Viaggio in Italia 2. Sguardi e progetti da una nuova generazione
La seconda tappa di un percorso editoriale dedicato all’architettura
che si misura col territorio
Proviaggiarchitettura
Esistono viaggi che non si misurano in chilometri, ma in sguardi, ascolti, pause. Questa pubblicazione è nata da questa idea: attraversare il Paese non per compilarne un inventario, ma per raccogliere tracce, segnali, opere che raccontano il presente attraverso il progetto. Non si tratta di un atlante esaustivo, ma di una selezione viva, frutto di un cammino fisico e intellettuale tra territori, architetti, comunità. È uno strumento per costruire nuove traiettorie, nuovi sguardi per farsi sorprendere dall’inatteso nei luoghi, con le persone, dentro le idee.
Il paesaggio che emerge non è quello delle capitali del turismo e delle immagini cartolina, ma quello dei margini, delle province, dei vuoti fertili in cui l’architettura torna a interrogarsi sul senso dell’abitare.
Questi itinerari parlano di una generazione di architetti tra i 30 e i 40 anni, capaci di muoversi tra luoghi, metodi e linguaggi e facendosi interpreti di una nuova grammatica, in alcuni casi, in altri reinterpretando ciò che i nostri avi già sapevano fare molto bene.
I loro progetti, spesso leggeri, precisi, profondamente radicati nei contesti mostrano un’architettura che non grida, ma ascolta; che non occupa, ma si inserisce. Architetture che nascono per relazionarsi, non per dominare.
Li accomuna uno sguardo: attento, sensibile, spesso radicato nei territori da cui provengono, ma allo stesso tempo aperto al mondo. Molti di questi progetti nascono da concorsi, da chiamate pubbliche, da una fiducia rinnovata nella possibilità che l’architettura sia ancora uno strumento culturale e sociale.
Troverete architetture che parlano piano. Che si relazionano con la terra, con il contesto, con le comunità. Progetti che non impongono una forma, ma costruiscono relazioni.
In un tempo in cui il viaggio rischia di ridursi a turismo compulsivo, questo libro propone di rallentare. Di guardare altrove. Di percorrere l’Italia senza l’urgenza della destinazione, ma con la curiosità del camminatore che è in grado di leggere sotto la superficie, che si sorprende e si sofferma.
Noi di Proviaggiarchitettura ci ritroviamo profondamente in questo approccio. Da anni progettiamo esperienze formative per studenti, professionisti e appassionati esploratori del mondo con occhi diversi. E oggi, attraverso questo libro, l’Italia stessa torna a essere un viaggio possibile. Un Paese da attraversare non per ammirarne i simboli, ma per scoprirne le pieghe, i margini, le architetture minime che danno forma al quotidiano.
E soprattutto, è un’occasione per ricordarci che viaggiare – per davvero – significa entrare in relazione.
E allora, oggi più che mai, l’architettura può tornare a essere ciò che ci mette in cammino.
Tra luce e progetto: Architettura in viaggio
Finstral
Arch. Emanuel Serri, Responsabile Area Progettisti Finstral
La pubblicazione di questo libro, a cui Finstral partecipa con molto piacere ed interesse, rappresenta una sintesi di un percorso iniziato più di due anni fa e che, con il supporto di ProViaggiArchitettura, ci ha visti coinvolti in un vero e proprio Viaggio in Italia. Gli studi di architettura selezionati e pubblicati in questo volume, sono stati protagonisti di un’iniziativa nata dalla volontà di Finstral di unire idealmente i propri partner dislocati in varie zone d’Italia.
L’azienda, da più di 50 anni leader nella produzione di finestre, porte e pareti vetrate, da sempre attenta alla cura del dettaglio e alla personalizzazione del prodotto, si è posta un obiettivo ambizioso: tramutare i luoghi di lavoro quotidiano dei nostri partner in luoghi di incontro, di confronto, dove voci emergenti dell’architettura contemporanea italiana e professionisti locali potessero aver modo di scambiare opinioni, idee, ispirazioni, con la possibilità di far nascere nuove sinergie e collaborazioni.
Ne è nato un format, Studio Architect Talk, una reinterpretazione del Salotto letterario, divenuto fondamentale nella diffusione della cultura in epoca illuminista.
I temi selezionati per questi incontri sono stati la luce, da sempre elemento fondamentale nella progettazione, e la sostenibilità, che negli ultimi anni ha cambiato, a volte anche in modo radicale, il modo di pensare l’architettura. Entrambi gli argomenti scelti sono di primaria importanza anche per un’azienda che si occupa della produzione di infissi e ci hanno dato l’opportunità di recepire esigenze, requisiti ed idee utili al nostro continuo processo di ricerca e sviluppo per essere sempre un valido supporto ai professionisti.
