Luciano pasquini sguardi lievi - Light-hearted glances

Salvatore Italia

Luciano Pasquini

Sguardi Lievi

Archivio di Stato di Milano Palazzo del Senato

Si ringrazia la

Direttore Archivio di Stato Milano

Maria Barbara Bertini

per il patrocinio della mostra ed in particolare il Consiglio di Amministrazione:

Ufficio Eventi e manifestazioni

Presidente

Maria Pia Bortolotti

Fondazione Rotary Club Milano per Milano

Pietro De Carolis Vice Presidente

Francesco Florian Segretario Generale

Erminio Borloni Tesoriere

Giovanni Napodano Consiglieri

Paola Zanolini Paolo Bergmann Alberto Rolla

Un ringraziamento particolare a:

Si ringraziano inoltre:

Maria Barbara Bertini

Comune di Pontassieve, Firenze

Direttore Archivio di Stato di Milano

Dipartimento Cultura

Associazione Culturale Eventa 04

Sindaco di Pontassieve

ed al suo Presidente

Salvatore Italia

gia’ Direttore Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Pietro De Carolis Presidente della Fondazione Rotary Club Milano per Milano

Cristina Acidini Soprintendente del Polo Museale di Firenze

Claudio Strinati già Soprintendente del Polo Museale di Roma

Marco Mairaghi

Alessandro Sarti

Assessore alla Cultura di Pontassieve

Comune di Numana, Ancona

Emanuele Coretti Franco De Felice Fortunato De Lauzieres Giovanni Faccenda Michelangelo Pepe Marco Quinti Rina Rossetti Bruna Venezia

Sangiorgio Investimenti d’Arte - Bari Galleria Giuseppe Alcamo

Per informazioni:

Centro d’Arte Arfin - Palermo

Franco Ristori Cornici - Firenze

Cantina “Le Coste” di Grati Giuliano - Rufina (FI)

Pietro Civitareale Beniamino Contini

ARCHIVIO DI STATO DI MILANO Palazzo del Senato Via Senato, 10 - 20121 Milano Tel. 02 7742161 www.lucianopasquini.it info@lucianopasquini.it Tel. +39.055.8303179 Mobile: +39.338.8178470

Sguardi Lievi Luciano Pasquini

Ministero per i Beni e le Attività Culturali ARCHIVIO DI STATO DI MILANO

Palazzo del Senato Via Senato, 10 - Milano Dal 3 al 31 dicembre 2010

Mostra e libro a cura di

Salvatore Italia Testimonianze di:

Maria Barbara Bertini Salvatore Italia Pietro De Carolis Cristina Acidini Claudio Strinati Progetto grafico

Fabrizio Saccomanno - Ancona Immagini

Foto Paolo Tosi – Firenze Traduzioni

Susan Berardi Sito Web

Giacomo Carialo Prestampa

Fotolito Raf - Firenze Stampa

Graficalito - Calenzano (FI) La mostra è stata realizzata in collaborazione con la

Associazione Culturale EVENTA 04

4

1

Quieta atmosfera 2010 Olio su tela, cm. 50x80

Indice

PRESENTAZIONI Maria Barbara Bertini

7

Salvatore Italia

9

Pietro De Carolis

11

Cristina Acidini

13

Claudio Strinati

15

OPERE Marine

17

Tetti

45

Paesaggi

59

Neve

89

Fiori

99

Biografia

120

Mostre Personali e Collettive

123

Pubblicazioni

125

Monografie

127

5

6

2

Speranze nel profondo 2010 Olio su tela, cm. 80x80

Maria Barbara Bertini Direttore Archivio di Stato di Milano

Director of the State Archives of Milan

Il Palazzo del Senato nasce nel 1608 come “Collegio Elvetico”, cioè come un collegio di formazione dei sacerdoti svizzeri in epoca di Controriforma secondo il programma di San Carlo Borromeo realizzato dal cugino Cardinale Federico.

Splendido edificio barocco, a detta di storici dell’arte e architetti, il Palazzo è frutto dei progetti di alcuni dei maggiori architetti del Seicento, Francesco Maria Richini, autore della facciata principale, Girolamo Quadrio e Fabio Mangone, realizzatori dei cortili.

Dal 1866, quanto il Palazzo venne destinato ad ospitare l’Archivio di Stato, i lavori realizzati per il suo adeguamento alla nuova destinazione d’uso sono stati numerosi e consistenti e continuano ancora.

La ristrutturazione di una parte dell’edificio è tuttavia terminata. È stata creata una moderna sala polifunzionale che può accogliere 200 persone per “meetings”, seminari, convegni ed uno spazio espositivo di 130 metri quadri.

I due ampli cortili, a loro volta, possono ospitare esposizioni, sfilate di moda, manifestazioni.

Non si poteva certo aspettare di aver terminato tutta la ristrutturazione per mettere a disposizione un contenitore così prezioso collocato per di più in una posizione privilegiata, in pieno centro della città.

L’Archivio di Stato di Milano ha di recente iniziato a utilizzare appieno tali spazi, oltre che per le proprie manifestazioni culturali, anche per eventi organizzati da privati.

Così, a partire dal Duemila gli spazi coperti hanno ospitato la rassegna antologica dei quadri del pittore Giampiero Maggi per i suoi 50 anni di attività ed in seguito opere di Marcello Dudovich, Riccardo Licata, Paolo Valle, Giorgio Reggio, Salvatore Provino, Isabella Ducrot, Horacio Garcia Rossi, Julio Le Parc, Giuseppe Viola e Luciana Gallo, Rodolfo Garofano, Lisa Zanotti Pistorio, Gennaro Sardella, Gino Morandis, Riccardo Licata, Camillo Francia, Domenico Gentile, Francisco Sobrino e molti altri ed ospitano, ora, Luciano Pasquini.

E il desiderio di aprirsi all’esterno, verso un pubblico più vasto di quello che abitualmente frequenta la sala di studio dell’Archivio, si colloca perfettamente nell’alveo delle scelte del Ministero per i Beni e le Attività Culturali: far conoscere e apprezzare sempre meglio l’arte e la cultura ai cittadini d’oggi e a quelli di domani.

Palazzo del Senato was built in 1608 as a “Helvetian College”, in other words, a training college for Swiss priests during the CounterReformation according to the programme of St. Charles Borromeo, carried out by his cousin, Cardinal Frederick.

Art historians and architects claim that this splendid baroque palazzo is the culmination of various projects by some of the greatest 17th-century architects, including Francesco Maria Richini, creator of the main façade, and Girolamo Quadrio and Fabio Mangone, who designed the courtyards.

Since 1866, when the Palazzo was designated to house the State Archives, numerous and significant works have been carried out to adapt it to its new use, and they are still ongoing today.

One part of the restructuring of this building has been completed however.

A modern, multifunctional hall has been built that can seat 200 at meetings, seminars and conventions, as well as an exhibition space spreading over 130 square metres.

The two large courtyards are also used to host exhibitions, fashion parades and public events.

On the other hand, it was not possible to expect the restructuring to have been finished seeing that it has to provide such a valuable environment located in such a privileged position, right in the heart of the city.

The State Archives of Milan recently started to fully exploit these spaces, not only for their own cultural events, but also for events organised by private concerns.

