Cronache del 23 ottobre 2025

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Crisi idrica, acceso dibattito in Consiglio

Non è passato inosservato l’abbandono dell’Aula del gruppo FdI mentre parlava Cicala

Spunta un altro ente nel giro di famiglia: la Meccanima fondata da Lacorazza e poi intestata al suo portaborse dopo l’elezione

Ristrutturato Palazzo Lacorazza coi soldi nostri?

Come gestisce le commesse? Società senza nessun dipendente

Annunciati i primi ospiti della kermesse

La sesta edizione del Matera Film Festival, in programma dall’8 al 16 novembre 2025 (con una pre-apertura il 2 novembre), annuncia qualche anteprima del programma , che sarà pubblicato ufficialmente nei prossimi giorni, e i primi tre grandi ospiti di quest’anno: Yoshitaka Amano, Terry Gilliam e Gabriele Mainetti. Un’edizione che si preannuncia ricca di arte, (...)

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EPPURE C’È QUALCOSA CHE SI MUOVE

L’abbiamo sempre detto che quello che più c’interessa è lo stato di salute della Basilicata e non certo la melassa della politica, su cui pure ci piace insistere col garbo d’un tacco scalciato tanto sulla destra patriottica quanto sulla sinistra sfigata. Ora a furia d’essere abituati al negativo statistico non ci pare vero che qualcosa si muova per il verso giusto. Così tanto per rincuorarci sul giro di fortuna arrivato, Istat e Unioncamere, solitamente in formato necrologico e manco si fossero messi positivamente d’accordo, hanno mostrato tendenze d’inversione di marcia, peraltro su questioni d’impatto comunitario. La prima riguarda la demografia e la sua condizione di natalità con stime sul 2025 che rappresentano la Basilicata (1,09) avanti a regioni come Lazio (1,01) Molise (1,03) Abruzzo (1,04) Umbria (1,05) e perfino in leggero incremento sul 2024. La seconda invece ce la racconta Uniocamere nella rilevazione del saldo trimestrale 2025 tra iscrizioni e cessazioni d’impresa e dove registriamo un buon tasso di crescita (0,20) superiore a quello di Liguria (0,08) Piemonte (0,14) Friuli (0,15) Marche (0,17) e finanche Emilia Romagna (0,19). Canta Laura Pausini: “Eppure c’è qualcosa che si muove…”

CRonA-CHI? Il criminologo Martoccia e il blogger Martino hanno analizzato i fatti accaduti a Policoro nel 1988

Luca e Marirosa: non chiamateli fidanzatini

CRONACA\1

A Palazzo, i Carabinieri beccano un ragazzo con hashish e marijuana Il Potentino coinvolto in un blitz della Dia di Salerno per usura

■ Servizi alle pag 12 e 17

CRONACA\2

Giardia di Finanza intensifica i controlli in mare sul litorale jonico-lucano: scoperti abusi sul noleggio nautico a Policoro

■ Servizio a pag 12

MATERA

Parco della Murgia

Materana, vandali imbrattano alcune strutture dell’area protetta, Mianulli: «Atteggiamenti intollerabili»

■ Servizio a pag 21

IL RICORDO

Lavello saluta l’avvocato

Mauro Antonio Finiguerra: halasciato un’impronta indelebile nel Foro di Melfi e nello sport

■ Servizio a pag 19

POTENZA L’ASSESSORE RACCONTA A CRONACHE LE AZIONI MESSE IN CAMPO
Beneventi
Menonna a pag 16
MATERA FILM FESTIVAL
Martino e Martoccia
Servizio a pag 10
Servizi alle pag 8 e 9
Lacorazza Dellapenna a pag 6

L'assessore Cupparo ha illustrato i bandi destinati al mondo produttivo, ai giovani

e ai lavoratori lucani

Avvisi pubblici per le imprese

Cresce la dotazione finanziaria

POTENZA «Stiamo registrando una buona partecipazione agli Avvisi pubblici destinati alle imprese lucane, alle categorie economiche e produttive, a giovani e lavoratori, con una dotazione finanziaria complessiva di 291 milioni di euro, in aumento rispetto ai 285 milioni inizialmente previsti, come testimoniano l’alto numero di istanze presentate per i primi A.P. scaduti e la grande attenzione che riscontriamo ai nostri incontri di presentazione». Così l’assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo nella serata di martedì ha introdotto l’incontro che si è svolto nella sala Inguscio della Regione con la partecipazione del direttore generale Giuseppina Lo Vecchio, dell’amministratore unico di Sviluppo Basilicata Gabriella Megale e di rappresentanti di associazioni datoriali, economiche e di categoria, liberi professionisti.

Cupparo ha riferito di aver ricevuto richiesta di proroga per la scadenza di alcuni A.P., sostenendo che «sarebbe meglio non eccedere nelle proroghe se non nei casi veramente necessari. Ciò per due ordini di motivazioni: il rispetto per quanti hanno presentato le istanze nei termini previsti e il mantenimento dell’impegno assunto per snellire le procedure burocratiche, facilitando l’accesso da parte

delle imprese alle risorse economiche destinate al rilancio produttivo».

L’assessore ha quindi espresso delusione per lo stato di attuazione dell’A.P. per il sostegno ai lavoratori cassaintegrati dell’indotto Stellantis che non registra quel numero di domande che si auspicava. «È questa una misura – ha detto – che viene incontro ai lavoratori specie della logistica che risentono in maniera più evidente la crisi automotive prevedendo per loro un’integrazione al reddito ed una opportunità di riqualificazione professionale per svolgere un’altra attività lavorative presso aziende che ricevono per due anni il contributo per la loro assunzione». Cupparo ha inoltre riferito che «gli uffici del Dipartimento che – ha detto –

POTENZA Presso la sede dell’Ispettorato territoriale del lavoro di Potenza-Matera si è svolto l’incontro conclusivo relativo al cambio di appalto dei servizi di consulenza e assistenza tecnica collegati ai programmi regionali FSE e FSC della Regione Basilicata. «La Filcom Basilicata - si legge nella nota dei sindacati - insieme alla Filcams Cgil, esprime profonda soddisfazione per l’esito dell’accordo, che garantisce la piena continuità occupazionale e la salvaguardia integrale delle condizioni economiche e contrattuali di circa cento lavoratrici e lavoratori. Tutti proseguiranno la propria attività senza soluzione

sotto la guida del direttore Lo Vecchio stanno svolgendo un impegnativo e duro lavoro – stanno predisponendo altri A.P. che saranno a breve approvati». Tra quelli indicati l’A.P. per l’adeguamento delle aree produttive locali (37,7 milioni), l’A.P. per l’efficientamento energetico di imprese ed attività (25 milioni), l’A.P. a favore dei Cofidi (7 milioni) e delle imprese del settore socio-assistenziale (8 milioni) ed ha annunciato una Misura specifica per i liberi professionisti. Nel ricordare che per l’industria sono destinati 10 milioni per l’attrazione di investimenti industriali e 40 milioni per i Contratti di Sviluppo regionale, l’assessore ha evidenziato la centralità di giovani e donne per invertire le tendenze di fuga dei nostri ra-

di continuità, nel rispetto dei diritti acquisiti e dei valori fondanti della dignità professionale. La nuova articolazione dei servizi ha interessato i seguenti ambiti: Lotto 1 – affidato alla società Ecoter

Iniziative Cube S.r.l.; Lotto 2 – affidato alla società PA Advice S.p.A.; Lotto Agricoltura – affidato alla società Lattanzio KIBS S.p.A. Particolarmente significativa è la piena applicazione della clausola sociale, che ha garantito la tutela dei rapporti di lavoro in essere e la continuità dei diritti contrattuali. Ulteriore elemento di rilievo è rappresentato dall’estensione di tale tutela anche alle colla-

gazzi e di presenza limitata delle donne nel lavoro ed infine ha sottolineato le azioni messe in campo per favorire l’accesso al credito necessario agli investimenti. Su questo aspetto l’au di Sviluppo Basilicata Gabriella Megale ha illustrato le possibilità offerte dal Protocollo di Intesa Regione-Sviluppo Basilicata con Mediocredito centrale e quello con Cassa Depositi e Prestiti annunciando a breve ulteriori novità per facilitare il ricorso al credito. La Regione Basilicata – ha aggiunto Megale – si appresta a diventare la prima regione italiana per l’attuazione del Protocollo

Mediocredito Centrale con una serie di innovazioni. Il direttore Giuseppina Lo Vecchio ha spiegato contenuti e procedure degli A.P. rispondendo a domande tecniche. Le Misure adottate che potrebbero sembrare “sparpagliate” –ha detto – rispondono ad una strategia, indicata dall’assessore Cupparo, che è quella di sostenere i settori in crisi (automotive), di diversificare la promozione di alcune filiere produttive (turismo, artigianato, commercio) e di far diventare le politiche del welfare veri e propri strumenti di politica industriale e di nuova occupazione.

IN OCCASIONE DELL’INCONTRO ALLA REGIONE

Appalto Smart@per Presidio dei sindacati

POTENZA Per la giornata di oggi in occasione dell’incontro previsto presso la Regione Basilicata relativamente al cambio appalto Smartp@per, ci sarà un presidio dei dirigenti delle organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm e Fismic, aperto ovviamente a tutti i lavoratori a partire dalle ore 09:30. Ne dà notizia la Rsu Unitaria Fim Fiom Uilm Fismic. «Nel caso in cui non dovessero arrivare risposte concrete e soddisfacenti in merito a salario, sede di lavoro e perimetro occupazionale (liste), è già proclamata per il 24 ottobre una giornata di sciopero. La decisione di concentrare la mobilitazione in un’unica giornata nasce dalla volontà di convogliare tutte le energie e la partecipazione in un momento unitario e di forte impatto, capace di esprimere con la massima visibilità e determinazione le nostre richieste e di rafforzare la pressione nei confronti delle istituzioni e dell’azienda».

borazioni in forma di partita IVA e ai contratti a termine, risultato di una trattativa serrata e responsabile condotta dalle organizzazioni sindacali con le imprese subentranti e le istituzioni competenti. Si tratta di un precedente di grande valore, che rafforza il principio di uguaglianza sostanziale tra tutti i lavoratori impiegati nello stesso ciclo produttivo». «Questo risultato – ha dichiarato Donato Rosa, segretario generale della Filcom Basilicata – rappresenta una pagina di autentica civiltà sindacale e di responsabilità collettiva. È la dimostrazione che il dialogo, quando fondato sul rispetto reciproco

e su una visione comune, può tradursi in progresso concreto per le persone e per le istituzioni». L’accordo, siglato alla presenza delle istituzioni regionali e delle rappresentanze sindacali, riafferma con forza il principio della continuità dei diritti e l’applicazione integrale dei trattamenti economici e normativi previsti dai contratti collettivi nazionali. Un esito che restituisce solidità e serenità al lavoro di tante professionalità impegnate in ambiti di alta responsabilità pubblica. A tale dichiarazione si uniscono Domenico Telesca, rappresentante Rsu Filcom, e Domenico Onorato, dirigente Filcom Basilicata.

GIOVEDÌ

ANTE MANI IN CUCINA

RIENZE

Incontri sul territorio con soci e produttori per ascoltare, proporre soluzioni concrete e rilanciare l’agricoltura lucana

Coldiretti Basilicata in prima linea: difesa del reddito agricolo e lotta alle emergenze

La Coldiretti Basilicata ha avviato una serie di incontri territoriali in tutta la regione per confrontarsi direttamente con soci, agricoltori e allevatori. Obiettivo: difendere il reddito delle imprese agricole lucane e trasformare in azioni concrete le esigenze raccolte dalla base associativa.Uno dei temi principali è stato il settore cerealicolo. Le recenti manifestazioni contro i «trafficanti del grano» hanno avuto un impatto positivo, sebbene non risolutivo. L’azione di Coldiretti ha contribuito a frenare il crollo dei prezzi del grano, invertendo in parte la tendenza negativa, anche grazie alla pubblicazione da parte di Ismea dei prezzi minimi di produzione.Gli agricoltori hanno chiesto di consolidare questa ripresa e di mantenere alta l’attenzione per garantire trasparenza e correttezza lungo tutta la filiera, elementi fondamentali per una giusta remu-

nerazione del lavoro agricolo.Ampio spazio è stato riservato anche alla zootecnia lucana. L’ascolto degli allevatori ha messo in luce la necessità urgente di salvaguardare il patrimonio zootecnico regionale. Molti, nonostante costi crescenti e burocrazia pesante, continuano «eroicamente» a mantenere in vita le proprie stalle. Per questo, Coldiretti chiede sostegni mirati e concreti, capaci di premiare chi continua a investire nella filiera, contribuendo all’economia e all’identità del territorio.Non meno preoccupante è l’emergenza fauna selvatica, con ungulati e lupi che causano danni gravi e continui a colture e allevamenti. Coldiretti sollecita la Regione Basilicata a mettere in campo misure strutturate di prevenzione, ma anche azioni per il contenimento e il controllo della fauna, giudicata ormai fuori controllo in molte aree.La strategia complessiva di

Coldiretti Basilicata è chiara: tutelare il reddito agricolo attraverso una gestione trasparente ed efficace dei fondi pubblici. L’associazione vigilerà affinché vi sia «una piena rispondenza tra ciò che serve realmente all'agricoltura regionale e la modalità con cui le risorse vengono spese, garantendo che ogni euro investito contribuisca in modo efficace al sostegno dell'impresa agricola e al rilancio del settore in Basilicata».