A fare da contesto agli incontri ci sono gli Studio Partner Finstral, esposizioni con prodotti, materiali, finiture, accessori che caratterizzano la nostra produzione e che, tramite gli esclusivi desk di progettazione, sono utilizzati quotidianamente dai clienti e dai loro Architetti per comporre e personalizzare finestre, porte e pareti vetrate per i loro progetti.
Ho avuto l’opportunità di poter organizzare questa iniziativa per l’azienda, potendo intervenire personalmente in molti di questi incontri. La pluralità degli studi coinvolti, così come la varietà geografica delle location selezionate ha generato una molteplicità di esperienze, accresciute dal confronto con i tanti professionisti intervenuti e favorite dal clima informale generato dal contesto. Questo libro non riporta integralmente tali esperienze, ma tramite i progetti pubblicati, ne tiene traccia e diffonde uno spaccato di parte dell’architettura contemporanea in Italia degli ultimi anni.
PROGETTI
Situata al centro storico di Catania e parte di un tessuto fortemente urbanizzato, è un intervento conservativo e di riconfigurazione di una casa unifamiliare su più livelli risalente al 1800. Potremmo dire che il progetto ha due anime, una estremamente contemporanea e l’altra più conservativa e che le due parti si trovano in un rapporto di forte reciprocità. Entrano in gioco molti elementi della tradizione locale siciliana e sono molti i punti di contatto tra vecchio e nuovo. Il risultato è un mix progettuale di forme e colori che dialogano con il contesto storico. L’obiettivo del progetto è stato quello di intervenire con forza su metà dell’edificio attraverso la demolizione di metà corpo di fabbrica, risolvendo lì la funzionalità, conservando invece la metà dell’edificio, con le sue volte, i materiali della tradizione, le piccole aperture sulla strada. La parte nuova si accosta a quella antica e ne diventa il supporto strutturale e funzionale. Il rapporto visivo che si crea con la strada tramite la grande vetrata del living viene filtrato dal verde che proviene sia dall’alto sia dal basso dagli elementi delle travi che fungono da contrafforti e diventano vasi. All’interno il progetto di uno spazio di circolazione che doveva risolvere problemi funzionali ci ha portato ad accogliere la sfida di progettare uno spazio fulcro che è anche il cuore pulsante della casa. La scala in corten risulta così leggera ma caratterizzante, visibile dall’esterno in maniera filtrata e rappresenta l’elemento di giunzione tra nuovo e antico. Questa conduce alla zona notte diventando protagonista dello spazio e arredo. Al piano strada è stato realizzato un garage, al piano rialzato la zona giorno e pranzo, al primo piano prosegue la zona giorno privata.
anno area
foto 2021
270 mq
Catania
cliente privato
ACA e Francesco Caristia
strutture impresa
Omegabuild
infissi
TS engineeringMichele Privitera
Cardillo alluminio
opere in ferro
Lombardo infissi di Lombardo
Alfio
direzione lavori
Arch. Sebastiano Amore, Arch. Marialaura Calogero
LO STUDIO
ACA Amore Campione Architettura, fondato da Sebastiano Amore e Angela Campione nel 2010, è uno studio di architettura che lavora trasversalmente tra le discipline e permette di ideare, sviluppare e costruire edifici che sono l’architettura applicata alle necessità del mondo reale. Lo studio ACA crea design significativi con un impatto innovativo e funzionale. Lo studio si occupa principalmente di progetti di iniziativa privata nel campo del residenziale, commerciale e ricettivo, spaziando dalla nuova edificazione al recupero e all’interior. Tra le realizzazioni particolari riconoscimenti e premi riguardano: premio Inarch Sicilia 2023 nella categoria nuova costruzione, premio Willis 2023; premio nazionale Dedalo Minosse 2019, BUILD architecture award 2019, premio Carlotta per l’architettura 2023 e menzione al premio Inarch Sicilia 2023 nella categoria di interventi di rigenerazione/ recupero e premio città di Catania 2023 per la ristrutturazione di un casa al centro storico di Catania.