As a result, since 2000 the covered areas have hosted the 50-year retrospective show of painter, Giampiero Maggi, followed by exhibitions of works by Marcello Dudovich, Riccardo Licata, Paolo Valle, Giorgio Reggio, Salvatore Provino, Isabella Ducrot, Horacio Garcia Rossi, Julio Le Parc, Giuseppe Viola e Luciana Gallo, Rodolfo Garofano, Lisa Zanotti Pistorio, Gennaro Sardella, Gino Morandis, Riccardo Licata, Camillo Francia, Domenico Gentile, Francisco Sobrino and many others. Currently on display is a show by Luciano Pasquini This desire to reach out towards a much wider public than the one that usually visits the rooms of the Archives is a prime example of the intentions of the Ministry for the Cultural Heritage and Activities, namely, to help citizens of today and tomorrow to gain a more indepth knowledge and greater appreciation of art and culture.

Milano, Luglio 2010

Milan, July 2010

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Segni indelebili 2010 Olio su tela, cm. 30x25

Salvatore Italia gia’ Direttore Generale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali

Ex- Department Head of the Ministry for the Cultural Heritage

La natura e i suoi colori hanno sempre costituito una fonte inesauribile di ispirazione per tanti artisti, segnandone il percorso in modo inconfondibile.

Anche per Luciano Pasquini è la più peculiare connotazione, ma egli riesce ad essere un narratore sensibile e raffinato del mondo esterno che lo circonda, sa tradurre le emozioni che avverte in opere di non comune bellezza perché tracciate con mano sapiente e con componenti stilistiche veramente superbe.

Ha scritto Fabio Migliorati, in un catalogo dedicato ad una bella mostra, che “la pittura di Luciano Pasquini è figlia del Novecento”. La definizione mi pare quanto mai azzeccata: l’artista fiorentino nutre la sua arte con la visione di luoghi, immagini, atmosfere, sensi nostalgici che hanno caratterizzato assai felicemente alcuni tra i più grandi artisti di quel secolo così significativo tanto nel nostro Paese quanto in Europa.

Dicevo che Pasquini è un narratore raffinato della natura e degli ambienti di un paesaggio che il suo occhio sa cogliere con attenzione ma anche con intensa partecipazione emotiva; non è, pertanto, un artista che traccia sulla tela ciò che il suo sguardo ammira, ma è, in verità, uno straordinario interprete capace di realizzare, con finissime variazioni cromatiche, le emozioni che possono offrire un’alba tenuemente velata o un rosso tramonto che accarezza le case, un dolce declivio della campagna toscana o le meravigliose lingue di mare che sfiorano la riviera del Conero. Le strisce soleggiate dei campi, le magnifiche distese fiorite, i tetti suggestivi, così armoniosamente inseriti nel contesto paesaggistico, ci danno la misura delle grandi e mirabili qualità di quest’artista, suscitatore di autentiche vibrazioni nello spettatore perchè riesce a trasmettere quelle sensazioni contemplative che animano, in modo trasparente ed impeccabile, la sua arte.

La mostra di Palazzo Venezia, in uno dei più prestigiosi monumenti italiani, vuole anche costituire un significativo e meritato riconoscimento da parte di una pubblica istituzione per un maestro che sa scrivere splendide pagine di autentico valore nell’attuale panorama contemporaneo.

Dopo l’importante mostra di Palazzo Venezia a Roma il percorso artistico di Luciano Pasquini registra ora un’altra suggestiva tappa con la rassegna di Milano, ospitata negli ambienti di una prestigiosa sede istituzionale pubblica come Palazzo Senato , sede dell’Archivio di Stato. Si tratta di un ulteriore, meritato riconoscimento dell’arte del maestro toscano.

Nature and her colours have always been an infinite source of inspiration for numerous artists, marking their pathways in an unmistakable manner.

Likewise for Luciano Pasquini, nature is the most typical connotation of his paintings, however he manages to be a sensitive and refined narrator of the external world that surrounds him, with the gift of translating the emotions he experiences into works of uncommon beauty, traced by an expert hand with truly superb artistic components.

In a catalogue dedicated to a splendid exhibition, Fabio Migliorati comments that “Luciano Pasquini’s art is the daughter of the 20th century”. This definition seems to hit the nail right on the head: this Florentine artist enriches his art with visions of landscapes, images, atmospheres, and nostalgic sensations that have so successfully characterised some of the greatest artists from a century that was immensely significant in Italy and the rest of Europe as well.

As mentioned above, Pasquini is a refined narrator of nature and the scenes in a landscape that his eyes know how to capture in the finest detail, but also with intense emotional participation; he is not therefore an artist who merely transfers what his eye admires onto canvas, rather, he is an extraordinary interpreter, capable of creating with extremely elegant chromatic variations, the emotions endowed by a palely veiled dawn or a red sunset caressing the houses, the gentle undulating slope of the Tuscan countryside, or the marvellous tongues of sea that lap against the Riviera del Conero.

The sunny patchworks of the meadows, the magnificent flowering expanses, and the evocative rooftops all so harmoniously inserted into the context of the landscape, speak of the majestic and admirable qualities of this artist who is capable of arousing authentic vibrations in the onlooker by transmitting contemplative sensations that animate his art in a transparent and impeccable manner.

The exhibition in Palazzo Venezia, one of the most prestigious monuments in Italy, is also a demonstration of the significant and welldeserved acclaim by a public institution for this maestro who knows how to produce splendid works of authentic value in today’s contemporary art scene.

After the important show in Palazzo Venezia in Rome, Luciano Pasquini’s artistic career has taken another suggestive turn with the exhibition in Milano, hosted in the rooms of such a highly prestigious public building as Palazzo Senato, home of the State Archives. This is yet another well-deserved acclaim of the artworks of this great Tuscan maestro.

Roma, Luglio 2010

Rome, July 2010

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Sogno antico 2010 Olio su tela, cm. 90x90

Pietro De Carolis Presidente Fondazione Rotary Club Milano per Milano

Chairman Fondazione Rotary Club Milano per Milano

La Fondazione Rotary Club Milano per Milano ha come scopo primario di contribuire al progresso della città di Milano e al miglioramento della qualità di vita di coloro che vi abitano e vi operano, in attuazione del fondamentale principio rotariano del “servire la collettività”.

Le aree di attenzione progettuale della Fondazione sono ampie: dall’assistenza ai malati al disagio sociale, dalla lotta all’abbandono scolastico allo scambio internazionale di giovani talenti, dall’ambiente alla cultura.

Una particolare attenzione è riservata dalla Fondazione al tema della cultura e dell’arte. Tra le iniziative già promosse a questo riguardo ricordiamo i progetti ‘Musei aperti alla Città’, il ‘Premio letterario Giuseppe Pontiggia’, il ‘Premio RotarArch delle migliori tesi d’architettura’, il sostegno economico e professionale per il restauro di opere d’Arte di importanti Musei e simboli storici della Città di Milano.

Milano è sempre stata laboratorio di grandi cambiamenti sociali ed economici ma anche luogo di sperimentazione artistica e, ricordiamo, che gli artisti rinascimentali più innovativi quali Bramante, Leonardo, Antonello da Messina trovarono in questa città sostegno alla loro grande creatività e ingegnosità.

