Cronache del 21 luglio 2025

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CRISI IDRICA LA FILCTEM CGIL DI MATERA CHIEDE UN TAVOLO REGIONALE URGENTE: «SERVONO RISPOSTE IMMEDIATE»

« C i c a l a d i m e t t i t i i m m e d i a t a m e n t e »

Il Comitato spontaneo degli agricoltori del Metapontino: «Siamo stanchi di essere presi in giro»

Monsignor Ambarus si è insediato nella Diocesi, Bardi e Nicoletti: «Sarà una guida attenta per la comunità»

Matera abbraccia il suo Vescovo

“L’ANNIVERSARIO”

amico e collega, professor Robert o G

s c e l t e « n o n s o n o p i ù d ocumenti redatti dal Consig l i o d i C l a s s e S u p r e m o sulla base delle document a z i o n i f o r n i t e d a g l i I s t ituti preposti, ma buffe, ridicole, grottesche e inso-

l i t e c o n t r a t t a z i o n i c o n i genitori sulle scelte ( )

■ continua a pag 15

Servizio a pag 12

ALLA

FAC C IA D E L R I S PAR M I O LU CAN O

Per quanto siamo messi bene a memoria, davvero non riusciamo più a ricordare tutte le volte favolistiche in cui questi patrioti del malgoverno si sono incensati per intascarsi il miracolo lucano dell’inflazione più bassa d’Italia, non sapendo però una cippa d’economia regionale e con tutta l’approssimazione di chi le spara più grosse fino a toccare la luna Ora come spesso e volentieri accade per il loro storytelling pinocchiesco, le agenzie di statistica nazionale, un giorno sì ed anche l’altro, sbugiardano praticamente tutto il loro inverosimile, compresa la panna montata ad ars inveniendi e così tanto per farci capire quanto siano osceni e farlocchi questi loro vanti e come i poveri lucani siano costretti a raschiare tutto il fondo delle loro tasche pur di vivacchiare, il Centro Studi Guglielmo Tagliacarne e l’Unioncamere hanno quantificato la propensione al risparmio in cui, guarda caso, si scopre quello che era nell’aria e cioè che le costosissime Piemonte e Lombardia sono in cima alla graduatoria regionale della propensione al risparmio mentre la depressa Basilicata lascia a terra un punto e sprofonda al 13° posto con un misero 6,0% Canta Fabri Fibra: “Risparmio di qua, riduco di là ”

Se l’università muore, muore anche il territorio. E oggi la Basilicata è a un bivio: agire o rassegnarsi

UniBas: un motore da riaccendere

Pittella, uomo delle Istituzioni: domani conferenza stampa dell’Ufficio di Presidenza con tutti i componenti per un bilancio del primo anno

■ Dellapenna a pag 3

CRONACA

A Melfi, droga e bombe carta portano all’arresto un 25enne: i Carabinieri lo beccano con oltre 1 kg di hashish nascosto nella bicicletta

■ Servizio a pag 10

POTENZA

Rione Lucania, transennata la fontana, il Comitato di quartiere: «È pericolosa, grazie all’Amministrazione per il celere intervento»

■ Mollica a pag 8

IL LIBRO

In libreria “Dialoghi con Cicerone”: l’opera di Blasi e Noviello audace che unisce passato e attualità Servizio 9

PRESENTE LA MARI NA MI LITARE: «ORGO GLIOSI DI AVERLO CONOSCI UTO»
Un momento del funerale
Servizio a pag 5
Quaratino a pag 6

Le segreterie lucane e di Potenza: «Diminuire i tempi di prescrizione dei crediti rende più difficile recuperare i compensi»

F i l c a m s e C g i l : « C o n d e c r e t o I l v a

s i r i d u c o n o i d i r i t t i a i l a v o r a t o r i »

La Filcams Cgil e l'Uf-

ficio Vertenza della

C G I L d i P o t e n z a esprimono «Forti preoccu-

pazioni» in merito al “decreto Ilva”, che prevede una

d r a s t i c a r i d u z i o n e d e i t e rmini di prescrizione dei cre-

diti di lavoro Una misura

c h e , s e c o n d o i l s i n d a c a t o ,

r a p p r e s e n t a « u n n u o v o e grave attacco ai diritti dei lavoratori e ai principi fondamentali della democrazia»

«Siamo di fronte all’ennesimo tentativo di limitare gli strumenti di tutela a disposizione dei lavoratori - afferma Rocco Casaletto, seg r e t a r i o g e n e r a l e F i l c a m s

Cgil Potenza e da anni alla guida dell’Ufficio Vertenze - Ridurre i tempi di prescrizione dei crediti significa, nei fatti, rendere più difficile per migliaia di lavoratric i e l a v o r a t o r i r e c u p e r a r e quanto loro dovuto dopo anni di sfruttamento o irregolarità» La norma in discussione, pensata inizialmente per gestire il complesso dossier ex Ilva, avrebbe effetti ben più ampi, estendendosi a tutte le vertenze in materia di lavoro, precarizzando ul-

teriormente la condizione di chi è spesso costretto ad attendere anni prima di otten e r e g i u s t i z i a a t t r a v e r s o cause lunghe e complesse «Si tratta di un colpo basso alla giustizia sociale - con-

tinua il dirigente sindacale - In un momento in cui sarebbe necessario rafforzare i diritti, si sceglie invece di indebolirli, penalizzando chi lavora e proteggendo, di fatto, chi ha commesso abusi»

anno segue centinaia di

TFR e indennità non corrisposte, lancia un appello al-

ché «questa norma non venga approvata in silenzio, ma contrastata con determina-

ciali, politiche e democratiche del Paese» Il sindacato pr

sede, annunciando iniziative pubbliche e un lavoro co-

supporto ai lavoratori «Non p

conclude Casaletto - chi lavora ha diritto a essere pag

difendere la dignità del lavoro e la democrazia stessa»

GENTILE (CONFARTIGIANATO): «INVESTIMENTI PUBBLICI E PRIVATI PER MIGLIORARE LA COMPETITIVITÀ E LA SOSTENIBILITÀ»

I m p r e s e d e l l e a r e e m o n t a n e : “ p e s o ” d e l 1 8 , 2 % i n B a s i l i c a t a

Lei m p r e s e a r t i g i a n e d e l l e aree montane in Basilicat a h a n n o u n p e s o d e l 1 8 , 2 % s u l t o t a l e d e l l e i m p r e s e

d e l l e s t e s s e a r e e c o n u n r u o l o

s t r a t e g i c o p e r l o s v i l u p p o e c o -

nomico e la resilienza delle comunità locali. Lo evidenzia Confartigianato nel report “Economia e imprese della montagna: perimetri e tendenze”. Tra le indicazioni: l’artigianato monta-

n o c o n t r i b u i s c e s i g n i f i c a t i v amente all’occupazione e alla crescita, nonostante le sfide dovute a infrastrutture inadeguate e ris c h i c l i m a t i c i . S u l l a s a l u t e d e l tessuto imprenditoriale e sociale della montagna influisce la crisi demografica Nel 2023 nei comuni lucani di montagna si cont a n o 1 . 6 5 0 a b i t a n t i i n m e n o (5 , 1 % v s - 2 , 1 % m e d i a ) , p a r i a l 3 0 , 0 % d e l c a l o a s s o l u t o n a z i on a l e , q u o t a p i ù c h e d o p p i a r ispetto al peso di 12,1% che tali comuni hanno sulla popolazione. Le previsioni dell’Istat pros p e t t a n o p e r l e r e g i o n i a m a ggiore carattere montano un calo di popolazione più intenso rispetto alla media nazionale con s o l o i l T r e n t i n o - A l t o A d i g e i n controtendenza, con una crescita della popolazione. Le aree di m o n t a g n a r i c h i e d o n o i n v e s t imenti le infrastrutture e contrastare gli effetti del cambiamento climatico Le imprese in montagna hanno una minore accessi-

bilità alle principali infrastrutture di trasporto rispetto al resto d’Italia: un imprenditore di montagna, con un profilo medio di mobilità, in un anno impiega il 62,7% di tempo in più rispett o a d u n i m p r e n d i t o r e i n a r e a n o n m o n t a n a p e r a c c e d e r e a d autostrada, stazione ferroviaria, aeroporto e porto più prossimi Per quanto riguarda le fragilità d e l t e r r i t o r i o , o l t r e u n q u a r t o (26,4%) delle imprese in comuni montani è a rischio frana, oltre quattro volte il 6,0% rilevato nei comuni non montani, e il 5,1% delle imprese in montagna è a d e l e v a t o r i s c h i o a l l u v i o n e , mezzo punto superiore al 4,6% dei comuni non montani. Nelle 1 3 p r o v i n c e p r e v a l e n t e m e n t e montane si concentrano 544 mi-

lioni di euro di investimenti fissi lordi dei comuni, il 14,1% del totale Italia a fronte del 10,9% del totale della spesa dei comun i i t a l i a n i . U n c o n t r i b u t o i mp o r t a n t e a l l a p e r f o r m a n c e d e i territori montani arriva dal turismo. Nei comuni di montagna il tasso di turisticità è pari a 17 presenze di turisti per abitante, tasso due volte e mezzo le 7 presenze per abitante rilevato in Italia, ed in media è più alta la quot a d i p r e s e n z e d i s t r a n i e r i , l a c o m p o n e n t e d e i f l u s s i t u r i s t i c i

c h e n e g l i u l t i m i a n n i s i è m ostrata più vivace In particolare, i comuni di montagna sono protagonisti delle presenze turisti-

che nel periodo invernale e nei quattro mesi tra dicembre 2024

e marzo 2025 l’Italia è stata la

quarta meta preferita in UE. Rosa Gentile dirigente nazionale e regionale Confartigianato sottolinea «l’importanza degli inves t i m e n t i p u b b l i c i e p r i v a t i p e r migliorare la competitività e la s o s t e n i b i l i t à d e l l e i m p r e s e d i m o n t a g n a , e v i d e n z i a n d o c o m e l’artigianato sia un pilastro dell’economia mon

do occupazione e innovazione in q u e s t e a r e e s p

zate. Confartigianato,

sviluppo futuro per le aree montane Nelle montagne italiane si può costruire un futuro sostenibile, in cui coniugare tradizione e innovazion

, cura del t

ritorio, ripopolamento e rilancio delle attività imprenditoriali».

P i t t e l l a u n u o m o d e l l e I s t i t u z i o n i

Nel tempo delle contrapposizioni e degli individualismo esasperati, riuscire a fare squadra è un fatto rivoluzionario

quente riuscire a vedere un programma e un consuntivo che possa trovare concordi forze politiche tanto diverse per visione e prassi, per approccio e strategia.