AM3 Architetti Associati
Comun General de Fascia
www.am3studio.it
Marco Alesi
Cristina Calì
Alberto Cusumano
La nuova sede del Comun General de Fascia instaura delle forti relazioni con il contesto circostante reinterpretando in forme contemporanee i materiali e le tecniche costruttive tradizionali, confermando la dualità del basamento in calcestruzzo e del volume superiore in legno. Il progetto si inserisce in maniera misurata nel sito: nel fronte nord su via Pré de Lejia il volume arretra generando uno spazio di accoglienza definendo l’ingresso al Comune; nel fronte opposto l’edificio si rapporta con l’antica strada Antersieff. Il corpo basamentale diventa l’elemento di mediazione del salto di quota e l’elemento intorno al quale si connettono le due strade che perimetrano il lotto, generando intorno a sé nuovi spazi per la comunità locale. Qui sono stati allocati gli spazi di accoglienza, di attesa e gli uffici raggruppati in cluster funzionali. Il corpo superiore, invece, diventa l’elemento visibile e riconoscibile, icona della nuova sede Comunale. Questo volume, grazie alla sua forma ed alla sua posizione, dialoga con il paesaggio circostante, entrando in relazione a grande scala con le vette delle Dolomiti e a scala più piccola con la vicina Pieve di San Giovanni. Le falde sono rivestite in scandole di legno e traforate da bucature longitudinali protette da sporti in metallo. Il grande tetto in legno è suddiviso mediante un solaio in due livelli: il primo contiene gli uffici istituzionali e le segreterie, mentre la Sala del Consei General si trova all’ultimo livello. L’ingresso carrabile al parcheggio interrato è posto lungo la via Pré de Lejia, sfruttando l’attuale pendenza della strada si raggiunge la quota -1 senza la presenza invasiva di rampe. Il progetto ha vinto il concorso bandito dal Comun General de Fascia ed è attualmente in fase di progettazione.
anno area cliente
850 mq San Giovanni di Fassa (TN)
InternoEsterno
structure render 20242025 Comun General de Fascia
Ing. Fabio Bottino
impianti e antincendio
Innovative Engineering SocCoop
LO STUDIO
AM3 Architetti Associati è fondato nel 2011 dagli architetti Marco Alesi, Cristina Calì e Alberto Cusumano. Lo studio ha sede a Palermo e si occupa di progetti in ambito privato e pubblico, sviluppando il tema della riqualificazione urbana attraverso la progettazione e realizzazione di opere inserite in contesti di pregio storico, archeologico e paesaggistico. L’analisi del contesto specifico nel quale ogni processo si inserisce ha un ruolo centrale nell’iter progettuale: tale attività di lettura critica è volta ad individuare le caratteristiche e le peculiarità dei frammenti che compongono i luoghi. Isolati, in un primo momento, in modo analitico, vengono ricomposti in un senso nuovo e coerente, instaurando precise relazioni spaziali con il contesto sia ad una scala più ampia sia ad una scala minuta. Dal punto di vista progettuale, lo studio tenta di accogliere le molteplici tensioni che si intersecano sulle aree di progetto trovando soluzioni che rispondano alle diverse esigenze derivanti dal luogo stesso.
Associates Architecture
ECHO OF THE MOUNTAIN
Nicolò Galeazzi
Martina Salvaneschi
Mariachiara Cocchiararo
Claudia Crotti
Paola Federici
Nicole Tombini
www.associatesarchitecture.it
anno area
20232024
490 mq
Il sito d’intervento si colloca al centro di un anfiteatro naturale in pietra, un’ex area estrattiva posta sulla sommità del sistema montuoso che circonda il comune di Dossena.
Le prime tracce insediative nell’area risalgono all’Età del Bronzo, periodo in cui furono scoperti giacimenti di ferro, calamina e galena. L’attività estrattiva generò la nascita di una comunità stabile attorno ai siti minerari, rendendo Dossena il primo nucleo abitato della valle.
ECHo oF THE MoUNTAIN è un dispositivo spaziale e simbolico che intende restituire memoria e dignità al lavoro svolto nei giacimenti oggi dismessi, celebrando la storia mineraria del territorio.
Il progetto si articola attraverso un recinto circolare che rievoca, in chiave contemporanea, le tradizionali recinzioni in legno del contesto locale. Questo elemento perimetrale racchiude e valorizza una grande pietra, scolpita dall’artista
Francesco Paterlini, isolandola visivamente dal paesaggio circostante e conferendole un ruolo totemico e contemplativo.