L’Expo universale in Italia nel 2015, darà a Milano e al nostro Paese la possibilità di giocare un ruolo di primo piano nelle grandi sfide globali per realizzare uno sviluppo sostenibile. Ma esso sarà una grande opportunità per far meglio conoscere al mondo la ricchezza artistica e culturale del nostro Paese.

La Fondazione intende contribuire al raggiungimento di questo obiettivo e di fare di Milano uno dei più importanti centri culturali e artistici del nostro Paese attraverso la valorizzazione, anche su scala internazionale, non solo del suo grande patrimonio culturale ma anche delle sue avanguardie artistiche.

Luciano Pasquini può essere annoverato tra le avanguardie artistiche più rappresentative del nostro Paese, un grande pittore del nostro tempo. Il suo racconto del senso naturale e bello della vita, la sua narrazione poetica di paesaggi reali, la sua permanente ricerca innovativa di colori in armonioso concerto di elementi e di emozioni, rendono le sue opere dei tesori d’arte e dei capolavori da amare. Se l’innovazione è per eccellenza il vero istinto di Milano, aver contribuito a portare i capolavori artistici del Maestro Luciano Pasquini alla conoscenza e all’ammirazione della cittadinanza tutta, ci rende molto onorati e fieri di aver reso un servizio alla nostra Città.

The Fondazione Rotary Club Milano per Milano’s main goal is to contribute to the progress of the city of Milan and improve the quality of life of those who live and work there by implementing the fundamental Rotarian principle of “serving the community”.

The Fondazione focuses on a wide range of issues including assistance to the sick living in social hardship, reduction of early school leavers, international exchange among talented young people, the environment and culture.

Special attention is paid to the fields of culture and art.

Among the initiatives already promoted are projects such as ‘Museums open in the City’, the ‘Giuseppe Pontiggia literary prize’, the ‘RotarArch prize for the best theses in architecture’, and financial and professional backing for the restoration of artworks in important museums and historical icons of the City of Milan.

Milan has always been a melting pot of great social and economic change, as well as a place for artistic experimentation, and the city has supported the creativity and ingeniousness of some of the most innovative renaissance artists such as Bramante, Leonardo, and Antonello da Messina.

The Universal Expo to be held in Italy in 2015 will give Milan and all of Italy the chance to play a key role in the great global challenges for achieving sustainable development, as well as being a wonderful opportunity to increase world awareness of Italy’s artistic and cultural wealth.

The Fondazione intends helping to achieve this goal by making Milan one of the most important cultural and artistic centres of Italy via the valorisation, also on an international scale, not only of its great cultural heritage, but also of its more avant-garde artists.

Luciano Pasquini can be classified as one of the most representative avant-garde artists in Italy today, and a great painter of our times. His account of what is natural and beautiful in life, his narration of real landscapes and his ongoing and innovative research of colour in a harmonious blending of elements and emotions, all make his works authentic art treasures and masterpieces to be cherished. Since innovation is the true instinct par excellence of Milan, the fact of having allowed all its citizens to get to know and admire the artistic masterpieces of Maestro Luciano Pasquini makes us very honoured and proud to have rendered a service to our City.

Milano, Agosto 2010

Milan, August 2010

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12

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Silenzi ovattati 2010 Olio su tela, cm. 70x70

Cristina Acidini Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale di Firenze

Superintendent of the Artistic, Historic and Ethnoanthropologic Heritage and the Polo Museale of Florence Firenze

A guardare un quadro di Pasquini, tra le tante sensazioni estetiche prevale, per me, l’impressione di sentir respirare. Il roco alito tellurico dei suoi paesaggi collinari. Il soffio profondo del vento che muove il mare spingendo le onde per distese immense.

L’alito caldo e quieto delle case strette l’una all’altra come le pecore di un gregge nella notte. I sospiri fruscianti dei fiori appena colti, che portano tra le corolle frastagliate l’aria del cespuglio o del prato donde vengono. Manca, ecco, il fiato della creatura vivente, uomo o animale che sia, in un mondo fatto per l’attesa o per l’assenza che non pare aver bisogno di una vita pulsante in superficie, e che piuttosto attinge da sorgenti d’energia latente la sua speciale forma d’esistenza organica.

Queste suggestioni, chissà se Pasquini le condivide: ma sono ad ogni modo ispirate dalla sua special pittura, pastosa e aerea, lievitante e fumante, illuminata da una luce interna che indora i fianchi delle colline, fa palpitare di riflessi viola i campi fioriti di primavera, spalanca le trasparenze di un mare trasfigurato in cupo cristallo. E nelle case di paesi erti ed amabili, quali se ne trovano tra lefosse e i poggi della campagna dell’Italia centrale e della Toscana specialmente, non sono le finestre a propagare la luce – ché anzi, sono note o virgole o feritoie dove si addensano ombre nette – ma sono i muri sfumati e i tetti rosei a lasciar trapelare una luminosità che è forse riflesso catturato dal sole di un crepuscolo invisibile o forse ricchezza intima e segreta, così gioiosa da accendere le tinte come fa l’amore quando scalda le guance di chi ne vive i primi sobbalzi.

L’equilibrio di tagli, di volumi, di tinte, di luci e d’ombre che di quadro in quadro caratterizza la pittura di Pasquini è il tratto distintivo di un maestro sicuro, al quale la lunga e operosa carriera ha assicurato una meritata notorietà in sedi prestigiose.

When observing a painting by Pasquini, the one thing among the numerous aesthetic sensations aroused that prevails for me is the impression that I can hear breathing. The rasping telluric breath of his hilly landscapes. The deep blowing of the wind that moves the sea, pushing the waves over vast expanses. The warm, quiet breath of the houses squashed next to each other like sheep in a flock at night. The rustling sighs of flowers just cut, that carry among their ragged corollas the air of the bush or meadow they come from. What is missing is the breath of a living creature, a human or an animal, in a world made for expectancy or for absence that does not seem to need any pulsing life on the surface, but which to the contrary, draws its special form of organic existence from sources of latent energy.

I wonder if Pasquini shares my thoughts in this regard? Nevertheless they are inspired by his special, mellow, ethereal, leavening and steaming paintings, illuminated by an internal light that gilds the hillsides, making the meadows filled with spring flowers throb with a violet hue, bursting open the transparencies of a sea transformed into a deeptoned crystal. And it is not from the windows of the houses in the pretty towns, like the ones perched between the vales and hills of the countryside of central Italy and especially Tuscany, that the light is propagated – windows which are instead motes, commas and slits filled with dense shadows - but rather, it is the muted walls and pinkish roofs that emanate a bright light that is perhaps a reflection captured by the sun of an invisible dusk, or perhaps an inner intimate and secret wealth, so filled with joy that it ignites the colours like love when it warms the cheeks of those who experience its initial jolts.

The balance of the lines, volumes, colours, light and shadow that from canvas to canvas characterise Pasquini’s paintings, is the hallmark of an affirmed maestro, to whom a long and fruitful career has assured well-deserved fame in prestigious places.