SABATO 25 OTTOBRE L’INCONTRO REGIONALE AL GRANDE ALBERGO CON PARLAMENTARI,

Fratelli d’Italia Basilicata celebra tre anni di governo Meloni con un evento a Potenza

Fratelli

d’Italia Basilicata si prepara a celebrare i tre anni di governo guidato da Giorgia Meloni con un evento regionale che si terrà sabato 25 ottobre alle ore 17 presso il Grande Albergo di Potenza. L’appuntamento vedrà la partecipazione dei parlamentari lucani, esponenti del governo nazionale, insieme a dirigenti, amministratori, iscritti e simpatizzanti del partito.L’incontro sarà un’occasione per ripercorrere il cammino politico del partito alla guida del Paese, ma anche per condividere riflessioni e prospettive future sul piano regionale, in un momento che Fratelli d’Italia definisce fondato su «serietà, coerenza e responsabilità verso i cittadini».«Tre anni di governo non sono un traguardo, ma una tappa di un percorso che continua ogni giorno – ha dichiarato Piergiorgio Quarto, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia – in questo tempo l’Italia ha riconquistato credibilità e stabilità, e la Basilicata è tornata

al centro dell’agenda nazionale grazie all’azione del nostro governo. Invitiamo tutti, militanti, iscritti e simpatizzanti, a partecipare a questo momento di incontro e riflessione – ha concluso – per proseguire insieme il cammino di crescita e libertà che Giorgia Meloni sta guidando con determinazione e coraggio».A fare eco a queste parole anche Vincenzo Claps, segretario provinciale del partito, che sottolinea: «Insieme a tutta la classe dirigente di Fratelli d’Italia, avremo modo di illustrare gli straordinari risultati del terzo Governo più longevo della storia della Repubblica. Dopo anni di instabilità, caratterizzati da governi di limitata prospettiva, il nostro Paese può contare finalmente su un governo stabile, capace e sostenuto da una maggioranza coesa».«I risultati sono sotto gli occhi di tutti, riconosciuti dai più importanti osservatori politici ed economici, italiani e internazionali – ha proseguito – La stabilità politica ed economica sta

rendendo l’Italia sempre più centrale e protagonista nel panorama internazionale. Gli interventi a favore di famiglie e imprese, mirati ad aumentare il potere d’acquisto, rappresentano il fulcro dell’azione di governo. La realizzazione di riforme storiche, come quella della giustizia, ormai in fase conclusiva, dimostra la capacità del governo e della maggioranza di centrodestra di portare a ter-

mine riforme istituzionali attese da anni e mai realizzate».Claps ha infine concluso: «L’evento sarà l’occasione per illustrare l’azione politica di Fratelli d’Italia, il maggior partito della coalizione di centrodestra, che continua a crescere nelle intenzioni di voto degli italiani: un ulteriore segnale del grande apprezzamento dei cittadini verso le politiche adottate dal governo».

Spunta un altro ente nel giro di famiglia: la Meccanima fondata da Lacorazza e poi intestata al suo portaborse dopo l’elezione

Piero ristruttura il Palazzo Lacorazza con i nostri soldi?

IN UN PAIO DI ANNI, INCETTA DI UN MILIONE DI EURO DI SOLDI PUBBLICI

DAGLI ENTI A TRAZIONE ROSSA

Se l’Appennino Piero parlò male di tutti fuorchè di Dio scusandosi con il dir non lo conosco, noi non siamo come lui. Abbiamo letto la sua accorata replica sui social e ci uniamo alle lodi che lui fa di se stesso. Noi non possiamo che lodare chi non viene rieletto, costruisce una fondazione inventandosi un lavoro e, poi, riesce con questa fondazione a ricavare quasi un milione di euro in un paio d’anni tra affidamenti e contributi.

Ci chiediamo cosa avrebbe detto l’Appennino Piero se un Consigliere Regionale non eletto nel centrodestra avesse fondato una società e avesse avuto appalti con affidamento diretto per qualche centinaia di migliaia di euro dalla Regione Basilicata e dai Comuni del centrodestra? Siamo certi che non avrebbe fatto nessuna interrogazione? Che non avrebbe sollevato una questione morale? A noi la questione morale interessa poco. Non siamo moralisti. Se scriviamo delle sue capacità imprenditoriali e del suo multiforme ingegno è solo per lodarlo.

IL

DI FAMIGLIA DATO IN FITTO ALLA FONDAZIONE E RISTRUTTURATO COI SOLDI PUBBLICI?

Ci ha colpito la storia strappalacrime della madre che dona tutti i suoi averi in una fondazione nella quale ci sono i figli. Ci dispia-

€ per la Fondazione Lacorazza

ce se abbiamo turbato gli equilibri familiari, non era nostra intenzione. Siamo uomini del Sud e sappiamo che la mamma è sempre la mamma.

Ha tolto l’eredità ai figli per darla ad una fondazione dei figli. Che generosità verso la società. Vi è da dire, però, che il pomposamente chiamato “Palazzo Lacorazza” non risulta essere stato donato alla fondazione.

Ci risulta che la Fondazione Appennino abbia sede in uno spazio del palazzo di famiglia ma che lo stesso non rientri nel capitale sociale della fondazione. La matematica non è un’opinione e pure l’Appennino Piero nel suo scritto parla di un terreno ed un deposito. Il palazzo Lacorazza non è né un terreno né un deposito. Certo, però, che la Fondazione Appennino ha ben pensato di ristrutturare il palazzo di famiglia e non solo per metterci la sede della Fondazione. Ma come è stato ristrutturato il palazzo di famiglia?

Ci siamo posti quest’interrogativo e abbiamo trovato una facile risposta proprio guardando il sito della Fondazione Appennino. Nel bilancio 2021 si legge che “durante l’anno 2021, sono stati avviati a pieno regime i progetti finanziati da avvisi pubblici della Regione Basilicata: ristrutturazione, e trasformazione, di “una casa della cultura” per promuovere eventi di qualsiasi tipo anche legati ad uno store e al servizio di ristorazione per la promozione di prodotti enogastronomici. Detta struttura è anche la sede delle Fondazione, luogo della rappresentanza, godibile e fruibile, per coloro che vorranno viverla e frequentarla”.

cazione non avvenisse

Posto che, da quanto ci pare di capire, il Palazzo Lacorazza - sede della Fondazione Appenninonon è di proprietà della Fondazione ma della famiglia Lacorazza la Fondazione di famiglia ha preso soldi pubblici per restaurare il palazzo di famiglia? Chissà se domani con un post l’Appennino Piero ci racconterà anche qualcosa su questo magari dicendoci se la famiglia Lacorazza percepisce un canone di locazione dalla Fondazione Appennino.

MA NON SOLO LA FONDAZIONE, ECCO LA MECCANIMA, SOCIETÀ FONDATA

DA PIERO E POI

INTESTATA AL SUO PORTABORSE CHE FATTURA

SENZA DIPENDENTI

Ovviamente ci siamo incuriositi. Nel Palazzo Lacorazza restaurato (a quanto pare almeno nelle intenzioni) coi soldi pubblici dati alla Fondazione Appennino (speriamo di aver capito male), non ha sede soltanto la Fondazione ma anche un bed and breakfast denominato “Dimora Appennino”. Una bella attività di impresa realizzata in un immobile restaurato con i soldi pubblici? Niente di male, sicuramente tutto lecito ma dove vanno i proventi di questa attività? Però, sempre curiosando tra le carte dei verbali, scopriamo che nel palazzo della famiglia Lacorazza non ha sede soltanto la Fondazione della famiglia Lacorazza e il Bed and Breakfast (della famiglia Lacorazza?) ma anche un’altra società.

Il suo nome è Meccanima srl. La società ha oggi un unico socio che è anche amministratore, si tratta di Giuseppe Mollica. Nel suo curriculum troviamo che è stato col-

laboratore del Consigliere Lacorazza, in Provincia quando Lacorazza era Presidente della Provincia, collaboratore della Presidenza del Consiglio quando Lacorazza era Presidente del Consiglio. Si tratta di un uomo di fiducia dell’Appennino Piero. Del resto solo ad un uomo di totale fiducia si può cedere per intero il capitale sociale di una propria società e anche l’amministrazione della stessa.

Fino al Maggio 2024, infatti, socio unico e unico amministratore di Meccanima era proprio Piero Lacorazza che, però, si fida fino ad un certo punto del suo uomo di fiducia, posto che i verbali della società sono ancora sottoscritti dal fratello Giovanni come segretario. Sintomo che evidentemente i legami che formalmente Piero voleva recidere con questa società, di fatto non lo sono stati. Anzi…La società non ha dipendenti (ne dichiara solo uno che costa € 81 all’anno), ma nel 2024 ha fatturato oltre 105.000 €, generando un utile di soli 3.000 €. Ma senza dipendenti, a parte chiedersi come fa i lavori, sarebbe utile anche capire nelle tasche di quali professionisti finiscano i soldi. Ma anche su questo approfondiremo. Magari proprio con qualche spunto che preziosamente ci viene dato dalle repliche social di Piero Lacorazza.

LA SEDE OPERATIVA NELLA VIA DELLA REGIONE, DOVE CI SONO ANCHE LE AZIENDE DEL GRUPPO GPI CHE SVOLGE LE STESSE ATTIVITÀ PER GLI ENTI PUBBLICI LUCANI

In tutto questo giro di “innocenti coincidenze“, emerge che la Meccanima Srl, che Piero ha ceduto al suo portaborse e che ha come vigilante segretario il fratello Giovanni, oltre alla sede legale nel Palazzo Lacorazza, la società ha anche una sede in Via Verrastro 29 a Potenza.

La coincidenza è alquanto singolare. In primis perché, manco a farlo apposta, siamo proprio nei pressi della Regione dove Piero svolge le sue funzioni da Consigliere e certamente frequenta insieme al suo portaborse storico. Ma c’è di più. Proprio lì hanno sede altre società legate al gruppo GPI come ad esempio la GSI e Apperò, società che gestiscono, sempre per enti pubblici, i medesimi servizi del ticket LacorazzaMollica. Coincidenze! Comunque al civico 29 noi ci siamo recati. E della Fondazione Appennino, almeno su citofono e buca postale, non abbiamo trovato traccia. Di Gpi sì. Approfondiremo…

D I MAS SI M O
Il civico n. 29 in via Verrastro e le edizioni di Cronache di martedì e di ieri
Primo Piano 8
Regione Basilicata, Ministero della Cultura, Sant’Arcangelo, Brienza e Montemurro
già direttore, il fratello già Apt nel CdA e la mamma legale rappresentante

Durante il suo intervento in Consiglio, il presidente ha illustrato le azioni messe in campo per affrontare l’emergenza

Crisi idrica, Bardi: «Situazione critica della diga Monte Cotugno, in arrivo nuovi fondi»

La Basilicata si trova ad affrontare una crisi idrica di portata eccezionale, non più un’emergenza isolata, ma l’evidenza di un cambiamento climatico profondo che sta ridefinendo gli equilibri ambientali, economici e sociali a livello globale. Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha illustrato, durante la seduta straordinaria del Consiglio regionale di ieri, un quadro di severità idrica di livello «“elevato” per gli schemi Basento-Agri-Camastra, Vulture-Melfese e Collina Materana, con 44 comuni lucani coinvolti, e una criticità media nel resto del territorio».