Marcello Pittella ci è rius c i t o N o n p o t e v a e s s e r e che lui a farlo Una dimostrazione di imparzialità al servizio delle istituzioni che solo gli uomini politici di alta qualità sono in grado di fare e c h e , q u i n d i , i n B a s i l i c a t a poteva tenere solo Pittella Una prova evidente delle capacità di essere uomo al di sopra delle parti senza dismettere mai i panni del gladiatore che colloca Pitt e l l a n e l l ’ e m p i r e o d e g l i uomini delle istituzioni

maggioranza

semblee elettive Q

Do m a n i c o n f e r e n z a stampa dell’ufficio

d i P r e s i d e n z a c o n

l a p r e s e n z a d i t u t t i i s u o i componenti

PITTELLA UN

UOMO DELLE

ISTITUZIONI

N e l t e m p o d e l l e c o n t r a p -

p o s i z i o n i e d e g l i i n d i v i -

d u a l i s m o e s a s p e r a t i , r i u -

s c i r e a f a r e s q u a d r a è u n fatto rivoluzionario

Nel tempo dell'individulismo esasperato, fare squad r a è u n g e s t o r i v o l u z i onario

N e l t e m p o d e l l a c o n t r a pposizione forzata, riuscire a superare le divisioni politiche è una dimostrazio-

ne di grande visione strategica

Nel momento in cui le cariche istituzionali diventan o s p e s s o c a r i c h e p o l i t iche riuscire ad uscire dalla polemica per mantenere alto il profilo delle istitu-

z i o n i è u n a c o s a c h e p u ò riuscire solo a chi ha la cap a c i t à d i c o m p r e n d e r e l a

d i v i s i o n e t r a p a r t e p o l i t i -

ca e carica funzionale

PITTELLA UOMO

DELLE ISTITUZIONI

La notizia, di per sé, è banale Domani il Presidente Pittella insieme a tutto l’ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale illustrerà le cose fatte e quelle da fare

S e m b r a u n a s c i o c c h e z z a

di poco conto Invece, per chi sa leggere la politica, la notizia è importante

A l l a c o n f e r e n z a , i n f a t t i , non presenzierà il solo Pitt e l l a m a a n c h e F a z z a r i , Chiorazzo, Varri e Aliandro

Non era scontato, sicura-

m e n t e n o n è s t a t o f a c i l e

riuscirci Nessuno avrebbe mai potuto dare per assodato che potesse esistere un programma svolto e d a s v o l g e r e c h e p o t e s s e essere presentato insieme da un esponente di Forza

I t a l i a , d a u n o d i F r a t e l l i d’Italia, da uno di Basilic a t a C a s a C o m u n e e d a

u n o d e l M o v i m e n t o C i nque Stelle

N o n è s i c u r a m e n t e f r e -

LE ISITITUZIONI

SONO DI TUTTI

La Presidenza del Consig l i o R e g i o n a l e , c o m e a tutti dovrebbe sempre ess e r e c h i a r o , n o n è u n o rg a n o d i p a r t e m a r a p p r esenta unitamente maggioranza ed opposizione

Spesso questa visione viene annunciata a parole ma n o n d i v e n t a f a t t u a l e , l as c i a n d o s i t u t t i s o p r a f f a r e dalla propria appartenenza e spesso dalla contrapposizione momentanea

Marcello Pittella è riuscito in una impresa non facile

E s i s t e i l P r e s i d e n t e d e l

Lo stress test è proprio il

nel quale la maggioranza f a c i ò

Domani conferenza stampa dell’ufficio di Presidenza con la presenza di tutti i suoi componenti DI M A SS I MO D

tiene l’opposizione quasi un’inutile orpello libera di parlare senza essere ascolt a t a , q u a n d o l a f o r z a d e i numeri diventa prepotenza la democrazia è sempre in pericolo

I l r i s c h i o d e l l a d i t t a t u r a d e l l a m a g g i o r a n z a è d i etro l’angolo

Quando, invece, pur nel rispetto dei ruoli e del cons e n s o p o p o l a r e , i l c o nfronto si svolge senza prevaricazioni la democrazia si salva nel funzionament o d e l l e a s s e m b l e e e l e t t ive L’elemento di garanzia di questo sottile equilibrio è p r o p r i o l a P r e s i d e n z a I n questo caso la Presidenza d e l C o n s i g l i o R e g i o n a l e Il fatto che Pittella sia rius c i t o a d o t t e n e r e u n a g es t i o n e g r a d i t a a t u t t e l e componenti dell’aula è la riprova di una visione rispettosa delle istituzioni Questo è un bene per tutti

C o n s i g l i o R e g i o n a l e e d esiste un ufficio di Presidenza che rappresenta tutti e che lavora all’unisono

Pittella

L’Azienda Ospedaliera di Potenza replica alla Uil: «Le affermazioni del sindacato sui nostri infermieri sono del tutto gratuite»

Aor San Carlo: «Noi costantemente attenti al benessere del personale»

L’Azienda Ospedaliera Regionale San Carlo interviene a seguito del comunicato del segretario regionale organizzativo della UILFPL, «contenente – fa sapere in una nota - gratuite affermazioni sulla situazione degli infermieri negli ospedali aziendali» «Preliminarmente, sorprende che un intervento incentrato in gran parte sulla mancata condivisione della recente introduzione, su scala nazionale, della figura dell’«assistente infermiere» venga forzatamente utilizzato per affermazioni irreali e inconsistenti contro l’AOR su tematiche già affrontate e chiarite in più circostanze È pertanto inevitabile ribadire che le diverse edizioni del Piano Triennale del Fabbisogno del Personale sono state redatte individuando in modo puntuale e coerente il numero necessario di infer-

Ordine

mieri e operatori socio-sanitari (OSS), in funzione delle esigenze specifiche di ciascuna unità operativa all’interno delle cinque strutture ospedaliere aziendali Il contingente infermieristico ri-

sulta pertanto individuato con i parametri previsti dalla metodologia AGENAS, riferimento oggettivo a livello nazionale Inoltre, per quanto concerne la figura dell’OSS, l’AOR ha attuato

una forte azione di potenziamento, che ha condotto ad un numero di unità in servizio doppio rispetto al passato, a conferma della considerazione dell’Azienda circa il ruolo essenziale per la

qualità dell’assistenza e per il benessere dei pazienti Continuare, pertanto, ad asserire inesistenti demansionamenti, peraltro smentiti da recenti pronunce giurisprudenziali favorevoli all’AOR, è quanto meno inappropriato Lo scollamento delle affermazioni dalla realtà è dimostrato anche da recenti analisi condotte dal Ministero della Salute, che hanno evidenziato una spesa per il personale di comparto superiore alla media nazionale, segno evidente dell’importanza riconosciuta dall’AOR al potenziamento del capitale umano, ritenuto strategico per la qualità dei servizi offerti» L’Azienda conferma, in definitiva, «la piena efficacia ed efficienza delle politiche assunzionali e di valorizzazione e rafforzamento delle professionalità ed auspica, per il futuro, una maggiore oggettività nelle posizioni assunte»

Psicologi della Basilicata, primo incontro del nuovo ciclo

DI F RAN CE SC O ME NO NN A

Unprimo incontro, una prim a m a i m p o r t a n t e r i unione per stabilire le tapp e s a l i e n t i d i u n p e r c o r s o c h e porterà l'Ordine degli Psicologi d i B a s i l i c a t a a d e f i n i r e n u o v i progetti nell'ambito della crescita professionale, strutturale e relazionale Ieri mattina nella sede dell'Ordine degli Psicologi di Basilicata, sita in via della Chimic a , g l i i s c r i t t i s i s o n o d a t i a ppuntamento dopo le elezioni svoltesi nello scorso mese di febbraio che hanno decretato il successo di Caterina Cerbino, neo elett a p r e s i d e n t e s s a d e l m e d e s i m o ordine. Un modo per conoscersi, p e r s v i l u p p a r e n u o v i p r o g e t t i . Tutto questo per parlare di trasparenza, futuro condiviso, progetti sul territorio e nuove dinamiche Per gli iscritti si è trattato del primo incontro, altri ne seguiranno nel corso dei prossimi mesi e saranno itineranti come nella programmazione dell'Ordine degli Psicologi di Basilicata Il prossimo si terrà a Matera

D u r a n t e l 'a s s e m b le a s o n o s t a t i sciolti i veli legati all'introduzione della consulta giovanile, delle nuove commissioni e per dare la possibilità agli iscritti di sviscerare nuove proposte operative Presenti al tavolo, oltre alla

Presidentessa dell'Ordine degli

Psicologi di Basilicata, Caterina Cerbino, la Vice Presidente Maria Teresa Muscillo, la tesoriera Maria Molfese, il segretario Roberto D'Ippolito, i tre consiglier i T e o d o r a D i P e d e , R o s a n n a

Santoro e Alfonso Guttieri Un

primo passo per conoscersi, un p r i m o m a i m p o r t a n t e t a s s e l l o p e r l e p r o s p e t t i v e f u t u r e d e ll'Ordine degli Psicologi. Caterina Cerbino, ha inteso delineare gli scenari futuri della struttura sottolineando: «Noi abbiamo dec i s o d i p r o g r a m m a r e d e g l i i ncontri periodici con i nostri colleghi, il nostro ordinamento dell'Ordine degli Psicologi non prev e d e d e i m o m e n t i a s s e m b l e a r i come per gli altri ordini ma noi riteniamo che è utile siano fond a m e n t a l i d e g l i i n c o n t r i c o n i colleghi, pertanto oggi con ques t o i n c o n t r o i n a u g u r i a m o u n a n u o v a m o d a l i t à d i c o m u n i c a r e con i nostri colleghi Che cosa abb i a m o f a t t o i n q u e s t i m e s i ? I n questi mesi abbiamo riorganizzato anche la parte amministrativa dell'Ordine, ci siamo dovuti anche adeguare all'ultimo decreto e quindi abbiamo approvato quattro nuovi regolamenti, quello sul funzionamento interno dell'Ordine, quello sui patrocini, abbiamo poi istituito la consulta per i giovani e poi un regol a m e n t o c h e h a a c h e f a r e c o n tutta la gestione amministrativa

delle attività dell'Ordine Il futuro? Intanto abbiamo già da subito messo in piedi tutta una serie di azioni per gli Ecm, abbiamo siglato un protocollo per novantotto crediti gratuiti per i colleghi di corsi in remoto Abbiamo elaborato insieme ad altri ord i n i , l ' o r d i n e d e l l a C a m p a n i a , dell'Abruzzo, del Veneto, del Lazio, della Sicilia, delle Marche e d e l l a P u g l i a u n a g u i d a p r a t i c a proprio sugli Ecm e questo nat u r a l m e n t e c i h a c o n s e n t i t o d i avere un’efficienza maggiore e anche un risparmio importante anche in termini proprio economici e faremo una serie di azioni proprio sugli Ecm per i colle-

ghi perché la scadenza del 31 dicembre è prossima ed è un adempimento importante per tutti gli iscritti. Per il futuro pensiamo di mettere in campo sempre più attività e iniziative a supporto dei colleghi e della cittadinanza Altra cosa importante che abbiamo fatto è che abbiamo iniziato ad avere delle interlocuzioni significative con le istituzioni. Siamo stati proprio il 10 luglio nell a q u a r t a c o m m i s s i o n e , s i a m o stati auditi sull'istituzione della nuova legge dello psicologo di base di comunità e ci è stato anche richiesto di mandare delle osservazioni prima che la proposta di legge venga presentata»

Alle esequie una rappresentanza della Marina Militare: «Onorati di averlo conosciuto». Il sindaco Di Sanzo: «È stato un esempio per tutti»

Montalbano saluta il sottoufficiale della Marina Vincenzo Gorgoglione

Una comunità intera s i è f e r m a t a o g g i p e r d a r e l ’ u l t i m o saluto a Vincenzo Gorgoglione, il sottufficiale della Marina Militare, tragic a m e n t e s c o m p a r s o g i ovedì scorso a causa di un m a l o r e m e n t r e e r a i n servizio su una nave nel mar Mediterraneo.

Alle esequie solenni press o l a c h i e s a d e l T e m p i o dello Spirito Santo, hanno partecipato le autorità civili e militari, oltre che una larga rappresentanza della Marina Militare

D u r a n t e l a C e l e b r a z i o n e Eucaristica uno dei colleg h i d i V i n c e n z o G o r g oglione ha affermato: «Siamo onorati di aver conosciuto Vincenzo e di aver ricevuto la sua amicizia e a n c h e v o i d o v e t e e s s e rlo Lui continuerà a vivere per noi ogni giorno e ogni v o l t a c h e p r e n d e r e m o i l

largo e che affronteremo il mare Il suo ricordo sarà con noi»

I l s i n d a c o G i u s e p p e D i

S a n z o h a p r o c l a m a t o i l

l u t t o c i t t a d i n o c o m e s egno di rispetto e profon-

d a p a r t e c i p a z i o n e a l d olore che ha colpito la famiglia, i colleghi e l’inter o P a e s e : « È u n a t t o d o -

v e r o s o d i r i s p e t t o v e r s o chi ha perso la vita per il

P a e s e e d i v i c i n a n z a a i suoi cari È stato un esem-

p i o p e r t u t t i n o i e s p e r o

c h e i g i o v a n i c a p i s c a n o che nella vitabisogna es-

s e r e c o s ì g e n e r o s i , c o s ì sorridenti e così pronti co-

m e V i n c e n z o p e r c h è a nche dopo la nostra dipartita possiamo lasciare un segno».