Firenze, Settembre 2009 (Tratto dalla monografia “Silenzi di natura”)

Florence September 2009 (Taken from monograph “Silenzi di Natura”)

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Mazzo per te 2010 Olio su tela, cm. 70x70

Claudio Strinati già Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale di Roma

Ex-Superintendent of the Artistic, Historic and Ethnoanthropologic Heritage and the Polo Museale of Rome Roma

Nella pittura di Luciano Pasquini non ci sono presenze umane. La Natura predomina incontrastata anche se talvolta raccolta in un vaso di fiori e talaltra vista da lontano circondando un borgo disseminato di case ma sempre dominante e sovrana. Ma non è un’arte lontana dall’uomo e dalla sua sensibilità. Al contrario è evidente come la pittura di Pasquini scaturisca da una finezza e una delicatezza estrema di sentimento talmente rarefatto e pudico da generare immagini di incomparabile soavità e dolcezza. Il mondo di Pasquini non è né moderno, né antico.

Sembrerebbe, piuttosto, depositato sulla tela da una quieta osservazione della più semplice quotidianità ma si capisce subito quanto questa arte sia strutturata e organizzata da una mente vigile che costruisce il sistema delle immagini secondo criteri spontanei e insieme rigorosi tanto che i suoi incantevoli paesaggi si riconoscono immediatamente per una coerenza stilistica ed espressiva di lampante evidenza. Qui si capisce bene quanta attenzione e quanto gusto l’artista ponga all’atto della stesura. La sua materia pittorica è morbida e sensibile come accarezzata da un afflato di lirica emotività sempre contenuta in una atmosfera di riservatezza e bellezza. Questa materia pittorica è insieme densa e soffusa così che le immagini assumono acuta consistenza e impalpabile presenza.

Sembra di essere immersi nelle sue ampie visioni di borghi lontani e accoglienti, al punto che il suo stile si configura quale immersione totale nello spazio che ci circonda. È una mentalità poetica tanto che ciascuno, osservando queste opere, può sentirsi sollecitato verso le più personali e intime riflessioni. Ma è l’artista stesso a favorire questa disposizione d’animo da parte di chi guarda le sue opere.

Si avverte, infatti, una verità di fondo e una autenticità non filtrata da intellettualismi o ideologie. Tanti artisti, nel passato e nel presente, si sono fatti vanto di volere o potere parlare esclusivamente con le proprie mani, cioè attraverso la concreta fattura dell’ opera senza ulteriori necessità di spiegazioni o chiarimenti sulle proprie intenzioni. Pasquini è proprio di questa tendenza. Sobrio, asciutto ed essenziale nelle sue opere, è pittore integrale la cui dimensione poetica è immediatamente calata nella stesura pittorica. E le sue opere costituiscono tutte insieme una vera e propria serie, come di tanti capitoli di un libro unitario che scorre parallelo al libro della Natura ma non ne ripete pedissequamente le forme. Al contrario le reinterpreta integralmente per restituirci un insieme di pace e bellezza in cui rispecchiarsi cercando di cogliere l’essenza di quanto il pittore ci dice senza complesse elucubrazioni ma come una sorta di atto d’amore verso l’arte in sé.

There are no humans in Luciano Pasquini’s paintings. Nature predominates undisputed, albeit at times gathered in a vase of flowers or at times glimpsed from afar around a hamlet of scattered houses; nevertheless it is always dominant and sovereign. But it is not art that is far removed from man or his sensitivity. To the contrary, it is evident how Pasquini’s paintings spring from an extremely refined and delicate sentiment, so rarefied and modest that it generates images of incomparable suaveness and gentleness. Pasquini’s world is neither modern nor ancient.

Rather, it seems deposited on the canvas by a quiet observation of the most simple daily life, however you immediately see how this art is structured and organised by an acutely aware mind that builds up the system of images according to spontaneous, and at the same time strict criteria so that his enchanting landscapes are immediately recognisable thanks to their strikingly evident stylistic and expressive coherence. It is easy to comprehend here just how much painstaking attention and how much exquisite artistic taste this artist applies to his paintings. His pictorial material is soft and sensitive as though caressed by the inspiration of lyrical emotionality, always contained in an atmosphere of discretion and beauty. This pictorial material is both dense and suffused so that the images take on an acute consistency and an intangible presence. It’s like being immersed in his wide views of welcoming hamlets in the distance, to the point that his style is almost a total immersion in the space that surrounds us. This is a poetic mentality and all of us, on observing these works of art, are able to feel drawn towards our own more personal and intimate reflections, and the artist himself favours this spiritual disposition in those who look at his paintings. In fact, we can perceive a basic truth and authenticity that has not been filtered by intellectualisms or ideologies. Many artists in the past and present have extolled the fact of wanting, and being able to speak exclusively with their hands, that is, through the concrete production of art works without the need to explain or clarify their intentions. Pasquini is definitely one of these. His works are sober, clear-cut and essential; he is an integral painter whose paintings are immediately imbued with his own poetic dimension. And his works all represent an authentic series, like numerous chapters in a book that flows parallel to the book of nature without ever slavishly repeating nature’s shapes. On the contrary, he reinterprets them integrally in order to present us with a composition of peace and beauty that acts like a mirror, trying to capture the essence of what the painter tells us without any mental concoctions but with a sort of act of love for art in se.

Roma, novembre 2008 (Tratto dalla monografia “Itinerari (anche) sentimentali”)

Rome, november 2008 (Taken from monograph “Itinerari (anche) sentimentali”)

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Quella lingua di terra 2010 Olio su tela, Trittico 3x cm. 40x30

Marine

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Dolce brezza 2010 Olio su tela, cm. 50x70

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Oltre i tetti 2010 Olio su tela, cm. 40x50

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Sotto un limpido cielo 2007 Olio su tela, cm. 30x40

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L’estaTe e il mare 2010 Olio su tela, cm. 70x70

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Increspato 2009 Olio su tela, cm. 40x30

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Spiaggia tra le dune 2010 Olio su tela, cm. 60x80

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Paesaggio sul mare 2010 Olio su tela, cm. 60x180

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Cespugli sul mare 2010 Olio su tela, cm. 30x25

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A ridosso del mare 2010 Olio su tela, cm. 70x50

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Distesa infinita 2010 Olio su tela, cm. 40x60

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Paesaggio in lontananza 2010 Olio su tela, cm. 60x80

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Onde libere 2010 Olio su tela, cm. 50x70

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Sostanza di case 2010 Olio su tela, cm. 80x80

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Diaframmi dal mare 2010 Olio su tela, Trittico 3x cm. 80x40

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Gemme nuove tra le ginestre 2010 Olio su tela, cm. 40x60

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Natura incontaminata 2010 Olio su tela, cm. &0x40

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Varco tra spini e ginestre 2010 Olio su tela, cm. 50x70

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Villaggio sul mare 2010 Olio su tela, cm. 60x80

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Villaggio festoso 2005 Olio su tavola, cm. 25x75

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Scogliere 2010 Olio su tela, cm. 40x60

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Aria, acqua, cespugli 2010 Olio su tela, cm. 80x60

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Tra cielo e terra 2010 Olio su tela, cm. 80x100

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Accarezzata dalle onde 2010 Olio su tela, cm. 50x70

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Meriggio silenzioso 2010 Olio su tela, cm. 40x80

Tetti

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Tegole senza cielo 2010 Olio su tela, cm. 40x30