L’involucro si compone di una base in calcestruzzo che si sviluppa lungo metà della circonferenza, trasformandosi in seduta continua per accogliere momenti di aggregazione collettiva. Su di essa si innesta una struttura piramidale in legno bruciato, che si sviluppa linearmente per tutta la lunghezza della base, generando un forte contrasto materico e cromatico, e rafforzando il dialogo tra materia, memoria e paesaggio.
foto
Atelier XYZ
Dossena (BG)
cliente
Associazione
Cultura Dossena
strutture
Opera Mista
intervento artistico
Francesco Paterlini
graphic design partners
Giulia De Benedetto, TassinariVetta
Comune di Dossena, Politecnico di Torino-DAD
partner culturali fornitori
Direzione Generale Creatività Contemporanea – Ministero della Cultura
Impresa edile Astori, Green Ger
LO STUDIO
Associates è uno studio di architettura con sede a Brescia fondato nel 2017 e diretto dal duo italo-sudafricano composto da Nicolò Galeazzi (Brescia, 1987) e Martina Salvaneschi (Johannesburg, 1989). Lo studio lavora nel campo della progettazione architettonica a più scale e attualmente ha realizzato progetti in Italia, Portogallo e Messico. Associates è stato selezionato per partecipare, nel 2018, alla 16a Biennale di Architettura di Venezia all’interno del Padiglione Italia Arcipelago Italia e, nel 2019, alla 12a Biennale di Architettura di San Paolo in Brasile e alla 5a Triennale di Architettura di Lisbona in Portogallo. Nello stesso anno inoltre lo studio ha ricevuto le prestigiose nomine per l’European Prize for Contemporary Architecture Mies van der Rohe Award (studio italiano più giovane tra i selezionati) e per la Medaglia d’oro all’Architettura Italiana – Premio T Young Claudio De Albertis alla Triennale di Milano. Associates ha tenuto conferenze nelle principali Università italiane ed è stato invitato come visiting professor presso Casa Da Arquitectura a Porto (in partnership with Porto Academy) e presso il Goa College of Architecture a Goa in India.
BRANDS DISTRIBUTION HQ
Alberto Lessan
Jacopo Bracco
Giorgio Salza
Alp Arda
www.balancearchitettura.it
Il progetto prevede la realizzazione della sede direzionale e operativa di IDT S.p.A. – BrANDS DISTrIBUTIoN, azienda torinese leader nella distribuzione di abbigliamento e cosmetica e specializzata nell’avviamento e incubazione di nuove realtà e startup digitali. Si inserisce nel contesto della riqualificazione di un intero isolato, con l’obiettivo di creare un Digital Hub torinese. Gli spazi progettati per IDT uniscono l’evoluzione storica dell’edificio e la necessità di spazi innovativi per il lavoro. Il progetto architettonico si concentra sull’aspetto esperienziale e relazionale degli spazi. Non sono le postazioni di lavoro a essere il fulcro, ma le aree comuni, muovendo verso una nuova concezione dell’ambiente di lavoro. L’ingresso, attraverso un cortile/giardino e collegamenti sociali, rappresenta un percorso di connessione tra persone e idee, enfatizzando socializzazione e collaborazione. L’approccio evidenzia la sostenibilità e l’ecocompatibilità, necessari nel contesto post-pandemico. L’edificio industriale, caratterizzato da struttura preesistente, è stato mantenuto nel suo aspetto originale, ma riequilibrato con soluzioni moderne come il legno di betulla e pannelli in vetro che animano gli spazi. Dal reception a ogni ambiente operativo, l’architettura supporta un’esperienza fluida, dove la natura e il verde integrano il concetto di sostenibilità e benessere, rappresentando un arricchente elemento di confort per chi lavora o visita.
FC General Contractor, Lab10100 s.r.l (Construttori), Lab10100 s.r.l (Interior Fittings), Maghini Engineering Group (Project Management e Security, Electrical System Project, Mechanical System and Envelope Design), Gardenland (Green Project)
LO STUDIO
BALANCE è uno studio internazionale di Architettura attivo dal 2011 e con sede a Torino. E’ specializzato in Architettura, Spazi di Lavoro, Grandi Allestimenti e Urbanistica. Il team è composto da Alberto Lessan, Jacopo Bracco, Giorgio Salza, Giulia Barbero, Alejandra Mora, Eudes Margaria,Claudio Carrieri, Marco Galli e Chiara Torelli. Alberto e Jacopo insegnano nei corsi di progettazione architettonica e design del Politecnico di Milano, del Politecnico di Torino e IAAD.