«La situazione è aggravata dai dati: gli afflussi autunno-invernali 20232024 sono stati di soli 21 milioni di metri cubi, l’80% in meno rispetto alla media storica di 110 milioni annui, segnando una rottura nella serie storica dal 1986. L’impatto penalizza la capacità di accumulo dei bacini, estendendo la crisi a zone storicamente stabili, come la Val d’Agri e lo schema del Frida. Le sorgenti lucane, che un tempo coprivano circa il 60% del fabbisogno idropotabile, oggi ne garantiscono appena il 30%. Lo schema del Frida, ad esempio, è passato da quasi 600 litri al secondo a poco più di 300. Il punto più critico riguarda la diga di Monte Cotu-

gno, il più grande invaso artificiale d’Europa in terra battuta. Al 21 ottobre 2025, la diga conteneva circa 40,8 milioni di metri cubi, vicinissima alla soglia di riserva di 40 milioni di metri cubi, al di sotto della quale non sarebbe garantito l’uso potabile. Questo limite mette a serio rischio l’uso agricolo nel Metapontino, in quanto la legge stabilisce la priorità assoluta del consumo umano rispetto agli altri usi, tra cui l’irriguo. Un aggravamento di questa condizione avrebbe un impatto gravissimo, considerando che solo il comparto della fragola genera circa 100 milioni di euro di fatturato» ha affermato.

In risposta alla gravità della situazione e per accelerare la realizzazione delle opere, la Regione Basilicata ha richiesto «alla Presidenza del Consiglio dei Ministri la dichiarazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale per deficit idrico e la nomina di un Commissario delegato. Questa misura straordinaria si fonda sull’esperienza positiva del 2024, quando la gestione commissariale permise il ripristino dell’erogazione idropotabile a 140.000 lucani in soli 40 giorni» ha continuato Bardi. Il Presidente Bardi ha rassicurato il Consiglio sull’«impegno della Regione su tutti i fronti, elencando una serie di inter-

venti infrastrutturali in corso e programmati. Sul Camastra, grazie a finanziamenti straordinari, la capacità di invasamento è aumentata di 3 milioni di metri cubi rispetto al 2024». «Sono in corso interventi per potenziare lo schema Basento-Camastra, con un finanziamento di 53,7 milioni di euro, che includono lo stanziamento di 6 milioni di euro per la diga del Pantano di Pignola, garantendo una riserva aggiuntiva di 5,5 milioni di metri cubi. Sul BasentoBradano, inoltre, sono in fase di completamento i lavori sull’adduttore pensile e la galleria di collegamento (finanziati con 9 e 11,5 milioni di euro dal PNRR), per attivare l’irrigazione di circa 5.000 ettari entro marzo 2026. Per lo schema Agri-Sinni, si lavora per ripristinare la piena capacità di invaso dello schema Sinni-Pertusillo e di Monte Cotugno, con una rimodulazione progettuale che ha avviato i lavori di posa del manto impermeabile con conclusione prevista entro dicembre 2026. Inoltre, proseguono i lavori sulla Traversa del Fiume Sauro, finanziati dalla Regione Puglia, che garantiranno un apporto aggiuntivo stimato in 50 milioni di metri cubi all’anno verso Monte Cotugno. Un risultato di “portata storica” è l’iter accelerato per il ripristino dell’invaso della

diga del Rendina (Abate Alonia) sul torrente Olivento a Lavello, finanziato dal PNISSI per 113,7 milioni di euro. Il completamento di questa diga renderà il nord della Basilicata autonomo dal sistema di Conza, assicurando indipendenza e sicurezza idrica. La Regione, per il tramite di Acquedotto Lucano, sta agendo anche sulla riduzione delle perdite idriche in rete, con fondi REACT EU, PON e PSC, intervenendo su 42 comuni per modernizzare oltre 3.500 km di rete» ha spiegato il presidente. Bardi ha anche toccato la questione della cooperazione interregionale, ricordando che «l’acqua lucana alimenta sistemi potabili e agricoli della Puglia, della Calabria settentrionale e dell’Ilva. La Basilicata, che fornisce acqua a oltre due milioni di cittadini tra Lucania e Puglia, chiede la revisione dell’Accordo di Pro-

L’intervento in Consiglio dell’assessore all’agricoltura: « La mancanza di acqua comprometterebbe tutto»

Cicala: «A rischio il comparto fragole del Metapontino»

Ieri, durante il Consiglio regionale, l’assessore all’Agricoltura, Carmine Cicala, ha affrontato la grave crisi idrica che sta colpendo la Basilicata, un settore fondamentale per l'economia regionale. Cicala ha descritto l'agricoltura come l'essenza della regione, ora in pericolo a causa di una delle crisi idriche più gravi della storia recente. Con dati allarmanti, l’assessore ha rivelato che al 20 ottobre, l'invaso di Monte Cotugno conteneva solo 41,2 milioni di metri cubi, ben al di sotto della capacità autorizzata di 280 milioni. Le previsioni indicano un ulteriore calo a dicembre, con un impatto diretto sull'economia, in particolare sul compar-

to delle fragole del Metapontino, che genera oltre 100 milioni di euro all'anno. Cicala ha evidenziato le misure già adottate dalla Regione, come il sistema emergenziale attivato dal Consorzio di Bonifica, che ha recuperato 6,5 milioni di metri cubi al mese. Sono in corso anche opere strategiche, tra cui la diga di Marsico Nuovo e investimenti per aumentare la capacità di Monte Cotugno. Guardando al futuro, l’assessore ha proposto una Basilicata più resiliente e innovativa, con obiettivi chiari per il 2030, tra cui l'aumento della capacità di invaso e l'adozione di tecniche di agricoltura di precisione. Ha inoltre richiesto un nuovo accordo con la Regione

gramma del 2016 con la Puglia, per adeguarlo alle mutate capacità di invasamento dei bacini e alle nuove esigenze climatiche, puntando a regole eque che riconoscano il valore della risorsa e i costi di gestione». In conclusione, Bardi ha definito «la crisi una “sfida di civiltà”, sottolineando che la strategia regionale si fonda su tre pilastri: interconnessione tra gli schemi idrici, riduzione strutturale delle perdite tramite digitalizzazione e autonomia energetica del sistema idrico». Ha esortato tutti, istituzioni e cittadini, ad «assumere comportamenti responsabili, perché l’acqua non è un diritto scontato, ma un bene comune fragile e prezioso. La Basilicata, ha concluso, “chiede e merita riconoscimento, equità e rispetto per il ruolo che svolge” al centro degli equilibri del Mezzogiorno».

Puglia per affrontare la crisi idrica in modo equo e moderno.

Cicala ha concluso chiedendo un sostegno politico unanime, sottolineando che la questione non riguarda solo la maggioranza o l'opposizione, ma l'intera Basilicata.

Bardi e Cicala (foto Mattiacci)
Bardi in Consiglio regionale (fot oMattiacci)
In

In Consiglio dibattito acceso sulla crisi idrica

Le opposizioni: «Non va tutto bene, sia chiaro»

Si è tenuta ieri la seduta straordinaria del Consiglio regionale della Basilicata, convocata su richiesta della minoranza per affrontare la crescente crisi idrica che sta colpendo duramente il territorio lucano, mettendo in ginocchio in particolare il settore agricolo. Al centro del dibattito, l’urgenza di interventi strutturali, la necessità di una nuova governance e le profonde divergenze tra maggioranza e opposizione.

La seduta, inizialmente presieduta dal presidente del Consiglio regionale Marcello Pittella e proseguita con la vicepresidenza di Angelo Chiorazzo, si è aperta con un gesto che non è passato inosservato: i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia hanno abbandonato l’aula durante l’intervento dell’assessore Carmine Cicala, senza che alcuno di loro prendesse successivamente la parola. Tra gli interventi dell’opposizione, quello del consigliere Roberto Cifarelli, che ha richiamato un recente articolo di Cronache in cui il presidente di Confagricoltura Basilicata, Battifarano, ha chiesto le dimissioni di Cicala e misure immediate per sostenere

gli agricoltori.

L’opposizione – rappresentata in aula da Marrese, Chiorazzo, Cifarelli, Araneo, Lacorazza e Bochicchio – ha denunciato la gravità della situazione, ribadendo che “non va tutto bene” e sottolineando la mancanza di una visione strategica da parte della Giunta regionale. Tra le criticità emerse: i ritardi nei lavori alle condotte, la cessione di acqua alla Puglia, le ingenti perdite idriche e l’assenza della Regione dalla governance di Acque del Sud. I consiglieri di minoranza hanno chiesto un cambio di passo radicale: investimenti strutturali su

dighe e reti idriche, riforma del Consorzio di Bonifica, rafforzamento dell’Alsia e creazione di un Osservatorio regionale sulla crisi. Tra le proposte, anche la nomina di un commissario straordinario sul modello del ponte Morandi per accelerare l’esecuzione delle opere, un piano pluriennale di investimenti e misure immediate come l’esonero dai canoni consortili per gli agricoltori.Dalla parte della maggioranza, sono intervenuti il presidente Pittella, i consiglieri Aliandro e Fanelli e l’assessore Pepe. Gli esponenti della coalizione di governo hanno ribadito la comples-

sità della fase politica e l’impegno della Giunta a lavorare in spirito di collaborazione, valorizzando il confronto con l’opposizione e con le organizzazioni di categoria. È stato sottolineato che la crisi idrica, aggravata dai cambiamenti climatici, non riguarda solo la Basilicata ma ha una portata globale. Tra le priorità indicate: la revisione della programmazione FEASR e della PAC, il potenziamento delle reti esistenti, la costruzione di nuove infrastrutture e la capacità di raccogliere e conservare l’acqua durante le piogge intense.

Alcuni momenti del Consiglio (foto Mattiacci)

CRONA-CHI? Il giornalista Amendolara indaga sui fatti accaduti a Policoro con il criminologo Martoccia e il blogger Martino

Non chiamateli “i fidanzatini”:

il giallo lucano di Luca e Marirosa

In questo appuntamento con “Crona-Chi?”, il giornalista Fabio Amendolara incontra Pierluigi Martoccia, Criminologo e Domenico Martino, Blogger, per raccontare, tramite i fatti, la morte di Luca Orioli e Marirosa Andreotta.

Dopo 37 anni, Olimpia Fuina, mamma di Luca, continua a chiedere giustizia per la morte del figlio su cui aleggiano troppe ombre. Luca e Marirosa erano giovani e innamorati e vennero rinvenuti cadavere nel bagno della casa di lei. Folgorazione, omicidio o inalazione di monossido di carbonio? Per la consulente tecnica di parte, Roberta Bruzzone, non vi furono dubbi alcuni sulla pista omicidiaria del caso.

Il legale della famiglia Orioli ha presentato un'istanza alla Procura Generale di Potenza dopo l'ennesimo rigetto di quella di Matera, chiedendo la riapertura delle indagini e denunciando la negligenza, a suo dire, di alcuni Magistrati e acclarati falsi in perizia. Ci sono luminari di livello internazionale che hanno chiarito che si tratta di aggressione da parte di terzi, di morte violenta, ma si dà credito all'unica perizia che parla di probabile monossido di carbonio. L'ultima perizia, firmata dal professore Introna, è quella che la famiglia Orioli contesta fermamente.

«Basta chiamarli fidanzatini - sottolinea Amendolara - tale spersonalizzazione ha reso questa storia poco umana. Pierluigi, quando si fa un'indagine seria e ci si trova davanti a quattro ipotesi di morte, come in questo caso, che cosa si fa? Si approfondiscono tutte fino in fondo e poi si comincia a escludere. Monossido non c'entra niente, via. Folgorazione non c'entra niente, via. Invece qui che cosa è successo?».

«Qui all'inizio vengono commessi una serie di errori che poi sostanzialmente hanno portato a tutte queste ipotesi – comincia il Criminologo- Il metodo dovrebbe essere scientifico, si analizza una scena di un evento e poi si arriva a fare delle ipotesi.

In questa storia si sono prima tratte le conclusioni e poi si è cercato di adattarle al fatto concreto, cosa che non si dovrebbe mai fare. In realtà la vicenda ha preso poi questa piega misteriosa perché all'inizio non viene effettuato un sopralluogo preciso, puntuale. La casa si riempie di gente alterando la scena dell'evento. La ricostruzione è questa: la mamma di Marirosa ritorna a casa, sente il caldobagno acceso, così come i termosifoni che aveva incaricato alla figlia di spegnere; vede il riflesso della luce del bagno, si avvicina e trova esanime sia Marirosa che Luca. Poi entra, la casa si riempie di persone. Sì perché lei immediatamente telefona a un'amica con la quale era stata a Matera e questa la raggiunge e comincia a fare tutta una serie di telefonate. Quindi oltre ai carabinieri, che sono gli ultimi paradossalmente ad arrivare, la casa si riempie di parenti e amici e il corpo di Luca, è accertato, viene spostato. Qualcuno pone sui genitali di Luca un asciugamano, un jeans e poi ripone dei vestiti, molto probabilmente è spostato anche il caldobagno, che viene poi spento dal papà di Luca. Luca viene trovato anche in una posizione un po' particolare, con le braccia sollevate, quasi come l'avessero sollevato e trascinato». «Altro dettaglio interessante sono i pantaloni di Luca. Io sono stato un allievo del professor Bruno – prosegue Martoccia- e ci siamo occupati di questa vicenda. Lui è stato uno

degli autori di una perizia, una consulenza criminologica sulla morte di Luca e Marirosa. Poi l'ho ripresa in un lavoro del 2012 quando ho frequentato la scuola di specializzazione all'Università di Roma La Sapienza».