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Vita nascosta 2010 Olio su tela, cm. 35x45 (particolare in copertina)

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La casa di Fulgido 2010 Olio su tela, cm. 60x50

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Facciate incipriate 2010 Olio su tela, cm. 30x25

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Groviglio di case 2010 Olio su tela, cm. 100x80

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Tegole mute 2010 Olio su tela, cm. 50x40

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Tenui rifugi 2010 Olio su tela, cm. 60x50

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Strada tra i tetti 2009 Olio su tela, cm. 30x40

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Mosaico sognato 2010 Olio su tela, cm. 70x50

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Al sole calante 2010 Olio su tela, cm. 40x30

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Pagina precedente

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Profili di pietra 2009 Olio su tela, cm. 60x50

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Finestre socchiuse 2009 Olio su tela, cm. 40x30

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Villaggi toscani 2010 Olio su tela, cm. 50x80

Paesaggi

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Natura fiorita 2010 Olio su tela, cm. 50x60

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Macchie di oro e smeraldo 2010 Olio su tela, cm. 40x50

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Campi dorati 2010 Olio su tela, cm. 30x80

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Calda atmosfera 2010 Olio su tela, cm. 60x80

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Magia di colori 2010 Olio su tavola, cm. 70x47

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Oltre i cespugli 2010 Olio su tela, cm. 110x140

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Il mandorlo dalla finestra 2010 Olio su tela, cm. 40x50

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Ripari vermigli 2010 Olio su tela, cm. 40x80

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Zolle di tenere erbe 2010 Olio su tela, cm. 50x60

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Canto infinito 2010 Olio su tela, cm. 90x90

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Segni di umane cure 2010 Olio su tela, cm. 50x40

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Estate 2010 Olio su tela, cm. 80x60

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Terre di Siena 2010 Olio su tela, Dittico 2x cm. 50x40

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Respiri 2010 Olio su tela, cm. 70x100

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La stagione delle cicale 2010 Olio su tela, cm. 30x25

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Campi di grano 2010 Olio su tela, cm. 150x100

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Violetti 2010 Olio su tela, cm. 30x25

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Paesaggio incantato 2010 Olio su tela, cm. 40x80

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Lievi ricordi 2010 Olio su tela, cm. 60x80

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Calura 2010 Olio su tela, cm. 60x50

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Ondose colline 2010 Olio su tela, cm. 30x80

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Vermiglio tra i campi 2010 Olio su tela, cm. 70x100

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Viaggi e ritorni 2010 Olio su tela, cm. 40x50

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Neve 2010 Olio su tela, cm. 40x80

Neve

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Di bianco vestita 2010 Olio su tela, cm. 70x80

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Gelo nell’aria 2010 Olio su tela, cm. 40x50

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Campi di neve 2010 Olio su tela, cm. 40x30

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Toni di bianco 2010 Olio su tela, cm. 80x80

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Candida memoria 2010 Olio su tela, cm. 20x60

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Rami gravi di neve 2010 Olio su tela, cm. 30x40

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Neve in collina 2010 Olio su tela, cm. 50x60

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Campo fiorito 2010 Olio su tela, cm. 70x100

Fiori

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Gladioli rossi 2010 Olio su tela, cm. 70x60

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Ortensie 2010 Olio su tela, cm. 50x40

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Fiori di campo 2010 Olio su tela, cm. 60x50

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I tuoi geranei 2010 Olio su tela, cm. 40x30

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Fioriture estive 2010 Olio su tela, cm. 60x50

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Bianchi smerlati 2010 Olio su tela, cm. 50x40

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Settembrini in vaso 2009 Olio su tela, cm. 40x30

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Timide serenelle 2010 Olio su tela, cm. 50x40

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Dal vero 2010 Olio su tela, cm. 80x60

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Macchie di petali incantate 2009 Olio su tela, cm. 50x40

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Appena raccolti 2010 Olio su tela, cm. 70x60

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Grappoli di lillĂ 2010 Olio su tela, cm. 60x50

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Contrasti d’estate 2010 Olio su tela, cm. 80x70

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Il mio vaso 2010 Olio su tela, cm. 40x30

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Piccolo mazzo 2010 Olio su tela, cm. 30x25

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Fiori nel vaso 2010 Olio su tela, cm. 40x30

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Dolci petali 2010 Olio su tela, cm. 50x40

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Ricci 2009 Olio su tela, cm. 30x40

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Dalie 2010 Olio su tela, cm. 70x50

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Rami fioriti 2010 Olio su tela, cm. 90x90

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1943 Luciano Pasquini nasce a Firenze, ma ben presto si trasferisce nella casa rurale di Mezzomonte, nel comune di Impruneta.

Dirama dal profondo in noi la vena segreta.

(E. Montale)

Luciano Pasquini con la nipotina Emma

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1948 Frequenta le prime classi elementari presso la scuola di San Gersolè sotto la guida della Maestra Maria Maltoni. Ciò costituirà, per la sua vocazione pittorica futura, una premessa operativa di notevole importanza, sia sul piano del linguaggio pittorico che su quello delle scelte tematiche. I suoi “Fiori”, i suoi “Paesaggi, i suoi “Scorci di case”, sempre trattati con grazia e delicatezza coloristica, provengono tutti da lì: dalla qualità dell’insegnamento, ricevuto sotto la guida della Maltoni, improntato alla massima libertà di espressione.

Come si può apprendere infatti sfogliando il volumetto La Maestra e la Vita – Maria Maltoni e la scuola di S.Gersolè (Noèdizioni, Impruneta 2006), la scuola di S.Gersolè ha avuto una influenza positiva su tutti gli alunni che hanno avuto la fortuna di frequentarla. Le lezioni venivano tenute in un’unica stanza-laboratorio, nella quale trovavano posto contemporaneamente tutti gli alunni dalla 1a alla 5a classe e oltre. Gli allievi venivano lasciati liberi di scrivere e disegnare quello che volevano, ispirandosi all’ambiente rurale nel quale vivevano, con lo scopo non di istruire, cioè di raggiungere un mero risultato scolastico, ma di educare per la vita, portando il bambino ad esprimere tutto se stesso con libertà, senza il timore di trovare nell’insegnante un giudice intransigente e repressivo. Il disegno dal vero costituiva l’attività più importante. Ad essa si accompagnava la stesura dei diari, che poi venivano raccolti e pubblicati in volumi. Tutto ciò ha portato la scuola si S.Gersolè all’onore della storia, richiamando, per la novità delle proposte didattiche e la loro efficacia educativa, l’attenzione di numerose personalità della cultura, della letteratura e dell’arte (da Pietro Calamandrei a Italo Calvino, da Oriana Fallaci a Michelangelo Masciotta, da Emilio Cecchi a Margaret Gardner, ecc.) che ne hanno illustrato i percorsi sui maggiori quotidiani e periodici dell’epoca (Cfr. ad esempio, la Mostra tenuta nel 2006 a Villa Corsini - Mezzomonte, vedi volume sopracitato, e la Mostra tenuta a Firenze, all’Istituto degli Innocenti nel 2007. Cfr. inoltre l’ampia bibliografia dagli anni quaranta in poi).