L a c o m u n i t à d i M o n t a lbano Jonico si è stretta attorno alla famiglia

L a m o r t e h a s c o s s o n o n

s o l o i l s u o p a e s e n a t a l e , m

Forze Armate e di tutta la nazione

La salma è arrivata sabat o p o m e r i g g i o , p r e s s o l a c h i e s a d i B o r g o N u o v o ,

accolta da un commosso silenzio e da parenti, amici e concittadini

Alcuni momenti del funerale

Se l’università muore, muore anche il territorio E oggi la Basilicata è a un bivio: agire o rassegnarsi

Università della Basilicata: un motore da riaccendere con coraggio e lucidità

D I D I N O Q UA R AT I N O

Og n i a n n o ,

c o m e l e zanzare in agosto, arriva puntuale la clas-

s i f i c a d e l C e n s i s sulle università italiane Un’istantane che racconta lo stato di

l e t e c n i c o - a m m i -

s a l u t e d e l l ’ i s t r u z i o n e s uperiore nel nostro Paese E

s ì , a n c h e s t a v o l t a l a f o t o

n o n è d e l l e m i g l i o r i p e r

l ’ U n i v e r s i t à d e l l a B a s i l i -

c a t a : p e n u l t i m a t r a i p i c -

c o l i a t e n e i s t a t a l i , 8 2 , 5 p u n t i L a p r i m a , C a m e r ino, vola a 96 Una distanza che pesa

M a i l p u n t o n o n è p r e n -

d e r s e l a c o n l a c l a s s i f i c a

N é g r i d a r e a l c o m p l o t t o

d e l N o r d c o n t r o i l S u d

S e r v e , i n v e c e , g u a r d a r s i allo specchio e dirsi la ve-

r i t à : l ’ U n i b a s è u n p a t r imonio in crisi Ma resta un p a t r i m o n i o E c o m e o g n i cosa di valore, può e deve essere salvato Non con le p a c c h e s u l l e s p a l l e , m a con una visione, con il coraggio, e con l’impegno di tutti. Nessuno escluso.

DA 10 000 A 5 608

ISCRITTI: UNA

DIASPORA LENTA, MA COSTANTE Nel 2003 l’Università della Basilicata contava circa

1 0 0 0 0 s t u d e n t i O g g i n e r e g i s t r a 5 6 0 8 U n a f l e ss i o n e d e l 4 4 % M a r e s t a comunque una perdita grave E il punto non cambia:

è u n a f u g a l e n t a m a c ostante. Che dice qualcosa. Eppure, a livello struttural e , l ’ a t e n e o è s o l i d o : 3 9 0 docenti di ruolo, 482 in totale, 232 unità di persona-

n i s t r a t i v o , p e r

622 dipenden-

t i c o m p l e s s i -

v i S i g n i f i c a

u n d o c e n t e

ogni 11,6 stu-

d e n t i , u n r a p -

p o r t o p i ù c h e avorevole per la didattica Altro che

u n i v e r s i t à a b b a n d o n a t a

Ma allora? Dov’è il cortocircuito? La risposta è nella percezione

Molte famiglie lucane con-

t i n u a n o a m a n d a r e i f i g l i

a l t r o v e : R o m a , N a p o l i ,

Bologna, Milano Una fuga non solo geografica, ma

c u l t u r a l e U n a f o r m a d i

s f i d u c i a c o l l e t t i v a C o m e

s e s t u d i a r e i n B a s i l i c a t a fosse una condanna e non una scelta E questa percezione non nasce dal nulla

È f i g l i a d i a n n i i n c u i l’università ha parlato poc o c o n l a s o c i e t à c h e l a o s p i t a È r i m a s t a c h i u s a ,

a u t o r e f e r e n z i a l e , t a l v o l t a

inaccessibile Ma se l’università si isola, il territorio l’abbandona E viceversa È tempo di invertire la rotta.

L’UNIVERSITÀ

CHE SERVE ALLA

BASILICATA

Un corso di laurea in Giurisprudenza Può sembrare una proposta tecnica È invece una scelta identitaria Significherebbe ridare centralità a un ateneo che oggi fatica a intercettare i bisogni del territorio

S i g n i f i c h e r e b b e a t t r a r r e n u o v i s t u d e n t i , c r e a r e s in e r g i e c o n e n t i p u b b l i c i , studi legali, tribunali Rimettere in moto una macc h i n a f e r m a d a t r o p p o I l

Rettore deve farsi promotore di questa svolta La Regione pare disponib i l e . B

struiscano insieme un progetto chiaro E che lo facciano presto Perché ogni anno perso è un’intera gen e r a z i o n e c h e c i v o l t a l e spalle

L’UNIVERSITÀ NON È SOLO UN EDIFICIO

P e n s a r e a l l ’ U n i b a s s o l o c o m e a u n l u o g o d o v e s i t e n g o n o l e z i o n i è r i d u t t iv o . U n ’ u n i v e r s i t à è u n a città nella città Dove c’è un ateneo vivo, c’è economia, c’ è cultu ra, c’ è vita E ci sono bar, librerie, affitti, cinema, progetti, inn o v a z i o n e È u n m o t o r e che contagia tutto il territ o r i o D o v e l ’ u n i v e r s i t à muore, tutto si spegne Potenza e Matera devono cap i r l o : a i u t a r e l ’ u n i v e r s i t à non è beneficenza È lungimiranza È strategia per il futuro I Comuni devono investire in servizi per g l i s t u d e n t i : a l l o g g i , t r asporti, connessioni, cultura

D e v o n o r e n d e r e l ’ e s p erienza universitaria in Basilicata appetibile, vivibile, bella Perché oggi, purtroppo, non lo è abbastanz a E l ’ u n i v e r s i t à ? D e v e aprirsi, ascoltare, comunicare

L ’ a u t o n o m i a a c c a d e m i c a non può diventare autismo

i s t i t u z i o n a l e S e r v e a p e rtura Verso le scuole, verso le famiglie, verso le imp r e s e . S e r v e r a c c o n t a r s i meglio E farlo con umiltà Senza fumo negli occhi,

m a c o n l a f o r z a d e i f a t t i All’interno dell’Unibas ci

s o n o e c c e l l e n z e v e r e L a

Scuola di Scienze Agrarie

è t r a l e m i g l i o r i i n I t a l i a

L a r i c e r c a s u a m b i e n t e e territorio, così come quell a t e c n o l o g i c a e i n g e g n e -

r i s t i c a , è r i c o n o s c i u t a i n

Europa Ma nessuno lo sa Nessuno lo dice Nessuno lo comunica Continuiamo a tenercelo per noi? Serve

u n a s t r a t e g i a U n a n a r r a -

z i o n e S e r v e u s a r e i l i nguaggi dei giovani, senza

p a u r a d i s e m b r a r e m e n o “profondi” Meglio essere utili che inaccessibili.

UN’IDENTITÀ

RICONOSCIBILE

L’Unibas non può compet e r e c o n l e g r a n d i m e t r op o l i s u l l a q u a n t i t à M a p u ò , a n z i d e v e , f a r l o s u qualità e identità Deve diventare “l’università della s o s t e n i b i l i t à ” , “ l ’ a t e n e o dei territori”, “il laborator i o d e l l a r e s i l i e n z a m e d iterranea” Deve puntare su ambiente, cultura, archeologia, turismo, agricoltura intelligente Su ciò che la B a s i l i c a t a c o n o s c e , v i v e , rappresenta Solo così diventa attrattiva Solo così diventa unica.

LA SFIDA

CULTURALE

È DI TUTTI

Ma c’è un punto da chiar i r e u n a v o l t a p e r t u t t e : l’università non si salva da s o l a N é c o n u n d e c r e t o Né con un finanziamento

Si salva se l’intera comunità decide di salvarla Le famiglie devono tornare a fidarsi I ragazzi devono tornare a s c o m m e t t e r c i I d o c e n t i devono sentirsi protagonisti I sindaci, gli imprenditori, gli operatori culturali d

Perché perdere l’universit à s

esta pensante del territorio. Significa spegnere il futuro Un investimento che molt i p l i

14 arrivano dalla Regione e 6

denti I restanti 62 milioni arrivano in gran parte dal

progetti competitivi di ricerca, fondi europei e attività conto terzi Tradotto: per ogni euro investito dall a R

L

U n i b a s è u n o d e i m igliori investimenti pubblici sul territorio Bisognerebbe solo esserne più consapevoli E più orgogliosi

UNA PROPOSTA CONCRETA (E PROVOCATORIA) Perché non convocare una grande Conferenza lucana sul futuro dell’Università?

U n m o m e n t o p u b b l i c o , a p e r t o , d o v e p a r l i n o s t udenti, insegnanti, sindaci, f a m i g l i e , i m p r e s e U n e v e n t o c h e s i a a s c o l t o , c o n f r o n t o , i d e e C h e s i a progettazione partecipata

P e r c h é s o l o s e s i d i s c u t e insieme, si decide insieme, si agisce

O SI CAMBIA, O SI CHIUDE L’Università della Basilicata è in difficoltà Nessuno lo nega. Ma non è spacciata Non è perduta È solo a un bivio Può cambiare Può rinascere A patto c h e l o s i v o g l i a d a v v e r o C h e s i a g i s c a s u l s e r i o Che non ci si accontenti di s o p r a v v i v e r e I l R e t t o r e faccia la sua parte, e la facc i a c o n c o r a g g i o L a R eg i

c a l i escano

torpore. Le famiglie smettano di pensare che “fuori è sempre

n t r o l a società Scommettere sull’università oggi non è sol o u n a q u e s t i o n e a c c a d em i c a È u n a s c e l t a p o l i t ic a , e c o n o m i c a , c u l t u r a l e È una battaglia per il futuro. E noi, quel futuro, non p o s s i a m o p e r m e t t e r c i d i perderlo

POTENZA In attesa dei lavori previsti a fine agosto, decisiva l’interlocuzione tra il Comitato di quartiere e l’assessore Beneventi e il sindaco Telesca

Rione Lucania, transennata la fontana: «Attenzione da parte dell’Amministrazione»

P O T E N Z A . A R i o n e L u c a n i a c’è attesa per i lavori di ripristino e messa in sicurezza dell’area in cui sorge la fontana punto ne-

v r a l g i c o m a a n c h e c r i t i c o d e l

q u a r t i e r e L a p a v i m e n t a z i o n e

s c o n n e s s a e i l d

s

s a , c o n

s e g n a l a z i o n i d i c a d u t e d a p a r t e

d e i r e s i d e n t i , i n p a r t i c o l a r e a n -

ziani La fontana è oggetto di un

i n t e r v e n t o d i r i p r i s t i n o e m e s s a

i n s i c u r e z z a , g i à p r o g r a m m a t o , che dovrebbe partire a fine agosto, nel frattempo però il Comitato di quartiere ha segnalato la pericolosità all’Amministrazione comunale che ha prontamente risposto, transennando l’area I lavori rientrano in un programma

p i ù a m p i o f i n a n z i a t o d a i f o n d i delle compensazioni ambientali

« D o b b i a m o r i c o n o s c e r e – d i -

c h i a r a n o d a l C o m i t a t o d i q u a rtiere – la disponibilità e l’atten-

z i o n e d i m o s t r a t a s i a d a l l ’ a s s e s -

sore all’Ambiente Beneventi che dal sindaco Telesca. Dopo le nostre sollecitazioni, hanno subito risposto, predisponendo la mess a i n s i c u r e z z a d e l l ’ a r e a a n c o r prima dell’apertura del cantiere

Un gesto concreto, motivato dall’esigenza di tutelare la sicurezza pubblica»

L’intervento prevede il restauro completo della fontana, con la sostituzione dei tre motori danneggiati dalle radici degli alberi e la

s i s t e m a z i o n e d e l l a p a v i m e n t azione circostante. Parallelamente, a settembre partirà anche il rif a c i m e n t o d e l c a m p o d i c a l c i o , oggi punto di riferimento per le a t t i v i t à s p o r t i v e e r i c r e a t i v e d e l quartiere

«Il campo è frequentato ogni sabato e domenica da decine di ragazzi, famiglie e bambini È uno spazio inclusivo, dove tutti possono giocare e incontrarsi Sarà importante restituirlo alla comu-

fermano I

qualificazione urbana di uno dei q

luogo

«Ci è stato assicurato che l’avvio del cantiere è imminente,» con-

questa volta il dialogo con l’amministrazione è stato concreto, di-

vori, non dopo un’emergenza»