«Cosa è avvenuto sostanzialmente?» chiede il giornalista. «In realtà l'anomalia nei pantaloni di Luca è che sono rivoltati come se qualcuno glieli avesse letteralmente sfilati. E poi non si è mai chiarito dove vengono ritrovati gli altri suoi indumenti. Del bagno c'è una fotografia che ritrae una sola scarpa con un solo calzino». «Domenico -chiede Amendolara- tu hai incontrato pochi giorni fa Olimpia. C'è stata una richiesta di riapertura delle indagini. Ormai siamo all'ennesima richiesta, dopo riaperture e chiusure continue e ora l'istanza è stata inviata alla Procura Generale di Potenza chiedendo una vocazione delle indagini». «Innanzitutto c’è una grande amarezza da parte di Olimpia, perché in questi giorni c'è stato un certo trambusto, ma soprattutto perché sono 37 anni che si parla dei “fidanzatini di Policoro” il che secondo lei è il primo depistaggio, perché i due erano in fase di crisi, si stavano lasciando. Ci furono tre tentativi da parte di Luca. Ricordo delle lettere in cui si parla di questa cosa ma c'è anche un episodio che racconta Olimpia: dice che la seconda volta in cui Luca tenta di fare il discorso di lasciarsi (perché lui studiava a Milano e la ragaz-

za invece era a Policoro), mentre andavano sulla spiaggia con la macchina, Marirosa si lancia fuori dall’auto. Sembrano dettagli ma sono aspetti importanti di questa vicenda».

Veniamo alla perizia di Introna, sulla quale si è espresso Fiumefreddo, l'avvocato di Olimpia Orioli. «Olimpia parla sempre di queste perizie -prosegue il Blogger- soprattutto dei contrasti che si evincono. Nel 1996 viene infine riesumato il corpo di Luca. Veniamo poi alla perizia di Introna, il quale dice che ha effettuato le analisi, ha fatto la prova tossicologica e conclude per un'intossicazione da monossido di carbonio. In realtà però se analizziamo tutta la scena dell'evento è impossibile perché nella perizia di Strada, l'altro anatomopatologo che si è occupato di questa vicenda, il monossido sarebbe stato sprigionato da uno scaldabagno a gas che era presente in quell'ambiente. Che funzionava male diciamo. Poi ci sono i segni post mortem che non sono compatibili assolutamente con una intossicazione. Quindi un esperto avrebbe subito detto escludiamo la pista del monossido. Nella perizia di Introna invece viene utilizzato un altro metodo, molto sperimentale, mentre l'unico metodo certo è quello dell'esame del sangue. Oltretutto fatto su un unico pezzettino di muscolo». «Questa è la ricostruzione finale che fa Introna –spiega Amendolara- Luca

e Marirosa decidono di fare una doccia insieme. La casa è già calda ma Marirosa non spegne il riscaldamento. Luca inizia a spogliarsi in cucina, e sposta il caldobagno nel bagno dove lo accende a mezza potenza. Verosimilmente viene aperto il rubinetto dell'acqua calda e chiusa la porta sì da favorire all'interno un piacevole ambiente caldo umido. Domenico a te convince questa ricostruzione?». «Un po' romanzata e si ipotizza che il primo depistaggio sia proprio questo fatto del rapporto intimo dei due ragazzi, perché la relazione era in crisi. Vorrei dire una cosa sulla perizia di Strada perché nel 2023 smentisce se stesso dicendo che il monossido non era sufficiente a ucciderli. La cosa strana è che questo video è sparito. Noi speriamo che gli inquirenti l'abbiano recuperato perché a questo punto è centrale».

«C’è dell’altro –incalza il Criminologo Martocciaprobabilmente Luca non era al bagno perché ci sono i segni del trascinamento e probabilmente il corpo, quando è stato picchiato, siamo nel campo delle ipotesi, non era nel bagno ma ci viene portato dopo. Questa è un po' l'idea, l'ipotesi più sensata per la presenza di quel fungo schiumoso che viene descritto da tutti, segno tipico della morte da annegamento, per cui molto probabilmente è stato messo di testa nella vasca, mentre Marirosa cade perché ha una ferita alla nuca, però anche lei morirà annegata nella vasca».

Pierluigi Martoccia, Domenico Martino e Fabio Amendolara a Crona-chi?

La famiglia della ragazza tragicamentescomparsa nel 1988 smentisce la ricostruzione «del collegamento della morte con i festini a base di sesso e droga»

Morte Luca Orioli e Marirosa Andreotta, «Basta offendere la memoria di nostra figlia»

Tiene prepotentemente banco nel dibattito pubblico delle ultime settimane il caso della tragica morte di Luca Orioli e Marirosa Andreotta avvenuta nel 1988 a Policoro. Un vero e proprio giallo per cui la mamma di Luca Orioli, Olimpia Fuina chiede ancora verità.

Dopo che alcuni giornali hanno associato «la morte di Marirosa e Luca alla presunta partecipazione di Marirosa a “festini a base di sesso e droga”», i genitori Vincenzo Andreotta e Antonia Giannotta hanno deciso di fare chiarezza. Di seguito uno stralcio della nota. ****

DI V INCENZO A NDREOTTAE A NTONIA G IANNOTTI

La lettera scritta da Marirosa nel Febbraio 1986, oltre due anni prima della tragedia, e riportata di recente dall’avvocato Fiumefreddo della Famiglia Orioli come documento assolutamente “inedito” che aprirebbe degli “scenari di straordinaria rilevanza investigativa” rappresenta uno dei tanti tentativi di gettare fumo negli occhi all’opinione pubblica con l’obiettivo di mantenere vivo il dibattito sulla tragica vicenda da parte di chi non accetta le conclusioni scientifiche a cui sono pervenuti i consulenti medici del Tribunale di Matera.

Basti richiamare, infatti, l’ultima ordinanza di archiviazione in cui viene riportato: che l’inchiesta è stata riaperta dal PM Rosanna de Fraia in data 14.07.2010 a seguito di istanza di riapertura delle indagini promossa dai genitori di Marirosa; che la riapertura delle indagini era specificamente disposta “alla stregua delle numerose e reiterate notizie apparse sulla stampa in quel periodo, che ricollegavano il fatto alla presunta partecipazione di Marirosa a festini a base di sesso e droga”. La frase di Marirosa “spero che resterai accanto a me anche quando ti confesserò una piccola parte di me che voglio cancellare per sempre; vedi, potrei benissimo nasconderti tutto, ma ho piena fiducia in te e voglio che tu di me sappia tutto” è riportata nell’ordinanza di archiviazione, per cui è stata ben valutata dal PM e dal GIP, così come sono state analizzate le trasmissioni di “Chi l’Ha Visto?” con le rivelazioni, poi ritrattate, del fotografo Cerabona; che i genitori di Marirosa si sono opposti alla prima richiesta di archiviazione del PM del 09.11.2010 chiedendo un nuovo esame autoptico con moderne tecnologie, perizia poi effettivamente disposta dal PM a seguito di ordine del GIP, ed affidato al Dott. Francesco Introna. Pertanto, le recenti affermazioni dell’avvocato della Famiglia Orioli, e la descrizione giornalistica del Sig. Guido Tortorelli sono – a nostro avviso – pubblicate al solo fine di suscitare clamore mediatico mantenendo viva la discussione sui mezzi di informazione e sui social, circa il decesso dei due giovani. Analogamente, non riteniamo possibile propagare come nuova perizia una relazione peritale del 1999 redatta dal criminologo Prof. Bruno, quando successivamente ad essa (nel 2010) è stata eseguita una autopsia con le più moderne tecnologie disponibili presso l’istituto di medicina legale di Bari, istituto certamente di eccellenza e all’avanguardia avendo anche reparti specialistici di tossicologia forense, odontoiatria forense…. da parte di un consulente di indiscussa professionalità (Prof. Francesco Introna, esperto medico le-

gale di fama, assistito dalla dott.ssa Simona Corrado) e con consulenti di parte presenti alle operazioni peritali (Prof. Giorgio Bolino, professore di medicina legale dell’Università La Sapienza, dott.ssa Roberta Bruzzone criminologa, consulenti di parte della Famiglia Orioli, e Dott. Antonio Palmieri, medico legale consulente di fiducia della Procura di Santa Maria Capua Vetere, consulente di parte della famiglia Andreotta) la cui attività è complementare all’attività svolta dal consulente tecnico del PM, e che hanno condiviso l’assenza di lesioni traumatiche e l’esclusione dell’ipotesi di una morte da causa violenta.

L’approfondita attività disposta dalla procura, arricchita anche dagli accertamenti istologici e tossicologici e da esami strumentali quale una TAC total body non lasciano spazio a diverse diagnosi o ad altre ipotesi se non un evento accidentale non riconducibile in assoluto all’attività di terzi. Nello specifico, riprendendo i passaggi salienti dell’ordinanza di archiviazione del 2013: non è presente “qualsivoglia lesività a carico delle strutture ossee e muscolari di Luca Orioli”; la salma di Luca Orioli “appariva macroscopicamente priva di lesività di natura traumatica”; gli esami condotti dal team del Prof. Introna e “quelli effettuati dal Prof. Umani Ronchi nel 1996, escludevano categoricamente la ricorrenza di lesioni traumatiche vitali a carico dei genitali esterni di Luca Orioli”; l’esito degli accertamenti radiologici ed istologici “hanno consentito concordemente di escludere, con ogni attendibilità, che la causa della morte di Andreotta Marirosa possa essere attribuita a qualsivoglia natura traumatica”; “La lesione riscontrata a livello occipitale appare, infatti, compatibile con un impatto delle regioni nucali contro una struttura rigida durante la fase di caduta al suolo”, struttura identificata nella manopola del rubinetto della vasca da bagno; non sono stati riscontrati DNA estraibili dalle unghie riferibili a terze persone; con riferimento all’osso ioide di Luca, il Prof. Umani Ronchi ha dichiarato: “mi meraviglia che ancora si parli a sproposito dell’osso ioide da parte di chi evidentemente non ha letto la mia perizia, nella quale si afferma che la rottura di un corno del predetto osso è stata causata dalle manovre autoptiche, eventualità piuttosto frequente data la sua fragilità! …. E che in particolare non vi erano segni di strozzamento, strangolamento o di altra lesività asfissiogena”.

Alla luce dell’articolato percorso investigativo attivato dal Tribunale di Matera a partire dalla riapertura delle indagini dell’anno 2010, non è possibile addebitare oggi alla magistratura alcuna inefficienza e non può che accettarsi la tesi della morte per cause non omicidiarie; né è oggettivamente possibile nemmeno ipotizzare, come spesso capita di leggere sui social, che ci sia una macchinazione globale di sviamento delle indagini operante al Tribunale di Matera ininterrottamente da quasi 40 anni, o peggio, che ci siano dei “potenti” in grado di influenzare per decenni decine e decine di magistrati che si sono succeduti nell’ufficio preposto. La diffamazione subita dalla nostra famiglia, e l’offesa alla memoria di Marirosa è stata oggetto di sentenza civile passata in giudicato con la quale numerose testate sono state condannate a risarcire la nostra famiglia

per decine di migliaia di euro. La sentenza del Tribunale Civile di Matera n.487/2016, definisce la ricostruzione giornalistica della presunta partecipazione di Marirosa a festini a base di sesso e droga come menzognera. Ed a proposito di ricostruzioni menzognere: tutte le lettere di Marirosa sono state consegnate in copia alla nostra famiglia dal giornalista di “Chi l’ha Visto” Gianloreto Carbone (che le aveva ovviamente avute dagli inquirenti o dalla famiglia Orioli – il luogo dove dovevano per forza essere conservate). Tutte le lettere avevano la busta (con timbro indicante la data – in quanto Marirosa non metteva la data sul foglio), tranne una. Guarda caso la prima lettera di Marirosa, scritta oltre due anni prima della morte; in tale lettera Luca non viene apostrofato “amore mio” e la stessa non è stata dunque consegnata a Luca poche ore prima della tragedia, come surrettiziamente ricostruito dal giornalista Guido Tortorelli; i cosiddetti festini dell’inchiesta “Turris“, collocati temporalmente nel 1993 (cinque anni dopo la morte dei ragazzi), dai quali è scaturito l’incredibile accostamento, in realtà non si sono mai nemmeno verificati come processualmente concluso nel processo cd. Turris.