1951 A seguito del trasferimento della famiglia in un caseggiato, situato sempre nel comune di Impruneta ma fuori Mezzomonte, L.P. lascia la scuola di S.Gersolè, concludendo gli studi elementari sotto la guida di un’altra maestra. Ma non perde il contatto con quel paesaggio toscano che resterà una costante tematica della sua pittura, come resterà sempre impresso nella sua mente tutto quello che ha provato e sperimentato nella scuola di S.Gersolè, continuando ancora per qualche anno a disegnare con i pastelli ( “6 matite Giotto”) sulla strada tracciata dalla Maltoni, ma con lo stesso entusiasmo dei ragazzi di S.Gersolè.

1971 Riprende in mano i colori, passando direttamente a quegli ad olio, rinfocolando così quella passione, accesasi con la frequentazione della scuola di S.Gersolè e rimasta sopita per tanti anni. Se si esaminano infatti i suoi primi lavori è possibile riscontrare una indubbia analogia tra essi e i disegni che venivano eseguiti in quella scuola. Ma di questa affinità egli si accorgerà soltanto nel 2006, visitando la mostra dei disegni della “maniera di S.Gersolè”, tenuta presso la Villa Corsini di Mezzomonte (Impruneta): impostazione e composizione di “nature morte” e, in particolare “fiori”; soggetto quest’ultimo che si troverà in tutto il suo percorso pittorico.

1972 Prima mostra personale tenuta assieme al fratello Mauro a Camonti (Arezzo), mostra curata dal critico d’arte Pietro Civitareale, con il quale ha tutt’ora rapporti di amicizia e di lavoro, che sarà anche il curatore della prima monografia su di lui (I colori della memoria, Poesiarte, Firenze 1988).

1974 Comincia la collaborazione con i Fr.lli Alinari (ora Ducci), dove si trovano ancora esposti i suoi dipinti, e con la Galleria Ponte Vecchio di Firenze, con la quale ancora oggi intrattiene una collaborazione attiva e continua.

1976 E’ presente con mostre personali sulla Riviera del Conero (AN), (mostre che proseguiranno ininterrottamente fino ad oggi), allestite con il patrocinio del Comune di Numana e l’intervento della RAI-TV, che dedicherà ampi servizi ai suoi dipinti nel corso di TG3 Regione Marche. La frequentazione continua di questa zona sarà motivo per l’approfondimento dei paesaggi marini.

1985 Si incontra con i titolari della Galleria d’Arte “Belvedere” con la quale dal 1991 al 1999 avrà l’occasione di allestire mostre personali presso “ARTE FIERA BOLOGNA”, appuntamenti che segneranno in positivo tutta la sua attività pittorica.

1990 A seguito di un lungo periodo di collaborazione la Società Koryu Co L.t.d. di Tokyo, organizza una mostra personale nella capitale giapponese presso la Modern Art Gallery Inc. 1991 Ormai numerose Gallerie d’arte italiane ed estere hanno aperto le porte all’opera di L.P. Inizia così una intensa e proficua collaborazione con il mondo della pittura, che si manifesterà anche con numerose mostre in posti pubblici.

1995 L’Università degli Studi di Camerino allestisce una mostra presso il Palazzo Arcivescovile, curando la stesura e la stampa della monografia “Dentro il paesaggio” con testi di Paolo Levi e Mario Giannella, Magnifico Rettore della stessa Università in quegli anni.

1998 Comincerà una stretta e assidua collaborazione con “SANGIORGIO” Investimenti d’Arte – Bari, Azienda questa, con Funzionari di vendita che operano su tutto il territorio nazionale e che promuoveranno anche il lavoro di L.P. con notevoli risultati fino al 2007.

1999 Incontra il critico d’Arte Marcello Venturoli che si dedicherà alla cura della monografia “Paesi e Fiori specchio dell’anima”, e del catalogo che accompagneranno la mostra ad ARTEFIERA Bologna ’99.

2003 La Galleria d’Arte “Lazzaro by Corsi”di Milano in collaborazione con: “Sangiorgio” Investimenti d’Arte, organizza la mostra “Bellezza sognata” con un catalogo della collana I quaderni della galleria, testo di Domenico Montalto.

2004 La Regione Toscana gli dedica una mostra che viene allestita presso la Sede del Consiglio Regionale, con la realizzazione di una monografia intitolata “La natura e una certa silenziosa beatitudine...”, curata da Giovanni Faccenda e con testo di Riccardo Nencini, Presidente del Consiglio Regionale della Toscana.

2005 Sempre a cura di Giovanni Faccenda, viene pubblicata la monografia “Risvegli della natura, risvegli della pittura”, che accompagna la mostra allestita, con il patrocinio della Regione Toscana, presso il Castello di Cafaggiolo nel Comune di Barberino del Mugello.

2007 Dal Comune di Numana (AN) riceve il prestigioso “Premio alla Carriere”, nel corso di una importante manifestazione, che si tiene annualmente presso quel Comune della Riviera del Conero. Sempre in questo anno il Comune di Perugia organizza e allestisce nelle Sale Cannoniera della monumentale ROCCA PAOLINA la mostra “La natura come fonte di poesia” di cui Giovanni Faccenda collaborazione di Fabio Migliorati ne curano la monografia. – Sul finire dell’anno si presenta presso il Centro d’Arte “Arfin”con una personale ad Alcamo (TP), affermando un sodalizio con questo centro, che oramai dura dal 1992.

2008 Si presenta alla Giudecca di Venezia presso “Giudecca 795” Art Gallery con la prima mostra personale in questa città.

2009 Sotto l’egida del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano, viene allestita presso il Museo Nazionale di PALAZZO VENEZIA, Refettorio Quattrocentesco, la mostra “Itinerari (anche) sentimentali”, curatore Giovanni Faccenda, testi di Claudio Strinati, Salvatore Italia, Tullio De Mauro, poesia di Fabio Migliorati. Per l’occasione viene pubblicata una nuova monografia.

Sempre in questo anno, il Regista Michelangelo Pepe, curatore di tutti i programmi di Piero e Alberto Angela, Superquark e Ulisse decide di realizzare un filmato sulla vita artistica di Pasquini.

Da luglio a settembre sarà protagonista dell’evento culturale “Incontro con l’autore” che da un ventennio la Galleria d’Arte “L’Incontro” organizza presso il “Fortino Napoleonico” di Portonovo - Ancona.

Da dicembre viene allestita presso la Sala delle Colonne del Comune di Pontassieve (FI) una mostra personale accompagnata dalla nuova monografia “Silenzi di Natura” a cura di Giovanni Faccenda, con le testimonianze di Marco Mairaghi, Alessandro Sarti, Cristina Acidini, Tullio De Mauro e Michelangelo Pepe. A seguito di questa mostra scaturiranno altre collaborazioni interessanti fra il Comune di Pontassieve e la pittura di Pasquini.

2010 Ad Aprile con il patrocinio del Comune di Matera, l’organizzazione e cura di Emanuele Coretti e Beniamino Contini per l’Associazione Culturale “L’ Atelier Arte”, la mostra “Essenza del vero” allestita presso la chiesa rupestre Santa Maria de Armeniis e Studio d’Arte “viabrunobuozzi 152”- Sasso Caveoso, Matera .

