

Cristina Acidini

13

Tullio De Mauro

17

Michelangelo Pepe

19

Giovanni Faccenda

OPERE

21 Neve

33

49 Marine

61

Paesaggi

77

Fiori

90 Biografia

92

Mostre Personali

94

Mostre Collettive

Tetti

Pubblicazioni

95 Monografie


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