Ha preso parte alla Biennale di Architettura di Venezia 2021 e alla Biennale UABB di Shenzhen 2022, in collaborazione con Turin Design Hub. Ha vinto il premio “Giovane Talento dell’Architettura Italiana 2022” assegnato dal Consiglio Nazionale degli Architetti CNAPPC. Ha esposto i propri progetti in diverse città del mondo, da Parigi a New York, da Roma a Kyoto, ed è stato pubblicato su riviste di prestigio come “Detail”, “Architectural Review”, “Domus”, “The Plan”, “Abitare” ed altri.
BALANCE crede fermamente che l’Architettura sia assemblaggio e composizione di elementi e funzioni nelle tre dimensioni, attraverso l’organizzazione plastica di materiali primari.
ellevuelle architetti
serra pi
Giorgio Liverani
Luca Landi
Michele Vasumini
Matteo Cavina
Con Eleonora Festa, Andrea Cirillo, Giacomo Diolaiti, Chiara Piazza
www.ellevuelle.it
ripensare i manufatti al servizio di un’abitazione in collina è occasione per ordinare l’esistente attraverso una nuova corte rurale. Serra, box per auto e bici, legnaia e cuccia sono le destinazioni richieste dalla committenza. La composizione prevede due corpi a definire lo spazio centrale: i volumi dialogano con le creste del paesaggio grazie alla tettonica copertura in rame, al rivestimento in listoni di rovere ed alla pavimentazione in pietra di Luserna. Vicino al camino il nuovo pergolato ripara il tavolo, a prosecuzione della festosa tradizione dei convivi delle aie contadine.
La sistemazione dei manufatti esterni al servizio di un’abitazione sulle colline tra Modigliana e Tredozio è l’occasione per un progetto che riordini la situazione esistente attraverso il richiamo formale allo spazio di una corte rurale, oggi non leggibile nell’impianto planimetrico. L’intervento rappresenta il completamento di un progetto complessivo di rinnovamento, precedentemente iniziato con la ristrutturazione dell’abitazione e degli uffici ad essa legati, trattata con una particolare sensibilità paesaggistica volta a preservare il paesaggio di Modigliana. Un box per autovetture, un riparo per biciclette, un deposito, una legnaia, una serra, una cuccia per il cane a guardia del complesso: sono queste le funzioni richieste dalla committenza. La composizione prevede due corpi di differente lunghezza a definire lo spazio centrale, che diventa così non solo di servizio ma anche di rappresentanza, reinterpretando la corte rurale. I volumi, disposti proprio a ridosso del pendio della vallata su cui si affaccia l’abitazione, si confrontano con le creste del paesaggio antistante, riprendendone la forma nella tettonica copertura a falde, rivestita in lastre in rame. L’edificio
anno area
cliente privato
strutture foto 20182020 ing. Angelo Sampieri Alvise Raimondi 155 mq
dei servizi è rivestito in listoni di rovere, così come la pannellatura del fronte che guarda le abitazioni e la pavimentazione è in pietra di luserna; l’utilizzo di materiali naturali permette una integrazione dell’intervento nell’ambiente naturale circostante. La serra è realizzata con vetrate di grandi dimensioni ed infissi sempre in rovere. Il corpo laterale, di minori dimensioni, è una tettoia che ripara il tavolo in prossimità del camino esterno, configurando uno spazio coperto in cui proseguire la festosa tradizione dei convivi nelle aie contadine.
LO STUDIO
ellevuelle architetti è un collettivo formato da Giorgio Liverani (phD all’Università di Bologna), Luca Landi, Michele Vasumini, Matteo Cavina, con Eleonora Festa, Andrea Cirillo, Giacomo Diolaiti e Chiara Piazza. Laureati alla Facoltà di Architettura “Aldo Rossi” di Cesena, si confrontano soprattutto con il tema del recupero di carattere residenziale, produttivo e culturale. Il tentativo del nostro processo progettuale è quello di realizzare edifici che siano riconoscibili come parti di un disegno più articolato. La “cinetica fossile”, traduzione in forme e materiali della sfida dell’architettura al tempo ed allo spazio, è un non lineare percorso progettuale fatto di accostamenti, stratificazioni, ripetizioni e sottrazioni, con l’obiettivo di semplificare un pensiero, o di farlo apparire semplice, oltre alla celebrazione di una continua ricerca sul territorio.
Modigliana
GGA architetti
Alice Gardini
Nicola Gibertini
con Ing. Luigi Lupini, Arch. Giada Spano
www.gardini-gibertini.it
HV Pavillon
Immerso in un uliveto secolare, HV Pavillon è il progetto di una residenza ai piedi del Monte Amiata, nella Maremma toscana.