Nei mesi di Luglio Agosto, nella consueta mostra con il patrocinio del Comune di Numana, viene presentata anche in questa sede la nuova monografia “Silenzi di Natura”.

In Novembre, rinnovando una stretta collaborazione con il Centro d’Arte “Arfin”, Galleria Giuseppe Alcamo, viene allestita una mostra personale nella nuova Sede di via Marchese Ugo a Palermo.

Nel mese di Dicembre viene organizzata con la collaborazione dell’Associazione Culturale “Eventa 04” una mostra presso l’Archivio di Stato di Milano, Palazzo del Senato, sotto l’egida del Ministero dei Beni Culturali. Questa mostra viene patrocinata dalla Fondazione Rotary Club di Milano per Milano. Nell’occasione sarà redatta la nuova monografia “Sguardi Lievi” a cura di Salvatore Italia.

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Tenero biancore 2010 Olio su tela, cm. 60x80

Mostre personali

1972 - 1974 - 1975 -

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- 1995 -

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Circolo Culturale “Camonti”, Arezzo Galleria d’Arte “Il Castello”, Pontassieve (Firenze) “Arte Mercato”, Scandicci (Firenze) Galleria “Il Cavalletto”, Tavarnelle V. di P. (Firenze) Galleria “Pier Della Francesca Due”, Arezzo Comune di Numana (Ancona) Galleria “Studio 21” Montespertoli (Firenze) Galleria d’Arte “38“, Grosseto Galleria d’Arte “Ponte Vecchio”, Firenze Galleria d’Arte “Ponte Vecchio”, Firenze Galleria “Il Rivellino”, Soncino (Cremona) Comune di Numana (Ancona) Galleria d’Arte “Nuova Mutina”, Modena Comune di Porto Recanati (Macerata) Comune di Numana (Ancona) Galleria “Il Quadrivio”, Rovigo VI Expo-Arte, Bari Galleria d’Arte “La botega de i Pitori”, Belluno Comune di Numana (Ancona) Comune di Porto Recanati (Macerata) Villa Reale, Monza “Circolo di Lettura”, Firenzuola d’Adda (Piacenza) Galleria d’Arte “La botega de i Pitori”, Belluno “Villa Alba”, Gardone Riviera (Brescia) 30a Mostra Campionaria Interprovinciale, Parma Comune di Porto Recanati (Macerata) Galleria d’Arte “La botega de i Pitori”, Belluno Comune di Numana (Ancona) Comune di Numana (Ancona) Düsseldorf, Mostra organizzata da R.A. Holscher Galleria d’Arte “Ducci”, Firenze Comune di Caprese Michelangelo (Arezzo) Comune di Loreto (Ancona) Comune di Castiglion Fiorentino (Arezzo) Palazzo Ottoni, Matelica (Macerata) Comune di Numana (Ancona) Galleria Comunale di Bressanone (Bolzano) Comune di Numana (Ancona) Comune di Glorenza (Bolzano) Modern Art Gallery Inc. (Koryu L.t.d.) Tokyo Arte Fiera ’91, Bologna Galleria “Corarte” Cisterna di Latina (Latina) Comune di Sarnano (Macerata) Galleria Comunale Bressanone (Bolzano) Arte Fiera ’92, Bologna Comune di Numana (Ancona) Arte Fiera ’93, Bologna Galleria d’Arte “Meranese”, Merano (Bolzano) Galleria “Genus”, San Benedetto del T. (Ascoli P.) Galleria d’Arte “Fedrizzi”, Cles (Trento) Galleria “Il Vicoletto”, Martina Franca (Taranto) Comune di Numana (Ancona) Città di Otranto (Lecce) Galleria “Progetto Arte” (Lecce) Bid Art (Bergamo) Galleria “Arte Progetto”, Rionero in V. (Potenza) Arte Fiera ’94, Bologna Expo-Arte, Bari Galleria d’Arte “Fedrizzi”, Cles (Trento) Comune di Numana (Ancona) Bid Art, Bergamo A.R.T.E. ’95 – 4a Mostra Mercato, Vicenza Galleria “Meranese”, Merano (Bolzano) Expo-Arte, Bari

- Università degli Studi Camerino (Macerata)

- Comune di Numana (Ancona)

- “Palatium”, Capri (Napoli) 1996 - Arte Fiera ’96, Bologna

- Comune di Numana (Ancona)

- “Arte Padova ‘96”, Padova

- “Studio Novecento”, Vicenza 1997 - Arte Fiera ’97, Bologna

- Galleria Meranese, Merano (Bolzano)

- Galleria del Pavone (Pavia)

- Comune di Numana (Ancona) 1998 - “Studio Novecento”, Vicenza

- Galleria “Ponte Vecchio”, Bassano del Grappa (Vicenza)

- Comune di Numana (Ancona) 1999 - Arte Fiera ’99, Bologna

- Galleria d’Arte “Lacerba”, Ferrara

- Cogolo di Pejo (TN) Organizzato da Galleria Fedrizzi, Cles (Trento)

- Comune di Numana (Ancona) 2000 - Galleria d’Arte “I portici”, Tradate (Varese)

- Comune di Numana (Ancona) 25° Mostra Personale1976 - 2000 2001 - “Galleria 4 – San Giorgio Arte” Freiburg (Germania)

- Comune di Numana (Ancona)

- “Villa Pomini”, Castellana (Varese)

- Galleria “Nocchia”, Cortona (Arezzo) 2002 - Galleria “Al Tarlo” Villa San Giovanni (Reggio Calabria)

- Comune di Numana (Ancona) 2003 - Galleria “Lazzero by Corsi”, Milano

- Galleria “Como Arte”, Como

- Comune di Numana (Ancona) 2004 - Comune di Marsciano, Palazzo Pietromarchi, Marsciano (Perugia)

- Comune di Numana (Ancona)

- Regione Toscana, Palazzo Panciatichi, Firenze 2005 - Comune di Massa Martana, Torrione Rossi, Massa Martana (Perugia)

- Comune di Barberino di Mugello, Castello Mediceo di Cafaggiolo, Barberino di Mugello (Firenze)

- Comune di Numana (Ancona)

- Galleria d’Arte “Fedrizzi”, Cles (Trento) 2006 - Galleria “Al Tarlo” Villa San Giovanni (Reggio Calabria)

- Comune di Numana (Ancona) 2007 - Comune di Perugia, Rocca Paolina

- Comune di Numana (Ancona)

- Galleria d’Arte “Arfin” Alcamo (Trapani) 2008 - Art Gallery “Giudecca 795” Venezia

- Comune di Numana (Ancona) 2009 - Museo Nazionale del Palazzo di Venezia Refettorio Quattrocentesco – Roma

- “Incontro con l’Autore” 21ª Edizione Hotel Fortino Napoleonico Portonovo (AN)

- Comune di Pontassieve (Firenze) Sala delle Colonne 2010 - Comune di Matera, chiesa rupestre Santa Maria da Armeniis, Sasso Caveoso, Matera

- Comune di Numana (Ancona)

- Centro d’Arte “Arfin”, Galleria Giuseppe Alcamo, Palermo

- Archivio di Stato, Palazzo del Senato, Milano

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Ricordando il Conero 2010 Olio su tela, cm. 40x50