L’intervento non riguarda solo la riqualificazione estetica, ma tocca il cuore della vita di quartiere: sicurezza, spazi condivisi, attenzione al decoro urbano E, soprattutto, dimostra che quando la voce dei cittadini trova ascolto, è possibile ottenere risposte rapide ed efficaci Un esempio di buona a

a attiva che, ci si augura, possa div e n

e n o n l ’ e c c ezione

L’esposizione, patrocinata dal Comune, si propone come una riflessione profonda sulle influenze culturali e artistiche del passato

Giko porta a Potenza

Una mostra di grande impatto artistico, archeologico e pittorico, un modo per confrontare nuovi stili nel campo artistico e culturale Ha preso il via sabato pomeriggio nella Cappella dei Celestini l'esposizione Archetipos grazie al lavoro di Giko nome d'arte di Giacoma Venuti nata a Messina il 2 agosto 1963 La mostra chiuderà i battenti il prossimo 31 agosto e sarà visitabile tutti i giorni, Giacoma Venuti ha già svolto diverse esposizioni, l'ultima delle quali al Palazzo Moncada di Caltanissetta ha riscoss o c o n s e n s i e a p p r e z z a m e n t i d a p a r t e d e g l i addetti ai lavori nisseni L'evento è patrocinato dal Comune di Potenza, rappresentato per l'occasione dall'Assessore alla Cultura, Roberto Falotico Archetipos è una full immersion in anfore di grande profilo culturale, grazie ad una passione quella di Giacoma Venuti nata sin da bambina per l'arte e l'archeologia Vasi greci, pop art, ling u e d i v e r s e , e l e m e n t i d i r a r a b e l l e z z a c o ncettuale si miscelano in un profondo elisir e suscitano emozioni pulsanti nell'occhio del c u r i o s o . T u t t o q u e s t o p e r c h é G i a c o m a V enuti intende raccogliere modelli invisibili che regolano il mondo e lo rendono così vicino, così incantato alla vita quotidiana I dipinti a f f i o r a n o s u f o n d i m o n o c r o m i e t e n g o n o e contribuiscono ad avvolgerli in un'atmosfera sospesa fuori dallo spazio e dal tempo I vasi di Giko sono al tempo stesso dei contenitori e un contenuto che fanno parte della stess a energia Contenitori e contenuto rappresentano l'essenza del lavoro svolto dall'artista messinese Giacoma Venuti ha parlato della sua esposizione rimarcando: «La mostra si chiama Arc h e t y p o s e p r a t i c a m e n t e r i c h i a m a d a l p r ofondo, evoca dei vasi greco romani, quindi

“Archetipos”:

un omaggio all’archeologia

attraverso la mia elaborazione artistica io li r e n d o p i ù c o n t e m p o r a n e i c o n u n d i s c o r s o c o n c

m odello quella che è la mia energia artistica vitale, quindi custodirne la mia forza evocativa Questa è la mia prima esposizione a Potenza e ringrazio tutta l'amministrazione per avermi ospitato in questa bella galleria che è la Cappella dei Celestini La mostra è stata g i à p r e c e d e n t e m e n t e p r e s e n t a t a a C a l t a n i ss e t t a i n S i c i l i a e h a a v u t o m o l t o s u c c e s s o , adesso resterà qua fino al 31 agosto. Ho prodotto i vasi in un anno e mezzo, questo è stato il tempo utile per portare avanti il progetto È uno degli ultimi perché nella mia produzione io parlo per progetti, per tematiche In questo caso presento appunto Archetypos, una tematica molto forte che dopo Ptenza sarà presentata in Calabria e Puglia» L'Assessore alla Cultura del Comune di Potenza, Roberto Falotico ha salutato l'evento sottolineando quanto segue: «È un invito particolare al mondo degli archeologi Innanzitutto io devo ringraziare questa artista che è m o l t o p a r t i c o l a r e . A P o t e n z

i s o g n a r a ccontare questa artista prima della mostra perché credo che il percorso che Giacoma Venuti in arte Giko, possa essere d’esempio Lei parte da una esperienza istruttiva al Liceo Artistico di Messina, poi ovviamente il talento viene fuori e da anni ormai lo porta in giro per il mondo Credo sia una di quelle occasioni più unica che rara che si possa incrociare sulla strada di chi va per musei, di chi va per mostre e per gallerie Ciò che oggi noi abbiamo come comunità potentina è una gran fortuna Queste anfore raccontano certamente il tema del contenitore ma anche quello del contenuto Spesso si vive in una civiltà, quell a o d i e r

denti per contenuto Questa mostra ci mette anche nelle condizioni di fare una riflessione di questo tipo Anche noi come città dobbiamo fare uno sforzo perché dobbiamo sap e r p r e n d e r e a n c h e d a q u e s t e o c c a s i o n i l a possibilità di continuare a crescere Io collego molto l'esperienza di Giko con l'esperienza che tante ragazze e tanti ragazzi fanno con il nostro liceo artistico musicale e coreutico. Q u e s t o p e r d i r e c h e c ' è u n s e n t i m e n t o p r of o n d o c h e n e l l ' a n i m o e s i s t e e c h e p e r ò v a sempre di più messo in chiaro Giko lo ha potuto fare grazie al dono che il Padreterno gli h a d a t o m a a n c h e g r a z i e s e c o n d o m e a l t alento che si è formato io credo in un liceo artistico di pregio come quello di Messina La Sicilia secondo me può essere la nostra seconda casa per tanti punti di vista Credo che nel centenario anche della nascita di un grande come Andrea Camilleri dovremmo in qualche modo essere legati a questo tipo di arte che nasce in una terra pieno di sole. Ecco ci illumineranno»

I due scrittori e intellettuali lucani in collaborazione per un volume che parla anche del personaggio nelle terre della Basilicata

E c c o “ D i a l o g h i c o n C i c e r o n e ”

I l n u o v o l i b r o d i B l a s i e N o v i e l l o

“D

ialoghi con Cicerone – Oltre i confini della storia” è il titolo evocativo del nuovo saggio di Gianfranco Blasi e Aldo Noviello, pubblicato dall’editore Il Segno (2025) Un’opera che si muove con audacia tra filosofia, storia, diritto e introspezione psicologica, varcando le soglie del tempo per restituire voce e umanità a una delle figure più emblematiche della classicità:

Marco Tullio Cicerone Un libro anomalo, originale, per certi versi visionario Eppure fondato su una conoscenza solida del mondo antico, animato da uno sguardo contemporaneo e inquieto Qui Cicerone non è solo oggetto di studio, ma interlocutore vivo La sua voce, filtrata attraverso un gioco letterario raffinato, si fa presenza reale La sua solitudine di pensatore politico, la sua tensione verso la giustizia, la sua angoscia repubblicana parlano direttamente all’oggi Al centro del libro vi sono immaginari dialoghi tra Cicerone e l’amico Tito Pomponio Attico, ambientati in un tardo pomeriggio di luglio a Formia, pochi giorni prima dell’assassinio dell’oratore Ma quei dialoghi non si limitano alla rievocazione storica: si aprono a temi universali, si insinuano nei dilemmi moderni Diritto, potere, giustizia, libertà, retorica, fragilità delle de-

COMUNITÀ:

Lamocrazie, fino all’Intelligenza Artificiale e alla crisi delle istituzioni La seconda parte dell’opera compie un ulteriore salto: è lo stesso Blasi, stavolta in prima persona, a dialogare con Cicerone, camminando idealmente lungo il Castro Pretorio di Roma Il confronto si fa esistenziale Le domande si fanno vertigine È in questo scambio – fuori dal tempo ma dentro tutte le epoche – che il pensiero diventa atto di resistenza, esercizio di fiducia Dietro l'opera, due autori molto diversi per formazione e stile, ma complementari per visione Aldo Noviello, sociologo e psicologo, scava nei meccanismi profondi del comportamento umano Autore di opere come Il valore comunicativo dei rituali e Giulio Cesare Profilo psicologico di un grande della storia, interpre-

comunità parrocchiale di Tito Scalo esprime la propria ferma opposizione alla decisione della Curia Arcivescovile Metropolitana di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo, guidata dall'Arcivescovo Mons Davide Carbonaro, di trasferire il parroco Don John Kennedy Selvaraju dalla Parrocchia "Immacolata Concezione di Maria" di Tito Scalo alla Parrocchia di Paterno. Tito Scalo è una comunità di circa 1 500 residenti ufficiali, ma che di fatto conta quasi 2.000 abitanti considerando coloro che risiedono nei paesi limitrofi e nella vicina Potenza. La crescita demografica degli ultimi anni, dovuta principalmente all'arrivo di giovani famiglie attratte da condizioni abitative più accessibili, ha portato risultati

ta Cicerone nella sua complessità interiore, con un approccio influenzato (ma non vincolato) alla lettura junghiana Gianfranco Blasi, lucano, intellettuale poliedrico, è stato politico di lungo corso, ma anche poeta, scrittore, docente, giornalista In questo libro mette in campo il suo patrimonio di conoscenze giuridiche, istituzionali e letterarie, ma soprattutto la sua capacità di farsi portatore di un pensiero critico e libero Dopo il successo de La croce diversa e dei suoi recenti saggi pubblicati da Il Segno, con Dialoghi con Cicerone compie un ulteriore salto, anche stilistico La figura di Cicerone, com’è restituita nel libro, è tutt’altro che marmorea o idealizzata È viva, controversa, attraversata da dubbi Ma ciò che resta ineludibile – come sottolinea nella prefazione Nicola Pascale, presidente dell’Accademia Ti-

concreti: l'amministrazione comunale e l'Istituto Comprensivo di Tito hanno recentemente approvato l'apertura di una sezione di Scuola Secondaria di I grado. La Parrocchia "Immacolata Concezione di Maria" è nata nel 1986 dalla stessa comunità, insieme al compianto Parroco Don Rocco Smaldone Seguendo il precetto "Costruite la Chiesa, Parola di Dio" - un invito a impegnarsi attivamente nella vita della Chiesa basando la propria azione sull'insegnamento di Cristo e sulla Parola di Dio - la comunità ha letteralmente costruito negli anni la propria Chiesa, che oggi rappresenta l'unico vero centro di aggregazione della comunità tito scalese Nell'incontro tenutosi sabato 19 luglio 2025 presso la Curia di Potenza con i

berina Lucana – è la “gravitas” del suo pensiero La capacità di tenere insieme passato e presente, radici e futuro Un pensiero che continua ad affascinare perché si muove tra contraddizioni, ma non cede mai alla mediocrità o al potere fine a sé stesso I valori del giusto processo, della libertà, della mikté politeía – la costituzione mista –, della tutela della proprietà e dell’eguaglianza giuridica, sono ancora oggi fondamenti imprescindibili per ogni sistema democratico Lo ricorda anche il giurista ungherese Gábor Hamza, che firma un contributo prezioso all’interno del volume Un aspetto curioso e affascinante è la presenza ricorrente di Cicerone nelle Terre Lucane Velia, Scorzo, Atena Lucana, Brienza: luoghi toccati dai suoi viaggi e dai legami familiari, in particolare con gli Helvii, parenti della madre

rappresentanti della Comunità, Mons. Carbonaro ha confermato la decisione senza possibilità di revoca, chiudendo di fatto la porta a qualsiasi forma di dialogo costruttivo. Come espresso nella lettera formale inviata all'Arcivescovo, la comunità manifesta «profonda amarezza e un senso di smarrimento» per questa decisione Don John Selvaraju ha svolto un ruolo fondamentale non solo come guida spirituale, ma anche come costruttore di comunità, creando legami di fraternità, fiducia e collaborazione che hanno aiutato molte famiglie a sentirsi parte di una Chiesa viva, accogliente e radicata nel territorio. La comunità teme che l'allontanamento del parroco, unito alla prospettiva di un accorpamento con altre parrocchie, pos-

Helvia Non solo testimone universale della romanità, dunque, ma anche – con un pizzico d’orgoglio locale –"quasi" un nostro conterraneo Difficile classificare Dialoghi con Cicerone Non è solo un libro di storia, né un saggio filosofico, né un’opera di narrativa È tutte queste cose insieme Un viaggio nei territori della memoria, ma anche una sonda puntata sul presente Una riflessione sulla solitudine di chi sceglie di pensare e non semplicemente di obbedire E soprattutto un invito a non smettere di interrogarsi Perché i miti, come scrivono Blasi e Noviello, continuano a parlarci finché sappiamo ascoltarli E la trama che li avvolge non si esaurisce in un’epoca precisa, ma si riannoda ogni volta che un uomo o una donna decide di cercare, invece che seguire

sa «minare quanto faticosamente costruito, compromettendo la coesione della comunità e riportandoci a una marginalità che, con grande sforzo, avevamo superato»

