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ACQUARIOLOGIA

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SPORT CINOFILI

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medaka,

un piccolo pesce dalla grande varietà

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Stefano Mongiusti

Medico veterinario, acquariofilo ed erpetofilo

Questo piccolo pesciolino, sconosciuto ai più, rappresenta un’ottima scelta per chiunque desideri allevare (e riprodurre) anche all’aperto un pesce colorato e robusto.

Oryzias latipes è un pesce di soli 3-4 cm, dalla forma slanciata e dai grandi occhi, originario del Giappone, della Cina orientale e del sud-est asiatico. In natura può essere trovato

in acque dolci o salmastre caratterizzate da corrente scarsa o nulla come le risaie, ragione per cui

viene anche chiamato pesce del riso. La sua colorazione selvatica non è particolarmente vistosa: si tratta, infatti, di una livrea grigiastra che lo aiuta a mimetizzarsi per difendersi dai predatori. Questo pesce però, al pari di pesci rossi e carpe koi, è sottoposto da secoli a un continuo lavoro di selezione da parte dell'uomo, che è riuscito a ottenere individui caratterizzati da una colorazione, forma del corpo e aspetto degli occhi totalmente differenti da quelli selvatici.

Come allevarli al meglio

Come potrebbe fare intuire l’ampio areale di distribuzione e il tipo di ambienti dove vive, il medaka si adatta alle più svariate condizioni: è, infatti, in grado di sopportare temperature che vanno da sotto lo zero fino ai 40°C e di vivere sia in acque tenere sia in acque molto dure o salmastre, anche se povere di ossigeno. Grazie alle sue dimensioni può vivere

agevolmente in piccoli acquari, nonché in stagni

domestici posti in giardino o in terrazza. Siccome in natura vive in piccoli branchi, è importante rispettare questa esigenza e allevare almeno un maschio con due femmine. Per un piccolo gruppo di questi pesci è sufficiente un acquario di 30-40 litri, con una buona vegetazione acquatica e una corrente moderata.

La giusta alimentazione

I medaka sono principalmente carnivori e si adat-

tano senza problemi sia a mangimi in granuli o in scaglie che a quelli surgelati, come larve di zan-

zara e tubifex. È possibile la convivenza con piccoli pesci, molluschi e gamberetti del genere Caridina, mentre sono assolutamente da evitare grossi pesci e crostacei che finirebbero inevitabilmente per mangiare i nostri pesciolini.

La riproduzione È facile riprodurli: se sono allevati all’aperto si accoppiano in primavera ed estate; se sono allevati in casa durante tutto l’anno. Riconoscere i sessi è abbastanza semplice: negli esemplari adul-

ti, il maschio possiede una pinna dorsale e una anale più sviluppate (quest’ultima leggermente sfrangiata) ed è più snello della femmina. Questi pesci depongono le uova (che si schiuderanno nell’arco di 10-15 giorni a seconda della temperatura) su alghe o piante acquatiche, per poi disinteressarsene. I piccoli andranno

nutriti durante i primi giorni con infusori e successivamente con naupli

di artemia e cibo per avannotti. In vasche piccole, la predazione da parte degli adulti è tale che difficilmente si potranno trovare dei sopravvissuti, mentre in acquari più grandi, con molte piante a fungere da nascondiglio o - meglio ancora - in piccoli laghetti artificiali sistemati in giardino o in terrazzo, la sopravvivenza sarà decisamente superiore. Se allevati all'aperto, anche in piccole raccolte d'acqua dotate di vegetazione acquatica, non sarà necessario preoccuparsi di alimentare gli avannotti, perché troveranno naturalmente abbondante cibo a loro disposizione. Forme e colori per tutti i gusti Nei secoli, la selezione umana ha prodotto medaka che poco e nulla hanno a che vedere con la forma selvatica. Per quanto riguarda il colore, ad esempio, si spazia dal bianco al giallo dorato,

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Conclusione

Grazie a una serie di esperimenti condotti sulla stazione spaziale internazionale, il medaka è stato il primo vertebrato a essersi riprodotto nello spazio. Nonostante la sua bellezza, la facilità di allevamento, la riproduzione e le piccole dimensioni che permettono di poterlo ospitare facilmente anche in vasche relativamente piccole è però, ancora inspiegabilmente, poco popolare in Italia e anche la sua reperibilità nei negozi non è facile, per cui spesso occorre rivolgersi ad appassionati. Per assurdo è più conosciuto da biologi e genetisti, che ricorrono da decenni a questa specie come modello negli studi sullo sviluppo embrionale, che da chi possiede un acquario. Questo pesciolino è ideale per chi dispone solo di una piccola vasca non riscaldata o vuole allestire all’aperto un mini pond anche di poche decine di litri, senza rinunciare al movimento e ai colori regalati dai pesci.

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