Ideato
in/with partnership/
Partner culturali/ Cultural partners
Accademia di Belle Arti Catania/ Academy of Fine Arts of Catania presidente/ chairman
Lina Scalisi
direttore/ director
Gianni Latino
consiglio di amministrazione/ board of managment
Lina Scalisi
Gianni Latino
Rosario Antoci
Leonardo Giuseppe Rizzo
Rosario Spina
consiglio accademico/ academic council
Gianni Latino
Antonio Arcidiacono
Marcella Barone
Riccardo Cristina
Rocco Froiio
Enrico La Rosa
Maria Liliana Nigro
Ambra Stazzone
Luca Tornatore
Sebastian Passati
Dariia Ruggeri Chorna
direttore amministrativo/ administrative director
Alessandro Blancato
Assia Italia Giardinello
direttore di ragioneria/ accounting director
Mara Sileci
Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo elettronico, meccanico o altro senza l’autorizzazione scritta dei proprietari dei diritti e degli autori, per testi e immagini. No part of this book may be distributed, posted, or reproduced in any form by digital or mechanical means without prior written permission of the publisher.
Stampato su carte Fedrigoni/ printed on
grigio 140 g/m²
premium white 140 g/m² © 2022 tutti i diritti riservati all rights reserved Accademia di Belle Arti Catania Gli autori per testi e foto Authors of texts and photos LetteraVentidue Edizioni corso Umberto I, 106 96100, Siracusa – Italia Finito di stampare nel mese di ottobre 2022 Stampato in Italia Published in October 2022 Printed in Italy
Dipartimento di Progettazione
arti applicate/ Department of Applied Arts Design
corso in Fotografia secondo livello DASL011/ course of photography
professori/ professors
Rosario Antoci
Giuliana Arcidiacono
Carmelo Bongiorno
Carmen Cardillo
Egidio Liggera
Carmelo Nicosia
Adriano Pricoco
Ambra Stazzone
Armando Romeo Tomagra
Vincenzo Tromba
Gianpiero Vincenzo
Ragusa Foto Festival
Direttrice e fondatrice/ Director and founder
Stefania Paxhia
Direttore artistico/ Art director
Steve Bisson
Comitato scientifico/ Scientific Committee
Rosario Antoci
Aldo Bonomi
Alfredo Corrao
Benedetta Donato
Donata Pizzi
Nello Scavo
Velasco Vitali
Direzione creativa e progetto grafico/ Creative director and graphic design
Roberto Vito D’Amico
Progetto espositivo/ Exhibition design
Daniele Salafia
Assistenti di produzione/ Production assistants
Leandra Russo
Elisa Alescio
Ufficio Stampa/ Press Office
Virginia Coletta
Grant writer/ Filippo Spadola
Sviluppo web/ Gianluca Monaco
Allestimenti/ Set-ups
Giuseppe Cucè
Amministrazione/ Administration
Giuseppe Antoci
Stefania Arezzo
Young photographers from Italian Academies #2
a cura di/curated by Rosario Antoci
Giuria/ Jury
Gianluigi Colin
Rosario Antoci
Antonio Biasucci
Yvonne De Rosa
Carmelo Nicosia
Elena Volpato
Finalisti/ Finalists
Claudia Amatruda
Michelle Davis
Sara Dilettoso
Alessio Pellicoro
Giuseppe Sannino
Gaia Bozzetto
Tiziano Demuro
Oleksandra Horobets
Veronica Iuliano
Patrizio Marcocci
Fabio Meinardi
Ivana Sfredda
testi/ texts
Rosario Antoci
Gianluigi Colin
Ganni Latino
Carmelo Nicosia
Salvatore Piazza
Stefania Paxhia
Lina Scalisi
Progetto grafico/ graphic design
Gianni Latino
Progetto grafico mosta/ Exhibition graphic design
Roberto Vito D’Amico
Impaginazione/ Layout
Margherita Malerba
Traduzioni/ traslantions
Giuliana Arcidiacono
Ufficio stampa/ press office
Carmela Grasso
Virginia Coletta
Controllo qualità/ quality check
Sergio Zito
Impianti e stampa/ printing plants and press
Zeta printing, Palermo
Allestimenti mostra/ Exhibition set ups
Giuseppe Cucè
si ringraziano/ our thanks to
Clorinda Arezzo
Maria Francesca Bonetti
Carmelo Bongiorno
Alfredo Corrao
Pina Di Stefano
Iacopo Francieri
Salvatore Piazza
Armando Romeo Tomagra
Francesco Trovato
Per la decima edizione, il tema del Ragusa Foto Festival è Armonia, equilibrio degli opposti.