Ovviamente, nonostante la scomparsa del nostro amatissimo e compianto avv. Riccardo Laviola, che tanto si è speso per la nostra famiglia, e che ha vinto le numerose battaglie giudiziarie in sede civile che hanno conclamato la falsità dell’accostamento tra la morte dei ragazzi ed i presunti festini, continueremo a denunciare ed a perseguire in tutte le sedi i responsabili di tali crimini giornalistici.

Sollecitiamo gli organi di stampa a controllare sempre e bene le fonti e a non trincerarsi dietro il semplicistico richiamo ad atti giudiziari inesistenti o malamente interpretati da chi mostra troppo interesse alla distorsione della verità. Auspichiamo il rispetto dei confini che perimetrano il diritto di cronaca e la libertà di informazione dovendo prevalere la ricerca della verità ad opera della competente Autorità Giudiziaria, sulla quale si esprime sempre e comunque rinnovata fiducia.

Intensificati i controlli i n mare. L'operazione ha portato a un’associazione di Policoro che occultava attività commerciali. Elevate in totale sanzioni per 26mila €

Blitz della Guardia di Finanza sul litorale

Jonico-lucano: scoperti abusi noleggio nautico

Nel periodo compreso tra giugno e settembre 2025, la Guardia di Finanza ha rafforzato il dispositivo di controllo del litorale jonico-lucano mediante il rischieramento di una motovedetta, impiegata, alternativamente tra le unità navali delle classi 2000, 800 e 7000, in dotazione alle Sezioni Operative Navali della Guardia di Finanza di Taranto e Gallipoli.

«L’attività si è concretizzata in 75 crociere navali, condotte nell’ambito delle operazioni di polizia del mare, finalizzate a garan-

tire il rispetto delle normative in materia di ordine e sicurezza pubblica, tutela del demanio marittimo e contrasto alle attività economiche irregolari legate al turismo nautico» si legge in una nota delle Fiamme Gialle. Durante i controlli effettuati in mare, le Fiamme Gialle hanno accertato «casi di noleggio nautico abusivo, riscontrando al contempo un comportamento sospetto da parte di un’associazione di Policoro che avrebbe occultato attività di natura commerciale. Dalle verifiche è emerso che l’asso-

ciazione, formalmente priva di scopo di lucro, avrebbe in realtà organizzato escursioni in mare a pagamento, servendosi dei mezzi nautici intestati ad una societàa responsabilità limitata».

L’intervento si inserisce nei 131 controlli di polizia in mare, effettuati in stretta sinergia tra i Reparti Navali e la Compagnia di Policoro, nel periodo estivo, e finalizzati a contrastare le condotte illecite nel settore della nautica da diporto, a salvaguardare i diritti degli operatori regolari, nell’ambito del piano operativo co-

L’operazione condotta dalla Dia di Salerno coinvolge anche la provincia di Potenza

Usura e camorra: 16 arresti

tra Campania e Basilicata

Anche la provincia di Potenza è finita nell’operazione condotta dalla Direzione distrettuale Investigativa Antimafia di Salerno, scattata ieri mattina con l’emissione di un decreto di fermo per 16 persone. Il blitz, eseguito all’alba tra le province di Salerno, Avellino, Napoli e

Potenza, ha impegnato 120 operatori delle forze dell’ordine, tra cui quattro piloti di droni della DIA.

Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di usura ed estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di imprenditori e commercianti.

L’inchiesta, avviata lo scorso luglio, ha portato

alla luce una rete criminale riconducibile a tre clan camorristici attivi nelle province di Salerno, Avellino e Napoli che pare abbiano dato vita a un sistema di intimidazioni, violenze e prestiti a tassi usurari nei confronti di due imprenditori conciari di Solofra, titolari di una società da anni in difficoltà economiche.

ordinato dal Reparto Operativo Aeronavale di Bari. Complessivamente sono state elevate sanzioni amministrative per oltre 26.000 euro, con particolare riferimento a violazioni in materia di sicurezza della navigazione, autorizzazioni per attività di noleggio nonché ad altri ambiti istituzionali.

L’operazione conferma l’impegno costante della Guardia di Finanza nel presidio del mare e nella tutela della legalità economico-finanziaria, anche nel comparto turistico e ricreativo.

Più risorse e servizi in Basilicata: potenziati i centri territoriali

Con l’approvazione del Piano Operativo degli Interventi Regionali 2025 relativo al Fondo per le Politiche della Famiglia, la Regione Basilicata consolida e rafforza la rete dei Centri per la Famiglia (CPF), considerati veri e propri presìdi territoriali di ascolto, sostegno e supporto alla genitorialità.Le risorse assegnate alla Basilicata – pari a 393.600 euro, stanziate dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri – saranno suddivise tra 12 Centri per la Famiglia, già attivi o in corso di attivazione. Per ciascuno è previsto un contributo di 32.800 euro.«L’obiettivo condiviso è dare continuità e forza a un modello di welfare di prossimità che mette al centro la famiglia» – dichiara Cosimo Latronico, assessore regionale alla Salute, Politiche per la Per-

sona e PNRR – «I Centri per la Famiglia sono luoghi in cui le persone trovano ascolto e strumenti per affrontare le difficoltà quotidiane, ma anche spazi in cui si promuovono rela-

zioni solidali e partecipazione civica».L’intervento, condiviso con gli Ambiti Socio Territoriali, le Aziende Sanitarie e l’ANCI Basilicata, garantirà una copertura omogenea del-

l’intero territorio regionale, consolidando una rete di servizi già avviata con la precedente programmazione e rafforzata grazie alla collaborazione tra ASP (Azienda Sanitaria di Po-

tenza) e ASM (Azienda Sanitaria di Matera).«I Centri per la Famiglia –prosegue Latronico – rappresentano una risorsa essenziale per la prevenzione del disagio, la tutela dei minori e la promozione del benessere relazionale. Offrono percorsi di sostegno alla genitorialità, attività educative e iniziative di sensibilizzazione sui rischi legati alla violenza e all’uso di sostanze. Sono spazi di comunità, in cui si coltiva la fiducia e la vicinanza tra le persone».Il provvedimento è stato approvato dalla Giunta regionale nella seduta del 20 ottobre e conferma l’impegno della Regione nell’attuazione degli obiettivi del Piano nazionale per la Famiglia 2025–2027, che punta a valorizzare la sussidiarietà e la collaborazione tra istituzioni e territori, come leva strategica per il benessere familiare e comunitario.

Incontro tra la Garante per l’infanzia e l’ANFAA per promuovere i diritti dei minori, il sostegno alla genitorialità e la cultura dell’accoglienza

Tutela dei minori e sostegno alle famiglie: la Basilicata rafforza la

rete per l’affido e l’adozione

La Garante per l’infanzia incontra l’ANFAA per promuovere affido, adozione e diritti dei più piccoliTutela dei minori e diritto a crescere in un ambiente familiare sano, affettivo e protettivo: sono stati questi i temi centrali dell’incontro tra la Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Basilicata, Rossana Mignoli, e una delegazione dell’Associazione Nazionale Famiglie Adottive e Affidatarie (ANFAA), guidata dalla referente regionale Vania Liscio.La riunione si è svolta presso l’ufficio della Garante, «in un clima di collaborazione e confronto costruttivo, con l’obiettivo di rafforzare la rete di tutela dei diritti dei bambini e degli adolescenti e di promuovere iniziative condivise per garantire a ogni minore la possibilità di crescere in un ambiente familiare sano, affettivo e protettivo». Nel corso del confronto sono stati affrontati temi chiave come la promozione dell’affido e dell’adozione, la prevenzione delle situazioni di fragilità, e l’importanza di sensibilizzare comunità e istituzioni su un approccio condiviso alla protezione dei minori.«Solo attraverso il lavoro in rete e la condivisione di buone pratiche possiamo costruire una società realmente attenta ai bisogni dei bambini e dei ragazzi» – ha dichiarato Rossana Mignoli – «capace di offrire risposte concrete e tempestive alle situazioni di fragilità».Anche Vania Liscio, referente ANFAA, ha espresso l’impegno dell’associazione: «Ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare

con le istituzioni per sensibilizzare la comunità sul valore dell’accoglienza familiare e per rafforzare la cultura della protezione e del rispetto dei diritti dei minori». L’incontro si è concluso con la volontà con-

divisa di «proseguire il dialogo e promuovere azioni congiunte per consolidare la rete territoriale di sostegno alle famiglie e garantire a ogni bambino il diritto di crescere in un ambiente familiare sano e accogliente».

Domani l’Azienda ospedaliera presenterà il report delle attività ospedaliere e le strategie per il futuro

San Carlo Day, la giornata aziendale di merito e cura

POTENZA L’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza organizza la Giornata aziendale del merito e della cura, “San Carlo Day”, un momento di condivisione e confronto dedicato a tutte le unità operative ospedaliere e tecnico-amministrative. L’evento si terrà domani alle 19:30, nella sala convegni dell’Hotel Giubileo di Rifreddo. Nel corso dell’incontro, il direttore generale dell’Aor San Carlo, Giuseppe Spera, illustrerà il report dell’attività ospedaliera relativa al biennio 2023-2024, un periodo che ha segnato il definitivo superamento dell’emergenza pandemica e l’avvio di una nuova fase orientata alla crescita, alla qualità e all’eccellenza dei servizi sanitari. Il “San Carlo day” rappresenta un’occasione di riconoscimento del lavoro e della dedizione di tutti i professionisti dell’Azienda – medici, infermieri, tecnici. OSS e personale amministrativo – che ogni giorno contribuiscono, con competenza e spirito di servizio, a garantire cure di alto livello ai cittadini. Durante la presentazione, saranno condivisi i principali risultati raggiunti e le azioni strategiche future in materia di innovazione tecnologica, valorizzazione delle risorse umane,

sostenibilità economicofinanziaria e miglioramento continuo della qualità assistenziale. Con questa iniziativa, l’Azienda ospedaliera conferma il proprio impegno nel promuovere una cultura del merito, della trasparenza e della cura, ponendo al centro il paziente e la qualità dei percorsi di diagnosi e trattamento.

IL PRESIDENTE BARDI COMMENTA L’APERTURA DEL BANDO PER IL POLO UNICO DI LAGONEGRO

«Un

passo decisivo atteso da anni»

POTENZA «Un passo decisivo atteso da anni. E’ l’avvio concreto di un progetto che punta a migliorare l’accessibilità e la qualità delle cure, contribuendo al rilancio del sistema sanitario lucano». Così il Presidente della Regione, Vito Bardi commenta la pubblicazione della gara d’appalto per il primo lotto del Polo Unico di Lagonegro. «Un momento storico – aggiunge il governatore lucano – per la sanità in Basilicata. Dopo anni di attese e progettazioni prende finalmente forma un’opera strategica per il territorio e l’intera rete ospedaliera regionale». L’assessore regionale alla Salute e al Pnrr, Cosimo Latronico, spiega che il nuovo ospedale sarà realizzato grazie a un investimento complessivo di 95 milioni di euro: 34 milioni del Fondo Sviluppo e Coesione, destinati al primo e secondo lotto del primo intervento; 31 milioni da fondi sta-

tali e 29,9 milioni da un apposito Decreto ministeriale. «Il Polo Unico di Lagonegro – precisa l’assessore – sarà un presidio moderno, efficiente e in grado di rispondere alle esigenze di cura e assistenza di un’ampia area della Basilicata. Continueremo a investire con determinazione – conclude il Presi-

«Patologie da curare subito,

POTENZA «Nelle cure destinate alle patologie tempo dipendenti, cioè quelle malattie che non possono aspettare e che richiedono un trattamento tempestivo, la Basilicata fa registrare gravi deficit rispetto ad altre aree del Paese. Lacune che occorre colmare attraverso un impegno unitario finalizzato ad una nuova programmazione ed organizza- zione dei servizi sanitari». È quanto afferma, in una nota, il Capogruppo in Consiglio regionale di Basilicata Casa Comune Giovanni Vizziello, che così commenta la Quarta Indagine Agenas sulle Reti Tempo- Dipendenti pubblicata oggi a Roma. «Per garantire ai lucani le stesse possibili-

tà di cure a tutt’oggi riservate a quanti risiedono in altre regioni d’Italia dobbiamo migliorare su alcuni indicatori

oggetto del monitoraggio Agenas - spiega Vizziello - come, ad esempio, la percentuale di soggetti con infarto ai quali è assicurata l’angioplastica entro 90 minuti dal ricovero, i trattamenti di trombolisi e trombectomia riservati ai pazienti affetti da ictus, una malattia che in Basilicata fa registrare tassi di mortalità più elevati della media nazionale e garantire un più rapido accesso ai Pronto Soccorso per quanti riportano gravi traumi. Il modello gestionale delle Reti Tempo-dipendenti rappresenta la risposta ottimale dal punto di vista organizzativo rispetto a patologie che necessitano di cure immediate per poter evolvere in senso

dente Bardi – per rafforzare la rete ospedaliera e territoriale in tutte le aree della Basilicata, a partire da quelle più interne, dove la presenza dei servizi sanitari è garanzia di equità e di coesione sociale. L’impegno è quello di una sanità di qualità, più vicina ai cittadini».

favorevole”-sottolinea Vizziello-“ ma richiede anche investimenti rilevanti attraverso i quali superare limiti stringenti come quelli che la demografia e l’orografia impongono alla nostra regione. La prima cosa da fare è quella di superare, proprio attraverso gli investimenti, le disposizioni della Legge n° 2 del 2017 varata dalla Giunta Pittella” -conclude Vizziello“una legge che, tagliando posti letto e Pronto Soccorso, rappresenta la fonte principale delle attuali difficoltà dell’assistenza ospedaliera in Basilicata ed impedisce a moltissimi cittadini di accedere in tempi ragionevoli ai servizi sanitari».