Don John Kennedy Selvaraju
a

Operazione dei carabinieri a Melfi, il

B o m b e c a r t a e d r o g a , p r e s o 2 5 e n n e

Prosegue con determinazione l'azione di contrasto al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, nell'ambito dei servizi di controllo del territorio volti alla tutela della sicurezza pubblica I Carabinieri della Compagnia di Melfi hanno condotto una significativa operazione nel Vulture Melfese, culminata nell'arresto di un giovane del luogo Il 25enne è gravemente indiziato dei reati di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di materiale esplodente L'attenzione dei militari è stata richiamata dall'atteggiamento sospetto del giovane, fermato nel centro abitato di Melfi mentre era a bordo di una bicicletta con dei pacchi La sua evidente agitazione durante quello che doveva essere un controllo di routine ha spin-

to gli investigatori a procedere con una perquisizione personale Tale attività ha permesso di rinvenire addosso al giovane e in un pacco pronto per la spedizione 35 grammi di hashish, 5 grammi di marijuana e una somma di 1025 euro in contanti I successivi accertamenti investigativi, che hanno interessato l'abitazione e un locale in uso all'indagato, hanno permesso di rin-

venire ulteriori e ingenti quantitativi di stupefacenti: 1,370 kg di hashish, 360 grammi di marijuana e 127 grammi di cocaina e vario materiale idoneo al peso, al taglio e al confezionamento delle sostanze stupefacenti Di particolare rilevanza è stato il recupero di 13 ordigni artigianali, le cosiddette "bombe carta", di diversa grandezza e fattura, che sono stati messi in sicurezza

dagli artificieri dell'Arma intervenuti sul posto Tutto il materiale rinvenuto – per un totale di 1,405 kg di hashish, 365 grammi di marijuana, 127 grammi di cocaina, il denaro contante e gli altri strumenti – è stato sottoposto a sequestro probatorio e messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria per il prosieguo delle indagini Al termine delle formalità di rito, l'indagato è stato tratto in

arresto e associato presso la Casa Circondariale di Potenza, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria potentina Nell'udienza di convalida svoltasi presso il Tribunale di Potenza, il Giudice per le Indagini Preliminari, a fronte degli elementi probatori raccolti dai Carabinieri, ha convalidato l'arresto e ha applicato nei confronti dell'indagato – per il quale vige la presunzione di innocenza sino a sentenza definitiva – la misura della custodia cautelare in carcere Questo significativo risultato operativo, frutto di una meticolosa attività investigativa e di un costante presidio del territorio, rappresenta una tangibile dimostrazione del continuo e incessante impegno profuso dai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza nella tutela della legalità e nella salvaguardia della sicurezza pubblica

IL PRESIDENTE REPLICA AGLI ULTRAS: «RESTO TIFOSO, HO INVESTITO TRE MILIONI DI EURO MA NON HO MAI VISTO GRATITUDINE»

Lavello Calcio, Caputo:

n grande rammarico, il p r e s i d e n t e d e l L a v e l l o

Calcio, Vincenzo Caputo, ha annunciato ufficialmente che la società non prenderà parte al prossimo campionato di Eccellenza lucana. Una decisione sofferta, come lui stesso ha confermato attraverso un comunicato

stampa, che segna la fine di un capitolo importante per il club e per la comunità lavellese «Con tristezza confermo che il Lavello non sarà iscritto al prossimo c a m p i o n a t o d i E c c e l l e n z a – h a dichiarato Caputo –. Dopo aver c o m u n i c a t o l a m i a v o l o n t à d i non proseguire, nessun gruppo imprenditoriale si è fatto avanti per rilevare il titolo sportivo della USD Lavello, nemmeno a titolo gratuito». Il presidente ha s p i e g a t o c h e , n o n o s t a n t e l a d is p o n i b i l i t à m a n i f e s t a t a a n c h e durante un incontro con il sindaco e l’assessore allo sport, nessuno ha mostrato interesse per proseguire l’attività della prima squadra. «Avevo dato la mia disponibilità a pagare l’iscrizione e a regalare il titolo a chiunque si fosse fatto avanti, per rispetto di un’intera comunità – ha agg i u n t o –. E p p u r e , n e s s u n o h a mosso un passo. Questo è un fatt o i n c o n t e s t a b i l e » D i f r o n t e a questa situazione, Caputo ha de-

«Nessuno prende la società, io mollo»

ciso di proseguire il suo impegno

solo nel settore giovanile, chiu-

d e n d o d e f i n i t i v a m e n t e l ’ e s p erienza con la squadra senior «I bambini sono la meraviglia del gioco del calcio – ha sottolineato –. Non sarò certo io a privarli del

s o g n o d i d i v e n t a r e c a l c i a t o r i p r o f e s s i o n i s t i » . C a p u t o h a p o i voluto ricordare l’impegno profuso in questi cinque anni di presidenza, sia in termini economi-

c i s i a p e r s o n a l i . « S o r v o l o s u g l i investimenti cospicui che ho sostenuto, sul tempo sottratto al lavoro e alla famiglia, e anche sulle vicende giudiziarie che hanno coinvolto il nostro sponsor principale», ha precisato. No

mancate p

la reazione d

he hanno usato espressioni a dir poco offensive pubblicamente e sui social – ha spiegato –. Sto valutando con i miei legali se ricorrere alla giustizia ordinaria per t u t e l a r e l a m i a r e p u t a z i o n e e onorabilità. Ma questa è un’altra storia». Il presidente ha voluto inoltre smentire categoricamente l’esistenza di debiti nella gestione societaria «Non c’è nessun debito e nessun creditore che

p o s s a a v a n z a r e a l c u n a p r e t e s a né nei miei confronti, né verso il Lavello Calcio – ha affermato –Le calunnie sono un’abitudine d e i v i l i , i o r i s p o n d o c o n d o c um e n t i a lla m a n o , t u t t i r eg o la rmente dimostrabili. Caputo ha quindi concluso con un messaggio carico di emozione, ringraziando chi gli è stato vicino e lasciando un ultimo pensiero ai so-

s t e n i t o r i g i a l l o v e r d i . « L a m i a be llis s im a s to r ia c o n il La v e llo termina qui. Ho dato tutto quell o c h e p o t e v o , e a n c h e d i p i ù Consiglio ai tifosi di riflettere su chi ha investito quasi 3 milioni di euro ricevendo in cambio solo offese. Per me, comunque, resterà un’esperienza importante, anche di fronte all’ingratitudine»

MATERA Tanti i fedeli che lo hanno accolto, Bardi e Nicoletti: «Sarà una guida attenta per la comunità»

Il Vescovo Ambarus si è insediato nella

Diocesi: «Affronteremo tutto insieme»

Un a g i o r n a t a m e m o r a b i l e per l’Arcidiocesi di Mate-

ra-Irsina quella di sabato

p e r c h é s e g n a l ’ a v v i o n e l l a c i t t à dei Sassi del ministero episcopale di Sua Eccellenza Reverendis-

s i m a M o n s i g n o r B e n o n i A m b a -

rus, Arcivescovo di Matera-Irsi-

na e Vescovo di Tricarico

Monsignor Ambarus ha visitato in mattinata la Casa Circondaria-

le di Matera, la residenza per an-

ziani “Mons Brancaccio” , dove ha incontrato ospiti e personale e

la mensa “don Giovanni Mele” , d o v e h a p r a n z a t o i n s i e m e a g l i

ospiti

Nel pomeriggio Monsignor Am-

barus ha salutato le autorità civi-

li e militari rappresentate dal sin-

daco Antonio Nicoletti in Piazza

Duomo a Matera e a seguire nel-

l a C a t t e d r a l e d i M a t e r a h a p r e -

sieduto la Solenne Celebrazione

E u c a r i s t i c a d i I n i z i o M i n i s t e r o

E p i s c o p a l e I e r i i n v e c e h a c e l e -

brato Messa ad Irsina

Alla messa hanno partecipato 300

persone tra clero e autorità nella

Cattedrale di Matera mentre 1000 persone hanno assistito alla mes-

s a g r a z i e a l m a x i - s c h e r m o a l l e -

stito in piazza Duomo

P r e s e n t i l e m a s s i m e a u t o r i t à c i -

vili e delle forze dell’ordine Tra

gli altri il sindaco di Matera, An-

tonio Nicoletti, il presidente del-

la Regione Basilicata, Vito Bar-

di, l’assessore regionale Cosimo

L a t r o n i c o , i l s i n d a c o d i I r s i n a ,

Giuseppe Candela, il sindaco di

Montescaglioso, Vincenzo Zito,

il sindaco di Craco, Vincenzo La-

c o p e t a , i l s i n d a c o d i G r o t t o l e ,

Angelo De Vito, il vice sindaco

di Miglionico, Michele Piccinni,

il vice sindaco di Bernalda, Pino

Greco, il sindaco di Scanzano Jo-

nico, Pasquale Cariello

Monsignor Benoni Ambarus suc-

cede a Monsignor Pino Caiazzo,

c h e d o p o l ’ u l t i m a m e s s a d i r i n -

graziamento celebrata l’1 marzo

scorso nella Cattedrale di Mate-

r a s i e r a i n s e d i a t o i l 1 3 m a r z o

scorso per guidare da Vescovo la

diocesi di Cesena-Sarsina

Fin dalle sue prime parole, il Vescovo Ambarus si è mostrata per-

sona umile ed è stato ben accol-

t o d a l l a D i o c e s i « S i a m o s a l e e

lievito del Regno Il Signore e il

c o s t r u t t o r e e i l s u o p r o g e t t o d i

amore è più forte delle fatiche e degli sconvolgimenti Grazie per

ciò che da oggi insieme vivremo

e a f f r o n t e r e m o , o s p i t a n d o c i g l i uni gli altri a partire da un ascolto reciproco!» sono state le paro-

l e d e l V e s c o v o a i s u o i f e d e l i

M o n s i g n o r A m b a r u s h a s c e l t o come motto episcopale “Ha mes-

so tutto quello che aveva!”

GLI AUGURI DI BARDI E

LATRONICO

Il presidente Bardi, al latere del-

l’insediamento del nuovo Vesco-

v o h a a f f e r m a t o : « L ’ a r r i v o d i

S E Mons Benoni Ambarus alla

g u i d a d e l l ’ A r c i d i o c e s i d i M a t e -

r a - I r s i n a e d e l l a D i o c e s i d i T r i -

c a r i c o r a p p r e s e n t a u n m o m e n t o

di grande significato per tutta la

n o s t r a r e g i o n e A c c o g l i a m o i l

nuovo Arcivescovo con profon-

d a s t i m a e f i d u c i a , c e r t i c h e s aprà essere una guida attenta, capace di interpretare i bisogni spi-

r i t u a l i e s o c i a l i d e l l e n o s t r e c o -

munità»

«Il suo cammino pastorale, ricco d i e s p e r i e n z e e s e n s i b i l i t à , s a r à un’opportunità preziosa per rafforzare i legami tra la Chiesa e il territorio, in uno spirito di ascolto, prossimità e servizio A nome d e l l a R e g i o n e B a s i l i c a t a e m i o p e r s o n a l e , e s p r i m o i p i ù s i n c e r i auguri a Mons Ambarus per questo nuovo incarico, con l’auspic i o c h e i l s u o m i n i s t e r o s i a f econdo e portatore di speranza» ha concluso il presidente

L ’ A s s e s s o r e L a t r o n i c o , i n v e c e , ha affermato: «Oggi è un giorno

di letizia per le persone e le nostre comunità che accolgono con gioia il loro nuovo Pastore, S E

Mons Benoni Ambarus La sua presenza alla guida della Chiesa locale rappresenta un riferimento

i m p o r t a n t e , n o n s o l o s u l p i a n o s p i r i t u a l e , m a a n c h e s u q u e l l o u m a n o e p a s t o r a l e S i a m o c e r t i c h e s a p r à i n s t a u r a r e u n d i a l o g o

profondo e autentico con le pers o n e e i t e r r i t o r i , o f f r e n d o c o nf o r t o , o r i e n t a m e n t o e s p e r a n z a l u n g o i l c a m m i n