In un momento di cambiamento e di grande difficoltà come quello attuale, il tema della fiducia e della speranza dello scorso anno è stato sviluppato quest’anno interrogandosi sul tema dell’armonia, un concetto chiave per affrontare la complessità delle numerose sfide che ci attendono. Per celebrare il suo decimo anniversario, il Festival ha abbracciato progetti e visioni che rappresentano in modo immaginifico le opportunità di significato e il potenziale di riconciliazione tra le molteplici sfide che la società deve affrontare. Tutti vogliamo una concordanza di obiettivi, sentimenti e opinioni che permetta a tutti di vivere “in armonia”.
Tra le varie iniziative del festival c’è Young Photographers from Italian Academies, la seconda edizione del concorso volto a promuovere i giovani fotografi, ideato e realizzato insieme all’Accademia di Belle Arti di Catania. Da Milano a Firenze, da Foggia a Genova, da Catania a Urbino, da Napoli a Venezia, 15 scuole italiane - tra Accademie di Belle Arti, ISIA, Scuole di Specializzazione in Fotografia e Istituzioni di Fotografia - hanno partecipato alla seconda edizione del bando YPIA, candidando 52 progetti di studenti incentrati sul tema del Festival 2022.
For its tenth edition, the Ragusa Foto Festival has focused mostly on the concept of Harmony. In a moment of change and great difficulty like the present one, last year’s theme of trust and hope has been developed this year by questioning the theme of harmony, a key concept to tackle with the complexity of the several challenges that lie ahead. To celebrate its tenth anniversary, the Festival has embraced projects and visions that imaginatively represent opportunities for meaning and the potential for reconciliation between the multiple challenges facing society. We all want a concordance of targets, feelings and opinions that allows everyone to live “in harmony”. Among the various initiatives of the Festival aimed to promote young photographers, there is the second edition of the contest Young Photographers from Italian Academies conceived and produced together with the Academy of Fine Arts of Catania. From Milan to Florence, from Foggia to Genoa, from Catania to Urbino, from Naples to Venice, 15 Italian schools – including Academies of Fine Arts, ISIA, Photography Graduate Schools, and Photography Institutions – took part in the second edition of the YPIA Call, nominating 52 student projects centered on the theme of the 2022 Festival.
Voglio iniziare questa breve prefazione in modo inusuale rispetto al linguaggio istituzionale, dichiarando quel che raramente viene esplicitamente affermato, ovvero che scrivere per Cataloghi di mostre come Young photographers from Italian Academies, è tra i privilegi di questo mio incarico, una partecipazione reale al suo successo.
Perché sì, Young photographers from Italian Academies è stata un successo, e lo é stata per molti motivi.
Innanzitutto, per la sua qualità, evidente a livello nazionale, come testimoniato dall’alto numero di Istituzioni italiane che hanno risposto alla call e dall’alto numero di progetti pervenuti, attratti dalla sua intelligente interpretazione dei legami tra esperienze individuali, innovazione e ricerca artistica. Niente di casuale, dunque, ma conseguenza dell’attento lavoro che ha accompagnato tutte le sue fasi con un rigore pari alla cura e all’attenzione rivolta ai giovani artisti che studiano, sperimentano e reinventano l’arte della fotografia.