Sollevato dal suolo, l’edifico si configura come un padiglione consegnato al paesaggio in maniera teatrale: è un “proscenio”, un meccanismo spaziale atto ad ammirare la natura circostante rivendicando la propria appartenenza al luogo e alla sua storia secolare.
HVP è un’architettura tipicamente mediterranea che affronta il tema della residenza nei suoi principi tipologici e costruttivi più arcaici.
otto scatole strutturali collocate su una piattaforma di cemento armato, sorreggono il massiccio piano di copertura lapideo configurando in maniera geometrica gli ambienti della casa intorno ad un patio centrale di reminiscenza romano-italica.
L’interno è solo struttura e materia grezza a celebrare l’approccio contemporaneo alle soluzioni di dettaglio.
Il pavimento, realizzato in resina cementizia, ha il colore dell’erba bruciata dal sole nei mesi più caldi e delle foglie dei castani in autunno.
Il legno naturale completa i volumi e tutti i gli elementi d’arredo disegnati su misura.
Un’isola in acciaio risolve la cucina che insieme al monumentale tavolo in cemento gettato in opera, celebrano il rito della buona cucina italiana enfatizzando il carattere conviviale della casa.
L’impianto è un continuum spaziale tra l’intimo del focolare e l’uliveto senza elementi oscuranti che non siano solo i leggeri tendaggi di lino.
All’esterno, il rigore della geometria compatta e coesa nelle proporzioni, omaggia la tradizione costruttiva contadina locale del “muro a secco” nel suolo antropizzato mentre il legno dei tamponamenti, è un rimando agli elementi di chiusura dei tradizionali edifici rurali amiatini denominati “seccatoi” per castagne, fondendo l’edifico nel paesaggio e legandolo profondamente alla sua storia.
Castel del Piano (GR)
anno area cliente 20182021 private 230 mq
foto
Ezio Manciucca
Strutture
Ing. Lorenzo Silvagni
Kristof Huysecom
Ac Costruzioni
Landscape design impresa fornitori
Salaroli Home Rimini (bagni), Viabizzuno. Vboriccione (luci), Manolobagni One (pavimenti in resina), Forti (tendaggi), Rossato Group (impianto termico).
LO STUDIO
GGA Gardini Gibertini Architetti è uno studio di progettazione con sede di Rimini guidato da Alice Gardini e Nicola Gibertini.
Lo studio è interessato ai temi dell’architettura contemporanea, con particolare riferimento alla progettazione architettonica, urbana e all’interior design.
L’attività dello studio è legata principalmente alla ricerca progettuale alle differenti scale: dallo spazio pubblico alla residenza, sino al disegno d’interno e a quello di prodotto. Il team svolge attività di ricerca confrontandosi con la scena contemporanea internazionale attraverso attività accademiche, concorsi di progettazione e realizzazioni private.
www.michelaekstrom.com
Stonehouse si configura come un organismo architettonico estremamente solido all’esterno, ma cavo e leggero all’interno. Un piccolo volume rivestito in travertino, “Da lontano era un’isola”, evocando le pietre di Munari per forma e silenziosa intensità. L’edificio assume le sembianze di una piccola fortezza, in cui si manifesta una marcata dicotomia tra esterno e interno. L’accesso avviene attraverso una porta in travertino, che rivela un interno concepito come un cavum – uno spazio vuoto, contemplativo, che genera continui mutamenti percettivi.
Data la superficie estremamente ridotta, la strategia progettuale si è focalizzata sulla qualità dello spazio e sul tema del guardare ed essere guardati, intendendo la contemplazione come atto creativo. Un ambiente a doppia altezza, un soppalco, un patio vetrato, una terrazza chiusa sui lati ma aperta verso il cielo, una finestra affacciata sul tramonto, un camino esterno, una piscina: tutti elementi che si relazionano tra loro dando vita a scenari in continua trasformazione.
Il fil rouge del progetto è il materiale: sempre e solo travertino, utilizzato in maniera ossessiva, come elemento espressivo e unificante.
La morfologia del lotto e i distacchi dai confini hanno determinato l’impianto planimetrico della casa, inscritta in un’area edificabile di soli 6x12 metri. Il piano terra è concepito come uno spazio aperto e rettangolare, con un patio vetrato che definisce una soglia tra interno ed esterno, e un camino all’aperto che si configura come fondale scenico. Una scala metallica conduce al soppalco e alla terrazza esterna del primo piano: uno spazio di intimità, chiuso lateralmente ma aperto verso il cielo.