A n o m e m i o p e r s o n a l e r i v o l g o

M o n s A m b a r u s u n s i n c e r o a ugurio di buon ministero pastoral e , n e l s e g n o d e l V a n g e l o e d e l servizio» GLI A

nche il sindaco di Matera Antonio Nicoletti ha dato il suo benvenuto a Monsiglor Ambarus «Rivolgo il più caloroso saluto di b e n v e n u t o q u i a M a t e r a , n e l l a Sua nuova comunità Noi fedeli la stavamo aspettando, custoditi quotidianamente dai Ministri del C l e r o , c h e i n q u e s t o t e m p o n o n solo si sono presi cura delle nostre anime, ma hanno saputo gestire in modo più che eccellente i momenti solenni attorno ai quali s i r i u n i s c e l a n o s t r a g e n t e , s eguendo il ritmo di tradizioni antiche come i nostri monumenti» ha concluso il primo cittadino

La Filctem Cgil di Matera chiede un tavolo regionale urgente: «Urge salvare lavoro e industria»

Emergenza idrica in Val Basento «Ser ve una risposta immediata»

n c h e q u e s t ’ a n n o , p u n t u a l e c o m e un’orologio svizzero, s i p r e s e n t a l ’ e m e r g e n z a i d r i c a » la Filctem Cgil di Matera lancia un allarme sulle «gravi difficoltà che questa sta causando, colpend o l a z o n a i n d u s t r i a l e d e l l a V a l

B a s e n t o D a s e t t i m a n e , l a r i d uzione dell’erogazione dell’acqua

c o n s o r t i l e s t a g e n e r a n d o r a l l e ntamenti significativi e interruzion i n e l l a p r o d u z i o n e , c o n c o n s eguenze pesanti per numerose imprese e lavoratori»

« L e a z i e n d e d e l l a V a l B a s e n t o sono costrette a fermare o ridurre le attività, mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro e l’int e r a s t a b i l i t à e c o n o m i c a e p r oduttiva dell’area La crisi idrica non è più un’emergenza occasio-

n a l e , m a u n a p r o b l e m a t i c i t à r i -

c o r r e n t e , l e g a t a a u n a g e s t i o n e inefficace e alla totale assenza di p i a n i f i c a z i o n e » c o n t i n u a l a s egreteria

«Non si tratta più di un problema

temporaneo, ma di un’emergenza strutturale che va affrontata una volta per tutte - prosegue la Fil-

c t e m C

Val Basento non dispone di un si-

imprese siano lasciate sole a fron-

naccia la loro stessa esistenza»

Il sindacato chiede «con urgenza l’apertura di un tavolo regionale che coinvolga la Regione Basilicata, il Consorzio Industriale, le istituzioni locali e le parti sociali e datoriali Serve un intervento strutturale e definitivo per risolvere la crisi idrica e garantire il futuro produttivo e occupazionale della Val Basento»

«La Regione Basilicata non può più permettersi di restare immobile, ormai non c’è più tempoconclude la segreteria della Filctem Cgil di Matera - Senza una

risposta immediata e concreta saremo costretti ad avviare azioni di protesta e mobilitazione pub-

blica In gioco ci sono il lavoro, la dignità dei lavoratori e il futuro stesso dell’area industriale»

«Se per l’Assessore e il Consorzio di Bonifica è normale irrigare le frutticole ogni 6 o più giorni, vuol dire che di agricoltura non capiscono nulla»

Comitato agricoltori del Metapontino:

«Siamo

Mentre si avvicina

i l C o n s i g l i o R egionale Straordinario, convocato per questo pomeriggio, il Comitato Spontaneo Agricolto-

r i d e l M e t a p o n t i n o h a r ibadito con fermezza la necessità di un’assunzione di res pons abilità politica ri-

g u a r d o a l l a g r a v e c r i s i idrica che sta colpendo la regione

«L’acqua è mancata Pun-

t o E i d a n n i a l l e c o l t u r e ortive e arboree sono sot-

t o g l i o c c h i d i t u t t i » , a ff e r m a n o g l i a g r i c o l t o r i , e v i d e n z i a n d o l e c o n s e -

g u e n z e d e v a s t a n t i p e r l e coltivazioni, in particolare per gli agrumi, che han-

n o s u b i t o u n a m a s s i c c i a caduta dei frutticini a cau-

s a d e l l ’ a s s e n z a d e l l a r i -

s o r s a d u r a n t e l e f a s i c r uciali della crescita

L a m a n c a n z a d ’ a c q u a h a costretto molti agricoltori

a i r r i g a r e i n e c c e s s o n e i

p o c h i m o m e n t i c o n c e s s i , aggravando lo stress delle piante «Non parliamo poi di uva, kiwi, kaki, fichi e frutticole stagionali a ma-

t u r a z i o n e t a r d i v a : t u t t e

c o m p r o m e s s e » , a v v e r t o -

stanchi di essere presi in giro»

no La situazione è parti-

c o l a r m e n t e g r a v e a n c h e per i fragoleti, dove i contatori sono stati disattivati prima della conclusione della raccolta

«In questo momento di to-

t a l e i n c e r t e z z a s u l l a d isponibilità idrica, noi agri-

c o l t o r i n o n s i a m o n e l l e

c o n d i z i o n i d i p i a n i f i c a r e la prossima stagione», sot-

t o l i n e a n o , r i c h i e d e n d o chiarezza sui volumi d’ac-

qua disponibili e sulle mo-

d a l i t à d i d i s t r i b u z i o n e

« S e n z a u n a v i s i o n e c h i a -

r a , o g n i i n v e s t i m e n t o r ischia di trasformarsi in un fallimento» Il Comitato ha espresso la

p r o p r i a f r u s t r a z i o n e n e i confronti dell’assessore al-

l ’ a g r i c o l t u r a e d e l C o ns o r z i o d i B o n i f i c a , a c c u -

s a n d o l i d i n o n c o m p r e n -

dere le reali necessità degli agricoltori «

Se per l’Assessore Cicala

e i l C o n s o r z i o è n o r m a l e irrigare ogni 6 o più giorni, allora una cosa è certa:

d i a g r i c o l t u r a n o n c a p i -

s c o n o n u l l a » , a f f e r m a n o con indignazione

Le richieste sono chiare e urgenti: le dimissioni imm e d i a t e d e l l ’ A s s e s s o r e

Cicala, l’avvio della proc e d u r a p e r i l r i c o n o s c imento dello stato di emergenza idrica in Basilicata

e l a n o m i n a d i u n C o mmissario per il Consorzio di Bonifica, a causa di una g e s t i o n e g i u d i c a t a i n e f f iciente da oltre tredici anni

«Noi Agricoltori del Met a p o n t i n o n o n s i a m o p i ù disposti a subire decisioni calate dall’alto», dichiarano, esigendo risposte concrete e scelte che tutelino l a l o r o a t t i v i t à « P e r c h é domani sarà troppo tardi» M e n t r e d i v e r s i C o m u n i del Metapontino e la Provincia di Matera hanno ric h i e s t o l o s t a t o d i e m e rg e n z a i d r i c a , l ’ A s s e s s o r e Cicala ha negato che esistano i presupposti per tale dichiarazione. «Per lui,

,

a per gli agricoltori la realtà è ben diversa G

pontino sono pronti a reagire «Pretendiamo numer

e responsabilità In un momento cruciale per l’agricoltura lucana, la richiesta di ascolto e azione da parte delle autorità è più che mai necessaria

LA RIFLESSIONE Tra studenti che sembrano “Alice nel Paese delle Meraviglie” e genitori “Peter Pan” il difficile compito dei docenti oggigiorno

Una scuola di cartone: il ruolo dei professori e le contraddizioni del sistema educativo

DI V I N C EN Z O CA P O DI FE RR O

L’amico e collega,

p r o f e s s o r G i o rdano Roberto, in

u n a d e l l e e n n e s i m e r i u -

n i o n i , r e c l a m a c h e m o l t e

s c e l t e « n o n s o n o p i ù d ocumenti redatti dal Consi-

g l i o d i C l a s s e S u p r e m o

sulla base delle documen-

t a z i o n i f o r n i t e d a g l i I s t i -

tuti preposti, ma buffe, ri-

dicole, grottesche e insolite contrattazioni con i ge-

nitori sulle scelte educative di noi insegnanti» Pre-

cisa che «non è contro gli alunni », non è contro i

dirigenti Ma non è nean-

c h e c o n t r o i l m i n i s t e r o , perché ogni ministro cerca

d i s p e n d e r e t u t t e l e s u e

e n e r g i e p e r r e n d e r e l a

s c u o l a p i ù e f f i c i e n t e , p i ù proficua, più buona

S i e s p r i m e u n f o r t e d i s ag i o , c o n t r o l e t a v o l e d i Mendeleev delle sigle del-

l’alchimia burocratica

La civ iltà, co me r iten ev a i l g r a n d e F r e u d , c r e a d i p e r s é d i s a g i o S ’ i n n e s c a i n v o l o n t a r i a m e n t e u n meccanismo di complica-

z i o n e Q u e s t a h a p o r t a t o alla scuola di cartone, fra-

gile, un po’ come gli uomini di vetro La scuola di

carta è fatta da miriadi di

s c a r t o f f i e , d i m o d u l i , p e r evitare kafkiani processi e ricorsi

Oggi il docente non è gui-

d a s o c i a l e , m o r a l e , s p i r i -

tuale, culturale, oggi i do-

centi sono ridotti a fare di

t u t t o : p a r c h e g g i a t o r i s ociali, psichiatri, psicologi, medici tout court, e non ne

parliamo in gita, debbono

controllare le gomme dei pullman, le lampadine del-

cee dello stress da presta-

zione Sì, perché la valu-

tazione è diventata il fine

e n o n i l m e z z o d e l l a f o r -

m a z i o n e N o n b a s t a i l 6 ,

bisogna prendere almeno

8, se non 9, o 10, o la lo-

de, per non deludere i ge-

nitori e per stare in socie-

t à C h e n e f a c c i a m o p e r

s t a r e a l m o n d o d e l l a r a ccolta punti delle fasce? Pare la raccolta punti del su-

permercato

I g e n i t o r i , p o i , o g g i , n o n

tutti, ma una buona parte, soffrono di peter-panismo: sono eterni adolescenti, si

v e s t o n o d a a d o l e s c e n t i ,

f a n n o g l i a m i c i d e i f i g l i C’è una confusione di ruoli La scena del mondo è il palcoscenico televisivo o

t u r i s t i , d a F i l i p p o T o mmaso Marinetti, ma magar i v i f o s s e t u t t o q u e l l o spessore culturale che anim a v a i f u t u r i s t i F u t u r is

Noè. Non c’è: – Terra! Finanche Colombo si sareb-

l e s t a n z e d i a l b e r g o I n

p r a t i c a d e b b o n o f a r e g l i

elettricisti, gli idraulici, i

f a r m a c i s t i e t u t t a u n a s e -

rie di mansioni a fronte di stipendi bassissimi In al-

cune scuole, ove insegna-

re è arduo, arrivano a fare

l e g u a r d i e Q u e s t o p e r s c h i a r i r e l e i d e e s u t a n t i

luoghi comuni: che gli ins e g n a n t i n o n f a n n o n i e n -

te, stanno tre mesi a casa

F a r e i l c o o r d i n a t o r e d i classe è come fare il mini-

s t r o , p e r ò s e n z a p o r t a f oglio, in cambio di duecen-

to euro all’anno A questo

cartismo fa da eco il ver-

balismo: chiacchiere, riu-

n i o n i i n f i n i t e i n i n t e r m in a b i l i p o m e r i g g i c h e p a -

iono gli “interminati spa-

z i ” d e ’ “ L ’ I n f i n i t o ” d i

Leopardi, con la differen-

z a c h e n o n c i s o n o “ s ov r u m a n i s i l e n z i ”

C o s a

c a m b i a n e l l a s c u o l a c o n tutte queste “fiumane del p r o g r e s s o ” d i p a r o l e ? A questo mondo iper-logico corrisponde nella realtà un

m o n d o g i u n g l a , “ s e l v a oscura”