_ Giovanni Vizziello (Bcc)
_ Giuseppe Spera
Il governatore Vito Bardi

Cura del verde, Beneventi: «Tanti interventi e un controllo continuo della vegetazione»

POTENZA. Da qualche tempo l'Amministrazione Comunale di Potenza e l'Assessorato all'Ambiente guidato da Michele Beneventi è impegnata in una vasta azione di potatura di essenze arboree in diversi punti del capoluogo. Una politica importante, quella legata alla rigenerazione urbana del capoluogo che l’assessore ha inteso intraprendere. Verderuolo, viale Dante, Macchia Romana, Montereale sono le zone cittadine protagoniste degli interventi.

Le attività a a sostegno dell'ambiente, delle biodiversità e del green rappresentano uno dei punti nevralgici dell'azione politica e amministrativa dell'Amministrazione guidata da Vincenzo Telesca e coordinata proprio dall'Assessore alle Politiche Ambientali, Michele Beneventi. Un comparto delicato, quello della messa a sistema degli alberi e della natura che merita attenzioni giornaliere e tanto impegno. In questo contesto l'Assessore alle Politiche Ambientali di Palazzo di Città, Michele Beneventi ha inteso rispondere alle domande relative alla potatura degli alberi in città evidenziando criticità e aspetti interessanti di questa mis-

sion e del programma in generale.

Da tempo l'Amministrazione Comunale ha avviato una poderosa attività di potatura degli alberi. In cosa consiste?

« Abbiamo l'obbligo di mettere in sicurezza dal punto di vista della vegetazione, le alberature del- l'intera città. È una questione di sicurezza anche per i cittadini. Dobbiamo fare molto più di quello che è stato fatto negli ultimi anni. È necessario ».

Via Vaccaro, Verderuolo, Montereale, quali sono le altre zone interessate?

« L'intera città è interessata da una sorta di riqualificazione della vegetazione. Riceviamo con una certa frequenza, le segnalazioni da parte dei Vigili del Fuoco e dei cittadini, effettuaiamo sopralluoghi congiunti con i professionisti del settore, parliamo di dottori forestali, e in base alla relazione, agiamo di conseguenza. Quando parliamo di abbattimento di un albero è perchè sulla relazione c’è scritto che il rischio è alto o elevatissimo e noi non possiamo far finta di nulla ». È stato fatto un censimento del parco arboreo cittadino?

« Abbiamo effettuato un censimento delle alberature, quelle maggiormente a rischio, abbiamo una lista di vie e di alberature al momento che risultano non in grande pericolo ma naturalmente le teniamo giornalmente sotto controllo ». Quando termineranno gli interventi?

« Il programma degli interventi subisce cambiamenti quotidiani. A causa di vento e acqua, le piante che magari erano in salute due anni fa, oggi sono tra quelle pe-

ricolose. Quindi vigiliamo tutti i giorni sulla vegetazione cittadina ».

Pensate di utilizzare i finanziamenti e in particolar modo il PNRR?

« Anticipo ad esempio che sul parco di Montereale abbiamo chiesto alla Regione Basilicata un contributo per la sua riqualificazione. Un parco cittadino che è tra quelli più belli ma che purtroppo anche a seguito della crisi idrica dello scorso anno è in netta difficoltà dal punto di vista della vegetazione, dell’erba e quindi della qualità del parco. A breve partiremo con una riqualificazione accurata ».

Per concludere quali sono le prospettive?

« La cura del verde è una scommessa che io e il Sindaco, Vincenzo Telesca ci siamo posti. La città di Potenza ha necessità di migliori attenzioni e cura del verde. L’85% del territorio comunale è verde. Giornalmente abbiamo tanto da fare. Le risorse non sono sufficienti per sopperire a tutte le problematiche, c’è tanto da fare nelle periferie e non solo in città. Ci stiamo difendendo bene e continueremo a farlo».

Il consigliere comunale di OL-IV: «La proposta di interconnessione consentirebbe di agganciare la città alla rete dell’Alta Velocità»

Alta velocità, Saponara: «Potenza deve esserci, a Telesca chiedo di sostenere l’iniziativa

POTENZA. A margine dell’insediamento di oggi, presso il Dipartimento Infrastrutture della Regione Basilicata, del tavolo tecnico ufficiale di ascolto tra Regione, RFI e MIT, Bruno Saponara, si appella al sindaco Telesca sostenendo l’iniziativa dell’assessore Pepe. Sottolineando come il tavolo rappresenti il primo, cruciale passo per intraprendere l'iter di inserimento, all'interno del programma RFI-Ministero delle Infrastrutture 2026, della variazione al tracciato originario della linea di Alta Velocità Battipaglia-Praia, Saponara rispondendo di fatto all’accorato appello lanciato dall’assessore Pepe nell’unire tutte le forze presenti sul territorio, di qualsiasi appartenenza politica e sociale nel sostenere questa battaglia di sviluppo e civiltà, dichiara: «In questo scenario, il Comune di Potenza deve rivendicare con forza il proprio ruolo di capoluogo di Regione e di crocevia naturale tra Tirreno e Adriatico, sostenendo con convinzione la proposta di interconnessione attraverso la variante che consentirebbe di agganciare la città e l’intera Basilicata alla rete dell’Alta Velocità».

«Questa opera – aggiunge il consigliere di OL – IV - non è un semplice tracciato ferroviario: è una scelta strategica di sviluppo, che può determinare il futuro economico, sociale e produttivo della nostra regione. L’accesso diretto all’Alta Velocità significherebbe ridur-

re drasticamente i tempi di collegamento con l’asse Milano, Bologna, Firenze, Roma, Napoli e Salerno, favorire il turismo, attrarre investimenti, potenziare la competitività delle nostre imprese e garantire nuove opportunità per i lucani».

«Per questo motivo - ribadisce Bruno Saponara - rivolgo un appello al sindaco di Potenza affinché sostenga con determinazione l’azione messa in campo dal governo regio- nale. È necessario che l’Amministrazione comunale, tutta unita, faccia sentire la propria voce nelle sedi istituzionali e tecniche, al fian-

di Pepe»

co della Regione Basilicata e dei rappresentanti lucani, per chiedere che RFI preveda l’interconnessione come parte integrante della nuova linea ad Alta Velocità».

«Potenza non può e non deve restare ai margini. Abbiamo il diritto di essere parte di un’Italia che corre, che connette territori, che costruisce sviluppo e futuro. Questa è un’occasione storica per Potenza e per la Basilicata che non possiamo e non dobbiamo perdere», conclude il consigliere comunale di Potenza del gruppo Orgoglio Lucano - Italia Viva.

Saponara e Telesca

In Sala dell’Arco un incontro con Comune, Poste Italiane e Polizia Postale per rafforzare l’educazione digitale e combattere le frodi online

Potenza in prima linea contro le truffe digitali: istituzioni e cittadini a confronto

Di questo si è parlato ieri pomeriggio in un confronto a più voci svoltosi nella Sala dell'Arco del Comune di Potenza. Presenti il Sindaco di Potenza, Vincenzo Telesca, l'Assessora alla Programmazione e Digitalizzazione del Comune di Potenza, Loredana Costanza, l'Ispettore della Polizia Postale, Clemente Pepe, il Direttore della Filiale di Poste Italiane di Potenza, Francesco Di Salvo, e il responsabile area Sud di Poste Italiane, Eugenio Simeoli.L'incontro, dal titolo: «Occhio alle truffe, l'educazione digitale contro le truffe in rete», ha inteso fare il punto della situazione in merito a un fenomeno che colpisce sempre di più il sistema postale, che vive un periodo particolarmente critico e che punta, proprio attraverso il contrasto a questo inquietante fenomeno, a debellarne i fattori negativi.Tutto questo per mettere a punto strategie vincenti e capaci di dare vita a una lotta continua alle frodi che avvengono con phishing e malware in maniera costante e diffusa nel tempo. Uno spazio dell'incontro è stato dedicato ai giovani, che hanno potuto apprezzare l'intenso e incessante lavoro di Poste Italiane in questo ambito.Per tutti è stata dunque l'occasione per riflettere sull'uso degli strumenti digitali e sul supporto che gli adulti possono dare nell'acquisire dati, strumenti e indicazioni necessarie per contrastare il problema.Tutto questo in un periodo in cui la digitalizzazione, se da un lato rappresenta una scommessa e un vero e proprio punto di partenza, dall'altro costituisce – visti i danni derivanti dalle frodi –un vero e proprio incubo per gli operatori postali e per la Polizia Postale in generale.La visione di un QR Code e l’acquisizione di nuove metodologie hanno completato il quadro nel corso del dibattito, mettendo nelle condizioni i partecipanti di arricchire le proprie conoscenze e comprendere ulteriormente le azioni di prevenzione e contrasto a questa piaga.L'Assessora alla Digitalizzazione del Comune di Potenza, Loredana Costanza, ha dichiarato:«Vi-

viamo in un'epoca in cui la nostra vita quotidiana è sempre più connessa, utilizziamo i servizi digitali per comunicare, lavorare, pagare, informarci e fare acquisti. Questa trasformazione offre opportunità straordinarie, ma porta con sé anche rischi che non possiamo ignorare. Le truffe online, le frodi informatiche e l'uso improprio dei nostri dati personali sono minacce reali che colpiscono i cittadini di tutte le età. Come Comune, crediamo che la vera innovazione non sia solo tecnologia, ma soprattutto consapevolezza. Nessun dispositivo, nessuna piattaforma e nessun servizio può essere davvero sicuro se chi li utilizza non è informato e preparato. Ecco perché iniziative come queste sono fondamentali: ci aiutano a conoscere gli strumenti, a riconoscere i pericoli e a difendere noi stessi, le nostre famiglie, le nostre comunità. La cultura digitale è oggi una forma di protezione sociale e di inclusione. L'Amministrazione Comunale continuerà a sostenere percorsi di formazione e sensibilizzazione come i corsi di “Digitale Facile” che stiamo realizzando insieme alla Regione Basilicata e che sono rivolti gratuitamente ai nostri cittadini».Francesco Di Salvo ha parlato del problema:«È un evento questo organizzato da Poste Italiane in collaborazione con il Comune di Potenza per ragionare di educazione digitale e prevenzione delle frodi online. Si sta lavorando su questo motivo per cui, appunto, è stato organizzato questo evento per cercare di prevenire quelle che potrebbero essere le eventuali truffe. I cittadini sono sicuramente coinvolti in queste attività. La partecipazione di oggi è sicuramente importante. Motivo per cui ci teniamo particolarmente, quando più è possibile, a sviluppare questi incontri. E questo è il terzo incontro a livello nazionale, il primo nel Sud Italia».Eugenio Simeoli ha detto la sua sul tema oggetto dell'incontro:«Il sistema di prevenzione esiste già. Quello di cui parleremo oggi è un po’ descrivere quello che Poste Italiane sta facendo negli ultimi sette-otto anni, intensamente alme-

no. Anche perché abbiamo raggiunto risultati abbastanza soddisfacenti, considerato che nell'ultimo biennio sono diminuite le frodi di oltre il 23%, con un recupero di danni per oltre venticinque milioni di euro in ambito nazionale. Poste sta mettendo in campo tutte le azioni possibili in situazioni di difficoltà per quanto riguarda la clientela, soprattutto persone anziane, persone che non hanno dimestichezza con l’utilizzo degli strumenti finanziari. Gli anziani sono più colpiti per alcune tipologie di frodi di cui si parla oggi. Ma devo dire che talvolta anche i giovani, per trasferire denaro con strumenti digitali, non si rendono conto di star trasferendo denaro».Vin-

cenzo Telesca ha detto la sua:«Più che impegnato contro le frodi, oggi il Comune si trova con Poste Italiane e Polizia Postale ad affrontare uno dei problemi che sono diventati all’ordine del giorno. Perché all’ordine del giorno? Perché l’intelligenza artificiale va avanti, ma allo stesso modo in cui progredisce la parte

positiva dell’IA, esiste anche la parte negativa. C’è sempre qualcuno che vuole trarre beneficio illegalmente da tutto ciò che è digitale. E nel momento in cui il digitale evolve, esiste una parte della popolazione che non va allo stesso passo della digitalizzazione e quindi della sempre maggior crescita del digitale».