L’acqua è l’altro materiale fondativo del progetto: il suo riflesso ridefinisce la relazione tra terra e cielo, amplificando la dimensione poetica dell’intervento.
anno area
2022
Roma
cliente privato
60 mq
strutture foto
Stefania Caravelli Carlo Oriente
LO STUDIO
Nel 2008, ha conseguito la laurea in Progettazione Architettonica e Urbana presso la Sapienza di Roma, presentando una tesi sulla riqualificazione dell’ex Velodromo Olimpico di Roma sotto la guida del Prof. Giuseppe Rebecchini, tesi premiata con il primo premio CONI Impianti Sportivi nella sezione Tesi di Laurea. Ha proseguito i suoi studi con un dottorato in Teorie e Progetto presso il Dipartimento di Architettura e Progetto, concentrandosi sulla rigenerazione urbana di Tor Bella Monaca con la supervisione della Prof. Marta Calzolaretti. La sua dissertazione, “La Crisi della strada come spazio pubblico e prospettive di rilancio per la città contemporanea,” è stata elaborata con il supporto del Prof. Roberto Secchi e della Professoressa S. Chardonnet Darmaillacq dell’École Nationale Supérieure d’Architecture Paris Malaquais. Durante il periodo del dottorato, ha collaborato con il Prof. Giuseppe Rebecchini su vari progetti, tra cui la progettazione dell’ex-Borghetto Flaminio e il concorso per il nuovo Liceo Farnesina, ottenendo il terzo posto. Dal 2016, si è dedicata alla progettazione architettonica e di interni, partecipando a numerosi concorsi. Tra i suoi progetti più significativi, si distingue il Riverside Complex di Tirana, un complesso residenziale e commerciale di circa 160.000 mq, realizzato in collaborazione con gli architetti Luciano Soldi e Sara Ceccoli, attualmente in fase di costruzione. I suoi lavori sono stati selezionati per il Padiglione Italia della 17ª Biennale di Architettura di Venezia, nella sezione curata dalle Rebel Architette. Dal 2020, è docente di Interior Design presso il Quasar Institute a Roma e dal 2021 insegna Progettazione Architettonica presso l’Università di New York a Tirana. È co-fondatrice dell’Associazione Culturale Architettrici, che promuove attività culturali focalizzate sull’empowerment femminile nell’architettura. Ha inoltre fatto parte del Consiglio di Amministrazione di AR Edizioni e della Commissione per la Parità di Genere dell’Ordine degli Architetti di Eoma, contribuendo attivamente alla promozione dell’architettura e della parità di genere.
www.qbatelier.it
All’interno del rinascimentale Palazzo Schifanoia, patrimonio UNESCo, il nuovo allestimento museale curato dallo studio QB Atelier unisce rispetto per il contesto storico e funzionalità contemporanee. Il percorso, articolato in 21 sale su 2.400 mq, valorizza oltre 250 opere, arricchite da contenuti multimediali che raccontano anche le trasformazioni architettoniche dell’edificio.
L’intervento si distingue per la chiarezza e l’essenzialità delle soluzioni espositive: teche modulari, stativi su misura e arredi dalla geometria rigorosa, tutti caratterizzati da una finitura in bronzo scuro, omaggio agli elementi decorativi originali del palazzo. Questi dispositivi, costitutivi di un sistema espositivo e pensati per adattarsi con flessibilità ai diversi ambienti, accompagnano il visitatore lungo l’intero percorso, offrendo soluzioni funzionali e coerenti con il carattere monumentale del complesso.
Il progetto architettonico riunisce ambienti di epoche diverse, come il Salone dei Mesi e l’ala borsiana, danneggiati dal sisma del 2012, in un unico sistema museale continuo, moderno e accessibile. Il disegno delle teche permette una varietà di configurazioni espositive, facilitando la rotazione delle opere e assicurando la massima adattabilità agli spazi. L’illuminazione, naturale e artificiale, è calibrata per ogni sala al fine di valorizzare sia le opere sia l’architettura, in particolare gli apparati decorativi tardorinascimentali. In assenza della possibilità di sostituire l’infrastruttura impiantistica esistente, sono state adottate soluzioni leggere e non invasive, che utilizzano i nuovi elementi inseriti da supporto, come le teche che illuminano sia i manufatti sia i soffitti decorati. L’intervento, realizzato con risorse contenute, ha restituito coerenza e equilibrio ai diversi corpi di fabbrica,
anno area
2660 mq
Ferrara
cliente
Comune di Ferrara
Pietro Savorelli
progetto museografico
Giovanni Sassu, Maria Teresa Gulinelli
consulenza metodi e tecniche espositive
Lucia Angelini, Fondazione Ferrara Arte
concept grafico
Rossella Merighi, Fondazione Ferrara Arte
Redazione foto 20172021
Federica Sani, Servizio Musei d’Arte Francesca Gavioli, Laura Quaggia, Fondazione Ferrara Arte
integrando in modo sensibile le esigenze espositive con le specificità architettoniche del palazzo, inclusi gli interventi di restauro degli anni Novanta nell’ala trecentesca.