I n q u e s t a s c u o l a f r a g i l e , c o m e i n u n c a r t o n e a n im a t o , c i s o n o d a u n l a t o gli allievi, “Alice nel pae-

se delle meraviglie” , stra-

lunati e fuori dal mondo, o meglio attaccati alla platonica caverna dei cellula-

ri, dall’altro lato si trovano genitori Peter Pan che svolazzano e li guidano in mondi fantasiosi, in meta-

versi lunari

L’ambulanza in media tre volte a settimana soccorre

g i o v a n i c a d u t i n e l l e t r i n -

cellularesco Nell’età dell’iper-comunicazione c’è incomunicabi-

l i t à P e r c o m u n i c a r e , a n -

che a due passi, si usano i social I genitori difendon o i f i g l i s e m p r e , a n c h e

q u a n d o s b a g l i a n o S i è p a s s a t o d a l l ’ e s t r e m o d e i

c e f f o n i e l e b a c c h e t t a t e

che prendevamo da maestri e genitori appresso all’opposto, ai ceffoni e al-

l e b a c c h e t t a t e a i d o c e n t i , s e n o n m a t e r i a l i , v e r b a l i , psicologici La solitudine

del docente oggi è strepitosa e si trova tutti contro:

spesso i genitori, se non i dirigenti o la società che li

odia I giovani non leggono più,

non studiano più Scrivo-

no con lo stesso linguag-

g i o c e l l u l a r e s c o : + , o x

Pare un linguaggio da fu-

ovano il lor “naufragar m’è dolce” D'altronde il sistem a e c o n o m i c o n o n a b b isogna di ragionatori, o di p e n s a t o r i , o d i t a f a n i s ocratici, ma di esecutori, di c a m m e l l i n i e t z s c h i a n i , n o n d i l e o n i , t a n t o m e n o di fanciulleschi Superman I docenti hanno il dovere di formare degli esseri autonomi, non degli automi, d e i r a g i o n a t o r i , n o n d e i meri esecutori Lo proclamava anche Kant nel suo “Sapere aude” Se vogliam o r i g e n e r a r e l a s o c i e t à d o b b i a m o r i p a r t i r e d a i consigli, anche scolastici N e l l o s p i r i t o d e i f a m o s i Decreti Delegati c’era inf a t t i l ’ i n t e n t o d i u n a d em o c r a t i z z a z i o n e d e l l a s c u o la , ma n o n in q u e s to senso.

Itinerari e luoghi della Basilicata: “I Pais Lucan so sass’ lanciati... e qualcuno ha pure mirato bene”

Si continua, ma prima o poi finirà

Siamo quasi alla fine del viaggio, ma la Basilicata continua a lanciarti addosso luoghi che non ti aspetti, come Vietri di Potenza, Viggianello e Viggiano. Tre paesi con la V, come “vacanze”, “vertigini” e “vabbè, ci torniamo anche stavolta”. Vietri è un miracolo di urbanistica verticale: sali, sali, e continui a salire anche dopo che sei arrivato. Paese di pietra, di scale e di polpacci testati dal Signore in persona. Qui l’ascensore sociale è una metafora: c’è solo la salita a piedi, e chi si ferma è perduto (o si trasferisce a Tito).

Viggianello, invece, è la cartolina che ti aspetti dalla Basilicata: fiumi limpidi, boschi infiniti, anziani con più storie che denti. Tutto troppo bello per essere vero, ma a noi va bene così. È la versione rurale di un centro benessere, dove ti rilassi e dimentichi tutto, anche il fatto che sei senza campo da tre giorni. E poi c’è Viggiano. Con la Madonna in cima e il petrolio sotto, è il paese che più di tutti ha capito cos’è la contraddizione lucana: preghiera e piattaforma, arpa e trivella. Qui si suona per la Madonna e si scava per l’ENI, si benedice l’acqua

santa e si misura quella contaminata. Ma nessuno si scompone: è la normalità, bellezza. Tre mondi, tre universi, tre facce della stessa medaglia che gira lenta ma resiste. Qui non si viene per caso. O forse sì, ma si resta per amore. O per l’odore di capretto. Pronti? Si parte. E come sempre: occhio alle pietre, che parlano più degli uomini. Vietri di Potenza: l’arte lucana di restare in piedi, anche quando trema tutto

Se la Basilicata è terra di resistenza, Vietri di Potenza è il suo manifesto verticale. Perché qui non si cammina: si scala. È un paese aggrappato alla roccia come una preghiera esaudita a metà, un mosaico di case che sfidano la logica urbanistica e pure la pazienza del postino.

A Vietri, ogni via è in salita, ogni scorcio ha una vista e ogni cittadino ha un quadricipite d’acciaio. Di origini antichissime, abitato già dai Lucani e poi da Romani, Longobardi e Normanni (gente che non s’insediava mai a caso), Vietri è un paese che ha conosciuto tutto: imperi, invasioni, santi, terremoti, e li ha affrontati tutti col piglio di chi dice “vabbè, ci stringiamo e passiamo anche questa”. Del passato restano ancora tracce affascinanti: i ruderi del castello medievale, le porte urbiche, palazzi nobiliari abbandonati con grazia e, al centro di tutto, la Chiesa Madre di San Nicola di Mira, trecentesca, con tre navate, affreschi, un campanile romanico e un busto argenteo che, se potesse parlare, direbbe: “Resi-

stete, sempre”. Ma il vero protettore è Sant’Anselmo Martire, patrono veneratissimo, le cui reliquie arrivarono nel 1616 dopo una trasferta da Brescia con tanto di miracolo logistico: il carro si fermò proprio qui, e da allora Anselmo non se ne è più andato. Ogni anno, la prima domenica di maggio, lo si festeggia con una processione solenne e una rievocazione storica che sembra un incrocio tra una fiction medievale e una festa patronale napoletana, ma con più dignità e meno fuochi d’artificio. I vietresi sono gente tosta, poco inclini al lamento, molto portati per la fatica. Dopo il sisma del 1980, che ha ferito il paese ma non piegato la sua schiena diritta, hanno ricostruito, risistemato, risalito. Come sempre. E per chi pensa che i piccoli borghi siano in via di estinzione, a Vietri rispondono con una risata, un bicchiere di vino locale (forte, scuro, poco diplomatico) e un piatto di raschiatelli col sugo che ha più personalità di certi talk show politici. Il palato qui si consola fa-

cilmente: oltre alla pasta fatta in casa, ci sono salumi stagionati sul serio, l’oliva Cornacchiola (PAT dal 2020) che è un concentrato di sapore e pazienza contadina, e l’olio extravergine che sa di collina, silenzio e tempo. Il vino locale non ha una DOC specifica, ma ci sono diverse produzioni artigianali: ci sono i vitigni autoctoni coltivati in zona come il Magliocco e la Malvasia, non servono stelle Michelin, basta la stufa accesa e un nonno che ti racconta storie migliori di Netflix. Se David Foster Wallace si fosse perso tra questi vicoli, ci avrebbe ambientato un romanzo fluviale con 47 note a piè pagina solo per descrivere il portone della chiesa.

Ma Vietri non ha bisogno di intellettuali: ha bisogno di visitatori con fiato buono, curiosità accesa e voglia di ascoltare. Perché qui, tra le pietre e le voci, ogni passo vale. Anche se è in salita.

Viggianello: il paese dove il silenzio ha la laurea e la natura il diploma in bellezza

A Viggianello non si arriva: si atterra, mentalmente. È uno di quei luoghi in cui ti viene voglia di parlare a bassa voce anche se sei solo, perché la natura qui ha il tono di un professore universitario che non alza mai la voce ma ti inchioda con lo sguardo.

Immerso nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, il comune più esteso della Basilicata (e tra i più alberati d’Europa, dicono, ma nessuno ha avuto il coraggio di contarli tutti), è il tipo di paese che si sveglia col canto degli uccelli e si addormenta con quello degli anziani che ricordano “quando qui c’erano pure i lupi veri”.

La storia?

Stratificata come una lasagna lucana: dai Lucani ai Romani, passando per i monaci basiliani e i baroni con troppe stanze e pochi mobili. I resti del castello feudale, i palazzi nobiliari, le fontane storiche e le chiese sparse come coriandoli devoti raccontano secoli di fatica, fede e fascino rurale. Da vedere assolutamente la Chiesa Madre di Santa Caterina d’Alessandria, che tiene insieme sacro e barocco con grazia sobria, e la frazione di Pedali, con l’antichissima Chiesa di Santa Maria del Carmine: ci vai per l’architettura, resti per la quiete.Viggianellesi? Gente discreta, affilata come l’aria delle loro montagne. Parlano poco, ascoltano molto, lavorano sempre. Sorridono col mento, mica coi denti. Quando ti accolgono, lo fanno senza invaderti. È ospitalità sobria, senza tovaglie ricamate, ma con porcini in padella e lagane coi ceci sul fuoco. La cucina è tutta così: onesta, terragna, profonda. E il vino? Quello locale sa di terra e legna, di vendemmia fatta a mano, di bottiglie etichettate col pennarello. Perfetto. Non ci sono nati premi Oscar o statisti, ma c’è nato chi sa ancora distinguere il rumore del vento da quello delle nuvole. E questo vale almeno un’onorificenza della Repubblica. Se ci fossero passati. Natalie Portman, se mai ci dovesse passare, mollerebbe Hollywood per aprire un agriturismo vegano con vista sulla valle del Mercure. E tu che leggi, non fare l’errore di sottovalutarlo solo perché non c’è l’autostrada. Vieni. Mettiti in ascolto. A Viggianello il tempo non si è fermato: si è solo seduto all’ombra, a guardare chi ancora ha voglia di camminare.

V i g g i a n o : l ’ u n i c o p o s t o

a l m o n d o d o v e l a M a -

d o n n a e i l p e t r o l i o c o n -

vivono senza litigare

A Viggiano la spiritualità

e l ’ o r o n e r o c o n d i v i d o n o

l a s t e s s a m o n t a g n a D a

una parte c’è la Madonna

N e r a , r e g i n a e m a d r e d i tutta la Lucania, portata in processione su e giù come

una rockstar celeste; dal-

l’altra c’è l’ENI, che scava sotto i piedi di tutti cercando il senso della vita in

forma liquida È un equi-

librio precario ma perfet-

t a m e n t e l u c a n o , d o v e i l

sacro e il trivellato coesis t o n o s e n z a t r o p p e d om a n d e O m e g l i o , l e d omande si fanno, ma a bas-

sa voce, magari mentre si

taglia il caciocavallo

L a s t o r i a d i V i g g i a n o è antica e altolocata: stazio-

ne romana sulla via Her-

c u l e a , c e n t r o m e d i e v a l e

c o n a m b i z i o n i b a r o n a l i , p a t r i a d e l l ’ a r p a l u c a n a ,

strumento portato in giro p e r i l m o n d o d a g e n e r azioni di musicisti girovag h i c h e s u o n a v a n o t r a

L o n d r a e N e w Y o r k m a

tornavano qui per la festa

della Madonna, perché le radici, a Viggiano, non si

tagliano Si intonano Il Santuario della Madon-

na Nera, in cima al Mon-

te, è una meta di pellegri-

naggio che mette alla pro-

v a g i n o c c h i a , f e d e e s o -

spensioni delle auto Il ri-

t o d e l l a t r a s l a z i o n e d e l l a

s t a t u a , t r a m a g g i o e s e t -

t e m b r e , è u n e v e n t o c h e

mescola il sacro e l’epico, c o n d e v o t i , f a n f a r e e s udore mistico Ma Viggiano non vive solo di spiri-

tualità: c’è il Palazzo Sanf e l i c e , l a V i l l a d e l M a rchese, e un centro storico che profuma di legna, storie e detersivo a mano I v i g g i a n e s i h a n n o d u e a n i m e : u n a s u o n a l ’ a r p a , l’altra misura le royalties Gente ospitale ma concre-

ta, devota ma con spirito

c r i t i c o , a b i t u a t a a v i v e r e t r a l ’ i n c e n s o e l ’ i d r o c a rburo