Mostre collettive recenti

Monografie

In Italia

1988 - I colori della memoria a cura di Pietro Civitareale 1992 - Luoghi forme e colori testo di Tommaso Paoloscia 1995 - Dentro il paesaggio testi di Mario Giannella e Paolo Levi 1996 - Opere recenti testo di Raffaele De Grada 1999 - Paesi e Fiori specchio dell’anima a cura di Marcello Venturoli 2004 - La natura e una certa silenziosa beatitudine... a cura di Giovanni Faccenda 2005 - Risvegli della natura, risvegli della pittura a cura di Giovanni Faccenda 2007 - La Natura come fonte di poesia a cura di Giovanni Faccenda, collaborazione di Fabio Migliorati 2009 - Itinerari (anche) sentimentali a cura di Giovanni Faccenda, testi di Claudio Strinati, Salvatore Italia, Tullio De Mauro, poesia di Fabio Migliorati 2009 - Silenzi di natura a cura di Giovanni Faccenda, testi di Marco Mairaghi, Alessandro Sarti, Cristina Acidini, Tullio De Mauro, Michelangelo Pepe e Giovanni Faccenda 2010 - Sguardi Lievi a cura di Salvatore Italia, testi di Maria Barbara Bertini, Salvatore Italia, Pietro De Carolis, Cristina Acidini, Claudio Strinati

ha partecipato a numerose fiere e mostre collettive organizzate dalla “SAN GIORGIO” Investimenti d’Arte, Bari, fra cui: “Expo Arte”, Bari “Arte Padova” “Arte contemporanea Rivoli”, Cuneo “Non solo Tarli”, Roma “Expo Arte”, Montichiari (Brescia) “Mostra d’oltremare Mercante in fiera”, Napoli “Utopia”, Bergamo.

Nel 2008 è presentato alla “Fiera di Arte Padova” da “Giudecca 795” Art Gallery - Venezia Sempre in Italia aderisce a: Giugno 2004 - “Il paesaggio come specchio dell’anima” Palazzo Pietro Marchi, Comune di Marsciano, Perugia.

Aprile 2006 - “Contatti con la natura” attraverso due pittori fiorentini, Pasquni e Scatizzi, Civitella del Lago, Perugia.

Aprile 2006 - “Il Cavallo di de Chirico”, Assoli d’autore in Toscana, Palazzo Panciatichi, Consiglio Regionale della Toscana, a cura di Giovanna Maria Carli.

Gennaio 2007 - “Pittori in Trincea”, Archivio di Stato di Firenze, organizzazione Galleria d’Arte Spagnoli, Firenze.

Settembre 2007 - “La camicia dei Mille”, Opere d’arte per Garibaldi nel bicentenario della nascita, sotto l’Alto Patronato del presidente della Repubblica, in collaborazione con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Giuseppe Garibaldi, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Soprintendenza speciale per il Polo Museale Fiorentino, la Galleria degli Uffizi, l’Università degli studi di Firenze e la Regione Toscana, a cura di Giovanna M. Carli Agosto 2009, “Pasquini e Statizzi” Comune di Passignano sul Trasimeno – Rocca Medioevale All’estero sono da ricordare mostre collettive organizzate da : “Fujita Art”, Giappone, Osaha 2000, 2001, 2002, 2003 e Yohohama 2001 “Reinermann & co”, Germania, Bielefeld 1999, 2000, 2001,2002 “Alexander of Florence Gallery“, U.S.A., California, Carmel 2000, 2001, 2002, 2003

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Vermiglie colate 2010 Olio su tela, cm. 50x40

Pubblicazioni nelle quali figura l’opera di Luciano Pasquini

Nuovissimo dizionario dei pittori, poeti, scrittori, artisti dei nostri giorni, Firenze, Editrice “La Nuova Europa”, 1975 - Catalogo nazionale Bolaffi d’Arte Moderna,n. 11, 1976; n. 13, 1978; n. 15, 1980; n. 16, 1981.

Enciclopedia d’Arte contemporanea, Vol. III, “Il Paesaggio nell’arte”, Firenze, Editrice “La Nuova Europa”, 1976 - Personaggi d’oggi, Milano, Editrice “Il Quadrato”, 1976 - Catalogo nazionale Bolaffi della grafica, n. 7, 1976 - Dizionario degli Artisti del XX Secolo, Milano, Edizioni Bolaffi, 1979 - Annuario Comanducci, n. 7, 1980, Milano, Comanducci Edizioni d’Arte - Expo Arte, Bari, 1981 - Nikkey Art, n. 9 e n. 10, Tokyo, 1990 - Artefiera, Bologna, 1991 - Arte, Editoriale “Giorgio Mondadori”, Milano, n. 214, 1991; n. 224, 1991 e n. 225, 1992 - Arte Fiera, Bologna, 1992 - Artisti in galleria, Faenza, Edizioni Celi, 1992 - Catalogo dell’Arte moderna in Italia, n. 27, 1992, Milano, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati - Mayer ’92, Milano, Editoriale Giorgio Mondadori, 1992 - Annuario Comed, n. 20, Milano, Edizioni Comed, 1993 - Arte Fiera, Bologna, 1993 - Artisti in Galleria, Faenza, Edizioni Celi, 1993 - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 28, 1993, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, Milano, nn. 236, 245, 1993 - Bidart, Bergamo Internazionale di Arte, rassegna d’arte contemporanea , 1993 - Arte Fiera, Bologna, 1994 - Artisti in Galleria, Faenza, Edizioni Celi, 1994 - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 29, 1994, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, Milano, nn. 247, 255, 1994 - Expo Arte, Fiera internazionale di arte contemporanea, 1994, Bari, Editrice Artema, Torino - Annuario d’arte moderna italiana, artisti contemporanei, Editrice Acca, Roma, 1994 - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, Milano, nn. 262, 266, 1995 - Catalogo d’ellArte moderna italiana, n. 30, 1995, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Forma & Immagine, Edizioni Giorgio Mondatori e Associati, Milano,1995 - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 31, 1996, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Arte Fiera, Bologna, 1996, Editore Umberto Allemandi & C., Torino - Bell’Italia, Editoriale Giorgio Mondadori, Milano n° 6 Speciale Firenze e n° 123, 1996 - MAC 1996, II Edizione, Mostra artisti contemporanei, Horizonts Editore, Pavia,1996 - Quadri e Sculture, Roma, Giugno, 1996 - Arte, Editoriale Giorgio Mondadori, nn. 278, 281, 1997 - Arte Fiera, Bologna, 1997, Editore Umberto Allemandi & C., Torino - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 32, 1997, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Annuario d’Arte Moderna Italiana, Artisti Contemporanei, 1997, Editrice Acca, Roma - Quadri e Sculture, Roma, Giugno, nn. 23, 26, 1997 - Artisti e Opere, Editoriale Giorgio Mondatori, Milano, 1997 - Catalogo dell’Arte moderna italiana, n. 33, 1998, Edizioni Giorgio Mondadori e Associati, Milano - Annuario d’Arte Moderna Italiana, Artisti Contemporanei, 1998, Editrice Acca, Roma - Arte, Editoriale Giorgio Mondatori, nn. 294, 295, 1998 - Bell’Italia, Editoriale Giorgio Mondadori, Speciale Chianti, Dicembre, 1998 - MAC

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