• Foto di A.Mattiacci

Un giovane del luogo sorpreso con hashish e marjuana: altra sostanza scoperta dopo perquisizione

domiciliare

Detenzione ai fini di spaccio Preso a Palazzo San Gervasio

PALAZZO SAN GERVASIO Prosegue senza soluzione di continuità l’opera di contrasto all’illecita circolazione delle sostanze stupefacenti da parte dei militari del Comando Provinciale Carabinieri di Potenza. Lunedì scorso, nell’ambito di uno specifico servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dello spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri della Stazione di Palazzo San Gervasio hanno tratto in arresto un giovane del luogo. I militari dell’Arma, nel corso del monitoraggio dei principali luoghi di aggregazione, hanno notato il ragazzo che, alla vista del personale in uniforme, ha assunto un atteggiamento sospetto cercando di defilarsi. I suoi movimenti non sono passati inosservati ai Carabinieri che hanno subito proceduto dapprima al suo controllo, identificandolo compiutamente e, successivamente, ad una perquisizione personale che ha consentito di rinvenire della sostanza stupefacente sapientemente occultata sulla sua persona, nel dettaglio: 8 grammi di hashish e 12 grammi

di marijuana, tutto suddiviso in dosi. La stessa attività estesa al suo domicilio ha permesso di recuperare, anch’essa ben occultata, ulteriori 52,7 grammi di marijuana. Lo stupefacente è stato posto sotto sequestro mentre l’uomo è stato condotto presso gli uffici della locale Arma dove, al termine delle formalità di rito, è stato dichiarato in arresto e ristretto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria potentina. Il GIP del Tribunale di Potenza ha poi convalidato l’arresto operato dai Ca-

rabinieri valutando di non applicare nei confronti dell’indagato - per

il quale si ricorda vigere la presunzione di innocenza fino a sentenza de-

finitiva di condanna –un’ulteriore misura cautelare.

L’INIZIATIVA DELLA PREFETTURA OGGI A MARATEA PER TESTARE L’EFFICACIA DEL PIANO PROVINCIALE

Persone scomparse, via all’esercitazione

MARATEA A partire dalle 8 di oggi nel territorio del Comune di Maratea andrà in scena - per la prima volta in provincia di Potenza - un’esercitazione pratica finalizzata a testare sul campo l’efficacia operativa del “Piano provinciale per la ricerca di persone scomparse”. L’iniziativa, promossa e coordinata dalla Prefettura di Potenza, vedrà un ampio dispiegamento di uomini e mezzi delle Forze dell’Ordine, dei Vigili del Fuoco, dell’Ufficio

Circondariale Marittimo e della Polizia Locale, nonché il coinvolgimento di numerosi volontari del Sistema regionale di Protezione Civile, della Croce Rossa Italiana e del Soccorso Alpino Speleologico. Nel corso dell’esercitazione verranno, inoltre, impiegati unità cinofile, elicotteri e droni con telecamera termica, le cui immagini verranno trasmesse live al Centro Coordinamento delle Ricerche (C.C.R.), insediato presso il Pa-

lazzo di Governo. Nella mattinata di venerdì 24 ottobre, alle ore 11.30, si terrà nella Sala Italia della Prefettura il debriefing strategico, per una analisi a caldo dei risultati dell’esercitazione, a cui parteciperà da remoto anche il Commissario straordinario del Governo per la gestione del fenomeno delle persone scomparse, Prefetto Saverio Ordine. Nel corso del debriefing, verrà proiettato il reportage dell’esercitazione.

Educazione alla sicurezza stradale nel nome di Mattia Polisciano

MARATEA In Piazza Europa, il giorno 16 ottobre, dalle prime ore del mattino fino al primo pomeriggio, si è svolta una manifestazione dedicata alla sicurezza stradale voluta dall’Associazione Mattia Polisciano O.D.V. di Maratea, in collaborazione con la Polizia di Stato. Un appuntamento che ha visto la partecipazione entusiasta di numerosi alunni e docenti degli istituti superiori di Maratea – il Liceo Scientifico, l’Istituto Alberghiero e il Nautico – riuniti per ascoltare, imparare e riflettere. In piazza anche il Camper Azzurro della Polizia Stradale ed una modernissima ed equipaggiata Alfa Romeo Stelvio. Gli esperti operatori della Polizia Stradale hanno offerto ai ragazzi un’esperienza diretta e con-

creta sul tema della sicurezza alla guida, mostrando loro con grande umanità e competenza le buone pratiche da adottare su strada. Non è stata solo una lezione di educazione civica: è stata anche una

giornata carica di significato, vissuta intensamente nel ricordo di Mattia Polisciano, ragazzo tragicamente scomparso nel 2010, investito mentre si trovava in sella al suo ciclomotore, non lontano dalla sua abitazione, da un conducente di auto sotto effetto di alcol e droghe. A dare forza a questa memoria, l’instancabile impegno dei genitori di Mattia, presenti ogni minuto in Piazza Europa, con il loro silenzioso ma potente esempio di dedizione civile. La loro presenza, discreta e costante, è diventata negli anni il cuore pulsante di numerose iniziative sull’educazione stradale, portando avanti – con coraggio e amore – un messaggio che tocca il profondo delle coscienze. Fondamentale anche la vicinanza delle istituzioni

che hanno dimostrato con la loro presenza e il loro sostegno quanto sia sentito sul territorio il tema della prevenzione stradale. L’iniziativa dell’Associazione Polisciano, con il sostegno della Polizia di Stato e delle istituzioni locali, dimostra come la sicurezza stradale sia una responsabilità condivisa: una rete di collaborazione tra forze dell’ordine, enti pubblici, scuole, associazioni e cittadini. Mattia non c’è più, ma il suo nome continua a vivere in queste giornate di impegno e consapevolezza. Se anche solo uno dei ragazzi presenti ieri eviterà un errore, farà una scelta più giusta, salverà una vita –la propria o quella degli altri – allora il suo sacrificio avrà acceso una luce capace di guidare il futuro.

Dopo il sold out della “Varola 2025”, la città è pronta per una nuova iniziativa: 3 giorni di cortei storici, esibizioni di falconeria e concerti di musica medievale

Ottobre Melfitano: un fine settimana all’insegna delle Giornate medievali

MELFI. «Dopo il grande successo della Varola 2025 – che ha visto Melfi invasa da visitatori come mai prima e “sold out” di stand e attività turistiche del territorio – la città federiciana si prepara al secondo appuntamento da tutto esaurito dell’Ottobre melfitano: le Giornate Medievali e del-

la Falconeria, in programma nel weekend del 24-25-26 ottobre» fanno sapere dall’Amministrazione comunale di Melfi guidata dal sindaco Giuseppe Maglione. «L’edizione di quest’anno introduce importanti novità, a partire dalla piena integrazione del circuito del food, che si svilupperà

lungo l’asse piazza Duomo –piazza Federico II. Da qui prenderà avvio il percorso medievale, che attraverso via Santa Croce condurrà fino al Castello normanno-svevo. - proseguono dal Comune - A partire da sabato mattina, il parco Federico II ospiterà un grande accampamento storico dell’XI-XII secolo, con tende, velari e scene di vita quotidiana curate da oltre 100 rievocatori in costume. Nella prima corte del castello sarà allestito il mercato delle arti e dei mestieri medievali, con circa 30 banchi espositivi e didattici».

«Numerosi i cortei storici previsti nel corso delle tre giornate, fino alla grande sfilata della corte dell’Imperatore, in programma domenica pomeriggio da Viale D’Annunzio fino al parco Federico II.- continua l’Amministrazione comunale - Ampio spazio verrà riservato, come ogni anno, alla falconeria: le esibizioni di volo si svolgeranno nei due declivi che circondano il fossato del ca-

stello; la caccia con il falco si terrà sabato presso i campi di volo intorno alla masseria fortificata di Leonessa, i falchi e gli altri rapaci saranno visibili in esposizione lungo tutto il percorso medievale e durante i cortei». «Il programma sarà arricchito da tre appuntamenti musicali con concerti di musica medievale: domani nella Sala del Trono del castello, sabato e domenica in piazza Duomo. - continua - L’approfondimento culturale e scientifico è affidato al Festival “Parole tra passato e presente”, in programma domani e sabato nella Sala del Trono, con un ciclo di incontri e seminari inseriti nel progetto regionale “Fantastico Medioevo”».

L’iniziativa rientra nel cartellone ufficiale dell’Ottobre melfitano, promossa dal Comune di Melfi con il sostegno della Regione Basilicata e in collaborazione con associazioni, rievocatori, operatori culturali e volontari del territorio.

La sua carriera, segnata da successi e sfide, ha lasciato un’impronta indelebile nel Foro di Melfi e nel cuore degli appassionati di calcio

Un’icona della giustizia e dello sport: Lavello piange

la scomparsa dell’avvocato Mauro Antonio Finiguerra

Il mondo della giustizia e dello sport lucano e pugliese è in lutto per la scomparsa, avvenuta ieri, del grande avvocato Mauro Antonio Finiguerra, una figura di spicco del Foro di Melfi e originario di Lavello. La sua dipartita lascia un vuoto incolmabile, non solo per il cinquantennio di onorata carriera forense, ma anche per il suo prezioso contributo al calcio. Nel 2022, l'Avvocato Finiguerra aveva ricevuto dal Coa di Potenza la Toga d'Oro in riconoscimento dei suoi cinquant'anni di attività professionale.

UNA VITA DEDITA

ALLA GIUSTIZIA

L’Avvocato Finiguerra ha dedicato cinquant'anni alla professione legale, un periodo segnato da profondi cambiamenti, come amava sottolineare. «Quando ho iniziato la pratica nello studio di mio padre Attanasio, mi veniva raccomandato di controllare e spillare le 'veline' degli atti», raccontava in un'intervista, evidenziando come la tecnologia avesse trasformato l'approccio alla professione, a volte a scapito del «gusto dell'intuito giuridico». La sua carriera subì una brusca interruzione dopo la scomparsa del padre, costringendolo a gestire lo studio legale: «Ho scoperto la più grande eredità che mio padre mi aveva lasciato: la rete di amici e colleghi che lo stimavano e gli volevano bene». Quest'eredità gli permise di affrontare le difficoltà, rice-

vendo consigli da maestri come Carlo Russo Frattasi nel civile e Achille Iannarelli e Aldo Morlino nel penale.

Un episodio doloroso della sua vita professionale fu la chiusura del Tribunale di Melfi nel 2013, che definì come «il momento peggiore e più triste della mia carriera», criticando aspramente decisioni che ignoravano la storia e la tradizione del Vulture-Melfese.

UN CAPITOLO DI SUCCESSI NEL CALCIO

Oltre alla toga, l'Avvocato Finiguerra si distinse anche nel mondo del calcio, seppur die-

tro la scrivania. Dal 1986 al 1994, ricoprì il ruolo di Amministratore delegato del Foggia Calcio, vivendo in prima persona la stagione più gloriosa, quella che portò i "Satanelli" in Serie A. Quegli anni, sotto la guida di Zdenek Zeman, furono caratterizzati dalla celebre “Zemanlandia” e dal trio delle meraviglie Rambaudi-Baiano-Signori.