N o n s i s c a n d a l i z z a n o f acilmente: hanno visto santi, sindacalisti, petrolieri e pure assessori regionali, e

sono sopravvissuti

I n c u c i n a n o n s i p e r d e tempo: cavatelli al sugo di a g n e l l o , p a s t i z z ’ , s a l u m i g e n e r o s i e f o r m a g g i c h e non chiedono permesso Il

v i n o ? Q u e l l o b u o n o l o fanno ancora nelle cantine, senza etichette ma con

molto orgoglio

Q u i n o n è n a t o n e s s u n o

che abbia cambiato il destino dell’umanità, ma c’è chi lavora ogni giorno per

c a m b i a r e a l m e n o q u e l l o

d e l l a p r o p r i a f a m i g l i a E

s e A l b e r t C a m u s f o s s e

p a s s a t o d a q u e s t e p a r t i ,

a v r e b b e s c r i t t o u n ’ a l t r a

versione de L’ uomo in ri-

volta, tra Madonna e poz-

z i R o s a L u x e m b u r g , i nvece, avrebbe fondato una cooperativa agricola auto-

g e s t i t a i n c o n t r a d a C a s e

Rosse

Viggiano è un paradosso che funziona, un posto do-

v e t u t t o s e m b r a i n c o n -

traddizione e invece tutto

convive

Ci vai per curiosità, resti per capire E quando scendi dalla montagna, non sei più lo stesso Eccoci arri-

v a t i a l t e r m i n e d i q u e s t o

p e n u l t i m o v i a g g i o t r a l e

pietre, le storie e le mille

sfumature di Vietri, Vig-

gianello e Viggiano: pic-

c o l i g i o i e l l i l u c a n i c h e ,

c o n i l l o r o c a r a t t e r e e l e

l o r o c o n t r a d d i z i o n i , c i

h a n n o i n s e g n a t o c h e l a Basilicata non è mai scontata

Domani ci aspettano due t a p p e d a l f a s c i n o i n d iscusso, due città che brillano da tempo come vere perle della regione: Mate-

ra e Potenza Non le sole protagoniste di questa terra, certo, ma sicuramente l e d u e g r a n d i a t t r a z i o n i c a p a c i d i r a c c o n t a r e i n m o d o u n i c o l a s t o r i a , l a cultura e le passioni lucane Non mancate, perché anche lì ci sarà molto da scop r i r e , d a e m o z i o n a r s i e , come sempre, da raccont a r e c o n q u e l l a p u n t a d i ironia e irriverenza che ci piace tanto A domani, pronti a rimetterci in cammino

C o n t i n u a i l n o s t r o p e r -

c o r s o d i a l o g i c o a v v i a t o nelle 131 agorà della no-

stra terra lucana In que-

s t a s e c o n d a e d i z i o n e l o

facciamo attraverso una

visione duale e della differenza (maschile-femmi-

n i l e ) I l m o d e l l o r e s t a

sempre quello socratico,

d i r i c e r c a e d i i n d a g i n e

“ c r i t i c a ” , p e r u n c o n -

fronto e dialogo costrut-

tivo sulle questioni e sui problemi, senza sopraffazioni e forme di dominio

L a d i f f e r e n z a e s p e r i t a apre a percorsi di alteri-

t à e d i r i s p e t t o d e l l e d i -

versità influenzando po-

s i t i v a m e n t e l ’ i n t e r o t e ss u t o s o c i a l e N e s s u n o “scimmiottamento” Dif-

f e r e n t i i d e n t i t à p e r c ostruire qualcosa di buono

n e i l u o g h i d o v e s i v i v e ,

“ u n m o n d o n u o v o e m ig l i o r e ” , c o m e d i r e b b e

Virginia Woolf

DI MARIA DE CARLO*

“C' è u n ' i n t e l l igenza che non si misura a parole né con i voti, è un'intelligenza silenziosa, sottile, e chi la possiede sembra appartenere ad un altro pianeta È l’intelligenza emotiva: quell' intelligenza che sa leggere tra le righe, che si esprime senza ferire, che comprende senza soffocare ” Con queste parole la speaker radiofonica Lucian a B u c h i c c h i o n e i g i o r n i scorsi presentava sui social (pagina fb) ed invitata a seg u i r e l a s u a p u n t a t a n e l l a rubrica “Cocktail d’amore” c h e v a i n o n d a s u R a d i o Centrale Potenza i venerdì dalle 21 alle 23

Luciana Buchicchio forse è la voce femminile più anziana nel panorama radiofonico lucano Una scelta

a v v e n u t a i n i z i a l m e n t e u n po’ per caso, con un provin o , a l i m e n t a n d o p o i u n a passione inarrestabile “La r a d i o a m i o a v v i s o è u n a palestra per gli psicologi –dice –, penso ai tanti dialo-

g h i c o n i r a d i o a s c o l t a t o r i che diventano parte attiva, e lo speaker così si trova ad avere una funzione di coach” Luciana ha accumu-

l a t o t a n t e “ c h i a c c h i e r a t e ” i n o n d a e d o g g i s o n o n umerosi i messaggi in privato sui social durante le puntate “Con la radio ho im-

Luciana Buchicchio: 33 anni tra speakeraggio radiofonico e religione a scuola

parato che dietro le finestre c’è anche tanta solitudine e desiderio di essere accolti e non esclusi – racconta la speaker – ed io sono contenta di entrare con la mia voce dentro queste case e farle sentire meno soli Ho c a p i t o a n c h e c h e b i s o g n a accettare le nostre fragilità, e non nasconderle, non aver vergogna di chiedere aiuto ed esprimere i nostri s e n t i m e n t i ” T a n t i i p r ogrammi tenuti in questi anni negli orari più disparati; attualmente la rubrica verte sulla crescita personale e in particolare sul versante sentimentale E allora fac e n d o u n g i o c o d i r u o l i , proviamo a sondare questo t e r r e n o p e r s o n a l e : “ S o n o single per scelta, anche se è da capire di chi è la scelta – risponde ironicamente

- S o n o u n a d o n n a s o d d isfatta della mia vita. Se un u o m o v u o l e e n t r a r e n e l l a mia vita e poi non lo fa, è una mia scelta” Non vuole essere un atteggiamento di chiusura, come puntualizza “c’è sempre da parte mia l’apertura all’altro, ma diventa un bonus nella mia

v i t a e n o n u n s a l v a t o r e ”

U n a c h i a r a m a t u r i t à , s e -

c o n d o g l i e s p e r t i c h e L uciana richiama “se non hai una buona relazione con te stessa – afferma – non ce l’hai neanche con gli altri”

Luciana parla di relazione in termini di “spazio libero senza invadenze che aiuta

n e l l a c r e s c i t a s e n z a c o m -

p e t i z i o n e e g e l o s i a , è n ecessario – continua - tener conto dei bisogni reciproci e non annullarli, causa questa di separazioni”

L u c i a n a n e l q u o t i d i a n o è una donna “che dorme poco, per un proprio proces-

s o b i o l o g i c o , e n e l l e o r e

notturne partorisco pensieri e riflessioni” Ma non so-

l o , n e l l a s u a a t i p i c i t à c ’ è

a n c h e u n a s p e t t o c o n t r o -

corrente: “Mi piace lavare i panni a mano perché mi ril a s s a , m i c o n c e n t r a p e r nuove idee e riflessioni” È una sorta di invito il suo a “trovare spazio per noi” e a m o l l a r e l o s t r e s s F o r s e sarà per questo che a casa la chiamano “Buddha” ad

i n d i c a r l a “ f o r t e i n t e r i o rmente – afferma, una forza che è dolcezza e non arroganza” Un insegnamento questo ricevuto da papà Rocco, originario di Anzi, morto due anni fa “Eravamo in piena simbiosi -diceDa papà ho imparato la saggezza della vita fatta di disponibilità verso gli altri, c o m p r e n s i o n e e d i a l o g o Papà non tornava mai a cas a a m a n i v u o t e , p o r t a v a sempre fiori o rosmarino.

R i c o r d o c o m e l a m a t t i n a , prima di andare al lavoro, era lui che apparecchiava e ci preparava la colazione Con lui ho imparato a dialogare e a prendere le decisioni insieme La sua saggezza ha influenzato la mia formazione, ci ha insegnati a non avere sentimenti di arroganza, rabbia o risentim e n t i m a a d a p r i c i a l l a c o m p r e n s i o n e d e l l ’ a l t r o , p e r c h é s p e s s o d i e t r o u n comportamento negativo –s p i e g a – c ’ è u n a f e r i t a , guardandola anche noi vivremmo diversamente”

M a m m a S e r a f i n a B i s c aglia, originaria di Calvello, è donna forte e “tosta”, come la definisce la figlia con cui si confronta tuttora Ad arricchire la sua vita la sor e l l a M i r i a , p r o p r i e t a r i a della tabaccheria di famiglia, e il fratello Vincenzo

T o r n i a m o a p a r l a r e d e l l e

passioni di Luciana La Radio fa parte della sua vita d a b e n 3 3 a n n i , g l i s t e s s i c o m e i n s e g n a n t e d i R e l igione, attualmente all’I C “ D o m e n i c o S a v i o ” e a l l a “Busciolano” del capoluogo potentino Il 33 che la prof quest’anno fes teggia è un numero che racchiude passione per e n t r a m b e l e a t t i v i t à : “ U n buon insegnante deve uscire dalla classe con l’affanno e gli occhi stanchi”, afferma Luciana facendo memoria di quando tra banchi come studentessa aveva un p a r t i c o l a r e d e s i d e r i o d i “approfondire le altre cult u r e e r e l i g i o n i ” E c o s ì quella curiosità nel tempo si trasforma in scelta di studi e di percorsi che l’hann o p o r t a t a “ a s c e g l i e r e d i i n s e g n a r e R e l i g i o n e – a fferma – e lo faccio con tanto entusiasmo”, così come l a s u a c o n t i n u a r i c e r c a d i approfondimento sul “dialogo interreligioso e sulla conoscenza delle altre religioni perché sono convinta – chiosa – che se le conosci le rispetti” Una sorta di “gioco” didattico che viene fuori dalla sua curiosità sul sacro: “Quando vad o n e i p a e s i i n o c c a s i o n e delle feste patronali mi piace osservare e riflettere sul comportamento dei fedeli rispetto al sacro E ce n’è di sacro – continua la prof I R C – e a l l o r a m i c h i e d o cos’è che blocca poi un’autentica religiosità Forse la domanda e l’offerta non si incontrano, forse mancano – dice – sacerdoti popolari e s a c r o c h e i n c o n t r a n o l’umanità” Luciana Buchicchio è tras p o r t a t a d a q u e s t e r i f l e ssioni tanto che attualmente sta approfondendo studi re-

lativi “alla pietà popolare e al filo rosso che la lega con la magia e le sette sataniche, argomento questo che mi riporta – afferma – alle chiacchierate con padre domenicano, Venturino Cassetta che mi spiegava della n e c e s s i t à p e r l ’ u m a n o d i a v e r e r i s p o s t e p r a t i c h e , e quindi si rivolge alla magia e ad altro perché esperti di u n l i n g u a g g i o n o n g i u d icante e che punta alla relazione umana”.

E se i numeri non sono una c a s u a l i t à , v a d e t t o a n c h e c h e f e s t e g g e r à i l s u o 5 4 ° compleanno il 25 dicembre p v U n a d a t a c h e n o n h a bisogno di commenti

M a L u c i a n a h a u n ’ a l t r a passione che per ora tiene a bada, quella della politica Negli anni passati si è lanciata in una candidatura, ma poi nonostante i tanti corteggiamenti ha scelto di non scendere in campo “perché non mi piace – dice – essere riempitivo rosa, o m a r i o n e t t a ” M a n o n f a mancare la sua attenzione e m a g a r i i n u n f u t u r o p otrebbe rimettersi in gioco Luciana si è sempre impegnata, tra corsi di teatro e recitazione teatrale non facendo mancare al suo bagaglio la sua presenza in un cortometraggio. Buchicchio è persona molto “positiva” e solare Ha imparato negli anni “a dare senso e valore a tutto ciò che succede”, ed è quanto c e r c a d i t r a s m e t t e r e n e l l e sue puntate radiofoniche e p r i m a a n c o r a n e l l e r i f l e ssioni postate sui social, come, tra le tante: “Vivere il “ q u i e o r a ” s e r v e a r a z i on a l i z z a r e i l p a s s a t o , a d amare il presente, a non temere il futuro”

* COUNSELOR FILOSOFICA

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Cronache del 21 luglio 2025 by Cronache - Issuu