LO STUDIO
Lo studio di architettura fondato a Ferrara nel 2010 da Filippo Govoni e Federico Orsini, si distingue per un avvicinamento al progetto guidato da una sensibilità artigianale, un costante processo di sperimentazione, una piena consapevolezza delle condizioni e delle potenzialità che possono dare vita alla nuova architettura. Nel corso degli ultimi anni QB Atelier ha vinto importanti concorsi, tra i quali quelli relativi alla realizzazione di 36 alloggi di residenza popolare a Rimini, alla riqualificazione verde del Parco delle mura di San Benedetto a Padova e alla riqualificazione della piazza del Travaglio a Ferrara (con FèRiMa e Espace Libre), di prossima realizzazione. Questi successi, insieme alle numerose opere completate, testimoniano la capacità dello studio di reinterpretare con sensibilità e cura il patrimonio esistente, creando architetture che dialogano con la contemporaneità.
STUDIo BrESSAN
www.studiobressan.net
PALALUXOTTICA
L’edificio si inserisce in un contesto paesaggistico di rara bellezza, ai margini di Agordo, in un’area verde che si trova in una posizione strategica, ben collegata a principali servizi come scuole, impianti sportivi e trasporti pubblici. Il progetto mira a rispondere a una molteplicità di funzioni, sia aziendali che a servizio della comunità, creando un polo di aggregazione per attività culturali e sociali come concerti, spettacoli, mostre, fiere e convegni.
Il design architettonico reinterpreta il linguaggio formale della tradizione locale, ispirandosi alle costruzioni rurali tipiche delle vallate Agordine (i tabià) con strutture in legno e elementi obliqui di irrigidimento. La forma dell’edificio si sviluppa sotto un tetto a falde ripetute che, partendo dal lato sud, si estende verso nord creando una linea iconica nel paesaggio dolomitico. La scelta del legno per la struttura portante risponde a un duplice obiettivo: sostenibilità ambientale e coerenza con la tradizione alpina. Il cuore del progetto è una grande sala polivalente, che si sviluppa lungo l’edificio con travi reticolari in legno lamellare che permettono una luce libera di quasi cinquanta metri, offrendo uno spazio ampio e flessibile. La disposizione degli spazi accessori, come servizi igienici e locali tecnici, è concentrata lungo il lato est della sala, permettendo una gestione dinamica degli spazi interni, che possono essere facilmente modulati in base alle esigenze. Le facciate nord e ovest, con ampie vetrate, offrono una vista panoramica sul paesaggio montano, mentre quelle sud ed est sono opache, e nascondono la vista sul pendio erboso retrostante e dal vicino magazzino.
La struttura leggera e ariosa dell’edificio si integra armoniosamente con il paesaggio, diventando un segno distintivo nella vallata.
anno area cliente foto 20172018 privato Simone Bossi, Emanuele Bressan 6300 mq
strutture
imprese ing. Fabio Valentini Imola Legno spa
LO STUDIO
Studio Bressan è un team interdisciplinare che opera nella progettazione architettonica e nel relativo ambito tecnico. Si occupa di progettazione a differenti scale d’intervento: dall’ambito architettonico e urbanistico, all’interior design. Si avvale di un metodo di lavoro che permette il continuo controllo dell’opera in tutte le sue parti: dallo sviluppo dell’idea alla sua realizzazione.
Lo studio ha sede a Montebelluna in provincia di Treviso ed opera attivamente da oltre quarant’anni. È oggi alla seconda generazione ed è gestito dagli architetti Andrea ed Emanuele Bressan.
Caratteristiche che contraddistinguono l’approccio dello studio sono l’attenzione per il contesto, la valorizzazione degli aspetti strutturali dell’edificio, la corretta combinazione dei materiali, la cura dei dettagli e l’approccio sostenibile al progetto, sia dal punto di vista ambientale che economico. Nel corso degli anni ha ottenuto numerose pubblicazioni e importanti premi a livello nazionale e internazionale.