Ed ancora, per il respiro internazionale che le è proprio tanto nel metodo, quanto nelle relazioni dirette a diffondere la voce dei giovani artisti che si formano nelle più rappresentative Istituzioni nazionali nel campo delle arti. La qual cosa non accade spesso e, soprattutto, non è mai scontata.
Ed, infine, per la sua scelta di avere luogo a Ragusa Ibla che, con il suo meraviglioso barocco, è testimonianza vivente di come le arti possano essere cifra di un territorio, motore della sua rigenerazione, volano del suo sviluppo culturale ed economico.
Grazie, quindi, a Rosario Antoci che è l’ideatore di questo contest e che ha saputo coinvolgere le personalità giuste per lavorare con i giovani Allievi, così da rendere questa esperienza ogni anno migliore. Ad maiora semper.
I intend to begin this brief foreword in an unusual way for institutional language, by emphasizing something which is rarely expressed explicitly, namely: writing for exhibition catalogs such as Young Photographers from Italian Academies is one privilege of my office equivalent to being directly involved in its success.
There are several reasons why Young Photographers from Italian Academies has been such a huge success.
First of all, the quality standards of the projects in the national context have been confirmed by the large number of Italian institutions that responded to the call and the numerous projects enthralled by the competition’s clever interpretation of the connections between individual experiences, innovation, and artistic research. This is not an accident but rather the outcome of the same care and consideration given to young artists who research, experiment, and reinvent the art of photography.
A second factor is its international scope, which is reflected in its approach, relationships and aims to promote the voices of young Italian artists educated in the country’s most prestigious institutions. Since this is extremely rare, it should never be taken for granted.
Finally, its magnificent baroque setting in Ragusa Ibla serves as a living example of how the arts can be the key to a territory, act as a catalyst for its renewal, and be the engine for its cultural and economic development.
Thus, many thanks to the creator of this competition, Rosario Antoci, who has been able to involve the most suited personalities to engage with young students and improve this experience every year. Ad maiora semper
Lina Accademia di Belle Arti di Catania Chairman, Academy of Fine Arts, Catania—12 progetti finalisti tra i 52 candidati da 15 scuole italiane. 5 vincitori—
—12 projects finalists from 52 candidates from 15 Italian fine arts schools. 5 winners—
20202022
“When you hear hoofbeats think of horses, not zebras.”Vincitore/ Winner
Accademia di Belle Arti
Foggia
È un progetto in prima persona, che parla al corpo con il corpo.
Punto di partenza è la trasformazione che una rara malattia degenerativa compie sul mio immanente. Al centro il corpo come tramite, come orizzonte mobile, testimonianza visibile nell’invisibilità del dolore. L’autoritratto mi permette di esplorare le relazioni tra la malattia e il corpo, il privato e il politico. Riproduco la realtà come uno spettacolo teatrale, in cui gli oggetti di scena sono gli strumenti d’aiuto che in itinere entrano a far parte del mio quotidiano; le persone, attori che inscenano concetti; l’acqua, fondamentale tregua che ricerco in ogni luogo, per muovermi senza dolore. Costante è la ricerca di femminilità, di armonia del corpo. E’ un momento storico in cui la libertà di espressione dell’unicità dei corpi, che esce dalla sfera privata e diventa condivisibile e comprensibile, inizia ad avere una voce. Il titolo del progetto fa riferimento a un principio coniato dal Prof. T. Woodward (Università del Maryland), che istruiva così gli specializzandi: “Quando sentite rumore di zoccoli dietro di voi, pensate ad un cavallo, non aspettatevi di vedere una zebra”. Zebra, nel gergo medico significa arrivare ad una diagnosi medica sorprendentemente rara quando è più probabile una spiegazione più comune. Questo principio mi è stato ripetuto spesso dai medici, ma in questo caso sono la loro zebra.