Il ricordo più emozionante della sua carriera professionale è legato a una battaglia legale: la difesa della società Foggia Calcio nel 1986, coinvolta nel "Totonero bis". Finiguerra ricordava con orgoglio l'emozione di aver salvato la squadra dalla retrocessione, affiancato dall'avvocato Vincenzo Siniscalchi.

UN MENTORE PER LE NUOVE GENERAZIONI

Chi ha avuto il privilegio di conoscerlo al Tribunale di Melfi o a Potenza ricorda la sua costante attenzione verso i praticanti e i giovani legali. Finiguerra era un mentore, un «maestro attento e premuroso» per i colleghi più giovani, ai quali raccomandava di mantenere fermo il principio che, pur nelle contrapposte posizioni processuali, non ci sono avversari, ma solo leali contraddittori.

Lavello e la Basilicata dicono addio a un uomo che è stato un faro di integrità professionale, un custode della memoria storica del diritto e un protagonista indimenticabile di una delle pagine più belle dello sport italiano.

Imbrattate alcune strutture dell’area protetta, il presidente Mianulli: «Atteggiamenti che non tolleriamo»

Parco della Murgia Materana: vandali in azione, l’Ente denuncia

MATERA A seguito della relazione di servizio redatta dalle Guardie

A.N.P.A.N.A. il 18 ottobre 2025, l’Ente Parco della Murgia Materana ha presentato formale denuncia contro ignoti per atti vandalici compiuti ai danni delle strutture d’ingresso dell’area protetta, imbrattate con scritte realizzate con vernice spray. L'Ente ha tempestivamente informato le autorità competenti e avviato le procedure di verifica e ripristino, nel pieno rispetto delle norme di tutela e conservazione del patrimonio ambientale. «Abbiamo ritenuto doveroso procedere immediatamente con la denuncia, a tutela del patrimonio naturale e culturale che ci è stato affidato – ha dichiarato Giovanni Mianulli, presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana –. Non tollereremo simili atteggiamenti e metteremo in campo ogni misura utile a prevenirli e scoraggiarli, anche attraverso il potenziamento dei controlli e delle attività di vigilanza sul territorio. Il Parco è, e vuole restare, uno spazio di incontro, di dialogo e di educazione alla pace. Difendere la Murgia significa difendere la cultura del rispetto, verso la natura, la storia e le persone».

Il Parco della Murgia Materana, sito UNESCO e luogo di straordinaria valenza archeologica e naturalistica, rinnova l’appello al senso civico e alla collaborazione di cittadini e visitatori, affinché contribuiscano alla tutela e alla salvaguardia di un patrimonio comune riconosciuto a livello internazionale.

INCONTRO A MATERA TRA COMUNE E VOLONTARI SULLA GESTIONE DELLE EMERGENZE

Protezione civile, focus sulle criticità

MATERA Si è tenuto nella Sala Arrigoni del Comune di Matera un incontro tra l’assessore alla Protezione Civile Giuseppe Sicolo, il dirigente Paolo Milillo e i referenti delle associazioni di volontariato di Protezione Civile presenti nel territorio, tra i quali i consiglieri comunali Gianfranco De Mola e Paolo Grieco. In particolare, sono intervenute le associazioni Santissima Addolorata, GVA (Gruppo Volontari per l’ambiente), ODV Salvamento, ANPANA e Gruppo Lucano. L’appuntamento ha offerto l’occasione per un confronto diretto sulle principali criticità organizzative che emergono quando gli enti sono chiamati a intervenire in situazioni di emergenza. Durante la riunione si è discusso di permessi di accesso alle ZTL per i mezzi delle associazioni impegnate in operazioni di soccorso, della possibilità di anticipare una quota forfettaria a copertura delle

FERRANDINA «A seguito di numerose segnalazioni, nell’ambito del ruolo che mi compete, ho voluto rendermi conto personalmente delle condizioni in cui versa il Cimitero di Ferrandina. Ho riscontrato davvero innumerevoli problemi. Incuria e carenza di qualsivoglia manutenzione ordinaria e straordinaria. Incuria, approssimazione e abbandono. Sono le sensazioni che mi hanno accompagnato durante il sopralluogo all’interno del cimitero comunale di Ferrandina. L’erba tagliata in modo disordinato fa solo da sfondo alle criticità che presenta una struttura ampia come il cimitero di Ferrandina. Tra le varie problematiche riscontrate vi sono cavi elettrici scoperti, presenza di barriere architettoniche,

spese associative, nonché della necessità di semplificare i rimborsi e le procedure di rendicontazione. L’assessore Sicolo ha inoltre annunciato la disponibilità del Comune a promuovere corsi di formazione rivolti non solo al personale comunale, ma anche a scuole e cittadini, per diffondere la conoscenza del Piano di Sicurezza di Protezione Civile e le corrette procedure da seguire in caso di eventi calamitosi. «Il volontariato di Protezione Civile rappresenta una risorsa fondamentale per la sicurezza della nostra comunità — ha sottolineato l’assessore Sicolo —. L’amministrazione intende continuare a collaborare in modo concreto e costruttivo, garantendo supporto e attenzione alle esigenze delle associazioni». Le associazioni presenti hanno accolto con favore l’iniziativa, sottolineando la buona sinergia e il clima di collaborazione che si è instaurato con l’am-

ministrazione comunale. Ognuna delle realtà partecipanti, pur con le proprie peculiarità organizzative e operative, ha evidenziato l’importanza di mantenere e rafforzare questo rapporto collaborativo, considerato fondamentale per garantire interventi tempestivi ed efficaci in caso di emergenza. Nel corso dell’incontro è stato rinnovato il ringraziamento alle associazioni di volontariato per il loro costante impegno al fianco dell’amministrazione e della cittadinanza.

pavimentazione sconnessa, gradini pericolanti, rotti e sfaldati, viali che versano in uno stato di degrado tale da rappresentare un pericolo per soggetti con difficoltà di deambulazione molto diffuse e anziani». È quanto afferma, in una nota, il Consigliere Comunale di minoranza, Leonardo Cosentino. «La manutenzione scarseggia - prosegue la nota - ma

a mancare totalmente è l’interesse e la supervisione da parte di chi amministra la città. I luoghi della memoria meritano rispetto, decoro e cura, non abbandono e degrado. Con queste parole Leonardo Cosentino, Consigliere Comunale di minoranza, commenta il deposito di una richiesta di intervento protocollata nei giorni scorsi. Con la richiesta protocollata e presentata al Sindaco, chiedo un primo intervento per la sicurezza dei cittadini e per ristabilire almeno un minimo di decoro, prevedendo poi stanziamenti adeguati a bilancio per programmare un piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, garantendo la dignità che i defunti meritano. Al tempo stesso però - continua la

nota - questo disinteresse misura in negativo la qualità dell'azione dell'amministrazione stessa. Su questo aspetto, così come su molti altri sui quali sono già intervenuto, l'attenzione risulta essere particolarmente approssimativa, a tutto danno della qualità della vita dei cittadini. I viali sconnessi, le scale degradate e non più a norma, gli alberi pericolanti, l’intonaco che si stacca dalle mura perimetrali e la totale assenza di interventi manutentivi contribuiscono a delineare un quadro desolante attorno al cimitero comunale di Ferrandina. Una situazione che non solo offende il decoro di un luogo destinato al raccoglimento, ma solleva interrogativi sulla sicurezza e sulla gestione degli spazi pubblici».

Dal Giappone al Canada, passando per Roma e Londra: ospiti d’eccezione e cinema sperimentale per la sesta edizione del Matera Film Festival

Matera diventa internazionale: tra visioni anime, satira britannica e supereroi italiani

Un’edizione sempre più aperta al mondo, ricca di ospiti internazionali, retrospettive, incontri, focus e competizioni che mescolano generi e linguaggi. La sesta edizione del Matera Film Festival, in programma dall’8 al 16 novembre 2025, con una preapertura il 2 novembre, si preannuncia come una delle più ambiziose e affascinanti della sua storia. In attesa del programma completo, che sarà svelato nei prossimi giorni, il festival ha annunciato i primi tre grandi ospiti di quest’anno: Yoshitaka Amano, Terry Gilliam e Gabriele Mainetti.Il genio visivo di Yoshitaka AmanoIl celebre illustratore e character designer giapponese, noto in tutto il mondo per il suo contributo a saghe cult come Final Fantasy e Vampire Hunter D, sarà a Matera il 2 novembre per una masterclass esclusiva e la proiezione di Angel’s Egg (1985), film d’animazione poetico e visionario diventato un’opera di culto.L’evento, realizzato in collaborazione con Lucca Comics & Games, sarà accompagnato da una rassegna di serie animate anni ’70 e ’80 alle quali Amano ha collaborato, come Gatchaman, Hurricane Polimar, Yattaman, Predatori del Tempo, Calendar Man e altri. Grazie alla collaborazione con Mondo TV Group, il festival renderà omaggio all’arte di Amano facendo rivivere ai più grandi la nostalgia dei pomeriggi televisivi e offrendo ai più giovani l’occasione di scoprire l’eleganza dell’animazione d’autore.Terry Gilliam: 50 anni di Monty PythonNon ha bisogno di presentazioni Terry Gilliam, regista iconico, visionario e membro fondatore dei Monty Python. Dopo aver già partecipato in passato al festival, Gilliam tornerà a Matera il 14 novembre alle 19:30, per celebrare con il pubblico i cinquant’anni del collettivo comico britannico che ha rivoluzionato il linguaggio della satira e del cinema moderno.Durante l’incontro, sarà possibile ripercorrere la sua carriera attraverso titoli fondamentali come Brazil, L’esercito delle 12 scimmie, Tideland e The Man Who Killed

Don Quixote. Un’occasione imperdibile per ascoltare dalla sua voce l’evoluzione di uno stile inconfondibile.Mainetti, dieci anni dopo Jeeg RobotA rappresentare il cinema italiano contemporaneo sarà Gabriele Mainetti, regista e produttore che ha saputo unire immaginari pop e profondità narrativa come pochi. Il 10 novembre dalle ore 16:00, il festival gli dedica un incontro speciale con il pubblico per celebrare i dieci anni dal successo di Lo chiamavano Jeeg Robot.L’omaggio a Mainetti include anche una retrospettiva integrale dei suoi lavori: da Basette a Tiger Boy, passando per Freaks Out, La Città Proibita e, ovviamente, Lo chiamavano Jeeg Robot. Un’occasione per osservare l’evoluzione

di un autore che ha ridefinito il rapporto tra supereroi e società italiana.Un concorso che guarda al futuroAnche quest’anno il concorso internazionale sarà uno dei punti di forza del Matera Film Festival. In gara ci saranno 15 cortometraggi, 7 documentari e 5 lungometraggi, provenienti da tutto il mondo. Saranno privilegiati film d’esordio e seconde opere, capaci di raccontare la contemporaneità attraverso linguaggi innovativi, con un’attenzione particolare all’originalità e all’audacia narrativa.Tra questi, è prevista anche un’anteprima nazionale.Il cinema in stop motion di Amanda StrongTra le novità più attese, il focus dedicato al cinema in stop motion con protagonista la regista e artista cana-

dese Amanda Strong, che sarà presente al festival con una selezione di cortometraggi e un incontro con il pubblico.In collaborazione con Air Canada e il Montreal First People’s Film Festival, l’evento intitolato «Visioni in Stop Motion: Il Cinema Indigeno di Amanda Strong» mostrerà opere che fondono animazione, cultura indigena e linguaggio poetico, come Four Faces of the Moon, Mia’s e Inkwo for When the Starving Return, vincitore del Premio Air Canada-Matera.Amanda Strong è considerata una delle voci più originali dell’animazione contemporanea, capace di reinterpretare storie e miti delle Prime Nazioni attraverso una narrazione fortemente visiva e decoloniale.Un festival che cresce-

Prodotto dalle associazioni Plongée e Making Of, il Matera Film Festival gode del patrocinio e del sostegno di numerose istituzioni, tra cui la Regione Basilicata, il Comune di Matera, la Provincia di Matera, l’APT Basilicata, la Lucana Film Commission, l’Università della Basilicata e molte altre.Partner d’eccezione anche in questa edizione sono Lucca Comics & Games, Rai Fiction (media partner), Hotel Sant’Angelo, Primo Sole, Maldarizzi, Domar, e 19a Buca.Con una proposta sempre più ricca e internazionale, il Matera Film Festival continua a confermarsi come un punto di riferimento per chi ama il cinema che osa, che sperimenta e che racconta il mondo con occhi nuovi.

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